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RISVEGLI IN CITTÀ

Possiamo ammetterlo, questo è stato un lungo e freddo inverno e non vediamo l’ora di riporre i nostri lunghi cappotti dentro l’armadio, alla volta di una primavera mai così tanto desiderata. Uscire e godersi la prima aria al profumo di fiori, i tramonti che si fanno sempre più attendere. In questa ammaliante cornice di rinascita, siamo partiti alla volta dei segreti di un centro storico da ammirare a testa insù. Raccontandovi e mostrandovi la bellezza senza tempo delle ventisei case torri medievali sopravvissute nel corso dei secoli, letteralmente inglobate nella storia di una città antichissima. Prato significa anche arte ed è proprio in questo preciso momento che la nostra massima istituzione in materia di arte contemporanea, il Centro Pecci, è il protagonista di una nuova primavera, iniziata sotto il segno di quattro acquisizioni, un nuovo direttore, Cristiana Perrella, che abbiamo avuto il piacere di intervistare e una mostra, quella personale di Mark Wallinger equilibratamente pop – pensata quindi non solo per il pubblico degli intenditori ma per una platea più ampia - e di rilievo internazionale. Giungiamo al grande teatro, attraverso un incontro con una donna di spettacolo intensa e passionale, il nostro con Maddalena Crippa, ci ha rivelato il suo lontanissimo legame con Prato, che risale al 1975, anno del suo debutto in teatro nel Campiello diretto da Strehler e molto altro ancora. Esattamente nel cuore di Prato si sviluppano due mondi di progettazione e bellezza, microcosmi di ricerca dove si generano idee architettoniche uniche, parliamo di Sabrina Bignami e Alessandro Capellaro dello studio B-arch e di Alessia Bettazzi e Pierluigi Percoco di B + P architetti, protagonisti della nostra rubrica Segni Particolari. In un panorama musicale indipendente italiano che muore dalla voglia di essere sempre più “libero”, incontriamo Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, on stage nell’atmosfera underground del Capanno Black Out a fine marzo. Giovani, dotati di tecnica, ottimo palato, senso dell’estetica e voglia di sperimentare. Sono i bartender, gli alchimisti del nuovo millennio. Pensavate che Prato non potesse concorrere a innalzare questo nuovo trend? Ne abbiamo scelti quattro e ci siamo fatti rivelare il loro cocktail cult della primavera, scoprite con noi i locali perfetti per tirare tardi nelle tiepide notti che verranno.

LA PRIMA ARIA AL PROFUMO DI FIORI, I TRAMONTI CHE SI FANNO SEMPRE PIÙ ATTENDERE. IN QUESTA AMMALIANTE CORNICE DI RINASCITA, PRATO HA I SUOI ASSI NELLA MANICA

Spettacolo

MARZO

Iniziamo bene, iniziamo col rock. Il 17 marzo al Capanno Black Out, i Meganoidi, l’affermato gruppo genovese, presenta nell’unica data toscana il nuovo album Delirio Experience. Ci spostiamo al Teatro Metastasio dove, fino al 18 marzo, Konstantin Bogomolov, regista protagonista della scena russa, presenta un riadattamento del capolavoro dostoevskijano Delitto e Castigo, riconducendolo alla nostra più bruciante contemporaneità senza riscriverne il testo originale. Al Teatro Magnolfi, fino al 25 marzo, la compagnia teatrale Gli Omini porta scena i suoi drammi più memorabili: La famiglia campione (venerdì 16 e sabato 17) e Più carati (domenica 18), che sarà riproposto nel secondo fine settimana (venerdì 23) insieme alla nuova produzione Controllori (sabato 24 e domenica 25). Da martedì 20 a giovedì 22 tre piacevoli conversazioni con il pubblico che ha visto o vedrà i tre spettacoli che Gli Omini hanno scelto per raccontarsi in scena. Al Fabbricone, dal 22 al 25 marzo, Carmelo Rifici porta in scena Ifigenia, Liberata un dramma in cui i testi di Euripide si mescolano a quelli dell’Antico e Nuovo Testamento, di Omero, Eschilo, Sofocle, Nietzsche, Fornari e Girard, per fornire storie e riflessioni sulla violenza dell’uomo come realtà inestirpabile e mistero senza fine. Il 22 marzo, al Teatro Politeama Pratese, la Camerata Strumentale Città di Prato fa festa per i suoi vent’anni e celebra il centocinquan- tesimo anniversario della scomparsa di Rossini con la brillante Sinfonia già erroneamente riferita al Viaggio a Reims. Affronta quindi la Sinfonia n. 100 di Haydn, dove l’autore fa esplodere a sorpresa le sonorità d’una fragorosa banda turca di percussioni, che la tradizione ha equivocato come musica «militare» e che invece di militaresco non ha proprio nulla. Al classico dei classici, la Quinta Sinfonia di Beethoven, nella lettura di Johathan Webb, spetta il compito di chiudere in giubilo ottimistico un programma che guarda al futuro, ai vent’anni che verranno. Stessa sera, quella del 22 marzo, per il Berretto a Sonagli di Luigi Pirandello, sul palco del Teatro Borsi. Al Fabbricone, dal 27 al 30 marzo, in prima assoluta,

Livia Gionfrida trae spunto da memorie individuali e collettive legate all’immaginario religioso, alla Passione di Cristo e alla storia di Pinocchio per Gioia. Via crucis per simulacri, una singolare via crucis dove la vita di una madre e di un figlio si mescolano ai fatti di cronaca e a interviste raccolte in carcere. Chiudiamo il mese con un live imperdibile. Martedì 31 marzo al Capanno Black Out, uno dei volti più interessante del panorama musicale indipendente italiano, Colapesce, con il suo “Infedele Tour” (leggi la nostra intervista a pagina 56).

Aprile

Al Teatro Metastasio, dal 4 all’8 aprile, in occasione del cinquantenario dalla morte di Don Lorenzo Milani, Vangelo secondo Loren- zo, scritto da Leo Muscato (che cura anche la regia) e Laura Perini, è un viaggio nel mondo del Priore di Barbiana che prova a divulgare la preziosa rarità d’un pensiero vibrante e radicale ripercorrendo le stagioni della sua breve vita e del suo apostolato sacerdotale. Quattro serate speciali con ospiti d’eccezione festeggia la X edizione della rassegna di musica ai confini del jazz, Sounds on Friday, dal 6 al 27 aprile, al Circolo La Libertà di Viaccia. L’esplosivo e contagioso universo di ispirazioni afro e american black è il filo conduttore dei quattro concerti di questa edizione: il 6 aprile “Play Ellington”, il 13 aprile – “Rahsaan”, il 20 aprile –“Artetto”e infine il 27 aprile con “NicoGoriSwing10tet”. Al Fabbricone, dal 12 al

15 aprile, Roberto Trifirò è il protagonista di uno dei capolavori di Molière Il Misantropo che la regista Monica Conti rilegge per mettere in evidenza e in ridicolo le dinamiche dell’adulazione, dell’ipocrisia, del doppiogiochismo, facendone emergere nella musicalità e nel ritmo dei dialoghi. Ultimo spettacolo in programma nel Cartellone 2018 del Teatro Politeama è Una festa esagerata, scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme, il 14 e 15 del mese. Al Metastasio, dal 17 al 22 aprile, in prima assoluta, il regista Massimiliano Civica e l’autore Armando Pirozzi firmano Belve, una farsa che racconta una delirante cena tra due coppie, tra frutti di mare avvelenati, strane macchinazioni e improbabili convitati.

Al Teatro Magnolfi dal 27 aprile al 6 maggio: Sandro Lombardi porta in scena le sue piece più celebri. Considerato uno degli artisti più carismatici e poliedrici del panorama teatrale italiano e da molti il più grande attore della sua generazione. Il 26 aprile al Teatro Borsi a tutto Jazz con Francesco Zampini & Ben Van Berger in Concerto.

MAGGIO

Ospiti internazionali, mostre fotografiche, talk show, libri, cinema, teatro e musica. Torna a Prato dal 3 al 6 maggio 2018 Mediterraneo Downtown, il primo festival italiano sul mediterraneo contemporaneo. Mediterraneo Downtown conferma, per la sua seconda edizione, la stessa formula che lo scorso anno ha portato in città 3000 spettatori e 80 ospiti da 13 Paesi del Mediterraneo: tanti incontri, una libreria con titoli dedicati all’area, uno spazio bambini sempre più colorato e ricco di laboratori, una matinée per gli studenti, fumetti e fumettisti, uno spettacolo serale, tanto cinema con i migliori titoli del “Middle East Festival” e del “Terra di Tutti Film Festival” e il Premio “Mediterraneo di Pace”. Molte anche le novità per il 2018: una sezione dedicata alle principali città mediterranee (Istanbul, Il Cairo, Napoli, Odessa) raccontate in piazza da artisti, giornalisti e scrittori nelle piazze del centro storico, una rassegna stampa quotidiana sui temi del mediterraneo a cura di TV2000 e la redazione di Lercio, letture a cura del Museo Migranti e, infine, un concerto all’alba.

MUSEO DEL TESSUTO

Invidiata per le sue vezzosissime mise dall’improbabile al sublime, Maria Antonia d’Asburgo, Marie Antoinette Capeto per i sudditi francesi - che l’amarono e finirono per odiarlaè stata il personaggio perfetto per l’invenzione cinematografica di Sofia Coppola. E, novella Madame Bertin, Milena Canonero nel 2007 ha ricevuto per i costumi l’Oscar di quell’anno, anche perché i suoi abiti sono stati definiti dalla critica “la miglior reinterpretazione cinematografica mai realizzata dell’abbigliamento del XVIII secolo”. Proprio con venti degli abiti preparati per Marie Antoinette apre la stagione espositiva del Museo: capi maschili e femminili che sono stati indossati dai personaggi principali della pellicola statunitense e che fanno splendida mostra nelle sale fino al 27 maggio, narrazione iconica di un mondo che fu e che (a suo modo) ancora è. Il titolo della mostra, inevitabilmente: Marie Antoinette. I costumi di una regina da Oscar. Negli spazi del Museo rimane poi visitabile, fino al 29 aprile, una rassegna che completa perfettamente l’esposizione, ovvero Il capriccio e la ragione. Eleganze del Settecento europeo, dedicata appunto all’evoluzione dello stile e della moda nel secolo dei Lumi.

CENTRO PECCI

Rimarrà aperta fino al 3 giugno la prima mostra personale itinerante dell’artista inglese Mark Wallinger, il cui nome riecheggia potente anche nel titolo Mark Wallinger Mark, segno palese della ricerca profonda sull’identità che questi ha nel suo DNA fin dagli esordi della carriera. Una carriera che spazia tra pittura, scultura, fotografia, video, installazione, performance e arte pubblica.

Il Centro espone le sue opere più significative e apre a una sua nuova comprensione. Per l’occasione Wallinger ha realizzato Pietre Prato (2018) opera site-specific, con pietre numerate a mano per indicare l’intrinseco contrasto tra il lavoro dell’uomo e la scala temporale della geologia, accompagnando riflessioni sulla mortalità e sulle liste degli scomparsi e degli ignoti.

Fattoria Di Celle

L’ottantesima installazione della Collezione Gori non smentisce la capacità innovativa di questo spazio ‘rubato’ alla Natura per l’arte e dal 24 marzo ospiterà La Serra dei Poeti, di Sandro Veronesi (con la sua opera prima d’architetto) e Andrea Mati, paesaggista-musicista. Trenta splendidi cipressi varietà Bolgheri, disposti su quattro filari, che convergono verso la Serra, progettata appunto da Veronesi e ispirata a quel mito ingegneristico del paraboloide iperbolico espressione plastica della ‘resistenza per forma’ - che vuol qui rappresentare la poesia nella storia dell’uomo. La Serra, infatti, accoglierà un semenzaio dove le essenze saranno incubate e prodotte, per rendere omaggio ai poeti del presente. I trenta cipressi sono l’impegno iniziale a sanare le ferite che la tempesta di vento del 5 marzo 2015 inflisse a ben 550 delle piante della Fattoria.

Lottozero

Lottozero partecipa alla Fashion Revolution Week, evento mondiale dedicato alla consapevolezza nel consumo della moda, con la seconda edizione di Fashion Revolution Fair, un appuntamento di due giorni, il 21 e il 22 aprile, durante il quale sarti sia locali che internazionali lavorano in diretta, espongono e vendono alcuni dei loro pezzi unici.

Patrizia Di Carrobio

Una vita a gioiello

A rendere un gioiello questo libro sono anche le illustrazioni del pratese Marco Milanesi, insieme alle storie e alle curiosità porte con la grazia lieve di una signora dei gioielli come appunto Patrizia di Carrobio, una delle prime banditrici donne di Christie’s New York e oggi commerciante di diamanti, pietre preziose e gioielli vintage. In questo libro, curato da Francesca Joppolo, racconta la sua vita e le sue esperienze, i gioielli e i ricordi, intrecciati con la storia del costume e quella del cinema. Un mondo nel quale la bellezza e l’arte hanno sempre uno spazio. Anche se racchiuso nei pochi centimetri di una spilla.

14 euro

Le Case del malcontento

Samuele Radi dal suo paese di Maremma era riuscito a scappare. Ma, inatteso, c’è anche tornato. E tornare non è sempre come quando Ulisse riuscì a riabbracciare Penelope. Anche perché una Penelope che l’attenda Radi non ce l’ha. Ma una storia d’amore che l’aspetta c’è, con una giovane che non è del paese de Le Case. Ed è una storia pronta a scatenarsi e diventare la miccia che fa scoppiare le storie di quanti tra le mura di quel paese sono asserragliati da sempre, impauriti dalla vita mentre anelano immergervisi. È così che il romanzo di Naspini racconta un mondo con tutte le sue voci. Nessuna esclusa e nessuna protagonista. Se non Le Case. 18.50 euro

Un’altra cena o di come finiscono le cose

Un romanzo breve, uscito dalla penna di uno che si è sempre definito (almeno fino a quest’anno) autore di racconti; un romanzo breve che s’insegue nelle pagine che narrano di una cena tra quattro amici, una cena apparentemente senza anomalie rispetto ai ritmi del loro vivere quotidiano e consolidato. Ma come accade nelle tessiture più elaborate, i discorsi dei quattro amici finiscono per rivelare a tutto tondo le loro esistenze e le loro passioni, i desideri remoti e le abitudini che non cambieranno mai. Sottile invece la coscienza del disastro che li attende, ognuno a suo modo, e che è ormai impossibile evitare.

12 euro

Gli autunnali

Il volto di lei è quello della splendida amante di Amedeo Modigliani, la pittrice Jeanne Hébuterne, ed è raffigurato in una fotografia che il protagonista tiene in tasca - rispettosamente piegata in quattro. Il pretesto è tutto qui, nell’innamoramento sulla lama della follia di un uomo dalla vita perfettamente inscritta nella quiete di un matrimonio, di un lavoro, di un quartiere, di una città struggente d’oro come Roma nei tramonti di settembre. L’amore per Jeanne pare quello platonico e perfetto dei romantici tormentati come il giovane Werther e Jacopo Ortis, finquando a rovesciare il mondo sulla scena non arriva una donna che ha lo stesso volto di Jeanne e una vita vera… 17 euro

Aperto tutti i giorni prAnzo e cenA chiuso il lunedì e sAbAto A prAnzo

SONO APERTE LE PRENOTAZIONI PER IL PRANZO DI PASQUA E LUNEDÌ DI PASQUETTA

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