Multiradio Press News settembre 2019

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di Carla Passacantando

Dialogare con il medico Franco Belluigi è un grandissimo onore, ma allo stesso tempo ci si trova in imbarazzo per quante domande vorremmo fargli. Potremmo parlare ore ed ore con lui per saperne di più sulla sua attività, sul suo impegno legato al sociale, sulla storia della città e la vita della società tolentinate. E’ un piacere ascoltare i suoi racconti e aneddoti.

editoriale

di Carla Passacantando

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Riprendiamo il lavoro di sempre dopo aver trascorso un periodo estivo strano per via del grande caldo, del cambiamento degli stati d’animo a causa dell’instabilità politica che ci ha sorpresi nel bel mezzo delle ferie e per via delle recenti scosse sismiche che ci hanno fatto ripiombare nell’atmosfera di paura che pensavamo di esserci lasciati alle spalle. Inoltre, i ritardi della ricostruzione post sisma sono sotto gli occhi di tutti, tanto che, per la ricorrenza dei tre anni dal terremoto è stato realizzato e trasmesso dalla Rai un servizio, triste, quasi di routine, che lo ha evidenziato. Insomma, la situazione non è bella! Se da una parte i lavori per la sistemazione del dopo terremoto vanno a rilento dall’altra c’è una città sempre più vuota. E’ certo che con le festività di San Nicola le piazze si ripopoleranno, ma una volta terminati i festeggiamenti, queste, ritorneranno ad essere nuovamente vuote. Speriamo bene. Si ricomincia così, dopo il periodo estivo, a lavorare guardando al futuro con un briciolo di speranza. Buona lettura. MPN settembre 2019

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Anno XIII n. 8 - settembre 2019 - numero chiuso in redazione in data 8/9/2019 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Dir. Resp. dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it - Tel. 0733 960241

FRANCO BELLUIGI: UN MEDICO IMPEGNATO NEL SOCIALE


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...segue dalla prima

Ci racconti le sue esperienze vissute nel tempo. «Sono un tolentinate purosangue che ha raggiunto l’età di 84 anni. Ho frequentato il liceo classico a Tolentino, poi l’università a Bologna. Non ero uno studente modello tanto che mi sono un po’ attardato nel conseguimento della laurea. Mi sono poi specializzato in geriatria, dal 1966 al 1970 ho lavorato in ospedale, al Geriatrico di Ancona. Per motivi legati sempre a problemi familiari, piuttosto che a condizioni tipiche della politica ospedaliera, ho chiuso questa esperienza e ho raggiunto Tolentino dove ho fatto il medico di famiglia. Una volta andato in pensione, all’età di 70 anni, mi sono attardato nella professione facendo il medico del lavoro e smettendo di lavorare circa tre mesi fa. E’ stata una vita ricca di esperienze. La professione di medico ti dà una posizione privilegiata in quanto ti fa conoscere un pochino quello che ti sta attorno. Ho fatto parte, inoltre, del volontariato tanto che sono stato presidente nazionale dell’Avulss per 14 anni, mentre sono ora presidente dell’Oari, Associazione per una pastorale di comunione e speranza dell’uomo che soffre. Mi sono impegnato politicamente per circa 10 anni, quando la politica era un po’ più seria di oggi. L’ho fatto soprattutto per migliorare la qualità nel sociale. Come volontario mi sono sempre interessato alla vita degli altri. All’interno di questo percorso sono stato presidente del Comitato di gestione della locale Casa di riposo, del Rotary di Tolentino del quale sono stato anche uno dei fondatori. Ho vissuto queste ultime esperienze abbastanza bene nel senso dell’impegno, della presenza, quindi non mi sono mai tirato indietro davanti a qualche difficoltà».

La famiglia Belluigi è storica per la città di Tolentino. «La famiglia Belluigi è da 200 anni a Tolentino. Le sue origini risalirebbero al ‘500, a Siena. La prima generazione, questa è la quarta o quinta, a Tolentino risale al 1820 dove si è distinta con Niccolò Belluigi, farmacista dell’epoca. La famiglia ha sempre partecipato alla vita sociale della città». Come è nata la professione di medico? «Mio zio era preside della facoltà di ingegneria di Cagliari e, tra l’altro era il mio padrino, così pensavo di seguirlo nella sua disciplina, ma mi sconsigliò. Ecco, allora, che a quel punto decisi di fare il medico. Avevo una passione ed un enorme interesse per tale professione. Se dovessi rinascere rifarei il medico. E’ stato un impegno forte ed importante nell’ambito del quale ho avuto molte soddisfazioni dal punto di vista umano». Come è cambiata la figura del medico nel tempo? «Sono medico da 55 anni. La medicina è cambiata, oggi di fronte ad una patologia si va subito al sodo, alla specialistica. Non c’è più quel rapporto umano tra medico e paziente. All’epoca facevamo parte di un percorso familiare che ci vedeva impegnati con interesse ed amore, quando oggi non succede più. Prima che arrivasse la guardia medica facevamo il medico tutti i giorni. Mi ricordo di non avere mai chiuso il telefono, non perché ero bravo, ma per una scelta che avevo fatto. Con tutto il rispetto che ho per i giovani medici di oggi, tra questi c’è anche mio figlio, posso affermare che forse la cultura è migliorata, ma il rapporto umano ed interpersonale si è modificato in senso peggiorativo. Ora ci si affida alla diagnostica strumentale e non all’occhio clinico come una volta anche per una medicina difensiva. Oggi l’errore può essere pagato con una denuncia. La medicina è migliorata grazie alla tecnologia, mentre è peggiorata da un punto di vita interpersonale. Il medico ieri era un amico, una persona di riferimento. Oggi è un tecnico. Tanti anni fa un pretore mi chiese di fare una ricetta in strada, ma risposi che l’avrei fatta solo in ambulatorio. Proprio per la dignità che meritava la mia professione».

Che consiglio darebbe ai giovani che volessero abbracciare la professione di medico? «Direi di seguire gli studi di medicina se c’è in loro una grande passione verso tale disciplina. Non deve essere una scelta di comodo, ma deve derivare dalla motivazione di vivere questa esperienza umana in linea con il giuramento di Ippocrate». Come vede oggi il futuro della città di Tolentino? «Ora vivo un po’ meno Tolentino, da tre anni mi sono trasferito in Ancona. Ho nostalgia per la mia città. Dopo il sisma vedo una Tolentino distrutta, non più viva come prima e per ritornare a risplendere come una volta ci vorranno tanti anni. Credo, per l’età che ho, che non la rivedrò per quello che era, una città bella, accogliente, dove si viveva bene. Il futuro di Tolentino è legato anche alla politica, a quella vera. Oggi non è facile fare una buona politica». Si è sempre impegnato per la casa di riposo così sarà consapevole delle mutate esigenze. Sono aumentate le richieste di nuovi ospiti con la popolazione che è a crescita zero. Come si dovrebbe intervenire? «La casa di riposo in tempi passati si realizzava in periferia perché era una vergogna andare a viverci. Una mentalità che un po’ è rimasta. La casa di riposo non può più essere gestita oggi come allora. Ora si può decidere di andare “all’ospizio” anche se si è in buone condizioni di salute, è il caso di una persona che rimane vedova o sola e necessita di protezione sociale. La mentalità deve quindi cambiare: la casa di riposo oggi non è solo una struttura assistenziale, ma anche alberghiera. Deve essere prevista all’interno una comunità alloggio dove vengono forniti agli ospiti servizi di supporto e di accompagnamento. La casa di riposo di Tolentino sta cambiando, naturalmente bisogna uscire dagli schemi tradizionali che l’avevano caratterizzata, infatti una struttura al passo con i tempi non può non tenere conto dello stato di salute dell’ospite. Una volta la casa di riposo era la struttura dei vecchietti, dei poveri, mentre oggi deve essere per tutti una comunità alloggio accogliente così quella tolentinate deve essere ampliata per ospitare i tanti cittadini che si trovano nelle condizioni già espresse.

La società invecchia, nell’arco di dieci anni la speranza di vita per una donna sarà superiore a 90 anni, mentre per l’uomo inferiore. La struttura di Tolentino non sarà più adeguata perché ci sono 600 famiglie mononucleari. Ho sempre pensato a questo progetto: la casa di riposo deve essere gestita come una casa albergo e non solo come una struttura assistenziale di tipo ospedaliero». Lei ha vissuto una Tolentino del benessere, educata e ricca. Ha nostalgia di quei tempi? «Una volta c’era un rapporto umano diverso, colmo di valori, c’era maggior rispetto. I bambini erano più educati, la scuola era diversa. Tolentino all’epoca ha vissuto il boom economico con la Nazareno Gabrielli e molte altre aziende. Ho un po’ nostalgia della Tolentino che fu, dei personaggi e delle famiglie dell’epoca che aiutavano chi ne aveva bisogno. Dovremmo ricordare questi personaggi un po’ di più. L’altruismo era vissuto in maniera piena. Ho avuto l’opportunità di avere rapporti con molti cittadini che hanno fatto la storia di Tolentino ed amato la città, come Brandi e la sua famiglia, il pittore e sindaco di Tolentino Luigi Mari, David Passini, Bruno Martarelli, Franco Moschini, Sergio Cappelletti, Roberto Massi, Arnaldo Marcelletti, Giorgio Ciommei ed altri personaggi della società tolentinate. Ho nostalgia di quella Tolentino che offriva l’immagine di una città laboriosa, rispettosa, di benessere. Oggi esiste una politica del contro, ieri in generale si viveva una politica più costruttiva e più rispettosa della persona». Ringraziamo il medico Franco Belluigi per la disponibilità e preziosa collaborazione che presta a Multiradio Press News.



Quattro volte Diciannove

Enzo Calcaterra di

- RITORNI Le ultime quattro puntate di questa pagina saranno dedicate ad altrettanti avvenimenti accaduti giusto un secolo fa nella nostra Tolentino. Il 1919 fu storicamente significativo per una gran quantità di motivi che qui non è possibile elencare. Ma, va aggiunto, anche per le conseguenze che le vicende di quell’anno fatidico produssero su buona parte del 900. A modo mio, ho voluto rinfrescare la memoria di noi posteri evocando quella dei nostri comuni antenati, i quali condivisero la storia di un’Italia e di un mondo che stavano rapidamente quanto tumultuosamente mutando. Era appena terminata una spaventosa guerra mondiale. Tutti, più o meno consapevolmente, provavano il medesimo sentimento: « Siamo morti, abbiamo ucciso e siamo stati uccisi,/non siamo più i noi stessi di prima./Mi sento nuovo, bramoso di partire ancora» (D. H. Lawrence). Per milioni di soldati era tempo di ritornare a casa. Tempo di smobilitazione. A Tolentino cominciarono a rientrare dai vari fronti e campi di prigionia a decine, a centinaia. Mutilati o invalidi, lacerati nell’animo e nella mente, prostrati, smarriti, sconvolti, ma con una gran brama di riprendere a vivere, far sentire la loro presenza, mettere alla prova energie e speranze di sopravvissuti tra i molti sommersi. Che io ricordi, il primo ritorno di cui sentii raccontare in famiglia fu quello di mio nonno Nazzareno, fante contadino. Partito a 19 anni, combattente a 20, prigioniero fino a 22, più simile a fantasma che uomo. I postumi della terribile esperienza lo avevano infatti ridotto ad un “morto che cammina”. Solo la sua forte fibra impedì che passasse tra i più che lo avevano preceduto in guerra e in prigionia. La smobilitazione di milioni di reduci andò avanti fino a tutto il ’19 e riguardò soldati, ufficiali di diverso grado, soprattutto una gran massa di combattenti che avevano partecipato alla guerra, anche se non ne avevano condiviso fin dall’inizio motivazioni, convinzioni, ragioni ideologiche, culturali, politiche. Tolentino non aveva voluto né sognato la guerra, eppure l’aveva fatta fino in fondo con senso del dovere e totale dedizione di tutte le sue risorse. Come per il resto d’Italia, ritornavano però d’attualità le diverse posizioni e contrapposizioni che avevano preceduto la partecipazione al conflitto e l’avevano accompagnato fino all’ultimo giorno. La città aveva avuto i suoi caduti, i di-

spersi, i mutilati, i prigionieri e (perché negarlo?) anche i disertori, i dissidenti, finiti sotto processo per essersi rifiutati di partecipare a una guerra che ritenevano ingiusta. Le differenti sensibilità riemersero nell’immediato dopoguerra, quando i reduci sentirono il bisogno di unirsi in associazioni che li rappresentassero nella nuova realtà del Paese, li tutelassero, ne amplificassero aspettative, progetti, necessità, presso le istituzioni e l’opinione pubblica.

soprattutto la parte più convintamente patriottica, gli ex interventisti, i fautori di un nazionalismo che cercava nuovi sbocchi nella difficile pace che si andava profilando. Intanto, riprendevano vigore le questioni socioeconomiche, le rivendicazioni, le lotte che il conflitto aveva solo rinviato. Anche Tolentino si preparava così allo scontro che proprio dal ’19 avrebbe assunto toni sempre più aspri, sostituendo alle trincee della Grande Guerra barri-

Anni Trenta. Raduno di reduci tolentinati.

L’eco degli avvenimenti nazionali si fece subito sentire anche a Tolentino, proprio nel corso del 1919. Anche qui sorsero rapidamente le due associazioni maggiormente rappresentative di altrettante memorie e aspirazioni: la Lega Proletaria dei Mutilati Invalidi e Reduci di Guerra e L’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, fondate a pochi mesi di distanza l’una dall’altra. Vi si intravedevano già gli schieramenti che si sarebbero confrontati nei successivi due anni, fino alla presa di potere del Fascismo. La Lega Proletaria era erede della grande tradizione operaia che aveva accompagnato lotte e conquiste negli anni precedenti. Raccoglieva a coordinava l’associazionismo delle leghe locali di sinistra maschili e femminili, riproponendo con forza l’antimilitarismo socialista e la condanna della guerra. L’Associazione Combattenti rappresentava

cate non meno cruente. Le istanze di tanti uomini che ritornavano alla vita civile, i loro disagi, le frustrazioni, illusioni e delusioni, avrebbero costituito il terreno su cui misurare le forze popolari. Era solo la vigilia di una “pace armata” i cui sviluppi ben conosciamo. Il Fascismo assorbì tutto questo alla sua maniera: l’Associazione Combattenti passò, come le memorie del conflitto appena concluso, sotto il suo controllo; Lega Proletaria e organizzazioni affini vennero dissolte o ridotte alla clandestinità; i partiti costretti a organizzare il proprio dissenso in altre forme. Agli ex combattenti non restarono che raduni e cerimonie commemorative, discorsi solenni, parate nostalgiche e tanta, troppa retorica. Prima o poi, capirono – almeno chi volle e seppe – che ormai la smobilitazione non avrebbe più riguardato il loro status di reduci, ma la loro coscienza. Per vent’anni e più.


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Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta, dopo un’ampia discussione, ha approvato il nuovo piano per la sosta. Undici i voti favorevoli e due i contrari, quelli del Partito democratico, mentre entrambi gli esponenti del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto in quanto usciti per protesta. Il progetto è stato illustrato dal vicesindaco Silvia Luconi alla presenza di Graziano Natali, amministratore delegato dell’Azienda speciale servizi municipalizzati e dei dirigenti dell’ente Sandro Meschini e Rosalia Calcagnini. Il nuovo piano sarà gestito per 25 anni dall’Assm la quale provvederà anche alla manutenzione. E’ prevista una spesa pari a 2 milioni e 500mila euro per le opere di rifacimento, compresi i tre parcheggi di cintura, Foro Boario, Matteotti, Filzi. Il progetto prevede alcune estensioni rispetto a quello attuale e l’attivazione della sosta a pagamento nei parcheggi di cintura dopo averli dotati degli appositi parcometri e aver eseguito i necessari interventi manutentivi. Sostare nei suddetti tre spazi, inseriti nella zona verde del piano, costerà 40 centesimi all’ora, mentre nella zona blu, che com-

APPOVATO IL NUOVO PIANO PARCHEGGI: CRITICHE LE OPPOSIZIONI prende la parte del centro storico, la tariffa oraria sarà di un euro e 20 e nella zona rossa, quella periferica, 70 centesimi. È prevista, inoltre, la sosta gratuita per la prima mezz’ora nelle zone blu e rossa, ma non per la verde. La fascia oraria di pagamento sarà dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 20. La sosta, inoltre, sarà gratuita nei giorni festivi e la notte in tutte e tre le zone. Per avviare il nuovo piano parcheggi occorrerà cambiare tutti i parcometri allestendone dei nuovi, di ultima generazione. Nuove regole quindi per la sosta che hanno scatenato critiche da parte delle minoranze. «È mancata – ha detto il grillino Gian Mario Mercorelli - la partecipazione nella redazione del piano. Abbiamo ricevuto i documenti finanziari relativi al piano parcheggi solo pochi minuti prima dell’inizio della seduta. Sono favorevole alla gestione dei parcheggi da parte dell’Assm, ma proponiamo di mettere i posti auto del centro storico a disco orario per 5 anni per dare respiro al tessuto urbano, mentre quelli di cintura a pagamento». Richiesta che poi non è stata accolta dalla maggioranza. Anna Quercetti dei Dem ha di-

chiarato: «In questo piano non trovo alcuna caratteristica che possa dare giovamento ai commercianti o a chi voglia avviare un’attività. Ora per sostare un giorno intero in un parcheggio di cintura costerà 4 euro e se consideriamo le ore notturne arriviamo a 9.60. A Macerata il pagamento fino alle 19 è di 3 euro». Dopo gli interventi dei consiglieri di maggioranza Monia Prioretti e Leonardo Salvatori è stata la volta del sindaco Giuseppe Pezzanesi. Il primo cittadino ha accusato: «Non capisco la posizione del Pd visto che questo piano è nato proprio quando i democratici erano alla guida della nostra città. Avere un piano parcheggi che prevede la sosta gratuita per la prima mezz’ora significa avere tutti gli spazi bianchi che rappresentano un incentivo alla sosta breve per una commissione o la colazione». L’assise si è poi surriscaldata così il consigliere Mercorelli insieme a Martina Cicconetti del M5s ha lasciato l’aula contestando il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Ceselli, per il mancato rispetto del regolamento comunale da parte di quest’ultimo. La seduta, comunque, si è aperta con la risposta da parte dell’Amministrazione comunale all’inter-

rogazione presentata dai consiglieri Luca Cesini e Anna Quercetti del Pd e Gianni Corvata del Laboratorio delle idee per Tolentino sulla “Riqualificazione piazza Martiri di Montalto”. Luca Cesini ha illustrato l’interrogazione affermando che il cantiere che si è aperto sulla piazza è privo di segnaletica e di una adeguata illuminazione ed allo stesso tempo ha chiesto quando terminerà l’intervento. Il vice sindaco ha risposto che l’ultimazione dei lavori è programmata per il 28 agosto, mentre ha spiegato che l’illuminazione della piazza è costata 12mila euro e prevede una riduzione di energia elettrica con un risparmio annuale di 24mila euro. Parere favorevole unanime, inoltre, ha ottenuto l’aggiornamento n.2 del programma triennale dei Lavori pubblici 2019/2021 e del relativo elenco annuale. Nella penultima assise in apertura, invece. l’Amministrazione comunale ha risposto alle interrogazioni presentate dai consiglieri Corvatta, Quercetti, Cesini e aventi per argomento la “Videosorveglianza” e “Organigramma Protezione civile”. In seguito alle dimissioni del consigliere del Pd Bruno Prugni è stata nominata quale nuovo vice presidente del Consiglio comu-


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nale Anna Quercetti, sempre del Pd. Approvata con 10 voti favorevoli e 3 contrari delle minoranze la salvaguardia degli equilibri di Bilancio dell’esercizio finanziario 2019, art.193 D.Lgs n.267/2000. Adeguati i compensi del Collegio revisori dei conti con 10 voti fa-

vorevoli e 3 contrari delle minoranze. Approvato sia il nuovo Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare con 10 voti favorevoli e un contrario, Mercorelli e 2 astenuti, Corvatta e Cesini. Con 10 favorevoli e 2 contrari, Corvatta e Cesini è stato appro-

vato anche l’aggiornamento n.1 del programma triennale dei Lavori pubblici 2019-2021 e del relativo elenco annuale. Riguardo al sisma 2016, l’accordo di programma Regione Marche, Provincia di Macerata e Comune di Tolentino per la realizzazione del Campus scuole secondarie di II grado è stata approvata la nuova planimetria delle aree del campus con 10 voti favorevoli e un contrario, Mercorelli e 2 astenuti, Corvatta e Cesini. Parere favorevole unanime è stato espresso allo scioglimento della convenzione tra i comuni di

Tolentino e Sefro per la gestione in forma associata della segreteria comunale. Approvato all’unanimità da tutte le forze politiche l’atto di indirizzo politico che esprime la contrarietà del Consiglio comunale al progetto di realizzazione di un impianto di recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termovalorizzazione con produzione di energia termica e elettrica ubicato in contrada Cisterna di Tolentino della Biorecovery. Approvato, infine, l’adeguamento del Piano comunale di emergenza di Protezione civile per la realizzazione di una struttura socio assistenziale da adibire a Casa famiglia “Papa Giovanni XXIII” in contrada Pianibianchi di Tolentino. Approvata sempre all’unanimità la modifica al regolamento per la determinazione dell’incidenza degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione.

AUGURI A MARCELLA CARLETTI PER I SUOI CENTO ANNI Marcella Carletti, è nata ad Ancona, ma risiede a Tolentino. Il 26 settembre compirà 100 anni. La donna si è sposata nel 1947 con Baldo Pazzaglia, conosciutissimo in città per aver gestito un negozio di generi alimentari in via Ozeri negli anni ‘30. Marcella Carletti, maestra delle elementari, ha iniziato la sua carriera nel 1937 e nel 1981 è andata in pensione. Ha lavorato con competenze e entusiasmo. Ha avuto un ottimo rapporto con genitori tanto che oggi gli ex alunni la vanno spesso a trovare.

Ha sempre impartito lezioni private di latino, francese e italiano. Ha cresciuto i tre nipoti, Alessandro, Marco e Chiara, accompagnandoli nello studio fino alle scuole superiori. Purtroppo nel suo lungo cammino ha avuto due grandi perdite, il marito e la figlia Giuliana, docente di francese. Auguri dalla badante Milena Rea che, dopo 17 anni di lavoro in fabbrica ha intrapreso una nuova attività totalmente diversa. Auguri dalla redazione di Multiradio Press News.


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Roberto Felicetti:come potrebbe essere la Tolentino del futuro COMUNICARE di Solidea Vitali

L’ascolto di una mente creativa, proiettata a una visione futuristica e innovativa, è sempre una fonte preziosa di ispirazione. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di intervistare l’architetto Roberto Felicetti. Arrivo nel suo studio, tanti tavoli pieni zeppi di fogli, disegni, progetti e plastici, linearità e design puro, con una domanda ben precisa che riguarda il centro storico della nostra città. Una domanda rivolta a un professionista come lui per diversi motivi. Primo tra tutti, il fatto che Roberto è nato in via Adriana, via che ha sempre continuato a vivere perché ci abitavano i suoi zii e cugini; ha frequentato la scuola Don Bosco e l’oratorio. Ha lasciato Tolentino soltanto per frequentare La Sapienza di Roma. La sua famiglia, da generazioni, in un percorso che è diventato storia, è impegnata nell’attività commerciale, sempre al centro. Un altro motivo per cui credo sia importante il suo punto di vista è l’internazionalità della sua professione. Il contatto con varie città nel mondo rende le idee più dinamiche e innovative, le ispirazioni hanno sapori e suoni diversi, più ricchi. La visione va oltre il breve periodo, diventa globale e futuristica, senza vincoli. La domanda per l’architetto Felicetti è: se avessi un foglio bianco come ridisegneresti Tolentino? «Una premessa è d’obbligo al di là dell’attuale fotografia di Tolentino dove il centro storico è un bianco e nero molto scolorito. Questa situazione di stallo senza vitalità è frutto di scelte di espansione iniziate negli anni ’80 quando l’o-

biettivo primario era ingrandire la città. Una scelta basata sul progresso, sullo sviluppo di aree industriali, che però ha spento piano piano il centro storico. Non c’entra la politica con i suoi schieramenti, questa scia che ha impoverito il centro è andata avanti con tante amministrazioni. Nessuno si è accorto dei danni creati al centro, nessuno si è reso conto dell’inarrestabile declino. E poi il sisma ha amplificato tutto. Fino a portare anche il silenzio. E, a distanza di tre anni, tutto è ancora immobile». Una situazione che, dalle parole di Roberto, è l’esatto opposto di altre realtà come la Toscana e l’Umbria. Realtà che valorizzano i centri urbani a discapito delle periferie. L’impossibile non esiste, c’è sempre un margine d’azione, una possibilità d’intervento. «La chiave da cui partire è la concentrazione di interessi. Le persone frequentano e vivono spazi se hanno interesse a farlo. Questo è il requisito che oggi manca al centro storico. Dietro all’interesse c’è la risposta ai bisogni e vantaggi delle persone», specifica Roberto. «Ricordo via Adriana con tre generi alimentari in cinquanta metri. Ricordo la filosofia del “casa e bottega” dei nostri artigiani, le corse dei bambini e i punti storici anche elitari di Tolentino. E teniamo anche presente che il nostro centro storico, a livello di architettura, ha subìto scempi e modifiche di palazzi. Corso Garibaldi è stato allargato, al Palazzo Sangallo furono aggiunti piani. Quindi manca anche il presupposto di voler conservare l’originalità di una storia». E inizia il disegno. «Le quattro piazze principali, della Libertà, Mauruzi, Martiri di Montalto e dell’Unità, sarebbero piazze nel vero senso della

parola. Solo pedonali, arricchite da fontane, panchine e piante, luoghi belli in cui fermarsi e ritrovarsi, strutturate secondo un percorso che invoglia ad attraversare Tolentino. Un parcheggio sotterraneo in piazza Martiri di Montalto, a due piani, uno riservato ai residenti e uno per i visitatori. Gratuito. Quella comodità che abbiamo nei centri commerciali possiamo averla al centro», mi dice Roberto. E tra i tratti del disegno, una specifica: i lavori in corso e le nuove istallazioni in piazza Martiri di Montalto non sono opera dell’architetto Felicetti. Interpellato dall’amministrazione, ha dato qualche spunto in via informale, niente di più. «La vitalità del centro storico sarebbe alimentata da uno shopping mall, da realizzare nelle ex carceri collegandole con i due palazzi in linea. Penso a strutture miste tra antico e moderno, futuristico anche. Vetro, legno, acciaio e pietra. Un centro commerciale al centro, in sostanza, con la presenza di attività commerciali storiche e nuove, ristoranti, piazze interne, coperte o non, con vista sulla città. La piazzetta delle Erbe, per esempio, la disegnerei per come era un tempo con un mercatino di frutta e verdura permanente. In via San Nicola ci sarebbero tanti mini show room delle imprese artigiane locali, grandi e piccole. I nostri vicoli rappresenterebbero il punto di ritrovo di locali tipici, pub, tipicità, musiche di ogni luogo e genere, mostre. Il “Fondaccio” diventerebbe un marchio, un brand che potrebbe viaggiare e attrarre, proprio perché particolare, esclusivo, inclusivo. I turisti arriverebbero da piazza dell’Unità e, per visitare la basilica di San Nicola, attraverserebbero tutto il centro, tra bellezza e funzionalità».

Ci vuole coraggio, come in ogni scelta, ci vuole la capacità di osare anche quando un cambiamento drammatico ti mette alla prova. «Ricordo lo scandalo e le polemiche di quando fu costruito il Palazzo Europa a sostituzione dell’ospedale. Eppure oggi quel palazzo è una grande diga, è l’unico punto che sembra arginare la fuga con i suoi studi di professionisti e uffici di pubblica utilità. Servono soldi? Certo. Si può scegliere di spendere, meglio dire investire, in modo ottimale quelli che si hanno o che arriveranno. Per realizzare delle opere potrebbe essere aperto un “concorso delle idee”, con premi in denaro, e non occorrono cifre da capogiro, per i giovani che propongono le idee migliori da realizzare. C’è bisogno di menti pensanti che non focalizzino l’attenzione su interessi ristretti, che abbiano la capacità di generare spazi unici». E’ un Roberto che vede nel futuro, che ha a cuore le sorti di questa città, che si è reso disponibile a realizzare il logo per il centenario Cremisi, da ex giocatore ma anche da persona che vorrebbe rivedere una Tolentino viva. Un Roberto che punta sulla creatività e lungimiranza come strumenti per il cambiamento. “Il cambiamento inizia quando qualcuno vede il passo successivo”. ( William Drayton)

BIMBOLANDIA COMPIE VENTI ANNI L’asilo nido Bimbolandia, nato il 17 settembre 1999, compie venti anni. L’attività è stata avviata in via Terme Santa Lucia come “baby parking”, con l’intento di offrire una proposta educativa con caratteristiche tali da rispondere a nuovi bisogni sociali ed educativi delle famiglie, sostenerle e affiancarle nel compito di assicurare condizioni migliori per la crescita dei loro figli. Nel tempo i servizi offerti si sono sempre più ampliati con la consapevolezza, sempre maggiore, dell’importanza di affrontare il tema infanzia e la sua quotidianità. Sta di fatto che nel maggio 2013, in seguito all’aumento delle richieste, l’attività si è trasferita in via Giovanni XXIII, in un locale molto più ampio dove è stato possibile incrementare i posti disponibili al nido, ma anche rinnovare l’offerta di servizi alle famiglie. Ad oggi Bimbolandia ha una sezione di centro d’infanzia da 0 a 3 anni con metodo tradizionale; una seconda sempre da 0 a 3 con metodo Montessori; un centro di aggregazione pomeridiano per bambini dai 3 anni in su dove si organizzano

corsi di inglese con docenti di madrelingua, di musica con il metodo Rusticucci; di aiuto scolastico con la pedagogista interna. Si organizziamo anche i centri estivi. Si offrono così servizi di accoglienza prescolastica, aiuto compiti, giochi in un ampio guardino, animazione per bambini, disponibilità della sala da pranzo educatori, educazione motoria, feste di compleanno e a tema con genitori. L’asilo nido opera con grande professionalità ed esperienza e si avvale di un personale didattico altamente qualificato in grado di guidare i bambini in ogni percorso di crescita, farli giocare e scoprire sempre cose nuove interagendo con loro in maniera attiva e sempre divertente. Nel 2011 la titolare, Roberta Mariani, ha conseguito il premio innovazione “Artigiani e piccole imprese” da parte della Camera di commercio di Macerata, per la funzione formativa che ha assunto la struttura che gestisce. «E’ stato un riconoscimento importante» dice la titolare di Bimbolandia.

Per i venti anni di attività si organizza una festa davanti al parcheggio della struttura, il prossimo 14 settembre, che sarà aperta a tutte le famiglie e ai bambini che nel corso del tempo hanno usufruito dei servizi dell’asilo nido, ma non solo.

L’appuntamento è per le 16.30. Verranno allestiti giochi gonfiabili, offerta la merenda gratis per tutti, ci sarà l’esibizione di musica con i bambini che stanno seguendo il metodo Rusticucci ed è previsto, infine, un piccolo laboratorio per bambini.

Da sinistra: Sara Severini insegnante Montessori, Eleonora Trombetta insegnante sezione tradizionale, Mariani Roberta titolare ed educatrice tradizionale, Giuseppa Pettinari cuoca, Maria Cristina Santecchia (seduta avanti) educatrice tradizionale, Arianna Muscolini educatrice Montessoriana.


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AL DON BOSCO DI TOLENTINO LA RASSEGNA ‘GRAN GALÀ DEL DIALETTO’ Dopo il successo dello scorso anno ritorna al Teatro ‘Don Bosco’ di Tolentino, con il contributo della UILT (Unione Italiana Libero Teatro) e l’apporto di Multiradio, “Gran Galà del Dialetto”, la rassegna del teatro dialettale con 7 spettacoli.

cembre ore 17.00): Il Cavalier Vellutini, inquietante e dispotico padrone di un’azienda che produce carta igienica e affini, viene rapito insieme alla sua segretaria nel corso di una rapina andata male da tre individui senza arte né parte, che si improvvisano banditi.

Ad aprire la rassegna, venerdì 4 ottobre alle ore 21.30, dopo il clamoroso successo dello scorso anno, la commedia dialettale di Iacopo Cicconofri, ‘MESSI A NUDO’: Un testo Completamente originale che prende spunto dal successo internazionale di ‘Full Monty’ riadattandolo ad un contesto attuale e in un’ambientazione ‘nostrana’. Tredici attori sul palco in una commedia frizzante che lascia alternare momenti di risate spassionate a momenti di riflessione catturando il pubblico e trascinandolo minuto per minuto sino al tanto atteso ‘spettacolo’ finale.

Chiude l’anno, sabato 23 novembre ore 21.30, la commedia dialettale di Aldo Pisani, ‘ÓGGHI A ME…DOMÀ PURE!’: Franco, dipendente presso la ditta del futuro suocero, è un lavoratore attento, integerrimo e scrupoloso con una sola passione: il calcio! Quando un giorno si troverà a scegliere tra il dovere e la sua passione, senza dubbi sceglierà quest’ultima.

Il nuovo anno ricomincia sabato 15 febbraio ore 21.30 con un evergreen di tutti i tempi, ‘PATRE PE’ PROCURA’, capolavoro di don Amedeo Gubinelli: “Ho voluto mostrare la vita quotidiana in un prete, i suoi problemi, La rassegna prosegue con l’appun- le sue difficoltà, il piccolo mondo che tamento di sabato 26 ottobre, ‘CHE circonda la parrocchia”. CAROGNA LA CICOGNA!’, scritta e diretta da Pietro Romagnoli, conti- Sabato 29 febbraio ore 21.30 la rasnuazione della storia ‘Lu matrimoniu a segna presenta la commedia di Giancasa de Mengrè’: Siamo ancora nella domenico Lisi, ‘LE RUGHE DE LL’Ametà degli anni sessanta e i contrasti NEMA’: La commedia è ambientata familiari che avevano accompagna- in un paesino del maceratese dove to il fidanzamento della coppia sono la famiglia dei coniugi Bruno e Gina velatamente sopiti, quasi coperti da è alle prese con i preparativi per il feuna coltre di cenere che protegge la steggiamento del 30° anno di matrifelicità dei due sposi, ma che forse monio. Titolare di un’impresa funebre, nasconde le insidie di un fuocherello Bruno è poco interessato all’avvenimento poiché preso dalla realizzaziomai spento”. ne di un suo progetto con il quale il Invece un doppio appuntamento lo ri- paese potrebbe diventare il più ricco serva lo spettacolo ‘LU SEQUESTRU’ della provincia. di Giovanni Teobaldelli (sabato 9 novembre ore 21.30 e domenica 10 di- La rassegna è chiusa, sabato 21 mar-

zo ore 21.30 dallo spettacolo ‘SUGO FINTO’, scritto da Gianni Clementi ed interpretato da Antonella Ruffini e da Gabriella Giammarini, dirette da Giuseppe Gesuelli: due sorelle zitel-

le, Addolorata e Rosaria, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo, e involontariamente comico, scambio di accuse reciproche.


L’AMMINISTRAZIONE INFORMA

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RICOSTRUIAMO E MIGLIORIAMO ANCHE I SERVIZI DELLA CITTA’ Dopo il tanto discusso “piano parcheggi” risalente all’anno 2015 quando sia le minoranze, sia un esponente dell’allora maggioranza, sia una parte della città chiedevano a gran voce una gestione delle aree di sosta a pagamento ad opera della nostra partecipata, consci che alcune situazioni andassero migliorate e soprattutto NORMATE, da diversi mesi a questa parte l’Amministrazione Comunale, di concerto con i vertici ed i funzionari di ASSM P.p.A., ha iniziato a ragionare su cosa fosse necessario per migliorare il servizio che ad oggi è carente sotto il profilo della tecnologia e della fruibilità. E’ naturale che si tratti di un progetto che partirà dall’approvazione nell’Assise consiliare, ma che si svolgerà in progress, perché la nostra Città in questi anni cambierà inesorabilmente volto per via dei numerosi interventi post-sisma 2016. E’ altrettanto naturale trovarsi oggi di fronte ad un innegabile dilemma: intervenire o aspettare una ricostruzione a tratti inesistente, farraginosa, confusionaria e anche litigiosa? I dubbi rimangono a tutti noi, amministratori e cittadini, sicuramente le responsabilità e le scelte del Governo centrale non possono essere scaricate sui Sindaci e sulle amministrazioni locali che comunque devono perseguire la via della crescita rimanendo al passo con i tempi, per scongiurare lo spopolamento. Per questo, oltre che per la vetustà delle opere infrastrutturali già esistenti, realizzate decenni or sono con i soldi dei cittadini ma mai attivate ed oggi insicure, mal funzionanti e inadeguate anche normativamente che si è deciso di intervenire. L’Amministrazione ha ascoltato la pluralità degli appelli della gran parte delle attività del centro storico, i cittadini comuni che a gran voce hanno sollecitato un cambiamento, perché aspettare la ricostruzione avrebbe significato andare verso la morte di una Tolentino che invece vuole reagire e vivere a pieno la stagioni future. A quest’intento si ricollegano anche gli interventi di Piazza Martiri di Montalto, attualmente in corso e presto completati, ed i lavori per il rifacimento di Viale Matteotti, che impegneranno l’autunno 2019. Cosa accadrà di fatto? Un risultato importante, che sembra scontato ma che economicamente sottrae una quota importante alla gestione, è quello di avere 30 minuti di sosta gratuita. E’ stato fatto il possibile per avallare quella che era la proposta unanime della maggioranza, ampiamente sostenuta dai commercianti che hanno considerato la bontà del risultato raggiunto reputando insufficienti minutaggi inferiori. Gli stessi operatori commerciali del centro storico, tuttavia, avevano commentato come un tempo più ampio di sosta gratuita fosse controproducente per le loro attività, perché avrebbe impedito una funzionale rotazione delle auto sulle aree di sosta più centrali con conseguente mancato beneficio per il commercio. Nel nuovo piano parcheggi, che potrà in un primo momento sembrare impopolare ma che è frutto di un ascolto attento e ponderato, si è cercato di conciliare le esigenze di tutti coloro che gravitano sulla parte più rappresentativa e vincolata della nostra Città, il centro storico, dove si concentrano le attività commerciali che richiamano clienti da altre realtà locali, quelle degli uffici istituzionali e dei loro utenti, dei turisti sempre più numerosi (un segnale importante e non trascurabile) e non da ultima la preziosa presenza dei residenti, molti dei quali stanno rientrando nelle proprie abitazioni, quelle meno danneggiate, vogliosi di ritornare o di continuare a vivere in un centro storico che possa chiamarsi tale per arredo urbano, servizi e vivibilità.

Se vogliamo crescere come una Città dinamica che guarda lo sviluppo urbanistico, culturale e soprattutto civile, non possiamo lasciar andare in rovina i parcheggi, non solo di cintura ma anche a raso, né pretendere una sosta gratuita d’intere ore esclusivamente a beneficio di alcune categorie di utenti (da qui si estrapola il diniego alla proposta che fecero due consiglieri di minoranza che chiedevano, da un lato che fossero messi a pagamento solo i parcheggi di cintura e lasciati gratuiti quelli in centro storico, dall’altro che si concedessero almeno due ore di sosta gratis). Oltretutto è necessario che venga implementata una corretta gestione per cui non si può prescindere dai numeri e Assm deve necessariamente far quadrare il piano finanziario industriale e prevedere entrate per i considerevoli investimenti iniziali e manutentivi. E’ vero che la sosta potrebbe essere regolamentata da disco orario, ma è anche vero che non si riuscirebbe a garantire un controllo costante ed equilibrato da parte dei vigili urbani, in primis, che oltre al centro storico nelle varie turnazioni devono servire tutte le zone della Città dando priorità alle emergenze che si presentano giornalmente, altrettanto da parte degli ausiliari del traffico dipendenti di ASSM, che non avendo competenza sulle aree sottoposte a disco orario perché in capo al Comune, risulterebbero privi di strumenti idonei al controllo. Rimane la divisione ma vengono ampliate le tre fasce di parcheggi: BLU, ROSSA e VERDE. La mezz’ora gratuita, che può essere usufruita una sola volta al giorno, è prevista nelle fasce blu e rossa. I dettagli del piano si rinviano allo spazio di ASSM S.p.A. di questo numero. Cosa farà l’ASSM in questi anni di gestione? Innanzitutto partirà da un importante investimento destinato alla ristrutturazione dei tre parcheggi di cintura: Filzi, Foro Boario e Matteotti. Gli interventi presso le tre esistenti infrastrutture riguarderanno la pavimentazione, la sicurezza (telecamere, sbarre di accesso aree coperte), il rifacimento dei bagni laddove esistenti, e lavori di riparazione opere murarie e tinteggiatura. ASSM interverrà anche su piazza dell’Unità per ampliare i parcheggi esistenti, rendendoli più confortevoli, e migliorare le aree intorno alle piante, con apposite griglie. Infine, sono previste opere di miglioramento su piazzale Bartolozzi. Il totale dell’ammontare dei costi sostenuti dalla Partecipata, per i parcheggi di struttura, si aggira intorno ai 180.000 euro, quello per la manutenzione straordinaria delle aree di sosta su strada, sarà di oltre 140.000 euro. Importante anche l’impegno economico, per un importo intorno ai 500.000 euro, che la Partecipata metterà in campo e necessario per la sostituzione dei parcometri, ormai vetusti, con altri di nuova generazione che permetteranno anche il pagamento online di sanzioni e quanto si renda necessario ma i dettagli sono affidati alla prossima gara ad evidenza pubblica che l’Azienda dovrà effettuare. L’affidamento della gestione, ed anche delle manutenzioni, ad ASSM prevederà una durata di 25 anni, necessari per rientrare di tutti gli investimenti che, tra breve e lungo termine, ammonteranno a circa 2 milioni e mezzo di euro. L’Amministrazione comunale, di concerto con ASSM S.p.A., sarà tuttavia disponibili a valutare nuove esigenze che si dovessero presentare, anche in vista dei prossimi cantieri che sorgeranno e che potrebbero modificare o limitare gli spazi a disposizione ponendo quindi problematiche che andranno valutate nei singoli casi.


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I LAVORI A PIAZZA MARTIRI DI MONTALTO Ringraziamo Press News perché ci dà l’opportunità di fornire alla città alcuni chiarimenti circa il rifacimento di Piazza Martiri di Montalto. Non è di certo un mistero che il presidente del Comitato di quartiere Luigino Luconi unitamente ai commercianti della zona interessata (e non solo) chiedessero da decenni la rimozione del palo al centro che dava l’idea che invece che in una piazza centrale ci si trovasse nel bel mezzo di un parcheggio di periferia. Ci scusiamo se siamo in ritardo sulla tabella di marcia; il progetto illuminotecnico infatti è stato presentato durante la prima giunta Pezzanesi e non fu portato avanti a causa dei noti eventi sismici del 2016. Il sindaco tuttavia, unitamente all’Amministrazione comunale, non ha mai abbandonato l’idea e a marzo del 2019 si è deciso, dopo aver incontrato il presidente del Comitato di quartiere prima e il direttivo dei commercianti poi, di dare finalmente corso all’opera, una volta reperiti i necessari finanziamenti. Si era prevista, inizialmente, una fontana cosiddetta “a raso”, ma l’Amministrazione comunale ha preferito ascoltare diversi pareri sia di privati cittadini, sia di professionisti, che consigliavano un manufatto diverso e più monumentale. Tra i consigli, c’era anche quello di trasferire la fontana che attualmente si trova in piazza Silverj, come era originariamente, ma lo spostamento, oltre a lasciare anonima la piazzetta retrostante la Basilica di San Nicola, avrebbe provocato anche dei danni al marmo e abbiamo ritenuto non percorribile questa scelta. Riprodurne una uguale o simile, in questa fase, sarebbe stato eccessivamente costoso. Con riferimento all’illuminazione, il progetto iniziale (presentato nel 2015) è stato modificato e ripresentato in data 15.05.2019 dall’ing.Fabrizio Mancini; considerato che uno degli obiettivi principali dell’intervento era quello di eliminare il punto luce centrale, tenuto conto della particolare conformazione della piazza, con palazzi di altezze molto diverse tra cui alcuni arretrati rispetto al perimetro dell’area da illuminare, non essendo attuabile un’ipotesi

simile a Piazza della Libertà con proiettori installati sotto gronda (i palazzi più alti sono inagibili e quelli più bassi non sarebbero sufficienti per un’illuminazione completa) e non volendo installare dei pali come fatto sempre in piazza della Libertà perché secondo le norme illuminotecniche ce ne sarebbero voluti un numero elevato e si sarebbero tagliati ulteriori parcheggi, si è scelto di utilizzare la stessa soluzione adottata negli anni ’60 (vedi foto), prevedendo delle sospensioni centrali applicate a funi d’acciaio (c.d. Tesate). Il progetto iniziale prevedeva l’installazione delle stesse funi sul lato lungo, ma la modifica è dovuta la fatto che i palazzi dove si sarebbe dovuto ancorare le funi sono inagibili e si sarebbe rischiato di vanificare l’intervento con la ricostruzione o il restauro dei palazzi stessi. Ecco spiegato il motivo dell’utilizzo dei 6 pali (tre per lato). Con l’occasione intendiamo fornire un chiarimento anche circa la pendenza dei pali in questione (domanda diffusa di questi ultimi mesi estivi): questa è dovuta alla mancata “controventatura”, vale a dire che avremmo dovuto applicare delle funi sul retro del palo collegandolo ai palazzi retrostanti, con un aspetto sicuramente non qualificante. (vedi foto). Approfittiamo anche di dire che l’intervento illuminotecnico consentirà di ridurre la potenza di sistema da 5,88 kw a 1kw, con un risparmio annuale di circa 4.000 euro e quindi con un tempo di rimborso di circa 3 anni, a fronte dell’investimento di 12.000 euro. L’importo totale dei lavori (pubblicato sul sito del Comune) ammonta a 99.993 euro (del. 180 del 17.05.2019) e comprende, oltre all’illuminazione, l’acquisto della fontana e degli arredi (panche, cestini, portabiciclette, dissuasori, vasi, pavimentazione e posa in opera). Il termine dei lavori da progetto era previsto per il 28.08.2019, ma nonostante gli ordini dei materiali fossero stati fatti nella prima decade del mese di Luglio, il periodo di ferie ha allungato di molto le tempistiche in quanto le ditte fornitrici hanno riaperto soltanto il 26

Piazza Martiridi Montalto1960.

Esempio di palo non controventato, (Civitanova Marche).

Esempio di palo controventato.

agosto. Tuttavia, con numerosi solleciti, stiamo ottenendo le spedizioni; il nostro desiderio è quello di consegnare la piazza per le festività di San Nicola e cercheremo di fare il possibile per raggiungere l’obiettivo. Un particolare grazie alla città, per il sostegno e per la pazienza.


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IL MUSEO NAPOLEONICO AVRA’ UNA NUOVA SEDE Le Sale napoleoniche hanno trovato una nuova sede. Il palazzo Parisani-Bezzi, inagibile in seguito alle forti scosse del 2016, era in cerca di nuovi spazi per esporre i mobili ed arredi in allestimento all’interno delle Sale napoleoniche. Alla fine i locali sono stati trovati attraverso un bando indetto dal comune. Sono in via Parisani, sono i locali di un ex negozio. E’ un peccato tenere chiuso il Museo napoleonico, a palazzo Parisani-Bezzi dove nel 1797, Napoleone Bonaparte e lo Stato della Chiesa firmarono “La pace di Tolentino”. Situato nel cuore del centro storico di Tolentino il Museo napoleonico ospita le sale, con gli arredi originali, dove Bonaparte alloggiò in occasione della firma. Il palazzo Parisani-Bezzi è chiuso dall’ottobre del 2016 ed è stata una grande perdita per il turismo in città. A breve il Museo napoleonico verrà allestito nella nuova sede di via Parisani dove rimarrà finché non verrà sistemato palazzo Parisani-Bezzi e i tempi saranno alquanto lunghi visto che ancora non si sa quando inizieranno i lavori.


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di Carla Passacantando

FABIO SCIAPICHETTI DIVENTA NOTAIO E IL PADRE BENEDETTO LO ISCRIVE A RUOLO Fabio Sciapichetti diventa notaio ed è stato proprio il padre, Benedetto, appena eletto presidente del Consiglio notarile di Macerata, ad iscriverlo a ruolo. Grande la soddisfazione per Benedetto Sciapichetti, notaio di San Severino Marche, che ha assunto la nuova carica di presidente lo scorso mese di maggio. «Certe volte – dice Benedetto - gli incroci della vita sono straordinari. Appena eletto presidente del Consiglio Notarile di Macerata, quale prima incombenza ho dovuto sbrigare l’iscrizione a ruolo di mio figlio. Alla gioia per Fabio che è diventato notaio, seguendo le mie tracce, si è aggiunta la soddisfazione per averlo personalmente iscritto a ruolo, con conseguente consegna del sigillo. E’ una coincidenza che, certo, non capita tutti i giorni. Anzi, sembra proprio che sia molto rara. Probabilmente nel maceratese non è mai avvenuto.

Per me è uno straordinario dono della vita». Quindi il destino ha voluto che Fabio, dopo aver vinto il durissimo e selettivo concorso notarile sia stato iscritto a ruolo proprio dal padre Benedetto “. Non so – afferma Fabio - se sia mai capitata una simile circostanza. Dopo aver vinto il concorso questa iscrizione a ruolo da parte di mio padre ha rappresentato per me una ulteriore emozione. Non so cosa avrei potuto volere di più. Per entrambi è stato fantastico». Fabio Sciapichetti ha scelto come sede Treia così ha aperto lo studio a Passo di Treia, al n.135 di corso Garibaldi, dall’inizio del mese di agosto. «I tempi sono stati lunghi – continua Fabio - per diventare notaio. Dopo 18 mesi di pratica, ho sostenuto le tre prove scritte del concorso nel novembre 2016. Ho saputo di averle superate solo nel febbraio 2018 - altra coincidenza: era il giorno del compleanno di mio padre - ed infine la prova orale l’ho sostenuta

e superata il 7 maggio 2018. Sono stato nominato notaio praticamente un anno dopo, il 31 maggio 2019 e finalmente sono stato iscritto a ruolo nel Distretto di Macerata il 25 luglio 2019. Come detto con un provvedimento firmato da mio padre. E’ stato un percorso lunghissimo che ha rappresentato il coronamento di un sogno che coltivavo fin da piccolo. Fare il notaio è una passione che nutrivo da anni, da quando da piccolo mio padre mi portava nel suo studio». Fabio Sciapichetti ha già stipulato qualche atto. «Ho messo a repertorio sette atti – conclude - ed il primo è quello che ovviamente mi ricorderò per sempre, anche se si è trattato di una semplice procura per una divisione tra due fratelli». Il neo notaio ad agosto, invece di andare in vacanza, ha preferito restare in studio. Certamente sarà senz’altro un mese che ricorderà sempre con grande entusiasmo. Per Fabio è stata sicuramente l’estate più bella.

MASSI E PUPO: TOLENTINO SVEGLIA! Ringraziamo la redazione di Multi Press News per lo spazio concesso. Ci teniamo ad esprimere il nostro giudizio circa l’operato degli ultimi mesi dell’Amministrazione Pezzanesi, volendo manifestare, senza rancori e pregiudizi, il nostro dissenso su quanto sta avvenendo in città . Ci dispiace vedere come pian piano Tolentino si stia spegnendo di fronte ad una politica chiusa nel palazzo e poco incline all’ascolto dei cittadini, con decisioni calate dall’alto su argomenti molto importanti che segneranno per sempre l’assetto della città come la collocazione delle scuole . Quando eravamo in Giunta abbiamo sempre posto l’attenzione sulla necessità di aprirci al confronto, di dialogare senza paura, coinvolgendo le migliori competenze e professionalità della città per uno sviluppo condiviso e partecipato. Oggi anche senza ricoprire ruoli amministrativi non abbiamo di certo rinunciato alle nostre battaglie, battaglie non contro qualcuno ma sempre a favore della città. Siamo sinceramente preoccupati per quanto sta avvenendo a Tolentino che testimonia a nostro giudizio uno smarrimento amministrativo . In primo luogo la Giunta ha recentemente approvato una delibera con cui stabilisce lo spostamento della Scuola Don Bosco nella zona periferica di Contrada Pace, acquistando il terreno di un privato, modificando così completamente l’assetto attuale e togliendo uno dei servizi pubblici essenziali ancora presenti in centro.

Il Sindaco e la Giunta sono stati sordi rispetto alle proteste della maggioranza dei cittadini, al parere espresso dalla Soprintendenza e di fronte ad una raccolta firme che ha visto quasi 3000 aderenti. In questa fase storica di ricostruzione post sisma , a nostro avviso questo è un atteggiamento profondamente sbagliato e deleterio. La scelta di delocalizzare il Don Bosco inoltre, appare illogica sia dal punto di vista economico, in quanto ai costi di costruzione del nuovo stabile vanno aggiunti i costi di acquisizione dei terreni dal privato, sia da un punto di vista temporale, con una dilatazione di tempi che oggi sono assolutamente incerti. Inoltre nell’attualità non vi è documentazione tecnica che attesta l’impossibilità di recuperare nella sua interezza la scuola . L’ amministrazione fa continuamente appello alla sicurezza ma vogliamo ricordare che quell’ edificio non ha riportato lesioni ad elementi strutturali, ha reagito bene al sisma e che oggi ospita gli studenti della secondaria di primo grado . La promessa inoltre, fatta quasi come un contentino, di lasciare una seconda scuola elementare in centro storico (nell’area dove è presente la scuola delle Pie Venerini) non può che essere limitata rispetto a quello che oggi l’Istituto Don Bosco rappresenta per la città, con i suoi 4000 mt quadrati, con il giardino, la palestra e gli spazi vissuti ogni giorno dai ragazzi.

Il centro storico è in assoluta difficoltà e poco sarà di utilità il restyling di Piazza Martiri di Montalto, che sembra proprio una toppa peggio del buco. Il centro storico in questa fase merita un recupero, con coinvolgimento della città, degli operatori economici, dei tecnici. Serve una linea chiara su come poter vivere al meglio i suoi spazi e recuperare pienamente le abitazioni esistenti, favorendo anche il ritorno di nuovi residenti e recuperando spazi ed edifici oggi abbandonati. In generale ci sono poi altre scelte sul fronte culturale che ci lasciano perplessi, come la volontà di delocalizzare in locali commerciali (con dispendio ulteriore di soldi pubblici) le Sale Napoleoniche Gli arredi storici hanno un valore storico inestimabile e sinceramente ci sembra una scelta di cattivo gusto pensare di inserirli in contesti commerciali non adeguati . Perché non recuperare ,anche parzialmente, palazzo Fidi o creare una nuova struttura in centro con un progetto da mettere a bando con concorso di idee dove ospitare la sala lettura e gli arredi, una struttura da destinare poi alla comunità che tanto ha necessità di spazi culturali o espositivi ? Siamo, inoltre, notevolmente preoccupati per le tempistiche di consegna delle case per i terremotati in sostituzione delle SAE. Da quanto sappiamo sembra evidente come già ci siano dei ritardi nel crono programma da ultimo consegnato alla Protezione Civile. Oggi rischiamo di costruire catte-

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drali nel deserto che a 5 anni di distanza poco saranno utili per sopperire all’emergenza post sisma. Qualcuno dirà: ma va tutto male a Tolentino? E’ sempre colpa del Sindaco? Come sapete abbiamo appoggiato questa amministrazione apportando un grosso contributo in termini di voti, (forse maggiore di molti che oggi siedono in consiglio comunale e occupano posti grazie a manovre di palazzo), ma con dispiacere dobbiamo constatare il completo stravolgimento del programma sottoscritto nel 2017. Siamo quindi sin d’ora impegnati a voler dimostrare a voi cittadini come non esista solo la ricetta di Pezzanesi e Luconi per governare la nostra città. Serve una nuova politica che unisca e non che divida e c’e urgenza di mettere insieme e di valorizzare le migliori competenze per invertire la rotta e avviare così un vero rilancio della città che rischia seriamente di rimanere isolata . ALESSANDRO MASSI ALESSIA PUPO


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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO

La Giunta municipale, con delibera n.293 del 2 agosto 2019, ha espresso il proprio indirizzo per la proroga del periodo di gestione dell’attuale struttura sportiva dedicata al tennis al 31 gennaio 2020, agli stessi patti e condizioni già previsti nella precedente convenzione. Il gestore sarà l’associazione sportiva dilettantistica Tennis Tolentino. La struttura è gestita attualmente dall’asd Tennis Team Tolentino, in virtù di successive proroghe determinate dalla già deliberata realizzazione di un nuovo centro tennis in zona Pace. Il nuovo impianto sportivo, che avrà un maggior numero di campi e sarà realizzato con concetti moderni entro il prossimo 31 gennaio, come concordato con atto di proroga di termini sottoscritto dal comune e dalla ditta proprietaria dell’area dove attualmente sono i campi da tennis che verranno trasferiti. Quindi era necessario prevedere una corrispondente proroga della gestione dell’attuale struttura sportiva, in attesa che si provveda a individuare il soggetto che si occuperà di gestire il nuovo circolo tennis una volta ultimato. Nel frattempo, l’associazione che gestisce l’attuale struttura, asd Tennis Team Tolentino, ha comunicato, concordemente con l’asd Tennis Tolentino, che ha peraltro il medesimo rappresentante legale, che, per ragioni legate a norme stabilite dalla Federazione Italiana Tennis, le due associazioni sportive devono confluire in un solo soggetto, non essendo più possibile, dal punto di vista sportivo, che ve ne siano due in un solo circolo tennis. Ecco allora che il soggetto in cui le due entità confluiranno sarà l’asd Tennis Tolentino che è più antica, ha maggiori titoli sportivi ed è quella in cui il movimento tennistico tolentinate si è da sempre immedesimato e pertanto la prosecuzione della gestione fino al trasferimento della struttura sarà affidata all’asd Tennis Tolentino.

e luci, manifesti, verso un compenso di 57mila euro, iva compresa. La Pro Loco Tct provvederà alla gestione dei rapporti con la Mp Eventi, nonché alla prevendita e vendita dei biglietti di ingresso, all’espletamento della pratica Siae con tutti i relativi oneri quantificati in 1.500 euro, alla gestione della platea degli ospiti, verso un contributo alla medesima a copertura degli oneri, di 58.500 euro. Il comune provvederà alla messa a disposizione dell’area, servizi di vigilanza agli ingressi, antincendio, gestione emergenza, predisposizione di spazi per uso camerini, spese di ospitalità di un giorno per gli artisti e presentatore, circa 20 persone, per una spesa totale di 18.500 euro. L’incasso competerà al comune e viene quantificato in 20mila euro e l’ente introiterà anche i proventi derivanti da sponsor privati, pari a 24mila euro. La spesa a carico del comune è di 77mila euro di cui 20mila derivanti dall’incasso della serata, 24mila da sponsorizzazioni e 33mila dal bilancio comunale. Alcune zone del cimitero sono state danneggiate dalla sequenza sismica del 2016, diventando inagibili e interdette al pubblico per ragioni di sicurezza e pubblica incolumità. Attualmente la disponibilità dei loculi nell’ambito del cimitero preesistente è notevolmente ridotta e non sufficiente a recepire tutti i trasferimenti dai settori danneggiati che devono essere sgombrati. Al fine di continuare le operazioni di traslazione in corso e di iniziare le procedure di demolizione e successiva ricostruzione della galleria, si rende necessaria l’individuazione di un idoneo luogo all’interno del cimitero per la sistemazione delle salme collocate al campo ponentegalleria.

Il contratto per la gestione dei servizi cimiteriali prevede anche la fornitura e posa in opera di 28 loculi provvisori prefabbricati. Pertanto la Giunta municipale con delibera n.286 del 26 luglio 2019 ha individuato l’area dove posizionare la nuova struttura provvisoria all’interno dell’area ricompresa dal recente ampliamento cimiteriale e precisamente nella zona nordovest lungo la linea di confine con la proprietà privata. Gli oneri saranno a carico della ditPer il 7 settembre prossimo è in ta appaltatrice dei servizi cimiteriali. programma la nuova edizione, la quinta, del “Premio Ravera: una L’associazione “Tolentino Jazz”, canzone è per sempre” con la par- formata da appassionati e musicitecipazione di noti personaggi del sti con l’obiettivo di far conoscere mondo della musica e dello spetta- la musica in tutti i suoi aspetti con colo. particolare riferimento alla musica L’evento, da quanto disposto con jazz, promuove l’evento “Tolentino delibera n.291 del 29 luglio 2019, jazz festival - terza edizione”. è organizzato dal comune e dalla Ha così chiesto il patrocinio del coPro Loco Tct in collaborazione con mune; l’utilizzo gratuito degli spazi la Mp eventi di Michele Pecora che interni e del teatro all’aperto del si impegna alla gestione artistica Castello della Rancia; la messa a della manifestazione e ai rapporti disposizione di un palco, sedie, tacon il cast compresi gli obblighi fi- voli e l’utilizzo del Centro stampa. scali e previdenziali, service audio La Giunta municipale con atto

n.284 del 19 luglio 2019 ha con- dell’iniziativa proposta che implecesso il patrocinio e il resto. menta un percorso in cui si vanno a visitare i luoghi di culto popolaQuest’anno ricorre il centenario re dove insistono immagini sacre, della fondazione dell’Unione spor- pinture e chiese, valorizzando le tiva Tolentino, nata appunto nel realtà turistiche del territorio e favo1919 come polisportiva, associa- rendo la conoscenza dei nostri luozione calcistica che esprime una ghi, con delibera n.277 ha deciso prima squadra che milita nella Se- di concedere il patrocinio gratuito rie D, seguita da numerosissimi ti- all’iniziativa di presentazione del fosi, un settore giovanile per tutte le progetto di recupero dell’immagine categorie di ragazzi e una frequen- sacra di Santa Lucia dello scultore tatissima scuola di calcio. ginesino Nino Patrizi (1911-1973). In occasione del centenario, è stato costituito un apposito Comitato per A seguito dell’”Iniziativa di solidala formazione di un programma di rietà della Regione Toscana a faeventi. vore delle popolazioni del centro L’Amministrazione comunale, che Italia colpite dal sisma del 24 agoha già sostenuto la spesa per la so- sto 2016” viene corrisposto alla Restituzione delle panchine del cam- gione Marche un contributo straorpo, con delibera n.282 ha concesso dinario per interventi di sostegno a un contributo finanziario a parziale favore delle popolazioni colpite dal copertura delle spese organizza- sisma, derivante dalla raccolta dei tive pari a 3mila euro da erogarsi fondi da parte dei cittadini toscani. dietro presentazione del rendicon- A riguardo ciascun richiedente può to entrate e uscite degli eventi; l’uti- presentare una sola proposta di lizzo delle Gallerie Sangallo dal 19 progetto finalizzato a realizzare un agosto al 3 novembre 2019, salvo intervento corrispondente alle tipopossibilità di proroga qualora tali logie di carattere sociale, culturale spazi non fossero necessari per al- e socio – sanitario, come da defitre mostre, dando atto che l’Ust To- nizione contenuta nell’avviso publentino provvederà a tenere aperta blico, per cui, nel caso di territori al pubblico l’esposizione; la colla- ricadenti nel cratere sismico come borazione del Centro stampa co- Tolentino, è previsto un finanziamunale per l’impaginazione di una mento pari al 100% del costo amdecina di pannelli esplicativi della missibile del progetto, comunque, mostra; la diffusione attraverso i non superiore a 200mila euro. canali a disposizione del comune L’Amministrazione comunale ha per la promozione degli eventi. ritenuto pertanto opportuno fornire agli uffici competenti l’atto di indirizL’associazione “Cor et amor”, che zo di partecipare al suddetto bando si occupa di diffondere la cono- per ottenere finanziamenti al fine di scenza e la pratica della gentilez- dare esecuzione a interventi, seza attraverso il gioco, ha invitato il condo la tempistica prevista ed imcomune ad aderire e concedere il posta dai suddetti provvedimenti. patrocinio gratuito alla quarta Gior- Pertanto gli uffici, in base alla denata nazionale dei giochi della gen- libera n.274, hanno predisposto tilezza che si svolgerà dal 20 al 23 la documentazione tecnica ai fini settembre prossimi. dell’inoltro della domanda di canAvrà come titolo “Bambini felici con didatura al finanziamento relativala buona educazione” e sarà dedi- mente alla “Riqualificazione dell’acata ad apprendere e festeggiare rea verde via Flaminia”. la pratica della gentilezza attraverso giochi proposti dal sito Giocope- L’Amministrazione comunale diadellagentilezza.it o liberamente considera necessario provvedere inventati e condivisi sullo stesso all’affidamento del servizio di assito dai partecipanti. sistenza alla comunicazione nelle Verificato che l’evento è libero da scuole di ogni ordine grado per il sponsor e non comporta alcun periodo da settembre a dicembre onere di spesa per il comune, la 2019. Giunta municipale con atto n.278 Considerato che il contratto di afha deciso di aderire alla manifesta- fidamento del servizio in essere zione. all’Ens onlus, sezione di Macerata, è scaduto il 30 giugno scorso L’Aps Civitasenior, il Centro studi e recepita la deliberazione Concivitanovese e il Centro studi San siglio comunale con la quale è Claudio di Corridonia hanno pre- stata approvata la convenzione sentato il progetto di recupero di per l’adesione alla centrale uniun’immagine sacra di Santa Lucia ca di committenza dell’Unione dello scultore ginesino Nino Patrizi Montana Potenza Esino Musone, (1911-1973), situata nel boschetto considerato che la stazione apdelle Terme di Tolentino. paltante incaricata, visti i tempi L’iniziativa rientra in un più vasto strettissimi, non ha potuto attivare progetto di indagine di alcuni stu- in tempo utile le procedure necesdiosi che hanno approfondito luo- sarie all’appalto di che trattasi, la ghi, natura e forma delle immagini Giunta municipale con delibera votive presenti nel territorio nell’in- n.273 ha provveduto alla proroga tento di recuperare conoscenze e del servizio di assistenza alla cosaperi riguardanti gli usi e i costumi municazione nelle scuole di ogni religiosi dal popolo piceno fino ad ordine grado per il periodo dal oggi. primo luglio 2019 al prossimo 31 La Giunta municipale, considerato dicembre all’Ens onlus, sezione di il valore storico-culturale e turistico Macerata.


ASSM ILLUSTRA IN SINTESI IL PIANO PARCHEGGI APPROVATO IN CONSIGLIO COMUNALE NELLA SEDUTA DEL 26 AGOSTO Verranno mantenute tre fasce di tariffazione: BLU nelle aree del centro sto- ZONA VERDE: rico, ROSSA in quelle immediatamente attigue e VERDE sui parcheggi di Parcheggi scoperti su strada e di superficie cintura ed aree esterne a questi limitrofe. Rimane invariata la sosta gratuita notturna (dalle 20,00 alle 8,00) e nei giorni festivi ZONA BLU: Parcheggi scoperti su strada e di superficie Con l’inserimento della targa nel parcometro, la sosta sarà gratuita per la VIE E POSTI AUTO prima mezz’ora. Viale Matteotti 2 (41 posti), Borgo Foro Boario (51 posti), Parcheggio Filzi di suRimane invariata la sosta gratuita notturna (dalle 20,00 alle 8,00) e nei giorni perficie (126 posti), Parcheggio Foro Boario di superficie (26 posti), Parcheggio festivi Matteotti di superficie (47 posti). TOTALE 291 POSTI + 13 POSTI DISABILI

“VERDE”

VIE E POSTI AUTO FASCE ORARIE a pagamento dal lunedì al sabato, mattino 8,00 – 13,00; poPiazza Martiri di Montalto (44 posti); Corso Garibaldi (32 posti), Piazza Strambi meriggio 15,00 20,00 (10 posti), Piazza della Libertà (11 posti), Via Roma (21 posti), Via S. Salvatore TARIFFA ORARIA € 0,40 (5 posti), Piazze Marcorelli – Mazzini (33 posti), Via Oberdan (20 posti), Piazza Mauruzi (40 posti), Largo Fidi (3 posti), Via Parisani (11 posti), Piazza Madama ZONA MINUTI EURO (16 posti), Via Tambroni (25 posti), Piazza Don Bosco (16 posti), Via Pacifico Massi (19 posti), Piazza dell’Unità (44 posti), Piazza Piccinino (13 posti). 30 0,20 TOTALE 363 POSTI + 31 POSTI DISABILI FASCE ORARIE: a pagamento dal lunedì al sabato, mattino 8,00 – 13,00; pomeriggio 15,00 - 20,00 TARIFFA ORARIA € 1,20

FRAZIONI ORARIE “CON” O “SENZA” INSERIMENTO DI TARGA: MINUTI

EURO

ZONA

MINUTI

EURO

20

20

0,40

30

30

0,60

50

0,40

50

1,00

60

0,60

60

1,20

90

1,20

90

1,80

120

1,80

120

2,40

150

2,40

150

3,00

180

3,00

180

3,60

FRAZIONE MINIMA € 0,40= 20 MIN

“BLU”

“BLU”

ZONA

NON INSERISCO LA TARGA

FRAZIONE MINIMA € 0,40 = 20 MIN

ZONA ROSSA: Parcheggi scoperti su strada e di superficie Con l’inserimento della targa nel parcometro, la sosta sarà gratuita per la prima mezz’ora. Rimane invariata la sosta gratuita notturna (dalle 20,00 alle 8,00 e nei giorni festivi VIE E POSTI AUTO Via Gramsci (27 posti), Piazza Cavour – Pallotta (25 posti), Via del Mattatoio (24 posti), Via Corridoni (12 posti), Via Rutiloni (7 posti), Via Caselli (17 posti), Via G.Murat ( 34 posti), Piazzale Bartolozzi (26 posti), Viale Matteotti (54 posti), Viale XXX Giugno (48 posti), Viale Filzi (43 posti), Viale delle Cartiere (10 posti), Via Flaminia (21 posti), Piazza Marconi (27 posti), Viale Benadduci (18 posti). TOTALE 393 POSTI + 19 POSTI DISABILI FASCE ORARIE: a pagamento dal lunedì al sabato, mattino 8,00 – 13,00; pomeriggio 15,00 20,00 TARIFFA ORARIA € 0,70

FRAZIONI ORARIE “CON” O “SENZA” INSERIMENTO DI TARGA: INSERISCO LA TARGA ZONA

MINUTI

EURO

NON INSERISCO LA TARGA ZONA

60

0,35

90

0,70

120

1,05

150

1,40

180

1,75

FRAZIONE MINIMA € 0,35 = 30 MIN

“ROSSA”

“ROSSA”

30

0,40

90

0,60

120

0,80

150

1,00

180

1,20

FRAZIONE MINIMA € 0,20 = 30 MINUTI

Parcheggi di struttura coperti ZONA

“VERDE”

INSERISCO LA TARGA

60

POSTI AUTO

TARIFFA ORARIA

FASCE ORARIE A PAGAMENTO DAL LUNEDI AL SABATO

Filzi (in silos)

46

€ 0,40

diurno (8:00 - 20:00) notturno (20:00 - 08:00)

Foro Boario (in silos)

48

€ 0,40

diurno (8:00 - 20:00) notturno (20:00 - 08:00)

Matteotti (in silos)

104

€ 0,40

diurno (8:00 - 20:00) notturno (20:00 - 08:00)

Totale Parziale

198

VIA / DENOMINAZIONE

TARIFFE DEGLI ABBONAMENTI Tipologia abbonamenti

€/mese

€/trim

PERMESSI DIURNI AGEVOLATI PER RESIDENTI con esclusioni* (pur potendo inserire due targhe nello stesso permesso, può essere utilizzato alternativamente per una sola auto in struttura + strada )

€/anno 65

ABBONAMENTI DIURNI AGEVOLATI PER RESIDENTI con esclusioni* ( è per le seconde, terze, quarte ecc. auto singolarmente) in struttura + strada

16

41

145

ABBONAMENTI DIURNI AGEVOLATI ZONA VERDE (operatori: esercenti, professionisti, lavoratori autonomi, commessi, pensionati, fasce equipollenti.)

16

41

145

ABBONAMENTI DIURNI AGEVOLATI OPERATORI ZONA ROSSA con esclusioni* (valido anche in zona VERDE)

20

51

180

ABBONAMENTI DIURNI AGEVOLATI OPERATORI ZONA BLU con esclusioni* (valido anche in zona ROSSA + VERDE)

35

89

315

ABBONAMENTI DIURNI AGEVOLATI OPERATORI SERVIZI DI PUBBLICO INTERESSE (valido per tutte le aree di sosta su strada)

40

102

360

MINUTI

EURO

30

0,35

ABBONAMENTI DIURNI ORDINARI STRUTTURA

25

64

225

60

0,70

90

1,05

ABBONAMENTI NOTTURNI ORDINARI STRUTTURA

25

64

225

120

1,40

ABBONAMENTI ORDINARI STRUTTURA (DIURNO + NOTTURNO)

40

102

360

150

1,75

ABBONAMENTI ORDINARI SU STRADA

56

142

500

180

2,10

ABBONAMENTI SPECIALI (struttura + strada senza esclusioni)

67

170

600

FRAZIONE MINIMA € 0,35 = 30 MIN

NELLE ZONE “BLU” E “ROSSA” E’ PREVISTA LA SOSTA GRATUITA PER LA PRIMA MEZZ’ORA. TUTTI GLI AUTOMOBILISTI CHE INSERISCONO LA TARGA DEL PROPRIO VEICOLO NEL PARCOMETRO POSSONO BENEFICIARE DI TALE AGEVOLAZIONE UNA SOLA VOLTA AL GIORNO PER SINGOLA ZONA (“BLU” E “ROSSA”).

N.B.: Il numero degli abbonamenti rilasciati non può superare il 50% dei posti disponibili

(*) Le esclusioni riguardano le seguenti vie dove non è possibile utilizzare i permessi/abbonamenti agevolati: Piazza Martiri di Montalto, Via Parisani, N.B.: IL MANCATO INSERIMENTO DELLA TARGA COMPORTA L’ESCLUSIONE Via Tambroni, Piazza dell’Unità, Piazza della Libertà, Via Roma (primo tratDALL’AGEVOLAZIONE. to), Viale Matteotti (primo tratto), Viale Benadduci (primo tratto).


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LO SCANDALO D’AGOSTO: POSTI AUTO A PAGAMENTO TRIPLICATI E COSTO ORARIO AUMENTATO Sono lontani i tempi in cui l’area ricompresa tra le mura rappresentava il cuore pulsante della città, luogo di incontro, di iniziative culturali, di mostre, di spettacoli. Purtroppo da anni, anche a causa degli eventi sismici ma non solo, la parte antica della città sta subendo un processo di “desertificazione” con vie semi vuote e saracinesche abbassate.

approvando in tutta fretta durante un Consiglio Comunale convocato in un torrido pomeriggio di fine agosto, un nuovo vergognoso piano parcheggi. La documentazione fornita ai consiglieri di opposizione è apparsa subito molto lacunosa e scarsamente esaustiva, tant’è vero che gli uffici del Comune non sono stati nemmeno in grado, su esplicita richiesta, di fornire il programma degli investimenti connesso al nuovo piano parcheggi e questo è stato consegnato appena 2 ore prima dell’inizio del Consiglio Comunale.

L’Amministrazione comunale ha il dovere di attuare un piano organico di mediolungo periodo con l’obiettivo di rivitalizzare le aree ricomprese dalle mura, al fine di evitare che l’attuale proces- Uno scandalo che si aggiunso di desertificazione diventi ge allo scandalo! Come si fa a costruire una corretta irreversibile. valutazione (ed eventuale Per questo motivo le opposi- opposizione) degli atti da zioni all’attuale Amministra- approvare in Consiglio se la zione hanno combattuto e documentazione viene forstanno ancora combattendo nita appena due ore prima? contro l’assurda decisione di Si dice che “a pensar male delocalizzare in periferia le si fa peccato ma a volte ci scuole del plesso scolastico si azzecca”, forse la data del Consiglio Comunale (ad Don Bosco. Purtroppo l’Amministrazione agosto) e questo ritardo delcapitanata da Pezzanesi ha la documentazione richiesta voluto inferire un altro terri- non sono casuali… bile colpo al centro storico, Le nuove disposizioni (che

avranno una durata di ben 25 anni) prevedono un rilevante e sostanziale aumento del costo orario per la sosta; ci si domanda a questo punto se, secondo l’attuale amministrazione di destra, le strisce blu abbiano l’obiettivo di garantire la giusta rotazione delle soste auto o se, al contrario, servano a “fare cassa” magari per finanziare le numerosissime e costosissime feste e sagre organizzate. Da domani parcheggiare l’auto a Tolentino diventerà La prevista sosta gratuita di un lusso pagato a caro prezappena 30 minuti ha il pro- zo. fumo di una vera e propria presa in giro nei confronti Il nuovo piano parcheggi dei titolari dei ristoranti, dei avrà l’inevitabile conseguenbar e di tutte le altre attivi- za di disincentivare le pertà del centro storico che sa- sone a venire all’interno del ranno costretti ad operare centro storico preferendo con un afflusso di persone mete più “abbordabili”. sempre più difficile e quindi meno numeroso. Un’ulteriore mazzata che rischia davvero di distruggere Ma non finisce qui! L’aspet- la vitalità dell’area più antica to più vergognoso riguarda della città. l’enorme estensione dell’area nei quali sono previsti E’ questo l’obiettivo di Pezparcheggi a pagamento rag- zanesi & Co.? giungendo addirittura la periferia della città e preveden- Una vergogna assoluta per do una TRIPLICAZIONE dei la quale i cittadini di Tolentiposti auto con le strisce blu no non possono rimanere in rispetto al numero attuale. silenzio!

SBIANCAMENTO DENTALE DAL DENTISTA O “FAI DA TE”? Avere den� sani ed este�camente gradevoli a ogni età è importante non solo per la salute e il benessere di tu�o l’organismo ma anche per indurre all’autos�ma; poter sorridere liberamente significa poter accrescere la sicurezza con cui quo�dianamente si tenta di relazionarsi con gli altri senza remore o �midezza. Alimen�, bevande e sopra�u�o il fumo sono i nemici del colore dei vostri den�. Ma anche gli agen� atmosferici e l’invecchiamento comportano una discromia dentale (l’alterazione del colore dei vostri den�). In mol� casi è possibile intervenire e ripris�nare il più possibile il colore originale dei den� a�raverso sedute professionali di sbiancamento. Sono mol� i prodo� in commercio defini� come “automedicazione” vendu� in farmacia o dalla grande distribuzione ma ques� non sono in grado di comba�ere discromie importan� e la loro efficacia è mirata al mantenimento di quanto o�enuto con una seduta di sbiancamento professionale. I prodo� “fai da te” hanno infa� concentrazioni minime di perossido di idrogeno, l’agente che determina lo sbiancamento dentale. La norma�va europea infa� vieta concentrazioni maggiore dello 0,1% e minore o uguale al 6% di perossido di idrogeno, concentrazioni superiori sono consen�te solo per i prodo� ad uso professionale che devono essere prescri� dai soli abilita� all’odontoiatria. Lo sbiancamento è un a�o medico e come tale è indispensabile una preliminare valutazione da parte del den�sta della natura del dife�o di colore del dente naturale ogge�o del tra�amento sbiancante e della propria situazione clinica. Non tu� i dife� di colore dei den� naturali possono essere risol� tramite lo sbiancamento, spesso essendo le discromie dentali dovute a dife� stru�urali dello smalto dentale conseguen� a prolungata assunzione di farmaci in età infan�le, a traumi dentali nonché ad ulteriori cause eziologiche non possono essere risol�. Bisogna poi sempre valutare lo stato di salute delle gengive, dei den� per valutare la situazione in termini di livello di posizione e per accertare se esistano condizioni infiammatorie. Inoltre la presenza di tartaro richiede una seduta di igiene orale prima del tra�amento sbiancante. Sull’argomento bisogna anche specificare che una corre�a igiene orale e periodiche sedute di igiene professionale possono evitare la discromia dentale e, comunque, i tra�amen� sbiancan� non sono defini�vi ma devono essere ripetu� con regolarità almeno ogni 18-24 mesi. Dentalcity grazie alla collaborazione dell’igienista dentale offre la gamma più completa di servizi con par�colare a�enzione all’este�ca: innova�va la pra�ca di sbiancamento dentale che grazie a tecnologie sofis�cate �po Lampade UV e Laser di ul�ma generazione perme�e di o�enere dei risulta� eccellen�.


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IL PIANO PARCHEGGI... O PER MEGLIO DIRE IL PIANO PER FARE CASSA! Lunedì 26 agosto è stato approvato della maggioranza in consiglio comunale il nuovo piano parcheggi, noi ci abbiamo provato a farli ragionare, ma a nulla è servito. Prima di spiegarvi le nostre ragioni permetteteci di esplicitare tutto il nostro disappunto per aver ricevuto il materiale completo di ciò di saremmo andati a discutere solo 30 minuti prima dell’inizio dell’assise consiliare. Per l’ennesima volta in completo e totale spregio alle minoranze (potremmo anche dire alla democrazia) le istituzioni cittadine hanno fatto vedere come intendono amministrare. Ma passiamo oltre che è meglio.

Veniamo al ragionamento che abbiamo provato a spiegare alla giunta, vi tralasciamo i numeri al centesimo ma se vorrete sapete dove contattarci per avere maggiori informazioni. La nostra proposta è quella di lasciare gratuiti tutti i parcheggi del Centro storico per due ragioni: • a breve (speriamo) partiranno molti cantieri di riparazione dei danni dovuti al sisma, questo comporterà come normale l’occupazione di suolo pubblico quindi la diminuzione delle aree di sosta; • date le condizioni di sofferenza che oggi tutti certificano per il commercio sarà la mazzata finale avere solo aree di sosta a pagamento mentre quelle delle aree dei centri commerciali sono gratuite. Un ragionamento che non riusciremo mai a comprendere. Dal piano economico fornitoci abbiamo iniziato a ragionare su costi e ricavi, scomputando i minori costi per le manutenzioni straordinarie che ASSM dovrebbe sostenere più le spese di gestione tra ausiliari del traffico, strumentazioni per il pagamento, assicurazioni e spese varie avremmo un risparmio grosso modo di 100.000€/anno che compenserebbero adeguatamente i minori introiti nelle case comunali. Il discorso sarebbe molto più lungo e complesso lo sappiamo ma l’idea di fondo è chiara. È anche chiaro il fatto che la giunta con questo piano ha una ed una sola cosa in mente, fare cassa. Denaro sonante per ripianare i suoi stessi buchi. E questo a spese nostre cari concittadini

Partiamo da un dato che il Signor Sindaco ha rilanciato attraverso i media. A suo dire gli investimenti per questo piano parcheggi saranno di €350.000, tenete ben a mente questo dato. Leggendo la documentazione (che vi riportiamo) tra manutenzioni straordinarie dei parcheggi di cintura (per intenderci parcheggi Filzi Matteotti Foro Boario), manutenzione aree di sosta su strada, acquisto di attrezzature e segnaletica verticale si spenderanno €2.470.000!!! Oltre 7 volte tanto quanto dichiarato. Ma lo sappiamo bene che la matematica è spesso un opinione quando si parla di bilanci nel nostro Ad aggravare il tutto c’è una aumento delle tariffe comune, ve ne abbiamo dato prova più volte. di sosta come vi proponiamo in un’altro estratto Nell’immagine il dettaglio dei costi di investimento: del materiale discusso in consiglio. Come potete vedere tutte le aree del centro sono in zona Blu che andrà ad essere pagata 1,2 €/ora nella fascia diurna. Ci direte voi che la prima 1/2 ora sarà gratis, ma ancora non ci è dato sapere come funzionerà esattamente questo meccanismo, staremo a vedere. Se un cittadino al 10:00 deve fare sosta in centro e usufruisce del tempo gratuito (vuol dire che come minimo deve inserire la targa del veicolo), poi va via me alle 12:00 ritorna come funziona il meccanismo? Ha nuovamente la sosta gratuita? Sarà questo un modo per eludere il sistema di pagamento? Boh! Ci spiegheranno. Intanto per chi paga l’aumento rispetto a prima è del 20%.

Nell’immagine i costi orari relativi alle aree del centro città:

Poi c’è un dettaglio che andremo a discutere con ASSM che non ci è affatto chiaro: leggendo le tabelle notiamo che nel parcheggio Filzi gli orari sono alquanto strani. “Filzi di superficie” a pagamento dalle 08:00/13:00 poi 15:00/20:00 (come il resto della città), “Filzi in silos” a pagamento dalle 08:00/20:00 poi 20:00/08:00 con il medesimo costo orario di 0,40 €/ora. Già di per se pagare la stessa cifra di giorno come di notte è strano ma quello che ci incuriosisce è come faranno a non far pagare di notte solo quelli all’aperto dato che il parcheggio dispone di un solo ingresso ed una sola uscita? Speriamo di capirci qualche cosa, vi terremo aggiornati. Vorremmo poi sommessamente far notare che il piano abbonamenti è da rivedere a nostro avviso. Già non si capisce perché chi possieda 2 macchine e vive in centro deve pagare per la prima 65 €/anno e per la seconda 145 €/anno, oltre il 120% in più. Il tutto con limitazioni esagerate, non potranno essere usati i parcheggi di piazza della Libertà, piazza Martiri di Montalto, piazza dell’Unità e altre zone. Concludiamo facendo nostro l’appello del consigliere Leonardo Salvatori che ha fatto notare durante la seduta consiliare che non vi sono al momento previsti parcheggi riservati a donne incinte. Essendo pur vero che la legge non obbliga a questo tipo di soluzioni è altrettanto vero che non li vieta tanto che oggi in centro ce ne sono alcuni. Ci appelliamo ad una revisione generale di questo piano ma se ciò non sarà possibile almeno che vengano presi dei correttivi in tal senso.

CORSO DI COMUNICAZIONE EFFICACE: “IL POTERE DELLA COMUNICAZIONE PERSONALE“ L’Amministrazione Comunale ha promosso una serie di corsi per favorire le occasioni e gli stimoli di crescita culturale e contribuire a realizzare un sistema di servizi e di offerta culturale adeguata alle richieste ed esigenze della comunità tolentinate. Uno dei corsi è stato quello di comunicazione tenuto dal docente Piero Properzi, terminato da poco, per il quale sono pervenute numerose richieste di poterlo riattivare. Il nuovo corso dal titolo “Il Potere della comunicazione personale”, si terrà dalla fine del mese di settembre, sarà articolato in 12 incontri, un giorno a settimana, con un compenso che si atterrà a quanto stabilito dall’Amministrazione per i corsi tenuti in Biblioteca. Inoltre il docente terrà una lezione gratuita e aperta a tutti per spiegare le tematiche, le finalità e le modalità di partecipazione, che si terrà presso la Biblioteca Filelfica sabato 21 settembre 2019 alle ore 17. Piero Properzi, Mental Coach e formatore esperto di Comunicazione

Personale Efficace provvede a rilasciare alcune specifiche per iniziare a far comprendere la portata del corso stesso e il beneficio che ogni singolo partecipante potrà ottenere. “Il corso ha la prerogativa di voler offrire elementi di crescita sociale attraverso l’opportunità di conoscere sé stessi e il modo con il quale ognuno di noi comunica e interagisce permettendoci in questo modo di migliorare la qualità della nostra vita. Ogni giorno utilizziamo la comunicazione, il linguaggio, le emozioni per relazionarci con gli altri e vivere la nostra vita alla ricerca della soddisfazione di desideri, bisogni, necessità e obiettivi quotidiani per noi stessi e la nostra famiglia sia in ambito privato che professionale. Vi siete mai chiesti cosa ci fa scegliere di volere una cosa piuttosto che un’altra? Cosa ci dà l’energia vitale per fare un certo lavoro e non un altro? Ciò che realmente ci fa innamorare di una persona o di un progetto? Si potrebbe dire che può dipendere da molte cose: dai nostri desideri, dagli eventi, dal destino, dalla nostra volontà, dalle dinamiche con le altre persone, ecc…ecc…

Sono tutte risposte adeguate e pertinenti e ce n’è una che, a mio avviso, primeggia su tutte le altre ed è quella che in realtà genera il desiderio ed è la comunicazione che noi abbiamo dentro di noi con noi stessi. È la più potente forma di comunicazione, perché è quella che attiva la nostra volontà e la rende coerente e inarrestabile. Siamo noi a scegliere di volere qualcosa e a mettere in campo azioni mirate ad ottenerla e quando il nostro processo di scelta è inadeguato rischiamo di non ottenere ciò che volevamo o addirittura ciò che non avremmo voluto. I grandi maestri della storia e gli ultimi sviluppi scientifici nell’ambito della coscienza, della biologia, della chimica, del linguaggio, anche attraverso la meccanica quantistica ci offrono oggi strumenti potenti per semplificare la nostra vita interpretando correttamente i nostri passaggi decisionali. Esistono in noi talenti ‘latenti’, non ancora emersi, ma presenti, che non stiamo usando . La partecipazione al corso è in grado di offrirci la possibilità di apprendere e conoscere noi stessi per essere, fare e avere tutto ciò che possiamo e

meritiamo di diventare, dando davvero una svolta alla nostra vita sia nel privato che nell’ambito professionale. È un corso raccomandato a tutti e soprattutto a commercianti, professionisti, imprenditori, artigiani e lavoratori in genere, studenti universitari, donne e uomini in carriera e chiunque abbia a cuore la qualità della propria vita. Prima di voler convincere gli altri, è indispensabile convincere noi stessi, con assoluta lealtà, coerenza e onestà intellettuale, della bontà delle nostre idee. Se non ci crediamo noi perché dovrebbero farlo gli altri?” Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Piero Properzi 3357512979 ilcoach@pieroproperzi.com


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In questi mesi la percentuale della raccolta differenziata dei cittadini e delle attività tolentinati è leggermente calata rispetto agli anni precedenti ed è quindi necessario un maggiore impegno e una attenzione funzionale a differenziare quanti più rifiuti possibili.

“UNA DIFFERENZIATA” DI QUALITÀ “L’estate sta finendo…” era il refrain di una tormentone estivo che molti di noi hanno cantato o fischiettato! E’ vero, la bella stagione sta volgendo al termine e dopo il ritorno a casa dalle vacanze, la ripresa del lavoro e la riapertura delle scuole non dobbiamo dimenticare l’importanza di fare una raccolta differenziata di qualità. Quindi tra le tante abitudini trascurate, causa le piacevoli distrazioni estive, dobbiamo riappropriarci anche di quei piccoli gesti quotidiani utili a differenziare in maniera corretta, rispettando il giorno e gli orari di esposizione dei sacchetti contenenti i nostri rifiuti.

In questa estate si è spesso parlato di “plastc free” e in molti luoghi gli imballaggi in plastica sono stati messi al bando. Bene! Ma attenzione, le bioplastiche non sono tutte biodegradabili. Oggi si possono produrre bioplastiche biodegradabili partendo da componenti di origine naturale, come ad esempio l’amido di mais, le bucce di fagioli, la cellulosa e addirittura gli insetti! Sembra incredibile ma l’industria del packaging sta sperimentando nuovi e impensabili materiali naturali che potranno essere utilizzati per produrre imballaggi e oggetti interamente biodegradabili, partendo dai rifiuti o scarti che prima vengono differenziati e poi avviati al riciclo. L’intento è quello di avere materiali privi di sostanze sintetiche che possano essere riutilizzati o compostati, risultando non inquinanti per l’ambiente ed utili per arricchire la terra e favorire il loro uso in agricoltura. Un ennesimo esempio di economia circolare e di utilizzo virtuoso delle risorse. Noi tutti, con piccoli accorgimenti nei nostri comportamenti potremmo eliminare molti prodotti usa e getta e di conseguenza ridurre gli imballaggi inutili. Questo ci aiuterebbe ad abbassare la produzione pro capite dei rifiuti prodotti e a rendere più funzionale la gestione integrata del sistema “Porta a Porta”.

COSMARI AL MEETING DI RIMINI Recentemente il Direttore del Cosmari, Ing. Giuseppe Giampaoli, è stato invitato al Meeting di Rimini per raccontare l’esperienza della gestione delle macerie post sisma. Infatti, la Regione Marche ha promosso un convegno sul tema “Le Marche: dalla ferita del sisma alla rinascita con lo sguardo rivolto all’innovazione”. Si è parlato del riuso e del recupero come fattori centrali per la rinascita post terremoto. Diversi gli argomenti trattati, approfondendo tematiche particolarmente attuali legate all’impresa 4.0 e all’economia circolare. Oltre a presentare le attività dell’Azienda nel campo della raccolta, trattamento e selezione, avvio al riciclo e riuso dei rifiuti, il Direttore Giampaoli ha illustrato in maniera approfondita il sistema di gestione integrata delle macerie post sisma. In particolare ha chiarito le diverse fasi operative che gli addetti Cosmari adottano per rendere il recupero delle macerie, funzionale e ambientalmente compatibile, favorendo la differenziazione e il loro riuso, soffermandosi anche sulle difficoltà burocratiche e normative. Molti altri interpreti dei settori di recupero materiali hanno portato la propria esperienza con il coordinamento del Prof. Francesco Fatone dell’Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Scienze e Ingegneria della Materia, dell’Ambiente e dell’Urbanistica. di Carla Passacantando

PATRIZIA NERLA: COMMERCIANTE DA SEMPRE Storie di donne. Prosegue il nostro viaggio dedicato al mondo femminile. Commerciante da sempre, Patrizia Nerla, ha avviato lo scorso 5 agosto una nuova e singolare attività, “Compagni di merende” in via Pace, nel centro storico della città. Nel locale si possono gustare aperitivi o cene. Una grande sfida per la donna che ha avuto il coraggio, grazie alla sua grande passione per il commercio, di intraprendere una nuova attività in un momento un po’ particolare che risente dei postumi del sisma. La negoziante, che tra l’altro si ritrova con la casa inagibile, in passato ha gestito il bar in piazza Mauruzi, una pizzeria al taglio ad Urbisaglia, il Doll’s pub in via Nenni. E, così, dopo un periodo di stop, dovuto a problemi personali, Patrizia Nerla è tornata al lavoro. Come è nata l’idea di aprire il locale alquanto singolare dove all’interno si trovano vecchi oggetti che riportano indietro nel tempo? «Da tempo mi frullava per la testa tale idea. Ho utilizzato diversi oggetti e mobili per arredare il locale, alcuni poi li ho presi da mio marito, titolare dello “Sgombratutto”.

Ho recuperato così vecchi oggetti che altrimenti venivano gettati ed altri li ho portati direttamente da casa mia che è inagibile per allestire il locale. Utilizzando oggetti di un’epoca passata faccio rivivere vecchi ricordi. C’è la possibilità che qualcuno possa rivedere, entrando nel locale, qualche arredo proveniente dalla sua abitazione. E se fosse dovrebbe essere contento perché faccio “rivivere” oggetti che aveva buttato. Tra questi ho il vecchio bastone di Decio, gestore all’epoca di un generi alimentare, che usava per prendere i prodotti dall’alto degli scaffali, la trombetta del netturbino Pierino che suonava quando passava per raccogliere l’immondizia. Vorrei che i clienti entrando nel locale passino un’ora non solo per degustare, ma anche per vedere questi oggetti che ricordano momenti di vita del passato della nostra città. Ho anche la macchina da caffè che usavo al Doll’s pub. Sui tavoli ci sono i giochi da tavolo dell’epoca, tra i quali il gioco dell’oca, nonché libri. Ci sono anche i quadri di mio fratello, i mobili di mio padre, vecchie

bottiglie di vino e liquori». Patrizia Nerla si è inventata un nuovo genere di locale, unico senz’altro nel suo genere in zona. C’è grande soddisfazione per l’avvio della nuova attività? «Si, sono soddisfatta anche perché ho pensato io all’arredamento con l’obiettivo di trasmettere al cliente vecchi ricordi con gli oggetti presenti nel locale.

Il momento per avviare un’attività non è tra i migliori dopo il sisma, ma sono ottimista». Per il futuro che progetti ha? «Tra un po’ allestirò un cartello il quale indicherà che è in vendita parte dell’arredamento dato che posso sostituire tavoli, sedie ed altro. Vorrei, inoltre, nel periodo invernale trasformare il locale in cantina dove degustare piatti tipici dell’epoca».

Patrizia Nerla (a sinistra) con una collaboratrice.


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CHI HA IL PANE… PUO ’AVERE ANCHE I DENTI! Verso Sera dott.Franco Belluigi

Il nuovo millennio ha portato con sé molte nuove sfide nel campo dell’assistenza medica e dell’odontoiatria. Tra queste, una delle più importanti è il problema di riconoscere e soddisfare le esigenze odontoiatriche degli anziani di oggi e di domani, dal momento che nei prossimi decenni ci sarà ancora un marcato aumento di una popolazione anziana, sempre più esigente per il proprio aspetto, e socialmente attiva. Tuttavia, prima di considerare i problemi attinenti all’assistenza clinica, bisogna chiarire il concetto di invecchiamento normale rispetto a quello patologico. Bisogna infatti distinguere il processo dell’invecchiamento fisiologico che consiste in cambiamenti irreversibili ed inevitabili che si producono con il tempo, dalla malattia acuta o cronica che provoca dei danni anch’essi spesso irreversibili se troppo protratti nel tempo. Per generazioni, addirittura secoli, la gente ha creduto che la perdita dei denti in età avanzata fosse inevitabile, per fortuna non è così, e la percentuale in aumento di anziani che conservano ancora in gran parte la propria dentatura lo conferma.

Chiaramente con l’età si producono delle alterazioni nell’aspetto dei denti, lo smalto appare più scuro, il deterioramento provocato dall’usura li riduce ed allo stesso tempo la retrazione del bordo gengivale, spesso però dovuto a patologie, li allunga. Purtroppo la verità è che noi sembriamo giovani o vecchi principalmente a seconda del nostro aspetto oro- facciale. Per quanto riguarda la cavità orale, dobbiamo fare alcune considerazioni sulle sue funzioni e sul suo invecchiamento per capire i meccanismi di difesa che abbiamo a disposizione. La cavità orale riveste due ruoli essenziali: la funzione dell’alimentazione (divisa in masticazione e deglutizione ), ed il linguaggio. Partendo da quest’ultimo, sembra che il parlare sia la funzione orale che resista meglio all’invecchiamento, differendo poco dagli adulti o dai giovani stessi se non nel suono, dovuto magari alla laringe. Sulla masticazione non ci sono indici oggettivi e quantificabili ma è in stretta relazione con il numero dei denti anche se si è constatato che per un anziano non siano necessarie arcate complete per masticare ma siano sufficienti almeno, dopo i sei denti anteriori, almeno altri due denti contrapposti ad altri due per ogni emiarcata.

Sicuramente gli anziani subiscono un degrado accertato alla funzione delle ghiandole salivari, e in genere si stancano più facilmente a masticare, come in tutte le altre azioni di tipo muscolare, e tendono ad ingoiare pezzi più grandi di cibo; questo è deleterio e pericoloso, perché proprio la funzione della deglutizione è quella che subisce il degrado maggiore con il normale processo dell’invecchiamento, e questo spiega i più frequenti colpi di tosse negli anziani e nei casi più gravi, anche polmoniti da aspirazione. Quindi è importante masticare bene. Per quanto concerne le strutture dento-parodontali ( denti e gengive), purtroppo in età avanzata compaiono i danni, spesso anche gravi e irreversibili, di patologie iniziate in giovane e media età. La malattia parodontale (quella che una volta veniva chiamata “piorrea”), soprattutto, si manifesta con fasi acute poco fastidiose e poco sintomatiche alternate a fasi di remissione , che ne fanno sottovalutare la gravità, per poi ritrovarsi con denti che hanno perso il loro supporto osseo e gengivale e quindi da togliere. Cosa fare e quale sia la parolina magica credo che già lo sanno quasi tutti, anche perché noi dottori non ci stanchiamo mai di ripeterla… ”PREVENZIONE”. In campo odontoiatrico assoluta-

GIUSEPPE CALENSO E’ IL NUOVO DIRIGENTE DELL’ISTITUTO COMPRESIVO DON BOSCO L’Istituto comprensivo “Don Bosco” ha un nuovo dirigente. A Lauretta Corridoni, che ha assunto un nuovo incarico al Ministero dell’istruzione a Roma, è subentrato Giuseppe Calenzo. Il nuovo dirigente proviene da Sessa Aurunca (Ce) in Campania dove ha prestato servizio all’Istituto comprensivo “Roccamonfina-Galluccio” per 13 anni come docente di cui 6 da collaboratore del dirigente. E’ già al lavoro a Tolentino dallo scorso 21 agosto in veste ufficiosa. Lo abbiamo così incontrato per capire come si trova in città. E’ alla prima esperienza di dirigente scolastico. Ora si trova a dirigere un istituto in una città ferita dal sisma con i suoi disagi. Come vede questa situazione? «L’emozione e l’entusiasmo per il nuovo incarico conferitomi hanno presto condiviso il mio animo con il dolore nel ve-

dere una così bella città colpita nel profondo del nucleo storico, quello che meglio racchiude l’anima tolentinate, dove le radici trovano il loro humus». Come ha trovato le diverse scuole che rientrano nel comprensivo dell’istituto? «Ho trovato comunque plessi scolastici, che ho avuto modo di visitare in via informale nei giorni pregressi, adatti a rispondere alle esigenze di una comunità scolastica vogliosa di riprendersi dalle ferite subite». Quali progetti ha in cantiere per alleviare i diversi disagi del post sisma? «Sono ancora presenti difficoltà oggettive che andranno affrontate con i mezzi e i modi opportuni, grazie anche al supporto che il mio staff, il personale scolastico, gli enti locali e tutta la comunità scolastica e sociale sapranno porre in essere». Si è già ben ambientato a Tolentino? «Purtroppo, non sono riuscito

a trovare domicilio a Tolentino, ma avrò sicuramente modo di “vivere” la città in pieno, vista anche l’accoglienza che mi è stata tributata al mio arrivo in veste non ufficiale». Avete fatto incontri con il comune per vagliare le sorti della scuola Don Bosco che si ritrova con il primo piano inagibile? «Ho avuto modo di incontrare il sindaco e il presidente del Consiglio d’istituto per avere prontezza delle problematiche e dei punti di forza presenti, dichiarando la mia piena disponibilità a collaborare nell’interesse dei nostri allievi. Saranno sicuramente considerate tutte le migliori opzioni per gli alunni e per la cittadinanza». Qual è il consiglio che vuole dare agli alunni che iniziano il nuovo anno scolastico? «Il consiglio che mi sento di dare è di saper tenere alto l’interesse per la cultura, pur nelle differenti potenzialità di

mente molto più che in altri campi medici vale la prevenzione, per motivi di salute, per motivi economici e per una vita più tranquilla, perché con una altissima percentuale di probabilità svilupperemo patologie orali se non abbiamo cura del nostro cavo orale. Prevenire significa andare da uno specialista odontoiatra almeno una volta all’anno per farsi controllare le mucose, le gengive e la lingua, per verificare la presenza di possibili lesioni pre-cancerose anche gravi a volte, e poi dopo una seduta di igiene dentale professionale, verificare che l’igiene domiciliare con spazzolino morbido e scovolini, che sono più pratici del filo interdentale ed ugualmente efficaci, sia appropriata (si devono lavare spesso anche le protesi amovibili, cioè le cosiddette “dentiere”!!). La prevenzione costa molto poco in tutti i sensi e fa risparmiare sedute noiose e assai costose economicamente in futuro, quando si sarà costretti a ricorrere a protesi ,impianti e chirurgie anche molto impegnative fisicamente. Anche se si è stati poco attenti in passato, e i denti si sono allungati, le terapie conservative permettono di conservarli ancora per lunghi periodi di tempo… quindi ...non è mai troppo tardi per pensare alla salute della nostra bocca. Dr.Leonardo Compagnucci di Carla Passacantando

ognuno: sapere è apertura mentale, è capacità di analisi, è la chiave per il successo nella vita».


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Buongiorno, Mi faccio portavoce di mia madre, che ha esigenza per le cure termali di usufruire dell’autobus urbano che collega la città alle terme.

IO CITTADINO

La fermata delle terme di Santa Lucia, non è dotata di pensilina, si attende quindi l’autobus in qualunque condizione atmosferica. Nonostante ne sia stata fatta richiesta presso gli uffici Assm non c’è stato esito, si chiede pertanto la pubblicazione, reiterando la richiesta pubblicamente, in quanto sembra difficile ottenere ciò che ci sembra una giusta esigenza. Cordiali saluti.

E’ VENUTO A MANCARE CARLO FERRANTI In queste ore è venuto a mancare Carlo Ferranti. Per anni aveva ricoperto importanti incarichi all’interno del Partito Socialista ed era stato eletto Consigliere comunale. Inoltre, in varie legislature aveva ricoperto la carica di assessore. Molto conosciuto a Tolentino si è anche molto impegnato nel mondo sportivo ed in particolare all’interno dell’Unione Sportiva Tolentino come dirigente. Ha lavorato presso la Conceria del Chienti.

Molto attivo sia in politica che nella Comunità tolentinate, Carlo Ferranti, 75 anni, lascia la moglie Bruna e il figlio Massimo. Carlo Ferranti verrà ricordato per l’impegno politico e personale, per aver da protagonista la vita politica e amministrativa della Città di Tolentino, apportando un fondamentale contributo per la crescita sociale, economica e di infrastrutture che hanno migliorato il contesto complessivo cittadino.

ADDIO A NAZZARENO MACCARI Addio a Nazzareno Maccari, deportato nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale. Fu testimone oculare di quanto avvenuto in quel tempo. Tre anni fa il tolentinate fu insignito della medaglia d’onore in Prefettura, in occasione della Giornata della Memoria. Il merito era stato riconosciuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella delegando la consegna della medaglia al prefetto di Macerata dell’epoca, Roberta Preziotti. Nazzareno Maccari era nato il 13 luglio 1926 ed aveva 17 anni quando i fascisti lo deportarono nel campo di concentramento di Khala, in Germania. Maccari, in seguito alle azioni di rastrellamento fu catturato come civile a Tolentino nel 1944 e condotto nel centro di

raccolta e smistamento di Sforzacosta, frazione di Macerata. I fascisti lo presero prigioniero, fermandolo davanti casa, non perché era ebreo o oppositore politico, ma semplicemente perché cittadino. Il tolentinate fu trasportato sui carri per bestiame insieme ad altri internati a Khala dove svolse il lavoro di operaio. Fu costretto a lavorare, ubbidire e sentire l’odore che usciva dai forni in cui finivano gli ebrei. Il lager fu liberato nel 1945 dagli americani. Al rientro in patria, Maccari ha fatto prima l’agricoltore e poi il falegname. Era un tipo scherzoso, sempre con la battuta pronta e raccontava, specialmente dopo il riconoscimento di tre anni fa, i momenti vissuti in Germania.

ADDIO ALLA PROFESSORESSA CARLA ANZUINELLI CIOMMEI La ricorderemo sempre per il suo grande impegno a scuola, all’Istituto tecnico economico “Einaudi” di Tolentino, dove la docente ha insegnato per parecchio tempo, fino ad una diecina di anni fa. Ha formato tanti giovani che la ricordano con tanto affetto. Era una donna giusta e forte. Era impegnata anche nel sociale, prima della malattia, per risolvere le problematiche della città. Parlare con lei era un piacere, aveva sempre qualcosa di nuovo da raccontare. Era un personaggio di Tolentino che conosceva la storia della sua città anche perché aveva seguito nel tempo l’attività del marito, l’artista Giorgio Ciommei.

Tolentino, Nazionale. Appartamento in ottime condizioni mq 70 al terzo ed ultimo piano senza ascensore. Ristrutturato di recente, in piccola palazzina. Composto da: Ingresso, Soggiorno con angolo cottura, Camera singola, Camera matrimoniale, Bagno, Terrazzo mq 15, Soffitta mq 15, Garage mq 17. Classe energetica G.

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