L'Interior visto dal Design | Stefano Follesa

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gli spazi rituali •

Photo di Annie Spratt on Unsplash.

Il nostro abitare, sia negli spazi esterni come negli spazi interni, è definito da rituali che guidano le nostre azioni nello spazio. Alcuni di questi sono riti collettivi che veicolano un ruolo sociale dello spazio e ne motivano le caratteristiche funzionali e di rappresentatività, altri sono riti personali che ognuno di noi compie, negli stessi o in altri spazi, in una interazione col sistema degli oggetti che danno senso alle cerimonie. Il concetto di rito è un concetto esteso che abbraccia gli ambiti antropologici, medici, giuridici e religiosi; in questo testo il rito viene inteso come una ripetizione temporale di azioni (che possono essere condotte singolarmente o da una collettività) supportata dal sistema degli oggetti, nella quale si sviluppa una codificazione dei gesti. L’etologia, e più in particolare la fisiologia del comportamento che si occupa dell’analisi dei modelli di comportamento, ci dice che nell’uomo esistono diversi tipi di comportamenti ritualizzati: filogenetici, culturali e personali. Integrandosi talvolta con i sistemi comunicativi di tipo rappresentativo (Bonino, 1897), essi investono la sfera dell’abitare costruendo delle cornici di senso personali o condivise. I rituali danno senso all’abitare che sarebbe altrimenti vuoto se dedicato esclusivamente allo svolgimento delle funzioni primarie, attribuiscono significato alle azioni costruendo una gestualità che proietta il nostro corpo nel rapporto con i sistemi spaziali e col sistema degli oggetti. L’abitazione è la scena prevalente dei rituali che si modifica e si qualifica sulla base del ruolo che essi rivestono trasformando i suoi ambienti in spazi individuali o in spazi sociali. “Consideriamo la casa come quello spazio sociale in cui i rituali vengono messi in atto. I rituali dell’abitare strutturano la quotidianità e disciplinano gli eventi sociali degli abitanti. Essi permettono di appropriarsi degli spazi dell’abitare e costruire l’identità degli individui. Abitare uno spazio significa “attribuire significati, connotarlo di senso, farne oggetto di relazione personale” (Agnoli, 2015). In un abitare flessibile e nomade, che sempre più fluttua tra una dimensione fisica e una dimensione virtuale, “ognuno costruisce un proprio paesaggio, stabilisce gerarchie d’uso, opera delle scelte sul modo in cui interpreta lo spazio e usa gli oggetti” (Giunta, 2008) e li dove


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Bibliografia

4min
pages 388-396

The shape of food, George Narcis Patru

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pages 380-383

The shape of food, Alice Senatori

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pages 384-387

The shape of food, Letizia Bicchi

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The shape of food. Attorno al cibo

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Bibliografia

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Gli spazi conviviali

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La città delle donne. Prendiamoci il nostro spazio, Luna Maiore

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Florentine Folies, Cristian Ferretti

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pages 334-337

Florentine Folies, George Narcis Patru

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Florentine Folies, Letizia Bicchi

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Florentine Folies. Omaggio a Bernard Tschumi

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Gli spazi attraversati

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pages 319-323

Bibliografia

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Gli spazi rituali

8min
pages 293-297

Bibliografia

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pages 287-292

L’abitare mutevole. I rituali di domani, Alessia Frosini

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pages 302-307

Nei suoi panni. Abiti e identificazione, Camilla Storti

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Una casa in Finlandia, Elena Di Rado

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Una casa a

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L’abitare percepito

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Bibliografia

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Luce senza forma. Soluzioni luminose per l’abitare, Oriana Delfini

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pages 240-243

L’identità nei territori di progetto

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Synapsi. Lo spazio attraverso i sensi, Chiara Travaglini

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Pending cultures. Una rete di connessioni

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pages 236-239

Bibliografia

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pages 223-228

Trame di identità. Segni dai luoghi, Alessia Bastai

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pages 214-217

Terre di confine, Cristian Ferretti

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Borders and Bridges

3min
pages 206-209

Casa dei segni a Siviglia

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Andromeda. Spaceship, Claudio Lorusso

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pages 178-183

La casa dei segni e degli sguardi

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pages 200-201

L’abitare dopo. L’onnipresenza del digitale, George Narcis Patru

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pages 184-189

Gli spazi delle tracce

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There is a planet B. L’abitare su Marte, Aurora Matera

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pages 172-177

Drop. L’abitare di domani, Chiara Bellucci

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pages 166-171

Arca. Design di un futuro sostenibile dell’abitare, Francesco Sacchini

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pages 160-165

L’abitare mutevole

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Essentia. La nuova forma dell’abitare interiore, Martina Corti

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Bibliografia

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pages 141-146

Il design come narrazione nella città. Arezzo e Petrarca, Riccardo Amatucci

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pages 130-135

Tessuti urbani. Uno storytelling per Prato, Matteo Balestra

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La città di Modigliani, Giulia Lenzi

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Largo Poggi Fiammetta Conforti, Silvia Mangolfi, Elena Mucci

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Raccontare storie. La città come un libro

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Interni di parole

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Narrazione e Progetto

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2084. L’abiterò social,Valerio Pettinato

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pages 80-86

Bibliografia

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pages 87-92

House of Glass. Viaggio in un’utopia di vetro, Gemma Nanni

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pages 74-79

Museo dell’irrazionalità, Elisa Maurizi

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pages 56-59

The hot zone, Yuhui Xia

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pages 68-73

DEBI. The maitre of birds, Angela Su

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pages 44-47

Dreams of a better life: il futuro immaginato

22min
pages 27-39

I musei immaginari

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Museo dell’immaginario. Le città invisibili, Oleg Orlando

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Museo della Follia, Lorenzo Pedonese

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