Multiradio Press News di gennaio/febbraio 2020

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di Carla Passacantando

di Carla Passacantando

Simone Ricci da qualche tempo è il nuovo direttore dell’Asp Civica Assistenza Tolentino “Porcelli”, ex casa di riposo. Ha 38 anni ed è originario di Macerata, è sposato dal 2012 con Alice e ha due splendide bambine, di 6 e 2 anni. Ha studiato all’Università di Urbino, facoltà di Sociologia, per poi conseguire la laurea magistrale in Politica e società internazionale, mentre nel 2019 ha pubblicato con Armando editore di Roma il suo primo saggio che analizza il rapporto tra percezione e azione sociale. segue...

editoriale

Assistiamo negli ultimi tempi da parte dei cittadini, nonostante il crescente malcontento, a una maggiore apatia e accettazione supìna, rassegnazione, di certi vecchi metodi duri a morire. Sembra, ad esempio, che chi cerca lavoro debba continuare per forza, come sempre, a bussare alla porta del potere e tirare la giacchetta di chi governa trovando spesso chi continua a praticare l’antico sistema dello scambio di “favori” clientelari o, peggio ancora, l’antica arte di addomesticare il dissenso. Brutta Politica questa, imputabile sia a chi amministra che a quei cittadini che, senza dignità, sguazzano in questo sistema cercando di stare sempre dentro quel “cerchio magico” che garantisce favori e vantaggi. Favori e vantaggi che vanno a discapito di chi meriterebbe ma dignitosamente, non vuole chiedere, tantomeno con metodi scorretti, ingiusti o addirittura mendicare come qualcuno arriva a fare. Anche questo contribuisce a creare la disaffezione alla politica e l’assenteismo alle urne di chi è onesto ma stufo, di coloro che vorrebbero più imparzialità, meritocrazia e trasparenza. Ci piacerebbe che tutto questo finisse, ma vediamo diminuire sempre più invece la speranza che ciò accada. Una cosa è certa: comunque, dipende da tutti noi. MPN gennaio - febbraio 2020

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Anno XIV n. 1 - gennaio - febbraio 2020 - chiuso in redazione il 25/1/2020 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23/4/2007 - Dir. Resp. dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it - Tel. 0733 960241

SIMONE RICCI DIRETTORE DELL’ASP, EX CASA DI RIPOSO


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...segue dalla prima

Simone è molto legato ai valori tradizionali come la famiglia, il rispetto e la coerenza. Ha raggiunto molti traguardi ed ora si ritrova a dirigere l’ex casa di riposo.

Come ha trovato l’Asp “Civica Assistenza Tolentino”, ex casa di riposo, quando è diventato direttore della struttura? «Devo fare una premessa importante a cui tengo molto: lavoro in struttura dalla fine del 2008. Sono entrato come autista per poi cominciare il mio percorso di crescita. Tutti sanno a Tolentino che la struttura è sempre stata gestita in maniera impeccabile e lungimirante dalla direttrice Pina Petrini con la quale ho lavorato a stretto contatto per anni, grazie a lei sono cresciuto sia professionalmente che personalmente, e non posso che ringraziarla anche pubblicamente. Da quando ho ricevuto l’incarico di direttore, ho trovato una situazione appesantita dagli strascichi del terremoto e dal trend demografico dal quale emerge che il territorio sta invecchiando. La nostra ad oggi è una realtà complessa con mille sfaccettature, come direttore è importante rapportarsi con una serie di situazioni differenti. Vicino a me ho la fortuna di avere un Consiglio di amministrazione attento e sensibile su molte questioni, a partire dal presidente Giorgio Sbaraglia che quotidianamente è presente in struttura, alla vice Lina Aliscioni e al consigliere Anna Andreani. Il mio staff, inoltre, capitanato dalla responsabile del coordinamento Katiuscia Torresi e

dal mio braccio destro Sara Lorenzetti, è molto preparato e coinvolto nel progetto, cosa fondamentale per ottenere dei risultati tangibili. Poi naturalmente abbiamo una grande quantità di operatori sanitari e socio sanitari, oltre ad animatori, psicologi, fisioterapisti, ausiliari, addetti alla portineria, che svolgono con dedizione e professionalità un lavoro che sicuramente non è dei più facili. In ultimo, ma non per importanza, c’è il comune di Tolentino che come socio unico è sempre presente a sostegno di una struttura che deve essere oramai considerata un riferimento per tutto l’ambito territoriale». Quali cambiamenti ha apportato? «In generale nella vita e nelle attività di erogazione di servizi alla persona è importante crescere continuamente, guardarsi intorno, non rimanere indietro. Stiamo procedendo verso una digitalizzazione completa della struttura, con la cartella sanitaria informatica, abbiamo inaugurato un Nucleo residenziale con attività specifiche per i pazienti affetti da demenza, dove tutti i giorni alcuni ospiti vengono sottoposti a programmi mirati dalla nostra psicologa Laila Cervigni, dalla animatrice Giovanna Mochi e dalla fisioterapista Maria Ida Del Piccolo. Ci siamo seduti ai tavoli tecnici in Regione con la dele-

gazione del Comitato enti gestori per discutere i nuovi manuali di accreditamento e stretto importanti relazioni con strutture vicine, in pieno spirito di collaborazione. In ultimo tutti i nostri dipendenti hanno seguito un virtuoso piano di formazione inerente la comunicazione con i pazienti e l’etica della cura». Quanti ospiti ci sono nella struttura, nei diversi reparti? Quante persone sono in lista di attesa? «Se consideriamo anche la Comunità alloggio adiacente, gestiamo circa 125 ospiti. L’ultima lista d’attesa deliberata vede numeri assolutamente rilevanti, se mettiamo le graduatorie di tutti i nuclei insieme arriviamo a 260 persone candidate. Per questo sarà fondamentale nei prossimi anni ampliarsi». I cittadini hanno una visione positiva dell’Asp “Porcelli”, ma quanto c’è ancora da realizzare nella struttura? Quanti servizi devono ancora essere attuati? «Sono felice della nostra buona reputazione, confermata anche dalla splendida risposta che la città di Tolentino ha dato alla nostra campagna di donazione solidale. Direi che negli ultimi anni la società è cambiata, i nuclei familiari si sono ristretti, la speranza di vita è aumentata, le nascite sono diminuite, bisogna prendere atto che la necessità di assistenza sarà sempre più intensa e le

aziende come la nostra Asp danno determinate risposte con professionalità e questo è fondamentale per il benessere e la sicurezza degli ospiti. Bisogna crescere in qualità, ma anche in quantità, creare una rete di strutture centralizzando l’amministrazione cosi da rendere sostenibile l’attività. Poi per i servizi alla persona è necessario creare una filiera che sostenga il cittadino dalla nascita alla quarta età, cercando di evitare faglie nel percorso». Quando bisogna attendere per avere la nuova struttura che dovrà sorgere vicino al nuovo ospedale? «Ne parlo spesso con il sindaco Giuseppe Pezzanesi, che come tutti noi ha molto a cuore la questione e con il presidente Giorgio Sbaraglia. Il progetto mi dicono è sul campo da gioco, la nuova struttura è un progetto di alta priorità, proprio per quanto abbiamo detto fin ora, per Tolentino e per tutto l’Ambito territoriale XVI. E’ molto importante che sia realizzata vicino l’ospedale, così da garantire continuità assistenziale anche ai pazienti in condizioni più difficili a livello sanitario, aumentando benessere e sicurezza. Serviranno molti fondi per completare il progetto, ma siamo tutti fiduciosi che la cosa vada in porto nel giro di qualche anno, sarebbe un patrimonio per tutto il territorio».


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LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO Molte Donne, conoscono già il mio metodo di lavoro e la passione con la quale mi dedico quotidianamente a risolvere i problemi e a soddisfare le esigenze di chi ripone la propria fiducia nel La Creazione, il mio centro di Modellamento Corpo. Per tutte le altre mi presento brevemente. Sono Laura Cavarischia, il mio percorso nel mondo dell’estetica inizia da giovanissima, tanto da poter vantare oggi quasi 20 anni di esperienza. Da sempre opero nel campo del benessere, con dedizione, mettendo la mia professionalità al servizio della bellezza. Nel 2004, con grande entusiasmo ho inaugurato il mio centro: La Creazione, subito orientata nel mondo del corpo e degli inestetismi che lo caratterizzano, mi prendo cura delle mie clienti a 360 gradi, aiutandole a ripristinare il proprio stato psicofisico, attraverso lo studio della connessione tra i conflitti e gli inestetismi, ne fa da padrona il master che feci nel 2008 in India. Da sempre voglio il meglio per chi ripone le proprie aspettative nel mio centro, affinando le manualità e migliorandomi nella crescita professionale attraverso una formazione costante, supportata e coadiuvata dalla scelta dei migliori cosmetici, sì perché i principi attivi che utilizzo nei trattamenti corpo sono frutto di un mio progetto testato ed approvato dall’università di Ferrara, garantendo alle mie clienti la massima performance del principio attivo applicato sul corpo. Contorniamo il lavoro dalle apparecchiature più all’avanguardia. La ciliegina sulla torta è stata mettere insieme passione e conoscenza per ideare il mio metodo di lavoro sul corpo BootyUp® che oggi vanta essere un marchio registrato a mio nome. MA ENTRIAMO NEL DETTAGLIO DEL METODO BootyUp® A renderlo speciale e funzionale sono i suoi concetti. Quando ci troviamo di fronte un corpo non lavoriamo l’inestetismo che invade superficialmente il corpo, come si è solito fare. Ma riequilibriamo il corpo su base scientifica, ripristinando passo dopo passo tutte le carenze del corpo, portando la massima attenzione allo sblocco e al lavoro sulla postura, perché nella maggior parte dei casi, la distribuzione del grasso dipende da vizi posturali. Doniamo una nuova Silhouette più armonica, non necessariamente un dimagrimento, ma plasmiamo le tue forme per un risultato ottimale. COSA FA DAVVERO LA DIFFERENZA DEL METODO RISPETTO AL RESTO DEL MERCATO? E’ un metodo e come tale, è costruito da diversi tasselli: manualità, tecnologie, consigli alimentari* piuttosto che sul movimento, ma la differenza sostanziale è la cura e l’ascolto che poniamo nella grande componente emotiva che troppo spesso contraddistingue le Donne che hanno perso il piacere di piacersi e di prendersi cura di loro stesse. Riportiamo il corpo in equilibrio, ricercando le cause che hanno scatenato il tuo inestetismo e la sua persistenza, portandoti a raggiungere i tuoi obiettivi a lungo termine. Moduliamo i tuoi incontri di volta in volta, personalizzando il lavoro e dedicandolo davvero a te. La mia specializzazione è il MODELLAMENTO DEL CORPO. Per me aiutare le persone a raggiungere la propria “Silhouette ideale” è sempre stato un motivo di orgoglio oltre che una sfida tanto faticosa, quanto ricca di soddisfazioni. Se sei stanca di sentirti a disagio e hai voglia di guardarti alla specchio, piacerti e ritrovare le forme perdute, sappi che non mi accontento fino a quando non raggiungeremo obbiettivi straordinari per te. Perché i tuoi risultati sono i miei risultati!! Non troverai BootyUp® altrove, è proprio questo a rendere speciale e unico IL MIO METODO. BOOTYUP® RIMODELLA LE TUE FORME Credo solo nell’eccellenza ed è a questa che miro nel mio lavoro, per questo testo costantemente la performance dei miei trattamenti su me stessa, a cadenza mensile, attraverso la formazione interna che io stessa impartisco al mio Team, garantendo alle mie clienti un Team allineato che dà il massimo. Non trovi personale improvvisato o stagionale. Con il mio metodo potrai raggiungere risultati eccellenti; traguardi che oggi consideri impossibili. Ci vediamo in cabina.

Consigli Alimentari

Laura

Ti suggeriamo uno stile di vita corretto e sano, che ti permetta di perdere peso e ritrovare una Silhouette migliore, in totale equilibrio con le tue esigenze. Verrai guidata attraverso suggerimenti, non posso darti diete, non sono un medico o un nutrizionista, ma conosco molto bene il corpo, l’inestetismo, la sua struttura e le sue reazioni, so quindi cosa può farti bene e cosa invece va a rallentare i nostri risultati.


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TEATRO ‘DON BOSCO’: DA 30 ANNI ANIMA LA CITTÀ Il 2020 è un anno speciale anche per il Cine-Teatro ‘Don Bosco’ di Tolentino, che festeggia 30 anni di attività socio-culturale, avendo iniziato la programmazione nel 1990 grazie alla volontà di don Serafino Stramucci, con l’eredità lasciata dai Salesiani. Infatti nello spirito di don Bosco don Serafino aveva realizzato questa sala per ‘animare’ i giovani della città attraverso il cinema ed il teatro, come aveva detto san Giovanni Bosco: “Dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipende un buon o triste avvenire della società… In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v’è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare”. Questi sono stati i capisaldi che hanno animato don Serafino nel dar fiducia ai giovani nella gestione. Una gestione che nei primi anni di questo millennio ha permesso a Tolentino di essere tra le 100 città per il cinema di qualità, premiato dall’Agis in un periodo in cui nella città le sale cinematografiche avevano chiuso, fondando anche un circolo culturale CGS. Quindi la sala non è stata solo cinema, ma anche musica e teatro, ospitando eventi culturali e per 10 anni la stagione teatrale cittadina. Tante sono state, in questo trentennio con più di 1.500.000 spettatori, le occasioni che hanno permesso alla città di salire alla cronaca culturale nazionale grazie

all’attività svolta dal cine-teatro; ricordarle sarebbe troppo lungo… Ma le attività a favore dei giovani continuano ancora oggi e rappresentano un fiore all’occhiello per la cultura cittadina. Infatti oggi il Cine-Teatro ‘Don Bosco’ ha aperto la sala per proporre alla città una formula teatrale ai giovani, rendendoli protagonisti attraverso il sostegno ad alcune produzioni, che riscoprono le radici del vernacolo locale. Questo progetto teatrale è sempre stato il ‘pallino’ di don Serafino Stramucci, che ha esortato i giovani gestori della sala ad affiancare al cinema anche il teatro. Così, dopo alcuni anni di sperimentazione di ‘Cabaret Buffet’, che ha ospitato alcuni giovani artisti saliti ora alla ribalta nazionale, da un paio di anni, grazie alla volontà del parroco don Diego Di Modugno ed alla collaborazione della UILT (Unione Italiana Libero Teatro) ha dato vita, con successo di pubblico, alla rassegna di opere teatrali dialettali, ‘Gran Galà del Dialetto’, dove si valorizzano gli autori e le compagnie del territorio maceratese, sostenendo in alcuni casi la loro produzione, che hanno ottenuto anche un grande successo di pubblico nelle altre città del territorio provinciale. Tale rassegna continua anche in questo nuovo anno con alcuni ‘capolavori’ del teatro amatoriale. Infatti la stagione teatrale riprende sabato 15 febbraio ore 21.30 con un evergreen di tutti i tempi, ‘PATRE PE’ PROCURA’, capolavoro

di don Amedeo Gubinelli: “Ho voluto mostrare la vita quotidiana in un prete, i suoi problemi, le sue difficoltà, il piccolo mondo che circonda la parrocchia”. Sabato 29 febbraio, ore 21.30, PIPPO FRANCO ritorna, dopo il successo precedente, al Teatro ‘Don Bosco’ con lo spettacolo ‘Non ci resta che ridere’, divertente spettacolo autobiografico in cui l’attore pone allo spettatore la ‘scelta’ tra la vita ‘dell’anima o quella della materia’. Solo sul palco, Pippo Franco fa un’analisi spietata, sempre in chiave ironica, sulla trasformazione del mondo attuale: “Oggi nessuno si guarda più dentro, o finge di non vedersi per non affrontare prima di tutto sé stesso. E’ prigioniero di un mondo che guarda al mercato, all’economia, dove nessun governo si preoccupa più del benessere delle persone. E’ per questo che ci vuole tanta ironia per sopravvivere!” La rassegna è chiusa, sabato 21 marzo ore 21.30 e domenica 22 marzo ore 17 dallo spettacolo prodotto appunto dal teatro ‘Don Bosco’, ‘SUGO FINTO’, scritto da Gianni Clementi ed interpretato da Antonella Ruffini, Gabriela Giammarini e da Paolo De Angelis, diretti da Jacopo Cicconofri: due sorelle zitelle, Addolorata e Rosaria, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo, e involontariamente comico, scambio di accuse reciproche.

Quindi uno spettacolo imperdibile e da vedere perché lascia riflettere su quello che la vita ci offre, ma basta niente per capovolgere le situazioni e capire che ogni attimo di vita è un dono da apprezzare. Però nei progetti rimane ancora un ‘sogno nel cassetto’, che si vuole realizzare: la riapertura, con nuove tecnologie, della sala cinematografica per permettere di nuovo ai giovani ed alle famiglie della città di trovare un punto di ritrovo ‘sociale’ attraverso il lancio di un ‘crowdfunding’, che è una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Manolo Limoni

SBIANCAMENTO DENTALE DAL DENTISTA O “FAI DA TE”? Avere denti sani ed esteticamente gradevoli a ogni età è importante non solo per la salute e il benessere di tutto l’organismo ma anche per indurre all’autostima; poter sorridere liberamente significa poter accrescere la sicurezza con cui quotidianamente si tenta di relazionarsi con gli altri senza remore o timidezza. Alimenti, bevande e soprattutto il fumo sono i nemici del colore dei vostri denti. Ma anche gli agenti atmosferici e l’invecchiamento comportano una discromia dentale (l’alterazione del colore dei vostri denti). In molti casi è possibile intervenire e ripristinare il più possibile il colore originale dei denti attraverso sedute professionali di sbiancamento. Sono molti i prodotti in commercio definiti come “automedicazione” venduti in farmacia o dalla grande distribuzione ma questi non sono in grado di combattere discromie importanti e la loro efficacia è mirata al mantenimento di quanto ottenuto con una seduta di sbiancamento professionale. I prodotti “fai da te” hanno infatti concentrazioni minime di perossido di idrogeno, l’agente che determina lo sbiancamento dentale. La normativa europea infatti vieta concentrazioni maggiore dello 0,1% e minore o uguale al 6% di perossido di idrogeno, concentrazioni superiori sono consentite solo per i prodotti ad uso professionale che devono essere prescritti dai soli abilitati all’odontoiatria. Lo sbiancamento è un atto medico e come tale è indispensabile una preliminare valutazione da parte del dentista della natura del difetto di colore del dente naturale oggetto del trattamento sbiancante e della propria situazione clinica. Non tutti i difetti di colore dei denti naturali possono essere risolti tramite lo sbiancamento, spesso essendo le discromie dentali dovute a difetti strutturali dello smalto dentale conseguenti a prolungata assunzione di farmaci in età infantile, a traumi dentali nonché ad ulteriori cause eziologiche non possono essere risolti. Bisogna poi sempre valutare lo stato di salute delle gengive, dei denti per valutare la situazione in termini di livello di posizione e per accertare se esistano condizioni infiammatorie. Inoltre la presenza di tartaro richiede una seduta di igiene orale prima del trattamento sbiancante. Sull’argomento bisogna anche specificare che una corretta igiene orale e periodiche sedute di igiene professionale possono evitare la discromia dentale e, comunque, i trattamenti sbiancanti non sono definitivi ma devono essere ripetuti con regolarità almeno ogni 18-24 mesi. Dentalcity grazie alla collaborazione dell’igienista dentale offre la gamma più completa di servizi con particolare attenzione all’estetica: innovativa la pratica di sbiancamento dentale che grazie a tecnologie sofisticate tipo Lampade UV e Laser di ultima generazione permette di ottenere dei risultati eccellenti.


Restauro Infissi ha da poco festeggiato il primo anno di attività. Il 2019 è stato un anno pieno di soddisfazioni durante il quale l’azienda, nonostante il breve tempo, è riuscita a crescere e a fortificarsi, diventando una realtà sempre più solida ed efficiente. Credo sia doveroso, giunti a questo punto, rivolgere uno speciale ringraziamento a tutti i clienti, per la fiducia che hanno sempre riposto nel nostro lavoro e per le gratifiche che ne sono conseguite. Chi fin ora ha deciso di credere in noi è senza dubbio il vero artefice di quanto siamo riusciti a portare a termine. Ringrazio, inoltre, i ragazzi membri del mio staff, per aver giocato un ruolo chiave nella crescita dell’azienda. Senza la serietà, la disponibilità e la costanza che hanno dimostrato di possedere in ambito professionale e non solo, nulla di quanto realizzato sarebbe stato possibile. Ci auguriamo di riuscire a continuare il percorso iniziato, migliorando ancora, per raggiungere obiettivi sempre più rilevanti e rendere i nostri clienti sempre più soddisfatti.


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APPROVATA LA PROROGA DELLA CONVENZIONE CUC CON MACERATA Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Nell’ultima assise consiliare, in apertura, dopo gli auguri di rito, il presidente del consiglio comunale Carmelo Ceselli ha comunicato i dati relativi alla raccolta del Banco alimentare. Subito dopo è stata approvata la revisione periodica delle partecipazioni ex articolo 20 del d.lgs.19 giugno 2016 n.175, anno 2019, con 10 voti favorevoli e 4 astenuti delle minoranze. Approvata, di seguito, con 10 voti favorevoli e 2 contrari di Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti del Movimento cinque stelle ed altrettanti astenuti, Anna Quercetti del Partito democratico e Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee per Tolentino, la proroga, per un ulteriore anno, della convenzione Centrale unica di committenza con il comune di Macerata che regola i rapporti tra quest’ultimo, presso il quale è istituita la Cuc, e quello di Tolentino per l’acquisizione di beni, servizi e lavori di competenza. In base all’articolo 37 del D.Lgs. 18.04.2016, n.50, le stazioni appaltanti, fermi restando gli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione,

anche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa, possono procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo inferiore a 40mila euro e di lavori di importo inferiore a 150mila, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori. Per effettuare procedure di importo superiore alle soglie indicate, le stazioni appaltanti devono essere in possesso della necessaria qualificazione ai sensi dell’articolo 38. Nel caso in cui non lo fossero procedono all’acquisizione di

forniture, servizi e lavori ricorrendo a una centrale di committenza ovvero mediante aggregazione con una o più stazioni appaltanti aventi la necessaria qualifica. Se la stazione appaltante è un comune non capoluogo di provincia procede secondo una delle seguenti modalità: ricorrendo a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati; mediante unioni di comuni costituite e qualificate come centrali di committenza, ovvero associandosi o consorziandosi in centrali di committenza nelle forme previste dall’ordinamento; ricorrendo alla stazione unica appaltante costituita nelle province, nelle città metropolitane.

NUOVO LOOK PER IL PONTE DEL DIAVOLO Inaugurato il Ponte del diavolo, dopo i lavori di ripristino e risanamento delle basi delle pile della struttura e dell’Edicola sacra danneggiati dal sisma del 2016. Nuova è anche l’illuminazione. Il Ponte del diavolo ad oggi è stato recuperato nella sua totalità. L’ultimo intervento è stato effettuato in questi ultimi mesi. Il progetto per la sistemazione dell’edicola sacra e delle basi delle pile della struttura è stato realizzato dall’architetto Paolo Cruciani per un importo complessivo di 554.813 euro, mentre l’intervento è stato eseguito dall’impresa Coedil sud di Napoli. All’impianto di illuminazione per conto del comune ci ha pensato Fabrizio Mancini. Il recente intervento al Ponte del Diavolo è iniziato lo scorso 27 marzo e si è concluso il 16 dicembre, in base ai giorni previsti dall’appalto. «Ci sono state, comunque – spiega Paolo Cruciani – alcune proroghe. C’è stata una sospensione dovuta ad un’alluvione e per il ripristino della situazione di normalità, nonché per il ritardo della fornitura di alcuni materiali e per l’approvazione di una variante di adeguamento. Dapprima è stata sistemata l’edico-

la sacra danneggiata e di seguito si è proceduto con il ripristino delle basi delle pile. E’ stato poi realizzato il nuovo impianto di illuminazione sotto le arcate e sul torrione». Il soggetto attuatore dell’intervento è l’Anas, al fine di ripristinare la viabilità nelle aree interessate dagli eventi sismici del 2016, ma il comune di Tolentino, in qualità di ente gestore della strada via del Ponte, ha attuato direttamente il lavoro. La Regione Marche, prima dell’avvio dei lavori, aveva così comunicato all’Anas il parere favorevole alla realizzazione diretta dell’intervento da parte dell’ente gestore richiedente, il Comune di Tolentino, subordinandolo all’assegnazione delle risorse finanziarie necessarie visto anche che il Dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri, struttura di missione “Sisma Centro Italia”, ha poi confermato il trasferimento delle somme richieste quali fondi stanziati per la gestione emergenziale. Risale invece al mese di settembre del 2018 l’inaugurazione della pavimentazione del tratto viario del Ponte del Diavolo. La struttura, eretta nel 1268 su di-

segno di Mastro Bentivegna, unica nella sua forma per tutto il corso del Chienti, ha cinque arcate centinate sorrette da possenti piloni, con torre-barriera quadrangolare, merlata alla guelfa. Una lapide moderna è affissa alla parete della torre, al posto di quella originale, per la quale fu utilizzato il fondo di un sarcofago romano. E parte della lapide è ora conservata nella basilica di San Nicola. Nel 1524, per deliberazione del comune di Tolentino, fu innalzata sullo spigolo del pilone centrale l’edicola

In tale contesto normativo il comune di Tolentino con delibera del Consiglio comunale n.35 del 29 maggio 2017 stabiliva di aderire alla Stazione unica appaltante istituita dal comune di Macerata. Sta di fatto che in attuazione di ciò è stata sottoscritta in data 15 gennaio 2018 la convenzione che istituisce la Cuc tra i comuni di Macerata, Tolentino, Porto Potenza e Porto Recanati. Con la delibera approvata in Consiglio comunale nell’ultima seduta si è dato mandato alla Giunta municipale e al responsabile competente dell’adozione di tutti gli adempimenti connessi e conseguenti all’approvazione dell’atto. di Carla Passacantando

sacra, con un affresco che rappresenta la Vergine con il Bambino. Il 30 giugno 1944, durante la seconda guerra mondiale, le truppe tedesche in ritirata fecero saltare l’arcata centrale del ponte che in seguito venne ricostruita nella forma originaria. La sua denominazione di “Ponte del Diavolo” deriva da una leggenda comune a tanti ponti sparsi per l’Europa ed ogni hanno viene rievocata grazie al gruppo storico dell’associazione “I Ponti del diavolo” di Tolentino.


spazio autogestito

LAVORI IN CORSO Oltre ai 46 appartamenti in contrada Rancia, che stanno procedendo a gran velocità, fra la primavera e l’estate consegneremo ulteriori appartamenti sostitutivi delle Sae dal recupero dell’immobile denominato Ex Ospedaletto dei Pellegrini, ubicato in via Osmani. Allo stato attuale i lavori, anche in questo caso molto veloci, interessano il consolidamento di tutta la muratura e si sta procedendo con lo smantellamento della copertura per sostituirla poi con quella nuova. Il 7 Gennaio sono iniziati anche i lavori presso la ex Scuola di Paterno, dove, tra la primavera e l’estate realizzeremo ulteriori 4 appartamenti sostitutivi delle Sae che risultano già assegnati alle famiglie terremotate e da consegnare. Nel frattempo, sono stati pubblicati anche i bandi per la realizzazione delle palazzine in piazzale della Battaglia, di fronte la caserma dei carabinieri, per un totale di 66 unità immobiliari (importo: 7,5 milioni di euro). La scadenza per la prima palazzina è il 5 febbraio, mentre per la seconda il 7 febbraio.

I lavori all’ex Ospedaletto dei Pellegrini

I lavori all’ ex Scuola di Paterno


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Centri Ambulatoriali S.Stefano a San Severino e Tolentino: il Servizio di Fisioterapia COMUNICARE di Solidea Vitali

Mariella Grassettini, Dirigente dell’Area Riabilitativa, ci ha illustrato, un paio di mesi fa, la mission globale, di efficacia e efficienza, dell’Istituto Santo Stefano. Evoluzioni e innovazioni comprese. Cuore dei Servizi Specialistici: la Fisioterapia. Marino Pelusi e Lucia Prosperi, fisioterapisti, rappresentano le voci di un team più ampio, solido e coeso, Marino è uno dei fisioterapisti con maggiore esperienza dei Centri Ambulatoriali del S. Stefano, Lucia rappresenta la nuova generazione. Questo è un passaggio chiave: terapie e tecniche si sono, nel tempo, evolute, gli strumenti a disposizione sono aumentati e ciò ha permesso un giusto equilibrio tra scienza e tecnologia, al servizio delle “Mani del Fisioterapista”. E’ questa la vera ricchezza del Servizio di Fisioterapia del Santo Stefano, la possibilità concreta di avere strumenti diversi tra loro ma canalizzati in modo efficace verso gli obiettivi prefissati, verso alti standard di lavoro che s’incentrano sul benessere totale della persona. Marino lavora nel Centro Ambulatoriale privato di San Severino, caratterizzato dall’esclusività del-

la riabilitazione in acqua, ed ha un’importante storia professionale che inizia nel 1993 al Santo Stefano. “L’attività che si svolge riguarda il mondo traumatologico e ortopedico. Ogni struttura ha un suo cuore e attività predominante. Nel Centro di San Severino il settore dello Sport ha un ruolo centrale. Molti sono stati i cambiamenti importanti avviati nei centri ambulatoriali e suggeriti dalle evoluzioni sociali e culturali. Oggi l’attenzione delle persone è cambiata e il Santo Stefano è in grado di fornire risposte terapeutiche e di prevenzione ad ampio raggio e con approccio multidisciplinare”. Il team composto da 12 fisioterapisti lavora in sinergia rispetto gli obiettivi globali del Santo Stefano e quelli specifici del Servizio di Fisioterapia. Terapie e prestazione partono dall’ascolto della persona e dalla comprensione dei suoi bisogni per arrivare a un piano personalizzato con il monitoraggio costante dei risultati raggiunti. I settori d’intervento sono: rieducazione posturale, neuromotoria, ortopedica, psicomotoria, riabilitazione perineale, cognitiva, in acqua, terapia manuale per patologie della colonna vertebrale, fisioterapia strumentale, massaggi terapeutici, attività motoria in piccolo gruppo. “La Formazione continua - dice Marino - è centrale per la nostra

attività. Amo le innovazioni e gli approcci che usufruiscono della digitalizzazione. La tecnologia permette di accedere a informazioni, contatti e momenti d’incontro in tempo reale con tutto il mondo. I due approcci, così, lavorano fianco a fianco stimolando tutto il nostro team di lavoro”. Marino Pelusi è il punto di riferimento per Società Sportive, agonistiche e non, del Territorio. Lucia Prosperi, fisioterapista che svolge la professione sia nel Centro di San Severino che in quello di Tolentino. “Ogni approccio di prevenzione e terapeutico parte da un’analisi della persona, si sviluppa un ragionamento clinico per arrivare al protocollo terapeutico personalizzato più idoneo, sia alla persona che al particolare momento in cui si rivolge a noi. Si selezionano gli strumenti, manuali o strumentali o il mix degli stessi e, mentre si segue il percorso, si applica il monitoraggio degli step. Le evidenze scientifiche, consultabili dal web, sono un supporto fondamentale per studiare le strategie messe in atto o per programmarne di nuove. Abbiamo dati concreti per poter affrontare ogni problematica così la nostra forza viene espressa dal valore primario della persona, dalla relazione di fiducia che si deve generare, dalla capacità di avere più strumenti a disposi-

zione”. Il tempo, la peculiarità di dedicare del tempo di qualità alla crescita professionale e una collaborazione con il paziente sono altre due caratteristiche che rappresentano l’essenza del Servizio di Fisioterapia dei Centri S. Stefano di San Severino e Tolentino.

CONSEGNATI AGLI SFOLLATI 11 ALLOGGI Ad oggi sono circa 300 gli sfollati che vivono tra container e strutture ricettive, mentre circa 1600 sono i nuclei familiari, pari a 4500 persone, che risiedono in case in affitto usufruendo del cas, contributo di autonoma sistemazione. Per il momento sono 11 gli appartamenti, ricavati con la formula dell’invenduto al posto delle sae o casette di legno, consegnati agli sfollati di cui quattro sono stati realizzati nell’ex scuola di contrada Sant’Angelo, mentre tre alloggi in via Conce. C’è grande attesa quindi per i nuovi alloggi, così per l’ultimazione dei lavori degli appartamenti nello stabile di contrada Rancia, pari a 46. Su due piani sono stati ricavati alloggi di varie metrature: 8 bilocali da 42 metri quadrati, 30 appartamenti con metrature comprese tra i 65 e 73 metri quadrati e 8 di 92 con tre camere, doppi servizi, capaci di ospitare fino a sei persone. Si accederà attraverso una corte interna, con due ascensori che consentono il completo abbattimento delle barriere architettoniche, su cui si affacciano, a piano terra, anche locali comuni desti-

nati ad ospitare iniziative di aggregazione sociale. In una struttura ovviamente antisismica, molta attenzione viene dedicata alla scelta e all’impiego di materiali che consentono di avere una classe energetica A4 con una impiantistica innovativa. Nel frattempo gli uffici comunali rimangono aperti il pomeriggio, dal lunedì al venerdì, per far fronte alle nuove disposizioni dell’ordinanza della Protezione civile n.614 dello scorso 12 novembre, inerente il cas, che riguarda chi ha la propria abitazione inagibile a causa del sisma del 2016. Entro il prossimo 18 marzo i nuclei familiari beneficiari del cas devono presentare al comune la nuova dichiarazione firmata da tutti i componenti, mentre i cittadini alloggiati in strutture ricettive e nei container lo dovranno fare entro il 17 febbraio. Le dichiarazioni da presentare, comunque, sono diverse a seconda che si tratti dei proprietari delle abitazioni danneggiate, modello A, degli affittuari C, di studenti D ma tale caso non interessa Tolentino, di chi intenda acquistare una nuova casa B o di chi vuol rimane-

re in strutture ricettive o chieda il cas per la prima volta. Le dichiarazioni devono essere compilate sulla base di uno dei fac-simili a disposizione all’ufficio servizi sociali e consegnate a mano allo stesso ufficio del comune, in piazza Martiri di Montalto o spedite o inviate via pec al comune di Tolentino. I modelli possono essere scaricati anche dal sito del comune nella

home page www.comune.tolentino.mc.it. L’ufficio servizi sociali dallo scorso 23 gennaio è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18. Un pool di persone stanno lavorando negli uffici comunali per contemplare le domande. Chi non presenterà la dichiarazione entro il 18 marzo perderà tutti i benefici del Cas.


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UNA SQUADRA VINCENTE Quando tutto sembra difficile e perduto, trovare conforto ed una via d’uscita nella famiglia e nella tua squadra di lavoro è vita. Vorrei dedicare questo articolo alla mia squadra, alle donne che lavorano con me da sempre, che guardano tutte nella stessa direzione, che amano il proprio lavoro, che vogliono raggiungere ogni giorno nuovi obiettivi, che vogliono crescere, unite con la stessa immagine stampata nel cuore e nella mente: “La parrucchieria Michela”. Ne ho passate tante con queste “mie” donne. Dico “mie” perchè ormai sono parte della mia vita, come fossero membri della mia famiglia. Dopo il sisma, sembrava tutto impossibile da superare, invece ognuna di loro ha sentito ogni mio problema come se fosse il proprio, nessuna ha mai mollato, voltato le spalle, anzi, ci siamo rimboccate le maniche, ognuna ha fatto la sua paarte ed abbiamo acquisito più forza di prima. Una forza con la quale abbiamo realizzato molto di più, portando la parrucchieria al successo. Siamo cresciute insieme anche grazie alle nostre clienti che non ci hanno mai abbandonate, seguite ovunque con pazienza e stima, un’area manager competente che ci ha affiancate sempre, aiutandoci con corsi formativi e la parola giusta al momento giusto. Ora grazie alla mia squadra posso superare tutto, litigando, parlando e sorridendo sempre insieme. Vorrei parlare di loro, Cinzia, la signora Rottenmeier, così la chiamiamo, che ci riporta sempre sulla retta via. Donna precisa, seria, la nostra governante. Elisa, che adesso non lavora più con noi, sempre positiva, ci ha sempre dato una mano, anche adesso è sempre presente nelle nostre vite. Serena è un tsunami, una forza della natura che porta sempre carica alla squadra. L’ultima arrivata è Rachele che ha portato freschezza, novità e col suo sorriso tanta allegria. E’ arrivata senza esperienza e si è integrata completamente, sottolineando che niente è impossibile se si ha la voglia di imparare, la grinta giusta per affrontare una novità. Ormai sono 18 anni che lavoriamo più o meno insieme, è stato difficile creare questa squadra, sia da parte mia, rimettendomi in gioco diverse volte, cambiando anche qualcosa nel mio carattere che non andava, sia perché è stato difficile crescere: devi saper gestire diverse persone con caratteri diversi, però andando avanti nel tempo si capiscono tante cose e ci si viene incontro. L’augurio più bello che faccio a me ed alla mia squadra è di non mollare mai, di avere sempre la stessa voglia e fantasia che ci contraddistinguono. Bisogna avere sempre la curiosità. Una dote che non fa invecchiare, che stimola la creatività e la mente ad andare sempre avanti con la stessa voglia di crescere. Il futuro è di chi si mette sempre in gioco con positività e voglia di migliorarsi. Ecco perché programmo sempre diversi corsi di formazione. Perché andando fuori vedi mentalità diverse, modi di affrontare la vita diversi, dall’abbigliamento ai comportamenti. Ogni volta che si torna, si è sempre più convinte che lavorare insieme ed imparare cose nuove porta a grandi soddisfazioni e risultati eccellenti. Anche nel rapporto stesso con le clienti, si migliora l’approccio e si mette in pratica ciò che si è imparato al corso stesso.

Spazio Autogestito

Il lavoro è cambiato tantissimo rispetto a 18 anni fa, anche se la moda guarda spesso al passato, il dettaglio cambia sempre perché, le persone sono cambiate, è cambiato il modo di lavorare, anche con l’avvento dei social tutto è cambiato. Però la professionalità e la voglia di essere sempre al passo coi tempi ti fanno andare avanti. Lavoriamo con entusiasmo e voglia di vedere sempre le nostre clienti soddisfatte, appoggiate dalle nostre famiglie e persone care che ci aiutano a superare tutte le sfide che la vita ci propone. Con questo articolo voglio dire “GRAZIE” a queste “mie” donne, perché “grazie” è una parola che racchiude tutta la mia stima e gratitudine, emozioni e sentimenti che tante volte è difficile dimostrare a parole. E’ più facile metterle su carta.


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di Giusi Minnozzi

PROGETTARE PER CRESCERE E’ ufficiale il progetto di riqualificazione dell’ex imbottigliamento delle Terme Santa Lucia che partirà in questo 2020. Il Presidente ASSM Stefano Gobbi ci spiega in che cosa consiste e quali sono i tempi strutturali per la realizzazione. «Questa è una parte del progetto faraonico da circa 20-30 milioni di euro che avevamo presentato 2 anni fa e che, a causa delle condizioni economiche attuali, è stato rivisto insieme alla Regione Marche e al Sindaco Giuseppe Pezzanesi, il quale ha reperito dei fondi europei per un totale di 3.200.000 euro, di cui 1.600.000 che servirànno per l’efficientamento energetico e 1.600.000 per la quota sismica. Abbiamo messo a bando di gara un nuovo studio di fattibilità per quanto riguarda la riconversione dell’imbottigliamento e che sarà la prima parte del progetto. Speriamo poi di poter portare avanti anche la seconda con la riqualificazione di tutte le altre strutture. Questo bando è stato vinto dal gruppo Marche di Macerata che sta portando avanti il progetto definitivo, per poi renderlo esecutivo entro la prima metà del 2020 con l’inizio dei lavori. A mio parere questa riqualificazione renderà Tolentino ancora più attraente dal punto di vista dei servizi, porterà più turismo ed offrirà più opportunità di lavoro. Tutto questo contribuirà ad un arricchimento della città. Alcuni potrebbero obiettare sulla mancanza di strutture ricettive alle Terme; posso assicurarvi che, per quanto riguarda questo aspetto, sia-

mo in trattativa e presto avremo novità in merito. Dateci fiducia perché porteremo grandi risultati». Riqualificare le Terme significa riqualificare la città visto che le Terme sono sempre state un fiore all’occhiello di Tolentino, che cosa vi augurate? «Innanzitutto devo dire con orgoglio che già molte persone hanno frequentato e frequentano le Terme, basti pensare alle 12.000 presenze l’anno che usufruiscono delle cure inalatorie, delle sedute di fisioterapia, estetica e cure mediche. Siamo le prime Terme pubbliche delle Marche e siamo convinti che questo progetto le valorizzerà ancora di più. Quindi l’augurio è quello che possa crescere ancora il numero di presenze, anche grazie alle nuove offerte di servizi e alle nuove strutture che presto nasceranno». Che cosa troveremo in questo contenitore? «La nuova struttura sarà la porta d’ingresso alle Terme. Inizieremo con un front office, una struttura costruita in acciaio dal design innovativo e con tetto fotovoltaico. Quest’ultimo studiato appositamente da noi perché non dimentichiamo la nostra azienda elettrica e la sua vocazione alle energie rinnovabili e pulite. Piano terra con delle vasche termali terapeutiche, bagni termali e fisioterepia in acqua per coloro che hanno subìto traumi o interventi e necessitano di cure mirate. Primo piano con gli studi medici, una

palestra, ampi spazi per la fisioterapia ed un reparto per le insufflazioni. Ricordo che attualmente il servizio delle insufflazioni è in funzione dal 1 Aprile al 10 Dicembre mentre nel restante periodo è chiuso. Grazie a questo nuovo progetto punteremo a tenerlo in funzione tutto l’anno. La parte della medicina sportiva vorremmo lasciarla nel vecchio stabile così da renderla più ampia e fruibile. Cercheremo di migliorare i servizi: avremo più ambulatori, più studi medici e un percorso vascolare più adeguato che in questo momento risulta essere un po’ antiquato rispetto ai percorsi vascolari più moderni. Saremo più competitivi rispetto al Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda la riabilitazione post operatoria (protesi di anca, operazioni ginocchio, eccetera.). Amplieremo la parte di otorino e continueremo l’organizzazione, ogni due anni, di convegni nazionali grazie a professionisti come il Dottor Fasanella ed il Dottor Carlucci del

reparto di Civitanova e ai ragazzi della scuola di otorino della Cattolica del Professor Paduletti». Quindi i tempi? «Come ho detto prima, spero che entro Giugno 2020 vedremo l’inizio dei lavori, burocrazia permettendo. Già è una bella cosa sapere che il progetto si farà e presto diventerà realtà. Credo che sia una bella soddisfazione per la città e vorrei che questo fosse un vero e proprio spot per la città di Tolentino». Che cosa chiedete a tutti i cittadini di Tolentino per questo progetto? «Pazienza e fiducia. Il nostro impegno nel realizzare questo progetto c’è e ci sarà fino alla fine, anche per rispettare la regione Marche ed il sindaco Pezzanesi, che come me, ci hanno sempre creduto. Chiediamo fiducia da parte di tutti i cittadini perché noi puntiamo sempre a fare il bene della città».


spazio autogestito

Lettera aperta alle famiglie con figli/e in uscita dalle Scuole Secondarie di Primo grado di Tolentino Cari concittadini, in occasione delle iscrizioni alle Scuole Superiori di Secondo Grado per il prossimo anno scolastico 2020/21, mi rivolgo a quanti hanno a cuore il futuro del nostro territorio e la crescita e la formazione delle nuove generazioni. Il sisma del 2016 ha colpito duramente la nostra città e penalizzato soprattutto le strutture scolastiche. L’iter burocratico previsto per la pubblicazione del bando europeo, con il conseguente allungamento dei tempi per la realizzazione del nuovo Campus Scolastico, spingono in alcuni casi le famiglie di Tolentino a scegliere per i propri figli scuole superiori ubicate nei paesi vicini (Macerata e Camerino in particolare), attratti da edifici al momento esteticamente e strutturalmente più accattivanti. A mio avviso una scelta importante come questa non può e non deve essere solo la conseguenza di considerazioni estetiche e architettoniche. Come per la cura della nostra salute, dove senza ombra di dubbio non esitiamo a rivolgerci a medici competenti indipendentemente dal fatto che ci accolgano in uno studio progettato e arredato dall’architetto famoso piuttosto che in uno semplice e austero, così la scelta di una scuola che dovrà far crescere e formare i nostri figli non può non tenere conto prioritariamente della qualità e professionalità dei docenti e di tutti gli operatori scolastici, piuttosto che una migliore, seppur momentanea qualità estetica della struttura. Nonostante le difficoltà post-sisma e la delocalizzazione dei licei in particolare, questi ultimi – grazie anche al contributo dell’amministrazione provinciale – sono stati dotati di laboratori scientifici e multimediali, attrezzature informatiche, palestre e sale danza, collegamenti wi-fi, aule più spaziose con l’acquisizione di nuovi locali nella stessa area. La qualità didattica dei vari indirizzi scolastici (licei classico, scientifico, scienze applicate, coreutico, istituto tecnico economico e istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato), come confermato dagli esiti delle rilevazioni nazionali e dai numerosi riconoscimenti ottenuti, è pari e, in alcuni casi superiore, ai livelli provinciali, regionali e nazionali. L’ampliamento dell’offerta formativa e la qualità dell’inclusione scolastica, inoltre, costituiscono un valore aggiunto imprescindibile per la crescita umana e culturale delle future generazioni. Alla luce di queste considerazioni ritengo sia un dovere morale e una responsabilità di tutti invertire questa tendenza e far quindi iscrivere i propri figli a Tolentino. Per tale motivo, se gli indirizzi scolastici presenti presso le nostre realtà tolentinati coincidono con gli interessi e le inclinazioni dei propri figli, chiedo alle famiglie di dare fiducia alle scuole della nostra città e di sostenere lo sforzo di tutta la comunità scolastica tolentinate che attende la costruzione del nuovo polo, che se Dio vorrà, quest’anno potrà vedere l’apposizione della prima pietra. Certo del vostro orgoglio, del vostro senso di appartenenza e della vostra volontà di difesa del territorio, dei suoi fasti e delle sue tradizioni, vi ringrazio anticipatamente per quanto verrete e potrete fare in merito. I miei più cordiali saluti. Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi


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di Carla Passacantando

IL LICEO COREUTICO COMPIE DIECI ANNI Dieci anni di attività per il Liceo coreutico di Tolentino dell’Istituto superiore “Francesco Filelfo”. E’ stato istituito nell’anno scolastico 2010-2011 con la riforma dei licei: nelle Marche era l’unico presente fino allo scorso settembre quando ne è stato istituito un secondo, a Pesaro. Con il corso di studi coreutici si acquisisce anche una formazione umanistica e scientifica. Il piano di studi, infatti, prevede di promuovere contemporaneamente una preparazione specialistica delle diverse tecniche della danza e un adeguato percorso di scuola secondaria superiore. «Il Liceo coreutico di Tolentino – spiega l’ex dirigente dell’Istituto superiore “Francesco Filelfo”, Silvio Minnetti - è stato il primo e l’unico delle Marche anche perché il Ministero d’Istruzione all’epoca ne concedeva uno per ogni regione. Inizialmente era stato richiesto l’avvio di un Liceo musicale e coreutico unico, ma vista la difficoltà di ottenere quello musicale, concesso poi ad Ancona, mi sono attivato come dirigente scolastico per avere il coreutico al Ministero e in Regione che doveva deliberare gli ambiti scolatici, quindi il tipo di indirizzo. Con l’aiuto dei consiglieri regionali dell’epoca, Francesco Massi e Francesco Comi, con l’ex assessore della Provincia di Macerata, Giuseppe Pezzanesi, siamo riusciti ad ottenere il nuovo indirizzo scolastico. Civitanova Marche rimase un po’

spiazzata . Riuscimmo a portare a casa il risultato grazie ai tanti incontri che feci personalmente con i rappresentanti delle scuole di danza di tutta la regione per trovare iscritti. Ho girato tutte le Marche ed alla fine siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. L’idea era quella di offrire nell’offerta formativa dei licei di Tolentino, un indirizzo che richiamasse la vocazione che si respirava in città verso la danza, la musica e il teatro. L’attore regista Saverio Marconi abbracciò subito la proposta e venne con me a Roma, all’Accademica nazionale di danza per il rilascio della stessa dell’autorizza-

zione per l’avvio del liceo. Marconi, che conosceva la direttrice, è stato determinante. Sorprendemmo tutti con l’avvio del Liceo coreutico». Una grande realtà per la città di Tolentino avviata grazie all’intuizione dell’ex dirigente. «Se dopo dieci anni l’iniziativa funziona, va avanti significa che l’apertura della scuola è stata una bella intuizione» è quanto sostiene Marconi. «L’apertura del Liceo coreutico – continua - è stata importante, di seguito ci sono state tante altre persone che lo hanno portato avanti». Dieci sono tanti. All’epoca servivano 20 iscritti per istituirlo.

La nuova scuola ha portato occupazione ed è un prestigio per la città. «Attualmente – racconta Alba Tiberi, docente di danza classica e laboratorio corografico – sono circa 85 gli studenti che frequentano il Liceo coreutico, le cinque classi, per la maggior parte composte da ragazze. Gli studenti arrivano anche da fuori provincia e da oltre le Marche, dalla Puglia, così usufruiscono del convitto di Macerata e di quello delle Maestre Pie Venerini di via Bezzi. Ci sono poi i pendolari, coloro che ogni mattina arrivano da Fermo, Fabriano, Civitanova Marche, Montecassiano, Loro Piceno».

I SERVICE DEL ROTARY DI TOLENTINO Una serie di service in questi ultimi sei mesi per il Rotary di Tolentino, presieduto da Carla Passacantando, che pochi giorni fa ha incontrato Vincenzo Boccia. Il presidente di Confindustria diventa testimonial di End Polio Now, campagna di vaccinazione della popolazione mondiale infantile contro il virus della polio, lanciata dal Rotary International e che da anni porta avanti il Rotary di Tolentino. Qualche sera il club ha organizzato nella scuola Lucatelli un incontro sulla disostruzione pediatrica per genitori e docenti con lo scopo di insegnare e dimostrare come si fa la disostruzione in un bambino, nel caso quest’ultimo ingerisse sostanze che possono ostruire le vie aeree. Il Rotary di Tolentino ha anche offerto il pranzo di Natale, allietato dal canto della Pasquella con il gruppo cantastorie di Passo di Treia, agli ospiti del villaggio dei moduli abitativi in contrada Colombo. Un modo per trascorrere con loro qualche ora e per conoscere le loro esigenze essendo fuori casa ormai da più di tre anni a causa del sisma. Sono stati invitati anche coloro che vivono nei camper adiacenti ai container. Grazie al club tolentinate e a quello dell’Altavallesina Grotte Frasassi, inol-

tre, alcuni studenti hanno visitato gli studi di Mediaset di Milano, per capire come si fa un programma. Va avanti così il progetto, a favore dei giovani con la finalità di far conoscere il territorio, che stanno sviluppando i due club. I ragazzi del Liceo scientifico ”Filelfo” di Tolentino, insieme a quelli del territorio dell’Altavallesina Grotte Frasassi, hanno realizzato un video sul territorio che ora è a disposizione del Rotary come un biglietto da visita rotariano per altri club nazionali o internazionali. Il video, che verrà proiettato nelle scuole, è stato presentato al Politeama, ai rotariani. Diverse sono state le raccolte fondi in questi mesi effettuate dal Rotary di Tolentino per i service del club, nel corso della visita del governatore del Distretto 2090 Basilio Ciucci, della festa d’estate “Rotary in festa”, del “RotaryNatale” con la partecipazione dell’attore Fabrizio Romagnoli. Il ricavato della vendita del “TorroneRotary” realizzato dal club con Tre Mori, nonché dei portachiavi in argento creati dal club, verrà devoluto per il progetto “RotaryCenter”, volto alla creazione di uno spazio destinato ai giovani con disabilità lievi per avvicinarli al lavoro e per una loro maggiore integrazione con la società. Anche il concerto di Natale deI Coro

polifonico “Città di Tolentino” è stato dedicato alla raccota fondi del suddetto progetto. Il sodalizio ha contribuito per sostenere la realizzazione della nuova abitazione della Casa famiglia Giovanni XXIII, a favore dei giovani della fraternità di San Nicola, attività che quest’anno compie dieci anni, al progetto “Uniti per circolamente” dell’Afam Alzheimer delle Marche, ha consegnato alla casa di riposo di Tolentino dei giochi per la stimolazione cognitiva, ha partecipato al recupero dell’opera sacra “Missa Sancti Nicolai tolentini” con il coro polifonico “Città di Tolentino”.

Il club ha organizzato un convegno il 30 ottobre per fotografare la situazione post sisma con il commissario Piero Farabollini e Cesare Spuri, direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione, nonché incontri per parlare di sanità, dell’ospedale cittadino, di economia alla Nuova Simonelli, del nuovo sistema camerale nel contesto economico delle Marche con il presidente della Camera di commercio delle Marche Gino Sabatini, di calcio con Gabriele Gravina, presidente della Federazione italiana giuoco calcio, di blockchain, insieme al Rotaract di Tolentino, con Gian Luca Comandini e Andrea Passacantando.


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GESTIONE MACERIE DEL SISMA 2016 UNA PAUSA NON GIUSTIFICATA Come è noto il sisma del 2016 oltre a tanti lutti ha causato enormi squilibri abitativi e sociali. A poco più di tre anni facciamo il punto della situazione per le attività che sono alla base della ricostruzione: la rimozione delle macerie. Sono due i tipi di macerie: quelle definite pubbliche (edifici pubblici e edifici privati aggettanti sulle aree e strade pubbliche), di competenza dei Comuni, e quelle private di competenza dei soggetti privati. In termini quantitativi sono stimate in circa 1.130.000 ton le prime, almeno 4 volte tanto le seconde. La gestione delle macerie pubbliche è stata affidata dalla Regione al COSMARI, per la Provincia di Macerata, e dal 6 dicembre 2018 anche quelle delle province di Ascoli Piceno e Fermo. COSMARI è quindi da oltre un anno il gestore unico di tutte le macerie pubbliche delle Marche. E’ questo un ulteriore riconoscimento della capacità economica e gestionale della società. Sono stati approntati tre impianti: uno a Tolentino, nell’attuale sito, due ad Ascoli (Monteprandone e Arquata del Tronto in fase di avvio). In questi giorni si è parlato molto di macerie in quanto, per una svista nel Decreto di rinnovo dello stato di emergenza, si è dovuto sospendere ogni attività a partire dal 1 gennaio

2020. Solo dopo diversi giorni si è posto rimedio al fatto e COSMARI ha potuto riavviare l’operatività dal 20 gennaio u.s.. L’impegno che è stato profuso dall’organizzazione COSMARI è stato enorme ed è giusto ricordarlo. Al 31/12/2019 sono state rimosse e recuperate, solo da COSMARI, circa 426.000 ton di macerie nelle tre province che, sommate a quelle in precedenza gestite da un società mista dell’ascolano, porta il totale delle macerie pubbliche rimosse ad oltre 700.000 ton. Quindi si stima che si sia giunti ad oltre due terzi del lavoro e che entro l’anno o al massimo i primissimi mesi del 2021 sarà completato il lavoro sulle macerie pubbliche. Nel frattempo con l’avvio della ricostruzione si dovrà affrontare anche la gestione di quelle private, ma questo è un altro capitolo! Solo alcuni numeri per dare un’idea dell’impegno e dell’organizzazione richiesta: • 400.000 ton di macerie trasportate = oltre 20.000 viaggi di bilici o 4 assi • 38 unità lavorative impegnate • 3/4 laboratori di analisi costantemente impegnati a monitorare la gestione e la qualità della separazione, la salute dei lavoratori e il controllo dell’ambiente.

I quantitativi gestiti da COSMARI PROVINCE DI ASCOLI PICENO E FERMO sono così ripartiti: Avvio lavori di rimozione macerie nei comuni della Provincia di Ascoli Avvio lavori di rimozione macerie Piceno e Fermo: 06/12/2018 nei comuni della Provincia di Comuni serviti della Provincia di Macerata: 12/12/2016 Ascoli Piceno e Fermo PROVINCIA DI MACERATA

Totale macerie per comune:

Totale macerie per comune:

Totale macerie gestite da Cosmari al 02/01/2020:

tonnellate 426.350,99 di cui:

TOTALE MACERIE GESTITE cod. CER 20.03.99

Prov. di MACERATA

tonnellate: 358.483,88 TOTALE MACERIE GESTITE cod. CER 20.03.99

Prov. di ASCOLI PICENO e FERMO

tonnellate: 67.867,11

di Carla Passacantando

AL TERMINE I LAVORI SUL PONTE DI SAN CATERVO E’ stata, finalmente, riaperta al doppio senso di circolazione la strada via Nazionale, interessata in questo ultimo periodo dai lavori svolti sia sul ponte di San Catervo che sul torrione. E’ così dopo tanti mesi ritorna sul tratto viario il doppio senso di marcia. I lavori sul ponte di San Catervo, comunque, non sono conclusi. Infatti è da completare parte della pavimentazione di un marciapiede, nonché l’illuminazione e la balaustra da posizionare sopra i cordoli. L’ultimazione dell’intervento è prevista per i primi giorni del prossimo mese di febbraio, salvo condizioni meteo avverse che potrebbero rallentare di qualche giornata alcune lavorazioni. In questo periodo di tempo, il transito pedonale avverrà alternativamente o sul marciapiede di destra o su quello di sinistra a seconda delle lavorazioni da effettuare. Erano necessari i lavori per la

sistemazione del ponte di San Catervo, struttura che costituisce l’ingresso principale al centro storico della città di Tolentino. Il ponte su via Nazionale era in una condizione tale per cui emergevano segni di degrado e di dissesto attribuibili alla vetustità della struttura che gli eventi sismici del terremoto 2016 non avevano sicuramente migliorato. L’intervento ha riguardato il consolidamento dell’intero ponte che ha subito nel tempo molte infiltrazioni di acqua e distacchi strutturali seppur minimi. I lavori hanno così migliorato l’efficienza strutturale, ma anche funzionale del ponte di via Nazionale e valorizzato architettonicamente tutto il viadotto fino all’area del torrione. Per l’intervento del ponte di San Catervo sono stati stanziati dal ministero 250mila euro. Anche il torrione, comunque, è stato interessato dai lavori. L’intervento per consolidare quest’ultimo è costato 200mila.


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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DELLA GIUNTA MUNICIPALE tranno essere collocati gli espositori; adottare tutti i provvedimenti necessari a garantire nelle zone interessate la sicurezza del traffico veicolare e pedonale, prevedendo altresì spazi idonei al passaggio dei mezzi di soccorso e della forza pubblica. Per lo svolgimento della manifestazione bisognerà acquisire da parte degli organizzatori tutte le autorizzazioni, sanitarie, di pubblica sicurezza, acustiche, Siae, di occupazione di spazi pubblici, se in quanto necessarie allo svolgimento della mostra mercato. Gli operatori partecipanti all’iniziativa si assumeranno l’onere di lasciare le aree utilizzate libere da ogni rifiuto prodotto durante il mercato. E’ stato deliberato di concedere all’iniziativa il patrocinio del comune di Tolentino; la fornitura di energia elettrica con spese a carico dell’Amministrazione comunale; l’esonero dal pagamento della Tosap nella misura e nei tempi previsti dalle norme che regolano la materia.

Con atto n.16 del 17 gennaio 2020 è stato concesso il patrocinio non oneroso del comune di Tolentino alla rassegna “Fellini 100”, con la quale si propone la proiezione di cinque tra i più importanti film di Federico Fellini, in occasione dei cento anni dalla nascita, organizzata dall’associazione “Officine Mattoli” al Politeama, dal 24 gennaio al 7 febbraio. Il sostegno viene assicurato attraverso la collaborazione del centro stampa comunale per le locandine promozionali. La suddetta associazione, da anni attiva nella promozione del cinema e nell’organizzazione di corsi per le professioni annesse, intende organizzare al Politeama la proiezione dei film di Fellini: “Lo sceicco Con atto n.7 dell’8 gennaio 2020, bianco”, “I vitelloni”, “La dolce vita”, per la migliore riuscita della conferenza di presentazione del ritro“Amarcord” e “8 e mezzo”. vamento archeologico in contrada La Giunta municipale con atto n.15 Pace, che si è tenuta al Castello ha deliberato di organizzare per il 7 della Rancia, si è deliberato di premarzo, in occasione della festa della ventivare una spesa di mille euro da donna, lo spettacolo teatrale al “Vac- prenotarsi al capitolo 640 del bilancaj”, dal titolo “W le donne”, di e con cio 2020 in fase di approvazione. Riccardo Rossi. L’ingresso sarà a pagamento con incassi di pertinen- La Giunta municipale con atto n.4 za del comune e il costo del biglietto del 7 gennaio 2020 ha deciso di sarà per il primo, secondo e terzo concedere il patrocinio del comune settore, che comprendono platea e di Tolentino alla proiezione, con dipalchi centrali, di 15 euro, mentre battito a seguire, del film “Il bambino per il loggione e visibilità ridotta di 5. è il maestro” di Alexandre Meurois, Per lo spettacolo ci si avvarrà della avvenuta il 12 gennaio al Politeama collaborazione della Pro loco che cu- su iniziativa dei genitori dei bamrerà la vendita dei biglietti. Si preve- bini frequentanti la scuola primade una spesa per un totale di 7.600 ria, sezione Montessori all’Istituto euro che sarà coperta con gli incassi comprensivo “Don Bosco – scuola o, nel caso in cui questi non doves- Grandi”. Il comune ha assicurato il sero essere sufficienti, con fondi di sostegno all’iniziativa attraverso la bilancio che vengono per il momento concessione di una delle giornate ad quantificati in 2mila euro da preno- appannaggio dell’ente per l’utilizzo della sala. Sta di fatto che i genitori tarsi al capitolo 572. ritengono che lo scopo dell’iniziativa Con delibera n.12 del 13 gennaio è quello di creare riflessioni e inte2020 è stato autorizzato lo svolgi- resse sui temi della comunicazione mento della mostra mercato di pro- e dell’apprendimento del bambino in dotti tipici denominata “Le piazzette ambito scolastico e sociale, nonché dei mestieri e dei sapori” che avrà promuovere e sostenere il progetto luogo per la corrente annualità nel Montessori, avviato già da diversi comune nella seconda domenica del anni in città. mese: 12 gennaio; 9 febbraio; 8 marzo; 12 aprile; 10 maggio; 7 giugno; Con delibera n.495 del 23 dicem13 settembre, Festa del Perdono di bre 2020 è stato approvato il progetSan Nicola; 17 ottobre, Festa del to per l’intervento “Fermata autobus Patrono San Catervo; 11 ottobre; 8 in via Francesconi installazione pennovembre; 13 dicembre. La manife- silina”, redatto dai tecnici incaricati, stazione sarà organizzata e gestita per un importo lavori pari a 4.972,49 dalla Copagri, Confederazione Pro- euro, di cui 178,49 per oneri per la siduttori Agricoli di Macerata, in colla- curezza inclusa nei prezzi, comprenborazione con la Cna, Confederazio- sivo dei seguenti elaborati: relazione ne Nazionale dell’Artigianato e della tecnica, elaborati grafici dell’interpiccola e media impresa di Macera- vento, computo metrico, elenco prezta e si svolgerà in piazza Martiri di zi, computo dell’incidenza della maMontalto, nelle suddette date, dalle nodopera, computo della sicurezza 8 alle 24, con un numero massimo inclusa, analisi dei nuovi prezzi, crodi 15 o 20 operatori La manifestazio- noprogramma lavori, documentazione si svolgerà nei tempi e nei luoghi ne fotografica, deposito Genio Civile. sopra indicati, salvo l’impossibilità L’intervento viene finanziato con la di concedere l’area suddetta per somma di 6.066,47 euro al capitolo sopravvenute esigenze dell’Ammi- 1010 del bilancio del corrente esernistrazione comunale o per motivi di cizio. In via Luigi Francesconi e via pubblico interesse, che saranno co- Giacomo Saputo è ad oggi presenmunicati tempestivamente per le vie te una fermata dell’autobus fruibile brevi agli organizzatori, comunque, dagli utenti della zona commerciale qualora possibile, sarà individuata a e degli studenti dell’Istituto superiore cura del Comando di Polizia Locale “Francesco Filelfo”. La fermata risulaltra sede di svolgimento della ma- ta essere priva di attrezzamento e di nifestazione stessa. A quest’ultimo adeguata segnaletica e il numero di vengono demandati i compiti di: indi- persone che utilizzano giornalmente viduare in concreto nell’ambito della la fermata è elevato. sede concessa, gli spazi dove po- E’ stato quindi necessario provvede-

re alla realizzazione di una platea di fondazione per l’installazione di una pensilina già acquistata dall’ente. Per adempiere a ciò sono stati affidati gli incarichi al geologo Fabrizio Tombolini per la redazione della relazione geologica con determinazione n.1203 del 22 novembre 2019, all’ingegnere Claudio Schiavoni per la progettazione strutturale e direzione lavori con determinazione n.1205 del 22 novembre 2019, all’ingegnere Francesca Praghi per il collaudo statico con determinazione n.12073 del 5 dicembre 2019. Da quest’anno il comune provvederà alla manutenzione ordinaria della casa di riposo, immobile di proprietà comunale in uso all’Azienda servizi alla persona Civica assistenza Tolentino, attraverso la concessione di contributi a quest’ultimo ente il quale effettuerà così in autonomia gli interventi previsti. I contributi ammontano complessivamente a 12mila euro l’anno, 6mila verranno erogati entro il 30 giugno prossimo ed altrettanti entro il 31 dicembre 2020. Allo stato attuale il comune di Tolentino non riesce a garantire con l’utilizzo di proprio personale quanto detto, essendo quest’ultimo rimasto in numero esiguo ed essendo tutto utilizzato nell’attività di manutenzione del patrimonio comunale, interessato al momento da numerosi e rilevanti interventi. L’Amministrazione comunale, con delibera n.494 del 23 dicembre 2019, intende quindi prevedere che gli interventi di manutenzione ordinaria dell’immobile di proprietà comunale in uso all’Asp possano essere effettuati direttamente dalla stessa con il contributo del comune. Ed il Consiglio direttivo dell’Asp ha comunicato di essere d’accordo sulle modalità. Ecco, allora, che dall’anno 2020, appena iniziato, il comune provvederà a garantire le risorse necessarie per la manutenzione ordinaria dell’immobile in uso all’Asp non attraverso l’intervento con proprio personale, ma con la concessione di contributi al suddetto ente. L’istituzione dell’Asp, poi denominata Civica assistenza Tolentino è avvenuta con delibera n.12 del 27 marzo 2014 da parte del Consiglio comunale di Tolentino che ne approvò lo statuto, mentre con atto n.34 del 25 giugno dello stesso anno fu stilato il contratto di servizio con l’Asp, nel quale venivano definite le finalità dell’azienda che si concretizzano nell’organizzazione ed erogazione di servizi in ambito sociale ed in particolare all’assistenza all’anziano ispirando ed orientando la propria azione nel territorio concorrendo a favorire un sistema integrato dei servizi socio-sanitari. Sta di fatto che l’Asp il prossimo 30 giugno otterrà il primo finanziamento pari a 6mila euro per procedere con la manutenzione ordinaria della struttura. Con delibera n.493 è stata approvata la perizia tecnica per l’intervento di “Manutenzione straordinaria degli alloggi dell’edificio ex monastero Santa Teresa”, redatto dall’ingegnere Katiuscia Faraoni e il relativo quadro economico ammontante a complessivi 6mila euro. Con atto n.488 del 19 dicembre 2019 sono state deliberate ulteriori azioni pubblicitarie nel centro Italia per la mostra Tolentino BrickArt, per una spesa preventivata di 3.400 euro. E’ stato deciso anche di imple-

mentare il sito web con aggiornamenti e miglioramenti per una spesa preventivata di 2.450 euro. Il costo previsto pari a 5.850 euro trova copertura per 4.273,73 al capitolo 32, per 1.576,27 euro al 640 del bilancio 2019. Con atto n.486 è stato approvato lo schema di protocollo di intesa per la realizzazione di un sistema integrato di video sorveglianza mediante l’utilizzo di telecamere Ocr. La Giunta municipale con atto n.474 del 12 dicembre 2019 ha approvato il programma artistico della Stagione teatrale 2019/2020 e il conto economico e il prospetto dei prezzi degli abbonamenti e dei biglietti, quali parti integranti e sostanziali del provvedimento. Ha deciso di affidare all’Amat la direzione, la gestione tecnico – amministrativa – promozionale della Stagione teatrale 2019/2020 verso un contributo alla stessa di 52.842,34 euro. La spesa complessiva a carico del comune di Tolentino, pari a 54.342,34, viene imputata per 3.500 al capitolo 565 su convenzioni schola cantorum, scuola di recitazione comunale e gestione servizi stagione prosa teatro Vaccaj nel bilancio 2019; per 1.500 al capitolo 572 per spese manifestazioni culturali nel bilancio 2019; per 49.342,34 al capitolo 565 per convenzioni schola cantorum, scuola recitazione comunale e gestione servizi stagione di prosa teatro Vaccaj del Bilancio di previsione 2020, in corso di formazione. L’Amministrazione comunale ha organizzato la Stagione teatrale 2019/2020 al teatro “Nicola Vaccaj” in co-organizzazione con Amat, Associazione marchigiana attività teatrali, cui il comune di Tolentino è associato. L’Amministrazione ha così raggiunto un accordo con l’Amat per la predisposizione e la gestione degli spettacoli teatrali in abbonamento e fuori, tutti componenti il cartellone della Stagione 2019/2020. Gli impegni dell’Amat, secondo la proposta di convenzione che regola i rapporti tra la stessa e il comune, sono: direzione tecnico – amministrativa –promozionale della Stagione teatrale; stipula e rispetto degli impegni contrattuali con le compagnie teatrali secondo i programmi stabiliti; gestione e prelievi degli incassi derivanti dalla vendita di abbonamenti e dei biglietti; pagamento dei cachet alle compagnie teatrali nei termini previsti dagli accordi nazionali di settore e dalla legislazione vigente; pagamento dei diritti d’autore e borderò entro i termini previsti e a tenere i registri e le scritture obbligatorie; predisposizione di una relazione sulle attività svolte e un rendiconto generale della stagione. Il comune invece deve rendere disponibili gli spazi per gli spettacoli, le prove e i montaggi provvedendo ad acquisire ogni autorizzazione amministrativa necessaria; versare all’Amat un contributo finanziario necessario a realizzare e sostenere economicamente il costo delle attività previste, da erogare in tre rate compreso il saldo a fine Stagione, che sarà liquidato dietro presentazione del rendiconto generale della Stagione, restando inteso che eventuali avanzi o disavanzi risultanti dal suddetto rendiconto saranno portati a nuovo nel bilancio di previsione della Stagione successiva, nell’ottica della continuità dei rapporti tra comune e Amat.


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di Carla Passacantando

AL VIA I LAVORI IN VIALE MATTEOTTI Al via i lavori di riqualificazione di viale Giacomo Matteotti, che congiunge Palazzo Europa alla stazione ferroviaria. L’intervento dovrebbe essere avviato il prossimo 3 febbraio. Il progetto esecutivo è stato redatto dal geometra Sergio Passarini e l’importo complessivo dei lavori ammonta a 695mila euro. La gara di appalto se l’è aggiudicata l’impresa Edilscavi di Giovanni Cicconi di Tolentino. Un simile intervento era atteso da anni da parte dei residenti e non. La strada presenta numerose disconnessioni dovute al notevole traffico veicolare ed alle avverse condizioni meteorologiche. E finalmente iniziano i lavori, che erano richiesti da tempo, per riqualificare il viale. Il cantiere sta per aprire. Una volta terminati i lavori il tratto viario ritornerà a doppio senso di circolazione come era in passato per smaltire il traffico molto intenso negli orari di punta. Il progetto è stato presentato ai residenti qualche sera fa all’auditorium della Biblioteca Filelfica. Nel corso della riunione sono

state illustrate le modifiche che verranno apportate alla viabilità per ogni fase di lavorazione. L’intervento prevede l’allargamento della carreggiata con la riduzione della larghezza di entrambi i marciapiedi ai lati, mentre i parcheggi rimarranno. Saranno abbattuti sedici alberi malati come era stato preventivato in passato ed al loro posto ne verranno messi a dimora altrettanti nuovi. Verranno rifatti asfalto e rete fognaria, nonché realizzati interventi per il ripristino di sottoservizi con l’Assm. Verrà rifatta la pavimentazione dei marciapiedi. Sarà modificato l’impianto di illuminazione pubblica esistente con l’inserimento dei nuovi plafoni a led, nonché rinnovato l’arredo urbano, panchine e cestini. Sarà realizzato a metà viale un attraversamento pedonale rialzato per dare continuità di quota dei marciapiedi e per rallentare il traffico. Nei diversi attraversamenti pedonali lungo il viale, in corrispondenza dei marciapiedi, sarà posata una pavimentazione speciale dotata di rilievi e contrasti cromatici appositamente studia-

ta per essere percepita da ipovedenti. L’intervento dovrebbe durare circa quattro mesi. I lavori si svilupperanno in quattro fasi con la modifica della circolazione veicolare che sarà a tratti alterni, quindi non sarà necessario chiudere completamente la strada. Ai residenti della zona sarà sempre garantito l’accesso nelle loro abitazioni. Lascia una grande amarezza, comunque, la proposta di qualche residente della zona di voler

abbattere tutte le piante del viale, mettendone a dimora altrettante nuove, senza così pensare ai giovani, al futuro.

Parcheggiare a Tolentino diventa smart con myCicero! MyCicero, l’app diffusa su tutto il territorio nazionale, anche nelle città di Roma, Milano, Ancona e San Benedetto, arriva a Tolentino. L’app permette di pagare la sosta in città, ma anche acquistare i biglietti del treno e del bus e scoprire itinerari e orari dei mezzi pubblici direttamente dal proprio smartphone. Il servizio è già attivo in più di 150 città italiane e presto arriverà anche a Tolentino, intorno alla seconda metà di febbraio. Inizialmente sarà utilizzabile solo limitatamente alla sosta regolamentata, grazie alla collaborazione con ASSM SPA. L’applicazione myCicero potrà essere usata per attivare la sosta sulle strisce blu a Tolentino, in modo facile e pratico, usando lo smartphone e superando così il problema delle monete e della ricerca dei parcometri, pagando solo i minuti effettivi in cui si rimane in sosta. Il parcheggio si attiva e disattiva direttamente dall’app: la zona viene riconosciuta grazie alla localizzazione GPS del telefono e fornisce automaticamente la tariffa da applicare. Nel caso invece sia necessario rimanere più del dovuto, non c’è bisogno di tornare all’auto per prolungare la durata della sosta: basta modificarla dal proprio smartphone. E chi non dispone di uno smartphone può utilizzare comunque la piattaforma con una chiamata o un sms. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito myCicero, alla pagina: https://www.mycicero.it/z/tolentino. Per utilizzare myCicero si deve solo scaricare l’app gratuita (disponibile per iOS e Android) e scegliere tra i tanti metodi di pagamento messi a disposizione, dalla carta di credito Visa o Mastercard, a Masterpass, a PostePay, al conto corrente (con Satispay), fino al contante presso tutte le ricevitorie SisalPay. Con la stessa app è anche possibile pianificare i propri spostamenti con i mezzi pubblici in tutta Italia oltre ad acquistare i biglietti di trasporto di quasi tutta la Regione Marche e di Trenitalia. Contatti: E-mail: commerciale@mycicero.it Facebook: https://www.facebook.com/myCicero LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/mycicero Instagram: https://www.instagram.com/myciceroapp

Company Profile myCicero è un’azienda marchigiana che nasce come spin-off di Pluservice Srl, nata nel 1988 come software house ed arrivata a quasi 30 anni di attività, che oggi conta più di 250 clienti ed è leader indiscussa nei sistemi informativi integrati (ERP) nel settore della mobilità. Nel 2013 ha lanciato myCicero, la piattaforma di mobile payment più diffusa in Italia, per supportare l’utenza durante tutti i suoi spostamenti: dalla ricerca dell’area di sosta più vicina, al pagamento del parcheggio, dalla pianificazione del viaggio con i mezzi pubblici, all’acquisto del biglietto per treno, bus e metro, integrando anche bike sharing, navette, taxi e servizi turistici.


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EREDITÀ TASSONI Nell’anno 1998, il Notaio Sciapichetti di San Severino Marche pubblicava il testamento olografo dell’Avvocato Gianfranco Tassoni di Tolentino deceduto a Macerata il 23 maggio 1998; la volontà espressa dal Tassoni era quella di lasciare il proprio patrimonio mobiliare ed immobiliare a Fondazioni costituite per il sostegno a studenti universitari delle Marche e l’assistenza di animali abbandonati, in particolare per i cani. Il Consiglio Comunale di Tolentino, nell’anno 1999 su proposta della Giunta Comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Foglia, costituiva la Fondazione Tassoni Porcelli e nello stesso periodo la “Severino Servanzi Collio” e la Fondazione “Per l’assistenza ad animali abbandonati”. A queste si aggiunse la Signora Ilde Manetta (parente del defunto Tassoni) e tutti fecero istanza per lo stesso scopo. La vicende giudiziarie succedutesi negli anni (che hanno visto sempre “attive” le Giunte Ruffini e Pezzanesi) tra le tre Fondazioni ed i lontani familiari del Tassoni hanno impedito di poter conferire l’eredità. L’ultima importantissima vittoria è stata decretata dalla Corte di Cassazione di Roma, in data 4 luglio 2017, che delinea i princìpi vincolanti per il successivo giudizio

presso la Corte di Appello di Ancona. Dopo circa un ventennio solo oggi si è arrivati ad una chiara definizione con giudizio di merito presso la Corte di Appello di Ancona per la definizione del rapporto processuale intercorrente tra la Fondazione “Tassoni Porcelli”, la Signora Manetta e la Curatela dell’eredità giacente del dottor Gianfranco Tassoni. Solo recentemente, in seguito ad una Delibera di Giunta, abbiamo avuto modo di conoscere che è stato stipulato un atto di transazione datato 16 maggio 2018, mediante il quale le parti hanno regolato i loro rapporti, ed una successiva scrittura privata del 14 gennaio 2019, dove la Signora Manetta Ilde avrebbe espresso la volontà di rinunciare al trasferimento in proprio favore degli immobili oggetto di eredità ubicati nel Comune di Tolentino in favore della Fondazione Tassoni Porcelli. Va ricordato che il patrimonio dell’Avvocato Tassoni è costituito dai beni mobili ed immobili presenti sia nel Comune di Tolentino che in altri comuni, così come descritti nell’inventario redatto dal Notaio dottor Carlo Conti, registrato in Tolentino nell’ottobre 1998. Non avendo avuto alcuna informazione di quanto deciso da parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, abbiamo interrogato

il Sindaco nella ultima seduta del Consiglio Comunale. Senza entrare nel merito del contenuto della transazione, ci auguriamo che l’attuale Consiglio di Amministrazione della Fondazione (nomina effettuata con Delibera del Consiglio Comunale del 26 settembre 2017) della quale fanno parte oltre al Sindaco, il Cavalier Franco Moschini ed il Vescovo

Nazareno Marconi, sarà rispettoso della volontà del DottorTassoni nell’amministrare il patrimonio nel migliore dei modi e poter destinare ingenti risorse finanziarie agli studenti e agli animali, in particolar modo ai cani (ad esempio realizzando un bel canile) per i quali il Tassoni nutriva un grande amore. PD di Tolentino di Carla Passacantando

ACCAMPAMENTO PREISTORICO A TOLENTINO In contrada Pace, nella zona dove dovrà sorgere il nuovo polo scolastico “Filelfo” sono stati portati alla luce i resti di un accampamento preistorico databile a circa 11-10mila anni fa, ossia alla fase del Mesolitico. Grazie allo scavo è stato possibile riconoscere la superficie su cui i cacciatori mesolitici camminavano, i focolai che hanno acceso e i punti in cui hanno svolto particolari attività come la scheggiatura della selce per produrre strumenti da lavoro e armi da caccia, la macellazione delle prede e la lavorazione di materiali organici come legno ed osso. L’eccellente stato di conservazione e la grande ricchezza del sito in termini di materiale recuperato, diverse migliaia di manufatti litici e scarti di lavorazione, ne fanno sicuramente uno dei ritrovamenti più importanti e significativi per la ricostruzione dei modi di vita degli antenati preistorici, oltre ad essere il primo sito mesolitico scavato in maniera estensiva nelle Marche. «Porteremo avanti – dice Stefano Finocchi della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesag-

gio delle Marche che ha diretto gli scavi - un progetto di ricerca sui materiali che sono stati recuperati. E’ stato così, con i colleghi dell’università di Ferrara, strutturato un progetto di ricerca molto articolato che prevede il coinvolgimento di enti nazionali ed internazionali per ottenere più dati importanti possibili dai reperti e testimonianze recuperate. L’idea è di sviluppare anche un progetto di valorizzazione dei rinvenimenti ed il sito all’interno della costituenda scuola». Paola Mazzieri, sempre della Soprintendenza, aggiunge che si potrebbe procedere con un progetto di valorizzazione sul territorio con gli studenti. «Va sottolineato – afferma il sindaco Giuseppe Pezzanesi – che questa campagna di scavi non ha bloccato l’iter per la realizzazione del nuovo campus scolastico dove stanno proseguendo le ispezioni geologiche e tutte le azioni propedeutiche alla stesura del progetto definitivo per affidare i lavori di realizzazione della nuova scuola che ospiterà i licei classico, scientifico, coreu-

tico, l’istituto tecnico economico Filelfo e l’istituto professionale Frau. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un connubio perfetto tra Soprintendenza e Provincia che non smetterò mai di ringraziare per la costruttiva collaborazione e comune. Abbiamo lavorato in stretta si-

nergia senza creare problemi all’iter che consentirà di realizzare il nuovo campus e cosa molto importante stiamo ipotizzando di allocare un museo all’interno dello stesso campus con i ritrovamenti fatti nella zona che potranno testimoniare anche agli studenti tutta la nostra storia e le nostre antichissime radici».


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SPESE “ALLEGRE” IN COMUNE? Non è una novità: sulle nostre osservazioni circa alcune modalità di spesa del Comune di Tolentino Pezzanesi non ha capito nulla o ha fatto finta di non capire. Esaminando i rimborsi spese e le cifre liquidate dall’economato del Comune nel corso degli ultimi 4 anni abbiamo individuato una quantità di atti di pagamento spesso giustificati in modo vago o apparentemente carenti delle dovute pezze di appoggio. Ci sono pranzi, cene, ricariche telefoniche, rimborsi per trasferte, biglietti dello Sferisterio e persino il rimborso per il crocefisso che il Presidente del Consiglio Comunale ha comprato per tenerlo sul banco durante le sedute consiliari. Il condizionale in questi casi è d’obbligo e non è nostro intento sostituirci alle autorità competenti a cui ci siamo rivolti nel decidere la correttezza di centinaia di documenti di spesa. Però un parere politico sulla gestione della cosa pubblica lo vogliamo esprimere visto che quanto abbiamo rilevato è quantomeno bizzarro. Il TUEL (la “bibbia” normativa della pubblica amministrazione) e numerose sentenze sanciscono che ogni liquidazione a rimborso deve essere corredata da documentazione dettagliata e motivata delle spese effettivamente sostenute. Cosa pensereste, voi, se vi tro-

vaste di fronte alla liquidazione di 640 euro a seguito di un documento contenente la semplice dicitura “spese di rappresentanza” con allegata una fattura per un pasto (si, uno!) senza alcun dettaglio di chi abbia partecipato e per quale motivo? (pagamento n.129/2017). E cosa pensereste di fronte a una serie di rimborsi per varie cene corredati esclusivamente da “preconti” non fiscali (quelli che vi lasciano al tavolo per poi andare alla cassa) invece di regolare fattura o ricevuta fiscale? (pagamento n.378/2018). Come detto all’inizio, a Pezzanesi tutto questo sembra non interessare: le sue repliche ai nostri dubbi si sono concentrate, oltre che sulla solita denigrazione di chi svolge il proprio compito istituzionale di controllore, alla difesa della sua illustre persona: senza considerare che nessuno l’aveva nominato, il Sindaco si è precipitato a dire di non aver mai chiesto rimborsi. Ma nella fretta deve essersi dimenticato che i rimborsi li ha spesso chiesti chi ha pagato per lui, come nell’esempio in foto relativo a “Rimborso biglietti per trasferta di rappresentanza per Sindaco e Assessore” a Macerata Opera. Caro primo cittadino, se a lei non rimborsano nulla, qualcuno è andato a Macerata Opera spacciandosi per lei? Oppure gli uffici scrivono documenti a caso? Invece di accusarci di dare addosso agli spettacoli proposti dalla

sua amministrazione, perché, semplicemente, non chiarisce casi “singolari” come quello di un artista che dagli scontrini risulta aver fatto cena due volte, a distanza di un’ora, nello stesso locale ma a tavoli diversi? E perché, se tutto era normale, da quando abbiamo acquisito i documenti è cambiato totalmente il modo di gestire le spese economali? Prima bastava uno scontrino allegato a un foglio, ora ogni atto è dettagliato e corredato di tutto il necessario (determinazio-

ni dirigenziali, autorizzazioni alla spesa, delibere). Se andava tutto bene prima non si poteva continuare alla vecchia maniera? Lei, Sindaco, può pure continuare a sostenere che le nostre siano menzogne, ma intanto un obiettivo speriamo di averlo raggiunto: vi abbiamo obbligato a rendicontare in modo corretto le spese in modo da garantire la dovuta trasparenza sull’utilizzo dei soldi dei cittadini di Tolentino.

CHIUDONO ALTRI NEGOZI La chiusura di diversi negozi lungo via Parisani si nota dalla diminuita luminosità della via durante la notte. Diverse sono le insegne luminose che si sono spente in questi ultimi mesi e non solo in quella zona, anche in altre parti della città, viale Matteotti, via Massi ed altre. Diverse le motivazioni: qualche attività è cessata in seguito al raggiungimento della pensione per i titolari del negozio, altre per problemi personali dei commercianti ed altre anche per crisi, quindi per mancanza di clienti dovuta pure ai disagi creati dal sisma del 2016. Ammirare quei negozi storici con la saracinesca abbassata mette tanta e tanta tristezza. In via Parisani, a questo punto, occorrerebbe provvedere a potenziare l’illuminazione pubblica.


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di Carla Passacantando

LA LINOTYPE E’ L’UNICA TIPOGRAFIA NEL CENTRO STORICO La Linotype è l’unica tipografia nel centro storico della città. Nel corso degli anni, l’azienda si è sempre evoluta passando dalla stampa tipografica a quella digitale. Era il 5 agosto 1976 quando Wolfango Del Pupo e Ennio Gullini avviarono l’attività di linotipia e timbrificio. Nel 2006, dopo la pensione di entrambi i fondatori, diventarono soci Gino Vitali, che era alle dipendenze dell’azienda dal 1977 e Gionata Del Pupo dal 1985. Attualmente sono affiancati da due dipendenti. Nel tempo la Linotype si è trasformata senza perdere l’origine tipografica offrendo servizi in stampa digitale su oggetti per gadget di vario genere. «In passato – raccontano Gino Vitali e Gionata Del Pupo – stampavamo tanti blocchetti di bolle, fatture, ricevute per le industrie del territorio e ne erano davvero molte. Poi, invece, con l’avvento del digitale tutto è cambiato così abbiamo diversificato l’attività che ci permette di essere al passo con i tempi». L’azienda ha sfidato la crisi, ma anche i disagi dovuti al terremoto del 2016. I due soci si sono rimboccati le maniche e con grande coraggio hanno proposto nuovi servizi.

«Dopo il sisma - spiegano - anche se le commesse erano diminuite siamo andati avanti ampliando l’attività, inserendo le stampe su tessuti, oggetti in plastica, incisioni sul legno. Ed è stata una svolta positiva. L’attività sta andando bene, nonostante i disagi persistenti del sisma. Si resiste. E per avere una maggior visibilità ed accessibilità per i clienti abbiamo dovuto trasferirci in una nuova sede, da piazza Bezzecca in via Gramsci n.31. Ora si sta più a contatto con il pubblico, si lavora così maggiormente con i privati e meno con le fabbriche. Non si programma più come una volta, ma ora tutto è più veloce nella consegna del prodotto finito».

con foto della città, che ci sono state inviate da associazioni e cittadini, il cui ricavato della vendita è stato devoluto all’Avis di Tolentino per contribuire alla realizzazione della nuova sede. Ne abbiamo stampato un secondo l’anno dopo e questa volta i fondi sono stati donati per la creazione del parco della Rinascita in viale Trento e Trieste. Nel 2019, invece, abbiamo realizzato delle t-shirt con stampati otto monumenti della città, il ricavato è stato destinato per sostenere le attività del Centro alzheimer dell’Asp Porcelli, ex casa di riposo. Da non dimenticare poi le “Calcio vacanze Linotype” organizzate dal 1990 al 2011 in località balneari della Grecia, Spagna, Italia e Egitto.

Qualche mese fa abbiamo organizzato una cena per riunire i tolentinati che all’epoca partecipavano all’iniziativa».

Per il futuro che progetti avete? «L’intenzione è quella di proporre sempre nuovi servizi nel campo digitale in base alla ricerca di mercato. Bisogna aggiornarsi altrimenti ci dovremmo fermare». La Linotype, comunque, dopo il sisma si è dedicata anche al sociale. «Abbiamo realizzato nel 2017 il calendario “Tolentino resiste”

PILLOLE DI PEDAGOGIA

Non so se è capitato anche a voi dire le frasi: “Lo farò!”, “bisogna che mi ricordo…”, “devo fare quella telefonata, ma magari dopo!” poi però il tempo non era mai quello adatto, oppure l’orario improponibile e così a forza di procrastinare, quel tempo è diventato così lungo da non ricordare più il momento in cui ho iniziato a dirmelo. Di sicuro ho indugiato, anche perché ho creduto a chi mi diceva: “eh si, la teoria è bella, ma quando avrai i figli vedrai…”, le frasi che vengono rivolte in genere a chi prova a dare un suo contributo, ma se non hai figli è difficile che ti venga concesso il permesso di parlare di educazione! Poi con il tempo sono diventata mamma (per fortuna!) e conta mia vita posso testimoniare che non solo è possibile mettere in atto la teoria, ma che è proprio l’amore genitoriale, che accetta e vince tutte le sfide, a permettere il cambiamento. All’inizio ovviamente, c’è un atto di volontà.

I primi giorni di gennaio ho deciso dunque che quel tempo era arrivato, era giunto il momento di darmi il permesso e di uscire da quella “zona franca” del vorrei fare ma non faccio e ho seguito il consiglio di un vecchio professore, il quale mi diceva che “tra il dire e il fare c’è… il cominciare”: ho contattato la redazione per chiedere la possibilità di uno spazio in cui parlare di pedagogia e di tutto ciò che Ion qualche modo riguarda l’educazione in generale e, anche se ogni giorno ritorno a quella dinamica “faccio/non faccio”, sono felice di sapere che sto scegliendo di provarci, di avventurarmi in un ambito che è ancora sconosciuto e che spesso, pur trovandoci tutti a essere educatori (di un figlio, di un nipote, di un gruppo, ecc), in pochi conosciamo il funzionamento di questa meravigliosa disciplina: meravigliosa perché è talmente individuale e personalizzata che ogni volta mi stupisco della bellezza del “su misura”: come un abito di sartoria, ogni atto educativo è costruito su misura, solo per quell’individuo. Educare è un verbo la cui radice latina è composta da ex - ducere ovvero condurre fuori, rendere visibile ciò che è implicito in ogni

persona, fin dal bambino. Ciò rimanda ad un atto di iberazione: il potenziale che è già tutto lì deve solo trovare il modo di essere liberato, condotto fuori, attraverso un’azione educativa. Quest’ultima quindi non è un riempire di nozioni, regole, valori, ecc, ma un atto di liberazione, Michelangelo Buonarroti intendeva il compito dell’artista come quello di “liberare dal blocco di marmo la statua che già vi era dentro”, e il genitore, l’insegnante, l’educatore, coloro che si occupano di educazione sono essi stessi artisti perché devono potersi mettere a servizio di quell’opera d’arte che c’è ma aspetta di essere vista, riconosciuta.

cative, una diversità che diventa indice di rispetto della propria individualità, della propria libertà. In chiusura cito il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno: “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”.

La mente non è un vaso da riemConsiderare il proprio ruolo in pire ma un fuoco da accendere. questo senso presuppone l’imma- (Plutarco) gine di un bambino competente, che ha in sé tutto ciò che serve, a cui non va detto com’è il mondo Laura Nardi, laureata in Sciendell’educazione a Padova, è ma aiutato a porsi le domande ze Pedagogista, Mediatore Familiare per interrogarsi, fare le ipotesi, e Counselor della Gestalt Psicocomprendere come è il mondo e sociale. la realtà che lo circonda. Presidente dell’Associazione di E se ogni individuo è portatore di Promozione Sociale il Girasole, un suo mondo non diventa diffi- collabora con l’ATS16 come Cocile comprendere quanto valore ordinatrice dei Centri Famiglia di abbia la diversità all’interno di Tolentino e San Ginesio. questa cornice di senso: diversità Dal 2008 è insegnante della di trattamento, di strategie edu- Scuola dell’infanzia.


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L’ANZIANO E IL LAVORO Verso Sera dott.Franco Belluigi

Sollecitato dalle continue ”scorribande” sull’età pensionabile da parte dai mass media, avendo io espresso un servizio come Medico del lavoro mi sono sentito coinvolto e senza nessuna pretesa sociologica farò un breve excursus sul tema. Non farò riferimento ai dati oggi in corso per quanto riguarda l’età pensionabile anche in considerazione del fatto che la speranza di vita è sempre maggiore e quindi questo potrebbe indurre i vari governi a rimodulare sempre l’età pensionabile. Oggi, come dicevo, è un tema molto dibattuto e i vari schieramenti politici ne hanno fatto un ulteriore motivo di scontro, proponendo ognuno una età pensionabile che molto spesso non risponde alle capacità funzionali di un anziano e non tiene conto della sociologia della vecchiaia e delle variabili che si verificano al suo interno. E’ verosimile che l’aumento dell’età pensionabile non possa non avere risentito dell’incremento della speranza di vita, ma è anche vero che spesso non si sia tenuto conto di una possibile incompatibilità tra la capacità funzionale del lavoratore anziano ed il livello di richiesta sul lavoro. Il tutto è riconducibile ad una usura legata agli anni trascorsi caratterizzati da alcuni gesti lavorativi, vedi i movimenti ripetitivi degli arti superiori, la movimentazione dei carichi, l’esposizione agli agenti ambientali, la prolungata stazione

eretta, i turni di lavoro, la tensione emotiva, lo stato d’animo ed altri a seconda del tipo di lavoro. E’ chiaro che la riduzione della capacità lavorativa spesso possa essere anche in relazioni a malattie che sopraggiungono con il crescere dell’età indipendentemente dal lavoro, ma che comunque possono andare ad incidere sul lavoro. Naturalmente non si può generalizzare ed è noto che la capacità lavorativa con il passare degli anni varia da persona a persona ed è anche in relazione al tipo di lavoro. Non possiamo paragonare il lavoro di un impiegato con quello di un muratore o di un agricoltore, c’è da valutare la forza da impiegare, l’ambiente, i fattori di rischio ed altre variabili sempre legate al tipo di lavoro. Non entro nel merito delle patologie legate al lavoro o alle patologie che possono essere favorite da alcuni tipi di lavoro, ma è innegabile che questi possano determinare un ridotta capacità lavorativa che sempre più si incrementa con il passare degli anni. C’è da valutare anche che spesso in alcune malattie croniche non sono sufficienti, per migliorare lo stato di salute, i cosiddetti giorni di malattia per cui il rientro al lavoro non può che aggravare la situazione determinando sempre più una ridotta capacità lavorativa. E’ chiaro che questo è tanto più vero tanto più il lavoratore è anziano. Di base ci sono alcune differenze fra il lavoratore giovane ed il lavoratore anziano. Non sfugge a nessuno che il giovane è dotato di una maggiore energia, una maggiore

resistenza, una maggiore creatività, una maggiore capacità di adattamento, una maggiore capacità di lettura. Altresì non sfugge a nessuno che il lavoratore anziano abbia una maggiore esperienza, un maggiore attaccamento al lavoro, legato al lungo periodo passato in fabbrica, un maggiore attaccamento ai datori di lavoro. Questi elementi sono importanti per determinare una buona resa sul lavoro per i suoi risvolti psicosociali. Non possiamo tacere che molte sono le variabili che vanno incidere sul lavoratore che invecchia nel suo percorso di vita legate al sesso, al tipo di lavoro, agli stili di vita, agli ambienti di lavoro, al sopraggiungere di malattie legate all’età, alla diversità di carattere, alla sua formazione, alla sua psiche. Per quella che è stata la mia esperienza lavorativa (ho lavorato fino all’età di ottantaquattro anni) posso affermare con forza che le condizioni nel mondo del lavoro sono migliorate con l’introduzione capillare (a volte non è purtroppo così) della medicina del lavoro e mi rifiuto di pensare che non si possa non tenere conto dei problemi del lavoratore che invecchia. Una attenta valutazione nel tempo delle sue residue capacità lavorative debbono indurre a rivedere le sue mansioni sul posto di lavoro e laddove possibile l’assegnazione di un lavoro meno gravoso. Non è possibile fare di ogni erba un fascio, non è possibile vedere nelle ridotte capacità lavorative di un operaio che invecchia un tradimento, una diminuzione di senso di re-

sponsabilità, una diminuita voglia di lavorare, un desiderio smisurato di andare in pensione, ma è necessario un continuo monitoraggio per valutare le reali forze di ognuno onde evitare di fare danni alla persona e al contempo nuocere alla produttività di una azienda. Questo è un compito degli esperti, saper valutare la cosiddetta età pensionabile che non può non tenere conto di tutti quegli elementi che caratterizzano con il passare del tempo la vita di un lavoratore che è comunque sempre una persona anche con dei diritti. Per facilitare il compito all’esperto, al legislatore, sarà necessario che, nella somma delle variabili da considerare, tenere conto da parte del datore di lavoro che l’operaio non è solo una forza lavoro, ma una persona con tutte le sue capacità e le sue fragilità soprattutto quando invecchia e tenere conto da parte dell’operaio di vedere il lavoro con un maggiore trasporto, di vedere il lavoro non solo come una fatica, ma una capacità di espressione di se stesso ed uno stimolo alla relazione. Io credo che se si tenessero in considerazioni tutti questi parametri non dovrebbe essere difficile stabilire una età che tuteli il lavoratore che invecchia per andare in pensione. Certo non è facile, ma senz’altro possibile. E’ necessaria quindi una vera conoscenza del problema che sappia valutare tutte le variabili e che non tenga conto soltanto dell’aspetto economico. A volte basterebbe un po’ di buonsenso.

PROROGATO IL SERVIZIO DI SORVEGLIANZA AI CONTAINER Prorogata alla cooperativa sociale Pars di Civitanova Marche la gestione della logistica e della sorveglianza al villaggio dei moduli abitativi, in contrada Cristoforo Colombo di Tolentino, che ospita coloro che hanno perso la casa con il sisma del 2016. Tale servizio ai container è stato rinnovato lo scorso primo gennaio e terminerà il prossimo 30 giugno, quando dovrebbero essere pronti i nuovi alloggi per gli sfollati. La tariffa oraria è di 15 euro, iva compresa. Il servizio verrà effettuato per alcune ore della giornata, dal lunedì alla domenica, con due operatori, con ruolo di segreteria: controllo delle presenze ai container; gestione dei nuovi inserimenti, su richiesta dell’ufficio servizi sociali; gestione delle prenotazione pasti; gestione biancheria; accoglienza di eventuali osservazioni da parte degli ospiti; segnalazione di eventuali guasti; presenza a mensa di un operatore durante la distribuzio-

ne dei pasti nell’orario di maggior affluenza. Si prevede, per questi primi sei mesi dell’anno, una spesa pari a 6.825 euro che però potrebbe subire variazioni in base ad esigenze non prevedibili. Tali costi trovano imputazione al capitolo 1065 del bilancio 2020 che ha in entrata il corrispondente capitolo dove sono incamerati i fondi del sisma. Il villaggio dei moduli abitativi di contrada Colombo è stato realizzato tre anni fa per fronteggiare temporaneamente la grave situazione abitativa di coloro che hanno avuto le abitazioni lesionate. Fino al 31 dicembre del 2018 la gestione logistica e della sorveglianza ai container era stata affidata al gruppo di Protezione civile comunale. Di seguito il servizio, dallo scorso 19 gennaio fino al 31 dicembre 2019, è passato alla Cooperativa sociale Pars di Civitanova Marche. Ed ora si è ravvisata da parte del comune di Tolentino la necessità

di prorogare sempre alla medesima cooperativa sociale l’affidamento del servizio. L’auspicio è che tra sei mesi gli ospiti dei container abbiano avuto tutti i nuovi alloggi tanto attesi, sarebbe triste rinnovare ancora la proroga alla suddetta cooperativa della gestione per la logistica e la sorveglianza al villaggio dei moduli abitativi, realizzato oltre tre anni fa.


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di Carla Passacantando

UN FORNO CREMATORIO NEL CIMITERO DI TOLENTINO Un forno crematorio nell’ambito del cimitero comunale di Tolentino. La Giunta municipale ha deliberato l’avvio delle procedure per tale realizzazione mediante ricorso al partenariato pubblico privato così come regolato in particolare dagli articoli 180 e seguenti del D.Lgs. n.50/2016. Per il comune dall’adozione del provvedimento non scaturiscono oneri a carico del corrente Bilancio comunale. Katiuscia Faraoni, responsabile dell’Area lavori pubblici e manutenzioni, è stata nominata quale referente unico del procedi-

mento per tale procedura. La decisione di creare un forno crematorio sarebbe emersa dal fatto che all’interno del cimitero comunale risulta quasi del tutto esaurita la disponibilità di loculi da concedere ai privati. Per il comune la costruzione di nuovi loculi è sempre più difficile in termini di consumo del suolo, oltre che particolarmente onerosa, ma anche perché le mutate esigenze in relazione alla crescente richiesta di cremazioni costringono sempre più la popolazione a rivolgersi altrove, in particolare verso impianti posti ad

una notevole distanza dal comune di Tolentino con tutte le difficoltà del caso. Secondo la Giunta municipale la realizzazione di un impianto di cremazione porterebbe notevoli benefici per la collettività, sia in termini di riduzione del fabbisogno di loculi, sia di risparmi a beneficio di cittadini ed imprese funebri di spese di viaggi e di personale. Il progetto di fattibilità richiede, data la specificità della materia di cui trattasi, un adeguato approfondimento istruttorio da parte degli uffici competenti, soprattutto dal punto di vista del rilascio di even-

tuali emissioni in atmosfera, essendo necessario utilizzare le migliori tecnologie a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

ADDIO A LUCIANO GAGLIESI

CIAO MARIA LUDOVICA

Sgomento in città per la scomparsa dell’ex assessore Luciano Gagliesi. Aveva 68 anni e da qualche tempo soffriva di una malattia che non è riuscito a sconfiggere. Aveva lavorato alla segreteria della scuola “Lucatelli”. Attivo in politica, era stato iscritto alla Dc, poi al Ppi, alla Margherita e infine al Pd. Eletto consigliere comunale, aveva così ricoperto con tenacia e rigore tutti i ruoli assunti. In particolare si era occupato delle tematiche sociali e di bilancio. Aveva così ricoperto l’incarico di assessore al commercio prima e al bilancio successivamente, nei due mandati dell’ex sindaco Luciano Ruffini. Era molto attivo nel volontariato e nell’associazionismo locale, Movimento lavoratori di Azione cattolica, Sermit. Si era molto dedicato alla parrocchia di San Catervo dove si era occupato dei campi scuola con don Rino Ramaccioni. Sicuramente è stata una persona che ha

Addio a Maria Ludovica Romagnoli. La giovane mamma, stroncata da una malattia, aveva solo 39 anni. La drammatica notizia della scomparsa della giovane ha lasciato tutti senza parole. Era solare e sempre disponibile, era conosciuta e ben voluta da tutti, dedicava gran parte del suo tempo alle attività della Comunità degli agostiniani della basilica di San Nicola. Aveva lavorato in passato in uno studio medico di Tolentino. La donna lascia il marito Luca Sampaolo, il figlio Filippo, la mamma Mariella, la sorella minore Lorenza, i suoceri Giuseppe e Pierina, la nipote Marta, la cognata Fiorella. Maria Ludovica resterà sempre nel nostro cuore. Un nuovo angelo è stato chiamato a dare nuova luce al Paradiso.

dato lustro alle formazioni di cui ha fatto parte. Si ricorda la sua visione positiva della vita e delle situazioni, il suo costante e tenace impegno nei numerosi ambiti a cui si era applicato: famiglia, lavoro, vita associativa, politica, volontariato, solidarietà sociale, sindacato. Luciano lascia la moglie Gabriella Marcolini, i figli Sara, Luca e Lucia e tanto vuoto nel cuore di chi lo conosceva.

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