Salute e Benessere n 893

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Mamma che caldo!

In questi giorni le alte temperature ci stanno mettendo alla prova. Le elevate temperature della stagione estiva non vanno infatti prese sottogamba. Un esposizione scorretta al calore o al sole, in questi giorni caldi, può causare un colpo di calore oppure un’ insolazione (meglio conosciuta come colpo di sole). “Colpo di calore” e “colpo di sole” non sono la stessa cosa: vediamo assieme in cosa si differenziano.

COLPO

DI CALORE

Il colpo di calore è una condizione che si caratterizza per aumento della temperatura corporea (ipertermia) che si verifica quando la persona viene sottoposta ad elevate temperature ambientali (uguali o superiori ai 35° C) in presenza di forte umidità. Questa combinazione mette a dura prova la capacità del nostro organismo di “termoregolarsi”, cioè di raffreddarsi all’occorrenza (sudando). Se sudare si rivela inefficace, si verifica un aumento pericoloso della temperatura del corpo. Ciò può succedere a chiunque, ma soprattutto ai più fragili, come anziani e bambini. Il colpo di calore può manifestarsi con calo della pressione e quindi sensazione di stanchezza e debolezza, fino a vertigini, nausea e vomito. Non è raro, soprattutto negli anziani, essere colpiti da mancamenti e disorientamento. Se non controllati, gli effetti del colpo di calore possono essere estremamente gravi.

COLPO

DI SOLE

Il colpo di sole, anche detto “insolazione” è causato non dal caldo e dall’umidità (abbiamo imparato che questo è il colpo di calore) bensì da una prolungata esposizione al sole. Che differenza fa? Nel caso del colpo di sole, a causare la sintomatologia è l’esposizione diretta ai raggi solari (radiazioni ultraviolette e infrarosse) che agiscono sulla superficie del corpo. Come sintomi si manifesta in modo simile al colpo di calore, con mal di testa, vertigini fino a sintomi più severi come nausea, confusione e perdita di coscienza.

COME SOPRAVVIVERE?

E’ importante adottare una serie di stratagemmi e comportamenti corretti, qui di seguito riassunti:

1) Mantenersi idratati è fondamentale. La disidratazione è una nemica silenziosa, perchè non sempre è accompagnata dalla sensazione di sete. La disidratazione è importante per tutti, ma soprattutto per i soggetti anziani, i quali, per l’età, sono normalmente un po’ disidratati. E’ raccomandato di bere almeno 2,5 L di acqua al giorno ma

il fabbisogno in caso di solleone può aumentare. Anche mangiare frutta e verdura fresca contribuisce a mantenere un buono stato di idratazione.

2) Reintegrare i sali minerali. Quando l’organismo suda, non viene persa solo acqua, ma anche sali che è importante reintegrare. Consigliamo di assumere sali di magnesio e potassio attraverso prodotti come POLASE, MGK-VIS, oppure ENERSAL, prodotto della nostra linea. Acqua e sali, aiutano anche a prevenire uno dei segni più comuni di disidratazione: i crampi muscolari.

3) Nel caso di prolungata esposizione diretta al sole, attenzione, oltre a non prendersi un colpo di sole, anche a non scottarsi! Se si prevede di esporsi al sole, non mancare di applicare una crema solare ad alto fattore protettivo. Ricordiamoci che l’esposizione al sole senza filtri è un primario fattore di rischio per i tumori alla pelle. Non corriamo questo rischio!

4) Vestirsi comodi e leggeri e con capi chiari. Saggio potrebbe essere indossare un cappello chiaro e fresco, in modo che il sole non batta direttamente sulla testa. Evitare capi scuri che si scaldano per assorbimento dei raggi solari e non aiutano di certo il corpo a raffreddare.

5) Non uscire nelle ore più calde, soprattutto nel caso di soggetti fragili (attenzione anche alla macchina se infuocata).

6) Bagnarsi la testa e rinfrescare il corpo, con una doccia, un tuffo in mare o in piscina, oppure con gli appositi spray all’Acqua Termale come quello di Avene, aiuta l’organismo a raffreddarsi e contrasta l’insorgere dell’insolazione.

Buona estate, e state idratati!

FARMACIA CINZANO ALLA MADONNA - Corso Garibaldi 58 - THIENE tel. 0445361609 www.farmaciacinzano.it farmaciaallamadonna
Ne parliamo con Francesco Cinzano Farmacia Cinzano alla Madonna, Thiene

Educare ai limiti e regole

Nei due articoli precedenti ho voluto trasmettere l’importanza di conoscere i cambiamenti che avvengono nel cervello e nella mente di un adolescente e l’importanza del contesto sociale e familiare in cui una persona cresce e dal quale assorbe modelli comportamentali e costruisce la propria personalità e i propri valori identitari.

Ma cos’è l’Educazione? Come avviene l’educazione in famiglia? Prima ancora di parlare di limiti e regole i genitori devono chiarire la loro personale cornice pedagogica di riferimento. Mi chiedono come intervenire, perché, dicono: “le abbiamo provate tutte” sia con figli in età dell’infanzia che in adolescenza.

La miglior consulenza pedagogica che si possa fare in queste situazioni è accompagnare i genitori a ridefinire seriamente il loro “Progetto Educativo”. Spesso si scopre che non c’è, che “è scontato”, “non occorre specificarlo”, poi, tuttavia, si tende a faticare a verbalizzare questo progetto, proprio perché non si è mai realmente ben definito.

Da queste riflessioni nascono moltissime argomentazioni, che poi saranno le stesse che si trasmettono ai figli nell’educazione ai limiti e alle regole!

Inizialmente gli adulti sono infastiditi, perché non comprendono la necessità di partire da se stessi e si sentono in difficoltà, sotto esame, perché, rintracciare e definire ciò che si dà per scontato, è un’attività faticosa. Le strategie arrivano molto dopo, quando si è ben compreso che ha maggior valore l’educare ai limiti e alle regole che non trasmetterli come un regolamento da rispettare. Inoltre è un messaggio molto più potente e decisamente più faticoso, che urlare, minacciare e punire.

È faticoso non solo perché richiede tempo, ma soprattutto esige una relazione e un dialogo costante con i propri figli.

L’educazione è un processo, significa che non termina con l’età adulta, attraverso il quale si trasmettono valori morali e culturali per formare la personalità intellettuale e le capacità di comportamento sociale. [Rif. Dizionario di Pedagogia Clinica]. Educare quindi significa promuovere l’individualità della persona, far emergere le sue potenzialità affinché le possa esprimere al meglio per realizzare se stessa. Se limiti e regole sono stati ben trasmessi all’interno della relazione, allora la loro trasgressione e violazione avrà un valore riparativo e non punitivo. Il dialogo disinnesca escalation di rabbia, spesso ad opera di genitori poco solidi e poco riparativi. Con facilità il dialogo manca in quegli adulti più punitivi e forse ancora immaturi dal punto di vista generativo, inteso come accompagnamento nella formazione della persona, nella sua costruzione di una personalità forte e sicura. Un’espressione principe in Pedagogia è la seguente: la relazione è educazione e l’educazione è relazione. Quindi la domanda importante da porsi è: Quanto tempo trascorro con mio figlio/mia figlia? Come lo trascorriamo? Di cosa parliamo quando siamo insieme? In totale sospensione di giudizio, la consulenza educativa dovrebbe accompagnare i genitori attraverso un dialogo maieutico. Maieutica diversamente intesa da quella socratica in cui si mirava a realizzare la perfezione morale dei cittadini. Per la Pedagogia Clinica, si intende una Nuova Maieutica, capace di offrire ai genitori il modo da far emergere e portare alla luce, grazie alla grande riserva di forze che si ha in sé, le proprie difficoltà, le proprie idee-forza e giungere a una vera conoscenza di se stessi. Solo così è possibile educare l’uomo a formare un adulto rispettoso, onesto ed equilibrato. Per ricevere strategie e indicazioni pratiche puoi metterti in contatto con l’autore, se vuoi approfondire questo tema con la lettura, i consigli sono i seguenti: Mario Polito. I confitti in famiglia con i figli adolescenti e Mario Polito. Soluzioni alternative alle punizioni e castighi in famiglia. Inquadra

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sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online.
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L’alimentazione estiva

L’estate è il periodo dell’anno più atteso da molte persone, ma bisogna affrontare questi mesi caldi nel modo giusto, curando in modo particolare l’alimentazione per evitare di sentirsi stanchi e spossati.

L’alimentazione in estate deve avere degli accorgimenti specifici, soprattutto per la scelta degli alimenti e l’idratazione: ecco quali sono i nostri consigli da mettere in pratica nelle prossime settimane.

ALIMENTAZIONE IN ESTATE: CHE COSA FARE?

In estate è importante seguire un’alimentazione che ha principalmente due caratteristiche: deve aiutare ad integrare i sali e i liquidi che si perdono con la sudorazione e deve fornire le giuste energie, senza richiedere un processo digestivo troppo lento e faticoso.

Alcuni consigli nella corretta idratazione, quali sono gli alimenti che non devono mancare in frigorifero e in dispensa e alcune ricette semplici e bilanciate:

• evitare di lasciare i cibi al sole per non incorrere in proliferazioni batteriche;

• limitare il consumo di sale perché il nostro sistema cardiovascolare è già provato da caldo e spesso si assiste anche ad un aumento della ritenzione idrica;

• idratarsi correttamente, prediligendo acqua e acque aromatizzate in modo naturale;

• non utilizzare la sola frutta /gelato come sostituto del pasto;

• preferire piatti unici a base di verdure di stagione, cereali integrali, legumi e con condimento olio EVO, erbe aromatiche e frutta secca;

• moderare il consumo di alcolici che favoriscono la disidratazione, oltre ad essere cancerogeni;

• moderare il consumo di piatti elaborati, ricchi di grassi e preferire cotture semplici.

In estate è importante bere di frequente e almeno 2 litri di acqua al giorno. Nonostante il calore di questi mesi possa predisporre al consumo di alcolici, è meglio evitarli: inoltre è sconsigliato il consumo di bevande gassate che, oltre ad essere spesso molto caloriche per l’alta concentrazione di zuccheri, possono causare gonfiore intestinale e altri fastidi. Delle ottime alternative da introdurre sono centrifughe, se possibile con una maggiore presenza di verdure rispetto alla frutta, che è comunque zuccherina, e di tisane naturali senza zucchero, bevute anche fredde e con l’aggiunta di elementi come qualche fetta di limone, di zenzero e qualche foglia di menta rinfrescante.

Gli alimenti perfetti per l’estate per combattere la sensazione di spossatezza provocata dal caldo estivo, si possono utilizzare alcuni alimenti ricchi di minerali e vitamine.

Come frutta e verdura è consigliabile optare per frutti rossi, albicocche, cetrioli e pomodori: inoltre è consigliabile prediligere il consumo di cereali integrali in chicco e dei legumi, molto indicati anche in questo periodo dell’anno. A livello proteico, il pesce è un ottimo alimento, ma è importante rispettarne la stagionalità e non acquistare/consumare una specie nella sua stagione riproduttiva per rispettarne il ciclo vitale.

È sconsigliato consumare tonno rosso, salmone e pesce spada, perché si riproducono maggiormente proprio in questi mesi, e orientarsi invece su ricciola, gallinella, sardine, alici, scampi e vongole veraci.

Menisco, l’incubo degli sportivi... e non solo

Interventi in day hospital con le tecniche più innovative seguite da un percorso fisioterapico su misura. È, da sempre, l’incubo degli sportivi, ma, anche per chi è abituato ad una vita attiva, la rottura del menisco rappresenta un fastidioso e limitante problema. Oggi facilmente superabile.

«Sono stato operato al menisco – racconta un paziente, G.C. – a seguito di una rottura “a manico di secchio”, facendo tutto il percorso, dalla diagnosi alla fase pre-operatoria nella nuova Clinica San Gaetano». Poi l’intervento eseguito dal dottor Marco Iorio in artroscopia che ha permesso di risolvere il problema in day hospital. «Macchinari e sala operatoria all’avanguardia, stanze accoglienti e la professionalità del dottor Iorio e dell’anestesista dottor Pasetto. Ottimo il rapporto umano: sapendo che avevo bisogno di un recupero in tempi brevi, il medico e l’equipe di fisioterapisti si sono adoperati per prescrivermi il percorso più adatto e, a dieci giorni dall’intervento di meniscectomia, ho potuto riprendere la mia quotidianità, senza dolori né gonfiori».

COSA PROVOCA LA ROTTURA DEL MENISCO?

«I menischi – spiega il dottor Iorio, specialista in Ortopedia – sono strutture che hanno la funzione di “ammortizzatori” e di “stabilizzatori” dell’articolazione. La lesione meniscale è stata e sarà sempre un incubo per gli sportivi. Il ginocchio di uno sportivo subisce sollecitazioni che mettono a dura prova la resistenza del menisco, che va incontro a fenomeni di degenerazione che possono portare ad una lesione. Sono da considerare, poi, i traumi ad alta energia, che possono causare una lesione anche in un menisco sano».

COSA FARE IN CASO DI LESIONE DEL MENISCO?

«Non tutte le lesioni sono uguali – precisa il medico –quelle su base degenerativa possono essere trattate con un’adeguata fisioterapia, che mira al rinforzo muscolare, ed evitare l’intervento chirurgico. Lesioni che non rispondono a fisioterapia e terapia infiltrativa (trattamento conservativo) e le lesioni acute che determinano una frattura “a becco di pappagallo” (in cui la parte fratturata resta attaccata all’articolazione) o nei casi più gravi “a manico di secchio”, provocano un blocco articolare e devono essere trattate chirurgicamente».

COME SI INTERVIENE SUL MENISCO ROTTO?

Una volta si entrava nell’articolazione attraverso un’incisione di alcuni centimetri.

Oggi l’artroscopia permette di entrare attraverso due piccole incisioni, sufficienti per ispezionare l’articolazione e rimuovere la porzione lesionata»

«Nei casi delle lesioni a manico di secchio – precisa il dottor Iorio – quelle che determinano il ribaltamento del menisco e il blocco dell’articolazione, si procede alla rimozione di gran parte della struttura meniscale Quando le lesioni riguardano il muro meniscale (zona maggiormente vascolarizzata del menisco), si può tentare la sutura».

COSA FARE DOPO L’INTERVENTO AL MENISCO?

Il recupero può essere più o meno lungo, mediamente da due a quattro settimane Uno sportivo riesce a recuperare solitamente più rapidamente grazie al tono muscolare. «La fisioterapia si rivela molto importante per recuperare prima: l’unità di Fisic Lab di San Gaetano propone un percorso su misura per ogni paziente; in caso di meniscectomia ampia, inoltre, può essere molto utile effettuare infiltrazioni con acido ialuronico». Dopo l’intervento è possibile riprendere la vita di tutti i giorni, ovviamente cercando di «avere delle particolari attenzioni per evitare di provocare troppo “stress” all’articolazione». Per questo assume grande importanza il rinforzo muscolare. «Altre precauzioni possono essere l’utilizzo di ginocchiere durante sforzi fisici e di condroprotettori»

Presso San Gaetano Clinica e Ricerca è possibile sottoporsi ad Artroscopia del ginocchio senza attese. Grazie alla collaborazione con l’unità speciale di Fisic Lab sono disponibili, inoltre, piani di riabilitazione personalizzati e concordati assieme allo Specialista.

Ne parliamo con il dott. Marco Iorio Medico chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia - Ortopedico Poliambulatori San Gaetano sono presenti a Thiene e Schio La segreteria è a disposizione per ulteriori info, costi e prenotazioni contattando il numero 0445372205. Recupero rapido con l’artoscopia
Dir. San. Dott.ssa
Dott.
Thiene (VI) Schio (VI) poliambulatorisangaetano.it 0445 37 22 05 RISONANZA, TAC ECOGRAFIE, RAGGI Prenota senza attese Apparecchiatura top di gamma Devi eseguire un esame diagnostico in tempi brevi? Questi esami sono di fondamentale importanza per una diagnosi precisa. Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile prenotare senza attese, con consegna del referto in tempi brevi o immediata. Ecografia tiroidea Ecografie muscolo-scheletriche Ecografie parti molli Ecografia addome completo Ecografia con ev. Ecocolordoppler Ecocolordoppler AAII e TSA RX muscolo-scheletriche Densitometria ossea Panoramica dentale Risonanza Magnetica aperta, anche per claustrofobici TAC dentale Cone Beam TAC con e senza mezzo di contrasto Scopri il servizio
Spezzapria Maria,
Zancan Giuseppe, Dott. Zancan Renzo

Come proteggere i cani dal caldo...

2.Farlo mangiare nelle ore fresche

Questo è un buon consiglio da mettere in pratica perché in estate sembra che il cane mangi meno per via del caldo. In parte è vero e proprio per questo motivo è il cane stesso a preferire di mangiare la mattina presto e dopo il tramonto.

3.Fargli fare poco esercizio fisico

Fa caldo e tutti più o meno soffrono le alte temperature, cani compresi. Ecco alcuni consigli utili per proteggerli e farli stare bene.

Come proteggere i cani dal caldo estivo?

A quali segnali bisogna prestare attenzione e come è possibile evitare situazioni spiacevoli?

Quando le temperature si alzano a soffrire non è solo l’uomo, ma anche l’animale. Il cane è tra le creature più esposte a possibili shock derivati dalla calura della bella stagione, ma è possibile evitare che accada qualcosa di brutto e spiacevole.

Per far star bene il nostro amico a quattro zampe, bisogna seguire dei semplicissimi consigli salvavita.

1.Deve avere sempre la possibilità di abbeverarsi

L’unico modo che ha il cane per abbassare la temperatura corporea è quello di ansimare a bocca aperta. Questo perché il cane non suda, quindi non può ridurre il calore corporeo come l’uomo. Tuttavia, quando sente il bisogno di rinfrescarsi, il cane si reca autonomamente a una qualsiasi fonte d’acqua per bere. Ricordiamo che in città ci sono diversi punti per far abbeverare il cane, anche bar e altri esercizi pubblici che mettono a disposizione una ciotolina con acqua, per tutti gli “assetati”. Non c’è una regola, beve quando vuole e, soprattutto, quando ne avverte il bisogno.

È utile, però, farlo bere quando gioca, perché preso dall’entusiasmo, “dimentica” i segnali che il suo organismo emette.

Corse e lunghe passeggiate in estate, soprattutto nelle ore calde, sono sconsigliate. In più, quando siete in giro permettetegli di fare delle pause per riprendere fiato, ogni 15-20 minuti in genere.

4.Non lasciarlo mai in auto

Anche se parcheggiate all’ombra, anche se la temperatura non vi sembra così alta, anche se “solo per 5 minuti” non lasciate mai e poi mai il cane in auto.

5.Prendetevi cura delle zampette

Anche se le zampe del cane sono fatte appositamente per sopportare le temperature più alte, è sempre bene idratarle con apposite pomate, per evitare che si formino fastidiosi taglietti.

L’agopuntura e Moxibustione

Agopuntura e Moxibustione sono tecniche terapeutiche proprie della Medicina Tradizionale Cinese, perfezionate nell’arco di oltre duemila anni di pratica clinica. La loro strategia, molto differente da quella della Medicina occidentale, non consiste nell’attacco diretto all’agente responsabile della malattia, ma nel ripristino dell’equilibrio interno dell’organismo, che viene così messo in condizione di contrastare con le sue forze il processo morboso.

L’Agopuntura è l’infissione di aghi in punti specifici del corpo; tali punti possono anche essere stimolati con il calore ottenuto bruciando sigari di artemisia (Moxibustione). La stimolazione dei punti cinesi, lungo le vie nervose, raggiunge i centri regolatori delle funzioni somatiche, viscerali e psicoemotive, e a tale livello esercita la sua azione riequilibratrice. Si impiegano aghi sterili mono o bimetallici ( acciaio e rame), e non viene iniettata alcuna sostanza. L’Agopuntura è eseguita da personale medico, appositamente preparato in corsi di formazione della durata di quattro anni.

L’Agopuntura/Moxibustione è da considerare una terapia complementare ai trattamenti farmacologici e strumentali codificati dalla scienza medica internazionale per le singole malattie. Essa non sostituisce necessariamente nè impone di interrompere le terapie farmacologiche in atto, se non per cessazione dell’indicazione terapeutica del farmaco.

L’Agopuntura/Moxibustione potrebbe non essere risolutiva, tuttavia ha dimostrato effetti terapeutici in percentuali particolarmente elevate in caso di: patologia muscolo-scheletrica, respiratoria, gastro-enterologica, ginecologica, urologica, psichiatrica, neurologica, ecc., laddove la terapia convenzionale si sia rivelata insufficiente.

SANTORSO Via Europa, 41 P1-P2 - Tel. 0445 1716774 info@iriscentromedico.it - www.iriscentromedico.it Ne parliamo con il Dott. Mauro Meneghetti
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