Multiradio Press News ottobre 2016

Page 1

Lina Belluigi, Anna Andrerani, Giorgio Sbaraglia, Giuseppina Petini

di Carla Passacantando

Entrare nei locali dell’Asp Civica Assistenza Tolentino, ex Casa di riposto “Vincenzo Porcelli”, è sempre un’emozione. Gli ospiti, la cui età varia dai 65 ai 100 anni, ti accolgono con grande entusiasmo, hanno voglia di raccontare la loro vita nella struttura, ma anche di conoscere ciò che accade fuori, in città e cioè le ultime novità. Oltre tutto è bello ammirare lo stabile con tanto di giardino e cortile, perché ogni volta ci si ritrova in spazi nuovi, sempre più confortevoli ed ampi. Sembra proprio di essere in un albergo. Tante poi sono le persone, oltre agli ospiti, che si incontrano e che quindi gravitano nell’Asp: familiari ed amici degli ospiti, volontari e responsabili delle associazioni e delle onlus che operano come animatori all’interno della struttura.

editoriale

di Carla Passacantando

segue...

Multiradio Press News va avanti con la sua attività seguendo la linea editoriale che da sempre distingue il periodico, quella dell’imparzialità. Si continua a ribadire che l’informazione è libera perché svolge la sua funzione dalla parte dei cittadini. Non si accettano quindi più attacchi infondati, finalizzati non si sa a che cosa. Nel giornale i partiti hanno la loro mezza pagina gratuita ed autogestita, una parte poi del periodico è dedicata alla pubblicità. Precisiamo ancora una volta che la mezza pagina della coalizione di maggioranza è stata rifiutata dalla stessa lo scorso anno. Abbiamo anche, da gennaio, inserito nel giornale una nuova rubrica, “Obiettivo trasparenza”, che fa riferimento ai lavori del Consiglio comunale della città in modo da raccontare al lettore cosa accade dietro i banchi dell’assise consiliare della città di Tolentino. Un modo questo per riportare anche l’attività della coalizione di maggioranza. E’ certo che se ci saranno attacchi risponderemo in maniera adeguata. MPN MPNsettembre ottobre 2016 2016

8.000 COPIE!

Anno X n. 8 - ottobre 2016 - numero chiuso in redazione il 11/10/2016 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

ASP Civica Assistenza Tolentino: fiore all’occhiello della città


...segue dalla prima

Per allietare poi i pomeriggi degli anziani si organizzano feste, tombole, balli, concerti e sono attivi anche i laboratori di disegno, pittura, ceramica, cucina, musicoterapia. E’ certo che la gestione dei servizi dell’Asp è curata nei minimi dettagli dalla direttrice Giuseppina Petrini e dal Consiglio di amministrazione presieduto dal dott. Giorgio Sbaraglia e composto dal vice presidente Lina Aliscioni, dal consigliere Anna Andreani.

tive per la gestione dei servizi sanitari e socio sanitari. Sono stati così indetti concorsi pubblici per l’assunzione a tempo determinato di 31 lavoratori, oltre al trasferimento del personale comunale all’Asp ritenendo in questo modo di creare un sempre maggior senso di appartenenza e coinvolgimento». Una delle carte vincenti che ha condotto agli eccellenti servizi nella struttura è sicuramente il grande rapporto che si è instaurato tra gli operatori sanitari, la direttrice ed il cda.

zione, sostenere aiutare ed informare famiglie che convivono con il problema demenza.

«Sicuramente si – dice la direttrice Giuseppina Petrini – nelle decisioni da prendere mi sento supportata dai componenti del cda.

Inizieranno, inoltre, nel mese di ottobre degli incontri con le famiglie, che hanno in cura malati di alzheimer, con la psicologa Laila Cervini, per delineare un percorso comune per la gestione di tale patologia che purtroppo è divenuta anche un male sociale in quanto coinvolge tutta la famiglia».

I posti sono dieci. L’Asp si occupa anche della gestione della Comunità alloggio, un’abitazione comunitaria adeguata e confortevole per una convivenza, destinata, organizzata ed autogestita ed insiste in cinque mini ap- Attualmente gli ospiti non partamenti. sono solo tolentinati.

Il successo è quindi dovuto al lavoro di squadra, al gruppo che porta avanti le attività. E’, comunque, il cda che predispone le linee programmatiche e gli obiettivi da perseguire». Diversi sono i servizi che si offrono agli ospiti e recentemente è stato avviato anche il Centro diurno I componenti del CDA svol- alzheimer. gono l’attività amministrativa pressoché a titolo gratuito. «L’Asp – aggiunge il presidente Sbaraglia – gestisce L’Asp Civica Assistenza diversi servizi. Tolentino è senz’altro motivo di orgoglio per la città Tra questi c’è la Casa di ripoper i tanti ed efficienti ser- so per ospitare ed assistere vizi che offre e per le mol- ultrasessantacinquenni aute persone occupate nella tosufficienti o semi che per libera scelta preferiscono struttura. fruire dei servizi collettivi e «Gli ospiti non sono lasciati che non sono più in grado a loro stessi – afferma il pre- di provvedere alle necessità sidente Giorgio Sbaraglia – quotidiane ed all’organizzama si offrono molti servizi ed zione della propria vita ovveattività per renderli operativi. ro per esigenze relazionali. La struttura non è più il “rico- I posti letto sono 32. vero” di una volta. C’è la Residenza protetta L’Organico è poi composto per assistere anziani non auda ben 60 persone, dipen- tosufficienti, con patologie denti e non: 30 operatori psichiche, sensoriali o miste socio sanitari a tempo inde- stabilizzate, non curabili a terminato, 9 infermieri pro- domicilio e che non necessifessionali; la mensa, inol- tano di prestazioni sanitarie tre, è gestita attualmente da complesse. un’azienda, specializzata nel settore catering che produce In questo caso i posti sono 60. pasti anche per l’ospedale Ci sono poi il centro diurno di Tolentino e la Rsa di San per autosufficienti e quelGinesio, con 12 dipendenti. lo per malati di alzheimer, Lo scorso anno, infine, si è quest’ultimo realizzato per deciso di non utilizzare più la offrire interventi assistenziali forma di appalto a coopera- e riabilitativi, favorire la permanenza nella propria abita-

Per l’accesso ai servizi basta navigare sul sito dell’Asp www.civicatolentino.it o rivolgersi agli uffici amministrativi in piazza Porcelli n.3 di Tolentino».

«Per la maggior parte sono di Tolentino, ma – conclude la direttrice - ci sono anche residenti di altri paesi limitrofi. Ora sono 117 gli ospiti e per i 2/3 sono donne.

Sono molte le richieste per usufruire di tali servizi e per l’ultimo nato, cioè per il Centro diurno alzheimer?

La retta di ricovero poi, facendo riferimento al rapporto qualità prezzo, è una delle più basse del comprensorio. La lista di attesa è attualmente arrivata a 220 aspiranti utenti, ma purtroppo la struttura non ha la ricettività necessaria, in quanto tutti i posti letto disponibili sono occupati.

«Si, sia per l’accoglienza che per il residenziale, ma le richieste soprattutto sono per il Centro diurno alzheimer. Comunque - dichiara Sbaraglia – in collaborazione con il sindaco e la giunta municipale stiamo cercando di ampliare questi servizi valutando soluzioni percorribili per trovare nuovi spazi, ma certamente i danni dovuti al terremoto non ci stanno aiutando». Per il futuro il cda cosa propone? «Il cda sta pensando al futuro dei nuovi anziani. Sarebbe il caso di valutare – sostengono Lina Aliscioni ed Anna Andreani - l’apertura di una house che sia di passaggio, prima di arrivare alla residenzialità.

2

Il cda e la direzione sono sempre disponibili ad accogliere suggerimenti da parte dei cittadini per il miglioramento dei servizi gestiti».


BOCCIATA L’UNICA IMPRESA PARTECIPANTE AL BANDO PARCHEGGI Bocciata l’unica impresa partecipante al bando per la gara inerente l’aggiudicazione della gestione dei parcheggi di Tolentino per 25 anni. La Parcheggio 5 con sede legale in via Santa Caterina di Macerata non ha i requisiti tecnici per una simile gestione, ma ricorre al Tribunale amministrativo regionale. Per ora non si provvederà alla seconda fase, cioè all’apertura della busta contenente l’offerta economica dell’impresa lo si farà solamente nel caso in cui venga accolto il ricorso dell’impresa. A decidere di bocciare l’unica aspirante alla gestione dei nuovi parcheggi è stata l’apposita commissione giudicatrice del bando presieduta da Paolo Bini e composta da Antonio Migliorisi e Maria Cristina Ascolani con segretario verbalizzante Marisa Nardi. Dopo la prima fase, la quale prevedeva la verifica della documentazione amministrativa che è stata ritenuta idonea, la medesima commissione ha provveduto alla valutazione tecnica ed è emerso un problema di tipo assicurativo che rende inammissibile l’aggiudicazione della gara alla Parcheggio 5. «L’impresa – ha spiegato il sindaco Giuseppe Pezzanesi – possiede una garanzia assicurativa di 40mila euro prestata da una compagnia a respiro europeo con sede in Marocco e dalle verifiche

effettuate dalla commissione è emerso che quest’ultima non è iscritta all’Ivass così non è riconosciuta a livello nazionale. A questo punto non si può procedere all’apertura della busta contenente l’offerta economica». L’incongruenza rende inaccessibile la Parcheggio 5 alla gara che però ora ha presentato ricorso. Ora bisogna attendere che il Tar si esprima. Di seguito il comune procederà alla discussione con l’Assm per la gestione dei nuovi parcheggi. «L’Amministrazione comunale - ha aggiunto il primo cittadino - vuole riorganizzare le soste, mettere in sicurezza i parcheggi e rifare quelli di cintura, cambiare i parchimetri e far gestire gli spazi all’Assm. Dispiace che ci sia stata solo un’offerta e poi irregolare. Di certo non brindiamo per quanto è successo. Era un bando blindato a favore del comune. Verranno così meno le realizzazioni di viale Matteotti, piazza Mauruzi e via Filelfo che cercheremo di effettuare con i nostri mezzi. Noi siamo tranquilli. Apriremo un tavolo con l’amministratore delegato dell’Assm». C’è poi il Comitato “No al nuovo piano parcheggi” che dopo la bocciatura dell’unica aspirante alla gestione dei nuovi parcheggi an-

nuncia lo scioglimento. «Pensiamo, comunque, di aver ottenuto una piccola vittoria – sostengono i componenti del Comitato - piena di significato. Abbiamo iniziato soli e siamo stati poi aiutati, sostenuti, incoraggiati e caricati da tantissime persone che ringraziamo. Siamo stati insultati e derisi dai nostri amministratori che senza rispetto hanno usato termini estremamente maleducati e forti dettati dalla paura e dalla sorpresa che qualcuno avesse deciso di dire “stavolta no” alla loro ennesima nefandezza. Crediamo che la motivazione data dalla nostra amministrazione sia ben diversa dalla reale, ma va bene così: il sindaco ha trovato un modo molto elegante per fermare un piano parcheggi che stava diventando un perico-

3

loso boomerang politico per lui e la sua giunta, senza pensare allo schiaffo verso i cittadini. Siamo convinti che l’Assm, dopo le giuste e dovute considerazioni, opererà nella massima trasparenza e serietà cercando di far sue le richieste dei cittadini. Noi come semplici cittadini ci terremo informati, ma ora il vero controllo lo deve fare l’opposizione che sicuramente vigilerà sullo sviluppo degli eventi. Noi componenti del comitato non siamo mai stati politicizzati per cui non intendiamo in alcun modo entrare né ora, né mai nella “politica” della questione. Ringraziando tutti, dai semplici cittadini ai politici, per l’aiuto ed il sostegno riteniamo, per correttezza, di dover sciogliere il comitato. Grazie ancora a tutti».


Insoliti Noti Enzo Calcaterra

Malvissi d’arte e d’amore 2.0 Seconda puntata dedicata al pittore e architetto tolentinate Giuseppe Lucatelli, vissuto tra ‘700 e ‘800. Già chiarimmo che non è nostra intenzione addentrarci nella biografia, tantomeno in dettagli sul suo percorso artistico. Ci preme qui evidenziare l’impatto (in gran parte negativo) che la sua scelta di vita ebbe sulle vicende personali. In secondo luogo, porne in luce l’importanza per la storia di Tolentino, soprattutto nella sua identità di “città industre”. Con un miniconsiglio per il lettore nuovo o abituale di questa pagina: dare una sbirciata alla puntata precedente in MPN di settembre 2016. Se Roma fu il cuore della formazione, Parma rappresentò per GL l’occasione più importante e probabilmente unica di farsi strada, oltre ad uscire da una sempre incombente precarietà, che sarebbe diventata nel tempo cronica. Precarietà intesa in senso lato come insieme di conseguenze derivanti principalmente dal suo status di artista, più che dalle circostanze. Il protettore Giambattista Bodoni, da cui ebbe profonda amicizia, lavoro, contatti prestigiosi, gli garantì per qualche tempo stabilità sociale ed economica. Le alterne vicende del periodo napoleonico bruciarono invece ogni illusione nel volgere di pochi mesi. Nel 1806, L perse ogni incarico e si trovò di colpo sul lastrico. Dulcis in fundo, Bodoni morì nel 1813. Non restò che ritornare a Tolentino, sperando di ottenere crediti altrove quasi del tutto azzerati. Ma proprio la sua città gli inferse la più amara disillusione con il retrogusto del tradimento. Infatti, nel 1821 le autorità cittadine lo incaricarono della ricostruzione della cattedrale di San Catervo. Se tra il 1811 e il 1815 una committenza dei nobili Collio di San Severino era sembrata uno spiraglio per uscire da quella che egli stesso aveva definito “asfissia creativa”, fatta di copie, ripetitività, vuoto di ispirazione, spleen esistenziale, il compito gli si prospettò come l’ultima occasione per lasciare un segno delle sue capacità. Ma intrighi e macchinazioni sottobanco, interessi più o meno occulti, gli sottrassero il lavoro appena iniziato per affidarlo al conte Filippo Spada di Macerata, che si premurò innanzitutto di cancellare ogni traccia del progetto precedente. Per L fu il colpo di grazia in ciò

che era stato senso e scopo di vita. Le finanze si esaurirono a vista d’occhio, fino a che si ridusse a raccogliere i pochi lavori ancora in suo possesso per cercare di venderli. Nessuno volle acquistarli. Fu accolto in casa Pace – nella via che porta attualmente il suo nome – già provato nel corpo e ancor più nell’anima. Morì come un mendicante il 4 settembre 1828. In miseria, infermo, deluso, dimenticato da tutti. Accanto al letto di morte solo due persone: il suo amico più fedele

di seconda mano), ma soprattutto perché artista, e per di più spiantato. Due difetti che resero irremovibili nel rifiuto i fratelli di Anna. Quel matrimonio non s’aveva da fare, e non si fece. Per quanto se ne sa, GL non aveva avuto mai altri amori se non l’Arte. Della donna possedeva una concezione non distante da quella che aveva sempre raffigurato con matite, pennelli, colori. Era il modello tipicamente neoclassico: armonia di forme, tratti e posture

“Annuccia”

Paolo Latini e “Annuccia”. Al secolo Anna Geltrude Dionisi, la tolentinate “Annuccia” fu l’unica donna di cui L s’innamorò e a cui dovette rinunciare. Non tanto perché di molti anni più anziano (a quei tempi non era un gran problema) o senza titoli nobiliari (riuscì ad ottenerne uno, sia pure

secondo canoni riconoscibili e condivisi, una sensualità tutta da immaginare, tutt’altro che ostentata. Si aggiunga, nel suo caso, una pruderie di natura moralistico-religiosa che lo accompagnò fino agli ultimi giorni. Tra le estreme volontà, chiese all’amico Latini di distruggere 4

i suoi disegni di nudo. Per nostra fortuna, il desiderio venne esaudito a metà: i disegni furono tagliati solo nelle parti più… esposte. In una lettera dell’8 marzo 1789 all’amico Bodoni confessava la sua solitudine, il bisogno di una compagnia, senza nascondere intime incertezze: «Sposerei volentieri, se potrà levare affatto quel timore che ho della donna». Lettere appassionate, tentativi di guadagnare la fiducia dei familiari dell’amata, perfino un suo ritratto (che riportiamo in questa pagina), non bastarono a convincere i riluttanti cognati. “Annuccia” fu allontanata da Tolentino, la storia finì prima di cominciare. Costi alti, benefici scarsi sul piano personale. Questo, in soldoni, potrebbe essere il bilancio di un artista fragile quanto datato. Eppure la sua eredità si rivelò nel tempo assai più importante delle opere tuttora disseminate tra chiese, teatri, musei, dimore patrizie, collezioni private. Soprattutto a Tolentino, negli anni tra il 1817 e il 1826, si era dedicato all’insegnamento del disegno con passione, impegno, «tenerezza e sollecitudine» verso i suoi allievi. Proprio da qui dobbiamo partire. Innanzitutto, nella città ebbe inizio per suo merito una tradizione pittorica fino ad allora inesistente. Ma questa prese una direzione imprevedibile. Fu infatti la radice di un nucleo fecondo che avrebbe inciso sul circolo virtuoso arte-artigianato-industria, contribuendo in modo determinante ad innestare nell’innata vocazione tolentinate alle abilità pratiche una sensibilità estetica in grado di definirle, potenziarle, valorizzarle, indirizzarle in molteplici forme. Nel 1919 si aprì a Tolentino una “Scuola serale libera di arti applicate”, e non a caso la si intitolò a Giuseppe Lucatelli. Con questo omaggio, superiore a qualsiasi monumento, i tolentinati dimostrarono di aver colto in pieno significato e valore di un autentico maestro, tale nell’essere stato all’origine di una grande storia comune, una tradizione protrattasi per un secolo mezzo fino ai nostri giorni. Ben oltre le sue stesse intenzioni e le limitate possibilità del suo talento. (2. fine)


VA AVANTI L’ITER PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA PALESTRA PER LE SCUOLE Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Va avanti l’iter per la realizzazione della nuova palestra a servizio dell’istituto superiore di Tolentino, all’ultimo piano del parcheggio di viale Matteotti, progetto alquanto contestato dalle opposizioni. Dopo l’approvazione, nei mesi scorsi, del Consiglio comunale della concessione, in diritto di superficie a titolo gratuito e per una durata di anni 99 rinnovabili di un ulteriore ed uguale periodo, alla Provincia di Macerata l’argomento è tornato in assise consiliare per l’aggiornamento e l’integrazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. La nuova palestra per le scuole è stata così oggetto di discussione nella seduta consiliare di qualche giorno fa convocata dal presidente del Consiglio Francesco Colosi. Ed a causa dell’inagibilità dalla sala consiliare, per i danni dovuti all’ultima scossa tellurica, la seduta si è tenuta all’auditorium della Biblioteca filelfica ed all’inizio è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto. Ampia è stata la discussione sulla proposta di aggiornamento ed integrazione del Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni im-

mobiliari 2016-2018 con l’integrazione della scheda concernente la concessione dell’area sommitale del parcheggio Matteotti per la realizzazione della nuova palestra in diritto di superficie da parte della Provincia di Macerata. E ciò comporta al comune l’approvazione di una variante al Piano regolatore generale. Alla fine la proposta è stata approvata con dodici voti favorevoli, tra i quali anche quelli del Pd, mentre ha votato contro Gian Mario Mercorelli del Movimento 5 Stelle. «Sono contrario perché il documento ingloba diverse valutazioni – ha affermato quest’ultimo – la palestra poi andrebbe realizzata dove ora sono i campi da tennis». Voto favorevole, invece, quello del Pd. «Votiamo a favore – ha detto Bruno Prugni – per non essere tacciati di essere contrari alla palestra e perché non vogliamo ostacolare l’iter burocratico amministrativo pur restando convinti che sia sbagliata, dal punto di vista tecnico ed urbanistico, la scelta di realizzare la palestra sopra il secondo piano del parcheggio. Nell’assise di luglio ho richiesto pubblicamente il parere tecnico circa la fattibilità dell’opera, ma ad oggi nessun parere tecnico è stato messo a disposizione del Consiglio comunale, per quanto

concerne vie di fuga, sicurezza, rischio sismico». Nel corso della seduta, all’inizio della quale il sindaco ha dato delle comunicazioni inerenti il terremoto, è stata votata all’unanimità l’integrazione alla delibera consiliare concernente i lavori alla scuola Grandi e Bezzi. Con dieci voti favorevoli e quattro contrari, della minoranza, è stato approvato l’aggiornamento del Piano triennale opere pubbliche 2016-2018 con l’elenco annuale. Approvato con nove voti favorevoli, cinque contrari, delle minoranze, e un astenuto, Carmelo Ceselli di Fi, il Piano attuativo in contrada Rancia, Stazione di Pollenza, in variante al vigente Piano regolatore generale ai sensi dell’art.15 comma 5 della legge regionale 34/1992 - verifica di conformità al Ptc della Provincia di Macerata.

5

«Sulla variante il sindaco ed il vice hanno mentito al Consiglio comunale ed alla città. Non è vero da come hanno dichiarato che con la vendita del lotto ad un privato avremo urbanizzato l’area Erp di proprietà comunale senza costi aggiuntivi per la collettività. La verità è che dalla vendita del lotto non prenderemo un solo euro ed inoltre per completare le opere di urbanizzazione necessarie il comune dovrà spendere ulteriori 100mila euro». La mozione d’urgenza inerente le mense scolastiche presentata dal Movimento 5 Stelle sarà discussa nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale. Approvata all’unanimità, infine, la mozione presentata dai consiglieri del Pd Cesaretti, Prugni, Comi, Riccio e Romagnoli su “Il terremoto: prevenzione e sicurezza”.


CIAO ERMANNO, TI RICORDEREMO SEMPRE CON AFFETTO di Carla Passacantando

Pubblichiamo una foto che racchiude uno dei tanti momenti di Ermanno Pupo negli studi di Multiradio dove lui amava dialogare e rispondere ai tanti quesiti su problemi che gli venivano posti. Ermanno negli studi radiofonici era uno di noi, spiegava ai ragazzi il mondo dell’impresa e della politica con semplicità e sempre con il sorriso sulle labbra. Era sempre una grande gioia poterlo incontrare e quindi averlo con noi in radio. Ci mancherà moltissimo. La comunità ha perso un grande personaggio al di là del colore politico, perché era l’amico di tutti.

Ha fatto tantissimo per la comunità, è stato uno dei fautori della Quadrilatero inaugurata qualche mese fa. Alla cerimonia di inaugurazione era insieme a Gennaro Pieralisi, Fabrizio Romozzi e l’ex ministro Mario Baldassarri. «Se avremo meno morti in superstrada da qui a Foligno – ha detto Baldassarri al termine della funzione funebre per l’estremo saluto al tolentinate - sarà dovuto in parte anche all’impegno di Ermanno Pupo per la Quadrilatero. Propongo di dedicare al tolentinate l’uscita della suErmanno Pupo qualche anno fa nei nostri studi perstrada di Tolentino». Ermanno Pupo è stato per due volte presidente della Qua- Banca Marche, del Comitato drilatero, ma non solo. provinciale prezzi, consiglieE’ stato direttore dell’As- re di amministrazione e sinsociazione degli industriali daco revisore di diverse sodella provincia di Macerata, cietà tra cui Poltrona Frau e consigliere amministrazio- Laipe, Fimar, Formark, amne Iacp e della Cassa edile ministratore unico di Assindi mutualità, componente e dustria servizi, consigliere di vice presidente del Comitato amministrazione dell’Assm provinciale Inps, nonché del di Tolentino, consigliere reComitato provinciale Inail. gionale e capogruppo di Fi, Socio del Rotary di Macera- consigliere di FI del comuta, è stato anche presidente ne di Tolentino, presidente nell’anno 1985/1986. Medio credito fondiario cenE’ stato socio della Fonda- tro Italia, vice presidente di zione cassa di risparmio focus gestioni, direttore gedella provincia, componente nerale di Confindustria Mardel Comitato compartimen- che. tale per le province di Macerata ed Ascoli Piceno della Ciao Ermanno.

Romozzi, Pupo, Baldassari, Pieralisi

6


IL CENTRO AeM RADDOPPIA Alimentazione e Movimento presente con successo a Civitanova Marche dal 2011.

Il centro AeM raddoppia. Considerata la grande affluenza riscontrata in poco più di un anno di attività del Centro Medico Polispecialistico Alimentazione e Movimento, si è deciso di ampliare la struttura trasferendo parte del centro nei locali al piano terra. Stessa sede ma spazi raddoppiati. Ne parliamo con il Dottor Danilo Compagnucci, Direttore Sanitario del Centro AeM. Quale è stato l’impulso che vi ha spinto verso questo settore specialistico? Gli amministratori dell’ASSM hanno voluto fortemente tale Centro per aumentare l’offerta sanitaria delle Terme S.Lucia in un settore molto importante per la Prevenzione delle malattie metaboliche e del benessere personale, in collaborazione con lo staff del Centro

I risultati di questo primo anno di attività sono stati sicuramente al di sopra delle aspettative. Senza dubbio! Siamo riusciti a coinvolgere e a far conoscere la nostra attività sia a Tolentino che nei comuni limitrofi, tanto che la lunga lista di attesa che di settimana in settimana aumentava sempre di più ci ha spinto ad optare per una struttura ancora più ampia, mantenendo però quella particolarità di riservatezza e discrezione che ci ha da subito contraddistinti.

No, il messaggio che cerchiamo di dare è quello di uno stile di vita corretto, utile per ognuno di noi. Ippocrate 400 anni avanti Cristo sosteneva che: “ Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrizione e di esercizio fisico, avremmo trovato la strada della salute”. Ecco, il Centro è aperto a tutti coloro che vogliono trovare la propria strada della salute.

Qual è l’impegno richiesto per ottenere un buon risultato? L’ingrediente principale che noi richiediamo e che stimoliamo è la motivazione supportata da una buona dose di costanza ed impegno. Ci si allena due volte la settimana sotto la guida di un personal trainer e continuamente ci si può raffrontare Il Centro è riservato solo a con i medici ed i nutrizionisti. persone sovrappeso? Quali sono le peculiarità di questo Centro? La presenza di figure professionali di elevato spessore costantemente in contatto e collaborazione tra loro. Medici, nutrizionisti e personal trainer lavorano quotidianamente fianco a fianco per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

7

Nella nuova struttura sarà ancora possibile effettuare visite mediche specialistiche, cure riabilitative o esami diagnostici? Sì! Anzi l’offerta sarà implementata con altri servizi negli spazi al primo piano dove era posizionata la palestra, ed in particolare saranno potenziate le cure riabilitative e saranno presenti medici specialisti in Cardiologia, Endocrinologia, Medicina dello Sport, Ortopedia, Angiologia, Dermatologia, ecc. Sarà possibile effettuare esami ecografici, ecodoppler venoso ed arterioso, esami ecocardiografici. Ma c’è anche un’altra grande novità. Le Terme non raddoppiano solo a Tolentino ma crescono anche in altri comuni come Porto Recanati, dove in contemporanea sarà aperto un nuovo centro AeM Alimentazione MovimentoTerme Santa Lucia.


SPAZIO AUTOGESTITO gratuito

QUANTE FIGURACCE PER IL SINDACO PEZZANESI E’ un brutto epilogo. Il Re è solo e continua ad inanellare insuccessi e figuracce. Le repliche stizzite del sindaco Pezzanesi ad ogni appunto o critica che gli vengono mosse, sono la palese dimostrazione di una persona in enorme difficoltà, sia sul piano politico che su quello dei rapporti con i cittadini. La lista delle ciambelle senza buco di Pezzanesi e della sua armata Brancaleone è lunga e sintomatica dell’incapacità di saper amministrare in maniera corretta una città come Tolentino. L’ultimo flop è quello del tanto sbandierato Piano parcheggi, dove ha incontrato la ferma opposizione di buona parte della città. Un bando costruito male e finito peggio, con il rischio ora di doversi accollare anche le spese di un eventuale ricorso al Tar da parte della ditta che aveva partecipato al bando. Solo ora ci si accorge che in un eventuale rivisitazione del piano parcheggi cittadino, doveva essere coinvolta dall’inizio quella Assm che per Pezzanesi è solamente una vacca da mungere quando c’è bisogno di denaro fresco da mettere in cassa.

Allo stesso modo, anche la ferma volontà di Pezzanesi e dei suoi di abbattere l’Asilo Green, è andata a sbattere contro il buon senso e contro i tanti cittadini che si sono opposti a quella che unanimemente è stata considerata come una scelta scellerata e insensata. A proposito, proprio l’Asilo che qualcuno diceva non essere a norma, non ha riportato alcun danno significativo dovuto al sisma! L’incapacità amministrativa di questa Giunta, poi, ha toccato livelli quasi da film comico nel tentativo di fusione con Camporotondo. Atti preparati in fretta e furia, senza il minimo confronto con la città, per la sola smania di accaparrarsi qualche soldo da utilizzare per la prossima campagna elettorale, smontati in consiglio comunale, con la conclusione logica che anche questo progetto è finito in fumo. Aspettiamo, ovviamente, ancora di vedere che fine farà il Teatro Vaccaj, dopo le tante promesse e le tante menzogne scaricate sulle precedenti amministrazioni. Probabilmente, il Re userà come foglia di fico il Politeama Piceno che sarà restituito alla città non certo grazie a

lui, ma grazie a un Mecenate come Franco Moschini che ha voluto fare questo splendido dono alla città. Aspettiamo anche di sapere quando e come verrà sistemato il Lago delle Grazie, dopo le conferenze stampa convocate in pompa magna dove si annunciava l’imminente inizio dei lavori di sfangamento. Sono passati due anni e non se ne è più parlato. Altro flop clamoroso. Il Re ostenta le oltre settanta opere pubbliche realizzate, ma dimentica spesso di dire che molte di quelle opere sono eredità di quelle precedenti amministrazioni che a lui piace tanto ricordare spesso per i famosi “buchi di bilancio” di cui non ha mai portato prova.

nulla che questa Giunta ha portato alla città. Fortunatamente, il tempo delle mele è finito. Sicuramente Pezzanesi ha lasciato un segno. Sarà ricordato come l’unico sindaco capace di portare i cittadini in piazza per protestare contro le sue scelte scellerate. Mai così tanti comitati si erano visti a Tolentino. Nella lunga serie di fallimenti inanellati sui grandi progetti, quello che Pezzanesi ha saputo fare meglio, nel silenzio colpevole dei suoi sodali, è stato spaccare la città come mai era successo in passato, creando divisioni, rancori personali, ripicche che hanno avvelenato il clima di una Tolentino che non merita tutto questo.

L’unica certezza, è che la Giunta Pezzanesi ha portato la tassazione locale al massimo possibile e, rinegoziando i mutui, ha scaricato i debiti sulle spalle dei cittadini per i prossimi trent’anni. Insomma, alla fine, quello che ha caratterizzato i quattro anni e mezzo dell’amministrazione Pezzanesi sono state le feste, le cene e tanto altro fumo negli occhi di cittadini ormai esasperati dal

Il segretario regionale del PD Francesco Comi esprime a nome del partito le condoglianze alla famiglia per la scomparsa di Ermanno Pupo. Uomo leale, colto, educato, gentile. Un amico caro. Un avversario politico sempre rispettoso. Una personalità di altri tempi. Gli uomini come lui sono rarissimi. Ci mancherà tanto.

PERCHE’ SONO IMPORTANTI I DENTI DA LATTE? Ancora c’è chi pensa che i primi denti dei bambini, destinati fisiologicamente a cadere presto, non siano meritevoli di tutte le attenzioni che riserviamo invece a una dentatura permanente. E’ una convinzione decisamente errata. I denti da latte sono fondamentali e per questo non devono essere trascurati, svolgono, infatti, tante funzioni e quindi vanno mantenuti in salute fin da subito. Servono innanzitutto per masticare. Una buona digestione del cibo inizia in bocca e proprio per questo l’aiuto dei denti è importante, soprattutto nei bambini quando l’apparato digerente non è ancpra del tutto sviluppato. I denti inoltre servono per parlare: ogni giorno il bambino perfeziona il suo linguaggio e i denti hanno un ruolo fondamentale nella pronuncia di molte consonanti. I denti servono anche per sorridere. Non pensiate sia un’attività secondaria. Un bambino che sorride si sente più a suo agio e accettato dai coetanei e dalle persone che frequenta. Un bel sorriso vuole dire molte cose nelle prime prove di socialità che un bimbo fa, dimostra interesse, apertura, disponibilità ed è spesso un piccolo gesto cha ha grande significato nelle relazioni di grandi e piccoli. E in ultimo, ma non certo per importanza, i denti servono “da guida” : il dente da latte guida, infatti, l’eruzione del dente definitivo nella posizione corretta. E’ importante mantenere questa funzione in modo da avere un definitivo che “spunta” al posto giusto e nel momento giusto. Infatti la perdita precoce di un dente deciduo per carie, determina, a causa della formazione di focolaio infettivo e infiammatorio , un’ eruzione precoce/tardiva ma in sede diversa dal sito proprio (ectopica) legata alla perdita del canale eruttivo, cosi come i traumi dentali con perdita precoce dell’elemento deciduo è associabile ad un ritardo dell’eruzione. In entrambi i casi, la perdita della corona del dente deciduo, causa una perdita di spazio, con conseguente affollamento dei denti permanenti.

I denti decidui cariati possono essere responsabili di gravi malattie sistemiche e cardiologiche , pertanto per tutti questi motivi è bene mantenere e curare i dentini da latte dei nostri piccoli!!

8


SPAZIO AUTOGESTITO gratuito

UN CITTADINO INFORMATO E’ UN PERICOLO (PER LORO) Perché questo titolo? Perché negli ultimi giorni sembra che dia molto fastidio, in ambienti che vi lasciamo immaginare, il fatto che i cittadini vogliano informarsi e vogliano farlo con le modalità che preferiscono. Il MoVimento 5 Stelle, raccogliendo la segnalazione di alcuni genitori, ha presentato in Consiglio Comunale una mozione urgente sulle mense scolastiche. Dal materiale che ci è stato consegnato sono emersi casi di prodotti che sembrano cozzare con l’ottima qualità di ciò che mangiano di solito i nostri figli nelle scuole. Alimenti contenenti conservanti la cui presenza, pur essendo permessa dalla normativa, mal si coniuga con l’obiettivo di garantire agli scolari un’alimentazione più sana possibile, tanto più che la cosa riguarda prodotti non indispensabili o facilmente sostituibili. Oppure prodotti provenienti da Azzorre, Alaska, Senegal o Oceano Indiano, prodotti recanti la sola indicazione “lavorato in Italia”, etichette prive, in parte, di indicazioni di provenienza o in sola lingua straniera. Lo spirito della mozione era quello di provare a migliorare, senza alcuna polemica, un servizio che già costituisce un’eccellenza rispetto a tante realtà limitrofe chiedendo ancora più attenzione nella scelta dei prodotti (maggiore uso di prodotti di stagione e italiani al 100%) e l’applicazione di protocolli e verifiche più stringenti. La discussione è stata rinviata al

prossimo Consiglio Comunale visto che la maggioranza non ne ha ravvisato l’urgenza. In compenso si è deciso di convocare una riunione che veda coinvolti la Commissione Servizi Sociali, il Comitato Mense e che sia aperta, su richiesta del MoVimento 5 Stelle, ai genitori che abbiano intenzione di partecipare. Quindi nessun tentativo di sminuire il lavoro di altri (come qualcuno ha insinuato “sottobanco”, magari senza nemmeno aver letto la proposta), ma solo un atto istituzionale per portare un contributo fattivo e per dare risposte a quei cittadini che si sono interessati alla questione. Esattamente quello che dovrebbe fare ogni forza politica: recepire le istanze della popolazione che è chiamata a rappresentare senza interessarsi da quale “parte” provengano. E’ triste aver appreso che coloro che si erano premurati di controllare cosa mangiano i propri figli siano stati oggetto di critica al punto di arrivare ad essere definiti “marionette” per essersi rivolti al M5S. Qualcuno si è sentito scavalcato? Beh, questo qualcuno dovrebbe ragionare sul perché i Tolentinati si rivolgono altrove. Forse si sentono inascoltati? Che l’Amministrazione abbia un problema di comunicazione è evidente: sempre su richiesta di alcuni cittadini che non riuscivano ad avere informazioni certe, nemmeno presso gli uffici preposti, abbiamo chiesto che fine avesse fatto il rimborso del 20% del costo dei buoni pasto per le famiglie con tre o più figli

e reddito basso che eravamo riusciti a far introdurre per mitigare, almeno in parte, l’aumento del costo dei buoni deciso dall’Amministrazione nel 2015. La risposta è stata che il bonus è attivo. Ma allora perché i cittadini hanno avuto difficoltà per sapere cosa fare? Sarebbe bastata una comunicazione affissa nelle scuole e pubblicata sul sito del Comune. Invece silenzio assoluto. Viene da pensare che si sia volutamente cercato di far cadere la cosa nel dimenticatoio in modo da non dover sborsare quelle poche migliaia di euro. Certo, alle casse comunali potrebbero far comodo per qualche bel buffet di inaugurazione o per invitare a cena il prossimo ministro che passa da queste parti. Poi i cittadini in difficoltà in qualche modo si arrangeranno. Non ci sorprenderemmo, del resto questa Amministrazione ci ha abituato a una visione tutta particolare delle priorità: nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche ha rinviato a data da destinarsi la messa in sicurezza di alcuni stabili comunali per dare la precedenza a opere come la nuova pavimentazione di Piazza Mauruzi e l’ampliamento del parcheggio coperto di Via Filzi. A proposito di parcheggi, come non tornare sulla “telenovela” dell’estate riguardante il bando per l’affidamento della gestione ai privati? Finalmente, dopo settimane di suspense, è stata aperta la fatidica busta contenente l’unica offerta presentata. L’appalto non è stato assegnato, per il momento, a seguito di una presunta irregolarità

9

riguardante una garanzia bancaria: sembra infatti che la società che avrebbe dovuto prestare la garanzia abbia sede in Marocco. Strano che la ditta che si è proposta per la gestione, la Parcheggio 5 s.r.l. di Macerata, non abbia trovato nessuno che garantisse non solo in Italia, ma nemmeno in Europa. La Parcheggio 5 s.r.l. ha un capitale sociale di soli 1.000 euro, è stata creata, pensate il caso, a fine marzo 2016, giusto una settimana prima che l’Amministrazione pubblicasse il primo atto ufficiale riguardante l’affidamento dei parcheggi, risulta inattiva, ed è controllata al 100% da un’altra società, la STOP s.c.r.l., sempre di Macerata. Abbiamo pazientemente ricostruito la matassa di società collegate, partecipazioni, passaggi di quote azionarie che caratterizzano queste imprese, ma per riportare il tutto servirebbe metà di questo giornale tanti sono gli intrecci. E’ curioso come tra i soci e gli amministratori compaiano noti esponenti provinciali del PD. Per carità, tutto assolutamente legittimo fino a prova contraria, ma è l’ennesima dimostrazione di come certi ambienti riescano sempre ad essere un passo avanti agli altri quando c’è da “fiutare l’affare”. Vogliamo chiudere ricordando che il MoVimento 5 Stelle ha organizzato per venerdì 21 ottobre alle ore 21.00, presso l’Hotel 77, un incontro con i nostri parlamentari europei Laura Agea e Massimo Castaldo e i deputati Patrizia Terzoni e Andrea Cecconi per spiegare i motivi del NO al referendum costituzionale.


Il Dottor Girmenia: storia, pensieri e avventure di un medico senza frontiere (I° parte) COMUNICARE di Solidea Vitali

ando. Nei ricordi, l’esperienza di Tolentino emerge come particolarmente importante per gli esordi.

politica diversa che si attiva non più per garantire il meglio, ma per dirigere e imporre scelte, che investono persone e materiali. La politica ha preteso di dire come dovesse funzionare

Specialista in ortopedia e traumatologia, il dottor Sebastiano Girmenia è nato a Siracusa, da mamma inglese, nata e vissuta in India, figlia di un funzionario dell’amministrazione coloniale, e da padre chirurgo. Vive, studia, si specializza a Roma, fino a quando, stimolato dalla stessa Università, approda all’Ospedale di Tolentino. Lì è attivo un Reparto di Nefrologia e Dialisi all’avanguardia, ove inizia ad effettuare delle ricerche sul comportamento degli ormoni coinvolti nel metabolismo del calcio in pazienti sottoposti a circolazione extracorporea. L’Ospedale, pur di provincia, ospita molti giovani medici interessati a esplorare le nuove frontiere della medicina, e si rivela un ambiente stimolante. Per le bellezze della natura della nostra Regione e i rapporti umail dottor Sebastiano Girmenia ni in apparenza più sinceri sceglie di esercitare la professione medica nel - Quale era il fascino del nostro la realtà ospedaliera senza averne nostro territorio. le competenze, ottenendo il primato ospedale, dottore? «Nel rispetto e nell’affetto recipro- rispetto ai tecnici. E i medici spesso Trascorro con il dottore ore preziose co tra i vari professionisti, a livello purtroppo hanno capito che conveper ascoltare la storia di un medico, sia tecnico che umano. Era chiara e niva adeguarsi ai nuovi padroni.si e prima di tutto uomo, che racconta percepibile l’atmosfera del team che giunge così al paradosso di ricevere le sue esperienze e le considerazioni lavorava unito con la stessa moti- direttive fondamentali, come quelle sulla sofferenza. Le cose da scrivere vazione e per raggiungere gli stessi sui LEA, i Livelli Essenziali Assistensono tante, e per questo dividiamo obiettivi. Non c’erano competizioni ziali da un ministro come Lorenzin, dil’intervista in due parti. che non fossero professionali, né le venuta Ministro della Sanità con una Ascoltarlo è come leggere un libro banali rivalità, nessuno voleva emer- maturità classica. E questo è già un di cultura, di umanità. Non vorresti gere a scapito o contro qualcun altro. primo paradosso. fermarti perché ogni episodio è un Ci si sentiva come tra amici impegna- Non si tratta solo della presa di potere nuovo mondo. Ti trascina lontano, in ti in un progetto comune di crescita da parte della politica, quella presa è ambiti diversi e per questo meritevoli personale e del servizio offerto. Cer- avvenuta da parte della cattiva politidi approfondimento. to, ognuno aveva la sua personalità e ca, quella clientelare, la stessa che ha a volte le divergenze erano accese, riempito gli uffici di burocrati, ma diDal 1982 al 1989 lavora a Sarnano, ma in generale era un luogo dove era sattende l’esigenza di organici medici frequentando contemporaneamente piacevole lavorare». e infermieristici adeguati nel numero la Clinica Ortopedica di Ancona, dove e nelle competenze, che non vuole sviluppa una solida esperienza chi- Gli stessi ricordi del dottor Girmenia dirigenti medici e primari che puntano rurgica sotto la guida del Prof. Zanoli ci spingono a riflettere sulla sanità all’eccellenza, perché questo signifi, e successivamente del Prof. Greco. di oggi, su tutto ciò che è cambiato, cherebbe evidenziare le carenze, che «In quegli anni, il piccolo Ospedale sull’etica e il valore percepito dal cit- pretende di risparmiare su strumentadi Sarnano rappresentava il primo tadino del lavoro di medico nel pub- zioni essenziali, o dove esami clinici punto di soccorso qualificato per una blico, e sul senso si accoglienza e il come TAC e RMN hanno liste di atvasta comunità prevalentemente ru- livello di fiducia che gli ospedali tra- tesa di mesi… E di questo fanno le rale. Il bacino d’utenza era grande e smettono ai pazienti e ai cittadini in spese i cittadini, costretti a pagare per si faceva moltissima attività di pronto generale. bypassare liste d’attesa che non risoccorso e chirurgia d’urgenza. S’inspondono alle reali urgenti esigenze. terveniva in una situazione di prima «La crisi è iniziata con i primi segnali Chi si è reso conto della gravità delinea affrontando infortuni, spesso preoccupanti già dall’inizio degli anni scritta nelle parole del magistrato drammatici, che avvenivano nei cam- ’90, poi rapido è insorto il degrado, Cantone, l’authority anticorruzione, pi, incidenti stradali soprattutto nel non so se sia corretto dire della orga- quando afferma: “La sanità, per l’eweekend, e incidenti che avvenivano nizzazione della sanità in generale, norme giro di affari che ha intorno e in montagna, specie durante la sta- ma dei rapporti umani all’interno degli per il fatto che anche in tempi di crisi gione sciistica; spesso la distanza ospedali sicuramente. è un settore che non può essere sotlogistica dagli ospedali più attrezzati La politica si è inserita prepotente- tovalutato, è il terreno di scorribanda imponevano decisioni rapide ed effi- mente nel contesto sanitario. Quando da parte di delinquenti di ogni risma”? caci, in un ambito di risorse umane gli ospedali erano i famosi “Enti Ospelimitate. E’ stata una ottima palestra». dalieri” gestiti dal territorio, la politica - Quali sono le lacune del nostro Alla fine degli anni ottanta l’espe- si relazionava con i singoli medici per Servizio Sanitario Nazionale, serienza del dottor Girmenia prosegue cercare di capire, chiedeva, s’infor- condo lei? presso il Dipartimento di Ortopedia e mava e dimostrava un sincero inte- «Sulla carta abbiamo il miglior serviTraumatologia dell’Ospedale di Ca- resse a vigilare sulla salute della co- zio nazionale nato sulla scia di quello merino, proseguendo i rapporti con la munità. Con il Servizio Sanitario Na- inglese. Nella realtà, purtroppo lo stiaClinica Ortopedica dell’Università di zionale, introdotto all’inizio degli anni mo massacrando. I livelli essenziali Ancona. L’impegno nella ricerca, l’ac- ‘80,si realizza una rivoluzione :il diritto d’assistenza sono cambiati, le stesse quisizione di competenze specialisti- alla tutela della salute viene assunto specializzazioni e attività scientifiche che in settori quali la Chirurgia della dallo Stato ed esteso a tutti i cittadini, hanno subito forti mutazioni, il mediMano, frequentazione di ambienti non più protetti in quanto “lavoratori”, co di famiglia è diventato il medico chirurgici quale il Centro di Ricerca come ai tempi delle “Casse Mutue”. Si di base, i rapporti sociali e umani si sui Tumori dell’apparato locomotore istituisce una nuova entità, di cui gra- sono alterati, la prevenzione, cardine dell’Istituto Rizzoli, diretto dal Prof. dualmente se ne appropria la politica. della tutela della salute pubblica, riceCampanacci, e dal Prof. Mercuri poi, Fenomeno che può essere definito ve una attenzione marginale. stages all’estero, restano il punto fer- come: esproprio da parte della politi- Ed ecco che emerge il dramma itamo di una carriera che si va deline- ca della direzione degli ospedali. Una liano: la rottura di quel patto tra cit10

tadino e ospedale (e ovviamente dei medici e infermieri che lo popolano). Quest’ultimo non è più percepito come la struttura organizzata preposta alla tutela del diritto alla salute e quindi pronta all’accoglienza e alla cura di chi è nel bisogno indotto dalla malattia. Il cittadino sa di non poterne fare a meno, sa che in questo Paese ancora oggi l’Ospedale offre garanzie che solo poche strutture private posso dare, specie nell’urgenza. Tuttavia sa anche, per esperienza ormai decennale, che diverrà solo un numero, che le attese nei Pronto Soccorsi sono bibliche, spesso per un suo uso improprio, a volte per la presenza di giovani medici inesperti, titubanti nel prendere decisioni, che la tempestività di un intervento può essere vanificata da limiti organizzativi. E’ un rapporto di amore e odio, che spesso esita in contenziosi che generano una medicina “difensiva”, che peggiora la situazione e fa crescere i costi. Nel passaggio da Unità Sanitarie Locali ad Aziende Sanitarie, la sanità assume un profilo attento ai costi e ai bilanci, il presidente diventa un politico puro, scelto dalla Giunta Regionale. La nomina è espressione della adesione ad una linea o peggio corrente politica, il direttore è un esecutore di ordini politici. Il suo compito non è quello di esser garante del buon funzionamento della rete sanitaria. Il suo compito è portare in pareggio il bilancio. Peccato, però, che la sanità sia, per definizione, in perdita. Non può pareggiare né generare attivo rispetto ai fondi stanziati. Gli sprechi? Ci sono, ma non credo siano all’interno della sanità. Non è ammissibile risparmiare sul livello di assistenza o tagliare sui servizi ai pazienti. Le strumentazioni, la formazione, la creazione di un team che funzioni alla perfezione e che sia motivato, devono essere promossi, non ridotti al minimo essenziale. Sono assolutamente convinto che all’interno degli ospedali, quelli del nostro territorio, ci siano medici e professionisti sanitari eccezionali. Se le cose non funzionano, se notiamo delle enormi lacune, la colpa va cercata da un’altra parte. Senza le giuste risorse, senza un clima stimolante con figure di leader carismatici, con esperienza e competenza, come si può essere motivati? E, tornando agli sprechi, se li andassimo a cercare nell’ambiente amministrativo, quello legato alla corruzione e alla dispersione burocratica?» Sono queste riflessioni, amare e necessarie, che spingono il dottor Girmenia a tentare di dare una propria risposta che rivaluti il valore della professione medica, a portare su altri livelli l’intervento sanitario, unendo competenza e umanità e trasferendoli nella sanità dei paesi in via di sviluppo, per lavorare a un modello di trasferimento di competenze tecniche avanzate anche in contesti “critici”. Nel prossimo appuntamento, seconda parte di questa intervista, viaggeremo, insieme a lui, nel mondo delle organizzazioni umanitarie internazionali.


LUDOVICA: STORIA DI UNA RAGAZZA IN GIRO PER L’EUROPA! Ho instaurato amicizie solide e durature, ho avuto la fortuna di trovare una specie di nuova faOgnuno di noi ha un talento da miglia straniera». ricercare nella vita e non è detto che riusciremo a farlo fin da Un carattere estroverso come il tuo è sempre pronto all’avpiccoli. Sapete quei bambini a cui chiedi ventura, pensi che sia il segre“cosa vuoi fare da grande” e loro to per vivere bene ovunque? senza pensarci su ti rispondono «E’ nella mia indole essere aperta nei confronti delle culture difsicuri? Una di questi di certo era Ludo- ferenti dalla mia, cerco sempre vica Guardati, una tolentinate il positivo in ogni esperienza. di 27 anni, che fin dai banchi Anche se non do per scontato il di scuola aveva scoperto il suo trovarsi bene all’estero, perché amore per le lingue straniere. molti miei amici dell’Erasmus non hanno avuto la mia stessa «Ho capito che il mio destino era fortuna. comunicare con gli altri in tutte Credo che ogni situazione cambi le lingue quando mia mamma mi in base al modo in cui ti poni tu ha regalato delle cassette in in- per primo». glese e io continuavo a ripeterle So che anche da sola sei riue canticchiare a memoria». scita a crearti la possibilità di Una strada già battuta che hai andare all’estero. percorso con grandi successi «Sì, ho deciso di cercare un lavoro nel mentre stavo finendo universitari! «Sì, se così si possono definire. di scrivere la tesi specialistica a Mi sono laureata in mediazione Milano. linguistica a Pescara, per poi Così, una famiglia irlandese che concludere la specialistica a Mi- avevo contattato tramite annunci on line mi ha assunta come ralano allo IULM». gazza alla pari. E’ stata l’università a darti la Avevo il compito di stare con i prima occasione per partire? loro bambini che ancora oggi mi Oltre ai viaggi di piacere e alle continuano a scrivere e chiamavacanze studio al liceo, quan- re. E’ stato molto duro distaccarte altre esperienze all’estero si ma quando possibile cerco di andarli a trovare». hai compiuto? «La prima grande esperienza all’estero è stata l’Erasmus a Si ferma un attimo per farmi veLeon in Spagna ed è durata 1 dere un video dei bambini che la salutano e le inviano baci oltre lo anno. schermo. Tolentino nel mondo di Ilaria Gobbi

E come sei finita a Londra? Prima di fare la valigia hai mai provato a cercare un lavoro vicino casa? «In realtà, subito dopo la laurea la prima cosa che ho fatto è stato inviare il mio curriculum alle grandi aziende marchigiane. Mi sarebbe piaciuto non allontanarmi troppo dalla mia famiglia, ma non è stato possibile». Perché mai una ragazza così preparata come te non è riuscita ad inserirsi in nessuna realtà locale? «E’ che all’estero si investe di più sui giovani! A volte, le aziende straniere preferiscono assumere ragazzi senza esperienza per formarli e plasmarli secondo i propri bisogni. Fatto sta che ho inviato il mio curriculum a Londra al mattino e alle 14:00 avevo già un colloquio Skype. Sono stata assunta dopo 3 settimane di prova alla 1E, un’azienda internazionale che si occupa di automazione per software». E’ da più di un anno che sei fuori. Sei soddisfatta della tua nuova vita lavorativa? «Ho iniziato come front office, ma sono diventata nel giro di poco tempo coordinatrice degli eventi aziendali interni ed esteri come assistente personale del capo del dipartimento delle vendite (executive assistant). E’ un lavoro che mi fa sentire partecipe perché ho molte responsabilità e autonomia. In Italia raggiun-

11

Ludovica Guardati

gere questo livello sarebbe stato impossibile». Per concludere, non ti chiederò cosa ti manca, ma ti chiedo piuttosto cosa vorresti cambiare nel sistema lavorativo italiano. « In primis, vorrei dire alle aziende di investire di più sulla formazione dei giovani. Meritiamo le opportunità per le quali abbiamo lavorato sodo durante i nostri studi. Io non sono una delle tante ragazze che denigrano casa e la vita in provincia, però trovo difficile andare avanti con questo nonnismo radicato. C’è bisogno di ricambio e di responsabilizzare i ragazzi che hanno davvero voglia di fare».


MANTENUTI I SERVIZI IN OSPEDALE DOPO IL TERREMOTO di Carla Passacantando

«All’ospedale di Tolentino è tutto a posto. I servizi che si svolgevano prima del terremoto sono stati mantenuti, mentre i posti letto per cure intermedie, da 50 che erano, ora sono contenuti in 30 perché non c’è lo spazio in seguito all’inagibilità parziale della struttura sanitaria, cioè dell’ala destra del nosocomio, dovuta alle scosse telluriche». A dirlo è il direttore dell’Area vasta 3, Alessandro Maccioni, che nei giorni scorsi dopo la visita all’Asp Civica Assistenza Tolentino, ex Casa di riposto “Vincenzo Porcelli”, con il sindaco Giuseppe Pezzanesi si è recato in ospedale per un incontro con lo stesso primo cittadino in modo da verificare l’attuale situazione del nosocomio e per illustrare il percorso della struttura sanitaria tolentinate verso l’ospedale di comunità. «Entro la fine dell’anno – aggiunge il direttore dell’Area vasta 3 – verificheremo i lavori da fare per rendere agibile l’ala danneggiata dal terremoto in modo da far spazio ai 20 posti letto di cure intermedie che ora non lo hanno. L’ospedale di Tolentino va salvaguardato. Incaricheremo degli esperti per redigere un progetto di ristrutturazione dell’ala inagibile, per valutare anche il costo che occorre sostenere per l’intervento. Ci vorranno due mesi per la quantificazione. Non dovrebbero, comunque, essere spese enormi perché i lavori riguarderebbero consolidamenti di travi ed altro». Nel medesimo incontro in ospedale, Alessandro Maccioni ha

sottoscritto, davanti al sindaco di Tolentino, un atto per l’affidamento dell’incarico ad un professionista di redigere un progetto per realizzare due scale di emergenza antincendio sulle ali agibili della struttura sanitaria tolentinate ed entro l’anno verrà indetta la gara di appalto. La spesa si dovrebbe aggirare tra i 150mila ai 170mila euro. Resta, comunque, da intervenire sulla parte della struttura resa inagibile. L’Asur ha provveduto subito a trasferire alcuni servizi in altre stanze del nosocomio tolentinate. Attualmente il servizio otorino è operativo al terzo piano nell’ala integra, mentre l’oculistica al primo piano; l’ambulatorio chirurgico è stato trasferito al primo piano, nelle stanze dell’ex blocco operatorio; la neuropsichiatria infantile è al terzo piano, nei locali dell’ex oncologia; l’Avis è operativa al terzo piano, nell’ex oncologia; l’urologia è stata trasferita dal terzo al primo piano; l’ortopedia è operativa al terzo piano di fianco all’ambulatorio di otorino ed il consultorio al primo. Sono internamente funzionanti sia l’ambulatorio ginecologico, l’ecografia, la ginecologica e la pediatria consultoriale. La lungodegenza con i 15 pazienti è stata trasferita al secondo piano sin dal primo giorno dell’inagibilità. Si stanno facendo i lavori anche per trasferire il locale cucina dove si suddividevano i pasti che vengono dall’esterno. Si stanno facendo, infine, i lavori per realizzare i locali dove ospitare la seconda guardia medica all’interno del presidio ospedalie-

il dottor Alessandro maccioni

ro di supporto al Punto di primo intervento. Il 2 novembre, poi, rappresenta l’inizio del passaggio per Tolentino dall’attuale struttura sanitaria a quella dell’ospedale di comunità. Da tale data verrà attivata l’ambulanza jolly, solo diurna, contemporaneamente sarà allocata all’ospedale di Tolentino la seconda guardia medica. Sempre dal 2 novembre il Ppi passerà da 24 ore a 12 diurne, di notte l’assistenza sarà assicurata con la guardia medica e la potes. Contemporaneamente verrà attivato il Pat, Punto di assistenza territoriale, che avrà lo scopo d’informare la popolazione sul cambiamento, infatti, non saranno svolte le attività tipiche del Ppi, ma quelle attribuibili alla guardia medica. I posti letto riguarderanno la presen-

12

za di pazienti cronici stabilizzati. Tolentino manterrà tutte le attività ambulatoriali oggi presenti che verranno potenziate nell’orario per rendere il servizio più fruibile e continuativo. Tolentino diventerà il centro focale per la cura delle ferite difficili, accompagnate da presidi completi relativamente alla dialisi ed alla diabetologia. Prevista per i prossimi anni anche l’attivazione del percorso territoriale Dca. Inoltre, in merito ai servizi enunciati ricordiamo che oltre alla diagnostica e ad altri ambulatori presenti, compreso quello di cardiologia, saranno implementati nuovi servizi ambulatoriali per rendere la diagnostica completa. Entro novembre inizieranno anche i lavori per il rifacimento dell’obitorio dell’ospedale di Tolentino.


“Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia” Verso Sera

dott. Franco Belluigi

Ho accettato con piacere l’invito del dottor Belluigi a scrivere queste righe, sia perché anche io sono un medico sia perché sono un grande appassionato di libri; ho deciso quindi di trattare l’argomento da una duplice angolazione. Sono innumerevoli gli studi scientifici che testimoniano l’importanza della lettura (e della scrittura) per contrastare il decadimento cognitivo della vecchiaia. L’American Academy of Neurology ha pubblicato uno studio nel 2013 in cui si dimostrava come ‘l’abitudine a dedicarsi ad attività mentalmente stimolanti (lettura e scrittura) durante il corso della vita, incide per il 15% nel conservare il cervello in salute quando si invecchia’. Un importante studio spagnolo del 2014 ha dimostrato che ‘la mancanza di abitudine alla lettura aumenta il rischio di deterioramento cognitivo di 3,7 volte’. Più recentemente (2015) la prestigiosa Università californiana di Stanford, seguendo con la risonanza magnetica un gruppo di lettori anziani, ha dimostrato che ‘oltre all’aumento

del flusso sanguigno all’encefalo, quando si è impegnati in quest’attività si pratica una vera e propria ginnastica del cervello, cioè si potenzia il coordinamento delle funzioni cognitive complesse e multiple’. Tuttavia le basi scientifiche dell’utilità della lettura nulla tolgono agli innumerevoli vantagagi psicologici della lettura stessa. Contrastare la noia, stimolare l’immaginazione, esercitare la memoria, migliorare il linguaggio, mantenere la propria curiosità sul mondo, condividere empaticamente forti emozioni, sono tutti vantaggi che solo la lettura può offrire gratuitamente. E se la senilità inficiasse la capacità di lettura indebolendo la vista, è la moderna tecnologia ad offrire un rimedio impagabile (l’audiolibro) che permette di ‘ascoltare’ i libri dalla voce affascinante e coinvolgente di grandi attori. In alternativa si potrebbe favorire la pubblica lettura di libri a persone non autosufficienti, più o meno anziane, come attualmente fa, ad esempio, RadioRAI (questo servizio da solo varrebbe il canone che paghiamo!). Infatti gli anziani hanno meno difficoltà ad immedesimarsi nei racconti altrui: ‘riescono a ve-

dere e sentire cose che ai giovani sono nascoste’, per dirla alla Bukowski, perché hanno dalla loro parte le esperienze di una vita intera, le risposte di una completa esistenza; hanno più tempo da dedicare a sé stessi, senza l’assillo della produttività o le responsabilità genitoriali. Va da sé che anche (e soprattutto!) per i lettori anziani vale il ‘decalogo dei diritti del lettore’ stabilito da Pennac: in particolare il diritto di leggere qualsiasi cosa e in qualsiasi luogo, quello di spizzicare da più libri contemporaneamente, quello di non finire a leggere ciò che non piace, quello di leggere ad alta voce e via dicendo. In conclusione vale la pena ribadire che la lettura rimane

un grande privilegio della razza umana; non avere nulla da leggere può equivalere ad una precoce rinuncia alle più esclusive capacità umane, in special modo se il tempo ha reso inutilizzabili altre abilità fisiche. Quindi leggiamo, leggiamo sempre, a qualsiasi età, soprattutto in vecchiaia, per non doverci mai trovare nella situazione di chi: “Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere. Ma non aveva niente da leggere” (L.Sepulveda). Andrea Mosca

I tuoi obiettivi, il nostro progetto Abbiamo un solo obiettivo: il raggiungimento del benessere del paziente, che perseguiamo con empatia e coinvolgimento grazie al lavoro di un team di persone con diverse competenze e specializzazioni. In ognuna delle nostre strutture abbiamo sviluppato peculiari competenze per rispondere alle esigenze dei territori in cui operiamo. Il Centro Ambulatoriale di Tolentino, da oltre quarant’anni, offre esperienza e professionalità attraverso la realizzazione di un progetto riabilitativo mirato e personalizzato rivolto all’adulto, alla famiglia e in particolare al bambino da 0 a 14 anni. Il Centro di San Severino Marche, ultimo nato dei Centri Ambulatoriali, propone un nuovo modello di salute e benessere per un rapido recupero della forma fisica, con particolare attenzione all’atleta.

Cosa facciamo Rieducazione Posturale Riabilitazione Vestibolare Rieducazione dello Sportivo Rieducazione Psicomotoria Rieducazione Motoria e Neuromotoria Rieducazione Ortopedica contro l’Osteoporosi Riabilitazione Logopedica Riabilitazione in Acqua

Riabilitazione Perineale Riabilitazione e stimolazione cognitiva Fisioterapia Strumentale Massaggi Terapeutici Massaggio Infantile Terapia Manuale Linfodrenaggio Tutoraggio allo studio

Info: San Severino Marche 0733/639339 sanseverino.ca@sstefano.it Tolentino 0733/969533 tolentino.ca@sstefano.it

Laboratori Musicali Linguistici e Psicomotori Musicoterapia Psicoterapia CORSI COLLETTIVI: Back School, Ginnastica dolce, Posturale, Pilates Fisios, Water Pilates

RICHIEDI LA TUA KOS CARD: Promozioni Ottobre 2016

- Centro Ambulatoriale S. Severino Marche

promozione 20% su Valutazione Osteopatica promozione 10% su Trattamento Osteopatico

- Centro Ambulatoriale Tolentino

13

promozione 20% per rinnovo abbonamento Potenziamento Cognitivo promozione 10% su pacchetto di 10 sedute Riabilitazione Neuromotoria Colloquio Psicologico gratuito per Sostegno Psicologico Consulenza Logopedica gratuita per Dislessia promozione 10% su pacchetto di 10 sedute per Dislessia


SPAZIO AUTOGESTITO

LA PREVENZIONE, UNICA ARMA CONTRO IL TERREMOTO Con il terremoto dobbiamo imparare a convivere. Una delle componenti più importanti per la riduzione del rischio sismico è la consapevolezza della popolazione e, da tecnico che da 40 anni si occupa di progettazione strutturale, lancio degli spunti di riflessione. I terremoti in Italia ci sono sempre stati e ci saranno, unica soluzione la Previsione e la Prevenzione. Prevedere un terremoto non è possibile. Sappiamo con certezza, che l’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo per la sua particolare posizione geografica e che la sismicità più elevata si concentra lungo la dorsale appenninica. Ma se non è possibile Prevedere possibile Prevenire. Per decenni c’è stata una scarsa cultura del terremoto, anche tra gran parte degli operatori del settore, e poco si è fatto per diffondere la conoscenza del rischio sismico tra i cittadini per introdurre nuove tecniche costruttive. Il 70% dei residenti anche nelle zone a più alta pericolosità sottostimano il rischio sismico (studio INGV). E’ importante quindi tenere alta l’attenzione sul fenomeno e diffondere la conoscenza del rischio per evitare che, terminato l’effetto emotivo dei disastri, si torni a sottovalutare i terremoti. La Prevenzione. Prevenire costa meno che ricostruire, mette in moto l’economia, anziché deprimerla e dà lavoro anziché toglierne; diffondere la cultura della prevenzione però non è facile, perché i benefici dei suoi costi si avvertono nel medio-lungo termine. Secondo i dati dell’Ufficio Studi della Camera dei Deputati, negli ultimi 50 anni per ricostruire si è spesa una cifra pari a 120 miliardi di euro (circa 2,5 miliardi all’anno), a cui bisogna aggiungere i danni all’economia delle zone colpite, gli ammortizzatori sociali per il lavoro, gli sgravi fiscali, le esenzioni dalle imposte,

l’assistenza dedicata, i costi burocraticoamministrativi aggiuntivi. Con un piano di Prevenzione di 2,5 miliardi all’anno (15 anni, per un totale di 45 miliardi) si può ridurre al minimo il rischio sismico di tutto il territorio italiano, tra investimenti diretti e credito d’imposta. Per la Prevenzione sono necessari alcuni strumenti di conoscenza del rischio, uno su tutti il “Fascicolo del fabbricato” che dovrebbe essere reso obbligatorio (come in altri paesi europei), a partire dagli edifici destinati all’uso pubblico. Un documento che dovrebbe contenere tutte le informazioni tecniche relative a un edificio e agli interventi che ha subìto nel tempo. Ma tale strumento sarà utile solo se redatto da una figura altamente specializzata e in grado di effettuare una verifica di vulnerabilità e provvedere alla compilazione delle cosiddette schede di rischio. In molti casi una seria riflessione andrebbe fatta sull’opportunità di spendere qualche migliaio di euro per conoscere l’indice di rischio sismico del proprio fabbricato ed eventuali interventi che potrebbero salvare vite umane. Coloro che si apprestano a costruire o acquistare una nuova casa, e vogliono mettersi al riparo da danni futuri e paure, è bene che ragionino in una prospettiva temporale a medio e lungo termine per tutelare l’investimento. Come Studio di Ingegneria si sta cercando di sensibilizzare gli operatori affinché si realizzino le prossime costruzioni con le migliori e più moderne tecnologie costruttive. Partiamo da un concetto fondamentale. La progettazione sismica tradizionale, anche la più recente, ha come obiettivo quello di evitare il collasso degli edifici e quindi la perdita di vite umane, ma prevede e accetta che gli stessi si danneggino, anche notevolmente. In sostanza, le norme si preoccupano di assicurare che, in caso di evento sismi-

co violento, sia protetta la vita umana (Non poco, fino a qualche decennio fa non si assicurava nemmeno questo). Il principio è quello di un “danneggiamento controllato” in analogia a quanto avviene nelle auto moderne, le quali in caso di impatto devono deformarsi per assorbire l’energia dell’urto mantenendo però integro l’abitacolo. Esistono, per fortuna, da qualche anno, sistemi costruttivi che possono garantire una sicurezza più ampia assicurando che l’edificio non subisca danni né alla struttura né al suo contenuto. Uno dei sistemi più semplici ed efficaci per le nuove costruzioni è l’“Isolamento alla base dell’edificio”, largamente diffuso in zone ad altissimo rischio sismico come Giappone e California. In pratica si inseriscono al di sotto del fabbricato gli “Isolatori” che sono dispositivi molto flessibili orizzontalmente che si deformano al posto di fondazioni e strutture. Essi si comportano come delle molle smorzate, terminata la sollecitazione tendono a tornare nella posizione iniziale (pensiamo agli ammortizzatori nell’auto). I vantaggi sono evidenti in quanto un edificio isolato alla base non subisce danni né alla struttura né al contenuto ed inoltre durante il terremoto fa diminuire la percezione umana delle scosse riducendo “l’effetto panico”. L’isolamento sismico risulta un investimento anche economico, poiché

14

il costo dell’isolamento in parte compensato dal risparmio sui materiali da costruzione e, soprattutto, dai risparmi futuri per l’assenza di danni e paure. Ecco la riflessione che deve fare chi investe sul proprio futuro. C’è una fondamentale differenza fra una struttura isolata sismicamente ed una struttura a base fissa: dopo un forte evento sismico, la struttura isolata non avrà riportato alcun danno mentre una struttura a base fissa sarà fortemente danneggiata e ci saranno danni agli elementi non strutturali, come le tamponature, e a ciò che è all’interno. In alcuni casi inoltre anche agli elementi portanti con conseguente inagibilità dell’edificio. Quanto costerebbe ripristinare una struttura in questo stato per renderla di nuovo agibile? Lo Studio Foglia, anche attraverso il conseguimento di Master di secondo livello in Ingegneria Sismica, oggi è in grado di applicare tecnologie innovative per la protezione sismica ed eseguire simulazioni per valutare costi e vantaggi, oltre ad effettuare la valutazione del rischio sismico su edifici esistenti. www.ingegnerefoglia.it

Giuseppe Foglia, ingegnere


Il ritorno all’agonismo dell’A.S.D. Pallanuoto Tolentino LO SPORT di Mario Sposetti

Con l’arrivo dell’autunno ed in concomitanza con l’oramai completamento dei lavori di ristrutturazione dell’impiantistica sportiva entra nel vivo l’attività dell’A.S.D Pallanuoto Tolentino, svolta presso l’impianto natatorio della Piscina “G. Caporicci” di Tolentino. Scuola, agonismo e propaganda sono gli ambiti settoriali in cui si muove l’Associazione sorta nel 2010 con l’identità ben precisa: riprendere e proseguire gli ottimi risultati sportivi a suo tempo raggiungi dalla Nuoto Tolentino. Già nel 2015/16 la stessa società è stata impegnata su vari fronti: gestione della scuola nuoto, nel settore propaganda sia nel nuoto che nella pallanuoto e nei vari campionati agonistici di pallanuoto: Under 15 sia maschile che femminile, Under 17 (maschile e femminile), nel campionato di serie C maschile con la conquista del settimo posto, ma soprattutto con la squadra femminile di serie B che vincendo il campionato interregionale ha conquistato l’accesso ai Play Off sfiorando però il salto di categoria. «Gli sforzi per cercare di migliorarci sono continui», ci riferisce il segretario dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Mario Foglia, «indubbiamente con la maggiore visibilità di cui ora stiamo avendo i primi benefici sia in termini di iscrizioni che di partecipazione alle nostre attività, ci è da stimolo per poter aumentare il numero delle squadre con cui poter prendere parte ai vari campionati sia regionali che nazionali. Il nostro obiettivo primario è quello di portare avanti in parallelo sia il nuovo che la pallanuoto stessa. Dal punto di vista tecnico abbia-

mo cercato di creare una struttura specifica e ben delineata con quelle che sono sempre maggiormente le esigenze di questi tempi ed in linea con le aspettative di coloro che di giorno in giorno frequentano ed usufruiscono della piscina e del suo contorno. Oltre ad un Team di primari ed esperti allenatori di Pallanuoto composto da Mirco Prioretti, Sara Ronconi e Giuseppina Cardile abbiamo nominato un responsabile del nuoto agonistico nella persona di Michele Boschi e ci siamo avvalsi della professionalità del nuovo preparatore atletico Stefano Iesari avendo l’opportunità di usufruire anche dello spazio della nuova palestra adiacente alla piscina. Di tutto ciò ne siamo veramente fieri, e i numeri ci stanno dando ragione: sono più di un centinaio le persone iscritte nel settore propaganda e promozione agonistica, ma soprattutto siamo riusciti a mettere insieme più di una ventina di atleti pronti ad iniziare a gareggiare nel nuoto a livello agonistico. Le novità certamente non finiscono qui, abbiamo profuso un ulteriore sforzo finalizzato per tutti coloro che hanno raggiunto la soglia dei 25 anni di età e vogliono continuare a gareggiare. Per coloro che sono interessati a tutto ciò abbiamo creato una nuova squadra dei cosiddetti Master e parallelamente abbiamo instituito un corso propedeutico all’attività di salvamento che si inspira al salvataggio in mare e che permette di acquisire il brevetto di assistente balneare. Nel corso degli anni la Pallanuoto Tolentino, in collaborazione con la Fin (Federazione Italiana Nuoto), ha avuto modo di produrre e sviluppare un importante programma di manifestazioni a carattere

A.S.D Pallanuoto Tolentino - squadra serie B femminile

A.S.D Pallanuoto Tolentino - squadra serie C maschile

nazionale che internazionale tra cui il triangolare con tre nazionali Juniores, la finale del campionato nazionale femminile Under 15, e fiore all’occhiello della società è stata certamente l’organizzazione del Trofeo delle Regioni dedicato alle rappresentative femminili categoria Under 15 trampolino di lancio di diverse atlete nazionali

per ben 10 anni consecutivi, oltre ovviamente ad aver riportato a distanza di svariati anni, in sinergia con l’ASSM di Tolentino, due nuove edizioni della 24 ore di nuoto a distanza di pochi mesi l’una dall’altra con l’aspettativa di farlo diventare un appuntamento fisso del calendario della nostra associazione sportiva».

SISTEMATO IL TRATTO VIARIO DI VIA ACCORAMBONI di Carla Passacantando

Sono terminati nei giorni scorsi i lavori di sistemazione del tratto viario di via Accoramboni, in pieno centro storico, che collega via Pacifico Massi con via Laura Zampeschi. Il manto stradale della via da tempo era in un pessimo stato di conservazione, disomogeneo, con tratti di asfalto ammalorato e conservava solo alcune parti dell’originale pavimentazione in pietra probabilmente risalente al secolo scorso. L’intervento, il cui progetto è stato redatto dall’Ufficio tecnico comunale, prevedeva interventi e modalità necessari per il completo rifacimento della pavimentazione della via, oltre alla realizzazione dei sottoservizi, allo scopo di ricostruire il piano viabile con caratteristiche consone all’abitato storico e secondo le tipologie caratteristiche in uso nel comune; di garantire la formazione di un piano carrabile

stabile nel tempo ed in grado di resistere alle sollecitazioni derivanti dai carichi del traffico veicolare che interessano la via; di conseguire, per quanto possibile, la completa eliminazione delle barriere architettoniche, rendendo percorribile con facilità la strada anche ai diversamente abili; di ricostituire le caratteristiche storiche e tipologiche della via; di rifare ex-novo dei sottoservizi lungo l’intero tratto, da realizzare per il tramite della locale Assm in qualità di gestore del servizio idrico integrato. La spesa per l’esecuzione del massetto è a carico del comune, mentre la realizzazione in corso d’opera per esigenze logistiche e di cantiere è affidata alla stessa Assm. L’impianto di illuminazione non è stato modificato perché realizzato recentemente. Con l’intervento è stata risanata anche una parte di via Laura Zam-

peschi, quella confinante con via Accoramboni. In totale sono stati spesi dal comune circa 40mila euro.

15

Siamo particolarmente soddisfatti perché per anni MPN aveva sollevato la questione e finalmente qualcuno si è degnato di ascoltarci.


A Moschini il premio “Ponte del Diavolo” al tolentinate dell’anno Piazza della Libertà gremita per la cerimonia del Premio “Ponte del Diavolo” al cittadino tolentinate dell’anno che è stato assegnato dall’associazione “I Ponti del Diavolo”, di concerto con il sindaco Giuseppe Pezzanesi, a Franco Moschini per aver contribuito allo sviluppo della città con Poltrona Frau e con il recupero dell’ex cinema Politeama Piceno. «Sono onorato di ricevere questo premio – ha detto Moschini – che ha un valore molto importante rispetto ai tanti riconoscimenti che ho ricevuto negli anni». L’imprenditore ha anche annunciato che entro l’anno l’ex cinema Politeama Piceno verrà inaugurato. Il premio è stato consegnato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi e dal presidente dell’associazione Carla Passacantando. A Moschini è stato donato anche un Ponte del Diavolo in miniatura. Sono state poi consegnate diverse menzioni d’onore. Tra i premiati il maggiore Cosimo Lamusta, comandante della Compagnia di Tolentino, per il meritevole servizio che presta distinguendosi per le sue qualità professionali e per la continua disponibilità verso la collettività. Il maggiore ha poi annunciato che alla fine del mese di ottobre lascerà il comando della Compagnia di Tolentino per la caserma provinciale di Pesaro. In piazza erano presenti tanti carabinieri, tra i quali i comandanti delle diverse stazioni del comprensorio. Hanno partecipato anche molti vigili del fuoco. Sta di fatto che sono

stati premiati anche i pompieri della caserma di Tolentino ed il capo distaccamento Elvio Tedeschi per il loro operato, in particolare per i tanti interventi che hanno effettuato per i danni dovuti al terremoto. Menzione d’onore anche per l’imprenditore Nello Lucentini, titolare della Tre Mori, per aver portato il nome della città nel mondo e per i suoi sessantacinque anni di attività. E’ stato premiato anche Ermanno Pupo per aver contribuito allo sviluppo di Tolentino sostenendo il progetto della Quadrilatero. Pupo per motivi familiari non ha potuto partecipare così il premio è stato ritirato dalla figlia Alessia.

Era presente anche l’amico Fabrizio Romozzi, ex direttore della Quadrilatero. Riconoscimento anche per il pasticcere Roberto Cantolacqua Ripani per aver portato il nome della città nel mondo per la sua attività. Per l’occasione, inoltre, ha realizzato un pasticcino mignon dedicato a San Nicola che alla fine è stato offerto al pubblico. Menzione anche per la commerciante Sara Pelliccioni per i suoi quasi cinquanta anni di attività, a Karl Xaver Wolfsgruber per aver soccorso la mattina del 24 agosto dopo il terremoto le persone che vivono in via Montecavallo ed a Luigi Marzi, presidente dell’Arci Caccia Marche, per aver effettuato

16

una raccolta fondi da destinare ai terremotati. Era presente anche il metereologo colonnello Francesco Laurenzi. Ai premiati sono stati donati una stampa che raffigura il Ponte del Diavolo di Carlo Gentili, il libro sull’attività di Moschini, prodotti Tre Mori. Al termine della cerimonia, nel corso della quale sono stati raccolti fondi a favore delle popolazioni terremotate ed inviato dal pubblico un messaggio solidale con il telefonino al 45500 istituito dalla Protezione civile, c’è stata una degustazione di prodotti tipici a cura della Copagri, di venaccia di Serboni, di orzo della Tre Mori, di pasticcini della Mimosa.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.