Multiradio Press News ottobre 2017

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Il sisma nel maceratese ha provocato moltissimi danni ma nonostante tutto si è cercato di andare avanti. Ci si è rimboccati le maniche. La volontà e l’amore per il territorio hanno vinto su tutto. E’ così prevalsa la voglia di ricominciare tutti insieme. La Svila ne è un esempio.

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editoriale Rotary

di Carla Passacantando

Con la pubblicazione di questo nuovo numero di Multiradio Press News realizziamo un progetto, tra l’altro da noi di Multiradio attuato anche più di venti anni fa, molto utile alla comunità. Alleghiamo al giornale un adesivo dove sono riportati tutti i numeri utili per informazioni o altro. E’ questo un prezioso strumento di comunicazione quotidiana. L’obiettivo dell’iniziativa, che in tanti ci richiedevano di realizzare da tempo, è quello di diffondere la conoscenza di numeri di telefono di massima utilità per tutti. L’adesivo si può attaccare dove si vuole, a casa, in ufficio, in auto. Abbiamo sottoposto tale progetto al Rotary di Tolentino e al presidente Stefano Gobbi che lo hanno subito sposato dandoci la possibilità di attuarlo. Per il sodalizio tolentinate è un service a favore della collettività. Siamo sicuri che l’iniziativa sarà gradita ai nostri lettori. Buona lettura. MPN ottobre 2017

Club di Tolentino

NUMERI UTILI

Numero Emergenza Unico: 112 Polizia: 113 Guardia di Finanza: 117 Corpo Forestale dello Stato: 1515 Emergenza Sanitaria: 118 Polizia Municipale: 0733 901260 Carabinieri: 112 - Tolentino: 0733 976500 Vigili del Fuoco: 115 - Tolentino: 0733 967404 Municipio: 0733 9011 ASSM: 0733 95601 pronto intervento: 0733 956030 Ospedale di Tolentino: 0733 9001 CUP (Centro Unico Prenotazione): 800 098 798 0733 960241 - multiradio@multiradio.it - www.multiradio.it

8.000 COPIE!

Anno XI n. 7 - ottobre 2017 - numero chiuso in redazione il 6/10/2017 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

SVILA: IN MENO DI UN MESE LA RICOSTRUZIONE


...segue dalla prima

L’azienda di Visso, che dal 1974 produce pizza surgelata, è stata devastata dal terremoto, ma nel giro di neanche un mese ha riaperto i battenti. Per l’importante azienda vissana c’è stato il riallestimento a tempo di record con il reimpiego dei 140 dipendenti sfollati. Per conoscere la Svila e per capire cosa è accaduto in questo ultimo anno siamo andati a visitare lo stabilimento di via Cesare Battisti. Abbiamo incontrato l’amministratore delegato Maurizio Crea che ci ha accolto con grande calore e ci ha offerto anche il pranzo a base di prelibate e gustose pizze. Cosa è successo alla Svila con le recenti forti scosse del terremoto? «Con il sisma abbiamo subito una mazzata, danni per 650mila euro. Con le forti scosse del 26 ottobre di un anno fa è crollato interamente il controsoffitto dello stabile adibito alla produzione con tutta l’impiantistica. Si sono mossi anche i macchinari. La forza però di ricostruire è stata tanta. Le prime ispezioni le abbiamo effettuate la mattina del 27 ottobre con i vigili del fuoco. Il giorno dopo abbiamo comunicato che volevamo ricostruire. Poi c’è stata la scossa del 30 ottobre, ma non abbiamo mollato. In 25 giorni siamo riusciti a rimettere le macchine in moto e tutto il resto è stato fatto a seguire. Tutti i dipendenti hanno voluto darci una mano per la ricostruzione, non potevamo aspettare le ordinanze. O riparti subito e ti rimetti in carreggiata altrimenti non ricominci più. I clienti che sono rimasti senza

merce, inoltre, hanno aspettato che riprendesse la produzione alla Svila e li ringrazio. Abbiamo ricostruito gli stabili danneggiati e realizzati dei nuovi, come la cella di stoccaggio, gli uffici commerciali, la sala riunioni. Stiamo edificando anche la palazzina per le maestranze, per la formazione e la mensa». E’ stato importante quindi per la Svila ripartire subito dopo il sisma. «Il dramma del terremoto resta sempre. Con l’esperienza che abbiamo maturato, comunque, possiamo affermare che bisogna attuare la ricostruzione post sisma veloce perché mette in condizione di chiudere le ferite aperte dal terremoto. Non si può attendere, si deve reagire subito. E noi lo abbiamo fatto con tutti i dipendenti che ringraziamo come del resto fanno loro con noi. Ed ad oggi siamo ancora in attesa del contributo statale per la ricostruzione». Secondo lei quanto tempo ci vorrà per la ricostruzione post terremoto nel territorio? «Queste zone non avranno una ricostruzione veloce. Credo che per sistemare il borgo di Visso come era ci vorranno tanti anni, dai 7 ai 9, sempre se ci riusciremo».

Svila. L’azienda ha attuato anche due normative interne, con una si premia la nascita dei figli dei lavoratori della Svila destinando una somma di denaro alla famiglia e con l’altra il dipendente che si sposa. Facciamo, inoltre, con tutti i lavoratori il pranzo di Natale e loro sono contenti di partecipare. Il tutto a dimostrazione che la politica che abbiamo adottato ha dato i suoi frutti». C’è una vasta gamma di pizze in produzione alla Svila, c’è anche la pizza alla pala ed il fatturato aumenta. «Si. La pizza alla pala è una nostra invenzione. Questo tipo di pizza ha la forma giusta per entrare nel formo di casa. In azienda abbiamo investito in cinque anni quasi sei milioni di euro ed i risultati ci sono. Quest’anno riusciamo a raggiun-

In azienda, alla Svila, si respira un clima di tranquillità e di grande familiarità. Come mai? «Quando hai un dipendente che ti sorride è qualcosa di veramente bello. C’è un ambiente bellissimo alla

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gere i 20milioni di euro di fatturato e per noi è un successo. In quattro anni siamo passati da un bilancio negativo ad uno positivo, da 11 a 20milioni di euro di fatturato. Abbiamo raddoppiato, inoltre, la percentuale delle vendite all’estero, dal 23% circa siamo oggi arrivati al 50. Abbiamo avuto una crescita continua. Il terremoto ci ha fermati ed abbiamo perso un milione di euro di fatturato, ma è anche vero che nei mesi successivi al sisma abbiamo recuperato parzialmente anche perché lo scorso novembre i nostri magazzini si erano pure svuotati. Poi abbiamo ricostruito il magazzino e siamo andati avanti». Ringraziamo la Svila ed in particolare l’amministratore delegato Maurizio Crea per la disponibilità, per averci accolto nell’azienda.


di Carla Passacantando

GIORGIO LEGGI, UN ARTISTA TOLENTINATE DAL GRANDE TALENTO Giorgio Leggi è un artista tolentinate dal grande talento. Sono singolari le sue sperimentazioni grafiche che interpretano luoghi e temi diversi. In quello che realizza traspare la sua grande passione che rende tutto particolare. Lavora da trenta anni in comune, all’ufficio stampa di Tolentino. Nel corso di questi anni si è dedicato all’arte ed alla cultura del comune di Tolentino. «Indirettamente ho seguito tutti gli eventi della Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte, quelli culturali e le mostre che sono state allestite nel tempo con le varie amministrazioni comunali che si sono susseguite. E tutto questo mi ha portato a conoscere tante persone del mondo dell’arte e della cultura con le quali ho avuto la possibilità di curare cataloghi ed allestimenti. In municipio realizzo tutta la modulistica che occorre per gli uffici, mi occupo della cartellonistica, dell’immagine del comune che emerge all’esterno, durante gli eventi dell’amministrazione comunale scatto foto. La fotografia è una mia grande passione, non a caso faccio parte dell’associazione “C’era una volta” con la quale abbiamo raccolto 4mila fotografie dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Cerco di apprendere nuove tecniche e programmi, con il computer non mi sono mai fermato, c’è sempre uno studio continuo. Prima di essere assunto dal comune ho lavorato nel privato, ma non c’erano grandi opportunità verso il settore della grafica e quindi non so se al di fuori del comune avrei potuto fare tutto quello che ho realiz-

zato fino a oggi. All’epoca era stato indetto un concorso per un posto al comune, ho provato e sono stato assunto e non mi sono mai pentito di ciò che ho fatto, tranne forse un po’ dal punto di vista economico. Quindi il bilancio è positivo». Qual è stato il momento o l’iniziativa che le ha dato più soddisfazioni? «Ho vissuto una bellissima esperienza alla fine degli anni Novanta con la giunta Giuseppe Foglia. In quel periodo sono stato a Firenze negli studi dell’editore Giunti per realizzare il catalogo per il Museo della caricatura di Tolentino ed all’epoca il direttore della Biennale era Antonio Melanton. E siamo stati ben quattro giorni a Firenze. Ho conosciuto un mondo nuovo del lavoro di alta professionalità. Ed ho notato la notevole differenza che c’è tra quegli studi ed un ufficio del comune». In questi ultimi anni sono stati destinati sempre meno fondi al settore cultura per la crisi economica. «Con l’avvento della crisi ci siamo dovuti adattare ad esempio a nuovi metodi di esposizione, quindi più economici. Ecco, allora, che per una nuova mostra c’è da trovare l’allestimento giusto spendendo il meno possibile. Nell’ultima Biennale per la mostra abbiamo speso 200 euro, mentre negli anni d’oro, prima del 2000, si è addirittura arrivati anche ai 40milioni di lire. La crisi ha influito però non ci siamo fermati e siamo andati avanti, l’importante è trovare nuovi materiali per risparmiare». Ha qualche progetto da realizzare per il futuro? «Non ho programmi per il futuro, cerco di vivere alla giornata. Mi piacerebbe organizzare una mostra con le mie opere che realizzo a casa con il computer». Nel tempo libero porta avanti la sua grande passione della grafica, ma cura anche personali? «Recentemente, lo scorso agosto, ho curato la mia prima mostra con filo conduttore i temi delle edizioni del festival di Popsophia. Nell’ambito della manifestazione mi occupo delle diapo3

sitive, della parte grafica e per la mostra abbiamo esposto un centinaio di pezzi su 5mila realizzati». Giorgio Leggi dal 1987 sovrintende alla realizzazione dei cataloghi e dei volumi monografici della Biennale dell’umorismo e del Museo della caricatura di Tolentino. Da cinque anni è curatore dell’immagine di Popsophia e Biumor: i concetti filosofici più astratti sono trasformati in immagini iconiche grazie alla trasfigurazione di riferimenti alla storia dell’arte tradizionale, a personaggi della cultura pop, a simboli della società di massa.


Ri-Abbasso i cinolàtri! Prosegue l’identikit dedicato alla specie sempre più diffusa di “fondamentalista canino”, ribattezzato per l’occasione cinolàtra. Letteralmente: adoratore totale, fanatico e intransigente del cane. Qui approfondiremo l’argomento ripartendo dalle questioni poste nella puntata precedente, riassumibili in parole pesanti come macigni, ancorché fin troppo disinvoltamente spese dal nostro soggetto: fedeltà, amicizia, umanità, società. Nella sua neoreligione tutto comincia e finisce con un dogma incontestabile: «Il cane è il più fedele amico dell’uomo». Nientemeno. Partiremo proprio da tale presunta verità per arrivare alla constatazione che non solo è priva di fondamento ma, addirittura , se c’è uno che non ama affatto il cane, se stesso e l’umanità è proprio il nostro talebano con la coda al posto del cervello. Fedele?! Amico?! Sentiamo Karl Kraus: «Non c’è dubbio, il cane è fedele. Ma in fondo è fedele all’uomo, non al cane». Così ne riceve in cambio cibo e una «museruola decorativa». Lo si può facilmente constatare osservandone il comportamento negli incontri in strada. Quasi sempre, sotto l’occhio imbarazzato e impotente dei proprietari, i loro “fedeli amici” inscenano canee furibonde, tentano di azzannarsi senza scrupoli, trattenuti a stento da guinzagli o catenelle. Oppure il loro modo di… solidarizzare si risolve in disinvolti accoppiamenti a due o più partecipanti. Ce lo ricorda Ennio Flaiano, citando un proverbio abruzzese: « Giochi di cani finiscono a ca... in cu...». Dobbiamo ammettere che, almeno in queste due situazioni, qualcosa di umano si possa allusivamente ritrovare. Amicizia? Amico? Che paroloni! Sull’amicizia tra umani si è disquisito per secoli, e qualcosa ne sappiamo o dovremmo saperne. Ma, in questo caso, ci si chiede che razza di umano possa essere chi ha per amico una bestia anziché un suo simile. Al noto quesito «me-

glio un cane amico o un amico cane?», si dovrebbe rispondere senza esitazione: «Meglio un amico, preferibilmente umano». Con tutti i problemi, i disagi, le incognite che questo può comportare. Qualche cedimento lo si avverte semmai da parte del padrone. A tal proposito, il comico americano Lenny Rush ironizza: «Dicono che il cane sia il miglior amico dell’uomo. Secondo me non è vero.

Andando più a fondo, si scopre che il bel tomo entra in una spirale perversa, un aberrante gioco delle parti dove i confini tra i ruoli si confondono, compenetrano, fino ad annullarsi. Pensare all’amicizia in un rapporto dove entra il possesso è già irrazionale. Cominciare a trattare i cani da umani apre la strada alla possibilità che quelli tendano a considerare il padrone proprio simile e a dominarlo, alienarlo, quasi

Metamorfosi

Quanti dei vostri amici avete fatto castrare, recentemente?». Il rapporto uomo-cane non è accostabile neppur vagamente alla vera amicizia. Chi lo sostiene ne ha un concetto miserabile, che parte da sé per disprezzare a tal punto gli esseri umani da non riuscire più a distinguere le differenze con chi umano non è né potrà mai essere o diventare. Un cane non parla, dunque non può criticarti o contraddirti. Non decide perché dipende sempre da te per sopravvivere. Scrive Pietro Scaolo: «La vera amicizia non può fare assolutamente a meno della ragione, altrimenti potremmo eleggere a nostro amico un quadro, una canzone, una pizza o la pipa. La vera amicizia è un flusso spirituale, paritario e circolare: da te a me e da me a te». Ecco il tragico equivoco del cinolàtra, il lezzo che emana ogni suo gesto o parola.

possederlo. Che i cani abbiano quella vocazione sembra quasi scontato, ma scontato non è. Carlo Cassola chiarisce: «I cani aspirano tutti ad avere un padrone. Cani che amino la libertà più del padrone non se ne sono ancora visti». Ma anche la stessa libertà come valore finisce così per “canizzarsi” e cambiare natura. Ormai sempre più padroni rifiutano tuttavia questo titolo per autodefinirsi preferibilmente parenti del loro cane. Lo accolgono, curano e trattano in casa come uno di famiglia, anteponendolo ai parenti umani, considerandolo perfino un sostitutivo dei figli. Che non hanno voluto o potuto avere, che li hanno delusi, hanno gravato la loro esistenza di amarezze, sacrifici misconosciuti, grattacapi d’ogni genere. Per poi andarsene altrove senza tanti rimorsi. Invece questo “cucciolo peloso” non li lascerà mai. Si diceva una volta: «Solo 4

come un cane». Oggi si dovrebbe dire: «Solo con un cane». Delusioni affettive, fallimenti, disagi interiori, egoismi, piccole vanità, frustrazioni mai risolte perché mai seriamente affrontate. Questo e molto altro viene riversato sul cane, “alibi a quattro zampe”, stampella sempre disponibile per chi non osa rischiare nel mare aperto, spesso tempestoso, del dare e ricevere amore. Vero solo perché umano. Ma l’estrema crudeltà del cinolàtra si consuma con il tentativo (destinato inesorabilmente a fallire) di umanizzare l’animale e “animalizzarsi” sempre più (con risultati sorprendentemente efficaci e frequenti). Siamo al delitto perfetto: respingere umanità e società, rinnegare il proprio io per snaturare l’oggetto della fede incontrastata su cui poggiare l’esistenza. In fin dei conti, si scopre che il cinolàtra non adora altri che se stesso. O meglio: la parte più meschina e miseranda di sé. Dunque, sostituiamo “Attenti al cane” con “Attenti all’uomo-cane”, che si fa dio adorandosi nel proprio canedio. Arrivati a questo punto, dovrebbe essere fin troppo chiaro il bersaglio delle considerazioni raccolte qui e nel precedente scritto. Konrad Lorenz, etologo tra i massimi del ‘900 che di analogie e differenze tra uomo e animale si intendeva eccome, ha centrato in pieno la questione. Meglio di lui non avrei saputo concludere questa a molti sgradita ma doverosa escursione su un problema tutt’altro che irrilevante dal punto di vista etico, antropologico e sociale. Ci ammonisce dunque Lorenz: «L’amore per gli animali è bello e nobilitante solamente quando nasce dal più vasto e generico amore per tutto il mondo vivente, il cui nucleo centrale e maggiormente importante deve rimanere l’amore per gli uomini». Anche, e soprattutto nonostante loro. (2. Fine)


UN ANNO DI NULLA. E DI INTERROGATIVI ANCORA SENZA RISPOSTE Focus Tolentino di Roberto Scorcella

Siamo preoccupati. Inutile nasconderlo. A un anno dal devastante sisma dello scorso mese di ottobre, per quanto riguarda la nostra città non riusciamo ancora ad intravedere una strategia che possa in qualche modo condurre a una parziale e anche momentanea soluzione agli enormi problemi che ancora affliggono chi ha perso la casa. Al di là dei ritardi e della caotica e imbarazzante gestione post sisma da parte della Regione e del Commissario Straordinario (le ordinanze emesse in questi dodici mesi sono spesso contraddittorie l’una con l’altra e di difficile interpretazione anche dai tecnici), per quanto riguarda Tolentino ci apprestiamo a trascorrere un altro inverno senza sapere che fine faremo. Soprattutto chi ancora oggi vive nei container. Lo scorso numero ci siamo posti e abbiamo posto alcune domande, crediamo legittime e di interesse generale. Anche stavolta, abbiamo degli interrogativi ai quali al momento non abbiamo trovato risposta. E non solo noi. Uno dei punti cruciali riguarda la discussa acquisizione del capannone in contrada Rancia dove dovrebbero sorgere

57 nuovi appartamenti da destinare prima ai terremotati e poi, a ricostruzione terminata, entrare a far parte del patrimonio immobiliare comunale come edilizia popolare. Il costo di acquisizione della struttura, al momento sembra piuttosto alto, tenuto conto che si tratta di un capannone completamente vuoto, in una zona da urbanizzare e dove costruire ex novo decine di appartamenti. Ammesso e non concesso che l’operazione vada in porto, quanto tempo ci vorrà ancora prima che qualcuno possa andare a vivere in questo nuovo maxi condominio? C’è un altro elemento su cui ragionare. È risaputo che esisteva la possibilità di acquisire il condominio praticamente finito di fronte alla nuova caserma dei carabinieri per una cifra che non avrebbe superato il milione e mezzo di euro. Nel giro di pochissime settimane, diverse famiglie sarebbero potute entrare in casa e lasciare le abitazioni provvisorie, i container, le strutture ricettive. Questa ipotesi sembra non essere stata neanche presa in considerazione. Perchè? Altro elemento su cui ragionare. La scelta, legittima (sebbene praticamente unica fra i Comuni colpiti dal sisma), di non richiedere le casette di legno oggi si sta rivelando un boomerang.

Quasi ovunque le casette vengono installate e consegnate e tanti cittadini possono fare rientro nelle loro città, dopo una sorta di “deportazione” durata mesi e mesi. A Tolentino, è stata attrezzata (velocemente, va riconosciuto) un’area container che, ad oggi, risulta occupata per poco più della metà dei posti disponibili. Non sarebbe stato più semplice richiedere le casette e posizionarle nell’area container non utilizzata, visto che è già stata urbanizzata e la spesa e la tempistica sarebbero state sicuramente ragionevoli? Da ultimo, e qui di certo non ci sono responsabilità del Comune, l’erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione ogni

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mese che passa arriva sempre più in ritardo, con evidenti disagi per chi deve pagare affitti e quote condominiali. Che tipo di problematiche si stanno registrando in Regione per cui ogni mese questi soldi vengono erogati ai Comuni sempre con maggiore ritardo? Non sarebbe il caso che ci fossero delle comunicazioni periodiche e puntuali almeno per informare i cittadini su quando potranno far fronte alle loro scadenze? A un anno dal sisma, sono, crediamo, interrogativi legittimi ai quali magari, se non altro per rispetto dei cittadini, andrebbero date risposte puntuali. Che noi pazientemente aspettiamo.


TANTI ARGOMENTI IN CONSIGLIO, ELETTI I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

L’ultima assise consiliare si è aperta con alcune comunicazioni del sindaco Giuseppe Pezzanesi su alcune questioni concernenti il terremoto. Ha riferito che in città sono stati eseguiti dei lavori grazie alle donazioni, che si sta lavorando per il Campus, per le scuole superiori, finanziato con 16milioni e mezzo di euro, per il trasferimento della scuola Bezzi destinata alle Maestre Pie Venerini per cui sono stati concessi 3milioni e 200mila euro e per l’ex farmacia comunale dove a breve saranno trasferiti i laboratori dell’ospedale. Il primo cittadino ha aggiunto anche che dieci comuni del maceratese si riconoscono nel progetto dell’ospedale unico provinciale a Tolentino e che si allungano i tempi per l’ultimazione degli appartamenti per gli sfollati da realizzare nello stabile in contrada Rancia. «Sull’ultimo decreto ci sono – ha detto Pezzanesi - due finanziamenti, uno per l’ospedale e l’altro per la concattedrale di San Catervo. Si sta poi lavorando con il commissario straordinario per la ricostruzione per inserire nel prossimo decreto, che sarà licenziato entro il 15 ottobre, l’intervento per il recupero della basilica di San Nicola». Si è passati poi a discutere dell’interrogazione presentata dai consiglieri Gianni Corvatta del Laboratorio per le idee per Tolentino, Anna Quercetti e Bruno Prugni del Pd sul “Trasferimento di un dipendente

dal comune all’Assm”. Nell’illustrarla Corvatta ha sottolineato che l’operazione di assunzione è avvenuta attraverso una procedura poco usuale consistente in una “cessione di contratto di lavoro” con il trasferimento della dipendente senza concorso pubblico e senza che ci sia stata una richiesta ufficiale da parte dell’Assm, anzi solo in seguito a quella della persona interessata. «La cosa che più stupisce – ha affermato Corvatta - è che, in seguito alla richiesta di trasferimento all’Assm della sua segretaria, il sindaco acconsentendo alla sua volontà si è privato di una dipendente comunale così fedele e valida. Appare pertanto incredibile che Pezzanesi si sia privato in questo particolare e drammatico momento della vita della nostra città, oltre che del segretario comunale, trasferito a Civitanova Marche, anche della sua segretaria definita da molti il suo “braccio destro”. La questione non riguarda quindi la persona, siamo sicuri che l’Assm ha acquisito una dipendente valida, ma quello che è più inquietante è la procedura adottata che ci lascia

perplessi sulla legittimità e sulla correttezza amministrativa della stessa e penso che in Italia questo sia l’unico caso». Pezzanesi ha risposto che l’operazione è stata effettuata tenendo conto della mobilità. «Non ho perso solo Rosalia Calcagnini – ha dichiarato il primo cittadino – la quale a breve sarà sostituita da un’altra persona che individueremo, ma anche il tecnico Giovanni Francioni». Risposte che non hanno soddisfatto Corvatta che ritiene l’operazione di trasferimento non legale. Successivamente è stata approvata la revisione straordinaria delle partecipazioni con 14 voti favorevoli e 2 astenuti di Gianni Corvatta ed Anna Quercetti. E dopo un’ampia discussione con 14 voti favorevoli, un astenuto di Anna Quercetti e un contrario di Gianni Corvatta è stato espresso parere favorevole all’accettazione della donazione modale del Centro sportivo italiano per la nuova palestra da realizzare in viale Vittorio Veneto. L’assessore Alessia Pupo di Fi nel riferire che il Centro sportivo italiano

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ha comunicato di donare una struttura sportiva prefabbricata al quartiere Vittorio Veneto di Tolentino, del valore pari a 200mila euro, ha aggiunto che lo stesso Csi si impegna ad acquistare ed a provvedere alle opere di montaggio della tensostruttura, comprensiva di struttura in legno lamellare e coperture leggere atte a favorire il contenimento energetico oltre alle necessarie attrezzature tecnologiche per renderla efficiente. «Altre strutture prefabbricate – ha illustrato Pupo - o opere saranno donate secondo quanto dedotto da computi e capitolati convenientemente redatti con i fondi previsti dalla Presidenza Nazionale per finanziare l’operazione. La donazione sarà resa operativa unicamente se il comune di Tolentino per quanto di sua spettanza, a seguito di formale accettazione tramite propria delibera nelle forme di legge previste, avvierà tutte le procedure necessarie e sufficienti per la tempestiva realizzazione dell’impianto sportivo. E con delibera di giunta abbiamo quantificato il costo complessivo dell’opera per 400mila euro e quin-


di 200mila euro saranno messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Parteciperemo così ad un bando della Regione Marche oppure provvederemo con le risorse del comune». Gian Mario Mercorelli del Movimento cinque stelle ha aggiunto che la donazione non è rappresentata da 200mila euro, ma dalla struttura montata e preparata e quindi già definita con tanto di progetto di massima. «Ci chiediamo, ha detto Mercorelli, che cosa ci si deve fare con i 200mila euro quando non c’è alcun progetto. Non è quella poi una zona adeguata per ospitare la struttura, forse sarebbe stato meglio realizzarla alle Grazie. Siamo d’accordo su questa donazione, ma purché sia definita». Il sindaco fa notare che l’impianto sportivo potrà essere utilizzato da 4mila giovani. «La scelta di viale Vittorio Veneto – ha affermato - è stata fatta dall’Amministrazione comunale per dare il via alla rinascita. Al comitato di quartiere proporremo di valutare il progetto». Per Corvatta la zona scelta per la struttura sportiva non è la collocazione corretta e secondo il consigliere ci sono altre zone di Tolentino dove si potrebbe realizzare. «La struttura – ha riferito Corvatta - sarà alta 12 metri, larga 25 e lunga 44, distanze troppo ampie per quella zona della città che bisogna rispettare e poi mancano i parcheggi». All’unanimità, inoltre, è stato modificato lo statuto della Fondazione “Tassoni Porcelli” e sono stati nominati, con 14 voti favorevoli e 4 astenuti della minoranza, nel consiglio di amministrazione il cavalier

Franco Moschini ed il vescovo di Macerata mons.Nazareno Marconi. Il sindaco, invece, è il presidente della fondazione. Approvate anche le modifiche allo statuto della Società acquedotto del Nera - San spa con 14 voti favorevoli e 2 contrari di Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti del Movimento cinque stelle. Entra nella commissione comunale per l’aggiornamento dell’Albo dei giudici popolari sostituendo la dimissionaria Barbara Malaccari della Lega Nord il consigliere Gionata Del Pupo. Nominati, inoltre, i presidenti ed i componenti delle commissioni comunali consultive e di studio. Per la commissione Sviluppo economico e attività produttive il presidente è Fabio Montemarani ed è composto da Roberta Breccia, Matteo Mastrocola, Roberto Zanetti, Sonia Dignani, Paolo Maiolati, Diego Aloisi per la maggioranza; Annarita Benedetti, Carla Mosca, Alessandro Saracchini e Fulvio Riccio per la minoranza. Per la commissione Cultura, istruzione turismo e biblioteca il presidente è Cristina Miluch ed è composta da Morena Ballini, Gianluca Bini, Maurizio Grifi, Alessia Fermani, Yeugen Orel, Emanuele Storani per la maggioranza; Veronica Sirotti, Alberto Cola, Cristina Lembo, Paolo Isabettini per la minoranza. Per la commissione Sport il presidente è Marco Salvatori ed i componenti Stefano Bentivoglio, Roberto Chiavari, Francesco Lupidi, Leonardo Salvatori, Antonio Taddei, Simone Salvatelli per la maggioranza; Luca Cesini, Cesare Chiocchi, Saverio Salvemini e

Fabrizio Coccia per la minoranza. Per la commissione Urbanistica e ambiente il presidente è Remo Belli ed i componenti Silvia Turchetti, Enzo Santoni, Henry Gullini, Margherita Turchetti, Piernicola Bonanni, Luca Mosca per la maggioranza; Roberto Baldoni, Sergio Marchetti, Mirco Vissani e Marco Seghetti per la minoranza. Per la commissione Lavori pubblici il presidente è Carlo Santini ed i componenti Emanuele Tiberi, Valentina Gregori, Gian Nicola Ferranti, Simone Capradossi Pietro Passarotti Fabrizio Scortechini per la maggioranza; Flavia Giombetti, David Pela, Luigina Loreti, Catia Fianchini per la minoranza. Per la commissione Sociale e sanità il presidente è Sonia Gattari ed è composta da Barbara Tizi, Martina Misici Falzi, Eleonora Vassallo, Michela Marani, Marcella Valenza, Francesca Acuti per la maggioranza; Mauro Sclavi, Orietta Ottaviani, Raul Brambatti, Luciana Renna per la minoranza. Sono stati nominati anche i rappresentanti del consiglio comunale in seno ai comitati Asilo Nido: per il Green sono stati eletti i consiglieri Monia Prioretti per la maggioranza e Bruno Prugni per la minoranza e per il Cucciolo i consiglieri Carmelo Ceselli per la maggioranza e Gian Mario Mercorelli per la minoranza. Nominati pure i rappresentanti del consiglio comunale in seno ai comitati Mensa: per l’Istituto comprensivo “Don Bosco” sono stati eletti i consiglieri Antonio Trombetta per la maggioranza e Gian Mario Mercorelli per la minoranza e per l’Istituto comprensivo “Lucatelli” i consiglieri Silvia Tatò per la maggioranza e Bruno Prugni per

ALLA RICERCA DI UN SORRISO SMAGLIANTE

la minoranza. La mozione presentata dai consiglieri Anna Quercetti, Bruno Prugni, Gianni Corvatta avente per argomento la “Riduzione dei compensi ed indennità di carica del consiglio di amministrazione di Assm spa” è stata respinta con 4 voti favorevoli della minoranza e 10 contrari della maggioranza. Con la mozione si invitava il consiglio comunale ad impegnare il sindaco e la giunta municipale ad attivarsi per riesaminare e riparametrare, in diminuzione e in misura analoga ai compensi relativi alle società pubbliche, le indennità di carica e i compensi del presidente e del vice presidente e amministratore delegato del consiglio di amministrazione dell’Assm, affinché siano presi, in tempi brevi, i necessari provvedimenti anche al fine della costituzione di un “fondo di solidarietà” a favore delle famiglie in stato di bisogno e di necessità, con lo scopo di sgravarne il costo delle utenze o con altro scopo ritenuto socialmente meritevole. I consiglieri hanno riferito che all’ultima annualità di carica, il presidente dell’Assm ha percepito un compenso anno pari ad 28.619,50 euro più Inail e l’amministratore delegato 65.878,71 euro più Iva.

Il martellante sistema mediatico odierno impone con sempre maggiore insistenza dei parametri estetici cui sembra impossibile sottrarsi. Ottenere in qualsiasi modo un impeccabile aspetto da esteriorizzare con sicurezza è l’obiettivo di chi non teme bisturi o lunghi trattamenti estetici, in primis si considerano le imperfezioni del volto in cui il sorriso è chiaramente la principale risorsa estetica da curare. Avere denti sani ed esteticamente gradevoli a ogni età è importante non solo per la salute e il benessere di tutto l’organismo ma anche per indurre all’autostima; poter sorridere liberamente significa poter accrescere la sicurezza con cui quotidianamente si tenta di relazionarsi con gli altri senza remore o timidezza. Dentalcity grazie alla collaborazione di più specialisti offre la gamma più completa di servizi e specializzazioni in campo odontoiatrico con particolare attenzione all’estetica: - La conservativa – utilizziamo materiali compositi di elevata valenza estetica e sostituiamo le vecchie amalgame di colore metallico con intarsi in ceramica sfruttando metodiche di precisione computerizzate (CAD CAM); - Per quanto riguarda l’Odontoiatria protesica ricorriamo sempre più frequentemente previo intervento di chirugia pre-protesica per migliorare e armonizzare la qualità di gengiva esposta nel sorriso “Gummy Smile”, all’applicazione di ”faccette” in ceramica per “coprire” eventuali inestetismi legati a discromie intrinseche e vecchie otturazioni e/o anomalie di forma. Inoltre, con l’applicazione di protesi fissa in zirconia/ ceramica e l’uso più frequente di impianti osteointegrati, abbiamo permesso il raggiungimento e il mantenimento del tempo di elevati standard estetici. - L’ortodonzia ricorre a tecniche innovative grazie all’utilizzo di apparecchi di facile gestione sia per i ragazzi che per gli adulti tipo un dispositivo compliance free chiamato “Distal One” che non richiede eccessiva collaborazione del paziente e di gestione clinica senza particolare problematiche. L’adulto in genere rinuncia all’Ortodonzia perché associa la sua idea di benessere ad antiestetici e fastidiosi attacchi fissi. Grazie al progresso tecnologico dell’Ortodonzia esiste un’alternativa comoda trasparente e confortevole e che non altera l’aspetto estetico. ll sistema delle mascherine invisibili e rimovibili è un sistema innovativo che risolve il problema dei denti mal allineati e che soddisfa l’esigenza del paziente per un’estetica del sorriso senza disagi e insicurezze. - Innovativa la pratica di sbiancamento dentale in quanto grazie a tecnologie sofisticate tipo Lampade UV e Laser di ultima generazione permette di ottenere dei risultati eccellenti.

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di Carla Passacantando

IL SINDACO ASSEGNA LE DELEGHE A TRE CONSIGLIERI COMUNALI Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha assegnato, come aveva annunciato subito dopo la composizione della giunta, le deleghe a tre consiglieri comunali della maggioranza «per far sì – dice – che si possa collaborare ancor di più con loro». Ad Antonio Trombetta della lista “Tolentino nel cuore” è andata la delega Ambiente e decoro urbano, come nella passata legislatura. «Trombetta che in precedenza ha svolto bene il suo lavoro – aggiunge il primo cittadino – in questi giorni sarà impegnato anche per la sistemazione di insegne turistiche e commerciali». Le altre due deleghe sono state assegnate ad altrettanti giovani consiglieri, che sono alla loro prima esperienza in assise consiliare. Andrea Crocenzi della lista “To-

lentino popolare“ ha avuto quella al commercio ed a riguardo in queste ultime settimane si è impegnato per riportare il mercato settimanale al centro storico, mentre Mirco Mancini, “Tolentino nel cuore”, quella relativa alle mense scolastiche e si dovrà rapportare con gli uffici dei servizi sociali. «Non è escluso – conclude il primo cittadino Pezzanesi – che prossimamente ne vengano distribuite delle altre». Alla presentazione erano presenti anche l’assessore Francesco Pio Colosi, il presidente del consiglio Fausto Pezzanesi, i consiglieri Monia Prioretti, Silvia Tatò, Stefano Salvatori, Gionata del Pupo. E non è passata inosservata l’assenza dei rappresentanti in assise di Forza Italia. Pezzanesi ha firmato i tre decreti

Antonio Trombetta, Andrea Crocenzi, Giuseppe Pezzanesi, Mirco Mancini,

anche per continuare a garantire una maggiore efficienza dell’attività amministrativa e pertanto valutati i requisiti di professiona-

lità e competenza, ha delegato a tre consiglieri comunali lo svolgimento di controllo e supporto in altrettanti specifici settori.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO SUGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI Una recente legge (L. 96/2017) ha introdotto un contributo per gli investimenti in campagne pubblicitarie esclusivamente su stampa quotidiana e periodica e su emittenti televisive e radiofoniche private locali. Il contributo è rivolto ad imprese e lavoratori autonomi e si applica a partire dal 24 giugno 2017

sulle maggiori spese di pubblicità effettuate rispetto all’anno precedente. Il contributo, sotto forma di credito di imposta, spetta nella misura: - del 75% per le imprese e lavoratori autonomi; - del 90% per le piccole e medie imprese, le microimprese e le startup innovative.

Ad esempio: se una impresa pianifica una campagna pubblicitaria sulla carta stampata e/o su emittenti televisive e radiofoniche locali di 1.000 euro in più rispetto all’anno precedente, su questi 1.000 euro di maggiore spesa avrà un contributo di 750 o 900 euro (a seconda del tipo di impresa) da scaricare come credito di

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imposta. Così come se una impresa non ha fatto pubblicità nell’anno precedente, avrà un contributo del 75% o del 90% su tutta la pubblicità che andrà a fare dopo il 24/06/2017.


di Carla Passacantando

DIMINUISCONO I CANI AL RIFUGIO, AUMENTANO I COMUNI CHE USUFRUISCONO DELLA STRUTTURA Sono diminuiti nel corso degli ultimi anni i cani ospitati al Rifugio “Monti azzurri” in contrada Rotondo di Tolentino. Nel gennaio del 2010 nella struttura tolentinate c’erano 330 animali, mentre oggi sono scesi a 233. All’inizio i cani erano distribuiti tra i quindici comuni che fanno parte dell’Unione montana “Monti azzurri” di San Ginesio che gestisce la struttura, ma ultimamente si sono aggiunti altri sette comuni esterni: Pollenza, Montecassiano, Corridonia, Monte San Giusto, Monte Cavallo, Roccafluvione e Pieve Torina. Sono così diventate 22 le città che usufruiscono del Rifugio del cane di Tolentino dove opera, da otto anni, la cooperativa Skilos. «Oggi abbiamo cento cani in meno – dice il veterinario Alberto Tibaldi - con sette comuni in più. I motivi di tale diminuzione vanno ricercati tra diversi fattori partendo dalla sensibilizzazione e dalla lotta al randagismo che vengono attuate con le apposite campagne, ma anche dalla microchippatura e dalla sterilizzazione dei cani in sinergia con l’Asur e le strutture veterinarie. Il Rifugio poi è un canile aperto: li avvengono incontri con la cittadinanza ed i volontari per la gestione ed il benessere degli animali e per le adozioni. Il canile è aperto anche alle persone che hanno bisogno di instaurare un rapporto con gli ani-

mali per andare incontro alle loro esigenze e difficoltà. Da diverso tempo vengono i ragazzi di due comunità per minori e sinceramente vedere questi giovani che lavorano ci dà soddisfazione perché mettono nel loro impegno molta passione. Vengono anche coloro che svolgono i lavori socialmente utili ed abbiamo visto che al termine qualcuno di loro decide di rimanere ed assumere la veste di volontario nella struttura. E ciò ci rende felici. Fattori questi che hanno portato alla diminuzione di centro cani nel Rifugio e non è poco, ma è un bel traguardo». Il canile è pure aperto alle collaborazioni con i privati, l’università e l’Istituto zooprofilattico. Il tutto è stato illustrato nel corso della “Festa del randagio”, che si è tenuta qualche giorno fa al canile, organizzata dall’Unione montana, cooperativa Skilos, associazione Impararscodizolando, Mi fido di te presieduta da Oriana Forconi. Erano presenti i sindaci dei comuni aderenti all’Unione montana di San Ginesio e non. Dopo le premiazioni, nel pomeriggio c’è stata l’esibizione dell’unità cinofila della Protezione civile, mentre di seguito la sfilata a sei zampe. «Quest’anno tutti i cani del Rifugio – afferma il presidente dell’Unione montana “Monti azzurri”, Giampiero Feliciotti sono stati tosati.

Cercheremo di realizzare a breve la mediateca all’ingresso del canile per far si che la struttura possa accogliere le scolaresche, ma anche le famiglie con i loro

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bambini. Vorremmo installare anche qualche gioco per i più piccoli. Sicuramente riusciremo a realizzare il tutto per il prossimo anno».


di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO Continua la rubrica che illustra le più importanti e recenti delibere della Giunta municipale di Tolentino.

condizioni già in essere, alla società cooperativa Gemos la fornitura dei pasti, colazione, pranzo e cena, agli ospiti del Villaggio container di via CriCon la n.388 del 2/10/2017 la stoforo Colombo. Giunta municipale ha deliberato di approvare il progetto Con la n.385 del 29/9/2017 definitivo dei lavori di realiz- si è deliberato di promuovere zazione della nuova palestra con la Compagnia della Ranin viale Vittorio Veneto pre- cia la rassegna “A teatro con disposto dai tecnici incaricati mamma e papà” 2017/2018, Ruffini, Domizi e Palpacelli di prevedere un onere a carico per un importo complessivo del comune di Tolentino pari a di 400mila euro di cui circa 2.440 euro iva compresa per 150mila per le opere strutturali l’affitto del cine teatro Don Boe circa 200mila per la copertu- sco per cinque rappresentara, gli spogliatoi e servizi. zioni. I lavori saranno finanziati per 200mila euro con i fondi stan- Con la n.382 si è concesso ziati dall’Inter mediante il Csi, il patrocinio non oneroso al 75mila con i contributi a fondo progetto formativo nel settoperduto in richiesta e 125mila re edile costruzioni ideato dal con i proventi della vendita dei consorzio tra imprese Mastri campi da tennis. pellettieri di Tolentino in adesione all’avviso pubblico della Con la delibera n.387 il co- Regione Marche. mune di Tolentino ha aderito al progetto “Piccoli si nasce, Con la n.381 la Giunta mugrandi si diventa” promosso nicipale ha deliberato di apdall’Istituto Santo Stefano al provare il primo stralcio dello fine di promuovere lo sviluppo studio di fattibilità delle opere del bambino da zero a tre anni di urbanizzazione primaria del e l’iniziativa non comporta al- tratto della strada vecchia delcun onere finanziario per il co- la Bura per 43.921,54 euro, di mune di Tolentino. autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui allo studio di fattiCon la n.386 la Giunta munici- bilità presentato da Nazareno pale ha deliberato di prorogare Sagretti. fino al 31 dicembre 2017, alle Con la n.376 è stata approva-

ta la perizia tecnica, nonché il quadro economico, per i lavori di manutenzione straordinaria del parcheggio Matteotti per una spesa di 12mila euro. Quest’ultimo necessita di un ripristino funzionale dovuto a problematiche connesse con infiltrazioni di fluidi in alcuni punti del primo solaio che provocano percolazioni sul piano terra sottostante destinato alla movimentazione e alla sosta veicolare, nonché al cedimento di una porzione di pavimentazione in blocchetti prefabbricati dell’ultimo solaio derivante dall’abbassamento del massetto di fondazione. A riguardo sono giunte al comune richieste di risarcimento danni relativi a macchie su carrozzerie di autovetture parcheggiate provocate dal fluido percolato del solaio.

Castello della Rancia, è impegnata tassativamente al rispetto di indicazioni, modalità, prescrizioni derivanti da autorizzati degli uffici competenti, di introitare i proventi derivanti dai corrispettivi per l’uso della struttura al relativo capitolo in entrata al bilancio di previsioCon la n.375 si è deliberato di ne 2017. autorizzare la Meridiana cooperativa sociale a utilizzare il Con la n.372 del 22/9/2017 Castello della Rancia per la la Giunta municipale ha delidecima edizione di “Evento berato di organizzare in colsposi” il 30 settembre e 1 ot- laborazione con l’assessorato tobre per la manifestazione, alle politiche giovanili, l’Innei giorni dal 25 settembre al formagiovani, l’associazione 3 ottobre per l’allestimento e Eva Luna il “Giro del mondo disallestimento verso un corri- in 21 aperitivi” nei giorni 22 e spettivo di 2.320 euro più iva, 23 settembre nei 21 bar adedi concedere il patrocinio alla renti della città dalle 18.30 e manifestazione, di dare atto che l’aperitivo avrà il costo di che la Meridiana, gestore del 4 euro.

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LETTERA APERTA DEL CONSIGLIERE REGIONALE SANDRO BISONNI Il sisma che ha colpito la nostra regione ed il nostro territorio ha aperto una profonda e dolorosa ferita che ci vede tutti, indistintamente, coinvolti nelle azioni che possono e devono contribuire al suo risanamento. Un impegno che spetta prima di tutti alle istituzioni. Per questo, come Consigliere regionale, sento in maniera forte e responsabile il dovere di seguire con la massima attenzione ogni passo e procedura che le Autorità competenti mettono in atto cercando, quando è gradito, di essere di aiuto. La mia posizione mi porta ad avere contatti con tante persone e mi permette di vedere diversi modi di agire e diversi modi di rispondere al dramma che il sisma ha portato dietro. Per questi motivi mi permetto di fare qualche riflessione in merito alla nostra amata città. Sicuramente molto è stato fatto ma non tutto è andato bene, penso ad esempio alla prima fase dell’emergenza con le persone nelle brandine dei bagnini quando invece erano in pronta consegna comodi materassi messi a disposizione dalla protezione civile, alle ispezioni delle abitazioni che si sono dovute ripetere, ai ritardi che si sono verificati

nel pagamento del CAS, alla scelta di eseguire svariate e costose opere di puntellamento su strutture che molto probabilmente andranno demolite (quando altrove invece si è preferito abbattere subito gli edifici danneggiati), ecc. Ma occorre guardare avanti e pensare a come risolvere in fretta l’emergenza abitativa avendo una visone di lungo termine sul futuro della nostra amata città, Tolentino.

nei pressi dell’area verde di quel viale ma proprio perché ci abito, come cittadino e residente, ritengo di potere esprime un giudizio ponderato nel dire che quella struttura così impattante andrebbe realizzata in un luogo più idoneo, più accessibile anche da chi viene da fuori città, con maggiore possibilità di parcheggio e non in mezzo a delle abitazioni. Come ho già avuto modo di dire, purtroppo, chi governa la nostra città sembra proprio che ignori il significato della parola “impatto” dimostrando scarsa sensibilità verso la conservazione delle belle cose.

Occorrerebbe riflettere, ad esempio, sulla scelta di costruire le abitazioni per i terremotati nell’edificio industriale individuato, perché a volte anche le buone cose se posizionate nel posto Ma i cittadini hanno da poco sbagliato diventano esse confermato la precedente amstesse sbagliate. ministrazione e il loro voto va sempre e comunque rispetE questo pensiero mi ri- tato e anche se non condivo porta anche ad altre scelte, alcune scelte di questa ammiche non condivido come, nistrazione, come tolentinate ad esempio, il luogo indivi- che ama la sua città, e come duato per l’aviosuperficie Consigliere regionale sono, in prossimità del Castello come lo sono sempre stato, a della Rancia o quello per la disposizione della popolaziotensostruttura che si è de- ne e di chi amministra. ciso di posizionare in Viale Credo che questo sia il comVittorio Veneto. portamento corretto che ogni rappresentante deve tenere In merito a quest’ultimo, per nei confronti della comunitogliere ogni fraintendimento, tà: agire sempre e solo per il dico subito che sono parte in bene comune. causa in quanto abito proprio Da quando sono nato ho sem-

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pre vissuto in questa città, la amo ed è anche per questo che ho deciso di entrare in politica; la passione e la volontà di cercare di risolvere i problemi legati al nostro territorio mi hanno spinto e mi spingono ad andare avanti, oggi più di ieri, perché il terremoto ha ferito come non mai le nostre vite e i nostri progetti rendendo ancor più necessari condivisione, azione e risoluzione. Sandro Bisonni

Consigliere regionale delle Marche


IL PIANISTA GINO BRANDI HA APERTO LA PRIMA STAGIONE DEL POLITEAMA

Ad ottanta anni dal suo concerto al Politeama di Tolentino, Gino Brandi, grande talento cittadino conosciuto in tutto il mondo, è tornato ad esibirsi nella medesima struttura, recentemente ristrutturata ed inaugurata, per aprire la rassegna “Master piano festival” e la programmazione della prima stagione della sala. Il pianista si è esibito con alcune delle più belle composizioni del repertorio pianistico, da Liviabella a Chopin, proposte nei più prestigiosi teatri italiani ed europei. Ed è stato un successo per uno dei più grandi interpreti italiani della tastiera. Ed ancora una volta il maestro ha trasmesso quella grande passione ed entusiasmo che lo contraddistinguono. Gino Brandi è una voce importante della cultura musicale del territorio maceratese. Il pianista è protagonista di una stre-

pitosa carriera concertistica in Italia e in tutta Europa lunga oltre 75 anni. Si ricordano, infatti, le sue prime esibizioni in pubblico come enfant prodige all’età di nove anni e i successivi trionfi nelle maggiori sale concertistiche italiane ed europee. Ha iniziato gli studi musicali con Amilcare Zanella, perfezionandosi poi con Carlo Zecchi e Alfredo Casella. Intraprende giovanissimo la carriera concertistica continuando a suonare, in brillante ascesa, per le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere riscuotendo sempre e ovunque larghissimi consensi di pubblico e di critica ed eseguendo musiche da camera e d’orchestra, oltre a varie trasmissioni radiofoniche e incisioni su dischi Columbia - La Voce del Padrone. Partecipa ed ottiene diplomi ai corsi Internazionali per Maestri, tenuti a Lucerna da Géza Anda e Mieczyslaw Horszowzki. Contemporaneamente agli studi classici, si dedica anche, con Lino Liviabella, a quelli di composizione musicale conseguendone il diploma al conservatorio “Cherubini” di Firenze sotto la guida di Carlo Prosperi. È vincitore di premi in numerosi concorsi nazionali ed internazionali: Desenzano sul Garda; “Busoni” di Bolzano, “Casella” di Napoli, “Ras-

segna Concertisti” di Firenze; “G. B. Viotti” e “Premio Chopin” di Vercelli, “Pozzoli” di Seregno. Nel 1963 risulta primo classificato dei quattro finalisti al concorso internazionale “Clara Haskil” di Lucerna e l’anno successivo ottiene un premio speciale quale migliore interprete di musiche spagnole al Concorso internazionale “Maria Canals” di Barcellona. È stato chiamato spesso a far parte in giurie di concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Nel 1978, a Firenze, nel Palazzo della Signoria, viene eseguito più volte e da note orchestre il suo poemetto “Vallecanto” dedicato alle Marche.

Nel 1962 vince il concorso per titoli ed esami per la cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Padova, dopo aver insegnato nei Conservatori di Parma e Venezia. Dal 1965 ha detenuto la cattedra di pianoforte principale al Conservatorio “Martini” di Bologna. Dal 1995 è docente nei corsi internazionali di perfezionamento e interpretazione “Musica e Arte” presso l’Istituto Musicale “Vaccaj” di Tolentino. L’Assemblea degli accademici filarmonici di Bologna ha conferito all’unanimità il Diploma di accademico filarmonico ad honorem a Gino Brandi.

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ALLOGGI PER TERREMOTATI

La scelta da parte del Sindaco e dei suoi Assessori, da noi avversata con motivazioni, di acquistare al prezzo spropositato di 1.600.000 euro (stima effettuata dallo stesso professionista a cui è stata poi affidata la variante urbanistica per un importo appena sotto i 40.000 euro) il capannone in prossimità del Castello della Rancia per realizzare in 6/8 mesi appartamenti da consegnare alle famiglie che hanno perso la loro abitazione, si sta rilevando molto problematica. L’inadeguatezza dello stabile, la distanza dal centro urbano, l’isolamento, l’assenza di servizi, l’assenza di opere di urbanizzazione, ecc… ci hanno portato a votare contro questa decisione, ma l’amministrazione Pezzanesi, sostenuta dal nutrito numero di consiglieri comunali, ha deciso di andare avanti senza sentire le nostre ragioni. Oggi registriamo che la promessa di consegnare in tempi brevi i 57 appartamenti a coloro che ne hanno diritto non saranno rispettate!! Infatti, l’amministrazione comunale nell’affidare l’incarico, ha previsto per la loro consegna circa 2 anni e sicuramente gli appartamenti da realizzare saranno

meno dei 57 previsti. Pertanto a breve, solo i 23 appartamenti acquistati dall’ERAP della Regione Marche saranno assegnati alle circa 130 famiglie di Tolentino che hanno le loro abitazioni totalmente inagibili e i fortunati assegnatari si conosceranno quando in Comune avrà stilato la graduatoria. Il consiglio comunale del 26 settembre ultimo scorso, tra i vari punti all’ordine del giorno ha preso in esame l’interrogazione a firma dei consiglieri Gianni Corvatta, Anna Quercetti e Bruno Prugni, avente per oggetto il trasferimento della segretaria del Sindaco Pezzanesi dal Comune di Tolentino, all’ASSM SpA. L’interrogazione è stata presentata in quanto lo status dei dipendenti pubblici, disciplinato dal Dlgs 165/2001, non prevede che il trasferimento di una dipendente possa avvenire senza concorso pubblico, come invece fatto dal Comune di Tolentino e secondo le modalità di assunzione adottate dalla ASSM SpA. Testo dell’interrogazione: In riferimento alla delibera di giunta n. 301 datata 28/07/17 vorremmo avere informazioni circa l’assunzione della sua segretaria presso la ASSM di Tolentino attraverso una procedura a dir poco inusuale consistente in una “cessione di contratto di lavoro” che ha visto il trasferimento della stessa senza concorso pubblico, e senza

che ci sia stata una richiesta ufficiale da parte dell’ASSM, anzi solo in seguito a richiesta della persona interessata. La cosa che più stupisce è il fatto che in seguito alla richiesta di trasferimento all’ASSM della sua segretaria, Lei, acconsentendo alla sua volontà, (inspiegabilmente per noi), si è privato di una dipendente comunale così fedele e valida!!

Comunale (trasferito a Civitanova M.), anche della sua segretaria definita da molti il suo valido “braccio destro”! La questione non riguarda quindi la persona, siamo sicuri che la ASSM ha acquisito una dipendente valida, ma quello che è più inquietante è la procedura adottata che ci lascia perplessi sulla legittimità e sulla correttezza amministrativa della stessa (penso che in Italia questo sia l’unico caso). Inoltre ci sembra incredibile e quantomeno inopportuno che una dipendente, non dirigente di una società pubblica com’è la nostra Azienda ASSM, abbia l’incarico di Amministratore (anche questo pensiamo sia l’unico caso in Italia): basta pensare al conflitto di interessi che potrebbe sorgere quando il CDA prende decisioni e provvedimenti riguardanti il servizio di appartenenza o i superiori della dipendente in questione. Sulla base di quanto sopra esposto, nel sottolineare l’apprezzamento per il lavoro svolto e per la professionalità della sua ex segretaria, Le chiediamo se la stessa continuerà a far parte del CDA dell’ASSM di Tolentino e se la stessa continuerà a far parte del CDA del CONSMARI e di altri Consigli (ad esempio Fondazione Politeama Piceno). Inoltre, chiediamo se, con il trasferimento della dipendente comunale, unitamente al suo contratto, la figura di segretaria è stata soppressa in quanto Lei, Sindaco, non ha più la necessità di una collaborazione come quella sopra descritta.

Vorremmo ricordare che Lei, nei 5 anni trascorsi, ha dato la massima fiducia alla dipendente in questione, la quale, con spirito di abnegazione e dovere di servizio, ha rappresentato la Sua persona degnamente nelle sedi istituzionali, inoltre, su Suo incarico ha rappresentato (e lo sta ancora facendo), l’Amministrazione Comunale in Consigli di Amministrazione di società pubbliche importantissime come il COSMARI, la stessa ASSM, ecc…, prendendosi anche grosse responsabilità personali. Durante la campagna elettorale Lei ha più volte affermato che avrebbe riconfermato la squadra che ha amministrato questa città nei 5 anni passati, ma la quadra non è solo composta da persone con incarichi politici, la squadra comprende una larga cerchia di collaboratori tra cui i dipendenti comunali che in alcuni casi operano in condizioni di difficoltà e che spesso, con impegno e sacrificio, svolgono più del loro dovere. Appare pertanto incredibile che Lei si sia privato in questo particolare e Gianni Corvatta drammatico momento della vita della Anna Quercetti nostra città, oltre che del Segretario Bruno Prugni

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UNA SCELTA CHE CI RIPAGHERA’ NEL TEMPO

L’acquisto dell’immobile vicino al Castello della Rancia e la conseguente convenzione con l’Erap di Macerata è una realtà di fatto che delinea i caratteri di una scelta forte, fatta dall’amministrazione Pezzanesi. Nessun villaggio Sae, quindi! Nessun quartiere di “casette”, ma un nuovo centro abitativo con tutti i servizi necessari a disposizione. Tolentino è una città di considerevoli dimensioni dove la crisi dell’edilizia ha fatto sentire il suo peso e l’invenduto immobiliare rappresenta lo spessore e lo scotto di quella che abbiamo sempre descritto come la recessione più importante dall’ultimo dopoguerra. L’attesa comporterà tempi forse più lunghi e comunque intorno all’anno, ma il risultato sarà quello di aver dato un notevole incremento al patrimonio immobiliare di edilizia popolare che rimarrà per sempre a disposizione della nostra città. Il sindaco Pezzane-

si ha già comunicato attraverso la stampa locale che l’impegno è volto, in via prioritaria, a seguire procedure snelle che garantiscano la legalità e la tempestività dell’intervento e a tal proposito affida all’Erap la gestione della gara per l’affidamento dei lavori in quanto autorizzata come stazione appaltante, a differenza del comune di Tolentino che si dovrebbe obbligatoriamente avvalere della stazione unica appaltante di Macerata. Il primo passo verso l’utilizzo degli immobili disponibili già presenti sul territorio comunale sarà fatto con la consegna, secondo graduatoria, dei ventidue appartamenti privati risultati idonei al bando regionale e quindi acquisiti come edilizia residenziale pubblica. Tolentino va avanti, vuole uscire con i crismi giusti dalla paralisi del terremoto e la volontà di portare a termine le numerose opere pubbliche, ne è la testimonianza. Presto partirà anche il terzo stralcio degli interventi sulla sicurezza, che interessa varie parti della città, ed altre importanti infrastrutture che verranno partecipate con fondi provenienti da donazioni, come la nuova struttura polifunzionale di viale Vittorio Veneto in collaborazione con il Club dell’Inter ed il Csi nazionale; l’ampliamento della scuola Grandi grazie ad una raccolta fondi in collaborazione con Poltrona Frau ed il mondo dello sport ed i lavori che riguarderanno una porzione dello stabile “ex mattatoio”.

In particolare s’intende intervenire sul fabbricato andando a realizzare sale ricreative ed aule con propri servizi igienici. La volontà di restaurare parte dell’edificio è data dall’esigenza di trovare nuovi spazi agibili per le associazioni culturali e sociali della città che hanno avuto le proprie sedi danneggiate a seguito del sisma 2016. Si andranno così a creare nuovi locali a destinazione ricreativa che permetteranno il completamento della struttura già adibita ad attività sociali, comportando evidenti vantaggi, quali l’aumento di affluenza di persone di tutte l’età che potranno usufruire della nuova porzione dell’edificio e ristabilire il tessuto sociale fortemente deteriorato dopo il terremoto. Gli ampi spazi potranno essere usufruiti anche da start up, realizzate da giovani, da cui potranno scaturire nuove idee per attività economico-imprenditoriali. Un’altra opera pubblica particolarmente importante, attesa da tempo e studiata con tutte le considerazioni del caso, sarà quella relativa a viale G. Matteotti e riguarderà la sua completa ed integrale riqualificazione. L’intervento si presenta propositivo anche per quanto concerne la valorizzazione dell’immagine della città di cui lo storico “Viale della Stazione” rappresenta uno dei biglietti da visita. Quanto previsto è relativo alla sistemazione funzionale della strada ed alla riqualificazione am-

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bientale con particolare attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche. A questo instancabile ed inarrestabile fermento, fonte di ripartenza e linfa vitale di ogni attività, sarà dedicata una giornata tematica di ricordo della tragedia del terremoto che lo scorso ottobre ha colpito nel profondo la nostra città. Alle attività economiche del centro storico, le più penalizzate a causa dagli effetti del sisma, e a tutti noi cittadini che direttamente od indirettamente abbiamo sofferto gli effetti devastanti di un evento senza precedenti, l’amministrazione comunale intende dedicare un’intera giornata aperta a tutti i tolentinati e a quanti hanno prestato la propria mano nell’opera di soccorso e di assistenza il 26 ed il 30 ottobre dello scorso anno. Un evento, la cui data verrà resa nota a breve, per non dimenticare, ma al tempo stesso per esorcizzare la ferocia del terremoto. Ci ritroveremo tutti insieme, unendo le nostre forze per ripartire e ricostruire Tolentino all’insegna del domani. In questa sede si ringraziano il vescovo di Macerata, mons.Nazzareno Marconi, ed il cav.Franco Moschini, fondatore e ad oggi presidente onorario di Poltrona Frau per aver accettato di entrare a far parte del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Tassoni Porcelli, altra realtà molto importante per la storia della città e delle generazioni future.


MARTINA CICCONETTI: LIBERTÀ E SENSO CIVICO COMUNICARE di Solidea Vitali

Apriamo in questo mese la rubrica “Conosciamoli meglio”. L’intento è quello di conoscere i nostri rappresentanti politici, sia di maggioranza che di opposizione, attraverso interviste e dialoghi lontani dai toni della campagna elettorale. L’obiettivo specifico è quello di catturare la personalità, i pensieri, i valori e la formazione. Vi auguro una buona lettura. Lei è Martina Cicconetti, consigliere di opposizione, eletta con 101 voti nella lista del M5S. In una piacevole conversazione, accompagnata da un aperitivo, Martina si racconta. 20 anni, diploma di ragioneria, e oggi studentessa all’università di Macerata presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione d’Impresa. Semplice e diretta, testarda e determinata, sin dalle scuole medie, e grazie alla capacità di una delle sue professoresse, appassionata di società, attualità, senso civico, cittadinanza e diritto pubblico. «Mi ha sempre affascinata ascoltare le storie di Falcone e Borsellino, storie di attualità e legalità. Nella mia ricerca di informazioni sulla politica mi sono sentita vicina al Movimento 5 Stelle. M’informavo, criticavo e costruivo la mia visione delle Istituzioni e della politica. Nelle parole del Movimento ho trovato l’affinità con i miei pensieri». Martina non punta alla carriera politica, ma segue le “regole” dei suo Movimen-

to. «La scelta di candidarmi è arrivata dopo una serie di incontri a livello locale ai quali ero stata invitata. Incontri basati su poche parole, informazioni chiare e soprattutto fatti. Mi sono resa conto del grande lavoro di ricerca di informazioni, attraverso lo studio di atti e processi amministrativi, e della grande partecipazione degli attivisti, tutti sullo stesso piano, ognuno portatore di specifiche conoscenze e abilità messe a disposizione della forza del gruppo». Di questa esperienza politica, Martina, sottolinea e apprezza la libertà di espressione e partecipazione, come tratti distintivi di una sana politica, libera da gabbie e strategie di potere. «Questa è un’esperienza che mi sta insegnando moltissime cose. La mia passione mi sta facendo toccare con mano la situazione di Tolentino e della nostra macchina comunale. Non vedo la politica come un lavoro ma come una passione da mettere a disposizione dei cittadini, almeno di chi rappresentiamo come Movimento. Vivo questo incarico con il massimo dell’impegno e tutto mi sarà utile per accrescere le mie conoscenze».

tuoi comportamenti? «Quelli che mi ha trasmesso la mia famiglia. La famiglia, appunto, come valore alla base di tutto e poi la Fede. E sono comunque valori che migliorano la mia persona». - Quali sono state le reazioni dei “grandi” nei confronti della tua giovane età? «Secondo qualcuno, a venti anni non si può capire niente di politica, e questo atteggiamento lascia il tempo che trova. Altri invece mi hanno espresso la loro stima per il mio coraggio e impegno». Tante attività e tanti impegni, Martina affronta le sue giornate in base alle priorità e comunque sempre seguendo le sue passioni. Seconda di sei figli, vive in campagna con la sua famiglia, 2 pastori tedeschi, 8 cuccioli, e un gatto. Ama la natura e il mare come luogo privilegiato per ritrovare benessere. Pratica, sin da piccola, la pallavolo, va in palestra, ha studiato per molto tempo pianoforte, studia all’università e, contemporaneamente alla formazione scolastica, ha sempre lavorato. Come barista, cameriera o babysitter, non sono lavori di cui vergognarsi, neanche adesso che è consigliere d’opposizione, ma anzi, sono l’espressione del suo desiderio d’indipendenza. Martina, è una ragazza predisposta all’ascolto, schietta nel dire il suo pensiero. La sua personalità trova l’equilibrio perfetto tra il classico, la tradizione e il futuro, l’innovazione.

- Martina, tre qualità che ti riconosci… «Sono impulsiva, testarda, che poi, se vogliamo, è anche un difetto perché quando m’impunto nessuno riesce a farmi cambiare idea, e mi riconosco una sana ambizione, intesa come crescita personale». «Vorrei che i giovani partecipassero di - Quali sono i valori che guidano i più alla politica, ma non dobbiamo esse-

SCUOLE: A CHE PUNTO SIAMO?

A settembre sono tornate a riempirsi le scuole e per Tolentino, dopo la pausa estiva, si ripresentano i problemi di sovraffollamento, trasferimento degli alunni e misteri sulle scelte logistiche. Non c’è dubbio che i ragazzi vadano tutelati quanto a educazione e sicurezza, tuttavia porre domande ci sembra il minimo per affrontare in modo costruttivo temi che interessano tutti. Per ciò che concerne la scuola Grandi, dovrebbero iniziare i lavori di ampliamento per far sì che il sovraffollamento già visto lo scorso anno, nonostante le norme di sicurezza siano rispettate, non diventi una spiacevole abitudine. Usiamo il condizionale poiché quella dell’ampliamento è solo un’idea dato che a tutt’oggi nulla di scritto e deciso esiste. Nel frattempo, a distanza di un anno, la situazione è rimasta la stessa, anzi, forse anche peggiorata dato che non è stato potenziato, come avevamo chiesto, il piano trasporti pubblico per impedire l’ingolfamento della zona (puntualmente verificatosi). Oltre al Grandi, fa discutere la gestione della scuola Bezzi assegnata alle due classi di asilo delle Pie Venerini e,

come dormitorio, alle ragazze del Liceo Coreutico. La nostra idea è che il Bezzi sia sottoutilizzato e che il caos del Grandi poteva esser mitigato con un utilizzo più ragionato dei due istituti. E non dimentichiamo il secondo piano del Don Bosco ancora da risistemare per il quale, a detta dell’Ufficio Tecnico, non ci sono soldi, mentre grazie anche a donazioni private, sempre ben accette sia chiaro, sono stati effettuati lavori come il rifacimento dell’insegna dell’Ufficio del Turismo, la pavimentazione del Ponte del Diavolo, il telo dipinto per la facciata di San Nicola… opere senz’altro apprezzabili ma non proprio in cima alla lista dei bisogni primari rispetto alle scuole. In due parole: tante operazioni di facciata, confusione e approssimazione generale. Vogliamo anche approfondire ciò che è stato deciso durante l’ultimo Consiglio Comunale. All’ordine del giorno c’era la donazione, da parte dell’Inter, di una tensostruttura per impianti sportivi. La cifra stanziata, a detta dell’Amministrazione, non è sufficiente per predisporre un impianto completo e funzionante e il Comune dovrà reperire almeno altri 200.000 euro. Forse parte di tale cifra arriverà da fondi regionali, ma non c’è nessuna garanzia. In alternativa, come al solito, i cittadini si faranno carico del resto, in un momento in cui di sicuro Tolentino ha altre priorità su cui investire le proprie

risorse. Il Movimento 5 Stelle ha votato SI per accettare la donazione, conscio di come ogni opportunità in tal senso sia importante e vada colta, ma allo stesso tempo ha espresso perplessità circa il posizionamento della tensostruttura nel campetto di V.le Vittorio Veneto. La motivazione è semplice: riteniamo sia opportuno valutare in modo approfondito dove installare l’impianto, poiché lo stesso avrà un impatto estetico e logistico non indifferente e, visto che si prospetta un’affluenza considerevole, abbiamo chiesto (senza ricevere risposta, come di prassi) se la posizione scelta sia indicata visto che quella parte di Tolentino dovrà affrontare una ricostruzione pesante e non facile, con intuibili difficoltà per la viabilità e per i pochi residenti rimasti. Già sapevamo che questa nostra scelta, logica e motivata, sarebbe stata strumentalizzata, e infatti ci siamo visti chiedere per quale motivo ce l’avessimo con quel quartiere. Pazienza, siamo abituati. Altro argomento affrontato durante il Consiglio, è stata la nomina dei due membri che affiancheranno il Sindaco nel Consiglio di Amministrazione della fondazione Tassoni che gestirà (se il Comune vincerà la causa) i circa 10 milioni di euro lasciati in eredità dal nostro concittadino per provvedere al sostegno degli studenti e alla cura degli animali. Il Sindaco ha deciso di nominare il Cavalier Moschini e il Vescovo di Macerata come membri del CDA.

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re noi ad importo o pretenderlo, piuttosto è la politica stessa che deve riuscire a conquistarli e coinvolgerli attivamente, altrimenti resteranno sempre disinteressanti alla vita della nostra città. E, fuori dal contesto politico, vorrei che i giovani individuassero i loro desideri e trovassero sempre il coraggio di raggiungerli, mettendosi alla prova e superando presunti limiti». Pacata, consapevole e sicura. Informata, impegnata, pronta a difendere le sue idee. Responsabile e affidabile, è così che ho visto la personalità di Martina Cicconetti. “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere”. Giovanni Falcone

spazio autogestito

Ci aspettavamo si tenessero in considerazione anche possibili proposte avanzate dalla minoranza ma abbiamo scoperto come più che un’elezione sia stata una vera e propria investitura “insindacabile”. Il Movimento 5 Stelle non ha nulla da eccepire rispetto a tali figure dal punto di vista umano e di impegno sociale, ma forse per i ruoli in oggetto sarebbe stato meglio pensare a figure con competenze specifiche (visto che nello statuto della fondazione, prima della modifica, la precedenza spettava a professori e/o rettori universitari, funzionari della Regione e anche soggetti indicati dall’Associazione per la Protezione Animali) che vadano oltre l’essere “brave persone”. Indovinate qual è stata la risposta? Il Sindaco non riusciva a capacitarsi del perché il Movimento 5 Stelle ce l’avesse con così degne persone. Chiediamo di valutare competenze migliori e ci viene risposto che non contano, di fatto. Ma come, il ritornello preferito contro il M5S non è proprio quello basato sull’assenza di competenze specifiche ed esperienza? Ma andiamo avanti. Il Movimento 5 Stelle proverà sempre a fare proposte, stimolare il dibattito, cercare un confronto che sia il più possibile costruttivo per tutti. Siamo coscienti però, e vorremmo lo foste anche voi cittadini, che dei bei propositi elettorali come: “Sarò il sindaco di tutti”, oppure: “Cercheremo il confronto con la minoranza”, già non rimane che carta straccia.


LA VECCHIAIA E LA FEDE Verso Sera

dott.Franco Belluigi

Io sono un vecchio, e penso spesso al passato. Lo ripercorro di fronte al tempo che ora si è fatto breve. Lo vedo come un cammino e punto gli occhi dove infine conduce. Mi chiedo se nella vita ho avuto una fede, se ho la fede, e che cosa vuol dire la fede, per il bisogno di verità totale che ho avuto in cuore e che mi è rimasto in cuore. So che la fede è un dono, e che la fede è una virtù. Come dono, la fede è un dono grande, grandissimo. Illumina la vita, la orienta, dà un senso al vivere e al morire, colloca l’uomo dentro una sorta di abbraccio: è una specie di rivelazione d’esser parte di un progetto creativo che viene da altrove, che viene dall’alto, che ci ha chiamato alla vita e non ci abbandona e ci attende. La fede diviene lampada ai passi dell’uomo nei giorni lieti e nei giorni bui dell’esistenza. Come virtù, la fede è una virtù difficile. Attraversa le steppe del dubbio, i deserti della sfiducia, i di-

rupi delle fragilità che rendono gli uomini stanchi, incoerenti, spenti. Una virtù che chiede veglia anche quando si ha sonno, coraggio anche quando la paura ci blocca, speranza anche quando l’orizzonte ci schiaccia. Perché la fede è cosa diversa dalla “religione”. La religiosità è una componente innata e universale della natura umana, in ogni tempo, ed esprime il collegamento con la realtà trascendente (il sacro, l’Oltre). La fede è altro, e il verbo che meglio esprime l’aver fede, prima che il “credere” è il “fidarsi”, l’affidarsi a qualcuno, e dunque credere in lui, dargli credito, e darglisi in dono. La fede cristiana, in particolare, è per l’appunto la fede in Gesù; l’accoglienza del suo dono d’amore infinito, della sua parola, della misericordia che salva, e dunque la risposta di seguirlo, come Lui ci ha chiesto con il “comandamento nuovo” che è ancora l’amore. In una parola, è “l’incontro” con Lui. In Lui la fede ci porta a Dio, anzi dentro l’amore di Dio che ci è Padre.

conosce dentro la vita le sue lotte per serbarsi fede-virtù. Chi è vecchio sa quante infedeltà ha traversato. E quando si avvertono i segni del tramonto si riaffacciano i dubbi, e i quesiti essenziali (chi sono, da dove vengo, dove vado, cos’è il bene e il male, perché c’è il dolore, perché la morte). Ci si rende conto che non possono restare senza una risposta, una certezza, un affidamento che oltrepassa la soglia della vita finita. Oppure tutto è stato vano? Ci si trova a cercar senso d’aver vissuto così, a volte con un sentimento di disperata impotenza per gli sbagli non riparabili. Da vecchi, la vita è mutata; il lavoro, il ruolo sociale, le responsabilità, a volte la relazione familiare più intima della vita, per chi resta vedovo. E il tempo che va via più veloce, e il pensiero della notte che incombe. Dov’è dunque il vero, la gioia, il traguardo sperato, il succo dell’essere? La fede dell’uomo vecchio è una grazia e una sfida; una grazia perché conforta la certezza che il Signore non cessa d’amarci, e ci attende; una Sappiamo che la fede-dono sfida perché dalla pacificazio-

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ne interiore d’un cuore riconciliato emergono i frutti di una saggezza matura, che può “raccontare” la vita con uno sguardo rappacificato, proprio in virtù della fede. Così questa fede, compagna dei giorni, sostanza di ciò che si spera, fiducia di abbandonarsi nelle braccia d’un Padre, rimane come un tesoro che può esser trasmesso alla generazione dei figli, dei nipoti. Non si è mai più soli, quando la fede dice, nel cuore: “resta con noi Signore, perché si fa sera”.

Giuseppe Anzani Giudice


IO CITTADINO Pubblichiamo una lettera che abbiamo ricevuto da un donatore Avis di Tolentino, Andrea Aironi, dove si denuncia la mancanza di personale accreditato nell’Unità di raccolta tolentinate. Il documento che riportiamo è stato inoltrato dal tolentinate lo scorso 3 agosto al presidente provinciale dell’Avis Macerata, Silvano Gironacci, ma ad oggi nessuna risposta, via e-mail o tramite telefono, è giunta ad Andrea Aironi.

Egregio signor Gironacci, mi chiamo Andrea Aironi e sono un donatore AVIS presso l’unità di raccolta di Tolentino. Non so da quanti anni sono donatore, così come il mio tesserino AVlS che è vuoto, perché non lo porto mai con me quando vado per donare plasma o sangue, secondo le necessità; questo per dire che per me è un piacere donare e nel contempo essere in allegria ed armonia nell’unità operativa di Tolentino con la signora Ivana, il signor Giovanni e i donatori della giornata. Le scrivo perché ci sono problemi per confermare le date per donare il plasma; infatti prima io prendevo 2 o anche 3 appuntamenti, mentre ora si naviga a vista. Un’infermiera ha vinto un concorso a Pesaro, quindi per il dottor Lauro già era difficile prima dovendo fare anche il facchino per caricare e scaricare le apparecchiature nelle varie unità di raccolta ma anche per lui la giornata è di 24 ore!!!l Vede signor Gironacci credo che l’unità di raccolta di Tolentino possa essere considerata il fiore all’occhiello dell’AVlS regionale; di norma, quando c’è un qualcosa che funziona anche la logica dice di copiarla, imitarla, prenderla a modello; non vorrei invece che per chissà quali strane strategie si pensi invece a farla fallire! Spero non ci sia di mezzo la politica, anche se come trampolino di lancio diversi mediocri personaggi hanno usato le associazioni di volontariato per andare a fare le teste di legno nelle istituzioni italiane; Scusi ma essere amministrati da personaggi che nella maggior parte dei casi non sanno cosa voglia dire la parola LA-VO-RA-RE è troppo! Le chiedo nuovamente scusa per lo sfogo signor Gironacci ma vorrei sapere da Lei se e quando possa essere risolta la situazione dell’unità di raccolta di Tolentino riguardante la donazione del plasma. Se il problema esula dalla sua responsabilità provinciale, mi faccia sapere, perché è mia intenzione, attraverso i media di mettere a conoscenza tale situazione a livello nazionale. Ho preso contatti ed informazioni in merito ma i programmi TV che si occupano di denunciare e dar voce a situazioni tipo il problema della raccolta plasma a Tolentino, riprenderanno dopo la metà di settembre. Chiaramente quale responsabile provinciale, mi sono rivolgo a Lei prima di rendere pubblica una situazione a dir poco paradossale! Ringraziandola per I’attenzione, cordialmente saluto. Andrea Aironi

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