Artribune #63

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JENNY SAVILLE E IL RINASCIMENTO A FIRENZE a città di Firenze accoglie una delle più grandi pittrici viventi e voce di primo piano nel panorama artistico internazionale, Jenny Saville (Cambridge, 7 maggio 1970), protagonista di un progetto espositivo ideato e curato da Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento, in collaborazione con alcuni dei maggiori musei della città: Museo di Palazzo Vecchio, Museo dell’Opera del Duomo, Museo degli Innocenti e Museo di Casa Buonarroti. L'esposizione, promossa dal Comune di Firenze, organizzata da MUS.E e sostenuta da Gagosian, rappresenta un incontro unico tra antico e contemporaneo e invita il pubblico a scoprire l'opera di Jenny Saville attraverso una serie di dipinti e disegni degli Anni Novanta e lavori realizzati appositamente per la mostra. Il percorso delinea la forte correlazione tra Jenny Saville e i maestri del Rinascimento italiano, in particolare con alcuni grandi capolavori di Michelangelo, come si può evincere sia dalla misura monumentale dei dipinti dell’artista britannica, tratto distintivo del suo linguaggio figurativo fin dagli esordi, sia dalla sua ricerca incentrata sul corpo, sulla carne, e su soggetti femminili nudi, mutilati o schiacciati dal peso e dall’esistenza, sulle maternità e i compianti. Jenny Saville trascende i limiti tra figurativo e astratto, tra informale e gestuale, riuscendo a trasfigurare la cronaca in un’immagine universale, un umanesimo contemporaneo che rimette al centro della storia dell’arte la figura, sia essa un corpo o un volto, per dare immagine alle forze che agiscono dentro e contro di noi. Dall’impatto con l’esistenza e la nuova vita risorge una dimensione spirituale che credevamo perduta nell’arte d’avanguardia. L’artista si è lasciata alle spalle il postmoderno per ricostruire un serrato dialogo con la grande tradizione pittorica europea in costante confronto con il modernismo di Willem de Kooning e Cy Twombly e la ritrattistica di Pablo Picasso e Francis Bacon. Sempre alla ricerca della verità in pittura per mettere a nudo l’immanenza espressiva del corpo, l’artista lavora sul modello in studio e sulla fotografia. Per costruire le sue immagini, così potenti e abbaglianti, così travolgenti e impressionanti, raccoglie fotografie e ritagli da giornali e cataloghi, mescolando storia dell’arte e archeologia, immagini scientifiche e di cronaca, senza creare gerarchie o distinguo tra bellezza e abiezione, brutalità e venustà, tenerezza e crudeltà. I suoi soggetti appartengono alla tradizione classica: volti, corpi nudi, gruppi di più figure, figure distese o in piedi, maternità e coppie di amanti presentati in pose che ricordano la statutaria etrusca o modelli classici, dipinti e sculture della tradizione rinascimentale e moderna, l’arte egizia o arcaica.

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IDENTIKIT DI JENNY SAVILLE La percezione umana del corpo è così acuta e consapevole che il più piccolo accenno di un corpo può innescarne il riconoscimento Jenny Saville

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in collaborazione con

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ata nel 1970 a Cambridge, Inghilterra, Saville ha frequentato la Glasgow School of Art dal 1988 al 1992, trascorrendo un periodo all’Università di Cincinnati nel 1991. I suoi studi hanno concentrato il suo interesse sulle “imperfezioni” della carne, con tutte le relative implicazioni sociali e tabù. Saville è stata affascinata da questi dettagli fin da bambina; ha raccontato di aver visto i lavori di Tiziano e Tintoretto durante i viaggi con lo zio, e di aver osservato il modo in cui i due seni della sua insegnante di pianoforte, schiacciati insieme nella camicia, diventavano un’unica grande massa. Durante una borsa di studio nel Connecticut nel 1994, Saville ha potuto osservare un chirurgo

MUSEO NOVECENTO FIRENZE

plastico di New York al lavoro. Studiare la ricostruzione della carne umana è stato formativo per la sua percezione del corpo – la sua resilienza, così come la sua fragilità. Il tempo trascorso con il chirurgo ha favorito il suo approfondimento sui modi apparentemente infiniti in cui la carne viene trasformata e sfigurata. Ha esplorato le patologie mediche; visto i cadaveri all’obitorio; esaminato gli animali e la carne; studiato la scultura classica e rinascimentale e osservato coppie intrecciate, madri con i loro figli, individui i cui corpi sfidano le differenze di genere, e altro ancora.

LA POETICA DI JENNY SAVILLE

Membro degli Young British Artists (YBA), il gruppo sciolto di pittori e scultori salito alla ribalta tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, Saville ha rinvigorito la pittura figurativa contemporanea sfidando i limiti di genere e sollevando domande sulla percezione che la società ha del corpo e del suo potenziale. Benché lungimirante, il suo lavoro rivela una profonda consapevolezza, sia intellettuale che sensoriale, di come il corpo sia stato rappresentato nel tempo e attraverso le culture – dalla scultura antica e indù, al disegno e alla pittura rinascimentale, al lavoro di artisti moderni come Henri Matisse, Willem de Kooning e Pablo Picasso. Nei volti impressionanti, nelle membra disordinate e nelle pieghe cadenti dei suoi dipinti, si possono percepire echi della Venere di Urbino di Tiziano (1532 ca.), del Cristo nella Deposizione dalla croce di Rubens (1612-14), dell’Olympia di Manet (1863), e di volti e corpi presi da riviste e giornali scandalistici. I dipinti di Saville rifiutano di inserirsi regolarmente in un arco storico; al contrario, ogni corpo si fa avanti, autonomo, voluminoso e sempre rifiutando di nascondersi.

MOSTRE E CARRIERA

Jenny Saville attualmente vive e lavora a Oxford, in Inghilterra. Le sue opere sono incluse, tra le altre, nelle seguenti collezioni: Metropolitan Museum of Art, New York; The Broad, Los Angeles; Museum of Contemporary Art, San Diego; Saatchi Collection, Londra. Tra le sue mostre recenti si annoverano: 50° Biennale di Venezia (2003); Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma (2005); Norton Museum of Art, West Palm Beach, FL (2011, poi al Modern Art Oxford, Inghilterra, nel 2012); Egon Schiele-Jenny Saville, Kunsthaus Zürich (2014-15); Jenny Saville Drawing, Ashmolean Museum of Art and Archaeology, University of Oxford, Inghilterra (2015-16); Now, Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo (2018); e George Economou Collection, Atene (2018-19).


Articles inside

L IN FONDO IN FONDO Marco Senaldi La classe degli artisti assenti

3min
pages 86-88

L SHORT NOVEL Alex Urso Giulio Mosca

2min
pages 84-85

L DIETRO LE QUINTE Arianna Testino Albert Oehlen: artista e collezionista || 80 L ARTE E PAESAGGIO Claudia Zanfi Arte tra le vigne. Fondazione La Raia / IL MUSEO NASCOSTO Lorenzo Madaro Roma. Studio- Museo Salvatore Meo || 81 L IL LIBRO Arianna Testino Zanele Muholi / ASTE E MERCATO Cristina Masturzo Domenico Gnoli

13min
pages 79-83

L GRANDI CLASSICI Marta Santacatterina Bagliori gotici a Milano

3min
page 78

L FOCUS Jenny Saville e il Rinascimento a Firenze || 76 L FOTOGRAFIA Angela Madesani La fotografia in prima linea di Margaret Bourke-White ||

25min
pages 70-77

L Adriano Manca con Giacomo Nicolella Maschietti, Valentina Tanni e

29min
pages 56-65

L LA COPERTINA Antonio Pronostico | OPINIONI Fabrizio Federici La

9min
pages 68-69

L IN APERTURA Stefano Castelli Tutto Goya in Svizzera

5min
pages 66-67

L LA COPERTINA Elena Xausa || 23 L OPERA SEXY Ferruccio Giromini

28min
pages 22-31

L STUDIO VISIT Saverio Verini Giulia Poppi

7min
pages 42-47

L Marco Scotini con Marco Enrico Giacomelli

25min
pages 48-55

L DURALEX Raffaella Pellegrino PNRR, digitalizzazione del patrimonio culturale e proprietà intellettuale || 38 L NUOVI SPAZI Massimiliano Tonelli F2T Gallery || 39 L GESTIONALIA Irene Sanesi ICC MIC TEAL: quando imprese e ministeri si coloreranno di verde acqua || 40 L DISTRETTI Massimiliano Tonelli Torino ha una mezzaluna creativa. A est ||

13min
pages 37-41

L CONCIERGE Valentina Silvestrini Casa Ojalá: la suite nella natura

3min
page 36

L GIRO D’ITALIA Carlo Antonelli Gaia Cambiaggi || 14 L Massimiliano

30min
pages 6-21

L OSSERVATORIO CURATORI Dario Moalli Focus on: Caterina Avataneo

3min
pages 34-35

modi per immergersi nell'arte / NECROLOGY || 29 L TOP 10 LOTS Cristina

3min
pages 3-5
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