Multiradio Press News ottobre 2018

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di Carla Passacantando

I fratelli Cristiano e Maurizio Tiberi hanno vinto una sfida importantissima. Con la loro azienda, avviata nel gennaio del 2006,hanno realizzato un grande sogno. I due fondatori della “Tiberi acciai”, impresa che si occupa della lavorazione dei metalli nel settore dell’arredo, portano avanti questo progetto con grande passione e su questo puntano moltissimo guardando al futuro.

editoriale

di Carla Passacantando

segue...

Da qualche tempo nel giornale è stata inserita una rubrica dedicata alle delibere di Giunta municipale, agli atti amministrativi che riportano le decisioni dell’organo collegiale. Le deliberazioni rappresentano così la vita politica dell’Amministrazione comunale, i diversi provvedimenti che vengono assunti, le spese che sono sostenute per effettuare delle operazioni come l’avvio di nuovi servizi per i cittadini, manifestazioni o altro. E’ certo che riportarle tutte nel giornale sarebbe alquanto complicato perché ogni mese ne vengono deliberate parecchie. Ecco, allora, che pubblichiamo solo una parte di delibere, quelle che hanno una maggior rilevanza per la città. Nel giornale c’è anche lo spazio dedicato ai consigli comunali ed in questo caso è l’intera assise consiliare, composta da maggioranza e minoranza, che delibera. Buona lettura. MPN ottobre 2018

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Anno XII n. 8 - ottobre 2018 - numero chiuso in redazione 10/10/2018 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

SFIDA VINTA PER I FRATELLI TIBERI


...segue dalla prima

Questa realtà, che all’inizio era formata solo dai due ragazzi, conta ora oltre 20 dipendenti. Cristiano è specializzato nella rifinitura dei materiali, dedito al controllo qualità e alla gestione degli uffici, mentre Maurizio è responsabile della prototipazione, produzione e rapporto con i clienti. Tra i due fratelli c’è grande intesa e collaborazione, una delle preziose ricette del loro successo. Cristiano, come è nata la vostra azienda? «Dopo quasi un decennio passato alle dipendenze di un’azienda della zona, ho voluto provare ad intraprendere la professione di chitarrista. Nonostante ciò, ho subito ricevuto diverse proposte di lavoro molto interessanti, da aziende del settore dell’arredamento, che avevano bisogno di finiture di alta qualità. Io e Maurizio, avendo intuito entrambi il valore delle opportunità che si erano presentate, abbiamo deciso di intraprendere questa nuova avventura. Avevamo 22 e 26 anni e lavoravamo nel nostro garage sotto casa. Liberi da ogni convenzione e preconcetto, sperimentavamo nuove tecniche di lavorazione e già riuscivamo ad ottenere prodotti di alta qualità. Era il periodo a cavallo della crisi finanziaria mondiale iniziata nel 2006. Sentendo parlare di noi, un importante imprenditore del maceratese, ci affidò la produzione degli arredi in acciaio per una serie di negozi di calzature. A quel punto avevamo bisogno di acquistare macchinari ed attrezzature, che comportava un grande investimento per due ragazzi della nostra età. Ci abbiamo creduto, puntando tutto quello che avevamo solo sulle nostre capacità. Eravamo solo io e Maurizio e non avevamo ancora dipendenti. Ricordo ancora quando, collocando i macchinari all’interno del garage, mentre li installavano, i tecnici si erano accorti che le serrande non si chiudevano e si guardavano stupiti. Noi ridevamo perché ne eravamo a conoscenza, ma non avevamo alternative. In pochi mesi siamo riusciti a sistemare i debiti ed abbiamo iniziato a pensare ad un nuovo futuro».

concesse tutte le autorizzazioni senza che però nessuno venisse a fare sopralluoghi. Mi ricordo che ci chiamarono e dissero che non venivano a controllare perché a loro risultava già tutto in regola. Ad un certo punto abbiamo iniziato a ricevere delle lamentele da parte di un nostro vicino, che chiedeva ogni giorno di andarcene minacciandoci di denuncia. Purtroppo abbiamo scoperto che nella zona c’è un vincolo ambientale e che, anche se la nostra attività non era inquinante, non poteva aver sede in quel luogo. Le intimidazioni erano sempre più frequenti, nonostante all’inizio ci fossimo accordati nel trovare in breve tempo una nuova sistemazione per la nostra piccola attività. Questo è stato uno dei periodi più intensi e difficili che io ricordi, sia per me che per Cristiano, perché eravamo intimoriti dalle minacce di un’azione legale nei nostri confronti quasi quotidianamente. Abbiamo dovuto acquistare subito un nuovo capannone e trasferire l’azienda nel giro di poche settimane».

intorno, familiari, amici, dipendenti. Di certo, abbiamo sempre cercato di essere persone umili e semplici. La nostra azienda è formata prima di tutto da persone, che lavorano insieme a noi con passione. Continuiamo a lavorare ricercando massima qualità nella lavorazione dei materiali e sviluppo in tecnologia, puntando sulle risorse umane, per raggiungere i più grandi obiettivi».

Cristiano e Maurizio il successo della“Tiberi acciai”, che vi ha fatto conoscere alla città, vi ha cambiato? «Lavorando tutti i giorni fino a tardi, avendo pochissimo tempo libero, con una vita piena di impeMaurizio, qual è stato il perio- gni, non hai modo di immaginare do più duro che avete attraver- come gli altri vedano la tua vita. Maurizio, quale sarà il futuro sato? della vostra azienda? «Quando abbiamo avviato l’at- Quello che ci interessa è il rap- «La nostra ambizione è semplitività nel garage ci sono state porto che abbiamo con chi ci sta cemente ricerca dello star bene. 2

Non abbiamo necessità di creare un’industria in cui le persone non abbiano valore, seguiamo il mercato cercando di cogliere le occasioni e facendoci trovare preparati a nuove sfide». Stiamo inoltre potenziando tecnologicamente la nostra azienda con l’innovativo sistema “industria 4.0”. Quello che vorremmo dal futuro è quello che già possediamo oggi, cioè entrare in azienda ogni mattina e vedere tutti i dipendenti lavorare e sorridere, contenti di far parte di una grande famiglia».


RICOMINCIAMO TOLENTINO

spazio autogestito

UN EVENTO DI SUCCESSO CON LA COLLABORAZIONE DI “DAVINES SUSTAINABLE BEAUTY PARTNER” Alessio Torre, Michela Farabolini insieme ad alcuni commercianti di Tolentino,stanchi di un malessere generale che sta vivendo il settore commerciale e artigianale hanno deciso di organizzare un evento, “RICOMINCIAMO TOLENTINO” un corso di comunicazione e motivazione svoltosi lo scorso 6 agosto. Tutto è stato possibile grazie ad un relatore di fama internazionale Francesco Maria Ferri. Una persona umile che parla con il cuore e ha dato la sua disponibilità senza alcun compenso. Durante il suo intervento ha spiegato ai partecipanti come a volte commettono l’errore di pensare che la colpa dei loro problemi siano gli altri o gli eventi che li circondano, invece il problema sono proprio loro, sono proprio loro che devono trasmettere gioia, positività e voglia di fare per se stessi e il prossimo. Non devono stare chiusi nei loro negozi a lamentarsi e a giudicare chi è pieno di idee innovative e costruttive, giuste o sbagliate che siano. Si devono unire, consigliare, collaborare per riuscire ad ottenere buoni risultati facendo un passo avanti e guardando le cose sotto nuove prospettive. Focalizzare gli obiettivi da raggiungere e sforzarsi di cambiare le proprie abitudini e modificare il proprio metodo, se fino ad ora non sono diventati persone di successo evidentemente la strategia di vendita è sbagliata. L’evento ha riscosso molto successo tra i partecipanti che sono stati conquistati e attratti dal relatore e tutto ciò che ha espresso. Alcuni commercianti hanno anche chiesto di poter ripetere l’iniziativa. A distanza di un mese e poco più, l’azienda “Davines Sustainable Beauty Partner” ha ritenuto opportuno premiare il progetto, in occasione del lancio moda autunno-inverno, svoltosi a Roma il 23 e 24 settembre. Non solo, l’iniziativa “RICOMINCIAMO TOLENTINO” sarà uno dei 3 prodotti che parteciperanno ad un concorso che la Davines Sustainable Beauty Partner organizza ogni anno. Sarà premiato il migliore, al quale verrà donata la cifra di dieci mila euro, che dovrà poi essere reinvestita in un nuovo progetto per la città di Tolentino. Lunedì 24 settembre è stata consegnata una targa a Francesco Maria Ferri da parte dell’Amministrazione Comunale e i commercianti, in segno di ringraziamento per il suo interesse. Si ringrazia tutti!


Con giusta fede Tra i tanti modi in cui un uomo può vivere la fede, ce n’è uno più giusto degli altri. In fin dei conti, coincide con il più semplice, umano e naturale: tradurla in opere, possibilmente traendone beneficio per il prossimo. Otre ogni intellettualismo, carica, potere, astrazione più o meno sostenibile. Di questo tipo di uomo vogliamo parlare. Uno di quelli che, per buona sorte di Tolentino, come altri fin qui incontrati, si sono trovati ad attraversarne un pezzo di storia arrivandovi da altre contrade. Ci riferiamo ad un signore proveniente dal nostro territorio, il cui nome era Tullio Pascucci, poi meglio noto come Tullio Colsalvatico (Camporotondo di Fiastrone 1901 – Tolentino 1980). Ma non ricorderemo in questa pagina lo scrittore, il poeta, il fine e profondo intellettuale, l’erudito, il giornalista che sicuramente fu. Per questo e molto altro esiste dal 1985 una benemerita istituzione fondata nel suo nome con l’intento di farne fulcro di iniziative nella città e dintorni. Il Circolo “Tullio Colsalvatico” continua infatti ad arricchire da decenni la conoscenza del suo ispiratore, facendo di quella eredità un centro di attività che contribuiscono a qualificare ogni volta di più il panorama della cultura tolentinate. Due date e due circostanze possono forse testimoniare al meglio la presenza ricca, feconda, influente, di Colsalvatico nella storia cittadina di quasi tutto il Novecento. La prima risale a circa un

Tullio Colsalvatico (1901 - 1980).

quarantennio fa, giusto un anno prima della sua morte. Il 17 ottobre 1979, il Comune di Tolentino, presieduto dal sindaco Lino Semmoloni, decideva di consegnare allo scrittore e «illustre concittadino » una medaglia per essere stato «cantore della nostra terra, [che] ha fatto conoscere le virtù e le caratteristiche del nostro popolo (…), quale segno di gratitudine della città di Tolentino». Non fu certo un riconoscimento tardivo; piuttosto, il coronamento di una convivenza pluriennale che risaliva al 1919, quando un diciottenne poeta esordiente ( non ancora Colsalvatico ) pubblicò la sua prima raccolta di versi con una tipografia cittadina. Ma da allora i ritorni sarebbero stati sempre più frequenti, nonostante Roma e gli ambienti letterari della Capitale fossero diventati il trampolino di lancio per uno scrittore in rapida ascesa. Nella produzione via via più copiosa di racconti, romanzi, poesie, la “perla del Chienti” avrebbe fatto spesso capolino, in modo più o meno scoperto. Personaggi e luoghi, protagonisti di vicende appena mimetizzate sotto la finzione letteraria, sarebbero usciti dalla cerchia delle mura antiche per viaggiare nel mondo sulle pagine del loro cantore. Tuttavia, Colsalvatico non fu mai solo scrittore da tavolino, ma infaticabile quanto curioso promotore di iniziative, ideatore di progetti audaci, viaggiatore, conferenziere e appassionato divulgatore del territorio, in Italia come in Europa. Sulla stampa nazionale e su riviste di alto livello (spesso fondate da lui), fu costantemente una sorta di testimonial e patrocinatore della terra in cui viveva e da cui aveva tratto radici genuine, mai offuscate dal suo spirito di avventura o dai più vari interessi culturali.

ma con la più assoluta naturalezza, aiutando molti ebrei a schivare la disumanità e l’abisso di un mondo in sfacelo. Fede giusta e operante, ribadiamo, perché adeguata ai tempi, ai bisogni, consapevole dei limiti, delle difficoltà, delle fragilità umane, che tuttavia non giustificarono mai (almeno per lui) la violenza, la viltà o, ancor peggio, l’indifferenza. Soprattutto a partire dagli anni Quaranta, la casa di Tolentino (or-

Ma Colsalvatico non è solo un riferimento di spicco per l’intellighenzia e la cultura locale. Anche i suoi concittadini sanno che dietro quel distinto, elegante intellettuale un po’ vintage che incute soggezione, c’è un uomo sensibile, discreto, sempre pronto ad aiutare senza clamori né onori (il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni per aver salvato molti ebrei porta ancora il sigillo del suo «non vuole che se ne parli»).

A Tolentino con Ezra Pound, 15 marzo 1960.

mai dimora stabile) diventa crocevia di innumerevoli, illustri, famosi personaggi. Sono letterati, poeti, scienziati, studiosi, provenienti da realtà geografiche, storie, culture, mentalità diverse, ma di cui gode una stima costantemente rinsaldata da un’affinità di interessi ed intenti. Nei decenni passano così, per le sue stanze e le vie della sua città, nomi come Ezra Pound, Marino Moretti, il Re Gustavo di Svezia (con cui condivide la passione per l’archeologia). E tanti, tanti altri la cui lista riempirebbe da sola questa pagina. Avvicinatosi al Partito Popolare fin dagli anni Venti, diventa anche trait-d’union tra la politica cittadina, le esigenze crescenti dei tolentinati per il loro sviluppo nel secondo dopoguerra e i centri del potere nazionale. Grossi calibri della stanza dei bottoni come Umberto Tupini non hanno preclusioni nei suoi confronti, né le loro porte restano chiuse quando (come spesso fa) vi bussa con evangelica ostinazione.

Fede arcaicamente sincera, genuina, intimamente vissuta, tuttavia mai fanatica o chiusa in un misticismo senza sbocchi, la sua. Lo dimostrò nei cruciali appuntamenti del suo tempo, quando fu resistente senz’armi per e mai contro, aiutando in ogni modo chiunque venisse attraversato dalle tragiche vicende della guerra. Altrettanto risolutamente agì, senza curarsi di rischi e pericoli 4

Sottotraccia, l’ occhio non superficiale percepisce in lui un’ ironia bonaria, umana comprensione per chiunque, attenzione innata per il prossimo (il cristianissimo proximus = vicino). Per ricordare il secondo evento, che chiude idealmente questa parabola, bisogna soffermarsi su un’altra data simbolo: 24 settembre 1944. A Tolentino si svolgono i solenni funerali della “meglio gioventù”, giovani patrioti e partigiani caduti nel corso della Resistenza tra il settembre ’43 e il giugno’44. Colsalvatico scrive per l’occasione un articolo che resta la più alta celebrazione del loro sacrificio di martiri-testimoni, si radica nella Storia e insieme ne supera i limiti: Promessa d’innocenza perenne. In lui - padre di tutti e per tutti - come nelle sue parole, si riconobbe allora e continua a più di settant’anni di distanza a riconoscersi la memoria di un’intera città. Quella fatta di anima, carne e sangue, che è la sola a contare veramente. Ben oltre e al di sopra di ogni memoria.


Nomi, balletti e mezzefacce: si riparte dal terzo commissario. Che non è Gianfranco Ruffini Focus Tolentino di Roberto Scorcella

Si è concluso il 4 ottobre il balletto intorno al nome del nuovo commissario alla ricostruzione. Solo pochi giorni prima di andare in stampa, il nome più accreditato a succedere a Paola De Micheli era quello di un tolentinate: l’ingegner Gianfranco Ruffini. La figura di Ruffini era stata individuata all’interno di una rosa di nomi come una delle più qualificate per poter pren-

dere in mano una situazione fostrutturale delle faglie attive che, ad oggi, non ne vuol sa- e capaci ricadenti nei Comuni pere di decollare. della Regione Marche colpite dal terremoto. Invece, il nuovo commissa- È componente di diverrio straordinario per il terre- si Comitati scientifici istituiti moto è Piero Farabollini, 58 per fronteggiare l’emergenanni, originario di Treia, geo- za sisma nel Centro Italia. logo e professore dell’univer- Niente da fare, dunque, per sità degli studi di Camerino. Ruffini la cui nomina, volenti Il professor Farabollini vanta o nolenti, avrebbe certamente un ricco curriculum, con cen- potuto dare un input diverso tinaia di pubblicazioni all’attivo alla ricostruzione nella nostra e ha lavorato sul terremoto che città. ha colpito il Centro Italia. L’ingegnere tolentinate, seInoltre, è stato referente scien- condo quanto riportato dagli tifico, presso il Cnr, nell’ambito articoli di stampa nazionali, dello Studio geologico e mor- era “sponsorizzato” dall’ambiente della Curia ma avrebbe incontrato la ferma ostilità del Movimento Cinque Stelle, area in cui invece ricadrebbe il professor Farabollini. E questo è stato uno dei due teatrini da “mezzefacce” che si è giocato nelle settimane scorse. L’altro, forse ancora più grottesco, è stato quello relativo alla vicenda degli appartamenti per i terremotati di fronte al Castello della Rancia. Il 21 settembre l’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone stoppa il progetto del Comune di Tolentino e invita l’ente a seguire “le ordinarie procedure di affidamento disciplinate dal codice dei contratti”. Comprensibile sconcerto e

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preoccupazione fra i terremotati che in quel progetto vedono una delle possibilità di poter tornare a vivere in una casa vera. “Che fine faremo” era la frase più pronunciata in quei giorni. La nota di Cantone, strideva però con la sicurezza ostentata dal sindaco Pezzanesi che ribadiva fermamente di aver svolto tutte le procedure in maniera corretta, preannunciando il dietrofront dell’Autorità Anticorruzione. Che puntualmente è arrivato quattro giorni più tardi, il 25 settembre. Scusate tanto, effettivamente la procedura era corretta. Così, nel mentre ci apprestiamo alla triste ricorrenza dei due anni da quel drammatico 30 ottobre 2016 tornando come ladri ad entrare nelle nostre case a pezzi per recuperare il vestiario invernale e riporre quello estivo, la politica ancora non sembra aver deciso come muoversi o quantomeno provare a darci delle speranze. Se la partita fosse fra Commissari e Ricostruzione, oggi saremmo già sul 3 a 0. E’ il momento di cominciare la rimonta, anche se è una partita che giochiamo letteralmente... fuori casa.


Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

L’ultima seduta consiliare è stata avviata con la discussione sulla variante parziale al Piano regolatore generale inerente l’area campi da tennis in via Santini per la trasformazione di una porzione di area classificata zona per attrezzature sportive in ristrutturazione, commerciale e residenziale. «I nostri interventi nei precedenti Consigli comunali – ha detto Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee di Tolentino - erano pertinenti riguardo la zona in questione che è inidonea per la realizzazione di appartamenti per la città. Quell’area doveva rimanere pubblica, destinata a giardini e quindi non a commerciale e residenziale». Alla fine il punto, illustrato dall’assessore Alessandro Massi, è stato approvato con il voto contrario di Gianni Corvatta ed Anna Quercetti del Partito democratico. Contrario anche, il Movimento 5 stelle.

MOLTI I PUNTI DISCUSSI NELL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE Si è poi passati alla mozione presentata dal Movimento cinque stelle sulla riapertura del teatro “Vaccaj” ed iniziative di fine anno con prelievo dal fondo riserva. I consiglieri Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti hanno interrogato il sindaco per capire come mai il contributo di 28mila euro da concedere alla Pro Loco Tct sia stato stanziato sia nella delibera di giunta n.333 che nella n.336, entrambe datate 7 settembre 2018; come mai nella delibera di giunta n.336 il contributo di 28mila euro da concedere alla Pro Loco Tct sia imputato al cap.100 del Bilancio di previsione 2018 mentre nella n.333 si sosteneva che il medesimo cap.100 non presentava la necessaria disponibilità finanziaria tanto da dover attingere per 100mila euro, su un totale di 105mila euro imputati, al Fondo di riserva ordinario.

rito già dallo scorso agosto la disponibilità finanziaria; quale sia il dettaglio dei costi delle singole manifestazioni oggetto delle delibere di giunta n.333 e n.336 del 7 settembre 2018, in particolare quelli facenti riferimento all’imputazione di 105.100 euro al cap.100 del Bilancio di previsione 2018. Dopo l’esposizione da parte del consigliere Mercorelli è intervenuto il vice sindaco Silvia Luconi «Non si tratta di un duplice impegno – ha affermato - perché la prima delibera era di stanziamento e la seconda di imputazione ed entrambe sono state approvate nella medesima giunta. Per coprire i costi delle manifestazioni future il sindaco si è mosso in Regione per chiedere un contributo pari a 70mila euro». La discussione poi è stata incentrata sulla nomina del Collegio dei revisori dei conti e sono stati eletti Vincenzo Galasso, Roberto Gervasi, Paolo di Paolo. Le funzioni di presidente le assumerà Vincenzo Galasso che ha svolto il maggior nu-

Il M5s ha chiesto anche come intende l’Amministrazione coprire i costi delle altre manifestazioni da ora alla fine dell’anno visto che i capitoli di bilancio sembrano aver esau-

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mero di incarichi di revisore dei conti negli enti locali, mentre supplenti saranno Livia Mirende e Luigi Concetti. Il punto all’ordine del giorno è stato votato all’unanimità. E’ stato, inoltre, deliberato di costituire la convenzione per lo svolgimento in forma associata delle funzioni e del servizio di segreteria comunale tra i comuni di Tolentino e Sefro, approvato lo schema di convenzione per la disciplina del servizio in oggetto tra i due comuni, che forma parte integrante e sostanziale della deliberazione. Tolentino assume la veste di comune capo convenzione e ciò con particolare riferimento alla gestione dei rapporti finanziari tra i comuni convenzionati e del trattamento economico del segretario comunale e quant’altro ad essi connesso. Ad illustrare l’argomento è stato il sindaco. «Il comune di Sefro ci ha chiesto tale convenzione – ha spiegato Pezzanesi – ed accettiamo, ma è certo che si dovranno fare dei sacrifici». All’unanimità è stata riapprovata la convenzione ed il


regolamento della Stazione unica appaltante dell’Unione montana “Monti Azzurri”. La discussione è stata poi incentrata sull’illustrazione da parte della Luconi del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari 20182020. E’ stato cosi integrato il suddetto Piano con le schede nn.48-49 riguardanti la permuta tra il comune di Tolentino e l’Assm dell’area della vecchia cabina elettrica di trasformazione con la nuova unità realizzata nella medesima struttura nell’intervento di ricostruzione del teatro “Nicola Vaccaj”; la

scheda n.50 riguardante l’acquisizione del terreno situato sulla sponda esterna a monte del Ponte del Diavolo dalla proprietaria Maria Marinelli. E’ stato, inoltre, approvato il Bilancio consolidato del comune di Tolentino dell’esercizio 2017. L’area di consolidamento del comune di Tolentino è formata dai soggetti: Assm; Cosmari; Asp Civica Assistenza Tolentino; Unidra arl; Task srl.

per impedire la realizzazione di un inceneritore dei fanghi provenienti dai depuratori che dovrebbe sorgere in contrada Cisterna, vicino al rifugio del cane ed al depuratore. La proposta è stata lanciata con una mozione d’urgenza presentata da Corvatta, Bruno Prugni ed Anna Quercetti del Pd. Dopo la discussione tutti i gruppi consiliari, compresi quello della minoranza del Movimento cinque stelle, Si è, infine, deliberato di hanno votato a favore. istituire un tavolo con tutti i Il tavolo affronterà la progruppi consiliari di Tolentino blematica relativa alla crea-

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zione di tale impianto ed in particolar modo cercherà di sostenere l’Amministrazione comunale nel procedimento amministrativo che è abbastanza lungo e complicato. Il comune, comunque, si era già espresso in modo contrario a tale realizzazione. «Al tavolo – ha affermato Corvatta – debbano essere invitati a partecipare anche i rappresentanti del neo comitato “No inceneritore a Tolentino” in modo che noi consiglieri con i cittadini possiamo approfondire la questione e valutarla a supporto dell’Amministrazione comunale».


di Carla Passacantando

CON...VIVERE CON L’ALZHEIMER Grande partecipazione al convegno “Con…vivere con l’alzheimer: comunicazione, informazione, condivisione, decisione” ospitato al Politeama di Tolentino ed organizzato dall’Asp civica assistenza Tolentino, presieduta da Giorgio Sbaraglia. L’incontro ha rappresentato un momento di supporto alle famiglie che nella maggior parte dei casi hanno un ruolo di cura ed alle istituzioni pubbliche e private che hanno in cura gli anziani con tale patologia e conseguente disagio psico fisico. «Sono sicuro – afferma Sbaraglia - che con i diversi interventi dei relatori abbiamo raggiunto lo scopo che ci eravamo prefissi». Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Pezzanesi e del direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni, sono seguiti gli interventi di Pia Francesca Tomassini, direttore dell’unità operativa di geriatria, dei medici Giorgio Pavan direttore Israa di Treviso e docente dell’università di Padova, Silvia Vettor responsabile rete alzheimer di Treviso e docente universitaria, della psicologa Laila Cervigni che ha illustrato l’esperienza del centro diurno alzheimer di Tolentino frequentato da 15 persone per la maggior parte

over 85. «Le persone – aggiunge Cervigni - sono sempre persone anche se hanno perso la facoltà di ricordare ed hanno una loro dignità così vanno per questo rispettate. Nel mio intervento ho focalizzato l’attenzione sulla gestione dei tempi che al “Filo d’Arianna”, il nostro centro, è molto rallentato proprio per rispettare la persona e che seguendo questa linea rispettiamo di più anche noi stessi. Il centro è stato una grande risorsa subito dopo il terremoto ed il “fare” insieme è la terapia che applichiamo maggiormente». Il centro diurno Alzheimer tolentinate cerca nel suo piccolo, grazie alla sua organizzazione ed il suo eccellente personale di contribuire a rendere migliore la vita a persone con tale patologia. «Naturalmente – conclude Sbaraglia - abbiamo bisogno di nuovi spazi. Maccioni ed il primo cittadino Pezzanesi ci hanno rassicurati in tal senso: il nuovo ospedale di Tolentino avrà uno spazio dedicato ai nostri anziani». Al termine del convegno Daniela Poggi si è esibita in un recital teatrale, per raccontare in un monologo l’alzheimer con “Io madre di mia madre”.

Giorgio Sbaraglia

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di Carla Passacantando

SEPARAZIONE: L’AFFIDAMENTO DEL CANE VIENE CONDIVISO L’animale è un essere vivente capace di provare sentimenti, proprio come le persone. A riguardo si sta assistendo ad una progressiva presa di coscienza da parte del legislatore e degli interpreti del diritto. In Italia i cani, al pari di ogni animale, sono ancora dal punto di vista giuridico considerati “beni mobili” ai sensi degli articoli 923 e seguenti del Codice civile, ma si sta assistendo a una progressiva “umanizzazione” degli animali di compagnia. Se, infatti, fino a un po’ di tempo fa in materia di separazione o di cessazione della convivenza more uxorio era impensabile disporre per un cane o un gatto un regime di affidamento simile a quello utilizzato per i figli e i tribunali si rifiutavano di omologare separazioni contenenti clausole di questo tipo, oggi se non proprio il quadro normativo almeno l’orientamento giurisprudenziale sul tema è notevolmente mutato. Sta di fatto che il Tribunale di Macerata recentemente ha avuto modo di occuparsi di un caso dello studio legale Felicetti di Tolentino. Il giudice di Macerata ha deciso la lite tra due ex fi-

danzati proprio in ordine all’assegnazione di un cane acquistato da entrambi i giovani nel corso del loro fidanzamento ed al quale hanno avuto modo di affezionarsi. Il giudice ha preso atto della sensibilità dell’animale e dell’affetto che può essere nutrito nei suoi confronti e conseguentemente ha disposto l’affidamento condiviso dello stesso. «Ora – afferma il legale Lolita Felicetti - quando si fanno le separazioni o quando c’è una convivenza more uxorio i giudici su accordo delle parti possono decidere anche in merito all’affidamento dei cani perché a questi ultimi è stata riconosciuta una identità, per cui si guarda all’affettività non solo all’interesse dal padrone, ma anche a quello dell’animale ». Lo studio legale per le tante separazioni che fa ha tenuto conto anche alla tutela degli animali e non soltanto del fatto che devono essere affidati, ma anche tenendo conto delle loro esigenze e habitat. Il tribunale di Macerata ha accolto di queste nostre istanze». L’avvocato Lolita Felicetti di Tolentino attualmente è il legale dell’associazione “Mi Fido di Te”.

Avvocato Lolita Felicetti

Lo staff dello studio legale Felicetti

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UN NUOVO VOLTO DELLA MEDICINA GENERALE? Ciascuno di noi ha sperimentato durante la propria vita un malessere fisico, psicologico o la malattia di familiari e amici. La prima figura professionale cui ci rivolgiamo è spesso il medico curante. Colui che conosce il nostro passato, la famiglia, i farmaci che assumiamo e molto altro. Ognuno di noi nutre per il proprio medico un sentimento che è spesso affetto, stima, gratitudine e fiducia. Per questo motivo è comprensibile chiedersi cosa cambierà nella nostra vita quando il medico andrà in pensione. Cosa aspettarsi dal futuro dato l’attuale fermento per la riorganizzazione dei servizi e l’allarmismo per l’insufficiente numero di medici dedicati al territorio? Come cambierà il nostro rapporto con l’assistenza primaria?

Successivamente, con la fondazione delle assicurazioni è emersa la necessità di avere un medico che lavorasse a notula e si prendesse cura dei lavoratori, ovvero il medico della mutua. Questa professione rimase priva di una forte identità fino al 1978, anno in cui in Italia viene istituito il Sistema Sanitario Nazionale. Nasce quindi il Medico di Medicina Generale. Le sue peculiarità sono legate principalmente al contesto lavorativo in cui opera: il territorio.

Uscire dall’ambiente ospedaliero stravolge completamente il metodo di lavoro del medico, che non si trova più a gestire una patologia con ausilio di personale e mezzi nella stessa struttura in cui lavora, ma una persona all’interno del suo contesto di vita. Il medico di famiglia si prende cura della salute dell’individuo durante la sua esistenza, Non c’è da avere paura, ma da prima della nascita (cufacciamo qualche passo in- rando la salute della madre) dietro… com’è nata questa fino alla morte. figura e con quale scopo? Già nel lontano 1865 inizia a Inoltre, gli aspetti che deterdiffondersi in tutti i Comuni la minano la salute non sono figura del medico condotto, solamente sanitari, anzi, le che aveva il compito di cura- componenti più incisive apre gli indigenti. partengono al sociale, all’e-

conomia e all’ambiente. Il Medico di Medicina Generale si trova a conoscere tutto quello che gravita intorno al proprio assistito, che può interferire o aiutare il percorso di cura e promozione della salute. E’ evidente come un ruolo così complesso richieda una formazione specifica. Per questo motivo è stato istituito un Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale della durata di 3 anni. Durante questo periodo di formazione i medici frequentano ambulatori, reparti, congressi, corsi specifici e lezioni. I corsisti sono chiamati a cimentarsi in tematiche poco esplorate fino a quel momento quali la comunicazione, la captazione dei bisogni dell’individuo, il percorso di cura creato intorno alla persona e il lavoro di gruppo. Nel futuro potremo contare su una schiera di giovani medici formati univocamente per le cure primarie.

e terapie inappropriate (prevenzione quaternaria) per il bene del paziente e della comunità. La società in cui viviamo si evolve continuamente, basti pensare a come l’uso del telefono e dei social media ha cambiato la comunicazione e le relazioni.

Anche la sanità si evolve e si adatta a questi cambiamenti. Quello che non cambia è lo scopo: la salute. I futuri Medici di Famiglia do- Un volto nuovo, ma sempre vranno mediare tra le richie- familiare e in miglioramento! ste degli assistiti e le regole della sanità per la quale la- Dottoressa Ilaria Rossiello vorano, facendo attenzione (medico in formazione specifica di a non eccedere con indagini medicina generale).

Cosa facciamo Rieducazione Posturale Riabilitazione Vestibolare Rieducazione dello Sportivo Rieducazione Psicomotoria Rieducazione Motoria e Neuromotoria Rieducazione Ortopedica contro l’Osteoporosi Riabilitazione Logopedica Riabilitazione in Acqua

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L’AMMINISTRAZIONE INFORMA

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VIA LIBERA DELL’ANAC AL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI APPARTAMENTI NELLA STRUTTURA IN CONTRADA RANCIA Via libera dell’Anac al progetto Tolentino, la realizzazione da parte dell’Erap di appartamenti al posto delle Sae per i terremotati, dopo il diniego di qualche giorno fa, che aveva suscitato molte polemiche. Un’operazione, secondo l’Erap, da condurre con le stesse procedure per l’affidamento dei lavori delle casette con una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando in quanto ricadrebbero in una fattispecie di emergenza, mentre l’Autorità anticorruzione aveva motivato lo stop con il fatto che si trattava di “ordinari interventi di edilizia residenziale pubblica, finanziati dalla Regione”. Il chiarimento con una comunicazione dell’Erap che fa riferimento a tre ordinanze di protezione civile, le n.510, 518 e 538 del 2018. L’Autorità anticorruzione ha preso atto che gli interventi in questione “sono stati espressamente autorizzati” dal combinato disposto delle ordinanze. La precedente documentazione inviata dall’Erap non avrebbe fatto riferimento esplicito alle ordinanze. Questa la notizia diffusa dall’Ansa e che conferma quanto avevamo scritto in occasione del diniego comunicato dall’Anac. Un semplice disguido che è stato prontamente superato. Mi spiace per tutti coloro che avevano gridato allo scandalo e che per l’ennesima volta si erano arrogati quali unici tutori dei terremotati che trovano sempre “l’erba del vicino più verde” senza riconoscere i nostri reali e obiettivi meriti. Crediamo che in queste ore crescerà il consumo di farmaci contro il bruciore di stomaco e affini. Forse qualcuno rischia l’ennesima crisi di nervi ma non possiamo farci nulla! Proseguiamo nel nostro quotidiano lavoro per la concretizzazione di importanti progetti. E’ ormai conosciuta e apprezzata da tutti la nostra scelta di non costruire soluzioni abitative di pura emergenza. Avevamo detto fin da subito che i tempi sarebbero stati più lunghi ma che tale soluzione ha comunque molti lati positivi a partire dal minor consumo di territorio e cementificazione. Nessun ghetto e nessun rischio sociale. Solo un agglomerato abitativo di 46 appartamenti, un condominio di medie dimensioni, visti e considerati quelli esistenti nella nostra città, che accoglierà le famiglie che sono senza casa. Il progetto prevede soluzioni abitative con alti standard funzionali e di classe energetica e che rimarranno nel patrimonio comunale e quindi dell’Erap e che passata la fase della ricostruzione saranno a disposizione delle fasce sociali più deboli. E’ anche facilmente comprensibile come l’effettiva durata dei lavori sia molto differente tra le due soluzioni possibili. Credo che uno dei problemi maggiori della cattiva politica di oggi sia rappresentato dal fatto che non si riesce a fare una programmazione a medio e lungo termine, purtroppo non “si riesce a vedere più in là del proprio naso”. Inoltre il momentaneo stop dettato dall’anticorruzione è stato accolto da qualcuno come un momento da festeggiare. Come nel caso del Teatro Vaccaj; a qualcuno sarebbe piaciuto che fosse ancora chiuso piuttosto che ad inaugurarlo fosse stato il Sindaco Pezzanesi. Nel caso dei nuovi appartamenti da costruire in contrada Rancia, anziché unirci per fare “squadra” alcune persone sembrano gioire degli eventuali problemi. E’ un modo di fare, come abbiamo dimostrato, che non ci appartiene. Lavoriamo per risolvere i problemi dei cittadini. Come già fatto rinnovo la mia stima e la mia gratitudine all’Anac e all’Erap per aver collaborato congiuntamente per il superamento del primo diniego e quindi andiamo avanti certi del nostro operato e della nostra onestà sia intellettuale che operativa. Dio notoriamente aiuta i giusti, i forti e gli audaci e non i contestatori o gli affabulatori di professione che dicono di avere a cuore i cittadini ma che forse pensano solo al loro ipotetico successo personale. Giuseppe Pezzanesi Sindaco di Tolentino


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I 55 Comuni del Cosmari confermano i vertici del CDA Marco Graziano Ciurlanti e Rosalia Calcagnini sono il Presidente ed il Vicepresidente Venerdì 28 settembre u.s., si è riunita l’Assemblea dei cinquantacinque Comuni della Provincia di Macerata, che compongono la compagine societaria dell’Azienda Cosmari S.r.l., con sede a Tolentino. La riunione è stata convocata per sancire ufficialmente la nomina dei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione. Ha partecipato ai lavori quasi la totalità dei sindaci o loro delegati e le quote societarie rappresentate in aula hanno raggiunto l’82%. Tutti i presenti hanno ribadito la bontà del lavoro svolto dal CdA uscente. In particolare, sono stati presi in considerazione i risultati ottenuti dall’Azienda, ancor prima della gestione delle macerie, grazie a strategie economiche poste in essere all’inizio del triennio, puntuali e rigorose quanto funzionali alle necessità di una grande realtà industriale. Più volte si è rimarcato il ruolo che Cosmari ha svolto e continua a portare avanti nella gestione delle macerie del terremoto. In poco tempo si è riusciti ad attuare il contratto di servizio con la Regione Marche, ottemperando a quelle richieste necessarie per riportare un barlume di normalità nei Comuni gravemente colpiti dal sisma. I Sindaci hanno condiviso un documento unitario dettagliando alcune priorità per il nuovo CdA. Vi sono compresi: l’obiettivo di

consolidare ulteriormente i risultati di bilancio, l’ adeguamento della struttura aziendale alla crescita raggiunta, la positiva ricaduta sul territorio della gestione delle macerie, la ricerca di un nuovo sito di discarica ed il miglioramento della qualità della selezione per giungere al meglio alla tariffa puntuale. E’ stato, inoltre, ricordato che sarà fondamentale il passaggio inerente la figura del Direttore Generale, l’Ing. Giuseppe Giampaoli, che ha accompagnato l’Azienda in tutte le fasi di sviluppo e di crescita. Infine, nei diversi interventi è stato rimarcato il grande lavoro svolto congiuntamente da tutti i sindaci, con condivisa responsabilità, per giungere a una proposta unitaria, superando sterili logiche partitiche ed assicurando una visione globale e prospettica dell’Azienda Cosmari. Al nuovo CdA è stata, inoltre, richiesta una crescente attenzione rivolta ai Comuni colpiti dal sisma attraverso l’elaborazione di un piano da proporre all’Assemblea, circa azioni da adottare, anche rispetto ad alcune particolari esigenze. L’Assemblea ha altresì approvato un ordine del giorno per favorire il recupero di Santa Maria della Cona, piccola chiesa sita nel territorio di Castelsantangelo sul Nera. L’intento è quello di sostenere la ricostruzione ed il restauro di questo luogo, simbolo

del patrimonio culturale del territorio ferito dal sisma. I Sindaci hanno auspicato che questo possa essere il primo di una serie d’interventi su altri importanti monumenti che ricoprono particolare interesse per l’intera Comunità provinciale. Il nuovo CdA ed il suo Presidente sono stati eletti all’unanimità dei voti. Inalterati i compensi. Questi i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione: Marco Graziano Ciurlanti (Presidente), Rosalia Calcagnini (Vicepresidente), Armando Vitali, Valeria Attili ed Alfredo Perugini. Il nuovo CdA resterà in carica per il triennio 2018 / 2021.Il nuovo Collegio Sindacale è composto dai revisori: Stefano Belardinelli (Presidente), Marco Moretti e Tatiana Seghetta (Roberta Compagnucci e Andrea Cervellini membri supplenti). La Vice Presidente Rosalia Calcagnini, tolentinate, da anni espressione del Comune di Tolentino presso le proprie partecipate, esprime un vivo ringraziamento ai Sindaci soci del Cosmari per l’apprezzamento espresso con la riconferma dell’incarico ma sottolineando particolare gratitudine al Sindaco Giuseppe Pezzanesi che nel 2014 affidò alla sua persona una sfida così importante, rinnovando oggi la sua fiducia, all’interno di un’Azienda intercomunale che attualmente è giunta a contare oltre 500 dipendenti.

Marco Graziano Ciurlanti

Rosalia Calcagnini


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L’AMMINISTRAZIONE INFORMA In programma al teatro “Nicola Vaccaj”, da poco riconsegnato alla città, lo spettacolo teatrale “Nora - Oltre il silenzio” scritto da Amalia Bonagura e diretto da Bruno Cariello, con il supporto e la partecipazione del “Gruppo della Creta”, compagnia teatrale di giovani attori. Lo spettacolo è previsto per il 24 novembre, in prossimità della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nel cast, tra i protagonisti, la giovane tolentinate Lida Ricci, trasferitasi giovanissima a Roma per gli studi di teatro e che ad oggi vanta un curriculum di tutto rispetto. Il desiderio di portare lo spettacolo nella sua città ha trovato riscontro nella sensibilità del vicesindaco Silvia Luconi e dell’assessore alla cultura Alessia Pupo le quali hanno da subito abbracciato la proposta per la sua forte valenza sociale e culturale. Importante il lavoro della presidente della Commissione pari opportunità, il consigliere comunale Monia Prioretti, che ha seguito e sta seguendo tutta la parte organizzativa, a partire dal coinvolgimento delle realtà scolastiche. E si ringrazia l’assessore all’istruzione per la gentile concessione. Due saranno le repliche infatti, entrambe previste per sabato 24 novembre: la mattina per i ragazzi delle scuole e la sera, alle 21:15, per una rappresentazione aperta a tutti coloro che vorranno partecipare. Lo spettacolo, parte integrante del progetto Nora, mira a contribuire tramite l’efficace strumento del teatro alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione di una cultura del rispetto.

La presidente della Commissione pari opportunità “intende promuovere la sensibilizzazione verso tematiche sociali, quali appunto la violenza sulle donne, sfruttando le emozioni e la comunicazione che possono derivare anche dal teatro e/o dalla narrativa, forme culturali capaci di instaurare una forte interazione e un coinvolgimento emozionale con il pubblico, tanto da poter diventare essi stessi strumenti educativi”. La dott.ssa Prioretti inoltre ringrazia la Consulta delle donne che seguirà da vicino l’organizzazione della giornata. La realizzazione è possibile grazie anche alla collaborazione dell’assessore alle politiche sociali Francesco Colosi che ha sempre dimostrato grande attenzione verso queste tematiche e grazie soprattutto al contributo economico dello Sportello antiviolenza del comune di Tolentino. Lo Sportello contro la violenza di genere è infatti aperto da alcuni mesi anche a Tolentino nella sede dei servizi sociali, in piazza Martiri di Montalto n.3, nei giorni di martedì e giovedì, dalle 15.30 alle 18.00. È possibile avere un contatto attraverso il numero 0733/901500 oppure attraverso l’indirizzo email antiviolenza@ comune.tolentino.mc.it. Da oggi è disponibile anche il numero 370.1486051, aperto H24. Lo sportello è gestito da personale competente e preparato ed ha la finalità di accogliere la donna e fornirle un servizio di ascolto e accompagnamento nel percorso di uscita dalla violenza. La responsabile dello sportello, Alessandra, ricorda che il servizio è gratuito, è svolto da personale esclusivamente

femminile e garantisce la massima riservatezza. Rassicura inoltre che «non ci sono pregiudizi, non si giudica nessuno, lo Sportello è aperto a tutte, anche solo per le donne che hanno bisogno di parlare. È importante che ogni donna sappia che la violenza può avere varie forme, non è solo fisica. Solo raccontandosi e lasciandosi aiutare si può ritornare ad essere “libere». L’apertura dello Sportello antiviolenza è stata possibile grazie ai finanziamenti della Chiesa Battista, derivanti dal fondo dell’8 x mille. Si ringrazia pertanto Amado Luis Giuliani, pastore della Chiesa Battista delle Marche, residente a Tolentino, che nel corso degli ultimi due anni ha tanto donato alla comunità tolentinate e non solo. «Come Chiesa e come cittadini responsabili – dice - siamo parte di questa società e il nostro intento è quello di continuare a collaborare con l’am-

ministrazione per cercare di soddisfare alcune necessità. Per quanto riguarda lo Sportello, crediamo doveroso lavorare sulla sensibilizzazione al problema della violenza di genere. Ringrazio tutte le persone che collaborano con me e con le quali condivido tutti i progetti». Numerosi sono, infatti, i progetti finanziati a Tolentino utilizzando sia i fondi derivanti dall’8 x mille, sia i contributi che provengono dalla Federazione delle chiese evangeliche: l’apertura dello Sportello contro la violenza di genere, il finanziamento di un progetto di alcuni ragazzi su temi sociali legati al mondo giovanile, donazioni alla casa di riposo ed all’Istituto comprensivo “Don Bosco” per l’acquisto degli armadietti delle aule nello spazio ‘815 e di una cella frigorifera per la mensa, la realizzazione di una ludoteca e di un’aula-studio multimediale nell’area container e, in ultimo, l’acquisto di gran parte dell’arredamento dei sei appartamenti del centro “Dopo di noi”.

ASSM SpA: UN’UNICA REALTA’ CON TANTI SERVIZI L’ASSM Spa (Azienda Speciale Settore Multiservizi) da oltre cento anni rappresenta l’innovazione e l’assistenza più qualificata a servizio del cittadino. Nasce nel 1906 come Azienda Speciale Servizi Municipalizzati del Comune di Tolentino, subito dopo la promulgazione del Regio T.U. del 1904 che consentiva ai Comuni di creare proprie imprese cui affidare servizi di tipo industriale. Il primo passo fu proprio quello della produzione e della distribuzione di energia elettrica, con il principale obiettivo di illuminare la Città. Ciò permise alla comunità locale, che all’epoca conservava la forte vocazione agricola, di affacciarsi su quella che diverrà nei decenni una delle più fervide realtà industriali del centro Italia. Così come annovera la storia dell’Azienda, riportata nel bellissimo volume realizzato per il centenario della stessa, fu seconda solo alla città di Milano con l’impianto d’illuminazione elettrica nelle principali vie cittadine, grazie alla realizzazione, in più riprese, di alcuni impianti idroelettrici (ricordiamo le centrali dell’Addolorata e del Ponte) che sfruttavano le acque del fiume Chienti, fino alla costruzione maggiormente significativa delle centrali dii Pianarucci (1941) e di Ributino (1963), quest’ultima alimentata dall’invaso artificiale Le Grazie. Essere autonomi, sotto il profilo energetico, significò consentire l’insediamento di attività artigianali – industriali, nel territorio tolentinate (ricordiamo le concerie ed i laboratori di lavorazione delle pelli, le fonderie, le fornaci per laterizi, ecc.) ma ancor di più favorì l’estensione della rete distributiva anche nelle campagne, tanto che il territorio di Tolentino divenne tra i primi nell’Italia centrale per l’elettrificazione rurale. In più di un secolo di attività tante sono state le strade che l’ASSM SpA ha intrapreso con successo. Contemporaneamente al potenziamento del servizio elettrico, all’Azienda ne venivano affidati altri che la rendevano una vera e propria “multiutility”. Alcune date: 1936 servizio acqua potabile, 1937 la gestione delle Terme di Santa Lucia con annesso imbottigliamento dell’acqua minerale, 1974 distribuzione del gas metano, 1980 servizio trasporti pubblici, 1997 depurazione delle acque reflue, 2000 servizio fognature, 2004 farmacia comunale, 2005 gestione calore degli edifici comunali e dei parcheggi, 2014 affidamento della gestione delle lampade votive, 2015 conferimento della Piscina Comunale “Giancarlo Caporicci”, stesso anno collaborazione con il Centro AM (Alimentazione e Movimento). Di particolare valore, anche se troppo spesso in sordina, è la qualità del lavoro che quotidianamente svolgono i settori idrico ed elettrico. Abituati ad operare “dieto le quinte”, spesso intervengono repentinamente in situazioni difficili, in particolare a seguito del terremoto del 2016 dove l’emergenza ha evidenziato il know how di questa complessa ed eccellente realtà industriale. Durante l’emergenza sismica indispensabile è stato l’operato dei tecnici di ASSM nei settori legati all’acqua potabile e all’energia elettrica. Allacci a nuove strutture e nuovi impianti sono stati resi fruibili in tempi veramente ridotti grazie al loro intervento ed ancora oggi la presenza presso gran parte dei Comuni del cratere ha assicurato qualità e puntualità degli interventi. L’apice della professionalità e dell’attaccamento alla Città si è raggiunto nel gennaio del 2017 quando, in piena emergenza sismica e con un manto nevoso che in più zone aveva superato i due metri di altezza, gli operai dell’ASSM, diretti dagli ingegneri del settore, hanno lavorato per risolvere un grave black out causato proprio dalla neve, riuscendo a non far mai mancare l’acqua potabile grazie all’alternanza dei diversi serbatoi di approvvigionamento. ASSM S.p.A. ringrazia tutti i cittadini per la fedeltà e l’attaccamento.

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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO

Con delibera n.358 del 21 settembre 2018 la Giunta municipale ha approvato il progetto di completamento del monitoraggio delle termiti in zona Foro Boario per un importo di 20mila euro oltre all’Iva, per un totale di 24.400, per l’esecuzione dell’intervento. La spesa viene finanziata con imputazione al capitolo 747 del Bilancio 2018. Nel quartiere Foro Boario è in corso un’infestazione di termiti di terra denominate “reticulitermes lucifugus”, rilevata e accertata dal Servizio fitosanitario regionale dall’Assam, Agenzia servizi settore agroalimentare delle Marche. L’infestazione ha interessato anche alcune abitazioni del quartiere ed in particolare una casa realizzata in legno causando seri danni alla stessa rendendola inabitabile. Se tale situazione dovesse aggravarsi potrebbe provocare pericolo per la privata e pubblica incolumità. Ecco, allora, che per la lotta alle termiti, soprattutto dove l’infestazione evidenzia maggiore gravità, si rende necessario il ricorso a strategie che prevedano l’utilizzo di stazioni di monitoraggio contenenti esche lignee o di cellulosa, da innescare in caso di riscontro positivo della presenza di termiti con prodotti anti termite, a basso impatto verso l’uomo e gli animali. Con l’atto n.357 si è deciso di intervenire per ottenere incentivi volti alla riqualificazione energetica dell’impianto del Castello della Rancia. Si è così deliberato di manifestare interesse alla candidatura del Conto termico 2.0 come definito dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 16 febbraio 2016, di dare mandato al responsabile dell’area manutenzioni di predisporre gli atti necessari, di finanziare la spesa complessiva di 46mila euro. L’Amministrazione comunale intende perseguire gli obiettivi finalizzati all’efficienza energetica e alla riduzione del prelievo di energia prima-

ria dalle reti di distribuzione, al fine di garantire un risparmio energetico ed una conseguente riduzione dei costi. Considerato che l’impianto del Castello della Rancia, allo stato attuale è obsoleto e necessita di una manutenzione straordinaria, visti anche gli elevati consumi è stato così ritenuto opportuno candidare al Conto termico 2.0 l’intervento di sostituzione dell’impianto termico esistente del Castello della Rancia con impianto di climatizzazione utilizzante generatore di calore a condensazione. Per tale intervento, rilevato da uno studio preliminare effettuato da parte dell’Ufficio tecnico dell’Amministrazione comunale, si ipotizza una spesa di circa 46mila euro comprensiva della sostituzione, smaltimento, acquisto dei macchinari e della documentazione necessaria per la richiesta di erogazione degli incentivi previsti dal Gse, che saranno imputate al Bilancio 2018.

del network televisivo statunitense Fox per la diffusione all’estero. Il film rimarrà a disposizione del comune che potrà utilizzarlo in tutte le occasioni ritenute opportune. Il progetto “San Nicola Remade” è stato ideato e prodotto dal tolentinate Alberto Marcelletti con il fotografo di fama mondiale Maurizio Galimberti per farsì che gli storici affreschi del Cappellone della Basilica di San Nicola potessero essere conosciuti in tutto il mondo. Il progetto presenta in un accattivante film documentario del regista e fotografo Luca Giustozzi e in un progetto editoriale della Silvana Editoriale di Milano il percorso attraverso il quale il Cappellone è stato “rifatto”. Galimberti ha scattato, nel corso di quattro anni, oltre 9mila istantanee polaroid, sua personalissima tecnica, per raccontare in un mosaico unico, lo splendore artistico e spirituale della Basilica di San Nicola e del Cappellone con l’importante ciclo di affreschi trecenteschi, recentemente attribuiti a Pietro da Rimini. Ritornato sul luogo a seguito del sisma del 2016, ha eccezionalmente utilizzato una polaroid di grandi dimensioni, una delle quattro al mondo ancora funzionanti, per scattare pezzi unici di 50x60 centimetri ad altissima definizione. Il progetto è stato presentato a Tolentino lo scorso 26 ottobre, con grandissimo apprezzamento del pubblico, ed è stato oggetto di una esposizione, tra mosaici di polaroid e big polaroid, a villa Reale a Monza in una mostra a cura di Denis Curti, dal 17 novembre al 28 gennaio scorsi.

Con la delibera n.355 del 18 settembre 2018 sono state riviste le tariffe per l’utenza della piscina comunale gestita dall’Assm la quale con nota del 22 agosto 2018 ha chiesto un parere preventivo per la revisione di alcune delle tariffe previste per l’anno 2018/2019. Le modifiche proposte riguardano l’ingresso per nuoto libero, per gli abbonamenti stagionali e per i corsi di nuoto. Gli incrementi delle tariffe sono molto limitati e sono conseguenti principalmente al rincaro dei costi per l’energia di circa il 2%. La Giunta municipale, così, ha espresso parere favorevole sulle nuove tariffe per gli utenti della piscina comunale Con l’atto n.353 è stato ap“Giancarlo Caporicci”. provato il programma artistico della Stagione teatrale Con la n.354 è stato appro- 2018/2019 e il prospetto prezvato l’atto di indirizzo per la zi abbonamenti e biglietti, acpromozione internazionale cettata la proposta di convendel progetto “San Nicola Re- zione con l’Amat, affidato la made”. direzione, la gestione tecnico La Giunta municipale ha de- – amministrativa – promociso di partecipare con un ap- zionale della stagione verso porto finanziario pari a 7.320 un contributo preventivato in euro al progetto presentato da 26.943 euro al lordo di ritenuLuca Giustozzi, che prevede ta d’acconto 4%. un lavoro di implementazione Tale somma verrà erogata del film “San Nicola Remade” con le seguenti modalità: priin termini di durata e contenu- ma rata, 3.500 euro entro il 31 ti ai fini della partecipazione a dicembre prossimo; seconda diversi festival internazionali, 13.443 euro entro il 31 marvisto anche l’interessamento zo; terza 10mila euro entro 14

il 31 maggio a saldo, dietro presentazione del rendiconto generale della stagione, restando inteso che eventuali avanzi o disavanzi risultanti dal suddetto rendiconto saranno portati a nuovo nel bilancio di previsione della stagione successiva, nell’ottica della continuità dei rapporti tra comune e Amat. Con la delibera n.352 è stata approvata la perizia di spesa per la realizzazione del campo in erba sintetica all’area container in contrada Cristoforo Colombo da porre al servizio degli sfollati che vi risiedono. L’impresa Fermando Del Bello si è resa disponibile all’esecuzione dei lavori necessari alla realizzazione dell’opera a titolo gratuito, mentre sarà a carico dell’Amministrazione comunale la spesa relativa all’acquisto del materiale. L’intervento costerà 12mila euro, iva di legge inclusa, e sarà finanziata con 500 euro donate da Truck Team Tolentino, mille dal Rotaract di Tolentino, 1.500 da Vab Marche e Metal detector Marche Umbria ed Abruzzo, 2.400 dal Milan Club quali fondi raccolti in occasione della finale Coppa Italia “Juventus/Milan”, 6mila con la donazione della chiesa Battista, 600 euro con il contributo del comune di Tolentino. Con la n.348 è stato deliberato di affidare il servizio di fornitura dei pasti, pranzo e cena, ad un nucleo familiare terremotato di due persone di Tolentino a decorrere dal primo settembre al 31 dicembre 2018 al ristorante “Il Tesoro” di Caldarola al costo complessivo presunto di 4.852,68 euro, iva compresa. Con la n.347 del 14 settembre 2018 è stato deliberato il progetto Cosmari per lo spazzamento ed altri servizi sul territorio comunale in attuazione dell’Ata. La Giunta municipale ha approvato il piano di lavoro del Cosmari con spesa determinata in 398.992 euro annui, 362.720 oltre l’iva 10% di legge 90.082. Il Cosmari acquisterà i mezzi in uso al servizio comunale al corrispettivo indicato nel progetto. Il servizio potrà essere avviato dal primo novembre prossimo.


Con la delibera n.339 del 7 settembre 2018 la Giunta ha deliberato di sostenere la manifestazione del 10 settembre, con inizio alle 16, da parte dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia – sezione provinciale di Ancona inerente la realizzazione di aviolanci di allenamento allo stadio della Vittoria in via Arnaldo Lucentini, 3. Si è deciso di concedere all’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia - sezione di Ancona un contributo di 500 euro a parziale copertura delle spese sostenute per aviolanci di allenamento di paracadutisti, prenotando la spesa al capitolo 100 “Spese per feste nazionali, solennità civili e manifestazioni di pubblico interesse, gemellaggi, gestione segreteria” del Bilancio 2018, che sarà, tuttavia liquidato, previa presentazione del relativo rendiconto dell’evento da parte della stessa associazione. Si affida così alla Tecum di Sandra Pinzi la fornitura dei due drappi per l’ammontare di 400 euro più iva pari a complessivi 488 euro. Per il 10 settembre, in occasione della cerimonia di ricon-

segna e riapertura del teatro “Vaccaj” dopo un decennio di lavori restauro e ricostruzione, l’Amministrazione comunale ha predisposto un programma di iniziative, in atti, che si svilupperanno in diverse grandi serate. Sono previsti, tra le altre cose: spettacoli musicali con artisti di livello nazionale prodotti dalla Mp Eventi di Michele Pecora per la serata inaugurale del 10 settembre e per quella del 12 settembre, visite guidate aperte a tutti, altri due appuntamenti, il 22 e 23 settembre, con altre offerte culturali e di intrattenimento. Alla realizzazione del programma collabora la Pro Loco Tct che è impegnata in particolare nella tenuta dei rapporti con la Mp Eventi in ordine al pagamento dei cachet per un totale di 40.150 euro. Il costo preventivato per tutto il calendario, comprensivo dei cachet, di quelli delle serate del 22 e 23, costi di apertura del teatro, allestimenti, service, promozione e pubblicità, è di 77.600 euro. Per l’evento, in ragione della sua importanza nel panorama culturale del territorio, è stato chiesto il contributo finanzia-

rio della Regione Marche, in corso di definizione. Per le manifestazioni civili per le festività di San Nicola e della ricorrenza del Perdono di San Nicola del 16 settembre è stata quantificata una spesa in 28mila euro. E’ intenzione, inoltre, dell’Amministrazione comunale cogliere l’occasione della riapertura del teatro per mettere in atto un’azione di promozione turistica a livello nazionale, che si concretizzerà con l’acquisto di uno spazio redazionale in onda sulle reti nazionali Mediaset. Inoltre, a motivo di tale fervore di iniziative, volte alla rinascita sociale, culturale e turistica della città dopo gli eventi sismici, di cui ancora oggi soffriamo le conseguenze, è intendimento dell’Amministrazione programmare iniziative di carattere turistico e di immagine per la città, per una spesa totale quantificata in 7mila euro. L’Amministrazione, inoltre, vuole aderire alla proposta del fotografo e regista Luca Giustozzi di procedere ad una iniziativa di ampliamento del progetto cinematografico “San Nicola ReMade”, così da renderlo un prodotto inter-

nazionale di promozione della Basilica di san Nicola, per una spesa di 7.500 euro. E’ emersa anche la necessità di implementare la spesa prevista per l’Estate tolentinate, poiché il periodo notevolmente impegnativo per l’Ufficio tecnico in vista della inaugurazione del teatro ha imposto un più massiccio ricorso a ditte esterne per i necessari servizi di logistica, per una spesa quantificata in 8mila euro. La giunta ha così deliberato di prevedere una spesa totale di 127.600 euro. Si stabilisce che la Pro Loco resta impegnata alla tenuta dei rapporti con la Mp Eventi in ordine al pagamento dei cachet pari a 40.150 euro riconoscendo alla stessa un contributo pari a 40.150 euro. Si decide che le due serate del 22 e 23 settembre, inserite nel calendario di riapertura del teatro “Vaccaj”, saranno a pagamento e che, qualora la Regione Marche perfezionerà il contributo alle manifestazioni, si procederà ad un provvedimento di riduzione, in misura pari alla somma dell’incasso e del contributo regionale, del prelievo dal fondo di riserva.

APERTA LA STRADA A QUATTRO CORSIE Grande cerimonia per l’inaugurazione ed apertura della nuova strada cosiddetta “quattro corsie” che dalla rotonda del “Retail park” conduce al ponte di Berlinguer, quindi alle nuove villette e in viale Giacomo Brodolini. L’infrastruttura, molto attesa dall’intera cittadinanza, collega tutta la zona Pace e ben tre quartieri. La neo arteria tende a snellire il traffico veicolare nelle strade adiacenti, compresa l’ex statele 77, dove in alcune ore della giornata è alquanto consistente essendoci in quella zona di Tolentino diversi stabilimenti industriali. L’intervento, che rientra nella lottizzazione Piano Pace, per il completamento del suddetto tratto viario era stato riavviato recentemente e tra l’altro vicino alla strada verrà realizzato il nuovo Campus scolastico il quale ospiterà tutte le scuole superiori di Tolentino. Erano da più di otto anni che erano stati avviati i lavori per la “quattro corsie”, poi bloccati per problematiche intercorse tra comune e i privati proprietari dell’area. Il nuovo

viale è stato intitolato al commissario di Polizia Antonino, Ninnì, Cassarà, medaglia d’oro al valor civile, stretto collaboratore di Giovanni Falcone e del “pool antimafia” della Procura di Palermo, mentre il largo al maresciallo Mario Trapassi ed all’appuntato Salvatore Bartolotta dell’Arma dei carabinieri, i quali componevano la scorta del giudice istruttore Rocco Chinnici. Il 29 luglio 1983 una macchina imbottita di tritolo posta da Cosa Nostra davanti l’abitazione del magistrato esplose uccidendoli tutti e tre. Oltre al sindaco Giuseppe Pezzanesi, erano presenti alla cerimonia il sottosegretario del Ministero dell’interno Stefano Candiani, il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, diversi senatori e deputati, il vescovo di Macerata mons.Nazzareno Marconi che ha benedetto la strada, il questore di Macerata Antonio Pignataro, il comandante provinciale dell’arma dei carabinieri Michele Roberti, Laura Iacovoni, vedova del vice questore Cassarà, Luca e Salvatore

Trapassi figli del maresciallo Trapassi, Filomena Bartolotta e Francesco Tolomeo, figlia e nipote dell’appuntato

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Bartolotta, Francesco Accordino capo della sezione omicidi della squadra mobile di Palermo nel 1985.


TOLENTINO: L’UNICO COMUNE CON I CONTAINER Subito dopo la forte scossa di terremoto del 30 ottobre 2016, con ordinanza della Protezione Civile n. 394 del 19/09/2016 è stata prevista la realizzazione delle SAE Strutture Abitative di Emergenza (casette) per far fronte alle necessità abitative dei cittadini residenti nei comuni del cratere le cui abitazioni sono risultate inagibili con scheda Aedes esito E o F, quindi di non rapida soluzione. Il comune di Tolentino ha optato per l’acquisto di appartamenti e pertanto non ha previsto le SAE. Nelle Marche l’ente regionale ERAP ha pubblicato n.2 bandi per l’acquisizione di appartamenti in sostituzione delle casette, il cui esito è stato quello di avere a disposizione, a Tolentino, soltanto n.23 appartamenti. Il comune dopo i bandi ERAP, che avevano dato scarsi risultati, ha ritenuto di insistere pubblicando due bandi: il primo per l’acquisizione di appartamenti in locazione ed il secondo per l’acquisto di appartamenti. (Del. n.175 dell’8 maggio 2017 e Del.

n.201 del 19 maggio 2017) Il primo bando non ha dato risultati in quanto i pochi appartamenti disponibili, dopo sette mesi dall’ultima scossa di terremoto, erano già stati tutti affittati; il secondo bando, quello per l’acquisto di appartamenti da realizzare in 6/8 mesi, ha visto la partecipazione di diverse imprese. A fronte di varie offerte la scelta del Comune, come noi tutti sappiamo, è stata quella di realizzare n.46 appartamenti (inizialmente erano 57) in quel capannone industriale sito in zona castello della Rancia, scelta da noi contestata più volte. Si ricorda che nel Comune di Tolentino, le famiglie che hanno diritto alla assegnazione di SAE sono quasi 200 e che è stato l’unico comune del cratere che, pur avendo bisogno di molti alloggi di emergenza, non ha previsto le SAE. Oggi, più di 1800 casette destinate alla Regione Marche sono state tutte consegnate. Abbiamo più volte proposto al Sindaco di richiedere, in sostituzione dei containers, almeno n.50 casette per dare un alloggio decoroso a chi ne ha diritto, ma ci è stato risposto che l’amministrazione

vuole realizzare solo appartamenti. Purtroppo, ad oggi, neanche un appartamento è stato consegnato! Per i motivi sopra esposti, noi siamo molto preoccupati per il futuro di questa città che si sta spopolando. Il Sindaco ha più volte dichiarato che avrebbe chiesto la collaborazione di tutti ma, nonostante la nostra disponibilità, continua a fare tutto da solo. Oggi, anche dopo la soluzione delle vicende dovute ai problemi sollevati dall’ANAC, siamo ancora al punto di partenza!

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A Tolentino, a distanza di due anni dal terremoto, siamo ancora in alto mare, siamo l’unico comune che ha ancora i cittadini nei containers.

I consiglieri: Gianni Corvatta (Laboratorio delle Idee per Tolentino)

Anna Quercetti, Bruno Prugni (Partito Democratico) di Carla Passacantando

COSTITUITO IL COMITATO “NO INCENERITORE A TOLENTINO” Si è costituito il comitato “No inceneritore a Tolentino”. Il comitato, istituito qualche sera fa al termine di un incontro al quale hanno partecipato diversi tolentinati, è nato per impedire la realizzazione di un inceneritore dei fanghi provenienti dai depuratori che dovrebbe sorgere in contrada Cisterna, vicino al rifugio del cane ed al depuratore. L’organismo intende accreditarsi e partecipare alla Conferenza dei servizi che verrà presto convocata dalla Provincia di Macerata, con l’obiettivo di riportare in forma istituzionale la fortissima voce di dissenso dei cittadini tolentinati. Ed ampia è stata la discussione nel corso della riunione dell’altra sera dove si è ampiamente parlato sugli inevitabili rischi di inquinamento originati da un impianto del genere. Era presente anche il consi-

gliere regionale Sandro Bisonni. «La società proponente – afferma Fulvio Riccio - ha già depositato la richiesta alla Provincia di Macerata, la quale dovrà valutare se autorizzare o meno la realizzazione dell’impianto la cui potenzialità è enorme e sarebbe in grado di bruciare circa la metà dei fanghi prodotti dall’intera regione. Ciò significa che, nel caso l’impianto venisse realizzato, per i prossimi cinquanta anni più di cento tonnellate al giorno di fanghi provenienti da moltissimi depuratori delle Marche saranno raccolte e smaltite a Tolentino, in uno stabilimento ubicato a pochissima distanza dal centro abitato. I rischi per un inquinamento olfattivo ed atmosferico sono altissimi e certamente da evitare anche perché vi sono sistemi di smaltimento dei fan-

ghi molto meno pericolosi ed inquinanti». Il neo comitato, inoltre, accoglie positivamente l’annunciato parere contrario del comune e contestualmente

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invita il Consiglio comunale ad approvare una mozione unitaria nella quale si attesti la totale opposizione alla realizzazione di tale impianto a Tolentino.


spazio autogestito

TOLENTINO SANITÀ OGGI… LO STATO DELL’ARTE

Cari cittadini tolentinati nella nostra città esiste un Ospedale ed un pronto Soccorso e noi neanche lo sappiamo!! Il 6 settembre 2018 il TgR 3 Marche dava la seguente notizia: “i tempi di attesa più bassi al Pronto Soccorso si rilevano ad Ancona Salesi, Cagli, Pergola e Tolentino.” Ottimo se non fosse che Tolentino, non solo non ha un Pronto Soccorso, ma dopo gli ultimi eventi sismici non ha più nemmeno l’Ospedale! Ma facciamo un passo indietro. Nei primi giorni di giugno, alla presenza del Governatore Ceriscioli si sono inaugurati qui a Tolentino i nuovi ambulatori di Cardiologia e i nuovi spazi destinati alla Radiologia presso la palazzina ex farmacia. Il costo totale di questi spazi è stato di 651.100 euro, di cui 362.000 euro per le attrezzature mediche. La strumentazione si compone di nuove e moderne attrezzature come il detettore digitale, un nuovo ecografo, ortopantomografo, mammografo digitale con tomosintesi. Quest’ ultimo strumento è un tipo di mammografo all’avanguardia, ed è particolarmente utile per la diagnosi precoce del tumore alla mammella. Peccato che tale strumento ad oggi ha eseguito pochissimi esami. A que-

sto proposito ci chiediamo a cosa è dovuto questo scarso utilizzo… poche richieste?... oppure perché a tutt’oggi il servizio di Radiologia è aperto solo il mattino tranne 2 pomeriggi a settimana per attività espletate a pagamento? Anche l’ambulatorio di Cardiologia ha presentato una recente anomalia. Per motivi ignoti, fino a pochi giorni fa non era possibile prenotare con impegnativa una visita cardiologica o un’ecocardiogramma poiché non erano disponibili le liste di prenotazione presso il CUP. Appena sono state aperte tali liste già il tempo di attesa è di circa 6 mesi, mentre per le visite a pagamento non esisteva e non esiste alcuna problematica. Riportando le testuali parole del Governatore Ceriscioli rilasciate alla stampa durante l’inaugurazione di tali spazi e ambulatori: “Restituiamo alla Comunità tanti Servizi per non far spostare i cittadini.” Ci chiediamo… ma Cerescioli, ha pensato solo ai cittadini che possono accedere alle visite a pagamento? È chiaro che la situazione non è più sostenibile. I cittadini narcotizzati dalle promesse e dalle menzogne hanno invece il diritto di vedere i loro salatissimi versamenti tradursi in prevenzione, assistenza e diagnostica “pubblica”. Attualmente nel nostro territorio abbiamo una TAC ogni 10 km, un

ecografo ogni 5 km, un macchinario per risonanza magnetica ogni 15km etc. solo che funzionano poco per mancanza di personale. Dal TgR3 Marche il 1 ottobre 2108 viene annunciato che la soluzione per ridurre le liste di attesa è quella di incentivare i medici ed i tecnici specializzati in apparecchiature diagnostiche pagandoli in orario aggiuntivo, 150 euro l’ora per i medici e 45 euro l’ora per i tecnici. A questo proposito facciamo due conti: per un solo ospedale che autorizza 3 ore di lavoro aggiuntivo per 5 giorni a settimana per un totale di 40 settimane l’ASUR spenderebbe circa 117.000 euro/anno, mentre assumere un medico radiologo e

UNA STRUTTURA PER IL LICEO COREUTICO E’ in corso di ultimazione la nuova struttura a servizio del Liceo coreutico in piazza Nazzareno Gabrielli. La sala di danza, con annessi gli spogliatoi ed i bagni, rappresenta una soluzione provvisoria perché appena verrà realizzato il Campus scolastico tutti gli istituti superiori verranno trasferiti nel nuovo complesso compreso il Liceo coreutico. I lavori dovrebbero terminare nel corso del mese di ottobre. Il cantiere era stato aperto lo scorso mese di luglio. Si tratta di una struttura emergenziale post sisma costruita interamente in legno lamellare il cui costo complesivo è di 175mila euro. La costruzione è stata affidata alla falegnameria La Quercia di Potenza. Nei giorni scorsi alla struttura c’è stato il sopralluogo

da parte del presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, della dirigente scolastica dell’Istituto superiore “FIlelfo” Santa Zenobi, dell’ingegnere Fraticelli dell’Ufficio tecnico della Provincia di Macerata. Il neo stabile in piazza Nazzareno Gabrielli, che in futuro potrà restare ad uso dei Consigli di quartiere, sta destando proteste da parte di alcuni cittadini.

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un tecnico di radiologia che lavora a tempo pieno costa circa 85.000 euro/anno per il medico e circa 35.000 euro/anno per il tecnico. Assumere personale quindi costerebbe molto meno. Non è più ammissibile che il pubblico arranchi e il privato non dorma mai. Sembra quasi, ma non vogliamo essere maliziosi, che ci sia un piano molto lungimirante del nostro Governatore Ceriscioli per spostare sempre più persone verso la sanità privata rispetto al SSN? Gian Mario Mercorelli Martina Cicconetti (Consiglieri Comunali MoVimento 5 Stelle Tolentino)


Gianni Corvatta: tolleranza e dialogo per la responsabilità sociale COMUNICARE di Solidea Vitali

Sessantacinque anni, una Laurea in Chimica, conseguita all’Università di Camerino, e un percorso professionale in cui ha rivestito ruoli d’alta dirigenza. Gianni Corvatta è in pensione da un anno, esattamente dal momento in cui ha scelto di candidarsi come Sindaco nella tornata elettorale del 10 giugno 2017.

Esercito l’opposizione con tutti gli strumenti consentiti: interrogazioni e interpellanze, mozioni e proposte. Con l’attuale amministrazione abbiamo lavorato insieme per la ricostruzione del nostro ospedale, cercando di porre attenzione sui possibili ampliamenti per l’assistenza a persone anziane e a quelle affette da Alzheimer”. A livello politico, ha rivestito l’incarico di Assessore all’Ambiente e alla Cultura dagli anni ’85 al ’90, periodo in cui si candidò come consigliere indipendente nelle liste del Pc; nel 1998 ha concorso per la carica di sindaco per la Lista Civica “Per il 2000”, sempre appoggiata dall’area di sinistra e centro sinistra, assumendo poi l’incarico di presidente del CDA dell’ASSM di Tolentino.

re esterno all’università di Camerino, correlatore di molte tesi di laurea, ha assunto l’incarico nel Cda dell’Assm. E le ultime due attività le ha svolte senza percepire compensi. “Ho sempre creduto che il mio impegno lavorativo potesse essere tradotto in qualcosa di utile per la nostra comunità. Ci sono temi importanti come l’ambiente e la salute che richiedono la nostra attenzione per il futuro”. In queste sue parole c’è propensione all’impegno e alla responsabilità, abnegazione per il lavoro, serietà. Etica, per racchiudere tanti aspetti.

«Non ho avuto dubbi: ho amato molto Gianni, qual è la tua visione dei il mio lavoro ma l’impegno nella poligiovani? tica, a prescindere dal risultato, rap«Ci sono due categorie: quelli presentava una scelta consapevole che amano lo studio, la conoscenza per impegno e disponibilità di tempo. e sono rivolti al futuro, e quelli che Credo che la politica sia un’attività da non mostrano grandi interessi. Sono svolgere a tempo pieno, senza distraGianni, quali sono i valori pristato a contatto con i giovani e ho zioni e con la totale presenza, almeno mari in cui credi? cercato di capire i loro punti di forza a certi livelli. La nostra città lo merita, «La democrazia prima di tutto, e e debolezza. Credo che la vera aziosoprattutto in questa fase delicata che ne nei loro confronti non sia quella si districa tra ricostruzione e rischio di poi la tolleranza e il rispetto verso gli di costringerli, ad esempio a studiaaltri». declino”. re a tutti i costi, ma quella di aiutarli Il mondo è talmente grande da poter a capire e sviluppare le specifiche Attualmente è consigliere d’opposi- offrire a tutti le possibilità di realizzacompetenze e abilità. Il desiderio di zione, capogruppo della lista civica zione; la tolleranza richiede la capacitrovare la propria strada, qualsiasi “Laboratorio delle idee per Tolentino”, tà di ascolto e l’abilità di saper accetdifficoltà si debba attraversare è la tare punti di vista diversi e l’eleganza lista sostenuta dal Pd. filosofia da seguire. Contrariamente “Non credo in un’opposizione espres- di rispettare i pensieri e le scelte degli a quanto si possa pensare, anche sa con critiche urlate, accuse fine a altri. quando mi sono laureato io il prose stesse, né tantomeno con attacchi Sono questi gli aspetti che emergono blema dell’occupazione esisteva. personali. Nella democrazia l’opposi- dalla nostra conversazione, aspetti Molti miei colleghi hanno ripiegato zione ha un ruolo fondamentale: è lo che riesco a percepire dalla gentilezza su un lavoro sostitutivo e, io stesso, snodo che permette il dialogo. A volte e dal fare diplomatico di Gianni. agli inizi della mia carriera, ho fatto il è semplice, altre più impegnativo, altre Il suo curriculum professionale è ricco supplente». ancora difficile, ma dobbiamo incen- di incarichi importanti. Gianni è stato trare le nostre azioni sul dialogo. Solo direttore del dipartimento di Macerata con il confronto si possono raggiunge- e direttore tecnico scientifico dell’Arpa Ha profili in tutti i principali social netre soluzioni ottimali per la comunità. Marche. Per 14 anni è stato professo- work ma, in alcuni di essi, è meno

E’ QUESTA LA RICOSTRUZIONE POST SISMA? Si avvicina la data del 30 ottobre che ha segnato indelebilmente il destino di moltissime persone di Tolentino e non solo. Sono trascorsi due anni da quel giorno, dalle forti scosse del terremoto, che ha costretto molte famiglie a lasciare le proprie case danneggiate dal sisma. Oggi in totale sono 3.528 le persone che sono fuori casa: 248 sono ospitate al Villaggio dei moduli abitativi in contrada Cristoforo Colombo; 94 vivono in strutture ricettive; 3.186 usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione. Lo scorso luglio ad avere il cas erano 3.200 persone. Al totale delle persone fuori casa occorre aggiungere le diverse famiglie che sono dovute uscire dai loro appartamenti in questi ultimi mesi per l’avvio dei lavori delle loro abitazioni. Ci riferiamo ai palazzi in viale Giacomo Brodolini, in viale Vittorio Veneto. In alcuni stabili, con ordinanza di inagibilità di tipo B ed alcuni di tipo E, hanno così preso il via gli interventi di recupero.

Ma è questa la vera fase di ricostruzione post sisma? Sicuramente molta è la strada che bisogna percorrere. Gli sfollati ancora vivono una situazione di emergenza.

Viale Vittorio veneto

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presente. I social, importanti e utili per certi versi, rispecchiano però peculiarità della società contemporanea che Gianni non condivide. Ad esempio la superficialità, la raccolta d’informazioni e la loro diffusione senza consapevolezza. Da 38 anni insieme ad Antonella, un figlio, Andrea Giancarlo, e, nel momento dell’intervista, una famiglia impegnata nei preparativi di matrimonio. Ora, all’uscita del nostro mensile, Andrea Giancarlo sarà sposato e io, insieme alla redazione, auguriamo una vita familiare felice basata sul rispetto e sulla capacità di comprensione. Perché il vero valore della società sono le persone. “Il rispetto nasce dalla conoscenza, e la conoscenza richiede impegno, investimento, sforzo”. Tiziano Terzani di Carla Passacantando


EDOARDO STOPPA AL RIFUGIO DEL CANE Grande festa al Rifugio “Monti azzurri” in contrada Rotondo dove attualmente sono ospitati 259 cani di cui 9 accolti gratuitamente dopo il sisma. Per l’occasione c’era un testimonial d’eccezione, Edoardo Stoppa, che conduce la rassegna dedicata agli animali su “Striscia la notizia” di Canale 5. «Ho visitato il canile di Tolentino – dice - ed ho avuto modo di conoscere la struttura ed i volontari che ci operano. Ed è un bell’esempio di come deve essere gestito un canile. Abbandonare i cani, poi, è come abbandonare parte della famiglia, un animale quando entra in casa diventa parte integrante di chi ci abita. Un cane può finire in canile per altri motivi e non per abbandono». Nel frattempo al rifugio vanno avanti i lavori per creare nuove strutture. «Abbiamo predisposto – afferma Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione montana “Monti azzurri” di San Ginesio, ente che gestisce il rifugio per cani - il parco giochi. E’ in corso il rilascio delle autorizzazioni da parte del comune di Tolentino per l’avvio della mediateca ed una nuova struttura per anziani. Il rifugio per cani sta così diventando un parco più che un canile». E’ stata una bella manifestazione alla quale hanno partecipato cinque classi di quinta elementare degli istituti comprensivi “Lucatelli” e “Don Bosco” di Tolentino che per l’evento hanno elaborato disegni e temi che sono stati premiati. Tra i presenti anche il vice sindaco di Tolentino Silvia Luconi; i primi cittadini dei comuni limitrofi che rientrano nel comprensorio dell’Unione Montana di San Ginesio e non solo; Oriana Forconi, presidente dell’associazione “Mi fido di te”, i volontari della Skylos. 19


Lettera aperta al primo cittadino di Tolentino Sono passati oramai quasi 700 giorni da quando dovetti abbandonare la mia abitazione. Sono uscito da quella che era la mia casa, quella che consideriamo solo quattro mura ma che invece racchiude il nostro sé, i nostri ricordi, la nostra vita! Da quella mattina non vi ho più messo piede se non per prendere alcune delle mie cose personali e sembrerà una sciocchezza agli occhi di chi non c’è passato, ma da quel 30 OTTOBRE non ho più dormito nella mia stanza. Come me molti altri miei concittadini sono in questi difficili condizioni, senza un’idea di quando si potrà ritornare a vivere una normalità degna di questo nome. Rispetto a molti altri credo di potermi definire “fortunato” perché ho trovato riparo in una città limitrofa, Pollenza, rispetto a chi per poter solo rivedere la propria città devi fare almeno 40 km o più andata e 40 km o più al ritorno per andare a dormire. Oggi che siamo vicini al secondo anniversario del sisma che ci ha devastato non solo il territorio, sento di voler scrivere queste parole alla nostra amministrazione. Qualche mese fa mi avete assegnato un appartamento presso il “capannone La Rancia” con la promessa che al massimo per l’agosto 2019 sarei potuto entrare, non ero sicuro ma ho provato a darvi fiducia, anche se sapevo che era quasi impossibile una parte di me voleva ancora a crederci, non credevo che potesse essere possibile speculare fino a questo punto su una tragedia così grande.

IO CITTADINO

Nella sua presentazione in pompa magna presso i locali del Politeama Piceno, il 1 marzo scorso, il nostro primo cittadino dichiarava che avrebbe fatto di tutto per consegnarli addirittura in anticipo questi appartamenti. Siamo alla fine di settembre e dei lavori non vi è neanche l’ombra, non un accenno, non un’indicazione di cantiere, nulla ripeto nulla che possa far sembrare anche lontanamente che qualcosa si stia muovendo. Quando durante l’assemblea del 16 giugno scorso chiesi ai responsabili del Comune presenti quanto tempo sarebbero dovuti durare lavori per trasformare quello che oggi è un capannone, nudo e mai completato, in degli appartamenti mi venne detto che secondo il bando ancora in fase di scrittura i lavori sarebbero durati 360 giorni, proroghe dovute escluse, quindi un anno. Ora conti alla mano se tutto andrà bene “festeggerò” anche il terzo anniversario del sisma senza una sistemazione, a meno che non decida di comprarmi una casa per conto mio. Mi rivolgo a lei Sindaco come emblema di questa intera giunta, mi dica quanto ancora dovremo subire prima di vedere un po’ di normalità? Quanto ancora avete intenzione di farci attendere? Tutto questo considerando che all’incirca la mia posizione nella graduatoria da voi stilata mi vede 30esimo su 200, se io dovrò attendere all’incirca tre anni quando dovranno mai attendere gli ultimi? Faccio un appello al consiglio comunale intero, non lasciate che scelte scriteriate ed inopportune come quelle della giunta rechino ancora più danni ai nostri concittadini, voi in quanto rappresentanti avete la possibilità di cambiare tutto questo. Consiglieri il vostro ruolo come quello del Sindaco è di “primus inter pares”, dovreste essere servitori dello stato quindi dei cittadini, non essere assoggettati all’uomo forte che vi “comanda” a bacchetta. Vi esorto ad uno slancio, ad un sussulto. Spero vivamente di essere smentito, ma ho la necessità ed il dovere di scrivere questa lettera, cosicché venga fuori questo problema e magari qualcuno inizi a lavorare per risolverlo. Saluti

Federico Pieroni

Congratulazioni a Chiara Gatti, dottoressa bis

Auguri alla neo dottoressa Chiara Gatti di Tolentino che il 26 luglio 2018 ha conseguito la (seconda) laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche ( già laureata nel 2013 in infermieristica e da due anni già nello staff infermieristico dell’ospedale Torret-

te di Ancona) con la votazione di 110 e lode presso l’Università Politecnica delle Marche di Ancona con una tesi dal titolo: “Terapia intensiva post-operatoria cardiochirurgica dalla mappatura delle competenze alla progettazione di un percorso di inserimento”.

Congratulazioni per l’importante traguardo raggiunto con l’augurio di un futuro ricco di successi non solo professionali! Gli auguri speciali da parte della sorella, delle nipotine e di tutti i familiari per l’inizio di una grande carriera!!!

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