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l'interior visto dal design • stefano follesa
Pending cultures. Una rete di connessioni introduzione Laboratorio di Progettazione 3 Interni A.A 2019-20collaboratori Camilla Storti, Paolo Benocci, Giulia Merone, Andia Guga, Greta Cicirello Rossella Ferrini, Paria Bagheri
Nello svilupparsi di una dimensione percettiva del progetto si rafforza il ruolo che alcuni elementi della percezione possono rivestire nella costruzione di una interazione con lo spazio. La luce e i segni sono l’oggetto di questa iniziativa portata avanti negli anni dal 2017 al 2020 che ha coinvolto gli studenti di design in una dimensione internazionale. Oggetto dell’iniziativa la progettazione di elementi illuminanti partendo da un sistema di segni provenienti dalla contaminazione tra due culture. Il compito è da un lato quello della rilettura delle forme, dei decori e delle simbologie che provengono dalla fase di acquisizione delle conoscenze, dall’altro quello della elaborazione di nuovi segni, espressione di una diversità, che possano rafforzare il rapporto degli oggetti con i luoghi. Il progetto Da tali premesse teoriche prende avvio il progetto di ricerca Pending Cultures il cui fine, è quello di sperimentare a larga scala la costruzione di nuovi linguaggi partendo da elementi culturali preesistenti. L’idea alla base del progetto è quella di creare delle connessioni tra progettisti appartenenti a differenti sistemi culturali al fine di elaborare nuovi linguaggi di contaminazione. In tal senso l’obiettivo è duplice, da un lato quello di promuovere nuove metodologie didattiche, dall’altro quello di sperimentare l’incontro tra sistemi di conoscenza differenti al fine di elaborare nuovi linguaggi per poi applicarli ad alcune specifiche tipologie di oggetti. Il programma, elaborato da un gruppo di lavoro interno al Design Campus dell’Università degli Studi di Firenze, ha previsto una sperimentazione in tre anni che ha coinvolto dapprima una rete di docenti e ricercatori universitari appartenenti a 18 istituzioni uni-