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L’ELEGANZA DELLO SFARZO

La mostra ‘Marie Antoinette’, al Museo del Tessuto di Virginia Mammoli

Uno sguardo e ti trovi catapultato nella Francia del Settecento. È la mostra Marie Antoinette. I costumi di una regina da oscar, al Museo del Tessuto di Prato fino al 27 maggio. Accanto a abiti e tessuti originali dell’epoca, i capolavori della costumista di fama mondiale Milena Canonero realizzati per il film del 2006 Maria Antoinette diretto dalla regista americana Sofia Coppola e interpretato da una magnifica Kirsten Dunst

Eleganti pizzi, merletti e delicate decorazioni floreali danno vita a abiti che la critica ha definito “la migliore reinterpretazione cinematografica mai realizzata dell’abbigliamento del XVIII secolo” e che hanno valso a Milena Canonero il Premio Oscar. Abiti disegnati tenendo conto del ritratto psicologico del personaggio e studiando attentamente l’iconografia della pittura europea del tempo unita a accenni contemporanei, come la selezione di colori ‘sweet candy’, e dettagli paradossali, come le scarpe di Ma- nolo Blahnik e le All Star Converse indossate dalla regina.

Il percorso espositivo si apre con una sezione dedicata alla figura amata e controversa di Maria Antonietta. Un’istallazione multimediale ripercorre le tappe più significative della sua vita, raccontando anche il contesto sociale in cui è vissuta e soprattutto la sua grande passione per la moda. Vestita solo dai migliori artigiani della Francia, era solita indossare abiti sontuosi, accessori raffinati, parrucche stravaganti e preziosi gioielli, dettando stile non solo tra le nobildonne di Versailles, ma in tutte le corti europee.

Tra alcuni corsetti e sottogonne spicca l’abito realizzato per il servizio fotografico che la rivista Vogue America ha dedicato al film. La mostra prosegue poi nell’ampia sala che ospita più di venti costumi maschili e femminili indossati dai protagonisti del film

Dall’abito che la protagonista veste alla par-

Prato

In alto: l’abito dello shooting di Vogue (ph. Leonardo Salvini) Nella pagina a fianco: un altro magnifico costume in mostra (ph. Marco Badiani)

Oltre 20 costumi indossati durante le riprese del film.

Sulla destra dell’immagine in alto: i vestiti della famosa scena dell’incoronazione (ph. Leonardo Salvini) tenza dalla corte di Vienna, a quello composto da busto e doppio panier della celebre scena della vestizione alla francese; dai costumi indossati da Maria Antonietta e Luigi XVI per l’incoronazione, a quelli legati agli incontri con il Duca di Fersen e Madame du Barry, fino a quelli della fuga da Versailles.

L’allestimento evoca i grandi saloni di Versailles con cornici sospese e un’imponente scalinata a gradoni, che simboleggia la parabola dei successi e dei drammi vissuti da questa regina.

Al centro della grande pedana una proiezione ricrea uno spazio all’aperto che richiama i giardini del Trianon, luogo tanto amato da Maria Antonietta.

A chiudere il percorso, alcuni frame del film, che richiamando i costumi esposti fanno rivivere in maniera palpabile tutte le emozioni dal racconto cinematografico di Sofia Coppola. La storia di un’adolescente dei nostri giorni che accoglie, in un contesto di assoluta rigidità di convenzioni, l’aspetto più piacevole della sua vita a Versailles.

La mostra è stata organizzata in collaborazione con la Sartoria The One, la più gio- vane sartoria cinematografica e teatrale di Roma che custodisce un vastissimo patrimonio di abiti che raccontano la storia dello spettacolo televisivo, teatrale e cinematografico italiano e straniero, tra cui quelli qui esposti. Inoltre Marie Antoinette. I costumi di una regina da oscar è affiancata, non casualmente, da un’altra esposizione dedicata all’evoluzione dello stile e della moda durante il XVIII secolo, progettata questa volta in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e Museo Stibbert di Firenze: Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento europeo, nella Sala dei Tessuti antichi fino al 29 aprile.

Tra le iniziative collaterali: laboratori per famiglie, come i percorsi tattili a tema settecentesco per i bambini dai 18 ai 36 mesi organizzati con Keras e il laboratorio multidisciplinare (mimo, improvvisazione, giocoleria) per bambini tra i 4 e i 6 anni con la performer Samantha Bertoldi; e visite teatralizzate realizzate con InQuanto Teatro, durante le quali il pubblico ha modo di immergersi in modo divertente e ironico nella vita a corte di questa straordinaria regina.

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