5per1.Poesie n.4 Gennaio2022

Page 1

51 Silvia Ammavuta Noemi Cammareri

per


2


Introduzione

D

iventa inevitabile, in questa quarta edizione, promuovere le immagini che i poeti hanno scelto come compagni di viaggio. Dove una figurazione sta tra le sensazioni e le possibili parole che diventano la comprensione di un legame profondo: una trasfigurazione occasionale in compagnia di prefigurazioni della poesia. Le due poetesse sono lontane come generazione, ma vicinissime come aspettative concettuali, possiamo dire che entrambe rimangono abbagliate da una espressività naturale. Perché solo l’influenza della Natura può costruire una fascia impressionistica virata verso quel rutilante magma di colori, che un’espressione appena vissuta, può trasformare in bisbiglio. Silvia Ammavuta è prima di tutto una scrittrice, una romanziera, dove il carattere della memoria diventa racconto prolungandosi su appunti visivi. Se si coglie il fondo della sua scrittura si comprende anche la sua poesia e non basta capirne l’eleganza poetica e il naturale meccanismo di una sensazione, ma bisogna porsi come l’immagine che Silvia fa interagire con le sue poesie: dobbiamo starle davanti e cercare nei particolari i diversi mondi e le possibili corrispondenze emotive. Se quel quadro di scuola fiamminga diventa per la poetessa un mondo da esplorare, per noi le poesie di Silvia diventano quel quadro, che è tutto ancora da comprendere, perché, come nelle sue parole, nasconde altre possibili visioni. Quel quotidiano sospeso tra una realtà e una finzione, dove tutto può sospendersi come una sillaba o una rima anche se cercate nel gorgo creativo di un silente raptus.

3



Noemi Cammareri è un’artista della nuova generazione, per lei le immagini parlano e dialogano con l’astrattezza dei luoghi e della memoria. Una corposità visiva che tralascia vibrazioni e da queste trae le sue parole, la sua sintesi poetica. Le quartine che lascia in questa pubblicazione sono la radice allegorica di un proprio sentimento, che non è mai troppo intimistico, anzi, si distacca e da sentimento diventa pura visione. Le parole si compongono come un quadro e diventano unione creata da un verso che non è solo descrittivo ma sicuramente intenso: un’autologia che sa mantenere una proprietà emotiva fino a semplificare le frasi in una visione reale. In questa costruzione letteraria, la poetessa ritorna pittrice, e la prosa poetica nasconde una visione oscura e decadente. Al limite di un misticismo laico dove il senso silente di un addio o di una solitudine può far sentire una melodia silenziosa. Che c’è, è in canti remoti di piccoli angoli di luoghi invisibili. Queste edizioni di poesia sono ampie e non c’è alcuna decisione critica, se non quella di creare corrispondenze tra i poeti e le immagini che scelgono. Un dialogo, un colloquio interiore e profondo che può concedersi ogni libertà espressiva, e tutta la purezza della conoscenza. Massimo Innocenti

5



51 Silvia Ammavuta Erika Vita Noemi Cammareri Massimo Innocenti

per

dialogo in dieci poesie e due immagini

Primaedizione edizioneaacura curadel delGruppo GruppoDinamo Dinamo Quarta anno 2021 2021 Borgo BorgoSan SanLorenzo Lorenzo-Firenze - Firenze anno



Silvia Ammavuta

9


Hieronymus Bosch Il Giardino delle delizie particolare.

10




IL PUDIBONDO Immerso in un mare di incertezze, il pudibondo ammise doveva fare i conti con la realtà. Funestato da pensieri lascivi cedette il passo alla verecondia. La inverecondia, suadente Sirena in mezzo al mare, lo chiamò. Intonando un canto seducente, la voce cristallina lo esaltava. La virilità si ergeva, alimentata dal richiamo. La fronte bagnata di sudore nelle notti intrise di fantasie. Si dibatteva il pudibondo fra gli infiniti se e gli altrettanti ma. Fra gli innumerevoli forse e gli incalcolabili però. Imprigionato in una tormentata lotta decise. Spezzò la catena degli indugi. Allontanò da sé l’ombra del rimpianto. Si tuffò, nel mare della perdizione. Domani, domani, sotto lo scialle della perdizione avrebbe asciugato le copiose docce dei sensi di colpa, Il pudore si svestì del falso panno della pudicizia. L’ardire dei sensi propagò. Al pudibondo piacque. E nuotò. E osò, Sfidò le acque scure,

13


14


attratto da un canto limpido. Rinvigorì da una iniziazione agognata e rifiutata. Con le briglie del rimorso allo spasimo assaporò il battesimo di sé. Immerso nel liquido amniotico di un ventre sconosciuto perlustrò nuove anse, nuovi odori, nuovi sapori. La voce compagna di ventura affievolita, dissipandosi nei vapori marini si perse nel niente. Sentì la propria immagine scivolare via. Schiumando annaspò per ricomporsi, e mille tentacoli fluttuarono. Dita accusatrici lo indicavano, il j’accuse del pubblico ludibrio. Circe tese le briglie. Il pudibondo accelerò il respiro. Sfiancato, si riversò sulla riva. Carponi risalì il sentiero. L’atto di contrizione ebbe così la sua soddisfazione.

15


16


ORA La pioggia cade ma non la odo, la musica sovrasta i tuoni. Chiudo gli occhi. Un tergicristallo scandisce il tempo. Nel posteggio delle emozioni, uno slargo. Un’oasi di pace rubata alle ansie. Io amo. Ora, in questo istante, ieri non ricordo, domani forse. Amo me stessa. Amo lui, lei, noi, voi. Amo ciò che l’attimo mi regala. Amo la pioggia che cade. Amo il fico, testimone discreto. Amo lo sguardo che scende nella valle, verde e palpitante. Amo il frusciare delle lenzuola che sfiora corpi liberi. A nuova vita restituiti. Affrancati dal sudario a lungo disteso sui volti. Stato di grazia, resterai? Non mi è dato di saperlo ora. Nei miei ieri sapevo che esistevi. Ti ho aspettato, pazientemente, caparbiamente,

17


18


tenacemente. Oggi sei qui. Resterai, andrai, non so, domani, forse, avrò la risposta. E quando andrai io aspetterò, ancora, come aspetto l’onda che bagna la spiaggia. Arriva, lambisce, copre, si ritira. Riderò e piangerò del gioco delle maree. Talora brioso, rinfrescante, suadente. Talora beffardo, traditore, ingannatore. Ma la marea tornerà, battezzandomi nel nome della vita. Io amo, ora, in questo istante. Ieri non ricordo. Domani forse.

19


20


PERFETTE IMPERFEZIONI

Provo tenerezza per noi, per i nostri non detti, per i nostri timori, per le nostre fughe, per i nostri ritorni. Provo tenerezza per i sonni agitati, per i sogni ribelli, per i singulti taciuti, per le parole perdute. Provo tenerezza per le nostre mani vuote, per la pelle dolente, per i corpi sudati, per le emozioni rincorse. Provo tenerezza per l’attesa infinita, per le ore passate, per le ore perdute per il tempo trovato. Provo tenerezza per le nostre paure, per la rabbia repressa per il fiato compresso Provo tenerezza per noi, per le nostre elucubrazioni, così perfettamente imperfette.

21


22


PIOGGIA Goccia dopo goccia, sulla veranda, salta, rimbalza, cade, sul cotto rosso consunto dal tempo e dal sole, dalla pioggia e dal ghiaccio, dal vento e dalle serate danzanti, da piedi stanchi che rientrano dal lavoro nei campi, dai bambini che ci hanno mosso i primi passi. Pioggia così nuova, così antica, che lava, che resta sul suolo in piccole pozze, sempre più grandi, sempre più estese. Batte sui vetri, li striscia e fugge, nella corsa che pare inarrestabile, informe, seppure sempre uguale.

23


24


Shhh, sono l’inno della vita, dove tutto prese forma. Cantai la nascita davanti al crepitio del fuoco dalle cui ceneri generai la terra, e l’acqua, e i boschi. Shhh, sfioro il terreno, sguiscio fra le rughe di un sasso e fruscio, fra le fronde degli alberi. Danzano, al mio divenire, la conoscenza dell’amore infinito del silenzio. Shhh, è lo sciusciuliare dell’acqua l’ode invariata nel tempo, lo scroscio della cascata il suo brio, la tempesta il suo turbamento, lo sciabordio contro gli scogli la rabbia. Shhh, sono il mantra dell’universo, il mio manto è immenso, è il grembo materno che ninna. Ascolta, com’è dolce il silenzio dell’onniscienza che si arrotonda in canto.

25


26


Noemi Cammareri

27


Noemi Cammareri Eco, 2021 acquarello su carta, 5x10 cm

28




Acqua che scivola, calma salsedine, è polvere oro, delicato squarcio tra i miei occhi grigi, intrisi di riflessi e sogni, buriana inattesa.

31



Spighe di grano vibrano tra particelle eteree nell’aria distinte. Sfiorato, immutabile è l’eterno.

33



Notte, oltre i vetri riflessi, osservi le carezze, requie di fiori cullati. Onde bianche, Hypnos.

35



Desiderio assillante negli ardenti colori e fredda avversione tra il nero cosmico. Silenziosa persuadi essenza ed assenza, come ombra del deserto.

37



Argentea brezza nell’aria oscura, stormi di cristalline immagini, prossimo è l’eco delle Valchirie avvolte dal perpetuo turbine.

39



Non è difficile intuire che la moltiplicazione che dà il nome a questa raccolta di poesie non ha nulla a che vedere con l’aritmetica. Difatti il risultato del “nostro” 5 per 1 è 10: sono dieci pensieri in dialogo con se stessi e tra di loro, in fermento, vibranti di storie, dieci frammenti di vita, dieci poesie, due immagini, con tempi e spazi distinti; il dialogo che si va a creare è una moltiplicazione tra due individui ed il prodotto è un’esperienza

Silvia Ammavuta vive a Firenze, città nella quale è nata. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, determinante il suo incontro nel 1974 con la scrittrice Oriana Fallaci. Autrice di romanzi e poesie. Collabora da alcuni anni con scriviperbene, un gruppo di autori che scrive a progetto. I proventi delle loro opere viene devoluto ad associazioni no profit. Ha ideato e condotto, per l’emittente Radio Centro Musica, la trasmissione “Indovina chi leggo dopocena” uno spazio dedicato ad autori emergenti e non. Fa parte della scuderia della Casa Editrice fiorentina SCRIBO per la quale ha creato un format in cui intervista autori in “Letture all’ombra del Cupolone”.

Gruppo Dinamo Edizioni www.gruppodinamo.jimdo.com

grafica. AntonioGiachetti

Noemi Cammareri Noemi Cammareri nasce a Pisa il 14 Marzo del 1997. E’ artista e trova espressione tramite la pittura, la danza, la poesia, l’installazione e la fotografia. Frequenta il Liceo artistico di Pisa e successivamente intraprende gli studi accademici nel corso di Pittura - Arti Visive alla LABA di Firenze conseguendo nel 2020 la Laurea triennale Cum Laude. Attualmente vive e lavora a Venezia dove frequenta il Biennio specialistico in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti. Dal 2016 ad oggi partecipa a mostre, premi ed eventi culturali.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.