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6.1.2. Connettività agro-ecologica: integrazione delle infrastrutture ecologiche

Tab. 1 Elementi necessari alla costituzione e messa in produzione dell’azienda. Parco macchine e attrezzi

L’azienda dovrà essere dotata di tutte le macchine e gli attrezzi necessari allo svolgimento dell’attività agricola in riferimento all’ordinamento colturale ed al conseguimento della massima efficienza del processo produttivo.

Fabbricati

In linea con le necessità di cui al precedente paragrafo l’azienda dovrà disporre di uno o più fabbricati destinati al ricovero di macchine e attrezzi, locali di stoccaggio e preparazione del materiale vegetale per la messa in coltura. La superficie richiesta per soddisfare tale fabbisogno è stata stimata con metodo sintetico per comparazione con aziende di simili dimensioni ed ordinamento colturale ed è pari a 200 m2.

Impianto di irrigazione (solo per lo scenario 1)

Considerate le caratteristiche pedo-climatiche del sito e l’ordinamento colturale aziendale è necessario che l’azienda predisponga di un impianto di irrigazione adeguato allo svolgimento dell’attività agricola. Per la progettazione dell’impianto, previo calcolo del fabbisogno idrico delle colture in oggetto, dovranno essere considerati: 1. Approvvigionamento da: • serbatoio di raccolta delle acque superficiali (acque reflue del campo da golf di Cascine di Tavola e/o acqua piovana intercettata dalle coperture degli edifici limitrofi); • falda acquifera 2. Qualità dell’acqua: • rispetto dei parametri di qualità (secondo le normative di riferimento) per tipologia di coltura e metodo irriguo 3. Scelta del metodo di irrigazione in relazione a quantità e qualità della risorsa idrica

pagina a fronte Foto 1,2 Esempi di infrastrutture ecologiche già presenti nella tenuta di Cascine di Tavola. funzionalità e valore ecologico del fare agricoltura, come fattore determinante anche per la produzione di fondamentali servizi ecosistemici per il benessere della comunità umana sia a livello globale che locale (MEA, 2005; Power, 2010). Tra le principali minacce che l’umanità dovrà infatti fronteggiare nel prossimo decennio la perdita di biodiversità è una delle principali poiché determina una riduzione della funzionalità di ecosistemi e agro-ecosistemi che porta progressivamente al loro collasso. Secondo le linee guida della Commissione Europea contenute nella cosiddetta Biodiversity strategy1, entro il 2030 almeno il 10% della superficie agricola dovrà essere destinata a elementi che concorrono a intensificare il sequestro del carbonio, prevenire l’erosione e l’impoverimento del suolo, filtrare l’aria e l’acqua e sostenere l’adattamento al clima. Questi elementi sono rappresentati da fasce tampone, maggese completo o con rotazione, siepi, alberi non produttivi, terrazzamenti e stagni (Commissione UE, 2020)

1 La strategia dell’Unione Europea per la biodiversità (UÈs biodiversity strategy for 2030) è un piano a lungo termine per proteggere la natura e invertire il processo di degradazione degli ecosistemi (tradotto da: https://ec.europa.eu/environment/strategy/biodiversity-strategy-2030_it).

e costituiscono delle infrastrutture ecologiche2, che nel processo di diversificazione del paesaggio agrario consentono di conseguire la massima funzionalità ecologica e assumono un ruolo fondamentale nel controllo biologico (Vazzana, 1998). Il presente paragrafo ha proprio lo scopo di fornire una proposta progettuale congruente con i modelli di conduzione agronomica e colturale indicati in precedenza, per l’integrazione delle infrastrutture ecologiche già presenti nel complesso mediceo - fasce boscate, muretti a secco, strade bianche, siepi- (foto 1,2) attraverso la realizzazione di siepi che svolgeranno la funzione di corridoio ecologico e di difesa delle colture biologiche (Mapelli, 2014). In tabella 2 sono riportate le molteplici funzioni ecosistemiche offerte dalle siepi I Programmi di sviluppo rurale (PSR) considerano una siepe come una struttura ad andamento lineare, costituita da due o più specie, con distanze di impianto irregolari e con uno sviluppo verticale pluristratificato. Ciò in particolare secondo le seguenti caratteristiche geometriche funzionali e compositive (Mapelli, 2014, cit.): • Larghezza: 2-4 metri; • strato basale, composto da cespugli spinosi fino a 2-3 metri di altezza e da vegetazione erbacea; • strato intermedio, caratterizzato da arbusti che vanno dai 2 ai 5 metri di altezza; • strato apicale, formato dalle chiome degli alberi eventualmente presenti come pioppi e aceri campestri.

2 Infrastruttura ecologica è ogni infrastruttura nell’azienda agricola o nel raggio di 150 m che abbia una valenza ecologica per l’azienda stessa (IOBC - International Organisation for Biological Control, 2004). Le diverse tipologie di infrastrutture ecologiche osservabili a livello di ecosistema sono raggruppate in: i) grandi habitat permanenti: larghe superfici di prateria poco sfruttata, di prateria povera, di bosco con strisce di vegetazione erbacea, di aree ruderali, di frutteti ad alto fusto; ii) habitat composti di strutture di piccola dimensione e piuttosto concentrate come macchie di bosco, mucchi di pietre o stagni; iii) elementi a corridoio: sono elementi lineari o a strisce e includono infrastrutture ecologiche come siepi, strisce inerbite, strisce con fiori spontanei, bordi dei campi, strade, canali, muri a secco (Vazzana, 1998).

Tab. 2 Funzioni ecosistemiche delle siepi (Fonte: Vazzana, 1998). Funzioni produttive

produzione di legna da ardere e di paleria

produzione di legname da lavoro Funzioni di regolazione (e habitat)

modificazione del clima in modo favorevole per le piante coltivate

creazione di un ambiente favorevole per gli animali utili, inclusi insetti utili pronubi e entomofagi Funzione protettiva (di regolazione)

protezione delle rive dei corsi d’acqua

protezione dei versanti dall’erosione Funzioni igieniche (di regolazione)

difesa dal rumore

difesa dall’ inquinamento dell‘ aria (soprattutto dalle polveri) Funzioni estetiche e ricreative

abbellimento del paesaggio

mascheramento di strade, zone industriali, cave, discariche

Tab. 3 Caratteristiche delle specie scelte per la realizzazione delle siepi. aumento della produzione di miele creazione di un ambiente sfavorevole alla crescita delle erbe acquatiche

produzione di selvaggina

produzione di funghi, piccoli frutti, piante officinali, piante alimentari miglioramento del movimento dell’acqua nei piccoli corsi d’acqua

emissione di ossigeno e assorbimento di anidride carbonica protezione delle case dal caldo, dal freddo, dal vento depurazione biologica dei corsi d’acqua creazione di possibilità di svago

creazione di possibilità di osservazione della vita selvatica

Specie

Sanguinello (Cornus sanguinea)

Viburno lantana (Viburnum lantana)

Fusaggine (Euonymus europaeus)

Ginestra odorosa (Spartium junceum)

Salice bianco (Salix alba)

Salice da ceste (Salix triandra) Servizi offerti

• utile per la fauna selvatica e l’apicoltura; • specie officinale; • produttrice di bacche commestibili; • decorativa

• utile per la fauna selvatica; utile per apicoltura e insetti pronubi; • specie officinale; • decorativa

• utile per la fauna selvatica; • decorativa

• utile per l’apicoltura; • decorativa; • specie officinale; • fibra tessile ricavata dal fusto; • stelo usato per assicurare a tutori la vite e il pomodoro

• utile per l’apicoltura; • consolidatrice e miglioratrice dei suoli; • produttrice di legna da ardere; • la corteccia contiene salicina, da cui si ricava acido salicilico

• utile per l’apicoltura; • consolidatrice e miglioratrice dei suoli; • specie da vimini per eccellenza e produttrice di legna da ardere; • la corteccia contiene salicina, da cui si ricava acido salicilico Criticità

Problemi gestionali Disservizi

• Sensibile ad attacchi di cocciniglia • frutti velenosi per l’uomo; • fronde con proprietà insettifughe;

• fiore e semi contengono un alcaloide, la citisina, tossica per l’uomo se ingerita

Tab. 3 Fonti consultate per informazioni su servizi e criticità: Mapelli N. 2014. Siepi Campestri: progettazione funzioni e prodotti ottenibili specie adattate impianto cure colturali. Vita in Campagna, anno 32 (n. 11, suppl. 1), Verona; Siepi in agricoltura biologica, disponibile sul sito: http://www. istitutoagrariosartor.gov.it/open/ wp-content/uploads/2013/11/siepi.pdf Acta Plantarum Flora delle Regioni Italiane, disponibile sul sito: https://www. actaplantarum. org/. Salice rosso (Salix purpurea)

Pioppo bianco (Populus alba)

Farnia (Quercus robur)

Ciliegio selvatico (Prunus avium)

Gelso bianco (Morus alba)

Acero campestre (Acer campestre) • utile per l’apicoltura; • consolidatrice e miglioratrice dei suoli; • produttrice di legna da ardere; • la corteccia contiene salicina, da cui si ricava acido salicilico

• produttrice di legname da opera; • consolidatrice e miglioratrice dei suoli; • utile per l’apicoltura; • favorisce moltiplicazione di insetti utili per le colture agrarie

• produttrice di legname da opera; • produttrice di legna da ardere; • utile per la fauna selvatica

• utile per la fauna selvatica; • utile per l’apicoltura e insetti utili; • produttrice di legname da opera; • decorativa; • produttrice di frutti mangerecci

• utile per la sericoltura; • produttrice di legname da ardere; • pecie officinale; • produttrice di frutti mangerecci

• produttrice di legna da ardere; • utile per la fauna selvatica; • foglie con elevato contenuto proteico; • utilizzato come sostegno per le piante di vite (viti

“maritate” agli aceri”) dall’epoca etrusca