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5.2.2. I nodi della rete: i nuovi patterns agro-paesaggistici e funzionali

Fase 1. Aree pubbliche Fase 2. Aree pubbliche + private Fase 3. Aree pubbliche + private + recupero Fattoria

Fig. 8 Schema di riassetto agroecologico e colturale progressivo delle attuali aree a seminativo pubbliche e private. (Fonte: elab. M.Romeo).

Fig. 9 Schema indicativo di riassetto agroecologico e paesaggistico dell’insieme delle aree agricole pubbliche e private del Parco di Cascine di Tavola, punti di accesso e sentieri. (Fonte: elaborazione. Romeo). Prato, Barco Mediceo di Bonistallo/ Villa Ambra di Poggio a Caiano, Parco dei Renai di Signa - e nell’offrire anche una prima serie di servizi di accoglienza ma anche di possibile scambio modale nella mobilità. Si tratta di direttrici che aggiungendosi o amplificando il ruolo degli attuali accessi, rafforzano il valore territoriale del parco stesso e permettono di costituire la funzione di caposaldo del parco agricolo della piana e la sua capacità attrattiva. L’accesso da tali punti può peraltro avvenire secondo diverse forme di mobilità lenta e, nel caso del collegamento verso i renai, anche grazie all’ippovia lungo il torrente Ombrone. Per quanto riguarda la rete interna, come detto, il progetto si appoggia in gran parte sulla rete esistente per la fruizione del parco pubblico rispetto alla quale le destinazioni d’uso e gli utilizzi ipotizzati per i fabbricati presenti trovano ampie possibilità di accesso e valorizzazione. La rete della mobilità lenta interna ed il sistema dei principali servizi ed attività quindi, nel loro insieme, possono contribuire alla piena valorizzazione multifunzionale del Parco. I nodi di questa rete saranno meglio descritti nel paragrafo che segue e sono sostanzialmente costituiti dagli immobili esistenti per i quali, con l’esclusione della Rimessa delle Barche, immobile già recuperato da parte del Comune di Prato, si rendono necessari interventi significativi di restauro e recupero. In particolare le funzioni previste riguardano, accoglienza, ospitalità, agricoltura, didattica, convegnistica, ricettività e ristorazione (Fig.7).

5.2.2. I nodi della rete: i nuovi patterns agro-paesaggistici e funzionali

A partire dai principi guida ed elementi strutturali del progetto di territorio appena indicati si determinano le funzioni e destinazioni di uso riassunte nel Masterplan di assetto

generale come guida di insieme per i diversi interventi progettuali. Le caratteristiche dei vari interventi e destinazioni interessano le varie unità funzionali nel loro insieme, comprensivo di edifici, pertinenze e fondi agricoli. Tali unità ci configurano come patterns bio-generativi (Alexander 1978, Thayer 2003, cit. p. 166), cioè come unità funzionali e biotiche, che operano, almeno tendenzialmente, secondo principi di co-evoluzione fra dimensione ed attività antropiche e funzionalità riproduttive ecologiche. Tali unità sono meglio descritte nelle schede al paragrafo 7.1 tuttavia per un rapido sguardo di insieme esse possono essere sinteticamente riassunte come segue (fig. 7): • Casa del Guardia: Desk point: Punto di accoglienza ed informazione ed erogazione di servizi per il Parco Agricolo della Piana e di Cascine di Tavola; punto di vendita e promozione dei prodotti tipici agroalimentari e dell’artigianato pratese, gestione e controllo delle diverse aree di fruizione; • Podere del Caciaio ed aree di pertinenza: Fattoria didattica con ricettività rurale ed agriturismo, vendita diretta prodotti, gestione del Giardino Botanico Storico (aree boscate) e del Pomario Storico di nuovo impianto; • Podere delle Polline: Azienda agricola agro-ecologica: con possibili ordinamenti colturali orticoli/cerealicoli, vendita diretta prodotti; • Rimessa delle Barche: attività espositiva convegnistica e didattica, corsi di specializzazione e master in ambito agricolo ed agro-alimentare, ambientale e paesaggistico; • Fattoria Principale: funzioni miste di messa in valore integrata del compendio della tenuta Medicea: Ricettività per turismo e convegnistica, formazione e promozione eno-gastronomica, servizi commerciali, spazio espositivo e di mercato dell’eccellenza agroalimentare toscana. Va sottolineato, come detto in precedenza, che lo scenario progettuale e il progetto di assetto relativo si articolano inevitabilmente secondo una progressione attuativa che in riferimento alla rigenerazione agro-ecologica delle aree, muove da quelle di proprietà pubblica -in quanto disponibili con maggiore livello di certezza- per prospettare in maniera progressiva anche il coinvolgimento delle proprietà private e, in particolare, le stesse aree ed immobili facenti capo alla Fattoria Laurenziana (Fig. 8). Tali ipotesi di assetto colturale sono qui riportati in forma schematica, esse sono tuttavia basate su concrete formulazioni agronomiche che saranno illustrate in dettaglio ed estesamente nel capitolo 6 e, in particolare nel paragrafo 6.1. Come si può vedere Il progetto di riassetto agro paesaggistico tende a sviluppare appieno la dimensione culturale ed educativa del contesto, colto nel suo insieme, seppure ormai frammentato dal punto di vista proprietario. In questa direzione la concezione e valore

“formativa” di questo paesaggio culturale ha spinto l’ipotesi progettuale anche verso il recupero almeno parziale, in forma di pomario storico, delle aree attualmente destinate a prato poste fra il bosco della corsa e il podere delle polline e facenti capo alla fattoria didattica che ha la sua polarità direzionale nel podere del Caciaio. Si tratta probabilmente di un’ipotesi, questa, che necessita di ulteriori verifiche e che può prestarsi anche a conciliare gli attuali assetti fruitivi “liberi” ed informali dei prati comunque con un ridisegno paesaggistico e culturale di questa porzione del parco (Fig.9). Ciascuno nodo della rete come unità agro-paesaggistica ed architettonica appena descritto dal punto di vista funzionale nel contesto del master plan, sarà poi ulteriormente approfondito sia in termini funzionali che compositivi nel capitolo 8 del quale fa parte, infine, una descrizione del progetto di insieme di rigenerazione del paesaggio culturale della ex Tenuta Mediceo/Lorenese.