FASHION N 1 2022

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STRATEGIA CAREERS A CURA DI ALESSANDRA BIGOTTA

Tremaine Emory: un designer attivista per le ambizioni di Supreme Attraverso i suoi progetti trasversali Emory grida al mondo che per lui la moda è messaggio e impegno sociale Lunghi dreadlock e aria sorniona, Tremaine Emory sembra il rapper della porta accanto. Ma mai fermarsi alle apparenze, visto che il colosso Vf Corporation ha affidato proprio a lui il ruolo di direttore creativo di Supreme, marchio acquisito nel 2020 con un deal da 2,1 miliardi di dollari, che dovrebbe portare nelle casse della società 600 milioni di dollari nel 2022, per poi spiccare il volo e proiettarsi verso ben più ambiziose vette. Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire e anche una bella sfida per Tremaine, poco noto in Italia ma con un curriculum movimentato e denso di esperienze trasversali. Nato nel 1981 a College Park, Atlanta, ma trasferitosi da piccolo nel Queens con la famiglia, il designer ha studiato cinema e recitazione, lavorato da FedEx con uno stipendio di 8,50 dollari l’ora e successivamente da J Crew, da cui se ne è andato sbattendo la porta perché gli avevano imposto di tagliarsi i capelli. Altri retailer, tra cui i department store Barneys New York e Saks Fifth Avenue, non si sono posti problemi sul

1. Tremaine Emory in una foto ripresa dal suo account Instagram per pubblicizzare la collaborazione del suo brand Denim Tears con Levi’s 2. Un modello della collezione primavera-estate 2022 di Supreme. Il marchio è stato fondato nel 1994 da James Jebbia

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look anticonvenzionale di Tremaine, aprendogli un varco nel mondo della moda, che lo ha portato a collaborare, tra gli altri, con Off-White e il suo artefice Virgil Abloh, Converse, Stüssy, Ugg, Levi’s, Marc Jacobs e Kanye West. Emory ha al proprio attivo anche un suo brand, Denim Tears, e l’agenzia No Vacancy Inn, legata al mondo delle radio e della musica. Un ricco bagaglio di esperienze per il neo-nominato direttore creativo di Supreme, che sta già lavorando a fianco del fondatore James Jebbia e che arriva dopo cinque anni in cui questa figura non c’è più stata: l’ultimo creative director è stato Angelo Baque, uscito di scena nel 2017 dopo dieci anni. Ma Tremaine è anche un personaggio scomodo: non si accontenta di disegnare vestiti, perché per lui al primo posto viene lo storytelling legato all’impegno sociale e civile. Il suo marchio Denim Tears si chiama così per ricordare che dietro un paio di jeans c’è la storia di generazioni di raccoglitori di cotone afroamericani, sfruttati e privati dei diritti. Un messag-

gio forte che torna, per esempio, nella colab con Levi’s. Che Vf scommetta su di lui, tra l’altro per un brand sul quale si concentrano altissime aspettative, potrebbe sembrare un azzardo, ma forse è proprio il contrario: in fatto di coolness e riconoscibilità del marchio Supreme ha già dato. Cosa potrebbe fare di più? Appunto uscire dalla comfort zone dell’immagine fine a se stessa, per quanto incisiva, e cimentarsi in qualcosa di davvero nuovo e dirompente, con una mentalità da marchio indipendente, sebbene all’interno di una power company. In quest’ottica Tremaine potrebbe rivelarsi l’uomo giusto al momento giusto.

LOUISE GOLDIN: DOPO TOPSHOP E YEEZY SALTA IN SELLA A HARLEY DAVIDSON ● «Siamo uno dei marchi più iconici del mondo, con un

significativo potenziale di crescita nell’abbigliamento che vogliamo assolutamente sfruttare»: così Jochen Zeitz, ceo e presidente del brand, con un passato ai vertici di Puma per 18 anni. Detto, fatto: la casa motociclistica ha strutturato un team dedicato, con due donne in ruoli strategici ossia Erica Bullard, nominata senior vice president dell’area Apparel & Licensing con trascorsi in Nike, e Louise Goldin, che diventa creative director, coordinando i team di New York e Milwaukee. Londinese di nascita e newyorkese d’adozione, questa designer si è fatta conoscere grazie al suo approccio “architettonico” alla maglieria e alla passione per le sperimentazioni sui materiali. L’esperienza che più salta all’occhio nel suo curriculum è quella durata sette anni (fino al 2018) alla corte di Kanye West, alias Ye, per la linea super cool Yeezy.

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