Multiradio Press News settembre 2017

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E’ sempre un piacere chiacchierare con il farmacista Alberto Marcelletti. Ogni volta si scopre quante belle iniziative porta avanti a favore dei più deboli. A queste poi si aggiunge il progetto “San Nicola ReMade”, particolarmente ambizioso, ideato dal farmacista tolentinate coinvolgendo il fotografo di fama internazionale Maurizio Galimberti.

editoriale

di Carla Passacantando

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Terminata la pausa estiva riprendiamo l’attività con la pubblicazione di questo nuovo numero di Multiradio Press News. La linea editoriale del giornale rimane la stessa, mentre cambiano le disposizioni per lo spazio dedicato ai partiti politici che siedono in consiglio comunale. Come tradizione le coalizioni potranno usufruire della mezza pagina gratuita, ma i loro articoli dovranno essere inviati in redazione entro e non oltre il 27 del mese precedente a quello di pubblicazione, il tutto per evitare ritardi nella stampa del giornale. Se ciò non avverrà lo spazio verrà destinato ad altre notizie a discrezione della redazione. Un ringraziamento è poi doveroso farlo a tutti gli sponsor che ogni mese ci seguono e che ci permettono di pubblicare il periodico, come del resto ai nostri lettori che ci sono sempre vicini. Abbiamo, infine, l’intenzione di creare con il prossimo numero una nuova rubrica sul tema post terremoto. In merito proporremo al comune un’apposita pagina di informazione. E’ chiaro, comunque, che continuerà ad essere seguita la linea editoriale che da sempre distingue il giornale, quella dell’imparzialità. Multiradio Press News è aperto a tutti. Buona lettura. MPN settembre 2017

8.000 COPIE!

Anno XI n. 6 - settembre 2017 - numero chiuso in redazione l’11/9/2017 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

Alberto Marcelletti “Cittadino dell’anno 2017” premio Ponte del diavolo


...segue dalla prima

Galimberti, utilizzando la sua personalissima tecnica, ha scattato oltre 9mila istantanee polaroid per raccontare in un mosaico assolutamente unico, quanto affascinante, lo splendore artistico e spirituale del Cappellone e del complesso monumentale della Basilica di San Nicola da Tolentino. Alberto Marcelletti, con grande sensibilità e amore per l’arte, ha favorito questa straordinaria produzione artistica, utilizzata per far conoscere il Cappellone e la basilica duramente colpiti dal terremoto in modo da poterli al più presto recuperare. Era quindi doveroso consegnare al farmacista il premio “Ponte del Diavolo” cittadino tolentinate dell’anno 2017 che viene assegnato a chi si è distinto per il bene della città e della società, dando lustro a Tolentino, ideato dall’associazione culturale “I Ponti del Diavolo”. Come è nato il progetto “San Nicola ReMade” e perché lo ha voluto realizzare? «Il progetto è nato il 30 giugno 2013, giorno in cui l’artista di fama internazionale Maurizio Galimberti ha scomposto in modo magistrale un dipinto dei primi del ‘900 raffigurante mio nonno, il dottor Arturo Marcelletti. Il mosaico di polaroid scaturito dalla geniale intuizione dell’instant artist mi ha suscitato una così forte emozione da pensare a cosa poteva partorire il genio artistico di Galimberti al cospetto del vero gioiello di Tolentino: gli affreschi del Cappellone di San Nicola. Il pomeriggio stesso siamo andati nella basilica, dopo un’attenta e lunghissima visione delle stupende opere murarie del 1300, è iniziata quella che definisco la più bella ed affascinante avventura artistica vissuta nei miei ultimi anni. E, così, approssimandosi il centenario della nostra farmacia, ho voluto regalare alla Comunità agostiniana ed alla città di Tolentino un momento di celebrità. Grazie, infatti, alla notorietà dell’artista ed al veicolo pubblicitario di un film documentario realizzato appositamente per questo progetto, la nostra città sarà conosciuta ed apprezzata nel mondo per le sue meraviglie artistiche. Inoltre, il termine ReMade, rifatto, oggi acquisisce una seconda valenza: se prima indicava solamente il ripristino dell’immagine, dopo il terremoto, il termine acquisisce un senso più profondo e sociale che confida nella ricostruzione della città e della sua vivacità culturale e produttiva». In che cosa consiste tale progetto?

«Per entrare nello specifico tale progetto si è articolato nella produzione di oltre 40 mosaici di polaroid, per tale realizzazione sono state acquistate le ultime 6000 pellicole Polaroid originali rimaste sul mercato mondiale ed oltre 3000 pellicole Impossible. E’ stato poi girato, dai registi Luca Giustozzi e Massimiliano Sbrolla, un film che ha documentato in modo altamente professionale il lavoro svolto dall’istant artist all’interno del Cappellone di San Nicola. Da ultimo è in fase di stampa alla casa editrice Silvana Editoriale, un libro fotografico con testi in tre lingue, che documenta con dovizia di particolari tutte le fasi più importanti del progetto e presenta tutte le foto dei mosaici realizzati in tale occasione». Sicuramente tale progetto è un modo per tenere alta l’attenzione verso la basilica di San Nicola ferita dal terremoto? «”San Nicola ReMade”, avviato nel 2013, si conclude nella primavera/estate del 2016. Eravamo pertanto in fase di ultimazione e montaggio del film ed il libro trovava il suo compimento quando alla fine di ottobre si è verificato il tragico evento sismico con le scosse del 26 prima e del 30 ottobre successivamente.

Alberto Marcelletti insieme all’artista Maurizio Galimberti.

La grande amicizia e l’affetto che lega il maestro Galimberti alla mia famiglia ed alla città di Tolentino hanno fatto si che al rientro da New York, dove si trovava per motivi di lavoro, l’artista manifestasse la volontà di ampliare il nostro progetto portando a Tolentino un rarissimo esemplare di Polaroid Giant Camera con la quale realizzare un servizio altamente scenografico di 15 foto Polaroid formato 50x60.

Alberto marcelletti con il dipinto del nonno Arturo scomposto e trasformato in mosaico.

mana fa. «Negli anni mi sono prodigato per la realizzazione di progetti prettamente culturali; successivamente con l’avanzare degli anni ho capito che era necessario coniugare l’attività culturale ad un qualcosa che concretamente potesse essere di aiuto alle persone meno abbienti e meno fortunate.

per l’impegno profuso a favore di persone ed enti bisognosi. Da numerosi anni, con i miei carissimi amici delle “Vecchie glorie cremisi” siamo di supporto alle spese mediche di un bambino ipovedente di Tolentino. Nel 2011 ho creato l’associazione “Cento amici dell’oratorio” che si è assunta in parte l’onere della ricostruzione dell’impianto sportivo dell’Oratorio salesiano Ho pertanto accettato e ricoper- di piazza don Bosco. to per molti anni la presidenza di Anif, Associazione naziona- L’ultima iniziativa mi ha visto le farmacisti Italiani onlus, alla donare all’Unione Sportiva Toguida della quale ho raccolto lentino un macchinario di ultima somme importanti da destinare generazione, atto al recupero ad associazioni benefiche che funzionale degli arti lesionati di necessitavano di aiuti concreti. calciatori ed atleti in generale».

Si è voluto così documentare il silenzio e l’orrore che il sisma aveva generato all’interno della basilica di San Nicola nonché alla Concattedrale di Tolentino. Tale appendice al progetto ha generato tanta e tale sana curiosità che sia la Rai che Sky hanno dedicato un servizio a tale iniziativa. La stessa produzione di Sky arte successivamente ha chiesto al sottoscritto di poter proiettare sui suoi canali il film documentario dei registi Giustozzi e Sbrolla confermandone la proiezione per il prossimo 26 settembre in prima serata».

Nel corso degli anni ha concretizzato tante iniziative per A tal proposito sono stato insi- Multiradio Press News ringrazia essere vicino ai più deboli e gnito del prestigioso “Premio il dottor Marcelletti per la sua l’ultima risale a qualche setti- Nazionale dr.Giuseppe Moscati” disponibilità.

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AL VIA LA PRIMA STAGIONE DEL POLITEAMA za, per ballerini esperti e di medio livello, dal 23 al 24 settembre con Mario Marozzi, étoile dell’Opera di Roma e Francesca di Boscio, danzatrice. Un appuntamento importante per il quale ci aspettiamo tante iscrizioni. Abbiamo poi in programma diversi convegni tra privati e pubblici, che si svolgeranno tra settembre e dicembre. Il Politeama, inoltre, ospiterà anche le lezioni di danza del Liceo Coreutico, i corsi del Centro Teatrale Sangallo, della scuola “Danza-Mi” di Claudia Mariotti, di cinema con “Officine Mattoli” e alcuni corsi dell’Unitre. Altra attività importante del Politeama sarà la Caffetteria che sarà sempre aperta tranne il lunedì, giorno di chiusura, dalle 11 alle 21 e fino al termine degli eventi serali, alla mezzanotte. Sarà aperta a tutti anche a pranzo con un’offerta esclusiva e al pomeriggio per godere di un luogo tranquillo ed accogliente con tisane, cioccolato, tè, aperitivi. Ci saranno spazi anche per organizzare feste private, compleanni, anniversari e piccoli eventi pubblici».

Tanti eventi in autunno e nei mesi successivi al Politeama di Tolentino, riaperto lo scorso mese di maggio grazie all’intervento dell’imprenditore Franco Moschini che ha finanziato l’intero recupero. Dopo la pausa estiva, il direttore Massimo Zenobi è al lavoro per programmare la prima stagione del Politeama, l’inizio cioè della vera attività della struttura con una serie di manifestazioni. «Stiamo preparando – dice - la grande stagione del Politeama di Tolentino e sarà di notevole rilevanza per i moltissimi appuntamenti. Tra i mesi di ottobre e gennaio avremo oltre trentacinque eventi dal vivo e altrettanti di cinema e di altro genere. Una rassegna di Jazz, una di musica leggera, un festival pianistico, 7 appuntamenti di teatro; e riporteremo a Tolentino anche il cabaret. E questa è solo la prima parte della stagione. E’ una programmazione con tante manifestazioni per la città per riportare vivacità e intrattenimento “intelligente”, auspicando che la città e tutto il comprensorio accolga con entusiasmo tutte le novità e affolli il botteghino come per gli eventi dell’inaugurazione. Credo che Tolentino non abbia mai avuto una ricchezza di eventi dal vivo come quella che stiamo proponendo». Qual è l’appuntamento clou di questa prima parte di stagione? «Sono tutti eventi importanti. Il primo appuntamento che aprirà la stagione però è singolare ed eccezionale ed è in programma per domenica 24 settembre, con inizio alle 17 e 30. A distanza di ottanta anni, il maestro Gino Brandi, grandissimo talento tolentinate, si esibirà al pianoforte al Politeama dopo il suo primo concerto che si tenne, quando aveva solo sette anni, il 22 settembre 1937. Abbiamo voluto inaugurare la stagione simbolicamente con questo evento per legare la vivacità di spettacolo del passato con il nuovo corso del Politeama». Non solo spettacolo dal vivo, comunque, al Politeama. Cosa altro propone la stagione? «Nel cartellone non mancherà il cinema di qualità che verrà proposto tutti i mercoledì ed i venerdì in collaborazione con “Officine Mattoli”. Sarà una programmazione diversa da quella delle multisale con film di qualità, anche con attori importanti che oggi hanno meno spazio nei circuiti commerciali. Nel corso della stagione organizzeremo anche degli stage artistici ed il primo sarà quello di dan3


Abbasso i cinolàtri! Dopo qualche mese, ritorna la rubrica di quest’anno. Sui criteri e le motivazioni rinvio il lettore ai precedenti numeri di febbraio e aprile. In sintesi: argomenti vari, non escludendone di bizzarri; l’aforisma come riferimento-guida; il tono, provocatorio, urticante, cacadubbi, “comunicativamente scorretto”. La categoria presa in esame nelle prossime due puntate è sempre più diffusa e dilagante ai nostri tempi. Infatti, uno spettro s’aggira ormai ovunque. Pervasivo, invadente, debordante. Per strade, piazze, bar, ristoranti, alberghi, spiagge, treni, bus, ecc. ecc. Ha anche un nome: cinolàtra. Alla lettera, “adoratore del cane”. Qualche precisazione va premessa. In primis, i cinolatri non hanno alcuna affinità con il culto tributato al quadrupede caudato dagli Egizi e dai Greci. Ben altri e più elevati livelli di cultura li distinguevano. In secundis, il bersaglio di queste righe non sono tanto i cani quanto i loro sedicenti “padroni” nonché irremovibili seguaci. Chiariamo subito che io non amo né odio i cani in sé. Al limite, li sopporto. Quando e se è possibile. Cioè molto raramente. Tuttavia, mi sembra giusto dare voce alla minoranza (?) silenziata che, come il sottoscritto, subisce un vero e proprio disagio e non intende rinunciare a farci su qualche riflessione. Nel cercare di fornire un identikit essenziale del soggetto in questione, si spera almeno di contribuire a segnare nettamente le distanze ( o il territorio, per restare in argomento) tra i milioni di cinolatri e chi ne rifiuta la religione senza doversene dispiacere. Se non altro, per uscirne con qualche elemento in più di consapevolezza onde proteggersi da questa nuova massa scodinzolante di ircocervi a sei zampe e un mezzo cervello in due. Ma chi sono questi cinolàtri? Ce lo faremo raccontare da loro stessi, attraverso una “filosofia cinica” (alt: giù le mani dai Cinici di classica memoria!), espressa per detti, stradetti e contraddetti, rimasticati nelle quotidiane passeggiate cane-padrone (o padrone-cane? Fate voi).

Innanzitutto, per loro, il mondo comincia e finisce dai, con, per i cani. «Non avrai altro cane-dio all’infuori di me», è scritto in testa alle nuove tavole della legge. Per i cinofili-cinolatri, il cui confine è spesso più sottile di quanto loro stessi non credano o ammettano, non ci sono mezze misure.

ni, più amo i cani». Ma che bravo. La verità nuda e cruda è piuttosto un’altra: «Chi ama-adora i cani, se ne frega dei cristiani». Ne sanno qualcosa le migliaia di “cristiani” costretti ogni giorno a fare slalom tra mucchietti di merde; che ogni anno vengono morsicati, azzannati, addirittura uccisi

Anubi. Cane-dio o Dio-cane?

O adori i cani e ti prostri al loro cospetto, o sei bollato come nemico degli animali, della natura, e fors’anche dell’umanità. Nella maggior parte dei casi, non amano gli altri animali. Anzi. Vogliamo parlare, tanto per dire, dei cacciatori d’ogni specie, che non esitano a sterminare a fucilate (in compagnia del loro adorato segugio) fagiani, lepri, quaglie, conigli, cinghiali e altre migliaia di esemplari? Due tizi di nome Francesco avrebbero da obiettare. Il santo di Assisi era un vero animalista, amava tutte le creature senza distinzione. Perfino uno considerato nemico mortale dell’uomo come il lupo. Circa un anno fa, Francesco il papa tuonò contro “i cristiani che amano più cani dei cristiani”. Più unico che raro, un cinolatra che si scomodi e commuova per la sorte di altre specie. Altra perla del cinolatrapensiero: «Chi non ama i cani, non ama neanche i cristiani». Poi si correggono subito: «Più conosco gli uomi-

da quelle adorate bestioline; che, se bambini, sono terrorizzati, non di rado restano traumatizzati per essere stati inseguiti, scaraventati a terra, morsicati dai docili, innocui “amici dell’uomo”. Quando non finiscono addirittura sbranati. Perché bontà e mitezza sono virtù innate del cane, non certo dell’uomo. Se su questo potremmo in parte essere d’accordo, sulla presunta virtù canina è lecito nutrire forti dubbi. «Che male fanno?!» è la domanda del cinolatra con risposta sottintesa. All’ospite che arriva e si trova di fronte bestioni latranti, a mezzo tra cavallo e vitello, propina una rassicurante informazione: «Non aver paura, non fanno niente!». Una cretinata megagalattica. Come fa a saperlo con tanta sicurezza? Gli legge nel pensiero? Si è fatto rilasciare un regolare perpetuo contratto di non aggressività? Possiede facoltà di cinopreveggenza? Il mondo degli umani, i loro spazi e tempi, sono in realtà soltanto 4

la scena sulla quale il venerato “amico” deve poter scorrazzare, godere di tutti i diritti, privilegi, comodi. Reagiscono con irritazione, offesa, intolleranza, verso tutti gli umani che non accettino di elevare le bestie al loro rango. Insomma, dietro ogni cinolatra si cela, non tanto nascostamente, un misantropo, un antiumanità. Del tutto privo, beninteso, dei nobili motivi che hanno ispirato l’esistenza di grandi “marginali” vissuti nell’atavica diffidenza per tutto ciò che è umano. Vuoi il cane? Benone. Ma non pretendere che la tua volontà debba per forza ricadere su di me. O sotto le mie scarpe. Tieniti in casa la bestia, amala, adorala, servila, siine schiavo con i tuoi simili, ma lascia a me il diritto di non dovermela vedere né con le sue merde, né con i suoi denti, né col suo latrare ad ogni ora del giorno e della notte. Oltretutto, se la città è la casa di tutti, non si capisce perché dev’essere il cesso del tuo pupillo risparmiando proprio quella dove abiti. Il tipo in questione si identifica con un’altra verità indiscussa, da autentico “fondamentalista canino”. Sentenzia dunque il nostro, ad ogni piè sospinto: «Il cane è il più fedele amico dell’uomo». Addirittura. Ebbene, si può dimostrare in buona sostanza che invece non è l’uno né l’altro. C’è di più. Il cinolatra non ama (senti senti) neppure il cane, che proclama di adorare “con tutto se stesso, con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima”. A dirla proprio tutta, è solo l’alibi per le sue miserie, la foglia di fico delle sue debolezze, fragilità, aspirazioni insoddisfatte per le quali non ha mai trovato in sé la forza di battersi veramente. Amicizia, fedeltà, solitudine, società, umanità. Di questo e di cinolatri parleremo ancora nella prossima puntata. Almeno con i pochi che non avranno voltato pagina alle prime righe perché non interessati; a metà o quasi, perché mortalmente offesi; verso la fine, per correre a rifugiarsi tra le zampe del loro dio domestico, meditando una protesta risentita per questo cinoateo senza princìpi né cuore. (1.Continua)


TERREMOTO, É PASSATO UN ANNO: ECCO QUELLO CHE VORREMMO SAPERE Focus Tolentino di Roberto Scorcella

Fra pochi giorni sarà trascorso un anno da quando, in quel maledetto fine ottobre del 2016, delle tremende scosse di terremoto hanno cambiato per sempre le vite di migliaia e migliaia di persone. Un sisma che ha sconvolto l’esistenza di intere famiglie e dal quale il tempo sembra essersi fermato. Potremmo parlare a lungo delle passerelle fuori luogo di Amatrice del 24 agosto o di quei mielosi tagli del nastro di strutture che, uniche finora, vengono aperte e inaugurate solo grazie alla solidarietà di qualche privato dal cuore buono. Qui, però, parliamo di Tolentino. Della nostra Tolentino, come amava dire un recente sindaco della città. E allora a un anno di distanza, vivendo purtroppo anche in prima persona tutta questa vicenda, vogliamo porre qualche domanda che rimane ancora senza risposta e alla quale gli sfollati vorrebbero delle risposte. Senza retorica, senza vis polemica, senza acredine, riteniamo che sia finalmente giunta l’ora che i cittadini sappiano qualcosa di più sul loro futuro, visto che la totale assenza di comunicazione e di confronto a tutti i livelli. E’ l’unico elemento che ad oggi caratterizza il post sisma.

ministrazione comunale (discutibile o meno) è stata quella di non richiedere le Sae, le casette di legno, per evitare di urbanizzare un ampio territorio individuato fra il Castello della Rancia e la Stazione di Pollenza. Al suo posto, si è scelto di acquistare immobili invenduti in buono stato. L’offerta, però, si è rivelata di molto inferiore alle attese e sostanzialmente insufficiente a rispondere a tutte le richieste. A quel punto, si è ripiegato sull’acquisto di un capannone di fronte al Castello della Rancia che, su una superficie di circa 2800 metri quadrati, dovrebbe andare ad ospitare 57 appartamenti da mettere a disposizione dei terremotati. A questo scopo, dalla Regione è stato ottenuto un finanziamento di 6 milioni di euro.

Siamo certi che questa sarà la Cosa farà a quel punto chi ha scelta migliore? scelto di andare in autonoma sistemazione e non ha richiesto un’altra Container – Voci autorevoli ci fan- casa? Sarà tutta gente che dovrà no sapere che per le eventuali ca- arrangiarsi rischiando di finire in sette, era stata individuata l’area mezzo a una strada? dove attualmente sono stati installati i container. Ricostruzione – Sarebbe forse mePoco più della metà dei container glio stendere un velo pietoso. di via Colombo ad oggi viene uti- A un anno dal sisma si parla anlizzata (e già questo lascia quanto- cora di soluzioni abitative di emermeno perplessi, vista la fretta con genza e la ricostruzione appare cui è stata realizzata l’area), e una ancora una sorta di chimera. buona parte poteva quindi essere La storiella “i soldi ci sono, state smantellata per fare posto alle ca- tranquilli” ormai non convince più. sette, in una zona già urbanizzata. Ma quello che vorremmo sapere Perchè questa strada non è dal nostro Comune, è quale sarà il stata percorsa, quando po- futuro delle zone di Tolentino magteva essere la più semplice? giormente colpite dal terremoto. Si rincorrono voci su voci, si parla Piccola ricostruzione – Se e quan- di interi quartieri da abbattere, la do prenderà il via la piccola rico- gente è sconcertata. struzione (quella delle Aedes clas- Perchè non ci viene detto di che sificate B per intenderci), durante morte dovremo morire? Perimelo svolgimento dei lavori nelle case trazione, microzonazione sismica: attualmente messe in sicurezza, perchè nessuno ci fa sapere niendove saranno alloggiate le perso- te? E ancora: quanti residenti ha ne che dovranno giocoforza allon- perso Tolentino in un anno? tanarsi? È stata pensata una soluzione di emergenza? Oggi sta passando il messaggio che i terremotati alla fine sono dei Contributo autonoma sistemazio- privilegiati, delle vittime (così mi ha ne – Il Comune di Tolentino è uno detto una persona). dei più puntuali sotto questo aspet- Perchè in fondo, diciamolo, siamo to. un po’ tutti stanchi dei continui piaMa ci sono delle preoccupazioni, gnistei dei terremotati. che non riguardano certo scelte Che però, in fondo, qualche rispoe decisioni del Comune ma di cui sta la meriterebbero pure. il Comune può e deve farsi porta- Per capire se è il caso di fare le voce, in merito a una possibile so- valigie e andarsene per cercare di spensione dell’erogazione del Cas dare un futuro ai propri figli oppure da fine febbraio. per capire se in questa nostra terra Sono preoccupazioni concrete? c’è ancora speranza.

Non vogliamo entrare nel merito di disquisizioni sociologiche sulla realizzazione di un insediamento abitativo in una sorta di “deserto” a cinque-sei chilometri dal centro. Vorremmo però capire innanzitutto i tempi di realizzazione di questi appartamenti, visto che il capannone è praticamente grezzo, senza infrastrutture, da adeguare alla normativa antisismica e via dicendo. A questo, va aggiunto un altro particolare non di poco conto: al netto del prezzo di acquisto della struttura, i sei milioni della Regione appaiono cifra assolutamente Emergenza abitativa – A Tolenti- insufficiente per la realizzazione no, come noto, la scelta dell’am- delle unità abitative.

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SEDUTA FIUME PER IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Consiglio comunale fiume nei giorni scorsi. L’assise si è aperta con la sostituzione della dimissionaria Barbara Malaccari con il primo dei non eletti della lista Lega Nord, Gionata Del Pupo. Subito dopo il consigliere Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee per Tolentino ha illustrato l’interrogazione con la quale chiedeva quando verrà riportato il mercato settimanale al centro storico che attualmente viene allestito tra via Ramundo e Giovanni XXIII. A voler ricollocare le bancarelle del martedì nella sede originale e quindi al centro storico sono anche i consiglieri del Pd, Anna Quercetti e Bruno Prugni. «Dopo i diversi interventi – ha detto Corvatta - per la messa in sicurezza dei palazzi considerati pericolosi a causa del sisma, accogliendo le richieste pervenute sia dagli stessi ambulanti che dei cittadini ed esercenti del centro storico, l’Amministrazione comunale aveva deciso di riportare il mercato nel centro, ferma restando la volontà di non utilizzare quelle zone considerate ancora a rischio. Oggi a distanza di molti mesi da quegli eventi sismici, i palazzi del centro storico sono stati messi in sicurezza, ma il mercato non è sta-

to ancora trasferito in centro». A riguardo il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha risposto che l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di discutere l’argomento in maniera definitiva con gli ambulanti dopo le festività di San Nicola. «E quando – ha aggiunto il primo cittadino - le bancarelle ritorneranno in centro storico saranno disposte in maniera diversa rispetto il passato. Abbiamo delineato delle zone che vogliamo discutere con le forze di opposizione in commissione. Subito dopo le ferie ci vedremo per vedere le nuove disposizioni». Alla fine si è deciso che dal 12 settembre il mercato del martedì torna ad essere allestito nel centro storico della Città. Si è poi passati alla discussione sull’assestamento di bilancio di previsione e sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio finanziario. «Si propongono – ha illustrato il vice sindaco Silvia Luconi – delle variazioni in entrata: in sede di bilancio non avendo certezza sulla integrale copertura da parte del Ministero degli interni del minor gettito Imu da terremoto lo stanziamento era stato prudenzialmente previsto con un minor incasso di 666mila euro ed ora sulla scorta di quanto riversato per il 2016 tale minore gettito viene ripristinato; viene stan-

ziato in aumento il contributo statale di 316mila previsto per i comuni del cratere dal Dl Milleproroghe, contributo già pagato dal Ministero; ancora in aumento si stanziano 126mila di trasferimenti ministeriali come da comunicazione ufficiale dell’interno; relativamente al terremoto vengono aumentati 400mila per il personale, 2milioni per la gestione emergenziale in conto capitale e 10.400.000 per il cas a tutto il 2017; in diminuzione di entrata 10mila della tosap; 39.200 di multe dei vigili urbani; 140mila delle mense scolastiche; 30mila dei proventi cimiteriali; 206mila di canoni Assm a seguito dei lavori sul canale della centrale Pianarucci e 70mila. Sul fronte di spesa l’incremento è destinato per 224mila al consolidamento del muro di viale Matteotti, per 170mila ai lavori del bocciodromo comunale e per 150mila ad altri interventi di manutenzione straordinaria». Successivamente è intervenuto Corvatta ed in particolare sull’investimento per il consolidamento del muro di viale Matteotti. «A me sembra – ha detto - che ci sia un contenzioso in atto così effettuare ora i lavori significa che l’amministrazione comunale pensa di perdere la causa o c’è un accordo dietro». Alla fine l’assestamento generale del bilancio di previsione anno 2017-2019 è stato approvato con

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undici voti favorevoli, un contrario Gian Mario Mercorelli del Movimento Cinque stelle e tre astenuti Corvatta, Prugni e Quercetti. All’unanimità, invece, è stata approvata la salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio finanziario 2017. C’era molta attesa poi per il punto all’ordine del giorno riguardante l’acquisto di un immobile per la realizzazione di 57 alloggi per coloro che l’hanno persi a causa del sisma. Nell’esposizione dell’argomento la Luconi ha riferito che sono 1468 le famiglie, pari a 3159 cittadini, che usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione, 215 i tolentinati ospiti in strutture ricettive del territorio o in altri comuni, 195 i cittadini residenti nel villaggio container. Tra tutti ci sono 221 nuclei familiari che hanno presentato domanda per la sae, cosiddetta casa di legno. In merito sono state ammesse 111 famiglie e 21 di queste sono ancora in fase di esame per carenza della scheda aedes che deve essere redatta dai tecnici dopo i sopralluoghi. «Ottima l’iniziativa della Regione Marche a sostegno del comune di Tolentino – ha affermato Corvatta con lo stanziamento di ben 6milioni di euro per la realizzazione degli appartamenti.


A nostro avviso però è un grave errore destinare quelle ingenti risorse per l’acquisto di un capannone ubicato nelle vicinanze del Castello della Rancia, realizzato circa 15/20 anni fa e che quindi non rispetta nemmeno le ultime norme antisismiche, per realizzarci all’interno degli appartamenti e, per di più, in un’area fuori dal centro urbano e che non è residenziale, ma che è artigianale e commerciale. In quel “palazzotto” fuori dalla città non andranno certo le famiglie più fortunate ma, bensì, quelle più disagiate che non possono permettersi niente di meglio. Il rischio, per non dire la certezza, è la ghettizzazione di quelle famiglie con tutte le conseguenze sociali che ne deriveranno. Altre soluzioni sono possibili. Sono disponibili altre aree per la realizzazione degli appartamenti, come ad esempio quella davanti la caserma dei carabinieri, dove esistono tutti i requisiti urbanistici, oppure anche l’area dei campi da tennis che addirittura è già di proprietà comunale. Invito quindi ad una sospensione sul caso». Anche Bruno Prugni ed Anna Quercetti hanno ribadito la loro contrarietà a tale scelta sottolineando, invece, che sono d’accordo sul fatto che vengano realizzati appartamenti al posto delle casette di legno. Contrario alla scelta di utilizzare il capannone per alloggi alla Rancia è anche Mercorelli. «Il capannone in esame – ha di-

chiarato - non è certamente migliore a livello antisismico rispetto ad una casa di nuova costruzione. La variante urbanistica richiede poi tempi lunghi. Sono quindi d’accordo con la minoranza e dovremmo così cercare l’alternativa. Dovevamo parlarne prima di arrivare in consiglio comunale». Dopo un’ampia discussione sull’argomento undici consiglieri hanno votato a favore e quattro sono stati i contrari Mercorelli, Corvatta, Prugni e Quercetti. L’aggiornamento ed integrazione del Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari 20172019 è stato approvato con undici favorevoli e quattro contrari, Mercorelli, Corvatta, Prugni e Quercetti. Le linee programmatiche dell’azione di governo hanno ottenuto undici favorevoli e tre contrari, Mercorelli, Corvatta, Quercetti. Per la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione di rappresentanti del comune in enti, aziende ed istituzioni sono stati tredici si ed un no di Mercorelli. La variante parziale al vigente Prg e alla variante generale al Prg in adeguamento al Ptc, ai sensi dell’art.26 della L.R. 34/1992, per “realizzazione di un’aviosuperficie” è stata approvata con tredici voti favorevoli e due contrari, Corvatta, Quercetti. All’unanimità è stato dato parere favorevole alla convenzione tra la Regione Marche e il comune di Tolentino per l’istituzione dell’”Ufficio speciale per la ricostruzione post

sisma 2016”. Sempre all’unanimità parere favorevole alla rinuncia alla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Cosmari in favore dell’adesione del comune di Loreto. Con quattordici favorevoli ed un contrario, Mercorelli, è stato approvato l’adeguamento dello statuto societario alle disposizioni recate dal Decreto legislativo 16 giugno 2017, n.100, convenzione per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla società Task. Con quattordici favorevoli ed un astenuto, Mercorelli, è stato approvato il Regolamento per il funzionamento della commissione comunale agricoltura e territori prevista dall’art.3 del regolamento di Polizia rurale. All’unanimità è stato approvato il Regolamento per la manutenzione della viabilità rurale e costituzione dei consorzi obbligatori per la gestione delle strade vicinali di uso pubblico – Statuto costituzione con-

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sorzi strade vicinali. Unanime è stato il voto per l’autorizzazione a vendere un immobile artigianale sito a Tolentino in via Andrej Sacharov n.5 all’interno del Pip Cisterna alla ditta Enrico Gasparrini. Unanimità anche alla ditta Moira Rogani per l’autorizzazione a vendere l’immobile sito all’interno del “Centro commerciale La Rancia” Pip Cisterna. Con tredici favorevoli ed un contrario, Mercorelli, è stata concessa la proroga del termine di fine lavori per la realizzazione dell’edificio adibito ad attività produttive in zona Pip Le Grazie alla ditta Fina. Alla commissione consiliare “Programmazione economica e bilancio”, a seguito delle dimissioni del consigliere Barbara Malaccari, è subentrato Gionata Del Pupo. Infine unanimità per la concessione di diritto a seguito della donazione all’associazione Cri, Croce rossa italiana.


di Carla Passacantando

APPROVATO IL BILANCIO PREVENTIVO 2017 DEL COSMARI STABILITE LE INDENNITA’ DEL CDA Nei giorni scorsi è stato approvato all’unanimità dall’assemblea dei comuni soci del Cosmari il bilancio preventivo 2017. Allo stesso tempo si è discusso anche sulla determinazione delle indennità dei componenti del consiglio di amministrazione. Il presidente del Cosmari Marco Graziano Ciurlanti ed il direttore Giuseppe Giampaoli hanno illustrato la previsione di bilancio 2017, dopo l’anno di assestamento “post incendio”, che ha nei fatti inciso in maniera importante sulla struttura economico/ finanziaria dell’impresa. E che rappresenta, inoltre, una situazione di esercizio in cui si potrà riportare quell’equilibrio normalizzato permettendo al contempo il riallineamento di tutte le dotazioni tecniche danneggiate dall’evento indicato e la focalizzazione dell’organizzazione aziendale ad ottimali performance di gestione. Il 2017 sarà peraltro di molto influenzato dai noti e disastrosi eventi sismici che hanno così pesantemente gravato su gran parte dei territori gestiti direttamente dal Cosmari. Cosmari che sta svolgendo il ruolo, assegnato dalle Autorità competenti, circa l’organizzazione ed il coordinamento dei lavori di smaltimento e sgombero delle macerie da terremoto. «Come già illustrato nelle relazioni ai bilanci degli scorsi esercizi – ha ricordato il presidente Ciurlanti - l’assestamento della

struttura finanziaria dell’azienda ha rappresentato per il consiglio di amministrazione uno degli elementi prioritari delle attività poste in essere sino ad oggi. L’ottenimento di nuove linee di credito a medio/lungo termine per circa 9milioni e la chiusura dell’indennizzo assicurativo, 6,5 milioni, relativo all’incendio del 2015, i cui lavori di realizzazione del nuovo impianto dovranno chiudersi entro il prossimo anno, permettono oggi all’azienda di poter avere una posizione finanziaria appropriata. L’esercizio sociale 2017 è stato quindi impostato ponendo in campo tutte le possibili azioni compatibili con la nuova struttura finanziaria dell’impresa che, come prevedibile, potrà consentire uno sviluppo equilibrato sia sul fronte dei costi operativi, ma soprattutto sul fronte degli investimenti.

Complessivamente l’economia per i comuni si può stimare in circa 2milioni di euro e potrà comportare una riduzione media di circa il 7% del carico tariffario dello scorso anno». Secondo il direttore Giampaoli «in termini esclusivamente tariffari Cosmari è in condizione di ridurre le tariffe della raccolta di circa un milione di euro e di mantenere invariate tutte le altre tariffe dei servizi erogati». Prima della discussione inerente la determinazione delle indennità per i componenti del cda, il presidente Ciurlanti ha annunciato che per la fine di settembre l’assemblea dovrà ufficializzare l’ingresso nel Cosmari srl del comune di Loreto, per cui tutti i consigli comunali saranno chiamati ad approvare una apposita delibera entro il 30 settembre. In pratica sarà attuato un au-

mento di capitale che sarà ad appannaggio del comune di Loreto che a fronte di 440mila euro acquisterà il 3,84% delle quote sociali di Cosmari srl. Dopo l’uscita dalla sala assembleare da parte del cda per il punto di specifico interesse dello stesso, i comuni, sotto la presidenza del rappresentante di Macerata, hanno discusso e approvato la proposta inerente le indennità. Votata praticamente all’unanimità con il solo voto contrario di Porto Recanati che ha chiesto la retroattività riferita solo all’anno in corso, la proposta che stabilisce di corrispondere, a partire da gennaio 2016, un compenso così differenziato: al presidente 1.880 euro lordi al mese, ai componenti del cda, Rosalia Calcagnini, Paolo Gattafoni, Maria Elena Sacchi, Arnaldo Vitali, 800 euro lordi mensili.

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di Carla Passacantando

BARBARA MALACCARI DELLA LEGA NORD SI DIMETTE E SUBENTRA GIONATA DEL PUPO Il consigliere comunale della Lega Nord Tolentino Barbara Malaccari si è dimessa a pochi giorni dall’assise consiliare dopo quella di insediamento. La tolentinate era subentrata al primo della lista Giovanni Gabrielli che essendo stato chiamato dal sindaco come assessore le aveva lasciato il proprio posto. Ora in Consiglio comunale al posto di Barbara Malaccari siede Gionata del Pupo, co-titolare della tipografia Linotype. C’è rammarico da parte della tolentinate per la decisione che ha dovuto assumere. «Voglio precisare ai miei elettori – afferma Barbara Malaccari - che non li ho traditi per il mandato che mi hanno dato. Sono stata costretta a dimettermi e questo mi è molto dispiaciuto. Non era mia intenzione potare avanti la campagna elettorale e poi dimettermi, ma purtroppo è andata così. Ringrazio coloro che mi hanno dato fiducia. Questa situazione che si è creata mi ha fatto davvero star male». C’è poi l’assessore Giovanni Gabrielli che considera, quella di Malaccari «una grande perdita per competenze e valori umani. In occasione delle ultime elezioni amministrative la Lega

Nord Tolentino, in continuità con l’esperienza precedente, ha favorito ancora una volta la candidatura di esponenti della comunità desiderosi di dare il loro contributo alla vita amministrativa della città anche se non hanno condiviso un percorso di attivisti del nostro movimento. Sin da subito, per la formazione della lista elettorale, era stata data particolare attenzione alla partecipazione di esponenti femminili, con l’obbiettivo di poter portare in consiglio comunale almeno una rappresentante donna per il movimento. Barbara Malaccari si è rivelata,

insieme ad altri candidati, una figura estremamente valida e competente premiata dai consensi, pertanto le sue dimissioni rappresentano sicuramente una grave perdita per la Lega Nord Tolentino e per la città stessa. Motivi personali sono alla base della rinuncia dell’incarico; di qualsiasi cosa si tratti, il gruppo Lega Nord Tolentino rispetta ed accetta la decisione presa. Il mio personale ringraziamento a Barbara Malaccari per questa preziosa collaborazione ed a tutte le donne che si impegnano quotidianamente in politica».

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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE Prosegue la rubrica che illu- riante parziale al Prg per un stra le più importanti e recenti compenso totale di 3.733,20 delibere della Giunta munici- euro. pale di Tolentino. Con delibera n.308 del Con la n.314 dell’1/8/2017 28/7/2017 si concedono 2mila sono stati conferiti gli incarichi euro per il pagamento di una per quanto concerne la va- struttura ricettiva per la sisteriante parziale al Piano rego- mazione a favore di una relatore generale vigente ed alla sidente di Tolentino che vive variante al Prg adottata con una situazione di disagio, di delibera del Consiglio comu- maltrattamenti fisici e psicolonale n.24/2017 per la realizza- gici, intra-familiare. zione degli alloggi, per coloro che sono rimasti senza casa Con atto n.301 si delibera il con il sisma, nel capannone in trasferimento dal comune di contrada Rancia. Tolentino all’Assm di Rosalia Con l’atto si delibera di affida- Calcagnini. re all’architetto Enzo Fusari La dipendente comunale a di Macerata l’incarico per la tempo pieno indeterminato, predisposizione della varante appartenente all’ufficio di staff parziale al Prg che consen- del sindaco e della giunta muta il recupero dell’edificio in- nicipale, con una nota ha cocompiuto e la trasformazione municato l’intenzione di essedell’area in residenziale al fine re trasferita all’Assm, società di realizzare gli alloggi per i che ha poi espresso parere terremotati con un corrispetti- favorevole. vo totale di 33.496,32 euro. Il passaggio avviene attraverSi affida poi all’ingegnere Al- so l’istituto della cessione del berto Marchionni di Lapedona, contratto di lavoro ai sensi Fermo, l’incarico per la predi- dell’art.1406 del Codice civile sposizione della valutazione senza soluzione di continuità previsionale di impatto acusti- e quindi di dare atto che l’amco relativa alla varante parzia- ministrazione rinuncia all’ele al Prg per un corrispettivo ventuale opposizione dell’intotale di 2.664,48 euro, men- dennità di mancato preavviso tre al geologo Stefano Palpa- se ritenuta occorrente. celli di Treia l’incarico per la predisposizione della relazio- Con la n. 296 del 24/7/2017 si ne geologica inerente la va- delibera l’utilizzo temporaneo

dell’edificio ex scuola Bezzi. La giunta ha formulato un atto di indirizzo per approntare il progetto, finanziare l’intervento, eseguire i lavori e quanto ancora necessario all’edificio ex-scuola Bezzi per ospitare le suore Pie Venerini e gli studenti del locale Liceo coreutico, stabilendo fin d’ora che alle suore verrà affidato con successivo atto l’incarico di gestione dell’intera struttura e quindi anche la parte cosiddetta dormitorio dedicata ad accogliere gli studenti del Liceo coreutico. Tale intervento rientra tra quelli necessari per dare alloggio a coloro che hanno perso l’abitazione a seguito del sisma 2016 e la spesa può essere fronteggiata con i fondi che la Regione Marche erogherà per le necessità del sisma. Subito dopo il sisma, sull’edificio di via Bezzi dopo l’evacuazione della scuola il comune ha eseguito un pronto intervento per 160mila euro ripristinando le condizioni di agibilità preesistenti al terremoto. L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di dare un nuovo alloggio alle suore, mantenendo una scuola materna nel centro storico e fornendo una sistemazione per gli studenti che frequentano il Liceo coreutico e che pro-

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vengono anche da fuori regione, mantenendo le iscrizioni alla stessa scuola superiore. Da un esame della situazione, infatti, è emerso che la soluzione, sia al problema abitativo degli studenti del Liceo coreutico che delle suore, può consistere nell’utilizzo come ostello/dormitorio dell’edificio di via Bezzi, exscuola, che oggi ha le caratteristiche di agibilità a seguito degli interventi eseguiti e che per essere pienamente utilizzabile occorre eseguire una serie di lavori ulteriori di finiture, impiantistica e arredi e quindi si è dato l’incarico per la redazione del relativo preventivo/progetto e per procedere poi alla esecuzione degli interventi.


di Carla Passacantando

CONSEGNATE LE PRIME CASETTE DI LEGNO NEL MACERATESE MENTRE A TOLENTINO SI ATTENDONO I NUOVI APPARTAMENTI Ad un anno esatto dalle scosse del terremoto nel maceratese sono state inaugurate in provincia, tra emozione e speranza, le sae, soluzioni abitative emergenziali. Le prime dieci casette di legno sono state consegnate nella frazione di Polverina di Fiastra, area poco distante dalla superstrada. Grande emozione per le famiglie assegnatarie e per il sindaco Claudio Castelletti il quale sostiene che gli «alloggi consegnati sono vere e proprie case». Al taglio del nastro c’era il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. «La cerimonia – ha detto – è un momento di speranza per chi ha avuto la casetta e per chi la sta aspettando». Il governatore, con il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il segretario regionale del Pd Francesco Comi ed il prefetto di Macerata Roberta Preziotti, ha raggiunto poi l’area sae di Monte Cavallo dove il primo cittadino, Pietro Cecoli, ha inaugurato altre dieci casette. «Tali abitazioni – ha affermato sono servite a far rientrare in paese tutte le persone che hanno avuto danni consistenti alle loro case. Mi riferisco alle famiglie che fino a ieri alloggiavano in strutture alberghiere nella costa o nelle vicine colline. Abbiamo, inoltre, altri cittadini che hanno ottenuto il contributo di autonoma sistemazione. Ecco, allora, che tutti i terremotati di Monte Cavallo sono stati sistemati.

Ora stiamo lavorando per la ricostruzione che seguiremo passo dopo passo e stiamo presentando i dovuti progetti». Cecoli, dopo la benedizione dell’area sae, ha consegnato le chiavi delle case alle dieci famiglie assegnatarie. «L’anno trascorso è stato bruttissimo – ha esordito Paola Carducci, che ora vive in una delle casette consegnate – abbiamo fatto sei traslochi, tra container, roulotte ed alberghi. Senza poi pensare al lavoro che non c’è più. Ho un’impresa di pulizie e le case dove lavoravo sono inagibili». Sempre nella stessa giornata, nel pomeriggio, il sindaco Alessandro Gentilucci di Pieve Torina ha consegnato le prime ventidue sae nell’area Le Piane, vicino alla nuova zona commerciale. Il primo a prendere le chiavi è stato Raffaele Marsili di 91 anni. Per l’anziano quella che gli è stata consegnata è «una casetta perfetta». Tra gli assegnatari dei nuovi alloggi traspariva una grande nostalgia del ritorno quasi alla normalità e tanta emozione. «Oggi è un bel momento – ha dichiarato Gentilucci - perché rientrano più di settanta persone. E’ un primo passo, così chiediamo una velocizzazione per tutte le altre aree in modo che entro settembre possano essere consegnate le restanti centoottanta casette. Quella di Pieve Torina è la più grande area sae consegnata fino ad ora nel maceratese». A benedire le nuove case c’era mons.Francesco Giovanni Bru-

Montecavallo, i primi assegnatari delle casette

gnaro, arcivescovo di Camerino, che ha donato ad ogni assegnatario di alloggio un crocifisso. Presenti alla cerimonia anche Ceriscioli, Sciapichetti, Pettinari. E così ad un anno dalla scossa che ha dato l’avvio alla serie sismica da alcuni comuni della provincia di Macerata si iniziano a dare alla popolazione segnali di concretezza, il ritorno alla quasi normalità abitativa per chi ha avuto la propria abitazione danneggiata o distrutta dal terremoto. Dopo una lunga attesa arrivano le prime risposte alle persone in difficoltà. Le casette sono segno di speranza, ma dove sono ancora presenti le macerie queste ricordano il trauma e i problemi. E se nei diversi paesi arrivano le casette di legno a Tolentino la situazione è diversa. In città si è optato per la realizzazione di nuovi appartamenti con l’invenduto del patrimonio immobiliare, che poi finiranno in quello dell’Erap. Verrà così utilizzato lo stabile industriale di contrada Rancia, poco lontano dal Castello, nonché altri edifici risultati idonei tra quelli partecipanti al bando. E bisognerà aspettare del tempo prima che gli appartamenti possano essere pronti. La Regione Marche a riguardo ha assegnato a Tolentino 6 mi-

lioni di euro, mentre per gli altri comuni sta provvedendo con le sae. «Sono tantissimi i cantieri aperti per realizzare le casette di legno – ha affermato Luca Ceriscioli e l’aver potuto consegnare le prime è una bella soddisfazione per i sindaci e per i cittadini che le stanno aspettando perché così vedono che qualcosa si muovendo. La semina è stata lunga ed ora stiamo facendo i primi raccolti, tutti a vantaggio di chi vuole tornare a vivere nelle proprie comunità. Abbiamo fatto una scelta molto impegnativa e premiante, quella cioè di fare le casette vicino alle zone dove le persone vivevano, nelle frazioni. Per noi è importante riavviare le condizioni di vita nelle nostre aree interne che sono state duramente colpite e la prima cosa da fare è riportare le persone nei loro paesi. Continuerà nelle prossime settimane la consegna delle casette in modo che per la fine dell’anno siano state quasi tutte distribuite. In totale sono 1250 quelle da consegnare in regione, di cui 85 sono già state assegnate. Ci sono due o tre aree per le quali non è stato ancora consegnato il progetto. Attualmente ci sono cantieri aperti in 78 aree».

Il taglio del nastro delle nuove casette a Pievetorina

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di Carla Passacantando

NASCE TRA MILLE POLEMICHE L’AVIOSUPERFICIE VICINO AL CASTELLO DELLA RANCIA Sta procedendo l’iter per la realizzazione dell’aviosuperficie “Rancia”, con due o tre coppie di hangar per il ricovero dei velivoli, destinata specificatamente ad uso sportivo e turistico. L’aviosuperficie nascerà su uno spazio di 50mila metri quadrati e la pista sarà lunga 580 metri e larga 20, dimensioni adatte per i velivoli turistici o sportivi da due a sei posti. Il mini aeroporto verrà creato in contrada Rancia, nel territorio di Tolentino, in un terreno di un privato, tra l’ex statale 77 e la ferrovia che collega la città di San Nicola a Macerata. A gestirla sarà l’Avio Club Macerata, presieduta da Mirco Pupilli, che si sta occupando completamente della sua realizzazione. I costi si aggirano intorno ai 150mila euro. Se tutto procederà nel verso giusto la struttura, considerata un aeroporto di secondo livello perché nasce in un terreno privato, potrebbe essere pronta per l’inizio della prossima estate. «Il progetto – dice Dino Piersantelli, segretario dell’associazione sportiva Avio Club Macerata – è passato alla fase di valutazione di impatto ambientale, via, che si è conclusa con il rinvio, con la richiesta di ulteriori

relazioni relativamente ai rumori ed all’inquinamento. La procedura per creare l’aviosuperficie è stata avviata nell’aprile 2016 quando il comune di Tolentino con una delibera di giunta municipale ci ha dato il parere favorevole. Successivamente nel mese di agosto di un anno fa abbiamo sottoscritto un contratto di affitto, per 18 anni, con il privato del terreno dove dovrà sorgerà la struttura». Ecco, allora, che dovrà essere trasformata la destinazione d’uso della zona che è agricola. E nell’ultimo consiglio comunale è stata approvata la variante parziale al Piano regolatore generale. Hanno votato contro Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee di Tolentino, Bruno Prugni ed Anna Quercetti del Pd. «Già in campagna elettorale per le amministrative – afferma Corvatta - ho sottolineato che avevamo delle forti perplessità relativamente alla creazione dell’aviosuperficie in prossimità del Castello della Rancia. Il problema è che, oltre alla pista, verranno costruiti degli hangar, dei capannoni, che secondo me non dovrebbero essere realizzati in prossimità del Castello della Rancia, struttura di valore architettonico, nonché

vicino alla ferrovia. C’è poi da affrontare il discorso di valutazione dei vari impatti ambientali e di rumore. Credo che sia stato troppo affrettato da parte dell’Amministrazione comunale aver dato un parere di massima già prima delle elezioni per la realizzazione dell’aviosuperfice ed ora l’ok per la variante urbanistica. A me sembra così che è stata accelerata la procedura che invece deve seguire dei passaggi a livello provinciale e regionale. Poi c’è anche la soprintendenza che dovrebbe dare un parere a riguardo». La nuova pista di volo non piace neanche a Vittorio Sgarbi.

Il critico d’arte tramite un video accusa il sindaco Giuseppe Pezzanesi ed il Movimento Cinque Stelle per essere favorevoli ad un simile progetto. «Invece di pensare alla ricostruzione post sisma – dichiara nel video Sbarbi - l’Amministrazione comunale di Tolentino ha come priorità quella della pista di atterraggio per piccoli aerei privati turistici nella zona più bella delle Marche, dove è il Castello della Rancia. Questo è quello che vuole il sindaco di Tolentino. Ora provate a chiedere le autorizzazioni per la pista e vedrete come verranno accolte».

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Corvatta: no agli appartamenti allo stabile della Rancia, no all’aviosuperficie

Gianni Corvatta, capogruppo del “Laboratorio delle idee di Tolentino”, è contrario, come del resto gli altri esponenti del Pd, Bruno Prugni ed Anna Quercetti, che siedono in assise consiliare, su alcune scelte che sta portando avanti l’Amministrazione comunale guidata da Giuseppe Pezzanesi. Nell’ultimo Consiglio comunale Corvatta ha votato contro la delibera che prevede la realizzazione di appartamenti nello stabile industriale di contrada Rancia, poco lontano dal Castello. Come mai è contrario a tale soluzione? «Abbiano votato contro perché è una soluzione non condivisibile in quanto ci sono alternative sicuramente migliori; quella scelta doveva essere l’ultima ipotesi da prendere in considerazione. Lo stabile in questione è stato edificato per usi commerciali ed artigianali, pertanto secondo noi, non ha i requisiti per ospitare le abitazioni, inoltre crediamo che dovranno

essere verificate sia le caratteristiche strutturali che quelle antisismiche. In quella zona non ci sono gli standard urbanistici previsti dalle normative vigenti, non esistono i collegamenti, non c’è neppure il collettore fognario per servire il “palazzo” che si trova ai margini della città di Tolentino a sei/sette chilometri dal centro storico. Poiché gli appartamenti saranno destinati a famiglie più disagiate, per questi ed altri motivi qualcuno ha parlato di ghetto, di Hotel House; noi affermiamo semplicemente che chi andrà ad abitare in quello stabile rimarrà sicuramente isolato dalla vita della città, in una zona non idonea per le abitazioni e senza servizi. Abbiamo fatto presente al primo cittadino che non si riuscirà a garantire, come dispone il bando, la realizzazione degli appartamenti in 6 o 8 mesi in quanto occorre effettuare anche la variante urbanistica. Nello stabile sembra, ma non è chiaro, che sarà necessario costruire un altro piano per 13 appartamenti ed ottenere i 57 previsti. Inoltre non si capisce perché si acquisti il capannone da una ditta per poi far realizzare gli appartamenti da un’altra società. Altre soluzioni, che soddisfano i requisiti del bando emesso dal comu-

ne, non sono state prese in considerazione e nessuna risposta c’è stata data da parte del sindaco Pezzanesi. Le proposte riguardavano zone più vicine al centro storico, come l’area già urbanizzata davanti alla caserma dei carabinieri per la quale una ditta si è proposta per realizzare 54 appartamenti. Riteniamo, inoltre, che il comune, in alternativa, poteva scegliere aree di sua proprietà prospicienti al centro storico come quella dei campi da tennis - zona per noi da destinare esclusivamente ad uso pubblico - ritirando il bando che ne prevede la vendita a privati per la costruzione di negozi e appartamenti. In conclusione riteniamo che con 6 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Marche si possono fare scelte diverse, più rispondenti alle aspettative dei cittadini». La zona del Castello della Rancia ultimamente è molto gettonata perché proprio lì verrà realizzata un’aviosuperficie. Cosa ne pensa? «In Consiglio comunale, anche in questo caso, abbiamo espresso voto contrario. Ci sembra assurdo realizzare un’aviosuperficie di fronte al Castello della Rancia in quanto ci dovrebbe essere ampio rispetto e tutela per

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quella zona, credo a tal riguardo che anche la Soprintendenza sia d’accordo con noi. Il problema è anche dato dal fatto che verranno costruiti degli hangar, cioè dei capannoni delle dimensioni di 500 metri quadrati l’uno, che dovrebbero essere almeno sei. Verranno, inoltre, realizzate strutture di servizio quindi non ci sarà solo una pista in terra battuta. Noi abbiamo votato contro anche perché l’iter amministrativo di autorizzazione è ancora in corso, la Valutazione di impatto ambientale deve essere conclusa. Noi abbiamo chiesto di sospendere questa delibera. L’amministrazione comunale però non ha sentito ragioni, è voluta andare avanti lo stesso cambiando anche la destinazione d’uso di quell’area che, tra l’altro, non è in linea con quanto previsto dalla legge regionale n.13/1990».


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VINCE LA POLITICA DEL FARE E IL SINDACO DI TUTTI I CITTADINI

L’11 giugno 2017 a Tolentino è avvenuto qualcosa di molto importante, annunciato dai pareri di gran parte dei cittadini. Come si sa, il Sindaco Pezzanesi è uomo superstizioso, prudente ed attento a rimanere nei propri ambiti e non si è mai permesso di decretare la sua vittoria a dispetto delle decisioni della gente, che già nel 2012 aveva riposto in lui la fiducia di un cambiamento radicale. Dunque, un rinnovato “GRAZIE SPECIALE” a tutti coloro che ci hanno creduto ancora una volta, dando la preferenza alle forze politiche della coalizione sostenitrice della rinnovata candidatura perché convinti dai fatti. “Prima, il bene della Città!”,

questa è la frase che anima la politica del fare ed echeggia nelle stanze del Palazzo Comunale, da un quinquennio, e proprio per i cittadini si è continuato a lavorare instancabilmente anche nel periodo di campagna elettorale, non pensando alla propaganda ma a portare avanti le questioni legate al dramma del sisma, alle delocalizzazioni, cercando donazioni in denaro importanti, avvicinando ai tavoli delle trattative tutte quelle forze politiche, quegli imprenditori e quei cittadini che avessero portato un valore aggiunto al raggiungimento degli obiettivi preposti. I risultati non hanno tardato ad arrivare! Noi, la prima Città del cratere per dimensioni demografiche, come ormai da giorni è apparso sulla stampa quotidiana, abbiamo ricevuto nella ricostruzione degli edifici scolastici due considerevoli finanziamenti: uno per la riedificazione dell’I.I.S. “F. Filelfo” (Liceo Classico, Scientifico, Coreutico, I.T.E.) e dell’I.P.A. (Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato), l’altro per la scuola delle Maestre Pie Venerini, per un importo di circa ventuno milioni di euro. Anche per l’ospedale della Città, dove non è mancato il coinvolgimento politico dei

partiti di maggioranza e del PD, è confermato un contributo regionale importante, poco inferiore ai 5 milioni di euro. Ad oggi sono in atto le procedure di gara per la fase iniziale che andranno ad appurare se adeguare o ricostruire la vecchia struttura. Contemporaneamente sono partiti i lavori presso l’immobile meglio conosciuto come “ex Farmacia”, sita in Viale della Repubblica, dove verranno riportati quei servizi sanitari oggi temporaneamente trasferiti. Mentre il lettore s’interessa alla vita della Città, leggendo Press News, avanzano i lavori di restailing del Ponte del Diavolo, grazie alla sensibilità ed ai contributi economici donati dalla Fondazione Carima e dai Clubs Rotary e Lions di Prato. Un’opera che si vuole preservare dal degrado causato da un suo uso costante soprattutto da parte dei mezzi pesanti, tutt’oggi asse viario di collegamento in attesa della realizzazione del Ponte dell’Addolorata, pubblicamente confermato dal Governo Gentiloni. Ringraziamo la testata che ci ospita perché saranno tanti gli argomenti e le scelte che nel corso delle prossime edizioni andremo a sviluppare e ad

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analizzare insieme ai cittadini perché siano sempre informati e rimangano i primi interlocutori di una ricostruzione che deve avere tempi certi, spazi ben determinati, responsabilità trasparenti, oltre a risultati tangibili sotto gli occhi di tutti. Più volte si è parlato, nel corso dell’estate, del prossimo acquisto da parte del Comune, con fondi regionali, dell’immobile in C.da Rancia. La scelta di non fare le casette ma di utilizzare l’invenduto immobiliare privato farà sì che a Tolentino, si eviti di realizzare veri e propri quartieri emergenziali (SAE o casette) realizzando, al contrario, veri e propri appartamenti da destinare, in prima battuta all’emergenza, poi alla richiesta di case popolari. Forza, competenza, coraggio, onestà, trasparenza e spirito di squadra sono e rimarranno sempre il nostro pane quotidiano. Avvalendoci di questi valori, proseguiremo senza indugio alcuno nel processo di ricostruzione e di cambiamento della nostra amata Città, con il contributo di tutti coloro che vorranno la vera espressione del fare. Un abbraccio a tutti Voi! Noi siamo pronti a rimboccarci le maniche.


PER SEMPRE CON NOI COMUNICARE di Solidea Vitali

L’abbiamo intervistato a Aprile scorso per dare risalto alla sua persona e professionalità. L’avvocato Sergio Cappelletti è stato, per noi, il primo lettore di questo mensile: l’appuntamento con le anteprime era una routine, un passaggio che ci dava sicurezza e fiducia. Un momento importante che gratificava tutto il nostro lavoro. Per l’intervista, ci aveva accolto nel suo studio storico. Ero andata con il mio editore Oriana Forconi. E ricordo alla perfezione l’atmosfera di quel luogo: ritratti di famiglia, amici di sempre e tanti volumi di diritto. L’educazione, la galanteria e il rispetto sono le qualità che avevo intuito sin da subito. La classe o lo stile, anche. Con lui, abbiamo, infatti, parlato di cultura e buon senso come di ingredienti necessari per rendere migliore la nostra società. Quella che abbrevia la lingua italiana e dimentica la lingua latina; quella che grida e tralascia i toni pacati; quella che corre, ma che si scorda delle buone maniere; quella che usa il “tu” e cancella il “lei”. L’avvocato Sergio Cappelletti, in quelle due ore, ci ha dato una grande lezione di vita. Da oratore modello, ci ha raccontato la Tolentino bene che ha vissuto, e costruito insieme alle Famiglie che ridefinirono la vivacità della nostra Tolentino. In lui abbiamo colto l’ironia, una grande capacità di comprensione e l’infinito affetto verso il suo amico di

sempre Davide Passini. Ha condiviso con noi episodi della sua infanzia, giovinezza e della maturità. I giochi, e l’impegno negli studi, la tenacia nell’affermarsi come professionista consapevole e formato. Ecco, l’avvocato puntava molto sulla formazione intesa come capacità dell’uomo di progredire nello spirito e nei comportamenti, richiamando sempre valori tradizionali che non hanno tempo. Lui che ha contribuito alla storia della Tolentino operosa e dell’industria, lui che ha visto crescere la Nazareno Gabrielli, la Poltrona Frau e la Conceria Del Chienti, lui che ha richiamato il bisogno di rendere vivace la nostra città. Lui… quell’uomo che, con sguardo deciso, sosteneva la necessità di distinguersi per spessore cultura, e rivolgeva questo messaggio ai giovani e ai politici. Ci disse: “Gli uomini devono coltivare il loro carisma e la loro personalità perché il rispetto e l’autorevolezza si possono ottenere solo con queste qualità”. E mi tornano in mente le sue parole sulla cultura, alla quale aveva dato un significato ad ampio raggio. Non siamo fatti solo di informazioni che acquisiamo nel corso della nostra formazione scolastica, ma siamo un’entità complessa che deve basarsi sul rispetto della Legge, in primis, e poi sull’educazione e sulla rielaborazione di tutte le esperienze che la vita ci propone. Tutto dipende da noi, dal modo in cui approcciamo le cose e le situazioni, dalla nostra capacità di analisi e di dialogo. Voglio riportare una domanda che rivolsi all’avvocato.

- Qual è il valore in assoluto al quale non bisognerebbe rinunciare mai, secondo lei? La buona creanza. Il corretto e educato modo di comportarsi, rispettando se stessi e gli altri. Oggi, invece, si è arrivati a pensare che la buona creanza sia sinonimo di debolezza. Se sei educato e pacato sei “secondo”. Per essere forte devi diventare arrogante, prepotente e alzare la voce. E’ su questa distorsione che dovremmo riflettere e lavorare. Per lui, scelsi questa citazione di Oscar Wilde: “Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle”. E la scelsi perché ci ha sempre permesso di vedere quel-

la bellezza. I suoi occhi brillavano quando abbiamo parlato di pianoforte, dello studio del latino e del greco, dell’amore per la sua famiglia, dell’impegno e della visione, del vero senso dell’amicizia, della nobiltà d’animo, di sentimenti che restano nel tempo… Noi della redazione del Multiradio Press News lo ricordiamo con grande stima e profondo rispetto per tutto quello che ci ha trasmesso, porteremo con noi le sue lezioni di vita, e continueremo a pensarlo come nostro primo lettore. Vicini a lui e alla sua Famiglia. Grazie Avvocato Sergio!

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Pochi giorni fa è stato l’anniversario del terremoto che lo scorso anno colpì il Centro Italia, la prima di una lunga serie di scosse sismiche, che nel nostro territorio raggiunse l’apice nel mese di ottobre. Un anno pieno di promesse e pochi fatti da parte di una politica locale e nazionale incapace di produrre atti concreti, veloci e soprattutto in grado di dare risposte alla popolazione colpita dall’evento sismico. Una politica fatta di innumerevoli decreti e ordinanze che rettificano e prorogano quelle precedenti generando solo caos e malcontento. Tutto sembra fermo a quei giorni, con l’unica differenza che le vie e i quartieri più colpiti sono ormai quasi deserti. Le macerie, che dovrebbero essere il primo segno di rinascita dei territori colpiti dal terremoto, sono ancora in attesa di essere rimosse e selezionate. Per quale motivo siamo costretti ad assistere a

una lentezza cronica anche per l’esecuzione di questa opera indiscutibilmente necessaria già mesi fa? L’incarico è stato assegnato al Cosmari. Com’è possibile che una struttura impreparata e non attrezzata riceva l’affidamento di un appalto così imponente? Tutto era già stato deciso, compreso il fatto che le macerie sarebbero state declassate a RSU, (Rifiuto Solido Urbano), e per tanto obbligatoriamente gestite dal Cosmari. Tutto previsto, tranne il fatto che affidando l’appalto all’ente citato, i tempi di esecuzione sarebbero stati biblici. Predisporre e costruire da zero un deposito temporaneo per lo stoccaggio e la cernita delle macerie a ridosso del Cosmari, inevitabilmente ritarda la rinascita di tutti i territori colpiti dal sisma. Così ora ci troviamo di fronte a un impianto tutt’ora in costruzione (dopo un anno) grande circa il 30% in più dell’intero centro Cosmari, “ovviamente” costruito sulla Riserva Bandini grazie a deroghe dovute dall’urgenza tipica in queste situazioni. Il Movimento 5 Stelle ritiene che si sia trascurata la cosa più importante pur di assegnare l’appalto al

Cosmari, in barba alle ovvie lungaggini che ne sarebbero conseguite me che non interessavano a chi questa decisione doveva prendere: la velocità della rimozione delle macerie che avrebbe permesso al territorio di riacquistare la dignità di un luogo pronto a rinascere e ad accogliere ancora la popolazione costretta ad andarsene. Per legge il rifiuto non diventa tale fino a quando non varca le porte dell’impianto di riciclo. Perché le macerie sono state declassate a RSU se a tutti gli effetti saranno portate temporaneamente al Cosmari, senza essere state ancora selezionate? Perché la selezione non viene eseguita direttamente nei paesi dove si trovano ora, e solo dopo i materiali dirottati, non temporaneamente ma definitivamente, negli impianti di riutilizzo o, come nel caso di rifiuti, al Cosmari? È oggettivo che parte di queste macerie abbiano un valore commerciale (mattoni, pietre etc..) e pertanto non abbia alcun senso portarle al deposito temporaneo del Cosmari, per poi essere di nuovo spostate. Ci chiediamo quindi, tenendo con-

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to del fatto che solo il primo stralcio per la costruzione dell’impianto stia costando ai contribuenti quasi 400.000,00 euro, quanto guadagnerà il Consorzio da tutto questo? A oggi ancora non si è risolto il problema dell’ultima rata TARI, che rischia di ricadere interamente sulle spalle dei proprietari di immobili agibili. I cittadini, che stanno subendo ritardi enormi da tutta questa strana operazione, avranno benefici in termini di riduzione della tassa rifiuti? Un anno è passato ed è inaccettabile vedere ancora nella nostra città macerie abbandonate. Le istituzioni si riempiono la bocca di promesse creando poi loro stesse, attraverso il voto del nostro primo cittadino al Cosmari, ancora più complicazioni e lungaggini.


di Carla Passacantando

A BREVE I LAVORI PER LA PROVINCIALE TOLENTINO-SAN SEVERINO PETTINARI: la bretella e’ un intervento indispensabile della ricostruzione Incontriamo il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, alla cerimonia di inaugurazione delle prime casette di legno nel maceratese, a Monte Cavallo. E ci annuncia, con grande determinazione, che si sta lavorando a due grandi progetti, all’avvio dei lavori per la sistemazione della strada provinciale Tolentino – San Severino Marche, arteria molto importante per i collegamenti, nonché alla realizzazione della tanto attesa “bretella” che dovrebbe congiungere le vallate del Chienti e del Potenza. «A breve – dice Antonio Pettinari - inizieranno i lavori per la pavimentazione di tutto il tratto viario provinciale Tolentino - San Severino Marche. La strada, molto trafficata, ha bisogno di un intervento straordinario. I lavori sono oggetto di due appalti in base ai finanziamenti disponibili, uno pari a 300mila euro i cui lavori partiranno nei prossimi giorni e l’altro a circa 350mila. Il primo finanziamento è stato erogato con parte delle sanzioni contro il codice della strada emesse sulla provinciale e riscosse dal comu-

ne di San Severino Marche che, secondo le normative, devono essere trasferite alla Provincia di Macerata. L’altra parte è finanziata dal bilancio di quest’ultima». Il primo stralcio verrà avviato appena saranno terminati i lavori per creare gli attraversamenti a San Severino Marche, nella zona adibita alle casette di legno. «Si sono aggiudicate il bando per l’intervento sulla strada provinciale – continua Antonio Pettinari - che era aperto a tutto il mondo, diverse ditte non locali. Ci sono state quindi delle difficoltà per avviare i lavori che sarebbero potuti iniziare già un mese fa». E’ un intervento al quale tiene molto Pettinari come del resto alla tanto attesa “bretella”. «C’è l’impegno – aggiunge di realizzare tale strada ed è stato ribadito anche di recente. C’è il sostegno di importanti enti ed istituzioni, i due comuni, la Provincia, la Regione. La “bretella” è un’arteria importante per lo sviluppo. Se prima tale strada era una necessità, ora è divenuta indispensabile. Non si può pensare alla rico-

struzione, al rilancio del territorio se il tutto non è supportato da una valida programmazione e da un piano di infrastrutture per i trasporti. Questo tratto viario deve essere considerato un intervento indispensabile della ricostruzione e quindi deve essere inserito nell’apposito piano. Bisogna mettere in campo un grande impegno finanziario, pari a circa 80milioni di euro. Stiamo parlando di un intervento che va oltre le possibilità finanziarie dell’ente Provincia, tanto che non riu-

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sciamo ancora a chiudere il bilancio a causa delle decisioni assunte dal Governo e dal Parlamento. Anche quest’anno dobbiamo versare dei soldi pagati dai cittadini, quasi 20 milioni di euro sui 39 incassati, che lo Stato utilizzerà per altri investimenti. I cittadini così pagano e i servizi non ce li hanno. E’ una vergogna, non si può violare la costituzione, la Provincia, che deve essere autonoma, va rispettata. L’ente Provincia è ben disposta a fare il suo dovere, ma non ce lo consentono».


CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO SUGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI Una recente legge (L. 96/2017) ha introdotto un contributo per gli investimenti in campagne pubblicitarie esclusivamente su stampa quotidiana e periodica e su emittenti televisive e radiofoniche private locali. Il contributo è rivolto ad imprese e lavoratori autonomi e si applica a partire dal 24 giugno 2017 sulle maggiori spese di pubblicità effettuate rispetto all’anno precedente. Il contributo, sotto forma di credito di imposta, spetta nella misura: - del 75% per le imprese e lavoratori autonomi; - del 90% per le piccole e medie imprese, le microimprese e le startup innovative. Ad esempio: se una impresa pianifica una campagna pubblicitaria sulla carta stampata e/o su emittenti televisive e radiofoniche locali di 1.000 euro in più rispetto all’anno precedente, su questi 1.000 euro di maggiore spesa avrà un contributo di 750 o 900 euro (a seconda del tipo di impresa) da scaricare come credito di imposta. Così come se una impresa non ha fatto pubblicità nell’anno precedente, avrà un contributo del 75% o del 90% su tutta la pubblicità che andrà a fare dopo il 24/06/2017.

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