5x1 Poesie n.10

Miria Cappugi

Ezio Alessio Gensini 51 per

Gruppo Dinamo

Introduzione

“Sia la tua polvere salvatrice sotto lo scongiurato suolo.”

Dylan Thomas

Ciò che dimostra la poesia è il penetrare nella chiara nudità dell’illuminazione, più di quanto lo possa fare ogni aspetto psicologico. Ciò è dimostrabile proprio da quell’influenza psicologica che è alla base di ogni pensiero profondo. Grazie a questo, la poesia, può allontanarsene e disporre di altre possibili “confidenze” mentali e dar vita a reazioni incontrollabili, o meglio, verificabili dall’emozioni o dal solo sguardo. Per questo la poesia sfugge, si allontana come uno stormo d’uccelli e disegna in cielo svariate forme che non sono una chiara definizione e, come la poesia, le forme diventano una pura necessità. Così come gli uccelli, il poeta scivola e si alza su dimensioni impercettibili, ma così reali che non possono essere riconosciute da una banale raffigurazione del quotidiano. Impossibile, comunque, individuare una tempistica o, se vogliamo, una ritualità temporale: la poesia assorbe una continua messa a fuoco di elementi e sostanze, al punto di creare un risveglio emotivo dove i pensieri, e le possibili allucinazioni, diventano espressioni coinvolgenti dell’anima o di un possibile spirito che corregge e corrisponde attraverso pennellate di parole che disegnano espressionistiche situazioni, e il tempo diventa metafora di se stesso.

In questa raccolta i due poeti, con differenze e possibili analogie, ricamano i propri simboli come se il corso e il ricorso del tempo li rendessero irreali nelle loro dimensioni e così, le cose, le situazioni, lo spazio assomiglieranno a un poco di vita.

Miria Cappugi corre su una linea di salvazione, dove la poesia lascia disporre una pura sensazione emotiva. I tempi quasi letterari e la ricercata sintassi si liberano di ogni armatura concettuale per crearne un’altra che va oltre, verso un altrove esistenziale fatto di attese e risvegli al di là dello spazio, per condurre le sospensioni lessicali in un processo quotidiano apparentemente silente. La poetessa sta in silenzio, da quello stato d’animo decifra lo scenario per una vita in poesia che diventa un’utile parvenza: quella di sentirsi in un costante soliloquio.

Ezio Alessio Gensini rilancia il tempo e lo fa correre verso la propria ricerca, nell’incontro dell’umanità antica. In armonie saltellanti di metafore e polisemie, crea forti allusioni e illusioni, al punto che i ricordi, i profumi e gli sguardi, ripercorrono strade e segni verso una concezione dell’esistenza. Un fondo esistenziale in cui il poeta riscopre l’esperienza dell’isolamento, al punto di trasformarla in una costante riflessione, fatta di segni composti di parole e pause montate come sigilli semantici ove rielaborare una possibile comunicazione a tratti virtuale e, nello stesso momento, conservarsi in appositi sentimenti.

Una breve introduzione non può tediare il lettore, bensì, deve lasciare alle parole dei due poeti ogni libertà d’interpretazione. Sebbene le poesie di questa raccolta suscitino, alla loro lettura, reazioni di forte impatto difficili da descrivere, è anche vero che un’involontaria descrizione potrebbe segnare un limite, un confine tracciato da parole, mentre le poesie degli autori non segnano alcun confine, ma aprono varchi possibili, al punto di costruire libertà poetiche e slanci emotivi che sanno decifrare sentimenti in attesa.

Massimo Innocenti

Miria Cappugi Ezio

Massimo Innocenti Erika Vita

Alessio Gensini

per

dialogo in dieci poesie e due immagini

Prima edizione a cura del Gruppo Dinamo anno 2021 Borgo San Lorenzo - Firenze

Miria Cappugi

RIFLESSI

Foto di Miria Cappugi Ronta del Mugello, Gennaio 2022

Rabbia

Stanca di belle parole di dolci frasi mielose. Fredde le tinte che fiacche rompono i bei pensieri. Rosso rabbia Invidia blu opaco Grigio topo l’umore Gelosia verde ramarro I colori decisi raschiano acerbi lo stomaco e strappano i sogni. Arrabbiata… impazzita… consumo le suole frugando un orizzonte insolito e muto. La voce è roca.

È tempo… di tonfi sordi sulle note stonate dell’estiva calura. Arriverà pigro l’autunno portando nuovi attesi colori di quiete.

Insonnia Notte.. Buio di veglia.. Spazio pulsante

Di guizzanti ricordi come lampi d’agosto Il pianto cura la mia mano che tenta sfiorando di tornare ai giorni lontani di muta passione. E’ freddo… Immagino gli occhi socchiusi e il respiro lento del tuo sonno distante e quieto

Posando la pelle in altre discrete corolle gioisci delle nuove voci e incurante riposi ingoiando la ragione e i dubbi di rapidi sguardi alle foglie morenti.

Tempo sospeso

Scopro infine lo specchio. Ingannando il tempo Sto.. Mi vedo al passato e fingo. Come larva bugiarda che si pensa farfalla sto e l’illusione mi tiene come ancóra immobile arrestando lo scorrere maligno che imprime nuove tracce e secca la linfa. Con gli occhi socchiusi Scruto quel me diverso. Arrabbiata Abbasso lo sguardo e vivo di tempo sospeso.

Oltre

Oltre

le nere ciglia degli occhi socchiusi, Al di là dei giorni nebbiosi… l’imprevedibile mi aspetta ancora una volta. I domani futuri come promesse di albe serene. Vestita di te Coperta da veli d’eburnea organza Aspetto Non c’è fretta.

Accadrà

Come l’acqua che scorre o il fumo che sale. Come il sole che sempre mangia la luna... Passerà la follia acerba che sbrana. Migrerò calmando i ricordi nella tenue luce del tempo. Guarderò altrove e aspetterò la stella della sera e che il sole smorzi i suoi ultimi fuochi. Accadrà…

Ezio Alessio Gensini

Dettagli e Labirinti Foto di Valentina Gensini Massa Marittima, Giugno 2022

DETTAGLI E LABIRINTI

Foto di Valentina Gensini Massa Marittima, Giugno 2022

Essenze speziate

A volte le attese pagano.

Ti fanno capire, che non vale la pena aspettare ciò che non sarà. Anche se raschiano il cuore e deludono l’anima. Essenze speziate.

20 giugno 2022

Erano diversi i colori quando ero bambino

Risveglio. Consapevolezza non consapevole dell’essere o non essere.

Dove sei stato, da dove vieni e, cosa importante, dove stavi andando, dove stai andando. Macinare chilometri per trovare sollievo è, un’azione sempre più impegnativa.

Per il corpo e per l’anima.

Erano diversi i colori quando ero bambino. Nitidi, e pieni di sorrisi e allegria. Possedere il niente, nell’incoscienza, dava serenità. Ossimoro o metafora.

Corrono veloci gli alberi dal finestrino del treno. Come i giorni verso la scadenza. Ho cose da fare, ancora. 2 settembre 2021

Il sole che stamani si nasconde, rende più difficili le scelte

Caos di parole. Emozioni vissute da altri che riportano al mio vissuto. Sorrisi, risate, commozione, pianto. Farfalle. Fotografie sbiadite che sanno di buono. Colori sgargianti in bianco e nero. Strade polverose.

I dolori di oggi, mi riportano alla scadenza. Tempo di bilanci. Tracce. Ogni pezzetto di puzzle è, il compimento del viaggio. Movimenti in lentezza, la testa corre. Ogni giorno tutto è più chiaro. Vorrei del tempo per esaudire.

Il sole che stamani si nasconde, rende più difficili le scelte. Prenderne coscienza. Gli occhi si riempiono di pioggia e senti il freddo di un abbraccio che manca.

La radio che suona, la televisione che parla. Io, in silenzio, aspetto.

gennaio 2021

Ore pensate, nel silenzio assordante

Risvegli notturni nei silenzi assordanti e, abbracci mancanti. Ore pensate. Girarsi e, rigirarsi. E quella prepotente voglia di lasciare il banco. Riposarsi senza dolori. Ascolti i rumori del nulla e del tutto, paura del recente passato e

rammenti un passato in cui non avevi paura di niente. La musica lontana da coraggio, illusione di un momento. Interfaccia che scandisce il tempo. Non sei dove il suono è fuoco e vita. Ma da solo, con il nulla e il niente. Caldo, freddo. Gli occhi pieni di pioggia e dolore dentro. Illusione dell’illusione.

Le fusa della gatta che, mai ha fatto le fusa mi sorprendono. Segnale?

Soltanto silenzio assordante negli abbracci fatti di niente 29 maggio 2022

Sei la mia vita

Sei la mia vita. Una carezza al cuore, prenderne coscienza nello spazio-tempo tra l’assenza e la presenza. Dettagli inconfutabili. Certezze, legate all’attimo vissuto come l’ultimo o il primo, come esplosione dei sensi.

Tu sei, quando ascolto le tue parole. Mi illumino al tuo sorriso.

Vita, lo scorrimento lento pulsante. Dettagli legati al cuore e all’anima.

Tu sei, quando pregnante del necessario, ti leggo. Tu sei, quando mi perdo nel tuo abbraccio avvolgente. In questa notte di luna e freddo pungente. Insonne, penso, alla sequenza di attimi che creano il tempo che ci separa e che ci unisce.

Per sempre nella fusione delle anime. Futuro-a. Emozioni. Sole e luna. Vita.

Non è difficile intuire che la moltiplicazione che dà il nome a questa raccolta di poesie non ha nulla a che vedere con l’aritmetica, difatti il risultato del “nostro” 5 per 1 è 10: dieci pensieri in dialogo con se stessi e tra di loro, in fermento, vibranti di storie. Dieci frammenti di vita, dieci poesie, due immagini,con tempi e spazi distinti; il dialogo che si va a creare è una moltiplicazione tra due individui ed il prodotto è un’esperienza

Miria Cappugi è nata a Firenze nel 1959 ed è stato sin da quel momento, nascendo infatti prematura, che ha sempre corso, bruciando tutte le tappe della vita. Vive a Ronta, dove ha formato la sua famiglia, restando però legatissima anche alla sua amata e meravigliosa Firenze. Poetessa e scrittrice sin dalla tenera età continua a riempire pagine di sé come l’unica sua costante ed il suo modo per donare agli altri sé stessa, come un atto d’amore.

Ezio Alessio Gensini è nato nel Mugello durante la nevicata del 1956. Giornalista, “blogger”, poeta, regista, sceneggiatore e scrittore. Narratore di vicende sportive e divulgatore scientifico. Autore e co-autore/curatore di pubblicazioni sullo stato sociale, poesia e non solo. Organizza performance di poesia e rassegne letterarie. Conduttore di programmi radiofonici e televisivi.

Gruppo Dinamo www.gruppodinamo.jimdo.com

grafica. AntonioGiachetti