Multiradio Press News di dicembre 2019

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di Carla Passacantando

La storia della Gioielleria Tesei-Valli inizia ben 152 anni fa, attraversa ormai cinque generazioni ed è strettamente legata alla vita del centro storico di Tolentino. Il fondatore è l’artigiano orafo Giacomo Tesei, che fino a quel momento aveva svolto l’attività vendendo i propri manufatti nei mercati e fiere della città e nei paesi limitrofi.

editoriale

segue...

E’ arrivato il Natale e con esso la fine di questo anno che riteniamo, senza paura di smentita, decisamente brutto per tanti aspetti. Quello climatico ad esempio, per non parlare di quello economico. Qualche negozio della nostra città con la fine dell’anno chiuderà e andrà ad aggiungersi alla lunga lista di quelli che hanno gettato la spugna. Questo ci rattrista molto, come sempre. La crisi economica continua, anzi sembra addirittura più accentuata e l’umore dei cittadini sembra più basso che mai. Ci aspettavamo che dal terremoto potessero nascere delle opportunità, portando lavoro e ripresa, ma sembra che non sia così, almeno non ancora. Niente lavoro. Tanta Delusione. Come operatori di una attività dai molteplici aspetti tra cui anche quello commerciale, siamo anche noi direttamente coinvolti nell’economia locale ed i suoi alti e bassi, per cui quello che ci auguriamo in questo Natale è che qualcosa cambi, che si possa almeno vedere presto un segnale di ripresa. Qualcosa che dia almeno un po’ di speranza a tutti, cittadini e operatori economici. Quella di poter tornare a vedere una città viva, pulsante ed attiva come Tolentino è stata in un passato, in fondo, non tanto lontano. Questo è il nostro augurio per il Natale 2019, sia a nome di Multiradio che del Press News. Buon Natale e buon 2020. MPN dicembre 2019

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Anno XIII n. 11 - dicembre 2019 - numero chiuso in redazione in data 4/12/2019 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23/4/2007 - Dir. Resp. dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it - Tel. 0733 960241

GIOIELLERIA TESEI-VALLI: UNA STORIA LUNGA OLTRE 150 ANNI


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...segue dalla prima

Il piccolo negozio cresce con il trascorrere del tempo insieme alla Tolentino industriale di fine ‘800 e inizio ‘900. A Giacomo Tesei si affianca prima, e subentra poi alla morte, la figlia Venezia. Venezia è una donna autorevole, coraggiosa, forte: grazie a lei negli anni dopo la prima guerra mondiale, l’oreficeria cresce e diventa un punto di riferimento tra le attività commerciali tolentinati ed una delle più note del maceratese e delle Marche. La donna sposa Alessandro Valli, maestro elementare, violinista e direttore dell’orchestra cittadina, il quale, nel 1933, muore precocemente e lascia Venezia vedova con due figli, Aldo e Amos. Il più giovane di essi, Aldo Valli, affianca la madre nel laborato-

rio di oreficeria e al bancone del negozio e ben presto fa valere le sue capacità professionali. Aldo è anche un ottimo giocatore di calcio e contribuisce alle glorie calcistiche dell’Unione Sportiva Tolentino, ma soprattutto della Maceratese che in quegli anni raggiunge addirittura la serie B. Siamo a ridosso della seconda guerra mondiale. Aldo parte soldato in Africa prima ed in Puglia poi per sei lunghi anni durante i quali Venezia governa da sola quella che ora è la “Oreficeria-gioielleria Venezia Tesei Valli”. Al termine del conflitto Aldo torna a Tolentino, dietro al bancone e il negozio torna a crescere insieme all’Italia del dopoguerra, ma un evento drammatico segnerà la storia del negozio in quegli anni: nel 1959 Venezia muore in un incidente domestico. Negli anni ‘60 a fianco di Aldo arriva la moglie Noemi e con entrambi la gioielleria compie un ulteriore salto di qualità poiché per i successivi quaranta anni tutti i più importanti marchi della gioielleria e dell’orologeria sono ospitati nelle vetrine e casseforti del negozio, che ora si attesta come un autentico punto di riferimento marchigiano nel commercio di preziosi. Aldo è ogni giorno dietro al bancone senza conoscere pausa, con lo stesso entusiasmo del primo giorno in cui ha iniziato, nel lontano 1932, e con la competenza di uno dei più noti orefici e gioiellieri, cui viene insignito il titolo di Cavaliere prima e a seguire di Cavaliere ufficiale del lavoro. Gli anni passano per Aldo e Noemi, il cui figlio, Alessandro, è indirizzato verso tutt’altra at-

Noemi Cirilli, moglie di Aldo

Aldo Valli

Acquisisce il punzone n.2 della Camera di commercio di Macerata e nel 1867 dà inizio all’attività dell’oreficeria, stabilendo il proprio laboratorio e negozio in via San Nicola, a poca distanza dalla basilica.

tività. Comincia, allora, a far esperienza nel negozio la nuora, Annarita Ortolani, che fa tesoro degli insegnamenti trasmessi da Aldo e che, con il passare degli anni, complice l’anzianità e la malattia di quest’ultimo, subentra nella gestione dell’attività. E’ il 1997. Annarita, sfruttando anche i propri studi universitari di gestione aziendale e marketing, prosegue nel solco tracciato dai suoi precedessori ed introduce nella vendita nuovi marchi, spesso anticipando l’evoluzione della moda e delle tendenze così da mantenere vivo l’interesse della clientela anche in anni di crisi economica. Con i suoi tre figli, coniuga entrambi i gravosi compiti di madre e commerciante insieme alle commesse Catia e Lorena. Fino ai nostri giorni, quando nel 2017 arriva in negozio il secondogenito Alessio, che si propone ben motivato a far bene e a dimostrare che la quinta generazione al negozio non è da meno delle precedenti. «Per me – spiega Annarita Ortolani - è una grande soddisfazione che la nostra attività nel centro storico sia arrivata alla quinta generazione affrontando i cambiamenti del mercato e i momenti di crisi, semplicemente puntando sulla nostra storica filosofia, dove al centro dell’attività c’è sempre il cliente che serviamo con professionalità, competenza e onestà, creando spesso un rapporto di fiducia e amicizia che va al di là della vendita». Alessio Valli ha tanta voglia di fare, ma come è nata la passione di seguire la gioielleria? «La passione verso tale attività mi ha accompagnato fin da piccolo. Quando andavo in negozio da mia madre ero molto attratto da un cassetto pieno di pietre colorate con le quali creavo dei braccialetti elastici che regalavo alle mie compagne di classe. Avevo anche una grande passione per la cucina trasmessa da mia nonna materna, che sin da piccolo mi faceva guarnire crostate, torte e biscotti. Ho cosi deciso, di fare la scuola alberghiera, percorso che mi ha portato grandi soddisfazioni e mi ha fatto raggiungere diversi traguardi. Una passione che coltivo tutt’oggi insieme a quella per le monete e le pietre, infatti,

Venezia e Alessandro Valli nel 1910

Venezia Valli, mamma di Aldo

quest’anno ho ottenuto il diploma igi per la certificazione del diamante e ho deciso di continuare l’attività storica della nostra famiglia, supportando mia madre». Nel futuro come vede il settore della gioielleria e quali sono le innovazioni che intende sviluppare? «É difficile fare una previsione per questo settore, la gioielleria è in continua evoluzione. Abbiamo visto grandi marchi che si sono imposti sul mercato con un gioiello componibile a piccoli prezzi sostituendosi spesso all’articolo da regalo e ampliando la fascia di clientela della gioielleria. Di innovativo sto sviluppando un progetto che a mio avviso potrebbe rivoluzionare l’idea di gioiello. Si tratta di “Gryzly”, un marchio che ha meno di un anno di vita. Realizziamo gioielli dentali, cioè capsule rimovibili in oro, argento e diamanti, completamente personalizzabili, affiancandomi a odontotecnici qualificati».


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di Carla Passacantando

IL MESSAGGIO DI SPERANZA DI DON GIANNI COMPAGNUCCI Il Natale si avvicina ed anche per quest’anno, il terzo dal sisma, per le celebrazioni del 25 dicembre i parrocchiani di San Catervo non potranno utilizzare la chiesa, completamente inagibile per il terremoto come del resto la sacrestia, l’oratorio, la casa del clero e tutto il complesso con la cappella di San Catervo dove si conserva il prezioso sarcofago, risalente all’età romanica, che contiene le spoglie del santo patrono della città. C’è, comunque, la tensostruttura polifunzionale in legno allestita in questi ultimi tempi nel parcheggio adiacente alla concattedrale. La struttura è a servizio della parrocchia di San Catervo. «Tre anni sono tanti – afferma don Gianni Compagnucci, parroco di San Catervo – e per ora non si sa quando potranno essere effettuati i lavori per la sistemazione della chiesa. A riguardo è tutto ancora in alto mare. Grazie a Dio ora abbiamo questa struttura polifunzionale, che è accogliente, offerta dalla Caritas del Trentino alla Diocesi di Macerata la quale ha deciso di installarla proprio a Tolentino dove rimarrà anche dopo la sistemazione della chiesa. E’ un punto di riferimento per

la città ed è una fortuna che c’è perché la gente viene e quindi è legata ancora a San Catervo. Ciò che mancano sono i locali per il catechismo. Così ora ci dobbiamo adattare usufruendo degli spazi della parrocchia di San Francesco e dell’oratorio Don Bosco». Il sacerdote aggiunge che ai fedeli mancano la chiesa, il sarcofago di San Catervo, la normalità della concattedrale. «Sono molti quelli – aggiunge il religioso - che desiderano entrare in chiesa per andare a pregare il santo davanti al sarcofago, ma non è possibile. In tanti ci chiedono, durante la festa di San Catervo, di portare fuori le reliquie del santo per la venerazione. Sembra, comunque, che anche a Tolentino qualcosa si stia muovendo per la ricostruzione post sisma. E’ certo che si vorrebbe che fosse tutto più veloce, vorremmo le nostre chiese che tornassero alla normalità. La basilica di San Nicola è stata aperta ed è una piccola speranza per Tolentino, speriamo che possa accadere anche per la concattedrale di San Catervo. Mi auguro che il 2020 sia un anno nel corso del quale si

cominci a parlare di ricostruzione della chiesa di San Catervo, soprattutto a redigere il progetto». E per il Natale don Gianni Compagnucci lancia un messaggio di speranza. «Chiedo – conclude - per il 25 dicembre di prepararci per fare entrare Gesù nel nostro cuore: quando Cristo sta con noi tutto diventa possibile. Se abbiamo Cristo la speran-

za ci aiuta, al contrario rimaniamo un po’ soli. Mi auguro che la gente veramente di fede sappia aprire il cuore. Vedo negli anziani la voglia di ritornare alla loro vita normale, mentre i giovani che non trovano una casa per il futuro. Spero, allora, che i primi possano ritrovare le loro abitudini ed i secondi a ricominciare a fare le loro famiglie».


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Quattro volte Diciannove

Enzo Calcaterra di

- POLISPORTIVI più classici, aggiungeva infatti sezioni con Il ciclismo segue… a ruota, con un pedigree sport nuovi, che si evolvevano rapidamente di tutto rispetto, mentre nel calcio e pugilanelle tecniche e nelle strutture organizzative. to si fanno strada molti talenti genuini. Nel La neonata Unione si attivò da subito per secondo dopoguerra, ciclismo e calcio la fadarsi caratteristiche istituzionali. Vale a ranno sempre più da padroni. Fino ai nostri dire: uno statuto, un programma, una strut- giorni. tura associativa con dirigenti e collaboratori, Tolentino considera, dunque, anche lo sport un colore ufficiale (il glorioso cremisi dei ber- uno spazio per misurarsi e primeggiare, un saglieri). Perfino un inno, cui posero mano banco di prova delle sue capacità non solo i due massimi talenti sulla piazza: testo di atletiche, ma anche umane. Come ha semA fine agosto dell’immediato primo dopo- Alessandro Zazzaretta, musica del M° Giu- pre fatto. I suoi eroi, le sue gare, i suoi sucguerra, un gruppetto di giovani appassio- seppe Bezzi. cessi e insuccessi, vengono vissuti sempre nati e praticanti dei diversi sport decise di fondare un’istituzione che li organizzasse, promuovesse, potenziasse anche da queste parti. Il progetto mirava a creare spazi, strumenti, occasioni, possibilità per dedicarsi alle varie discipline. Ma anche andare oltre la loro caratteristica di hobby per pochi, di partecipazione limitata, e soprattutto con traguardi limitati. Si voleva, insomma, che Tolentino primeggiasse anche al di là dei propri confini geografici, si aspirava a ben altri e più alti risultati, nella convinzione di possedere le qualità fisiche e caratteriali per competere con realtà più complesse. Ai mezzi economicamente, tecnicamente, organizzativamente assai ridotti di allora, supplirono alcuni pionieri con prorompente vitalità, impegno disinteressato, dedizione senza risparmio di tempo ed energie. Non c’era ostacolo che apparisse insormontabile per i pochi uomini che decisero di fare dello sport un altro fiore all’occhiello della città, aggiungendolo a conquiste già raggiunte ampiamente in altri campi. Nacque così, dall’entusiasmo contagioso di Anni Trenta. La Mille Miglia a Tolentino. pochi, che in breve coinvolse sempre più la collettività, L’Unione Sportiva Tolentino Cent’anni non si possono raccontare in una con emozione, passione, mai con fanatismo, (UST), con l’obiettivo di sostenere tutti gli pagina, lo sappiamo bene. Tantomeno è men che meno con violenza. Sono il segno sport, diffonderne la pratica, ampliare l’in- possibile citare la moltitudine di protagonisti, di una forza, un rigore, una determinazione teresse di un numero sempre maggiore di coprotagonisti e comprimari di questa storia, consapevole dei propri limiti quanto delle tolentinati. più un’epopea che una rassegna meticolosa possibilità. Il connotato con cui la si volle caratterizza- quanto arida di competizioni, vittorie, sconfit- Lo sport insegna e insieme apprende dai re fin dall’inizio fu sintetizzato in un crite- te, trionfi e débacles variamente memorabili. passaggi storici entusiasmanti e altrettanto rio, assai impegnativo quanto significante: Ci preme invece sottolineare la stretta re- da quelli tragici, accompagnando un secolo polisportiva. Tale cercherà di mantenersi lazione con l’anima di una città popolare, di trasformazioni, costantemente interpretanper decenni, fino a quando i mutamenti e le attiva, orgogliosa e tenace, disposta al sa- dole, non di rado anticipandole con lungimiesigenze diverse non richiederanno un suo crificio per ottenere da sé prima che dalle ranza, realismo, saggezza. accantonamento per un ”multi-plurisportivo” gare il meglio, dando sempre e ovunque il Per questo, l’idea che diede vita ad un’istipiù adeguato ai tempi. Così, anche l’UST fi- massimo. Tra gli sport che maggiormente tuzione così longeva ha saputo attraversare nirà, specialmente negli ultimi decenni, per hanno rispecchiato tali risorse (con tutto il ri- e oltrepassare la Storia senza mai farsene coincidere con il calcio in quello che è dive- spetto per gli altri) ne spiccano quattro, la cui travolgere, le ideologie senza mai diventarnuto il suo ruolo dominante. storia appare più densa, costante, luminosa, ne strumento, i contrasti senza mai esserne L’idea di una polisportiva che coordinasse i trascinante: calcio, automotorismo, ciclismo, condizionata fino a compromettere la dignità vari sport non era nuova, per quei tempi. Già pugilato. di un’esperienza, sia pur molteplice, immeragli inizi del XX secolo era anzi una tendenza Nei primi 25 anni emerge la stagione esal- sa nel tempo e nei suoi inevitabili mutamenti. sempre più diffusa tra società di varia estra- tante della velocità, delle competizioni in Anche oggi, anche cent’anni dopo, ci lascia zione storico-ideologica. Il loro carattere di cui si misurano campioni di fama nazionale una lezione di stringente attualità, che non plurisportive includeva attività ludiche e ago- e internazionale, con il territorio tolentinate può né deve essere affidata soltanto alla lenistiche ereditate da quelle ottocentesche, scenario delle loro gesta. In primo piano, per gittima ancorché doverosa gratitudine della ma ne ampliava anche la gamma. Oltre ai l’appunto, l’automobilismo e il motociclismo. memoria. Concludiamo con questa puntata il nostro viaggio centenario attraverso alcune delle vicende cruciali che hanno segnato la storia di Tolentino in un anno significativo come il 1919. L’evento di cui ci occupiamo non riguarda soltanto la città e lo sport, che vi fu praticato in molte forme per un secolo, ma la colloca ancora una volta nel contesto dei grandi avvenimenti nazionali.


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di Enzo Calcaterra

IMMAGINI E STORIE

CENT’ANNI DI SPORT IN MOSTRA

1919 2019 •

UNIONE SPORTIVA TOLENTINO

Per celebrare degnamente un centenario importante che riguarda un’intera città con la sua storia sportiva, non bastano i soliti festeggiamenti, la cui èco si perde nel giro di qualche giorno. Così, raccontare un secolo tanto denso di eventi e personaggi in una mostra è stato una gioia più che uno scontato dovere. Ne parliamo con il vero deus ex machina dell’allestimento, Enrico Vissani. Con amore, entusiasmo, competenza, soprattutto dedizione senza risparmio, ha messo in piedi questo bel viaggio che fa bene al cuore quanto alla mente. Perché questa mostra, dottor Vissani? «In occasione del Centenario della Unione Sportiva Tolentino, si è costituito un gruppo promotore, voluto dal Presidente avv. Marco Romagnoli e guidato dal dott. Benedetto Sciapichetti, per celebrare un sodalizio che, senza soluzione di continuità, è stato tra i protagonisti della crescita sportiva, ma anche sociale e culturale della nostra città». Quali criteri sono stati seguiti nell’allestimento? «Più che la conoscenza della materia, le sensazioni e le emozioni hanno guidato la scelta di un viaggio, per così dire, a ritroso, di decennio in decennio, dalla contemporaneità alle radici fondative. Le immagini e gli oggetti esposti cristallizzano una storia, se volete un’epopea, a tutti cara». E, come in ogni mostra, si individuano anche qui precise finalità?

«Certamente. Innanzitutto, finalità didattiche. Cioè, s’intende stimolare l’interesse per l’approfondimento di una storia che coincide con quella stessa della città». Altri obiettivi? «La mostra vuole essere anche propedeutica ad una possibile e auspicabile realizzazione di un centro di documentazione sulle attività sportive della città, con una consistente ricaduta sul piano della conoscenza di una parte significativa della storia tolentinate del Novecento». Quale Tolentino si legge in filigrana, seguendo questo percorso? «La vicenda centenaria dell’UST si distingue per aver condiviso da protagonista, di generazione in generazione, attivamente, prima come “polisportiva” e dagli anni 70/80 soprattutto nel calcio, la crescita virtuosa, spesso esemplare, a volte drammatica, sempre frutto della volontà, intelligenza, intraprendenza delle donne, degli uomini, dei giovani, della città di Tolentino».

Lo scorso 18 ottobre è stata inaugurata alla Galleria Sangallo la Mostra “IMMAGINI E STORIE. 1919-2019”, realizzata con importanti collaborazioni tra cui l’Unione Sportiva, la Regione Marche e il Comune di Tolentino. Alla preparazione e realizzazione, oltre Enrico Vissani, hanno offerto la loro disponibilità alcuni sportivi e appassionati.

I “padrini” della Mostra: Filippo Taddei (classe 2012) e Lino Fabiani (classe 1919).


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Consiglio Comunale: si e’ discusso di donazioni, cori a stampo razzista; fontana, marciapiedi Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Diversi i punti all’ordine del giorno discussi nell’ultima assise consiliare che si è tenuta all’auditorium della Biblioteca Filelfica. La seduta si è aperta con l’interrogazione presentata dai consiglieri comunali del Movimento cinque stelle, Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti, sull’utilizzo dei fondi conto Tolentino pro-sisma provenienti da donazioni. «In seguito agli eventi sismici del 2016 – ha detto Gian Mario Mercorelli - il comune di Tolentino ha aperto un conto corrente per accogliere le donazioni pervenute dai cittadini di Tolentino e da tutta Italia. Tutti coloro che hanno effettuato una donazione lo hanno fatto con la consapevolezza che i fondi venissero usati per cause legate al sisma, ad eccezione di coloro che hanno espressamente indirizzato la loro donazione per delle cause specificate nella descrizione apposita.» I consiglieri hanno voluto sapere per cosa siano state utilizzate nel dettaglio le somme provenienti dalle donazioni effettuate senza specificare la destinazione e se le stesse siano state utilizzate esclusivamente per interventi strettamente legati al sisma. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha riferito che le donazioni in parte sono state utilizzare per la realizzazione della scuola Gran-

di, altre per la palestra della Lucatelli, altre in base alle richieste dei donatori. Mercorelli, comunque, è rimasto parzialmente soddisfatto della risposta del sindaco. E’ stata, di seguito, approvata l’adozione alla variante parziale al vigente Piano regolatore generale in contrada Rosciano ai sensi dell’art.15 comma 5 della l.r. n.34/1992, nonché la ratifica della deliberazione di Giunta n.386 del 16 ottobre 2019 inerente la variazione urgente di Bilancio. C’è stata, inoltre, la surroga dei rappresentanti del Consiglio comunale in seno ai Comitati mensa, Luca Cesini è stato nominato al posto di Bruno Prugni e Andrea Crocenzi di Silvia Tatò. Eletto anche il nuovo presidente della Commissione consultiva e di studio “Lavori pubblici” in seguito alle dimissioni di Carlo Santini. Al posto di quest’ultimo è subentrato Luca Ricci. Ampia è stata la successiva discussione sulla mozione di condanna per la diffamazione della città di Tolentino e dei sostenitori dell’Unione sportiva Tolentino presentata dal consigliere Luca Scorcella di Uniti nel Centrodestra. Quest’ultimo nell’illustrare la questione ha fatto riferimento ai fatti dello scorso 17 novembre quando allo stadio della Vittoria si è disputata la gara di calcio valevole per il campionato di serie D fra il Tolentino e l’Olympia Agnonese conclusasi con la vittoria della

squadra ospite. «Al termine della gara – ha spiegato Luca Scorcella - sono stati animatamente contestati l’arbitraggio e l’atteggiamento provocatorio di alcuni giocatori ospiti fra cui il numero 2 dell’Agnonese, Diakitè. Su una testata on line molisana il giorno seguente compariva un articolo che riportava testualmente le seguenti frasi: “I padroni di casa non accettano la sconfitta e sfociano nel razzismo, Diakitè come Balotelli”, associando i fatti di Tolentino a quelli di Verona del 3 novembre scorso che hanno avuto una triste rilevanza nazionale; “Una gara tranquilla? No, il Tolentino non accetta la sconfitta ed inizia una farsa fatta di cori non piacevoli nei confronti di Diakitè. Atti uniti ad azioni deplorevoli nei confronti di tutti i calciatori dell’Olympia e del pubblico ospite”. Considerato che dalle testimonianze delle persone presenti risulta assolutamente privo di fondamento qualsiasi riferimento a cori di stampo razzista verso il giocatore dell’Olympia Agnonese, così quanto riportato dalla stampa molisana risulta inaccettabile e gravemente lesivo dell’immagine di una città che già deve fare i conti con tanti problemi e che mai nella sua storia si è caratterizzata per episodi di razzismo né allo stadio, né altrove. Tolentino si è sempre distinta per il grande spirito di solidarietà e unitarietà verso chiunque.

PIU’ SICUREZZA PER CHI ATTRAVERSA SUI PASSAGGI PEDONALI A PALAZZO EUROPA Sono tanti gli incidenti stradali che si verificano nella zona di Palazzo Europa. Sono diverse le persone che in questi ultimi tempi sono state travolte da vetture sui passaggi pedonali e non solo. Occorre intervenire per evitare simili episodi. Bisogna così prendere dei provvedimenti riguardo i passaggi pedonali attorno a palazzo Europa e giardini pubblici perché sono spesso oggetto di incidenti che coinvolgono i pedoni. Per una maggiore sicurezza e quindi per aggirare l’ostacolo si potrebbero installare dei dissuasori della velocità, una diversa segnaletica luminosa oppure inserire un semaforo, togliere quei passaggi pedonali e rifarli in punti diversi, meno pericolosi. Una situazione di pericolosità che è stata anche lanciata in Consiglio comunale. La strada attorno al grande edificio di Palazzo Europa, con la rotonda, collega diversi tratti viari per raggiungere i quartieri ed il centro storico e in alcuni momenti della giornata il traffico è intenso. La possibilità così che si verifichino incidenti è quindi alta.

L’ultimo impatto risale a pochi giorni fa quando due anziane sorelle sono state travolte da una vettura. «Stiamo predisponendo con l’assessore alla sicurezza e gli agenti di Polizia locale un progetto per rallentare la velocità degli autoveicoli negli attraversamenti di Palazzo Europa. Potremmo così installare dei dossi». A dirlo è il sindaco Giuseppe Pezzanesi. Un intervento in quella zona della città ormai non può più attendere. «Occorre, comunque – continua anche una maggiore attenzione degli automobilisti. Gli incidenti attorno a Palazzo Europa cominciano ad essere un po’ troppi anche se è la zona più frequentata della città. L’Amministrazione comunale studierà quali possano essere i modi migliori per far rallentare la velocità delle auto, semafori o dossi, in quella zona. In via Tambroni abbiamo messo un vaso gigante vicino alle strisce pedonali per una maggior visibilità a favore del pedone per attraversare la strada. Siamo sensibili alla problematica e faremo tutto quello che è a nostra disposizione per intervenire per una maggiore sicurezza negli attraversa-

menti a Palazzo Europa, soprattutto in quelli di fronte ai giardini pubblici dove si registrano incidenti». I passaggi pedonali attorno a Palazzo Europa devono essere più sicuri

Scrivere ciò in occasione della ricorrenza dei cento anni dell’Unione sportiva Tolentino è motivo di grande rammarico ed indignazione. Con la presente mozione si impegna il Consiglio comunale, il sindaco e la giunta a diffidare ed eventualmente a procedere legalmente verso chi ha attaccato o attacca la società Ust e l’immagine della città tutta, diffamandola ingiustamente e ledendone l’immagine a livello nazionale.» I consiglieri Anna Quercetti, e Gianni Corvatta hanno chiesto nel corso dei loro interventi di ripristinare entro il prossimo marzo la Consulta degli immigrati inserendo, come in passato, un rappresentate in Consiglio comunale. Proposta non accettata. Alla alla fine, dopo una lunga discussione la mozione, con l’aggiunta di un emendamento avanzato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, è stata approvata dalla maggioranza, con l’astensione del consigliere comunale Antonio Trombetta, mentre la minoranza ha votato contro. Si è passati poi alla mozione dei consiglieri Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee di Tolentino, Luca Cesini e Anna Quercetti del Partito democratico su “Manutenzione e restauro fontana Putti del piazzale San Catervo”. «Visto lo stato di degrado della fontana Putti le sollecitazioni del consiglio di quartiere del Centro storico pervenute anche all’Amministrazione comunale, la cadi Carla Passacantando

perché sono molto fruibili dai pedoni. Bisogna dare a questi ultimi così la possibilità di passeggiare nella massima sicurezza.


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pacità di quest’ultima di reperire risorse per le fontane, i suddetti consiglieri – ha spiegato Gianni Corvatta – propongono la pulizia e manutenzione ed eventuale restauro, qualora necessario, della suddetta fontana acquistata all’esposizione internazionale di Parigi del 1892, la quale rappresenta sicuramente un’importante parte della storia della città. In considerazione che tra poco tempo verrà riaperto il ponte di San Catervo e saranno terminati i lavori di restauro del Torrione riteniamo importante intervenire anche sul piazzale prospiciente la cattedrale di San Catervo. Tale area rappresenta ancora oggi un biglietto da visita per la città di Tolentino.» Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha riferito che sono stati fatti dei lavori a riguardo e si procederà con altri successivi. Di seguito la discussione si è incentrata su una seconda mo-

zione presentata dai consiglieri Gianni Corvatta, Luca Cesini e Anna Quercetti su “Rifacimento dei marciapiedi di viale Pietro Nenni”. «In base al programma delle opere pubbliche – ha detto Gianni Corvatta - l’Amministrazione comunale, nel mese di ottobre, ha realizzato il manto stradale di via Colsalvatico e di viale Pietro Nenni dalla rotonda su via Nazionale a quella tra lo stesso viale, via Brodolini, viadotto Berlinguer e via Matin Luther King. E’ stato, inoltre, ripristinato il manto di circa un sesto dei marciapiedi presenti in quella zona. Con la presente mozione si propone, il rifacimento completo di tutti i marciapiedi di viale Pietro Nenni e in considerazione del grave stato di degrado dei marciapiedi dell’area urbana caratterizzati da buche ed avvallamenti che mettono a rischio l’incolumità dei pedoni, provocando cadute,

e che non permettono il transito a disabili e a mamme con figli in carrozzina. Si chiede così un urgente impegno dell’Amministrazione comunale per la realizzazione di uno specifico programma di interventi partendo dai marciapiedi più degradati.» Anche in questo caso il primo cittadino ha riferito che i lavori ver-

ranno eseguiti man mano che ci saranno i fondi disponibili. Riposta che non ha soddisfatto i tre consiglieri comunali. La seduta si è così chiusa dopo tale questione in seguito al ritiro della mozione presentata dai consiglieri Mercorelli e Cicconetti su “Attivazione procedura del whistleblowing”.


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Istituto Santo Stefano: approccio e attenzione all’Età Evolutiva COMUNICARE di Solidea Vitali

Il servizio dell’età evolutiva rappresenta il cuore dell’attività del Centro Santo Stefano di Tolentino. Valeria Ansuini, logopedista dal 2006 è la Referente del Servizio EE (0-18 anni). Dopo aver svolto la sua professione al Santo Stefano fino al 2011 ed essersi arricchita successivamente di numerose esperienze presso altre strutture del centro Italia, ritorna di recente al Santo Stefano di Tolentino, il luogo di inizio quindi, lo stesso che la Dirigente Mariella Grassettini ci aveva descritto come il luogo che ti entra nel DNA, e oggi il ruolo di Referente dei Servizi dell’Età Evolutiva. “Sono al fianco di ciascun collega, come anello di congiunzione che punta alla costruzione della rete tra operatori, famiglia, scuola, associazioni, senza mai perdere il focus sul Bambino”. Valeria impronta il proprio lavoro su valori condivisi con il resto del Team; collaborazione, confronto, propositività, competenza e formazione favoriscono il successo di una squadra formata da logopedisti, fisioterapisti, neuropsicomotricisti, psicologici, ortottisti, fisiatri e neuropsichiatri infantili. Ogni figura professionale, nella specificità delle sue competenze, garantisce un approccio multidisciplinare dove l’equipe rimane il cuore del progetto riabilitativo. Da qualche mese, e Valeria lo dichiara con vero or-

goglio, nel team del Santo Stefano è entrata la nota neuropsichiatra infantile Vera Stoppioni, punto di riferimento regionale, e non solo, per l’autismo. “Sono a disposizione gratuitamente al Centro Santo Stefano ogni martedì e giovedì su appuntamento, per accogliere i genitori e i loro bisogni, proponendo il percorso più idoneo; un percorso dinamico, che necessita di essere continuamente rimodulato, adattato all’evolversi del bambino e dell’ambiente in cui vive”. In linea con lo slogan del Santo Stefano “Persone per servire Persone”. Gli interventi del Servizio Età Evolutiva coprono diverse aree: ritardi e disturbi del linguaggio, balbuzie, difficoltà della deglutizione e della voce, disturbi dell’attenzione, della memoria e del comportamento, dislessia ed altri disturbi degli apprendimenti scolastici, disabilità intellettive e motorie, autismo. Il lavoro che viene svolto è sia diretto, con attività di consulenza, valutazione e trattamento, che indiretto, con tutti i progetti di prevenzione sia sul territorio, che all’interno del centro. “L’attività di collaborazione con altre realtà locali, come ad esempio le scuole, è una parte centrale del nostro lavoro. Terapia, prevenzione, educazione e formazione sono infatti elementi fondanti del nostro servizio”. E’ da qui che è nato lo scorso anno un importante progetto, “CollaborAzione”, uno sportello gratuito di consulenza specialistica dedicato agli insegnanti ed ai genitori attivo nelle scuole a partire dall’infanzia

fino alle medie, non solo a Tolentino ma anche in molti paesi della zona montana. Emerge dalle parole, ma anche dallo sguardo, di Valeria Ansuini tutta la dedizione all’Età Evolutiva: “Il bambino è prima di tutto una persona unica. Nessun bambino è uguale all’altro”. L’accento è puntato su ciò che il bambino sa fare, su ciò che ha, e non sulla sua difficoltà, non ci sono “pezzi rotti”, non è una macchina da riparare. “C’è un grande lavoro di accoglienza e ascolto, – dice Valeria – e il nostro lavoro non si limita all’intervento diretto sulla difficoltà, prendiamo in carico il bambino, ma anche i genitori e tutte le figure che quotidianamente interagiscono con lui. Tutti gli step di lavoro vengono pensati per obiettivi, revisionati e condivisi con la famiglia stessa. Non è, per noi, un percorso di cura ma un prendersi cura,

un percorso evolutivo di reciproca crescita”. S’innesca un processo che rafforza l’autostima del bambino, che stimola la motivazione e porta al risultato. “Il bello dei bambini è – afferma Valeria – l’assoluta trasparenza e la fiducia che ripongono nell’adulto. Lavorare con loro è altamente stimolante, è bello essere testimoni della loro crescita e dei loro progressi, è bello condividere con la famiglia la gioia per ogni singolo traguardo raggiunto. In chiusura, desidero augurare un Buon Natale a tutta Tolentino, un augurio speciale alle famigl--ie che camminano con noi, e buon inizio anno a tutti”. Un mondo che insegna, quello dei bambini. “I bambini sono come i marinai: dovunque si posano i loro occhi, è l’immenso”. - Christian Bobin


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ANCORA 230 PERSONE NELL’AREA CONTAINER Ancora un Natale ai container per gli sfollati: è il terzo che trascorrono al villaggio dei moduli abitativi, in contrada Cristoforo Colombo, dove i bagni sono in comune e per la colazione, il pranzo e la cena, devono usufruire della mensa. Nel frattempo procedono da parte degli agenti di Polizia locale i controlli a sorpresa all’interno degli alloggi per verificare eventuali utilizzi abusivi o impropri, come uso forni o rivendita dei vitti, assenza dalla stanza per lunghi periodi perché all’estero. Tre anni, comunque, sono tanti e non si sa ancora quando gli sfollati potranno uscire da quei container. Si spera al più pesto possibile, da un’ordinanza emessa a novembre gli ospiti dovrebbero uscire entro il prossimo marzo. La maggior parte degli ospiti dovrebbe andare a vivere allo stabile Borgo la Rancia, mentre gli altri, con il supporto del contributo di autonoma sistemazione, cas, dovranno reperire alloggi alternativi. Ad oltre tre anni del sisma

all’interno delle tre aree del villaggio dei moduli abitativi troviamo ancora 230 ospiti. In questi ultimi mesi sono stati effettuati degli incontri tra gli addetti del comune e gli sfollati che vivono ai container affinché si potesse ridurre in maniera graduale le aree del villaggio dei moduli abitativi che attualmente ospitano quindi non solo terremotati, ma anche persone in grave stato di disagio. L’intenzione dell’Amministrazione comunale, di concerto con la Protezione civile nazionale, era quella di mantenere solo ed esclusivamente la sola area 3 per giungere, entro il 31 dicembre, compatibilmente con le esigenze di alloggio delle famiglie, allo smantellamento quasi totale del villaggio, cercando di mantenere eventualmente solo ai fini del pronto intervento e dell’emergenza più assoluta almeno una unità. E’ certo che era un obiettivo difficile da raggiungere perché gli appartamenti da realizzare al posto delle sae, soluzioni abitative d’emergenza, per gli sfollati non

sono ancora pronti e trovare case da affittare in città è quasi impossibile. Quindi ai container oggi continuano a vivere lo stesso numero di persone dei mesi scorsi. Li sono ospitate anche persone con problemi sociali che differentemente da questa soluzione, non avrebbero dimora e sarebbero costretti a trovarsi senza sostentamento un tetto sopra la testa. L’amministrazione comuna-

le ha concesso a delle persone in gravissima difficoltà economica e abitativa una stanza ai container proprio per rispondere ai bisogni e ai problemi di ogni singolo soggetto o famiglia. E se ai container continuano a vivere 230 persone, sono 3214 coloro che hanno il supporto del contributo di autonoma sistemazione, cas, mentre sono 90 gli sfollati che vivono in alberghi o agriturismi di Tolentino o in altre città.


L’avvicinarsi della fine dell’anno è sempre un momento di bilanci, siano essi familiari, aziendali o come nel caso di specie, nella pubblica amministrazione, un momento di riflessione profonda sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro. Sto serenamente per concludere il settimo anno del mio mandato da Sindaco della città in cui sono nato e che amo e posso certamente dire che moltissimi sono stati i momenti di soddisfazione e di orgogliosa coesione tra l’Amministrazione e i cittadini, le istituzioni civili e religiose, ma tutto ciò (che è moltissimo) non può farci dimenticare di quello che invece non ha funzionato, come l’incidenza della ricostruzione a tre anni dal sisma e i ritardi accumulati per le costruzione degli appartamenti piuttosto che delle SAE o cosiddette “casette di legno”. Già dal momento in cui abbiamo scelto, il Sindaco in primis, di non deturpare l’ambiente ed il paesaggio non costruendo SAE, ma appartamenti veri, durevoli nel tempo e con enorme risvolto sociale, etico ed economico, ci siamo trovati tra due fronti o addirittura fuochi: da una parte la burocrazia con i suoi quasi impenetrabili muri di gomma, dall’altra, localmente, una parte della minoranza e il Movimento Cinque Stelle in particolare, che ignaro di come si governa un paese, tantomeno un comune, con l’aggravante di avere pure espresso l’ultimo Commissario sul Sisma, si augura che tutto vada male, adoperandosi perfino ad infocolare le folle che attendono abitazioni e provvedimenti legislativi e normativi atti a farci uscire dall’emergenza, dimenticandosi che proprio loro sono forza di governo, che proprio loro hanno ministri e che quindi LORO e non altri avrebbero potuto dal governo stesso aiutarci ad andare più veloci e a dare risposte corrette a chi ha bisogno. Detto questo, prendendo le distanze con forza e convinzione da chi non sa cosa sia il bene pubblico, i valori antichi della civiltà italiana, del suo essere, del suo fare e delle sue tradizioni e che fa del NON LAVORO RETRIBUITO un cavallo di battaglia del proprio programma amministrativo, noi andiamo avanti e pur in condizioni di estrema difficoltà, aggravate anche dall’ultimo decreto sisma, soprattutto sulla sicurezza scolastica e sulla stabilizzazione del personale temporaneo del sisma impiegato nelle pubbliche amministrazioni, puntiamo decisamente ed orgogliosamente ad andare avanti con i nostri ambiziosi, ma sin qui soprattutto concreti programmi di abbellimento e di rilancio infrastrutturale della nostra città: chiudiamo il 2019 con i lavori di restauro e consolidamento del Ponte del Diavolo, del Ponte di San Catervo, del Torrione, dell’Ex Mattatoio, di Piazza Martiri di Montalto, di via Napoleone Bonaparte e con l’aggiudicazione di quelli di Viale Matteotti e di Via Flaminia.

Il Torrione Piazza martiri di Montalto

Via Napoleone Bonaparte

Nuove abitazioni per i terremotati in contrada Sant’Angelo

Il 2020 sarà sicuramente l’anno decisivo in termini di realizzazione del nuovo centro I lavori al Ponte del Diavolo tennis, dell’ampliamento della piscina comunale, della nuova fermata in zona Campus Scolastico, dell’affidamento dei lavori alla scuola Lucatelli, del progetto della Scuola Don Bosco, della ricostruzione del nuovo Ospedale sotto l’azione e il finanziamento dell’Asur Regionale, del progetto e dell’appalto della Basilica di San Nicola e del Palazzo Comunale.

Appartamenti sostitutivi SAE Borgo Rancia

Inserto Autogestito

In buona sostanza, tra tanti presunti salvatori finti della città che si agitano tantissimo perché non sono riusciti in passato (e non riusciranno neanche in futuro) a convincervi della loro buona fede, in quanto noti egoisti desiderosi di potere e soprattutto di sedie comode e ben retribuite, Noi così come siamo sempre stati, cioè esseri imperfetti, ma veri ed affidabili nel nostro fare, continueremo a lavorare tanto e speriamo anche bene, per dare alla nostra città ed ai suoi cittadini tutto il bene e il bello che merita. Buon Natale e buon anno a voi e alle vostre famiglie. Un abbraccio ed un pensiero particolare agli anziani, ai bambini ed a tutti coloro che soffrono per malattia o stato di indigenza; a loro tutto il mio sostegno ed il mio cuore. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi Comune di Tolentino - dicembre 2019


Questi anni di mandato mi hanno dato l’opportunità di conoscere personalmente tanti di voi, che vi siete rivolti all’Amministrazione comunale e alla mia persona per sottoporre diverse questioni o per aiutarmi a risolverle. Se sono arrivata sino a qui è stato grazie al vostro contributo, alla vostra costanza, alle vostre istanze, alle vostre critiche costruttive o semplicemente alla vostra collaborazione che non avete mai fatto mancare, dimostrando di credere nei nostri progetti. Tuttavia reputo che la strada rimasta da qui alla fine di questo secondo mandato sia purtroppo ancora in salita, ma auspico di poterla percorrere con il vostro consueto aiuto, anche e soprattutto critico se necessario, perché è solo in questo modo che si migliora. Un grazie particolare inoltre lo devo al Sindaco e ai colleghi di Giunta e di Maggioranza; al primo per la sua costanza e caparbietà, ma anche per la sua severità nell’insegnarmi e nel ricordarmi quanto sia importante affrontare il mandato solo ed esclusivamente come servizio per la comunità, evitando di lasciare spazio a parole, personalismi, proclami che ci allontanano dai problemi reali delle persone e fomentano un clima di conflittualità, che nuoce a tutti noi e soprattutto alla città; ai secondi invece per la collaborazione che si è venuta a creare nel corso del tempo; esiste un dialogo franco che tuttavia non cancella le reciproche idee, ma le integra, rispettandole e ci permette di agire all’unisono per contribuire, ognuno per le nostre competenze, al benessere della città. In quella che per me è diventata una missione, mi è stato insegnato sin da subito che nell’Amministrazione Pubblica dovremmo impegnarci ad abbandonare la visione esclusivamente individualistica ed egoistica dei problemi e delle soluzioni ed essere capaci di infondere in noi la consapevolezza che con le proprie scelte si deve mirare al benessere generale di tutti. In politica, ognuno può e deve dare il suo apporto, per superare le difficoltà con coscienza civica, solidarietà sociale e rinnovato senso morale. Se gli anni passati, soprattutto immediatamente dopo il 2016, sono stati difficili, impegnativi, con un orizzonte offuscato, oggi, con grande consapevolezza e grandi sacrifici, posso affermare che nutro grande speranza per il futuro, che certamente non ci esonererà dal lavorare sodo e dal lavorare duro, ma con la certezza di riuscire a centrare gli obiettivi più importanti senza approssimazione e senza slogan, ma con concretezza e praticità. Tolentino ha grandi risorse: Abbiamo famiglie generose, abbiamo uno straordinario tessuto di imprese e di attività commerciali che contribuiscono a tenere alto il nostro nome, di associazioni di volontariato,di giovani che con le loro idee contribuiscono a variegare l’offerta composta dai nostri eventi e dalle nostre iniziative. Tutto questo mi permette di affrontare con fiducia le grandi questioni che sono chiamata a gestire quotidianamente e che affiancano la mia professione lavorativa e la mia famiglia, prendendomi gran parte del tempo che ho a disposizione, senza tuttavia alcun tipo di rimorso, perché sono consapevole di provare ad offrire il mio contributo. Il bene comune non è uno slogan e non può essere uno spot elettorale. E’ un impegno chiaro che non ammette deragliamenti né ritardi. In questo 2019 si sono fatti spazio grandi investimenti in termini di Bilancio (la mia delega) per finanziare opere importanti che gridavano vendetta da decenni; un grande lavoro di squadra fatto anche con la materia culturale, turistica e di spettacolo dove tutti insieme abbiamo voluto dare un’impronta che potesse mettere la nostra città in un piano di assoluto rispetto nel quadro territoriale provinciale; abbiamo ignorato polemiche (e continueremo a farlo), ma abbiamo preferito ascoltare le istanze provenienti dai vari settori della città e dal commercio senza soffermarsi sui problemi e senza raccogliere le provocazioni, ma essendo propositivi e proattivi per non arrestare il territorio, ma eventualmente per farlo continuare a vivere, nonostante attraversi un momento particolare come quello della ricostruzione post-sisma. Non abbiamo arretrato di un passo circa la materia dei servizi sociali, settore che richiede sempre grande attenzione e grande pazienza e che ha bisogno di precisi stanziamenti per poter rispondere a tutte le esigenze che quotidianamente si palesano. Servizi sociali tuttavia sono anche scuole e mense; qui abbiamo deciso, pur avendo costi più alti, di mantenere qualità e km zero,non appaltando mai il servizio mensa, ma utilizzando nostro personale e produttori locali che garantiscono un’assoluta sicurezza per la salute dei bambini. Gli uffici comunali ci seguono in questo cammino impegnativo e sono le braccia dei nostri progetti. Un sentito grazie va anche a loro, senza i quali riusciremmo solo a parlare, ma non ad agire. I miei auguri migliori, per un Natale pieno di speranza e di affetti e per un 2020 che segni la prosecuzione di un processo di rinascita e di crescita iniziato, seppur con tanti sacrifici, già da qualche tempo, che non può più arrestarsi. Il vicesindaco Silvia Luconi

In occasione della chiusura di questo laborioso 2019 ritengo doveroso soffermarmi su alcuni numeri che esprimono l’impegno, costante e professionale, degli uffici interessati dalla ricostruzione. In particolare l’Area Pianificazione Edilizia Privata del Comune di Tolentino che sta affrontando, con seria dedizione, l’istruttoria di tutte le pratiche dei nostri concittadini per il restauro generale o la nuova edificazione, per l’adeguamento sismico o l’efficientamento energetico, di gran parte degli immobili tolentinati. Per comprendere la portata del compito che si sta affrontando, spesso sottovalutato, vorrei ricordare che gli edifici danneggiati, e quindi i progetti attesi, si stimano intorno alle 2.000 unità. Ad oggi risultano presentate sulla piattaforma MUDE circa 530 richieste, di cui circa 170 hanno già ottenuto il decreto di concessione del contributo. Delle 530 pratiche presentate circa 380 sono relative alla cosiddetta “ricostruzione leggera” Ordinanze n. 4/2016 e n. 8/2016, mentre circa 150 si riferiscono alla “ricostruzione pesante”, di cui all’Ordinanza n. 19/2017. A rendere il compito dei tecnici comunali ancor più arduo sono le numerose pratiche relative alle richieste di sanatorie edilizie, purtroppo si stima che circa l’85-90% degli edifici danneggiati dal sisma presentino difformità rispetto all’autorizzato ed infatti si è passati da circa 36 richieste di sanatoria del 2016, a 134 nel 2017 e 233 richieste nel 2018.


Per dare un quadro d’insieme della situazione attuale, è necessario evidenziare i seguenti dati:

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L’Ufficio Urbanistica, prima degli eventi sismici del 2016, era dotato di un organico di 7 dipendenti; L’Ufficio Urbanistica, dopo gli eventi sismici del 2016, è dotato di un organico di 11 dipendenti più 1 dipendente a tempo parziale (di cui 2 ingegneri in servizio da pochi mesi e 1 architetto in servizio da pochi giorni).

Trovo giusto esprimere un caloroso plauso a tutto il Personale impegnato nelle attività dell’Area Pianificazione Edilizia Privata sottoposto a svolgere un’ingente mole di lavoro. Un vivo ringraziamento ed un augurio sincero è rivolto anche ai Tecnici privati, divenuti essi stessi elemento strategico di tutta la ricostruzione, ma l’abbraccio più spontaneo non posso che estenderlo ai Cittadini di Tolentino che, seppur in condizioni di disagio, affrontano con rispetto, cognizione e pazienza i tempi, spesso esautoranti, delle proprie pratiche. A Loro vorrei rivolgere un messaggio veritiero e cioè quello che vanta la collaborazione tra Amministrazione pubblica, Tecnici privati e Cittadini. Solo uniti ed armati di grande senso civico potremo dire: “Insieme ce l’abbiamo fatta!”. La vicinanza di questa Amministrazione sta nel raggiungimento del suo principale obiettivo che è quello di mettersi a disposizione per superare al meglio difficoltà e lacune, del presente e del passato, all’interno di una lenta e contraddittoria ricostruzione. A conferma della volontà di affrontare, con grande responsabilità sociale questo fondamentale iter municipale, si è pensato di sviluppare la redazione del nuovo Piano Particolareggiato delle Aree Storiche, finalizzato a rendere più attraente, inclusivo e di maggiore qualità l’abitare e il vivere il cuore della nostra Città. Per quanto concerne l’Area dello Sport, di cui mi onoro essere l’Assessore in carica, intendo ringraziare tutte le Associazioni sportive della Città che, coerenti con i più alti principi etici e morali, svolgono le rispettive discipline con cura dei praticanti, attenzione alle strutture pubbliche messe loro a disposizione ed impegno sociale per una sana crescita sportiva profondamente formativa delle giovani generazioni, raggiungendo spesso risultati che vanno oltre le aspettative, per la loro soddisfazione e di tutti i Tolentinati. In questa occasione ritengo puntuale rivolgere un vivo ringraziamento alle numerose Aziende private del territorio e non da ultima all’ASSM SpA, società partecipata dal Comune di Tolentino, che con il loro contributo sponsorizzano le numerose attività a vantaggio dei settori giovanili e della più antica tradizione sportiva della Città. Un grazie sincero anche a tutti coloro che si rendono disponibili a svolgere, con generosa gratuità, compiti di collaborazione garantendo, grazie al loro umano coinvolgimento, la sopravvivenza stessa delle Associazioni sportive. Gli Auguri ed i ringraziamenti più sinceri vanno anche a coloro che, per puro mecenatismo, alimentano la crescita etica, culturale e sportiva della nostra Città e a tutti i volontari che, con spirito di solidarietà e di bene sociale, operano all’interno della Croce Rossa Italiana, dell’Avis, portando sostegno e collaborazione alle tantissime manifestazioni sportive. Grazie, Tolentino siamo tutti Noi! Un carissimo augurio di Buon Natale e Sereno Anno Nuovo. Fausto Pezzanesi Assessore all’Urbanistica e Sport

L’attività di questi primi mesi come Assessore alla Cultura e Istruzione è stata densa di impegni. La mia prima attenzione è stata rivolta agli studenti e in particolare a sostenere e valorizzare le attività svolte dagli Istituti scolastici a partire dall’IIS Francesco Filelfo, che più di tutti risente degli effetti del terremoto. L’impegno dell’Amministrazione è rivolto a sostenere le attività integrative della scuola, da quelle musicali (coro del Filelfo, Liceo musicale, band di studenti), al corso di comunicazione Nuovi Media i cui lavori sono stati esposti ed apprezzati all’interno di Miumor Young (idea innovativa che porta gli studenti all’interno di una manifestazione culturale di respiro regionale), per spaziare alla promozione del corso scuola di Platea, condotta e diretta dall’AMAT, corso legato alla conoscenza e allo sviluppo della passione per il Teatro, e alla previsione di 5 matinée per le scuole, senza dimenticare la possibilità di promuovere l’orientamento scolastico divertendo e divertendosi con i laboratori svolti all’interno di Tolentino Brick Art. La sinergia e la concreta collaborazione instauratasi con i dirigenti scolatici permette di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Completano un quadro di attenzione alla cultura di questa amministrazione a dicembre nel periodo Natalizio le incursioni letterarie del 7 dicembre e le attività in avvio a gennaio del caffè Filosofico, tenuto da professori dell’Università di Macerata, e il Tea Talk, (conversazioni in inglese con madrelingua), che si terranno presso la caffetteria del Politeama a partire da gennaio. Il lavoro svolto per la stipula della convenzione per la cogestione del Teatro Vaccaj conclusa quest’anno con l’AMAT, con la collaborazione della Compagnia della Rancia, ci ha permesso di ampliare la possibilità di utilizzo dello stesso da parte delle scuole e delle Associazioni. Ulteriore obiettivo che stiamo realizzando grazie alla stretta e positiva collaborazione tra assessorato alla cultura e quello al turismo è la valorizzazione dei nostri beni culturali a partire dal Museo dell’Umorismo per passare al Castello della Rancia e alla prossima apertura della esposizione di opere del periodo Napoleonico e non solo di proprietà del Comune. A proposito di quest’ultima, come Amministrazione, vogliamo rendere di nuovo visibili i beni storici ed artistici di Tolentino intrappolati in edifici inagibili e lo faremo grazie alla collaborazione di esperti del settore e con l’autorizzazione della Soprintendenza ai beni culturali. Per quanto riguarda la promozione e la gestione dei musei cittadini, l’aver puntato su un’associazione culturale, Tolentino Arte e cultura, composta da cittadini di Tolentino con la voglia e la passione di rilanciare i nostri musei ed un’attenzione diversa al visitatore, sta portando i suoi frutti; registriamo infatti, un aumento delle visite sia al museo dell’Umorismo che al Castello della Rancia con rinnovato interesse soprattutto da parte di gruppi provenienti da fuori regione. Mi sto impegnando inoltre nella delocalizzazione della biblioteca comunale, almeno nella parte corrente, che avrà una nuova sede con sala lettura e studio per grandi e bambini. Non voglio sottacere il grande sforzo di energie profuso insieme ai colleghi Silvia Luconi, Andrea Crocenzi e Monia Prioretti nell’organizzazione di Tolentino Brick Art che, con la preziosa collaborazione dell’ufficio cultura e l’associazione Tolentino arte e cultura, sta facendo parlare di Tolentino in tutto il centro Italia e i numeri importanti dei visitatori e la soddisfazione di bambini e genitori ci riempiono di gioia. Infine, come non rivolgere un grandissimo ringraziamento a Evio Hermas Ercoli, direttore artistico della 30ma edizione della Biennale internazionale dell’Umorismo nell’arte, che ha centrato in pieno il tema di quest’anno: l’ODIO. segue...


Hanno partecipato al concorso autori da ben 46 paesi del mondo con 630 opere di grandissima qualità. Il tema è alla ribalta quotidiana delle cronache e ci interroga su un sentimento negativo, avvolgente e asfissiante che corre sui media e sul web, che travolge il senso umano della vita rendendola a volte anche intollerabile. Neutralizziamo l’odio con la passione per la vita, con l’amore per la nostra città, con la costruzione e la profusione di idee. I quattro giorni del Miumor sono stati un gran successo sia per i contenuti, ampiamente apprezzati, sia per l’affluenza di pubblico che ha superato le mille presenze nei 4 giorni, altrettanto vincente è stata la scelta del centro storico con gli eventi che si sono svolti al Politema e al Teatro Vaccaj, rendendo di nuovo il centro storico vivace. Auguro a tutti i cittadini di Tolentino di vivere un sereno Natale. Silvia Tatò Assessore alla Cultura e Istruzione

Auguri di Buon Natale con la speranza che questo momento di riflessione faccia riscoprire i valori fondamentali dell’esistenza umana come la solidarietà; la stessa che abbiamo ricevuto nel tragico momento del terremoto; valore che dobbiamo mantenere vivo e donare a chi ne ha bisogno.

Francesco Colosi augura a tutta la comunita Tolentinate buone feste e la tradizione del Presepe porti a Tutti voi serenità, amore, prosperità. Francesco Colosi

Assessore alla Famiglia, Politiche Sociali e Salute

Giovanni Gabrielli

Assessore Servizi Territoriali, Sicurezza, Polizia Locale, Rapporti con Comitati di Quartiere e Contrade

Il 2019 che ci stiamo lasciando alle spalle è stato un altro anno segnato per la nostra città dal faticoso tentativo di tornare alla normalità dopo il devastante terremoto dell’ottobre 2016. Il mio primo pensiero non può che andare alle centinaia di famiglie che stanno trascorrendo il quarto inverno lontane dalla propria abitazione, con la consapevolezza che i tempi della ricostruzione non sono purtroppo destinati ad essere brevi. Non si è riusciti a dare certezze e la situazione è stata aggravata da continue polemiche, rimpalli di responsabilità e inefficenze. E anche l’ultimo decreto sisma, recentemente votato in Parlamento, non appare in grado di fornire le risposte che i cittadini si aspettavano. Come amministrazione comunale abbiamo cercato di dare, laddove possibile, risposte concrete ai bisogni dei nostri concittadini, seppur con i limiti umani che talvolta possono portare anche a sbagliare. Siamo uno dei Comuni più puntuali nel pagamento del CAS, hanno finalmente preso il via i lavori per la realizzazione dei nuovi appartamenti per gli sfollati in contrada Rancia e stiamo lavorando per poter fornire ulteriori soluzioni abitative ai terremotati. Tanti cantieri sono stati aperti in città per la ricostruzione degli immobili scheda Aedes B e molti sono già stati portati a conclusione. Per la ricostruzione pesante, Tolentino si trova nella medesima condizione degli altri Comuni del cratere. Personalmente, posso affermare con molta responsabilità di essermi impegnato nel soddisfare le aspettative e con altrettanta umiltà mi metto ancora a disposizione per ascoltare tutti i suggerimenti costruttivi che vorrete darmi; anche se dovessi commettere qualche errore, sappiate che l’unica certezza che vi posso trasferire è che tutto il mio impegno sarà profuso per far crescere la nostra città. Ringrazio il mio gruppo politico di Uniti nel Centrodestra al quale continuo a chiedere un supporto particolare, sia per le convinzioni politiche, sia per i rapporti personali di stima e condivisione: continuiamo a mettere a disposizione tutte le energie nel cercare di voler rinnovare un sistema amministrativo-burocratico a volte troppo vecchio ed ingessato. Dato che l’aspetto più preoccupante è l’infinita distanza tra i palazzi di decisione e il mondo reale, lo sforzo che mi permetto di suggerire, in primis a me stesso e poi a tutta l’assise consiliare, è di diventare ancor più concreti nel dare risposte valide e pragmatiche alla nostra realtà sociale e produttiva che oggi soffre particolarmente. Concludo, ringraziando Multiradio Press News per lo spazio concesso e augurando a tutti i nostri concittadini un sereno Natale e un 2020 ricco di tanta felicità e soddisfazioni. Carmelo Ceselli Presidente del Consiglio Comunale



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di Giusi Minnozzi

UNA PROFESSORESSA COME AMICA La parola “SCUOLA” non ha mai avuto un valore negativo nella vita di quanti come me hanno avuto il piacere di incontrare una professoressa che ha donato il suo sapere senza pretendere nulla in cambio, solo sorrisi e dolcezza. Una prof che riusciva a leggere dentro di noi, a capire ogni nostra fragilità, difficoltà, problema, che per noi è stata anche una grande AMICA. La Professoressa Assunta Massaro. Prof, possiamo dire che la scuola è stata la parola d’ordine della sua vita? «La scuola è stata per me il luogo sacro nel quale ho potuto incontrare tanti giovani educatissimi, che hanno dato senso allo stare qui, lontana dalle mie radici. Ciò che ha compensato il mio sradicamento sono stati allievi già carichi di educazione data dai loro genitori, di rispetto nei riguardi delle istituzioni, della scuola e quindi degli insegnanti. Ho incontrato i giovani condividendo con loro problematiche e percorsi di formazione, cercando di dare ciò che non era stato dato a me. Così ho iniziato a trovare argomenti e problematiche che spesso non si trovano sui libri ma su riviste, testi specifici e così via. Io ho studiato insieme ai miei alunni, i miei giovani. Ho conseguito la laurea in Filosofia e Storia alla Federico II di Napoli e poi ho continuato a studiare sociologia ad Urbino. Lì ho incontrato un gruppo di docenti molto affascinanti e seguo molto soprattutto le scienze economiche che mi avevano appassionato già da ragazza». Quanto è importante la figura del professore anche adesso per un adolescente? «Per me tantissimo, perché l’adolescente lascia la famiglia, la casa e si avvicina alla scuola dalla quale vorrebbe avere tante risposte ai suoi perché. I perché più importanti secondo me. I Perché ai quali prima di rispondere bisogna pensare bene in quanto quella è l’età del tumulto, dei sentimenti, quella di cambiamenti radicali, dell’incontro con l’altro, dell’affacciarsi all’età adulta. Nei licei, quando si passava dal biennio al triennio c’era grande emozione. Forse serviva proprio a dare quel senso di distacco, di passaggio, di qualcosa di importante di cui i ragazzi sentivano il peso. Una responsabilità avvertita anche dagli insegnanti che dovevano dare risposte a questi giovani che li avrebbero potuti far diventare ter-

roristi o soggetti responsabili, cittadini degni o meno della nostra Costituzione. La Carta Costituzionale per me è stata fondamentale nell’insegnamento del triennio. Il primo trimestre del terzo liceo era dedicato completamente alla storia della nostra Costituzione. La Costituzione è la nostra casa, quindi è un paradosso che noi non ne sappiamo né le origini ne sappiamo che cos’è, come è organizzata. Come abitare in una casa senza sapere dove sono le porte e le finestre. Questo permetteva di discutere e conoscere prima di tutto i giovani che mi erano stati affidati. Si discuteva liberamente, nessuno era impreparato e il registro non esisteva, quindi i voti non c’erano. Abbiamo sempre letto tanto, al di là degli schemi ma poi riuscivamo a seguire i programmi. Certo i primi 5, 6 anni mi attenevo strettamente alle linee ministeriali, dopo cambiai un po’ questi schemi. Mi ricordo un fatto che fece parlare: nel ‘78 portai il quotidiano in classe e mi presi una bella denuncia perché anziché spiegare nella forma tradizionale si leggeva il quotidiano, così mi dovetti presentare al cospetto del provveditore, andai tranquilla e dissi che il giorno successivo avrei portato tre quotidiani non uno solo e così fu. In alternativa me ne sarei potuta tornare a casa, lo stipendio non mi interessava più di tanto. Se tornassi indietro rifarei l’insegnante alla stessa maniera, anzi di più. Gli alunni per me sono stati sempre i magneti della mia vita. Ricordo poi i tanti progetti fatti sui vari temi. L’ambiente, ad esempio. Scoprimmo a Verrucchio, nel riminese, la raccolta differenziata tanto in anticipo. Facevano la settimana culturale. Si interrompevano le lezioni e si aveva la possibilità di ascoltare personaggi al di fuori della scuola che venivano volentieri, perché i grandi ci rimettono i soldi di tasca propria pur di poter parlare ai giovani».

scuola. L’anno successivo, anche su insistenza di mio marito, il quale evidentemente vedeva in me una specie di malattia cercò di convincermi a ritornare, invitare i colleghi a mangiare insieme. Così feci, ed ebbi l’opportunità di salutare tutti quanti. Tutti sono stati tanto cari, anche immortalandomi in due poesie che rispecchiano proprio in pieno quella che sono. A Tolentino, avendo vissuto l’esperienza del terremoto, la scuola è cambiata tanto. Sono ultimamente riuscita a ritornare fisicamente a scuola e mi sono quasi sentita male perché non è luogo quello dove poter crescere. Chiedo scusa ma con questo non voglio criticare assolutamente nessuno, non è il mio carattere, vorrei solo collaborare se mi fosse data la possibilità. Non si può pensare che la scuola resista e gli alunni continuino ad iscriversi a Tolentino solo grazie agli eccelsi insegnanti che ci sono ancora. Forse non ci rendiamo conto di avere qui delle “punte di diamante”, insegnanti che hanno preparazioni veramente alte. Se non si iscrivessero più gli alunni a Tolentino, così come sta già accadendo, (stanno calando gli studenti che provengono da San Severino) questi insegnanti è chiaro che andranno lì dove le cattedre sono sicure e stabili, quindi Dio non voglia che la scuola di Tolentino venga chiusa. Non ce lo possiamo permettere. Come società civile ci dovremmo tutti quanti attivare affinché la scuola ritorni ad essere quella che è stata. Sono passati tre anni, tre anni significa perdere entusiasmo e sentirsi mortificati. Ma è un disagio enorme, aule senza porte e senza finestre. Alcuni gruppi di studenti vivono in questo stato. Non possiamo permetterci questo. Tolentino, la seconda città in Italia dopo Milano ad avere la corrente elettrica oggi non ha la scuola adeguata ai tempi. La scuola dovrebbe andare un pochino più veChe cosa è diventata la scuola loce, tutto è velocizzato grazie alla e che cosa vorrebbe per miglio- tecnologia». rarla? «Per me la scuola, senza retorica, Ho fatto una lista di parole che è stata la mia vita, non mi sono ne- per me rappresentano Assunta anche resa conto di aver trascorso Massaro. Al primo posto c’è la lì 41 anni della mia vita. Quando scuola, poi generosità, passiofui chiamata ad andare in segre- ne, fantasia, voglia di conosceteria a mettere la firma perché re e scoprire, coraggio, amore, bisognava andare via, firmai e mi sogno, forza, ammirazione. raccomandai solo di non far tra- Cosa ne pensa? pelare questa notizia perché non «E’ bellissimo, grazie, questo siriuscivo assolutamente a resistere gnifica sensibilità ed educazione all’emozione. Quell’anno continuai prima di tutto, perché per capia fare lezione fino all’ultimo giorno re certi aspetti della personalità poi, per un anno non entrai più a dell’altro ci devi essere abituato e

questo avviene grazie ai valori trasmessi dalla famiglia. Quindi il merito ed il rispetto che nutro nei riguardi dei genitori, tutti i genitori dei miei allievi è grandissimo. Senza ciò io non mi sarei potuta divertire e raggiungere tanti risultati che mi hanno gratificato. Tante mamme quando venivano a confidarmi dei momenti di crisi che attraversavano per esempio i loro figli dicevo, non vi preoccupate, è un momento, poi mandatelì da me, ci tratteniamo di pomeriggio e ci passa tutto. C’era questo rapporto diretto di fiducia piena tra la famiglia e la scuola. Forse potrebbe sembrare anche esagerato ma era così». Che cosa possiamo dire ai genitori che leggono il giornale, riguardo la scuola? «E’ l’occasione da non perdere. Incoraggiate i vostri figli ad andare a scuola, a non vedere difficoltà perché non ce ne sono, ad avere fiducia, lì c’è gente che ha davvero il cuore gonfio di gioia quando parla delle tematiche e dei contenuti delle materie. Noi abbiamo studiato così, cioè, siamo state delle appassionate, non ci è bastato leggere questo o l’altro libro. Poi è stato fondamentale discutere, sempre, perché secondo me gli insegnanti sono lì perché ci sono i giovani e senza di loro non ci sarebbe un senso. Non ho mai visto persone che non si siano caricate della responsabilità quando hanno visto dei ragazzi in difficoltà. Dovremmo amare tutti la scuola, contribuire e collaborare tutti a ricostruirla, farla tornare com’era. Dobbiamo viaggiare, partire, conoscere tante altre persone, confrontarci con loro e sentirci cittadini del mondo, perché abbiamo un mondo interiore fatto di valori, quelli veri, siamo solidi, i genitori devono essere sicuri che in qualsiasi circostanza i loro ragazzi saranno sempre onesti, educati, simili e degni dei propri genitori».


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PREPARIAMOCI PER UN 2020 DA COMPETIZIONE In questo anno, grazie a Multi Press News, abbiamo potuto affrontare diversi temi inerenti la preservazione dell’ambiente, le buone pratiche della raccolta differenziata, il riuso degli oggetti, la riduzione dei rifiuti. E proprio attraverso quest’ ultima passa il vero segreto per il miglioramento della nostra qualità di vita. Produrre meno rifiuti significa sprecare meno risorse e soprattutto avere un minor quantitativo di materiale da separare e differenziare e soprattutto meno immondizia da abbancare in discarica. Quindi vantaggi ambientali ed economici. Se analizziamo quanto noi cittadini abbiamo prodotto in questi dieci mesi dell’anno, nel campo della raccolta differenziata, vediamo che le percentuali hanno recepito, nel primo semestre, un andamento ottimo, con un picco a marzo del 74,35%. Purtroppo non possiamo vantare altrettanto nel periodo estivo dove paradossalmente si producono molti più rifiuti riciclabili, basti pensare a bottiglie di plastica delle bevande, verdure e frutta. La percentuale, invece, è scesa fino al 65% nel mese di luglio per mantenersi sempre sotto il 70%, con una buona fuga in avanti nel mese di agosto. Quindi una percentuale media, per ora, che rispecchia i valori degli altri anni ma che testimonia, in alcuni periodi dell’anno, una ridotta sensibilità e un minor impegno. Per questo si deve e si può migliorare quel 72,415% finora raggiunto. Per fare un esempio, in generale, nel mese di dicembre si producono più rifiuti del solito, e possiamo capire il perché! Il Natale ci dona tante emozioni e ci arricchisce di importanti significati ma al tempo stesso ci catapulta nella corsa frenetica al consumismo, spesso esasperato e distratto. Se invece analizzassimo bene la situazione, ci accorgeremmo che sono tutti materiali che si possono riciclare: carta e cartone dei regali, vetro delle bottiglie, imballaggi di plastica, cartoni per bevande, blister dei dolci, sacchetti in cellophane dei dolci, ecc.. quindi tutto recuperabile e riciclabile. Basta conferirlo nei sacchetti giusti! Questo vale anche per il rifiuto organico, composto dal cibo e dagli avanzi non consumati. Cerchiamo di ridurli cucinando quello che effettivamente pensiamo di mangiare ed eventualmente non vergognamoci di consumare anche quello che è avanzato. E’ anche una questione morale, oltre che ambientale ed economica. Sotto l’albero, come diciamo noi di Cosmari, facciamo un regalo all’ambiente. Rispettiamo le regole del Porta a porta (giorno e orario di conferimento giusti), differenziamo, riduciamo i rifiuti e se possibile favoriamo il riuso di quello che non ci serve più. Con i prossimi numeri di Multi Press News riceverete il nuovo calendario con tanti buoni consigli per migliorare, tutti insieme il nostro ambiente, perché il rispetto delle regole ambientali è anche rispetto di noi stessi e degli altri. Da parte di Cosmari non verrà meno la professionalità, continueremo a lavorare con impegno e massima attenzione per valorizzare i rifiuti della raccolta differenziata ed avviarli al recupero e per tenere pulite al meglio le Vostre aree urbane, garantendo l’igiene delle nostre Città. Consentiteci di ricordare a tutti che mercoledì 25 dicembre 2019 e mercoledì 1° gennaio 2020, la raccolta del multimateriale (sacchetto blu) non verrà effettuata, quindi ci raccomandiamo di non mettere fuori il sacchetto blu per il rispetto del decoro urbano e di tutti noi. Con l’occasione delle festività natalizie, il Consiglio d’Amministrazione, la Direzione generale, e tutti i dipendenti dell’Azienda COSMARI Srl, vi augurano di trascorrere un sereno Natale, insieme alle vostre famiglie. Il nostro auspicio è quello che il nuovo anno sia foriero di prosperità, salute e felicità!


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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO

La Giunta municipale con atto n.427 dell’11 novembre 2019 ha deliberato di individuare l’area con unico accesso dalla strada ex statale 77, in corrispondenza del cavalcavia della superstrada, cioè contrada Rotondo con civici dal n.4 al n.16, come “Zona industriale Rotondo” e di includere la suddetta area nello stradario comunale. Tale zona industriale si aggiunge alle due presenti nel territorio, identificate come “Zona Industriale Le Grazie” e “Zona Industriale Cisterna” a seguito dell’approvazione dei relativi Pip. Verificato, così, che all’interno della “Zona industriale Cisterna” vi è un’area, dove sono presenti diverse aziende con unico accesso dalla strada ex statale 77, in corrispondenza del cavalcavia della superstrada, è stata ravvisata la necessita di individuare esattamente l’area sopra descritta al fine di agevolare l’orientamento da parte dei fruitori delle aziende all’interno della suddetta area e la richiesta è giunta proprio da queste ultime. L’individuazione dell’area ha una finalità di interesse collettivo sotto il profilo dell’orientamento e della fruibilità della zona. Con la delibera n.426 è stato approvato il progetto esecutivo per l’intervento di realizzazione di due edifici per complessivi 16 alloggi Erp in sostituzione delle Sae nel comune di Tolentino, in via VIII Marzo, elaborato dall’ingegnere Fabio Ciferri, dal geometra Slaslo Marcaccio, tecnici dipendenti dell’Erap Marche presidio di Fermo e dal perito industriale Lailo Leoni, tecnico incaricato dall’Erap Marche sempre del presidio di Fermo. Il quadro economico ammonta a complessivi 2.850.596,21 euro, comprensivo delle spese per l’acquisto dell’area. L’intero onere economico dell’intervento, comprensivo dei costi da sostenere a titolo di rimborso per le attività dell’Erap, sarà finanziato con i fondi stanziati allo scopo dalla Protezione civile nazionale secondo quanto previsto dall’ordinanza n.510/2016. Con l’atto n.425 è stato deliberato di approvare il Piano neve per la stagione 2019-2020, che indica le specifiche tecniche e l’organizzazione del servizio. Il piano economico ammonta a un importo complessivo pari a 63.220 euro: nolo mezzi di piccole dimensioni (ore 200 x 57 euro) pari a 11.400 e di medie (ore 300 x 80 euro) pari a 24mila per un totale di 35.400; acquisto materiale: graniglia 2.500, breccia macinata 1.500, sale industriale 3.600, asfalto a freddo 4.000, altro materiale 1.000 per un totale pari a 12.600. Sommando l’importo del nolo dei mezzi e l’acquisto del materiale si hanno 48.000 euro, l’Iva 22% a 10.560, lo straordinario (ore 200 x 20) pari a 4.000 euro, gli

imprevisti 660 per un totale generale di 63.220 euro. Di tale somma 22mila euro viene finanziata con imputazione al capitolo 2003 sul bilancio corrente di esercizio e 41.220 sul bilancio 2020. Con la delibera n.423 del 7 novembre 2019 si è addivenuti ad un accordo di collaborazione con la Fondazione Franco Moschini per l’implementazione dell’offerta culturale della città di Tolentino. L’accordo ha decorrenza dal 1 settembre 2019 al 31 agosto 2020. Il rinnovo dovrà avvenire con apposito atto. Il comune partecipa, attraverso l’azione dei propri consiglieri all’interno della Fondazione Moschini e con la partecipazione del sindaco invitato alle riunioni del consiglio di amministrazione della Fondazione, alla definizione delle linee guida dei programmi artistici e dell’offerta culturale del Politeama, che viene proposta alla Fondazione dal direttore protempore. Il comune avrà a disposizione la Sala spettacolo del Politeama per iniziative da esso promosse, direttamente o indirettamente, a titolo gratuito, per un totale di 20 giornate. Ciascuna giornata di utilizzo consiste in 3 ore di evento, con la presenza di un tecnico e degli addetti antincendio come per legge. L’utilizzo di ulteriori sale e servizi tecnici saranno concordati di volta in volta. Le parti, nel perseguire la vicinanza al territorio e la partecipazione delle realtà locali, fissano in 600 euro, oltre iva, il rimborso spese per l’utilizzo della Sala spettacolo da parte di associazioni e enti che agiscono senza scopo di lucro e che ottengano il patrocinio comunale. Ciascuna giornata di utilizzo, anche in questo caso, consiste in massimo 3 ore di evento pubblico, la presenza di un tecnico e degli addetti antincendio come per legge. L’utilizzo di ulteriori sale e servizi tecnici saranno concordati di volta involta. Il comune patrocina e sostiene l’attività del Politeama con un contributo finanziario a favore della Fondazione Franco Moschini pari a 65mila euro da corrispondere in tre rate con le seguenti scadenze: 15 novembre 2019, 31 gennaio e 30 aprile 2020. La Fondazione Moschini produce come di rito al comune i propri bilanci, una volta approvati dal consiglio di amministrazione. La spesa verrà finanziata per 20mila euro con imputazione al cap.2382 del bilancio 2019 e per 45mila al cap.565 del bilancio 2020. Con delibera n.418 è stato deliberato di concedere all’Associazione nazionale carabinieri, sezione di Tolentino, un contributo di 1.300 euro a sostegno delle spese sostenute per l’adeguamento funzionale dei locali siti in piazza Marconi, n.1, posti al primo piano della Stazione ferroviaria. La spesa viene imputata al capitolo 215 del bilancio di previsione 2019. Con deliberazione della Giunta municipale n.334 del 6 settembre 2019 si era stabilito di concedere all’Anc di Tolentino in comodato d’uso gratuito i suddetti locali considerato che dal 1 ottobre l’ente ha provveduto alla risoluzione anticipata del contratto di locazione con Elisa Sargolini e ha

avuto, pertanto, un risparmio grazie al fatto che la sede dell’associazione è stata collocata su un locale ricevuto a sua volta dall’ente in comodato d’uso gratuito dalle Ferrovie dello Stato. I locali necessitavano di alcuni interventi di adeguamento funzionale dei locali concessi in comodato in piazza Marconi,n.1, che l’associazione ha dichiarato poter eseguire in economia così è stato ritenuto opportuno concedere il contributo di 1.300 euro. L’associazione svolge un importante ruolo al servizio della collettività tolentinate e in collaborazione con le locali forze di polizia locale in termini di regolazione del traffico veicolare e pedonale. Slitta la ristrutturazione dell’ex conceria Ulisse Mercorelli, in via Cadorna poco lontano dal Ponte del Diavolo, dove realizzare un museo delle attività produttive con particolare riferimento a quella conciaria in base al progetto di Alberto Cespi. La Giunta municipale con atto n.417 nel confermare l’accettazione della donazione da parte di Maria Cerceo, Sandra, Franca e Lorenzo Barberini, a favore del comune di Tolentino effettuata mediante atto notarile del 3 dicembre 2009, ha prorogato l’intervento al 31 dicembre 2022, ossia alla fine del mandato dell’attuale Amministrazione comunale in modo da avere tempo per ricercare i necessari canali di finanziamento. Dal progetto di recupero del complesso industriale dismesso da anni risulta una ipotesi progettuale con le diverse destinazioni d’uso degli spazi oggetto di recupero, museali, attività culturali, ostello e altro, nonché il costo per i lavori di ristrutturazione ed il crono programma per la concretizzazione dell’opera. L’Amministrazione comunale esprime gratitudine agli eredi di Pietro Barberini per la donazione che denota particolare sensibilità ed attaccamento alla realizzazione di un’opera museale a beneficio dell’intera collettività tolentinate e non solo. La Giunta municipale aveva accettato formalmente la donazione nel 2009 con deliberazione n.238 formalizzando l’atto con il notaio. Si prevedeva così, da una parte l’onere in capo al comune di ristrutturare l’immobile e di destinare uno spazio dello stesso alla realizzazione di un museo delle attività produttive, con particolare riguardo a quella conciaria, secondo il progetto dell’architetto Cespi, tecnico di fiducia dei donatori, entro il termine del 31 dicembre 2016, e dall’altra una clausola risolutiva espressa in caso in cui l’onere non fosse stato adempiuto entro il termine indicato o al massimo entro il 31 dicembre 2017, ipotesi quest’ultima espressamente prevista per sopravvenienza di giustificati motivi. Ad oggi il comune non ha ancora adempiuto all’onere. Ecco, allora, che dopo la nota del 18 ottobre 2019, a firma dei Barberini, mediante la quale viene comunicata all’ente l’assenza della volontà di invocare la risoluzione dell’atto di liberalità, ma di concedere un’ulteriore dilazione del termine, la Giunta municipale ha aderito alla proposta al fine di avere tempo per ricercare i necessari canali

di finanziamento e prorogando il termine al 31 dicembre 2022. Per la “Strada vecchia di Santa Lucia” è stato approvato, dalla Giunta municipale con atto 414 del 7 novembre 2019, lo studio di fattibilità per i lavori di manutenzione straordinaria redatto dai tecnici comunali e ammontante ad un importo complessivo pari a 240mila euro. Allo stato attuale il suddetto tratto viario di contrada Troiano e contrada Collina, che collega il traffico veicolare di un’ampia zona della periferia di Tolentino, presenta numerose buche e tratti dissestati che creano problemi alla viabilità oltre a costituire pericolo per il passaggio dei mezzi. Si rende, allora, necessario provvedere alla manutenzione straordinaria della strada. L’intervento in questione sarà finalizzato al ripristino del manto stradale sull’intera strada per una lunghezza complessiva di 2.350 metri e consisterà nella livellazione di porzioni di strada, per poi procedere alla stesura del conglomerato bituminoso di tipo binder chiuso. La Giunta municipale, inoltre, ha approvato con delibera n.419 anche lo studio di fattibilità, redatto sempre dai tecnici comunali, per un importo pari a 52mila euro, per la sistemazione della strada “Pascucci”, in contrada Pianciano. Anche in questo caso lungo il tratto viario sono presenti numerose buche e parti dissestate. E’, così, necessario intervenire per la manutenzione straordinaria della strada. Con i lavori verrà ripristinato il manto stradale sull’intero tratto per una lunghezza di 680 metri. Anche per la strada “Corta del Colle” è stato approvato con atto n.415 lo studio di fattibilità per un ammontare pari 209mila euro. Pure tale tratto viario è caratterizzato da buche che creano problemi alla viabilità. E’ importate avviare al più presto i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino della strada, con la realizzazione del manto stradale sull’intero tratto viario per una lunghezza complessiva di 2mila metri. La spesa prevista per tutti e tre gli interventi troverà copertura al capitolo 2002 del bilancio di previsione 2020/2022. La Wind Tre spa con ricorso presentato dinanzi al Tar delle Marche il 3 settembre scorso chiede l’annullamento, priva sospensione, della nota protocollata n.21195 del 27 agosto 2019 con la quale il comune ha espresso diniego rispetto all’istanza di autorizzazione presentata dalla Wind stessa al fine di realizzare un impianto di telecomunicazioni su un’area privata individuata in via Madre Teresa di Calcutta. La Giunta municipale ritenuto che l’operato del comune sia legittimo e che quindi sia opportuno resistere nel giudizio per difenderlo e sostenerlo con atto n.412 del 4 novembre 2019 delibera di demandare al responsabile competente tutti gli adempimenti connessi e conseguenti all’approvazione del presente atto deliberativo compreso quello di procedere alla individuazione di un legale al quale affidare l’incarico di difesa dell’ente.


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“PERCHÉ PERCHÉ PERCHÉ” ...IL SINDACO RISPONDE Ringraziamo profondamente la redazione di Press News perché ci dà la possibilità di poter spiegare le ragioni di una scelta che è frutto di ragionamenti, di confronti, di discussioni e di ascolto delle istanze del tessuto cittadino, in particolare del centro storico e dei relativi abitanti, dei commercianti. Tutti siamo consapevoli che non esiste la possibilità di cancellare con un colpo di spugna quanto accaduto e riavere una città ricostruita in pochi giorni, ma tutti siamo consapevoli che non si può aspettare rimanendo inerti, ma è necessario mettere in campo forze e competenze per non lasciare il territorio solo a se stesso. La risposta al primo quesito, quello relativo alla Biblioteca e il perché di non averla ubicata in via Parisani, è molto semplice e risponde ad un’esigenza in prima battuta tecnica: l’Ufficio Tecnico del Comune di Tolentino non sapendo cosa c’è sotto lo stabile in questione, non potrebbe effettuare le prove di carico che invece per lo spostamento della stessa sono fondamentali e imprescindibili; in seconda battuta la Direttrice della Biblioteca Filelfica aveva riferito che gli spazi non erano sufficientemente grandi, in quanto una sala lettura senza Biblioteca o viceversa non avrebbe avuto un senso logico e concordiamo anche noi. Tuttavia è importante precisare che l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò

sta lavorando per cercare un luogo idoneo e conforme alla normativa per il trasferimento della Biblioteca, ma è un processo che richiede certamente tempo e assenza di approssimazione. Con riferimento al Museo Napoleonico poi ci preme dire che nessuno ha mai preteso di spostarlo nella sua interezza, innanzitutto perché si trova all’interno di un palazzo storico ornato di splendidi arredi, tendaggi e arazzi e non è certamente percorribile l’idea di riprodurlo altrove; certamente però, la ricostruzione di Palazzo Parisani Bezzi non è vicina e l’edificio presenta danni che in alcune parti potrebbero anche causare il danneggiamento delle opere che ci sono all’interno; insieme agli uffici ci siamo interrogati sul da farsi: stipare tutto in scatoloni e/o in magazzini o rischiare di subire il trasferimento delle opere ad Ancona, come è successo per altre città del cratere, sarebbero state scelte lungimiranti? Queste soluzioni onestamente non ci sono piaciute: c’è un vuoto storico e culturale che con un po’ di sana buona volontà può essere colmato;ci sono bambini che non sanno cosa la città in termini di arte possa offrire loro ed è per questo che grazie alla consulenza di Storici e di Architetti formati in materia, abbiamo deciso di allestire una mostra temporanea che ripercorra un periodo storico ben preciso all’in-

terno del quale collocare le opere che abbiamo in città contenute non solo all’interno delle Sale Napoleoniche, ma situate anche in altri palazzi storici fortemente danneggiati e non accessibili. L’idea del Castello della Rancia sarebbe stata senza dubbio una situazione di comfort: nessun affitto da corrispondere, spazi ampi e ariosi all’interno di un maniero che non ha bisogno di presentazioni; il problema è uno: chi critica la scelta dei locali in via Parisani (che per architettura e conformazione non sono dei semplici ex locali commerciali, ma rappresentano un luogo perfettamente idoneo a scelte simili; non trascurabile il fatto che i proprietari stanno effettuando a loro spese le modifiche richieste dall’Architetto incaricato) dovrebbe

anche ragionare sul fatto che dislocare una mostra temporanea fuori città in un momento come questo non risponderebbe affatto alle esigenze di rivitalizzazione del centro storico che non può aspettare i tempi e i modi della ricostruzione imposta dai molteplici governi centrali romani che si susseguono da tre anni a questa parte, che danno tutto fuorché stabilità e certezze. Ricordiamo bene che dal 2016 ad oggi i vari amministratori che ci hanno accompagnato in questa importante esperienza amministrativa, parlavano di soluzioni analoghe e di riconversione di locali centrali vuoti; ci chiediamo nel frattempo cosa sia cambiato e se il fatto di non aver potuto prendere parte alle scelte sia sufficiente per poterle screditare.

L’ASSM SpA COMPIE 110 ANNI L’Assm S.p.A., in questo anno, celebra 110 anni dalla sua is�tuzione, un traguardo molto importante, ricco di esperienza, professionalità e tan� servizi di eccellenza. Sicuramente una delle più an�che mul� u�lity d’Italia. L’avventura dell’Azienda Specializzata Se�ore Mul�servizi è iniziata nel 1909, in una Tolen�no dalla vivacità industriale già ben nota, sede di inizia�ve economiche e culturali, avveniris�che per l’epoca. Grazie alla visione illuminata di alcuni tolen�na�, i servizi che Assm ha garan�to al territorio hanno permesso l’importante crescita economica e la possibilità di sviluppare se�ori moderni con adeguate competenze. L’Azienda, infa�, da subito si è occupata di garan�re i servizi primari ai ci�adini e nel tempo ha rives�to anche un ruolo sociale sempre più importante nel territorio, non solo di Tolen�no ma, da diversi anni, anche di altri Comuni del maceratese. È una realtà aziendale divenuta nel tempo esempio di efficienza tra le Società del territorio a�raverso servizi di eccellenza, conta�o dire�o con i ci�adini, impegno e fidelizzazione, conoscenza e passione per il lavoro. Molte le a�vità e le professionalità che in tan� anni di vita aziendale hanno contribuito a portare l’ASSM ai livelli delle migliori mul�u�lity, perme�endo così di inves�re sul territorio. Proprio quel territorio che gli a�uali amministratori hanno scelto di celebrare, per il 110° Anniversario, con una raccolta di immagini significa�ve della Tolen�no del passato e di scorci, sempre data�, dei Comuni soci e del maceratese, contenute in un libro dal �tolo “La vita e il sogno” a cura dei Professori Giorgio Semmoloni ed Alberto Pellegrino. Un volume che, a�raverso gli sca� d’autore di due grandi fotografi, tra loro non contemporanei, Carlo Balelli e Renato Ga�a, illustra la spe�acolarità dei paesaggi maceratesi partendo da foto storiche delle Terme Santa Lucia, per ripercorrere i profumi dell’an�ca terra rurale dei nostri Comuni, con Carlo Balelli, sino a respirare le atmosfere autunnali delle nebbie di Renato Ga�a. Il volume verrà presentato venerdì 6 dicembre 2019, presso l’Auditorium ASSM a Tolen�no, celebrando al meglio l’importante traguardo dei 110 anni di a�vità aziendale. Gli amministratori ed i dipendenti tutti di ASSM S.p.A. augurano Buon Natale ed un sereno 2020.


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spazio autogestito

Stefano Salvatori - Fratelli D’Italia

Sonia Dignani - Lega Salvini Premier

Vorrei iniziare il mio messaggio di fine anno 2019, porgendo un caloroso saluto ed abbraccio a tutti I cari cittadini della nostra amata e bella Tolentino. Un anno politico complicato ma allo stesso tempo pieno di avvenimenti, occasioni ed eventi; tanti lieti e positivi ed alcuni negativi; come di consueto in tutti gli anni. Da parte mia il rammarico è ancora forte per tutte le persone tolentinate che ancora ad oggi si trovano loro malgrado lontane dalle proprie case a causa del terremoto, un particolare pensiero va anche alla Comunità Giovanni XXIII, che però speriamo di riabbracciare non appena terminata la nuova struttura che si sta edificando in C. da Pianibianchi. È necessario sottolineare altresì che per quanto concerne le abitazioni danneggiate classificate come CAT. B, nell’ anno trascorso la nostra città è stata interessata dall’ apertura e fortunatamente dalla chiusura di Molti cantieri grazie ai quali una buona fetta della popolazione ha avuto l’opportunità di rientrare nelle proprie case permettendo a molte famiglie di riacquistare la loro serenità e ampliando la possibilità per altri nuclei famigliari di riuscire a trovare un appartamento o altra soluzione in affitto. Permettetemi di rimarcare il fatto che anche quest’ anno, il partito di FDI, di cui sono il capogruppo, ha dimostrato, come sempre, la sua coerenza e la sua lealtà al mandato che voi cittadini ci avete affidato nel sostenere il Sindaco Pezzanesi e la sua Giunta; infatti noi tutti di FDI abbiamo accolto favorevolmente tutte le disposizioni che di volta in volta sono state attuate nella nostra città. Come Capogruppo di FDI devo ancora ringraziare tutti i cittadini, che ogni giorno ci sostengono e ci supportano e soprattutto sopportano. Va detto che non ci sottraiamo mai al nostro dovere di amministrare: un compito arduo

Il Natale è ormai alle porte e con esso è consuetudine riflettere sull’anno che sta volgendo al termine. È stato un anno intenso di emozioni ma anche di difficoltà. È scontato ripetere che ci troviamo ad affrontare ancora diversi disagi post sisma, ma, che cerchiamo di arginare con tenacia e fiducia. Personalmente sono fiera di rappresentare in Consiglio Comunale il gruppo Lega Salvini Premier e di far parte delle Commissioni Affari Istituzionali, Bilancio e Pari Oppurtunità, in particolar modo di quest’ultima Commissione, molto attiva nelle problematiche sociali; quest’anno abbiamo avuto l’onore di avere come ospite Simona Astori, grande artista ed esempio di inno alla vita, che con la sua tenacia ha dimostrato il grande dono della vita che non si ferma davanti agli ostacoli. Grazie al lavoro della Lega al Governo abbiamo portato a casa vittorie importanti come l’introduzione del Codice Rosso in risposta ai tanti casi di violenza sia fisica che morale verso le donne che subiscono maltrattamenti dentro e fuori le mura domestiche.

e pieno di responsabilità che ci richiede di prendere decisioni talvolta impopolari che però sono sempre dirette e volte al bene comune. Stiamo lavorando alacremente ogni giorno; la domanda è? “si può fare di meglio?” Certamente non c’ è mai un limite nel migliorarsi. Debbo aggiungere che da quest’ anno sto anche coprendo la carica di Presidente Affari istituzionali e personale del Comune; commissione che si occupa prevalentemente dei regolamenti dell’amministrazione. È stato un anno che come amministrazione ci ha visti protagonisti dell’inaugurazione di nuove opere per la città anche con l’aiuto delle varie attività produttive ed aziende locali: esempio di tale sinergia è l’ultimo ampliamento della scuola Grandi grazie al contributo dato dalla Manifestazione podistica “Run For Tolentino” promossa dalla Ditta Poltrona Frau, azienda della quale mi onoro di farne parte. Gli anni a venire saranno oggetto di nuove sfide; non ultima quella del rinnovo del consiglio Regionale. Anche questo sarà da considerarsi un punto centrale della politica locale che ci vedrà protagonisti per continuare tutti I progetti e le infrastrutture già iniziate: uno su tutti il nuovo Ospedale di Comunità. Colgo L’ occasione per ringraziare tutti i miei colleghi consiglieri di maggioranza e minoranza, Il Sindaco e tutti i componenti della Giunta per l’anno che abbiamo passato insieme. Essendo un uomo di fede in questa occasione vi lascio una frase del nostro Papa Francesco con la quale poter riflettere: “Il Natale spesso è una festa rumorosa: ci farà bene stare un po’ in silenzio, per sentire la voce dell’Amore”. Vorrei concluder il mio intervento portando un messaggio d’ amore e pace per un Santo Natale e un futuro Nuovo anno 2020, che sia prosperoso e pieno di felicità.

Stefano Salvatori

Capogruppo Fratelli d’ Italia

La Lega si è battuta per ottenere chiarezza su una delle vicende piu terribili degli ultimi tempi, i fatti di Bibbiano, dove tramite una rete di responsabili si portavano via i figli ai propri genitori in assenza di valide motivazioni e al solo fine di fare busisness.Purtroppo eventi simili si sono verificati anche nelle Marche; anche qui la Lega chiede che sia fatta chiarezza e giustizia.

deo sorveglianza voluto e fatto realizzare dall’Assessore Giovanni Gabrielli e che ha avuto un ultimo implemento nel 2019 di ulteriori 14 telecamere; progetto cofinanziato al 50% dalla Legge sulla Sicurezza a firma dell’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini. Un tema importante che merita dedizione e impegno è quello della Sanità nella nostra Regione; la stessa Tolentino è in attesa dell’ abbattimento e la ricostruzione del nostro ospedale, messo gravemente in ginocchio dal terremoto. I Marchigiani meritano una Sanità migliore di quella che ci viene offerta oggi, le cui liste di attesa hanno tempi bibblici, “costringendoli” a rivolgersi a strutture private per esami e visite mediche. Un tempo le Marche erano il cuore della manifattura nell’italia centrale, nella pelletteria, nella maglieria, nei cappellifici. L’obiettivo della politica deve essere quello di riportare le marche tra le regioni piu produttive d’italia, l’isola felice che avevamo conosciuto negli anni 80. L’appuntamento elettorale del 2020 è importantissimo perchè si possa dare alle Marche la possibilità di ripartire, possibilità avuta dalla vicina Umbria e che a breve si spera abbia anche l’Emilia Romagna. Consapevole che le cose da fare per la nostra Tolentino sono ancora molte, rimango a disposizione dei concittadini, come tradizione del nostro Movimento, per accogliere suggerimenti e idee nonché per cercare la soluzione alle varie problematiche che vorranno espormi. Un augurio sincero a tutti voi, per un Natale pieno di gioie.

Sul territorio Tolentinate, la Lega ha Sonia Dignani, messo al primo posto la sicurezza dei Consigliere Comunale cittadini introducendo il servizio di vi- Lega Salvini Premier.


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di Carla Passacantando

ADDIO A MARIA CRISTINA CRAGLIA FONDATRICE DELLA DELSA La comunità tolentinate piange Maria Cristina Craglia, scomparsa a 86 anni. Tolentinate, da anni residente a Belforte del Chienti, aveva fondato la celebre azienda di abiti da sposa e cerimonia Delsa. Qualche mese fa aveva festeggiato il cinquantesimo anniversario della nascita della sua azienda. L’imprenditrice, nata nel 1933 in contrada Paterno di Tolentino, era conosciuta per essere riuscita a creare un’impresa costruita sull’abilità, la grinta e la capacità lavorativa che a quei tempi, venivano attribuite solo agli imprenditori. Anche per questo nel 2014

il presidente della Repubblica le aveva conferito l’onorificenza di Commendatore dell’ordine “al merito della Repubblica Italiana”. La passione per il bello e la fantasia nel creare gli abiti erano cresciute con lei fin dalla tenera età: di nascosto dai genitori realizzava le sue bambole con i rispettivi abiti. Un destino segnato quindi per il suo talento per la moda. Figlia unica, aveva studiato in convento, dalle suore di clausura. E’ dalle Clarisse del Colle di San Ginesio che Maria Cristina Craglia aveva imparato l’arte del ricamo.

L’imprenditrice con la tempra che da sempre l’aveva contraddistinta, dopo il piccolo laboratorio di Tolentino dove si occupava di abbigliamento per bambini, era riuscita ad ampliare gli orizzonti e ad aprire un’azienda che tutt’ora ha sede a Belforte del Chienti. Donna esemplare, aveva saputo coniugare in maniera straordinaria la sua attività familiare con quella industriale. Stilista capace e creativa, aveva vestito migliaia di spose e sposi nel giorno più bello della vita, quello del matrimonio. Ci mancheranno il suo sorriso e le sue capacità di imprenditrice e abilissima ricamatrice.

L’ARRIVO DELLA BEFANA DEL PONTE DEL DIAVOLO Torna la Befana del Ponte del Diavolo, l’evento a cura dell’associazione “I Ponti del Diavolo” in collaborazione con il Consiglio di contrada Ributino - Pianciano - Ancaiano - Calcavenaccio - Parruccia ed il comune di Tolentino. Arriva la vecchietta con le scarpe rotte dopo il grande successo ottenuto nelle precedenti edizioni. La Befana con il carico di doni la sera del 5 gennaio, alle 21, si recherà all’agriturismo

Terre del Chienti, in contrada Pianarucci n.19 di Tolentino, per distribuire ai bambini i regali offerti dall’associazione “I Ponti del Diavolo” e dal Consiglio di contrada, grazie anche a Clementoni, durante il “Brindisi della Befana”. Seguirà poi il 6 gennaio, alle 16, la partenza al Ponte del Diavolo del corteo delle Befane per il raduno in piazza della Libertà di Tolentino dopo una breve tappa alla casa di riposo per salutare gli anziani.

Le Befane che vogliono partecipare devono ritrovarsi al Ponte del Diavolo alle 15.30. Il corteo sarà allietato dal canto della Pasquella con il gruppo “Cantastorie” di Treia. Di Befane ce ne saranno per tutti i gusti, tra queste anche l’equilibrista che scenderà dalla Torre degli Orologi, in piazza della Libertà, con l'ausilio dei Vigili del fuoco di Tolentino. Al termine i bambini eleggeranno la Miss Befana 2020.


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IL RUOLO DEGLI ANZIANI Verso Sera dott.Franco Belluigi

Non è la prima volta che faccio riferimento al ruolo dell’anziano nei vari articoli scritti, ma oggi vorrei dare ulteriore dignità a questo tema, dedicandogli uno spazio maggiore al fine di chiarire quanto sia importante per l’anziano un ruolo attivo. Oggi l’aspettativa di vita di chi nasce in Italia (sono i dati del 2014) è 84 anni, esattamente 83,80 per l’uomo e di 85,84 per le donne; a tutt’oggi i dati saranno ulteriormente migliorati. Alla luce di questi dati, ai cambiamenti che comporta l’incremento degli anni sulla qualità della vita psico-fisica e alla continua evoluzione della società in senso tecnologico, si corre il rischio che l’anziano sguarnito di tanti presupposti di conoscenza possa essere assorbito nella cultura dell’esclusione, spesso dell’autoesclusione. Questo concetto è più che mai valido per l’anziano che potrebbe non avere le risorse per stare al passo con i tempi o, meglio, con questi tempi. Quanto sopra espresso potrebbe essere confermato dalla perdita dei ruoli dell’anziano quando va in pensione, venendosi a verificare uno ”strappo” dalla vita di tutti i giorni che lo vedeva protagonista, quindi con un ruolo preciso che, oggi pensionato, lo relega ad uno status tutto da definire. I rischi che si corrono con questo distacco dalla società attiva sono molti e possono esprimersi con un

atteggiamento psicologico che va dalla iniziale perdita di interessi ad una vera e propria depressione. Il tutto fondato su una solitudine dell’anziano che si verifica per il nuovo assetto della famiglia e della società in genere. Questa forbice si allarga sempre più con l’incremento della speranza di vita e con tutti quei cambiamenti delle sue condizioni psico-fisiche: maggiore morbilità, fragilità psicologica, ridotta capacità di inserimento, ridotta attenzione della società nei confronti dell’anziano e dei suoi diritti. A questo punto torna ad essere appropriato il titolo di questo articolo: il ruolo dell’anziano. Corre l’obbligo di chiederci quale ruolo può assumere l’anziano all’interno di una società non così aperta alla vecchiaia, o meglio non così aperta ai suoi problemi e ai suoi bisogni. Perché è cosi importante assumere un ruolo? Perché ci consente di “precisare la posizione e l’attività di una persona all’interno di un gruppo” e quello che esprime non solo per se stessi ma anche per gli altri membri della società. Potremmo dire che recuperare un ruolo che potrebbe esulare anche dalla professione espressa negli anni lavorativi, rappresenta il recupero di uno status che lo fa uscire dall’anonimato in cui spesso lo ha relegato la pensione. Recuperare un ruolo comporta un recupero della autostima ed un allontanarsi da quella frustrazione che spesso porta con se il pensionamento. Potremmo domandarci: quale ruolo può assumere l’anziano? Sono tanti e diversi a seconda dello stato

di salute, dal grado di cultura, della personalità, ma tutti riconducibili a dei principi basilari, sentirsi vivo, essere utile in qualche modo. Maestro di vita per le esperienze vissute e la saggezza che diventa ponte fra le generazioni per costruire una continuità che non mandi perso quanto è successo prima. Cosa sarebbe una società senza una memoria del suo passato? Un ruolo all’interno della famiglia come educatore e come aiuto per compensare l’assenza dei genitori impegnati nel lavoro sempre senza prevaricare quanto espresso da mamma e papà. Il ruolo nel volontariato socio sanitario e culturale. Il ruolo per recuperare alcune arti e mestieri ancora utili ad una comunità sempre più tecnologica, ma sempre meno dotata di fantasia e di spirito creativo. Questo richiama quanto introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) cioè un invecchiamento attivo (active aging) intendendo per attivo la partecipazione dell’anziano ai rapporti sociali, culturali e spirituali.

Questo ruolo attivo dell’anziano è finalizzato al miglioramento della salute, al superamento della solitudine, al mantenimento delle capacità mentali, al recupero dell’autostima, all’abbattimento della frustrazione. Questo invecchiamento attivo, frutto di quello che ha prodotto la ricerca scientifica e del miglioramento delle condizione di vita, rappresenta il vero strumento per aiutare, chi è avanti con gli anni, ad inserirsi in una società con un ruolo preciso senza dover essere vittima della cultura dello scarto e di un ageismo che oggi è imperante nella nostra società. Solo così sarà restituito all’anziano quanto gli è dovuto per il suo percorso di vita, per i suoi meriti per il suo contributo alla evoluzione della società. Questa concezione della vecchiaia oltre a rendere giustizia ad una fase della vita che “tutti ambiscono di raggiungere”, rappresenta l’unica strategia per considerare l’anziano non come un problema ma come una risorsa, non come una ombra ma come una luce.


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Ciao Massimo

Cuccioli Cercano Casa Approfittiamo di questo spazio per ricordare Massimo Colonna, che ci ha recentemente e prematuramente lasciati all’improvviso. Massimo era un volontario amorevole e di grande aiuto. Riusciva a farsi voler bene dagli animali e in particolare da quelli pericolosi.Massimo, ti ricorderemo sempre per la bella persona che eri. Ci mancherai tanto.

In zona San Ginesio cuccioli di Pastore maremmanio cercano casa. Vengono dati gratis a chi si vorrà prendere cura di loro. Per informazioni chiamare Laura al 338 156 0783.

Le volontarie del canile rifugio Monti Azzurri.

CI STIAMO RIORGANIZZANDO! L’Associazione Mi Fido di Te nasce a Tolentino nel 2012 con diversi scopi in primis quello di sterilizzare. Sono state aiutate delle persone che in forte disagio economico, hanno richiesto un aiuto per la sterilizzazione del proprio cane. La sterilizzazione viene vista come trauma, inumana. Verissimo, ma la domanda che ci siamo

poste è, come arginare il fenomeno della soppressione dei cuccioli e degli abbandoni? La conclusione è che per il bene degli animali stessi la sterilizzazione va fatta ma questo è un discorso che riprenderemo meglio e più avanti, con esperti della materia. Il terremoto ha fermato l’attività dell’As-

sociazione che ha intenzione e piacere di avere accanto dei volontari, di rifare le tessere e riprendere quel “necessario” per aiutare chi ha effettivamente aiuto e bisogno, sei dei nostri? Per la tessera rivolgersi a Multiradio. Il costo è di 5 euro. Grazie! Melania Moschini e Oriana Forconi

Addio e grazie a Nana la mia cagnolina Ora che te ne sei andata a dormire Per sempre, mio piccolo angelo: si, angelo, perché potevo leggere nei tuoi occhi l’amore e la volontà di fidarti e affidarti a chi tanto ti amava e ti proteggeva. Grazie Nana, amore mio, per tutto L’affetto che ci hai dato e ci hai insegnato. Grazie per quei momenti di gioia Che mostravi, quando, scodinzolando E saltando, ti precipitavi alla porta Di casa sollecitandoci a venirti incontro, Per ricevere le carezze che tanto meritavi. Grazie per la tua compagnia, il tuo disinteressato amore Belforte del Chienti Per veri amanti della natura, in posizione comoda e riservata, vicino alle principali vie di comunicazione e al centro città, proponiamo casa singola di mq 345, da restaurare a proprio gusto o recuperando la volumetria! Le opzioni disponibili per questa proprietà sono molteplici, dalla divisione in unità indipendenti per uso unifamiliare o per una situazione ricettiva. E’ circondata da un’ampia corte esterna con terreno di circa mq 2500. Si consiglia la visione! € 130.000 Passo di Treia Casale mq 580, accessori e corte in vendita, posizione pianeggiante molto panoramica. La struttura è ben collegata da ottima strada asfaltata, il paese è a 1 km, Macerata è a 15’. In buone condizioni strutturali realizzato su tre livelli. Piano terra adibito a stalla e magazzino , come da origine.Piano primo adibito ad abitazione in buone condizioni. Piano sottotetto/mansarda, ad uso deposito derrate. Fabbricato accessorio di mq 145 su due livelli per ricovero attrezzi, animali da cortile e magazzino. Fabbricato ad uso fienile di mq 140. Pozzo ben fornito di acqua e completamente funzionante. Completa la proprietà la corte di mq 4234 € 180.000

E la tua amicizia che hai dato a tutti noi E che hanno reso la nostra vita più felice Mentre adesso ci stringono il cuore in un morso di rimpianto. Grazie per avere accettato il mio volerti bene Grazie per avermi permesso di starti vicino in questi ultimi giorni, spero che i miei abbracci e le mie parole piene di tristezza ti abbiano dato un po’di conforto nei momenti che hanno preceduto il tuo lasciarci per sempre. Infine, grazie per il tuo dolce ultimo sguardo pieno di amore e di dolcezza, addio, Nana, mio piccolo angioletto.

Tolentino – Zona Buozzi In una zona tranquilla e ben servita proponiamo un ottimo appartamento mq 124 al piano terra rialzato di una piccola palazzina. Bellissimo e grande giardino di mq. 170 con accesso dal terrazzo composto da: ingresso, sala, cucina abitabile con camino, 2 camere matrimoniali, camera singola, 2 bagni, sgabuzzino, garage di mq 23. Da vedere! € 148.000 Tolentino via Benadduci Appartamento di mq 110 al 2° piano con ascensore a pochi passi dal centro, in buone condizioni, luminoso, composto da: ingresso, sala, cucinino, tinello, 2 Camere matrimoniali, Camera singola, bagno, sgabuzzino, 2 Terrazzi, piccola cantina. Impianto elettrico, idraulico e riscaldamento rifatti nel 2000. Caldaia nuova, infissi in legno massello, doppi vetri, video telefono, porta blindata. Ingresso secondario al piano terra collegato con l’ascensore € 107.000 ANNUNCI COMMERCIALI Tolentino: vendesi lotti edificabili mq 500 località Troiano € 30000 cad. Tolentino: vendesi 3 lotti edificabili di mq 1100 a € 100.000 cad. Tolentino: piccolo appezzamento agricolo di mq 4800 a € 18000 Tolentino: garage di mq 36, zona Repubblica a € 30000 Pollenza: lotti edificabili di mq 1500, zona trebbio a € 70.000


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