Multiradio Press News Marzo 2019

Page 1

Donna nell’impresa. Non potevamo in questo numero non dedicare l’apertura del giornale ad una imprenditrice che nel corso degli anni si è andata sempre più affermando nella sua attività di produzione di pelletteria e valigeria. Roberta Breccia è titolare della “Valigeria La Rancia”, pelletteria nata grazie alla tolentinate ed al marito Enrico Monzoni che a Varese iniziò a lavorare in un laboratorio di valigeria e borse da donna, trasferendosi poi a Tolentino come responsabile di produzione nel reparto di valigeria della storica azienda “Nazareno Gabrielli”.

editoriale

di Carla Passacantando

segue...

In questo momento, in cui in città a tenere banco dopo gli ultimi avvenimenti è principalmente la politica, noi vogliamo esaltare il gesto di grande umanità di una famiglia tolentinate. Un settantanovenne, morto recentemente all’ospedale di Civitanova Marche dopo un’emorragia cerebrale che lo aveva colpito qualche giorno prima, ha donato reni, fegato e cornee grazie alla moglie ed alla figlia che hanno dato l’ok all’espianto degli organi. L’altruismo e il buon cuore della sua famiglia, in un momento così triste per loro, ha consentito di modificare la prognosi e la conseguente qualità della vita di ben tre persone. Le cornee, inoltre, hanno ridato la possibilità di vedere ad altre due. Il settantanovenne ha così regalato una nuova speranza a diverse persone. L’età non è un elemento discriminante e se gli organi sono in buone condizioni si può donare anche in età avanzata. La famiglia dell’uomo, colpita da un dolore così difficile da colmare, ha dimostrato una notevole sensibilità, con un gesto così nobile che fa pensare e riflettere. Buona lettura. MPN marzo 2019

8.000 COPIE!

Anno XIII n. 3 - marzo 2019 - numero chiuso in redazione in data 8/3/2019 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Dir. Resp. dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it - Tel. 0733 960241

ROBERTA BRECCIA: LA MIA VITA IN AZIENDA


2

...segue dalla prima

Una grande passione per la pelletteria nata prestissimo, quando Roberta Breccia iniziava a lavorare in una fabbrica di piccola pelletteria a Tolentino. Cerchiamo di far luce sull’attività dell’azienda con la donna che ci ha accolto nel suo stabilimento in via Cristoforo Colombo. Come è nata la “Valigeria La Rancia”? «Dopo varie esperienze, sempre nell’ambito del settore pellettiero, nel 1992 ho deciso di aprire un’azienda propria unendo la mia esperienza a quella di mio marito. Siamo in dodici dipendenti e per la gran parte donne. Enrico si occupa di produzione e sviluppo della modelleria mentre io mi occupo maggiormente di amministrazione e pubbliche relazioni». Producete una vostra linea di prodotti o lavorate per conto terzi? «Operiamo in collaborazione con una società estera che si occupa di progettazione e commercializzazione, mettendo la nostra esperienza a disposizione per la realizzazione di articoli da viaggio in pelle, nel settore auto di tutta Europa. Collaboriamo, inoltre, con dei calzaturifici creando per loro modelli personalizzati e ottenendo prodotti unici, realizzati in cuoio, invecchiati a mano, con tecniche di lavorazione particolari che si distinguono dalle solite collezioni. La nostra forza è anche nella capacità di sviluppare da un semplice disegno l’oggetto finito. Infatti, con l’esperienza maturata negli anni, siamo in grado di realizzare qualsiasi oggetto disegnato dal cliente. Da qualche anno, inoltre, abbiamo creato un reparto per il rivestimento in pelle di mobili per arredamento di lusso com-

mercializzati da famosi brand. Ricopriamo, con pelli pregiate e cuoio, tavoli, armadi, scrivanie, consolle, letti e comodini. La diversificazione produttiva è stata per noi una mossa vincente che ci ha permesso di far fronte alla crisi che ha investito tutti i settori manifatturieri. Inoltre, due anni fa, per garantire un sistema di gestione interno della qualità ed al fine di migliorare l’efficienza nella realizzazione del prodotto stesso e dei servizi, ci siamo Certificati ISO 9001 e questo ha incrementato la soddisfazione dei nostri clienti a cui diamo la massima qualità, certificata sia a livello di prodotto che di pianificazione della produzione». Qual è il tuo sogno non ancora realizzato? «Stiamo lavorando ad un progetto per la realizzazione di articoli da viaggio e professionali confezionati con materiali eco

sostenibili. Dopo una lunga ricerca in collaborazione con un’azienda che produce filati siamo riusciti ad ottenere un materiale derivato dal recupero delle bottiglie in plastica che, con le dovute lavorazioni, si presta alla realizzazione di borse da donna e sacche da viaggio completamente riciclate. Ciò in quanto, a nostro avviso, nel mercato si sta riponendo molta attenzione a questo argomento, anche sulla base delle richieste che ci pervengono dai nostri clienti. A tal proposito abbiamo realizzato una collezione di borse che sono state presentate alla fiera Lineapelle di Milano lo scorso 20 febbraio. Gli articoli da viaggio, borse professionali, borse da donna e piccola pelletteria, si possono ammirare presso il nostro spaccio aziendale, che è l’unico punto vendita dove si possono acqui-

stare i nostri prodotti». Come vedi il futuro in questo settore? «Non vedo comunque un futuro molto roseo nel nostro settore. Non c’è ricambio generazionale e facciamo fatica a trovare giovani con la nostra stessa passione. Quella stessa che ci ha dato tante soddisfazioni e che ha fatto la storia di Tolentino, città conosciuta in tutto il mondo anche per il settore pellettiero. Sarebbe un vero peccato se questo mestiere con il tempo andasse scomparendo». Alla “Valigeria La Rancia” si lavora in squadra. «Abbiamo creato un team veramente unito, così facendo riusciamo a diversificare tanto la nostra produzione e a soddisfare qualsiasi tipo di richiesta. Ringrazio tantissimo tutti i miei dipendenti perché senza di loro non sarei arrivata a tanto».



QUANDO L’UTILE INDOSSAVA IL BELLO

di Enzo Calcaterra

Si stenta a crederlo, specie di questi tempi. Eppure ci fu una Tolentino interessata al progresso quanto ad ornarsi di viali (pensando ai boulevards francesi?), fontane artistiche, giardini ben curati, costruzioni arricchite con dettagli raffinati ed eleganti. Tra le imprese che la trasformarono urbanisticamente, una le diede un particolare tocco estetico. Ne restano tracce ovunque: su edifici pubblici e privati, nei tratti di una città che volle e seppe coniugare l’utile al bello con maestria. Ci stiamo riferendo all’ Impresa Sciamanna e a coloro che ne fecero parte attiva nel primo Novecento. Per notizie e immagini mi è stata preziosa la collaborazione della famiglia Sciamanna, dello studioso Aldo Chiavari, dell’arch. Isabella Tonnarelli. Li ringrazio anche a nome dei miei lettori. Domenico Sciamanna (18591936), il fondatore della ditta, aveva lavorato per un certo periodo a Roma, riportando in patria lo stile liberty e la tecnica del cemento armato. Ma l’incontro che probabilmente impresse una svolta alla vocazione artistica del costruttore e dei suoi figli fu con il pittore, architetto e decoratore Luigi Fontana (cfr. MPN , novembre 2018). Si conobbero durante i lavori di restauro e stuccatura del teatro Vaccai. Sarebbe iniziata da allora una collaborazione feconda durata fino alla morte dell’artista, nel 1908. L’attività degli Sciamanna ne avrebbe mantenuto il connotato distintivo di “decoratori in cemento artistico” con quello di costruttori. Oscar, il talento di famiglia che più ne rispecchiava la creatività, l’estro, il buon gusto, aveva anche studiato nella “Scuola d’Arti e Mestieri”, fucina di tanti artigiani e futuri imprenditori tolentinati. A Domenico si unirono nel tempo i figli Dandolo (1885-1957), Oscar (1888-1970) e Otello (1899-1942). Nel 1914 un’inchiesta de “Il Lavoro Nazionale” sulle industrie e impre-

Domenico, Dandolo e Oscar Sciamanna

Il Politeama Piceno nel 1926 (foto originale).

se tolentinati citava gli Sciamanna come « stabilimento di costruzioni ornamentali in cemento, per balaustre, capitelli e fregi decorativi». L’artigianato cementista fu la loro specialità per circa un trentennio, tra gli anni venti e quaranta del Novecento. L’uso del cemento armato modellato o marmorizzato, di manufatti artistici e decorativi che arricchivano facciate, balaustre, terrazzi, aggiunse alla loro attività di costruttori uno stile inconfondibile che, pur curando la funzionalità delle opere, le valorizzava esteticamente. L’elenco delle opere in cui si espresse l’ingegno degli Sciamanna sarebbe lunghissimo. Ci limiteremo a ricordarne solo alcune delle più significative. Tra le abitazioni private,

vanno menzionate ville a palazzine liberty nel centro storico. Da quelle di loro proprietà, concentrate tra via Gramsci e viale XXX Giugno, ad altre tuttora visibili in vari punti della città. Di importanza storica sono invece opere pubbliche a cui l’Impresa partecipò direttamente o come importante supporto, soprattutto tra gli anni Venti e Trenta. Tra queste, la sopraelevazione di Palazzo Sangallo (cfr. MPN, febbraio 2019), in cui venne utilizzato cemento armato nelle decorazioni della facciata e dei solai; parti delle strutture portanti nelle Terme Santa Lucia e nella realizzazione delle Scuole Elementari Don Bosco. Da ricordare inoltre il palazzo sede dell’ASSM in corso

Garibaldi. Nel 1949 fu realizzato il Famedio ai Martiri di Montalto. Un discorso a parte merita il Politeama Piceno. Il teatro-cinema voluto dall’industriale Nazareno Gabrielli per la città venne inaugurato nel 1926, ma completato nella parte posteriore nel 1931. Come già per l’abitazione dello stesso Gabrielli in viale Cesare Battisti, anche in quest’opera le decorazioni portano il segno dello stile Sciamanna. Oscar figurava peraltro nel gruppo di azionisti che finanziarono l’opera. Nel 1926 si era ufficialmente costituita la Società Fratelli Sciamanna, che nel 1939 sarebbe stata intestata come Costruttori in edilizia-Lavori in cemento armato-Pietre artificialiSpecialità in decorazioni. Dopo la morte di Otello (1942) iniziò il declino dell’Impresa. Si divisero le abitazioni di famiglia, mentre la ditta si dedicava prevalentemente all’attività di preparazione e commercio di materiale edilizio. Dandolo aveva assunto la parte contabile e dirigenziale, mentre Oscar si occupava della produzione in laboratorio. Alla morte di Dandolo (1957), l’attività venne proseguita dal fratello e da suo figlio Enzo. Finiva un’epoca irripetibile, in cui gli Sciamanna avevano aggiunto alle doti comuni delle imprese edili cittadine (competenza, innovatività, rigore) l’appeal giusto che ne esaltava compiutamente il già elevato livello qualitativo.


5

di Giusi Minnozzi

UNA SUPER DONNA DA IMITARE: ROSA PIERMATTEI

Viviamo in un’epoca in cui essere “super” significa molte volte essere famosi, ricchi, belli, in carriera. Stereotipi che purtroppo il mondo social e la televisione ci trasmettono ogni giorno e che riescono in molte circostanze a catturare la nostra attenzione. Oggi abbiamo il piacere di conoscere una DONNA che consideriamo “super” per i valori in cui crede, per la grinta, la passione e l’amore che mette nel suo lavoro, una persona che riesce a trasmettere positività ad un’intera comunità anche e soprattutto nei momenti difficili. Lei è Rosa Piermattei.

versi, quando sono in comune sono strettamente il sindaco della mia città, quando vado a lavorare sono una responsabile che fa il proprio lavoro e che gestisce tutte le persone che sono sotto la mia guida». Noi conosciamo i suoi concittadini per cui sentiamo anche i giudizi che danno di lei e ci fa piacere perché all’inizio qualcuno diceva: “ma è una donna..”.. Invece adesso hanno piena fiducia in lei. Qual è il segreto di tenerli vicini a lei e alla città ? «Capisco i dubbi che avevano i cittadini di San Severino Marche nei confronti di una donna. E’ la prima volta nella storia della comunità di San Severino che c’è un sindaco donna, e soprattutto un’altra difficoltà o perplessità nei miei confronti era proprio quella di non essere conosciuta, visto che ho vissuto molti anni all’estero ed ho sempre lavorato fuori San Severino. Ci sono state le votazioni ed ho vinto, sicuramente perché ero anche una persona che avrebbe portato delle novità. Poi è arrivato il terremoto. Una persona che lavora in un’azienda di fronte ad enormi difficoltà non si può tirare indietro, deve solo risolvere il problema, quindi ringrazio la città di San Severino Marche per l’affetto che mi dà. A volte sembro fredda ma in realtà sto solo cercando di recuperare il tempo perché esso passa velocemente. Credo che, essendo donna, forse a volte ho trovato qualche difficoltà invece di essere aiutata. Comunque la donna ha anche un senso materno, ha amore ed è presente nei momenti importanti soprattutto di difficoltà. Di solito si chiama sempre la mamma quindi…».

Dottoressa, come ha pensato di entrare in politica, lei che lavora in un’impresa privata? «È una domanda abbastanza difficile perché io sono entrata in politica in quanto col passare degli anni ho visto la mia città spegnersi. Quindi ho chiesto aiuto alla popolazione dicendo che avrei voluto riportare la mia città ad essere “viva” come io la ricordavo quando avevo 1415 anni. La piazza piena di persone, di giovani e di famiglie. Avevamo cinema, discoteche, giardini. Col passare degli anni invece di migliorare la città si era spenta. Questo è quello che io volevo fare, più che politica era per me una gestione. Poi sicuramente gestione di un’amministrazione è quindi anche politica. Continuo a lavorare perché comunque ho donato e sto donando i cinque anni alla mia città. Poi è arrivato il terremoto, quindi si sono dilungati i tempi. Comunque sono dirigente di un’azienda multinazionale di abbigliamento, seguo 3/4 marchi e mi sono preparata, riesco a gestire le due cose. Per me sono due mondi totalmente di- Un consiglio che darebbe alle

giovani donne che volessero entrare in politica. «Lo devono fare. Non per ambizioni politiche ma per l’amore verso la città, per quello che dovranno portare avanti anche se non è affatto semplice, perché quando si diventa sindaco si ha un’amministrazione con delle persone al suo interno già presenti, un comune già formato, persone che già ci lavoravano da tempo e quindi sicuramente si troveranno delle difficoltà. Quindi occorrono una grande forza d’animo e una grande preparazione. Mi ricordo che ho passato notti a studiare quello che era il Comune, l’Amministrazione ed ancora oggi trovo difficoltà, ma ho sempre un sogno ricorrente: quello di avere una bella comunità». Lei che viaggia molto che cosa porta, dai viaggi che fa, alla sua San Severino? «Bellissima domanda. Ogni volta che vado via, esco dalla Regione e vado nelle grandi città io San Severino la porto con me. Poi trovo difficoltà quando rientro perché c’è un mondo di diversità e mi dispiace che i giovani non riescano a capirmi, a seguirmi, perché porto l’innovazione, cioè, il mio cervello va sempre avanti. Vedere le varie città o metropoli (ad esempio ultimamente sono stata a Bruxelles) e il loro ordine, la pulizia, il grande lavoro che fanno le persone, ti fa capire che tutto ,nell’insieme, è importante. Bruxelles sembra una città fredda mentre invece è una città molto calda, molto predisposta al turismo. Quando torniamo in una piccola realtà notiamo che c’è tanta differenza, quindi sono convinta che il mio mandato debba lasciare qualcosa, almeno una piccola apertura, che guardi al futuro».

Terremoto. So che è una nota triste. Come cambierà la gente della sua città e, non solo, come cambieremo tutti? L’impegno di ricostruire in maniera diversa, più moderna ma anche lasciando un segno, questo il compito del sindaco di oggi che deve risolvere i problemi del terremoto che non è solo riparare la casa ma costruire un futuro. Lasciare qualcosa di importante. «Terremoto, già la parola stessa è una parola molto brutta, che mette ansia. Sicuramente il compito del sindaco non è solo riparare, come giustamente ha detto lei, le case, ma è guardare al futuro e noi dobbiamo per forza guardare in avanti perché abbiamo interi quartieri distrutti. Si deve ricostruire, in sicurezza, con un senso logico e soprattutto strutturale. Ci si dovrà lavorare molto. Le scuole dovranno essere tutte sicure. Non possiamo vivere, noi amministratori in primis, notti insonni per la paura che arrivi il terremoto e che sia durante l’orario di scuola. Ci sono tanti lavori da fare. Purtroppo andiamo molto lenti, anche se devo dire che nella mia città siamo abbastanza avanti. Però il futuro è lungo, ci vorranno tanti mandati prima che si risolva tutto. Questo terremoto purtroppo è partito con lentezza e la lentezza la pagheremo tutti. Ringraziamo la dottoressa Rosa Piermattei, le auguriamo di continuare il suo lavoro con la stessa passione che ha messo fino adesso e poter realizzare sempre il suo sogno, la felicità della sua comunità. Da donna a donna tantissimi auguri di rimanere sempre una “SUPER” DONNA». Giusi Minnozzi


6

MASSI E PUPO FUORI DALLA GIUNTA COMUNALE Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

L’ultimo Consiglio comunale si è aperto con l’annuncio del sindaco Giuseppe Pezzanesi del ritiro delle deleghe a due assessori della sua giunta, ad Alessandro Massi della lista civica Tolentino popolare ed Alessia Pupo di Forza Italia, all’Urbanistica e istruzione il primo e alla cultura e sport la seconda. Con l’uscita dalla giunta della Pupo in assise non c’è più nessun rappresentante di FI, avendo Carmelo Ceselli e Luca Scorcella aderito un po’ di tempo fa al gruppo misto. Tolentino popolare ha invece due consiglieri comunali, Andrea Crocenzi con delega alle attività produttive e Silvia Tatò che recentemente ha assunto la veste di assessore al posto di Massi. «Sono molto amareggiato – ha detto il sindaco – e profondamente ferito però il mio compito è portare alla città più benefici possibili nell’arco del mio mandato. Ho fatto un punto della situazione e purtroppo mi sono accorto che qualcosa non stava andando bene per quello che è il nostro modo di stare insieme. Noi non andiamo sui giornali a parlare dei problemi come quello del trasferimento della scuola “Don Bosco” come se la materia fosse da discutere con la stampa e l’opinione pubblica che è pur importante, ma prima di questo siamo deputati ad amministrare e dobbiamo fare il

nostro lavoro con forza, rispetto ed eleganza. Le fughe in avanti materializzano un disagio che va affrontato e risolto. Quindi come sindaco mi assumo tutta la responsabilità del ritiro delle deleghe. Facendo riferimento a Massi, non si possono fare fughe in avanti in una materia come quella della scuola quando non abbiamo ancora scelto. Massi da un mese a questa parte ha rilasciato dichiarazioni sulla stampa esprimendo la sua opinione facendo anche qualche passo in più. E lo ha fatto prima ancora che il sindaco avesse un progetto. Per la Pupo, nel ringraziarla per l’entusiasmo che ha messo, il problema le si è presentato quando il suo gruppo in assise è confluito in quello misto. Quindi è rimasta assessore senza un gruppo». Entrambi gli ex assessori non erano presenti in assise perché ormai sono fuori dalla Giunta municipale. La seduta, sicuramente con scarso dibattito, è proseguita con la discussione e la votazione di tutti gli argomenti inerenti l’approvazione del Documento unico di programmazione, Dup, 2019/2021, bilancio di previsione finanziario 2019/2021, nota integrativa e relativi allegati. Gli inerenti punti all’ordine del giorno sono stati approvati con 11 voti favorevoli e un contrario di Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee di Tolentino. «Questo Bilancio preventivo – ha affermato a riguardo il vice sindaco Silvia Luconi - è sicuramente

uno di quelli che segneranno particolarmente l’attività di questa Giunta, in quanto stiamo mettendo in campo lavori fondamentali che in città gridano vendetta da decenni e che nessuno mai prima ha potuto, volente o nolente, affrontare. Sulla base del documento unico di programmazione, l’ente si prefigge di realizzare diversi obiettivi per il 2019: contenimento delle spese nell’ottica del conseguimento del pareggio di bilancio; fiscalità locale informata al principio dell’equità e della compliance con il contribuente; nessuna revisione delle aliquote e delle tariffe, bensì mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi dei servizi. Siamo uno dei pochissimi enti che per quanto riguarda le mense non ha appaltato il servizio, ma continua

a seguirlo in house con prodotti a chilometro zero e con aziende del territorio. E’ sicuramente un modus operandi più esoso, ma nonostante numerosi consulenti ci abbiano consigliato di abbandonare questa consuetudine per affidarci ad aziende esterne risparmiando così una buona parte di liquidità, ci siamo sempre rifiutati perché al primo posto vogliamo il benessere e la salute dei bambini, fornendo alle famiglie un buon motivo per scegliere le nostre scuole e mense. Nel bilancio le entrate correnti sono 16.977.604 euro, mentre le uscite 13.715.599; le entrate in conto capitale 14.812.255 e le spese 14.504.820. C’è un avanzo di cassa di 700.852. Tutta la materia del sisma ha una

A PROPOSITO DI TURISMO ODONTOIATRICO… Sempre più di frequente i pazien� si rivolgono a cliniche all’estero per riabilitazioni implantoprotesiche spesso complesse e alquanto costose convin� di o� enere il massimo al minori prezzo! Pur riconoscendo comunque grandi capacità e qualità nelle prestazioni off erte da tali cliniche, purtroppo tali interven� non sono esen� da eventuali problema� che che possono insorgere nel tempo. Il protocollo nazionale prevede controlli semestrali, sedute di igiene orale mirate ed è molto diffi cile che il paziente possa di nuovo recarsi, per tali controlli, in queste cliniche a così tan� km di distanza. Ma il problema maggiore sembra essere legato a situazioni in cui il paziente dovesse ricorrere ad un contenzioso per problemi lega� ad insuccessi dell’intervento; quindi è bene sapere che dar luogo ad una causa civile per o� enere un risarcimento del danno da un den� sta che si trova in un paese all’estero è cosa diffi cile, lunga ed assai costosa. Il primo problema da risolvere, infa� , è quello di verifi care se tra cliente e den� sta esista o meno un valido contra� o da far valere, mentre in Italia il rapporto contra� uale esiste anche se non messo per iscri� o dalle par� , ed il den� sta ne deve rispondere in sede civile e penale per diversi anni benché tutelato da assicurazione sanitaria, questo non vale nel caso di operatore odontoiatrico straniero. Occorre quindi rivolgersi ad un legale italiano il quale, poi, necessariamente dovrà trovare un corrispondente estero; pertanto appare evidente come già questo passaggio faccia lievitare i cos� . Si no� , infi ne, come dovrà essere applicata la legge del paese straniero in cui opera il den� sta per non parlare di iniziare una causa presso un tribunale di un paese straniero in cui vige una legalizzazione diversa da quella italiana. Ci si perme� e di so� olineare che quasi mai è possibile trovare una legislazione che, al pari di quella italiana e comunitaria, sia in grado di tutelare il cliente danneggiato e pertanto diffi cilmente il den� sta reo di un pessimo intervento verrà riconosciuto responsabile del danno arrecato. Di sicuro, nel caso di esito posi� vo, il risarcimento sarà di gran lunga inferiore a quello che si o� errebbe in caso di contenzioso con operatore italiano e queste diffi coltà fanno desistere dall’iniziare qualsiasi azione legale nei confron� di cliniche odontoiatriche estere. Pertanto una volta rientra� in Italia si deve sperare che tu� o sia andato per il meglio altrimen� … ”E’ come acquistare una macchina pres� giosa senza garanzia alcuna!”


7

cifra a sé, che muove all’interno del bilancio un numero esorbitante: oltre 35 mila euro per la gestione dei centri di accoglienza, i servizi sociali, la ricostruzione pubblica. Per i servizi sociali abbiamo previsto poi per il 2019 oltre 2.250mila euro; per cultura e turismo 338 mila ed oltre a Biumor, Popsophia, Premio Ravera, Estate tolentinate, quest’anno abbiamo un evento su cui tutta l’Amministrazione comunale punta tanto ed è il Tolentino Brick Art, una mostra sulle costruzioni Lego. Per il personale abbiamo impegnato una cifra di oltre 4milioni euro e quest’anno prevediamo l’assunzione anche di un operaio specializzato B3 idraulico, due tecnici C1 per lavori pubblici e urbanistica, due vigili urbani. Espleteremo, inoltre, all’inizio le normali procedure di mobilità da altri enti che qualora andassero a buon fine ci permetteranno comunque di assumere ulteriore personale tramite procedure concorsuali». La Luconi si è poi soffermata sui lavori pubblici, dove, al netto del terremoto «quest’ anno il sindaco che è per l’appunto l’assessore ai lavori pubblici, investirà oltre un milione di euro che si sommano a 300 mila di manutenzioni ordinarie. Finalmente metteremo mano a viale Matteotti, per 630mila euro per rifare i sottoservizi, i marciapiedi e il manto stradale; interverremo in via Lucentini, in via Rocchi e in tutta la zone delle fornaci per oltre 300mila euro. Interverremo poi anche in via Nenni, un’importante arteria di ingresso e di uscita della città, una delle strade maggiormente trafficate non solo negli orari di punta, ma in tutti i momenti della giornata.

Non saremmo riusciti a raggiungere ciò senza un’oculata gestione delle risorse, anche a seguito della normativa che prevede la sospensione dei mutui ad opera del Governo. Stiamo lavorando ad un piano parcheggi che prevede, in collaborazione con l’Assm, la sistemazione di alcune importanti zone del centro storico, per poterlo rendere accattivante e piacevole, anche in anni di stallo come quelli della ricostruzione». Corvatta ha replicato che le scelte nel Bilancio non sono condivisibili per quanto concerne il non aumento delle tasse ed imposte quando queste sono già al massimo, anche se la Tari subisce un incremento e per quanto riguarda gli investimenti. Sono stati poi stralciati dal Bilancio il rifacimento di piazza Mauruzi e via Filelfo che era tanto urgente». DI seguito parere favorevole è stato espresso dai consiglieri sulla ricognizione e determinazione del prezzo di cessione per il 2019 delle aree Peep e Pip; è stato approvato il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari 2019/2021. Per quanto concerne il Regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale Irpef è stata confermata l’approvazione dell’aliquota del 2019. Determinate le aliquote Imu. Approvato sia il piano tariffario e aliquote Tasi che il piano finanziario e le tariffe Tari per l’anno 2019 del Servizio integrato del ciclo dei rifiuti. Parere favorevole alle modifiche del Regolamento per l’applicazione dell’Iuc, Imposta unica municipale. I lavori sono continuati con l’approvazione all’unanimità della proroga del contratto per la gestione

delle aree di sosta a pagamento. Unanimità per l’approvazione definitiva della variante parziale al Prg approvato con Del.g.r.n. 33/1995 e successive varianti Riqualificazione aree in contrada Pace per la realizzazione di strutture sportive in via Sandro Pertini e trasformazione di un’area a verde privato. Sempre all’unanimità è stata adottata la variante parziale al Prg ai sensi della l.r. 25/2017 per la realizzazione di una struttura socioassistenziale in località Pianibianchi – Associazione Papa Giovanni XXIII. Parere favorevole unanime è stato espresso dai consiglieri anche per gli adeguamenti al Piano casa, indirizzi in ordine all’applicazione ed all’attuazione della l.r.22/2009. Respinta con 3 favorevoli di Corvatta, Martina Cicconetti e Gian Mario Mercorelli del Movimento cinque stelle e 12 contrari in assise consiliare la mozione presentata dai consiglieri Corvatta, Anna Quercetti e Bruno Prugni del Partito democratico, per chiedere il mantenimento al centro storico della scuola “Don Bosco”. Tra i dodici voti contrari ci sono anche i due della lista Tolentino popolare che sosteneva l’ex assessore Alessandro Massi, al quale qualche giorno fa il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha ritirato le deleghe, urbanista ed istruzione. E’ stata proprio la querelle relativa alla questione della scuola in centro la motivazione che ha condotto il primo cittadino allo stappo. L’ipotesi lanciata da Pezzanesi è il trasferimento della scuola “Don Bosco” dal centro storico alla zona est della città, mentre Massi

spazio autogestito

OPEN WEEK

ha continuato a sostenere che la struttura deve rimanere al suo posto. Dello stesso avviso sono i consiglieri Corvatta, Prugni, Quercetti che a riguardo hanno presentato la mozione proprio per ribadire la loro netta contrarietà allo spostamento del plesso “Don Bosco” in contrada Pace. Il documento però ha avuto solo i voti favorevoli del Movimento cinque stelle, di Corvatta, mentre i due consiglieri del Pd erano assenti giustificati. «Presentiamo il documento – ha concluso Corvatta - per invitare il Consiglio comunale ad impegnare sindaco e giunta ad evitare tale trasferimento dal centro storico. L’assise, dopo un dibattito scarsissimo, senza motivazione ha deciso di non votarla e lasciare libero il sindaco di trasferire la scuola in zona Pace. Gli interventi sono stati pochi e pretestuosi, ma quello che ci ha più sorpreso è il gruppo Tolentino popolare, composto da Silvia Tatò e Andrea Crocenzi, che ha votato contro questa mozione favorendo il sindaco nonostante la scelta di quest’ultimo di licenziare Massi che la pensava diversamente. E’ incomprensibile che i due consiglieri di Tolentino popolare abbiamo votato contro la mozione quando il loro assessore è stato licenziato proprio per questa divergenza. E’ un momento molto squallido dal punto di vista della democrazia e del funzionamento del Consiglio comunale, ma non mi sorprende». Hanno assistito all’assise anche alcuni commercianti del centro storico che sono contrari al trasferimento della scuola “Don Bosco” in zona Pace.

alle Terme Santa Lucia

Dal 1 al 6 aprile p.v., la storica struttura delle Terme Santa Lucia apre le porte per permettere a tutti i cittadini di conoscere direttamente i servizi offerti. Per tutta la settimana sarà possibile sottoporsi ad una prova gratuita di cure idropiniche, inalatorie, balneoterapiche, insufflazioni o lavaggi nasali. Si potranno ricevere consulenze gratuite agli esperti del centro di fisioterapia, in merito alla riabilitazione, alla ginnastica posturale o al fisiopilates. Gratuita anche la consulenza del centro estetico, per prepararsi all’arrivo della buona stagione più consapevoli dei nostri limiti e delle nostre possibilità. Inoltre, ci saranno momenti divulgativi inerenti i disturbi cardio vascolari, nei soggetti fumatori, compresi approfondimenti sulla sigaretta elettronica, consulenze nutrizionali e dimostrazioni di prestazioni mediche applicate allo sport. Da sempre, la prima settimana di aprile segna l’apertura della stagione termale in tutta Italia. La struttura termale di Tolentino, circondata da un magnifico bosco, gode di una posizione paesaggistica davvero suggestiva, dotata di un parco con area attrezzata per i bambini, di ampio bar e di uno dei più antichi giardini delle Marche. Al suo interno ha un reparto di cure inalatorie e balneoterapiche al passo con i tempi, che utilizza ben tre diversi tipi di acqua: la bicarbonato calcica, la salsobromoiodica e la sulfurea. Il vasto complesso termale, convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, comprende al suo interno numerose strutture, aperte tutto l’anno: un moderno Ambulatorio di Riabilitazione e Terapia Fisica, con numerose apparecchiature, un qualificato Ambulatorio di Medicina dello Sport, un attrezzato Centro di Diagnosi e Cura per la Sordità Rinogena ed uno speciale reparto di cure inalatorie per bambini, con giochi ed arredi colorati. Spazio anche alla bellezza: il Centro Estetico “Beauty Farm”, ispirato ai più attuali orientamenti di dermocosmesi e medicina estetica, è in grado di offrire trattamenti in linea con la più avanzata tecnologia cosmetica. Daremo, dunque, il benvenuto a tutti quei cittadini che vorranno conoscere direttamente le straordinarie possibilità delle Terme di Tolentino nella settimana dal 1 al 6 aprile. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il centralino al numero 0733/968227 oppure all’indirizzo info@termesantalucia.it Vi aspettiamo!


8 di Carla Passacantando

ALLOGGI PER GLI SFOLLATI: AFFIDATI I LAVORI IN CONTRADA RANCIA Continua l’iter per la realizzazione dei 46 appartamenti, nello stabile in contrada Rancia, da consegnare a coloro che hanno perso la casa con il sisma. Il comune di Tolentino ha così adottato, al posto delle sae, la formula dell’acquisizione di immobili invenduti per creare alloggi per gli sfollati, una scelta che senz’altro in un primo momento poteva essere vincente, ma poi al sindaco ed alla giunta sono stati contestati i ritardi nella consegna degli appartamenti. Tali alloggi, molto attesi, sono stati oggetto di numerosi dibattiti e discussioni. I lavori, comunque, stanno per iniziare e speriamo che sia la volta giusta dopo una lunga attesa. Qualche giorno fa è stato affidato l’appalto per l’intervento. I lavori se li sono aggiudicati l’impresa Edilstrade Building di Piacenza a cui l’Erap ha affidato l’intervento per un importo di circa 3milioni di euro. La consegna dell’appalto fa così ben sperare per gli sfollati che aspettano una sistemazione. A tre anni dal sisma sono ancora più di duecento i terremotati che

vivono nel villaggio dei moduli abitativi, nei container, in contrada Colombo e molti altri sono lontani da Tolentino. Alcuni degli appartamenti potrebbero essere pronti per la fine dell’estate ed il resto entro l’anno, secondo le dichiarazioni del sindaco Giuseppe Pezzanesi. Per l’opposizione però i tempi sarebbero molto più lunghi perché per la riconversione dello stabile in contrada Rancia ci vuole parecchio. Questi alloggi, una volta conclusa la fase della ricostruzione post sisma, resteranno a disposizione del comune come edilizia popolare. Dei 46 appartamenti 22 verranno realizzati al piano terra e 24 al primo. Nella struttura, dove vi andranno a vivere 174 sfollati, ci saranno 8 alloggi bilocali, altrettanti da 92 metri quadrati con tre camere e 30 tra i 65 e i 73 con doppia camera e servizio in modo da rispondere alle diverse esigenze abitative dei nuclei familiari. Sono previsti anche un asilo nido, spazi verdi, collettivi e per attività sportive.


9

LETTERA APERTA DEI COMMERCIANTI DEL CENTRO STORICO Volgendo lo sguardo indietro agli ultimi cinque anni è impossibile non rendersi conto del triste ed inarrestabile declino verso il quale il centro storico di Tolentino è stato indirizzato. Un Immobilismo totale della parte storica della città che non ha visto un solo intervento di riqualificazione da troppo, troppo tempo. Sono antecedenti al sisma del 2016 le richieste che il nostro “Comitato commercio centro storico” formulò all’amministrazione con la speranza di infondere nuovo respiro al cuore della città, richieste che furono all’epoca liquidate con delle promesse ad oggi completamente disattese. Nell’istanza presentata chiedevamo opere destinate alla riqualificazione ed abbellimento del centro, di cui tra l’altro avrebbero beneficiato non solo le attività ma l’intera collettività. Interventi assolutamente necessari e mirati quelli che ancora una volta torniamo a chiedere, come il ripristino della pavimentazione dell’intera Via Filelfo e di Via N. Bonaparte -che versano tra l’altro in stato di pericolosità- ed il restyling di Piazza Martiri di Montalto (di fondamentale importanza strategica grazie alla disponibilità di parcheggi) che necessiterebbe di un restauro estetico soprattutto sotto il profilo dell’illuminazione. Completamente assente quanto indispensabile l’arredo urbano che, posizionato in maniera mirata svolgerebbe non solo il compito di abbellimento ma potrebbe generare momenti di aggregazione sociale che tanto manca in questo difficile periodo. Tutto quello che abbiamo visto realizzato dopo anni di solleciti, ha trovato concretezza in qualche fioriera

di dubbio gusto sparsa qua e là per il centro. Nel corso degli anni, nonostante le problematiche legate alla crisi prima ed al sisma poi, i negozi del centro hanno continuato ad essere scelti ed apprezzati dai nostri clienti esclusivamente per la professionalità messa in campo e per la qualità dei nostri prodotti, ma inseriti purtroppo all’interno di un contenitore urbano in stato di abbandono. Il motivo per cui opere di riqualificazione del centro non vengono realizzate è, a giustificazione dell’amministrazione, dovuto all’imminente posizionamento di cantieri post sisma e relativo passaggio di mezzi pesanti che le andrebbe a danneggiare; scusa insostenibile sia perché siamo tutti a conoscenza dell’incertezza riguardo le tempistiche della ricostruzione sia perché abbiamo esempio della vicina Norcia- il cui centro è attualmente in fase di riparazione dai danni del sisma- che non vede affatto deteriorare le proprie opere pubbliche. Crediamo quindi, che non vi sia la volontà di intraprendere un percorso volto a migliorare le condizioni del centro cittadino. Ad aggravare il quadro appena descritto, vediamo purtroppo sommarsi un dislocamento di servizi, progetti e risorse verso la nuova zona denominata “Tolentino 2.0”, con ulteriore e conseguente impoverimento del centro. Se, e sottolineiamo se, al nuovo campus che troverà collazione appunto in questa estrema periferia della città e che conterrà tra l’altro Istituti che prima del sisma erano in centro, dovesse aggiungersi un potenziale dislocamento dell’Istituto Don Bosco, in centro purtroppo resterebbe ben poco. A tal proposito, il Comitato ribadisce con forza che ritiene di fondamentale

e prioritaria importanza la sicurezza degli edifici scolastici per salvaguardare l’incolumità dei ragazzi e di tutti coloro che frequentano ed operano negli istituti. Chiediamo quindi ai nostri amministratori, qual è la loro visione del centro in relazione a questi cambiamenti. E’ con questa riflessione che il comitato commercianti crede nell’assoluta necessità che l’amministrazione si impegni a rivitalizzare il centro storico attraverso progettualità ed investimenti concreti che non si limitino a piccoli eventi e mercatini occasionali. Urge che la questione venga posta sul tavolo di lavoro degli amministratori locali per scongiurare il pericolo di un declino economico delle attività che operano in centro. Apprendiamo con estremo rammarico le parole pronunciate dal Consigliere Antonio Trombetta durante la discussione della mozione proposta dai consiglieri Corvatta e Quercetti sul dislocamento della scuola Don Bosco che risultano superficiali ed offensive, espressione di chi non ha ben compreso le problematiche strettamente connesse al centro storico e di chi considera i commercianti dei rompiscatole, categoria degna del maggior rispetto poiché sono cittadini che pagano tasse, offrono ed usufruiscono di servizi e non ultimo per importanza generano occupazione. Sostenere che: “una scuola dove vanno 300 bambini non incida a livello economico su decine di attività le quali alle 8.30 come pure alle 12.30 sono tutte chiuse” vuol dire che il Signor Trombetta, tra l’altro nostro ex collega per cui le sue affermazioni ci lasciano ancor più sbalorditi, non comprende che i trecento bambini rappresentano altrettante

famiglie i cui membri corrispondono a circa la metà dei residenti del centro. Suggeriamo inoltre al consigliere, nelle sue passeggiate pomeridiane, di prendersi la briga di contare le attività economiche del centro. Capirà che non sono dieci come sostiene ma circa un centinaio, molte delle quali come bar, panetterie, cartolerie, lavanderie e tabaccherie aperte ben prima del suono della prima campanella e tutte operative all’uscita dei ragazzi, lasciando a lui le conclusioni se questo sia argomento che debba o no destare preoccupazione per intere attività condotte a livello familiare. Infine, all’idea del consigliere Trombetta che vorrebbe veder delegato alle associazioni di categoria il compito di organizzare manifestazioni rispondiamo che la promozione e la valorizzazione del territorio con eventi che siano in grado di far scoprire Tolentino e che abbiano al tempo stesso una ricaduta economica sulla città è da sempre compito dell’amministrazione comunale. Il consigliere ci accusa di volere la botte piena e la moglie ubriaca, noi crediamo che dal dramma stiamo passando alla farsa. E con questa riflessione il comitato commercianti crede nell’assoluta necessità che l’amministrazione si impegni a rivitalizzare il centro storico attraverso progettualità ed investimenti concreti che non si limitino a piccoli eventi e mercatini occasionali. Urge che la questione venga posta sul tavolo di lavoro degli amministratori locali per scongiurare il pericolo di un declino economico delle attività che operano in centro. Comitato Commercio Centro Storico


L’AMMINISTRAZIONE INFORMA

spazio autogestito

I PROSSIMI LAVORI E LE PROSSIME REALIZZAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE PEZZANESI In questi ultimi giorni si è tanto parlato e tanto scritto sulla vita politico amministrativa della Città. Ancora una volta le chiacchiere e l’approssimazione l’hanno fatta da padroni! Il Sindaco Pezzanesi ha deciso, con grande cognizione e senso di responsabilità, un nuovo riassetto della Giunta, dei Consiglieri tutti e di conseguenza anche di Maggioranza. Certamente quella costruita è stata e sarà una coalizione vincente, in quanto chi è subentrato a coloro ai quali è stato tolto il mandato, sono innanzitutto espressione di quel popolo che, al di là del colore della singola lista, si è riconosciuto con quei candidati eletti oggi consiglieri e con il programma di coalizione del Candidato Sindaco. Noi vogliamo governare con forza e condivisione in favore dei cittadini, per cui, seppur dolorosamente per chi non ci sarà più, ancora una volta, dimostreremo che la coalizione che sostiene il Sindaco Pezzanesi è forte, è coesa e soprattutto dedita al lavoro con l’obiettivo comune di fare il bene più assoluto per la Città e i cittadini tutti. Questo mese vogliamo annoiarvi meno con parole e concetti. Al contrario vogliamo mostrarvi e raccontarvi quello che faremo da qui a poco. Perché sono i fatti che contano e non le parole che troppo spesso sono urlate al vento! E i fatti si ottengono ancor di più se all’interno della Maggioranza ci sarà chi mette al primo posto il bene del popolo rispetto alle carriere e ai personalismi. Alcuni straordinari esempi del bene e del fare: In attesa di avere il progetto esecutivo e di bandire la gara per la realizzazione del nuovo campus scolastico destinato ad accogliere tutti gli studenti delle scuole superiori della Città, è stato anche predisposto con la Regione Marche e RFI un accordo per prevedere la fermata dei treni “Civitanova Marche – Albacina” nei pressi della zona dove sarà realizzato il nuovo edificio scolastico. La nuova stazione sarà realizzata in contrada Pace e si prevede una spesa di circa 1 milione e 350 mila euro. Inoltre a seguito dell’elettrificazione e del potenziamento di tutta la tratta ferroviaria in questione, verrà anche ristrutturata la Stazione di piazzale Marconi.

A proposito ancora una volta, grazie a tutti i meravigliosi partner che hanno creduto nella mission, le parole volano, i fatti restano e il tempo, come qualcuno dice, è galantuomo, e sicuramente su questo tema abbiamo da guadagnarci noi tutti che facciamo le cose rispetto a chi ne fa un uso spropositato ed inappropriato rispetto alle proprie reali caratteristiche umane e professionali. A proposito di chiacchiere, le precedenti amministrazioni in oltre venti anni non sono riuscite a realizzare neanche una piccola palestra per le scuole superiori. Al contrario Sindaco e Amministrazione hanno concretizzato un fondamentale obiettivo che garantisce una offerta scolastica di altissima qualità ad un vasto e importante territorio. Sempre in quella zona e a servizio delle scuole e di tutti i cittadini, verrà anche realizzato il nuovo Circolo tennis.


L’AMMINISTRAZIONE INFORMA

spazio autogestito

Sette campi di cui uno centrale, due campi da paddle tennis oltre ai locali adibiti a bar, palestra, spazi relazionali, tribune e ovviamente spogliatoi. Una realizzazione di prestigio e grande funzionalità che darà nuove possibilità di crescita al movimento sportivo e del tennis in particolare. Già consegnati i lavori, prossima l’apertura del cantiere per la realizzazione degli appartamenti di Borgo Rancia in sostituzione delle SAE. (Chissà poi cosa scriveranno ogni giorno i vari detrattori, prima su tutti la presidente del Comitato 30 ottobre). Nel mese di marzo verranno aperti i cantieri di importanti opere. A giorni verrà firmato il contratto per i lavori di ristrutturazione del Ponte del diavolo. L’intervento riguarderà l’edicola danneggiata dal sisma, i piloni e la zona interessata dallo scorrimento dell’acqua del fiume Chienti. Si prevede una spesa di poco superiore ai 500 mila euro. Verrà restaurato il Torrione i cui lavori inizieranno, salvo imprevisti, a fine marzo. Sarà ristrutturato l’antico manufatto che faceva parte della cinta muraria storica della Città per una spesa di 215 mila euro. Ad aprile, sempre se Giove pluvio non crea problemi, sarà asfaltata via Nenni e Colsalvatico. A seguire asfaltatura in via Lucentini e nella zona prospiciente la ciminiera dell’ex Fornace. Dopo moltissimi anni, lavori di consolidamento del Ponte di San Catervo. Nel giro di qualche mese verranno sistemati i marciapiedi con camminamenti in sospeso, verranno rinforzate le balaustre e verrà sostituito il guardrail. Importo dei lavori 400 mila euro. A maggio inizieranno i lavori anche dell’ala finora non ristrutturata dell’ex Mattatoio, in via Rutiloni per 180 mila euro di spesa. Nello stesso periodo prenderanno avvio i lavori per la realizzazione del nuovo manto di gioco e degli spogliatoi del campo Ciarapica e a giugno del manto di gioco, sempre in erba sintetica, del campo Ciommei e la messa in sicurezza delle tribune. I lavori sono finanziati dai fondi Coni. Sistemazione del fosso Rotondo. Ad aprile inizieranno i lavori. Lavori di messa in sicurezza della strada contrada Troiano e Sant’Andrea/San Rocco finanziati con i fondi del Ministero dell’Interno, decreto del 10 gennaio 2019. Sono in procedura di gara per la realizzazione di 4 appartamenti da realizzare nell’ex edifico della scuola Sant’Angelo. Infine siamo in dirittura d’arrivo anche per la sistemazione di viale Matteotti. Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo alla Protezione Civile nazionale, regionale e locale, alla direzione generale delle Ferrovie dello Stato, alla Regione Marche nella persona del Presidente Ceriscioli e dell’Assessore Sciapichetti, alla Provincia di Macerata nella persona del Presidente Pettinari, alle Dirigenti, ai docenti e personale dei nostri istituti scolastici e nonché agli eroici studenti e alle loro famiglie. Ringraziamo inoltre tutte le nostre strutture comunali, i professionisti esterni, nonché alcuni colleghi di Minoranza locale che almeno sui grandi temi come la scuola, la sanità e le opere pubbliche si sono posti sempre in maniera responsabile e collaborativa, l’Erap Marche. Per noi parlano i fatti! Perché per noi i fatti sono tutto! Agli altri lasciamo le chiacchiere perché quelle le sanno far bene!


12

di Carla Passacantando

Laura Rascioni: il coraggio di sfidare crisi e disagi post sisma Storie di donne. Prosegue il nostro viaggio dedicato al mondo femminile. Laura Rascioni, commerciante tolentinate, ha aperto una sua attività, “Laura NaturalBio”, del tutto particolare, sfidando crisi e disagi dovuti al sisma. Mentre molti negozi in questi ultimi mesi hanno abbassato le saracinesche, la giovane con grande coraggio ha avviato una nuova attività per portare avanti la sua grande passione per il benessere naturale a 360° che occorre alimentare, dice, senza mai arrendersi davanti alle difficoltà e guardando con forza al futuro. Ed è molto soddisfatta del suo nuovo lavoro che le sta dando soddisfazioni. Subito dopo il terremoto, che ha provocato tantissimi danni in città, la tolentinate ha lasciato dopo nove anni la Spagna, dove lavorava come impiegata per l’export di abiti da cerimonia, per ritornare a Tolentino in modo da essere vicina alla famiglia in questo momento non tra i migliori per la comunità tolentinate per i traumi lasciati dal terremoto. E’ stato un richiamo dalla sua terra per Laura Rascioni. Come ha trovato Tolentino al ritorno? «Al rientro a Tolentino ho, comunque, visto la mia città con la sua bellezza che la caratterizza anche se danneggiata dal sisma. Mi dispiace che sia ferita, ma sono sicura che si riprenderà e per questo ho deciso di aprire l’attività sei

mesi fa nel centro storico». Il negozio è l’unico del genere al centro storico, ma cosa propone? «E’ un negozio di alimentazione bio e di integrazione dove si trovano prodotti naturali accuratamente selezionati e studiati per ogni singola esigenza. Ci sono anche prodotti bio locali dell’azienda agricola La Fonte che coltiva e macina cereali senza glutine, di Luca Bianchi, produttore di miele bio di eccellenza. Sono presenti diversi integratori dell’azienda Vegetal progress, la prima che ha creduto nel bio. Negli anni ho approfondito diverse tecniche olistiche all’Esen, Escuela de estudios naturistas, di Granada che mi hanno permesso di scegliere uno stile di vita basato sulla prevenzione. Tre anni fa ho conosciuto la Pnl, Programmazione neurolinguistica, che mi ha fatto capire quanto le nostre convinzioni possano motivare o paralizzare e quanto sia importante imparare a usare la mente a nostro vantaggio. Mi sono anche formata con Debora Conti, qualificata come Certified nlp licensed trainer a livello internazionale in Programmazione neurolinguistica, per diventare coach di Gpxs, Giusto peso per sempre. Desidero così insegnare alle persone, con tecniche specifiche e individuali, a mangiare per fame vera e non per nutrire carenze emotive, cambiare abitudini non utili che impediscono il raggiungimento del peso ideale con mec-

canismi utili che portano verso il risultato desiderato, tenere alta la motivazione per mantenere per sempre un sano stile di vita e poter seguire con libertà e serenità i consigli dei nostri esperti nutrizionisti».

no ad apprezzare il prezzo che è leggermente più alto rispetto agli altri. Sempre più persone scelgono prodotti bio. Alla fine si paga di più per avere una maggiore qualità e benesseE’ certo che bisognerà lavorare re». affinché si acquistino sempre più prodotti bio dato che anco- Nel negozio verranno realizzate ra non c’è la consapevolezza di delle iniziative e non solo. quanto possano essere salutari «Dall’inizio di marzo sto per la persona. organizzato delle camminate in «Sicuramente. gruppo per le vie della città e si Cerco di pubblicare diversi post terranno il lunedì ed il giovedì dalle per far capire l’importanza che ha 20 alle 20 e 45. questo tipo di prodotti. E’ un momento di incontro per Pian piano sto constatando che c’è stare insieme con l’obiettivo di fare sempre più una maggiore consa- movimento. pevolezza a riguardo. Metto, infine, a disposizione il locaI clienti che provano i prodotti rico- le per incontri, per presentazioni di noscono la differenza così riesco- prodotti, degustazioni».


PARLIAMO DELLA “SECONDA VITA” DEI RIFIUTI! E’ abitudine consolidata, nelle nostre famiglie, provvedere alla raccolta differenziata dei rifiuti prodotti in casa, derivanti dalle attività domestiche. Spesso capita che, mentre buttiamo una bottiglia di plastica o un foglio di carta, ci chiediamo che fine facciano e se effettivamente verranno avviati al riciclo. Ci sembra utile ricordare che tutti i rifiuti urbani, che Cosmari raccoglie, vengono successivamente scaricati dai camion in punti di stoccaggio presso gli impianti di località Piane di Chienti, per essere trattati in base alla tipologia. Il sacchetto blu con il multimateriale leggero viene inserito in una macchina “rompi-sacco” e i rifiuti in plastica, alluminio e barattolame metallico, mediante un nastro trasportatore sono vagliati dagli operatori che, a mano, separano le varie tipologie dei materiali ( bottiglie in pet, cassette in plastica dura, film da imballaggio, ecc.) eliminando le impurità, i rifiuti sporchi o inseriti erroneamente nei sacchetti. L’alluminio e i barattoli metallici vengono separati e raccolti mediante un impianto ad induzione magnetica. Stesso discorso per carta, cartone e imballaggi per bevande. I rifiuti selezionati vengono confezionati in ecoballe che saranno poi inviate ai Consorzi di filiera del sistema Conai per essere riciclate e quindi riutilizzate come materie “prime-seconde”. Le bottiglie di plastica torneranno ad essere contenitori oppure saranno trasformate in tessuti sintetici come il pile. I flaconi dei detersivi diventeranno nuovi oggetti in plastica durevole come sedie, tavoli, panchine, l’alluminio ed i materiali metallici verranno fusi per fare nuove bande metalliche che saranno utilizzate per realizzare oggetti come, una caffettiera (35 lattine), una padella (100 lattine) o un telaio di bicicletta (500 lattine), ecc.. Anche i rifiuti organici hanno il loro percorso! Miscelati con potature, ramaglie e sfalci e con un procedimento industriale che ne accelera la decomposizione vengono trasformati in compost, un ammendante di qualità, certificato anche per l’agricoltura biologica, che viene distribuito gratuitamente presso l’Azienda, ogni venerdì pomeriggio, dalle 14 alle 17. Basta andare alla sede del Cosmari con un contenitore. E’ molto utile per arricchire di sostanze biologiche e naturali i terreni agricoli, gli orti o i giardini.

spazio autogestito

Il vetro, il legno, i rifiuti da apparecchiature elettriche o elettroniche (RAEE) oltre agli ingombranti (es. materassi, ecc) vengono vagliati e subito dopo avviati al recupero così come gli oli vegetali esausti che sono trasformati in ottimo sapone, ammendante per oli minerali o biocarburante. Anche i rifiuti indifferenziati, conferiti utilizzando il sacchetto giallo, vengono trattati in un impianto biologico meccanizzato che consente di recuperare tutti i metalli, alcune tipologie di plastica e di carta purché non sporca. Inoltre separa, essiccandoli, i rifiuti umidi che vengono trasformati in frazione organica stabilizzata. Solo una parte dell’indifferenziato, grazie a queste tecnologie, finisce effettivamente in discarica. Il nostro impegno quotidiano, unito alla professionalità dell’Azienda Cosmari, alla dedizione degli operatori ed alle tecnologie utilizzate, permette una migliore differenziazione dei materiali per poi avviarli al riciclo. Solo evitando conferimenti inutili e dannosi nelle discariche, si mette in atto la c.d. economia circolare di cui Cosmari, come attestato dalla Comunità Europea, è un esempio virtuoso.

ALESSIA PUPO E LA REVOCA DELLE DELEGHE Imbarazzante quanto accaduto a Tolentino. Credo sia uno dei punti più bassi della politica Tolentinate. Non ho mai assistito infatti ad un rimpasto di giunta attuato con simili modalità e per tali pretestuose motivazioni. Non c’è stata nessuna discussione preventiva: da una telefonata di un dipendente comunale sono venuta a conoscenza, all’improvviso, con un blitz al chiuso delle segrete stanze, che il sindaco aveva revocato le mie deleghe e che quindi non ricoprivo più il ruolo di assessore. Un metodo e un comportamento per il mio modo di vivere ed interpretare la politica inaccettabile. Non lo accetto a livello istituzionale e non lo accetto a livello personale da un sindaco nei confronti di un suo collaboratore e nei confronti di un esponente politico che con il partito, Forza Italia, ha anche contribuito in maniera determinante alla sua elezione. Da un sindaco mi aspetto altro, da una maggioranza mi aspetto una discussione, anche aspra ed un confronto aperto e leale. Non il silenzio assenso. Il Sindaco ha poi uno strano concetto di famiglia, quando parla di figli. I figli non si cacciano, si ascoltano, si incoraggiano, si sostengono.

E’ chiaro poi che nei miei confronti ha utilizzato un mero pretesto, perché la motivazione addotta pubblicamente (i consiglieri eletti in Forza Italia sono passati al gruppo misto) non è sostenibile proprio a livello politico. La sottoscritta ed il partito erano infatti legittimati ad essere rappresentati in amministrazione dal risultato personale e dal risultato di Forza Italia Tolentino: alle ultime amministrative in coalizione quasi 1000 voti di lista e circa 300 preferenze personali. Con Massi ha utilizzato quindi il criterio di “lesa maestà” mentre con me invece questo diverso pretesto. Forse perché nella realtà ingombrante e scomoda. E’ comunque una manovra di palazzo, al chiuso delle segrete stanze, fatta adottando il manuale Cencelli: ha premiato i giochi di posizionamento all’interno del consiglio, assegnando ruoli e posizioni nel rimpasto. Semplicemente un mero calcolo politico fine a se stesso che non tiene in considerazione la volontà espressa dagli elettori. Prendo atto infatti che la politica di Pezzanesi ora non è più una politica meritocratica che premia le capacità rispettando anche il voto dei cittadini, ma segue invece queste logiche. E lo dico prendendo spunto dalle dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino rilasciate anche da altri esponenti di maggioranza nei miei confronti.

“L’assessore Pupo è stata bravissima, si è molto impegnata, è capace, si è spesa con entusiasmo, ma deve andare via, per l’equilibro in consiglio”. Se un amministratore è valido va tenuto, a maggior ragione quando rappresenta una forza politica della coalizione. Tradito e disconosciuto quindi il voto dei cittadini e distrutto il centro destra a Tolentino, di fatto cacciando due forze moderate che insieme avevano ottenuto il 24% dei consensi, stravolgendo così il risultato elettorale che aveva premiato una coalizione unita. A chi giova tutto questo? Di certo non alla città. Inoltre con questo rimpasto si destabilizza e si rallenta l’azione amministrativa in un momento critico a Tolentino. La nuova giunta è una giunta “pezzanesiana” che concentra nei fatti la ricostruzione e deleghe pesanti su poche persone e della lista di Pezzanesi, emarginando i partiti. Il tempo dirà se tutto questo aveva anche altre motivazioni politiche, se qualcuno aspira a qualche candidatura alle regionali, se qualcuno aspira a qualche candidatura come futuro sindaco. Io continuerò in ogni caso con impegno ad occuparmi dei problemi della città, perché per me la politica è passione e la passione non può essere condizionata

o alimentata da poltrone o incarichi. La mia posizione personale non è prioritaria rispetto agli interessi della città. Ci sono ieri come oggi. La mia storia personale e familiare parla per me. Se questa comunque è la nuova politica di Pezzanesi ha fatto bene a mandarmi via. Io non condivido questi metodi e sono diversa. Colgo infine l’occasione per ringraziare chi, con coerenza fino alla fine, si è speso e ha sostenuto la lista, nonché tutti i cittadini che alle amministrative hanno sostenuto le nostre idee. Un ulteriore ringraziamento alla struttura comunale che mi ha supportato in questo percorso amministrativo. Alessia Pupo


14

di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO

Per ripristinare la viabilità nelle aree interessate dagli eventi sismici del 2016 l’Anas, in qualità di soggetto attuatore, è stata investita della fase di programmazione degli interventi e di attuazione con obbligo di provvedere direttamente all’esecuzione degli interventi di competenza e di quelli dei gestori locali qualora la capacità operativa di questi ultimi e le esigenze emergenziali non consentano agli stessi di provvedervi autonomamente. Tra questi interventi rientrano i lavori che interessano la strada comunale Ancajano per la ricostruzione e messa in sicurezza dell’opera idraulica. Pertanto la Giunta con atto n.57 del 18 febbraio 2019 ha approvato il progetto esecutivo aggiornato dei lavori redatto dall’ingegnere Michele Bonfigli e dal geologo Mirko Patrizietti il cui quadro economico ammonta a 127mila euro. L’Amministrazione comunale, inoltre, partecipa al progetto “Gioco-sport per la scuola dell’infanzia per l’anno scolastico 2018/2019” promosso ed organizzato dal Coni, Comitato provinciale di Macerata, al quale hanno aderito gli istituti comprensivi “Don Bosco” e “Lucatelli” con sette classi. Il progetto prevede 15 lezioni per ogni classe partecipante dal 28 gennaio al 15 giugno. Le lezioni ludico – motorie saranno tenute dagli insegnanti affiancati da diplomati Isef o laureati in Scienze motorie in qualità di consulenti e che abbiano frequentato uno specifico corso. La Giunta a riguardo ha integrato il precedente impegno finanziario con ulteriori 350 euro. Pertanto con l’atto n.56 la Giunta ha deliberato di confermare la partecipazione al progetto. Con delibera n.52 del 15 febbraio 2019 il comune ha contribuito alla serata in onore delle forze dell’ordine, invitate allo spettacolo “La foto del Carabiniere” dall’associazione Lumbe Lumbe con la somma di 1.500 euro. L’Amministrazione comunale con delibera n.51 ha approvato il progetto esecutivo per l’intervento “Sisma 2016 – Lavori di ristrutturazione edilizia a completamento dell’edificio ex scuola di Sant’Angelo” redatto dall’ingegnere Martina Terzi e il relativo quadro economico per 300mila euro. Da un edificio allo stato grezzo già finanziato con i fondi del sisma ‘97 saranno realizzati 4 nuovi alloggi. L’intervento è stato finanziato con ordinanza del capo dipartimento di Protezione civile che stabilisce che il comune è individuato quale soggetto attuatore per la realizzazione, in luogo delle Sae, di strutture abitative da destinare temporaneamente ai soggetti che, al momento degli eventi sismici, dimoravano in un’abitazione dichiarata inagibile con esito di tipo E o F non di rapida soluzione o in zona rossa. Il progetto è stato già approvato dalla Regione Marche. Il comune ha promosso, in occasione

del Carnevale 2019, un programma di iniziative al Palazzetto dello Sport. La Pro loco Tct ha organizzato una serata di ballo e animazione rivolta ai giovani per il 2 marzo, assumendo a suo carico, in collaborazione con la Positive Mood Project, tutti gli aspetti organizzativi, oneri e responsabilità inerenti la manifestazione: cachet artisti e relativi oneri tutti; service audio, video, logistica, allestimenti, dislocazione di quanto necessario; tappeto di protezione del parquet; eventuali oneri per la commissione di vigilanza pubblico spettacolo; Siae; pratiche e oneri legati all’acquisizione delle licenze e autorizzazioni per somministrazione alimenti e bevande, pubblico spettacolo, sicurezza pubblica; vigilanza sicurezza e antincendio, assicurazione per danni a persone e cose; operazioni di pulizia della struttura entro le 12 del 3 marzo; smontaggio del palco la mattina del 6 marzo. Sempre con delibera n.50 l’Amministrazione comunale ha deciso di organizzare due pomeriggi per bambini, ragazzi e famiglie nei giorni 3 e 5 marzo, con ingresso gratuito, prevedendo una spesa pari a 6mila euro. La Copagri, Confederazione dei Produttori Agricoli di Macerata, in collaborazione con la Cna, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa di Macerata, ha proposto all’Amministrazione comunale di organizzare e gestire, per la corrente annualità, la manifestazione “Le piazzette dei mestieri e dei sapori”. L’iniziativa, nata nel 2014 in occasione della TolentinoExpo, si pone l’obiettivo di promuovere e far conoscere ai consumatori, i prodotti tipici locali collocandoli nello scenario delle più belle piazze delle città. L’evento consiste nell’allestimento nel centro storico e precisamente in piazza della Libertà, di una mostra mercato alla quale si affiancano degustazioni, mini corsi, dimostrazioni di antichi mestieri, artisti di strada e musica dal vivo, così da creare un format capace di attrarre numerosi visitatori che vogliono apprezzare i prodotti e le specialità tradizionali del territorio. Considerati il valore sociale e l’importanza del progetto, anche su proposta del sindaco, la Giunta con delibera n.49 ha concesso il patrocinio del comune; la fornitura di energia elettrica con spese a carico dell’Amministrazione comunale; l’esonero dal pagamento della Tosap nella misura e nei tempi previsti dalle norme che regolano la materia. La mostra ci sarà il: 10 febbraio, 10 marzo, 14 aprile, 12 maggio, 9 giugno, 14 luglio, 11 agosto, 8 settembre, 13 ottobre, 10 novembre, 8 dicembre. La manifestazione sarà organizzata e gestita dalla Copagri con la Cna. Con delibera n.47 è stato autorizzato l’affitto dell’area pertinenziale all’ex scuola rurale di Sant’Angelo di proprietà dell’Istituto Diocesano, per il sostentamento del clero della Diocesi di Macerata, per una superficie di metri quadrati 1780, al fine di poter consentire l’intervento di ristrutturazione edilizia dell’edificio ex scuola rurale di Sant’Angelo per la realizzazione delle 4 unità abitative da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione a causa

del sisma del 2016, in alternativa alle Sae. E’ stato stabilito il canone di locazione annuale di 300 euro per la durata pari al perfezionamento dell’iter amministrativo di compravendita dell’area medesima da parte dell’ente.

del comune, nonché la messa a disposizione degli organizzatori del palco. L’organizzazione dello street food si impegna a coinvolgere le attività di somministrazione locali che chiedono di poter prender parte alla manifestazione.

Con atto n.46 è stato espresso indirizzo positivo alla partecipazione del comune alla Bit, Borsa Internazionale del Turismo, a Milano, prevedendo una spesa pari a 1.100 euro per stampati e altre azioni promozionali.

Approvato con delibera n.36 anche il progetto esecutivo dell’intervento “Ricostruzione pubblica – sisma 2016 – ocsr 27/2017 – misure in materia di riparazione del patrimonio edilizio pubblico suscettibile di destinazione abitativa – opere di ristrutturazione edificio “Ospedaletto dei pellegrini sulla via Lauretana” per realizzazione alloggi Erp” redatto dall’architetto Giampiero Calcaterra e dal geologo Ivan Losego il cui quadro economico ammonta ad un importo complessivo 610mila euro. Nell’edificio vengono ricavate quattro unità abitative.

La Giunta con delibera n.45 ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per l’intervento di “Realizzazione di 40 alloggi di Erp in sostituzione delle Sae” elaborato dall’architetto Ubaldo Severini e il relativo quadro economico ammontante a 7.607.602,72 euro comprensivo delle spese per l’acquisizione dell’area ammontanti a 1.625mila euro. Il progetto è stato trasmesso all’Erap Marche ed ai sensi della convenzione sottoscritta tra l’ente e il comune dovrà essere redatto entro 75 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di approvazione dello stesso. L’intero onere economico dell’intervento, comprensivo dei costi da sostenere a titolo di rimborso per le attività dell’Erap, sarà finanziato con i fondi stanziati allo scopo dalla Ragione Marche nell’ambito della variazione al bilancio preventivo 2017 e triennale 2017/2019. Infatti è volontà del comune di realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione in seguito al sisma iniziato nell’agosto 2016 e, a tal fine, l’ente si è attivato sia per l’individuazione delle aree da destinare alla realizzazione degli alloggi, sia per reperire finanziamenti per la loro realizzazione. A tal proposito è stata reperita, tra le altre, l’area privata in contrada Pace per una superficie complessiva di 3.125 metri quadrati per la realizzazione di un nuovo edificio per un totale iniziale di 30 alloggi rimodulati poi in 40, a parità del numero complessivo degli alloggi finanziabili ed è stato stipulato il contratto preliminare per l’acquisto della stessa.

La Giunta ha approvato con atto n.35 del 4 febbraio 2019 il progetto esecutivo dell’intervento “Ricostruzione pubblica - sisma 2016 – ocsr 27/2017 – misure in materia di riparazione del patrimonio edilizio pubblico suscettibile di destinazione abitativa - opere di ristrutturazione edificio “ex scuola Paterno” per la realizzazione alloggi Erp” redatto dal geometra Sergio Maccari, dall’ingegnere Henry Gullini e dal geologo Stefano Palpacelli il cui quadro economico ammonta ad un importo complessivo di 630mila euro. Nella struttura vengono ricavate quattro unità abitative, oltre a un ascensore esterno. La Giunta con atto n.34 ha deliberato l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per l’intervento di “Realizzazione di due edifici per complessivi di 16 alloggi di Erp in sostituzione delle Sae” elaborato dall’ingegnere Fabio Ciferri dell’Ufficio tecnico dell’Erap Marche presidio di Fermo e il relativo quadro economico ammontante a 2.850.596,21 euro, comprensivo delle spese per la monetizzazione dell’area ammontanti a 609.375. E’ stata reperita, tra le altre, un’area per una superficie complessiva di 2.815 metri quadrati per la realizzazione di un nuovo edificio in via VIII Marzo per un totale iniziale di n.26 alloggi rimodulati poi in n.16, a parità del numero complessivo degli alloggi finanziabili. In base alle previsioni del vigente Prg, l’area in questione era stata individuata come zona di espansione da utilizzare per l’insediamento di edilizia residenziale pubblica ricompresa nel piano particolareggiato.

La Giunta con atto n.43 ha deliberato di sostenere la “Rappresentazione della Passione di Cristo alla Bura” concedendo il patrocinio e facendo assumere a carico dell’ente gli oneri per allacci provvisori e fornitura di energia elettrica. E’ stato concesso anche un contributo finanziario di 3.500 euro per l’edizione 2019, a parziale copertura delle spese organizzative dell’evento La Giunta ha approvato con atto organizzato dall’associazione “Don n.33 il progetto di fattibilità tecnica Primo Minnoni”. ed economica per l’intervento di “Realizzazione di n.8 alloggi Erp nel La Giunta ha autorizzato, con l’atto comune in sostituzione delle Sae” deliberativo n.42, lo svolgimento elaborato dai progettisti incaricati della manifestazione “Street dall’Erap Marche presidio di Fermo Food Festival” che prevede la e il relativo quadro economico partecipazione di 20 espositori da ammontante a 1.150mila euro dislocare in piazza della Libertà. comprensivo delle spese per L’inizio degli allestimenti è dalle 6 l’acquisto dell’area. A seguito di del 25 aprile, mentre lo smontaggio attuazione del procedimento per deve essere effettuato entro le 12 addivenire all’acquisto dell’area, del 29 aprile. L’esercizio giornaliero acquisita la valutazione del valore della manifestazione va dalle 8 di mercato da parte dell’Agenzia all’1 dei giorni 25, 26, 27, 28 aprile, delle entrate – Ufficio del Territorio mentre l’intrattenimento orchestrale di Macerata, con atto notarile dalle 20 all’1 dei suddetti giorni. è stato stipulato il contratto di Inoltre è stato concesso alla compravendita dell’area al costo di manifestazione il patrocinio gratuito 80mila euro.


15

IGOR STYLE A SANREMO 2019

Tutto questo è Sanremo! Esperienza bellissima con i miei e vostri vip. Vi aspetto in viale della Repubblica14. Tel. 0733 968939 Cel. 334 2768529

Alessandro Massi: considerazioni sulla revoca delle deleghe L’ex assessore Alessandro Massi esterna tutta la sua amarezza dopo il ritiro delle deleghe e si toglie qualche sassolino dalle scarpe. E lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa alla presenza di rappresentanti di Tolentino popolare tra i quali Emanuele Della Ceca, commercianti, ex assessore Alessia Pupo. Oltre al primo cittadino, ha attaccato Silvia Tatò, ora assessore al suo posto ed Andrea Crocenzi. Ha poi annunciato l’espulsione dal gruppo Tolentino popolare, lista civica che ha avuto il 12% nelle ultime elezioni, diventata poi

associazione, di Tatò e Crocenzi. Entrambi non rappresentano più il gruppo in assise. «Ho sostenuto – ha affermato Massi tutte le scelte dell’Amministrazione comunale meno il trasferimento della scuola Don Bosco. Sul mancato confronto in maggioranza dico invece che c’è stato». Massi ha elencato tutti gli appuntamenti in cui si è parlato della questione in giunta e non. Ha fatto riferimento anche a quanto capitato alla collega Pupo affermando che Giuseppe Pezzanesi valorizza i ricattatori perché ha bisogno di voti in Consiglio comunale. «Mi ha chiamato – ha aggiunto - la segretaria, la quarta che il sindaco ha cambiato, dieci minuti prima della conferenza stampa per comunicarmi la revoca delle deleghe. Il tutto per non affrontare il problema della scuola la cui scelta coinvolgerà il futuro della città. Credo che la Don Bosco debba rimanere al suo posto e dispongo di elementi concreti a sostegno del suo recupero.

Sul trasferimento sindaco, vice e resto, hanno già deciso. Mi sarebbe bastato assecondarlo per mantenere al sicuro la carica. Non è da me, chi concepisce la politica in questo modo è finito. La mia colpa, hanno detto, è quella di aver usato la testa e di essere il paladino del centro. Se usi la testa ti fa fuori. Il rispetto reciproco delle opinioni, comunque, va salvaguardato. A me non dispiace aver perso la poltrona, ma è triste l’atteggiamento umano che ho visto in alcuni, che evidenzia un teatrino di basso livello. Diffido sindaco, vice, giunta, consiglieri ad affermare che passerò con il Pd. La falsità di Tatò e Crocenzi poi è disarmante: smentiscono di essersi confrontati con noi quando il gruppo si è riunito già dalla prima settimana di gennaio per discutere della scuola, forse non ricordano anche di essere stati in silenzio per tutto il tempo. D’altra parte il futuro presidente del Consiglio Carmelo Ceselli, che ora va d’amore e d’accordo con il sindaco, fino a qualche mese fa partecipava alle conferenze del

di Carla Passacantando

M5s sulla vicenda della donazione dei 4milioni di euro. Pezzanesi ha escluso le componenti moderate dalla coalizione riuscendo nell’impresa di distruggere l’unità del centrodestra. Tolentino popolare e Forza italia sono state da sempre nel suo mirino. Probabilmente io e Pupo eravamo l’unico ostacolo alla sua ricerca di un treno per le elezioni regionali. L’Amministrazione si è trasformata in un poltronificio ed ormai è apartitica, le stanze del comune sono popolate solo da adepti del sindaco Pezzanesi». Ora, ha aggiunto il coordinatore della lista Diego Aloisi, la rappresentanza in assise è affidata a Leonardo Salvatori. «Dalla revoca delle deleghe a Massi – ha dichiarato - non abbiamo avuto comunicazioni chiare da Tatò e Crocenzi sui contatti che avevano con il sindaco”. Fabio Montemari, segretario amministrativo, ha concluso «chiedo a Pezzanesi se farà con la Tatò ciò che ha fatto con la Pupo non avendo il nuovo assessore nessun consigliere in assise».


16

spazio autogestito

PRIMARIE PD A TOLENTINO

Anche a Tolentino, come in tutta Italia, il 3 marzo è stata una bellissima giornata per chi ha a cuore la buona politica ed il futuro del nostro paese. Una grande partecipazione, al di sopra delle aspettative, che ha visto impegnati tanti volontari nella organizzazione delle primarie per la elezione del nuovo segretario nazionale del PD. Quella di domenica è stata

una grande giornata di democrazia; con le primarie è iniziata una grande costituente di popolo per l’alternativa. A vincere è stato tutto il PD e tanti cittadini che hanno voglia di reagire e desiderano un governo diverso da quello Lega-5S. Nelle marche hanno votato 38.813 sostenitori e, come in tutta Italia, il maggior risultato è stato ottenuto da Zingaretti che ha avuto il 66,12% dei voti, seguono Martina con il 18,36% e Giachetti con il 16,73%; a Tolentino l’affluenza è stata di 421

votanti, dove Zingaretti è risultato il più votato con 261 voti (62%), seguito da Giachetti con 109 voti (26%) e da Martina con 49 voti (12%). Adesso dobbiamo andare avanti tutti insieme e uniti per l’Italia. Il Partito Democratico è l’unica speranza attorno alla quale costruire un nuovo progetto per il paese.

mente una nuova sede del Partito inaugurata con grande partecipazione sabato 2 marzo.

Il nostro rinnovato impegno è quello di una sempre maggiore presenza nella vita politica della nostra città capace di ascoltare i cittadini e rimettere al centro i loro reali bisogni. Il popolo della sinistra c’è e vuole ripartire, come in Italia, A Tolentino, dopo il terremo- anche a Tolentino. to del 2016 che ha reso inagibile la vecchia sede, grazie al lavoro di alcuni iscritti e simpatizzanti, abbiamo final-

OSPEDALE DI TOLENTINO: pubblicazione del bando per il progettista E’ pronto il bando per individuare il professionista che realizzerà il progetto esecutivo del nuovo ospedale “Santissimo Salvatore” di Tolentino. Una volta inviato all’Amac, Agenzia nazionale anti corruzione, per la dovuta verifica, il bando ritornerà in Regione Marche. «A quel punto si procederà con la pubblicazione che è quindi imminente – dice Alessandro Maccioni, direttore generale dell’Area vasta 3 di Macerata – e proprio qualche giorno fa è stata indetta una riunione per affrontare la questione. I lavori potrebbero iniziare tra circa un anno. Nel prossimo mese di settembre, inoltre, potrebbe essere pubblicato il bando per l’affidamento dell’intervento. Per eseguire i lavori ci vorranno un paio di anni. Una volta aperto il cantiere si procederà con la demolizione, poi con la realizzazione dello stabile ed infine con i collaudi. La struttura potrebbe essere pronta tra tre o quattro anni».

Una volta realizzato il nuovo ospedale si darà, in base ad un accordo, in comodato un’area per consentire al comune di Tolentino di creare la nuova casa di riposo all’interno dell’attuale zona ospedaliera che quindi seguirà un iter diverso i cui lavori per realizzare la struttura dovrebbero essere avviati dopo l’ultimazione del nuovo ospedale. La casa di riposo sorgerà dove ora è il distretto sanitario. Alessandro Maccioni con il suo staff sta operando per proseguire il rinnovo tecnologico in tutta l’area vasta 3, con il miglioramento delle strutture sanitarie e degli ospedali di comunità. «Proprio qualche giorno fa è stato inaugurato un nuovo mammografo, nonché il tavolo stereotassico. Questi ultimi due strumenti, di ultimissima generazione e digitali, sono stati installati all’interno del reparto di Radiologia dell’ospedale di Macerata. Abbiamo poi inaugurato un’attrezzatura che ci è stata donata

dalla Giessegi di Appignano. Si tratta di un analizzatore di biologia molecolare che serve per avere indicazioni rispetto all’efficacia o meno delle cure chemioterapiche». E’ uno strumento molto costoso e raro nella sanità italiana.

Sta di fatto che è l’unico nelle Marche e tra i pochi in Italia. Sarà a disposizione di tutto il sistema sanitario regionale. E’ stato installato nel Reparto di Oncologia dell’ospedale di Macerata ed sarà attivo dal mese di aprile.


17

spazio autogestito

O CON ME O CONTRO DI ME Lo scorso mese di febbraio abbiamo avuto la prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, di come Pezzanesi intende il suo mandato da Sindaco: o con me o contro di me! Partiamo dalla vicenda del “defenestramento” dei due assessori Massi e Pupo per cercare di capire come stanno le cose in città e quali equilibri si prospettano. I due consiglieri comunali Tatò e Crocenzi eletti nella fila di Tolentino Popolare già a partire dalla campagna elettorale si erano eretti a baluardi e difensori del centro storico della città, ma Pezzanesi in un atto di imperio ha deciso che sposterà il plesso Don Bosco alla periferia est, nelle sue intenzioni vicino ad un fantomatico Campus, se così lo vogliamo chiamare, che ancora bene non si capisce quando verrà realizzato. Ci si aspetterebbe che chi ha combattuto perché la scuola restasse in centro (ndr Tatò e Crocenzi) portasse avanti le proprie idee? Invece ci siamo stupiti nel vedere i due consiglieri votare contro la mozione di minoranza del PD che impegnava il Comune a ridiscutere la situazione. In completo e totale ossequio al Sindaco i due non hanno nemmeno provato ad astenersi dalla votazione! Successivamente hanno dichiarato che intendono restare sal-

damente in maggioranza ma continueranno a portare avanti le loro idee “in modo conciliativo”, in particolare la oramai ex consigliera Tatò ha dichiarato lo scorso 25 febbraio di sentirsi “spaesata” per quanto accaduto ad Alessandro Massi ma non si è sbilanciava in merito al suo possibile passaggio in Giunta al posto dello stesso. Però poi sappiamo tutti come è andata a finire …il 2 marzo è stata nominata Assessore alla Cultura e Istruzione (quest’ultima delega era proprio una di quelle che portava avanti Massi), una situazione quest’ultima che definire indecorosa è un pallido eufemismo. Ora dovrebbero spiegarci come si può conciliare questa differenza di vedute. Capiamo che il richiamo della poltrona di assessore lasciato vuoto dal loro leader era forte, ma a tutto c’è un limite. Consiglieri siete per lasciare la scuola in centro o portarla via? La domanda è semplice e la risposta dovrebbe esserlo altrettanto. Ora vedremo quali proposte in merito porteranno avanti Andrea Crocenzi (capogruppo) e il probabile neo consigliere Leonardo Salvatori (primo dei non eletti). Ricordiamo a tutti che oramai dal 2016 parte del plesso Don Bosco è chiuso (il primo piano) per i danni ai controsoffitti dovuti al sisma e con una cifra modica potrebbe essere sistemato e far rientrare tutti quegli studenti che sono ospitati nello spazio ‘815 con un notevole aggravio per le casse comunali.

Pezzanesi vorrebbe trasformare lo stabile Razionalista in modo da ospitare la casa di riposo, ma questo comporterebbe ancor più lo spopolamento del centro cittadino in cui il commercio già langue, quello stesso commercio che il consigliere Crocenzi con la sua delega dovrebbe seguire e rivitalizzare. Di nuovo siamo a chiederci quali idee Tolentino Popolare ha in mente per mettere mano a questi problemi? In questa intricata vicenda degna di una Soap Opera degli anni ‘80 si inserisce il comunicato ufficiale rilasciato dal direttivo della lista civica Tolentino Popolare che riferendosi a Pezzanesi esprime “rammarico nel constatare che mantenere le promesse elettorali e salvaguardare il centro storico non equivalga a fare il bene dei cittadini stessi”. Già qualche mese fa si erano manifestate delle problematiche con il comitato dei commercianti che dopo qualche trattativa è tornato a più miti consigli con l›amministrazione. Oggi che il rischio di abbandono del centro si fa sempre più probabile torneranno a manifestare il loro dissenso? Ci sembra che tutto questo sia una mancanza di rispetto e di deontologia politica da parte dei consiglieri di Tolentino Popolare, i quali non hanno perso occasione di dimostrare il loro attaccamento alla poltrona e alla carriera politica, rinnegando completamente il lavoro svolto dall’ex assessore

Massi, arrivando ad accusarlo di mancata condivisione. Come mai parlano di questi problemi solo ora? Inoltre ci meravigliamo del fatto che sia Ceselli il potenziale presidente del consiglio comunale, in quanto fino a ieri con noi dimostrava, fuori dalle aule consiliari, grandissime perplessità nei confronti di Pezzanesi. Tutti questi giochi di palazzo hanno il sapore di una astuta mossa per rinsaldare la maggioranza che stava cominciando a scricchiolare dopo appena due anni. I Consiglieri Comunali MoVimento 5 Stelle Tolentino

Noi del centro storico e il Campus scolastico Primo febbraio, trovato l’accordo per la realizzazione del “CAMPUS SCOLASTICO”. Il progetto di delocalizzazione degli Istituti superiori, è una realtà, notizia da noi accolta con moderata soddisfazione e perplessità già manifestate all’Amministrazione con la “CAMPUS O PLESSO SCOLASTICO, vogliamo dire la nostra”. Perplessità motivate, di non assoluta chiusura, nel caso poi l’operazione venga completata da un progetto urbanistico finalizzato alla riorganizzazione del tessuto socio-cultuale, commerciale e dei servizi, nel centro storico. Perplessità derivate da un esame attento della situazione che si sarebbe venuta a creare e delle sue conseguenze con la delocalizzazione per arrivare ad un confronto e una riflessione che credevamo fosse necessaria. Questo perché è opinione ormai diffusa di quanto sia importante, nel contesto della vita quotidiana, la partecipazione dei cittadini nella costruzione d’iniziative o progetti, non solo come semplici spettatori, ma anche come veri co-progettisti. Come nel 2017, le nostre proposte oggi si concentrano sugli edifici interessati alla delocalizzazione, le storiche sedi degli Istituti che con il CAMPUS potrebbero rimanere per lungo tempo dismesse (vedi Istituto F. Filelfo) e su altri ambiti che necessitano di progetti di recupero e riqualificazione. I due edifici ristrutturati permetterebbero una riconversione come “CENTRI

POLIFUNZIONALI” d’innovazione e rigenerazione sociale, con molteplici opportunità al servizio della città, e riferimento per imprenditori, turisti, residenti e per la popolazione dell’entroterra. Ecco le nostre proposte-idee per definire l’uso degli edifici e spazi adiacenti: - locali per attività delle associazioni, per la promozione turistica, spazi lavoro (per giovani imprese e start-up); - laboratori di arti e mestieri (dedicati alla promozione delle nostre attività artigianali e per l’ integrazione al mondo del lavoro); - spazi ricreativi e aggregativi, per mostre d’arte, attività espositive, outlet per promozione attività produttive (artigianato, mestieri del passato come piccola pelletteria ecc). Gli altri ambiti oggetto della nostra proposta: la riqualificazione delle Piazze storiche che devono essere pensate come luogo fondamentale dell’incontro e dello scambio sociale, culturale e delle tradizioni. Per le nostre piazze più importanti, avvertiamo la necessità di progetti di conservazione e rimodulazione con arredo urbano funzionale, affinche ritornino a essere il centro vitale della città. - La riqualificazione di spazi urbani. Come ad esempio la “demolizione del muro perimetrale presso Ist. Filelfo“, già proposto nel 2014, recuperando l’ambito urbano, come luogo ideale per i momenti di sosta e d’aggregazione che costituirebbe un forte aggancio funzionale fra il centro storico e la par-

te Ovest della città e risolvendo alcune problematiche alla viabilità e mobilità pedonale, da P.zza Martiri di Montalto, per Via Parisani, fino alla Galleria Europa, verso l’area verde pubblico John Lennon. - La riqualificazione dell’area Fioretti. Un progetto importante, con una chiara vocazione: aprirsi verso il contesto urbano, creando nuove relazioni tra le componenti e le attività che operano, nella città. L’area così assumerebbe un ruolo di “centralità“ costituendo un vero e proprio fulcro aggregativo. - Una proposta dal passato: la rimodulazione di P.zza dell’Unità, vedi P.P.A.S. – VIABILITA’,SOSTA E ARREDO URBANO - Piano Rogano 2000. Questa prevede, una ridistribuzione dei parcheggi per la sosta breve, eliminazione della strada di attraversamento e il rinnovo dell’impianto arboreo, con un aumento di n. 25 posti auto.

riflessione, perché è in gioco il futuro della città e dei suoi abitanti. E’ in gioco l’equilibrio del sistema socio-economico del centro storico. Non si possono fare solo scelte dettate da emotività, o di indirizzo speculativo. La città è di tutti, ed è con tutti che l’Amministrazione deve confrontarsi. Scelte come queste riguardano tutti, grandi e piccoli e il loro futuro. Si deve agire nell’interesse generale sviluppando progetti finalizzati alla crescita omogenea e funzionale della città attraverso costruzione, ricostruzione, riqualificazione e non solo. Promuovere esclusivamente la direttrice ad espansione extraurbana con insediamenti periferici e/o delocalizzazione dei servizi, innescando un sistema ad esodo e contro esodo, questo no! Il sistema della scuola Primaria deve rimanere nel centro storico, anche in relazione a quanto dettato da Decreto Ministeriale 18/12/1975 (NORME TECNICHE: Prag. 1.1. Localizzazione della scuola - 1.1.2. – condizioni ambientali - 1.1.3. Le distanze ed i tempi di percorrenza).

Per concludere, il nostro intervento si concentra su quanto emerso negli ultimi giorni, ovvero l’ipotesi di “delocalizzazione della scuola Primaria Don Bosco“ fuori dal centro storico e una riconversione dell’edificio a servizio ospitalità per anziani. La proposta, provoca in tutti noi, residenti e operatori economici, stupore e preoccupazione. Questa a nostro avviso è una proposta che avrebbe bisogno di essere ben discussa, e come già abbiamo detto, avviare un momento di Consiglio di Quartiere Centro Storico


18

Sonia Dignani: il rapporto umano come bene prezioso COMUNICARE di Solidea Vitali

51 anni, diplomata all’Istituto Tecnico Commerciale, Sonia è attualmente Consigliere Comunale della Lega Nord.

degli affetti più cari. Anche l’ambito lavorativo ha subìto un’evoluzione con un chiaro trend negativo, però. Il mercato immobiliare, dopo il sisma che ha colpito il nostro territorio si è bloccato. In certi casi c’è poco da pensare e l’autocommiserazione serve a poco. È necessario rimboccarsi le maniche e darsi da fare». Eclettica, solare e pronta a sorridere perché con il sorriso, sostiene, la forza aumenta. Schietta, non ama il “detto e non detto”, preferisce il chiarimento diretto, anche se a volte può essere rischioso. Per il fatto che la verità può ferire di più rispetto a una bugia o perché, in alcuni casi, ci si sente più protetti dietro al non sapere. «Mi fido delle persone e mi concentro sulle loro qualità positive, tendo a non vedere la malafede e quando si manifesta penso a quanto poco valore diano, certe persone, ai rapporti umani».

«Prima di ricevere la proposta di candidarmi non avevo mai pensato alla politica. In realtà, ad oggi, posso dire che è un’esperienza di responsabilità e formazione. Sto imparando molte cose perché la politica vissuta in prima persona è diversa da quello che può apparire all’esterno. Bisogna avere l’umiltà di ascoltare e apprendere quando non si hanno nozioni specifiche e la capacità di farle proprie per metterle al servizio della comunità. La mia concezione della politica è espressa dalla regola del “buon padre di famiglia”. Quale padre farebbe del male ai propri figli e alla famiglia in generale? Ecco, questo è il senso che ha la In un caffè del dopo pranzo, politica per me». Sonia racconta la sua personalità, sfumature della Sonia è agente immobiliare sua vita e le emozioni che presso l’Agenzia Project e passano attraverso l’esempio segretaria nel Centro Dentale della sua famiglia, di mamma Giulia. Dina e papà Vincenzo. Di un «A 45 anni ho vissuto un amore che dura da 53 anni, momento particolare della mia che supera gli acciacchi e vita, una fase di transizione che si rafforza. Basta vedere che ha richiesto una buona una carezza per capire il vero dose di coraggio, che ho senso di una vita a due. affrontato grazie al sostegno «Non è un caso se tutti i miei di mia sorella Simona e lavori si svolgono a contatto

con la gente. Credo che tra le mie qualità ci sia l’empatia, la capacità di ascoltare e comprendere le esigenze degli altri. I giudizi non fanno per me, nessuno ha il diritto di giudicare perché nessuno può comprendere fino in fondo le esperienze e i sentimenti degli altri. Anche dietro al più bello dei sorrisi ci può stare un dolore e il rispetto è la prima regola da seguire. Sono altruista per natura, ma è anche vero che c’è un punto in cui questa qualità diventa difetto. Ed è quando gli altri si approfittano della generosità». La cura esteriore è una forma di rispetto verso la propria persona. Sonia non ama la trascuratezza, il lasciarsi andare perché in qualche modo rispecchia il far prevalere pensieri negativi. Cura la sua alimentazione; walking, jogging, palestra e sci sono le sue passioni. S’informa attraverso i quotidiani.

esempio, ai rapporti d’amicizia dei miei genitori. Due o tre famiglie che diventano una, che si sostengono e vivono momenti belli e brutti, come un tutt’uno. C’era una profondità di sentimenti che oggi è difficile trovare. La vita mi ha insegnato che non sempre puoi vivere e mantenere valori fondamentali come la famiglia e l’amore; mi ha insegnato che le cadute non sempre puoi evitarle, ma è solo attraverso queste esperienze che oggi mi sento una donna coraggiosa, forte e combattiva. Sento di esserlo anche nei momenti “no”, gli stessi che ti confermano di essere vera». E c’è Martina, sua figlia, 21 anni, iscritta alla Cattolica di Roma, facoltà di Medicina. E c’è, negli occhi di Sonia e nella sua voce, l’orgoglio e la fierezza di una mamma.

- Sonia, come vedi la donna di oggi? - «Emancipata, pronta a lottare per realizzarsi come persona. Una combattività che purtroppo, quando si incontra con uomini incapaci di frenare il desiderio di supremazia e controllo, può costare cara». - L’amicizia e la capacità di rigenerarsi sono valori primari per Sonia. «L’amicizia è una grande risorsa, un dono “Le donne sostengono la metà quando puoi contare su del cielo”. persone speciali. Penso, per Proverbio cinese spazio autogestito

IL CAMPUS SCOLASTICO? MERITO DELLA REGIONE Al di là dei disaccordi e dei litigi interni alla maggioranza del governo cittadino su dove sia più giusto posizionarlo, in periferia o al centro, il campus scolastico sarà auspicabilmente, quando verrà realizzato, una bella e funzionale struttura. Sulla base delle dimensioni e con riferimento ai costi standard non è possibile riconoscere, senza assumersi gravi responsabilità, una spesa superiore ai 17 milioni e 500 mila euro e per tale motivo, di fronte alla richiesta della Provincia di un finanziamento per ben 20 milioni e 600 mila euro, l’ufficio ricostruzione della Regione ha sempre negato l’extra-costo. Tale esorbitante richiesta deriva dal progetto redatto dalla Provincia sulle indicazioni preliminari che il Comune di Tolentino ha sempre ostinatamente sostenuto. Questo ha provocato un “impasse“ con le parte ferme nelle loro posizioni, da una parte il Comune e la Provin-

cia che pretendevano di realizzare la struttura adducendo tali costi, dall’altra la Regione che si trovava, visti gli spazi progettati, nell’impossibilità amministrativa di concedere tutto quel denaro ed invitava a realizzare una struttura con costi al mq comparabili a quelli del resto d’Italia. Da parte sua il Comune pur di reperire il denaro mancante ha anche tentato la strada della società estera San Giovanni Bosco Arpa Foundation vicenda non ancora chiarita, che ha sollevato non poche polemiche e che forse rischiava di complicare ulteriormente la situazione. Sulla vicenda del campus, come in molte altre situazioni, l’amministrazione comunale, ancora una volta, stava dimostrando tutta la sua incapacità programmatica e amministrativa essendosi infilata in un “vicolo cieco” senza precedenti. Un pasticcio che ha fatto perdere molto tempo e che non si sarebbe risolto

se non fosse stato per la bontà della Regione che ha fatto quello che normalmente non è tenuta a fare, ossia dichiararsi pronta a metterci i soldi che mancano acquistando due edifici che diventeranno di proprietà regionale. Sia chiaro che ciò non è né dovuto né usuale, in quanto la Regione non ha alcun interesse nell’acquisire due immobili (l’Istituto professionale ed exRagioneria) che andranno completamente ristrutturati per essere adibiti a case popolari, pagando per essi la bellezza di circa 3 milioni e 100 mila euro. In buona sostanza se un giorno i nostri figli avranno il campus scolastico non è certo per l’ostinatezza dell’amministrazione comunale, che con il suo atteggiamento ha fatto perdere solo tempo, ma per la generosità di una amministrazione regionale che acquista immobili, di cui poteva benissimo fare a meno, pur di risolvere una

situazione che rischiava seriamente di restare bloccata chissà per quanto tempo ancora a discapito di centinaia di studenti e delle loro famiglie. Insomma, l’ennesima pezza all’amministrazione Pezzanesi. Sandro Bisonni Consigliere regionale delle Marche


19

A PROPOSITO DEI FARMACI CHE PRENDO… Verso Sera dott.Franco Belluigi

A proposito dei farmaci che prendo… Uno degli aspetti più importanti nell’uso dei farmaci è l’adesione consapevole alla terapia prescritta. Mentre durante il ricovero in ospedale è facile seguire lo schema prescritto perché ci sono i paramedici che si occupano della distribuzione , a domicilio invece spesso le cose si complicano! Prendere i farmaci non dovrebbe presentare difficoltà. Non è proprio così quando la persona è avanti con gli anni e vive da solo. Ci sono molte famiglie mononucleari, perlopiù rappresentate da anziani. Tutto ricade sulla loro possibilità di gestirsi e vi garantisco ( sono anziano anche io e non vivo solo in casa) che spesso non è facile ricordarsi di seguire fedelmente una terapia. E’ bene fare una precisazione, frutto di dati scientifici, per entrare nel vivo di questo argomento. Ci sono tre categorie di pazienti anziani: quelli che assumono farmaci come da prescrizione, quelli che li ritengono troppi e sovradosati e quindi fanno l’auto riduzione, quelli che sono convinti che più farmaci prendono e più efficace è la terapia. Punti fermi da rispettare: tenere presente che i farmaci oltre ad avere un effetto benefico possono presentare effetti collaterali che non

giovano a chi li assume, e questo soprattutto vale per i farmaci auto prescritti e che quindi sfuggono agli addetti ai lavori. Bisogna tenere sempre presente che fra i vari farmaci ci possono essere delle interazioni tali da annullare o da potenziare gli effetti terapeutici. E’ necessario guardare sempre la data di scadenza del farmaco e comunicare al proprio medico eventuali sintomi sopraggiunti in corso della terapia, non modificare le dosi prescritte se non concordate con il proprio medico. Qualcuno potrebbe eccepire e dire che queste notizie vengono fornite dal proprio medico. Questo è vero, ma è anche vero che spesso l’anziano tende all’automedicazione pensando di fare bene ed ignorando il percorso che ogni farmaco fa nel nostro corpo. Molte sono le variabili che intervengono nell’adesione ad una terapia e sono direttamente proporzionali al numero di farmaci prescritti, alle capacità intellettive della persona anziana e non per ultimo all’accettazione dell’assunzione dei farmaci prescritti. Una situazione che si verifica spesso è quella che, quando l’anziano non vedendo subito effetti positivi, tende ad aumentare la dose dei farmaci o a ridurre tali dosi o addirittura a sospendere la terapia stessa. Quanto affermo è sostenuto da dati scientifici che ci dicono che solo il 50% degli anziani aderisce alla terapia prescritta.

E anche bene sapere che quando una persona è avanti con gli anni (un modo garbato per dire quando una persona è vecchia) i suoi organi perdono parte della loro capacità funzionale e quindi non è più in grado di tollerare farmaci in eccesso creando problemi all’interno della terapia stessa. Fatte queste precisazioni vorrei suggerire alcuni consigli utili per una adeguata terapia a domicilio: a) Seguire fedelmente la terapia prescritta. b) E’ necessario rispettare gli orari di assunzione poiché l’assunzione è legata alle caratteristiche del farmaco. c) Rispettare la prescrizione che prevede che i farmaci possono essere presi tutti insieme o distanziati fra loro. d) Utilizzare una scatola con vari scomparti e programmare la terapia per una settimana intera

distribuendo i farmaci nei vari scomparti. Sembrerebbe facile, ma non è proprio cosi, quando soprattutto (lo abbiamo già detto) una persona è anziana ed è sola in casa. Spesso neanche il bugiardino aiuta a superare i dubbi che riguardano l’assunzione di un farmaco vuoi per tutto quello che c’è scritto, vuoi perché spesso è scritto con caratteri molto piccoli non facilmente leggibili da chi ha la vista ridotta. Allora concludendo queste annotazioni ci verrebbe da dire che i farmaci, che tanto ci aiutano a sopravvivere, qualche volta, se assunti in maniera inadeguata, possono essere di nocumento al nostro stato di salute. Da benedetti a maledetti il passo non è breve, ma potrebbe diventarlo. Di farmaci parla una persona che li ha studiati, li ha prescritti e ne prende tanti. Meditate gente e buon farmaco!

Riceviamo dall’Avv. Giovanni Foglia e pubblichiamo, in merito all’articolo del numero di gennaio di MPN intitolato “Tania Betucci e Samanta Ciurlanti, maestre decoratrici” basato sull’intervista rilasciata dalle due professioniste, la seguente richiesta di rettifica: “...le opere pittoriche effettuate al soffitto della chiesa di Sant’Eustachio di Belforte del Chienti ed all’interno del teatro Vaccaj di Tolentino sono state realizzate esclusivamente dalla ditta Alfart S.a.S. di Maria Foglia, sotto la direzione del Prof. Luigi Pisani, ed evidenziando come i meriti per l’attività svolta debbano essere attribuiti alla società mia assistita”.

SUCCESSO PER LA COMMEDIA DIALETTALE AL “DON BOSCO” Sold out per la commedia dialettale “I disokkupati”, proposta nell’ambito della rassegna approdata al cine teatro “Don Bosco” con l’obiettivo di portare in scena le caratteristiche peculiari del territorio per preservare la lingua dialettale e presentarla ai più giovani. La Compagnia Totò di Pollenza ha proposto l’opera di Paolo Carassai, sotto la regia di Aldo Pisani, per raccontare in maniera divertente gli ‘sconvolgimenti’ culturali e le lotte sociali che hanno attraversato l’Italia degli anni ‘70 nel territorio. Ed è stato un susseguirsi di risate grazie alla bravura degli attori. Silvio, Aldo Pisani e Nazzarè, Marco Scarponi, pur essendo rispettivamente ‘lu patró’ e ‘l’operaju’ in una fabbrica di mobili, sono legati da una fraterna amicizia che dura fin dall’infanzia. Un quadro apparentemente idilliaco che muta però radicalmente a causa di due eventi: il

ritorno a casa di Gualtiero, Paolo Carassai, cognato di Nazzarè, e l’ennesimo errore sul lavoro di Ernesto, Paolo Moretti, operaio imbranato che ne combina una dietro l’altra. La casa di Nazzarè è diventata allora teatro di una sommossa popolare in miniatura, che alla chiusura del sipario ha lasciato lo spettatore con un dubbio irrisolto: cambierà mai qualcosa? Il testo teatrale è un tentativo di smitizzare, addirittura ridicolizzare, tanto le assurde pretese dei padroni quanto le velleitarie reazioni degli operai, sorridere delle une e delle altre, accettando serenamente il fatto che poi, alla fine, tutto resta come era prima. Tanto divertimento quindi nel primo appuntamento della rassegna che è proseguita il 9 marzo con la Compagnia “Lucaroni” di Mogliano, per mettere in scena lo spettacolo scritto e diretto da Pietro Romagnoli, “Lu matri-

moniu a casa de Mengrè”, che rappresenta un vero decalogo di come si organizzavano le nozze nelle campagne del maceratese fino agli anni ‘60. La rassegna si chiude con un doppio appuntamento, il 23 ed il 24 marzo, rispettivamente alle 21.30 e alle 17.30, con la pièce teatrale scritta e diretta da Jacopo Cicconofri, interpretata dalla locale compagnia “Le mezze facce”: “Messi a nudo”,

liberamente tratta dal film di successo “Full Monty”. Il 17 marzo alle 17, a 20 anni dalla sua morte, il teatro “Don Bosco” ricorda Fabrizio De Andrè con un concerto, ripercorrendo i brani più significativi con il complesso “Caro De André”, capitanato da Carlo Bonanni. Per prevendita ed informazioni si può telefonare allo 0733/972220.


20

CICLOCOLLI STORICA 6/7 APRILE 2019 Nuovo appuntamento con la due giorni dedicata alla bicicletta anche quest’anno con un ricco programma. Sabato 6 pomeriggio ore 15:00 ritrovo in piazza Libertà per la passeggiata aperta a tutti, con qualsiasi tipo di bici, per i dintorni di Tolentino, al ritorno visita guidata al Teatro Vaccaj.

Alle ore 19:00 apertura mostra bici storiche nelle Grotte di Palazzo San Gallo e aperitivo. Ore 21:00 al Politeama spettacolo teatrale su Gino Bartali con ospiti illustri. Domenica 7 ore 08:00 piazza della Libertà apertura mercatino con bici e ricambi vintage, ore 08:30 partenza Ciclostorica che attraverserà i

paesi dell’alto maceratese per fare ritorno alle 13:00 circa. Aspettando i ciclostorici dalle ore 09:30 la piazza sarà a disposizione dei bambini che sotto l’occhio vigile di istruttori potranno imparare le regole basilari per andare in bici divertendosi. Info tel. 3381503448 www.ciclocolli.it

ADDIO A “LU CAFFETTA’” Addio a Mario Brandi, l’ex barista di 88 anni, per gli amici “lu caffettà”. Era un omaccione grande e grosso, ma cordiale e gioviale come pochi. Aveva trascorso vent’anni o

quasi nei bar. Il tolentinate per anni aveva gestito il bar lungo via Roma e poi si era trasferito in via De Gasperi di Tolentino per condurlo insieme ai figli. All’epoca era un punto di ri-

trovo di molti giovani. Si era dedicato alla famiglia, alla moglie ed ai figli, al lavoro, alla terra, ai clienti con i quali al bar giocava a carte. Era una forza della natura. Ciao Mario.

ADDIO ALLO STORICO BARISTA LANFRANCO PISTACCHI, “ARBI’” Sgomento in città per la morte dello storico barista Lanfranco Pistacchi, Arbì per gli amici. Il tolentinate di 71 anni è deceduto all’ospedale di Macerata, dove era stato ricoverato per un malore. L’uomo era molto conosciuto in città e non solo per la sua attività. Per molti anni aveva gestito il

FRONTE MARE!! – Porto Sant’Elpidio - Bellissimo Appartamento di 90 mq al 2° di 3 Piani, servito da ascensore, in zona residenziale, a 50 mt dalla spiaggia, così composto: Ingresso, Cucina con accesso al terrazzo Ovest, locale lavanderia, disimpegno. Zona notte composta da 2 Camere matrimoniali con accesso al terrazzo vista mare 2 Bagni, parquet infissi ottimi, doppi vetri, aria condizionata, video citofono e posto auto assegnato. Euro 220.000.

Bar Pistacchi, in corso Giuseppe Garibaldi, poco lontano da piazza della Libertà. E da circa tre anni aveva lasciato il lavoro cedendo l’attività al figlio Emanuele ed al nipote Marco. Da qualche tempo però a gestire il bar è solamente Emanuele. Era sempre disponibile con gli altri.

Era simpatico, professionale, sempre pronto con le battute scherzose. Era un grande amico per tutti. Lanfranco Pistacchi, lascia i figli Emanuele e Massimo, il fratello Giulio con il quale aveva lavorato per tanti anni al bar, i nipoti Barbara e Marco e tanto vuoto nel cuore di chi lo conosceva.

Tolentino - Ville Indipendenti, prossima realizzazione primavera 2019, progetto innovativo di bio edilizia agevolata, possibile contributo di € 25.000 dalla Regione. Metrature da 115 mq più 20 mq di pergolato coperto, 11 mq di porticato, garage di mq 20, completa la proprietà un esclusivo giardino di mq 700! Mutuo trentennale per 80% a tasso max 2%. Anticipo di 55.000 euro , consegna dopo un anno dalla stipula del contratto. Classe A € 260.000 Rif.I44T

MARE - Porto Sant’Elpidio. Bellissimo Appartamento mq 115 di recentissima costruzione al 1° Piano servito con ascensore, in Palazzina di 2 Piani, inserito in un contesto residenziale, a poca distanza dal mare. Così composto: Soggiorno con terrazzo,Cucina, 2 Camere Matrimoniali, una con Balcone, 1 Camera Singola, 2 Bagni, doppi vetri, persiane in alluminio, ottime rifiniture interne. Garage mq 35, interno. Libero da fino a maggio. € 205.000

Tolentino – Vendesi n. 2 Terreni agricoli di Ettari 4,5 con 240 piante di ulivo in piena produttività e Ettari 4. Tolentino - Vendesi Negozio/Ufficio mq 80, piano terra con bagno e vetrine, ottima posizione. Tolentino - Affittasi Complesso Industriale ottima visibilità,ristrutturato a nuovo, impianti nuovi, composto da: 1)Piano Terra-Ampio locale espositivo mq 500 con vetrine lato stradale. Uffici 220 mq, Appartamento mq 140; 2)Piano Primo servito con montacarichi industriale,mq da 800 a 1000. Ampio parcheggio. Tolentino – Affittasi Capannone(frazionabile) di mq 500 zona ind.le sud. Tolentino -Vendesi Intero Immobile Commerciale, MQ 1400, il piano terra (mq 700) è già a reddito perchè affittato. TREIA – ZONA S.LORENZO, Vendesi n.2 Terreni agricoli di Ettari 17 e ETTARI 9, ottima posizione!! CACCAMO DI Serrapetrona – Vendesi Terreno edificabile mq 9000 con IF 1,5 per REALIZZARE STRUTTURE PER ATTIVITA’ COMMERCIALI, (P.P.4/R1), ART.34, completa la proprietà mq 2.470 ad uso agricolo.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.