2 minute read

The hot zone, Yuhui Xia

Inconscio. L’inconscio è la parte più misteriosa della nostra mente, ossia quella parte che non raggiunge il livello della coscienza. The hot zone tesi

Yuhui Xia AA.2021-22

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno raccolta la nostra breve vita. William Shakespeare, La tempesta, atto IV, scena I

The hot zone racconta l’elaborazione della natura nei sogni, una elaborazione della diversità che rispecchia il pensare e che consente di costruire una nuova coscienza attraverso i sensi, l’inconscio, l’io e attraverso tutto ciò che rimane scolpito nella memoria stessa in maniera indelebile ed incontrollabile. Il progetto si incentra sul rapporto che l’uomo ha con la natura e sulla sensazione provata quando si è immersi nelle campagne, circondati dal rumore del fiume, dal cinguettio di uccelli, dal gracchiare delle rane o dal movimento dell’aria dell’alba. Lo scopo del progetto è quello quindi di realizzare un’abitazione per l’infanzia che possa perfettamente essere sognata. The hot zone è un progetto per un’infanzia totalmente felice, è l’idea di un rifugio rimasto impresso nella memoria o forse un segnale interiore ad indicare una ricerca del proprio Io più profondo. In tale indagine, si definiscono attraverso una narrazione onirica cinque spazi differenti: lo spazio della Memoria, lo spazio dell’Inconscio, lo spazio dell’Io, lo spazio della Veglia e lo spazio del Vuoto. All’interno degli spazi i contenuti onirici vengono raffigurati come un viaggio nella mente, cercando di riflettere sentimenti e le esperienze passate per un futuro più chiaro e sveglio.

Memoria. La mente memorizza innumerevoli immagini, soprattutto di notte per l’elaborazione.

Vuoto. Paragonare l’Essere ad una sfera, che la superficie di una sfera, all’esterno ha uno spazio, un ‘vuoto’, che coinciderebbe immediatamente con il non-essere di Parmenide. La hot zone fa riferimento ad un’area del cervello la cui attività sembra indicare il momento in cui si producono i sogni e che potrebbe aiutarci anche a svelarne il contenuto. Si è scoperto, infatti, che non sogniamo solo nella fase R.E.M., e che l’inconscio è sempre attivo. Questo progetto rappresenta il frutto delle esperienze, delle riflessioni maturate in questi tre anni, conversazioni e scoperte che mi hanno arricchita nel mondo naturale e nel sogno. Sono cosi tante le persone che hanno preso parte a questo viaggio, che hanno alimentato la mia passione e mi hanno aiutato nella tesi.

Io. Una separazione tra ‘io’ e ‘mente’, inizia ad avere una perdita consapevolezza del mondo naturale.