Multiradio Press News di settembre 2020

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di Carla Passacantando

GIORGIO, foto di Luca Matteucci)

Una vita dedicata alla cultura, alla ricerca e alla scoperta di usi e costumi di Tolentino, all’amore per la storia della città di San Nicola. Giorgio Semmoloni dopo gli studi al liceo, la laurea in lettere classiche con specializzazione in archeologia e storia dell’arte classica a “La Sapienza” di Roma e varie specializzazioni in altre università, ha iniziato a svolgere sistematiche indagini in diversi archivi, finalizzate alla ricostruzione della topografia antica di Tolentino e alla storia della città necessariamente comparata con quella di altri centri della Marca. segue...

editoriale

di Carla Passacantando

Questo nuovo numero è speciale. Il 20 e 21 settembre si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale. Così, questo mese, Multiradio Press News è per la maggior parte dello spazio dedicato alla prossima consultazione elettorale. Consultazione questa quanto mai delicata e importante, se non altro per la eccezionalità del periodo che la regione sta vivendo e i problemi che sta affrontando. Il posizionamento degli spazi Elettorali a pagamento occupati dai diversi candidati è avvenuto in base alla cronologia delle richieste pervenute. Facciamo un in bocca al lupo a tutti i candidati, in particolar modo a quelli della nostra città, con la speranza che i nuovi eletti si impegnino efficacemente per il bene della regione e rappresentino in maniera equilibrata ogni parte di essa. MPN settembre 2020

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Anno XIV n. 6 - settembre 2020 - chiuso in redazione il 31/8/2020 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23/4/2007 - Dir. Resp. dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it - Tel. 0733 960241

GIORGIO SEMMOLONI: UNA VITA DEDICATA ALLA CULTURA


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...segue dalla prima

Una grande passione, accompagnata da tanta curiosità che si è sempre più ampliata con il trascorrere degli anni. Lo storico tolentinate ha studiato numerosissimi documenti di archivio, cercando di interpretarli e di contestualizzarli per ricostruire momenti di storia della città. Come è nata questa passione per la storia di Tolentino? «Il liceo classico che ho frequentato in città è stato ricchissimo di input e di diverse sollecitazioni di tipo culturale che hanno alimentato questa mia passione. I successivi studi si sono basati su discipline inerenti la ricerca storica dal punto di vista sociale e antropologico. La mia tesi di laurea in topografia antica “Tolentinum”, sulla storia della città e sulla topografia del centro romano, mi ha portato, inoltre, ad effettuare diversi saggi di scavo nelle immediate vicinanze di Tolentino che mi hanno permesso di rinvenire le tracce di alcune ville rustiche di epoca romana. Contemporaneamente si è ampliato il campo di indagine e ho, così, portato a termine tante mie ricerche, racchiuse poi in pubblicazioni, articoli e saggi. Il mio maestro - lo dico scherzando - è Sherlock Holmes, personaggio di fantasia, che, come me, utilizzava il metodo deduttivo. La storia è una continua deduzione che deve poggiare, però, su solide basi e su una vasta preparazione, quella nata al tempo del liceo e perfezionata negli ambienti universitari». Qual è stata la ricerca più importante che ha fatto? «E’ la ri-scoperta di un pittore caduto nell’oblio, Marchisiano di Giorgio, di origine slava, ma vissuto a Tolentino tra la fine del ‘400 e la metà del ‘500, la cui opera principale è oggi esposta sull’altare della basilica di San Nicola. Trovai un nome. La mia curiosità scientifica ebbe il sopravvento pur sapendo che stavo intraprendendo un tentativo che poteva concludersi senza risultati pur dopo anni di ricerca. Non fu così: sì, è vero, gli anni passarono, tanta antica polvere si alzò dagli antichi fogli consultati, ma emerse, inaspettatamente, la figura di questo pittore tolentinate, irruente, collerico e

pluriomicida. Almeno una donna e tre uomini soccombettero alla sua violenza ed altri portarono i segni di dolorose ferite come riuscii ad apprendere dagli atti processuali. E a pensare che ci meravigliamo della uccisione di un unico individuo da parte di un altro artista, sebbene più illustre, come Caravaggio! Un pessimo soggetto, dunque, Marchisiano, ma non più di tanti altri suoi concittadini contemporanei protagonisti di una società violenta e rissosa. Ecco, dunque, che la figura di Marchisiano di Giorgio prese forma risultando sulla scena artistica marchigiana un pittore di un buon livello che subì il fascino dei maestri umbri Pietro Perugino e Pinturicchio come è attestato anche dagli affreschi della Cappella di San Catervo di cui i documenti dimostrano la sua paternità. Anche lo studio sul Castello della Rancia, comunque, mi ha dato grandi soddisfazioni per essere riuscito, per mezzo della consultazione dei documenti pertinenti conservati nell’Archivio di Stato di Parma, a dimostrare la vera origine del castello che non è quella che decine di autori ci hanno tramandato». Qual è, invece, quella che vorrebbe fare? «Ce ne sono tantissime. Sono diversi decenni che studio Tolentino e nonostante le tante mie ricerche effettuate in tanti anni mi rendo conto di avere esaminato solo una goccia del mare perché Tolentino ha una storia ricca e complessa. In città esiste poi uno dei più ricchi archivi storici delle Marche, che si apre ancora ad una infinità di studi che però quasi nessuno oggi intraprende. In breve, comunque, vorrei concludere una ricerca, sulla quale sto lavorando, ma che ho dovuto interrompere in questo periodo per la progettazione della mostra storica in via Parisani ed per il progetto scientifico dell’allestimento di una mostra fotografica al Politeama. Mi riferisco ai graffiti e alle iscrizioni presenti nell’auditorium dell’Assm, una volta ospedale “Santissimo Salvatore”, e a quelli nella chiesa delle Grazie che risalgono alla fine del ‘400 e inizio del ‘500 e redatti in antico francese lasciati da nobili francesi almeno uno dei quali si fermò a Tolentino nel corso del

“A TABOCCHINI”, con il critico d’arte Lucio Del Gobbo alla presentazione del libro La vita e il sogno (foto A. Tabocchini - Macerata)

“CAMILA”, con Camila Raznovich alla trasmissione TV Il borgo dei borghi (foto Luca Romagnoli)

lungo viaggio di ritorno da Gerusalemme. E’ una storia affascinante, costituita da tracce che non si trovano ogni giorno». Con grande entusiasmo ha curato l’allestimento della mostra nei locali di via Parisani che rappresenta la storia della città di Tolentino. «E’ una sintesi della società tolentinate, degli usi, dei costumi e degli avvenimenti che hanno generato a Tolentino una nuova società e un nuovo modo di vivere. La nuova esposizione in via Parisani costituisce una significativa parte del patrimonio ritrovato dopo la chiusura delle varie sedi museali dovuta al sisma del 2016 ed ha la potenzialità di tracciare un auspicabile percorso di rinascita». La mostra poteva essere ospitata al Castello della Rancia? «Certamente ma, secondo quanto espresso dall’Amministrazione Comunale, il centro

storico della città avrebbe perso quanto gli era proprio. Il Castello della Rancia gode di un particolare fascino anche se privo degli arredi originali. E’ il fascino del castello visto secondo l’immaginario collettivo con principesse giullari e cavalieri. Allestirla lì significava, è vero, arricchire il castello-contenitore, ma anche privare il centro storico degli aspetti caratteristici di una società che si è sviluppata fondamentalmente proprio entro le mura cittadine. La mostra in via Parisani ha un suo significato e valore anche per questo. Ora abbiamo un intrigante Castello della Rancia ed un altro affascinante percorso in via Parisani con il suo patrimonio di arte e artigianato. Anche se quest’ultima mostra avrebbe meritato un ambiente più suggestivo, costituisce comunque un richiamo sentito, vibrante e tangibile di un tempo ormai svanito nelle nebbie dell’oblio».


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di Carla Passacantando

CONFERMATO IL CDA DELL’ASSM Rinnovato il consiglio di amministrazione dell’Assm, Azienda speciale servizi municipalizzati del comune di Tolentino, che era in scadenza. Nell’assemblea dei soci, che si è tenuta qualche mattina fa, è stato riconfermato l’attuale cda. Presidente dell’Assm rimane Stefano Gobbi, mentre Graziano Natali è stato riconfermato amministratore delegato ed alla vice presidenza, consiglieri Rosalia Calcagnini e Roberta Capotosti. L’unica novità è l’ingresso di Francesco Di Biagi al posto di Alessandro Butinelli, consigliere in rappresentanza dei cinque comuni soci, Belforte del Chienti, Caldarola, Cessapalombo, Serrapetrona, Camportondo di Fiastrone. La compagine societaria non è limitata solo al comune di Tolentino che detiene il 99,9544% del capitale sociale, ma dal 2003 anche a quelli di Belforte del Chienti, Caldarola, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e Cessapalombo, mentre dal 2016 di Camerino e dal 2018 di Valfornace e Castelsantangelo sul Nera. Il rinnovato cda rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio di esercizio del 31 dicembre 2021 quindi fino al

mese di giugno 2022, in altri termini fino alla scadenza del mandato elettorale del sindaco Giuseppe Pezzanesi. Il collegio sindacale era stato rinnovato lo scorso anno quando al posto di Daniele Pinciaroli è stato scelto, nella veste di presidente, Simone Mangoni, mentre tutti gli altri componenti sono stati riconfermati: tra i sindaci effettivi Fabiola Borgiani e Maurizio Centracchio, tra i supplenti Carla Passacantando e Giovanna Bazzaro. Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato approvato con un utile di circa 600mila euro. In cantiere ci sono diversi obiettivi da raggiungere in futuro per l’Assm tra i quali l’incremento dell’attività alle Terme Santa Lucia, gestite dall’ente. L’ex Hotel Marche, acquisito dal comune di Tolentino, verrà abbattuto così verrà recuperata l’area con la costruzione di una nuova struttura in modo da aumentare l’offerta turistico ricettiva e quella socio sanitaria che sono strettamente legate all’attività delle Terme Santa Lucia. Lo stabile verrà riqualificato per finalità di pubblica utilità e nel pieno rispetto della pianificazione urbanistica.

Stefano Gobbi

Graziano Natali

Si sta, inoltre, procedendo con la realizzazione della reception nell’ex imbottigliamento dove andranno gli ambulatori. Tra gli altri progetti da sviluppare ci sono la realizzazione di una piscina di supporto a quella esistente in zona Sticchi e la riqualificazione del depuratore. Progetti questi che nel corso dell’assemblea sono stati illustrati dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, socio di maggioranza dell’Assm. Diversi sono i servizi delI’Assm, con un capitale sociale di 27.613.000 euro, che porta Rosalia Calcagnini avanti l’ente: energia elettrica, tegrato, trasporti pubblici, pargas metano, servizio idrico in- cheggi, terme. SPAZIO ELETTORALE a pagamento


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Il Futuro delle Marche : impegno, passione, lavoro, rinascita. Viviamo una regione meravigliosa e dalle enormi potenzialità. Gli ostacoli alla crescita di questi ultimi anni, impongono di contrastare l’indebolimento dei sistemi produttivi, l’allontanamento delle giovani generazioni, la rassegnazione di alcuni territori e comunità, l’impoverimento delle famiglie. Le Marche devono tornare ad essere un modello economico, sociale, civile; in Italia, in Europa, nel Mondo! Il meglio di noi deve essere a disposizione insieme ai valori fondanti la ‘marchigianità’.

Insieme #conflavio (e non ‘per Flavio’): un modo di pensare, di vivere la vita e la vita politica. • Sanità pubblica, equa, efficace! Il sistema sanitario regionale ha un ruolo cruciale per il benessere dei cittadini marchigiani, i servizi alla persona, la coesione sociale e lo sviluppo economico. E’ necessario ribadire l’importanza della sanità pubblica come sistema sanitario universalistico e con atti formali e trasparenti, il rapporto di collaborazione tra sanità pubblica e sanità privata regionale.

personalismo ed individualismo, specialmente tra le giovani e giovanissime generazioni.

• Ricostruzione, Aree interne E’ necessario accelerare con forza e determinazione la ricostruzione fisica e sociale dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017, non è più tempo di burocrazia ordinaria. Servizi, trasporti, spirito imprenditoriale devono tornare ad esercitare il loro beneficio sulle aree interne della nostra Regione, da valorizzare come meritano.

• Sistemi produttivi, sviluppo e lavoro Per sostenere il benessere (salute, abitazione, educazione, cultura, servizi sociali…) della Regione Marche è indispensabile creare ricchezza e nuova ricchezza e i sistemi produttivi, in particolare le piccole e medie imprese, il commercio, l’artigianato e la libera professione, costituiscono la principale fonte del mercato del lavoro. Cultura di impresa e imprenditoria innovativa, Industria 4.0, rapporto di collaborazione più efficace tra pubblico e privato, digitalizzazione, piedi e cuore sul territorio ma sguardo e mente sempre aperti al mondo, costituiscono strumenti per uno sviluppo di qualità, uno sviluppo sostenibile.

• Socialità, Terzo Settore, Volontariato, Gratuità Per uno sviluppo inclusivo e cooperativo della nostra società, per una adeguata valorizzazione del volontariato, della gratuità e dell’associazionismo e per educare alla comunità e alla socialità. Produrre valore aggiunto e “finanza sociale” da modelli di sviluppo inclusivi, partecipativi e collaborativi. Contrastare l’eccessivo

• Per una nuova politica regionale Fatta di partecipazione, coinvolgimento, comunicazione, trasparenza, ma anche competenza, professionalità, valorizzazione della persona e monitoraggio costante e valutazione delle azioni, sburocratizzazione ed efficientamento, digitalizzazione.

Flavio, in breve: Sono nato a Macerata il 18.04.1966; sono sposato con Monica e sono il papà di Alice e Diego. Trascorro il mio tempo libero con la famiglia, possibilmente immerso nella natura della nostra bella terra. I valori della famiglia mi hanno sempre ispirato e guidato quando la vita mi ha posto di fronte a scelte difficili e impegnative, spesso più grandi di me e della mia età anagrafica. Sono un uomo fortunato ed ho avuto già tanto: una famiglia meravigliosa, una modalità positiva di vivere la vita e di interpretarne positivamente lo stile; una carriera professionale stimolante e affascinante. Ho ricoperto ruoli di grande responsabilità, accumulando competenze e maturando come persona. Cerco di restituire ciò che il prossimo e le istituzioni mi hanno donato. Lo faccio con il cuore e con la passione. Mi sono laureato all’Università di Pisa (1991) in Scienze dell’Informazione e ho conseguito il Dottorato di Ricerca presso l’Università di Roma “La Sapienza” (1995). Sono Professore Ordinario di Informatica presso l’Università di Camerino dal 2004, ma prima sono stato Ricercatore Visitatore alla Sussex University a Brighton (1996-1997), vincitore di una borsa di studio del Centro Nazionale delle Ricerche per l’estero, Ricercatore Universitario (1996-2000) e Professore Associato (2000-2003) presso l’Università di L’Aquila. Nel 2011, sono stato eletto Rettore dell’Università di Camerino, il rettore più

giovane d’Italia, ruolo che ho svolto fino al 2017. Attualmente sono Presidente del Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina (C.U.I.A.), Presidente della Rete di Imprese Lab-Tec., Presidente dell’Associazione Nazionale Smart Cities and Smart Communities, Presidente dell’Associazione Cittadini in Cammino, Consigliere di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio, Direttore del Research and Innovation Coffee Hub (R.I.C.H.). Ho ricevuto vari riconoscimenti e onorificenze per le attività di innovazione e sviluppo territoriale, creazione di impresa giovanile, trasferimento di conoscenze e competenze, internazionalizzazione del territorio e cooperazione internazionale. Tra queste: Il 10 gennaio 2013 mi è stata conferita la Cittadinanza Onoraria della Città di Douala, Camerun. Il 5 Maggio 2017, l’Universidad Nacional de La Plata (UNLP), Argentina, mi ha conferito un Dottorato di Ricerca Honoris Causa per il mio impegno nella cooperazione internazionale. Il 27 dicembre 2017, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Repubblica mi ha conferito l’onorificenza di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.


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IN ASSISE: INFESTAZIONI DA TERMITI, CONSUNTIVO, ATTREZZATURE PER GINNASTICA Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Affrontata in assise consiliare la questione infestazione da termiti che ha coinvolto le abitazioni della zona Foro Boario e vie limitrofe. L’argomento è stato sollevato dai consiglieri comunali Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee per Tolentino, Anna Quercetti e Luca Cesini del Partito democratico attraverso una interrogazione. Interrogazione con la quale, illustrata da Luca Cesini, si è chiesto all’Amministrazione comunale se ha l’intenzione o meno di riprendere il controllo e il monitoraggio delle zone interessate dalla infestazione da termiti, nonché il trattamento previsto da acclarati protocolli internazionali. Per i tre consiglieri sarebbe opportuno effettuare uno studio per definire e circoscrivere le zone contaminate, nonché redigere un protocollo operativo con il coinvolgimento della cartiera e del Consiglio di quartiere in modo da interessare attivamente i cittadini nel rispetto delle procedure previste. Risale al luglio 2016 la segnalazione di una famiglia residente nella zona Foro Boario inerente l’infestazione della sua abitazione, in legno, di termiti di terra. Dopo varie sollecitazioni rivolte all’Amministrazione comunale, da parte di un avvocato della famiglia denunciante, sono stati effettuati accertamenti tecnici dell’Assam, eseguiti in presenza di tecnici comunali ed assessori, dai quali è stato riscontrato che un’ampia zona comprendente vie pubbliche, Foro Boario, della Cartiera, XXV Aprile, ed aree private, compresa l’area all’interno della cartiera, erano interessate dalla presenza di termiti. Termiti che avevano provocato gravi danni alle strutture e agli alberi di alto fusto presenti. La relazione dell’Assam aveva indicato il ricorso a modalità di monitoraggio con la collocazione di stazioni contenenti esche e in caso di riscontro positivo, l’utilizzo di pesticidi a basso impatto ambientale, con l’indicazione che lo smaltimento del legname infestato doveva essere trasportato con mezzi idonei e smaltito tramite distruzione. Sulla base di quanto indicato dall’Assam, l’Amministrazione comunale ha incaricato una ditta specializzata per l’istallazione di numerose stazioni di rilevamento al fine di monitorare il fenomeno ed intervenire con insetticidi per eliminarne le colonie. «L’attività indicata – ha detto Cesini - risulta interrotta dall’ottobre 2019 e dalle informazioni assunte il fenomeno non è stato risolto». Puntuale l’intervento del sindaco Giuseppe Pezzanesi. «Questo è uno dei problemi che non è di facile soluzione. Dal 2017 c’è una battaglia in atto che ha coinvolto Università di Camerino, Assm, Asur, Arpam.

Il comune ha fatto ciò che poteva. Per intervenire con criterio occorrono tra i 130 ai 150mila euro così li abbiamo chiesti alla Regione Marche non avendo risorse per risolvere la questione. Per ora abbiamo speso sui 24mila euro per mettere trappole. E’ un problema di comunità. Diamoci una mano tutti insieme per trovare fondi». Pronta la replica del consigliere Cesini. «Grazie alla discussione della nostra interrogazione è stato ribadito che il problema esiste, rimane e dovrà essere affrontato con consistenti fondi per trovare i quali si potrebbe fare un’opera in meno. Cerchiamo la collaborazione di tutti. Dobbiamo dare una risposta alla città. La questione interessa un intero quartiere quindi occorre risolverla. Ci hanno poi riferito che nella zona di Foro Boario ci sono diversi alberi che dovranno essere abbattuti perché secchi essendo stati attaccati dalle termiti». Prima di affrontare la discussione su tale tema il primo cittadino ha comunicato l’esito di due riunioni con i pazienti del reparto dialisi e i rispettivi familiari per vagliare le soluzioni da seguire in modo da evitare disagi agli stessi nel periodo della demolizione e ricostruzione dell’ospedale di Tolentino i cui lavori partiranno nel maggio 2021 per concludersi entro due anni, con una spesa di 15milioni di euro. «Diverse le soluzioni prospettate – ha affermato Pezzanesi - in seguito alle quali 16 persone hanno deciso di spostarsi temporaneamente all’ospedale di Camerino con un centro di assistenza limitato, mentre circa altri 30 pazienti hanno voluto rimanere a Tolentino, nessuna opzione per Macerata. L’Asur ha confermato la centralità per il servizio dialisi della struttura di Tolentino e pertanto oltre alla soluzione, già prospettata, dei container che comunque ospiteranno poliamabulatori e altri servizi sanitari comunque erogati dalla stessa Asur, sta valutando l’ipotesi di affittare anche dei locali liberi, proprio di fronte l’ospedale, di circa 700 metri quadrati, posti al piano terra che potrebbero essere la sede ideale del reparto dialisi e che potrebbe essere messa a disposizione dei pazienti per il tempo necessario alla ricostruzione del nosocomio tolentinate». Il sindaco ha anche parlato della bretella Tolentino – San Severino dicendo che c’è stata la richiesta da parte del senatore Contorti del M5s, presidente della Commissione lavori pubblici al Senato, di rivedere il tracciato, nonché che sono iniziati i lavori per realizzare i campi da tennis. Successivamente il Consiglio comunale ha approvato la proroga per l’acquisizione e donazione del complesso dell’ex conceria Ulisse Mercorelli in via Cadorna. Si è passati poi alla discussione

del Rendiconto di gestione 2019 che è stato approvato con 11 voti favorevoli e 3 contrari. Il vicesindaco e assessore al bilancio, Silvia Luconi, ha illustrato i punti salienti e i risultati raggiunti lo scorso anno. «Con l’approvazione del Conto consuntivo 2019 – ha spiegato - si migliora il disavanzo complessivo dell’ente di 287.296 euro portandolo a 7.095.862 contro gli 8.519.026 del 2015. Si riscontra un buon livello di copertura dei servizi a domanda individuale da parte delle entrate proprie. Si evidenzia anche il permanere di una cassa in attivo al 31 dicembre 2019, nonostante i ritardi nei rimborsi da parte della Regione Marche delle spese sostenute nella gestione post sisma 2016. Viene rispettato quanto richiesto dalla Corte dei conti per gli anni 2016-2017 in tema di adozione di determinazione annuale della cassa vincolata. Inoltre è stato rispettato il parametro di tempestività dei pagamenti ai fornitori, anche se ci si è avvalsi della deroga per gli enti che fanno parte del cratere sismico. Nel corso delle gestione è stato utilizzato l’avanzo accantonato per 1.506.740,12 euro prevalentemente per far fronte al pagamento delle bollette precedentemente bloccato per il post sisma, che ha comportato un aumento della spesa complessiva di acquisti di beni e servizi annuale di 2.157mila euro. Si sottolinea il buon livello di incasso percentuale delle entrate rispetto a quanto accertato in competenza d’anno, come anche rilevato nella relazione dei revisori dei conti. Nel risultato di amministrazione 2019 si garantiscono importanti accantonamenti: fondo anticipazione di liquidità 3.578mila euro, fondo contenziosi 617mila, fondo svalutazione crediti di dubbia esigibilità 1.896mila, altri accantonamenti 2.181mila, altri vincoli 2.619 mila. Tutte queste poste di bilancio garantiscono un recupero di solidità finanziaria dell’ente. Si registrano spese in conto capitale ed investimenti per 15.256mila ed una riduzione del debito complessivo per mutui di 102mila. Analizzando il conto economico si rileva un risultato con un utile d’esercizio di 10.037mila che viene evidenziato quale risulto prioritariamente da rettifiche dei debiti di funzionamento. E’ stata conclusa la redazione del nuovo inventario dei beni immobili, fatta nel rispetto delle nuove disposizioni contabili e che ha comportato un aumento del valore a patrimonio degli immobili di oltre 99.227mila per complessivi 160.989mila euro. Ora detto valore dovrà essere svalutato in sede di approvazione dei progetti di ricostruzione degli edifici post sisma.

Questo aumento di valore comporta un aumento degli ammortamenti che passano da 1.603mila del 2018 a 3.205mila del 2019, e che va detto tengono conto dei fabbricati danneggiati per i quali non si calcola tutto o quota parte dell’ammortamento. Complessivamente il patrimonio netto aumenta di 47.130mila e l’incremento viene tutto accantonato tra le riserve. Complessivamente i risultati finanziari ottenuti nel corso del 2019 sono soddisfacenti anche perché bisogna tenere conto delle difficoltà legate alla gestione del post sisma che sono particolarmente gravose». Di seguito sono intervenuti i consiglieri Luca Scorcella di Uniti nel centrodestra e Stefano Salatori di Fratelli d’Italia per affermare che è stato fatto un buon lavoro dati i numeri del Consuntivo 2019. E’ stato, inoltre, approvato con 11 voti favorevoli e 3 astenuti il regolamento per l’applicazione della nuova Imu illustrato da Silvia Luconi, mentre all’unanimità è stata votata la modifica dell’art.84 del Regolamento edilizio comunale in riferimento all’inserimento di un ascensore in un’abitazione seguendo le dovute prescrizioni. Con 13 voti favorevoli ed un astenuto, Antonio Trombetta di Tolentino nel cuore, è stata votata la mozione presentata dai consiglieri Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti del Movimento cinque stelle su “Installazione di attrezzature per la ginnastica all’aperto (outdoorfitness) in un’area verde cittadina”. «Con il fitness all’aperto - ha spiegato Martina Cicconetti - si propone uno stile di vita sano e si dà alla cittadinanza la possibilità di trascorrere del tempo magari in compagnia, ma all’aperto, sempre mantenendo le distanze di sicurezza come da disposizioni dovute al contagio da covid-19. Molti giovani tolentinati troverebbero uno spazio gratuito dove potersi esercitare. Nella nostra città abbiamo a disposizione delle aree verdi da utilizzare per tale scopo. L’attrezzatura per la ginnastica all’aperto è indicata alla ricreazione di tutte le generazioni. Gli esercizi da svolgere con queste attrezzature sono efficaci e sicuri e ad ogni attrezzo sono abbinate le istruzioni d’uso. Il costo di queste attrezzature non è elevato. Ecco allora che il Consiglio comunale impegna la giunta a installare in un’area verde di proprietà del comune delle attrezzature per la ginnastica all’aperto». Il sindaco ha affermato che accoglie la proposta, ma essendo i costi considerevoli, si cercherà di intervenire gradualmente. Si è chiusa così la seduta che, questa volta rispetto alle precedenti, si è svolta con spirito di buona concordia e rispettosa collaborazione.


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SILVIA E LA FIBROMIALGIA: L’IMPORTANZA DI RACCONTARSI COMUNICARE di Solidea Vitali

Silvia Piccinini, 38 anni, lavorava da quando ne aveva 16, di anni. Sposata con Silvio La Notte, la sua famiglia è arricchita dalla presenza di tre figli: Giorgia, di quattordici anni e mezzo, Giulia, undici e Alessandro, otto e mezzo. Negli occhi di Silvia c’è una dolcezza infinita quando parla della sua famiglia e una sensibilità profonda quando racconta la sua esperienza con la fibromialgia. Non è facile mettersi a nudo e rendere visibili le proprie fragilità, psichiche e fisiche, quelle che provoca la malattia stessa. Silvia lo fa, con coraggio e con la consapevolezza che possa essere utile a altre persone. «Ho un carattere determinato e soprattutto una predisposizione alla ricerca della perfezione. Tutto deve essere come dico io; sono esigente in primo luogo con me stessa, spendo tutte le mie energie e nonostante gli ottimi risultati sento sempre la sensazione di non aver fatto abbastanza» inizia, Silvia. E’ questo uno dei tratti caratteristici della fibromialgia, una malattia autoimmune e neurologica che si sviluppa sulla connessione tra cervello e sistema nervoso e che vede impazzire i neurotrasmettitori. La fibromialgia ha una base genetica e si palesa a seguito di un forte stress o traumi. «Tutte le persone che ne soffrono hanno questo tipo di carattere, le vite sono tutte uguali, nei sintomi, nei percorsi e nella scoperta della malattia. Gli effetti fisici sono pesanti, stanchezza improvvisa, corpo e muscoli rigidi, dolori e bruciori ai piedi, al collo, fischi assordanti alle orecchie,

sonno disturbato e incubi. Non ci si riconosce più come persona, il corpo diventa un estraneo che non controlli, ma gli effetti forse più devastanti si hanno a livello mentale. Si entra in uno stato depressivo dove si percepisce forte il senso di fallimento. Ci si mette in discussione su tutto, come persona, come mamma, come donna. Il senso di colpa è quello che acuisce ogni sintomo. Dal voler essere perfetta ti senti inutile, incapace di provvedere ai figli, al marito, al lavoro. Cercavo di vincere il dolore interno con la cura esterna della mia persona. Il recupero della forma fisica e il trucco erano come barriere protettive. Poco efficaci, però». Il lavoro, oltre alla famiglia, era la vita di Silvia. Un senso di responsabilità che andava oltre le ore stabilite da contratto, di molto, del doppio. Ha sempre lavorato nei supermercati, nel magazzino, nello scatolame, in corsia e come cassiera. L’ordine, la precisione, il non lasciare nulla al caso e il contatto con la gente erano elementi che incentivavano la determinazione di Silvia. Lei che ha sempre lavorato da quando aveva 16 anni dando tutta se stessa. Nel 2015 inizia questa nuova e devastante esperienza. La fibromialgia viene diagnostica per esclusione, gli accertamenti e le analisi vengono letti con l’intento di dare risposte negative su altre patologie reumatologiche. E quando diagnosticata si deve fare i conti con una cura che ancora non c’è. Ci si affida agli integratori, vitamina D, magnesio e altri minerali. E agli ansiolitici e antidepressivi. Psicofarmaci potenti che stordiscono. «E’ come entrare in un tunnel senza via d’uscita e senza luce. Buio pesto. Dormivo 20 ore al giorno e non ero più padrona della mia vita. Piangevo per ogni cosa, mi sentivo annullata e privata della mia indipendenza. Tante assenze per malattia a lavoro, cambi di

postazioni lavorative, anche invidie di colleghe che non capivano la mia situazione, disponibilità da parte dei miei superiori fino al licenziamento, a gennaio del 2019. Giusto, perché avevo oltrepassato le ore di malattia consentite da contratto ma avvenuto in maniera fredda e crudele come se fino a quel giorno non avessi dato niente. Invece per me, il lavoro era la seconda famiglia. Ma, a parte questo, il licenziamento è stato un altro colpo duro, un’altra perdita importante della mia vita. Mio marito mi ha sempre compresa e aiutata, anche quella volta che abbiamo deciso che no, non potevo vivere dormendo e bisognava trovare una strada alternativa agli antidepressivi. A livello medico c’è poco supporto e scarsa rete collaborativa tra dottori, come il mio, il Dr Gardarelli, che propongono, oltre alla medicina naturale, la cannabis terapeutica, riconosciuta dalla Regione Marche, e centri ospedalieri. I dolori sono sempre presenti, si attenuano un po’ d’estate, il crollo emotivo sempre al limite e c’è una battaglia da portare avanti. Spesso le famiglie di chi soffre di questa patologia non comprendono fino in fondo. Vista da fuori sei una persona in perfetta salute, non ti manca niente. E questo fa molto male. Fa male non essere ascoltati, capiti; fa male tenere tutto nell’ombra come se ci si debba vergognare. Siamo persone, con un cuore e una mente, va bene, un po’ acciaccati ma abbiamo un’anima». E’ per tutti questi motivi che Silvia ha scelto di rendere nota la sua storia, anche tramite i social, mezzi potenti che possono collegare persone che vivono lo stesso dramma e illuminare un po’ quel buio. «Conosco nuove persone, scrivo, racconto e ascolto. Ci confortiamo, ci stimoliamo nella ricerca di una nuova dimensione. E ripenso a quando la cosa importante era lavorare lavorare lavorare, senza

orari, fino a tarda serata, e rientrare a casa e togliere quella macchia dal vetro perché non era limpido, fare la lavatrice, pulire le stanze, preparare da mangiare e essere moglie e mamma perfetta. Mi rivedo in quei momenti e sento tutto quello che ho perso. Attimi in cui puoi giocare e regalare attenzioni e affetto ai figli, guardarli negli occhi e vedere la gioia di essere con te, di veder ridere una famiglia, di ascoltare quei rumori che sanno d’amore. E’ questo il mio messaggio, lo stesso che rivolgo ogni giorno a me stessa. Nella vita è importante il lavoro, ovvio e mi sto rimettendo in gioco per recuperare quella parte di vita. Ci sono cose che possono aspettare e altre che richiedono la nostra presenza, e sono quei piccoli momenti che nessuno potrà ridarci ma porteremo con noi, come fonte di emozione eterna». “Avrei voluto essere capace di fermarli così com’erano, certi momenti. Come quegli aquiloni che restano sospesi per lunghissimi istanti nel cielo e sembra che nessun vento, nessuna tempesta riesca a portali via”. Fabrizio Caramagna SPAZIO ELETTORALE a pagamento


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SALA DI LETTURA ALL’EX CENTRALE E MUSEO DI SAN NICOLA ALLE EX CARCERI Il comune di Tolentino ha deciso di adibire a sala di lettura l’ex centrale del Ponte del Diavolo, mentre i locali delle ex carceri a museo di San Nicola. Non a caso a breve il locale dell’ex centrale sarà interessato da lavori di manutenzione straordinaria. La Giunta municipale, nei giorni scorsi, ha approvato la perizia di spesa sommaria dell’intervento, ammontante a complessivi 35mila euro, che prevede la realizzazione di tali lavori. L’intero onere di spesa sarà finanziato con imputazione al capitolo 1066, competenza 2020, tramite l’utilizzo del risarcimento assicurativo dovuto dai danni del sisma. Sta di fatto che il comune di Tolentino ha subito con gli eventi sismici, iniziati il 24 agosto 2016, pesantissimi danni al patrimonio edilizio, tra i quali l’inagibilità di palazzo Fidi, sede della Biblioteca comunale. Ecco, allora, che ha deciso di correre ai ripari. In attesa di ricevere i contributi statali di cui al d.lgs.189/2016 destinati alla ricostruzione post sisma, riparazione e ripristino degli edifici pubblici, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno prov-

vedere all’allestimento di una nella parte del convento degli to di mostre in ex negozi della sala lettura in una struttura di agostiniani inagibile. città possono incentivare le sua proprietà, facendo ricorso L’auspicio è che l’allestimen- attività del centro storico. ai fondi del risarcimento assicurativo dei danni da sisma. Tra gli immobili di proprietà comunale è stato individuato il locale interno all’ex centrale idroelettrica del Ponte del Diavolo, per il quale si rendono necessarie alcune lavorazioni di adeguamento, riconducibili a opere di manutenzione ordinaria. Per tanto è stato dato mandato ai responsabili degli uffici dell’area lavori pubblici e manutenzioni di provvedere alla redazione della relativa perizia di spesa. I lavori consistono nella piccola sistemazione esterna dell’area; nella ripresa degli intonaci interni e tinteggiature; nell’implementazione dell’impianto elettrico, di illuminazione e realizzazione di rete wireless. Sarebbe forse stato più consono allestire tale sala di lettura in qualche locale del centro storico per rivalutarlo. Si potevano utilizzare gli spazi al piano terra delle ex carceri, dove era un negozio, in via Filelfo. Sembra però che l’Amministrazione comunale abbia deciso di trasferirci il museo di San Nicola che ora si trova SPAZIO ELETTORALE a pagamento


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di Carla Passacantando

SCUOLA DON BOSCO ALLA PACE E CENTRO STORICO ASILO NIDO AL CENTRO STORICO E’ stato confermato che la scuola “Don Bosco”, il cui trasferimento dal centro storico in contrada Pace ha destato non poche polemiche, verrà ricostruita in periferia vicino al Campus scolastico che ospiterà tutti gli istituti superiori della città. Allo stesso tempo il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha comunicato che verrà realizzato un nuovo asilo nido al centro storico della città di Tolentino, in via Gramsci, vicino alla Linotype. «L’asilo nido in centro storico – ha detto il vice sindaco, Silvia Luconi – è una chiara scelta politica perché i 14 posti li avremmo potuti ricavare facendo delle opere murarie nelle strutture esistenti, ma siccome in centro i tecnici stanno lavorando al rifacimento della nuova Don Bosco, nello stabile ex Maestre Pie Venerini, una volta ricostruito, che avrà materna, elementari e medie, una classe nido serve a creare quel ciclo scolastico che è fondamentale per bambini e genitori”. Ci saranno così una nuova scuola scuola Don Bosco al centro ed una in periferia. L’intento dell’Amministrazione comunale, dopo che gravissimi eventi sismici hanno colpito dal 24 agosto 2016 il territorio comunale, danneggiando strutturalmente moltissimi edifici privati e pubblici, tra i quali in parte anche la scuola “Don Bosco” è quello, in sintonia

con il Governo centrale e la Regione Marche, di rendere in primis le scuole di ogni ordine e grado “sicure”. Pertanto il comune di Tolentino ha deciso di trasferire il contributo già concesso per la riparazione dei danni subiti dalle scuole “Don Bosco” e “Bezzi” a beneficio della costruzione di due nuovi edifici scolastici, di cui uno in pieno centro storico a pochissima distanza dall’edificio esistente, e l’altro vicino al nuovo Campus scolastico degli istituti superiori. I due nuovi edifici dovranno rispettare rigorosamente la normativa sismica in vigore, individuando la loro ubicazione, in parte nell’ambito del centro storico e in parte in un’area esterna a sé stante, individuata vicino al Campus scolastico. A questo punto non si sa ancora che fine farà l’attuale scuola “Don Bosco”, mentre la “Bezzi” è stata concessa alle Maestre Pie Venerini. E’ certo che bisognerà attendere ancora del tempo prima che i nuovi edifici scolastici possano essere costruiti. Ecco allora che a settembre gli alunni saranno ospitati nelle aule al piano terra della “Don Bosco” e una parte negli stabili del Retail Park, mentre gli studenti delle superiori terranno le lezioni nei locali dell’ex Quadrilatero, nello stabile dell’Istituto tecnico economico e in quello dell’Ipsia.


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di Carla Passacantando

NEL MAGGIO 2021 INIZIERANNO I LAVORI PER IL NUOVO OSPEDALE Anche per Tolentino arriva una importante opportunità sul settore sanità, ovvero un nuovo ospedale. Se tutto procederà nel verso giusto nel maggio 2021 il nosocomio “Santissimo Salvatore” di Tolentino, in parte inagibile in seguito al sisma del 2016, verrà demolito per essere ricostruito. La Regione Marche ha stanziato 15milioni di euro per l’intervento. La nuova struttura sanitaria, che sarà di comunità, manterrà tutti i servizi che attualmente offre, compresi la dialisi e il Punto di primo intervento. E’ stata, comunque, programmata la continuità dei servizi dell’ospedale per l’intero periodo di tempo del cantiere attraverso l’installazione di moduli sull’ampia via di collegamento tra viale della Repubblica e viale Brodolini. L’ospedale di comunità sarà di 6500 metri quadrati con cinquanta posti letto di cure intermedie. Sarà su due piani e offrirà gli stessi servizi attuali e in incremento della radiologia pesante. La nuova struttura sarà isolata sismicamente alla base, avrà pannelli fotovoltaici per un minor consumo energetico. Con il nuovo ospedale verrà anche realizzato uno spazio da adibire a una nuova sede del-

la casa di riposo capace di accogliere tra gli 80 o 100 ospiti con gravi patologie, mentre tutti gli altri resteranno nell’attuale struttura “Porcelli”. Ad usufruire dei servizi del nuovo ospedale, come avviene ora, saranno non solo i tolentinati, ma anche i cittadini dei sedici comuni limitrofi. Crediamo che sia un buon traguardo quello raggiunto per la città di Tolentino, poiché per i piccoli interventi è garantito il servizio del Punto di primo intervento così non occorre raggiungere il Pronto soccorso dell’ospedale civile di Macerata dove ci sono lunghe file di attesa. La manager dell’Asur 3 Nadia Storti gestirà anche la sanità maceratese, fino alle prossime elezioni per via delle recenti dimissioni del direttore generale Alessandro Maccioni che ora guida la direzione amministrativa dell’Azienda sanitaria umbra di Perugia. Ecco, allora, che per conoscere il nuovo direttore dell’Asur 3 Macerata bisognerà attendere ancora del tempo. La nomina avverrà dopo l’esito delle elezioni regionali di settembre prossimo. La speranza è che il tutto venga fatto in maniera celere e con diligenza poiché il settore sanità riveste una notevole importanza.


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Sono Tamara Tordini. Ho 38 anni, nata a Tolentino dove vivo con mia figlia di 9 anni. Da 10 anni lavoro nel settore farmaceutico rivestendo ruoli diversi a seconda delle aziende per le quali ho lavorato. Ad oggi sono rappresentante farmaceutico per la regione Marche di quella che è nel territorio italiano la quarta Azienda sul mercato, Alfasigma . La mia attività mi ha portato negli anni a conoscere sia il territorio marchigiano, sia i cittadini che la animano, mi ha portato a vivere le Marche nella loro interezza, scoprirne la bellezza, le peculiarità, ma al tempo stesso constatare le criticità che la attraversano in diversi settori, come la sanità, il turismo, le infrastrutture, i servizi. Il mondo farmaceutico mi ha stimolato ad essere parte attiva di un cambiamento necessario per il futuro delle prossime generazioni. Mi candido alle elezioni regionali italiane 2020. È la mia prima esperienza in campo politico e con umiltà, ma grande determinazione voglio offrire le mie conoscenze e portare il mio contributo alla comunità di cui faccio parte . Mi candido quindi e mi impegno per: - Essere parte attiva nella ricostruzione post Terremoto dei paesi colpiti, vivendo io stessa in un comune facente parte del cratere sismico e conoscendo bene i disagi per i rallentamenti nella ripresa del territorio. Indispensabile, quindi, rilanciare le funzioni vitali delle nostre aree interne al fine di evitarne lo spopolamento, aumentare così l’attrattività e far sì che chi viveva in queste aree possa, tornando a casa, tutelare e presidiare nuovamente il territorio. - Tutelare il servizio farmaceutico nella direzione della salute al cittadino: sanità come punto principale sul quale investire risorse ed energie affinchè venga garantita la salute pubblica, affinchè nessuno resti più solo, affinchè ogni servizio sia accessibile ad ogni cittadino in ogni area della Regione dai comuni più grandi ai più piccoli, dai territori più popolati a quelli interni e rurali, avendo sempre come riferimento e supporto personale qualificato e competente. Prevedere l’abbattimento delle lunghe liste d’attesa per gli interventi sanitari, riaprire i punti di primo soccorso e strutture minori di emergenza-urgenza su tutto il territorio per evitare affollamenti e dare pari opportunità di cura nelle aree interne svantaggiate. Rafforzare l’assistenza domiciliare per gli anziani e un’idonea rete assistenziale per la gravidanza. Soddisfare i reali bisogni della popolazione: sostegno alle disabilità, alle dipendenze patologiche, alle malattie oncologiche, alla maternità. - Tutelare la famiglia, attuando azioni mirate, volte a sostenere quei genitori che con grande sacrificio portano avanti ogni giorno gli impegni lavorativi e familiari. Tutelare i cittadini e aiutare le piccole e medie imprese regionali con incentivi, fiscalità agevolata e aiuti anticrisi dopo lo scenario pandemico Covid -19 - Sottolineare l’importanza del turismo in una regione come le Marche che nulla ha da invidiare alle regioni limitrofe e che conserva nascosto un potenziale attrattivo che va valorizzato ed aiutato nello sviluppo. Valorizzazione quindi del territorio maceratese a livello turistico e riqualificazione delle strutture. Riscoprire con un turismo sostenibile la storia, le tradizioni e l’arte dei nostri paesi che costituiscono il patrimonio della nostra Regione, ampliando l’offerta regionale dei servizi turistici e ricettivi, potenziando le infrastrutture e uscendo dall’isolamento geografico.

La politica viene spesso vista come un “dare e avere”, mi prefiggo, in questa esperienza, di dare, senza chiedere nulla in cambio. Il rinnovamento ed il miglioramento sono possibili, ma solo grazie al vostro aiuto. Insieme cambiamo le Marche con Acquaroli Presidente. Se volete sostenermi barrate il simbolo Forza Italia e scrivete TORDINI. SPAZIO ELETTORALE a pagamento


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L’ASILO DEL CUORE: NUOVO ASILO NIDO COMUNALE IN CENTRO STORICO E’ una precisa scelta politica quella di portare nel cuo- C’è anche un altro dato significa�vo: non è un mistero che la re del nostro Centro Storico un asilo nido comunale e nostra intenzione è quella di costruire scuole sicure e di dare ai le motivazioni sono molteplici: genitori la sicurezza di poter lasciare i propri figli in stru�ure che siano belle e funzionali certamente, ma anche e sopra�u�o ineccepibili so�o il profilo dell’an�sismicità. Da qui deriva la deInnanzitutto c’è una richiesta vastissima da parte del- cisione di ricostruire la scuola Don Bosco esa�amente 50 mele famiglie che vogliono rivolgersi alle strutture pub- tri più in là rispe�o a dove si trova a�ualmente, demolendo lo bliche e questo non può che farci piacere; un plauso stabile delle Ex Maestre Pie Venerini e ricostruendo una scuola va alle nostre educatrici e agli uffici direttamente in- nuova, che abbia al suo interno materne, elementari e medie. teressati che giorno dopo giorno lavorano per dare un servizio qualitativamente eccellente sotto ogni Le giovani coppie per scegliere di vivere il centro storico, devopunto di vista; no avere prima di tu�o i servizi e le scuole sono certamente

servizi essenziali; fondamentale è altresì il fa�o che non ci sia, un altro dato invece è dato dal fatto che la stringente all’interno o intorno questo nuovo is�tuto, solo una classe o normativa anti covid impone maggiori spazi e maggio- poco più, ma un intero ciclo di studi che parta dall’infanzia per ri gruppi di lavoro rispetto al passato. Questo signifi- poi accompagnare il bambino fino all’adolescenza. ca nuovi educatori e ulteriori regole che si sommano Da qui la scelta, la quale è stata ponderata e viene da lontano, già a quelle innumerevoli che dobbiamo applicare. dopo mesi e mesi di duro lavoro, anche so�o il profilo dell’iden�ficazione del luogo che non poteva essere “dovunque” e non Bisogna fornire un dato: saremmo riusciti a soddisfa- poteva essere “qualunque”. re la domanda certamente anche con le strutture esistenti, eseguendo delle opere murarie che avrebbero Tan� genitori stanno chiedendo e, con ogni probabilità, la scelta suddiviso gli spazi e facilitato la creazione di ulteriori è stata azzeccata. gruppi, ma tuttavia abbiamo pensato che avesse tutto un altro senso investire in nuovi locali che fos- Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere all’ufficio Servizi sero in grado di coprire una zona non servita, quella Sociali. appunto del centro storico, in quanto le due nostre strutture comunali si trovano ai lati della città (esat- #viviilcentro L’Amministrazione Comunale tamente a est –il Green – e a ovest –il Cucciolo).


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SETTEMBRE... PERIODO DI INSERIMENTI Pillole di pedagogia di Laura Nardi

Settembre è generalmente un mese impegnativo per alcuni bambini e le loro famiglie: l’inserimento all’asilo nido o l’ingresso alla scuola dell’infanzia sono due momenti cruciali che possono presentarsi del tutto naturali e fisiologici, oppure al contrario un’esperienza dolorosa, critica, che mette in subbuglio un intero sistema famigliare. Quest’anno, a maggior ragione: come gestiremo gli inserimenti dopo il lungo periodo di permanenza a casa dei bambini? Che cosa può aiutare un bambino a vivere un buon inserimento, un buon ambientamento? Il primo aspetto da considerare è che tipo di relazione ho costruito con mio/a figlio/a? Quale è la qualità del nostro attaccamento? Come ho risposto ai suoi bisogni? Quando parliamo di attaccamento intendiamo “una relazione intima e primaria” (J. Bowlby), che si costruisce nei primi anni di vita e si sviluppa tra il bambino e le figure che si occupano maggiormente di lui, la madre, in primis. La qualità della relazione dipende dalla capacità, dell’adulto che si occupa del bambino, di percepire e comprendere le sue esigenze e di provvedervi con risposte adeguate. Il tipo di attaccamento che il bambino ha instaurato con le figure di riferimento rifletterà inevitabilmente il tipo di inserimento che il

bambino andrà a vivere. Il bambino, che ha avuto una figura di riferimento emotivamente disponibile, che ha intercettato i suoi bisogni e li ha soddisfatti, vive generalmente un attaccamento sicuro. La sua esperienza diretta è che il mondo degli adulti lo comprende, soddisfa i suoi bisogni, è affidabile: verso se stessi e gli altri svilupperà sentimenti di fiducia. Il bambino che sperimenta che il mondo adulto non è sempre capace di interpretare in modo corretto i suoi segnali, oppure riceve una risposta tardiva, fa esperienza di un attaccamento evitante: questo comporta senso di sfiducia verso se stesso e gli altri. L’inserimento con figure nuove potrebbe suscitare preoccupazione e ansia: la paura di non essere compreso, di non trovare un ambiente capace di farlo sentire bene. I bambini che, in risposta al loro pianto (sintomo di un bisogno), ricevono una risposta a volte appropriata e a volte no, oppure sperimentano una gestione ansiosa del suo bisogno (sono i casi in cui il genitore ha paura di non fare bene, è preso da altri pensieri, il suo viso è preoccupato, le sue braccia sono tese, e non possono dunque diventare spazio di conforto e sicurezza) vivono con il genitore un attaccamento ambivalente. Il bambino sente che a volte può fidarsi dell’adulto e a volte no, vive l’esperienza che i suoi bisogni sono fonte di nervosismo e preoccupazione, svilupperà verso il mondo esterno un senso di insicurezza, e la percezione che non è possibile fare affidamento sugli adulti per creare

una relazione efficace. L’inserimento di questo bambino, il congedo da parte del genitore, potrebbero rappresentare momenti molto problematici. In ultimo, il bambino che viene esposto a ripetute manifestazioni di stress da parte del genitore, che, nel rispondere in modo confuso e nervoso al bisogno del bambino, manifesterà anche eccessiva tensione sia verbale che fisica (prendere in braccio bruscamente un bambino, quando si è nervosi, per esempio, sarà inizialmente di sollievo ma potrebbe provocare un nuovo pianto, se è troppo forte, andando a sommare questo disagio al bisogno che deve essere ancora soddisfatto), vive un attaccamento disorganizzato: un eccesso di nervosismo e tensione, insegnano al bambino che le emozioni intense sono disorganizzanti, mandano in tilt il sistema e generano un senso di paura, inaffidabilità. Nei casi in cui si vive con difficol-

tà l’inserimento del proprio bambino è importante: NON SENTIRTI IN COLPA, NON AVERE FRETTA. Lascia al tuo bambino il tempo di ambientarsi e di sviluppare sicurezza. NON BUTTARLO IN UN NUOVO AMBIENTE CON LA PRETESA CHE DEVE SUBITO STARE BENE. Tu sei sempre disposto alla novità? Agli ambienti in cui non conosci nessuno? Lasciati aiutare dalle figure educative: figure specializzate e preposte all’accoglienza del bambino, ma anche della sua famiglia e delle proprie vulnerabilità. Nessun insegnante vuole intromettersi tra il genitore e il figlio, tutti gli insegnanti vogliono invece fare il possibile perché il bambino viva bene l’inserimento e il tempo scuola in generale. In ultimo… ricordatevi sempre di salutare il vostro bambino prima di andare via, è angosciante avere un genitore che sparisce all’improvviso!!! Buon lavoro!

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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE

L’Amministrazione comunale ha voluto provvedere alla riorganizzazione degli spazi di via della Pace mediante l’apposizione di arredo urbano amovibile per consentire una migliore fruibilità della via che, sita all’interno del centro storico, è una strada totalmente pedonale dove hanno sede diverse attività commerciali e artigianali. E’ previsto un allestimento con un’area attrezzata mediante pedana amovibile, al fine di garantire stabilità agli arredi che verranno posizionati su di essa dai gestori delle varie attività presenti. L’installazione della pedana avverrà garantendo la salvaguardia dello spazio necessario per il transito dei veicoli di soccorso. E’ prevista una spesa di circa 36.600 euro. Il tutto è stato deliberato con atto n.206 del 31 luglio 2020. La Giunta municipale con delibera n.205 ha deciso di provvedere alla manutenzione straordinaria di piazza Nicolò Mauruzi e porzione di via Francesco Filelfo. L’intervento in questione sarà finalizzato al ripristino delle condizioni di sicurezza mediante apposizione di nuovi sampietrini, laddove risultano mancanti e stuccatura delle fughe per una spesa di poco inferiore ai 40mila euro. Sta di fatto che la pavimentazione di piazza Nicolò Mauruzi e di porzione di via Francesco Filelfo, realizzata in sampietrini, allo stato attuale mostra degli ammaloramenti che si sono accentuati nel tempo con avvallamenti e disconnessioni pericolose per la sicurezza dei pedoni. Pertanto risulta necessario intervenire con la manutenzione di questa pavimentazione in tempi rapidi, ma purtroppo senza poter utilizzare il personale comunale che non può ottemperare alle numerose richieste di sistemazioni in quanto le unità lavorative sono diminuite. Inoltre, i lavori di ricostruzione postsisma, in procinto di iniziare, non permettono il rifacimento totale della via e della piazza in quanto il passaggio dei mezzi ed i vari ponteggi da installare per la ricostruzione di alcuni stabili rovinerebbero la pavimentazione. La Giunta municipale, con atto deliberativo n.204, ha autorizzato la vendita dei terreni del comune in contrada Bura alla Assm verso un corrispettivo di 872.000 euro. Approvato anche lo schema di convenzione e dato mandato al responsabile dei servizi finanziari alla sottoscrizione della scrittura privata

che formalizza il contratto. Questo passaggio era stato autorizzato anche con deliberazione consiliare e inserito nel piano di valorizzazione del patrimonio comunale 2020-2022. Pertanto è stato ritenuto opportuno procedere alla cessione attraverso l’approvazione di un preliminare di vendita che definisca i tempi e le modalità di alienazione dei terreni. Ogni anno l’Amministrazione comunale promuove un programma di spettacoli ed eventi di intrattenimento per la stagione estiva, nel periodo tra giugno e settembre. Nell’anno in corso la situazione legata alla pandemia da coronavirus e le incertezze riguardanti in particolare gli eventi pubblici e gli spettacoli dal vivo hanno impedito una programmazione tempestiva e completa. E’ oggi tuttavia intendimento dell’Amministrazione comunale, valutate le fattibilità, mettere a disposizione dei cittadini occasioni di incontro e svago nel periodo estivo e nella prima parte di settembre, nel rispetto delle norme e prescrizioni per garantire la massima sicurezza sul piano della prevenzione del contagio da covid-19. Pertanto con atto n.201 è stato ritenuto opportuno organizzare gli eventi in collaborazione con l›associazione Pro Loco Tct, che ha dato la propria disponibilità ad occuparsi dei seguenti aspetti: rapporti e cachet artisti; oneri per logistica e allestimento aree artisti e pubblico; oneri per assistenza tecnica e service audio e video; pratiche e oneri Siae e licenza Mplc limitatamente alla rassegna di cinema all’aperto; servizio di prenotazione posti. Previsto un contributo pari a 17.500 euro. Il comune provvederà direttamente alle spese per oneri Siae, con esclusione della rassegna di cinema all’aperto, oneri di apertura extra orario del Castello della Rancia e per contributi alle associazioni che concorrono alla realizzazione del programma: 1.037 euro a favore del Circolo culturale “Tullio Colsalvatico” per l’organizzazione del “DiVento Festival”; 2.000 dell’associazione “Marche musica” per “Armonie della sera” al Castello della Rancia del 13 agosto; 3.500 a “Tolentino jazz” per la rassegna jazz; 3.300 a “Musicamdo” per l’evento del 5 settembre per un importo quantificato in 12.000. Con atto n.200 del 27 luglio 2020 la Giunta municipale ha deliberato di co-organizzare con la cooperativa sociale Educo con sede a Brescia il Summer Educocamp 2020 al Castello della Rancia nel periodo dal 24 agosto al 4 settembre 2020. Questo nuovo campus è rivolto sia ai bambini della scuola d’infanzia, dai 4 anni, sia agli studenti della

scuola primaria e secondaria di I grado. Sono previste diverse attività, tutte in lingua inglese full immersion con musica, sport, laboratori, attività teatrali escursioni e spettacolo finale. Le attività sono affidate a esperti madrelingua inglese accuratamente selezionati e formati, provenienti da tutto il mondo anglofono, materiale didattico costantemente aggiornato, possibilità di ospitare tutor madrelingua, rapporto studenti 1 a 7 per la scuola primaria, 1 a 10 per la scuola secondaria. Il pranzo sarà al sacco. Il costo previsto è di 250 euro per una settimana, la quota di iscrizione è di 400 euro per due settimane. Sconti di 15 euro se si iscrivono più figli e 80 euro se si ospita un tutor. Educo è una cooperativa sociale a responsabilità limitata, accreditato dal Miur e con certificazione Tefl, che realizza attività e servizi socioeducativi e didattico formativi. Il Campus di Tolentino è organizzato in collaborazione con l’associazione Tolentino Arte e Cultura, gestore delle strutture museali della città e del Castello; tra le attività didattiche sono previste visite guidate in lingua ai musei di Tolentino. La collaborazione si sostanzierebbe, da parte del comune, nella messa a disposizione del Castello della Rancia, rimanendo a carico degli organizzatori oneri e responsabilità tutte in ordine alla corretta organizzazione e gestione delle attività, ivi compreso il rispetto delle linee guida nazionali e regionali in materia di contenimento del contagio per l’emergenza covid-19. Le diverse attività svolte dalla Ludoteca del Riuso – Circolo Il Pettirosso onlus – in seno al progetto Riù-niti vs il covid-19 alla sala polivalente dell’ex centrale idroelettrica del Ponte del Diavolo hanno incontrato il gradimento dei genitori e dei bambini che hanno frequentato i laboratori. Sulla base di ciò e della richiesta formulata dal Circolo Il Pettirosso le attività sono state prorogate nel periodo compreso tra il 17 agosto e l’11 novembre 2020. Non essendo possibile, per motivi logistici e considerato l’inizio dei lavori nella zona sottostante il Ponte del Diavolo, la Giunta municipale con atto n.199 ha messo a disposizione gli spazi della tensostruttura che è nella zona retrostante la Basilica di San Nicola con accesso da via Bezzi per organizzare i laboratori e tutte le attività della Ludoteca Riù. Il comune di Tolentino è proprietario dello stabile delle ex Carceri pontificie nel centro storico cittadino, in piazza Martiri di Montalto, che a seguito dei lavori di ristrutturazione

è stato adibito ad accogliere attività commerciali e direzionali e attualmente inagibili a causa del sisma del 2016. A seguito della rinuncia di uno degli affittuari del diritto di prelazione, l’Amministrazione comunale con delibera n.190 del 20 luglio 2020 ha deciso di acquisire i beni mobili ivi depositati, avendo in tal modo la possibilità di porre in locazione i locali già arredati per uso commerciale, una volta restaurati e dunque maggiormente appetibili e con un valore locatizio maggiore. La Giunta municipale, con delibera n.190 del 14 luglio 2020, ha confermato l’area esterna, fatta salva una più esatta successiva definizione, vicino al costruendo Campus scolastico per gli istituti superiori, dove erigere un nuovo edificio scolastico che possa ospitare parte della popolazione scolastica della scuola “Don Bosco” nell’area, attualmente ricompresa nell’Ambito n.10 del Piano particolareggiato contrada Pace e classificata nel vigente Piano regolatore generale “C3 – Aree miste per la residenza, servizi pubblici di tipo urbano e terziario avanzato”. Contestualmente è stato dato mandato agli uffici comunali finanziari per la nomina di perito valutatore che rediga perizia di stima sul valore di acquisizione delle aree. L’intento dell’Amministrazione comunale, dopo che gravissimi eventi sismici hanno colpito dal 24 agosto 2016 il territorio comunale, danneggiando strutturalmente moltissimi edifici privati e pubblici, tra i quali anche la scuola “Don Bosco” è quello, in sintonia con il Governo centrale e la Regione, di rendere in primis le scuole di ogni ordine e grado “sicure”. Pertanto è stato deciso di trasferire il contributo già concesso per la riparazione dei danni subiti dalle scuole “Don Bosco” e “Bezzi”, a beneficio della costruzione di due nuovi edifici scolastici, di cui uno in pieno centro storico a pochissima distanza dall’edificio esistente, e l’altro vicino al nuovo Campus scolastico degli istituti superiori. I due nuovi edifici dovranno rispettare rigorosamente la normativa sismica in vigore, individuando la loro ubicazione, in parte nell’ambito del centro storico e in parte in un’area esterna a sé stante, individuata vicino al costruendo Campus scolastico degli istituti superiori. L’Amministrazione comunale, in attuazione del programma di sostegno alle attività commerciali del centro storico ha concesso contributi finalizzati al supporto di iniziative che richiamino visitatori e rivitalizzino il centro storico cittadino. Tra gli eventi che possono rientrare nel programma vi sono gli eventi


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organizzati dalle attività di somministrazioni di alimenti e bevande allestiti all’interno o all’esterno dei locali del centro storico, i quali oltre ad incrementare le vendite degli organizzatori degli stessi, hanno riscontri positivi anche nei confronti delle altre attività commerciali, che vedono incrementato l’afflusso di visitatori. La Giunta municipale con delibera n.189 ha così ritenuto necessario incentivare e sostenere tali iniziative, che producono un indubbio beneficio per tutto il settore del commercio dislocato nel centro storico e non solo, prevedendo un fondo di 1.000 euro al capitolo 941 del Bilancio di previsione 2020 e concedendo a ciascun titolare di attività di somministrazione di alimenti e bevande del centro storico un contributo pari ad 200 euro per ogni evento, piano bar, piccoli spettacoli, realizzato all’interno o all’esterno dei propri locali nei giorni 16, 23, 30 luglio 2020, fino all’esaurimento dell’importo di 1.000 euro stanziato per la suddetta finalità. A causa dei numerosi dissesti presenti sulla strada comunale Corta del Colle, che creano problemi alla viabilità oltre a costituire pericolo per il passaggio dei mezzi, si rende necessario provvedere alla relativa manutenzione straordinaria. Pertanto la Giunta municipale con atto n.187, dopo aver approvato lo studio di fattibilità redatto dai tecnici comunali, ha provveduto ad incaricare Giovanni Francioni per la progettazione definitiva-esecutiva,

inclusi direzione lavori e coordinamento per la sicurezza. L’intervento è inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2020-2022 ed è finanziato mediante fondi comunali per una spesa complessiva di 209 mila euro. I lavori saranno finalizzati al ripristino dell’intero manto stradale per una lunghezza complessiva di 2 chilometri e consisterà nella livellazione di porzioni di strada, per poi procedere alla stesura del conglomerato bituminoso di tipo binder chiuso. Nei giorni scorsi la Giunta municipale ha approvato anche il progetto esecutivo e a breve verrà pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori. Sono iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo centro tennis in contrada Pace di Tolentino, poco lontano dalle sale Multiplex. Sono stati tagliati diversi pioppi nell’area dove dovrà sorgere il complesso sportivo. L’importo complessivo del progetto esecutivo, approvato con delibera n.178 del 6 luglio 2020, è 3.107.081,31 euro. I lavori avranno una durata di 270 giorni. La Giunta comunale per l’intervento è ricorsa al partenariato pubblico-privato così nei mesi scorsi il comune ha avviato la procedura di gara per l’affidamento del contratto di disponibilità. A seguito dell’espletamento della procedura di gara è stata approvata per conto del comune di Tolentino la proposta di aggiudicazione

del contratto di disponibilità a favore del concorrente costituito da: Progetto immobiliare 2.0, mandataria, Ilio Mancini, Tennis service, associazione dilettantistica tennis Tolentino Tica, mandanti. Il progetto esecutivo per l’intervento inerente la realizzazione del nuovo centro tennis in contrada Pace è stato redatto dal geometra Andrea Sopranzetti. Verranno realizzati sette campi da tennis, due in sintetico, cinque in terra rossa, due patel, due spogliatoi, palestra e bar. I campi da tennis quindi si trasferiscono dal complesso tra le vie delle Cartiere, Germondani e Santini alla zona Pace. L’attuale area campi da tennis è stata venduta a un milione e 450mila euro alla Progetto immobiliare 2.0 e di seguito c’è stata la variazione al Piano regolatore generale: l’area si è trasformata da zona per attrezzature sportive a ristrutturazione urbanistica cioè per destinazione residenziale e commerciale. La variante è stata adottata lo scorso anno dal Consiglio comunale con i voti della maggioranza. Il locale interno all’ex centrale idroelettrica del Ponte del Diavolo sarà presto interessato da lavori di manutenzione straordinaria in modo da adibirlo a sala lettura. La Giunta municipale con delibera n.176 ha approvato la perizia di spesa sommaria dell’intervento, ammontante a complessivi 35mila euro, che prevede la realizzazio-

ne di lavori riconducibili alla manutenzione straordinaria del locale. L’intero onere di spesa sarà finanziato con imputazione al capitolo 1066, competenza 2020, tramite l’utilizzo del risarcimento assicurativo dovuto dai danni del sisma. Sta di fatto che il comune di Tolentino ha subito con gli eventi sismici, iniziati il 24 agosto 2016, pesantissimi danni al patrimonio edilizio, tra i quali l’inagibilità di palazzo Fidi, sede della Biblioteca comunale. Ecco, allora, che ha deciso di correre ai ripari. In attesa di ricevere i contributi statali di cui al d.lgs.189/2016 destinati alla ricostruzione post sisma, riparazione e ripristino degli edifici pubblici, l’Amministrazione comunale ritiene opportuno provvedere all’allestimento di una sala lettura in una struttura di sua proprietà, facendo ricorso ai fondi del risarcimento assicurativo dei danni da sisma. Tra gli immobili di proprietà comunale è stato individuato il locale interno all’ex centrale idroelettrica del Ponte del Diavolo, per la quale si rendono necessarie alcune lavorazioni di adeguamento, riconducibili a opere di manutenzione ordinaria. I lavori consistono nella piccola sistemazione esterna dell’area; nella ripresa degli intonaci interni e tinteggiature; nell’implementazione dell’impianto elettrico, di illuminazione e realizzazione di rete wireless.

Nuova figura sanitaria al centro di medicina dello sport: la Podologa Nel mese di settembre, riprendono tutti i corsi delle numerose associazioni sportive presenti sul territorio marchigiano, molte delle quali convenzionate con il Centro di Medicina dello Sport delle Terme Santa Lucia. Quest’anno l’offerta del settore è ancora più strutturata ed è grande la cura da parte del qualificato personale del reparto, diretto dal Dott. Danilo Compagnucci, che si avvarrà della collaborazione professionale di una nuova figura sanitaria, la PODOLOGA, per rispondere al meglio alle tante richieste di consulenza volte a prevenire le “patologie del piede” molto spesso legate all’attività sportiva. Da pochissimi anni la podologia è riconosciuta come vera e propria specializzazione dopo il corso di laurea triennale in Medicina e Chirurgia e per il suo esercizio è necessaria l’iscrizione all’Albo Professionale della Regione di appartenenza. Il podologo si occupa della cura e prevenzione di tutte le patologie del piede, dai trattamenti base come il corretto taglio delle unghie e la rimozione delle callosità fino all’approfondimento e rimozione delle cause di patologie più serie che hanno come conseguenze stati infiammatori dei tendini, lesioni ed edemi. Molto importante è anche la prevenzione e cura del piede diabetico, seria patologia che nei casi gravi può portare all’amputazione e di cui si sottovalutano spesso i campanelli d’allarme. Nel campo della podologia rientrano: onicopatie del piede (prevenzione e cura), onicomicosi, alterazioni delle unghie (ipertrofie o distrofie), onicogrifosi (ispessimento curabile con trattamenti che riescono a dare sollievo ai pazienti) alterazioni cutanee del piede, iperidrosi (eccessiva sudorazione) disidrosi (secchezza della cute) verruche plantari, stati antalgici ed infiammatori del piede. Rientrano in queste ultime patologie le tendiniti, fasciti plantari, metatarsagie, talloniti. Ad inaugurare l’apertura di una collaborazione così importante per il settore di Medicina dello Sport, è la dott.ssa Francesca Carletti, laureata in Podologia all’Università Tor Vergata di Roma che sta altresì conseguendo un Master in Podologia Sportiva, una giovanissima e preparata professionista del nostro territorio grazie alla quale sarà possibile garantire diagnosi e cure, ancora più performanti, ai tantissimi atleti amatoriali o professionisti che vorranno affidarsi alle consulenze dei medici delle Terme.

Un esatto approccio medico alle patologie del piede permetterà di arrivare alle cause, non solo per curarle attraverso strumenti appositi come la pedana per l’esame del passo statico e dinamico, il laser ed il taping ma soprattutto, per evitare che si ripresentino, potrà intervenire con soluzioni antalgiche e prevenire future patologie in stretta collaborazione con i medici di base o gli specialisti per raggiungere un’ attenta e corretta anamnesi. La podologia va quindi a completare un servizio già altamente qualificato, quello della Medicina dello Sport, dove è presente anche un reparto di riabilitazione e rieducazione funzionale già conosciuto come eccellenza del territorio, aggiungendo anche in fondamentale tassello all’ambulatorio di dermatologia. Le visite specialistiche in podologia potranno occuparsi anche di un’altra patologia molto diffusa nella nostra La dottoressa Francesca Carletti provincia e non solo, quella che riguarda il “piede diabetico” dove la prevenzione, con visite periodiche specifiche, può evitare gravi conseguenze come ferite, ulcere e cancrene che posso degenerare con esito più estremo nell’amputazione dell’arto. Per questo motivo è importante la collaborazione con specialisti e medici di base, ed è possibile richiedere anche visite a domicilio per pazienti allettati o con difficoltà motorie. Tra le tecniche all’avanguardia, oggi presenti alle Terme Santa Lucia, anche il chinesio taping e il laser, quest’ultimo fondamentale nella cura di affezioni come onicomicosi, verruche, stati dolorifici, onico criptosi (la cosiddetta unghia incarnita) e altre patologie podologiche. In tutti i campi della medicina è fondamentale un approccio alla storia del paziente per procedere ad un’anamnesi attenta e puntuale. Con questa figura professionale si va ad aggiungere un nuovo tassello ad un poliambulatorio già fortemente qualificato fatto di medici specialisti dall’alto profilo tecnico per un’offerta sempre più completa e competente.

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I FAVOLOSI ANNI ‘60, IN ONDA SU CANALE 14: INTERVISTA AL DR. PAOLO PASQUALI Abbiamo con noi il dottor Paolo Pasquali nella veste inedita di presentatore e ideatore, nonché produttore del programma musicale “I favolosi anni ‘60 in the world”. Paolo come è nata l’idea di questo programma? Sono un grande appassionato di musica e ho pensato di far rivivere l’atmosfera degli anni ‘60 rispolverando alcuni brani di grandi cantanti dell’epoca. Nella prima edizione abbiamo fatto un viaggio nella musica che ha fatto “volare” l’Italia riprendendo una canzone di Modugno con riferimenti socionaturali del periodo e, visto il grande successo, abbiamo pensato ad una edizione speciale di canzoni-video da tutto il mondo. Ci puoi anticipare qualcosa della prossima edizione? E’ stato emozionante rivedere ed ascoltare questi brani di

contenuti famosi che hanno segnato la storia. Molti di essi vengono continuamente riproposti ovunque, colonne sonore di film, pubblicità eccetera. In questa edizione siamo stati ospiti con grande piacere del POLITEAMA che è stato il locale più “IN” degli anni ‘60 e che oggi è tornato a rivivere grazie alla famiglia Moschini e il direttore artistico Massimo Zenobi che ringraziamo per la grande disponibilità. Abbiamo deciso di mandare in onda “I favolosi anni ‘60 in the world” in prima serata il giovedì alle 21 su Canale 14 perché negli anni ‘60 il giovedi sera era un momento speciale: era la serata in cui si andava a trovare la fidanzata e molte di queste canzoni sono state le “colonne sonore” di tanti fidanzamenti e matrimoni. Poi, in replica, ci potrete seguire la domenica alle 10 e il martedì pomeriggio alle ore 18.


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Migliore raccolta differenziata, meno abbandoni di rifiuti! In questo numero vogliamo porre l’attenzione di tutti i lettori sull’importanza di riciclare, evitando il pericoloso abbandono di pile, batterie e accumulatori di energia in genere. Per essere più precisi, con il termine “pila” o “accumulatore” si intende una fonte di energia elettrica ottenuta mediante trasformazione diretta di energia chimica, costituita da uno o più elementi primari (non ricaricabili) o costituita da uno o più elementi secondari (ricaricabili). La normativa in materia stabilisce i criteri di immissione sul mercato delle pile e degli accumulatori, con particolare riguardo a quelli contenenti sostanze pericolose, le norme specifiche per la raccolta, il trattamento, il riciclo, lo smaltimento e la promozione della raccolta. In Italia vengono raccolte e avviate al riciclo solo il 48% delle pile e accumulatori portatili immessi sul mercato (dato relativo al 2018), superando di poco la soglia prevista dalla Comunità Europea e fissata al 45%. Il Cosmari nel 2018 ha raccolto separatamente e avviato al riciclo, tramite i consorzi di filiera a cui è convenzionato, 104.899 kg di pile mentre nel 2019 sono stati raccolti e differenziati 118.819 kg. Questi sono dati importanti che testimoniano la crescente attenzione dei cittadini. Purtroppo però sono ancora molte le pile e gli accumulatori portatili che vengono gettati erroneamente, con poca attenzione e scarso senso civico, nel sacchetto giallo dell’indifferenziato oppure abbandonati o dispersi a caso nell’ambiente.

Pile e accumulatori sono molto pericolosi per la preservazione della natura poichè contengono diversi metalli pesanti, quali il piombo, il cromo, il cadmio, il rame e lo zinco, ma soprattutto il mercurio che è sicuramente il più pericoloso. Le quantità di mercurio contenute nelle pile sono minime, ma se vanno in discarica, o peggio, se sono gettate nell’ambiente il rischio di inquinamento, in particolare delle acque è molto alto. Una pila contiene circa un grammo di mercurio, quantità più che sufficiente per inquinare 1.000 litri di acqua. Le batterie al piombo, (come quelle utilizzate per tutti i mezzi di trasporto dalle automobili alle barche o per alimentare i gruppi di continuità di ospedali, centrali elettriche o telefoniche), una volta esaurite possono costituire un potenziale pericolo per l’ambiente, in quanto contengono componenti di elevata tossicità: il piombo, un metallo pesante e quindi tossico nocivo e l’elettrolita, ossia l’acido solforico, liquido particolarmente corrosivo e inquinato da piombo. Come abbiamo potuto scoprire, anche una semplice batteria di un telecomando o di un piccolo giocattolo è potenzialmente molto pericolosa per l’ambiente. Quindi ricordiamo sempre che le batterie o gli accumulatori portatili, una volta esauriti, vanno restituiti ai rivenditori dove si acquistano quelli nuovi oppure possono essere conferiti presso centri di raccolta comunali (isole ecologiche) ma mai abbandonati! Inoltre, se si vuole far del bene all’ambiente, si consiglia di utilizzare batterie ricarica-

bili che si possono usare moltissime volte e quindi rappresentano un risparmio, riducendo pertanto la produzione di un rifiuto nocivo e pericoloso se non smaltito correttamente. Per quanto riguarda Tolentino, queste le percentuali della raccolta differenziata in questi ultimi mesi dell’estate 2020: giugno 74,02%; luglio 74,66%. Un buon andamento che migliora quanto fatto nei primi mesi di questo 2020 e che vede la percentuale media annuale su sette mesi, gennaio – luglio, attestarsi al 71,76%. Si può certamente fare meglio e quindi è necessario un maggiore impegno da parte di tutti. Migliore raccolta differenziata, meno abbandoni di rifiuti!!! Insieme possiamo fare la differenza!


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IL SENSO DELLA VISTA NELL’ANZIANO Verso Sera dott.Franco Belluigi

La vista è senza dubbio il più importante dei nostri sensi, continuamente utilizzato per avere la percezione dell’ambiente che ci circonda. Il processo della visione inizia con la luce che attraversa l’occhio fino alle cellule sensibili della retina. Queste particolari cellule trasformano lo stimolo luminoso in impulso elettrico in grado di viaggiare , tramite il nervo ottico, fino alla corteccia visiva, a quella parte di cervello, cioè, sede della formazione delle immagini e delle innumerevoli connessioni legate alla memoria visiva. Nel corso dell’evoluzione la quantità di corteccia cerebrale dedicata alla elaborazione dei segnali visivi è notevolmente aumentata a dimostrazione di come nella specie umana sia prevalente e predominante il ricorso alla vista rispetto agli altri sensi nello svolgere le attività quotidiane. Purtroppo anche l’occhio, col passare degli anni, va incontro a un deterioramento della propria funzione, molto spesso nell’anziano la vista è indebolita con conseguente ridotta autonomia personale, difficoltà a riconoscere le persone incontrate per strada, mancata identificazione

degli ostacoli lungo il cammino, rischio di cadute, eccetera. Sono quattro le principali patologie dell’occhio in agguato con gli anni, la prima (presbiopia) in realtà non è una malattia, ma un processo naturale legato all’età che inizia già a 40-45 anni, il paziente si accorge che non riesce più a mettere a fuoco gli oggetti vicini e ad esempio, per leggere un giornale, deve …allontanare la pagina. La soluzione in questo caso è semplice e immediata: gli occhiali. Nella seconda patologia (cataratta) si riduce la quantità di luce che raggiunge la retina perché il cristallino, quella piccola lente posta dietro la pupilla, ha perso la sua trasparenza, le conseguenze sono: visione annebbiata, colori sbiaditi, presenza di aloni, grave deficit visivo nelle ore notturne, in questo caso la soluzione è chirurgica: sostituzione del cristallino. La terza patologia è molto più insidiosa perché, se non diagnosticata in tempo, può portare alla perdita definitiva della vista, si tratta del glaucoma, in questa malattia aumenta, per varie cause, la pressione dei liquidi interni dell’occhio con danno progressivo e irreversibile a carico delle fibre del nervo ottico poste in fondo alla retina, esiste per fortuna una terapia medica in grado di controllare la malattia che nelle prime fasi è asintomatica, ecco

perché sono importanti controlli periodici della pressione oculare e del campo visivo dall’oculista. L’ultima e più grave patologia dell’occhio è la degenerazione maculare legata all’età in questo caso è la retina stessa che si ammala proprio nella porzione centrale (macula) sede della visione distinta, le conseguenze sono la perdita della vista soprattutto al centro del campo visivo e la distorsione delle immagini, la patologia è progressiva. Ancora non si conoscono cure definitive, può capitare che un paziente, molto avanti con gli anni, ma in buona salute, debba rassegnarsi a un calo progressivo e costante della vista. D’altra parte le attuali tecnologie di supporto (videoingranditori, applicazioni per computer, ecc…) e una innata capacità del cervello umano di adattarsi alle mutate condizioni di salute, pos-

FREE SPORT FESTEGGIA 20 ANNI DI ATTIVITA’ Festeggia 20 anni Free Sport, negozio di articoli sportivi a Tolentino, in via Fernando Tambroni, a Palazzo Europa. Free Sport apre così le porte nel 2000 in pieno centro storico della città. E’ nato quando Antonia Mattiacci, commerciante, decide di dar vita ad un negozio interamente dedicato allo sport. Anche i figli, Marco e Mauro, che ora gestiscono l’attività, si lasciamo coinvolgere da questa avventura, con il desiderio sempre costante di rendere Free Sport un vero punto di riferimento per tutti coloro che cercano i migliori consigli adatti allo sportivo. Nel negozio si trova il prodotto più adatto alle esigenze di ogni sportivo. Se d’estate è possibile trovare un ampio assortimento per

tutto ciò che concerne lo sport e la vita all’aria aperta per trekking e running, nel periodo invernale si offre un servizio a 360 gradi per quanto riguarda gli sport invernali con la vendita, il noleggio e la riparazione di sci e snowboard. Marco e Mauro vi aspettano in negozio sempre con la loro gentilezza e cordialità per ogni vostra esigenza.

sono restituire una buona qualità di vita alla persona anziana affetta da deficit visivo. La perdita progressiva della vista molto spesso non si associa a un ritiro sociale definitivo (un esempio è il grande scrittore Andrea Camilleri recentemente scomparso) proprio perché dalla integrazione tra le risorse interiori dell’anziano ipovedente e le attenzioni e le cure (leggi gli affetti) delle persone che lo circondano si pongono le basi per una condizione di vita serena e stabile nel tempo. Loris Paolucci (Medico di Medicina Generale Tolentino. Specialista in Gastroenterologia e Igiene e Medicina Preventiva. Medico Tutor del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Marche). di Carla Passacantando


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ZONA TRENTO TRIESTE Appartamento mq 70 in buone condizioni al 2° piano, senza ascensore, in piccola palazzina. Zona tranquilla e silenziosa vicino al centro e ai servizi. Appartamento composto da: Ingresso, Sala, Cucina abitabile, Camera matrimoniale, Bagno e ripostiglio con possibilità di seconda camera. Garage mq. 18. Classe Energetica G. €75.000 Rif. A46 T

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