Multiradio Press News marzo 2017

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di Carla Passacantando

Oltre un secolo di Poltrona Frau. E’ la storia di un mito residenziale con sede a Tolentino, di un marchio internazionale del design, dell’eleganza e della perfezione del Made in Italy. Un grande sviluppo negli anni, dalla fondazione nel 1912 ad oggi. Cerchiamo di capire qual è stata la ricetta per raggiungere gli attuali risultati con il direttore dell’azienda, Nicola Coropulis, barese di nascita, greco di origine e marchigiano di adozione. Sono dieci anni che lavora in Frau ed ora ne è il direttore.

editoriale

di Carla Passacantando

segue...

E’ un momento alquanto difficile per la città di Tolentino. C’è la questione sfollati da risolvere, ci sono case da abbattere perché notevolmente danneggiate dal terremoto non si sa, poi, come e quando verranno risarciti i danni dovuti alla distruzione causata dalla sequenza sismica. C’è inquietudine, nonché tanta disperazione tra i cittadini che navigano nell’ incertezza dovuta anche al funzionamento della macchina comunale. D’altra parte Tolentino sta vivendo tra incertezza e confusione l’avvio della compagna elettorale in vista del rinnovo del parlamentino della città per i prossimi cinque anni. C’è una gran corsa, da quanto si evince sulla stampa e sui social network, di molti che vorrebbero assumere la veste di sindaco per migliorare la città, ma in questi ultimi cinque anni o in precedenza, tolti coloro che si sono battuti per evitare l’abbattimento dell’asilo Green ed i parcheggi a pagamento, dove erano? I prossimi cinque anni per Tolentino sono importantissimi perché si dovrà ricostruire la città in seguito ai danni provocati dal sisma. Serviranno poche chiacchiere e meno feste. Tolentino, che qualche anno fa era punto di riferimento sotto il profilo economico, sta perdendo gli abitanti perché non si riesce a riportare gli sfollati in città. Ad oggi sono tre i candidati sindaci Giuseppe Pezzanesi, sostenuto dalla lista civica Tolentino nel cuore, Lega nord, Fratelli d’Italia e con probabilità da Forza Italia; Gianni Corvatta, da una lista civica ed il Pd; Gian Mario Mercorelli dal Movimento 5 stelle. Potrebbero però spuntare altri candidati per sedere sulla poltronissima di primo cittadino a dimostrazione della confusione che regna a riguardo. Nelle pagine di Multiradio Press News di aprile cercheremo di riportare tutti i candidati a sindaco ed a consigliere comunale in modo che il lettore possa valutare la loro esperienza. Come sempre auguro a tutti una buona lettura. Multiradio Press News è disponibile per la pubblicazione degli spazi di propaganda elettorale. MPN marzo 2017

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Anno XI n. 2 - marzo 2017 - numero chiuso in redazione il 27/2/2017 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

POLTRONA FRAU UN MODELLO DA SEGUIRE


...segue dalla prima

Poltrona Frau è una grande azienda conosciuta in tutto il mondo. Come ha superato la crisi? «L’azienda nel 2016 è riuscita a chiudere un percorso di crescita che l’ha riportata ai livelli precedenti a quelli della crisi. Tale percorso, che proietta la Frau verso nuove e migliori prospettive di crescita, è dovuto fondamentalmente al cambio di approccio dell’azienda. Azienda che dieci anni fa era prevalentemente orientata al mercato italiano, raggiungendo il 70% del fatturato. Nel 2016 il rapporto tra mercato italiano ed estero si è ribaltato a fronte di un fatturato che finalmente è riuscito a superare quello che si era raggiunto prima della la crisi». Nel 2008, al momento della crisi, la Frau si è organizzata per far fronte all’emergenza. «Certo. All’epoca ci siamo trovati a gestire, in maniera imprevista, un calo molto forte del mercato interno italiano, in particolare nel triennio 2012-2014. Contestualmente l’azienda si è organizzata in termini di risorse umane, con un nuovo orientamento allo sviluppo del prodotto, delle attività di marketing ed ai nuovi mercati». Il fatturato negli anni è così sceso. «Il fatturato è sceso, poi si è compensato gradualmente all’inizio con i mercati esteri. Ed ora possiamo dire che siamo ritornati a livelli di fatturato superiori a quelli precedenti alla crisi. Ora la divisione residenziale, per la produzione di divani e poltrone, dovrebbe chiudere il 2016 con un fatturato vicino agli 84milioni di euro, mai raggiunto in precedenza. A questi dobbiamo aggiungere il fatturato della divisione contract, teatri ed auditorium, pari a 30milioni di euro e della divisione car, auto, treni, aeri ed elicotteri, per oltre 75mioni di euro. La Frau è una realtà molto importante». Quale divisone in questi anni ha avuto il maggior sviluppo? «La divisione car ha sicuramente supportato, negli anni della crisi, lo sviluppo del fat-

turato. La contract ha avuto un passo stabile prendendo commesse anche al di fuori dei confini nazionali e tenendo alto il livello occupazionale. La parte residenziale ha avuto una crescita costante e continua a partire dal 2013 con numeri intorno al 10% l’anno di aumento del fatturato». L’obiettivo futuro della Frau riguarda l’ampliamento con l’occupazione? «Lo sviluppo di questa azienda è indice di prosperità. L’obiettivo che vogliamo raggiungere è quello di consolidare la nostra presenza sul mercato italiano. Siamo ancora oggi la più forte realtà del settore dell’arredo di alta gamma e vogliamo continuare l’espansione che ci ha visto l’anno scorso far diventare la Cina il nostro primo mercato di esportazione, dopo quello degli Stati Uniti. L’azienda, dove lavorano circa 500 persone ed un centinaio dislocate nel mondo impegnate nel commerciale, ha un piano di assunzioni in funzione delle necessità e professionalità. In questo momento dobbiamo portare l’azienda al pieno utilizzo della capacità produttiva e con professionalità nuove per fare il salto di qualità».

La poltrona Vanity fair rappresenta ancora per la Frau il modello di punta? «La Vanity fair è un’icona del design italiano. Le preferenze dei clienti internazionali ed italiani però sono cambiate, pur rimanendo la Vanity fair un emblema dell’eccellenza italiana. Il nostro modello più apprezzato, che ha conquistato il primo posto è il divano componibile Gran Torino disegnato da Jean-Marie Massaud insieme alla poltrona Archibald che è diventata il vero simbolo della riscossa di Frau». “La cultura del bello” anche oggi caratterizza la Frau? «Si e si è evoluta. La Frau come un camaleonte ha saputo assorbire nel corso degli anni tante influenze, stimoli, sollecitazioni anche per merito della grandissima intelligenza imprenditoriale di Franco Moschini che è stato sempre inclusivo. Dall’altro l’azienda, avendo recepito tutti questi elementi, è riuscita a fondere diversi elementi creando un’eleganza sobria, contenuta e sempre più apprezzata. L’azienda come camaleonte ha avuto la capacità di adattarsi ai canoni senza perdersi con quelli del passato».

Sono in cantiere nuovi prodotti? «Sicuramente quello della Frau è un settore che vive attraverso la continua innovazione. Lo scorso anno abbiamo avuto la possibilità di allargare il nostro ambito merceologico presentando delle collezioni di mobili non necessariamente divani e poltrone, ma oggetti di arredo di complemento come madie, piccoli scaffali, prodotti di un’area funzionale per la quale c’era una richiesta. E ciò ha avuto un riscontro dal pubblico e dagli addetti ai lavori che hanno così premiato le collezioni presentate lo scorso anno. Nel 2017 continueremo nello sviluppo delle categorie merceologiche di cui siamo meno forti, come consolle, comodini, armadi, scaffali toulette, puntando al rilancio su quello di cui siamo bravi come i divani con un occhio rivolto al futuro ed al recupero delle nostre tradizioni».

Come è l’accordo con gli americani? «Gli americani considerano Frau il gioiello della corona, l’azienda per la quale è stato fatto l’investimento. Gli americani trovano nell’azienda tolentinate gli elementi fondanti di quelli che sono i valori dell’italianità, genuinità, creatività, della vera essenza del saper fare». C’è la possibilità che possa-

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no essere aperti stabilimenti Frau in America? «Del futuro non c’è certezza. Il compito di Frau è far prosperare il territorio. Esiste già uno stabilimento con la divisione car a Detroit. La divisione residenziale riguarda un prodotto che può essere realizzato solo in Italia, a mano da artigiani esperti. Purtroppo in Italia qualcun altro ci ha scippato lo slogan “gli artigiani della qualità” perché siamo noti a Tolentino per la qualità». Con il terremoto quanti disagi ci sono stati in azienda? «Ce ne sono stati molti. La maggior parte dei lavoratori di Poltrona Frau insiste tra Tolentino, San Severino Marche, Belforte del Chienti, Caldarola cioè sulla zona più colpita dal sisma così abbiamo anche noi avuto persone che sono rimaste senza casa o sfollate sulla costa. Ciò nonostante anche nei primi giorni dopo il terremoto la partecipazione al lavoro è stata altissima non solo perché Frau è un posto sicuro, ma perché le persone hanno voluto testimoniare la volontà di andare avanti recandosi al lavoro. Il 31 ottobre, con gli uffici chiusi per un giorno perché la palazzina ha avuto qualche danno, la fabbrica funzionava con oltre il 70% dei lavoratori. Il 2 novembre, invece, mancava solo il 7% delle maestranze. A fine settimana solo il 3% dei lavoratori non erano in fabbrica. Lo scorso 18 gennaio poi è rimasto chiuso perché quel giorno abbiamo avuto la tempesta perfetta, blackout, neve, terremoto. Il tutto nonostante la presenza dell’impianto fotovoltaico”.


Ottimo stato di salute della Banca della Provincia di Macerata. Iniziative per i terremotati e utile di bilancio Cambio della guardia alla direzione della filiale di Tolentino della Banca della Provincia di Macerata. Da poche settimane infatti Francesco Storani è stato nominato direttore e la Banca si è affidata a lui per gestire questo momento così complicato per il nostro territorio. Per il Direttore Generale Ferdinando Cavallini la Banca ha le idee molto chiare su come supportare le famiglie e le imprese in difficoltà a causa del sisma che ha purtroppo colpito così duramente la nostra regione. L’Istituto vuole mettere a disposizione le sue professionalità per presentare le soluzioni migliori dato l’attuale contesto economico, finanziario e normativo. La Banca della Provincia di Macerata sta infatti sviluppando dei nuovi prodotti di credito creati ad hoc a sostegno della popolazione locale in cerca di finanziamenti per ripartire. Grazie all’erogazione di mutui e surroghe direttamente gestiti da BPrM - per conferire snellezza ed efficacia agli interventi - l’Istituto si pone in primo piano come Banca del territorio, capace di rispondere prontamente alle richieste che provengono dal nostro

tessuto sociale. “Anche grazie a nuovi prodotti come l’anticipo dei contributi statali o la sovvenzione diretta per acquisto o ristrutturazione casa – prosegue il direttore generale Cavallini - siamo in grado di rispondere ad ogni tipo di esigenza in modo rapido ed efficiente. Invito chiunque ne avesse bisogno a presentarsi presso una delle nostre filiali, dove troverà un consulente altamente qualificato e specializzato ad assisterlo. Questo è il momento di fare sinergia, di fare squadra, per poter uscire il più presto possibile da questo particolare momento di crisi.” E proprio a riprova dell’ottimo stato di salute della Banca della Provincia di Macerata, qualche giorno fa sono stati presentati i dati di bilancio per il 2016. La Banca della Provincia di Macerata ha chiuso l’esercizio 2016 con un utile netto di 742 mila euro, nonostante accantonamenti su crediti ancora importanti (2,9 milioni di euro). Il dato ha risentito anche di contributi straordinari per 123 mila euro richiesti dal Fondo di risoluzione della Banca d’Italia per la definizione delle c.d.

“goodbanks”. Il ROE si è attestato al 2,3% e risulta fra i migliori del panorama nazionale che, molto variegato, oscilla fra risultati molto positivi e molto negativi. Il Capitale sociale ammonta ora a 32,3 milioni di Euro a seguito dell’aumento di 4 milioni portato termine nel giugno 2016. Il CET 1 ratio ed il Total capital ratio si attestano al 14,8%, in significativo aumento rispetto all’anno precedente. Ulteriore e forte elemento che sancisce la solidità di BPrM, ponendola sempre fra le mi-

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gliori banche spa del paese. Il Presidente, Loris Tartuferi, non nasconde la propria soddisfazione per i risultati conseguiti, “nonostante -dice- “la situazione di grave difficoltà che continua ad imperversare nel nostro martoriato territorio. Oltretutto, l’aumento di capitale chiuso con successo a giugno 2016 ha accresciuto la stabilità alla Banca e ha consentito all’Istituto di poter impostare un piano strategico con valenza quadriennale, ambizioso ma concreto, che darà definitivo slancio all’operatività aziendale”.


ALLARME TERMITI DI TERRA A TOLENTINO di Carla Passacantando

Fabio Romagnoli, Valentina Tizi e la figlioletta di 6 anni si ritrovano con la loro casa in legno, in viale Foro Boario, invasa da termiti di terra. Lo scorso giugno la famiglia ha dovuto lasciare l’abitazione dopo la scoperta degli insetti all’interno del sottotetto e nella zona intercapedine delle pareti della casa e dei danni provocati dalle stesse termiti. Gli insetti, comunque, secondo Fabio Romagnoli, stanno intaccando anche piante ed altre abitazioni in legno che si trovano nella zona Foro Boario. La coppia tolentinate quando ha visto le termiti che stavano distruggendo la casa si è subito preoccupata così ha richiesto l’intervento del comune per effettuare una disinfestazione nella zona. Ha denunciato poi, quanto scoperto, all’Asur, Arpam, Consiglio di quartiere, Prefettura, Assam. Nel frattempo la famiglia ha messo in sicurezza la casa, ma nessuna disinfestazione è stata effettuata dal comune in quella parte della città. «E’ un problema – afferma Fabio Romagnoli – che interessa tutta Tolentino. Gli esperti sostengono che tali insetti non si sa come siano arrivati. Hanno proliferato nella terra ed hanno cominciato a girare per mangiare carta e legno. Lo scorso maggio ho notato che dalle travi di casa, che

ho da dieci anni, uscivano gli insetti. Ho chiamato l’esperto specializzato in disinfestazioni e mi ha riferito che è un caso molto grave perché non riguarda solo casa mia e che occorre intervenire al più presto. Ho dovuto fare la disinfestazione e ristrutturare il tetto. Ho avvertito il comune per fare una disinfestazione nella zona, ma senza esito. Anche nelle case vicine alla mia ci sono termini sui tetti, sugli scantinati, alcune sono uscite anche dal pavimento e sono pure sulle piante.

solvere la questione anche in seguito ai sopralluoghi effettuati nei mesi di agosto e settembre, alla presenza di operai comunali, di assessori e di esperti dell’Assam convocati dai dirigenti comunali, nel corso dei quali è stata accertata la presenza di termiti di terra nella casa della famiglia tolentinate ed altrove.

«Questa lettera non è mai arrivata – sostiene il consigliere Bruno Prugni - così ho presentato una interrogazione per il consiglio comunale del mese di marzo in modo da chiedere delucidazioni al comune. Noi pensiamo che sia bene arginare il problema da subito».

Nel periodo tra maggio e settembre le termiti sciamano così vanno in altre zone per fare nidi. Questi insetti potrebbero intaccare anche le casette in legno che dovrebbero sorgere a breve per gli sfollati ed i nuovi tetti delle case». E’ allarme termiti quindi a Tolentino. E’ un problema da debellare al più presto. Occorre così una disinfestazione per evitare probabili futuri danni. «Il comune – aggiunge Fabio Romagnoli - dovrebbe fare una disinfestazione in vasta scala con esperti attraverso esche messe sotto terra e per ottenere risultati ci vogliano dai tre ai cinque anni». Lo scorso 23 dicembre la famiglia Romagnoli ha inviato una richiesta ai consiglieri ed al sindaco per avere una risposta su cosa fare per ri-

Ringraziamento:

IO CITTADINO

La famiglia Serafini ringrazia con infinito affetto la dott.ssa Paola Mutani e il fisioterapista dott. Matteo Ruffini per l’estrema professionalità, disponibilità, competenza e umanità dimostrata verso la nostra cara Elena. grazie di cuore. Famiglia Serafini. Cordiali saluti. Mirko Serafini 4


PIÙ CHE DI SOGNI, ABBIAMO BISOGNO DI CERTEZZE Focus Tolentino di Roberto Scorcella

C’è qualcosa che non funziona nella gestione dell’emergenza. Qualcosa che non funziona nella comunicazione ai cittadini di cosa sta succedendo e di cosa succederà. Abbiamo tutti letto che San Severino ha completato i sopralluoghi con le schede Fast. Qui a Tolentino siamo ancora in netto ritardo. Sono ancora centinaia i cittadini che a distanza di oltre quattro mesi dagli eventi del 30 ottobre (qualcuno anche da quelli precedenti) attendono il sopralluogo che attesti l’eventuale inagibilità e poter così avere accesso anche al contributo di autonoma sistemazione. La scelta fatta a Tolentino, giustificata dal non voler tirare fuori di casa altre centinaia di persone e dall’evitare la chiusura di qualche negozio, si è rivelata un clamoroso boomerang che pone la nostra città in netto ritardo rispetto agli altri Comuni. Facile immaginare come ci siano ancora nuclei familiari che debbano ancora ricevere la prima tranche del contributo di autonoma sistemazione, con tutti i problemi che questo causa. E, a proposito di autonoma sistemazione, non si sa ancora come la cosa procederà.

Dopo il pagamento di buona parte delle mensilità di novembre e dicembre, è piombato nuovamente il silenzio. Come procederanno ora i pagamenti? Mensilmente? Bimestralmente? Qualcuno può in qualche modo farci sapere come poterci gestire, anche per correttezza nei confronti degli locatari cui vanno pagati gli affitti? Diciamo che in generale, la gestione post terremoto non brilla per chiarezza di comunicazione e Tolentino in particolare non è da meno. Eppure, chi governa legge. Legge e di che tinta! Infatti, anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, dallo scranno più alto si sono levate le consuete frecciate verso la “stampa brutta e cattiva che vuole solo creare scompiglio”. Non è bello sparare nel mucchio, anche per rispetto dei colleghi. Tanto si sa chi sono i cattivi, ma perchè non fare mai i nomi? Suvvia! L’argomento in questione era quello dell’ospedale. L’ospedale di Tolentino, disastrato dal terremoto, sarà quasi certamente demolito. Chiaramente, a tre mesi dalle elezioni, parlare di queste cose dà enormemente fastidio, quindi si punta il dito contro i cattivoni che hanno il coraggio di dire queste cose pubblicamente. Bene. Conservate questo numero di

Press News: quando l’ospedale sarà demolito (nello stesso spazio al suo posto verrà costruita una nuova struttura di uno, o al massimo due piani, che fungerà da ospedale di comunità, mentre gli ambulatori troveranno posto nella ex farmacia), vedremo se si trattava di notizia vera o falsa. E sempre a proposito di boutade elettorali, è stata preannunciata la costruzione di un campus scolastico dove troveranno posto le scuole superiori della città. I tempi? Entro la fine del 2017, ovvero in dieci mesi. Anche se eterni Peter Pan, alle

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favole non ci crediamo più. E’ stato il presidente della provincia Antonio Pettinari a dire chiaro e tondo che le spese non saranno coperte dall’ufficio ricostruzione e che si sta valutando la possibilità di adeguare sismicamente l’edificio attualmente inagibile. Allora, perchè sbandierare qualcosa di cui non c’era certezza né tantomeno la copertura economica? Di questi tempi, francamente, la gente ha bisogno di certezze e non di libri dei sogni. Soprattutto avrebbe bisogno di sapere quando potrà fare ritorno a casa. Per tutto il resto c’è tempo.


E’ TORNATO A RIUNIRSI IL CONSIGLIO COMUNALE DOPO DUE MESI Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

E’ tornato a riunirsi, dopo due mesi, il Consiglio comunale di Tolentino. Con votazione unanime l’assise ha deliberato di intitolare la nuova caserma dei vigili del fuoco, in fase di ultimazione in località Le Grazie, in via Pio La Torre, alla memoria del vigile del fuoco esperto Roberto Torregiani. E’ stata così accolta la volontà del comando provinciale e di tutti i colleghi di Torregiani, prematuramente scomparso a seguito di un grave infortunio provocato da un incidente durante un incendio a Recanati, quando rimase ferito a causa dell’esplosione di un portello di un silos di una falegnameria industriale. A seguito dell’incidente è stato attribuito a Roberto Torregiani, che aveva anche prestato servizio al distaccamento di Tolentino, lo status di “vittima del dovere”. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi, dopo aver fatto osservare un minuto di silenzio in memoria del pompiere Torregiani, ha illustrato la proposta di delibera che è stata prontamente accolta dai consiglieri. Alla seduta, ospitata all’auditorium della Biblioteca Filelfica, hanno partecipato in rappresentanza del comando provinciale e del distaccamento di Tolentino diversi pompieri tra i quali Stefano Tasso ed Elvio Tedeschi al quale è stata consegnata una targa ricordo. Diversi gli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’assise sul punto all’ordine del giorno per sottolineare l’alta professionalità e lo spirito di sacrificio insito in tutti i vigili del fuoco e hanno auspicato, da parte di tutte le istituzioni, una maggiore considerazioni per chi, ogni giorno, è pronto a sacrificare la propria vita per il bene di chi si trova in situazioni di disagio e di pericolo. Prima di passare alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno il primo cittadino ha comunicato che non ci sarà l’abbattimento dell’ospedale di Tolentino. «I cittadini devono essere tranquilli – ha detto – i reparti sono tanti e rimangono li. L’ospedale non avrà nessun taglio e non verrà penalizzato anzi dovrà avere qualco-

sa in più». Di seguito è stata illustrata l’interrogazione presentata da Gian Mario Mercorelli del Movimento 5 stelle sulla situazione rapporti economici con il ristorante La Gattabuia che ora si ritrova con il locale, quello delle ex carceri, inagibile e con un debito da saldare al comune dovuto all’affitto dei mesi precedenti al sisma. E’ stato approvato dalla maggioranza, con 14 voti, mentre Mercorelli si è astenuto, l’adeguamento dello statuto del Cosmari alle disposizioni recate dal decreto legislativo 19 agosto 2016, n.175 - Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Con 13 voti favorevoli ed un contrario è stato approvato l’atto di indirizzo per la realizzazione di una struttura a servizio della parrocchia di San Catervo sull’area di proprietà del seminario vescovile di Tolentino. Approvata da tutto il Consiglio comunale anche l’autorizzazione a vendere l’immobile all’interno del Pip Cisterna alla ditta Li.Ro.Ma. di Limoni Roberto & C., nonché la revoca dell’adesione in convenzione alla Stazione unica appaltante con la Provincia di Macerata e linee guida per un nuovo accordo con Sua comune di Macerata. Discussa anche la permuta superfici del privato Antonio Tardella inerente il progetto Sicurezza stradale per la realizzazione della rotatoria all’intersezione viale Terme Santa Lucia, viale Buozzi, via Roma. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità. Si è poi discusso dell’acquisizione e dell’accorpamento al Demanio stradale di aree private utilizzate ad uso di viabilità pubblica da oltre venti anni, ai sensi dell’art.31 comma 21 della Legge 23/12/1998 n.448 in contrada Ributino. L’assessore Silvia Luconi ha spiegato che nel giugno 2008 l’Assm ha eseguito lavori di estensione delle reti tecnologiche per l’allaccio di varie utenze dal n.26 di contrada Ributino lungo la strada comunale e dalle risultanze di accertamenti preventivamente svolti da Assm per l’esecuzione dei lavori, la strada interessata è risultata di competenza comunale in quanto come tale veniva mantenuta

nel tempo. Di seguito Lanfranco Palmieri e Anna Maria Francioni hanno inviato una nota con la quale contestano l’esecuzione dei lavori in quanto il tratto di strada era ancora intestato ai medesimi, adducendo inoltre di non aver concesso alcuna autorizzazione alla realizzazione degli stessi. Si sono svolti successivamente incontri tra Amministrazione comunale, proprietari, legali dell’ufficio lavori pubblici nei quali si è chiesto da parte del legale dei proprietari l’accorpamento al demanio comunale della porzione stradale corrispondente alla particella della superficie di circa 150 metri quadrati. Vista la delibera n.248 del 17.09.2010 con la quale la giunta, dopo aver preso atto che la porzione della sede stradale sopra indicata di proprietà dei Palmieri e Francioni è stata ininterrottamente utilizzata come sede di viabilità pubblica da più di vent’anni e quindi da sempre mantenuta dal comune di Tolentino, ne autorizzava la cessione al comune stesso dietro pagamento della somma di 4.700 euro che alla fine viene compensato con la realizzazione, da parte del comune con oneri a proprio carico, di un manufatto in cemento per una lunghezza di ml 45 circa per la delimitazione della parte ceduta con la restante parte di proprietà. A riguardo Sclavi ha chiesto il costo della realizzazione del muretto, come del resto Mercorelli, ma l’assessore Luconi ha risposto che avrebbe portato la documentazione in una delle prossime occasioni. Alla fine il punto è stato approvato dalla maggioranza con il voto contrario di Mer6

corelli. Approvata poi l’acquisizione nel Demanio stradale comunale della strada vicinale consorziale denominata San Paolo con 9 voti favorevoli, 2 contrari, Mercorelli e Sclavi, e 3 astenuti, Cesaretti, Prugni, Riccio. Ritirate le due mozioni aventi per argomento su “Sisma e protezione civile - Centro operativo comunale” e “Azzeramento oneri previsti da Assm per cessazione e allaccio di utenze relative ad edifici inagibili a causa del sisma”. In sostituzione è stato presentato dal consigliere Mercorelli un ordine del giorno urgente sulla modifica della normativa Tari, per chiedere all’amministrazione comunale di portare il problema al governo e parlamentari, il quale è stato ammesso. «Ogni anno più di tre milioni di euro entrano nelle casse comunali – afferma Mercorelli - per la Tari, tassa rifiuti. Con tante case però inagibili parte del costo rischia di pesare sulle tasche di poche persone. Alla Tari sono soggetti giustamente i soli immobili agibili e c’è ora il rischio che alcuni cittadini vedano aumentare notevolmente l’imposta da versare in quanto dovranno coprire anche il gettito che era garantito dagli immobili ora inagibili a causa del sima». A riguardo il sindaco ed Alessandro Massi hanno riferito che la questione “è già chiarita”. Al termine della discussione l’ordine del giorno è stato votato con 7 contrari, maggioranza e 7 favorevoli, Cesaretti, Ceselli, Fogante, Massi, Mercorelli, Prugni, Sclavi, per cui è stato respinto.


IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Con il secondo numero dell’anno di Multiradio Press News continuiamo la nuova rubrica illustrando le più importanti e recenti delibere della Giunta municipale di Tolentino. Con la n.62 del 20/2/2017 è stato deliberato di esprimere l’atto di indirizzo favorevole in modo che l’Amministrazione comunale, in considerazione delle problematiche che si sono evidenziate negli ultimi tempi in occasione di eventi meteorologici particolarmente avversi, comunque, sempre più frequenti e data la complessità dell’urbanizzazione dell’area classificata C5, cintura verde, individuata nell’area sud-est della collina della Bura, soprattutto per quanto riguarda la regimentazione delle acque bianche, si doti di adeguati studi di fattibilità e di idonee progettazioni, affinché le problematiche evidenziatesi possano trovare una soluzione sistematica ed organica. A riguardo con la delibera si dà mandato all’area lavori pubblici e manutenzioni di conferire apposito incarico professionale nel rispetto delle previsioni del decreto legislativo 50/2016 per lo studio della fattibilità e per la

progettazione delle opere di urbanizzazione e relative alla gestione delle acque bianche per le aree in oggetto. Con l’atto n.58 è stato deliberato di prorogare a tutto il 28/2/2017 a Duomo gpa srl di Milano la concessione dei servizi di accertamento e riscossione icp/dpa/ tosap/tarig alle medesime condizioni del contratto rep.13153 del 10/2/2011. E di dare indirizzo al concessionario prorogato di non procedere all’emissione dei ruoli relativi ai tributi a riguardo.

ritori colpiti, i comuni interessati possono stipulare convenzioni con altri comuni o individuare strutture private preferibilmente nel territorio regionale” il tutto in deroga alle norme che regolano gli appalti. Le stesse disposizioni di legge “si applicano anche agli animali presenti nei canili rifugio danneggiati a seguito degli eventi sismici”.

Con delibera n.48 del 6/2/2017 è stata approvata un’integrazione alle norme comportamentali nel villaggio container dove alloggiano gli sfollati. E’ stato deliberato che nei moduli abitativi di contrada Cristoforo Colombo non possono essere tenuti animali domestici di piccola, media e grossa taglia anche in riferimento all’art.2 della nuova ordinanza firmata l’11 gennaio dal capo della Protezione civile, “Disposizioni volte a contrastare fenomeni di randagismo”. Quest’ultima stabilisce che “al fine di assicurare il ricovero temporaneo degli animali da affezione i cui proprietari al momento del verificarsi degli eventi sismici, dimoravano in maniera abituale e continuativa nei ter-

Con atto n.47 del 3/2/2017 è stato approvato l’atto di indirizzo della modifica del contratto di appalto per i lavori di ripristino e recupero del teatro Nicola Vaccaj. La Giunta municipale ha deliberato di autorizzare la modifica delle condizioni contrattuali in corso di definizione tra il comune di Tolentino e l’impresa di Crucianelli Rest/edile per l’esecuzione del 2° stralcio dei lavori di ripristino e recupero del Vaccaj

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nei seguenti termini: emissione degli stati di avanzamento lavori a fronte di prestazioni che siano almeno pari a 150mila euro; riduzione delle ritenute allo 0.50%; modifica delle modalità di determinazione del corrispettivo a “lavori a corpo”. Con la n.44 del 30/1/2017 è stato approvato di rimodulare l’ordinativo relativo alla fornitura di arredi per il villaggio container in diminuzione rispetto all’ordinativo del 2/12/2016. Di dare atto che il totale della fornitura al netto della riduzione è di 179.920.66 euro. Con l’atto n.42 del 30/1/2017 si delibera di approvare l’assestamento del quadro economico dei lavori di realizzazione nuovo distaccamento caserma Vigili del Fuoco in località Le Grazie per un importo complessivo di progetto pari a 1.135.000 euro.


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NON SOLO TERREMOTO Inutile nascondere che restano comunque molteplici aspetti su cui da parte degli stessi professionisti si auspica e si sollecita un intervento chiarificatore, se non vere e proprie correzioni dei provvedimenti sinora presi, da parte dell’ufficio del commissario.

dell’attuale amministrazione.

Dopo il terremoto Tolentino non è più la stessa, ma insieme ai timori per il futuro si avverte tra la gente tanta voglia di ricominciare. La gravità di quanto è successo, però, è tale che trovare una rapida soluzione ai problemi della ricostruzione sta risultando più difficile di Il Partito Democratico, inquanto non si potesse imma- sieme al candidato sindaco Gianni Corvatta, sta intanto ginare. lavorando intensamente all’eMolte sono le domande e le laborazione del programma ansie dei cittadini a riguar- per l’amministrazione della do, ed ecco perché si av- città per i prossimi 5 anni. verte così tanto in città la totale mancanza di iniziative Le riunioni dei tavoli programdell’amministrazione comu- matici si susseguono a ritmo nale volte ad informare e fare serrato ed ogni giorno vediamo aggiungersi persone nuochiarezza. ve. Fino ad oggi, infatti, il sindaco C’è molto entusiasmo e molta Pezzanesi non ha mai pro- voglia di fare tra tutti noi, e tra mosso un solo incontro pub- tutti c’è la convinzione che in ogni campo questa città abblico. Iniziative quale quella di re- bia bisogno di radicali camcente promossa dal PD (dove biamenti. non ha potuto purtroppo partecipare l’ing. Cesare Spuri Non solo nel metodo, che che aveva assicurato la sua non più tollerabile sia quello presenza), con l’utilissimo dell’autocrate Pezzanesi, ma contributo dei rappresentanti deve tornare a vedere i cittadi tutte le categorie profes- dini protagonisti delle scelte sionali interessate, servono a più importanti della vita citsupportare i cittadini ed i tec- tadina; ma anche nel merito, dove abbiamo idee diamenici in un difficile momento. tralmente opposte a quelle

Riguardo alla tutela dell’ambiente e dello sviluppo urbanistico, ad esempio. Si pensi al progetto di Pezzanesi di radere al suo l’Asilo Green e il suo parco per realizzarci un’area commerciale. Progetto tanto più assurdo se si pensa che l’Asilo Green non ha avuto alcun danno dal terremoto, ed anzi, è risultata la struttura che ha retto meglio di qualunque altra, mentre secondo il sindaco era da abbattere perché non sicuro. Ma non basta, si pensi alla enorme colata di cemento che Pezzanesi ha in mente di fare lì dove ora ci sono i campi da tennis. Si sta tentando di vendere l’area attraverso un bando pubblico, ma nessuno conosce ancora quanti metri cubi saranno consentiti per l’edificazione.

Ringrazio il PD per avermi affidato questo difficile compito del quale mi sento onorato. Affronterò la sfida con umiltà, ma anche con tutta la determinazione necessaria per essere all’altezza della sfida. Per far questo metterò a disposizione, senza risparmiarmi, le esperienze professionali ed amministrative maturate in molti anni di lavoro. Per vincere la competizione elettorale ritengo necessaria una cosa su tutte: essere uniti. L’unità sarà il mio primo obiettivo, ricompattando l’elettorato di centro-sinistra attorno ad un programma che sia totalmente condiviso e che riporti a votare tanti

Più verde e vivibile possibile, non con ancora più cemento e asfalto. Una città nella quale l’edilizia sia incentrata sul recupero ed il miglioramento del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso coraggiosi progetti di ricostruzione. Una città, insomma, a consumo di suolo zero.

Un’altra idea diametralmente opposta a quella dell’attuale amministrazione è quella sulla gestione dei parcheggi, che secondo noi devono reCome può un qualsiasi im- stare in capo alla ASSM che prenditore acquistare un’area da sempre li ha saputi gestire. senza sapere quanti metri cubi potrà un domani realiz- Non lasceremo il controllo di zarci? Che qualcosa non sia tutti i parcheggi della città a stato detto? Voci ben infor- società private.

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IL DOTTOR GIANNI CORVATTA La mia candidatura nasce dalla esigenza del Partito Democratico di Tolentino di ridare slancio al nostro Comune attraverso un percorso di discontinuità col passato che, negli ultimi cinque anni, è stato caratterizzato da una pressoché totale mancanza di condivisione delle scelte amministrative e di dialogo con la città.

mate dicono che sull’area dei campi da tennis ci sia già un progetto che preveda la realizzazione di circa 15.000 metri cubi di nuovi palazzi. A noi sembra una vera esagerazione visto anche il contesto urbanistico dove queste volumetrie si andranno ad inserire. Esattamente all’opposto dell’idea che abbiamo noi della città.

amici e compagni che per diverse ragioni si sono allontanati. Per questo abbiamo già coinvolto cittadini, associazioni, categorie professionali e di lavoratori, al fine di ascoltarne interessi ed aspettative; su questi interessi e aspettative costruire la nostra idea di futuro per la città, attraverso un programma elettorale serio e fattibile, incentrato su pochi ma fondamentali temi, a partire dalla ricostruzione post sisma, che dovrà essere, per Tolentino, occasione di una vera e propria rinascita.

ve, fresche, capaci, in grado di esprimere quanto di più serio e credibile è presente nella città. La discontinuità con l’amministrazione uscente si concretizzerà attraverso scelte completamente diverse. Una tra tutte: rispetto ad un piano parcheggi imposto e

All’interno di tale obiettivo primario sono ricompresi i temi che stiamo elaborando nei tavoli programmatici, che riguardano lavoro-impresa-agricoltura, urbanistica-lavori pubblici-ambiente, scuola-cultura, sport, turismo, sociale-sanità. Ma una particolare attenzione viene dedicata alle problematiche del mondo giovanile attraverso il suo diretto coinvolgimento. Le liste che stiamo componendo saranno formate da forze nuo8

non condiviso che prevedeva un aumento considerevole del numero di parcheggi a pagamento, propongo fin d’ora l’eliminazione del pagamento dei parcheggi presenti nel centro storico. Dr. Gianni Corvatta


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TOLENTINO È A UN BIVIO Mentre i cittadini ancora non riescono a capire se e quando potranno iniziare a sistemare le proprie abitazioni, si continua a sentire di tutto per quanto riguarda le opere pubbliche. Quello che troviamo insopportabile è come un tema così delicato venga utilizzato con disinvoltura da più parti promettendo tutto e il contrario di tutto. Cominciamo, quindi, a mettere dei punti fermi e a sfatare alcune delle “leggende” del momento. Ospedale: prima ci hanno raccontato che la città di Tolentino era una seria candidata per ospitare l’ospedale unico, poi che l’ospedale attuale sarà abbattuto ma che manterrà tutti i servizi. Sembra, invece, che dal 31 maggio, tra una sforbiciata e l’altra, l’unico servizio che rimarrà del tutto invariato sarà la dialisi e che potremo dire addio anche a quello che era rimasto del Punto di Primo intervento. Rimarranno due ambulanze a coprire il territorio. Campus scolastico: al momento, nonostante i tanti proclami, nessuno ha stanziato i soldi per il progetto. Anzi, il Commissario Errani il 15 febbraio ha precisato che è stato deciso che “c’è il piano delle scuole nuove, le 21” (il cui elenco non comprende Tolentino) e che “[…] tutte le altre scuole danneggiate vanno adeguate. Lo abbiamo deciso più di un mese fa. Comune per comune bisogna stabilire quanto tempo ci vuole per adeguare, fare il piano per l’anno scolastico, laddove ci vuole molto tempo bisognerà fare moduli provvisori, dove non è possibile nessun’altra soluzio-

biamo parlato di Europa. Gli ricordiamo che non noi, ma il Presidente del Parlamento Europeo Tajani, in occasione della sua visita a Tolentino, ha ricordato che “per accedere ai fondi UE bisogna presentare progetti di qualità”, esattamente l’opposto della scatola di cemento che ci si prospetta. Sempre all’Europa ci si potrebbe rivolgere per rilanciare la nostra città, in particolare al Programma URBACT per il recupero e la valorizzazione dei centri urbani. Anche per potenziare la Casa di Riposo, un altro elemento che contribuirebbe a rendere Tolentino un punto di riferimento per i paesi limitrofi. Attualmente la situazione, nonostante una oculata gestione, è al limite: concepita originariamente come struttura per ospitare soprattutto anziani autosufficienti, si trova nella condizione opposta con i conseguenti disagi e con liste di attesa che si allungano di continuo, anche a causa della chiusura di analoghe strutture in altri comuni. È il momento di cercare il salto di qualità per ampliare i servizi offerti. Per esempio il “co-housing”, un “residence” che ospiti in mini appartamenti anziani autosufficienti che avrebbero, insieme a un’indipendenza a cui spesso è difficile rinunciare, il supporto offerto dalle strutture e dal personale della casa di riposo. Oppure servizi riabilitativi che siano di complemento a quel poco che rimarrà dell’ospedale. Insistiamo con forza su un concetto: Tolentino non ha bisogno di fare tanto per fare, non ha bisogno di interventi

ne, affitti e via dicendo”. Quindi a Tolentino non è prevista nessuna nuova scuola, ma la riparazione di quelle danneggiate dal sisma. Non vogliamo dire che non sarà possibile reperire i fondi, ma dare per certa la cosa, al momento, è una grossa presa in giro nei confronti dei cittadini. Se poi il campus si farà, dovrà essere altro rispetto a quello che è stato prospettato: non uno scatolone di cemento e acciaio, ma una struttura all’avanguardia, dotata di attrezzature, servizi, impianti sportivi. Un campus in cui trovino posto innanzi tutto i più piccoli, che invece, secondo coloro che tanto hanno parlato in questo periodo, dovrebbero rimanere presso scuole meno sicure. Un campus che metta al sicuro tutti i nostri figli e che possa fare da volano per la ripresa della nostra città diventando un punto di riferimento per l’intera provincia. L’emergenza sisma porterà mutamenti sociali immensi: tante famiglie dell’entroterra si sposteranno. Perché non fornir loro un motivo valido per fermarsi a Tolentino? Chi non vorrebbe far studiare i propri figli in una struttura d’eccellenza? Certo, è un progetto complesso, ma proprio per questo bisogna affrontarlo senza proclami e senza gareggiare a chi la spara più grossa con l’avvicinarsi della campagna elettorale. Vanno sondate le possibilità di finanziamento, soprattutto a livello europeo, facendo riferimento ai fondi indiretti a gestione regionale/statale. Il Sindaco ha ironizzato quando ab-

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estemporanei realizzati senza una logica strategica e urbanistica, non ha bisogno di spendere a casaccio solo perché arriveranno soldi dallo Stato. La rinascita della città deve passare da un percorso che sia, prima di tutto, condiviso con chi la vive e che raccolga le esigenze in una visione ampia e al passo con i tempi. E al passo con i tempi deve essere il rilancio culturale della nostra città. Il Comune dispone delle professionalità necessarie per riportare in seno all’Ufficio Cultura l’organizzazione degli eventi senza lasciarne il monopolio ad una singola associazione privata. Non è vero che Tolentino sta morendo: viene lasciata morire. In città circolano idee e proposte anche innovative. Serve solo qualcuno che sia in grado di comprenderle distaccandosi da una visione ormai superata e provinciale. Tolentino è una città ricca di risorse, basti pensare alle immense potenzialità, ancora per lo più inespresse, dell’ASSM che potrebbe essere il vero motore tecnologico della comunità. Ma ora siamo a un bivio: possiamo accomodarci a guardare la nostra Tolentino che appassisce sotto la polvere del terremoto che non si potrà rimuovere con qualche colpo di spazzola passato a casaccio, oppure possiamo rimboccarci le maniche tutti insieme, senza essere costretti a subire decisioni prese da una ristretta cerchia, e puntare a un modello di ricostruzione e rilancio sostenibile, razionale e innovativo.


Tenacia e flessibilità per il successo formativo dell’IIS Filelfo COMUNICARE di Solidea Vitali

Al terzo link, del menu a sinistra, nel sito dell’Istituto di Istruzione Superiore F. Filelfo, appare la voce “Ringraziamenti donazioni sisma”. Clicco e leggo tante aziende, associazioni e privati che si sono impegnati per sostenere economicamente il nostro istituto. Tra i privati troviamo “gli Italiani di Barcellona”, i medici di Pesaro e gli ex studenti. Parto proprio da un’iniziativa, ideata da questi ultimi, #iosonounalbero, hastag collegato a un video di raccolta fondi. Il sisma ha creato danni, gli indirizzi dell’istituto sono dislocati in vari punti di fortuna con il conseguente gravoso impegno gestionale sia da parte del personale scolastico che degli studenti e dei genitori. Ma, come un albero, questa Scuola ha bisogno di crescere ed essere valorizzata, pur rimanendo ancorata alle sue radici. “Abbiamo reagito con tutte le nostre forze e la collaborazione, la solidarietà che si sono generate dopo il sisma ci fanno sperare e lottare per qualcosa che il nostro Istituto merita.” – dichiara la prof. ssa Santa Zenobi. In questo momento l’istituto è dislocato in due aree che, grazie al sindaco, sono state offerte da aziende private a titolo gratuito, ma le difficoltà sono veramente tante: manca un punto di riunione, come il “vecchio” auditorium. Quel posto che era diventato un polo culturale

per tutta la nostra città, con eventi importanti e di spessore. Usano le navette, che trasportano gli studenti da un posto all’altro; mancano le sala danza per il Coreutico, una mensa… Ma la dirigente scolastica Zenobi resiste, la sua determinazione traspare dalla nostra conversazione. Lei è veloce, tenace e mantiene chiari gli obiettivi dell’Istituto. “L’interesse primario è il successo formativo: i nostri studenti devono essere in grado di competere a livello europeo. Abbiamo mantenuto tutti i progetti qualificanti e su questo non cediamo.” Liceo classico, scientifico, coreutico e istituto tecnico economico sono i quattro indirizzi di studio, e tutti arricchiti con percorsi e snodi formativi che qualificano le competenze degli studenti. -Prof.ssa Zenobi, qual è la situazione attuale dell’Istituto e quali i progetti per il futuro? - Siamo in attesa del secondo decreto di ricostruzione perché il nostro istituto non è rientrato nel primo. La struttura che è stata nostra sede ha subito danni e non è adeguabile alle attuali norme antisismiche. Sin da subito è nato il Comitato Campus, composto da professori, genitori e dirigente, presieduto dal Prof. Alberto Paoloni, che si è attivato per una raccolta firme al fine di richiedere la realizzazione di un campus scolastico. In una prima fase c’è stato l’incontro ad Ancona con il presidente Cerescioli, Francesco Comi e il sindaco Pezzanesi che ha chiarito la possibilità di avere una nuova sede. Poi c’è stata la convocazione a Roma da parte del

Miur, del presidente della provincia Pettinari e del nostro sindaco. Le premesse per la realizzazione del campus ci sono tutte, seppur i fondi non arriveranno solo dal governo nazionale, adesso bisognerà attendere l’ufficializzazione.

rimangono gli stessi. Sono ricchezza e risorsa. Rappresentano i nostri ragazzi e il futuro.

“Che straordinario dono sono gli alberi e quante cose potremmo imparare da loro, se solo sapessimo guardarli, vederli, prestare loro Sappiamo che la zona individuata è l’amore e l’attenzione che si presta la zona Pace, ma non conosciamo agli amici.” i dettagli del progetto edilizio. Di Susanna Tamaro certo il nostro istituto ha esigenze complesse, sia di spazio che di aule tecnologicamente avanzate e idonee ai laboratori e alla danza. Le ore formative previste dai diversi indirizzi sono tante, diversificate, e impegnano anche in orari serali. La mia idea è quella di un campus stile americano, a piano terra, massimo un piano e mezzo, con ambienti adibiti a laboratori, palestra, mensa, sale danza, punti di ritrovo e riunioni, spazi verdi. Non sappiamo se tutte le nostre necessità verranno soddisfatte, ma di certo, in questa fase, mi sento di ringraziare le istituzioni che ci ascoltano e supportano,soprattutto il sindaco, il Comitato campus per l’ impegno e la passione, gli studenti e ex studenti che ci fanno sentire la loro forza, i professori, che pur risiedendo temporaneamente fuori città, hanno scelto di rimanere qui, e le famiglie che hanno continuato ad avere fiducia in noi. Non ci fermiamo, siamo in tanti a credere nella cultura, ci adeguiamo a questo momento con flessibilità e pensiamo a costruire il futuro dei ragazzi.” Come gli alberi, che si adeguano alle stagioni, cambiano colore, perdono foglie, e ne rinascono di nuove, più belle, più forti. I valori, come radici,

Tutti noi dell’agenzia di Tolentino di Generali Italia siamo lieti di accoglierVi nei nuovi locali di Viale XXX Giugno, 28. I nostri agenti Daniele Tanci e Michele Migliorelli, con la consueta competenza e professionalità, sono a Vostra disposizione per qualsiasi necessità assicurativa, finanziaria e previdenziale. Le nostre collaboratrici, Antonella Pasqualini a Muccia e Camerino ed Anna Cecchetti a Sarnano, sono in grado di fornire risposte sempre puntuali alle Vostre richieste. Lo staff

Michele Migliorelli e Daniele Tanci

Infine i nostri impiegati Renata, Monica e Simone, con i consueti orari di apertura dal Lunedì al Venerdi dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30, Vi aspettano nei nuovi uffici per consigliarVi ed offrirVi con professionalità e cortesia tutte le novità assicurative. Lo staff di Generali Italia dell’agenzia di Tolentino Generali Italia Spa - Ag. Tolentino 10 tel. 0733 974600 - fax 0733 974705 - agenzia.tolentino.it@generali.com


L’8 MARZO DELLE DONNE DEL TERREMOTO di Carla Passacantando

Il mondo è delle donne. L’ennesima dimostrazione si è avuta con il terremoto. Le donne, dopo le ultime forti scosse telluriche, si sono rimboccate le maniche ed hanno subito affrontato la situazione per portare avanti famiglia ed attività, ma anche per rendersi utili per la comunità preparando i pasti nei centri di accoglienza. Sono in particolare le donne di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera che hanno subito gravi danni con il sisma. E loro rappresentano tutte quelle donne che vivono disagi nella città di Tolentino alcune delle quali si sono messe subito all’opera per non perdere il loro lavoro e quello delle dipendenti. Alcune cittadine, dopo il sisma,

Silvia, 30 anni, allevatrice

si sono ritrovate senza negozio. Ecco, allora, che non hanno perso tempo, ma si sono affrettate per trovare un’altra sistemazione in modo da non cessare l’attività. E ci sono riuscite facendo ulteriori sacrifici che si sono sommati a quelli dovuti alla crisi economica che non conosce fine. Ci sono tante altre donne in città che soffrono, anche se hanno la casa agibile, per mantenere la loro libertà, la spensieratezza nella vita di tutti i giorni e ne elogiamo il coraggio. Ed a loro in occasione dell’8 marzo, giornata per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le

violenze cui esse sono ancora oggetto in molte parti del mondo, dedichiamo questa pagina e invitiamo tutti a vedere il video su Youtube “Le donne del terremoto”. A loro va tutta la nostra ammirazione così come va anche a

Michela, 30 anni, allevatrice

tutte le donne tolentinati che si sono date e si stanno dando da fare nel sociale nonostante le sofferenze e i disagi per la mancanza di una casa e delle certezze di quella quotidianità perduta con il terremoto. Sara, 48 anni,ex impiegata

Anna, 30 anni, imprenditrice

TRASFERITI GLI UFFICI COMUNALI: NUOVA SEDE PER L’ASSM

di Carla Passacantando

Gli uffici comunali che erano ospitati nella palazzina della ex caserma dei carabinieri in via Roma si sono trasferiti nelle nuove sedi. Lo stabile in questione, venduto dal comune di Tolentino all’Assm per un milione e trecentomila euro circa, è stato così completamente sgombrato. A brevissimo ospiterà gli uffici dell’Assm che si ritrova con la sede di corso Garibaldi inagibile in seguito alle ultime forti scosse di terremoto tanto che momentaneamente è stata trasferita in alcuni locali di viale XXX Giugno. «La palazzina è stata sgombra-

via Roma, nuova sede della A.S.S.M.

ta dal comune – dice l’amministratore delegato dell’Assm, Graziano Natali – così avvieremo al più presto i lavori, come tinteggiatura ed altro, in modo da procedere nel giro di poco tempo al trasferimento degli uffici dell’azienda nei nuovi locali. E vorremmo riaprirli il primo di aprile. La palazzina di via Roma è molto più ampia rispetto alla vecchia sede. Lo sportello per il pubblico sarà più grande. Nei nuovi locali accentriamo tutti gli uffici tecnici ed i rispettivi dirigenti che ora sono collocati negli spazi adiacenti alla cen-

trale idroelettrica di contrada Ributino». La sede storica, una volta terminati i lavori di ricostruzione, verrà con molta probabilità adibita a museo. «Abbiamo intenzione di realizzare in quegli spazi – aggiunge Graziano Natali – un’esposizione dell’elettronica con turbine vecchie ed altro». Gli uffici comunali che erano nella palazzina della ex caserma dei carabinieri a causa del sisma che ha danneggiato il municipio e della vendita dello stabile stesso ora sono stati trasferiti in piazza Martiri di Montalto 2.

Galleria Europa, sede degli uffici comunali

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In tali locali sono collocati i servizi sociali, anagrafe, tributi. Gli uffici lavori pubblici, segreteria, ragioneria, economato sono ospitati al primo piano di Palazzo Europa via Tambroni, mentre al piano terra, ex Serima, ci sono sisma e personale. Nessun cambiamento di sede per la Polizia locale che ha gli uffici in piazza della Libertà, per urbanistica e Suap, attività economiche, commercio, industria, artigianato, che hanno gli uffici all’interno di Palazzo Europa e per il centro e ufficio stampa che inglobano anche il Ced nelle sede di via delle Caserme, 9.

Piazza Martiri di Montalto, nuova sede dell’anagrafe, servizi sociali e uffici tributi


CENTRO FERITE DIFFICILI: ECCELLENZA DELL’OSPEDALE DI TOLENTINO di Carla Passacantando

Il Centro ferite difficili, struttura a valenza dell’Area vasta 3, è un’eccellenza dell’ospedale “Santissimo Salvatore” di Tolentino. E’ l’unico nella provincia di Macerata. L’ambulatorio è stato aperto al presidio ospedaliero tolentinate nel 2011. E’ stato trasferito al nosocomio di Macerata dopo le forti scosse di terremoto, in seguito all’inagibilità della struttura sanitaria di Tolentino, ma dallo scorso dicembre il centro è nuovamente al “Santissimo Salvatore”. E’ diretto dal medico Marco Sigona che si avvale di una infermiera esperta e c’è, in previsione, l’intenzione di implementare l’organico. «E’ un’eccellenza – afferma Sigona - in quanto si occupa delle ferite difficili dei pazienti per avere un percorso che possa essere regolamentato ed uniforme in tutto il territorio. Territorio che oggi si vuol coordinare a livello di Area Vasta». C’è un grande afflusso di pazienti provenienti da tutta la provincia e qualcuno arriva anche da quelle confinanti. Nel 2016 ci sono state circa 500 visite vulnologiche, per la cura della ferita, tra primi accessi e controlli; più circa 150 urgenti e pronti soccorso relativi a ferite difficili ed ustioni; più circa 1900

accessi per medicazioni. E le visite sono aumentate anche negli ultimi mesi dopo le forti scosse del terremoto che hanno reso inagibile parte dell’ospedale tolentinate. E’ un’attività che muove circa 2500 prestazioni all’anno. Occorre sottolineare che se si seguono protocolli e percorsi corretti di cura si risparmia in termini di spesa ed in tempi di guarigione. Il progetto, che rende un’eccellenza il centro, è la strutturazione a rete trasversale ospedale territorio con il nodo centrale a Tolentino e quelli periferici territoriali dotati di personale formato e altamente qualificato, attualmente Ambulatorio infermieristico ferite difficili del Distretto di Macerata più quello di Civitanova Marche ed in entrambi sono presenti infermieri diplomati con master in Wound care. La vulnologia, ossia la disciplina che si occupa della cura della ferita, è una tematica estremamente attuale per i suoi risvolti sociosanitari, in quanto si occupa prioritariamente di tutti quei pazienti, per la maggior parte anziani, con lesioni cutanee croniche, spesso un pò ai margini della medicina cosi detta nobile, perché impatta su un argomento che in termini di spesa sanitaria in Italia costa circa 1.500.000.000 euro all’anno.

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PORTIAMO SUL TERRITORIO I CENTRI DELLA RICOSTRUZIONE In questi ultimi giorni la politica italiana ha assistito ad un evento che avrà forti ripercussioni, non solo sull’unità del PD ma sull’intera compagine nazionale, la nascita del Movimento dei Democratici e Progressisti. Una sinistra indebolita da rivalità interne, da risultati non raggiunti, da incertezze e lungaggini che non hanno fatto bene al Paese e che sicuramente non hanno reso agevole il lavoro del commissario Errani. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi, all’indomani di quel terribile 24 agosto è partito da solo cercando d’interessare i media, di coinvolgere gli imprenditori per reperire locali idonei dove trasferire servizi essenziali in particolare le scuole, di sensibilizzare i sindaci di realtà italiane lontane ed autorità di Stati stranieri, di accogliere l’aiuto dei politici che si sono dimostrati concretamente disponibili, come il consigliere Francesco Comi, trovando soluzioni ottimali per le scuole superiori con la condivisione del presidente della Provincia, Antonio Pettinari, e del direttore d’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, in merito alla complessa situazione dell’ospedale cittadino. Irritanti le disquisizioni di candidati politici alle prossime comunali che fingendo interesse per la cittadi-

nanza hanno prontamente sguainato le spade per la propria campagna elettorale. Subito dopo il sisma di agosto, nell’adempiere alla competenza di primo soggetto di Protezione Civile, il Comune di Tolentino procedeva all’emanazione di ordinanze d’inagibilità totale o con provvedimenti; il tutto eseguito con accuratezza e massima professionalità per accertare la gravità dei tantissimi danni riportati a seguito del terremoto, attività che diveniva ancor più massiccia e si aggravava con il protrarsi delle scosse del 26 e 30 ottobre scorso. Si delineava così un quadro drammatico della situazione, l’intero patrimonio pubblico danneggiato: le scuole, l’ospedale, il comune e la sede dell’ASSM inagibili, oltre la metà delle abitazioni gravemente lesionate, intere famiglie senza casa, anziani, bambini, inabili da sostenere, tutelare e supportare nel migliore dei modi. La risposta dell’Amministrazione è stata pronta, immediata, con l’apertura di ben 10 centri di accoglienza e relative mense, il ricovero degli anziani in luoghi consoni alle loro esigenze con un’adeguata assistenza, il contatto con le strutture della riviera per collocare i cittadini per i quali non era più possibile una sistemazione sul territorio, la rapida disponibilità di cassa per il rimborso dell’autonoma sistemazione.

Grande la dedizione dei dipendenti del Comune di Tolentino, dell’ASSM S.p.a., dell’ASP “Civica Assistenza” e del Cosmari S.r.l. che hanno lavorato giorno e notte, fianco a fianco con la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, il volontariato, l’Asur di Macerata che si ringraziano tutti con grande calore per il sostegno e la condivisione di momenti davvero drammatici. E’ facile oggi pontificare quando in quelle ore si pensava solo a mettere in salvo la propria famiglia! L’Amministrazione, al contrario, senza perdere tempo con coraggio e decisione, richiedeva le tensostrutture per i servizi e le chiese non più praticabili, allestiva i centri di prima accoglienza parte dei quali poi avrebbe sostituito con i moduli e si preoccupava di fronteggiare, con responsabilità e cognizione, un’emergenza mai vissuta prima dalle precedenti municipalità. Per non perdere il prezioso lavoro svolto, nell’immediatezza degli eventi, sugli immobili pubblici e privati della città, il sindaco Pezzanesi ha portato le proprie ragioni all’attenzione delle autorità del sisma e di recente il responsabile del CCR (Centro Coordinamento Regionale), l’Ing. Cesare Spuri, ha definitivamente chiarito che i tecnici comunali potranno “trasformare” le perizie eseguite in schede Fast, previa loro formazione e accredi-

tamento da parte della Regione Marche, oltre a spedire le tanto auspicate squadre di cui il sindaco Pezzanesi ha più volte denunciato il mancato invio a Tolentino, anche causa di giusti atteggiamenti d’insofferenza da parte dei cittadini. “Oggi la stampa sottolinea la presa di posizione del commissario Errani che denuncia la necessità di riportare a livello locale gli uffici della ricostruzione. – commenta il sindaco Pezzanesi - Un’esigenza cavalcata dal sottoscritto in più occasioni, in quanto se vogliamo veramente dare una svolta a questa fase di stallo, a partire dalla gestione delle macerie, è bene che la Regione Marche mantenga un coordinamento generale ma delocalizzi sul territorio le competenze per gli interventi di ricostruzione.”

IL SINDACO PEZZANESI PRESENTA I SUOI SOSTENITORI PER LE PROSSIME ELEZIONI di Carla Passacantando

Giuseppe Pezzanesi si candida a sindaco nella lista civica “Tolentino nel cuore” in vista delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale, mentre cinque anni fa era sceso in campo con il Pdl, partito che oggi non esiste più. «Sarò il testimone della forza politica che ha il cuore come simbolo. La lista era già presente cinque anni fa, nelle precedenti elezioni ed aveva come capolista il medico Stefano Pieroni che poi ci ha lasciato». A dirlo è il sindaco uscente che nei giorni scorsi all’auditorium della Biblioteca Filelfica ha ufficializzato la sua candidatura, per fare il bis, alle prossime amministrative presentando i suoi fedelissimi sostenitori ed elencando i traguardi raggiunti durante il mandato che sta per concludersi. Sarà sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega nord e Forza Italia, rappresentata in quell’incontro da Lorena Polidori, coordinatrice provinciale degli azzurri, mentre erano assenti gli esponenti locali tra i quali il

capogruppo in consiglio comunale di Fi, Carmelo Ceselli. E non è sfuggita l’assenza di quest’ultimo che ancora rimane in stand-by sulla decisione di appoggiare o meno Pezzanesi. Ecco, allora, che attraverso una lettera chiede formalmente spiegazioni alla coordinatrice provinciale di Fi per aver subito sostenuto la candidatura di Pezzanesi. «Cara Polidori – si legge nel documento di Ceselli - ho ricevuto la tua nota con la quale mi comunichi la tua decisione di sostenere il sindaco uscente Pezzanesi. Pezzanesi è l’unico sindaco del Nuovo centro destra di Alfano nelle Marche. La cosa mi meraviglia non poco e mi sconcerta. Solo pochi giorni fa hai organizzato una cena a favore dei terremotati di Tolentino alla quale Pezzanesi non si è neppure degnato di partecipare. Inoltre so che più volte hai sollecitato Mauro Sclavi a candidarsi a sindaco assicurando il nostro sostegno.

Il sindaco Giuseppe Pezzanesi con i suoi fedelissimi

Non capisco perche hai assunto questa decisione in assoluta solitudine senza chiedere il mio parere visto che sono l’unico consigliere comunale di Forza Italia di Tolentino rimasto leale al partito. Tra l’altro mi hai sollecitato più volte ad assumere il ruolo di coordinatore di Tolentino. Mi farebbe molto piacere conoscere i termini dell’accordo che hai sottoscritto.

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Quale ruoli saranno riservati al nostro partito nel corso della prossima legislatura visto che nella presente siamo stati mortificati, ridicolizzati e relegati al ruolo di comparsa. Infine ti chiedo di conoscere se la decisione che hai preso è stata concordata con il coordinatore regionale sen.Remigio Ceroni così come prevede lo statuto del nostro partito».


TIGAMARO ACADEMY: “BOTTEGA DI MESTIERE ED INNOVAZIONE”

di Carla Passacantando

Nasce la Tigamaro Academy: iniziativa volta a formare professionisti della pelle con assunzione nell’azienda tolentinate. Un progetto al quale tiene molto il titolare della Tigamaro, Luca Bortolami di Vicenza, che dovrebbe essere proposto anche da altre aziende del territorio. Dallo scorso 2 febbraio dodici giovani maceratesi ed altri giunti da fuori provincia, per imparare l’arte della pelletteria, stanno partecipando al corso “Bottega di mestiere ed innovazione”, organizzato e finanziato dall’azienda con la promessa che chi sarà bravo verrà assunto. Altrettanti ragazzi inizieranno a frequentare un secondo corso i primi di aprile. La job academy Tigamaro vuole dare un segnale forte di ripresa del territorio marchigiano con l’obiettivo di formare ed introdurre in azienda ben ventiquattro nuovi pellettieri avvicinando le giovani generazioni al mondo del manifatturiero. Tigamaro con tale progetto interviene concretamente per contrastare la “desertificazione” di Tolentino e del suo distretto pellettiero. I corsi si tengono al piano terra della fabbrica tolentinate, nell’area che fino allo scorso anno ospitava l’outlet aziendale. In tale stanza è stata creata una vera e propria accademia professionale in cui studiare l’arte della pelletteria, imparare il metodo della “produzione in linea” e diventare dei moderni mastri

artigiani. E così Tigamaro organizza e gestisce direttamente l’accademia, mettendo a disposizione gli spazi, le attrezzature e le proprie competenze necessarie allo sviluppo di linee produttive 100% “Made in Italy” dedicate ad un’importante maison della moda internazionale, che ha creduto fortemente nel progetto. Tigamaro diventa così un’opportunità per la crescita economica e sociale delle Marche, come aiuto concreto di un territorio in difficoltà, salvando “l’arte del saper fare” artigianale dello storico distretto pellettiero di Tolentino. Per la realizzazione di questa ambiziosa iniziativa Tigamaro ha scelto di avvalersi della collaborazione di Manpower, da sempre impegnata a sostenere le aziende nell’individuazione, valorizzazione e sviluppo dei talenti: un team si occupa di reclutare e selezionare le risorse che partecipano ai corsi di formazione. Luca Bortolami è arrivato a Tolentino due anni fa e da subito ha mostrato l’intenzione di puntare sull’innovazione senza perdere di vista l’importanza della qualità del prodotto e del Made in Italy. Ed il terremoto lo ha portato a sperimentare un welfare aziendale. Sta di fatto che all’interno della fabbrica è stato allestito, durante il periodo di emergenza terremoto, un asilo per i figli dei dipendenti, nonché un punto di accoglienza per i lavoratori che erano rimasti senza casa.

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IL CUORE SENILE che vengono definite “fisiologiche”, ovvero sono semplicemente dovute all’inevitabile dott.Franco Belluigi invecchiamento delle singole Il cuore è stato definito “il mo- parti che lo compongono. tore del corpo umano”: infatti altro non è che un muscolo, In particolare, il cuore tenla cui attività di pompa per- de ad allargarsi, le pareti si mette al sangue di scorrere ispessiscono e diventano senza interruzione nei vasi più rigide perché parte deldel nostro corpo e garantire le cellule muscolari lasciano così l’apporto di ossigeno e il posto ad infiltrati di grasso sostanze nutritive per il buon e componenti non elastiche; funzionamento di ogni organo il sistema nervoso cardiaco, ovvero la “rete elettrica” che e apparato. Uno sforzo non da poco, se passa attraverso le sue pareti consideriamo che per ogni e ne permette la contrazione minuto della nostra vita, i fa- sincrona, può rallentare o cremosi 60-90 battiti di media al- are cortocircuiti , alla base di tro non sono che 60-90 con- possibili aritmie; le coronarie, trazioni che fa questo musco- ovvero i vasi sanguigni che lo per spingere il sangue nelle portano il nutrimento al cuore arterie, senza mai una pausa. stesso, diventano più piccole E proprio come il motore del- e rigide e tendono a chiuderle automobili, andando avanti si; le valvole, ovvero le “porcon gli anni, tenderà ad esau- te” di passaggio del sangue rirsi più rapidamente se non tra le camere cardiache (atri e gli avremo dedicato tutte le ventricoli), fanno più fatica ad dovute attenzioni per mante- aprirsi e/o chiudersi in modo nerlo sempre in buono stato. corretto. Ma come possiamo esse- Tutto ciò fa sì che il cuore re dei bravi meccanici di noi pompi il sangue con meno stessi? In altre parole, come energia ed efficienza rispetto possiamo capire se il nostro all’età giovanile-adulta e posmotore sta funzionando bene sono comparire dei disturbi quali stanchezza, facile afo comincia a stancarsi? faticabilità e affanno durante Come per qualunque altro sforzi fisici, dapprima più inorgano, il passare degli anni tensi, come salire le scale o porta con sé una serie di mo- camminare in salita, poi via dificazioni del nostro cuore via anche per sforzi minori;

Verso Sera

dolore al petto; palpitazioni, vertigini e svenimenti; ristagno di liquidi e gonfiore tipicamente alle estremità degli arti inferiori. Ma quando tutto questo arriva ad essere patologico, ovvero malattia? Non è possibile stabile un confine netto, né un’età limite per parlare di cuore senile sano o malato, perché vi è un’estrema variabilità individuale che dipende in parte dalla predisposizione genetica di ognuno e in parte da quello che è stato lo stile di vita negli anni. Certo è infatti che se intervengono fattori esterni (i cosiddetti “fattori di rischio cardiovascolare” appunto), come ipertensione arteriosa, diabete, fumo, alcool, sovrappeso/obesità, arteriosclerosi, malattie polmonari croniche, insufficienza renale, etc , il processo di invecchiamento è notevolmente accelerato e si può arrivare a danni irreversibili, ovvero la malattia cardiaca o cardiopatia vera e propria, che può manifestarsi come infarto, aritmie, scompenso cardiaco. Nell’anziano però spesso si arriva a scoprire la malattia quando oramai è già piuttosto avanzata, perché i sintomi

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sono più sfumati o aspecifici rispetto al giovane-adulto; o mascherati da malattie associate, come diabete o demenza, o dall’uso di più farmaci; o semplicemente si sottostimano per la convinzione che “sia normale avere certi disturbi ad una certa età”; o magari per paura della prescrizione di altri farmaci. La buona “manutenzione” che ci richiede il nostro cuore per un sano invecchiamento e per prevenire le cardiopatie consiste fondamentalmente in un corretto stile di vita, basato su sane abitudini alimentari e su una regolare attività fisica. Il cuore come detto è un muscolo e come tale va allenato, con un esercizio regolare e moderato su quella che è la tolleranza individuale di ciascuno allo sforzo, evitando gli estremi. E senza dimenticare di curare insieme corpo e mente: ansia e depressione sono infatti nemiche per il cuore e per la nostra salute globale tanto quanto gli altri fattori di rischio cardiovascolare. Pertanto, è bene ripetersi spesso che “...non bisogna tener in massimo conto il vivere come tale, bensì il vivere bene” (Platone).


A.N.P.I. - 73° ANNIVERSARIO ECCIDIO DI MONTALTO La Sezione A.N.P.I. “Martiri di Montalto” di Tolentino, porta a conoscenza della città il programma commemorativo del 73° Anniversario dell’Eccidio di Montalto, già concordato con il direttivo dell’A.N.P.I locale nella seduta del 14 febbraio scorso. Com’è consuetudine, la nostra Associazione predispone ogni anno un programma, che è stato sin dalla sua fondazione condiviso dall’Amministrazione di Tolentino; città insignita della duplice medaglia d’argento al valore militare e civile proprio a seguito di questo evento tanto nefasto da assumere rilevanza regionale per la storia della Resistenza.

Paparoni, Ennio Passamonti, Balilla Pascolini, Alberto Patrizi, Arnaldo Pelliccioni, Nicola Peramezza, Spartaco Perugini, Ersilio Pezzotti, Ivanovjc Peter, Armando Pettinazi, Luigi Pisani, Giuseppe Porfiri, Bruno Principi, Ennio Proietti, Mario Ramundo, Giacomo Saputo, Mariano Scipioni, Ugo Sposetti, Primo Stacchietti, Agostino Mazzetti, Alceste Verducci, Elvira Vissani.

Tale programma prevede l’incontro dei partigiani superstiti, o di chi per loro, con gli studenti delle scuole primarie e secondarie: 1° grado degli istituti comprensivi “Don Bosco” e “Lucatelli” e con gli studenti dell’I.I.S. “F. Filelfo” rispettivamente nei Si inizierà il 16 marzo con la giorni 16, 17, 18. deposizione, come consuetudine, di fiori nei vari luoghi Domenica 19 marzo, nella dove furono fucilati: Saverio stessa mattinata, alle 7 e 30 Bezzi, Aldo Buscalferri, lauro una delegazione si recherà Cappellacci, Audio Carassai, sui luoghi dove persero la Radames Casadiddio, Giu- vita per mano fascista i noseppe Cegna, Luigi Cerquet- stri concittadini, per la depoti, Nicola Ciarapica, Albino sizione delle corone di alloCaselli, Mariano Cutini, Albo ro a San Severino Marche, Damiani, Giammario Fazzi- Borgiano, Muccia, Caldarola, ni, Manlio Ferraro, Salvatore Castello della Rancia, AbbaFicili, Arduino Germondani, dia di Fiastra, Vistignano. Giuseppe Gurrieri, Umberto Lucentini, Armando Moget- Nella stessa giornata di dota, Guidobaldo Orizi, Cleto menica si svolgerà la cerimo-

nia di commemorazione che prevede la formazione di un corteo che si muoverà alle 9 da piazza della Libertà, accompagnato dal gruppo bandistico “N. Simonetti” dell’associazione “N.Gabrielli Città di Tolentino”.

Consiglio Comunale dei Ragazzi, un rappresentante dei comitati studenteschi degli Istituti Superiori del territorio, del presidente dell’A.N.P.I. e dell’oratore ufficiale. Il termine della cerimonia, in piazza della Libertà, è previsto per le 11 e 40; subito dopo ci sarà a disposizione dei cittadini un pullman che raggiungerà il luogo dell’Eccidio, con ritorno in piazza della Libertà.

Questo si dirigerà al cimitero per la celebrazione della messa (9 e 30) con deposizione della corona e il ritorno nella piazza (10 e 30) per la deposizione della corona sulla lapide dei Caduti. Qui porteranno il saluto le Autorità, ci saranno gli interventi del Per L’ A.N.P.I Tolentino Sindaco di Tolentino e del Lanfranco Minnozzi

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