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The shape of food. Attorno al cibo

The shape of food. Attorno al cibo introduzione

Laboratorio di Progettazione 3 Interni A.A 2019-20 collaboratori Camilla Storti, Rossella Ferrini, Paria Bagheri

Sedute di Matteo Latini per il brand SUNN. The shape of food è una esplorazione nei territori del cibo inserita come esercitazione introduttiva dei corsi di progettazione di interni al terzo anno della laurea triennale in Disegno Industriale. Veniva chiesto agli studenti di indagare una diversità legate al cibo da porre come elemento generatore per la costruzione di un brand. Di tale brand veniva poi chiesto agli studenti di ideare la comunicazione, il sistema degli oggetti e il sistema degli spazi progettando, come elemento principale dell’esercitazione, il flagship store da porre all’interno di una città europea scelta dallo studente. Obiettivo dell’esercitazione, che chiudeva un ciclo di lezioni sul retail design, era quello di indagare uno spazio dato sotto gli aspetti funzionali ed estetici cercando di comprendere quanto le scelte adottate nella progettazione di un locale pubblico possano essere poste alla base della creazione di un linguaggio da replicare ed esportare. Il progetto, anche in tale esercitazione, è un progetto totale, dall’oggetto allo spazio, che indaga la dimensione comunicativa senza la quale la costruzione di un brand appare impraticabile.

Calletta Tea Room Progetto di Giuseppe Mellone.

Loghi Cantellus/Amanda Bari, Merak/Aurora Piluso, Gradisca/Michela Castelli, Quì/Claudia Del Pino, Terrae Tufer/Irene Tarateta, Node/Elisa Maurizi, The Milk Lab/Arianna Abbate, Bunchill/ Antonio Viggiano, Eggo/Irene Tarateta Muuzzarella/Alessandra Neri, Trufflezone/Viola Piacenti, La mezzaluna/Martina Bonazza, Sunn/ Matteo Latini.

Lo studente assolve dunque a un ruolo che si colloca a metà strada tra progetto e direzione artistica. La dimensione comunucativa che appartiene sempre più al bagaglio di conoscenze del designer si pone in questo progetto non come elemento accessorio al progetto ma come elemento determinante nelle scelte di linguaggio. Obiettivo dell’esercitazione è quello di stimolare la creatività degli studenti verificando quanto questa possa essere alla base dello svikuppo economico dei territori. Design, ancora una volta, non come tecnico risolutore ma come creatore di scenari che mettono in campo tutte le sue conoscenze e le sue abilità.

Node. Progetto di Elisa Maurizi. Lampada di Michela Castelli.