Salute e Benessere 892

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La Biostimolazione

La biostimolazione del viso è una tecnica di medicina estetica finalizzata al trattamento e alla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo. Si tratta di praticare una serie di iniezioni intradermiche utilizzando specifici microiniettori dotati di microaghi sottilissimi ed indolori per somministrare una formulazione di prodotti a base di acido ialuronico naturale, biocompatibile e riassorbibile, identico a quello umano, di aminoacidi , di vitamine e di sostanze antiossidanti con lo scopo di stimolare i fibroblasti, le cellule che sintetizzano collagene ed elastina, due componenti che con gli anni tendono a degradarsi e a diminuire, con importanti effetti negativi sugli inestetismi della pelle.

L’effetto è quello di conferire alla cute del viso e del collo un aspetto più elastico, più compatto e luminoso attraverso una vera e propria ricostruzione e riorganizzazione della struttura della pelle, contrastando e prevenendo significativamente i segni e i danni dell’invecchiamento cutaneo.

La biostimolazione non corregge le rughe principali, ma idratan do e nutrendo la pelle può significativamente ridurre le imper

fezioni più sottili, conferendo in ogni caso maggior turgore ai tessuti dando risultati spesso visibili già dopo la prima seduta.

La biostimolazione è un trattamento ambulatoriale che si esegue in 15-20 minuti, le iniezioni non sono affatto dolorose e non lasciano segni visibili e l’effetto di ringiovanimento avviene in modo naturale senza alcun effetto collaterale o rischio di allergie.

Il numero delle sedute da eseguire è variabile e correlato all’entità del danno estetico da trattare: in genere sono richieste 3-4 sedute a distanza di 2 settimane l’una dall’altra.

In sintesi la biostimolazione è un potente mezzo terapeutico che permette di regolare tutti gli aspetti dell’invecchiamento cutaneo attraverso l’attivazione e la ripresa dei processi metabolici, il potente effetto antiossidante e il ripristino dell’equilibrio idrico, conferendo alla pelle un miglioramento del colorito e del turgore, nonché un miglioramento della lucidità, della trama cutanea ed una riduzione della microrugosità, ponendosi al vertice delle attuali metodiche disponibili per contrastare e prevenire l’invecchiamento cutaneo.

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Ne parliamo con il direttore del Centro Iris Dott. Roberto De Toni

Risonanza Magnetica con intelligenza artificiale

a Poliambulatori San Gaetano arriva la nuova frontiera della Diagnostica

RMN DI ULTIMA GENERAZIONE: TEMPO RIDOTTO ED AFFIDABILITÀ AUMENTATA

Diagnosi avanzate, tempi d’esecuzione drasticamente ridotti e massimo comfort: questo è il nuovo standard della diagnosi presso i Poliambulatori San Gaetano grazie all’introduzione nella loro nuova clinica della Risonanza Magnetica di ultima generazione dotata di intelligenza artificiale. Con un’apertura più ampia, che elimina l’ansia da claustrofobia e la possibilità di godere di una piacevole musica di sottofondo e di immagini rilassanti per distogliere l’attenzione e tranquillizzare i pensieri.

Ma è soprattutto l’affidabilità elevatissima il punto di forza di questa nuova apparecchiatura.

Luigi Carraro, tecnico radiologo che coordina il team della Diagnostica, ci parla di questa piccola grande rivoluzione.

COSA DIFFERENZIA LA NUOVA RISONANZA MAGNETICA DI POLIAMBULATORI SAN GAETANO?

“Per chi ama le auto, è come guidare il proprio sogno“, dice entusiasta il dottor Carraro. Non è una dichiarazione casuale, considerando i mesi trascorsi a valutare diverse macchine in giro per l’Italia prima di arrivare, finalmente, alla scelta di un’apparecchiatura che rappresenta il massimo a cui si può aspirare. “Questa risonanza ad alto campo – conferma – rappresenta un enorme passo avanti e l’intelligenza artificiale diventa un prezioso supporto per il medico. Sono stati applicati algoritmi di apprendimento profondo (‘deep learning‘) che permettono di ottenere esami di maggiore qualità in minor tempo.

COME FUNZIONA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE APPLICATA ALLA RISONANZA MAGNETICA?

Per gli addetti ai lavori l’intelligenza artificiale rappresenta una tecnologia rivoluzionaria che cambia il modo di concepire l’esame. Queste apparecchiature sono state addestrate utilizzando miliardi di esami eseguiti in tutto il mondo per riconoscere quali informazioni sono utili e quali contengono ‘rumore’. Pertanto, vengono acquisite solo le informazioni rilevanti . Se è vero che la competenza del medico è fondamentale per interpretare le immagini, individuare eventuali patologie e determinare il percorso di cura, è

altrettanto vero che il margine di errore si riduce drasticamente.

COSA CAMBIA PER I PAZIENTI CON LA NUOVA RISONANZA MAGNETICA CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

Oltre alla tecnologia di altissima qualità che consente referti precisi e minor tempo d’esecuzione, non bisogna sottovalutare l’aspetto umano: “Una risonanza magnetica non va mai affrontata alla leggera”, spiega Carraro, “soprattutto se il paziente soffre di claustrofobia e teme di dover rimanere a lungo all’interno del tubo. Grazie all’apertura di 70 centimetri, quando la dimensione media è di 60, la sensazione di soffocamento diminuisce, aiutata anche dalle immagini visualizzate sullo schermo. Attraverso uno specchietto, è possibile osservare immagini rilassanti. Abbiamo visto persone molto agitate rilassarsi ascoltando le canzoni di Frank Sinatra, un artista a cui erano particolarmente affezionate“.

Le immagini più comuni sono paesaggi e scene naturali. Così, dopo soli 10-15 minuti, il tempo medio necessario per completare l’esame senza mezzo di contrasto (che in passato richiedeva anche 40 minuti), il paziente rimane sorpreso quando gli si dice che è già tutto finito“. A volte, chi si era presentato con l’intenzione di sottoporsi a una risonanza in sedazione decide che non è più necessario.

Una questione di empatia, secondo Carraro: “Facciamo tutto il possibile per far sentire il paziente a proprio agio, consapevoli che una parola di conforto in più può ridurre l’ansia“.

Viene, inoltre, prestata particolare attenzione alle risonanze con mezzo di contrasto, considerando che alcune diagnosi possono cambiare la vita, e sono stati avviati anche accertamenti per la mammella. Per determinati tipi di indagini, è disponibile anche una macchina aperta. Ogni giorno facciamo un passo avanti, contando sull’affidabilità massima e ponendo il paziente al primo posto.

È possibile effettuare la Risonanza Magnetica Alto Campo con Intelligenza Artificiale senza attese e con referto in tempi rapidi. Sono disponibili anche la Risonanza con mezzo di Contrasto e quella Aperta

Poliambulatori San Gaetano sono presenti a Thiene e Schio La segreteria è a disposizione per ulteriori info, costi e prenotazioni contattando il numero 0445372205.

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Diagnosi più dettagliata, grazie all’innovativa tecnologia NBI

Rispetto alla tradizionale endoscopia rappresenta un passo avanti nella diagnosi precoce di tumori e altre malattie digestive

Nessun fastidio, grazie alla sedazione

Questa tecnica permette il controllo non solo del dolore ma anche dell’ansia, garantendo così il rilassamento durante la procedura endoscopica.

Prenota subito senza attese Diagnosi precoce e screening Nessun dolore Utili in caso di sangue nelle feci, perdita di peso, bruciore addominale, vomito, importanti difficoltà digestive Dir. San. Dott.ssa Spezzapria Maria, Dott. Zancan Giuseppe, Dott. Zancan Renzo Thiene (VI) Schio (VI) poliambulatorisangaetano.it 0445 37 22 05
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Caldo e cattiva circolazione venosa

L’arrivo della bella stagione, con il caldo e l’afa, mettono inevitabilmente a dura prova la circolazione sanguigna delle gambe, causando l’insorgenza dei classici disturbi come vene varicose, capillari e quelle sensazioni come il formicolio, l’indolenzimento, il gonfiore e una pesantezza a volte veramente debilitante.

Si tratta di problematiche annose e fastidiose, tuttavia esistono dei metodi di prevenzione utilissimi per evitare che tali malesseri si presentino con l’arrivo del primo caldo: quali? Vediamoli assieme.

PERCHÉ LA CIRCOLAZIONE DELLE GAMBE SOFFRE COL CALDO?

La principale causa dei disturbi a carico degli arti inferiori in corrispondenza delle giornate estive più calde è la stasi venosa, ossia il ristagno del sangue nelle vene.

A causa delle temperature elevate, i vasi sanguigni tendono a perdere di elasticità, causando il reflusso del sangue destinato al cuore dagli arti inferiori e originando un sovraccarico funzionale in grado di dilatare le vene e aumentare il disagio.

Il calore, di per sè, contribuisce nell’aumentare il volume dei vasi sanguigni, rallentando di fatto la circolazione e facendo insorgere i sintomi da insufficienza venosa.

Secondo alcuni studi statistici, ad essere colpite da tali disturbi sono principalmente le donne, con una percentuale del 30% contro il 15% degli uomini.

L’età avanzata o una predisposizione genetica a tali problematiche, inoltre, non fa che favorire l’insorgenza di stasi venosa e di patologie a carico della circolazione delle gambe.

COME EVITARE I DISTURBI ALLA CIRCOLAZIONE DELLE GAMBE?

Innanzitutto, è di fondamentale importanza mantenere una routine di attività fisica costante: l’esercizio e l’allenamento migliorano la circolazione.

Non serve sottoporsi ad intensi cicli di attività fisica, basta semplicemente effettuare delle medio-lunghe camminate a ritmo lento per stimolare la muscolatura delle gambe e riattivare la circolazione.

Anche l’idratazione è un aspetto cruciale nel contrasto ad uno dei nemici più importanti della circolazione sanguigna: il sale. Si consiglia di bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno per tenere sempre perfettamente idratati i tessuti e favorire un flusso sanguigno ottimale.

È altrettanto importante non eccedere nel consumo di alimenti particolarmente salati nonostante possa essere obiettivamente difficile; consumare cibi ricchi di vitamina C ed E, come la frutta, la verdura e le uova, è sicuramente una buonissima abitudine da coltivare. Frutta e verdura, peraltro, sono ricche di antiossidanti e di fibre ed aiutano a combattere la stipsi. Da evitare anche alcool e caffè. Potrebbe sembrare una banalità, ma anche un corretto ab-

bigliamento è utile: ad esempio, optare per delle scarpe comode piuttosto che i tacchi alti può favorire il benessere delle gambe come anche evitare abiti stretti o attillati. Insomma, sarebbe buona norma scegliere abbigliamento traspirante e morbido per evitare di comprimere la pelle e, di conseguenza, i vasi sanguigni.

Ottimi rimedi contro i disturbi della circolazione delle gambe possono essere i massaggi drenanti, particolarmente utili per diminuire il gonfiore degli arti inferiori; naturalmente, è fondamentale ricorrere a dei professionisti del settore onde evitare di aggravare la situazione.

Infine, tenere le gambe sollevate può essere un’ottima abitudine per evitare il ristagno di sangue nelle vene: sul mercato esistono delle pedane ergonomiche in grado di migliorare la postura e fornire supporto agli arti inferiori. Non solo, anche un cuscino da posizionare sotto le gambe durante le ore notturne può rappresentare uno strumento utilissimo per la buona circolazione sanguigna. Un altro consiglio: evitare di accavallare le gambe, se possibile, di stare in piedi per troppo tempo. In ogni caso, è utile sollevarsi spesso sulle punte.

Altri comportamenti utili sono di fare camminate nell’acqua, evitare di esporre le gambe al sole per troppo tempo, meglio non fare la depilazione con la ceretta a caldo.

Idratare la pelle delle gambe ma non con gel o composti a base alcolica perché disidratano. Il nostro laboratorio galenico propone prodotti specifici per il drenaggio dei liquidi e la funzionalità del microcircolo: gel e gocce a base di centella ed ippocastano e capsule a base di vite rossa.

Evitare i disturbi legati alla cattiva circolazione venosa delle gambe è possibile attuando questi piccoli suggerimenti, per un benessere sicuro e duraturo!

delle gambe, come evitare i disturbi?

Ne parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed Dottore in tecniche audioprotesiche

Personalizzazione e flessibilita’: la tecnologia dei nuovi apparecchi acustici Unitron Vivante

In uno dei precedenti articoli abbiamo descritto i principali fattori che influiscono sulla scelta dell’apparecchio acustico: conformazione anatomica dell’orecchio, la tipologia del calo uditivo, e le abitudini acustiche

Per i primi due punti la valutazione è immediata: l’anatomia dell’orecchio con l’impronta auricolare, la tipologia del calo con i test audiometrici. Valutare le abitudini acustiche del paziente non è sempre facile e immediato e può richiedere l’utilizzo di strumenti e processi dedicati.

COME CONOSCERE IL NOSTRO STILE DI VITA ACUSTICO

Sappiamo bene come gli apparecchi acustici siano divisi in fasce tecnologiche. A seconda della casa produttrice di apparecchi, sono presenti tra i 5 e 7 livelli di tecnologia, ognuno dei quali ha diverse funzioni: sistemi anti rumore, anti vento, anti eco, etc. Lo scopo dell’audioprotesista è capire quale livello di tecnologia sia il più adatto, andando a selezionare solo le funzioni utili per il paziente. Per poterlo fare bisogna affrontare un attento studio della vita sociale della persona: utilizza la bicicletta? ascolta musica o suona strumenti musicali? Ha la passione del teatro o partecipa spesso a conferenze? Etc Questo complesso studio spesso non è sufficiente e bisogna aiutarsi con strumenti dedicati. Per comprendere in modo dettagliato le abitudini acustiche e analizzarle a livello statistico è stato creato uno strumento che permette di “scansionare” gli ambienti acustici che frequenta la persona durante la propria vita quotidiana. Si tratta infatti di apparecchi acustici specifici, creati per capire che ambienti acustici frequenta quotidianamente il paziente, permettendoci di conoscere molti dettagli: trascorre molto tempo nel rumore? Parla spesso con le persone nel rumore? Ha più conversazioni nel lato destro o nel lato sinistro?

Questi nuovi apparecchi acustici, chiamati Unitron Vivante Trial, vengono regolati e lasciati al paziente per qualche giorno. Durante l’utilizzo, gli Unitron Vivante Trial funzionano esattamente come degli apparecchi normali e, in aggiunta, analizzano lo “stile di vita acustico” del paziente. In questo modo, l’audioprotesista può interpretare le statistiche e suggerire la fascia tecnologica più adatta al paziente. Estremamente facile, preciso e personalizzato.

AUMENTARE LA TECNOLOGIA SENZA CAMBIARE GLI APPARECCHI ACUSTICI

“E se poi il mio stile di vita acustico o il mio udito cambia? Devo cambiare apparecchi acustici e comprarne di nuovi?”

Il vantaggio del sistema Unitron Vivante è quello di permettere al paziente di aumentare la tecnologia del proprio apparecchio quando vuole. Questa caratteristica si chiama Flex Upgrade e consente, attraverso un aggiornamento degli apparecchi acustici, di scegliere con tranquillità gli apparecchi acustici più adatti al momento dell’acquisto senza doversi preoccupare di un eventuale cambio di stile di vita acustico o un peggioramento uditivo. Infatti, in qualsiasi momento è possibile aumentare il livello tecnologico. In questo modo, anche un apparecchio acustico con fascia tecnologica bassa, può trasformarsi in un apparecchio top di gamma. Unitron è l’unica casa produttrice di apparecchi acustici che offre questa possibilità: offrire delle soluzioni che soddisfano le esigenze di oggi, con la tranquillità di poter aggiornare i livelli tecnologici in qualsiasi momento.

Se vuoi una consulenza gratuita da Sentimed, puoi fissare un appuntamento chiamando lo 0445 1752550 Sentimed di Zattara Stefano Via Roma, 65 Zugliano www.sentimed.it - Email:info@sentimed.it

Genitori alle prese con figli adolescenti

Con questo articolo mi collego al tema precedente, in cui descrivevo sinteticamente alcuni tra i principali cambiamenti dei comportamenti degli adolescenti, spesso impulsivi e in conflitto con gli adulti. Per affrontare il tema del rispetto di limiti e regole è tuttavia importante conoscere strategie efficaci per poterle trasmettere e farle rispettare. È importante capire che le strategie non devono mai essere prese come ricette o come un manuale d’istruzioni pronte all’uso. L’educazione della persona non può essere paragonata al funzionamento di un elettrodomestico o alla procedura per la buona riuscita di un dolce. A me piace utilizzare la metafora della natura. I figli sono come un seme che è in potenza un albero. Se non ci prendessimo cura della sua crescita, l’albero non arriverebbe a maturazione e offrici buoni frutti. È importante, quindi, scegliere con cura il luogo in cui seminare e far crescere il nostro albero. È facilmente intuibile che il terreno rappresenta l’ambiente e il contesto sociale e familiare dove la persona, oltre che assimilare i modelli di comportamento, forma il carattere, la personalità e costruisce la propria identità. I bambini, che poi diventeranno adolescenti, assorbono come spugne attraverso ciò che ascoltano e osservano ogni giorno dal mondo degli adulti. L’esempio più immediato è l’apprendimento della lingua madre e di tutte le espressioni tipiche di una famiglia. Una mamma affidataria mi raccontava di aver preso in affido una bambina di 3 anni che si esprimeva dispensando volgarità e offese a chiunque le si avvicinava. Questo concetto è importante per capire la coerenza educativa che devono tenere gli adulti rispetto al proprio comportamento, che funge da modello. Sembra banale ma, arrabbiarsi e alzare i toni per farsi obbedire dai figli (perché spesso si perde la pazienza e si accende la rabbia), è una chiara incoerenza educativa, eppure quanti adulti lo fanno? Perdere il controllo disorienta i più piccoli, oltre che spaventarli e nel perpetrarsi di questo modello, li renderà fragili e insicuri. Un atteggiamento autoritario, repressivo, svalutante e mortificante crea personalità fragili, insicure con poca autostima. Noi adulti oltre che terreno, per i figli dobbiamo essere radici, per mezzo delle quali e attraverso la linfa dei sentimenti e della relazione, trasmettiamo emozioni, valori, identità familiare. Man mano che la pianta cresce, ha tuttavia un continuo bisogno di attenzioni e supporto. Le ripetute cure: attente, pazienti e amorevoli, aiutano la pianta a darsi forma, prendere forza per svilupparsi in altezza e in profondità. A volte si dovrà sfoltire e recidere i rami, altre volte si aggiungerà supporto e sostegno. Potatura e supporto sono limiti e regole che i genitori devono trasmettere ai propri figli in base all’età di sviluppo della loro maturità e autonomia. Sono limiti e regole che, nel caso di un bambino piccolo, spesso si “riducono” alla sua sicurezza e incolumità, al quando ringraziare, chiedere scusa, alla gentilezza e generosità, portare rispetto verso l’altro, condividere spazi e oggetti, educare ai sentimenti, riconoscere le proprie e altrui emozioni e, in generale, educare ad un comportamento adeguato alle diverse situazioni che la quotidianità presenta. Nel desiderio di formare una famiglia, la coppia diviene “coppia genitoriale” e, per affrontare questo importante cambiamento, è fondamentale costruire un Progetto Educativo. Riflettere sul come e quale tipo di genitori si vuole essere, quali sono i valori fondamentali e come agirli e manifestarli nell’educazione dei figli. I valori sono come un faro che illumina e orienta davanti alle avversità e alle tempeste della vita.

La situazione di un figlio adolescente, il quale dovrebbe aver già interiorizzato i valori e i “precetti” educativi della propria famiglia, si ritrova a rimettere tutto in discussione per costruire la propria identità e, molto spesso, manifestando comportamenti di opposizione. Comportamenti che mettono alla dura prova gli adulti, anche quelli più solidi e in equilibrio. Trasgredire regole e limiti sono sperimentazioni ed esperienze, più o meno consapevoli, della ricerca e conquista della propria autonomia e indipendenza, che spesso i ragazzi invocano come “libertà” e rivendicando una certa demarcazione del confine tra un “voi” degli adulti, che paragono spesso ad un mondo antico e lontano, e un “loro” moderno, al passo con i tempi e le novità.

MA COSA SUCCEDE OGGI NELLE FAMIGLIE?

Le richieste di aiuto che giungono, raccontano di situazioni estreme, al limite della tenuta di nervi o di un precipitoso collasso delle madri e dei padri. Dopo aver, dicono, provato di tutto non sanno più che santi invocare per farsi rispettare, per riuscire ad avere un dialogo sereno, oppure perché i figli adolescenti si impegnino di più nello studio, non si perdano tra social, Playstation e chat di gruppo. E ancora: divergenze educative inconciliabili tra genitori separati, conflitti tra nuovi compagni e figli in famiglie cosiddette ricostituite, ecc. ecc. Nei casi più seri e gravi emergono: dipendenze di diversa forma e natura, devianza, atti di vandalismo verso la collettività, violenze domestiche, queste ultime perpetrate anche per mano dei ragazzi. Altri, non meno seri e degni di nota, sono situazioni di disagio e ritiro sociale, in cui il figlio si rinchiude in se stesso, non esce di casa, non vuole saperne di frequentare gruppi, associazioni sportive, ecc. Come si può intuire, il panorama dei bisogni a cui rispondere alle famiglie è davvero vasto e diversificato, ma soprattutto, non sfugge a noi adulti quanto siano bisogni nuovi e diversi rispetto ad un non troppo lontano passato. Anche per questo i paragoni tra le generazioni, oltre che sbagliato è impossibile da fare, per la complessità dei temi, dei bisogni e del contesto sociale sempre più complesso. Si conclude così la prima parte di una lunga premessa che mi porta ad affrontare il tema della trasmissione e del rispetto di limiti e regole.

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Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online.

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