Multiradio Press News - gennaio febbraio 2018

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di Carla Passacantando

Dopo una serie di servizi per conoscere gli imprenditori di Tolentino vogliamo far luce anche sul mondo dell’impresa femminile. Lo facciamo con Sabrina Malagrida, figlia di Franco, oggi presidente della Malagrida Manifatture con sede in via Liviabella di Tolentino. L’imprenditrice, insieme al fratello Enzo, alla Malagrida si occupa di ricerca e sviluppo di nuove collezioni. L’azienda tolentinate, che vanta una lunga esperienza nel settore della maglieria, è un brand di abbigliamento che nasce dalla passione della famiglia Malagrida per la qualità manifatturiera italiana. Oggi la Malagrida è diventata una realtà moderna ed all’avanguardia impegnata nella costante ricerca stilistica che, coniugandosi con il valore di una grande esperienza, dà vita a delle collezioni che rispondono alle esigenze di clienti sempre più attenti ed esigenti. segue...

editoriale

di Carla Passacantando

Siamo orgogliosi che anche in questo numero di Multiradio Press News manteniamo quattro facciate in più. E dedichiamo delle pagine anche alle elezioni politiche. Si voterà il prossimo 4 marzo, dalle 7 alle 23, lo scrutinio si svolgerà subito dopo la chiusura dei seggi e la precedenza nello spoglio verrà data alle schede del Senato. Siamo chiamati al voto per eleggere i nuovi deputati e senatori delle rispettive camere. Tante sono state le novità dell’ultimo momento sulle candidature, scelte che in alcuni casi hanno condotto a dimissioni a catena e in altri quantomeno a malumori. Ora si spera che tutti vadano a votare, per manifestare la propria volontà in quanto esercitare il diritto di voto è importantissimo. Evitiamo quell’astensionismo, negativo per una democrazia, che in questi ultimi anni nelle diverse consultazioni elettorali è andato sempre aumentando. Ci appelliamo a tutti affinché ci si rechi alle urne e auguriamo a tutti un buon voto, sperando che i nostri nuovi futuri rappresentanti possano risolvere le tante questioni, soprattutto quelle legate al terremoto e alla disoccupazione. Buona lettura. MPN gennaio - febbraio 2018

8.000 COPIE!

Anno XII n. 1 - gennaio - febbraio 2018 - numero chiuso in redazione il 31/1/2018 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

SABRINA MALAGRIDA, IMPRENDITRICE NELL’AZIENDA DI FAMIGLIA


...segue dalla prima

La Malagrida è un’azienda storica della città. Nacque nel 1987. «Inizialmente la fabbrica era in un’altra sede e si chiamava Maglificio Lolita. Mio padre Franco si occupava del settore commerciale. Oltre a papà c’erano due soci: Cioti e Cosenza. La società fu poi sciolta e nel 1987 fu avviata la Malagrida Manifatture, maglificio con la linea per uomo che produceva anche alcuni pezzi per donna come nella vecchia fabbrica. Abbiamo sempre prodotto più per il settore uomo in tutte le sue versioni della maglieria, che per quello della donna. Mio fratello gia’ lavorava nel maglificio Lolita dal 1980 e poi, nel 1987 ha continuato nella Malagrida. Io sono arrivata un anno dopo, appena diplomata. Da allora con Enzo ci occupiamo di campionario, della produzione di due linee diverse, una più classica ed una urban sporty, la Jeordie’s. Due tipologie di prodotti con materie prime e target diversi, uno per i giovani e l’altro per i più adulti. Io mi occupo della linea Malagrida, quella classica, mentre mio fratello della seconda». Come donna è soddisfatta di quello che propone o come vorrebbe ancora cambiare la moda? «Nel lavoro sono stata più facilitata rispetto altre donne perché sono stata assunta in azienda come figlia del titolare e quindi tutto è stato più semplice. Sono abbastanza soddisfatta di quello che propongo perché nel tempo, più che altro negli ultimi periodi, sono riuscita a prendere in mano maggiormente la situazione perché sto molto più in azienda diversamente da prima quando i miei figli era più piccoli. Così nel tempo sono riuscita a dividere le due linee con mio fratello. Sono più che soddisfatta perché ho a che fare con tante donne. In azienda la maggior parte dei lavoratori sono donne le quali riescono a curare sicuramente meglio i dettagli, come la scelta del bottone, del filo di cucitura, del cartellino. Particolari che l’uomo guarda poco però quando gli si propone si vede la diversità. Da dieci mesi abbiamo anche sviluppato maggiormente il

punto vendita aziendale che era rimasto un po’ indietro ed è ora è più vivo. Abbiamo inserito anche la camiceria. Cerchiamo, inoltre, con entrambe le linee da uomo di dare un giusto equilibrio al rapporto qualità prezzo. Dopo la flessione registrata in questi ultimi anni il cliente è ritornato a guardare al prodotto di qualità perché quello a basso costo non dura nel tempo. In questo ultimo periodo si registra così una inversione di tendenza nel senso che i clienti sono ritornati ad acquistare prodotti di qualità. La Malagrida punta da sempre sulla qualità». Vale la pena trasferire le aziende all’estero dove in effetti costa meno la manodopera? «La Malagrida produce un po’ in varie parti del mondo: in Italia, in Europa, qualcosa in Cina con i contro terzisti. Abbiamo constatato che alcuni prodotti conviene produrli in Italia, anche se in precedenza era più vantaggioso farlo all’estero. Ecco, allora, che conviene appoggiarsi alle strutture che si hanno nel territorio e che sono state riaperte come le stirerie, le tintorie alcune delle quali sono anche cinesi». Cosa prevede per l’azienda, quali sono gli obbiettivi futuri? «Ora stiamo cercando di espanderci come idea Malagrida nelle zone, che non siano solo in Italia, dove abbiamo i nostri rappresentanti. Per promuovere i nostri prodotti vorremmo cercare di espanderci all’estero perché le garanzie finanziarie sono maggiori diversamente dall’Italia dove si fa molta fatica a riscuotere. Da diversi anni vendiamo in Russia dove abbiamo il nostro responsabile commerciale, che è mio marito: le fiere vengono visitate dai vari clienti. Da un paio di anni abbiamo iniziato a lavorare con la Spagna e stiamo ottenendo grandi risultati. Lì abbiamo un’agente che ha lo showroom e da li vorremmo andare avanti con altri paesi. Vogliamo provare in quelli europei ricchi come la Germania ed il Belgio. Stiamo lavorando con il nostro agente spagnolo per reperire contatti di alcuni suoi colleghi esteri.

Franco Malagrida

L’altro obbiettivo è quello di aprire altri punti vendita diretti che per ora abbiamo a Civitanova Marche e Tolentino. Si ricevono più soddisfazioni quando si va direttamente dal pubblico. Un altro obiettivo, ma a riguardo siamo un po’ indietro rispetto ai nostri concorrenti, è la vendita online dei prodotti. Dal mese prossimo avremo la nostra piattaforma e-commerce così si potranno acquistare i prodotti Malagrida anche sul web. Ci crediamo molto in questo progetto. Abbiamo poi riallestito il sito, aperta la pagina su facebook». Come avete affrontato la crisi del 2008? «E’ una crisi che ha colpito tutti e l’abbiamo affrontata con una ristrutturazione aziendale interna cercando di ottimizzare dei costi e quindi riducendo parte del personale puntando l’attenzione sulle maestranze vicine alla pensione. Abbiamo avuto un periodo di contratto di

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solidarietà. Ultimamente abbiamo anche un po’ ringiovanito il personale. Ora i dipendenti sono 28. La famiglia continua ad investire nell’azienda». Recentemente la nuova collezione autunno inverno 2018 è stata presentata al Pitti di FIrenze. «Nella nuova linea domina in parte il colorato, l’arancio, il giallo. Il modello ciclista, cioè il maglione a collo alto, è quello che ora va per la maggiore». Franco Malagrida, 86 anni, continua a lavorare in azienda. «Mio padre tutte le mattine è in fabbrica, mentre qualche pomeriggio rimane a casa. E’ il più grintoso e porta avanti le pubbliche relazioni. Si occupa della parte amministrativa ed è un punto di riferimento per tutti. Sulle strategie aziendali il suo apporto è fondamentale». La redazione di Multiradio Press News ringrazia l’imprenditrice Sabrina Malagrida per la disponibilità.


CERTIFICAZIONE DI ECCELLENZA IN ORTODONZIA PER L’ODONTOIATRA LEONARDO COMPAGNUCCI Il dentista tolentinate Leonardo Compagnucci ottiene la certificazione di eccellenza in ortodonzia. Un eccellente riconoscimento ottenuto dopo anni di lavoro da parte del professionista. A riguardo per saperne di più su tale certificazione abbiamo intervistato il dottor Daniel Celli, attualmente professore a contratto all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nella Scuola di specializzazione in ortognatodonzia ed oltre tutto è stato designato per il 2019 presidente dell’Accademia Italiana di Ortodonzia, che è l’altra grande società di ortodonzia italiana insieme alla SIDO.

Da sinistra prof.ssa Paola Cozza, presidente della SIDO 2017; dott.Alberto Casali, presidente IBO 2017; dott.Leonardo Compagnucci; prof.Andre Horn, presidente della commissione per gli esami IBO 2017.

Dott.Celli che cos’è l’IBO? «L’IBO, ossia l’Italian Board of Orthodontics è un organo all’interno della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO) ed è iscritto alla Federazione Mondiale dei Board, in quanto ha adottato le stesse regole e finalità dei Boards già esistenti e operativi in Europa, l’European Board of Orthodontics (EBO) ed in America l’American Board of Orthodontics (ABO). L’IBO ha come unica finalità il rilascio della Certificazione di Eccellenza in Ortodonzia». In che cosa consiste questa certificazione di eccellenza in Ortodonzia? «Tale certificazione attesta la qualità dei risultati clinici conseguiti nella pradott.Daniel Celli tica professionale ed è uno stimolo per fare acquisire ai professionisti sempre maggiori conoscenze, perché superare l’esame IBO è impegnativo e richiede, prima di tutto, anni di pratica clinica ad alto livello per avere tra i propri casi clinici, documentati ed eseguiti a regola d’arte, gli 8 casi di malocclusione specificatamente richiesti dal Board, in secondo luogo, i casi vanno documentati anche in inglese spiegando la malocclusione e soprattutto esponendo un piano terapeutico nel rispetto delle più accreditate metodologie e tecniche della medicina cosiddetta “Evidence Based”, cioè la medicina basata sulle evidenze scientifiche dimostrate, valide e attendibili. Tutto il lavoro, quindi, deve essere corredato, oltre che dalla relazione, anche da fotografie, radiografie, e studi anatomici; infine dopo l’approvazione di tutti i casi altrimenti si viene rimandati o bocciati, bisogna sostenere un esame orale, in inglese perché la commissione d’esame per l’ occasione è sempre composta da un presidente e diversi membri tra i più accreditati e certificati ortodontisti europei». Il dottor Compagnucci con le assistenti, da sinistra Laura Radenti, Compagnucci e Alessia Sanpaolo.

Quanti dentisti che praticano l’ortodonzia in Italia hanno questa certificazione? «Questa certificazione è una delle prime cose che cercano di ottenere gli ortodontisti esperti e relatori a livello nazionale e internazionale, per acquisire più credibilità. Al momento in Italia ci sono 121 ortodontisti in questa categoria di eccellenza e solo 3 nelle Marche, fra cui il dr. Leonardo Compagnucci. Il dr Leonardo Compagnucci, inoltre è un odontoiatra che non pratica solo l’ortodonzia, ma anche le altre discipline odontoiatriche, e questo fa apprezzare ancora di più il suo lavoro, per la difficoltà di ottenere una certificazione così specifica da parte di un odontoiatra che è impegnato anche in protesi, conservativa e chirurgia, considerando che molti specialisti falliscono in questo intento». Abbiamo intervistato anche colui che ha ottenuto tale certificazione. Allora dr. Leonardo Compagnucci grande soddisfazione per questo successo professionale? «Sicuramente è il coronamento per tanti anni di lavoro, sono oramai 30 anni che pratico l’odontoiatria e 25 l’ortodonzia in modo approfondito rimanendo aggiornato rispetto alle nuove tecniche e novità culturali. Chi si occupa di medicina sa bene che gli esami non finiscono mai, e che non ci si può chiudere nel proprio ambulatorio, ma bisogna avere il coraggio e la volontà di aprirsi ad un confronto continuo con l’esterno, che ci porterà a capire gli errori e confortarci quando facciamo bene. Sono felice di essere il 3° marchigiano ad ottenere l’IBO qualificando così anche la piccola provincia come un territorio dove possono essere effettuate prestazioni mediche di livello eccellente, certificate non da se stessi ma da commissioni scientifiche di respiro internazionale. Questa certificazione di eccellenza mi permetterà di seguire ancor più da vicino i comitati scientifici, e i vari relatori nazionali e internazionali, che già in parte conosco e ho frequentato, con i quali potrò avere in futuro un proficuo scambio di opinioni e confronti, che mi aiuterà a crescere professionalmente».

Il dr. Daniel Celli, specialista in Ortognatodonzia, perfezionato in Italia e negli USA presso autorevoli scuole ed insegnanti, è socio fondatore delle più importanti società scientifiche nazionali e internazionali. Ha la certificazione di eccellenza I.B.O ed E.B,O., e in “Disturbi Respiratori nel Sonno”. Vincitore di vari premi scientifici è anche autore di due testi di ortodonzia e di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Relatore a numerosi congressi in Italia e all’estero e docente a corsi di aggiornamento professionale. Attualmente è professore a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nella Scuola di specializzazione in ortognatodonzia e tiene corsi tecnico-pratici e presso il suo centro corsi clinici SWP Ortho di Pescara. Per il 2019 è stato designato presidente dell’Accademia Italiana di Ortodonzia, l’altra grande società di ortodonzia italiana insieme alla SIDO. Il dr. Leonardo Compagnucci si è laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria ad Ancona nel 1986 con una tesi in materia ortodontica intitolata “ La permuta nella dentizione umana”. Lavora come libero professionista a Tolentino dal 1987 ed esercita l’ortodonzia da circa 25 anni. Ha seguito il primo corso teorico pratico nel 2001/2002 tenuto dal dr. Celli ed il corso teorico pratico clinico avanzato nel 2003/2004 presso il centro studi e ricerche di Ortodonzia del dr. Celli. Nello stesso centro collabora dal 2004 nelle attività cliniche e didattiche e di ricerca. Relatore nel Congresso “STEP: 10 anni di successi” presso la sede “Leone” nel 2011. Socio SIDO dal 2005 e socio ordinario dal 2011, ha ottenuto la certificazione di eccellenza in ortodonzia presso l’Italian Board of Orthodontics (IBO)nel 2017.


La guerra del Commissario Innanzitutto, un ben trovati nel 2018 ai miei lettori. Pochi o molti che siano, spero di non deluderli neanche quest’anno. Trattandosi di una premessa alla nuova serie, dovrò spendere qualche riga in più. Risparmierò nelle prossime puntate. Ho voluto onorare il decimo anno di collaborazione a MPN – tengo a sottolineare la mia ininterrotta e pluriennale presenza – trattando un argomento in cui memoria e doverosa riconoscenza s’intrecciano indissolubilmente. Intendo riferirmi ad alcuni personaggi i quali, pur non nati a Tolentino, seppero dare alla città e alla sua storia un contributo determinante, operando ciascuno con impegno e capacità per arricchirne la cultura, l’economia, la politica nel corso dei secoli, soprattutto quelli a noi più vicini. Di molti di loro non si parla più da fin troppi lustri. Soprattutto, se ne sono dimenticati i grandi meriti grazie anche ai quali Tolentino seppe farsi onore nel tempo fino a diventare la città che tutti dovremmo meglio conoscere, rispettare, salvaguardare. Ho dovuto fare una scelta, che spero tuttavia renda bene l’importanza di queste figure alle quali dobbiamo ben più che un semplice grazie. Dunque, una ri-conoscenza che passi per il significato di quanto, in diverse occasioni spesso particolarmente significative e difficili, si spesero per una città che diventò, a buon diritto, quella d’adozione. Simbolicamente, credo di interpretare l’intenzione di chi, come me pur impossibilitato per motivi anagrafici, conferirebbe ben volentieri a questi “cittadini onorari” la chiave della città. Notoriamente, la chiave (da qui il logo che ho voluto porre sulla testata di questa serie) è stata sempre un riconoscimento consegnato a chi si è impegnato a favore di una comunità con coraggio, attività e impegno civile, sia nel campo della politica che in quello della cultura e dell’economia. Considerato che quest’anno ricorre il Centenario della conclusione della Grande Guerra, inizieremo proprio da qui, con un protagonista indiscusso di quegli eventi. Tengo a precisare che, per la prima volta dopo un secolo, la sua vicenda è stata ricostruita nel mio libro Dal Chienti al Piave. 1914-1921. Tolentino e la Grande Guerra. Più o meno cent’anni fa, a Tolentino arrivò un funzionario dello Stato che dal 1915 al 1918 l’avrebbe guidata attraverso i mille problemi di una guerra tremenda con mano ferma, competenza a tutta prova, senso del dovere senza risparmio. Infatti, la città si era trovata alla vigilia del conflitto con una crisi amministrativa che l’aveva decapitata nelle sue istituzioni più importanti. Insomma, una comunità dalle mille risorse, capacità, problematiche, era stata scaraventata in una tragedia mai conosciuta priva di una compagine politico-amministrativa in grado di

pilotarla. Quest’uomo, il cui nome era Emilio Venturi, ha una storia che vale la pena di raccontare, sebbene in rapida sintesi. Resse le sorti della città in una fase drammatica, non si risparmiò per affrontare difficoltà, emergenze, necessità grandi e piccole della sua gente. Per poi vedersi liquidare con un calcio in culo alla vigilia della tanto sospirata, attesa, sofferta Vittoria.

punto, il suo ciclo si sarebbe potuto considerare onorevolmente compiuto. Ma quando l’emergenza della guerra impose il richiamo in servizio di molti funzionari, non si tirò indietro. A Tolentino fu nominato Regio Commissario il 26 aprile 1915. Vi sarebbe rimasto fino all’ottobre 1918. Per buona sorte della città, si occupò a tempo pieno di tutti i suoi problemi grandi e piccoli, dalle diverse categorie ai singoli cittadini,

tutto, il 28 novembre 1918 volle ringraziare una Tolentino che, presa da mille necessità, forse poco o niente affatto s’era accorta di quella brusca uscita di scena. Nelle sue parole c’era tutto il senso di forte vincolo che, sia pure per pochi anni, aveva legato il Commissario e la città ad un destino comune: « Nel lasciare l’ufficio, mi è caro ringraziare tutta la cittadinanza di Tolentino, che in ogni momento e in ogni incontro,

Tolentino 11 novembre 1918. Celebrazione della Vittoria.

Ma andiamo con ordine. EV era nato a Padova nel 1849. Dunque, proveniva dal secolo che aveva realizzato l’unità d’Italia. Uno d’altri tempi, insomma. Partito dalla gavetta nel 1872 come funzionario nella Pubblica Amministrazione, faceva parte di quell’apparato statale che Giolitti avrebbe incarnato nel modo più autentico. Uomini preparati, esperti conoscitori della macchina burocratica, competenti e selezionati fino ai livelli più alti, soprattutto formati al senso del dovere e alla dignità del ruolo. Nel 1872 Venturi iniziò a meno di trent’anni una brillante carriera, alternandosi nei ruoli di Prefetto e Commissario Prefettizio, che lo avrebbe portato in diverse località d’Italia: Livorno, Macerata, Rovigo, Sondrio... Quando nel 1910 venne collocato a riposo su domanda “per avanzata età e anzianità di servizio”, vantava già un curriculum impeccabile, in cui le qualità dell’uomo e quelle del pubblico ufficiale avevano finito per coincidere: tecnicamente preparato quanto deciso a svolgere con scrupolo, abnegazione, onestà, equità, dedizione assoluta ogni incarico affidatogli. A questo

delle molteplici esigenze dello stato di guerra che qui sarebbe troppo lungo elencare. Dopo aver affrontato la questione del bilancio – causa della crisi che ne aveva necessitato la nomina – provvide, con un’opera infaticabile e una grinta a tutta prova per un uomo della allora “veneranda” età di quasi settant’anni, a gestire una situazione da far tremar le vene e i polsi a chiunque. Eppure, proprio alla fine della Grande Guerra, gli arrivò un benservito – le cui cause non sono ancora del tutto chiare – nella peggior tradizione italiana: si trovò estromesso dalla carica e sostituito a sua insaputa da un giorno all’altro. Malgrado avesse ricevuto anche la prestigiosa onoreficenza di Cavaliere dell’Ordine Mauriziano e molti riconoscimenti per l’ opera svolta ovunque. Malgrado avesse accettato per senso del dovere di ritornare al suo posto, quando avrebbe potuto godersi in pace riposo e meritata pensione dopo una più che encomiabile carriera. Ne fu molto amareggiato, umiliato, offeso. Percepì quel siluramento come il peggiore dei tradimenti, un segno di inaccettabile ingratitudine. Nonostante 4

mi fu larga di volenteroso e intelligente aiuto e concorso nell’adempimento dei miei compiti, e che mi diede così continue prove di deferenza e di cordialità che non potrò mai scordarmene, e di cui serberò la più cara memoria e la più viva riconoscenza». Dopo questa batosta, incassata ahimè proprio nella città in cui s’era speso forse più che in ogni altra, EV continuò la sua carriera di Commissario Prefettizio a Chioggia, Soave, Vicenza fino al 1923. Poi si ritirò a Monteforte d’ Alpone (VR), dove morì nel 1929. Se un merito ebbe che supera i già ricordati, fu soprattutto quello di aver compreso che una comunità con una storia sociale e politica come quella che si era trovato a guidare in uno dei momenti più difficili aveva bisogno di qualcuno che sapesse far emergere nel modo più efficace le sue doti migliori. Non bastano un buon cavallo o un’auto veloce per vincere. Fantino e pilota giusto fanno quasi sempre la differenza. Nello sport come nella grande Storia. Sarebbe tutt’altro che scontato ricordarsene, di tanto in tanto. Possibilmente non ogni cento anni.


BASTA PAROLE TOLENTINO VUOLE I FATTI a chi ha perso la casa a causa del terremoto. Al di là del valore dell’immobiAnno Domini 2018. le, si parla di una costruzione Purtroppo l’argomento princi- che ancora deve prendere il via pale e ricorrente resta sempre e che non si potrà certamente quello del terremoto, anche concludere nel giro di poche se c’è la sensazione sempre settimane, oltre ai “rischi” sopiù palpabile che il dramma ciali che un agglomerato così che ha lasciato solo a Tolen- distante dalla città potrebbe tino oltre 3000 persone senza provocare. casa stia scivolando ineso- In piedi c’è anche la questione rabilmente nel dimenticatoio. relativa al “Borghetto”, la coQualcosa si muove, come per struzione immobiliare situata di esempio a San Severino dove fronte alla caserma dei carabiè sorto e abitato praticamente nieri, che invece manca solo di un nuovo quartiere Sae che ha poche rifiniture per poter esseconsentito a centinaia di set- re abitabile. tempedani di poter riavere una Voci di corridoio parlano di una casa e di tornare a vivere. trattativa ben avviata fra i proLo stesso in altri paesi dove prietari e il Comune. il terremoto ha colpito duro. Anche questa operazioQui a Tolentino la prima demo- ne consentirà di poter relizione è iniziata giusto qualche stituire una casa a divergiorno fa. se decine di terremotati. Si continua a portare avanti la Ma perchè dobbiamo usare scelta di non voler richiedere le sempre il condizionale? PerSae e di puntare sull’immobilia- chè c’è una totale assenza di re invenduto. comunicazione fra le istituzioni Che ad oggi ammonta a poche e i cittadini. decine di unità reperite. Questi ultimi non vengono mai Nel frattempo, è stata sostan- minimamente coinvolti in scelte zialmente definita la questione che pure riguardano la loro vita relativa al capannone di fronte e si trovano sempre di fronte al al Castello della Rancia, acqui- fatto compiuto. stato alla modica cifra di un mi- Mentre non distante da noi si lione e seicentomila euro e che organizzano assemblee, diretdovrebbe portare alla costru- te streaming, incontri, si parla zione di un’altra cinquantina di microzonazione, di perimedi appartamenti da destinare trazioni, di come ricostruire, qui Focus Tolentino di Roberto Scorcella

non si sente volare una mosca. Ed è un silenzio maledettamente assordante. Chi prova a muovere qualcosa è il Comitato 30 Ottobre che a più riprese ha espresso la volontà che venga fatta un po’ di chiarezza. «Non esiste nemmeno la tanto pubblicizzata volontà del Sindaco di non farle, queste stramaledette SAE: infatti, ad oggi, non esiste alcun atto ufficiale che interrompa la corrispondenza tra Regione e Comune» dice il Comitato che in una frase fotografa lo status quo: «E’ tutto in sospeso, come la vita dei cittadini di Tolentino”. Il Comitato è andato dall’assessore regionale Sciapichetti che, incalzato sulla vicenda,

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ha risposto “bussate dal sindaco». E allora chiudiamo con quanto scrive il Comitato e che tanti terremotati condividono: «No. Noi busseremo alla Regione, al Comune e all’Erap perché, a un anno e mezzo dal terremoto, non ci basta più -avere un tetto sulla testa-, noi vogliamo la nostra casa. Anzi, abbiamo già bussato. Nei giorni scorsi, dopo essere stati liquidati dal sindaco con un simpatico “arrivederci” (senza esserci per altro mai incontrati), abbiamo recapitato alla Regione Marche una lettera che esige chiarezza sulla questione. Basta parlare. Tolentino vuole i fatti».


TANTI GLI ARGOMENTI NELLE DUE ULTIME ASSISE CONSILIARI Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Prosegue l’iter per la realizzazione nello stabile di contrada Rancia, acquistato con i fondi stanziati dalla Regione Marche, degli alloggi a favore di coloro che hanno perso la casa in seguito al sisma. Nessuna osservazione è giunta sull’apposita variante urbanistica al Piano regolatore generale vigente che trasforma la destinazione d’uso dell’area in residenziale. Tale variante urbanistica, che consente il recupero dello stabile lasciato incompiuto, è così ritornata in consiglio comunale per l’adozione definitiva. Ed ampia è stata la discussione nel corso dell’assise che si è tenuta l’altro pomeriggio nell’auditorium della biblioteca comunale essendo il municipio inagibile. «Gli enti preposti hanno tutti rilasciato il parere favorevole a riguardo. Il recupero dello stabile evita ulteriore consumo di suolo per la realizzazione delle SAE, strutture abitative di emergenza» ha spiegato l’assessore all’urbanistica Alessandro Massi nell’illustrare l’argomento all’ordine del giorno. I consiglieri di minoranza hanno ancora una volta ribadito la loro contrarietà a tale intervento. Per Gian Mario Mercorelli del Movimento cinque stelle è sbagliato il luogo. «Si spende troppo in quello stabile: 135mila euro per ogni appartamento di 65 metri quadrati».

C’è poi Gianni Corvatta del Laboratorio delle idee per Tolentino per il quale la struttura scelta è troppo distante dal centro urbano e la tempistica per la realizzazione degli alloggi non è compatibile con l’emergenza. «I lavori – ha detto Corvatta - considerando i 22 mesi concessi per l’intervento termineranno l’8 settembre 2019. Creare appartamenti in quello stabile di contrada Rancia rappresenta una scelta politica non idonea per la città di Tolentino. Siccome sono circa 150 le famiglie che sono fuori casa si potrebbero realizzare anche 30 o 20 casette di legno, vicino ai container perché nel villaggio dei moduli abitativi c’è spazio». Ma il sindaco Giuseppe Pezzanesi continua a dire no alle casette di legno. «Siamo convinti della scelta fatta – ha replicato il primo cittadino – di realizzare cioè 45 appartamenti in quello stabile recuperando quest’ultimo senza quindi cementificare altrove. Se avessimo optato per le SAE avremmo dovuto crearle poco lontano dallo stabile in questione, verso Stazione di Pollenza». Alla fine la variante al Prg è stata approvata dalla maggioranza, mentre hanno espresso voto contrario i consiglieri del Pd, Laboratorio delle idee per Tolentino e Movimento cinque stelle. All’unanimità, invece, è stato approvato il regolamento sui procedimenti amministrativi e sull’accesso civico e ai documenti amministrativi.

Si è così stabilito che dall’entrata in vigore del nuovo regolamento sono abrogati i precedenti, nonché tutte le altre disposizioni incompatibili contenute in altri provvedimenti. Allo stesso tempo l’atto approvato verrà pubblicato sul sito istituzionale del comune e si darà comunicazione, a cura dell’ufficio segreteria, a tutti i responsabili di settore. Nella precedente assise consiliare, che si è tenuta alla fine del mese di dicembre, con i voti della maggioranza sono stati approvati per le aree Peep e Pip la ricognizione e determinazione prezzo di cessione per il 2018; il regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’Imposta sul reddito delle persone fisiche, confermando l’aliquota del 2017 anche per l’anno 2018; la determinazione delle aliquote Imu per il 2018; il Piano tariffario e aliquote Tasi per il 2018; il Piano finanziario e tariffe Tari per l’anno 2018 del servizio integrato del ciclo dei rifiuti; il Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari 2018 - 2020. Si è discusso anche sul Documento unico di programmazione, dup, 2018-2020, contenente le linee strategiche ed operative per la programmazione finanziaria e gestionale per i prossimi tre anni, sul bilancio di previsione finanziario 2018-2020 per la competenza e all’esercizio 2018 per la cassa e sui relativi allegati compresa la nota integrativa con le seguenti risultanze. «E’ una grande soddisfazione approvare il bilancio preventivo – ha affermato l’assessore al bilancio e vice sindaco Silvia Luconi - prima

della fine dell’anno perché in questo modo abbiamo più libertà di agire. Abbiamo ripianato il disavanzo di 2milioni e 500mila euro del 2014 pagando quest’anno l’ultima rata. Il totale del bilancio preventivo è 103.245.567 euro comprensivo di entrate correnti di 16.227.357, in contro capitale di 31.759.542 e per la gestione contro terzi di 35.516.874. C’è un avanzo di gestione di 764.931 euro utili per pagare il rimborso prestiti e gli investimenti». Per le tasse ed imposte è stata prevista una entrata di 10.323.661 euro di cui 3.772.000 di Imu, 1.800.000 di Irpef, 100.000 di imposta di pubblicità, 70.000 di recupero evasione tributaria, 82.500 di tosap, 3.228.670 di tari e 32.000 di affissioni. Per la viabilità ed infrastrutture stradali ci sono 1.368.631 euro, per l’infanzia, i minori e gli asili nido 532.572 e per gli anziani 40.000, per le attività culturali 297.611, mentre per il turismo 29.000. Per le imposte e tasse sono state confermate le aliquote del 2017 anche per il 2018. «Quest’anno è stato più facile redigere il bilancio preventivo – ha dichiarato Gian Mario Mercorelli perché ci sono più soldi. Avendo poi i cittadini subito danni e disagi dovuti al terremoto era il caso di diminuire le aliquote delle tasse e delle imposte, visto che i soldi ci sono, invece sono sempre al massimo». Considerazioni queste che sono state espresse anche dai consi-

PREMIATE LE GIOVANI ECCELLENZE DELLA SCUOLA LUCATELLI Nel pomeriggio di venerdì 22 dicembre, presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “G. LUCATELLI” si è svolta la “SERATA DELLE ECCELLENZE”, tradizionale manifestazione in occasione della quale, tutti gli anni, vengono premiati gli alunni che, nel corso dell’anno scolastico 2016/2017 si sono distinti nei vari percorsi formativi messi in atto dall’Istituto. L’evento ha visto protagonisti i ragazzi che hanno superato l’Esame di stato del Primo Ciclo con la votazione di 10 e 10 e lode, unitamente a quanti (seguiti delle prof.sse Michela Nerpiti e Paola Migliozzi) hanno conseguito la certificazione KET (Key English Test) in Lingua Inglese della Cambridge School. Nel corso della serata particolare rilievo è stato riservato alla MUSICA, con l’esibizione dell’ORCHESTRA D’ ISTITUTO, diretta dal prof. Maurizio Gibellieri e del CORO D’ISTITUTO diretto dal prof. Fabiano Pippa. Testimonial della serata sono stati i Tenori prof. Massimiliano Luciani e prof. Alessandro Pucci i quali, accompagnati dal pianista Giacomo Vicomandi, si sono messi in gioco cantando White Christmas (Irving Berlin) e Stille Nacht (Franz Xaver Gruber).

Al tradizionale appuntamento dell’Istituto LUCATELLI, oltre ad un pubblico numerosissimo e veramente entusiasta, hanno partecipato anche il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, l’Assessore all’Istruzione Alessandro Massi, il Maresciallo dei Carabinieri Gaetano Barracane e la simpatica imprenditrice Oriana Forconi, titolare dell’emittente Multiradio. La serata è iniziata con l’intervento della Dirigente Scolastica dott.ssa Mara Amico la quale, dopo aver ringraziato i presenti, si è congratulata con tutti i ragazzi elogiando i docenti che con tanta passione ed entusiasmo li hanno accompagnati ed hanno organizzato attività e percorsi che denotano, da un lato, la ricchezza di iniziative che caratterizzano l’offerta formativa dell’Istituto LUCATELLI, dall’altro l’entusiasmo e la bravura di tanti ragazzi che si impegnano con costanza e serietà su tanti “fronti”, in tante attività che li formano e li rendono persone migliori e più “ricche”, al di là della formazione scolastica. E’ fondamentale, ha concluso poi la Dirigente, che la scuola sia un elemento essenziale nella crescita dei giovani che debbono essere coinvolti, stimolati, conquistati; è importante che essa faccia da filtro tra la

famiglia e la società, che faccia giungere la propria voce fuori dalle mura scolastiche: mai spegnere i riflettori sulla scuola che deve accendere, per tutti, la speranza nel futuro. Una scuola che voglia essere sempre più inclusiva ed aperta ai bisogni educativi non può rinunciare a riconoscere e premiare i migliori: essi sono 6

la testimonianza che l’impegno e l’entusiasmo sono il motore che può portare alla riuscita, per tutti. Questi, in conclusione, i messaggi che la SERATA DELLE ECCELLENZE dell’Istituto LUCATELLI, vorrebbe arrivassero al cuore, alla mente di alunni, docenti e di tutte le famiglie.


glieri del Pd e del Laboratorio delle idee per Tolentino. «Per il sisma giungono 3milioni di euro – ha replicato Silvia Luconi ma non sarà possibile, a differenza di quanto proposto dall’opposizione, diminuire le tasse perché questi soldi servono per coprire il mancati introiti delle case inagibili. Ogni mese, inoltre, vengono erogati 1.200.000 euro di CAS, contributo di autonoma sistemazione, alle famiglie». Il punto all’ordine del giorno è stato approvato con i soli voti della maggioranza, mentre l’opposizione ha votato contro. Di seguito si è discusso, per l’approvazione, del regolamento per l’istituzione dell’ispettore ambientale, figura adibita a garantire l’osservanza delle norme previste dai regolamenti comunali vigenti. Tale soggetto espleta un servizio di vigilanza e controllo delle modalità di conferimento dei rifiuti volto anche a constatare e riferire agli organi competenti le violazioni relative alle disposizioni degli atti suddetti. Le medesime attività vengono svolte altresì, relativamente al deposito, alla gestione, alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti al fine di concorrere alla difesa del suolo, del paesaggio e alla tutela dell’ambiente. Approvato anche il rinnovo della convenzione per il conferimento della gestione del servizio ricovero cani randagi all’Unione montana dei Monti Azzurri di San Ginesio per il periodo dal primo gennaio 2018 al 31 dicembre 2022. Sono stati nominati, inoltre, i componenti della commissione consiliare speciale per il sisma: per la maggioranza i consiglieri Silvia Tatò, Monia Prioretti, Carmelo Ce-

Si riaccende la questione Asilo Green

selli e per la minoranza Gian Mario Mercorelli, Bruno Prugni. E’ sfumata, invece, la commissione d’inchiesta bipartisan sul caso Wagner. La mozione d’urgenza presentata dai consiglieri Corvatta, Bruno Prugni ed Anna Quercetti del Pd su “Programma televisivo RAI 3 - Chi l’ha visto -: un fantomatico Wagner promette un progetto per le Terme Santa Lucia di Tolentino” con la quale si chiedeva le dimissioni dell’assessore Giovanni Gabrielli non è stata messa a votazione. E’ stata ritirata dopo un chiarimento tra le parti. E’ stata unanime, infine, la votazione della mozione presentata dai consiglieri Corvatta, Prugni e Quercetti su “Ampliamento Casa di Riposo Tacci Porcelli”. I consiglieri di minoranza e maggioranza si sono trovati d’accordo, alla luce della ricostruzione dell’ospedale di Tolentino, di creare anche una palazzina da destinare all’azienda dei servizi alla persona o una casa protetta per gli ospiti non autosufficienti. La proposta è stata accolta con favore dal sindaco Pezzanesi che in assise ha precisato che già a novembre aveva inviato una lettera all’Asur in cui esprimeva la stessa volontà di ampliare la casa di riposo. Ora sono 250 le domande di accesso alla struttura per anziani che ospita anche un centro Alzheimer con 25 utenti. L’ordine del giorno è stato integrato con un ulteriore argomento inerente la “Via Lauretana – Costituzione di associazione temporanea di scopo e progetto per la realizzazione del tracciato e la sua promozione”.

Torna in auge la vicenda dell’asilo Green di Tolentino, la cui sorte aveva mobilitato nel recente passato i residenti costituitosi in comitato, denominato “Salviamo il green”. La questione rimasta in sordina in questi ultimi mesi è tornata alla ribalta. Se n’è discusso nella penultima seduta consiliare in quanto la voce asilo Green compare nel Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari illustrato in occasione del confronto sul Bilancio di previsione finanziario 2018/2020 approvato poi con i voti della maggioranza. L’Amministrazione comunale, dunque, è ancora intenzionata a vendere la scuola e a realizzarne una nuova nella zona adiacente. «L’operazione asilo Green – dice Gianni Corvatta, consigliere comunale di Laboratorio delle idee per Tolentino – è prevista nel 2018 dal Piano delle opere pubbliche. Una scelta che noi contestiamo e lo abbiamo ribadito in Consiglio comunale nell’ambito della discussione inerente l’approvazione del Bilancio preventivo. Abbiamo anche sottolineato che nella voce a riguardo, nel Piano delle alienazioni e delle valorizzazione immobiliari, si legge “complesso comunale piazza Ugo La Malfa” per la vendita a 2milioni di euro. Nel Piano delle opere pubbliche da realizzare nel 2018 c’è invece la voce “nuovo asilo Green e parco giochi” per 1.726.000

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euro». Un’operazione che, come in passato, continua a non piacere a Gianni Corvatta. «Siamo contrari perché quella scuola è agibile nonostante il terremoto. E’ una struttura che non va abbattuta e ricostruita perché rappresenta una realtà della zona. In questo periodo poi in cui la maggior parte delle scuole sono disastrate abbattere l’asilo Green e trasferire i bambini da un’altra parte è davvero assurdo. Dobbiamo, invece, lavorare per far tornare la gente a Tolentino che è fuori città in seguito al terremoto». Corvatta, inoltre, contesta anche l’acquisto di un terreno edificabile in contrada Paterno per realizzare delle abitazioni per gli sfollati perché potrebbero essere utilizzati altri luoghi, nonché della porzione di fabbricato dell’ospedaletto per creare ulteriori appartamenti per coloro che sono rimasti senza casa dopo il sisma, dei negozi dello stabile delle ex carceri.


SANTO STEFANO: SEMPRE VICINO ALLA GENTE, DALLA RIABILITAZIONE AL BENESSERE Il Centro Ambulatoriale Santo Stefano di Tolentino si sta dimostrando sempre più dinamico e attivo sul territorio con iniziative di vario genere di interesse ampio per la collettività, dai bambini ai più adulti. Ci racconti quelle che sono state le vostre ultime esperienze... Si, certo. Il 2017 ci ha visto protagonisti sul territorio di Tolentino, di San Severino e Belforte, a sostegno dei bambini e degli adulti. Concluse con successo le iniziative offerte e rivolte ad insegnanti e genitori per sostenere lo sviluppo del bambino: un team formato da logopediste, psicomotriciste e psicologhe hanno promosso incontri informativi per bambini da 0 a 36 mesi e laboratori di gruppo per il potenziamento dei prerequisiti scolastici. Particolarmente apprezzata anche la nostra partecipazione all’iniziativa “Belforte in gioco” per promuovere l’importanza della lettura nello sviluppo cognitivo, comunicativo e linguistico dei bambini. Positiva la risposta dei cittadini all’Open Day “Invecchiamento Attivo” dove ha fatto da padrone il memory training, la stimolazione della memoria che grazie all’Associazione Ancescao è entrato anche nel Centro Sociale Ricreativo di Tolentino. E ancora corsi di pilates-fisios per adulti e bambini, corsi di ginnastica perineale. E ancora, il corso teorico-pratico

per la Terza e Quarta Età e la donazione del Rotary del cane compagno per la vita ad un bambino o un adulto con disabilità. Dunque il legame con il territorio si fa sempre più evidente? Anche attraverso la sinergia con altri soggetti e realtà importanti del territorio. «Assolutamente. Abbiamo anche messo in piedi una bella iniziativa con la Casa di Riposo di San Severino dove abbiamo organizzato il corso teorico-pratico per la terza e quarta età rivolto agli operatori socio sanitari della struttura. E poi proprio recentemente ll ROTARY di Tolentino ha scelto il nostro Centro per donare un cane compagno per la vita ad un bambino o un adulto con disabilità».

Mariella Grassettini

Quella del Centro Santo Stefano di Tolentino è una storia radicata qui da noi, visto che siete sul territorio comunale da più di 40 anni. «È proprio così. Addirittura quello di Tolentino è stato il primo dei Centri Ambulatoriali del Santo Stefano Riabilitazione, visto che è attivo sin dal 1974 quando abbiamo iniziato a svolgere i nostri servizi di riabilitazione che, nel corso degli anni, sono molto cresciuti e sviluppati. Infatti da anni siamo oramai diventati una realtà capace di erogare servizi ad ampissimo raggio sia a chi necessita di una riabilitazione

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complessa, a seguito di eventi gravemente disabilitanti, sia a chi si rivolge a noi per problemi e patologie ben meno complesse, come ad esempio manifestazioni artrosiche».

tra cui quello di Tolentino, la Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche, leader nell’ortopedia e nella diagnostica, e il Centro odontoiatrico Santo Stefano».

Nel frattempo, in questi 40 anni, tante cose sono cambiate… «Decisamente. E fortunatamente in meglio! Siamo entrati a far parte di un grande Gruppo Nazionale, Kos Group, che con oltre 7000 posti letto e una moltitudine di strutture in tutta Italia è uno dei primi Gruppi sanitari italiani. Al suo interno anche Santo Stefano Riabilitazione con le sue strutture, i vari Centri Ambulatoriali

Un augurio per il nuovo anno? «Beh, certamente che sia un anno sereno per tutti: noi da parte nostra ce la metteremo tutta per dare ai nostri pazienti, seppure nelle condizioni di doversi curare, tutta la serenità di rivolgersi a un Centro che garantisce livelli più elevati possibile di professionalità, competenze e calore umano nei loro confronti, valori e principi che nel tempo non sono cambiati».



Nella ricorrenza del 70° anno di attività di Foto Ottaviani (1948-2018) Ugo Ottaviani ricorda suo padre Enea

Ritratto su “Progresso fotografico” nel 1941

Ugo Ottaviani

«Mio padre, Enea Ottaviani nasce a Belforte del Chienti nel giugno del 1913. Inizia l’arte della fotografia negli anni ‘30 come apprendista, a Firenze presso il famoso studio Alinari. Qui si specializzò nella foto ritrattistica e nel ritocco fotografico. Tornato nel suo paese comincio’ il lavoro come fotografo ambulante, andando settimanalmente nei vari paesini dell’alto maceratese in sella alla mitica Lambretta. Scattava ritratti, fototessera, e gruppi familiari, che stampava a casa in camera oscura, per poi riportare la settimana successiva ai destinatari. Un suo ritratto di donna fu pubblicato nel n°8 dalla famosa rivista “progresso fotografico” nel 1941. Nel 1948 insieme al fratello Camillo, apri’ il suo primo studio fotografico” a Tolentino dove, dal 1978 in corso Garibaldi, io sto proseguendo l’attività. Mio padre aveva una grande sensibilità artistica e umana, bravissimo nel ritocco di negativi e lastre fotografiche, ed era un vero alchimista nel prepararsi da solo gli acidi per lo sviluppo e la stampa. Conservo ancora tutte le macchine fografiche con le quali lavorava mio padre, attrezzature costruite in legno con meccanismi che oggi fanno sorridere, ma che facevano degnamente il proprio lavoro. Con lui ho vissuto il passaggio epocale dalla foto in bianco e nero a quella a colori che ha stravolto la nostra camera oscura, passaggio epocale come ai giorni nostri con l’avvento del digitale. Da lui ho imparato tutto, ma soprattutto la serietà, la discrezione e l’amore per il lavoro svolto».

Enea Ottaviani impegnato nel ritocco di negativi

Enea Ottaviani

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FORZA ITALIA DETERMINANTE PER LA VITTORIA AL PRIMO TURNO DI PEZZANESI La nostra scelta di sostenere la candidatura a Sindaco di Giuseppe Pezzanesi è stata premiata dalla cittadinanza con uno straordinario consenso di voti a Forza Italia che ha contribuito per la vittoria al primo turno; evidente riconoscimento di un lavoro nella precedente legislatura, serio, competente e dettato dalla passione per il bene comune.

All’interno della Giunta siamo rappresentati dall’Assessore Alessia Pupo con deleghe a Sport e Cultura e, in Consiglio Comunale, dal Capogruppo Carmelo Ceselli e dal Consigliere Luca Scorcella. Alessia Pupo: lo Sport per la nostra comunità ha sempre rappresentato un volano di promozione per il territorio e di presenza a livello nazionale con tanti atleti che, nel corso degli anni, hanno dato lustro alla città di Tolentino. Come Amministrazione abbiamo anche la convinzione che lo sport, al di là delle finalità educative e di benessere psico – fisico, possa rappresentare un valore aggiunto in termini di turismo e di economia. Lavoriamo, quindi, non solo per sostenere tutte quelle attività e quei progetti che consentono la diffusione della pratica sportiva ma anche per il mantenimento ed il miglioramento della impiantistica presente, con tanti progetti che auspichiamo possano essere presto realizzati. Mi piace ricordare la manifestazione Run4, organizzata con il patrocinio dell’Amministrazione comunale dal Gruppo Poltrona Frau di concerto con il Comune di Meda; la Tolentinocross, in collaborazione con la Società Sportiva Born To Win; il Festival Cremisi nato da un’ idea della US Tolentino 1919 che ha riscosso un encomiabile successo in termini di partecipazione. La Cultura come fattore di sviluppo e di rinascita della Città, vuole valorizzare i caratteri identitari volgendo lo sguardo anche alle novità del panorama nazionale. Va posta sicuramente l’attenzione sulla ricostruzione del patrimonio storico culturale danneggiato dal sisma e sulla prossima riapertura del nostro teatro Vaccaj. Si pensi alla Stagione Teatrale che sta riscuotendo notevole successo, all’edizione di fine agosto di Biumor che ha rappresentato una grande opportunità di

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riflessione sul fenomeno dell’umorismo, oltre ad un’ importante occasione di rilancio del valore storico artistico e turistico del Castello della Rancia e, naturalmente, alla 29^ Edizione della Biennale Internazionale dell’Umorismo, dimostratasi un grande successo ed un’evoluzione intellettuale, con la partecipazione di ben 226 artisti provenienti da oltre 40 nazioni e con un allestimento realizzato a Palazzo Sangallo, presso la Sala Mari, in pieno centro Città. La nostra Amministrazione intende proseguire ed incentivare quell’opera di grande collaborazione e sostegno, avviata a partire dal primo mandato Pezzanesi, con le tantissime Associazioni culturali del territorio, incentivando progetti condivisi e in rete.

Carmelo Ceselli: Capogruppo in Consiglio Comunale, Presidente della Commissione permanente Affari Istituzionali e del Personale, componente del Comitato di Gestione dell’Asilo nido “il Cucciolo”, componente della Commissione speciale consiliare per il sisma.

Luca Scorcella: componente delle Commissioni Bilancio ed Elettorale. Nel corso di questi primi otto mesi di Amministrazione, Forza Italia è stata protagonista , all’interno della coalizione di governo, con puntuali e competenti interventi in Consiglio Comunale e nelle singole Commissioni apportando il proprio contributo in termini di idee e soluzioni. Anche grazie alla nostra partecipazione l’Amministrazione ha potuto raggiun11

gere alcuni obiettivi molto significativi per la cittadinanza, quali ad esempio il regolamento sui procedimenti amministrativi e sull’accesso civico agli stessi che permette a tutti i cittadini di ottenere specifica documentazione rendendo “aperto” il Comune; l’introduzione della figura dell’Ispettore Ambientale che garantirà il corretto conferimento dei rifiuti migliorando la qualità ambientale della Città e la valenza della raccolta differenziata tesa verso la “tariffa puntuale”; la definizione del nuovo regolamento per la disciplina dei mezzi pubblicitari, un articolato composto da 67 articoli sottoposto all’approvazione del Comando di Polizia Locale; la chiusura del Bilancio consuntivo e l’approvazione del previsionale 2018/2020 che permetterà una lungimirante programmazione degli interventi necessari allo sviluppo della nostra Tolentino con particolare riguardo alla ricostruzione. Per quello che concerne l’argomento “post sisma”, rivendichiamo con forza la scelta dell’Amministrazione relativamente alla volontà di orientarsi verso l’acquisto di immobili piuttosto che di un villaggio Sae. Riteniamo sia una scelta lungimirante che guarda con responsabilità al futuro della Città oltre ad essere quella economicamente più vantaggiosa. Non da ultimo, va considerato l’aspetto della maggiore tutela circa la qualità di vita delle famiglie che per i prossimi anni saranno costrette ad attendere il completamento dei singoli interventi di ricostruzione. La quantità e la qualità del lavoro svolto in questo inizio mandato ci rende particolarmente fiduciosi relativamente al raggiungimento degli obiettivi che Forza Italia Tolentino si è posta e che sono presenti nel programma elettorale. Rimaniamo a completa disposizione della cittadinanza, sollecitando il contatto diretto con i nostri rappresentanti per confrontarci nel comune intento di migliorare la nostra amata Tolentino.


BIENNALE UMORISMO: menzione speciale per “il significativo livello artistico ed umoristico” al tolentinate Fabrizio Cotogno Il 25 novembre al Politeama con una bella serata si è svolta la premiazione della 29° edizione della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, che ha visto la premiazione del tolentinate Fabrizio Cotogno con la menzione speciale per il significativo livello artistico ed umoristico. La caricatura, o ritratto caricato, secondo Fabrizio è l’arte di ritrarre una persona quanto più somigliante possibile, accentuando, deformando, caricando alcuni tratti fisionomici e caratteriali del personaggio disegnato al fine di ottenere un effetto divertente, comico, umoristico. Il disegno così “caricato”, alterando e amplificando i tratti che caratterizzano il personaggio ritratto, risulta essere più somigliante di un ritratto vero e proprio.

ci avrebbero accusati della solita marchetta. E’ stata una coincidenza sia per il tema Ibrahimovic sia per la provenienza del nostro disegnatore, insomma Cotogno, non ci crederete, se l’ha guadagnata sul campo la menzione speciale per il significativo livello artistico ed umoristico ed è stato in bilico per vincere. Per fortuna questo non è avvenuto. Un grandissimo applauso a Fabrizio”.

“È sicuramente una soddisfazione, ha aggiunto Fabrizio Cotogno, sono tanti anni che partecipo per rendere soprattutto un omaggio ad un grande personaggio che è Luigi Mari, che se lo stramerita, chiedo un applauso per lui, grazie”.

“È una coincidenza, ha detto Hevio Hermas Ercoli durante la cerimonia di premiazione, non c’è dietro il solito complottismo riguardo il premio ad Ibrahimovic dell’autore Fabrizio Cotogno. Allora, se io non dicevo tutto quello che dovevo dire sull’imparzialità della giuria e così via,

Zlatan Ibrahimovic, caricatura a matita premiata con la menzione speciale

La Parrucchieria Michela si appresta a festeggiare i ventidue anni di attività. Da oltre un anno opera in una nuova sede, in via Giovanni Pascoli, n.18. I locali del vecchio negozio hanno subito notevoli danni con il sisma. Dopo il terremoto la titolare Michela Farabolini si è rimboccata le maniche e nel giro di 14 giorni ha riaperto l’attività in un altro stabile. «E’ trascorso oltre un anno dalle ultime forti scosse del terremoto – racconta la parrucchiera Michela Farabolini – e non abbiamo mai mollato. L’attività sta quindi andando bene, c’è tanta voglia di fare e molta positività. Abbiamo poi introdotto l’uso di diversi prodotti senza ammoniaca e siamo sempre pronti a proporre le ultime novità nelle pettinature e nei tagli». La Parrucchieria Michela è aperta dal martedì al sabato con orario continuato il venerdì ed il sabato. Prossimamente, un giorno ogni quindici, verrà dedicato al rilassamento e benessere con massaggi e trattamenti personalizzati.

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di Carla Passacantando

IL GRUPPO GRAVINA APPRODA A TOLENTINO Il Gruppo Gravina da circa un anno svolge attività anche a Tolentino. Fonda le sue radici nella terra d’Abruzzo operando da decenni in diversi settori imprenditoriali: edilizia civile ed industriale, restauro e ristrutturazioni, demolizioni, impianti, opere infrastrutturali, energia e ambiente. Il gruppo si articola in diverse società e la principale è la Mic, fondata nel 1973. Accanto al presidente Gabriele Gravina ci sono i due figli Francesco, direttore tecnico e Leonardo, responsabile commerciale. Cerchiamo di conoscere l’attività della famiglia Gravina con Leonardo. Come mai avete scelto la città di Tolentino? «Siamo a Tolentino per portare la nostra esperienza nel settore delle costruzioni ed in particolare nel processo di ricostruzione post sisma che abbiamo sviluppato con il terremoto del 2009 operando su L’Aquila e provincia. Il nostro intento principale non è legato solo al processo di ricostruzione, ma vogliamo creare una sinergia sul territorio per avviare tutta una serie di attività collaterali, quale lo sviluppo di abitazioni in legno che già da qualche anno stiamo portando avanti ed altre iniziative a livello privato». A Tolentino state lavorando a qualche progetto post ricostruzione? «Abbiamo iniziato qualche interven-

to di messa in sicurezza e lavori di natura privata come ad esempio la realizzazione di undici ville in legno inerenti il progetto della cooperativa “Giovani e giovani” che partirà nei prossimi mesi.

Ci stiamo avviando ad un processo di start-up che questa ricostruzione comporta e chiaramente, come sappiamo, avrà sicuramente dei tempi non brevi. Ringraziamo le persone che già ci hanno individuato come impresa per la ristrutturazione della propria abitazione». Secondo lei quanto durerà la ricostruzione post sisma a Tolentino? «E’ un processo molto complesso, ma ci auguriamo che la rico-

struzione leggera, legata ai danni lievi, possa partire nei prossimi mesi. Per quanto concerne quella pesante speriamo che entro l’anno venga avviato qualche cantiere».

Potrebbe durare oltre dieci anni? «Si, se valutiamo l’esperienza dei sismi passati come ad esempio quello che ha riguardato L’Aquila dove ad oggi siamo ancora parte attiva del processo di ricostruzione». La Mic ha anche una sede in città. «Si, vogliamo diventare un’azienda del territorio. Siamo presenti nelle Marche da diversi anni, ma abbiamo scelto di

spostarci a Tolentino con una sede stabile per voler dare un segno tangibile della nostra presenza». Quali sono le peculiarità della vostra azienda che vi distinguono dalle normali imprese edili? «La nostra è un’azienda familiare. Abbiamo 90 addetti che lavorano con noi, ma riusciamo a mantenere una connotazione di familiarità, una presenza locale e vicinanza al cliente e questo rappresenta il valore aggiunto della nostra realtà imprenditoriale. Sicuramente la nostra esperienza maturata è tanta però bisogna essere sempre realistici e di volta in volta occorre far valere la propria qualità sul campo». A Tolentino state così creando occupazione? «Si, la nostra idea di crescita aziendale si sposa con la creazione economica e sociale del territorio nel quale operiamo. Per tale ragione abbiamo già individuato eccellenze locali nel campo delle imprese artigiane, dei fornitori e delle maestranze con i quali contiamo di lavorare in sinergia nei prossimi anni favorendone la crescita e l’integrazione con la nostra struttura anche in altri territori».

TURISMO IN IN CITTA’: CAPODANNO AL CASTELLO La scommessa lanciata era stata quella di restituire turismo a Tolentino, attraverso un evento di respiro nazionale che potesse far conoscere ed apprezzare i siti in esso contenuti, soprattutto in questo periodo di ripartenza, ed è stata vinta. Raggiunto il numero massimo di posti per l’evento “Anno Domini 2018 alla Corte della Rancia”;250 ospiti, non solo marchigiani, ma soprattutto provenienti da altre regioni Italiane, come Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Abruzzo, Basilicata e Puglia, ma anche stranieri, come inglesi e bulgari, hanno accettato l’invito di dare il benvenuto al 2018 in uno dei luoghi più belli della nostra Regione e d’Italia: il Castello della Rancia.

L’evento, ideato da Eventi Diversi e organizzato in collaborazione con Meridiana Cooperativa sociale, con il patrocinio del Comune di Tolentino, si è aperto con il saluto a tutti gli ospiti da parte del Sindaco Giuseppe Pezzanesi e del Vice Sindaco e Assessore al Turismo e Bilancio Silvia Luconi, i quali hanno sottolineato come la loro straordinaria presenza in una ricorrenza così importante in un territorio ferito dal sisma, quale Tolentino, è un segno di speranza che scalda il cuore e hanno offerto loro un omaggio rappresentativo di prodotti di pelletteria realizzati da Cromia, oltre ad una preziosa guida turistica della città. Hanno altresì sottolineato che a Tolentino non c’è stata pubblicità

particolare dell’evento, perché la volontà era quella di non dar fastidio ai ristoratori del luogo creando un evento concorrenziale, ma aprire le porte della città a persone che avrebbero potuto raggiungerla solo in una circostanza particolare e in un luogo altrettanto particolare. Visto il grande successo di questo anno, già dai prossimi mesi si inizierà a lavorare per creare un pacchetto di 3 o 4 giorni, che ospiti i turisti, che permetta loro di alloggiare nelle strutture della città (in parte già lo hanno fatto), che permetta loro di visitare i negozi, gli outlet, i ristoranti

spazio autogestito

apre così con la promessa di riattivare, anche attraverso eventi come questo appena vissuto, quel flusso turistico nel territorio che apprezzi storia, cultura e prodotti enogastronomici, in linea con lo slogan, ormai adottato in città: “Arrivi come Il 2018 per la città di Tolentino si Turista e parti come Amico”.

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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO

Prosegue la rubrica che illustra le più importanti e recenti delibere della Giunta municipale di Tolentino. Con la n.12 dell’11 gennaio 2018 è stata autorizzata l’organizzazione della manifestazione “Le piazzette dei mestieri e dei sapori” con la concessione del patrocinio e della fornitura gratuita dell’energia elettrica in quanto l’iniziativa rappresenta un utile strumento per il perseguimento delle politiche di sostegno alle imprese agricole ed artigianali del territorio. La prossima edizione si terrà l’11 febbraio. La Copagri, Confederazione Produttori Agricoli, di Macerata ha proposto all’Amministrazione comunale di organizzare e gestire, anche per il 2018, l’evento. L’iniziativa, nata nel 2014 in occasione della TolentinoExpo, si pone l’obiettivo di promuovere e far conoscere ai consumatori, i prodotti tipici locali collocandoli nello scenario delle più belle piazze delle città marchigiane. La manifestazione consiste nell’allestimento nel centro storico e più precisamente in piazza della Libertà, di una mostra mercato alla quale si affiancano degustazioni, mini corsi, dimostrazioni di antichi mestieri, artisti di strada e musica dal vivo, così da creare un format capace di attrarre i nomadi dei saperi e dei sapori del gusto ed in grado di far scoprire le radici della tradizione, le magie dei gesti millenari nonché la genuinità e la bontà dei prodotti tradizionali locali. L’iniziativa ha, chiaramente, un’alta valenza sociale, in quanto permette ai consumatori di acquistare i prodotti delle eccellenze artigianali locali e provenienti dall’agricoltura biologica del territorio a prezzi vantaggiosi, eliminando la filiera degli intermediari commerciali e mettendo in sinergia i consumatori con le aziende locali. Con la n.11 è stato espresso indirizzo favorevole alla costituzione nel giudizio, promosso dinanzi al Tribunale amministrativo regionale per le Marche, dalle società agricole “Il pollenza”, “Borgo di luce”, “La parisiana”, “La chiacchiera”, dalla società individuale “Brachetti Peretti” le quali hanno chiesto l’annullamento della delibera approvata dal Consiglio comunale con la quale è stata adottata la variante parziale al Prg per la realizzazione dell’aviosuperficie nella zona adiacente al Castello della Rancia. Con la n.7 del 9 gennaio 2018 si è deliberato di approvare il progetto esecutivo dei lavori di realizzazione della nuova palestra in viale Vittorio Veneto, predisposto dai

tecnici incaricati Gianfranco Ruffini, Jonathan Domizi e Stefano Palpacelli, per 200mila euro. E’ stato così pubblicato il bando per l’aggiudicazione dei lavori. La somma di denaro è stata donata dalla Suning Sports al Centro sportivo italiano per destinarla alla realizzazione di opere necessarie alla struttura polivalente. A seguito di ciò il Csi ha formalizzato la volontà di voler donare strutture sportive prefabbricate, le necessarie opere per il loro montaggio e il materiale di impiantistica sportiva al fine di addivenire alla costruzione di una nuova palestra nel viale Vittorio Veneto, subordinatamente all’impegno del comune di avviare le procedure necessarie e sufficienti per la tempestiva realizzazione dell’impianto sportivo. A tal proposito il comune ha deciso di partecipare al bando per l’assegnazione di contributi regionali a fondo perduto in conto capitale per l’attuazione di interventi di riqualificazione degli impianti sportivi di proprietà pubblica già esistenti sul territorio regionale. Con la n.6 è stata affidata al circolo “Il pettirosso” la gestione della Ludoteca regionale del Riuso per il 2018 per 28.600 euro. Con delibera n.3 dell’8 gennaio 2018 è stato deciso che, in occasione delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, verrà assegnata priorità, nella nomina degli scrutatori, a coloro che siano disoccupati o inoccupati iscritti al Centro territoriale per l’impiego di Tolentino o studenti delle scuole secondarie di secondo grado o università a condizione che siano regolarmente iscritti nell’Albo degli scrutatori, approvato con verbale della Cec n.1 del 4 gennaio 2018. Il requisito della disoccupazione, inoccupazione con iscrizione al Centro territoriale per l’impiego, dovrà essere posseduto alla data della presentazione della domanda. Qualora le domande dovessero pervenire in un numero superiore a quello occorrente si procederà al sorteggio pubblico tra i richiedenti e un successivo sorteggio per la nomina dei supplenti. Qualora le domande dovessero risultare insufficienti, per i posti mancanti, si procederà al sorteggio degli scrutatori attingendo tra tutti gli altri iscritti all’Albo. Con delibera n.1 del 4 gennaio 2018 la Giunta comunale ha stabilito di affittare l’ex casa parrocchiale sita in contrada Redentore, di proprietà della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-CingoliTreia, di circa 610 metri quadrati verso un canone mensile di 1.500 euro, dando atto che il Comune assume a proprio carico i costi di adeguamento della struttura necessari alla realizzazione di appartamenti da destinare all’autonoma sistemazione di nuclei familiari che hanno la propria abitazione inagibile a seguito del sisma. Visto che necessita provvedere

con somma d’urgenza, onde consentire l’inizio immediato dei lavori per la creazione delle unità immobiliari necessarie a dare alloggio ai nuclei familiari privi di autonoma sistemazione, con riguardo alle persone che soffrono di particolare disagio sociale, la Giunta municipale ha ritenuto necessario intervenire e quindi ha approvato la perizia tecnica per i lavori di pronto intervento nello stesso edificio dell’ex casa parrocchiale predisposta dai tecnici comunali la cui spesa ammonta ad un importo complessivo di 115mila euro. Con la n.545 del 29 dicembre 2017 è stato espresso indirizzo favorevole in ordine all’affidamento alla Meridiana cooperativa sociale, con sede in contrada Vallebona n.2 Macerata, del servizio di presidio, custodie e gestione del Centro del riuso comunale sito in contrada Rotondo per tutto il 2018 per un importo complessivo non superiore a 5.844 euro oltre Iva al 22%. Con l’atto si dispone che la Meridiana dovrà svolgere il servizio con le modalità e nel rispetto delle nome del regolamento per il funzionamento del Centro del riuso del comune di Tolentino approvato con deliberazione del consiglio comunale n.63 del 28 luglio 2016. Con la n.543 è stato preso atto del progetto esecutivo predisposto dalla Provincia di Macerata per i lavori di realizzazione di un modulo prefabbricato temporaneo da adibire a sala danza del Liceo coreutico; di concedere alla Provincia di Macerata a titolo gratuito l’area utile per tale struttura al piazzale Gabrielli. La zona occupata dal modulo dovrà essere separata con idonei interventi da quella del parcheggio pubblico. Dovrà essere individuato un adeguato percorso pedonale riservato all’accesso alla tensostruttura. E’ stata così autorizzata la Provincia di Macerata a procedere con la realizzazione della tensostruttura. Con la delibera n.544 è stato concesso il patrocinio del Comune di Tolentino alla manifestazione “L’arrivo della Befana del Ponte del Diavolo” del 6 gennaio, nonché il supporto logistico e organizzativo, materiali, quali fari, amplificazione, palco, in base ad accordi con l’Utc compatibilmente con le disponibilità. Restano a carico degli organizzatori pratiche e oneri per l’acquisizione di autorizzazioni e nulla osta per modifiche al traffico e alla viabilità, vigilanza, autorizzazioni commerciali, sanitarie e di pubblica sicurezza, Siae, occupazione suolo pubblico necessarie allo svolgimento delle attività programmate, nonché il ritiro e la restituzione dei materiali, allestimenti, smontaggi e ripristini. Con la n.538 del 22 dicembre 2017 è stata concessa l’area per container per il ricovero di attrezzature da lavoro per un anno a Leskaj Albano, domiciliato al vil-

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laggio dei moduli abitativi. Con la n.508 del 5 dicembre 2017 è stato deliberato di compartecipare alla cerimonia di apertura della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, fissata per il 9 dicembre 2017, assumendo a carico dell’ente, con fatturazione da effettuare direttamente al Comune: l’inoltro degli inviti; l’attività di accoglienza degli ospiti in chiesa per la cerimonia religiosa ed al Politeama per il concerto di gala; gli oneri per service audio e video ed assistenza tecnica; il costo per le riprese televisive, compresi gli oneri per il collegamento con l’Ungheria; gli oneri per l’adozione delle misure di safety e securety previste per la manifestazione; i costi per l’ospitalità e l’accoglienza degli ospiti ungheresi, delegazione governativa e rappresentanza amministrativa della città di Nagykórös e dei convenuti alla cerimonia. E’ stato deliberato di dare atto che la spesa derivante dalle assunzioni di oneri espresse nel primo punto della delibera, pari a circa 8.000 euro, trovano imputazione al Bilancio preventivo 2017: 4.500,00 euro circa al cap.30 “Spese di rappresentanza gestione segreteria, informatore cittadino e altre spese istituzionali – spese per festività”, per spese di rappresentanza relative ad ospitalità, accoglienza degli ospiti ungheresi e dei convenuti alla cerimonia, omaggi, pasti, pernottamento ospiti ungheresi e buffet al termine del concerto; 3.500 euro circa al cap.100 “Spese per festività civili e religiose” per spese organizzative dell’evento relative alle riprese televisive, al service audio e video ed assistenza tecnica e all’adozione delle misure di safety e securety previste dalla normativa vigente. E’ stato, inoltre, deliberato che restano a carico della Confraternita del Sacro Cuore di Gesù pratiche ed oneri per l’acquisizione di autorizzazioni e nulla osta per modifiche al traffico e viabilità, vigilanza, autorizzazioni commerciali, sanitarie, di pubblica sicurezza, Siae, di occupazione di spazi pubblici necessarie allo svolgimento delle attività programmate, nonché il ritiro e la restituzione dei materiali, allestimenti, smontaggi e ripristini. Con la delibera n.506 è stato approvato di organizzare gli eventi in calendario per le festività natalizie, avvalendosi della collaborazione della Pro-Loco Tct, per provvedere a pubblicizzare, realizzare materialmente e coordinare i vari eventi, riconoscendo alla stessa un contributo di 19.000 euro; di dare atto che restano a carico degli incaricati della materiale organizzazione pratiche ed oneri per l’acquisizione di autorizzazioni e nulla osta per modifiche al traffico e viabilità, vigilanza, autorizzazioni commerciali, sanitarie, di pubblica sicurezza, Siae, necessari allo svolgimento delle attività programmate, nonché la rimozione dei materiali, allestimenti smontaggi e ripristini.


L’AMMINISTRAZIONE INFORMA L’Amministrazione di Tolentino, fin dal primo istante post-sisma è stata impegnata su diversi e variegati fronti, primo fra tutti quello della gestione emergenziale e post-emergenziale e quello della programmazione di mandato per la consiliatura 2017-2022, programmazione che, nonostante l’evidente stato di altissima difficoltà e di grande levatura, non solo mette in chiaro la forza e la determinazione con cui affrontare la ricostruzione, ma continua a perseguire con altrettanta determinazione tutti gli obiettivi pre-sisma, non tralasciando la crescita inequivocabile della città e della qualità della vita in termini infrastrutturali, occupazionali, ambientali, culturali, sociali e sportivi. Fase molto importante è stata quella dell’approvazione del bilancio consolidato del Comune (con tutte le società controllate e partecipate) e la conseguente approvazione del bilancio di previsione 2018. Quest’ultimo obiettivo è stato perseguito e raggiunto ampiamente nei termini (prima dell’inizio dell’anno di riferimento – traguardo mai raggiunto precedentemente), e consentirà agli Assessorati e agli Uffici Comunali di essere pronti e autonomi per qualsiasi esigenza finanziaria che si presenti e che naturalmente sia stata prevista; sono stati stanziati fondi per i servizi sociali, per lo sport, per la cultura, per la gestione del territorio e per la programmazione degli investimenti per il 2018, ma anche per il triennio 2018-2020. Tanti i fondi, per diverse decine di milioni di euro, che siamo riusciti ad ottenere, come il finanziamento attraverso l’Asur per il nuovo ospedale di Tolentino (quasi 5 milioni di euro); il campus scolastico degli istituti superiori in contrada Pace, al momento per oltre 17 milioni di euro; finanziamento per il primo stralcio della Basilica di San Nicola per poco meno di 4 milioni di euro; finanziamento per adeguamento sismico scuola Don Bosco per oltre 7 milioni di euro; finanziamento per adeguamento sismico scuola Lucatelli per oltre 7 milioni di euro, ampliamento scuola Lucatelli per 700 mila euro; ampliamento scuola Grandi per 500 mila euro; per la nuova palestra polifunzionale di Viale Vittorio Veneto in collaborazione con FC Inter e CSI per 500 mila euro; per la ricostruzione di palazzo comunale per poco meno di 8 milioni di euro. I risultati ottenuti nei finanziamenti ci sono stati grazie alla collaborazione fattiva di Governo e Regione, mentre non possiamo dire la stessa cosa nella cosiddetta ripartenza dei cantieri leggeri o classe B che sono ancora fermi e che costano alla collettività. Siamo profondamente amareggiati per queste problematiche che non solo minimamente attribuibili al nostro operato.

Non dimentichiamo poi i lavori alla Bocciofila per oltre 170 mila euro, affidamento lavori per il primo stralcio dello sfangamento del Lago delle Grazie (2 milioni di euro), finanziamento lavori per strada comunale Ancajano (oltre 200 mila euro), Corta del Colle (quasi 120 mila euro). Ulteriore risultato importante che riguarda il Bilancio è la totale estinzione del disavanzo di esercizio conseguito nel 2014 senza – in alcun modo – pregiudicare e sacrificare i servizi erogati, a dispetto di chi sperava che con quell’operazione l’Ente avrebbe dichiarato il dissesto o avrebbe “affamato” la città. L’Amministrazione Comunale, con una azione di coinvolgimento dei propri uffici, con una fase di dialogo con i propri dipendenti, con il taglio delle indennità di Sindaco e Assessori e con un efficientamento della macchina amministrativa, è riuscita a reperire risorse senza gravare sui cittadini. Per contro invece, si è dato un nuovo impulso all’attività di recupero evasione, soprattutto per quanto riguarda l’IMU e la tassa sui rifiuti, attraverso un’attività di compliance rivolta direttamente ai contribuenti. Con l’approvazione del bilancio di previsione, certificato dal Collegio dei Revisori dei Conti, è possibile affermare, a scanso di qualsiasi strumentale polemica politica, che i “conti” del Comune sono in equilibrio e, in base alle previsioni effettuate, genereranno un avanzo di parte corrente di euro 400 mila, che servirà, nel corso dell’anno, per finanziare investimenti all’interno di un quadro economico e normativo molto complesso, a partire dalla fase di ricostruzione post-sisma. In questo contesto l’Ente, in modo altrettanto lungimirante e attento, anche e soprattutto in un’ottica di celerità delle risposte, è riuscito a far fronte alle esigenze derivanti dal contributo di autonoma sistemazione (in questi giorni si stanno pagando le mensilità di Ottobre, Novembre e Dicembre, dopo aver verificato attentamente, anche con controlli incrociati, le reali situazioni e gli aventi diritto), alle messe in sicurezza degli immobili ed alle operazioni di pronto intervento, anche attingendo a risorse proprie, poi rendicontate alla Regione. Tale operazione è stata possibile grazie all’incessante lavoro degli uffici (le persone che hanno perso la casa nel nostro Comune sono quasi 4000 e gestire una situazione di questo tipo ha bisogno di un’attività costante e precisa) che si sono messi a disposizione dell’Amministrazione e dell’intera collettività. E’ chiaro tuttavia che lo scenario che si presenterà nei prossimi mesi non sarà facile. Ci sono impegni importanti che attendono gli Enti Locali e i Comuni, a partire dall’evoluzione della ricostruzione post-terremoto, dal

La facciata della basilica di San Nicola

Ospedale S.Salvatore

Istituto Comprensivo “G. Lucatelli”

Istituto Comprensivo “Don Bosco”

complesso scenario della finanza pubblica italiana e dalle incombenze quotidiane a cui i Sindaci, gli unici in prima fila, sono sempre chiamati, per questo occorre man-

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tenere vivo e acceso il rapporto istituzioni e Cittadini affinché vi sia un dialogo continuo nell’interesse della nostra Città e del nostro territorio.


spazio autogestito

ANCORA IL GREEN DA ABBATTERE!! La passata amministrazione Pezzanesi aveva deciso di vendere l’ASILO GREEN a privati che lo avrebbero abbattuto per realizzare al suo posto un supermercato. I cittadini non condividendo la scelta dell’amministrazione comunale, hanno protestato vivacemente. Le varie vicende che hanno visto protagonisti i cittadini di Tolentino con raccolta di migliaia di firme e il ricorso al Tar, sembrava avessero convinto il Sindaco ed i suoi amministratori ad abbandonare il progetto. Infatti, l’amministrazione aveva interrotto la procedura di vendita dell’asilo situato in piazza Ugo La Malfa e tutto taceva; poi ci sono state le elezioni e come per incanto i cittadini, forse con poca memoria (ci riferiamo soprattutto ai circa 4000 cittadini che avevano firmato contro questo progetto), hanno ridato fiducia al sindaco. Con molto stupore, tra i documenti proposti in occasione del Consiglio Comunale del 28 dicembre u.s., su un allegato denominato: PIANO VALORIZZAZIONE PATRIMONIO 2018 (Allegato “A1”) è indicata la cessione di un “COMPLESSO COMUNALE SITO IN PIAZZA UGO LA MALFA” cioè l’asilo Green. In un altro documento riguar-

dante le opere pubbliche da realizzare nel triennio 2018/2020, è stata prevista la costruzione del “NUOVO ASILO GREEN E PARCO GIOCHI” . Ci siamo chiesti perché abbattere un asilo che ha resistito al terremoto? Non condividiamo questa scelta anche perché con la presenza del supermercato aumenterà in modo significativo il traffico in una zona particolarmente frequentata da bambini per la presenza di edifici scolastici. Dopo la vendita dell’area dei campi da tennis per far realizzare a privati un supermercato, che necessità c’è di far costruire un altro supermercato? Non sono sufficienti quelli già esistenti? In consiglio comunale, abbiamo contestato sia la decisione di vendere l’asilo Green a privati per realizzare nella stessa area un supermercato, sia la ricostruzione del nuovo Asilo Green nelle immediate vicinanze ma il sindaco (l’amministrazione comunale) ed i suoi consiglieri di maggioranza, senza dare nessuna spiegazione alle nostre istanze, hanno votato tutti compatti a favore! I consiglieri comunali Gianni Corvatta Anna Quercetti Bruno Prugni

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spazio autogestito

IL 2018 CHE VORREMMO

Sappiamo che Babbo Natale non esiste. E anche se esistesse siamo in ritardo per esprimere dei desideri. Però esistono i sindaci e, purtroppo per noi, certi sindaci. Di conseguenza, una volta tanto, vorremmo dipingere una Tolentino come ci piacerebbe fosse perché siamo nel 2018 e tutti i cittadini, noi compresi, avrebbero il diritto di vivere in un paese differente. Quindi… Vorremmo alzarci una mattina e scoprire che le tasse sono state abbassate come promesso in campagna elettorale. E invece tutte le aliquote IRPEF e IMU sono rimaste al massimo e la tassa sui rifiuti probabilmente, come detto in Consiglio Comunale, verrà aumentata. Tutto questo in un momento in cui la cittadinanza avrebbe bisogno di sostegno e un minimo di sensibilità con le difficoltà affrontate e da affrontare. Ma la campagna elettorale è lontana… Vorremmo vedere finalmente convocata la famosa Commissione Sisma. A dicembre i membri sono stati nuovamente nominati ma la prima convocazione è già stata annullata. E così siamo a quindici mesi dal sisma e un consesso importante per tenere informati i cittadini e decidere in modo partecipato il futuro della nostra cittadina, resta solo sulla carta e, per di

più, lettera morta. Vorremmo vedere i cittadini ascoltati, ricevuti e considerati parte integrante di un corpo unico; ma a quanto sembra l’amministrazione non ha tempo di incontrare comitati e associazioni che ne fanno richiesta, non manca mai però di presenziare a inaugurazioni, ricevimenti e ogni evento che preveda tv e fotografi. Tranne quando si tratti di incontrare i Wagner di turno perché in quei casi, come dire, si rispolvera la vecchia, cara Carboneria. Peccato questa volta però il colpo a effetto non sia riuscito, lasciando Tolentino a ridere come davanti al famoso film “007 – Operazione: getta l’amo che qualcuno abbocca”. Vorremmo che non esistessero cittadini di serie A o B, costretti a lottare con graduatorie per l’assegnazione di alloggi prima predisposte, poi chiuse, poi rifatte in barba a qualsiasi buonsenso e logica, con nostri compaesani defraudati di un loro diritto in base a dei numeri. O gli stessi cittadini spediti come pacchi negli angoli più remoti del comune o in ghetti di prossima, poco prossima purtroppo, realizzazione. Vorremmo vedere più logica e buonsenso nello spendere denaro pubblico, e non assistere alla spesa di migliaia di euro per far fare il progetto del nostro grazioso capannone-ghetto al tecnico ne aveva già approntato uno mesi addietro per il medesimo posto. Sono sempre soldi nostri, nel caso l’abbiate dimenticato.

Altresì, vorremmo vedere tutti i cittadini con un tetto dignitoso e solido sulla testa, e non confusi e sballottati da promesse e pacche sulle spalle, perché tanto tutto si sistemerà in qualche modo. Anche qui, la campagna elettorale è lontana e, a distanza di qualche mese, molti se ne stanno accorgendo mentre sentono ancora nelle orecchie e sulle spalle quelle promesse sussurrate in segreto. Oggi carta straccia. Vorremmo vedere tutte le scuole, soprattutto quelle per i più piccoli, sicure e rispettose degli standard di legge, e non sentirci rispondere che alcune, come la Don Bosco, questi livelli di sicurezza non li raggiungeranno mai, mentre nel frattempo ci si fa e ci si farà scuola lo stesso. Vorremmo vedere la posa della prima pietra del nuovo ospedale, con la speranza che rimanga qualcosa da metterci dentro visto che i servizi sanitari sono quasi tutti stati delocalizzati a Macerata grazie allo smantellamento continuo della nostra sanità. Vorremmo vedere una città rianimarsi partendo dal basso, dalla gente, invece di vederci imposte le decisioni, con un’amministrazione aperta e partecipativa su turismo, cultura e pianificazione sociale e urbana, invece che calare dall’alto ogni iniziativa senza alcuna sinergia con la cittadinanza. Vorremmo assistere a una politica più efficiente, vera, concreta e non al solito teatrino degli annunci e delle inaugurazioni in posa. E, soprattutto, vorremmo non essere

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costretti a guardare con invidia i comuni che ci circondano, mentre nessuno di loro di certo invidia noi. Vorremmo vedere un’amministrazione che prende una posizione netta contro la possibilità di trovarci alle porte di casa un nuovo, gigantesco inceneritore per i rifiuti, che verrà alimentato dal Combustibile Solido Secondario prodotto dal Cosmari (a dispetto del nome è spazzatura, non temete). Vorremmo non dover assistere a una nuova perimetrazione del parco dell’Abbadia di Fiastra per espandere il sito del Cosmari onde iniziare la nuova linea di produzione di CSS sacrificando territorio, ambiente e salute dei cittadini. Vorremmo un 2018 con un sindaco un po’ meno permaloso e che, dopo ormai sei anni, si faccia una ragione del fatto che esistono le opposizioni e che hanno un ruolo istituzionale. Le opposizioni rappresentano i cittadini, non quelli di serie B secondo lui, e chi si è professato “sindaco di tutti” dovrebbe saperlo. In conclusione, vorremmo un 2018 che non assomigli al 1818, quando fu varata a Napoli la prima nave a vapore di costruzione italiana. Ecco, ci sentiamo così oggi mentre guardiamo gli altri comuni veleggiare in alto mare con le loro turbine a piena potenza, e noi ancora fermi nel porto ad attendere che qualcuno accenda le caldaie. Vorremmo un paese normale, insomma.


LETTERA DI UNA FIGLIA AL PADRE COMUNICARE di Solidea Vitali

Caro babbo, scrivo queste parole dettate da sentimenti profondi che per anni non ho espresso. Non per egoismo o mancanza di tempo o pigrizia, ma semplicemente perché il nostro rapporto si è basato sui fatti, sul comportamento. Un legame speciale? Sì, è normale: sei mio padre. Ma non è il grado di parentela a determinare la qualità di un rapporto. E’ piuttosto l’esempio, le lezioni che arrivano senza tanti giri di parole. Dallo sguardo, o, al massimo, da una parola. Una sola, quella giusta. Nessun rapporto d’amicizia, tipo quelli che adesso vanno di moda. Il padre è il padre, la figlia la figlia. Ruoli definiti, diritti e doveri chiari, e tu, tu sempre quel faro che vedo anche da lontano, anche quando c’è nebbia fitta. Ci sei, ci sei sempre stato. Una vita intera di lavoro, la tua sveglia alle 5 del mattino, e io che sentivo lo scroscio della doccia e la radio accesa. Odore di schiuma da barba e profumo. Il rientro a casa alle tre di pomeriggio, l’acqua per la pasta che bolliva e ti aspettava. A volte si consumava troppo e bisogna rimboccarla. Altre volte, nei casi d’emergenza della sala operatoria, bisogna spegnerla perché

“Soli, non torno per pranzo”, mi dicevi al telefono. Pranzo veloce, quando potevi, e via sul campo di calcio. Ci sono cresciuta, con il calcio intendo, ho vivo il ricordo dell’emozione della partita della domenica. L’odore dell’erba appena tagliata, lo scricchiolio dei sassi all’ingresso dello stadio Della Vittoria, il profumo dei pinoli, le mie mani nere perché era più forte di me, dovevo raccoglierli. E l’arrivo dei giocatori, dell’arbitro e il rumore delle porte chiuse negli spogliatoi. L’altoparlante che riempiva l’aria di musica e spot, il momento della dichiarazione della formazione e le porte che si riaprivano per lasciare entrare i giocatori in campo. Seri e concentrati, determinati come il ticchettio delle scarpette sulle scale di cemento. L’odore di creme e pomate che fuoriuscivano prepotentemente dalle stanze della preparazione. Maglie cremisi indossate con orgoglio e partecipazione. Prova ad immaginare le mani di una bambina aggrappate alla rete di protezione e i suoi occhi che guardano la partita. Al fischio d’inizio corrispondeva l’accendersi del mio cuore come se quella partita dovessi vincerla io. E se quella vittoria arrivava, allora era una festa, il sudore e l’impegno dei calciatori erano ripagati in pieno. Ma sai cosa ho notato? Che se

c’era la sconfitta la tua faccia non cambiava, non c’erano segni di scoraggiamento o delusione, ma era ancora forte la determinazione e la voglia di fare meglio la prossima volta. Ecco, per me, il calcio e il tuo modo di viverlo sono stati due grandi insegnamenti. Disciplina e preparazione, coraggio e determinazione, impegno e fatica, concentrazione e dignità. La stessa che credo di aver appreso da te, quella dignità che rimane nei momenti felici così come nel dolore. La discrezione, la costanza e l’ambizione.

passato e di quello presente. 48 anni nel mondo del calcio sono tanti, ci vuole passione e tenacia. Una rappresentanza di persone, perché non tutti hanno potuto esser presenti, arricchita dalla presenza del presidente Andrenelli. Tutti a dimostrare affetto nei tuoi confronti, riconoscenza e gratitudine, ma anche a ricordarmi una lezione importante: ci sono legami che restano, profondi e immutati, esperienze che uniscono e creano valore. Lo stesso valore che sei per me.

Rapporti costruiti nel tempo, con le persone giuste, e quel rispetto che passa dal “lei” e dalla stima che riesci a mantenere viva, a dispetto degli anni che passano. Così, per il tuo compleanno, ho voluto regalarti un’emozione. Complici Alverio Piloni e Danilo Tarquini, abbiamo richiamato ex giocatori, dirigenti, presidenti, allenatori di un tempo

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Solidea


SIETE CURIOSI? Verso Sera dott.Franco Belluigi

Siate curiosi! Siamo arrivati alla fine dell’anno 2017, quello nuovo bussa alla porta, è tempo di bilanci e di programmi. A noi interessa fare qualche riflessione sulla vecchiaia per cercare di vedere insieme i cosiddetti lati buoni. A questo proposito mi ritorna in mente come si espresse Somerset Maugham in occasione della festa che gli prepararono per il novantesimo compleanno. Fu un grande avvenimento caratterizzato dalla presenza di molte donne e uomini celebri. Per rispondere ai vari saluti che gli erano stati rivolti prese la parola e disse:” ci sono molti vantaggi ad avere novant’anni “ poi si fermò e dopo un prolungato ed imbarazzante silenzio riprese:” sto ancora cercando di capire quali. A questo punto non posso non ricordare quanto sosteneva Francesco Maria Antonini, padre della geriatria italiana, quando affermava che la vecchiaia porta ad una maturità superiore ed è ancora il tempo in cui si stabiliscono rapporti inediti con le cose. Non si vive in vecchiaia di soli ricordi, ma ogni evento può creare una nuova emozione come se fosse sempre la prima volta.

E’ vero che spesso, quando si è avanti con gli anni, ci si rifugia nei ricordi personali, si ripensa spesso a quello che è successo nel corso della vita; è vero che la qualità della vita spesso dipende dall’amore dei familiari, dal rispetto dei conoscenti, dalla complicità degli amici; è vero che è il tempo in cui si può fare una valutazione serena ed obiettiva della vita; è vero che c’è tanto tempo a disposizione tanto da farti sentire la sensazione che la giornata sia molto più a lunga; è vero che il tempo “si dilata”, perché a volte sembra non passare mai. Tutte le sensazioni che si vivono in vecchiaia si lasciano avvolgere da un vento tiepido e leggero che ti congelano in un stato di sensazione di abbandono per tutto quello che ti succede intorno. Comunque sia nell’una che nell’altra situazione le riflessioni sulla vecchiaia si fermano tutt’al più al presente come se il futuro non fosse una dimensione temporale che appartiene al vecchio. La luce si spegne sul futuro perché l’anziano non ha tutti quei presidi sociali, familiari spesso, affettivi, di rispetto che questa società ammalata di ageismo non ha più. Quindi in linea con Maugham non si riesce a vedere quali siano i vantaggi legati alla vecchiaia. Non lasciamoci abbattere da queste obiettive situazioni che non sembre-

rebbero riservarti possibilità di scelta e varrà la pena di guardare quello che ci circonda. Se sono amato ciò non rappresenta una garanzia di futuro? Se ho rispetto e sono stimato dagli amici non è un segno che la vita continua? I figli, i nipoti non ti proiettano sul futuro? Vivere accanto ai nipoti assumendo un ruolo indispensabile nella loro vita, essendo i loro genitori lontani per motivi di lavoro, non vi fa recuperare un ruolo? E al contempo questo status non vi allontana forse da quel senso di inutilità che spesso la vecchiaia comporta favorendo un isolamento a volte patologico? Al futuro si potrà guardare con ottimismo anche quando il nostro corpo con i suoi cambiamenti, a volte affezioni, la farà da padrone evidenziando tutti gli aspetti negativi legati all’età avanzata? Il futuro molto spesso è direttamente proporzionale al passato! Per intenderci. Hai aiutato, oltre a quello che la genetica ti ha riservato, a “garantirti” un futuro vivendo in modo sobrio non lasciandoti ingannare da quelli che ci sembrano i veri piaceri della vita? Il sesso, il cibo, la vita sedentaria, il fumo, l’alcool e molto altro che di sicuro non ti aprono le porte al futuro, naturalmente con le dovute eccezioni. Allora? Allora hai mai pensato di impiegare tutto il tempo libero che

hai, leggendo, camminando, partecipando alla vita della tua comunità, interessandoti a tutto quello che succede nel mondo, con un atteggiamento concreto, ad ammirare quanto di bello il Buon Dio ha creato, ad uscire dal tuo io per vivere una cultura del “noi”, a non considerare la tua vita interiore come un bagaglio scomodo, a mettere al servizio degli altri la tua esperienza di lavoro, di vita, a metterti in gioco tutti i giorni come se fosse il primo di una lunga serie e a non dare per scontato quello che avviene? Sia la curiosità una costante della vita perché la curiosità è la fonte della conoscenza. La curiosità ed il desiderio di conoscenza non invecchiano come afferma il gerontologo Antonini. Di certo non si potrà dare sempre una risposta a quello che ci incuriosisce perché fisicamente abbiamo delle limitazioni. L’imperativo categorico è non arrendersi e quando non si può “vivere direttamente la curiosità facciamolo attraverso i nostri cari. Sarà anche questa una forma di curiosità, una linfa vitale, uno sprone a non chiudersi in se stessi, uno stimolo a credere nel domani. Questo secondo voi non è il futuro che vi appartiene? Chissà se il grande Somerset Maugham sarebbe sempre dello stesso parere?

INCONTRO CON LO PNEUMOLOGO: PARLIAMO CON IL DOTTOR CLAUDIO MOZZICAFREDDO Oggi parliamo con il Dott. Claudio Mozzicafreddo, Medico Chirurgo, Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio e Tisiologia, allergologo, già dirigente medico presso il reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Macerata. Esegue visite specialistiche presso molti ambulatori del maceratese e del fermano effettuando, oltre la visita classica, spirometrie (Curve flusso/Volume) anche con test di bronco dilatazione, Test allergologici, Pulsossimetria istantanea, dinamica e nottrurna e studio del sonno. Dottore, ma di cosa si occupa la Pneumologia? «Di tutti i problemi inerenti l’apparato respiratorio che sono molteplici e vanno da malattie infiammatorie, infettive, allergiche, degenerative, neoplastiche, malformative, professionali. Partiamo dai sintomi. I motivi principali per cui un paziente si rivolge allo pneumologo sono: dispnea, tosse, secrezioni catarrali, a volte ematiche, dolore toracico( acuto o cronico), starnuti e rinorrea, difficoltà respiratoria, solitamente da sforzo ed eventuali sibili, tosse produttiva o non produttiva, broncospasmo e sintomi di natura infettiva, infiammatoria o allergica. Inoltre ci si rivolge allo pneumologo per i disturbi del sonno, roncopatia (russa mento), sonnolenza, ecc.. Oggi parleremo di malattie ostruttive bronchiali che si caratterizzano per

limitazione al flusso aereo nel sistema bronchiale». Come effettua la visita? «Effettuo una visita pneumologica comprensiva di spirometria, esame funzionale di facile esecuzione, solitamente molto ben tollerato ed eseguibile in tempo reale. Poter disporre in tempi rapidi di una valutazione spirometrica, già nel corso della prima visita pneumologica, consente allo specialista pneumologo di conoscere da subito quale sia il reale stato di salute dei bronchi e dei polmoni, specialmente nel caso di pazienti affetti da malattie respiratorie a carattere prevalentemente ostruttivo (asma bronchiale, bronchite cronica,e nfisema polmonare, broncopneumopatia cronica ostruttiva-BPCO, bronchite. bronchiettasia,ecc.) Questo consente di poter prescrivere la terapia pneumologica sulla base di quanto misurato. Ma non solo! Oltre al vantaggio di poter iniziare da subito il trattamento farmacologico più opportuno, la valutazione spirometrica effettuata prima di prescrivere i farmaci broncodilatatori, consente, nel corso dei successivi controlli del paziente, di poter valutare sia il modificarsi della situazione funzionale, sia soprattutto, la reale efficacia della terapia in corso. Per fare un esempio che chiarisca meglio la spirometria corrisponde per lo pneumologo all’elettrocardio-

gramma che pratica il cardiologo durante la sua visita. Altro dato, poi, di notevole importanza per lo specialista pneumologo, acquisibile nel corso della prima visita pneumologica e nel corso delle successive visite di controllo, è la pulsossimetria (misura di saturazione emoglobinica di ossigeno e frequenza cardiaca) del paziente, rilevabile col pulsossimetro in modo non invasivo e indolore (senza prelievo di sangue), che correla con la capacità dei polmoni del paziente di ossigenare il sangue; inoltre con tale esame si effettua anche il controllo della frequenza cardiaca. In visita effettuo anche il test farmacodinamico di bronco dilatazione (prova farmacodinamica di reversibilità), consistente in una semplice misurazione, priva di rischi, dei valori spirometrici ottenuti prima e dopo la somministrazione di un farmaco broncodilatatore per uso inalatorio ad azione rapida e di breve durata. Questo esame è in grado di valutare la bronco dilatazione ottenibile che, per dimostrarsi significativa, deve mostrare un guadagno in valore assoluto di 200 ml di aria o del 12%. Questo esame, se positivo, ci indica che l’ostruzione bronchiale è reversibile, come succede nel paziente asmatico, mentre invece nel bronchitico cronico, con eventuale enfisema polmonare, la reversibilità è modesta o assente. Quindi ci consente di personalizzare la terapia e, successivamente, di

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1°parte

verificarne i risultati con esame di controllo». A chi è consigliabile la visita pneumologia? «Sicuramente ai pazienti sintomatici, ai fumatori, agli asmatici, a coloro che soffrono di patologie del tratto respiratorio superiore (rinite, rinosinusite di natura sia infiammatoria che allergica)». A Tolentino dove visita? «Presso lo Studio Medico Associato ubicato all’interno della Galleria Europa. Poi, nei dintorni a Sforzacosta nel poliambulatorio Fisiomed. In provincia mi reco a Civitanova Marche, Porto san Giorgio, Montegiorgio, Montegranaro». Effettua anche visite domiciliari? «Si certamente basta contattarmi al 348-0608409 o 333-654970». La ringrazio al prossimo incontro.


IL COMITATO FESTEGGIAMENTI FORO BOARIO DONA KIT SALVAVITA AL 118 Iniziativa all’insegna della solidarietà da parte del Comitato festeggiamenti Foro Boario di Tolentino. Una delegazione del comitato recentemente ha consegnato dieci kit salvavita che saranno installati in sette ambulanze del 118 di Macerata attive nei presidi dell’Area vasta 3 e nei tre Pronto soccorso della provincia. Alla cerimonia della donazione, che si è svolta nella sala riunioni dell’ospedale civile di Macerata, era presente il direttore dell’Area

vasta 3 di Macerata, Alessandro Maccioni. C’erano anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il direttore sanitario Massimo Palazzo, i responsabili dei Pronto soccorso della provincia e del Punto di primo intervento di Tolentino. La donazione è stata effettuata in seguito al grande successo ottenuto dalla festa organizzata dal comitato lo scorso mese di giugno e dalla raccolta fondi pro terremotati promossa dallo stesso.

SANTE BURESTA TORNA A IN ONDA A MULTIRADIO DOPO 35 ANNI Sante Buresta torna a fare lo speaker radiofonico dopo trentacinque anni. Una grande passione quella di trasmettere in radio che il tolentinate ha praticato da giovanissimo per sette anni, dal 1975 al 1983, ma che poi ha abbandonato nel tempo ed ora ritorna a Multiradio come ai vecchi tempi. «Trentacinque anni fa, il giorno della sua ultima conduzione – racconta Oriana Forconi, titolare di Multiradio – Sante mi disse che aveva una fidanzata, che aveva trovato lavoro e che forse un giorno sarebbe ritornato in radio ed alla fine ciò si è avverato. E mi ha fatto molto piacere». L’altra mattina, Sante Buresta ha condotto la sua prima trasmissione radiofonica di Multiradio dopo trentacinque anni. «All’epoca - afferma Buresta – trasmettevo in radio nel pomeriggio. Ho cominciato con Rct poi sono passato a Multiradio quando le radio libere

di Tolentino si sono fuse insieme. stesso brano. Prima si poteva fare le tremmo ascoltare Sante Buresta sulle Ora mi sono preso una pausa con il dediche in diretta, mentre ora si guar- frequenze di Multiradio. lavoro prima della pensione e sono ri- da più a proporre la musica». Ora potornato a Multiradio per praticare il mio hobby. La radio mi è sempre piaciuta, trasmettere è stata la mia grande passione che ho coltivato e seguito nel tempo con il cuore anche per essere al passo con i tempi seguendo i vari generi musicali che si sono susseguiti negli anni. In questi giorni ho effettuato delle registrazioni in studio per mettere mano sui nuovi strumenti di oggi. Ora si lavora in digitale mentre all’epoca c’erano i dischi in vinile». Ci sono stati quindi dei grandi cambiamenti in questi ultimi trentacinque anni. «Oggi ci sono i palinsesti – continua - rispetto al passato quando ogni speaker trasmetteva la musica che gli piaceva. Non era un problema se nella trasmissione precedente era passato lo

NELLA CHIESA DI SANT’ANNA IN VATICANO IL PRESEPE DI TRE TOLENTINATI Anche per il Natale appena trascorso il presepe in bella mostra nella chiesa di Sant’Anna, al Vaticano, è stato curato da tre tolentinati: Mariano Pianpiani, Alberto Taborro e Sandro Brillarelli. Un presepe particolare quello allestito dove non c’erano edifici, ma l’immancabile grotta dove nasce Gesù ed una tenda nel deserto, simbolo di precarietà e di provvisorietà. E gli autori del presepe l’hanno voluta inserire per trasporre la loro tristezza per gli sfollati di Tolentino e del centro Italia impossibilitati a tornare nelle loro case perché inagibili

in seguito al sisma. Il presepe, che è rientrato in città in questi giorni, era stato benedetto lo scorso 26 dicembre dal vicario generale dell’Ordine di Sant’Agostino, padre Joseph Farrel. Erano presenti anche padre Luciano De Michieli, priore provinciale, padre Gabriele Pedicino, consigliere provinciale e il parroco Padre Bruno Silvestrini. I tre tolentinati per realizzare il presepe hanno impiegato circa tre mesi facendo grandi sacrifici, lavorando tutte le sere dopo cena, tranne il sabato e la domenica, nella falegnameria di Duilio Battellini in via Rossini.

LE PAROLE DEL MONDO Ci sono persone che non amano mettersi in mostra, che si impegnano e lottano per gli altri (ovunque siano) fuori dalle luci dei riflettori. Dedizione e umanità ne contraddistinguono il lavoro attraverso iniziative che a volte passano in sordina, ma che producono risultati notevoli. È ciò che è accaduto a Tolentino lo scorso Natale, quando si sono unite tre realtà locali: una casa editrice, una ONLUS e una scrittrice. La casa editrice è la Montag, attiva da oltre dieci anni e che spesso promuove proposte editoriali i cui proventi vanno in beneficienza, con l’antologia “Tutti i colori dei bambini”, per la Lega del Filo D’Oro e col libro “La forza della Diversità” a

sostegno della Lega Italiana Fibrosi Cistica, solo per fare due esempi. La ONLUS è “Amici Per”, attiva dal 2008 nella raccolta fondi per progetti umanitari, costituita da persone con una causa che portano avanti insieme alle proprie famiglie, accanto agli impegni professionali, senza ritorni, senza nulla in cambio se non la forza per favorire quella che Stefano Rodotà definiva “Solidarietà. Un’utopia necessaria”. La scrittrice è Fabiola Caporalini, cooperante volontaria di “Amici Per”, che ha deciso di mettere su carta il suo personale diario di viaggio tra Ciad e Burkina Faso, terre che s’impreziosiscono dei profumi intensi

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dell’altruismo, del dialogo, del confronto e che, inevitabilmente, restano negli occhi. È questo il titolo del libro: “Ti rimane negli occhi”, perché in ognuno di noi c’è un viaggio e pochi ne sono consapevoli e ancor meno quel viaggio lo intraprendono. Nei racconti di Fabiola troverete la sua visione dell’Africa, talmente viva da restare indelebile agli occhi di un lettore. Tre realtà tolentinati che con i proventi di questo libro avranno la forza di fare corpo unico per continuare a dare energia, vita, sostegno a chi ne ha bisogno e diritto. Perché la solidarietà non ha colori, né appartenenza.


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