Multiradio Press News marzo 2018

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di Carla Passacantando

Marzo è il mese dedicato alla donna. Si organizzano, in particolare nella giornata dell’8, eventi per offrire spunti di riflessione sul mondo femminile. Sono momenti importanti per ricordare i traguardi raggiunti dalle donne nel corso del tempo, ma anche per fare il punto sulla strada ancora da percorrere. Abbiamo così voluto dedicare questo spazio ad una donna tolentinate che occupa un importante posto nel mondo della scuola conquistato con sacrifici ed impegno. Una carriera di tutto rispetto per Mara Amico. Elegante e simpatica è una donna di carattere che sa quel che vuole. Opera da tempo nel mondo della scuola e da alcuni anni la tolentinate è dirigente dell’istituto comprensivo “Giuseppe Lucatelli” di Tolentino. Con enorme piacere ci ha portati nel suo mondo. segue...

editoriale

di Carla Passacantando

Tutti sappiamo cosa è successo con le ultime elezioni politiche così ci chiediamo cosa accadrà ai terremotati, quanto tempo ci vorrà per avviare la ricostruzione post sisma. A riguardo abbiamo voluto conoscere l’opinione del sindaco Giuseppe Pezzanesi. «Mi auguro che il presidente della Repubblica scelga saggiamente a chi affidare l’incarico per formare il Governo. A seconda di chi sarà ci potrebbe essere una continuazione o purtroppo un blocco su tutta quella che è la procedura inerente l’emergenza sismica. Spero che chiunque avrà l’incarico non interrompa i meccanismi che fino ad oggi hanno dato anche effetti positivi e che il presidente della Repubblica intervenga, in attesa di un Governo chiaro e sicuro, per non permettere il blocco della procedura dell’emergenza. Il Governo che si formerà dovrà lasciare in piedi la procedura sisma sulla falsa riga di ciò che è stato fatto fino ad oggi perché altrimenti si butterebbe un lavoro enorme ed i cittadini sprofonderebbero nel baratro. Ad oggi abbiamo lavorato molto e contestato tanto. Sulle procedure dell’edilizia privata ora abbiamo riferimenti ed obiettivi precisi da perseguire. Sarebbe un dramma se ci bloccassero questo meccanismo. Finché non ci sarà un Governo stabile bisognerà mandare avanti la procedura come è stato fatto fino ad oggi altrimenti ci saranno danni enormi». Buona lettura. MPN marzo 2018

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Anno XII n. 2 - marzo 2018 - numero chiuso in redazione 6/3/2018 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

MARA AMICO: DONNA DI SCUOLA


...segue dalla prima

Mara Amico ha assunto un ruolo importante nel mondo della scuola. «Ho iniziato ad insegnare, facendo le prime supplenze, a 24 anni nella scuola primaria. Per cinque anni, una volta assunta a tempo indeterminato, ho lavorato come docente specializzata con bambini con disabilità. Ho poi ottenuto il passaggio alla scuola primaria insegnando quasi sempre nell’ambito logico matematico. Nel corso degli anni si sono quindi susseguite diverse generazioni di bambini. Bambini che oramai sono grandi, molti di loro quando li incontro mi salutano, ma a volte mi capita di non riconoscerli. Da questa mia prima vita che definisco normale sono passata alla seconda, nel 2012, dopo aver superato il concorso come dirigente scolastico. Per due anni ho diretto l’Istituto Professionale di Stato per l’industria e l’artigianato “Renzo Frau” di Sarnano, che ha anche una sede a Tolentino. È stata una esperienza difficilissima, ma bellissima e ricchissima dal punto di vista professionale. L’incontro con gli studenti e con i docenti mi è servito moltissimo. Tali istituti sono scuole all’avanguardia e di frontiera perché molto spesso sono frequentati da ragazzi e ragazze con problemi e che vedono in quella scuola l’ultima opportunità prima di abbracciare il lavoro. Di seguito mi è capitata l’occasione di ritornare nella mia città, a Tolentino, per una serie di circostanze fortuite.

C’era una mia collega, Maria Vitali, che dirigeva l’Istituto comprensivo “LucatellI” la quale aveva intenzione di trasferirsi nell’ascolano, nella sua terra di origine, così ho presentato la richiesta per ricoprire quel posto che poi ho ottenuto. Sono quindi approdata in un istituto completamente diverso da quello da dove provenivo come dirigente scolastica. Arrivata a Tolentino mi sono trovata a dirigere una scuola del primo ciclo dove avevo insegnato per parecchi anni, dieci, con tutte le difficoltà che questo comporta. Tra gli aspetti positivi del nuovo lavoro ci sono quelli della conoscenza dell’ambiente e del ritorno nella mia città. Oramai sono quattro anni che dirigo l’istituto. Sono abbastanza soddisfatta dei risultati raggiunti, ma voglio sempre di più. Voglio andare avanti per migliorare e fare di più per i ragazzi che ci sono a scuola. A volte per raggiungere determinati scopi che mi prefiggo devo prendere anche delle difficili decisioni».

diverse le donne che hanno assunto tali incarichi. Nella scuola non ho trovato intralci e neanche nella mia vita. A casa convivo con quattro uomini, mio marito e tre figli, quindi ormai so come trattare con gli uomini e farmi spazio. Non ho mai avuto problemi nel lavoro ma so che in altri settori esistono, in alcuni ad esempio ci sono le donne che percepiscono un salario inferiore a quello degli uomini. Nella scuola ovviamente ciò non è possibile». Ci sono differenze tra le varie generazioni? «Si, i giovani di oggi sono più ricettivi in tante circostanze ed a volte sono troppo veloci così dobbiamo intervenire facendo il lavoro inverso. Prima dovevamo punzecchiarli per farli svegliare e sciogliere, mentre ora bisogna frenarli. Questo aspetto è legato non tanto al tipo di scuola che frequentano quanto al contesto esterno dove vivono con l’uso della tecnologia, degli strumenti che possono essere lo smartphone o l’Ipad perché entrambi richiedono velocità nell’utilizzo. Sicuramente creano aspetti negativi ed a volte dobbiamo calmare i bambini, tranquillizzarli, chiedere loro di prendersi del tempo. Ovviamente noi adulti ci dobbiamo rapportare con loro e lo possiamo fare solo attraverso la conoscenza degli strumenti che i ragazzi utilizzano. Agli stessi docenti è necessaria una buona formazione informatica che permetta loro di utilizzare i tanti strumenti presenti anche a scuola. La scrittura, comunque, non può essere sostituita dal computer. I ragazzi devono tutti scrivere con la penna ed il libro va anche sfogliato. Ci deve essere un’alleanza educativa tra la scuola e la famiglia perché se la prima procede per una strada e la seconda per un’altra si fanno solo danni, quindi ci dobbiamo ogni volta mettere d’accordo su cosa fare e su come farlo».

Come donna è soddisfatta di quello che ha ottenuto nel lavoro oppure ha trovato qualche intralcio? «La scuola ha una connotazione prettamente femminile, nell’ambiente siamo molte più donne rispetto agli uomini anche se nelle posizioni apicali ci sono più maschi. I dirigenti scolastici sono stati storicamente sempre più uomini, ma possiamo senz’altro affermare che negli ultimi anni sono

Abbiamo messo in piedi anche tante attività di prevenzione, prove di evacuazione per rendere gli alunni sempre più bravi e sicuri nell’affrontare le emergenze. Oggi la situazione è molto più tranquilla. Alcuni alunni, avendo la casa inagibile, vivono ancora fuori Tolentino così ogni mattina devono raggiungere la loro città di origine per andare a scuola. Non ci sono stati molti trasferimenti in altri istituti. Ci sono stati però diversi alunni stranieri che hanno lasciato l’Italia». Come è l’integrazione con gli studenti stranieri? «E’ buona, comunque, l’integrazione è più difficile con i bambini cinesi. Ultimamente se ne sono iscritti diversi ed hanno difficoltà di comunicazione perché, oltre a non parlare l’italiano, non conoscono neanche l’inglese. Sono molto bravi però in matematica. Fanno da mediatori gli altri alunni cinesi che sono da anni a Tolentino». Quali sono i progetti scolastici per il futuro? «Quest’anno abbiamo proposto un progetto d’istituto che coinvolge tutti i frequentanti, dall’infanzia alla secondaria, con tema il cibo e l’acqua, beni fondamentali per l’essere umano sotto vari aspetti, dall’alimentare al sociale. Verranno poi attuati diversi progetti per i disabili a scuola e in piscina: ippoterapia, arteterapia, musicoterapia, cucina. Dallo scorso anno puntiamo molto sulle attività di robotica. Abbiamo acquistato, con le donazioni ricevute dopo il terremoto, dei robottini per fare delle attività con gli alunni della primaria e della secondaria».

I ragazzi hanno superato il dramma del sisma? «Direi di si. Abbiamo avuto delle difficoltà nel primo anno dopo il sisma, nel 2017. Il rientro a scuola dopo oltre un mese di chiusura dopo il terremoto è stato abbastanza complicato per i ragazzi e gli insegnanti che erano davvero provati. Abbiamo cosi proposto un percorso di aiuto con psicologi per i ragazzi ed alcuni appositi in- La redazione di Multiradio Press contri per docenti e genitori ed il News ringrazia la dirigente Mara tutto ci è servito molto. Amico per la disponibilità.

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A cura di Giorgio Leggi del centro Stampa del Comune

SPECIALE ELEZIONI POLITICHE 2018


Antiretorica di un eretico Dopo il Regio Commissario Emilio Venturi, che guidò Tolentino nel corso della Grande Guerra, dedicheremo questa puntata a colui che la commemorò nel modo più essenziale quanto rappresentativo. Come ben sappiamo (o dovremmo sapere), abbiamo da 80 anni un monumento a ricordo della partecipazione tolentinate alla Prima guerra mondiale e in onore dei suoi caduti di indiscutibile bellezza. Diciamo la verità: in Italia pochi altri possono competere con questo capolavoro per estetica e solennità. In questi casi, viene spontaneo un: «Gli manca la parola!». Ebbene, ci fu chi seppe dargliela. Senza scadere nella facile retorica e sapendo interpretare il sentimento di un’intera comunità. Fu un non tolentinate a cogliere in pieno il significato dell’opera nel suo insieme, la destinazione di una memoria oltre il tempo che l’aveva prodotta. Quasi nessuno lo ricorda e già da allora si tentò di rimuoverne la presenza ingombrante, una cattiva coscienza per molti. L’ho definito un eretico e un antiretorico. La sua biografia spiega bene il perché. Mario Rivosecchi (Grottammare [AP] 1894 – Roma 1981) fu studioso ed esperto di Arte, poeta, saggista e docente stimato, conferenziere e pubblicista instancabile, amico stimato ed estimatore dei migliori scrittori, artisti, maestri di pensiero che fecero grande la cultura italiana del primo Novecento. La sua carriera di intellettuale, poeta, critico e storico, non basterebbe a riempire tutte le puntate che ci restano da scrivere. Convinto interventista, in mente l’epica del Risorgimento e le suggestioni letterarie, si era arruolato volontario. La guerra gli aveva fatto conoscere da vicino, con i suoi orrori, l’assurdità e insostenibilità di ogni giustificazione ideale o culturale. Nel dopoguerra il suo patriottismo lo aveva momentaneamente avvicinato al nascente fascismo. Le violenze squadriste a Firenze gli rivelarono la vera natura anche di questa illusione. Mantenne i suoi ideali, ma volle proteggerli come beni preziosi con l’autonomia di pensiero, la meditazione profonda, nutrita di cultura e saggezza. Mario Rivosecchi – per sua stessa ammissione – non aveva la stoffa del barricadiero, del militante impavido. Preferì educare e formare i suoi allievi al senso critico, alla libertà senza etichette, alla dignità e alla coerenza nel difendere le proprie idee. Fu anche “tolentinate”, quando si trovò ad insegnare materie letterarie a Tolentino nella Scuola Tecnica e Storia dell’arte al Liceo Classico di Macerata, negli anni dal 1922 al 1927. Sempre a Tolentino, pubblicò nel 1924 Mentrasto, la sua prima raccolta di poesie. Legato da solida amicizia con Cesare Marcorelli, Francesco Ferranti e Luigi Mari, i più importanti esponenti della cultura artistica cittadina, avrebbe assunto un ruolo da protagonista (mai riconosciutogli da contemporanei e posteri) nella realizzazione del Monumento alla Vittoria. L’iter pluriennale di quest’opera è stato spesso raccontato e non è qui il caso di

ripercorrerlo. Ci interessa, invece, seguire il percorso parallelo di Rivosecchi, confluito nella scritta che campeggia sull’imponente complesso monumentale. Così egli stesso raccontò l’origine di quella dedica scolpita nel marmo a futura memoria. «Avevo [a Roma, ndr] (…) un appuntamento con lo scultore Angelo Zanelli. Dovevo parlarci per l’ingresso al nuovo Campo Sportivo, che Tolentino voleva dedicato ai Caduti in guerra; era designato dallo Scultore di concepire la scritta per il timpano. Trovai dopo qualche giorno di vani tentativi, queste parole: ‘All’Italia. Dei vivi la forza – degli eroi la gloria’. Piacquero molto al Maestro». Era ancora il 1927, ma quella scritta sarebbe rimasta. Nonostante tutto e tutti. Che Rivosecchi fosse già nel mirino del Regime, non è forse del tutto noto ai più. Che negli anni della guerra e nel biennio 1943-44 non abbia nascosto il suo crescente dissenso, fino a trasferirsi con i due figli nelle Marche perché si unissero alla Resistenza, sarà sfuggito a molti. Che addirittura sia stato processato per collaborazionismo (poi scagionato da alcuni dei suoi allievi antifascisti famosi come Trombadori, Rodano, Manacorda) e inizialmente epurato, magari potrebbe essere imbarazzante per qualcuno. Ma un eretico, già malvisto sin da quando era stato coinvolto nella realizzazione di un’opera che avrebbe dovuto portare chiaramente le impronte della retorica patriottarda fascista, non ce lo si aspetterebbe proprio. Eppure, non potendo sfilargli l’incarico di epigrafista (probabilmente caldeggiato da Zanelli e da altri estimatori), si fece di tutto per relegarlo da subito nell’anonimato. La scritta può suonare retorica solo ad un lettore distratto o in malafede. Peggio ancora e assai più probabile, dati i tempi: ignorante. Che quelle parole siano tutto meno che retoriche e astratte rispetto ai cittadini cui erano indirizzate e in cui si riconobbero, non sono solo la vita e l’opera di Rivosecchi a provarlo. Le si (ri)legga bene e con cognizione di causa, per favore.

La “forza dei vivi”, nelle intenzioni dell’autore e nella percezione dei cittadini, era intesa come sintesi di quanto il “fronte interno” avesse partecipato in ogni modo nella difficile prova. E nel termine fin troppo abusato di “eroi” c’erano soprattutto affetto, riconoscenza, riconoscimento di virtù semplici, genuine, sacrifici ben noti anche a chi la guerra non l’aveva combattuta al fronte e a chi li aveva dovuti compiere come un continuum di quelli che facevano parte dell’esistenza quotidiana di molti. L’ultima offesa a Rivosecchi si consumò 4

Mario Rivosecchi (Cesare Marcorelli, olio su tela, 1926).

proprio il giorno dell’inaugurazione solenne del Monumento, il 13 giugno 1938. Nei discorsi ufficiali ( gonfi, questi sì, di retorica) non si pronunciò neppure il suo nome, in una sorta di damnatio memoriae già annunciata. Sei giorni dopo, il poeta scrisse una vibrata quanto nobile rimostranza per chiarire la sua posizione. Vale la pena di citarne qualche passo. «Illustri signori. Mi avete voluto dare una lezione di umiltà. Ma non siete davvero voi i più adatti (…). Dovevate solo far motto, nell’ unica occasione che vi si presentava, da chi erano state dettate le parole che avevano ispirato, chiarito il compito dello scultore, come lo Zanelli ebbe a scrivermi il 23 settembre 1937. E badate che la mia impagabile prestazione d’opera non ha ricevuto e non riceve mercede alcuna, perché il lavoro del poeta è sempre un dono. (…) Ma voi eravate certi che fra tante opere, fra così alte personalità il mio nome avrebbe echeggiato a vuoto, avrebbe stonato nella vostra celebrazione. Ebbene, restatemi nella retorica di provincia e non disturbatemi più oltre». Grazie a un poeta venuto da altrove, abbiamo ricevuto una lezione dai molti spunti. Abbiamo conosciuto un eretico per un tempo in cui era giusto allinearsi e imbrancarsi rinunciando alle proprie idee, a ideali senza padroni, per portarli all’ammasso. In quel tempo in cui la retorica fu linguaggio di molti intellettuali sul libro paga del potere (poi diventati in pochi anni ardentemente antiretorici di comodo quando era di moda “saltare sul carro dei vincitori”), non tutti vollero darla in ostaggio al dominatore di turno. Infine, Rivosecchi volle e seppe consegnare in eredità a noi posteri distratti e smemorati un esempio che non appartiene soltanto alla memoria. È sostanza di ogni popolo o cittadino che pretenda dignità e rispetto. Ma innanzitutto meritandoli.


EPPUR SI MUOVE... (?) dini particolare entusiasmo. Nel frattempo, Il capo del Dipartimento della ProtezioÈ passato un altro mese. ne civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza 510 che Altri trenta giorni senza che autorizza l’acquisto di 356 si intraveda uno spiraglio per appartamenti invenduti per chi da un anno e mezzo si tro- 56 milioni di euro. va fuori dalla sua abitazione. Mentre praticamente in tut- L’invenduto era quello su cui ti gli altri Comuni del crate- aveva puntato con forza l’amre maceratese è terminata o ministrazione comunale per sta terminando la consegna evitare “consumo del suolo” e delle Sae, le ultime notizie il ricorso alle Sae, viste, non da Tolentino parlano di una si sa perchè, come il demodemolizione conclusa solo nio di fronte all’acqua santa. qualche giorno fa. L’operazione della Protezione Civile nasce con la finaliPoi il nulla. tà di soddisfare il fabbisogno A parte la presentazione abitativo per le popolazioni (come di consueto a gio- colpite dal sisma, garantisce Edificio demolito in via Gramsci, vicino alla casa di riposo. chi fatti, senza alcun tipo di anche un investimento sul viene anche autorizzato a mare l’Eden di fronte al Cacoinvolgimento dei cittadini patrimonio già esistente. realizzare strutture abitati- stello. né alcuna discussione pre- ve di nuova costruzione, al Insomma, di soldi ne arrivaliminare) degli appartamen- Gli appartamenti, una vol- posto delle Sae, “qualora no tanti. ti che andranno a essere ta terminata la fase del- tale soluzione risulti econo- E altri ne arriveranno. realizzati nel capannone di la ricostruzione, reste- micamente più vantaggiosa Ma la questione è che i temfronte al Castello della Ran- ranno ai Comuni come rispetto alla realizzazione di pi sembrano maledettamencia – consegna come mini- patrimonio di edilizia resi- insediamenti temporanei, e te dilatarsi, con la consemo nel 2019 – niente altro denziale pubblica a favore ad allestire immobili già esi- guenza naturale che tanta che in qualche modo pos- dei nuclei meno abbienti. stenti nel territorio comunale. gente se ne sta andando da sa far guardare al futuro Gli immobili si trovano in 45 una città dove si incontracon fiducia i terremotati. Comuni che insistono su pri- Il Comune di Tolentino è au- no sempre meno persone Dalla descrizione fatta del mo e secondo cratere sismi- torizzato anche a porre in e che sta perdendo la sua progetto per il capannone, co. essere le opere di urbanizza- storica vitalità e brillantezza. siamo poco distanti dall’E- Ma di 356 appartamenti, To- zione per l’importo massimo den: parco giochi, verde, lentino ne ha reperiti appena di 860mila euro”. E non basteranno sagre e asilo, una sorta di Tolentino 23... sagrette primaverili a farla 2 per il quale, però, non sem- L’ordinanza di Borrelli guar- A questi si sommano gli altri tornare a sorridere. bra esserci da parte dei citta- da molto a Tolentino che sei milioni in arrivo per siste- Serve di più. Molto di più. Focus Tolentino di Roberto Scorcella

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VIA LIBERA PER LA CREAZIONE DI ALLOGGI NELLO STABILE DI CONTRADA RANCIA Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Via libera per la realizzazione nello stabile di contrada Rancia, acquistato con i fondi stanziati dalla Regione Marche, dei 46 alloggi a favore di coloro che hanno perso la casa in seguito al sisma. Nell’ultima assise consiliare è stata approvata, in via definitiva, la variante al Piano regolatore generale vigente per la trasformazione della porzione di area classificata zona “economica produttiva di completamento” in “di ristrutturazione urbanistica periferica” e per l’integrazione per uso giardini pubblici ed aree ricreative all’aperto. L’approvazione dell’apposita variante urbanistica, che trasforma la destinazione d’uso dell’area in residenziale, consente il recupero del suddetto stabile incompiuto e nel contempo per l’Amministrazione comunale evita ulteriore consumo di suolo per la realizzazione delle sae, soluzioni abitative in emergenza. «Nel corso dell’assise consiliare – afferma il consigliere Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee di Tolentino – abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla variante definitiva perché secondo noi quel luogo non è adatto per realizzare alloggi per gli sfollati. Dal punto di vista urbanistico è sbagliato fare quel tipo di ope-

razione nello stabile di contrada Rancia che è vicino al Castello. I nuovi appartamenti che verranno creati sono insufficienti, non rappresentano neanche la metà del totale fabbisogno. La consegna di tali alloggi è prevista per settembre 2019, nel frattempo Tolentino si spopola ed il centro storico è completamente vuoto. A questo punto l’Erap deve presentare il progetto definitivo, poi ci sarà il bando per l’aggiudicazione dei lavori per 4milioni e 400mila euro. Per l’acquisto dello stabile incompiuto e dell’area è stato impegnato un milione e 600mila euro». I fondi stanziati dalla Regione Marche sono pari a 6miloni di euro. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato dai 12 voti della maggioranza, mentre le minoranze hanno votato contro. Il Consiglio comunale, comunque, si è aperto con l’illustrazione di due interrogazioni presentate dai consiglieri Corvatta e Anna Quercetti, Bruno Prugni del Pd relative alla riapertura di via Corridoni, nel tratto davanti alla chiesa Sacro Cuore di Gesù detta dei Sacconi ed allo stabile delle Maestre Pie Venerini. Tale chiesa è stata restituita alla città, grazie al contributo erogato dal governo ungherese così per

i suddetti consiglieri si potrebbe riaprire alla viabilità via Carradori che è in pieno centro storico. Gli stessi consiglieri vogliono anche capire quale sarà la sorte dello stabile che ospitava la scuola materna delle Maestre Pie Venerini, inagibile dopo il sisma, che è proprio davanti alla chiesa dei Sacconi. Il tratto di via Corridoni in corrispondenza della chiesa riaperta, in seguito al terremoto è stato chiuso al traffico a causa dei danni subiti dal suddetto edificio e dallo stabile che ospitava la scuola materna delle suore. «Il restauro della chiesa e la riapertura al culto – ha detto Corvatta - hanno determinato l’eliminazione dei pericoli di crollo della facciata della chiesa, mentre per lo stabile delle Maestre Pie Venerini, pur avendo subito gravi danni, non è stato necessario effettuare alcun intervento di messa in sicurezza. Ad oggi notiamo che via Corridoni è rimasta chiusa al traffico, mentre è tranquillamente percorribile a piedi per raggiungere l’ingresso della chiesa e per attraversare il breve tragitto di collegamento con piazza Don Bosco. La chiusura del tratto di questa via crea disagi e soprattutto problemi al traffico che diventano particolarmente accentuati nelle ore di ingresso e di uscita degli alunni

dalle scuole presenti. Problematiche che risultano maggiormente evidenti il martedì, giorno del mercato settimanale, quando viene chiusa al traffico la vicina via Massi. La scelta di lasciare tale tratto della via chiuso ai veicoli appare incomprensibile. Il ripristino della viabilità ordinaria in quella zona porterà sicuramente dei benefici immediati alla circolazione stradale». Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha risposto all’interrogazione affermando che il senso di marcia della via in questione è stato cambiato dopo il sisma per la messa in sicurezza di alcuni palazzi come quello dei licei. «Ho in mano cinque lettere del Consiglio di quartiere con le quali si chiede la massima attenzione in quella zona e qualora si rivisitasse il traffico la chiusura di quel tratto viario. Presto potremmo iniziare i lavori sul palazzo delle Maestre Pie Venerini così la chiusura diventerà ancora più importante. Abbiamo pensato di intervenire per il rifacimento delle piazze del centro storico dopo i lavori di ricostruzione pesante. Spero che i colleghi del Pd capiscano questa scelta». Si è poi passati alla discussione dell’interrogazione inerente la scuola materna delle suore che

RINNOVATO IL CONSIGLIO COMUNALE UNDER 14 Si è insediato il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi di Tolentino. Il nuovo sindaco baby è Veronica Orpello, 12 anni, che frequenta la classe 2D dell’Istituto comprensivo “Don Bosco”. Presidente del Consiglio comunale dei ragazzi è Giorgia Pucciarelli, classe 2C dell’Istituto comprensivo “Lucatelli”. Fanno parte della Giunta: Federico Nobili, vicesindaco con delega alle politiche giovanili, classe 2B della “Lucatelli”; Matteo Rotondo classe 2C della “Lucatelli” assessore all’ambiente; Filippo Staffolani classe 2A della “Lucatelli” assessore alle politiche sociali; Giacomo Ferranti classe 2D della “Lucatelli” assessore allo sport; Leonardo Cruciani classe 2B assessore istruzione e cultura; Niccolò Antinori classe 2C dell’Istituto “Don Bosco”; Romeo Hage classe 2A “Don Bosco” assessore lavori pubblici, trasporti e viabilità. Sono stati nominati consiglieri comunali: Teo Mattioli, 1A “Lucatelli”; Anna Boccanera, 1B “Lucatelli”; Ludovico Mari, 1C “Lucatelli”; Allegra Sorichetti, 1A “Don Bosco”; Gloria Rapanelli, 1C “Don Bosco”; Sebastiano Nardi, 1A

“Don Bosco”; Laura Vellante, 2A “Don Bosco”; Alessandro De Zorzi, 2B “Lucatelli”; Alessio Orlandi, 2E “Lucatelli”; Mattia Del Dotto, 2E “Lucatelli”; Matteo Ristoro, 2A “Don Bosco”; Francesco Feliziani, 2C “Don Bosco”; Alessandro Micheli, 2C “Don Bosco”; Alessio Passacantando, 2D “Don Bosco”; Filippo Tiranti, 3A “Lucatelli”; Viola Schiavoni, 3C “Lucatelli”; Riccardo Tiranti, 3D “Lucatelli”; Giulio Parrucci, 3B “Don Bosco”; Elisa Capenti, 3C “Don Bosco”; Anita Marcelletti, 3D “Don Bosco”. Nei giorni scorsi tutti gli alunni

delle scuole primarie di secondo grado, scuole medie, hanno dato vita ad una vera e propria campagna elettorale per eleggere con regolari elezioni i loro rappresentanti in seno al Consiglio comunale baby. Il sindaco baby Veronica Orpello è stata spinta dai suoi compagni di classe a candidarsi ed ha avuto l’appoggio di tutte le classi. E’ appassionata di danza e canto e “da grande” vorrebbe diventare un’insegnante di danza. Giorgia Pucciarelli è stata la più votata e quindi è stata nomina ta 6

presidente del Consiglio comunale. Giorgia è appassionata di sport e pratica il nuoto a livello agonistico. La nuova amministrazione comunale baby, dopo gli adempimenti di rito ed il giuramento del sindaco under 14, ha illustrato le proprie linee programmatiche e sia gli assessori che alcuni consiglieri comunali hanno avanzato proposte molto interessanti per migliorare la città, specialmente a misura di bambini e ragazzi, suggerendo e sollecitando anche diverse realizzazioni e progetti.


(segue da pag. precedente)

attualmente provvisoriamente è ospitata in alcuni locali nella zona Largo ‘815, mentre le suore vivono nel palazzo dell’ex scuola Bezzi dove alloggiano anche le studentesse del liceo Coreutico. «Per l’edificio delle Maestre Pie Venerini lo Stato ha concesso – ha affermato Corvatta - un finanziamento per la ristrutturazione o ricostruzione. Vorremmo sapere se la proprietà del palazzo resterà alle suore o se passerà al comune, in seguito ad una eventuale permuta con lo stabile Bezzi, ciò anche in considerazione della notevole spesa di circa 160mila euro impiegata per ristabilire le condizioni di agibilità e di quasi 60mila euro per ristrutturare lo stabile e per l’allestimento di camere e di altri servizi. Il Bezzi, dato in uso gratuito alle suore per ospitare le studentesse del liceo Coreutico, dovrà essere anche destinato dopo l’adeguamento sismico, secondo l’impegno dell’amministrazione comunale, a scuola materna. Vorremmo sapere qualora lo stabile delle Maestre Pie Venerini fosse acquisito in proprietà dal comune quale sarà la sua destinazione, visto che nel Bilancio di previsione 2018/2020 approvato di recente in consiglio comunale, non si fa cenno a questo argomento». A riguardo il primo cittadino ha riferito che il finanziamento per lo stabile delle Maestre Pie Venerini oggi non c’è più. «Il palazzo avrà un finanziamento

corrente nel sisma normale. Lo stabile non è più finanziato con le altre scuole e quindi questa parte dell’interrogazione è da rimuovere. Quindi al Bezzi è vero sono stati realizzati dei lavori importanti, per 160mila euro, ma sono stati talmente importanti che hanno consentito il mantenimento del Coreutico a Tolentino. Dell’eventuale scambio tra la struttura del Bezzi da concedere alle Maestre Pie Venerini, che tra l’altro sono rimaste in tre, quindi fanno grande fatica, possiamo dire che lo stabile delle suore, una volta ricostruito a regola d’arte, fungerà da scuola materna del centro storico dove la viabilità sarà nettamente più fluida». Con 12 voti favorevoli e 4 contrari, delle minoranze, è stata approvata la variazione al Programma pluriennale delle opere pubbliche 2018 – 2020, nonché il relativo elenco annuale. Parere favorevole unanime allo schema di contratto ed attivazione delle procedure di gara per il Servizio di tesoreria comunale. Il Consiglio comunale, infine, ha discusso ed approvato all’unanimità la graduatoria e la relativa autorizzazione per l’assegnazione in diritto di proprietà alla ditta vincitrice del bando per l’assegnazione in diritto di proprietà di lotti di terreno ricadenti nel Pip intercomunale Le Grazie. Su proposta dei consiglieri Corvatta, Quercetti e Prugni è stata discussa una mozione urgente

per impegnare il Consiglio comunale a perseguire tutti quei principi che favoriscono l’inclusione sociale, anche in considerazione dei recenti fatti avvenuti in provincia. Il documento è stato fatto proprio da tutte le forze politiche presenti in assise e dopo essere stato emendato e modificato è stato approvato all’unanimità. La mozione impegna, respinge e condanna con fermezza i drammatici episodi che hanno visto tristemente coinvolta la provincia e si stringe ai comuni valori della Repubblica Italiana e della sua Costituzione, nel rispetto della storia della città di Tolentino e delle sue profonde tradizioni di democrazia e libertà.

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“Siamo, infatti, certi – recita la mozione - che Tolentino reagirà emarginando rischiose derive sociali e tutti insieme chiediamo all’Amministrazione comunale di intervenire sulla prevenzione di fenomeni di criminalità attraverso misure che auspichiamo ancora più efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini”. La mozione, inoltre, impegna il Consiglio comunale, nel rispetto del proprio mandato, ad ispirarsi sempre ai principi di quella “buona politica”, capace di far crescere il coinvolgimento delle persone e la loro progressiva inclusione, senza lasciare ai margini alcuna categoria e di armonizzare le legittime aspirazioni dei singoli e dei gruppi.


CINZIA LEONORI: LA MODA E’ LA MIA PASSIONE Storie di donne. Nel mese dedicato al mondo femminile dovevamo raccontarne alcune. La tolentinate Cinzia Leonori ha maturato una grande esperienza nel mondo della moda. Da diverso tempo è impegnata in tale settore. Da anni dirige il negozio Area.T Tombolini, in contrada Rancia di Tolentino.

dale Tombolini. Ho visto rinascere il negozio che nel 2001 è stato ristrutturato diventando Area.T, uno tra i più innovativi della Regione Marche. E’ una bellissima struttura di 2.500 metri quadrati che si è sempre differenziata rispetto a tutte le altre anche per il prodotto che offre. Negli anni ho visto l’evolversi della moda con il prodotto che si è rinnovato nel tempo, che è cresciuto a livello qualitativo e sartoriale in Da quanti anni lavora nel mondo base alle esigenze della clientela. della moda? Ecco la nascita degli abiti dalle li«Da venti. Nel 1998 ho iniziato a nee innovative della Zero Gravity lavorare nel vecchio spaccio azien- ai volumi più classici, fino ai modelli sportivi ed informali, le vestibilità garantiscono comfort totale e un’immagine rilassata. Un’eleganza decontratta, frutto del riuscito connubio tra arte sartoriale e buon gusto squisitamente italiano. Dirigo il negozio con tutto lo staff ovviamente composto da donne tranne una figura maschile che nel corso degli anni si è sempre avvicendata e che ora è Roberto Lattanzi. Lattanzi fino a tre anni fa era occu-

pato in azienda». Nel settore moda ha maturato una grande esperienza. «Si. Amo il mio lavoro e ho dedicato tanto al settore moda. Ho dato molto perché ho ricevuto tanto. La Tombolini è una grande famiglia». Come sarà la moda per il futuro? «Sarà sicuramente una moda che punterà alla qualità, nella ricerca dei tessuti particolari e dei modelli singolari per dare il meglio alla clientela». Tanti sono poi gli eventi che vengono ospitati nel negozio. «Tali iniziative sono organizzate per promuovere il prodotto, per far conoscere il nostro negozio, per creare sinergia con tutti i partner che scegliamo nel nostro territorio al quale crediamo molto. Siamo consapevoli che collaborando insieme facendo gruppo si avanti molto meglio. Certamente sono eventi che ser-

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vono per lanciare le nostre collezioni però è anche un modo per creare questo spirito di collaborazione con altri produttori del settore moda e non. Diversi sono gli eventi che proponiamo tra i quali “Lo sposo”, “Il gentlemen”, “Il gusto”».


di Carla Passacantando

L’OSPEDALE DI TOLENTINO VERRA’ DEMOLITO L’ospedale “Santissimo Salvatore” di Tolentino, parzialmente inagibile in seguito ai danni subiti dal sisma, verrà demolito. La perizia che sta effettuando il professionista per la verifica della vulnerabilità sismica della struttura sanitaria è stata quasi completata e dall’esito emerge che bisognerà demolire l’ospedale tolentinate, sia la parte principale che quella de distretto. «Il nosocomio tolentinate verrà rifatto ex novo – afferma Alessandro Maccioni, direttore ge-

nerale dell’Area vasta 3 di Macerata - e sempre nella medesima zona. Il nuovo ospedale sarà sempre al servizio del territorio di Tolentino e del comprensorio. Accoglierà cinquanta posti letto per cure intermedie con tutti i servizi collegati. Una volta ricevuta la perizia tecnica avvieremo il bando per il progetto. I fondi per l’ospedale, infine, ci sono ed il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli aveva comunicato tale notizia nel maggio del 2017. Purtroppo sono troppo lunghi i tempi della burocrazia, ma noi andiamo avanti. Nel frattempo abbiamo, insieme alla Regione Marche ed all’Amministrazione comunale fatto dei passi importanti, quelli che erano possibili da realizzare. Abbiamo ristrutturato i locali dell’ex farmacia comunale che a breve ospiterà un nuovo mam-

mografo, un tavolo radiologico, un ecografo ed altre attrezzature minori. Il servizio radiologia, comunque, verrà ricollocato nella nuova struttura da realizzare. Abbiamo aperto il consultorio nel

locali messi a disposizione dal Comune e dall’Assm. Temporaneamente, inoltre, molti laboratori sono stati ospitati nei locali delle Terme Santa Lucia. Abbiamo sempre condiviso i progetti per Tolentino».

Nello stabile Rancia 46 alloggi per gli sfollati entro il 2019 Saranno 46, 22 al piano terra e 24 al primo, gli appartamenti che verranno realizzati nello stabile di contrada Rancia, con i 6milioni di euro disposti dalla Regione Marche, a favore di coloro che hanno perso la casa in seguito al sisma. Nella struttura, dove vi andranno a vivere 174 sfollati, ci saranno 8 alloggi bilocali, altrettanti da 92 metri quadrati con tre camere e 30 tra i 65 e i 75 con doppia camera e servizio in modo da rispondere alle diverse esigenze abitative dei nuclei familiari. Sono previsti anche un asilo nido, spazi verdi, collettivi e per attività sportive. Un progetto di edilizia sostenibile, che parte da un’area già urba-

nizzata, con massima efficienza energetica attraverso la produzione elettrica e termica di fonti rinnovabili. Il tutto è stato illustrato, qualche pomeriggio fa, dall’Amministrazione comunale di Tolentino che ha scelto di non voler realizzare le casette di legno o sae, soluzioni abitative in emergenza, ma di puntare sull’immobiliare invenduto antisismico e anche sugli immobili di proprietà comunale riconvertibili. La struttura in contrada Rancia è antisismica e sarà realizzata con materiali ecologici, a secco. L’illustrazione del progetto si è tenuta alla sala del Politeama, gremita per l’occasione, erano presenti coloro che sono stati in-

seriti nella graduatoria e che sono in attesa dell’assegnazione di un nuovo alloggio avendo perso la propria casa a causa del terremoto del 2016. «Occorrono in totale circa 200 alloggi – ha detto il sindaco Giuseppe Pezzanesi - a settembre abbiamo assegnato in base alla graduatoria degli sfollati i primi 23 appartamenti che devono ancora essere consegnati e l’ordinanza dello scorso 27 febbraio dà la copertura finanziaria per sbloccare la questione. Ora ne ricaviamo 46 nella struttura di contrada Rancia che dopo il restyling diventerà gradevole e non sarà un ghetto come qualcuno dice. Ne costruiremo poi altri 72 davanti alla caserma dei carabinieri. Tra Erap e comune avremo circa 200 appartamenti che in futuro potranno essere destinati all’emergenza sociale. Nel 2015, seguendo l’ultima gra-

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duatoria, c’erano 105 richieste di cui 95 sono state accettate, ma solo 7 assegnate. Nella nostra scelta c’è però il rovescio della medaglia: i 46 alloggi non verranno consegnati insieme alle sae degli altri comuni, ma più tardi, nell’agosto 2019, naturalmente se lo Stato ci farà seguire le stesse procedure accelerate concesse per le sae e non quelle ordinarie». Alla presentazione c’erano anche l’assessore alla Protezione civile della Regione Marche, Angelo Sciapichetti; il tecnico incaricato della redazione del progetto Livia Scarpellini di Biocasa service, società in house di Erap Marche; Maurizio Urbinati, responsabile Erap Marche presidio di Ancona; il responsabile dell’area Lavori pubblici del comune, Barbara Capecci. In sala non c’è stata nessuna contestazione, ma applausi durante la presentazione. Carla Passacantando


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NUOVO POLO SCOLASTICO Finalmente avremo scuole all’avanguardia. L’Amministrazione Comunale di Tolentino insieme alla Provincia di Macerata ha presentato il progetto del nuovo polo scolastico delle superiori con il quale si riporterà in Paradiso quello che con il Sisma era finito all’inferno. Si tratta di un progetto di 22 milioni di euro che vedrà una struttura per tutti i cinque istituti superiori della città: Liceo Classico, Coreutico, Scientifico, Professionali e Istituto tecnico commerciale. Quegli istituti che tanto hanno sofferto dopo il Sisma e che continuano a soffrire per via degli spazi rimediati (anche se, grazie ai privati che ci sono stati vicini sin dai primi istanti dopo le grandi scosse e che

ancora una volta ringraziamo, abbiamo avuto la possibilità di ricollocare gli alunni dei Licei in strutture che potessero permettere loro di svolgere le lezioni con tranquillità), potranno tornare a lavorare con una costruzione all’altezza della qualità dell’insegnamento. Il nuovo polo, che sorgerà in contrada Pace, vicino al Tolentino Retail Park, vedrà non solo una struttura innovativa e sicura dal punto di vista progettuale (sarà realizzato con moduli prefabbricati, in classe d’uso 4 -quella di massima sicurezza- con il massimo del risparmio energetico e ambientale), ma anche a livello di viabilità, grazie alle due uscite della superstrada ValdiChienti, la strada a quattro corsie attigua che stiamo comple-

tando (l’avanzamento dei relativi lavori è palesemente visibile) e una fermata di superficie della linea ferroviaria. Si risolleverà finalmente il settore scolastico di Tolentino messo in difficoltà dal terremoto; capiamo che per i Presidi, gli Studenti e gli Insegnanti non è stato facile (e non lo è tutt’ora) lavorare in strutture piccole. Mancano anche i laboratori che però presto verranno consegnati agli istituti. Nonostante questo ci sono stati ragazzi che hanno deciso di iscriversi scegliendo la qualità dell’insegnamento di queste scuole. I complimenti di tutta l’Amministrazione comunale verso coloro che ci lavorano e verso coloro che scelgono Tolentino per puntare sul proprio

NUOVI IMPIANTI SPORTIVI IN CITTA’ E NON SOLO Tolentino non si ferma al Campus, ma guarda lontano. E’ apparso sui quotidiani nei mesi scorsi e avremo modo di approfondirlo nei prossimi mesi, ma siamo lieti di poter utilizzare questo spazio per comunicare alla città un’ulteriore obiettivo che riguarda le strutture sportive e non solo. L’importante progetto, ormai non più nel cassetto, consiste in una serie di impianti sportivi che verranno realizzati tra la riva destra del fiume Chienti, la strada di Ributino, lo svincolo di Tolentino Est e l’attuale area di ammassamento della Protezione Civile, con un Palazzetto delle arti sportive, visive e musicali di oltre 4.500 posti, un ponte di legno che collega le

due sponde del fiume con un percorso ciclopedonale e una piscina scoperta vicino all’attuale piscina comunale. La piscina scoperta è un progetto di Assm, che ha già provveduto al restyling della piscina Caporicci. Verrà realizzata tra l’impianto già esistente e il campo da calcio. Si tratta di un’opera importante per l’indotto economico e anche per il settore turistico. Per quanto riguarda il cosiddetto Palace, invece, l’Amministrazione comunale ha redatto il documento di fattibilità limitatamente ad un primo stralcio, costituito da un palazzetto che oltre alle attività sportive, potrà ospitare concerti e convegni.

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futuro. E’ ancora prematuro tuttavia annunciare l’inizio dei lavori in quanto si sta ancora lavorando al progetto preliminare del nuovo polo. Stiamo facendo il possibile per accorciare al massimo i tempi; si tratta di fare il bene del territorio. Quello che va sottolineato è il grande lavoro di squadra, perché questo Polo sarà reso possibile grazie alla provincia, agli ingegneri, agli architetti, agli uffici comunali e alla Regione, che ha messo finanze proprie. Vogliamo esprimere la nostra riconoscenza a chi come noi ha creduto in questo importante progetto e a chi ha camminato con noi spalla a spalla per portare a casa un risultato senza paragoni.


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RITARDI DEL CAS! Dopo il drammatico evento sismico del 2016 molte persone si sono trovate, loro malgrado, senza abitazione. Non devo spiegare a nessuno cosa significa perdere la propria casa, doversi trasferire in un altro appartamento, magari con bambini o anziani al seguito. Una serie di disagi innumerevoli che comportano sacrifici consistenti morali ed economici. Le persone che usufruiscono del CAS (Contributo Autonoma Sistemazione), al pari di tutti coloro che sono in una condizione di disagio ad esempio perché vivono in albergo o nei containers, meritano la massima attenzione e il massimo rispetto. Molti di quelli che forzatamente pagano un affitto, che purtroppo mediamente è pure aumentato, hanno veramente bisogno di questo contributo, non è un vezzo ma una reale necessità. Per tale motivo non solo il con-

tributo è necessario ma è anche fondamentale che arrivi tutti i mesi con regolarità, perché per alcuni anticipare delle somme non è sempre facile, soprattutto di questi tempi. E così, purtroppo, spesso diverse persone che hanno diritto al CAS mi hanno contattato per chiedermi come mai la Regione pagasse in ritardo questo contributo. In varie occasioni mi sono messo in contatto con gli uffici regionali della protezione civile per sollecitare l’erogazione del CAS al Comune di Tolentino, ma a dire il vero, ogni qual volta l’ho fatto, ho sempre dovuto constatare che la Regione aveva prontamente e rapidamente fatto la sua parte. Poiché nel corso di questi mesi la cosa si è ripetuta diverse volte, in quanto giustamente molti cittadini chiedono informazioni a riguardo, mi sono armato di pazienza e ho verificato tutti i

relativi documenti con lo scopo di vederci chiaro. Lo stralcio tabellare sotto riportato mostra, per esigenze di spazio, solo alcuni esempi. Dai dati completi si evince per prima cosa che, salvo rari casi, quasi sempre la Regione ha erogato il CAS al Comune di Tolentino con prontezza e ci sono stati anche casi in cui la Regione ha provveduto con anticipi di cassa per mitigare i ritardi statali; nei rari casi in cui la Regione ha ritardato il Comune poteva ugualmente provvedere ad effettuare anticipi di cassa per mitigare i ritardi regionali, lo ha fatto? Se si, a distanza di quanti giorni? La seconda cosa che dai dati documentali, al contrario, si deduce è che gli uffici del Comune di Tolentino in numerosissime occasioni hanno effettuato la richiesta del CAS a molti giorni di distanza rispetto al periodo di riferimento a cui il

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CAS si riferisce. Chi avesse dei dubbi può andare sul sito della Regione Marche, scaricarsi i documenti e verificare di persona. Personalmente trovo questo modo di agire gravemente irrispettoso nei confronti dei tanti Tolentinati che hanno la necessità di ricevere il contributo con regolarità per far quadrare il bilancio familiare. Certo chi non ha di questi problemi, probabilmente, non ha nemmeno la sensibilità necessaria ma dovrebbe fare uno sforzo empatico, se ne è capace, perché questi ritardi sono ingiustificati e ingiustificabili. Vale proprio la pena di dire: mai più ritardi del CAS!


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DUE GIOVANI TOLENTINATI CREANO IL MARCHIO KAZED Si arricchisce la collezione Kazed, made in Tolentino, che sta destando tanto interesse. Zaini, portafogli e nuovi prodotti dai diversi colori si aggiungono alle borse per uomo e donna, ai miniclutch, clutch, briefcase e boxy in cui si intrecciano pelli in crosta e nappa. E c’è soddisfazione tra i due giovani tolentinati neoimprenditori ideatori del marchio. Nicola Capradossi e Paolo Montecchiari non si sono fatti demotivare dalla devastazione del sisma e dal grave problema della disoccupazione giovanile, ma con professionalità e voglia di fare si sono rimboccati le maniche ed hanno investito sulla pelletteria che da sempre caratterizza la città di Tolentino. Una dimostrazione, da prendere come esempio, con la quale si

intuisce che si può ripartire. La collezione di accessori e borse in pelle Kazed si basa su un design minimal, sull’intreccio tra classico e moderno, sul concetto di modularità declinata nei colori del nero pece, blu oltremare, cuoio, sabbia e crema. Kazed impiega solo pelle italiana, utilizzando un sistema brevettato di accessori calamitati. Ogni borsa può essere personalizzata scegliendo gli accessori che più si adattano alle necessità del cliente che potrà sfruttarli anche separatamente dal supporto principale. «Ora stiamo allargando la nostra collezione creando nuovi prodotti – afferma Paolo Montecchiari – nei laboratori di Totria, Parma, Riccione, Reggio lentino e la vendita è online. Emilia. Abbiamo, comunque, punti venLa situazione è molto positiva dita ad Asti, Brescia, Novafelsoprattutto per noi che non arriviamo dal mondo della pelletteria. In tanti ci hanno chiamato per conoscere il nostro prodotto che alcune aziende vorrebbero integrare con il loro. L’idea di creare questo nuovo marchio è nata dieci anni fa all’università dove ci chiedevano di creare un progetto e portarlo davanti ad una commissione. Ho ideato una prima cartella essenziale per il grafico. Dopo un decennio ne ho parlato con Nicola e la cosa si è evo-

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luta. Abbiamo prodotto una cartella multifunzione che si cambia in base a quello che serve durante il giorno. Siamo partiti da poco, nel giugno 2017 ed abbiamo iniziato a vendere il 26 novembre. Ora cerchiamo di far conoscere il prodotto tramite il sito, internet, facebook. Vorremmo fare mostre anche in collaborazione con altre aziende». Oltre ai due tolentinati sono coinvolti nel progetto lo stilista Sergio Vannucchi di Montecosaro ed il consulente aziendale, che si occupa anche del settore fiscale, Alessandro Panzieri di Pesaro.


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IL DOLORE DELLA MADRE DI LUCA TRAINI E’ provata per quanto accaduto. E’ una donna distrutta Luisa Scisciani, la mamma di Luca Traini. Il 3 febbraio scorso il figlio di 28 anni a Macerata aveva sparato, a bordo della sua Alfa Romeo 147 nera, contro alcuni immigrati ferendone sei. Ora il giovane è rinchiuso al carcere di Montacuto di Ancona, in isolamento, con l’accusa di strage aggravata dalle finalità di razzismo. E mamma Luisa è vittima lei, per prima, della follia che ha armato la mano del suo secondo figlio. E’ una madre che chiede solo il perché di una storia terribile che l’ha catapultata sotto l’occhio del ciclone. Luisa Scisciani più volte è andata in carcere a trovare Luca, la prima accompagnata dal legale di

famiglia che assiste il ventottenne, Giancarlo Giulianelli e le successive con il figlio Mirko e gli altri familiari. «Questa è veramente una tragedia, ma per me è sempre stato un bravissimo figlio» sospira con un filo di voce l’ex impiegata dell’Agenzia delle entrate in pensione. Da circa due anni il ventottenne viveva con la mamma Luisa insieme alla nonna Ada a Tolentino in viale Brodolini. Nel pomeriggio del 3 febbraio, dopo la sparatoria nelle vie di Macerata, i carabinieri di Tolentino avevano per ore perquisito l’appartamento. Nella cameretta del giovane sono state trovate la copia del Mein Kampf, una bandiera con la croce celtica ed altre pubblicazioni riconducibili alla destra estremista.

In quella stanza era stato partorito dal giovane il suo folle intento giustizialista, uomini e donne neri come bersaglio. «Andrea Traini sta benissimo – afferma il legale maceratese che lo va a trovare spesso in carcere – sta ricevendo lettere da persone che manifestano solidarietà. Non è riuscito ad esercitare il diritto di voto nell’ultima tornata elettorale perché non è stato possibile prendere le schede elettorali». Luca Traini, fanatico della forma fisica, frequentava alcune palestre. Aveva cambiato diversi lavori. Un diploma di geometra, idee di estrema destra mai nascoste ed una svastica sulla fronte. La sua follia omicida si era conclusa con il saluto davanti al monumento dei caduti di Macerata.

TORNA LA “PASSIONE DI CRISTO” IN CONTRADA BURA Torna la “Passione di Cristo” in contrada Bura per lanciare un messaggio evangelico di forte coinvolgimento popolare, di speranza e di fede. La nuova edizione, la diciassettesima, della sacra rappresentazione giunge dopo oltre un anno complesso che sta interessando il territorio, alle prese con i grandi problemi derivati dagli eventi sismici. Anche per dare una risposta che possa far guardare al futuro con una rinnovata speranza, l’associazione promotrice della Passione vuole continuare il percorso di inclusione intra-

preso negli ultimi anni, allestendo la Sacra Rappresentazione valorizzando al meglio il senso di appartenenza ad una comunità che crede nelle sue tradizioni innovandole dove necessario, e che soprattutto è fermamente convinta che solo la condivisione e la solidarietà saranno i veri motori dell’auspicabile ricostruzione. L’appuntamento con la rappresentazione artistico-religiosa è per il prossimo 24 marzo alle 21. Teatro naturale della “Passione di Cristo” saranno le suggestive colline di contrada Bura.

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IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO Uil, di finanziamento per la concessione di contributi a iniziative proposte da enti territoriali, associazioni no profit, imprese, per il miglioramento dei servizi destinati alla popolazione residente, il rilancio dell’attività economica e il consolidamento dell’occupazione nei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici iniziati il Con delibera n.73 del 20 febbraio 24 agosto 2016. 2018 la Giunta ha deciso di acqui- Il progetto complessivo individuastare dalla società di produzione tv to per la partecipazione consiste e web “Piccolagrandeitalia.tv” un re- nella realizzazione di un centro di

portage da 20 minuti con riprese, immagini ed interviste realizzate direttamente nel territorio comunale per mostrarne le eccellenze nel campo della cultura, gastronomia, turismo.

L’offerta comprende la realizzazione del dvd-video e full-hd video contenente l’intero reportage, la messa in onda su uno dei canali della piattaforma Sky in una prima serata più due repliche in orari e giorni differenti, inserimento sui portali video: “Piccolagrandeitalia.tv”, Agrilifechannel Paginefamily, Youtube, Dailymotion, condivisione sui maggiori social network facebook, twitter, google. Le riprese saranno effettuate a luglio. La spesa per l’operazione è di 3.200 euro più iva, pari a 3.904 euro per il reportage e di 400 euro per le spese di vitto e alloggio per la troupe, composta da due persone per altrettanti giorni, per un totale di 4.304 euro da prenotarsi al cap.2382, da coprire con quota parte dei proventi Tosap dei cantieri sisma. Con la delibera n.72 si è deciso di procedere alla locazione dello sta-

aggregazione in zona “Formaggino” con la sistemazione di un’area verde attualmente inutilizzata che prevede l’istallazione di giochi per bambini, la realizzazione di un’area di sgambatura per cani, l’acquisto e posa in opera di una struttura prefabbricata in legno e la gestione successiva di tutta tale area.

Il progetto, nella sua interezza, prevede una spesa complessiva ben superiore a quella finanziabile con le modalità di finanziamento previste dall’avviso del Comitato sisma centro Italia, ma la somma superiore eventualmente da prevedere potrà essere finanziata dal comune con risorse derivanti dal proprio bilancio. A riguardo si è deliberato di costituire l’associazione temporanea di scopo, Ats, con il Circolo Auser Cgil “Il girasole” di Tolentino. Con delibera n.67 del 13 febbraio 2018 il comune di Tolentino ha

finanziamento sono: il rifacimento del manto in erba sintetica al campo Ciarapica ed all’impianto sportivo Ciommei; il risanamento delle tribune dello Stadio della Vittoria; il restauro e il risanamento conservativo della porzione dell’edificio ex-mattatoio; i lavori di sistemazione idraulica del fosso Rotondo; la riqualificazione della zona del Torrione di San Catervo; il restauro ed il miglioramento sismico del Torrione; la riqualificazione di viale Matteotti, di piazza Mauruzi e dei tratti di via Filelfo. Viene indicato, inoltre, alla Regione Marche l’intervento costituito dalle opere di adeguamento sismico e ripristino energetico della scuola Rodari al fine del suo inserimento nel piano triennale di edilizia scolastica 2018/2020 che la medesima Regione dovrà trasmettere al Mit. E’ stato, inoltre, conferito l’incarico agli uffici competenti per predisporre i progetti e quant’altro necessario per dare esecuzione alla deliberazione. Con la delibera n.65 si è deciso di stanziare un fondo per far fronte

allo stanziamento si valuterà la possibilità di integrazione del fondo. Con la delibera n.61 si decide di designare quale funzionario responsa-

sione di un contributo a parziale rimborso della Tari 2018, sulla somma che residua dagli altri interventi. Per i giovani imprenditori, di età inferiori a 35 anni, che diano vita a una nuova attività imprenditoriale viene fissato un contributo pari a quanto pagato a titolo di Tari. Tale contributo sarà concesso relativamente ai primi 4 anni di attività e sarà a integrale copertura della Tari dovuta. Per le attività commerciali che abbiano registrato un calo del volume d’affari o fatturato rispetto al 2016 - come ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, mense, birrerie, hamburgherie, bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori, pizza al taglio, banchi di mercati in genere, alimentari - viene concesso un contributo pari ai seguenti importi: 300 euro per attività con superfici comprese tra 0 e 100 metri quadrati; 250 tra 101 e 200; 200 tra 201 e 350. Per i soggetti in cassa integrazione o in disoccupazione e che debbano pagare rate di mutuo sull’abitazione di proprietà o affitti superiori a 300 euro mensili viene concesso, per i primi due anni, un contributo pari a 100 euro. Per tutti i contributi di che trattasi sarà pubblicato un avviso contenente i modelli di domanda e le autocertificazioni da produrre unitamente all’istanza di concessione e che nel caso di richiesta di importo superiore

spesa di 17.200,45 euro derivante da: sedute del Consiglio comunale con corrispettivo unitario scontato del 20% pari ad 792,21 euro per la previsione di 13 sedute dell’assise consiliare per un totale di 10.298,73 euro; rubriche l’Amministrazione comunale informa con corrispettivo unitario pari ad 200 euro per 12 rubriche stabilite in convenzione per un totale di 2.400 euro; eventi particolari con corrispettivo unitario di 350 euro per previsione di 4 eventi per un totale di 1.400 euro; iva 22% sui corrispettivi per i succitati servizi di 3.101,72 euro con imputazione al cap.32, spese per servizi stampa del comune, del bilancio di previsione 2018, il quale presenta adeguata disponibilità. Con delibera n.58 è stato nominato

bile dell’Imposta unica comunale, inclusiva dell’Imposta municipale propria, della Tassa sui rifiuti e del tributo per i servizi indivisibili del comune, Paolo Bini, dipendente a tempo indeterminato del comune di Tolentino.

In ragione di tale designazione, ai sensi dell’art.1, commi 662 e 663, della Legge 147/2013, al funzionario responsabile sono attribuite tutte le funzioni e i poteri per l’esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale connessa ai tributi assegnati, compreso quello di sottoscrivere i provvedimenti afferenti a tali attività, nonché la rappresentanza in giudizio per le controversie relative al tributo stesso oltre, ai fini della verifica del corretto assolvimento degli obblighi tributari, le facoltà di inviare questionari al contribuente, di richiedere dati e notizie a uffici pubblici ovvero a enti di gestione di servizi pubblici, in esenzione da diritti e spese e di disporre l’acceso ai locali ed alle aree assoggettabili al tributo. Con la delibera n.59 del 9 febbraio 2018 si affida, fino al 31 dicem-

alla concessione di contributi a sostegno delle casistiche individuate per un importo di 10mila euro al capitolo 941 “incentivi attività produttive” del bilancio di previsione. bre 2018 all’emittente televisiva Con l’atto si prevedono le forme di Video Tolentino srl, con sede in contributo per il sostegno al paga- Tolentino, vicolo degli Orti n.20, mento della tassa rifiuti, Tari, per il l’incarico inerente i servizi televi2018. sivi sull’attività amministrativa del organizzato, con la collaborazio- Per i nuclei familiari numerosi resi- comune di Tolentino. ne della Pro Loco Tct, la manife- denti a Tolentino da almeno 5 anni Si approva lo schema di convenziostazione “Terremoto Celtico” il 18 con tre o più figli che hanno a dispo- ne alla presente deliberazione, quale febbraio al Castello della Rancia sizione un solo reddito e un Isee in- parte integrante e sostanziale della bile in Largo ‘815, che in segui- nell’ambito del progetto “Epicen- feriore a 8.107,50 euro, isee pari a stessa, che sarà sottoscritta dal dirito al sisma attualmente ospita tro”. quello fissato dallo Stato per i bonus gente dell’area amministrativa. la scuola primaria Don Bosco, di Il comune si è impegnato a mettere su luce e gas, è prevista la conces- Si prevedere per tutto il 2018, una circa 710 metri quadrati, della ditta Cremisi Re con sede a Treia, per un periodo di 6 anni, prorogabile per altrettanti verso un canone mensile di 3.278,70 euro oltre iva. Tale intervento ha evitato i costi di realizzazione di strutture temporanee, quelli di urbanizzazione, nonché di occupazione delle aree che dovevano essere reperite per l’insediamento delle menzionate costruzioni provvisorie. I suddetti locali, di recente costruzione e non utilizzati, sono stati resi disponibili dai proprietari al comune in comodato d’uso gratuito per poter allestire in via temporanea delle sedi scolastiche che non hanno potuto trovare collocazione negli edifici resi temporaneamente inagibili dal sisma. Essendo trascorso oltre un anno dalla messa a disposizione di tali stabili e considerato che non è prevista un’immediata esecuzione dei lavori volti al ripristino delle strutture comunali rese temporaneamente inagibili dal sisma attualmente viene richiesta dai proprietari la regolarizzazione dell’utilizzo del bene immobile da parte del comune con un contratto di affitto. Con atto n.68 del 16 febbraio 2018

il comune ha deciso di partecipare insieme al circolo Auser Cgil “Il girasole” di Tolentino all’avviso del Comitato sisma centro Italia, costituito da Confindustria, Cgil, Cisl,

a disposizione lo spazio, compresi oneri per il mancato sbigliettamento ed apertura extra orario dovuti al gestore, materiale logistico quale montaggio di un palco, la fornitura di energia elettrica, oneri Siae e la promozione dell’evento attraverso i propri canali. La spesa a carico del comune, quantificata in 600 euro, viene prenotata con imputazione al capitolo 640 delle spese per la promozione turistica, Peg, nel bilancio 2018 stabilendo che qualora la stessa risultasse inferiore l’importo sarà ridotto. La Giunta con delibera n.66 ha pre-

disposto, di concerto con gli uffici competenti, un elenco con le opere da ammettere a finanziamento facendo riferimento alla legge che prevede per il triennio 20182020 l’assegnazione ai comuni di contributi per interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, contemplando che le richieste di contributo debbano essere comunicate al Ministero dell’Interno entro il termine perentorio del 20 febbraio per il 2018, del 20 settembre per il 2019 e del 20 settembre per il 2020. La richiesta di contributo deve riferirsi ad opere inserite in uno strumento programmatorio e ciascun comune non può chiedere contributi di importo superiore a 5.225.000 euro complessivi. Le opere per le quali si richiede il

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il geometra Giovanni Francioni quale rappresentante del comune di Tolentino nei cda dei consorzi delle strade vicinali: Vaglie, Lucentini Tallei, Madonna del colle; Fosso Rio, Vallone, Seri; Forconi, Calamita, Vicigliano. Con la delibera n.57 è stato concesso alle parrocchie di Tolentino l’utilizzo a titolo gratuito della sala piano terra ala sud del Castello della Rancia l’11 febbraio dalle 18 alle 24 e di dare atto che restano a loro carico oneri e tutte le responsabilità inerenti la manifestazione prevista, compresi gli oneri per l’apertura extra orario della struttura dovuti al gestore.


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L’AMMINISTRAZIONE INFORMA Alle tante parole che siamo stati costretti ad ascoltare e a leggere ovunque, ancora una volta vogliamo anteporre i fatti, quelli veri, che finalmente metteranno un freno alle bugie e al fango gettati nei nostri confronti in merito alla questione “SAE”. Quest’Amministrazione continua fermamente a portare avanti la scelta di non voler realizzare le piccole e anguste casette di legno, convinti che puntare sull’immobiliare invenduto antisismico e anche sugli immobili di proprietà comunale riconvertibili, sia una soluzione brillante, che non sperpera denaro pubblico, che dia un alloggio sicuro e performante che non rischi che il “Burian” di turno congeli i boiler per l’acqua calda posizionati sul tetto. La giunta Pezzanesi continua fermamente a sostenere che questo tipo di soluzione è sicuramente nei margini economici del costo al metro quadro di una SAE e non solo. Consente altresì di non effettuare ulteriore prelievo di territorio, oggi magari verde e lussureggiante, limita o addirittura riduce allo zero i futuri costi di manutenzione che gli enti dovranno accollarsi per gli anni di durata delle stesse strutture a causa dell’assegnazione delle stesse al patrimonio comunale. Crediamo quindi in quello che stiamo facendo e con noi crede l’opinione pubblica italiana che ne è venuta a conoscenza, perché, a parte i comuni che non se lo sono potuti permettere per via della mancanza di aree urbanizzate a disposizione come Tolentino…quale oculato amministratore italiano degno di tale nome avrebbe dovuto scegliere una struttura paritetica ad un bungalow di un camping qualsiasi al posto di un appartamento più duraturo del tempo? Tutto bene quindi? Tutte rose e fiori per Tolentino? NO, perché dobbiamo riconoscere che questa forte quanto opportuna decisione ci farà probabilmente consegnare gli appartamenti con 6/12 mesi di ritardo rispetto alle c.d. Casette di Legno , ma una scelta finanziaria e patrimoniale così importante può valere un maggior sacrificio da parte degli aventi diritto che, saranno ampiamente ripagati,come già detto, dalle performance delle case vere. Ovviamente ci conforta il fatto che, data la proroga emergenziale, i cittadini aventi diritto, potranno continuare a beneficiare delle forme di sostegno che la stessa normativa prevede, smentendo ancora una volta pseudo sostenitori e comitati del momento che, più che aiutare, sobillano il popolo con informazioni approssimative e con scenari futuribili inesistenti o ingiustificatamente allarmanti. Un amministratore lungimirante non può volere che i propri cittadini vivano in queste situazioni precarie così a lungo, inebriato dalla soddisfazione dell’immediato, perché è stato più veloce e forse più bravo, ma non badando a quello che succederà nel lungo periodo, quando quegli stessi cittadini collocati con velocità agli inizi dell’emergenza non sopporteranno più caldo, freddo, umidità, spazi stretti e difficilmente vivibili. Ringraziamo Press News perché ci dà la possibilità di poter dare finalmente informazioni certe e inequivocabili, le uniche ufficiali e attendibili e che possono farsi spazio tra le varie sentenze di questo o quel comitato o di questo o quel blogger. Abbiamo già assegnato i primi 31 appartamenti che sono così ripartiti: EX SCUOLA RURALE PATERNO: la struttura risale agli anni 50 e da sempre è stata utilizzata come edificio scolastico. Venuta meno la vocazione scolastica a seguito della cessazione dell’attività didattica, l’edificio è stato utilizzato come magazzino e anche a fini abitativi a carattere temporaneo per particolari situazioni legate al sociale. Il fabbricato è di circa 330 mq che si sviluppa su

due piani fuori terra e da un piano sottotetto. Si realizzeranno 4 appartamenti rispettivamente di 40 mq, 54 mq, 62 mq e 80 mq. Il fabbricato sarà dotato di nuovi infissi, e l’intera struttura oltre ad essere adeguata sismicamente, sarà dotata di ascensore e subirà una ristrutturazione totale e moderna. In data 22/11/2017 abbiamo assegnato a 4 famiglie gli appartamenti che saranno pronti entro l’anno in corso.

Zona Paterno

EX SCUOLA RURALE SANT’ANGELO: lo stabile, dove verranno realizzati 3 appartamenti, di sviluppa su due piani, di circa 170mq ciascuno. Lo stesso è stato oggetto di un intervento di miglioramento sismico finanziato a seguito del sisma del ‘97, attraverso il quale sono state realizzate le opere strutturali e gli infissi esterni. Questi lavori stanno terminando questi giorni; abbiamo chiesto 300.000 per rendere funzionale la struttura (questi appartamenti ancora non sono stati assegnati). OSPEDALETTO DEI PELLEGRINI IN VIA OSMANI: qui verranno realizzati 4 appartamenti: Al piano terra sarà realizzato un appartamento con soppalco, dotato di zona giorno con angolo cottura, bagno antibagno e camera da letto (MQ 57,00); Al piano primo invece, sarà realizzato un appartamento monolocale con bagno, antibagno e angolo cottura (MQ 28,00); Sempre al piano primo, sarà realizzato altro appartamento bilocale, dotato di zona giorno con angolo cottura, camera doppia, bagno e antibagno (MQ 57,00); Al piano secondo, infine, sarà realizzato appartamento trilocale dotato di zona giorno con angolo cottura e zona notte ad una quota raggiungibile con scala interna, dove sono disposte due camere doppie e bagno (MQ 73,00). Il complesso sarà dotato di soluzioni particolarmente attente al contenimento dei consumi energetici. In data 12/10/2017 invece, abbiamo assegnato i primi 23 APPARTAMENTI, i quali sono dislocati nel centro urbano: 5 in Viale Terme Santa Lucia (due di oltre 55 mq e tre di 95 mq); 5 in Via Roma (tre sono di 110 mq e uno di 61 mq); 3 in Via Giovanni Pascoli e vanno dai 66 mq agli 86; in via Filelfo ne abbiamo assegnati 8, per una superficie che va dai 50 mq ai 67 mq; 1 appartamento è situato in piazzale della Battaglia di Tolentino, per 80 mq; 1 infine in via Massimo d’Antona, per 89 mq. Non possiamo tralasciare poi l’edificio principe di tutta l’operazione che si trova in Contrada Rancia ed è in grado di ospitare 174 persone per 46 alloggi (16 appartamenti fino a 65 mq; 24 appartamenti da 65 a 75 mq; 6 da 75 a 95 mq), un’operazione nel complesso di alto spessore ambientale e urbanistico, visto il recupero di una struttura esistente enorme e inutilizzata. La forma simil castellana della struttura, ritmata da ampie aperture e quindi avulsa dal contesto industriale di quell’area, appare come un borgo arroccato, aperto verso la campagna, con nelle vicinanze il castello della Rancia a fare da baluardo del Comune verso il mare. E’ proprio questa vicinanza con il Castello e le sue attività culturali e ricreative a facilitare e suggerire occasioni reciproche di prosperose commistioni che ne invalidano l’apparente isolamento. Le persone che vi abiteranno avranno a disposizione ariosi e luminosi appartamenti, ma anche spazi comuni pensati per attività ricreative e per la normale vita quotidiana. Ospiterà diverse attrezzature sportive ed è pensato come un vero e proprio borgo dotato di tutti i servizi che lo possano qualificare come tale. 15

contrada Rancia

Via Terme Santa Lucia

Piazzale della Battaglia, zona caserma CC

Via Filelfo

Via Filelfo - interno


spazio autogestito

Stabile Maestre Pie Venerini e viabilità via Carradori: interrogazioni In consiglio comunale del 15 febbraio 2018 abbiamo presentato all’Amministrazione Comunale due interrogazioni, la prima ha riguardato la richiesta di riapertura al traffico di via Corridoni, la seconda lo stabile delle Maestre Pie Venerini. Interrogazione 1 Il tratto di via Corridoni in corrispondenza della chiesa del Sacro Cuore detta chiesa dei “Sacconi”, in seguito al terremoto è stato chiuso al traffico a causa dei danni subiti sia dalla chiesa stessa che dallo stabile che ospitava la scuola materna delle suore Maestre Pie Venerini. Il restauro della chiesa e la riapertura al culto hanno determinato l’eliminazione dei pericoli di crollo della facciata della chiesa, mentre per lo stabile delle Maestre Pie Venerini, pur avendo subito gravi danni, non è stato necessario effettuare alcun intervento di messa in sicurezza. Ad oggi notiamo che detto tratto di via Corridoni è rimasto chiuso al traffico, mentre è tranquillamente percorribile a piedi sia per raggiungere l’ingresso della chiesa che per attraversare il breve tragitto di collegamento con piazza Don Bosco. La chiusura del tratto di questa via crea disagi al traffico automobilistico. I problemi di traffico si accentuano nelle ore di ingresso e di uscita degli alunni dalle scuole ivi presenti; tali problematiche risultano maggiormente evidenti il martedì, giorno in

cui si svolge il mercato settimanale, quando viene chiusa al traffico anche la vicina via P.Massi. La scelta di lasciare questo tratto di via chiuso al traffico, appare ai sottoscritti interroganti, incomprensibile. Il ripristino della viabilità ordinaria in quella zona, visto che per l’edificio delle Maestre Pie Venerini non è stato necessario alcun intervento di messa in sicurezza, porterà sicuramente a dei benefici immediati alla circolazione stradale. I consiglieri: Gianni Corvatta, Anna Quercetti, Bruno Prugni Il sindaco pur riconoscendo l’importanza della segnalazione, ha risposto che la viabilità in quell’area è stata interdetta in seguito alla interruzione della via che aveva sbocco verso il Palazzo Europa e per questo motivo è stato invertito anche il senso di marcia di via Corridoni. Inoltre, lo stesso ha riferito di avere in mano cinque lettere del Comitato di Quartiere del centro storico che ha richiesto, nell’ambito di una rivisitazione del piano del traffico complessivo della città, la chiusura di quel tratto. Sulla base di quanto sopra il sindaco ha riferito che viene confermata l’attuale viabilità. Pur rispettando le istanze del Comitato di Quartiere, ci siamo dichiarati parzialmente soddisfatti della risposta. Quello che noi vogliamo è risolvere l’intasamento eccessivo del traffico in quella zona nelle ore di ingresso e di uscita degli studenti dalle scuole, ciò anche in relazione alla loro sicurezza; detta situazione diviene insostenibile il giorno del mercato settimanale dove l’unica via

di transito, stretta e spesso oggetto di sosta di auto, è la traversa che conduce in prossimità del Teatro Vaccaj. Per questi motivi siamo ancora convinti che è utile e importante regolarizzare in maniera diversa il traffico in quella zona.

temporaneamente subito dopo il sisma presso la zona Largo ‘815. Sulla base di quanto sopra La interroghiamo per sapere, qualora lo stabile delle Maestre Pie Venerini fosse acquisito in proprietà dal Comune, quale sarà la sua destinazione, visto che nel Bilancio di previsione 2018/2020, approvato di recente in Interrogazione 2 Lo stabile delle Maestre Pie Vene- Consiglio Comunale, non si fa cenrini, sito nel centro città, ha subito no a questo argomento. gravi danni in seguito al terremoto e I consiglieri: Gianni Corvatta, Anna Quercetti, Bruno Prugni. pertanto risulta inagibile. Per questo edificio lo Stato ha concesso un importante finanziamento Il sindaco ha risposto di avere a per la sua ristrutturazione o ricostru- cuore questo tipo di scuola, ovvero le scuole paritarie, ha fatto presente zione. Vorremmo sapere se la proprietà che al momento questa tipologia di dello stabile resterà alle Suore o se scuole, in seguito una decisione da passerà al Comune, in seguito ad parte dello Stato, non sono più state una eventuale permuta con lo stabi- oggetto di finanziamento specifico; le denominato “Bezzi”, ciò anche in egli ha inoltre affermato che, attraconsiderazione della notevole spe- verso una sorta di “corsia veloce”, sa di circa 160 mila euro impiegata anche le paritarie verranno rifinanper ristabilire le condizioni di agibili- ziate con i fondi del sisma. tà (Deliberazione Giunta Comunale Il Sindaco nel ritenere pertinenti i non.514 del 12-11-2016) e di quasi stri quesiti, ha riferito che è intenzio60 mila euro (Deliberazione Giunta ne dell’Amministrazione Comunale Comunale n. 313 del 01-08-2017) acquisire lo stabile delle Maestre Pie per ristrutturare il medesimo stabile Venerine in seguito ad uno scambio e per l’allestimento di camere e di con il Bezzi, previa valutazione dei due stabili da parte dell’Ufficio Tecaltri servizi. Il Bezzi, dato in uso gratuito alle suo- nico Erariale. Secondo le intenzioni re Maestre Pie Venerini per ospitare della Giunta lo stabile delle Maestre le studentesse del liceo Coreutico Pie, una volta ricostruito, fungerà da (attività di ostello/dormitorio già svol- scuola materna del centro storico, ta dalle stesse), dovrà essere anche pubblica e in capo al Don Bosco. destinato dopo l’adeguamento si- Viste le intenzioni dell’Amministrasmico, secondo l’impegno dell’Am- zione Comunale abbiamo sollecitato ministrazione Comunale (così si leg- il sindaco a prendere contatti con la ge negli atti della Giunta Comunale), proprietà dello stabile (Curia Vescoa scuola materna, attività svolta dal- vile) e ad approfondire l’argomento le suore nello stabile di proprietà di in sede di Commissione Sisma revia Corridoni sopra citato, trasferita centemente ricostituita.

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spazio autogestito

L’IMPORTANTE È NON AVERE FRETTA

Amministrare eventi naturali e distruttivi come un terremoto non è facile, lo sappiamo. Occorrono buonsenso, praticità e intelligenza. Unico scopo: agire per il bene dei cittadini. Già dopo pochi mesi da quel drammatico 2016, parlammo di caos gestionale. Fummo irrisi e accusati di voler fare campagna elettorale sulle disgrazie dei cittadini. Ahinoi, il tempo è sempre galantuomo. Eccoci quindi costretti, ancora una volta, a informare i cittadini, dato che le notizie a Tolentino sono come le pepite d’oro. Constatiamo, dopo le recenti dichiarazioni del Sindaco Pezzanesi, che, ad oltre un anno e mezzo dalle prime scosse dell’agosto 2016, il Comune di Tolentino non ha ancora consegnato ai cittadini colpiti dal sisma alcuna Soluzione Abitativa di Emergenza (casette o appartamenti). Secondo le sue stime, e quindi nulla di preciso, i primi 23 appartamenti verranno consegnati tra più di un mese. Inoltre il Sindaco ci fa sapere che il resto delle famiglie terremotate dovranno attendere ancora un altro anno e mezzo (cioè tre anni dagli eventi sismici) per vedere conclusa la sola fase di emergenza abitativa, senza considerare tutti i cittadini che a oggi sono ospitati nell’area contai-

ner. Diciotto mesi alle spalle e ancora ZERO SAE consegnate, mentre nei comuni limitrofi già sono iniziate le demolizioni degli immobili pubblici e privati gravemente lesionati. Sembra di vivere in due nazioni completamente diverse. Al momento, del capannone da ristrutturare situato in zona La Rancia che ospiterà non più di 45 famiglie, abbiamo solo la solita presentazione in pompa magna (qualche giorno prima delle elezioni non potevamo aspettarci altro) tenutasi al Politeama Piceno. Ma devono ancora essere svolte le fasi di aggiudicazione dei lavori e di realizzazione che, secondo le stime più che ottimistiche di questa amministrazione, dureranno 18 mesi. Nel frattempo tutti coloro che si trovano a dover attendere informazioni, sempre centellinate e parziali, sono costretti ad arrangiarsi per conto proprio. Ricordiamo che in tutto le famiglie che hanno diritto a una soluzione abitativa di emergenza sono 190 circa e per ora si parla nel complesso di 80 appartamenti in qualche modo reperiti. Gli altri aventi diritto? Il fatto che il Comune di Tolentino abbia deciso di acquistare a titolo definitivo più della metà dei container di cui fino a ora pagava il noleggio ci lascia più di una perplessità. Soprattutto per le motivazioni riportate dalla delibera per l’acquisto: “ad oggi è ancora necessario mantenere in esercizio tutti i container atteso che vi sono ancora ospitate oltre n.200 persone e che non è possibile

dare loro una diversa collocazione”, “al momento non è possibile ipotizzare la durata dell’utilizzo di tali container”, “i tempi della ricostruzione si fanno sempre più dilatati e non è preventivabile il ritorno nelle abitazioni di un numero consistente di famiglie da qui ad un anno”. Insomma, c’è poco da stare sereni. Sul tema delle strutture scolastiche, come certificato anche dal presidente della provincia Pettinari, siamo in alto mare. Oltre a dover ancora reperire i fondi necessari, devono essere espletate le procedure per il lancio dei bandi pubblici e di conseguenza l’assegnazione degli appalti. Dopo una prima “sparata” secondo cui il campus sarebbe stato pronto in pochi mesi, l’amministrazione aveva assicurato che esso avrebbe comunque visto la luce per l’inizio l’anno scolastico 2018/2019. Oggi, invece, i tempi non sono più calcolabili con certezza, senza considerare che i costi sono già lievitati da 15-16 milioni a 22 milioni senza ancora aver posato una sola pietra. Nel frattempo spendiamo soldi per strutture provvisorie che poi dovranno trovare una funzione o che rimarranno cattedrali nel deserto, vedi laboratori per i licei Coreutico e Scientifico. Visto che in sede di Commissione Lavori Pubblici ci è stato riferito che sistemare la sede dei Licei Classico e Scientifico costerà circa 300.000 euro e dato che i danni sono lievi, il progetto campus, per come è stato concepito, continua a lasciarci perplessi. L’amministrazione intende trasfor-

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mare la struttura in un “polo commerciale”: chiediamo al Sindaco Pezzanesi e alla Giunta di non prendere decisioni senza prima aver recepito la volontà della cittadinanza, che merita di avere un ruolo attivo. Il MoVimento 5 Stelle ha proposto che gli spazi siano dedicati alle associazioni, a mostre, alla cultura in genere. A qualcosa che non sia in conflitto con le attività commerciali che già languono anche per via dello spopolamento causato dal sisma ma che funga da attrattiva. Il centro storico (e Tolentino tutta) non si ravviva solo perché lo si decide in modo unilaterale, ci vogliono pianificazione, coesione territoriale e sociale che riportino i cittadini a vivere gli spazi. In nessun altro modo proietteremo la città nel futuro. Nessuna notizia sul fronte delle scuole medie inferiori ed elementari. Parte dell’istituto Don Bosco è ancora inutilizzabile e il Comune ha definitivamente preso in affitto a titolo oneroso i locali nei pressi del Retail Park che ospitano le elementari per sei anni rinnovabili per altri sei… È dalle elezioni comunali dello scorso giugno che ascoltiamo battute riferite al Movimento 5 Stelle e alla sua “presunta” incompetenza. Non avevamo bisogno della controprova, ma ora è chiaro che il pulpito dal quale viene la predica è il più sbagliato e, lasciatecelo dire, la cosa non ci risolleva affatto il morale perché a Tolentino, sotto il giogo di incompetenze varie imposto da questa amministrazione, ci viviamo anche noi.


SILVIA LUCONI: LA LIBERTÀ DI ESSER SINCERA COMUNICARE di Solidea Vitali

Silvia la conosco da quando aveva 14 anni. L’ho vista partecipare alla vita politica di un partito: silenziosa, attenta e curiosa. Laureata in Giurisprudenza all’università di Macerata, ha da subito affrontato il mondo del lavoro. Ha svolto le mansioni di cameriera, barista, babysitter, aiuto compiti, impiegata in un ufficio legale di una grande azienda e l’impiegata commerciale in un’altra; vari enti pubblici come Inpdap e Comunità Montana fino ad approdare in Poste Italiane, nel Luglio del 2011, dapprima come impiegata di sportello, poi come impiegata nel settore impresa. «E’ un lavoro dinamico e versatile, che mi vede attraversare tutto il bacino della provincia di Macerata, che mi fa conoscere le difficoltà che le aziende oggi incontrano, ma che allo stesso modo mi fa scoprire nuove e brillanti realtà che resistono, nonostante tutto». 34 anni, Vice Sindaco, Assessore al Bilancio e al Turismo, Silvia riveste un ruolo attivo nella politica cittadina da sei anni. Non sono però i livelli formali raggiunti a fondare la sua persona. «Prima di ogni carica, sono semplicemente Silvia», mi confida. Il valore di rispettare il suo essere e la sua personalità originaria resta al centro di ogni passo compiuto. - Silvia, come definisci la tua personalità? «Sicuramente molto rigida, severa con gli altri perché profondamente severa con me stessa. Sono abituata ad affrontare la vita in maniera perfettamente ordina-

ta, piena di certezze. La definisco una sorta di libreria, con i libri messi tutti in ordine di grandezza e di colore». Fu il Sindaco Pezzanesi a chiederne la candidatura nel 2012, dopo l’iniziale rifiuto, dettato dall’incertezza, Silvia ha deciso che valeva la pena impegnarsi. Dopo la sua elezione, tutto è stato veloce, nuovo e anche difficile. «Ho pianto sulle scale del Palazzo Comunale. Ero terrorizzata. Poi ho studiato, e studio ancora, ho ascoltato, e ascolto ancora. Il mio maestro è Giuseppe Pezzanesi, che mi alleva a ‘pane e scoppole’, per usare la sua espressione. Una lezione dura, sicuro, per la quale posso solo ringraziarlo perché fondamentale per crescere come persona». Loquace in modo equilibrato, Silvia ama andare al nocciolo della questione. I giri di parole non fanno per lei. Ascolta, impara, reagisce. E segna tutti i suoi impegni in un’ agenda, in modo ordinato e con scrittura pulita come per dare cronologia scandita al minuto. La famiglia è il centro del suo mondo. «Provengo da una famiglia molto semplice, non sono figlia d’arte e mio padre, Gabriele, e mia madre, Tiziana, sono due comunissimi operai. Mio fratello Marco, apparentemente distaccato da tutto quello che è il mondo politico, ma profondamente attento e critico a tutte le questioni che riguardano la città e la politica in generale, è studente di ingegneria e da qualche mese è entrato nel mondo del lavoro. I genitori di mio padre (ma anche quelli di mia madre), avevano origini molto umili e li ricordo lavorare sodo sino alla vecchiaia, per cercare di dare un futuro

meno incerto al loro unico figlio. In famiglia si è sempre parlato di politica: mio nonno paterno, Cataldo, era un profondo estimatore del compianto Onorevole Roberto Massi Gentiloni Silverj e i miei primissimi ricordi li ho quando si parlava a casa di quello che si era detto “alla seziò” e in quella stessa sezione poi, in Corso Garibaldi, poco più che bambina, accompagnavo babbo e ascoltavo con tanta curiosità, i temi trattati». - Silvia, qual è il più bel ricordo da bambina? - «I momenti in famiglia, seduti intorno ad un tavolo, fatti di condivisione dei progetti, preoccupazioni e soddisfazioni. Se un giorno mai dovessi avere dei figli, vorrei che ci fosse tra me, mio marito e loro, lo stesso identico dialogo e la stessa condivisione». Mirko, l’uomo che, secondo Silvia, qualcuno di più in alto, le ha messo al suo fianco. Caratteri e ideologie diverse, lui di sinistra, pacato e paziente e tifoso dell’Inter. Lei milanista, poco diplomatica e terribilmente pragmatica. «Ma è proprio dalle diversità che si creano le condizioni migliori per crescere e fare qualcosa di buono», sostiene. - La persona dalla quale prendi ispirazione? - «Mio padre, uomo severo nell’educazione e nella disciplina, del quale ho ancora un timore reverenziale, ma anche uomo di grande cuore. La sua lezione più importante è stata il senso dell’impegno, del sudore e dell’onesta gratificazione». L’essere donna, a volte, richiede maggior impegno in politica. Essere donna può porre dei limiti, ma, dice Silvia «sono abituata a

prendermi quello che mi spetta non facendo valere i miei diritti perché donna, bensì comportandomi come esattamente i miei doveri mi impongono e questo è a prescindere dall’essere donna». Ricordare la donna due volte l’anno sminuisce il suo essere, relegarla ad alcuni settori specifici e come entità scollegata dagli uomini, pure. Forse la più grande libertà che si possa conquistare è la sincerità. Come quella che esprime Silvia. «Il mio rispetto per chi mi merita, il mio sorriso per chi mi accompagna nella quotidianità, la mia amicizia per chi si fida di me, il mio cuore per chi mi ama e la mia vita per chi non lascerà mai le mie mani». Cit. Anonima.

ANCORA CHIUSA LA STRADA NELLA ZONA PACE A ridosso delle elezioni amministrative, vista la ripresa dei lavori speravamo che venisse completata in breve la strada che dalla rotonda del “Retail park” conduce al ponte di Berlinguer, invece, tutto si è fermato e la strada è ancora chiusa. Fermi da tempo, sarebbero dovuti partire in breve i lavori inerenti la lottizzazione Piano Pace per il completamento del suddetto tratto viario come era stato più volte ventilato lo scorso maggio in campagna elettorale. L’apertura di tale strada è molto importante perché alleggerirebbe di molto il traffico veicolare lungo l’ex statale 77, la Nazionale, dove tra l’altro non ci sono neanche i marciapiedi, alquanto necessari in quella zona. ll completamente del tratto viario a quattro corsie con marcia-

piedi e pista ciclabile collegherebbe tre quartieri, così, senza ombra di dubbio, rappresentebbe un’infrastruttura prioritaria per la città di Tolentino.

Ed è molto attesa dai residenti della zona, ma non solo. Sono più di otto anni che si aspetta l’avvio di tali lavori. Diversi sono gli attori protago-

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nisti di quest’intervento, alcuni privati ed il Comune di Tolentino. Sarebbe bello avere una risposta o delucidazioni da chi di dovere.


ANZIANI E SISTEMA IMMUNITARIO Verso Sera dott.Franco Belluigi

L’argomento di oggi non è fra i più semplici , ma è comunque di estrema attualità se consideriamo i numeri dell’epidemia influenzale in corso: 4 milioni di italiani a letto con prevalenza di bambini e anziani. Per quanto riguarda la popolazione anziana le due vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute (antinfluenzale e antipneumococcica) hanno proprio lo scopo di potenziare la risposta immunitaria dell’organismo ai virus circolanti al fine di prevenire o almeno attenuare la malattia influenzale e le sue complicanze, come appunto la polmonite pneumococcica. La protezione dalle malattie infettive, d’altro canto , è solo una delle funzioni del nostro sistema immunitario che è costituito da cellule di vario tipo liberamente circolanti nel sangue (linfociti, macrofagi, plasmacellule, ecc ...) o riunite in piccoli organi detti “linfonodi”. Fin dai primi istanti di vita, questo insieme di cellule inizia a svolgere il suo compito fondamentale: riconoscere e neutralizzare ogni sostanza estranea che entri in contatto con l’organismo, può trattarsi di agenti biologici esterni come virus e batteri , ma anche di sostanze chimiche, oppure di componenti dello stesso organismo “trasformate” come le

cellule tumorali. Il sistema immunitario interviene in questi casi producendo particolari proteine dette anticorpi in grado di legarsi in maniera specifica con l’elemento estraneo come farebbe una chiave introdotta nella propria serratura. Questo legame è la premessa indispensabile per proteggere l’organismo da infezioni , intossicazioni o progressione della malattia tumorale. Purtroppo non sempre la produzione di anticorpi avviene nella giusta direzione, può capitare che si vada a colpire un bersaglio sbagliato, è il caso delle malattie allergiche o delle patologie autoimmuni, in quest’ultimo caso normali strutture del corpo umano vengono interpretate come estranee fino ad innescare una reazione infiammatoria cronica locale, come per esempio avviene nell’artrite reumatoide dove le articolazioni diventano la vittima incolpevole dell’attività del sistema immunitario, infine a volte occorre ingannare, a fin di bene, lo stesso sistema immunitario con terapie farmacologiche per evitare il rigetto di un organo trapiantato. Nel caso del paziente anziano, a questo complesso quadro funzionale, si aggiungono importanti elementi di fragilità: la presenza di patologie multiple, una alimentazione incongrua, oppure situazio-

ni stressanti come la perdita delle persone care o del ruolo sociale (pensionamento), tutti questi fattori sono in grado di deprimere la risposta immunitaria e aumentare l’incidenza di infezioni e patologia neoplastica. E’ di comune osservazione, a questo proposito, registrare un aumento di decessi nei mesi invernali in concomitanza dell’epidemia influenzale oppure in occasione di eventi stressanti legati a vicende personali o di tipo ambientale (terremoto!). Tutti gli studi clinici concordano nell’associare lo stato di buona salute al fatto di poter disporre di difese immunitarie efficienti, come è il caso del giovane adulto, mantenere nel tempo questa condizione rimane un obiettivo fondamentale per il medico che ha in cura un paziente anziano. Poiché lo stato di salute complessivo condiziona profondamente la risposta immunitaria alle infezioni, saranno proprio i provvedimenti di ordine generale come la corretta alimentazione, l’igiene dei luoghi di vita e di lavoro, adeguate relazioni sociali a determinare una buona risposta immunitaria, e infine, quando questa si attenua per l’inevitabile passare del tempo, l’utilizzo di vaccini appositamente studiati per l’anziano costituisce una ottima possibilità di cura. Nel corso degli ultimi anni, purtroppo, si è verificata una diminuzio-

ne della copertura vaccinale per quanto riguarda l’influenza nella popolazione anziana, questo fatto è stato favorito da notizie di stampa non confermate, da una sottovalutazione dei pericoli dell’influenza, e soprattutto dall’attuale clima di sfiducia verso le istituzioni che ha portato a confondere normali raccomandazioni di tipo medicoscientifico ( ad esempio l’importanza di raggiungere il 75% di vaccinati tra gli anziani) con tematiche legate al dibattito politico in corso. In realtà, al di la delle chiacchiere o strumentalizzazioni, ogni inverno in Italia si ripete il solito duello tra virus influenzale più o meno aggressivo e anziano con difese immunitarie ridotte: la ricetta giusta rimane sempre quella dell’alleanza tra un medico aggiornato e un paziente informato e consapevole. Mantenere le nostre difese immunitarie efficienti, anche in età avanzata, resta un obiettivo primario di salute perché ci consentirà di superare senza danno malattie infettive, di rispondere meglio alle terapie e di conservare al meglio lo stato di benessere generale. Loris Paolucci (Medico di Medicina Generale Tolentino. Specialista in Gastroenterologia e Igiene e Medicina Preventiva. Medico Tutor del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Marche.)

INCONTRO CON LO PNEUMOLOGO: PARLIAMO CON IL DOTTOR CLAUDIO MOZZICAFREDDO Dottor Mozzicafreddo l’altra volta abbiamo parlato delle malattie dell’apparato respiratorio ma lei si occupa anche di allergologia per cui, visto che siamo in prossimità della primavera, parliamo delle malattie di tipo allergico pneumologico come asma, rinite, orticaria, sindrome allergica orale, ecc.. Dottore, ci inquadri la patologia rinite allergica. Molte persone, distribuite in varie fasce d’età soffrono di rinite allergica che vede nel periodo primaverile un incremento di morbilità, legato soprattutto alla presenza di pollini di piante varie. Si può dire che un italiano su 6 soffre di rinite allergica, che rappresenta un problema in crescita anche per la presenza atmosferica di particelle inquinanti (tra cui PM10) che, legandosi ai pollini, ne agevolano la diffusione e la permanenza nell’aria. Il trend di crescita della malattia è del 5% negli ultimi 5 anni con incidenza negativa su prestazioni lavorative o scolastiche e conseguenti costi sociali. Inoltre la rinite allergica è spesso associata all’asma, che può precedere anche di anni; si parla infatti di “marcia asmatica”, ossia di evoluzione di coinvolgimento di iperattività delle

vie aeree inferiori. Questo accade non solo per le allergie ma anche per le infezioni. Oltre a rinite e asma si associano spesso altre comorbidità come congiuntivite, alterazioni maxillo facciali, otite, ipertrofia adenoidea, disturbi del sonno e rinosinusite. Cosa si intende per rinite? Si tratta di un’infiammazione della mucosa nasale da esposizione all’allergene, mediata da anticorpi di classe IgE. Quali sono i sintomi? Starnuti, prurito, arrossamento, ostruzione nasale con secrezione acquosa, detta rinorrea, e lacrimazione per infiammazione congiuntivale. Questi sintomi, a volte sono reversibili spontaneamente, specie in fase iniziale, ma più spesso necessitano di opportuna terapia. I soggetti con rinite infatti debbono sempre essere studiati molto attentamente per verificare l’eventuale coesistenza di asma che, solitamente, si manifesta con tosse stizzosa, respiro sibilante o difficoltà respiratoria. Per verificare con correttezza la presenza di asma, è necessario effettuare una spirometria con eventuale test di bronco dilatazione. Tutte le riniti sono allergiche? No perché ne esistono anche di

non allergiche o infiammatorie spesso correlate a rino sinusite (con o senza poliposi nasale), caratterizzate di solito da secrezioni più dense, rinorrea muco-purulenta, sintomi monolaterali: dolore, anosmia, rinorrea posteriore isolata, sanguinamento nasale ecc. Qual è il percorso diagnostico allergologico che porta alla diagnosi e alla terapia? Innanzi tutto serve la storia clinica cioè un’accurata raccolta dei dati forniti dal malato con l’analisi dei sintomi in relazione all’epoca di esposizione allergenica. A questo punto, effettuo lo skin prick test (puntura attraverso gocce di allergene nell’epidermide) per evidenziare la sensibilizzazione allergica IgE mediata verso l’allergene sospettato. Il prick test è l’esame diagnostico più usato nella pratica allergologica per la sua efficienza, accuratezza, semplicità di esecuzione e interpretazione, scarsa invasività, ridottissimo rischio di effetti collaterali della metodica e costi modesti. In caso di dubbio tra allergia primaria e reattività crociata (tra inalanti e alimenti) è opportuno proseguire la ricerca delle IgE specifiche verso le singole componenti molecolari proteiche e allergeniche nel sangue.

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2°parte

Dottore, qual è la terapia per un paziente rinitico allergico? Dove non è possibile usare l’immuno terapia specifica (vaccino) per età avanzata o molteplicità delle sensibilizzazioni, si usa la cosiddetta Terapia stagionale con steroidi inalatori nasali, antistaminici, cromoni, antileucotrienici Si ricorda che il Il Dott. Claudio Mozzicafreddo, Pneumologo e allergologo presta la sua attività professionale in diversi ambulatori della nostra provincia e del fermano, in zona visita a Tolentino presso lo Studio Medico Associato di Galleria “Europa” e presso il Centro medico Fisiomed di Sforzacosta. Effettua anche visite domiciliari chiamando al n. 348-06098409 o 333-8654970


VOGLIAMO RICORDALE COSI’

Anna Pennesi

Graziella Caporicci

Carolina Pazzelli in Lucentini

Anna cara, tutti noi siamo rimasti sconvolti. In tanti sono venuti da te per risolvere problemi fisici e tu sei stata sempre disponibile con tutti con il sorriso e la bellezza. Ci mancherai. Un abbraccio forte.

Dottoressa Graziella, il tuo sorriso non ci abbandonerà mai. In te c’erano tanta umanità e disponibilità, la città ti ricorderà sempre per il tuo grande impegno verso chi aveva bisogno.

Carolina, sorridente e discreta, eri sempre pronta ad aiutare gli altri. Ci mancherà il tuo sorriso, ma sarai sempre nei nostri ricordi. Non potremo dimenticare mai la tua dolcezza. Una dolce carezza.

Il vuoto che lasci fa male. Un caro saluto.

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