HA Wellbeing n.1-2023

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INTERVISTE
FAUSTO DI GIULIO – REX, Il Gotha del Fitness
MANAGEMENT
NICOLA DEVESCOVI – DEPA, 50 anni di qualità
La Riforma dello Sport a tutela dei minori – A. Succi
Dal budget al CRM: digitalizzazione del business – S. Kumar 50 Plus, l’età biologica e l’età anagrafica – G. Scazzosi
ANNO XXIV - NUMERO 1 GENNAIO-FEBBRAIO 2023 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale - EURO 6,00 - Aut. n° CN-NE/00884/04.2022 Periodico Roc 14 International Pool & Spa Expo and Congress th
La Riforma dello Sport e la gestione degli impianti sportivi – D. Foresta
AQQUATIX - Limena (PD) Tel. +39 049 7381150 info@aqquatix.com | www.aqquatix.com

HA WELLBEING / HA POOL CONSTRUCTION

Periodico cartaceo bimestrale: 4 uscite HA Wellbeing – 3 Speciali HA Pool Construction

Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo 2001

Aggiornamento denominazione testata “HA Wellbeing” depositato in Tribunale di Padova il 24 novembre 2022 - redazione@euroaquatic.it

Redazione: via Praimbole, 7 - 35010 Limena (PD)

Telefono: +39 049 9600938

EDITORE/PROPRIETARIO: W.BOX SRL - Via Praimbole 7 – 35010 Limena (PD) - info@wbox.it

DIRETTORE RESPONSABILE:

Marco Tornatore - redazione@euroaquatic.it

PUBBLICITÀ:

Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it

COME RICEVERE HA WELLBEING - HA W: Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta registrarsi su wbox.it o associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@euroaquatic.it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere tutti i numeri dell’edizione elettronica della rivista HA Wellbeing; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (tre numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it.

NOTE ESPLICATIVE SU HA WELLBEING: 4 uscite/anno con servizi su fitness, piscina, hospitality; in versione digitale è aggiornato quotidianamente e accessibile a tutti su wbox.it; per ricevere la newsletter settimanale fare richiesta a info@wbox.it oppure iscriversi dal sito wbox.it

HA POOL CONSTRUCTION: 3 uscite/anno, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa.

COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori – Comitato di Redazione per l’edizione HA Pool Construction: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario

HANNO COLLABORATO: Rossana Prola, Serena Kumar, Fausto Di Giulio, Nicola Devescovi, Alberto Succi, Gerardo Ruberto, Gianluca Scazzosi, Donato Foresta, Lorenzo Bolognini, Flippo Caldon, Gianni Gurnari, Stefano Candidoni, Ciro Lo Giudice

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com

STAMPA: GRAFICHE NUOVA JOLLY S.R.L.- RUBANO (PD) - Chiuso in tipografia: 28/01/2023

Sommario

ANNO XXIV - NUMERO 01 - GENNAIO-FEBBRAIO 2023

FITNESS

16 Età anagrafica ed età biologica

Gianluca Scazzosi

20 REX, il gotha del fitness imprenditoriale e manageriale

Marco Tornatore

MANAGEMENT

50 Il fenomeno padel in italia Filippo Caldon

52 Il “caro energia” (quasi) vantaggioso Lorenzo Bolognini

56 La riforma dello sport e la gestione degli impianti sportivi pubblici Donato Foresta

62 Aquamore, l’evoluzione del modello gestionale italiano La redazione

30 Che sarà del mercato del fitness/wellness?

Gerardo Ruberto

28 Riforma dello sport e tutela dei minori

POOL&GYM

34 Dal budget al CRM: come digitalizzare il business in palestra e in piscina

Serena Kumar

LEADERSHIP

38 Nicola Devescovi: DEPA , 50 anni di qualità Ciro Lo Giudice

04 W ellbeing: la nuova stagione del fitness e della piscina Marco Tornatore

vs attività terrestre

Foto in copertina: Show Care la prima palestra italiana in beneficenza

(credits Show Health & Fitness Club)

È il progetto destinato ad aiutare persone con patologie serie cui da anni stavano lavorando Giorgio Leo e Vito Stolfi, titolari di Show Health & Fitness Club. Due imprenditori da cui impariamo che si può fare molto bene il proprio lavoro, facendo business anche con società commerciali nel settore fitness, ma reinvestendo parte degli utili in qualcosa che aiuti chi ha bisogno. Uno slancio solidale che fa grande onore agli ideatori di Show Care, cui dedichiamo la copertina, riprendendo questo inciso con uno spazio nelle news a pag 8: una storia che merita di essere condivisa con tutti i lettori, perché fa scuola e merita il plauso dell’intero settore

INSERZIONISTI II LIFE FITNESS 3 FLUIDRA 5 AQQUATIX/HTS+ 7 FIT AND GO 9 SILIGROUP 13 POLIMPIANTI 15 SHOW CLOUD 17 FAVARETTI 19 ACQUANET 21 AQQUATIX/BUTTERFLIFE 25 RIMINIWELLNESS 31 PROFESSIONE ACQUA 37 WBOX 41 DEPA 45 MASTER POOL BUILDING 53 FORUM PISCINE 57 WIBIT 59 SILIGROUP 63 ANIF III HAMMER STRENGHT IV MYRTHA POOLS VERSIONE ONLINE DISPONIBILE SU:
EXTRA
Imprese 72 Calendario EAA Eventi/Fiere NEWS 06 WELLBEING News 12 EAA News 12 CIWAS News AQUAPOOL 26 Gli impianti delle piscine Rossana Prola 46 Piscine pubbliche meno energivore e più sostenibili La redazione 48 Le nuove sfide per il risparmio energetico ed idrico Gianni Gurnari
66 WELLBEING
NORME
TRAININGS & TRAINERS 42 Attività acquatica
Alberto Succi
Stefano Candidoni

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Palestra e piscina sono due elementi fondamentali per il wellbeing di ogni cliente o ospite

EDITORIALE

Wellbeing: la nuova stagione del fitness e della piscina

Abbiamo sempre sostenuto la necessità di cambiare per un’evoluzione che può riguardare pochi o un intero sistema. Palestre e piscine, in risposta a tre anni da dimenticare, hanno dato il via ad una stagione di trasformazioni i cui effetti cominciano scorgersi.

Potevamo noi temporeggiare e non essere parte attiva in questa nuova fase di recupero e superamento dei numeri pre-pandemia? Non per emulare chi ha il dono innovativo, ma per fedeltà ad un credo che abbiamo cercato di condividere con tanti operatori e tutti i lettori, anche noi abbiamo voltato pagina.

Oggi nasce HA Wellbeing che raccoglie il testimone di 23 anni di Happy Aquatics (& Wellness), cercando di migliorarne il lascito ed essere al contempo motore della “nuova stagione” caratterizzata da convergenze crescenti fra palestra e piscina, nello sport come nell’hospitality, nel turismo come nel medicale.

In chiave più attuale crediamo che sia meglio parlare dello “stare bene” in senso lato, ritenendo che il “wellbeing” di ogni persona sia perseguibile se chi prende per mano il singolo cliente o ospite è

capace di interpretarne aspettative, bisogni e anche una parte di sogni. Le palestre e le piscine più sensibili alla domanda modificatasi (talvolta di molto) e al cambiamento del modello di servizio e gestionale stanno percorrendo questa strada e noi intendiamo viaggiare con loro, ovvero voi.

Magari ogni tanto correndo un po’ più avanti per anticipare qualche idea, ma senza mai dimenticare che ogni sforzo comune è rivolto a quel cliente che molti sanno accogliere e guidare verso il traguardo dello star bene, del wellbeing, dove l’allenamento è parte di uno stile di vita che privilegia salute, prevenzione, sane abitudini alimentari, relazioni sociali e piaceri: noi per primi aspiriamo ad interpretare il wellbeing declinato in tutti gli elementi che contribuiscono al successo di chi opera nel settore.

Lo facciamo grazie a servizi, interviste, articoli che gli esperti o i protagonisti del nostro sistema sportivo raccontano su queste pagine o sul portale wbox.it. In pratica lo specchio e l’orizzonte di quello che trasmette il comparto: questa, in sintesi, è la nostra idea di HA Wellbeing.

Il 2023 è considerato da molti l’anno della vera ripresa e le indicazioni dell’ultimo trimestre depongono a favore di questa previsione.

Richiamando l’evoluzione sopra menzionata, HA Wellbeing vuole essere funzionale ad un cambiamento che non riguardi pochi, ma la maggioranza degli operatori (imprese, impianti e società sportive, professionisti e trainer) perché insieme si possa rendere vincente il nostro sistema, con prospettive di crescita condivise e allargate ai tanti milioni di clienti, ospiti, pazienti.

HA Wellbeing

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Marco Tornatore
prende il via per esser parte attiva di questa “nuova stagione” dove palestra e piscina sono alleati molto convergenti
ph Technogym

I dati dell’Aquabike vengono raccolti, combinati a quelli rilevati dal bracciale e mostrati sul monitor in tempo reale.

Dall’App l’utente può monitorare l’evoluzione del proprio programma personalizzato o seguire allenamenti in modo autonomo, in acqua e non solo.

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HA WELLBEING AI LETTORI

Carissimi lettori, autentici compagni di viaggio, con questo primo numero la nostra redazione WBOX volta pagina e dà il via ad un percorso di progressivo cambiamento che la testata HA Wellbeing guiderà insieme ai diversi illustri autori di articoli e ai partner commerciali che aderiscono a questo rinnovato progetto editoriale. Il primo passo è stato quello di una revisione parziale dei contenuti e di una trasformazione grafica di sostanza, coordinata da Luca Abete di Jump Comunicazione, cui seguiranno altri interventi nei prossimi mesi, sostenuti parallelamente wbox.it, la testata online che quotidianamente aggiorna ed informa su fitness, piscina, sistema sport in chiave business, normativa, economica ed anche tecnica.

Le notizie di questa rubrica guardano a tutto quanto possa rientrare nello “stare bene” veicolato da attività motoria in palestra, outdoor o in acqua e sani stili di vita, con allargamento ad iniziative, eventi, appuntamenti, business allineati al Wellbeing: in pratica wellbeing experiences e tutto il mondo di professionisti, eventi, idee, imprese, contesti che ne favoriscono la diffusione passando dall’era del wellness degli anni ’10 al futuro che il settore sta interpretando e cavalcando HA Wellbeing è la risposta a questo trend di comparto e dà spazio a notizie in linea con tale nuovo costume e indirizzo di business.

WELLBEING NEWS

FIFTY PLUS LA NUOVA RUBRICA DI HA WELLBEING A CURA DI GIANLUCA SCAZZOSI

Fifty Plus sarà una rubrica dedicata all’argomento longevità visto da una prospettiva di salute benessere e prevenzione.

Un luogo virtuale di conoscenza, esperienza e condivisione di informazioni che abbracciano molti ambiti della vita umana, biologia, fisiologia, e biomeccanica, ma anche nutrizione, psicologia e sociologia con l’obiettivo di creare consapevolezza. Adottare uno stile di vita attivo e nutrirsi in modo sano e naturale è il presupposto di base per vivere meglio, in salute e in modo soddisfacente.

Attraverso la rubrica cercheremo di condividere più informazioni possibili affinché ognuno possa decidere che azioni intraprendere e che stile di vita adottare per rimanere in forma e vivere felice il più a lungo possibile.

La nuova rubrica decolla con questo primo numero di HA Wellbeing e potete leggere l’articolo introduttivo a firma Gianluca Scazzosi a pagina 16.

smi e parchi acquatici, fitness e wellness club. In esposizione anche nuovi prodotti e servizi connessi alla fruizione e alla gestione dello spazio outdoor, sempre più inteso come area da dedicare al relax e al well-being.

In contemporanea, al Congresso gratuito di ForumPiscine, troveranno spazio i temi più attuali per gli operatori: dalla ricerca della sostenibilità energetica (ed economica) della piscina aperta al pubblico all’innovazione necessaria per migliorare le performance degli impianti di trattamento in piscina e garantire agli utenti sicurezza e qualità dell’acqua, dalle implicazioni legate alla Riforma dello sport alla normativa che disciplina il comparto delle piscine, dai trend globali alle tecnologie che trasformeranno piscine e parchi acquatici nei prossimi anni.

FORUMPISCINE 2023: EXPO E CONGRESSOBOLOGNAFIERE 15-17 FEBBRAIO

La principale manifestazione per il settore piscine e Spa in Italia punta dritto ai temi della sostenibilità e dell’innovazione e si presenta ai professionisti del settore arricchita dalla concomitanza con la 10a International Conference on Swimming Pool & Spa (ICSPS) e dall’innesto di Outex, Outdoor & Leisure Experience

L’area espositiva di ForumPiscine e Outex, allestita al padiglione 19 di BolognaFiere, ospiterà soluzioni e novità per la progettazione, la ristrutturazione e la gestione efficiente di piscine e biopiscine, Spa e vasche termali, destinate a strutture e abitazioni private, come pure a impianti sportivi e polifunzionali, hotel e villaggi turistici, camping, agrituri-

Si terrà a ForumPiscine la nuova edizione dell’ICSPS, la conferenza mondiale dedicata alla sicurezza e alla qualità dell’acqua di terme e piscine curata quest’anno dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”.

Per info: www.forumpiscine.it - www.outex.it

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L'area Expo di ForumPiscine

I FITNESS TREND 2023 IN EUROPA E NEGLI USA

Su wbox.it abbiamo dato un certo rilievo a quanto ha pubblicato Health & Fitness Journal circa le tendenze fitness in tre continenti ed alcuni paesi. È il report sull’indagine Worldwide Survey of Fitness Trends di ACSM (American College of Sports Medicine) che ha coinvolto oltre 250.000 intervistati di cui 30.000 erano trainer. Una fotografia su scala globale di aspettative e i trend più diffusi per il 2023 che merita di essere approfondita da parte di imprenditori e manager di palestre, impianti sportivi ed aziende che operano nel settore. Se negli USA il trend prevalente è la tecnologia indossabile, in Europa, e quindi anche in Italia l'allenamento a corpo libero è il fitness trend 2023 più considerato (al terzo posto negli USA). Le tabelle che riportiamo indicano i trend negli USA e in Europa negli ultimi tre anni. A livello planetario, la tabella 3 riepiloga i 10 trend più considerati. Insomma, il 2023 è iniziato e gli operatori possono sviluppare idee e programmi tenendo conto di queste indicazioni.

Per saperne di più https://journals.lww.com/

SHOW CARE: APRE A PADOVA LA PRIMA PALESTRA ITALIANA IN BENEFICENZA

Abbiamo dedicato la copertina di HA Wellbeing a questa grande novità nel panorama sportivo-fitness nazionale, frutto della generosità e della sensibilità verso il sociale e il solidale dei titolari di Show Health & Fitness Club, Vito Stolfi e Giorgio Leo. Due autentici leader già distintisi per i riconoscimenti ricevuti come imprenditori, nonché per il grande successo del convegno da loro organizzato lo scorso ottobre, “Lo Show della Salute”. Ora si stagliano ancora per il progetto benefico, fortemente voluto dai due soci di Show, e sostanziatosi nella palestra Show Care, appoggiata da testimonial d’eccezione come l’ex azzurro di calcio, Francesco Toldo, e dall’assessore allo sport di Padova, Diego Bonavina. Show Care è frutto del munifico investimento di Leo e Stolfi ed è pensato e realizzato per pazienti oncologici e patologici cronici: accederanno gratuitamente alla palestra seguendo programmi studiati per recuperare da patologie importanti o interventi chirurgici. Un esempio per tutto il settore, ma soprattutto per istituzioni e politica nazionali totalmente assenti su tale fronte: ci volevano le idee e l’altruismo solidale di Leo e Stolfi per colmare un gap che non fa onore al nostro Paese. Ora è avviata la prima palestra in beneficenza, progetto che nelle intenzioni dei due ideatori non si fermerà a questo primo Show Care, perché è loro intenzione replicarlo in altre località venendo incontro ai problemi e ai bisogni di cittadini che hanno grande necessità di essere assistiti e di recuperare la piena salute.

Per saperne di più https://showcare.it/

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WELLBEING NEWS
Vito Stolfi e Giorgio Leo nella palestra in beneficenza Show Care da loro finanziata

STORICO ACCORDO, CHE UNISCE: UNA CONVERGENZA PER IL SETTORE

Progettare, costruire, rilanciare. Sono alcune delle parole chiave – e degli obiettivi – che si pone l’accordo di collaborazione tra ForumPiscine, il Salone italiano della piscina, e Professione Acqua Srl, la realtà imprenditoriale dedicata alla formazione di costruttori e installatori, che organizza l'evento di riferimento dedicato alla formazione di questi professionisti. Una collaborazione “storica” tra due realtà concorrenti, stipulata con un grande proposito: individuare una direttrice comune allo scopo di ideare progetti, iniziative e attività che possano ‘fare bene’ al nostro comparto, un momento storico contraddistinto da una grande incertezza che, per essere affrontato al meglio, richiede collaborazione, unità, più che individualismo e divisione.

Una sfida intrapresa da entrambe le organizzazioni con entusiasmo e con la ferma convinzione che questa convergenza e i progetti comuni possano costituire un impulso e un forte slancio per la piscina italiana e, più in generale, per tutti coloro che operano in questa grande, prestigiosa Industria. È sospesa, infatti, dal calendario fieristico, la manifestazione Piscina ’24 e Professione Acqua parteciperà in modo proattivo a ForumPiscine 2023 (dal 15 al 17 febbraio, a Bologna), portando contenuti e la propria riconosciuta professionalità, in un unico evento fieristico di caratura internazionale. Si conferma invece l’ormai tradizionale Convegno d’Autunno annuale. Una grande opportunità, dunque, per creare eventi ancor più strutturati, ancor più ricchi di contenuti e pronti ad affrontare le sfide che ci riserverà il futuro.

PRESENTAZIONE “LA GIORNATA NAZIONALE DEL MOVIMENTO PER LA SALUTE”

Il 19 gennaio 2023 è stata presentata, presso la sala Protomoteca del Campidoglio (Roma) molto gremita, la Giornata Nazionale del Movimento per la Salute

Il Comune di Roma in collaborazione con l’Associazione Polo della Salute Method ha organizzato questo meeting sull’importanza della promozione dell’attività fisica e i benefici per la collettività.

Polo della Salute Method, da oltre 10 anni sensibilizza sull’importanza della cultura dell’esercizio fisico come “farmaco naturale” attraverso tante iniziative e la formazione degli “specialisti” della salute all’interno delle palestre; in questa circostanza ha trovato una formale intesa anche con le istituzioni “capitoline” per la promozione dell’esercizio fisico. L’associazione, nelle persone del vice presidente Maurizio Perazzolo e del presidente Ruberto Gerardo, ed altre personalità intervenute, fra cui Barbari Funari, Assessore alla Salute, Attilio Parisi, rettore Università Foro Italico e Davide Uberti, insieme a tutti gli operatori presenti all’incontro, hanno stabilito la data per celebrare la giornata nazionale del movimento per la salute: 21 marzo

Un incontro che ha coinvolto diversi enti ed organizzazioni (fra gli altri anche EAA, Wbox e HAWellbeing) e ha avuto il grande merito di stimolare l’attenzione e le idee in merito di tutti gli operatori del settore fitness/acqua e di tutte le scuole per lo sport.

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Gerardo Ruberto alla guida di Movimento per la Salute Method e fra gli organizzatori della giornata
WELLBEING NEWS
I protagonisti dell'iniziativa organizzata da Movimento per la Salute Method il 19 gennaio

IL MARE IN PISCINA – STADIO DEL NUOTO DI RICCIONE

“Immagina il piacere di vivere gli sport acquatici, dove i campioni sono di casa. Immagina di seguire le tue passioni in ambienti stimolanti. Immagina di ritrovare forma benessere ed equilibrio, tra un allenamento in vasca, momenti di relax in spiaggia e i tanti parchi tematici. È questa la ricchezza dello Stadio del Nuoto di Riccione”

Lo Stadio del Nuoto di Riccione, situato all’interno del centro sportivo “Italo Nicoletti”, con le sue molteplici vasche, due piscine da 50 metri, una indoor ed una outdoor, una vasca da 25 metri interna con trampolini da 1 e 3 metri, una vasca tuffi esterna con trampolini e piattaforme da 1 a 10 metri, ed una 34 metri esterna si pone come uno dei complessi acquatici più importanti e grandi d’Italia e la sede ideale per ospitare Camp, Training per Atleti e Squadre, adatto alle esigenze di tutte le discipline acquatiche: un centro sportivo d’eccellenza per tutti, da colui che ha appena iniziato il proprio percorso sportivo sino all’atleta di alto livello.

Già in passato sede prescelta da grandi Team tra cui USA Swimming National Team e più recentemente da Polonia Swimming

National Team, Norvegia Diving National Team. Il luogo ideale dove praticare, perfezionare ed allenare tutte le discipline dell’acqua, dal più diffuso nuoto, ai tuffi, il sincronizzato e la pallanuoto. Essere a Riccione significa pure poter godere del mare Adriatico, della grande ospitalità e accoglienza della Romagna con ricca scelta di hotel, della cordialità e simpatia dei romagnoli, delle tante attrazioni turistiche, dei parchi tematici e molto altro ancora, perfetto mix che rende lo Stadio del Nuoto la meta favorita per una vacanza all’insegna di sport e relax.

Per info:

marketing@polcomriccione.com

LE NUOVE ABITUDINI DELLA CLIENTELA FITNESS E SPORTIVA

Crisi energetica, inflazione, riscaldamento globale e tecnologia stanno cambiando le abitudini della popolazione mondiale e anche degli italiani. Da un’indagine promossa da Sportclubby, che ha coinvolto circa 2000 fitness club, emerge che nel corso del 2023 da un lato alcuni taglieranno la spesa per lo sport (si parla del 27% degli attivi) dall’altro, causa caldo crescente, per l’allenamento tendenzialmente outdoor molti preferiranno le prime ore del mattino e le tarde ore serali Il caldo in aumento si rivela premiante per le attività acquatiche: l’11% degli intervistati cambierà il suo sport abituale per allenarsi in acqua. Come rivelano altre ricerche, cala la passione per l’allenamento online, preferendo tornare in palestra o piscina, ma aumenta la tendenza ad utilizzare la tecnologia, anche se il 78% dichiara di non conoscerne bene il funzionamento: ma è attratto dai benefici che wearable, metaverso e connessioni assicurano. Questo spiega anche perché piace al 43% degli intervistati la possibilità di comprare abbonamenti o servizi o prenotarsi con un’ app attraverso il proprio smarthpone. E qui saranno avvantaggiati gli operatori che hanno investito sul digitale e si sono attrezzati per stare al passo con i tempi. Chi fosse in ritardo, meglio che recuperi, acquistando un software gestionale all’altezza e preoccupandosi dei nuovi gusti di chi ama il fitness e pratica attività fisica. Per scoprire altri rilievi dell’indagine il testo integrale sulla ricerca è stato pubblicato su wbox.it.

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EAA 2023: SOLD OUT A LIONE E AQUASPRING WEEKEND IL 25-26 MARZO A MILANO

IAA ALLARGA I CONFINI CON LE NEW ENTRY ROMANIA E MESSICO

Nuovi sviluppi per IAA – International Aquatic Academy, l’organizzazione international sviluppata da EAA - che estende i suoi confini aggiungendo altri due Paesi ai sedici già aderenti all’ambizioso progetto iniziato nel 2020 in piena crisi pandemica.

Lo scorso novembre il Top Trainer Fabrizio Cantarini, con un ampio programma di certificazione su varie tematiche legate alla riabilitazione e al wellbeing in acqua, è volato a Costanza – Romania presso il centro Visa Med. La certificazione ha segnato l’inizio di un più ampio percorso formativo di consulenze ed incontri in presenza e online che accompagneranno i nuovi trainers per tutto il 2023 allargando nel contempo il panorama di esperienze del mondo IAA.

Una partenza molto entusiasmante per EAA con le sue iniziative ed eventi. Appena il tempo di calarsi in questo promettente 2023 e EAA France il 28 gennaio ha registrato il sold out: la manifestazione, nobilitata dagli ottimi interventi del portoghese Ricardo Maia e degli italiani Andrea Ronchi e Martina Maisto, sotto la regia della responsabile EAA France, Nelly Ballester, ha dovuto chiudere le iscrizioni un mese prima per l’entusiastica partecipazione di tantissimi istruttori transalpini. Tenutasi a Lione, tutta dedicata al fitness acquatico nelle forme più evolute, la convention ha registrato il generale apprezzamento da parte di tutti i presenti, con piena soddisfazione dei trainer e dell’organizzazione.

Il prossimo appuntamento di cartello è frutto della sinergia EAA e IAA, la divisione International della prima, e sarà AquaSpring Weekend, a calendario il 25 e 26 marzo presso il prestigioso impianto Aquamore Bocconi di Milano: un appuntamento annunciato come top dalla presenza di Francisco Estevao (Portogallo), dell’americana Maria Browing del Team Zumba, e dai trainer nazionali Anna

Rita Misciglia e Fabrizio Cantarini

Per iscrizioni ed informazioni sul programma eaa@euroaquatic.it o www.euroaquatic.it

Dall’altra parte del mondo IAA procede con le certificazioni rivolte al mondo dell’hospitality in diverse catene di Hotel a 5 stelle a cura della nuova International Trainer, la messicana Daniela Salazar. Ottimo inizio dell’anno fatto di tanta passione e professionalità.

Per info: eaa@euroaquatic.it

RIFORMA SPORT: PREVALGONO LE ESIGENZE DEL SETTORE

Coerentemente con le istanze presentate da CIWAS già nell’estate 2022 è stata confermata la riprogrammazione a fine stagione (luglio 2023) dell’entrata in vigore delle norme lavorative della Riforma Sport

“Siamo felici – commenta il Presidente Ciwas Andrea Pambianchi – che abbia prevalso il buonsenso, confermando che un cambiamento così importante, a metà stagione e con molti elementi ancora da perfezionare, sarebbe stato un autogol e non rappresentava le reali esigenze degli Operatori del Settore.

C’è ancora molto da fare in termini di ottimizzazione e formazione sui temi della Riforma.

Lo stesso Ministro Abodi ha in pratica ratificato e rafforzato la correttezza della posizione CIWAS, sulla quale sono confluiti molti di coloro che inizialmente erano contrari.

Per l’ottimizzazione abbiamo già chiarito con 8 Emendamenti vari aspetti ed in particolar modo che è necessario rivedere il parametro delle 18 ore, come anche abbiamo proposto di innalzare il primo scaglione di 5.000 euro a 10.000 euro alla luce dei chiarimenti introdotti su chi è il Lavoratore Sportivo ed i beneficiari di tali scaglioni”.

La Riforma Sport non è solo Co.Co.Co e Lavoro Subordinato e forse solo pochissimi hanno approfondito, semplificato e chiarito quanti benefici e minori adempimenti (e quindi costi indiretti) consenta la Partita Iva Sportiva per gli Istruttori CIWAS invece, insieme ad altre sette sigle Associative, ha già posto la Partita Iva Sportiva come pilastro del Documento Unico – Centri per la Salute e come vera chiave di volta per la professionalizzazione del Settore Nello specifico è necessario chiarire e promuovere che i tecnici ex-contratto sportivo redditi diversi possano accedere al regime iva FORFETTARIO START-UP che prevede per i primi 5 anni un’aliquota di solo il 5% per le imposte. Inoltre bisogna dare seguito anche alla richiesta di far entrare subito in vigore l’articolo 8-quarter-STOP CONTENZIOSI PREGRESSI, o avviare altra iniziativa equipollente, per tutelare le realtà sportive.

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CIWAS NEWS
Fabrizio Cantarini nel corso della formazione in ambito medico-riabilitativo a Costanza in Romania

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I software gestionali come Show Cloud sono uno degli strumenti più ricercati nel mercato del fitness, ma quanti sono veramente efficaci, personalizzabili ed avanzati tecnologicamente per le esigenze odierne?

Ne parliamo con il Dott.Giorgio Leo, co founder di 4 centri di personal training Show Club a Padova e Treviso, nonché uno degli ideatori ed utilizzatore del primo gestionale dedicato solo al mondo del fitness Show Cloud.

Perché Show Cloud?

Nasce dall’insoddisfazione dei prodotti presenti in commercio. Tutto cambia quando incontro nel 2014 Angjelin Serreqi, persona di grande talento e capacità, di stanza a Padova per studio. Passiamo tutto il 2015 a sperimentare, fino a creare la prima versione di Show Cloud nel gennaio 2016.

Una bella storia, ma che cos’è Show Cloud?

Show Cloud è il primo ecosistema integrato, proprietario e white label, in grado di combinare perfettamente la potenza della tecnologia cloud, le analisi avanzate delle KPI, le capacità di apprendimento automatico, il controllo della produttività e gli strumenti di gestione, l’integrazione con le piattaforme di marketing automation più utilizzate e molto altro ancora, per semplificare il lavoro quotidiano dell’azienda, favorendone la crescita.

Questi sono solo alcuni dei servizi di Show Cloud:

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• Enterprise Business Intelligence

Integrazione dell’hardware

Heart Rate Training

• Secure Payments

• Workout Programs

Virtual Sessions Fitness (Standard & Personal)

Ad oggi, oltre a Show Club, ci hanno scelto come partner tecnologici club prestigiosi come GetFit, SportPiù Club Resort, Ego Wellness Resort, Xbene, Jump Training Suite e Starbene Group.

Quali benefici hai ottenuto dall’adozione di Show Cloud?

Ogni giorno cresce la necessità di avere tutto connesso e misurabile. Standardizzando tutta la gestione, si sono ridotte le incoerenze operative dei miei

team. Da amante dei numeri, ho sempre chiesto ad Angjelin una grande attenzione alla business intelligence. Avere sempre sott’occhio tutto ciò che è necessario sapere sulla propria attività, permette di poter prendere decisioni in tempo reale basate sui dati. Un plus indispensabile per fare impresa in modo competitivo nel mondo odierno.

A chi consiglia Show Cloud?

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Età anagrafica ed età biologica

Se per l’anagrafe l’età non è mutevole, la vita biologica può invece essere molto premiante per chi opta per sani stili di vita e scelte coerenti in tal

In questo primo articolo parleremo della differenza fra età anagrafica

Due persone che nascono nello stesso momento non invecchiamo alla medesima velocità nonostante il tempo trascorso dal momento della nascita sia esattamente

E’ come quando andate dal concessionario per comperare una di quelle auto usate che provengono dalle flotte aziendali, stessa auto, stesso anno di immatricolazione, stessi chilometri, fate il test drive con due auto identiche (magari con colori diversi ) e una vi sembra nuova e vi dà l’impressione di poter fare altri 100.000 chilometri, l’altra invece si comporta come una ferro vecchio prossimo alla rottamazio-

È la differenza concettuale fra età anagrafica ed età biologica. La prima ci dice inequivocabilmente quanti anni abbiamo, la seconda come sta funzionando la nostra macchina corpo

Ciò che determina la condizione fisica che abbiamo dopo i cinquant’anni non è solo lo scorrere del tempo, ma lo stile di vita che abbiamo adottato fino a quel momento; anche i gemelli omozigoti, pur avendo lo stesso DNA, se adottano uno stile di vita differente fra di loro, invecchiano ad una velocità differente uno dall’altro.

L’età biologica esprime la velocità del processo di decadimento organico legato all’invecchiamento, ovvero, posso avere 50 anni all’anagrafe, ma la funzionalità di un quarant’enne.

La natura ha programmato l’essere umano per esprime il massimo del proprio potenziale biologico fino al periodo necessario alla riproduzione, al fine di assicurare la sopravvivenza della specie. Superato quel punto diventiamo inutili dal punto di vista evolutivo e di conseguenza comincia il processo di invecchiamento.

Il corredo genetico non è programmato per mantenere la funzionalità ottimale una volta finito il ciclo riproduttivo e quindi l’organismo si avvia verso il decadimento funzionale.

Ciò che ho fatto fino a quel momento, ovvero lo stile di vita che ho condotto, ha influito sull’epigenetica del mio corpo. Il tipo di

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GIANLUCA SCAZZOSI
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alimentazione, l’attività fisica che ho praticato, la mia vita sociale ed emotiva hanno modellato il mio fenotipo e hanno contribuito in modo sostanziale a determinare la mia età biologica.

Esistono varie metodologie per misurare l’età biologica attraverso parametri biochimici, test funzionali e in parte anche parametri genetici.

Sono stati individuati dei marcatori fisiologici specifici per i diversi

sistemi (cardiovascolare, immunitario, neuro-cognitivo, endocrino, ecc.), e la misurazione è basata sull’analisi dei cambiamenti fisiologici che avvengono sugli organi di questi sistemi riducendone la funzionalità.

Nel 2018 un team di scienziati dell’università di Yale ha condotto uno studio basato sull’analisi di nove biomarker presenti nel sangue al fine di stabilire l’età biologica dell’individuo in relazione all’età anagrafica. Se l’età biologica (o fenotipica come definita dai ricercatori) è più alta di quella anagrafica la persona invecchia più velocemente della media e presenta un rischio maggiore di contrarre malattie e quindi morire anticipatamente.

Come sempre succede nella ricerca scientifica, buona parte dei risultati ottenuti vengono utilizzati per creare business. Sul mercato esistono una mezza dozzina di aziende che, attraverso test principalmente basati su biomarker e analisi genetiche, tutti scientificamente attendibili, determina-

no l’età biologica dell’individuo con costi variabili che vanno dai 500 ai 1.500 Euro/Dollari.

A prescindere dal numero di anni che esprime una valutazione del genere, il messaggio più importante di questo paragrafo è che l’età anagrafica non è modificabile, è scritta sul calendario nei registri del comune nel quale siamo stati registrati alla nascita.

L’età biologica invece è un valore che può essere modificato e controllato, dipende in gran parte da noi stessi, dalle scelte che facciamo e dai comportamenti che mettiamo in atto nel gestire i fattori che influenzano il processo di invecchiamento.

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L’età biologica è un valore che può essere modificato e controllato e dipende in gran parte da noi stessi, dalle scelte che facciamo
ph: Marcus Aurelius da Pexels

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REX, il gotha del fitness imprenditoriale e manageriale

Fausto di Giulio guida da 12 anni l’organizzazione che avvicina e aiuta a crescere le migliori realtà del fitness e di altri settori, secondo un metodo

Il fitness nazionale ed internazionale ha in genere riferimenti precisi e credibili. Chi sicuramente si è ritagliato un ruolo di vero leader che guida il comparto nella sua espressione più evoluta è Fausto Di Giulio che in Italia e nel mondo ha legato la sua alta professionalità a REX e alla sua Community. Una sorta di cenacolo planetario per imprenditori e manager del fitness e di altri comparti che credono nella propria passione e nel desiderio di migliorarsi attraverso quanto Di Giulio e la rete REX sviluppano e facilitano facendo interagire le eccellenze nazionali e mondiali. Alla base di un modello vincente e coinvolgente trovano spazio confronto, focus, esperienze tutti volti alla crescita e all’evoluzione di coloro che investono in questo percorso. Percorso che ha veramente tanti pregi anche per il ruolo di coordinatore e facilitatore svolto da Fausto Di Giulio non solo in Italia, ma su scala internazionale, a riconferma del suo valore e della sua professionalità che fanno onore al nostro Paese. Dalle sue parole, la possibilità di comprendere come sta evolvendo REX e le ottime ragioni per cui ogni imprenditore o manager, che crede nel suo miglioramento e in quello della propria compagine, dovrebbe considerare di aderire.

Quando nasce la collaborazione Fausto Di Giulio – REX e cosa significa per lei essere il CEO di REX EMEA?

Nasce nel 2010 ed è stato un onore aver ricevuto la richiesta di rappresentare REX in Europa, Medio Oriente, Africa e Asia direttamente dal fondatore Will Phillips e dal CEO Eddie Tock

Se dovesse definire REX e come viene vissuto da coloro che aderiscono al percorso da lei guidato in Italia, quali sono le motivazioni che avvicinano i migliori imprenditori al suo/vostro progetto?

REX è il luogo esclusivo dove imprenditori, amministratori delegati e C-level managers si incontrano 3 volte l’anno, per la durata di 2 giorni, per svolgere attività di Open

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che, dal confronto e dal dialogo fra leader, permette di anticipare scelte e idee per migliorare il proprio business e la capacità di raggiungere nuovi traguardi
Tempo di lettura: 8’
MARCO TORNATORE INTERVISTA
Fausto Di Giulio

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Innovation, mantenere allenato il Pensiero Strategico, espandere le competenze manageriali e migliorare le doti di Leadership Il tutto seguendo una metodologia comprovata e sotto la guida di un facilitatore professionista. L’obiettivo finale è di ispirarsi, supportarsi e sfidarsi a vicenda per migliorare la competitività e la redditività delle loro aziende, nonché la qualità della propria vita

La motivazione principale è uscire dalla “solitudine dei numeri primi” per evitare di ritrovarsi un giorno all’improvviso obsoleti e sorpassati da vecchi e nuovi competitors, incapaci di adeguarsi a nuovi situazioni e scenari.

Quale è il profilo medio di chi è parte della REX Community e a chi suggerirebbe di aderire per una crescita personale e della propria impresa

Il profilo medio è quello di imprenditori visionari, innovativi e ambiziosi. Ogni singolo imprenditore o amministratore delegato dovrebbe avere un personale e fidato comitato di consiglieri strategici cui rivolgersi immediatamente quando deve prendere importanti decisioni di business, e con cui

confrontarsi in modo strutturato e cadenzato. Il tutto per mantenere allenate le proprie competenze manageriali, intuito imprenditoriale e doti di leadership. Bisogna costruirlo e nutrirlo prima di averne bisogno perché c’è bisogno di tempo per creare fiducia, rispetto e disponibilità all’aiuto reciproco.

Cosa lei e il REX siete in grado di offrire oggi a chi si iscrive e quali sono i benefici, vista la qualità di quello che viene offerto e il respiro internazionale dell’organizzazione?

Connettiamo il nuovo potenziale membro con altri 17 colleghi italiani nello stesso REX team, ma anche con altre centinaia di operatori di 47 nazioni diverse

Il REX fornisce un ambiente sicuro e di supporto in cui condividere esperienze, discutere problemi e ottenere informazioni e comprensione da altri che stanno vivendo esperienze simili. REX fornisce anche un senso di appartenenza e di comunità, che può aiutare a ridurre i sentimenti di isolamento e solitudine. Inoltre, REX aiuta a promuovere la crescita personale, in quanto i membri possono imparare gli uni dagli altri e acquisire

competenze e conoscenze preziose che possono aiutarli nella loro vita quotidiana. Infine, REX fornisce un senso di responsabilità, poiché i membri possono aiutare a motivarsi e incoraggiarsi a vicenda per raggiungere i propri obiettivi. Nel complesso, REX è una risorsa inestimabile per chi cerca di costruire relazioni significative e di ottenere una crescita personale e del proprio business.

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REX è il luogo esclusivo dove imprenditori, amministratori delegati e C-level managers si incontrano al fine di ispirarsi, supportarsi e sfidarsi a vicenda per migliorare
Catania team del REX

Nel corso degli anni la REX Community italiana è cresciuta sensibilmente, tanto che ha dato vita a più gruppi per rispettare gli standard qualitativi che i vostri incontri puntano a garantire: quanti sono oggi gli iscritti e quali i contenuti dei diversi incontri indicando il numero di meeting/anno previsti dal programma REX?

Ad oggi in Italia abbiamo due gruppi verticali dedicati alla fitness industry con più di 30 membri e un gruppo orizzontale Multisector con 18 imprenditori e AD di 18 settori diversi, dal retail all’automotive, dal finanziario/bancario all’hotellerie. La metodologia REX prevede circa 30 attività e strumenti, di cui il raduno in presenza, tre volte l’anno, è il principale. Tra un raduno e l’altro continuano le interazioni e scambi utilizzando gli altri strumenti della metodologia, al fine di accelerare la creazione della relazione e la produzione dei risultati in termini di attuazioni di idee innovative e miglioramento continuo del modello di business.

Come deve porsi il titolare di un club o di una catena per dare ed ottenere il meglio dalle iniziative del REX?

La prima cosa è essere umili e curiosi, ascoltando le diverse esperienze degli altri senza giudicare, ma per vedere se c’è qualcosa da cui imparare. Nel REX abbiamo 9 Valori Fondanti che ci aiutano ad agire in modo da massimizzare il beneficio di far parte del REX. Tra questi abbiamo la Riservatezza assoluta delle informazioni condivise dai colleghi, la Generosità nel condividere idee ed esperienze di valore, e la Trasparenza nel dire le cose come sono veramente senza bleffare. Ciò permette ai colleghi di dare un aiuto diretto e rapido.

Rapportandosi con i protagonisti più affermati del fitness italiano e al contempo con i migliori player su scala mondiale come vede la fitness industry oggi e nei prossimi anni?

Intravedo grandissime opportunità per chi saprà capire dove sta andando il mercato e saprà adattarsi alle nuove tendenze e scenari. È in arrivo una grande onda, dobbiamo prepararci a saper surfare bene e rimanere sulla cresta di quest’onda per divenire i leader di mercato dei prossimi dieci anni e non esserne affondati. Tra i 70 imprenditori e CEOs di 45 nazioni, che hanno business model molto diversi tra loro, che coordino, scorgo molto bene chi sta avendo successo e perché e chi sta annaspando e per quali motivi.

Il confronto e le idee fluiscono costruttivamente durante i vostri meeting (anche online), ma cosa dovrebbe oggi ispirare chi investe nel nostro comparto e quali errori vanno evitati?

Il bisogno di salute, bellezza, divertimento e aggregazione ci sarà sempre nell’umanità. Le opportunità sono enormi. È necessario solamente fare quello che hanno sempre fatto quegli imprenditori che hanno fondato grandi aziende e sono rimasti leader di mercato per decenni: saper gestire l’ordinario, lavorando nel business,

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Il profilo medio è quello di imprenditori visionari, innovativi e ambiziosi
REX Catania Amsterdam - REX Italy

senza perdere di vista il futuro all’orizzonte, lavorando quindi sul business. Il modo più rapido ed efficace per farlo è far parte di un gruppo di pari che interagisce secondo una comprovata metodologia e con la guida di un facilitatore professionista.

In Italia si stenta ad aggregare anche come gruppi di interesse: possiamo asserire che REX riesce dove il sistema è fallibile e che grazie alla sua guida oggi la parte più evolute del fitness nazionale vive di una coesione, quasi di una “complicità” di categoria, altrimenti non perseguibile?

Non saprei. Da fuori è facile confondere il REX con quello che non è. REX non è un’associazione di

categoria, un gruppo d’acquisto o una società di consulenza. REX non è una specie di minicongresso. REX è il miglior strumento che un imprenditore ha a disposizione per accelerare la crescita personale e del proprio business, e massimizzare quindi volumi e margini.

Quali nuovi obiettivi, idee e sfide REX intende lanciare dal 2023 e quali sono i momenti topici del percorso che avete programmato?

L’obiettivo primario del 2023 è quello di tenere sotto stretto controllo i nuovi servizi, prodotti e business model che stanno arrivando sul mercato in modo da non imbarcarsi in qualcosa che è stato appurato da altri, in altre parti del

mondo, essere fallimentare. Ma anche intercettare le nuove opportunità prima dei competitors Nel 2023 avremo Raduni in Italia, a Roma, Firenze e Milano, ma andremo anche a Singapore, la nuova capitale del futuro, in Arabia Saudita, Svezia e Romania.

Tuttavia l’evento più importante sarà l’apertura proprio in Italia del primo Museo REX of Future Thinking 

Per sapere di più del REX www.rexcommunity.com

HA WELLBEING - 1 / 2023 © DIRITTI RISERVATI 24 FITNESS MARCO TORNATORE IL CALENDARIO DELLE PROSSIME INIZIATIVE DEL REX Gli appuntamenti dei team Italiani nel primo trimestre 2023: • FIRENZE 19-20 GENNAIO
ARABIA SAUDITA 7-9 FEBBRAIO
FIRENZE 28 FEBBRAIO-2 MARZO
ROMA 7-9 MARZO
My Fitness meeting 2019
Uno dei tanti incontri del REX

Gli impianti delle piscine

Nei momenti di crisi economica le azioni da mettere in campo dovrebbero esser due: la prima, più immediata, è quella di cercare spazi per risparmi e/o tagli alla spesa; la seconda, non meno importante, è quella di cercare di aumentare il fatturato. Entrambe queste azioni hanno un unico fine, cioè quello di aumentare l’utile o di ridurre la perdita.

Trovare l’equilibrio tra queste due azioni non è semplice. Tagliare i costi a prescindere è un comportamento insensato, perché in molti casi potrebbe portare ad una forte riduzione di fatturato. Pensiamo ad esempio al riscaldamento, spina nel fianco di tutti i gestori di piscina in questo momento. Il costo si può ridurre, paradossalmente fino a portarlo a zero, basta diminuire le temperature. Ma il risultato ottenuto sarebbe solo quello di azzerare i clienti e quindi, semplicemente, non si può fare.

Ciò che invece si può fare è cercare soluzioni che consentano di raggiungere le stesse temperature spendendo meno. Ma, anche qui, i conti vanno fatti per bene, perché l’ammortamento dell’investimento deve avere un senso e deve essere compatibile con le possibilità economiche dell’azienda.

Purtroppo, ci sono ancora molti gestori che si fanno incantare dal pagamento “a babbo morto”, senza pensare che l’azienda, in questo modo, morirà prima del povero babbo.

Le azioni in tema di impiantistica vanno quindi compiute con molta attenzione, verificando bene cosa

viene proposto e da chi. Internet oggi ci consente di verificare quasi tutto quello che vogliamo approfondire, basta armarsi di un po’ di pazienza e studiare. Studiare è l’unico modo che consente di farsi un’opinione sulle cose, non ce ne sono altri. Altrimenti, ci si fida, e non sempre è la cosa migliore da fare quando non ci sono soldi.

In questo periodo gli sforzi dei gestori di piscine coperte sono tutti concentrati sul riscaldamento, come è giusto che sia, ma esistono anche altre parti dell’impianto che meriterebbero attenzione. Certamente tutti gli impianti che abbisognano di energia elettrica

Abbassare la temperatura dell'acqua fa risparmiare in bolletta ma in automatico allontana dalla piscina i bimbi e molti altri clienti

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Un impianto di trattamento acqua efficiente fa risparmiare, ma soprattutto fa guadagnare di più
Tempo di lettura: 6’
ROSSANA PROLA L'OPINIONE
Diminuire la temperatura per tagliare i costi: il risultato sarebbe solo quello di azzerare i clienti e quindi, semplicemente, non si può fare
PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

per funzionare, come ad esempio le macchine termoventilanti, sempre le più sottovalutate negli impianti natatori, ma anche l’impianto di trattamento dell’acqua, che probabilmente è il più trascurato di tutti. Non tanto in termini di tempo dedicato alla manutenzione ordinaria, ma in termini di approfondimento tecnico. Eppure l’impianto di trattamento acqua è quello più importante per una piscina. Senza un’acqua pulita e sana, una piscina può diventare solo una vasca per i pesci, e nessuno pagherebbe per nuotare in un acquario.

L’acqua pulita e sana è il biglietto da visita migliore per una piscina. Un’acqua bella però non è detto sia pulita e soprattutto non è detto sia sana. I modi per far apparire bella l’acqua di una piscina sono i più semplici e, contemporaneamente, quelli più agli antipodi del concetto di salubrità. Basta buttare qualche decina di litri di “qualcosa” e, magicamente, l’acqua da leggermente torbida torna bella. Cos’altro serve, in fondo?

Poi però arrivano riniti, la puzza di cloro, che si sente di più in tribuna, dove stanno i genitori che magari, una volta che il bimbo ha imparato a nuotare, lo porteranno molto più volentieri a calcio; arrivano i brucio-

ri e i pruriti sulla pelle, il costume nuovo che si scolorisce dopo due volte, il raschietto alla gola che non se va… Insomma, arriva tutto ciò che fa dire agli utenti che forse è meglio andare a correre al parco, piuttosto che in piscina

Il problema è che si cerca la soluzione ad una scorretta gestione della chimica con altra chimica, magari cambiando prodotto o fornitore, avviando una spirale perversa da cui non si esce, quando invece il problema non è mai lì, ma è nell’impianto. Molti gestori pensano di non avere margini di manovra per quanto riguarda l’impianto in sé, definito come insieme di filtri, pompe, tubazioni, valvole e bocchette, perché così è e quindi così deve restare. Niente di più falso! Molti degli errori di funzionamento degli impianti sono gestionali, dettati da abitudini o da suggerimenti sbagliati, e molti altri si potrebbero risolvere con interventi di costo ridotto, pari a qualche centinaio di euro.

Molto spesso una analisi delle portate effettive di un impianto rivela situazioni del tutto diverse da quelle che un gestore riteneva di avere, a causa di valvole strozzate senza motivo, oppure di piccoli tratti di tubazione troppo piccoli o di pompe inadeguate. Molte volte, ad esempio, i danni maggiori li fanno le pompe troppo grandi, più che quelle troppo piccole.

Senza entrare in questioni tecniche che non avrebbe senso trattare in questo articolo, il suggerimento è quello di compiere una analisi approfondita del proprio impianto di trattamento acqua, verificando componenti e funzionamento, in modo da valutare la possibilità di migliorarlo.

Un impianto efficiente consente di raggiungere entrambi gli obbiettivi descritti all’inizio, cioè consente di risparmiare prodotti chimici e, al contempo, di avere un’acqua pulita e sana, aumentando il numero di bagnanti e quindi il fatturato. 

HA WELLBEING - 1 / 2023 © DIRITTI RISERVATI 27 AQUAPOOL ph
Commercial Aquatics Australia
Sala filtri e tecnologica su cui le scelte possono determinare forte riduzione dei costi nell'esercizio gestionale ROSSANA PROLA
Gli sforzi dei gestori di piscine coperte sono tutti concentrati sul riscaldamento, ma esistono anche altre parti dell’impianto che meriterebbero attenzione
ph British Swim School

Riforma dello sport e tutela dei minori

Lo sport agonistico dovrebbe essere espressione di valori e salute

atleti,

sportiva

Un aspetto della recente riforma dello sport, che è passato sotto silenzio, nonostante la sua importanza ed attualità, è quello riguardante la tutela dei minori che praticano l’attività sportiva

Questo tema è disciplinato sia dal Decreto Legislativo 36/2021 che dal Decreto Legislativo 39/2021, entrambi facenti parte del grup-

Lo sport deve essere un' esperienza educativa e formativa e la tutela dei minori deve essere garantita da un quadro normativo adeguato

Tempo di lettura: 5’

po di Decreti Legislativi riguardanti lo sport emendati nel 2021.

Le recenti cronache relative alle atlete della ginnastica ritmica, sottoposte a vessazioni, che in alcuni casi sono sfociate in veri e propri abusi, confermano l’opportunità di quelle norme di tutela e la necessità della loro conoscenza e puntuale applicazione da parte delle ASD e SSD.

Dal 1 luglio 2023 le ASD e le SSD hanno l’obbligo di designare un “responsabile della tutela dei minori”, preposto alla prevenzione ed al contrasto di ogni tipo di abuso e di violenza, nonché alla protezione dell’integrità fisica e morale dei giovani sportivi

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degli
ma gli stessi fatti che riguardano tante ragazze della ginnastica ritmica confermano quanto importante ed attuale sia la tutela dei minori (in generale di qualsiasi atleta) che pratichino l’attività
ALBERTO SUCCI
Le recenti cronache relative alle atlete della ginnastica ritmica confermano l’opportunità delle norme a tutela dei minori
ph Rodnae Productions by Pexels

Si deve osservare che le piccole atlete della ginnastica ritmica sono state danneggiate proprio nella loro integrità, morale ed anche psicologica.

Viene anche riconfermato l’obbligo per le ASD e SSD di richiedere ai propri collaboratori/lavoratori il certificato penale del Casellario Giudiziale, come già previsto dal D.lgs. 39/2014.

Il D.lgs 39 del 2021, già in vigore dal 2022, all’articolo 16 impone alla FSN, DSA, EPS la predisposizione di Linee Guida che le ASD e SSD dovranno osservare per la predisposizione di Modelli Organizzativi e Codici di Condotta a tutela dei minori per la prevenzione di qualsiasi violenza o discriminazione sui minori che svolgono attività sportiva.

Le norme sopra indicate richiamano direttamente o indirettamente il D.lgs. 231 del 2001 che reca la disciplina della responsabilità delle società ed associazioni - e quindi anche di quelle sportive – per gli illeciti amministrativi derivanti da reati commessi dai soggetti apicali (amministratori, direttori generali, coordinatori, ecc.) o dai loro sottoposti (collaboratori, dipendenti, ecc.). Secondo questa disposizione se uno dei soggetti indicati commette uno dei reati espressamente previsti (tra i quali i reati contro i minori), questi sarà responsabile penalmente (secondo il principio “la responsabilità penale è personale”), ma la società o associazione (anche sportiva) sarà corresponsabile dell’illecito am-

ministrativo dipendente da quel reato.

Dal coordinamento delle norme illustrate, dunque, le ASD o SSD devono richiedere il certificato del Casellario giudiziario ai collaboratori/ lavoratori che sono a contatto con minori, dotarsi di un Responsabile per la tutela dei minori, predisporre un Modello Organizzativo idoneo a prevenire quei reati ed un Codice di Condotta, ed eventualmente alla nomina di un Organismo di Controllo (previsto dal D.lgs. 231/2001) che vigili sull’osservanza del Modello Organizzativo.

L’inosservanza dell’obbligo di richiedere il certificato del casellario giudiziario è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 10.000,00 a euro 15.000,00, mentre l’inadempimento degli obblighi di predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva nonché codici di condotta ad esse conformi, è sanzionato secondo le procedure disciplinari adottate dalle Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva e associazioni benemerite a cui le ASD e SSD sono affiliate. Restano inoltre ferme le sanzioni previste dal D.lgs. 231/2001 concernente la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato 

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ALBERTO SUCCI
Le norme evocate richiamano la disciplina della responsabilità di società ed associazioni per gli illeciti amministrativi derivanti da reati commessi dai soggetti apicali o dai loro sottoposti
Nella ginnastica ritmica nazionale sembra che in alcuni casi sia stata calpestata la tutela di minori ed atlete di vertice ph Konstantin Mishchenko by Pexels

Che sarà del mercato del fitness/wellness?

Come molte aziende di successo hanno superato le crisi del passato: esempi che dovrebbero ispirare ogni impresa che gestisce una palestra, una piscina, un centro sportivo

Le società al di fuori del mercato fitness/wellness che, prima del comparto benessere, hanno dovuto affrontare ed uscire dalle crisi, lo hanno fatto dandosi un solo obiettivo organizzativo e produttivo: CRESCITA.

Questi ultimi anni di crisi sono riconducibili per similitudine agli anni ‘70, anni grigi dell’Italia e del Mondo intero che avvolsero ogni ambito, da quello sociale a quello economico.

Negli anni 70 le aziende guidate da imprenditori “visionari” sono state in grado di cogliere le opportunità che la crisi ha offerto loro, mentre tante imprese hanno chiuso per mancanza di iniziative atte a generare innovazioni nell’erogazione dei servizi o di prodotti, capaci di attrarre nuovi consumatori

La pandemia ha inferto gravi colpi all’economia delle imprese del fitness e piscine, molti imprenditori stanno lottando per evitare le chiusure delle proprie società, molti economisti pensano che una recessione sia una conclusione scontata. Eppure, la storia delle aziende mondiali documenta che hanno avuto la capacità di diventare imprese leader proprio durante le passate recessioni.

Tengo a sottolineare, per gli imprenditori del comparto, che le

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GERARDO RUBERTO
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strategie da mettere in campo devono focalizzarsi principalmente sulle scelte da non fare.

A questo proposito desidero ricordare le strategie della Kodak, società che negli anni 70 dominava il settore fotografico, e dei suoi dirigenti che non hanno compreso in tempo che la fotografia digitale avrebbe reso superflua la pellicola Mentre la società Fujifilm aveva intuito il pericolo e, di conseguenze, diversificato il proprio prodotto. La morale, “bisogna avere la forza di prendere decisioni, in tempo, per cambiare o innovare la modalità di erogare i servizi

Gli imprenditori devono avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere e i risultati desiderati sfruttando i punti di forza dell’azienda.

La maggior parte degli imprenditori vincenti inizia la propria scalata verso il successo personale ed aziendale da situazioni difficili e di svantaggio, superando gli ostacoli e migliorando anno dopo anno le proprie performance”; la forza che li motiva è data dal fatto che non si sentono imprenditori svantaggiati, semplicemente vanno avan-

Gli imprenditori di successo non demordono di fronte a recessioni o ad altre avversità, anzi, rilanciano i propri obiettivi, innovando

ti seguendo e focalizzandosi sugli obiettivi che si sono prefissati.

Vorrei riportare qualche storia di successo, di aziende nate durante o dopo la crisi dagli anni 70 fino ai nostri giorni, per dare spunti e stimoli agli imprenditori italiani che stanno affrontando una delle crisi più dure degli ultimi 30 anni

McFit un esempio di impresa del fitness che ha reagito alla crisi pandemica raggiungendo risultati impensabili

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Le strategie da mettere in campo devono focalizzarsi principalmente sulle scelte da non fare
ph RSG Group_McFIT
ph Anna Shvets by Pexels

“Ci

Dalle pellicole fotografiche del 20° secolo e dai floppy disk negli anni ’80 alle fotocamere instax. La società Fujifilm ha attraversato molti periodi di crisi ed è riuscita a superarli grazie alla grande capacità di innovarsi e di cambiare la

Durante la recessione del 1973, Bill Gates, che aveva abbandonato Harvard, avviò una piccola azienda specializzata nello sviluppo di linguaggi per computer.

La crisi petrolifera del 1973 (che, unita a un crollo del mercato azionario, ha portato a una recessione di 16 mesi in cui il PIL ha subito il peggior colpo in quasi 20 anni) non ha impedito a Bill Gates e Paul Allen di sviluppare la nuova attività di software per computer Microsoft, lanciato il 4 aprile 1975, pochi giorni dopo che la crisi venne considerata ufficialmente finita. La crisi economica degli anni 70 è stata in gran parte il risultato dell’embargo petrolifero imposto dai produttori di petrolio arabi contro gli Stati Uniti per il loro sostegno a Israele durante la guerra dello Yom Kippur del 1973.

Questi due esempi solo per dire che se le imprese del comparto riusciranno a riorganizzarsi, rispetto al cambiamento che la crisi ci ha imposto, potranno avere futuro

Una recessione non è certo un ostacolo per le imprese; è difficile gestire un’organizzazione commerciale quando i tempi sono difficili, ma con il piano giusto,

produzione di prodotti cha vanno dalle fotocamere, alla tecnologia sanitaria fino alle membrane a gas o a dare il proprio contributo nel predisporre vaccini contro il Covid. L’azienda è stata fondata più di 90 anni fa, nel 1934. Nacque perché il governo giapponese desiderava entrare nel mercato cinematografico internazionale. Questo è sta-

to lo scopo originale di Fujifilm, produrre materiali necessari per i film cinematografici. Utilizzando quell’esperienza hanno iniziato ad espandere le tecnologie dei materiali, dei rivestimenti e delle sostanze chimiche. La società, negli anni, si è evoluta con il fine di adeguarsi alle esigenze e alle nuove domande del mercato, allargandosi seguendo nuove strade.

Questa breve storia ci racconta che le innovazioni sono necessarie per adeguarsi alle esigenze dei consumatori; il mondo del fitness da oltre 40 anni ha modificato solo il numero delle attività da erogare, mentre poco è stato fatto per appagare bisogni diversi per le diverse generazioni di persone. Non fermarsi quando le cose vanno bene, anzi quando le cose vanno bene è necessario cambiare

un’azienda può sopravvivere se non addirittura prosperare.

Non tutte le aziende che hanno iniziato il proprio percorso durante una recessione economica hanno condiviso la loro storia di successo. Tuttavia, ciò che hanno tutti in comune è la fede in un’idea che ha reso possibile superare le sfide e alla fine avere successo. Dotata della pianificazione appropriata e delle risorse adeguate, le aziende possono funzionare e prosperare anche durante una crisi economica

Uno studio di McGraw-Hill su 600 aziende di 16 settori che hanno fatto pubblicità in piena recessione conferma ulteriormente i risulta-

ti favorevoli. Secondo lo studio,  le aziende che hanno continuato a fare pubblicità durante una recessione economica hanno registrato un aumento delle vendite del 275% , mentre le aziende che hanno ridotto i budget pubblicitari hanno visto solo il 19%.

I consumatori ricordano quali aziende erano attive durante una recessione: quando l’economia alla fine si riprenderà, è probabile che siano quelle a cui si rivolgeranno quando avranno bisogno di un prodotto o servizio.

Non bisogna demordere, bisogna essere in grado di “adeguarsi” ai cambiamenti: le aziende del passato ci aiutano a credere nella ripresa. 

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siamo trasformati per rimanere pionieri e non inseguitori”
Fujifilm Microsoft
Bill Gates con Paul Allen ph Microsoft Blog

Dal budget al CRM: come digitalizzare il business in palestra e in piscina

Se il budget deve essere l’obiettivo di qualsiasi imprenditore, per avere un controllo pieno della propria attività

servono ulteriori strumenti d’analisi da cui dipendono le azioni commerciali: un sistema di controllo e strategico assicurato da un software evoluto

Chi gestisce una palestra, una piscina o un centro sportivo lo sa bene: i numeri sono importanti, e questo vale sia per le realtà grandi che per quelle più piccole e meno strutturate.

Analizzare l’andamento delle vendite, il raggiungimento degli obiettivi economici, le previsioni di incasso futuro è un’attività importantissima per il piccolo centro sportivo e per il grosso impianto polivalente.

Senza un’analisi accurata della propria struttura non è possibile prevedere le azioni commerciali da mettere in atto nell’immediato futuro. Inoltre, un monitoraggio dei dati costante nel tempo consente di anticipare eventuali problematiche e introdurre le necessarie azioni correttive. Ad esempio, se le vendite di un determinato corso calano drasticamente significa che quel corso non è più apprezzato e quindi è da valutarne la sostituzione a listino.

Per un’analisi sistematica e accurata è essenziale avere a disposizione uno strumento informatico che

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SERENA KUMAR
Tempo di lettura: 6’ Il budget è l'obiettivo che deve avere ogni imprenditore ph Mikhail Nilov by Pexel

consenta un’archiviazione precisa e ordinata dei dati e una ricerca rapida e chiara.

La maggior parte dei software dedicati alla gestione delle Società e Associazioni Sportive sono predisposti per eseguire le più svariate ricerche, attraverso numerosi filtri e impostazioni, e sono in grado di supportare nelle analisi più approfondite; dal calcolo del budget alla redazione del bilancio, passando per la prima nota, la ricerca delle rate in scadenza e gli insoluti. Da queste statistiche possono poi partire una serie di processi, più o meno automatizzati. Uno di questi è sicuramente il calcolo del budget

Il budget è l’obiettivo economico che qualsiasi imprenditore dovrebbe porsi. Nel calcolo del budget rientrano sia i dati riguardanti lo storico delle vendite, sia le previsioni di incasso future in base alle rate pianificate. Stabilire il proprio budget, in base a un’analisi di business precisa e meticolosa consente di strutturare il piano commerciale da seguire e le conseguenti campagne di marketing da attuare. In base al budget, ad esempio, si può decidere come impiegare le risorse, sia umane che economiche, e quali canali attivare per la ricerca dei nuovi clienti (se vale la pena investire in campagne social piuttosto che strutturare delle promozioni sul referal)

Anche il bilancio è un aspetto fondamentale da tener presente

nell’ambito statistico di un’attività sportiva. Oltre che assolvere a obblighi fiscali, il bilancio consente di stabilire anche il potere d’acquisto di un’organizzazione in base ad un confronto tra costi e ricavi. Anche in questo caso ricorrere al supporto informatico è la via vincente perché fa risparmiare molto tempo ed evita errori dovuti alla trascrizione dei dati. Non solo le analisi di tipo economico sono importanti in un centro sportivo; utilizzando il software fornito da un’azienda credibile, il gestore di una palestra o piscina è in grado di avere, tra le varie informazioni, i dati relativi agli

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ph Hotel Stanglwirt Fitnessgarten
Senza un’analisi accurata della propria struttura non è possibile prevedere le azioni commerciali da mettere in atto nell’immediato futuro
Palestra e piscina sono due elementi fondamentali per il wellbeing di ogni cliente o ospite

ingressi, alla frequenza, agli orari di maggior affluenza, al tasso di rinnovo. Si tratta di dati importantissimi per capire pienamente l’andamento dell’attività

Ad esempio, analizzare la frequenza di un cliente in palestra consente di proporgli un upgrade sull’abbonamento in favore di un pacchetto open che consente l’accesso ogni giorno a fronte di una spesa leggermente superiore se il cliente è un frequentatore assiduo, o, al contrario, anche un downgrade se il cliente frequenta poco. Questa ultima strategia, che apparentemente potrebbe sembrare un controsenso rispetto al principio di vendita, in realtà permette di mantenere il

cliente che potrebbe disdire l’abbonamento: è quindi un modo razionale di lavorare sulla fidelizzazione.

Infine, tutte le analisi effettuate devono convergere nell’elaborazione del piano commerciale, ovvero nell’insieme di azioni, automatizzate e non, da effettuare sulla base dei dati raccolti. Grazie al CRM è possibile impostare una to-do-list di azioni da svolgere, sia quelle per cui verranno impegnate le risorse commerciali (service call, chiamate di recupero vecchi clienti, ecc) sia quelle che si attueranno in automatico, ad esempio l’invio di e-mail o sms con promozioni o promemoria sulle scadenze.

In questo modo lo staff troverà nelle proprie agende l’elenco di attività da svolgere e potrà registrare esiti e note per ogni attività in modo che le stesse siano sempre consultabili dai colleghi.

Le azioni automatiche invece, come dice la parola stessa, partiranno in via del tutto automatizzata, senza nessun intervento da parte dell’operatore se non per l’impostazione e il controllo della messaggistica.

Se poi il centro sportivo si avvale anche di un’app rivolta al cliente, sincronizzata con il software gestionale, le comunicazioni potranno essere inviate tramite notifica push: un mezzo ancora più performante rispetto ai classici e-mail e sms.

Uno strumento unico che consente di analizzare, pianificare e attuare il piano imprenditoriale è quindi fondamentale importanza per un’impresa di successo. 

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Il budget è l’obiettivo economico che qualsiasi imprenditore dovrebbe porsi
È essenziale disporre di uno strumento informatico che consenta un’archiviazione precisa e ordinata dei dati e una ricerca rapida e chiara
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Nicola Devescovi: DEPA, 50 anni di qualità

L’Italia è valorizzata da piccole e medie imprese che sanno distinguersi nel mondo. Una di queste è sicuramente DEPA che, forte di una guida trentennale senza eguali e votata all’umiltà, ha toccato mezzo secolo di vita: una storia che può essere d’esempio per chiunque faccia impresa

Il 2022 ha segnato il 50esimo anniversario di DEPA, una piccola azienda italiana e una delle migliori espressioni del made in Italy nel settore degli accessori per piscine. Un bel traguardo per un’impresa nata quasi per caso, dall’idea dell’Ing. Pietro Devescovi che a Mantova vide la possibilità di creare un ambiente adatto ad un gruppo di ragazzi che condividevano la passione per il nuoto. Perché non realizzare una struttura adatta agli allenamenti, una vasca progettata secondo i sistemi più innovativi del tempo? Una piscina a sfioro con una canaletta per lo scarico dell’acqua che garantisca una migliore circolazione e qualità della stessa. Da quella semplice necessità nacque il primo grigliato adatto a garantire deflusso dell’acqua in modo efficace e tale da permettere di camminare in sicurezza a bordo vasca. Ecco che il primo prodotto vide la luce. Da allora l’azienda ha enormemente espanso la gamma delle griglie per canalette nonché di altri articoli tecnici per piscine, offrendo numerose possibilità di personalizzazione, oltre ad articoli che soddisfino le esigenze del mondo del wellness e del fitness. Oggi DEPA, grazie al suo AD Nicola Devescovi, che da oltre 30 anni ne è alla guida, è un’azienda sana e in costante crescita: attraverso le parole di Devescovi ricostruiamo la storia e i pregi di questa azienda modello

DEPA nel 2022 ha raggiunto mezzo secolo di vita: che significato

ha per lei che ha raccolto il testimone da suo padre e oggi guida brillantemente una delle migliori espressioni del made in Italy nel settore?

Un traguardo estremamente importante ed in qualche modo inaspettato perché un’azienda in 50 anni passa attraverso momenti della storia imprevedibili e difficili da governare, ma con rigore sono riuscito a raggiungere questo obiettivo.

È stato difficile il passaggio generazionale che oggi le permette di essere l’AD di un’azienda sana e in costante crescita?

Il passaggio è stato molto naturale e facile, condividendo pienamente gli obiettivi e la strategia intrapresa da mio padre, che in qualche modo già aveva spianato la strada grazie alla sua esperienza lavorativa e dirigenziale avuta in passato.

Quando ha deciso che la sua vita professionale sarebbe stata in

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CIRO LO GIUDICE
Tempo di lettura: 6’ Nicola Devescovi

DEPA e perché ha deciso di percorrere questa strada?

Una volta terminati gli studi di economia all’università ho voluto provare una mia strada, ma poiché DEPA stava sempre più crescendo, ho preferito dare continuità a questa realtà capendo che questa scelta mi avrebbe portato soddisfazioni professionali ma soprattutto ampia autonomia decisionale

Se non avesse deciso di guidare DEPA cosa avrebbe scelto di fare professionalmente?

Il mio principale interesse era per il mondo del marketing e della pubblicità, stimolato anche dall’esperienza avuta grazie ad uno stage di alcuni mesi presso il gruppo Fininvest.

Quali sono i valori che ritiene vi distinguano e le ragioni per cui siete apprezzati in Italia e nel mondo?

Abbiamo uno speciale approccio di collaborazione con i nostri clienti ai quali offriamo soluzioni customizzate, andando così oltre al tipo rapporto cliente-fornitore.

In quanti paesi state esportando attualmente e che obiettivi avete nel medio-lungo periodo?

Nel corso di 50 anni abbiamo esportato in oltre 80 paesi nel mondo, in ogni continente. I prin-

cipali mercati di sbocco rimangono comunque i paesi europei

Come titolare dell’azienda, che è cresciuto nella famiglia proprietaria della società, cosa la inorgoglisce di più e quali prodotti o linee di prodotto le danno più soddisfazione?

I prodotti che mi rendono particolarmente orgoglioso sono le griglie per canalette in cui ci siamo specializzati ed oggi siamo in grado di soddisfare ogni richiesta, soprattutto in termini estetici

Quali reputa siano i fattori chiave del vostro successo e quelli che vi distinguono maggiormente nel mercato nazionale ed internazionale?

Serietà, puntualità nelle consegne e soprattutto qualità sono i fattori chiave che ci distinguono a livello sia nazionale che internazionale. Il passaparola che avviene tra i clienti ci rende molto orgogliosi e ci sostiene nel continuare nella politica intrapresa.

Lei è stato nuotatore prima e ha potuto affiancare suo padre poi, a seguito di altre esperienze lavorative: la sua passione giovanile e le varie tappe percorse sono stati presupposti importanti per essere oggi al vertice della sua società?

Sono stato un nuotatore “della domenica” nel senso che non ho mai raggiunto obiettivi importanti a livello internazionale, ma alcune piccole soddisfazioni a livello locale le ho avute. Ero un fondista e

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Il passaggio generazionale è stato molto naturale e facile, condividendo pienamente gli obiettivi e la strategia intrapresa da mio padre
DEPA è sempre presente alle fiere internazionali di maggior richiamo
Abbiamo uno speciale approccio di collaborazione con i nostri clienti ai quali offriamo soluzioni customizzate

avevo realizzato il record provinciale di Mantova, città nella quale ho vissuto per 13 anni. Ma il ricordo più bello va alla staffetta 4x100 stile libero nella quale siamo riusciti a conquistare il terzo posto ai campionati italiani di categoria. Una bellissima esperienza ed il legame che mi ha unito ai miei compagni di staffetta mi ha fatto crescere. Il nuoto è uno sport molto faticoso a cui bisogna darsi con dedizione e determinazione. Ritengo sia uno

degli sport più faticosi a cui un ragazzo possa dedicarsi, ma questo consente di formare un forte carattere

Quali sono le maggiori soddisfazioni che le ha regalato DEPA e come le ha condivise con il suo ottimo team e/o la sua famiglia? Siamo una piccolissima realtà. Ci troviamo in una valle alpina e sia-

Uno dei tanti prodotti di successo di DEPA

mo “tagliati fuori” delle principali vie di comunicazione. Queste difficoltà ci rendono più forti e determinati. Il rapporto con il nostro staff è improntato alla massima collaborazione. È per questo che cerchiamo di fare in modo che ogni collaboratore si senta parte di questa famiglia chiamata DEPA

Come sta pensando la sua azienda nei prossimi 10 anni e dove vede collocato Nicola Devescovi nel cammino che vi attende?

Abbiamo un obiettivo molto ambizioso, ma mi permetto di tenerlo ancora segreto. In queste cose sono sempre molto riservato e preferisco operare in questo modo. La curiosità di qualcuno sarà stuzzicata, ma confermo che non posso dire di più. 

I

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prodotti che mi rendono particolarmente orgoglioso sono le griglie per canalette in cui ci siamo specializzati
DEPA, stand ad una fiera

Attività acquatica vs attività terrestre

Il Trainer in acqua come in palestra deve preoccuparsi di ogni singolo allievo e dei suoi obiettivi, non del suo protagonismo, retaggio di un passato da cancellare

Ci troviamo ancora a combattere con la chiacchiera di “popolo” che contrappone, invece che facilitare, l’attività fisica svolta in acqua piuttosto che a terra. Entrambe le posizioni sono legittime, fino quando non diventano estremizzate.

Credo che la cosa più intelligente da fare sia quella di un’analisi attenta, provando a contestualizzare per trovare differenze o allineamenti.

Riporto i dati di un “test” in acqua che penso consenta di aprire la mente alla riflessione:

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Non esite il meglio in assoluto, ma contesti differenti dove l’acqua è decisamente premiante per alcune categorie di persone che, altrimenti, non potrebbero allenarsi o potrebbero farlo in modo molto limitato: l’importanza dei contenitori, delle attrezzature, dei trainer in palestra e in piscina
Tempo di lettura: 7’
STEFANO CANDIDONI
ETÀ SESSO ALTEZZA ACQUA TEMPERATURA ACQUA PAVIMENTO VASCA 57 maschio 125 27° piastrelle TEST SKIP CON GINOCCHIA CHE SFIORANO SUPERFICIE DELL’ACQUA TEMPO VELOCITÀ DEL MOVIMENTO FREQUENZA CARDIACA 15 minuti 70 cicli minuto 100 14 minuti 75 cicli minuto 110 13 minuti 80 cicli minuto 115/120
EAA International Events

Trainer aggiornati e preparati valorizzano al meglio l'allenamento, indistintamente che sia in acqua o in palestra

Tutto effettuato consecutivamente.

Lo stesso soggetto, fuori dall’acqua, ha effettuato pochi movimenti di skip prima di doversi fermare per impossibilità a proseguire, peraltro non facendo la stessa ampiezza di movimento fatto in acqua.

Quali riflessioni, appunto, possiamo trarre da ciò?

La più evidente: 42 minuti di attività contro pochi secondi testimoniano della potenza dell’ambiente acquatico dove la sommatoria tra spinta di galleggiamento, riduzione della gravità, riduzione delle tensioni muscolari ed articolari consente di fare tantissime cose altrimenti non possibili (l’esempio descritto è solo uno dei tantissimi che potremmo fare).

È tutto positivo? Serve a poco fare tanta attività in acqua visto che la vita è fuori? Si potrebbero fare diverse considerazioni in merito a seconda degli obiettivi e del target. In ogni caso dobbiamo prendere atto che le caratteristiche dell’acqua, se utilizzate al meglio, aprono scenari davvero incredibili.

Uscendo dal contesto meramente biomeccanico, la variabile dell’altezza dell’acqua della vasca è un’altra di quelle caratteristiche che incide. Sarebbe stata la stessa cosa con acqua più bassa o più alta? O addirittura in totale galleggiamento dove avremmo uguale solo l’aspetto esteriore del movimento di skip?

Evidentemente no, a parità di soggetto che si allena.

A livello terrestre questa variabile non esiste ed è un “problema” in meno da valutare. Mi chiedo, in ogni caso, come sia ancora possibile vedere descritti allenamenti in acqua senza specificarne la profondità che condiziona il risultato di uno stesso gruppo di persone con caratteristiche differenti.

Il mondo acqua ha quindi dei limiti in questo senso? Direi di no visto che, ad esempio, proprio la spinta di galleggiamento consente a tantissime persone in sovrappeso o in età avanzata di potersi allenare (quasi) solo in acqua

Ancora, la variabile temperatura. Difficile che l’attività terrestre

sia influenzata dalla temperatura esterna in un ambiente indoor, mentre in piscina abbiamo addirittura due di variabili: quella dell’acqua e quella dell’aria, tra loro intimamente connesse. Se va bene, ed entrambe hanno la stessa temperatura, almeno non si avrà una sensazione spiacevole durante l’attività stessa o al suo termine. In ogni caso la temperatura dell’acqua può incidere moltissimo sul risultato dell’allenamento, a seconda della persona, di quanto è immersa, della durata della seduta in toto piuttosto che per le fasi di warm up e cool down (per favore basta chiamarle riscaldamento e defaticamento!).

Complicazioni per un tecnico che deve programmare o opportuni-

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Le caratteristiche dell’acqua, se utilizzate al meglio, aprono scenari davvero incredibili
ph EAA

tà di crescita personale, per non “sparare nel mucchio”, pianificando al meglio l’attività?

Quando facciamo attività fisica terrestre, a meno che non la si faccia sul ghiaccio con scarpe normali, abbiamo la forza di attrito al terreno che ci consente di fare poi tanto altro. In acqua, dando per scontato che si entri senza calzature, la forza di attrito ai piedi è molto bassa e lo è sempre di meno man mano che l’acqua è più alta, o meglio lo è sempre di meno man mano che il livello dell’acqua si sposta verso l’alto per una persona.

Banale? Non tanto se ancora si segue lo stesso ritmo della musica per tutti i presenti ad una lezione, stessa altezza dell’acqua di vasca, ma stature differenti delle persone, diverso impatto della forza di attrito e quindi differenti possibilità di effettuare un esercizio che richieda appoggi al pavimento. Sarebbe come ipotizzare che in un circuito fatto a terra si pretendesse di far seguire lo stesso tempo di movimento ai presenti, e magari lo si fa nelle lezioni di gruppo, ma con la possibilità e l’accortezza della correzione istantanea.

In acqua non è immediato il riscontro tecnico, molto spesso non si vede nulla di ciò che le persone stanno facendo sott’acqua ed in questo senso chi insegna fitness acquatico dovrebbe essere molto preparato a cosa succede immersi. Provare quindi, in prima persona, sembra il minimo sindacale. E non avere la presunzione di sapere solo perché si è preparati a livello terrestre: sono due mondi diversi. Ormai le palestre sono stracolme di tecnologia: al polso e/o al torace dei clienti, sulle macchine, sugli schermi per leggere in diretta la FC. Senza tecnologia, sono sicuro nessuna palestra potrebbe avere la presunzione di rimanere aperta. E va bene così, visto che il detto “misurare per migliorare” è una verità assoluta.

In acqua, ancora molto, troppo spesso ciò che si misura è solo la velocità della musica da seguire. Misurare in acqua non è di certo facile ma non credo nemmeno che si debba allora alzare bandiera bianca sull’argomento. Se non misuriamo qualcosa l’attività in ac-

qua non avrà mai la dignità che merita. Rispetto all’allenamento terrestre, siamo rimasti indietro anni luce.

In ultimo, l’attenzione agli ambienti e agli attrezzi. Il fascino, la bellezza, la gradevolezza degli ambienti e delle macchine è fattore ineludibile per un centro fitness che si rispetti. Anche le catene low cost hanno al loro interno un parco macchine da far invidia alla migliore “boutique”. Sono entrato in tantissime piscine nella mia vita e purtroppo devo ammettere che non c’è la stessa attenzione del particolare, spesso è tutto molto da piscinari, mutuando un brutto appellativo che chi gestisce piscine, a volte, si è però meritato.

Tanto in palestra attrezzi tirati a lucido, nuove versioni, massima pulizia e manutenzione, quanto in piscina attrezzi sporchi, arrugginiti, consumati. Manutenere un treadmill da palestra costa centinaia di euro all’anno e non ci si tira indietro. Sostituire attrezzi in piscina arrivati al capolinea di vita ed investire qualche decina di euro per una manutenzione corretta sembra un'impresa titanica. Ovvio che non siamo sullo stesso piano di ra-

gionamento: un qualsiasi attrezzo da palestra, del valore di parecchie migliaia di euro, durerebbe poche settimane in ambiente vasca, per non dire ovviamente che non si potrebbe immergere. In piscina, in acqua ci possono andare certi attrezzi, fatti in modo da resistere al trattamento chimico, che devono essere posizionati e magari tirati fuori più volte al giorno per lasciare la vasca ad altre attività o per la pulizia giornaliera. Ma non venitemi a dire che questo può essere un limite, il limite! 

L'allenamento in palestra si muove su un altro binario e fa leva sulla preparazione di Trainer competenti sul terrestre, ma non sempre preparati in acqua

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Sostituire attrezzi in piscina arrivati al capolinea ed investire qualche decina di euro per una manutenzione corretta sembra
un'impresa titanica
ph Myzone STEFANO CANDIDONI
e noi, in compagnia de l’onde bige, intrammo giù per una via diversa. L’acqua era buia assai più che persa www.masterpoolbuilding.it Qualificazione Certificata per Costruttori di Piscine Per la tua piscina affidati ad un Master Pool Building

Piscine pubbliche meno energivore e più sostenibili

Il primo risparmio, per chi è proprietario o gestisce un impianto acquatico-natatorio, è legato alla scelta di un partner altamente specializzato nella tecnologia e in soluzioni che garantiscano la miglior sostenibilità e la massima efficienza, azzerando sprechi e costi incontrollabili per molti

Piscine pubbliche e private ma anche parchi acquatici, spa e centri benessere: sul mercato si propongono aziende qualificate che sono in grado, attraverso percorsi di ricerca ed investimenti rilevanti sostenuti dall’impresa fornitrice stessa, di offrire a queste realtà so-

luzioni innovative relativamente a prodotti, ma anche alla capacità di assistere e dare consulenza rispetto a cantieri e progetti su ogni scala.

Fondamentale, per ottenere da un partner aziendale risposte ad ogni necessità, è la sua presenza capillare sul territorio, meglio se garantita da una rete di professionisti o realtà specializzate e preparate per assicurare in tempi brevi le proposte e i servizi attesi; questo può arrivare a tradursi anche in un’attività di consulenza puntuale e nella possibilità di individuare soluzioni a problemi che spesso il committente, pubblico o privato, non si è ancora posto.

di lettura: 5’

Rispondendo a questi requisiti, possiamo essere certi che l’azienda partner soddisferà qualsiasi esigenza per progettare, riqualificare, realizzare, manutenere un impianto acquatico o fornire i servizi indispensabili per la migliore efficienza tecnico-gestionale: invero, per assolvere a tanti compiti così ampi, bisogna contare su una realtà composita, multispecialistica e di comprovata credibilità.

Fra i diversi player che possano rispondere a questi standard, alcune società, forti di esperienze ultradecennali, sono in grado di studiare programmi e soluzioni per ridurre il più possibile gli sprechi, potendo

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Tempo
Limitare gli sprechi d’acqua con sistemi di filtrazione di ultima generazione
ph fluidra.com
LA REDAZIONE PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

così chiunque contare su un “Partner” votato alla sostenibilità.

Nel mondo delle piscine essere sostenibili significa in particolare:

• Limitare gli sprechi d’acqua con sistemi di filtrazione di ultima generazione e soluzioni che permettono di riciclare l’acqua consumandone pochissima

• Usare meno prodotto chimico

• Progettare impianti sempre meno energivori.

• Automatizzare il più possibile i processi, usando la tecnologia per prevenire problemi e danni.

Il sistema di filtrazione ha un’importanza vitale nel funzionamento di una piscina e non mancano eccellenze fra le imprese in grado di garantire un’ampia gamma di prodotti che consentano un notevole risparmio energetico e un’altrettanta notevole riduzione del consumo di acqua

La pompa di filtrazione è un alleato chiave per garantire un’elevata qualità di balneazione in quanto assicura che l’acqua venga rinnovata e filtrata costantemente. Tra i vantaggi da ricercare e che aziende qualificate sono in grado di offrire vi sono senza dubbio il risparmio energetico e, a seconda del modello, la grande silenziosità della macchina. Per quanto riguarda il risparmio energetico,

alcune proposte tecnologicamente evolute ed aggiornate, permettono una riduzione del consumo di energia fino al 90%. Di conseguenza, il trattamento dell’acqua risulta ottimizzato grazie al maggior utilizzo durante le 24 ore, rendendo possibile un minor consumo energetico.

Installare un impianto di filtrazione efficiente ha quindi come primo effetto l’impiego minore di prodotti chimici: attraverso la centralina o le app di gestione in remoto, la cui affidabilità e precisione dipendono dalla comprovata credibilità del fornitore, il gestore può inoltre verificare in tempo reale la qualità dell’acqua e quindi intervenire tempestivamente in caso di anomalie.

Il monitoraggio in remoto è un’opzione importantissima molto utile nella gestione di un impianto di qualsiasi dimensioni: infatti non solo è possibile controllare gli accessori installati in vasca e nel locale tecnico in ogni momento, ma si hanno sempre a disposizione tutte le informazioni relative a qualità dell’acqua e temperatura, ed è possibile monitorare i consumi limitando gli sprechi

Chiedere all’azienda fornitrice una consulenza rispetto al riammodernamento di un impianto, significa essere affiancati nel progetto da esperti credibili (la loro reputazione è assicurata dall’impresa

Il controllo in remoto e la connettività sono soluzioni ormai indispensabili per le piscine

capace di esprimere certi standard professionali e produttivi) in grado di offrire delle soluzioni “tailor made” che tengano conto degli obiettivi finali del gestore, il quale sarà così in grado di pianificare l’investimento avendo ben chiari i benefici e i tempi di rientro

Alla luce dei nuovi incentivi e del preoccupante aumento del costo dell’energia oggi più che mai conviene ragionare sul futuro delle strutture sportive e identificare la strada migliore perché l’attività possa continuare a svolgersi con il giusto ritorno economico e senza compromettere la qualità del servizio offerto all’utente finale. 

Per avere risposte ulteriori su prodotti e soluzioni indicati dall’articolo un utile riferimento è

www.astralpool.it

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Un impianto di filtrazione efficiente ha come primo effetto l’impiego minore di prodotti chimici
Sistemi di controllo del trattamento dell'acqua ph FluidraAstralPool ph Fluidra

Le nuove sfide per il risparmio energetico ed idrico

Non finiscono di stupire i successi dei nuotatori italiani nelle competizioni internazionali. Con tanti giovani vincenti e molti altri sulla strada dei campioni. Per un po’ queste stelle illuminano uno scenario che, diversamente, appare davvero poco rassicurante. Ma sono rappresentanti comunque di una speranza per il futuro.

Nel quotidiano invece ci si deve confrontare con una realtà sempre più incerta. Come previsto anche il costo dell’acqua sta subendo rincari a doppia cifra: si va da un minimo del 10% ad una media del 15%. Una percentuale all’apparenza modesta rispetto l’indiscriminato costo delle altre materie prime, ma molto alto rispetto ai margini operativi che può dare una gestione ordinaria di vasche dalle dimensioni medie.

I volumi in gioco sono elevati ed il ricambio giornaliero di una frazione di questo volume idrico comporterà comunque una evidente perdita nel conteggio dei costi di esercizio. Ma se per gli impianti esistenti qualche risparmio si potrà ottenere con una maggio-

re e razionale attenzione ad alcune voci come l’illuminazione o la termotecnica, l’acqua che serve è sempre la stessa. Diventa allora interessante riprendere il tema della tecnologia: forse che il bisogno aguzzi l’ingegno?

I casi sono due: o le norme vengono modificate o si mettono a punto nuove tecniche che consentano di risparmiare. E bisogna trovare soluzioni subito per evitare che decine e decine di impianti chiudano o si delinei l’incubo del fallimento di molte realtà. D’altronde stipendi e pensioni rimangono gli stessi ed il costo della vita aumenta giornalmente: se per entrare in piscina si va fuori dalle possibilità economiche della famiglia media, molti potenziali campioni di nuoto si dovranno adattare a frequentare sport meno costosi Ed il mondo dell’acquaticità dovrà affrontare scenari molto complessi e di ardua soluzione.

In questo contesto suscita molto interesse l’affacciarsi sul mercato di dispositivi e tecnologie pensate per ridurre i consumi della piscina in genere. Non c’è mese che

Adoperiamoci ora per dare un futuro sereno e di sviluppo al nostro comparto

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Per i centri acquatici la situazione è difficile, ma cercare a tutti i costi soluzioni per fronteggiare la crisi energetica e idrica non è sempre premiante, per l’effetto infruttuoso di alcune scelte:
l’importanza di contare su una comunità scientifica per convergere verso risposte e tecnologie certe ed efficaci
Tempo di lettura: 7’
GIANNI GURNARI

la pubblicità non presenti nuovi prodotti, tutti con ambiziose prospettive di poter risolvere almeno in parte i problemi connessi alle nuove criticità circa i consumi energetici ed idrici. Ovviamente tutto da verificare, ma forse qualcosa di buono c‘è.

Tuttavia è d’obbligo il dubbio su soluzioni mirabolanti

E’ doveroso per questo considerare quanto successo in un recente passato ed allontanare lo spettro degli stessi errori. Poco tempo dopo l’avvio della pandemia da Covid e conseguente chiusura di molte attività, riapparve in due e due quattro la necessità della prevenzione igienico sanitaria. Improvvisamente comparvero sul mercato nuove soluzioni di sanificazione, di disinfezione e di trattamento igienico sanitario di ambienti e di superfici. E nuovi dispostivi per la somministrazione di gel, di soluzioni alcoliche, di gas e cento altre possibilità basate sulla chimica di base. In poco tempo molte attività e diverse professioni si trasformarono per soddisfare le necessità della domanda crescente di ridu-

zione del rischio infettivo. Troppi diventarono improvvisamente esperti di prevenzione igienico sanitaria, con relative speculazioni e inflazione nell’offerta. Tutti ricordiamo che per le strade erano presenti addetti con tute e maschere da guerra chimico biologica che irroravano quantità enormi di ozono sotto forma di aerosol. Senza ricordare che l’ozono, somministrato in grande quantità, è molto tossico e contribuisce ad alterare gli equilibri già precari della biosfera, compresi i cambiamenti climatici. Inoltre una buona parte di prodotti, da quelli chimici a quelli fisici (i filtri per trattamento aria), non disponevano di alcun accreditamento sanitario e non potevano essere considerati presidi medico chirurgici (perchè privi dei requisiti di sicurezza e della necessaria evidenza di efficacia clinica necessaria). Quanti soldi buttati via nel mondo dell’acquaticità per evitare verbali e infrazioni a regole che spesso e volentieri si sono dimostrate prive di corretta motivazione scientifica

Non bisogna dimenticare questi errori, anche se le necessità di trovare soluzioni in tempi brevi portano spesso ad atteggiamenti da creduloni.

Difficile in questo comparto che venga verificata a priori la veridicità di quanto afferma una pubblicità spesso ingannevole

Si rischia in questo modo di spendere due volte, inficiando la volontà di trovare soluzioni che consentano davvero di risparmiare. Il rischio è molto elevato.

Perché andare sulla Luna con il meglio della scienza e della tecnologia e poi non essere in grado di risolvere problemi come quello del risparmio idrico ed energetico sulla Terra?

Alcune delle esperienze nello spazio hanno consentito lo sviluppo di molti rami delle diverse scienze terresti. Gli enormi costi delle missioni spaziali hanno comunque sempre un risvolto in termini di applicazioni per l’evoluzione dell’uomo. E rappresentano un egregio esempio nell’ aggregare diverse realtà di ricerca scientifica tra imprese tecnologiche e articolate realtà industriali. Con indubbi

vantaggi per tutti.

Qualcosa di simile, ma molto più piccolo, realizzato con l’intento di dare risposte concrete, ma certe, potrebbe rappresentare un prima risposta al vasto mondo dell’acquaticità

Partendo da due considerazioni: la prima è che non esiste un censimento di tutte le strutture (pubbliche e private) comprese le piccole vasche per ville, alberghi e condomini. Quindi non si conosce davvero la reale entità della domanda. Ma tutte hanno bisogno di risparmiare sui costi gestionali. La seconda comporta invece una riflessione culturale: solo una entità tecnico scientifica terza, priva di condizionamenti, ma con obiettivi condivisi e concordati tra i promotori, sarebbe credibile per tutti Forse una scelta oculata in questa direzione potrebbe fornire quelle risposte che i singoli oggi non sono in grado di offrire.

Oggi che diminuiscono ancora una volta i finanziamenti per la sanità pubblica, per la scuola e l’università, per lo sport, per la ricerca scientifica e la cultura, un colpo di coda (da balena o delfino) aprirebbe scenari di innovazione che il mondo dell’acquaticità non può continuare a rimandare, restando imbrigliata in un circuito autoreferenziale come se nulla fosse accaduto negli ultimi tre anni!

Le riflessioni al riguardo sono d’obbligo. Senza dimenticare che in effetti la piscina può divenire un presidio sanitario a tutti gli effetti: ma i costi devono essere sostenibili perché le strutture siano moderne e tecnicamente proiettate all’innovazione sia in termini di concept che di contenuti. Buona fortuna! 

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Limite sistemico: non esiste in Italia un censimento di tutte le strutture pubbliche e private
GIANNI GURNARI
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Il fenomeno padel in italia

Rispetto alla Spagna ci siamo arrivati in ritardo, ma in poco tempo il padel sta diffondendosi in ogni angolo del Paese con un crescendo che offre prospettive entusiasmanti per chi

Se negli ultimi quattro anni il numero dei campi padel presenti nel territorio nazionale ha registrato una crescita “monster” (da 1.110 nel 2019 alle 7.100 unità odierne) il merito è tanto dei club che hanno creduto in questo sport spingendone la crescita incrementando gli investimenti, quanto nella lungimiranza di alcune aziende italiane che, sin dagli albori di questo incredibile fenomeno, hanno deciso di entrare nel mondo del padel. Mol-

to interessante è anche studiare la crescita delle strutture indoor: nel 2019 i campi indoor in Italia erano poco più di 250 e rappresentavano il 23% di tutti i campi della penisola.

A distanza di tre anni si sono quasi decuplicati arrivando a quota 2.267 (il 32% delle “piste” su cui giocare)  distribuiti su 830 club

La regione con il maggior numero di campi al coperto è la Lombardia con 540 (il 62% delle piste presenti nel territorio lombardo),

seguita dal Lazio con 410 (25%) e Piemonte con 248 (48%).

Quello che si registra a livello nazionale è una radicale mutazione del contesto sia dal lato dell’offerta che della domanda. In merito a quest’ultima si segnala:

- Un costante incremento del numero medio di campi per club (5-6 piste);

- Investimenti “strutturati” con,

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FILIPPO CALDON
ha già investito in campi ed attività e per chi è in procinto di farlo
Tempo di lettura:
4’
Borgaro campi da Padel coperti - ph Favaretti Padel

alle spalle, studi di fattibilità e analisi territoriali e del contesto competitivo molto oculati;

- Interlocutori ed investitori molto più preparati e provenienti anche da altri settori (non solo maestri di tennis interessati ad ampliare la platea di fruitori del proprio club);

- Molta più attenzione alla qualità del servizio offerto (non è più sufficiente offrire un campo in cui giocare, bisogna puntare sui servizi accessori)

L’offerta , come spesso accade in mercati in forte crescita, è ora fortemente polverizzata in una miriade di produttori più o meno strutturati ma quello che emerge è una maggiore e costante attenzione verso quelle realtà capaci di offrire:

• Consulenza iniziale ed assistenza post vendita

Supporto tecnico ed ingegneristico per l’ottenimento dei permessi

• Prodotti innovativi e altamente performanti

• Campi e coperture completamente “bespoke” per dimensioni, forme ed accessori

Quello che ci si aspetta nei prossimi mesi è una ulteriore crescita, seppur meno repentina e caotica, ma certamente più controllata ed organizzata con una sempre maggiore incidenza di campi indoor rispetto a quelli outdoor. I motivi?

LO SPECIALISTA

In primis un club coperto può fare programmazione ed organizzare il lavoro dell’intero anno senza dover fare i conti con il meteo. In più è bene ricordare che il padel nasce come sport indoor, al chiuso infatti i giocatori non risentono delle temperature esterne (tanto il caldo d’estate quanto il freddo d’inverno) e le giocate non sono condizionate da fattori ambientali quali i riflessi del sole ed il vento. 

Fonte dei dati

www.mrpadelpaddle.com

Una delle realtà più interessanti a livello europeo è Favaretti Group, azienda già attiva da anni nel mondo dell’impiantistica sportiva con una profonda e consolidata esperienza nella realizzazione di tensostrutture per lo sport che, assecondando la crescente domanda, ha sviluppato internamente una divisione: “Favaretti Padel” appunto, appositamente dedicata alla progettazione, produzione ed installazione di coperture e campi di alta qualità, pienamente rispondenti alle normative vigenti ed in grado di assecondare le necessità dei giocatori e club più esigenti. Rispetto alla maggior parte dei competitors l’azienda veneta si caratterizza per la capacità di assistere la propria clientela a 360°, non esaurendo il proprio compito con la sola fornitura di campi: si occupa infatti dello studio di fattibilità del progetto, della progettazione esecutiva, della produzione della carpenteria metallica e teloneria e, per finire, dell’installazione vera e propria dell’opera. www.favarettipadel.it

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Il Padel in Italia registra una crescita “monster”: da 1.110 campi nel 2019 ai 7.100 odierni
Smash Vicenza, cantiere - ph Favaretti Padel

Il “caro energia” (quasi) vantaggioso

Come forse si sarà notato, il titolo del presente testo è identico al titolo del testo pubblicato su un precedente numero della rivista, con l’unica differenza che, mentre prima si chiudeva con un punto di domanda, oggi si chiude con un punto esclamativo

Infatti, nelle scorse settimane, sotto un profilo giuridico, avevamo argomentazioni utili e solide per sostenere che il “Caro Energia” possa essere qualificato come un evento straordinario e imprevedibile, idoneo per attivare il meccanismo del riequilibrio economico-finanziario

della concessione, ma si trattava, appunto, di argomentazioni.

Oggi abbiamo anche un precedente specifico ed autorevole: si tratta del Parere emesso dal NARS n. R1 del 25.10.2022.

Innanzitutto, cos’è il NARS? Il NARS è un Organo senza dubbio autorevole in materia. Infatti, gli articoli 165, c. 6, e 183, c. 3, del Codice dei Contratti Pubblici, entrambi finalizzati a disciplinare il riequilibrio economico-finanziario nei contratti di concessione e di PPP, stabiliscono che il NARS (“Nucleo di consulenza per l’attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità”) debba compiere una preventiva valutazione sulla revisione del PEF nell’ambito di tali contratti che riguardino “opere di interesse statale ovvero finanziate con contributo a carico dello Stato”, e possano compiere tale valutazione preventiva negli altri casi, quando sia l’amministrazione aggiudicatrice a chiedere il suo intervento.

Quindi, si tratta dell’Autorità alla quale è la stessa legge di riferimento ad attribuire una competenza specifica ad esprimersi

valutazione

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Una pesante criticità che può dare luogo ad un riequilibrio economicofinanziario delle concessioni per la gestione di impianti sportivi!
Tempo di lettura: 7’
Il NARS deve compiere una preventiva
sulla revisione del PEF
LORENZO BOLOGNINI PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI
ph Gordon Ky by Pexels

14 International Pool & Spa Expo and Congress

Febbraio 2023

Bologna Fair District

Dal 15 al 17 febbraio , ForumPiscine torna a Bologna con Expo e Congresso internazionali per piscine e Spa , in concomitanza con la 10 a ICSPS - International Conference on Swimming Pool & Spa , la conferenza sull’acqua termale e di balneazione di piscine e spa, e con OUTEX - outdoor & leisure experience , il nuovo progetto espositivo dedicato alla progettazione, rigenerazione e al life-style dello spazio outdoor.

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Illuminazione e crisi energetica come fattori eccezionali per chi deve gestire il servizio in regime di concessione

sulla revisione dei PEF delle concessioni e dei PPP in generale. Ne consegue che il suo parere è certamente autorevole

Ebbene, tale parere, di cui il DIPE ha pubblicato la massima, è stato pronunciato a fronte dell’istanza di una Pubblica Amministrazione riferita alla revisione del PEF nell’ambito di una concessione di gestione di impianti di pubblica illuminazione che, evidentemente, come le concessioni riferite agli impianti sportivi estremamente

energivori, vede un’incidenza notevole dei costi energetici sul suo equilibrio economico-finanziario.

Come si legge nella massima pubblicata “il NARS ha riconosciuto che… l’imprevedibile e straordinario aumento dei prezzi di prodotti petroliferi e dell’energia elettrica e, quindi, dei materiali e generi la cui produzione è a questi correlata, costituisce presupposto legittimante la revisione del piano economico finanziario di una concessione…”

Più nello specifico, il parere qualifica il “caro energia” come causa di forza maggiore: “Tale eccezionale incremento può, infatti, essere considerato evento imprevedibile non imputabile al concessionario – identificabile come causa di forza maggiore – in grado di alterare l’ottimale allocazione del rischio e l’equilibrio economico finanziario della concessione, trattandosi di situazione straordinaria, aggravata dal conflitto russo-ucraino, che non poteva essere conosciu-

ta o prevista dalle parti – né dalla pubblica amministrazione più diligente né dall’operatore privato più accorto – al momento della predisposizione degli atti della concessione”

Ed è questa, forse, l’affermazione più rilevante: il “caro energia” viene qualificato come causa di forza maggiore. Pertanto, sebbene il parere abbia riguardato una concessione relativa alla gestione di impianti di pubblica illuminazione e la fornitura di energia elettrica (dove, evidentemente, l’incidenza dei costi energetici è determinante), ciò non significa che la portata del parere debba essere circoscritta alle concessioni che abbiano tale oggetto.

Il “caro energia” è una causa di forza maggiore, questo è il punto. Detto ciò, occorre verificare caso per caso se tale causa di forza maggiore incida o meno su un presupposto di equilibrio economico-finanziario della concessio-

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LORENZO BOLOGNINI
Ci sono concessioni per le quali i costi energetici hanno un peso notevole sul PEF (es. gli impianti natatori)

ne. Ci sono concessioni nell’ambito delle quali i costi energetici non sono particolarmente rilevanti ai fini del relativo equilibrio (per fare un esempio, la concessione per la gestione di un cimitero, ma anche la concessione per la gestione di un impianto sportivo scoperto che lavora in orario diurno), e ci sono concessioni per le quali i costi energetici hanno un peso notevole sul PEF, costituendo presupposto del relativo equilibrio (es. gli impianti natatori).

In questo caso, essendo il “caro energia” qualificabile come causa di forza maggiore, può legittimamente operare il meccanismo del riequilibrio, vista l’incidenza di tale fattore sull’equilibrio della concessione.

Il parere del NARS offre anche spunti interessanti in relazione alle modalità del riequilibrio economico-finanziario, soprattutto in relazione al rispetto della prescrizione secondo la quale esso non debba pregiudicare la corretta allocazione dei rischi tra concedente e concessionario.

Si precisa, infatti, che “essendo presumibile che l’aumento straordinario dei prezzi non conserverà la medesima consistenza lungo tutto il periodo concessorio”, occorre “evitare impropri <<effetti trascinamento>> di lungo periodo” Pertanto si ammonisce sul fatto che “la verifica di congruità dell’impatto dei maggiori costi, connessa alla causa legittimante il riequilibrio, sia nel PEF di disequilibrio che nel PEF di riequilibrio, rappresenta l’asse portante della procedura”

In aggiunta alla suddetta verifica, occorrerà compiere l’ulteriore verifica inerente il fatto che il PEF di riequilibrio contempli eventuali agevolazioni ottenute dal concessionario, dovute alla stessa causa di revisione del PEF, vale a dire il “caro energia”. Il NARS non lo specifica ma è comunque ragionevole prevedere che l’accordo di riequilibrio contempli clausole che consentano di rivedere ulteriormente il PEF nel caso in cui eventuali agevolazioni sopravvengano rispetto al momento in cui il medesimo accordo viene concluso.

Infine, il NARS chiarisce un aspetto molto importante sul meccanismo del riequilibrio economico-finanziario che può riguardare qualunque ipotesi di riequilibrio, anche non riconducibile al “caro energia”. Infatti, nella massima del parere in commento si legge che sia possibile la “revisione del contratto anche prima della sua sottoscrizione, a valle dell’aggiudicazione”

Si tratta di una precisazione di non poco rilievo perché può accadere che l’evento straordinario emerga nel corso della procedura di affidamento e di esso non si sia potuto tenere conto in sede di offerta: firmare un contratto di PPP quando è già noto il suo disequilibrio dovuto ad un fattore eccezionale sopravvenuto sembra un paradosso cosicché il NARS conferma (almeno incidentalmente) che il riequilibrio possa essere operato anche prima della stipula 

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Il parere del NARS qualifica il “caro energia” come causa di forza maggiore
Stadio del Nuoto di Bologna: impianto dai volumi sontuosi che incidono sui costi energetici
LORENZO BOLOGNINI
ph Pexels_ Sergio Souza

La riforma dello sport e la gestione degli impianti sportivi pubblici

Riforma: in materia di affidamenti degli impianti in chiave gestionale emergono criticità e l'esigenza di un “correttivo”

Si è parlato molto in questi ultimi mesi della RIFORMA DELLO SPORT. Al centro però dell’attenzione dei più è stato il nuovo inquadramento giuslavoristico dei collaboratori sportivi, concentrando i commenti sul relativo d.lgs. 28 febbraio 2021, n.36. Meno risalto è stato dato al decreto di riforma riguardante gli impianti sportivi emanato in pari data: il d.lgs.

38/2021 “recante misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi”.

In questo approfondimento ci concentriamo su uno solo degli articoli di questo complesso provvedimento e specificamente sull’ART.5 relativo alle procedure di affidamento degli impianti sportivi pubblici a favore di associazioni e società sportive senza scopo di lucro, le cui previsioni, unitamente a quelle dell’intero decreto delegato, avrebbero dovuto rispondere ai seguenti criteri stabiliti dalla legge delega (L.86/2019):

semplificazione e accelerazione delle procedure amministrative; individuazione di un sistema che preveda la possibilità di affidamento diretto dell’impianto già esistente alla società o associazione utilizzatrice.

Il decreto che ne è derivato (il d.lgs. 38/2021) solo apparentemente risponde ai due obiettivi posti nella legge delega, ma nella realtà dei fatti non apporta né una significativa semplificazione delle procedure - e basti leggere il complicato e farraginoso art. 4 per rendersene conto -, né un efficace sistema di “affidamento diretto”, affrontato nell’art.5.

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PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI
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Analizzando il contenuto dell’art.5 ne evidenziamo le criticità.

1° CRITICITÀ: LIMITAZIONE AI SOGGETTI SENZA FINE DI LUCRO

Innanzitutto, la norma si riferisce solo a ASD o SSD senza scopo di lucro. Una società con scopo di lucro, pertanto, non potrebbe essere beneficiaria di questa disposizione di affidamento di un impianto sportivo pubblico. Prevale il concetto che nessun privato possa avere un lucro (guadagno soggettivo) dalla gestione di un impianto sportivo pubblico. Già in questa limitazione si ravvisa una prima criticità: la necessità di tenere gli impianti in buono (o ottimo?) stato di manutenzione richiede ampi investimenti. Consentendo ai privati investitori di intervenire con propri capitali remunerati anche con la diretta partecipazione agli utili, si potrebbe avere una maggior numerosità di soggetti disposti a rischiare i propri capitali nella

gestione di un impianto sportivo. Si comprenderebbe l’esclusione dei soggetti con scopo lucrativo se si trattasse di impianti senza rilevanza economica. La lettura della norma però non porta a questa conclusione, anzi.

Da un lato, infatti, si ravvisa che il legislatore nell’art. 5 non ha voluto proprio far riferimento alla tradizionale distinzione tra impianti “con” e impianti “senza” rilevanza economica. La gestione degli impianti sportivi senza rilevanza economica è quella che deve essere assistita dall’ente pubblico mediante un contributo finanziario, poiché la gestione non è in grado di sostenersi da sola. Quella degli impianti sportivi con rilevanza economica è invece in grado di “auto-sostenersi” e di produrre reddito (un margine positivo tra ricavi e costi).

Da altro lato si evidenzia che dalla lettura dell’art.5 traspare come gli impianti oggetto di affidamento debbano produrre un margine positivo, rientrando in quanto tali tra gli impianti “con” rilevanza economica.

Pertanto, se è corretta questa lettura, perché escludere dall’affidamento soggetti con finalità lucrativa?

2° CRITICITÀ: IMPIANTI “CON” RILEVANZA ECONOMICA

Si corrobora la conclusione che gli impianti sportivi cui si riferisce l’art. 5 siano “con” rilevanza economica dal momento che l’affidamento è condizionato alla presentazione all’ente locale di “un progetto

preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l’ammodernamento”. Ora, se si prevede l’obbligo di presentazione di un progetto di rigenerazione, riqualificazione e ammodernamento ne deriva che necessariamente sussiste un investimento. Se vi è un investimento iniziale, è necessario produrre nel tempo risultati positivi in grado di recuperare l’investimento iniziale, salvo voler ipotizzare contributi in conto esercizio o in conto impianti a carico dell’ente concedente (sottoposti al limite del 49% di cui all’art. 183 del codice dei contratti pubblici?), creando però così una discriminazione ed una distorsione del sistema di affidamento certamente a rischio di ricorsi da parte di potenziali terzi esclusi dall’affidamento medesimo.

È certamente possibile ipotizzare un contributo pubblico, ma in questo caso il contributo assume nella sostanza la veste di corrispettivo per il servizio ricevuto dal privato introducendo ad un’ipotesi di appalto di servizi, per il quale l’affidamento “diretto” non sembra l’istituto giuridico ortodosso, dovendosi invece rispettare i criteri di imparzialità della pubblica amministrazione perseguiti dal codice dei contratti pubblici citato, criteri garantiti solo dall’espletamento di una gara.

3° CRITICITÀ: L’AFFIDAMENTO “DIRETTO” “GRATUITO” E L’IMPARZIALITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Tema collegato a quello che l’impianto da affidare in gestione sia “ con” rilevanza economica è quello riguardante la “gratuità” dell’affidamento e cioè la rinuncia dell’ente pubblico a richiedere un canone per la messa a disposizione dell’impianto al gestore privato. Da un punto di vista logico i due temi sono tra loro contrastanti: infatti se un impianto è “con” rilevanza economica e quindi produce risultati positivi perché l’affidamento dovrebbe escludere la corresponsione da parte del gestore privato di un canone all’ente pubblico concedente?

La “gratuità” si sposa con l’affidamento di un impianto che non

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L’art.5 è relativo alle procedure di affidamento degli impianti sportivi pubblici a favore di associazioni e società sportive senza scopo di lucro
Stadio Olimpico

produce margine di redditività e quindi di un impianto “senza” rilevanza economica, affidamento che anzi possa prevedere anche un contributo pubblico a sostegno delle spese di gestione, come precedentemente evidenziato.

Questa incoerenza non può che accentuare il distacco degli amministratori locali dall’applicazione concreta di questa normativa L’imparzialità della pubblica amministrazione rappresenta uno dei capisaldi dell’azione amministrativa pubblica. Affidare “direttamente” un bene pubblico ad un privato per la gestione e peraltro “gratuitamente” e senza un confronto competitivo rappresenta certamente un rischio per l’amministratore locale in mancanza di regole certe e condivise a livello nazionale.

4° CRITICITÀ: LA DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE

Altro tema che non sembra andare nella direzione della semplificazione riguarda i due documenti richiesti dalla norma e cioè il “progetto preliminare” accompagnato dal “piano di fattibilità economico finanziaria”, il cui contenuto minimo non viene codificato e, di fatto, demandato al singolo proponente concessionario.

In merito al “progetto preliminare”, rileviamo che secondo il codice dei contratti pubblici la progettazione in materia di lavori pubblici si articola secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici in “progetto di fattibilità tecnica ed economica”, “progetto definitivo” e “progetto esecutivo” (art.23 del D.lgs. 50/2016).

Il “progetto preliminare” e l’accompagnato “piano di fattibilità economico finanziaria”, richiamati dall’art. 5 in commento, possono identificarsi con il “progetto di fattibilità tecnica ed economica” dell’art. 23 del codice dei contratti pubblici? Se la risposta è affermativa, perché sono state utilizzate espressioni differenti che possono ingenerare confusione? Il dubbio però che si tratti di documenti diversi resta leggendo quanto indicato nel citato art.23 il quale si riferisce ad una analisi tecnica demandata a figure professionali (architetti, ingegneri), senza un’analisi economica e finanziaria cor-

Grandi impianti sportivi richiedono capacità e modelli gestionali rilevanti che la Riforma dello Sport deve inquadrare meglio

Forse allora ci si riferiva all’abrogato art. 17 del dpr 5.10.2010 n.207 in cui si definiva il “progetto preliminare” quale progetto che “definisce le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori” e che poteva comprendere anche un “quadro economico del progetto”.

Anche l’espressione “piano di fattibilità economico finanziaria” non trova un puntuale riscontro nell’ordinamento vigente, che, invece, affida le analisi economico finanziarie ai “piani economico-finanziari” (c.d. PEF- si vedano i ben 21 riferimenti nel codice dei contratti pubblici).

L’assenza di un puntuale riscontro nell’ordinamento accentua quindi l’incertezza dell’amministratore pubblico oppure aumenta la complessità di analisi dipendente da eccessivi documenti raccolti per poter procedere all’affidamento diretto.

5° CRITICITÀ: DESTINAZIONE DELL’IMPIANTO PER AGGREGAZIONE E INCLUSIONE

Altro tema di criticità è l’indicazione della norma in commento che l’impianto richiesto in gestione dal privato venga utilizzato per favo-

rire l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile

Questa destinazione d’uso dell’impianto sportivo si fonda solo su una progettualità dichiarata in idonee relazioni gestionali prospettiche, demandando poi di fatto allo stesso ente pubblico locale il costante monitoraggio sulla concreta attuazione dei proclami. Ciò porta a soppesare il fatto che l’affidamento consista in un atto di “fiducia” dell’ente pubblico sull’impegno

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relata.
Una società con scopo di lucro non potrebbe essere beneficiaria della disposizione di affidamento di un impianto sportivo pubblico:
DONATO FORESTA
è una criticità cui rimediare

del gestore, fiducia che ridimensiona il suo valore considerando che l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile rappresentano quasi sempre elementi intrinseci dell’utilizzo di impianti sportivi. Resta allora la più complessa verifica del rispetto dei progetti operativi ex post da parte dell’ente pubblico, piuttosto che la valutazione ex ante dei propositi aggregativi e inclusivi del potenziale gestore, verifica di carattere qualitativo a seguito di cui potrebbe intervenire un provvedimento di revoca, certamente foriero di contenziosi.

di “parzialità” laddove tale durata non risponda ai requisiti di proporzionalità richiesti dall’art.5 in esame. Infatti, quest’ultimo prevede che la durata sia determinata in proporzione al valore dell’investimento: in altri termini, maggiore è l’investimento iniziale e maggiore la durata della concessione.

In tal senso giova ricordare che sussiste già una normativa che definisce la durata della concessione in modo certamente più puntuale. Ci riferiamo all’art. 168 del codice dei contratti pubblici secondo cui “la durata massima della concessione non può essere superiore al periodo di tempo necessario al recupero degli investimenti individuato sulla base di criteri di ragionevolezza, insieme ad una remunerazione del capitale investito, tenuto conto degli investimenti necessari per conseguire gli obiettivi contrattuali specifici come risultante dal piano economico-finanziario”.

Ora è di tutta evidenza che l’amministratore locale nel determinare la “durata” dell’affidamento in gestione ricorra all’applicazione dell’art. 168 dianzi riportato, stante l’assenza totale di altri chiarimenti da parte della normativa riformistica. Quest’ultima in tal senso pecca ancora di un eccesso di semplificazione che poi però si tramuta in “assenza” di semplificazione

Da tutto quanto precede appare inevitabile la necessità di una revisione del d.lgs.38/2021, auspicando che l’eventuale revisione possa altresì comportare un coordinamento con le altre normative vigenti in tema di impiantistica (d.lgs.50/2016, l’art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n.289, commi 24, 25 e 26; l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l’art. 15 del decreto legge 25 novembre 2015, n. 185 “Misure urgenti per favorire la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane”; l’art. 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, comma 304, “legge sugli stadi”) per una reale e applicabile semplificazione.

Ultimo tema di criticità è la determinazione della durata della concessione che, ai sensi della normativa citata, non può essere inferiore ad un quinquennio

La durata della concessione comporta un’alterazione delle regole “di mercato” laddove essa sia oltremodo prolungata, escludendo altri potenziali nuovi operatori dalla gestione dell’impianto. Contemporaneamente la durata incide sulla valutazione dell’azione imparziale dell’amministrazione, spostando l’ago verso una visione

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6° CRITICITÀ: LA DURATA DELLA CONCESSIONE
DONATO FORESTA
ph LA architets
L’ obbligo di presentazione di un progetto di rigenerazione, riqualificazione e ammodernamento comporta un investimento che va recuperato con risultati positivi
ph Fluidra

Aquamore, l’evoluzione del modello gestionale italiano

L’evoluzione del modello gestionale non è improvvisabile: è il risultato di anni di lavoro finalizzati a rispondere in maniera qualificata alle esigenze del mercato dell’impiantistica sportiva pubblica in Italia.

Il progetto Aquamore nasce con l’obiettivo di creare luoghi d’incontro che sappiano offrire un’esperienza pienamente appagante per il corpo e per la mente, in am-

bienti moderni e sicuri, inclusivi e di qualità, dove coniugare benessere, divertimento e movimento.

Aquamore punta a creare  family destination pensate non solo per le esigenze di oggi, ma anche per quelle di domani, in cui contenuti, design e servizi si fondono in soluzioni in grado di soddisfare l’intera popolazione con una  high value strategy.

In pratica, ogni progetto, come do-

vrebbe essere per qualsiasi modello gestionale moderno, risponde ad una logica di lungo periodo, in cui l’investitore pubblico e l’investitore privato sono tutelati da un approccio gestionale non speculativo: solo in questo modo, infatti, si possono preservare gli interessi di tutti gli stakeholder coinvolti, generando una win-win-win situation in cui valore economico e valore sociale innescano un circuito virtuoso.

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Per un settore che sta trasformandosi rapidamente, una delle grandi novità è il modello varato dal gruppo P&G: oggi è un vero riferimento anche per molti enti locali e può competere, prevalendo, nel confronto con altre realtà emergenti, diverse delle quali straniere
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LA REDAZIONE
Aquamore Bocconi La redazione - info@wbox.it PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

IL MODELLO AQUAMORE – IL CLIENTE AL CENTRO

Il progetto Aquamore, nel guidare tutti gli stakeholder coinvolti nel processo, mantiene come propria stella polare l’utilizzatore finale Ogni scelta in termini di contenuti, logica e tecnologia applicata è pensata per offrire al cliente la miglior esperienza possibile. Questo approccio, certamente di non facile applicazione, rappresenta la chiave di volta necessaria per garantire il successo e la sostenibilità del progetto

Non si tratta di un percorso semplice: la polifunzionalità e la pluralità di target differenti che frequentano i centri Aquamore necessitano di una costante opera di sintesi tra le diverse istanze e di ricerca e sviluppo orientate al miglioramento. Non solo: i centri Aquamore sono pensati per soddisfare gli utenti di

oggi e ispirare anche la fruizione dei servizi di domani, in un contesto in cui la composizione della popolazione, i bisogni ed i comportamenti mutano rapidamente.

Declinare e mappare il cliente di un polo acquatico-sportivo è un’attività complessa, ma nell’analisi di questo specifico modello la scelta, anche in considerazione della vocazione fortemente pubblica e sociale che i centri assumono, è orientata alla famiglia nella sua accezione più ampia

Ambienti, logiche e servizi sono pensati per rispondere alle esigenze di qualsiasi fascia d’età, dal segmento neonatale alla terza ed alla quarta età, che oggi ha raggiunto un’alfabetizzazione motoria che non ha eguali nella storia della nostra società. Una delle sfide di maggior importanza per chiunque operi nell’ambito dell’attività

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LA REDAZIONE
Ogni progetto ha una logica di lungo periodo secondo cui l’investitore pubblico e l’investitore privato sono tutelati da un modello gestionale non speculativo

dividuo) assume un valore che, complici anche gli effetti post pandemia, oggi è difficilmente negoziabile. Per questa ragione in Aquamore vengono incentivate la contemporanea fruizione di più servizi da parte di più componenti dello stesso nucleo familiare non solo in termini economici, ma affiancando il servizio core agli elementi correlati in grado di soddisfare questa necessità.

Gli esempi in questo ambito sono molteplici: dagli ambienti di permanenza accoglienti al servizio hostess di spogliatoio per i più piccoli, pensato per regalare a chi li accompagna tempo per sé e al tempo stesso un contenuto edu-

cativo per la popolazione prescolare e scolare, dai contenuti dei nostri winter park alle attività legate alla bella stagione.

Ultimo ma non meno importante, è il senso di appartenenza: tutte le iniziative di Aquamore, dai Family Day delle attività agonistiche agli eventi di promozione e sviluppo sul territorio, dalla qualità del personale impiegato agli spazi messi a disposizione, sono orientate ad enfatizzare il senso di appartenenza ad una community in cui i comportamenti sani portano beneficio non solo all’individuo ma anche alla collettività

Convinzione del vertice di Aquamore è che solo questa visione, applicata in tutte le proprie sfaccettature ed in costante evoluzione, sia in grado di trasformare i centri sportivi pubblici, come siamo abituati a conoscerli, da meri erogatori di servizi più o meno efficaci ad elementi pulsanti dell’attività di una comunità, posizione cui ambisce ogni progetto Aquamore. Posizione cui dovrebbe ambire anche l’amministrazione pubblica proprietaria dell’impianto, seguendo l’esempio di questo progetto di successo pensato per tutta la collettività e non per una parte di essa come accadeva in passato. 

sportiva è infatti contenere sia nel breve sia nel medio periodo il cosiddetto  drop out sportivo della Generazione Z, come bene evidenziato in uno studio finanziato da Sport e Salute per il periodo 2020-2022. Facility sportive più belle, facilmente raggiungibili, con servizi che garantiscano un buon grado di flessibilità nella fruizione e che siano luoghi di aggregazione è quanto chiedono i giovani che praticano oggi.

Si tratta di esigenze facilmente estendibili a tutti coloro che vivono il mondo Aquamore. Benessere, divertimento e attività sportiva rappresentano i capisaldi attorno a cui vengono studiati e sviluppati il set di offerta dei servizi

Il tempo, nella duplice accezione greca di Chronos (intesa come quantità oggettiva) e Kairos (intesa come qualità per ciascun in-

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Aquamore Villafranca (VR)
LA REDAZIONE
Trasformare i centri sportivi pubblici da meri erogatori di servizi ad elementi pulsanti dell’attività di una comunità
Aquamore Villafranca - Wellness

LIFE FITNESS: LA NUOVA LINEA ASPIRE PER UNA GYMSPIRATION 2023

INEGUAGLIABILE

Sarà sicuramente l’anno del cambiamento della fitness industry, lo garantisce Life Fitness

Agli evidenti segnali di ripresa di tutto il settore fa da traino l’azienda americana che torna a partecipare alle fiere mondiali di riferimento: Ihrsa a San Diego e FIBO a Colonia. Due occasioni per scoprire le annunciate anteprime mondiali del team Life Fitness che presenterà novità uniche e riservate a clienti desiderosi di scoprire il futuro del fitness

Un saggio della potenza innovativa di Life Fitness lo avevamo avuto a fine 2022, con il lancio di On Demand (oltre 500 programmi d’allenamento accessibili dalle console delle macchine cardio e online) e con le nuove console SE4. Era solo un assaggio, perché con il nuovo anno ha fatto l’esordio la nuova linea cardio fitness Aspire, che permetterà a tante palestre ed hotel di dotarsi del meglio mondiale dell’attrezzatura a condizioni accessibili, godendo dell’alta qualità e dell’ineguagliabile tecnologia Life Fitness. Una prima presentazione in Italia sarà fatta a ForumPiscine allo stand Aqquatix, distributore per l’Italia dell’azienda americana, con i suoi marchi ICG, l’iconica Hammer Strenght e, ovviamente, Life Fitness. La rivoluzione del fitness by Life Fitness è appena iniziata e culminerà nel corso del 2023.

www.aqquatix.com

info@aqquatix.com

MYRTHA POOLS A MELBOURNE

I Mondiali di Melbourne sono gli ultimi Mondiali di nuoto della FINA. La Federazione di Nuoto Internazionale ha infatti deciso di cambiare nome in World Aquatics. Ma i Mondiali di Melbourne verranno ricordati anche per la piscina dei record. Quella del Melbourne Sports Aquatic Center, infatti, è una piscina che dopo essere stata protagonista dei Commonwealth Games nel 2006 e dei XII Mondiali FINA nel 2007, è tornata ad ospitare i Mondiali e lo ha fatto in grande stile. Un medagliere che, in assenza degli atleti russi, è stato dominato da Stati Uniti, Australia e dall’Italia, salita sul terzo gradino del podio. Ma c’è un altro pezzo d’Italia dietro questi mondiali ed è proprio la piscina Myrtha che ha portato a ben 14 Record del Mondo e 23 Championships Record. Un primato che solo il leader delle piscine da competizione e non solo, può vantare. Un record che è frutto di una tecnologia esclusiva, un record che è destinato ad aumentare ai prossimi Mondiali World Aquatics di Fukuoka.

www.myrthapools.com

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SHOW CLOUD, IL PRIMO GESTIONALE CREATO PER LA TUA IMPRESA SPORTIVA

Se un tempo dietro ogni impresa di successo c’era qualcuno che prendeva una decisione coraggiosa, oggi è indispensabile visualizzare i numeri per fare le scelte migliori per la tua azienda.

Show Cloud è il nuovo software gestionale dedicato a chi come te vuole accelerare lo sviluppo del proprio club, centro fitness, palestra e piscina, facendo scelte coerenti e congruenti con il percorso aziendale grazie ad una tecnologia semplice, innovativa e personalizzata.

Un software white label, brandizzabile e personalizzabile come vuoi, con tantissime funzioni pensate per migliorare l’esperienza dei tuoi clienti all’interno del centro e dei tuoi dipendenti nella quotidianità lavorativa. Queste sono alcune delle attività all’interno di Show Cloud:

App e app web

• Marketing automation integrato

Analisi KPI

Machine learning

• Integrazioni hardware

Rilevamento in tempo reale della frequenza cardiaca

durante gli allenamenti

Sistema di Pagamenti sicuri

• Programmi di allenamento personalizzati

Sessioni di Virtual Training

• Gestione delle risorse umane e agenda

Tecnologie all’avanguardia, cura dei dettagli e un pizzico di magia. Questi sono gli ingredienti di Show Cloud. Un programma in grado di coniugare velocità e qualità delle prestazioni, all’interno di una User Experience unica ed entusiasmante.

Per scoprire di più: showcloud.app - Tel. 347-7702152

giorgio.leo@showclub.it

FIT & GO, IL NUOVO MODO DI CONCEPIRE IL FITNESS

Fit And Go ha rivoluzionato il concetto di business con boutique di fitness hi-tech, Personal Trainer specializzati e tecnologie all’avanguardia, quali EMS, VACUFIT, CRIOFIT e SINTESI che permettono di raggiungere risultati concreti tramite un allenamento rapido ed intelligente. Grazie al metodo Fit And Go, si possono infatti raggiungere i propri obiettivi di benessere e forma fisica in soli 20 minuti di allenamento a settimana, pari a circa 3-4 ore di palestra tradizionale.

Fit And Go è il franchising leader in Italia nel settore del Fast Fitness, con 84 centri e corner su tutto il territorio nazionale, supportati da una solida struttura interna che assiste l’affiliato a 360° e da un modello di business che garantisce un rientro dell’investimento in tempo record. Unisciti alla rivoluzione del fitness, investi in un settore innovativo e in forte crescita e apri il tuo

centro Fit And Go! Se hai già un’attività avviata, ti bastano 20 mq per aprire il tuo corner e fare il salto di qualità.

www.fitandgo.it

franchising@fitandgo.it

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BUTTERFLIFE: SALUTE

RIVEDI GLI ACCORDI CON I COMUNI CON PROFESSIONE ACQUA

In questo periodo di difficoltà, è possibile, per i gestori di impianti pubblici che hanno stipulato con il Comune proprietario una concessione di servizi, rinegoziare gli accordi.

ButterfLife è il dispositivo medicale certificato, classe 2°, utilizzabile anche da personale non medico, di cui ogni palestra e piscina dovrebbe disporre per assicurare ad ogni singolo cliente un check up di ingresso e un programma altamente personalizzato. In soli 90 secondi, infatti, appoggiando le dita delle due mani sui sensori, permette di monitorare ben 5 parametri vitali, fornendo anche un tracciato ECG monotraccia, utilissimo per un primo controllo cardiaco eventualmente approfondibile.

Oltre all’ECG, in un minuto e mezzo ogni cliente nuovo o fidelizzato può controllare temperatura corporea, ritmo respiratorio, frequenza cardiaca, pressione arteriosa e ossigenazione del sangue; dati archiviati e gestiti dal portale MyVital interfacciabile con il software gestionale della palestra o della piscina

Uno strumento hi-tech che avvicina nuova clientela a palestre e piscine ed eleva la qualità dell’offerta, garantendo soprattutto ai tanti over 40 prevenzione, sicurezza e salute, con un effetto persuasivo sulla scelta di frequentare il centro sportivo. ButterfLife, una novità tecnologica tutta made in Italy senza eguali al mondo.

È evidente che il piano economico finanziario redatto all’inizio della concessione non può più essere sostenuto dal gestore, che necessita di rinegoziare gli accordi sulla base di situazioni impreviste ed imprevedibili che si sono verificate nel corso del contratto di gestione.

Va però redatto e presentato al Comune un nuovo PEF (Piano Economico Finanziario) che evidenzi queste nuove situazioni. Professione Acqua si propone come partner ai gestori per redigere e presentare al Comune la richiesta, corredata dei necessari documenti.

Per informazioni: Telefono 0376854931

www.professioneacqua.it info@professioneacqua.it

I PULITORI ZODIAC PER PISCINE SPORTIVE

Lo sviluppo della gamma di robot pulitori elettrici di Zodiac si estende al settore delle piscine pubbliche con le novità Vortrax, Arco e Arcomax.  Queste nuove linee si contraddistinguono per la qualità dei loro materiali e le elevate prestazioni nella manutenzione di piscine all’interno di strutture sportive o dedicate all’hospitality. Si tratta di robot pulitori resistenti e innovativi, caratterizzati da una tecnologia all’avanguardia e ideati per un uso intensivo, coprendo vasche fino a 50 metri di lunghezza. L’aspirazione ciclonica brevettata, potente e duratura, è in grado di raccogliere tutti i tipi di detriti, trattenendo anche quelli più fini all’interno del voluminoso filtro a due strati. I sensori intelligenti integrati garantiscono cicli di pulizia completi, ottimizzando tempi e movimenti. Nei modelli dotati di connettività inte grata, inoltre, è possibile program mare i cicli tramite app, permetten do così una gestione semplificata.

L’innovazione di Zodiac si è spinta oltre e, anche per le piscine residen ziali, ha introdotto un’importante no vità: Freerider, il primo robot pulito re automatico senza cavo.

zodiac-poolcare.it

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E CONDIZIONE FISICA DI OGNI CLIENTE MONITORATI IN 90 SECONDI

WIBIT PEAKZ: NOVITÀ ASSOLUTA E WINNER AWARD A IAAPA 2022

Wibit afferma ancora una vol ta di essere il pioniere nel mon do dei parchi gonfiabili in ac qua lanciando l’ultima novità assoluta vincitrice del premio di miglior prodotto dell’anno allo IAAPA di Orlando lo scorso novembre. Con WIBIT PEAKZ si aprono nuovi orizzonti con esperienze uniche ed irripetibili per ogni utente, dalle famiglie ai gruppi di amici. 14 tipologie di ponti offrono diversi livel li di difficoltà a diverse altezze dall’acqua mettendo alla prova l’equilibrio, l’abilità e la velocità dei Wibit fans. La soddisfazione di attraversare un ponte unito al divertimento di cadere in ac qua e di riprovarci per vincere la sfida rende il tutto un’emozione adrenalinica senza eguali.

La sicurezza rimane la priorità assoluta come per tutti i prodotti Wibit. Con 25 anni di esperienza, oltre alle certificazioni TUV (EN ISO 25649), Wibit Peakz esprime i più elevati standards. Inizia con Wibit Peakz ispirandoti ai percorsi standard di diverse misure ed altezze che potranno essere espansi in qualsiasi momento. Disponibile per mari, laghi e piscine, Wibit Peakz può essere connesso agli altri Sportspark Wibit, attraendo costantemente visitatori per la sua versatilità e innovazione.

www.

info@aqquatixfun.com

DAL 1972, DEPA È SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE E VENDITA DI GRIGLIE PER PISCINE A SFIORO

Le griglie per piscina Depa sono realizzate in Green PVC, riciclabile al 100%, non ingialliscono, non galleggiano e non si rompono grazie agli elevati spessori.

• Garanzia di 5 anni su tutti i modelli. Struttura solida e resistente.

Ampia gamma colori personalizzabile.

Qualsiasi larghezza, mm. per mm.

Certificate antiscivolo a norme DIN 51097.

www.depatech.com

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FAVARETTI PADEL, CAMPI DA PADEL

DALLA PROGETTAZIONE ALLA PRODUZIONE ED INSTALLAZIONE

Fra le aziende italiane che per prime hanno scommesso sul padel si distingue Favaretti Group, da anni attiva nel mondo dell’impiantistica sportiva. Forte di una consolidata esperienza nella realizzazione di tensostrutture per lo sport, per rispondere alla crescita verticale della domanda, ha varato la nuova divisione “Favaretti Padel” dedicata alla progettazione, produzione ed installazione di coperture e campi di alta qualità, pienamente rispondenti alle normative vigenti ed in grado di interpretare le necessità dei giocatori e club più esigenti. L’azienda veneta si distingue soprattutto per la capacità di assistere la propria clientela a 360°: non esaurisce il proprio compito con la sola fornitura di campi, ma si occupa finanche dello studio di fattibilità del progetto, della progettazione esecutiva, della produzione della carpenteria metallica e teloneria e, per finire, dell’installazione vera e propria dell’opera. Ad oggi il mercato italiano registra una percentuale di campi indoor pari al 32% del totale (eravamo solo al 23% nel 2019) e la convinzione dell’azienda è che, indipendentemente dalla provincia d’installazione, si arriverà al 65-70% del totale entro il 2025.

www.favarettigroup.it www.favarettipadel.it

I CORSI DI PROFESSIONE ACQUA OGGI ANCHE ONLINE

info@favarettigroup.it

Da oltre 20 anni Professione Acqua, Centro Formativo Paritetico riconosciuto da UNASF Conflavoro, realizza corsi per manutentori e responsabili di piscina. Dal 2021 i nostri corsi si svolgono anche online.

Acquistando il corso, lo studente potrà seguire le lezioni preregistrate e scaricare il manuale didattico e le slides. Una volta pronto, potrà prenotarsi per fare l’esame. Ad esame superato, svolto sempre on-line ma in diretta con un docente, si riceverà l’attestato. Gli attestati sono emessi da UNASF-Conflavoro e erogano 4 crediti formativi per la sicurezza dei lavoratori.

Questi corsi possono essere tenuti in presenza presso il domicilio del cliente personalizzati sull’impianto e sulle esigenze della singola piscina. In questo il personale del centro natatorio riceverà la corretta formazione in funzione della propria funzione.

Per saperne di più sui corsi on-line: www.professioneacqua.it

Per avere info sui corsi a domicilio: formazione@professioneacqua.it

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DOLPHIN LIBERTY - NOVITÀ 2023

Polimpianti presenta LIBERTY, la nuova gamma di pulitori automatici per piscine DOLPHIN di Maytronics.

Liberty 200, 300 e 400, hanno un innovativo design senza fili per una libertà di movimento senza precedenti e carica della batteria a induzione con aggancio magnetico che ne semplifica l’utilizzo. Sono adatti a piscine fuori terra e ad ogni tipologia di piscina interrata fino a 10 m, puliscono fondo

AQQUATIX, L’ECCELLENZA DEL

FRA ATTREZZATURE TOP E FORMAZIONE EAA

vasca e pareti e sono dotati di gancio di recupero per una facile rimozione dall’acqua. Liberty 300 e 400 hanno la possibilità di selezionare la modalità ECO per cicli di pulizia brevi ed efficienti, grazie al selettore di ciclo è possibile personalizzare la pulizia per il solo pavimento o per pavimento e pareti e sono dotati di clicker: accessorio da immergere nell’acqua e scuotere per richiamare il robot che quindi raggiunge la linea battente acqua e attende di essere recuperato.

Liberty 400 pulisce anche la linea battente acqua ed è dotato di App MyDolphinTM Plus, con connettività Bluetooth per impostare programmi di pulizia personalizzati.

www.polimpianti.it info@polimpianti.it

MASTER POOL BUILDING, OVVERO IL COSTRUTTORE DI PISCINA QUALIFICATO

Diventare Master Pool Building non è facile e non è per tutti. In primis bisogna essere in possesso di tutte le abilitazioni di legge, cosa purtroppo non così scontata in Italia, essere già un Professionista affermato nel settore e essere disposto a far certificare le proprie conoscenze e competenze da Acquanet, una delle più grandi Associazioni del settore. Per poter ottenere e mantenere nel tempo questo riconoscimento infatti, titolare o Responsabile Tecnico dell’azienda devono frequentare un corso teorico/pratico di 80 ore, superare 2 sessioni d’esame e impegnarsi a frequentare corsi di aggiornamento annuali esattamente come avviene per Collegi e Ordini Professionali.

Aqquatix torna a ForumPiscine per presentare i pezzi pregiati della sua collezione che vanta molti tentativi di imitazione; grazie a Star Treadmill, BPM o Active Aquabike, Moon Walker, Round Jump, Vertical Dynamic ed altri attrezzi, il circuito in piscina è sintesi di eccellenza: modulabile e ideale per ripensare l’ordinaria offerta di attività. Oltre al training con le sole Aquabike o gli Star Treadmill, spazio al circuit training multi stazione per gruppi più o meno numerosi. Replicare poi anche in acqua quanto avviene in palestra, grazie all’uso di app e tecnologia indossabile, permette di ridefinire l’idea di allenamento in piscina: non solo nuoto libero, ma aquafitness training “libero” come orari in vasca ed ogni cliente con il proprio programma personalizzato per intensità e minutaggio su ogni attrezzo. Un percorso che incontra i gusti della clientela facilitato dalle attrezzature Aqquatix, ancor più se i trainer del club vengono formati attraverso corsi interni on demand che offre EAA in sinergia con Aqquatix. Il rinnovo del modello di gestione passa da un servizio aggiornato e ripensato per la clientela, offrendo il meglio dell’attrezzatura: per saperne di più vi aspettiamo a ForumPiscine.

www.aqquatix.com

info@aqquatix.com

Affidarsi ad un Master Pool Building per realizzare una nuova piscina, per ristrutturare quella esistente o semplicemente per affidargli la funzione di “addetto agli impianti tecnologici” significa essere certi che il lavoro verrà svolto da un’azienda seria e competente. Se quando scegliete un fornitore valutate altro oltre che il solo costo, allora è il caso che vi affidiate ad un Master Pool Building. Al momento sono solo una ventina (il progetto è nato a ottobre) ma presto ne seguiranno altri.

Per scoprire chi sono i primi Master Pool Building italiani, per saperne di più sul progetto e per ogni altra informazione:

www.masterpoolbuilding.it

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CIRCUIT TRAINING
WELLBEING Imprese

I corsi a tua disposizione

CALENDARIO CORSI EVENTI

Certificazioni

Fiere ed Eventi internazionali in programma

ONLINE Q1 - Corso AQUAFITNESS INSTRUCTOR - First ONLINE dal 28/01/2023 al 29/01/2023 ONLINE Corso ACQUA E DISABILITÀ: La Disabilità Fisica ONLINE 12/02/2023 ONSITE Corso “DOLCE ATTESA”: Attività in acqua per Gestanti e la coppia in attesa Lombardia / MILANO dal 18/02/2023 al 19/02/2023 ONLINE Q1 - Corso AQUAFITNESS INSTRUCTOR - First ONLINE dal 25/02/2023 al 26/02/2023 ONSITE Corso ACQUATICITÀ NEONATALE Veneto dal 04/03/2023 al 05/03/2023 ONLINE Q2 - Corso WATER EXPERT in AQUAFITNESS ONLINE dal 04/03/2023 al 05/03/2023 ONLINE Corso ACQUA E DISABILITÀ: La Programmazione ONLINE 12/03/2023 ONLINE Corso ACQUA E DISABILITÀ: La Disabilità Psichica ONLINE 26/03/2023 ONSITE Seminario BABY EXPERIENCE: WATSU® PER BEBÈ Lombardia / Milano 16/04/2023 ONSITE Corso ACQUA E DISABILITÀ: La Disabilità Sensoriale Lombardia / Pavia PISCINA IDEABLU 14/05/2023
FIERA FORUMPISCINE Bologna / Fiera di Bologna Italia dal 15/02/2023 al 17/02/2023 FIERA IHRSA San Diego / California USA dal 20/03/2023 al 22/03/2023 EVENTO AQUASPRING WEEKEND Milano / Aquamore - Bocconi Italia dal 25/03/2023 al 26/03/2023 FIERA FIBO Colonia / Exhibition Centre Germania dal 13/04/2023 al 16/04/2023 FIERA RIMINIWELLNESS Rimini / Fiera di Rimini Italia dal 01/06/2023 al 04/06/2023 FIERA ELEVATE 2023 Londra / Excel Regno Unito dal 14/06/2023 al 15/06/2023 EUROAQUATIC.IT CORSI IN PRESENZA E ONLINE PERSONAL TRAINER AZIENDALI CERTIFICAZIONI RICONOSCIUTE DAL CONI
CREA UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE DIvenTA BOX UFFICIALE HAMMER STRENGHT PER I TUOI CLIENTI scorpi di più @hammerstrengthinternational @aqquatixgroup AQQUATIX - Limena (PD) Tel. +39 049 7381150 info@aqquatix.com | www.aqquatix.com

IL NUOTO DEL FUTURO. OGGI

Grazie alla passione per le sfide e alla capacità, tutta italiana, di trovare soluzioni anche per i progetti più complessi, Myrtha Pools da 60 anni è sinonimo di sport, fitness, relax e divertimento in acqua.

Aquamore Bocconi Sport Center (MI) www.myrthapools.com

Articles inside

Aquamore, l’evoluzione del modello gestionale italiano

13min
pages 64, 66-74

La riforma dello sport e la gestione degli impianti sportivi pubblici

7min
pages 58, 60-63

valutazione

3min
pages 54-58

Il “caro energia” (quasi) vantaggioso

1min
page 54

Il fenomeno padel in italia

2min
pages 52-54

Le nuove sfide per il risparmio energetico ed idrico

4min
pages 50-52

Piscine pubbliche meno energivore e più sostenibili

3min
pages 48-50

Attività acquatica vs attività terrestre

4min
pages 44-46

Nicola Devescovi: DEPA, 50 anni di qualità

4min
pages 40-42, 44

Dal budget al CRM: come digitalizzare il business in palestra e in piscina

3min
pages 36-38

VOGLIAMO PISCINE FELICI!

3min
pages 33-36

Che sarà del mercato del fitness/wellness?

1min
page 32

Riforma dello sport e tutela dei minori

2min
pages 30-32

Gli impianti delle piscine

3min
pages 28-30

REX, il gotha del fitness imprenditoriale e manageriale

6min
pages 22-26, 28

Età anagrafica ed età biologica

3min
pages 18, 20-22

SHOW CLOUD, GESTISCI IL TUO CENTRO CON LA FORZA DEI NUMERI

1min
page 16

HA WELLBEING AI LETTORI

11min
pages 8, 10-15

Wellbeing: la nuova stagione del fitness e della piscina

1min
pages 6-7

Sommario

1min
page 4

Aquamore, l’evoluzione del modello gestionale italiano

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La riforma dello sport e la gestione degli impianti sportivi pubblici

7min
pages 58, 60-63

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3min
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Il “caro energia” (quasi) vantaggioso

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Le nuove sfide per il risparmio energetico ed idrico

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Piscine pubbliche meno energivore e più sostenibili

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Attività acquatica vs attività terrestre

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Nicola Devescovi: DEPA, 50 anni di qualità

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Dal budget al CRM: come digitalizzare il business in palestra e in piscina

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VOGLIAMO PISCINE FELICI!

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Che sarà del mercato del fitness/wellness?

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Riforma dello sport e tutela dei minori

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Gli impianti delle piscine

3min
pages 28-30

REX, il gotha del fitness imprenditoriale e manageriale

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pages 22-26, 28

Età anagrafica ed età biologica

3min
pages 18, 20-22

SHOW CLOUD, GESTISCI IL TUO CENTRO CON LA FORZA DEI NUMERI

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HA WELLBEING AI LETTORI

11min
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Wellbeing: la nuova stagione del fitness e della piscina

1min
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