Multiradio Press News dicembre 2017

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di Carla Passacantando

Il giovane e simpatico imprenditore veneto, Luca Bortolami, ha scelto Tolentino per sviluppare attività di pelletteria del territorio. Bortolami è il titolare della Tigamaro pelletteria, in contrada Colombo di Tolentino. L’imprenditore veneto, che proviene dal mondo dei servizi, marketing e comunicazione, circa tre anni fa, ha rilevato la Tigamaro la quale nei mesi scorsi ha ricevuto il “Premio innovazione Smau”, in quanto caso di successo marchigiano per l’attrazione degli investimenti, la creazione di reti fra imprese, la valorizzazione del capitale umano ed il marketing territoriale.

editoriale

di Carla Passacantando

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Si sta chiudendo un anno che per Tolentino si è rivelato alquanto difficile a causa dei danni e disagi dovuti al sisma del 2016. In questi mesi attraverso le pagine del giornale abbiamo fotografato la situazione che si è creata in città dopo il terremoto riportando l’impegno dei cittadini di andare avanti per la rinascita. Tanti gli argomenti che sono stati trattati con la coerenza che ci contraddistingue da sempre. La redazione ringrazia chi ha apprezzato il giornale, chi ha utilizzato le nostre pagine per promuovere i loro prodotti ed attività. Abbiamo dato spazio a tutti e cercheremo di farlo anche il prossimo anno. Quello che si sta per concludere è stato un anno importante per Multiradio Press News. Il 2017 ha rappresentato il decimo anno di attività del giornale. Lunga vita a Multiradio Press News. Il prossimo numero verrà pubblicato per il mese di febbraio. Auguriamo a tutti un buon Natale e felice anno nuovo sperando che nel 2018 si possano risolvere tante questioni legate al terremoto e che gli sfollati possano presto entrare negli alloggi predisposti in attesa della ricostruzione della loro casa che avverrà non certo in breve. Buona lettura. MPN dicembre 2017

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Anno XI n. 9 - dicembre 2017 - numero chiuso in redazione il 4/12/2017 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it

LUCA BORTOLAMI DELLA TIGAMARO PELLETTERIE: LA COMUNICAZIONE E’ CONDIVIDERE


...segue dalla prima

La specializzazione nella produzione di articoli di piccola pelletteria di alta qualità per i più grandi marchi del lusso internazionale ha spinto Tigamaro alla costante ricerca d’innovazione tecnologica ed a sostenere il fronte della ricerca e sviluppo. L’azienda tolentinate ha 120 dipendenti, per il 93% donne. Nell’ultimo anno ha introdotto, con il modulo Academy, figure nuove per dare un maggiore sviluppo ed almeno altre 10 verranno assunte nel prossimo mese di febbraio. Ha un’azienda in Romania dove i dipendenti, 150, sono stati formati dal personale italiano della Tigamaro. Nell’azienda tolentinate si produce qualità e si condivide la comunicazione. Cerchiamo ora di capire con il giovane imprenditore Luca Bortolami quali sono gli ingredienti che hanno condotto la Tigamaro ad essere una delle più importanti aziende del manifatturiero della città di Tolentino e non solo.

da alcuni anni, ma non l’avevo mai vista come opportunità di acquisizione. Era poi un’azienda di qualità, era gestita abbastanza bene, ma per avere un ottimo potenziale bisognava ottimizzare i processi, dare una forte accelerazione. Era un’azienda straordinaria nel saper fare ed un’opportunità di crescita perché aveva un potenziale straordinario. C’era poi l’assonanza Marche Veneto, due regioni secondo me similari, per il paesaggio, con la presenza del mare e la montagna, per la qualità delle persone tutte dedite al lavoro, alla famiglia. Ho trovato un territorio straordinario nelle Marche dove non c’è contaminazione da parte di altre regioni. L’acquisizione è stata dettata da opportunità di business, potenziale, capacità di fare».

Luca Bortolami ha rilevato la Tigamaro qualche anno fa. Quali sono stati i motivi di tale scelta?

«Di tale marchio se n’è parlato molto, forse troppo. Non sono un nostalgico, ma guardo avanti al futuro».

«L’acquisizione di un’azienda che lavora nel settore manifatturiero di altissima qualità con il cosiddetto “Made in Italy” mi è sembrata da subito un’opportunità straordinaria. Oggi in Italia si sta perdendo la capacità di fare che ho scoperto nella Tigamaro vedendo le dipendenti dell’azienda lavorare con grande maestria. Mi innamorai subito di questa capacità di fare cose straordinarie di quelle donne maestre pellettiere. Conoscevo la realtà aziendale

Come la Tigamaro è cambiata dopo essere stata rilevata?

nitorata, abbiamo applicato in maniera chiarissima la 4.0 in tutta la digitalizzazione della filiera produttiva. Oggi misuriamo tutto quello che facciamo. Abbiamo anche investito molto nella formazione e l’Academy è stato un processo determinante. Abbiamo formato e continuiamo a farlo persone puntando sulla capacità del fare, sulla manualità e sulla qualità che abbiamo ottimizzato con l’approccio innovativo, sulla tecnologia secondo i dettami della vita moderna. Oggi chi lavora alla Tigamaro è consapevole di operare in un’azienda moderna per un mercato ben chiaro, di tutto il mondo. Lavoriamo con il marchio Tigamaro sui mercati orientali, ma abbiamo una forte concentrazione per conto terzi sui marchi del lusso internazionale facendo tutta la filiera, dal disegno fino alla distribuzione. La Tigamaro ha fatto molti passi in avanti. Con i clienti ci sediamo sul tavolo, costruiamo i progetti e noi vendiamo la capacità di fare. Loro sono bravi nell’ideazione e noi nella costruzione e nello sviluppo».

Come mai non ha pensato di acquisire il marchio “Nazareno Gabrielli”?

«Sono quasi tre anni che dirigo l’azienda che ora è cambiata, è diventata più reattiva sul mercato. Ora è un’azienda che comincia ad avere una identità molto più chiara e precisa e questo ha portato sicuramente ad una crescita. Abbiamo investito molto in produzione, riorganizzazione di tutti i flussi. L’azienda ora è molto più mo-

C’è stato un aumento del fatturato dell’azienda? «Il fatturato dall’anno scorso è cresciuto del 40%, siamo arrivati a 12 o 13 milioni di euro di fatturato. Non è una crescita importante, ma è legata ad un processo di riorganizzazione produttivo. Per l’anno prossimo contiamo di inserire altre figure nuove e di crescere ancora. Ho rilevato l’azienda nel 2015 e proprio durante la primavera

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di quell’anno c’è stato un altro picco di crisi che ha pesato sui marchi meno innovativi. C’è stata una flessione del mercato che è durata fino all’inizio del 2016. Da circa un anno e mezzo c’è una nuova ripresa e siamo riusciti a crescere. Abbiamo reagito durante il periodo post sisma ed è stata la chiave di svolta per le persone che lavorano in azienda. Le dipendenti si sono sentite protette e tutelate nel periodo successivo al terremoto. E questo è motivo di grandissima soddisfazione. L’azienda è diventata una grande famiglia. Con le dipendenti c’è un ottimo rapporto. Il confronto è quotidiano. Le dipendenti hanno i dati dell’azienda, tutti sanno quello che succede. E un’azienda che condivide la comunicazione». Quali sono gli obiettivi che l’azienda si prefigge per il futuro? «Vogliamo rendere robusta e funzionale la crescita aziendale ottenuta. Vogliano cercare di creare un processo virtuoso. Spingeremo molto sulla industrializzazione, sulla organizzazione e lavoreremo sul distretto pellettiero marchigiano. Vogliamo lavorare con i nostri fornitori, sulla formazione con l’Academy e ci auguriamo che il territorio risponda all’innovazione, alla formazione ed all’eccellenza». La redazione di Multiradio Press News ringrazia l’imprenditore Luca Bortolami per la disponibilità.



O li brucio o li abbatto Probabilmente l’aforisma più calzante per aprire l’argomento di questo mese si deve al polacco Stanislaw J. Lec: « Se abbattete i monumenti, risparmiate i piedistalli: potranno sempre servire». Altrettanto probabile, aggiungiamo, che proprio chi li ha abbattuti voglia destinarli a se stesso per prenderne il posto. Con ogni pretesto, mezzo, alibi possibile. Siamo così al preambolo di una sottospecie onnipresente nel corso dei secoli, arrivata fino a noi e in continua espansione. Sono gli erostratici, il cui appellativo è dovuto al loro capostipite, tale Eròstrato di Efeso. Chi fu costui? È presto detto. Un pastore greco e criminale fuori di testa, che per rendere immortale il proprio nome scelse la via peggiore. Infatti incendiò (da solo!) e distrusse una delle sette meraviglie del mondo antico, il celeberrimo tempio efesino di Artèmide (la Diana dei Romani). Quel 21 luglio del 356 a. C. in cui avvenne il misfatto non è una data casuale. Per combinazione, nasceva nello stesso giorno Alessandro Magno, che come distruttore avrebbe anche lui fatto ampiamente la sua parte. Andò a finire che l’incendiario fai-da-te fu condannato a morte e alla cancellazione perpetua del suo nome dalla memoria di contemporanei e posteri (damnatio memoriae). Invece, per uno dei frequenti paradossi della Storia non solo non fu dimenticato, ma trovò una schiera innumerevole di imitatori e affetti dalla sua stessa tara, ahimè ereditaria. Infatti aveva dichiarato candidamente che il movente del suo gesto era la smisurata voglia di diventare celebre, legando all’eternità il proprio nome con un gesto tra disperazione e delirio di onnipotenza. Non è dunque un caso se fior di scrittori, poeti, studiosi della psiche si interessarono di lui, arrivando a coniare perfino un complesso di Eròstrato per indicare un comportamento patologico in tutte le sue variabili e modalità, dalle più rudimentali alle più tecnologicamente sofisticate. Gli erostratici, figli, nipoti, pronipoti e affini del piromane efesino, hanno tutti in comune la stessa manìa, che unisce un egocentrismo spinto all’estremo alla distruttività più spregiudicata. Come a dire: l’importante è che io sia al centro dell’attenzio-

ne e di ogni memoria, costi quel che costi (ovviamente agli altri); qualunque sia il mezzo o l’arma da usare, a prescindere da qualsivoglia conseguenza. Questa sottospecie di imbecilli a livello esponenziale, pericolosa quanto varia, non si ferma davanti a nulla e nessuno, interessata com’è unicamente ad assorbire nel buco nero della propria nullità tutto quanto incontri sulla sua marcia della follìa, senz’altra mèta che il niente assoluto. Le forme con cui si manifesta possono risultare, in fin dei conti, irrilevanti. Resta l’inevitabile devastazione che si lasciano dietro

ti, la cui arma è costituita da una tastiera e da un dito instancabile che compensa l’inerzia dell’ encefalogramma piatto di cui sono espressione. Non hanno bisogno di rischiare fisicamente, come fece il loro patriarca di Efeso. Si possono scatenare e sfogare in nome di una democrazia della Rete che, a loro sindacabilissimo giudizio, li assolverebbe da qualsiasi eccesso. Vale la pena di riportare il giudizio di Curzio Maltese, che suona come una sentenza inappellabile: «Non esiste argomento al mondo - scrive il giornalista - capace di convincermi che questo

Erostrato

ogni loro gesto o azione. È ormai chiaro che per citare gli esempi passati e presenti non basterebbe neppure una serie di puntate dedicate al tema. Ci dovremo dunque limitare a qualche breve cenno. Cominceremo proprio da quelli che oggi chiamiamo, con vezzo linguistico, piromani. Chi appicca incendi – al di là delle motivazioni economiche – vuole vendicarsi della sua inferiorità e assenza. Il piromane gode quando elicotteri, pompieri, soccorritori, gente comune, come formiche colpite da un masso, si agitano affannosamente; i telegiornali, i notiziari d’ogni sorta danno spazio alle loro malefatte. Ciò li compensa, sia pure in parte, del non poter fornire – Dio sa quanto lo vorrebbero! - nome e faccia. Ma il loro io perverso e vigliacco ride con il ghigno di Eròstrato, questo è certo. Poi ci sono gli erowebòstratidio-

aprire le fogne in Rete e lasciar emergere un guano di rancori, insulti e deliri assortiti, spacciati per “commenti”, questo grufolare di anonimi isterici che tocca sopportare per il profitto di un Gates o Zuckerberg, si possano considerare “libertà di opinione”. Quale libertà? Quali opinioni? Siamo seri. (…) È solo la profezia realizzata dei “due minuti di odio” di George Orwell in 1984». Ma gli eròstrati del nostro tempo non hanno soltanto deposto torce e mazze nella loro incessante opera di distruzione. Ora dispongono di mezzi più moderni, efficaci e rapidi. L’esatto opposto della loro mente bacata rimasta ferma a quel 356 avanti Cristo. Negli ultimi anni il furore distruttivo e iconoclasta contro statue, monumenti e simboli si è ulteriormente… rinfocolato. Basta scorrere la cronaca di ogni angolo del mondo per avere il resoconto agghiacciante di quanto 4

i troppi subumani in circolazione siano sempre a caccia di prede da cancellare per riaffermare la propria esistenza (?) e ribadire l’unico senso di una fisiologica insensatezza. Tra le più recenti crociate bandite dalle cosche di picconatori contemporanei, ne ricorderemo solo alcune che hanno occupato la cronaca nazionale e internazionale. Negli USA la campagna per eliminare monumenti e simboli sudisti legati ai vinti ex schiavisti della Guerra Civile ( e la schiavitù a dimensioni planetarie diffusa dalle multinazionali?). Anche Cristoforo Colombo è entrato nel mirino di chi lo considera il responsabile dello sterminio di popolazioni nordcentro-sud americane, cui per secoli hanno invece posto mano «e cielo e terra». In Italia l’obiettivo sarebbero edifici, opere pubbliche – spesso firmate dai migliori architetti del 900, ancor oggi utilizzate e funzionanti - monumenti, simboli legati al Ventennio, perché la loro vista «crea disagio in alcune persone» che combatterono e vinsero per liberare l’Italia dal nazi-fascismo. Dubitiamo fortemente che gli ex partigiani (quelli veri e rari ancora in circolazione, s’intende) si lascerebbero turbare da fantasmi che hanno contribuito a consegnare per sempre al passato con eroismo, coraggio e sacrifici indiscussi. Infine non vanno dimenticati gli episodi di vandalismo contro i simboli nazionali (vedi il Tricolore fuori dagli stadi), monumenti ai Caduti della Grande Guerra imbrattati, bruciati, danneggiati. Motivo? «Cercano di convincerci che è giusto uccidere ed essere uccisi per la madre Patria»(!!!) E allora giù le mani da monumenti, templi, statue, sculture, edifici, capolavori dell’ingegno umano, testimonianze della storia seppur tormentata di generazioni diverse, la cui memoria dovrebbe comunque diventare patrimonio collettivo. Da discutere, criticare, contestare, esaminare rigorosamente e severamente, certo. Tuttavia, mai e poi mai da cancellare o rimuovere, come fosse comodo o facile mondare la coscienza dei popoli e degli individui da ciò che fa parte integrante di un vissuto comune. Solo da qui può iniziare la lotta contro gli erostratici d’ogni tempo e risma.


IL LIETO FINE DELLA VICENDA 77 E LE TRE FASI DEI TERREMOTATI, OGGI SOPPORTATI A FATICA Focus Tolentino di Roberto Scorcella

Resistere a un secondo inverno da sfollati. Resistere a un secondo inverno, per tanti, in dispersione. Alla fine di questo 2017 di tante speranze e di pochi fatti, il bilancio è presto fatto: ancora non si è mosso nulla. Pochissimi i progetti per danni lievi approvati e partiti, ancora in alto mare la ricostruzione pesante. In mezzo, i terremotati che stanno attraversando la terza fase nel rapporto con gli altri da quando il sisma ha cambiato la loro vita: prima fase la solidarietà, dove tutti si sono in qualche modo adoperati per aiutare chi si trovava in difficoltà; seconda fase la sopportazione, dove le lamentele di chi ha perso tutto e non ha più niente venivano ascoltate con un certo fastidio; terza fase, il fastidio, dove i terremotati vengono ora visti come parassiti e piagnoni. Si passa da quello che dice che chi prende il Cas si arricchisce (anche se non lo vediamo da quattro mesi...) a quello che invita tutti a rimboccarsi le maniche e ad arrangiarsi fino al milionario che non sapendo cosa significhi la sofferenza pontifica su situazioni che non conosce e che non può capire. Delle Sae, non Sae, abbiamo parlato in abbondanza nei mesi scorsi e crediamo che oggi sia sotto gli occhi di tutti che c’è una evidente carenza di soluzioni abitative che in qualche modo poteva essere limitata con le famigerate casette. E anche a proposito di tutto questo,

qui a Tolentino abbiamo vissuto una vicenda che poteva stravolgere in una settimana, ancora una volta, la vita di decine di sfollati. Stiamo parlando di quanto successo all’Hotel 77, dove il 22 novembre veniva comunicato agli 84 terremotati ospiti che avevano una settimana per trovarsi un’altra collocazione e sloggiare. “Una questione fra privati, non si può fare niente”: poche e chiare parole per spiegare che la situazione non aveva via d’uscita. Alcuni hanno fatto le valigie e se ne sono andati in pochi giorni. Altri 48 non ne hanno voluto sapere di spostarsi, di allontanarsi da Tolentino o di andare a vivere in un container. Sono persone che, oltre ad avere difficoltà a trovare una nuova sistemazione, molto più semplicemente avrebbero voluto soltanto poter restare a Tolentino ancora qualche giorno, magari per avere la possibilità di poter trascorrere le feste natalizie insieme ai parenti o agli amici. Non è nostro compito conoscere i dettagli della vicenda intercorsa fra i privati, ma quando dopo una settimana si è arrivati a una proroga grazie all’intervento determinante della Regione, in tanti hanno tirato un sospiro di sollievo. All’Hotel 77 c’erano soprattutto anziani e famiglie, eppure diversi commenti sono stati “e ma dopo un anno che vivono in albergo sarà anche ora che si arrangino, no?”. La terza fase di cui sopra. Tutto questo anche se lì c’era, per esempio, un signore che appresa la notizia dello sgombero ha accusato

un malore e ora si trova ricoverato in ospedale dove non mangia più. Oppure la donna che nella settimana intercorsa fra la notizia dello sgombero e la proroga ha minacciato di gettarsi dal balcone dell’albergo per la disperazione. O ancora la donna di 92 anni che oggi vive da sola in un container, dopo aver lasciato la stanzetta singola che aveva al 77. Ecco, questi sono i parassiti e gli approfittatori. Oltre, naturalmente, ai furbetti del Cas. Quelli che a dicembre, però, useranno la tredicesima per pagare quattro mesi di affitto, visto che il Cas non arriva. In calce a questo, visto che probabilmente l’8 gennaio prossimo calerà definitivamente il sipario, un doveroso e affettuoso pensiero va a Renato e Daniele Mari, discendenti della famiglia che per generazioni ha portato avanti la storia del 77.

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Difficile trovare un tolentinate che almeno una volta nella vita non sia passato per il 77 per un pranzo, per una cerimonia, per alloggiare parenti o amici di passaggio. Renato e Daniele vanno ringraziati per quanto hanno fatto per la città di Tolentino. Questa è gente che non ha mai negato un piatto di pasta o un tetto a chiunque avesse avuto bisogno e il loro grande cuore si è visto proprio durante la fase della prima emergenza, dove chiunque poteva andare a mangiare un pasto caldo senza che nessuno chiedesse nulla in cambio. Con il passaggio di mano dell’Hotel 77 si chiude una pagina importante di storia della nostra città, una pagina indelebile e piena di ricordi per tanti di noi. A Renato e Daniele i migliori auguri per il loro futuro da tutti noi di Press News.


TANTI GLI ARGOMENTI DISCUSSI NELL’ULTIMA SEDUTA CONSILIARE Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Diversi i punti all’ordine del giorno discussi nell’ultima seduta consiliare. L’assise si è aperta con l’interrogazione, presentata dal Movimento 5 stelle ed illustrata dal consigliere Martina Cicconetti, per focalizzare la situazione degli sfollati in città. E la risposta è arrivata dall’assessore Francesco Colosi il quale ha riferito che usufruiscono del cas, contributo di autonoma sistemazione, 1389 famiglie per un totale di 3195 cittadini di cui 2192 sono sistemati a Tolentino, alloggiano ai container 238 tolentinati pari a 47 famiglie e che in totale nel villaggio ci sono 405 posti letto. Colosi ha aggiunto che: sono sistemate in alberghi 76 famiglie pari a 161 cittadini; sono in corso i controlli sulle forme di assistenza per verificare il possesso o meno dei requisiti ed a riguardo si stanno accertando 30 casi illegittimi; sono 236 le domande per l’ottenimento delle sae, appartamenti, mentre 115 sono state le famiglie risultate ammissibili, per le quali c’è la graduatoria, di seguito ne sono pervenute altre 65. «Il comune – ha detto l’assessore - ha reperito 23 alloggi con conseguente bando, poi se ne sono aggiunti altri 8, all’ex ospedaletto e all’ex scuola di Paterno, tutti assegnati e da consegnare entro le metà del 2018. Si intende, inoltre, realizzare 45

alloggi nello stabile in contrada Rancia che verranno consegnati tra 20 mesi. Nelle tre strutture scelte verranno effettuati dei lavori di miglioramento. Sulle 50 sae, casette di legno, richieste il procedimento è stato sospeso. Della questione degli sfollati dell’Hotel 77 si è venuti a conoscenza il 6 novembre con l’ufficiale giudiziario». Cicconetti, nell’affermare soddisfazione per la risposta ottenuta, ha ribadito che bisognava comunicare la chiusura dell’Hotel agli sfollati ospitati nella struttura alberghiera non il 22 novembre come è stato fatto, ma prima. Si è passati poi alla discussione di una seconda interrogazione, sulla concessione del Castello della Rancia per iniziative, presentata dai consiglieri Gianni Corvatta di Laboratorio delle Idee per Tolentino, Anna Quercetti e Bruno Prugni del Pd. Ad illustrala è stato Corvatta il quale ha affermato che la struttura viene spesso concessa dal comune per varie iniziative non solo a carattere culturale, convegnistico o promozionali ma, spesso, per attività ludiche o ricreative. «Da informazioni assunte di recente – ha dichiarato Corvatta - ci risulta che in occasione della festa organizzata da privati la notte di “Halloween” c’è stata una affluenza eccezionale non compatibile con la massima ricettività prevista nel castello. Risulta, inoltre, che i partecipan-

ti alla festa hanno prodotto gravi danni all’interno del castello. Si vuol così sapere se chi effettua la custodia del castello è corresponsabile di quanto accaduto e se si intende in futuro continuare a concedere il castello della Rancia per iniziative definite semplicemente feste». L’assessore Alessia Pupo ha risposto che la promozione effettuata del Castello della Rancia negli ultimi anni dall’amministrazione ha reso la struttura uno dei luoghi più visitati del territorio. «Il Castello è stato concesso – ha affermato Pupo - per un costo pari a 2.196,00 euro, iva inclusa, nei giorni 28 e 29 ottobre per lo svolgimento di manifestazioni pomeridiane dedicate a bambini e famiglie, con animazione e intrattenimento specifico, ad ingresso gratuito e nel giorno del 31 ottobre per un evento serale rivolto a giovani e adulti. Il concessionario, sollevando il comune di Tolentino da ogni e qualsiasi responsabilità, si è impegnato al rispetto tassativo delle indicazioni, modalità, prescrizioni inerenti i principi di tutela, conservazione, valorizzazione del castello, secondo quanto previsto dalla vigente legislazione in merito al regolamento previsto. Il gestore del castello, cooperativa sociale Meridiana di Macerata, in base ai termini del contratto di gestione, è tenuto alla vigilanza della struttura e a segnalare al comune eventuali anomalie. Nessuna anomalia in ordine al rispetto delle capienze previste è

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pervenuta per la serata oggetto della interrogazione. A conclusione della manifestazione è stata segnalata la presenza di alcuni piccoli danneggiamenti, non gravi, né attinenti alla struttura ovvero a beni storici e tutti emendabili, causati accidentalmente. Immediatamente gli uffici competenti si sono attivati, è stata fatta una istruttoria e l’ufficio tecnico ha redatto il computo dei danni, regolarmente contestati agli organizzatori, che in maniera assolutamente corretta si sono già resi disponibili al risarcimento del danno». Per Corvatta durante la festa di “Halloween” ci sono stati anche banchetti che sono proibiti. La discussione è stata di seguito incentrata su un’altra interrogazione presentata da Corvatta, Quercetti, Prugni. «Chiediamo – ha continuato Corvatta - quale reale e concreto progetto ha questa Amministrazione comunale per far fronte alle problematiche riguardanti la sistemazione in tempi brevi delle famiglie che hanno bisogno di tornare a vivere in un alloggio decoroso perché la loro abitazione ha subito danni gravissimi e per le quali sono previsti l’abbattimento e la ricostruzione». Il sindaco ha replicato dicendo che avrebbe gradito meno polemiche sulla mancata scelta delle sae, casette di legno. «Riteniamo – ha detto Pezzanesi - che l’opzione appartamenti sia più popolare.


Se ci si confronta ed informa non si creano panico ed allarme. Per quanto riguarda i 45 appartamenti l’Erap non può contrattualizzare con i proprietari perché l’ente non ha ottenuto i finanziamenti dallo Stato. Se volete possiamo aprire un tavolo sulla questione, ma non possiamo urbanizzare altre zone quando ci sono molti capannoni inutilizzati. Prorogheremo il diritto di richiedere la sae finché i sopralluoghi non saranno terminati». Per Corvatta il primo cittadino non ha parlato di programmi futuri e di soluzioni da portare avanti. La discussione è proseguita con l’approvazione del bilancio consolidato 2016, un punto all’ordine del giorno di assoluta novità per quanto riguarda l’ordinamento contabile degli enti locali e conseguentemente anche per il comune di Tolentino. «Lo scopo del bilancio consolidato – ha illustrato l’assessore Silvia Luconi - è quello di dare una rappresentazione ampia, veritiera e corretta del gruppo di organismi che fanno capo all’ente attraverso l’individuazione del cosiddetto Gruppo dell’amministrazione pubblica, Gap. Dunque, all’interno del Gruppo sono stati individuati gli organismi, Assm spa, Unidra scarl, Società Acquedotto del Nera spa, Cosmari, Fondazione Moschini e Asp Civica Assistenza Tolentino. E solo alcuni di questi sono stati consolidati, vale a dire i dati contabili di tali società sono stati sommati a quelli dell’ente per redigere un unico ed organico bilancio consolidato. I primi numeri che si ritiene utile

illustrare sono: totale immobilizzazioni comune euro 57.384.352; totale immobilizzazioni gruppo euro 110.951.641; totale attivo circolante comune pari a crediti, rimanenze, disponibilità liquide, euro 13.239.388; totale attivo circolante gruppo euro 26.269.477; trattamento fine rapporto comune euro 0; trattamento fine rapporto gruppo euro 1.799.380; debiti comune euro 48.387.621; debiti gruppo euro 72.594.435. Queste grandezze determinano un patrimonio netto complessivo dell’ente di euro 32.663.645 con una riserva di consolidamento di euro 24.076. Dal punto di vista economico invece i dati più rilevanti sono i ricavi di gruppo per euro 33.563.533 contro euro 14.587.667 dei proventi del comune e i costi di produzione di gruppo per euro 31.911.442 contro i costi di produzione del comune per euro 13.358.243. Invece il risultato di esercizio del comune ammonta ad euro 671.378 contro un risultato di esercizio di gruppo di euro 545.850 con una riduzione di euro 125.528 dovuta esclusivamente alle elisioni delle operazioni infragruppo». Gian Mario Mercorelli del Movimento 5 stelle ha aggiunto che il bilancio consolidato è uno strumento sofisticato per vedere se sono in salute le partecipate. Il consolidato è estremamente utile e assolutamente necessario. Il passaggio sarà difficile per gli uffici. I revisori dei conti nella relazione hanno evidenziato che non c’è chiarezza nella definizione delle voci di bilancio così non sono debitamente descritte, non si rie-

sce a trarre una reale valutazione degli elementi che costituiscono il bilancio e ciò è grave. Infine riguardo la relazione della gestione si rileva la necessità per il futuro di una maggiore illustrazione dei risultati dei servizi oggetto di consolidamento e delle risorse impiegate ciò in quanto i comuni devono provvedere ad un effettivo monitoraggio sull’andamento delle partecipate alfine di prevenire fenomeni patologici e ricadute negative sul bilancio dell’ente. Se continuate a fare così si potrà andare in galera. Tecnicamente siamo contrari». Puntuale la replica dell’assessore Luconi. «Qui – ha aggiunto - nessuno ha voglia di andare in galera. Le considerazioni dei revisori dei conti sono delle raccomandazioni. Se non abbiamo presentato il bilancio consolidato prima è perché il prossimo 28 dicembre approve-

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remo il bilancio preventivo ed è la prima volta che il documento si discute così presto rispetto al passato». Di seguito è stato approvato all’unanimità il Regolamento dei mezzi pubblicitari e degli impianti di pubblicità e propaganda composto da 67 articoli con i conseguenti allegati. Stessa votazione per l’autorizzazione a locare l’immobile artigianale della ditta Enrico Gasperrini in via Sacharov n.5 all’interno del Pip Cisterna. Approvata a maggioranza, mentre i due consiglieri del Movimento 5 stelle hanno votato contro, l’autorizzazione a vendere il lotto di terreno edificabile in zone Pip Le Grazie. Unanimità, infine, per l’autorizzazione alla società Banco Bpm a locare un fabbricato produttivo realizzato su un lotto in diritto di superficie sito in Tolentino in via Tobagi e ricompenso in area Pip Le Grazie.


NEL CENTRO STORICO POCHE LUMINARIE, MA TANTE GHIRLANDE ED EVENTI Sono state tante le annate difficili, nelle quali inventare situazioni piacevoli per il Natale non è stato affatto semplice, ma il 2017 le ha superate tutte. Inoltre, tanta è la tristezza sapendo che tanti tolentinati sono fuori città a causa del terremoto. Abbiamo pensato a loro e questo ha impegnato ancor di più la Pro Loco, l’Amministrazione comunale e i commercianti nel ragionare serenamente e insieme

per fare le scelte giuste affinché si passi un bel Natale e si possa far sentire loro la vicinanza della città, con la speranza di poterli riaccogliere il prima possibile a casa. La Pro loco e io ci siamo dati da fare per rendere il centro storico accogliente e animato, nonostante ci siano anche zone con negozi chiusi. Confidiamo nella comprensione di tutti i tolentinati, che capisca-

no quanto sforzo abbiamo fatto per far si che il terremoto non abbia la meglio sui nostri animi. La Pro Loco augura BUONE FESTE e formula un invito a tutti a ritrovarci positivamente nelle nostre piazze, del centro e della periferia, che tra l’altro da quest’anno per i festeggiamenti si è organizzata autonomamente con un proprio comitato. Edoardo Mattioli

#NATALETOLENTINOINVETRINA, #NATALE CON I FIOCCHI di far vivere il “salotto buono della Città” nel miglior modo possibile. La scelta per questo Natale 2017 è stata quella di prediligere tanti eventi itineranti che consentono di animare vie e piazze con spettacoli, giocoleria, clown e attrazioni circensi. Ovviamente non mancheranno Babbo natale, i suoi Elfi, Folletti e le Fatine.

#nataletolentinoinvetrina, #natale con i fiocchi. #tantepropostediqualitàeconvenienti... sono questi alcuni dei tanti motivi ispiratori che hanno consentito all’Associazione Commercio Centro Storico di elaborare, insieme al Comune e alla Pro loco TCT, un ricco programma di eventi per le festività natalizie. Seppur in una città ancora vistosamente ferita, ad un anno dal terribile sisma che ha sconvolto la vita di tantissime persone, la speranza continua ad alimentare la voglia

Ritornando alla programmazione natalizia ogni fine settimana di dicembre, dal week end del 9 dicembre fino al 24 Vigilia di Natale, sono previsti spettacoli e animazione a tema che certamente saranno molto graditi alla famiglie e soprattutto ai più piccoli. Tutti comunque potranno riassaporare, magari dimenticando per qualche attimo i propri problemi, le atmosfere natalizie e quello spirito di festa e di gioia tipico di questo particolare periodo dell’anno. Inoltre tutti i commercianti hanno provveduto ad abbellire le proprie vetrine con ghirlande illuminate e vetrine a tema. Per scelta sono state ridotte, anche per motivi di sicurezza, le tradizionali luminarie che comunque sono state installate nelle piazze più importanti e all’inizio delle vie del centro. Va sottolineata l’unità di intenti di tutti i commercianti che insieme hanno condiviso in maniera costruttiva queste scelte, collaborando e sostenendo direttamente, oltre al contributo dell’Amministrazione comunale, le spese necessarie per la realizzazione sia degli eventi che l’installazione delle luci.

La buona notizia di queste feste è che anche in altre zone di Tolentino i colleghi commercianti si sono attivati per promuovere manifestazioni che possano attrarre persone che ancora una volta hanno la possibilità di apprezzare la professionalità , la passione di noi esercenti commerciali. Tutti insieme si può fare la differenza e dare un vero futuro alla nostra categoria, sempre interagendo prima di tutto con i nostri clienti e poi con le istituzioni per giungere a proposte condivise e capaci di essere apprezzate dai residenti degli altri paesi anche perché siamo sicuri che, oggi più che mai, Tolentino può rappresentare un punto di riferimento per un ampio territorio, compresa, grazie alla superstrada, l’ormai vicinissima Umbria.

A rendere il centro storico ancora più accogliente il grande albero di Natale in piazza della Libertà e le tante installazioni floreali posizionate in diverse strade. Da non perdere il concorso #tolentinonataleinvetrina promosso con l’intento di far votare la propria vetrina preferita di Natale. In pratica ogni persona deve scattarsi un selfie davanti ad una vetrina dei negozi del centro storico e poi postare la propria fotografia sul proprio profilo FB con l’ashtag #tolentinonataleinvetrina. Condividi e vinci uno dei tantissimi premi a disposizione. Il nostro auspicio è che vengano percepiti tutto il nostro lavoro e il nostro impegno per il bene della Città e dei suoi abitanti oltre alle difficoltà del nostro settore. Vi aspettiamo con il nostro sorriso, i nostri prodotti che selezioniamo con grande cura e con tante proposte di qualità e per tutte le tasche. comunque veniteci a trovare... sarà l’occasione per scambiarci gli auguri e un abbraccio. Di questi tempi non è poco! Comitato centro storico

IL NATALE DEI COMMERCIANTI DI TOLENTINO EST Un arredo comune che crei la più tipica atmosfera del Natale e una speciale caccia al tesoro da realizzare nei negozi, che al gioco tradizionale aggiunge anche la possibilità di inoltrarsi nelle pagine di un libro. Sono due delle iniziative pensate dai commercianti di Tolentino est per le festività natalizie. Sono proposte nuove nate da un gruppo di commercianti di quella parte di Tolentino che hanno deciso di mettersi insieme per arrivare a rendere più accattivante l’offerta della città per le festività, ma anche per lanciare un messaggio di vitalità e di voglia di continuare. E’ la prima volta, ma stando all’entusiasmo che traspare dalle parole degli operatori per l’esperienza appena nata si ha chiara l’impressione che si siano costituite le basi per una realtà concreta anche per il futuro che potrà operare in altri periodi dell’anno. «E’ nato questo gruppo – afferma la parrucchiera Michela Farabolini in rappresentanza dei commercianti Tolentino est - per viva-

cizzare la zona dove operiamo, per popolarla e far conoscere i negozi che ci sono. Vogliamo anche noi commercianti di questa parte di Tolentino fare qualcosa per la città organizzando degli eventi. Ci piacerebbe in futuro essere anche noi coinvolti ed informati sulle manifestazioni che si fanno in città in modo da collaborare tutti insieme. L’unione fa la forza. Negli incontri di questi giorni ho scoperto di avere dei colleghi eccezionali. E’ piacevole stare insieme». Sono oltre una cinquantina i negozianti della zona Tolentino est che hanno organizzato le due iniziative. I commercianti, infatti, hanno abbellito le loro vetrine inserendo una cassetta di legno con all’interno alberelli, stelle di Natale e con tanto di luci proprio per creare un’accattivante scenografia natalizia. L’altra iniziativa è la “Caccia alla

storia”, una divertente avventura per le vie di Tolentino est, zona che comprende via Nenni, viale Brodolini, via Nazionale, viale Benaducci, viale della Repubblica, via Pascoli e vie limitrofe. L’idea è quella di ritrovarsi con un gioco forse un po’ retrò, ma che conserva intatti il suo fascino e la sua capacità di coinvolgimento. 8

Per partecipare al gioco, che è gratuito, si può ritirare il kit alla libreria Nautilus: li si riceve il primo misterioso capitolo di un libro. Negli altri negozi, seguendo una mappa, si riuscirà a comporre un libro che si potrà leggere in famiglia. Il gioco prevede la composizione del libro dal 3 al 31 dicembre.



spazio autogestito

L’AVIO SUPERFICIE NON SERVE! Il 31 luglio scorso la maggioranza, con la complicità del locale movimento 5 stelle, ha approvato in prima battuta la variante al piano regolatore.

dozione della Variante Generale al piano regolatore generale (delibera C.C. n. 24 del 31-03-2017) quando quelle aree venivano indicate come aree di eccezionale valore dove non è consentita alIl Consiglio Comunale di Tolen- cuna nuova costruzione. tino, in assenza delle valutazioni previste dalle Norme Tecniche Già questa scelta di riclassificare d’Attuazione del Piano Paesistico solo due proprietà dovrebbe far Ambientale Regionale (in seguito nascere degli interrogativi. PPAR), ha riclassificato una singola area della superficie di circa Perché in quelle due aree si po5,2 ettari, posta nelle vicinanze trà costruire e tutto intorno no? del Castello della Rancia e riguar- Quali sono stati i criteri che dante due uniche proprietà. hanno portato ad individuare proprio quelle due proprietà? Grazie alla variante, in tale area, I proprietari dei terreni circodove al momento è ancora vie- stanti a cui è negata la possibitata ogni nuova edificazione e a lità di costruire cosa ne pensacui attualmente si applicano ulte- no? In alcuni elaborati depositati riori limitazioni, qualora la stessa si arriva ad affermare che il “difosse approvata in via definitiva, vieto di ‘nuove edificazioni’ sancisarebbe invece consentito un in- to dalle Norme Tecniche di Attuadice di utilizzazione pari a 0,3 mc/ zione del PPAR non impedisce mq e la conseguente possibilità di la realizzazione di avio superfici realizzare ben 15.600 metri cubi utilizzando edifici o manufatti predi nuove costruzioni (si pensi che esistenti o elementi prefabbricati tale cubatura consentirebbe di re- che non sono stabilmente infissi alizzare edifici con una superficie al suolo e che gli hangar saranno coperta di oltre 3000 metri qua- facilmente smontabili. drati, ben superiore alla superficie prevista dalla legislazione del Tale descrizione appare fuorcommercio, ad esempio, per una viante rispetto all’effettivo impatto media struttura di vendita). degli hangar previsti: 6 blocchi da ml.24x16 di lato e altezza al Con la variante adottata, il Consi- colmo di ml.4,53, con struttura glio Comunale disapplica le tute- portante fatta di travi e pilastri in le del PPAR presenti nell’area e, acciaio e plinti di fondazione, cosa ancor più grave, lo fa senza in calcestruzzo, quest’ultimi di difornire adeguate motivazioni; tale mensioni cm.80x80x80. area è rimasta tutelata per oltre 22 anni e riconfermata tutelata La presunta amovibilità degli hannon più di 4 mesi prima, con l’a- gar non appare perciò veritiera,

inoltre essi potranno rimanere sull’area per almeno 12 anni! Se la realizzazione degli hangar si configura come attività di nuova costruzione (tant’è che per la loro costruzione si richiede il Permesso di Costruire), la previsione dei 15.600 mc. da destinare ad hangar assume senza dubbio le caratteristiche di una (consistente) previsione di espansione dell’area edificabile e sancisce il contrasto tra la variante adottata e la legge regionale 22/2011. Inoltre la legge regionale 13/1990 impedisce la realizzazione in zona agricola di un avio superficie se non per fini di pubblico interesse. Ma ecco che in alcuni elaborati depositati si ipotizza l’utilizzo dell’avio superficie ai fini di protezione civile o di soccorso; però in merito, negli elaborati stessi , non c’è traccia o menzione di alcun atto concreto dell’amministrazione comunale o di altri enti o soggetti competenti in tale materie. Recentemente inoltre, in risposta ad una mia interrogazione, l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti, con delega alla protezione civile, ha pubblicamente affermato che non solo non ritiene utile realizzare in tale area tale superficie ma che addirittura lo ritiene sbagliato.

tale opera per finalità di pubblico interesse? In conclusione l’attuale stato dei fatti, così come riportati nella documentazione della variante urbanistica, porta perciò a concludere che non esiste alcun elemento che deponga a favore della rubricazione dell’avio superficie, da semplice impianto per lo svolgimento di attività sportive ad opera di pubblico interesse, tale perciò da poter far rientrare il suddetto campo di volo nella specifica fattispecie prevista dalla legge regionale 13/1990 ed essere per tale precipua ragione “necessariamente” collocabile in zona agricola.

Il Sindaco e tutti coloro che hanno votato tale atto farebbero bene piuttosto a preoccuparsi e occuparsi di questioni più urgenti e non più rimandabili legate al post sisma, pensando a come recuperare i tanti ritardi Da qui la domanda: dove si rav- su numerosissimi fronti. visa la necessità da parte della protezione civile di utilizzare Buon Natale.

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di Carla Passacantando

MULTIRADIO PRESS NEWS INCONTRA IL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA RICOSTRUZIONE, PAOLA DE MICHELI Qualche giorno fa abbiamo incontrato il commissario Paola De Micheli per parlare della situazione post sisma. • Lei ha ereditato una situazione non tra le migliori dall’ex commissario Errani. Come sta affrontando l’emergenza sisma ad oltre un anno dalle forti scosse del terremoto nel centro Italia? «Siamo impegnati a garantire la piena operatività di tutti gli strumenti legislativi e finanziari messi in campo da Governo e Parlamento dal 24 agosto 2016 ad oggi per assicurare la ricostruzione degli edifici, ma più in generale la rinascita sociale ed economica dei territori dell’Italia centrale devastati dai terremoti. Non nego le difficoltà, ma va comunque detto che da subito lo Stato, nelle sue articolazioni centrali e locali, si è attivato per ridurre i gravi disagi provocati dalla distruzione di case, infrastrutture, opere pubbliche. Con il contributo di tutti, il sostegno dei gruppi parlamentari, e a partire da Errani che pur tra difficoltà, ha fatto un lavoro importante, è stato realizzato un impianto normativo e finanziario solido. I soldi ci sono, le norme anche. E tengo a precisare che non vogliamo limitarci a “rialzare” solo muri, ma realizzare un modello di ricostruzione centrato sulla rinascita delle comunità che, va ricordato, vivevano situazioni di disagio socioeconomico da prima del terremoto come dimostra lo spopolamento in atto da anni. Questo è il nostro obiettivo e solo se sarà raggiunto avremo vinto la sfida della ricostruzione. E comunque in questi due mesi, sul fronte normativo abbiamo lavorato, tra provvedimenti legislativi e nuove ordinanze, per semplificare al massimo le procedure per la ricostruzione privata e pubblica, compreso l’aumento delle stazioni appaltanti. Mentre per quanto riguarda le risorse, il Governo ha aggiunto un ulteriore miliardo per la ricostruzione pubblica oltre a quanto già stanziato in precedenza».

soluzione attuata dall’amministrazione comunale, cioè di non assegnare agli sfollati le SAE, ma gli appartamenti invenduti. Un’operazione che, comunque, comporta tempi più lunghi per l’assegnazione non essendo disponibili gli appartamenti ed essendo 4mila i tolentinati fuori città. «Quando bisogna affrontare situazioni così complesse, come quelle determinate da un grave terremoto, nessuno può immaginare di farlo senza il coinvolgimento e l’impegno diretto delle comunità e delle istituzioni locali. Premesso che si tratta di una questione che, come ricordava, riguarda l’emergenza, posso solo dire che è una scelta lasciata all’amministrazione locale coerente con le leggi fatte anche da altri comuni».

relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta; differimento al 31 dicembre 2020 del termine di sospensione dei pagamenti per le attività economiche e per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta, localizzate in una “zona rossa” istituita con apposita ordinanza sindacale, nel periodo compreso tra il 24 agosto 2016 e la data di entrata in vigore della presente disposizione; possibilità per i beneficiari dei mutui e dei finanziamenti di optare per la sospensione del pagamento dell’intero importo delle rate in scadenza (ove non venga esercitata l’opzione, la sospensione riguarda l’intero importo delle rate in scadenza, rispettivamente, entro il 31 dicembre 2018 ed entro il 31 dicembre 2020, per gli immobili in “zona rossa”); sospesi per il 2018 i pagamenti delle bollette di acqua, luce e gas per chi dichiara l’inagibilità di imprese, case o uffici e si impone agli enti erogatori di rateizzare (almeno in 36 rate) i pagamenti al termine della sospensione».

• Quali sono le priorità dell’ultimo decreto relativo al terremoto? C’è anche la “riapertura dei tempi” per le casette realizzate dai terremotati per avere un tetto sicuro? «Sono tante le misure relative al terremoto contenute nel DL Fiscale e nella Legge di Stabilità. Tra le principali, anche quella che tutti conoscono come “Salva-Peppina”, che consente la regolarizzazione temporanea, da richiedere entro il 31 gennaio 2018, degli immobili realizzati in emergenza in assenza di titolo abilitativo. Voglio ricordare, però, anche gli altri provvedimenti importanti: gli oneri relativi agli incarichi di progettazione delle opere pubbliche post-sisma sono a carico della contabilità speciale e quindi del Commissario (e non delle stazioni appaltanti, ndr); procedure accelerate per l’immediata riparazione con rafforzamen- • Quando verranno pubblito locale degli edifici inagibili cate le nuove ordinanze di che hanno subito danni lievi; semplificazione delle norincremento del numero dei me inerenti la ricostruzione soggetti attuatori (c.d. post sisma? A quel punto stazioni appaltanti, ndr), per partirà subito la ricostruvelocizzare il processo di ri- zione leggera? costruzione così come delle centrali di committenza; «Gli uffici speciali hanno già sospensione dei pagamenti approvato progetti di ricocon differimento al 31 dicem- struzione leggera, pesante • A Tolentino la fase di bre 2018 del termine di so- e anche di delocalizzazione emergenza non è ancora spensione dei pagamenti per delle imprese. terminata. le attività economiche e per Le misure per velocizzare Cosa ne pensa riguardo la i soggetti privati per i mutui sono tutte in corso di appro11

vazione, sia quelle contenute in provvedimenti legislativi, sia quelle previste dalle nuove ordinanze in corso di pubblicazione. È solo questione di giorni, al massimo poche settimane e le ordinanze vedranno la luce entro fine anno. Colgo l’occasione di questa intervista per rivolgere un forte invito ai cittadini a presentare le domande per la ricostruzione. Soltanto con questa domanda, infatti, sarà possibile rimuovere le macerie private che sono ancora lì. Di fatto il quadro normativo è definito. Bisogna partire con i cantieri. Per favorire la spinta alla richiesta di ricostruzione, stiamo diffondendo un vademecum semplice contenente tutti i passi da seguire per orientarsi nelle procedure». • Può rassicurare i cittadini che sono in autonoma sistemazione. Il CAS continuerà ad essere erogato anche alla fine dello stato di emergenza previsto per marzo 2018. «Al momento ci siamo soffermati sulle scadenze più impellenti e fondamentali per far ripartire la ricostruzione. La concessione del CAS oltre la data di marzo 2018 come in tutti gli altri terremoti sarà determinata da un atto della Protezione civile. Possiamo certamente garantire che nessuno rimarrà per strada». La redazione di MPN ringrazia Paola De Micheli per la sua gentilezza e disponibilità.


Gli staff di Multiradio e di Multiradio Press News ringraziano tutti per la stima e la cortesia che ci dimostrate sempre!

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PRESENTATO IL LIBRO ”MUSICA IN TUTTI I SENSI. ATTIVITÀ PRATICHE PER LA SCUOLA DI BASE” DI LAURA FERMANELLI Sabato 18 novembre all’Auditorium della Biblioteca Filelfica è stato presentato ufficialmente il libro scritto da Laura Fermanelli ”Musica in tutti i sensi. Attività pratiche per la scuola di base”, pubblicato dalla casa editrice “progetti Sonori”. Sono intervenuti, oltre al giornalista Luca Romagnoli, Luisa Curinga, flautista e musicologa, Dottore di ricerca in Storia, Scienze e Tecniche della Musica, titolare della cattedra di flauto presso il Conservatorio Statale di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo e docente di Educazione musicale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata e Alfio Zito Presidente della Federazione Bande Siciliane, docente di musica alla scuola media, Direttore di banda e Presidente della Fondazione della federazione FBS che hanno sottolineato, nel corso dei propri interventi, quanto sia importante, educativo e formativo, per tutti i bambini, in età scolare, avvicinarsi allo studio della musica magari giocando per poi sperimentare quanto sia bello e divertente suonare tutti insieme anche perché, è stato più volte ribadito che la buona educazione della musica è anche scuola di vita. Inoltre si sono complimentati con l’autrice del libro Laura Fermanelli che con grande passione e competenza ha raccolto tante positive esperienze mettendole a disposizione di altri insegnanti.

campo che lei stessa in quanto docente di Musica e formatrice ha fatto in tanti anni di attività, per favorire al meglio lo sviluppo cognitivo, ritmicomotorio, audio-percettivo e relazionale dei bambini delle Scuole d’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. Le attività, che l’autrice preferisce chiamare “esperienze”, spaziano dalla semplice interpretazione corporea del suono a vere e proprie coreografie ritmico-motorie, dalla sonorizzazione di un cartone animato all’esecuzione di svariati modelli ritmico-melodici di grande impatto scenico, oltre che sonoro. Gli strumenti utilizzati variano dal classico strumentario didattico agli oggetti di uso comune (giocattoli, scope, barattoli, bicchieri, scatole di cartone, giornali, materiali fluorescenti, ecc.), fino alle body percussion che permettono di esplorare il corpo in tutte le sue potenzialità timbriche. Per ogni proposta vengono indicati gli obiettivi generali e specifici, la fascia d’età a cui è indirizzata, i materiali necessari, le fasi di realizzazione e si forniscono consigli per come metterla in pratica e approfondirne i contenuti. Allegati al libro si trovano un Dvd con tutti gli esempi video e un CD audio con le musiche da utilizzare nelle varie attività. Musica in tutti i sensi è un sussidio pratico e chiaro, adatto a tutti i docenti di Musica della Scuola di Base, in particolare a quelli della Scuola d’Infanzia e Primaria, anche sprovvisti di competenze specifiche. Al termine dell’incontro sono interveMusica in tutti i sensi - ha ricordato nuti anche il Sindaco Giuseppe Pezl’autrice Laura Fermanelli - raccoglie zanesi e in rappresentanza dell’Assouna serie di attività sperimentate sul ciazione musicale “N. Gabrielli – Città

di Tolentino” Katiuscia Faraoni che hanno ringraziato Laura Fermanelli per il suo fondamentale lavoro svolto per favorire la diffusione dello studio della musica e per le tante attività condotte con successo sia all’interno degli istituti scolastici cittadini che della stessa associazione. Laura Fermanelli, diplomata in Sassofono e Didattica della musica, da oltre 20 anni si occupa di Propedeutica Musicale. Ha seguito numerosi corsi di formazione tenuti da docenti nazionali e internazionali, relativi alla Didattica musicale e alle metodologie ad essa applicate. Per conto dell’Associazione Musicale Gabrielli di Tolentino, di cui è Vice Presidente dal 1994, ha insegnato sia alla Scuola dell’Infanzia che alla Scuola Primaria in qualità di esperto di Educazione al suono e alla musica, in diversi Istituti Comprensivi della provincia di Macerata, accre-

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scendo nel corso degli anni le sue competenze didattiche. Dal 2008 tiene corsi di Formazione attinenti alla Propedeutica Musicale, rivolti a docenti di Musica e a insegnanti della Scuola dell’Infanzia e Primaria. È ideatrice del progetto “Finalmente si suona…!”, grazie al quale dall’anno scolastico 2005-2006 è nata una banda musicale all’interno della Scuola Primaria di Tolentino, città in cui è residente. È Presidente della BGM (Banda Giovanile delle Marche), organico bandistico nato dall’esperienza del Corso estivo Junior Band di cui ha curato la progettazione e la realizzazione. Nel 2017 ha vinto il Premio Abbiati per la scuola, sezione A, indetto dal MIUR in collaborazione con il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica, con un progetto della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Castelraimondo.


di Carla Passacantando

LE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO

Continua la rubrica che illustra le più importanti e recenti delibere della Giunta municipale di Tolentino. Con la n.471 del 17/11/2017 è stato concesso il contributo di 2mila euro all’associazione “Piergiorgio Frassati” che gestisce il banco alimentare, distribuisce cioè prodotti alimentari, frutta e verdura ed altri generi di primo consumo a strutture sociali di primissimo ordine quali la Casa di riposo ed il Centro sociale Santa Teresa in collaborazione del servizio sociale del comune. Con la delibera n.470 è stato concesso il patrocinio del comune alla manifestazione “Il castello incantato di Babbo Natale” in programma al castello della Rancia il 25 e 26 novembre e il 2 e 3 dicembre e la struttura oltre alle giornate di allestimento e smontaggio verso un corrispettivo di 1500 euro più iva restando a carico di Artepiù le spese relative agli orari di apertura straordinaria al mancato sbigliettamento dovuto al gestore.

Con la n.462 del 10/11/2017 è stato espresso parere favorevole al progetto di realizzazione di “murales” artistici e tematici nelle aree e vie della città di Tolentino, proposto da Matteo Bettucci. E’ stato dato atto che saranno definiti i rapporti con l’esecutore delle opere finalizzati a regolare tempi e modalità dello svolgimento del progetto stabilendo delle linee guida. La realizzazione dei “murales” è permessa esclusivamente sugli spazi espressamente destinati a questo tipo di manifestazione artistica, individuati specificatamente nell’atto di gestione di cui trattasi; le opere non devono contenere disegni o scritte che possano risultare in contrasto con le norme sull’ordine pubblico o offensive del pubblico pudore, della morale o della persona, messaggi pubblicitari espliciti o impliciti, contenuti intolleranti o offensivi nei confronti delle religioni, delle etnie e dei generi; saranno ammesse esclusivamente opere originali e non coperte da diritto da autore; l’esecuzione dei “murales” deve avvenire in modo da non provocare nessun tipo di danno alle cose pubbliche e private, da non costituire ostacolo, fastidio o pericolo alla circolazione pedonale e veicolare, pena la revoca dell’autorizzazione; nel caso si renda necessaria

l’occupazione di suolo pubblico con attrezzature devono essere rispettate le norme vigenti in materia; l’amministrazione comunale può richiedere all’esecutore la sospensione e la cancellazione anche parziale, a spese dell’esecutore, di opere in contrasto con quanto stabilito; per le opere realizzate o da realizzare nulla può essere preteso né dai soggetti esecutori, né da coloro che mettono a disposizione gli spazi; il comune è sollevato da qualsiasi responsabilità derivante da danni a cose e a persone che potrebbero verificarsi durante l’esecuzione del progetto e tali responsabilità sono a completo carico dell’esecutore, che dovrà comunque agire nel rispetto di tutte le norme si sicurezza vigenti in materia e delle prescrizioni che saranno eventualmente impartite dagli uffici competenti del comune. Si stabilisce che il comune sosterrà l’iniziativa assumendo a proprio carico le spese vive per la realizzazione fino al tetto massimo di mille euro. Con la n.457 si delibera di devolvere la somma di 2.580 euro, raccolta durante “La nostra partita del cuore - 2° Memorial Stefano Pieroni”, alla famiglia M.M. individuata dall’ufficio servizi sociali in base alla situazione socio

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familiare conosciuta. Con la n.452 del 6/11/2017 si delibera di stabilire che per l’anno scolastico 2017/2018 l’amministrazione comunale assicura al progetto Liceo musicale sperimentale all’Istituto di istruzione superiore “Filelfo” un contributo pari a 4.800 euro. Con la n.450 si delibera di predisporre nell’ambito del progetto “Un gol per ripartire” degli incontri formativi che si articoleranno in una lezione plenaria sull’importanza dell’attività fisica, dello sport e dell’alimentazione rivolta agli alunni del secondo anno della scuola secondaria di primo grado dei due istituti comprensivi di Tolentino, “Lucatelli” e “Don Bosco”, alle 10 circa nella sala multimediale “Spirito Santo”; una lezione pratica in campo con i ragazzi under 12 e 14 delle società sportive di Tolentino alle 15 nell’impianto “Ciommei”; un incontro con i dirigenti e gli allenatori delle suddette società sportive alle 21.15 all’auditorium della Biblioteca Filelfica; di assumere a carico dell’ente l’onere per il noleggio della sala pari a 305 euro iva compresa e l’onere per il trasporto degli alunni dalle loro sedi a piazza Togliatti, da quantificare successivamente.


L’AMMINISTRAZIONE INFORMA La questione degli sfollati presenti all’interno della struttura dell’Hotel 77 ha giustamente catalizzato l’attenzione della stampa locale ed ha visto l’Amministrazione comunale, già da tempo impegnata sulla vicenda, risolvere lo stato di difficoltà palesato. Gli allarmi sono stati lanciati da chi vuole creare solo disordine e confondere quei concittadini già abbastanza preoccupati per la propria vicenda legata al sisma. E’ la dimostrazione dell’incapacità che certi gruppi politici avrebbero avuto al governo della Città ma questo è già stato giudicato dagli elettori. Purtroppo è una vicenda privata in cui il Comune, negli ultimi mesi, si è trovato a subire indirettamente l’esito di un procedimento giudiziale sentenziato dal Tribunale di Macerata. I tentavi del Sindaco Pezzanesi sono stati numerosi, per ottenere il mantenimento degli ospiti sfollati presso la struttura di Viale Buozzi, ma le ragioni del privato hanno avuto il loro corso. Purtroppo, di fronte alla forza di alcuni provvedimenti si può fare ben poco se non riuscire ad ottenere il rinvio dell’esecuzione, cosa immediatamente richiesta ed ottenuta, ma rimandare non significa risolvere il problema e soprattutto non dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini significa aggravare uno stato di cose già difficile da gestire. L’Amministrazione comunale ha lavorato in silenzio instancabilmente, per ottenere il risultato raggiunto. Infatti, circa 20 famiglie, di cui 60 tolentinati e 12 caldarolesi, sono state ricollocate in meno di 48 ore, e tutte troveranno una dignitosa sistemazione entro il 29 novembre, data di esecuzione del provvedimento giudiziale salvo ulteriori proroghe. Questa è l’unica risposta che l’Amministrazione intende dare dimostrando, ancora una volta, con i fatti che i problemi si risolvono solo se si affrontano con serietà e concretezza. Ad oggi l’Amministrazione comunale ha assegnato 31 appartamenti, 23 per conto dell’ERAP (Ente Regionale Abitazione Pubblica) e 8 di proprietà del Comune. Tra le famiglie assegnatarie due sono extracomunitarie. Gli appartamenti si trovano per lo più nel Comune di Tolentino, quattro in C.da Paterno e uno a Pollenza Scalo, in ogni caso presso nuclei abitati. Le assegnazioni hanno tenuto conto di ampie tipologie di utenti, attraverso criteri ben determinati. Gli immobili sono dotati di ascensori, eccezion fatta per il complesso denominato “ex Ospedaletto” dove non è stato possibile prevederlo per ragioni di tutela architettonica. Nella maggior parte delle soluzioni appena menzionate esiste un posto auto e/o una soffitta o cantina. Gli appartamenti, ad oggi assegnati, verranno consegnati nella prima metà del 2018 e saranno ad uso gratuito fino alla ricostruzione delle case danneggiate dal sisma. FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE L’ordinanza n. 42, a firma del Commissario Straordinario per la ricostruzione, prevede nuovi finanziamenti dello Stato a tasso zero per micro, piccole e medie imprese, al fine di sostenere la ripresa economica e produttiva dei territori colpiti dagli eventi sismici. Come previsto dall’art. 24 del decreto legge 189/2016, vengono disciplinate le modalità e le procedure per la concessione di contributi e agevolazioni per investimenti che comprendono anche l’acquisto di attrezzature, macchinari ed impianti. Nota importante è che sono previsti finanziamenti agevolati senza interessi fino a 30 mila euro per le spese sostenute da micro, piccole e medie imprese già operative nei Comuni del Centro Italia interessati dal sisma, che potranno essere restituiti entro 10 anni, iniziando a pagare dopo 3 anni dal momento dell’accettazione del provvedimento. Il soggetto gestore dell’ordinanza n. 42 sarà Invitalia.

spazio dei partititi della coalizione

TOLENTINO POPOLARE ATTENTI ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI, CON COERENZA E CHIAREZZA La lista civica “Tolentino Popolare”, dopo il successo ottenuto alle Elezioni Amministrative appoggiando il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e la coalizione di centrodestra, ad oggi vede come rappresentanti Alessandro Massi, Assessore all’Urbanistica ed Istruzione, e due consiglieri comunali: Andrea Crocenzi e Silvia Tatò. La lista, che a novembre è diventata un’Associazione politico-culturale, vuole usare questo spazio, ringraziando la redazione di “Multiradio Press News” per la disponibilità ad interagire con la collettività a cui si sta dedicando con costante impegno e dedizione. ALESSANDRO MASSI: URBANISTICA ed ISTRUZIONE Sono impegnato, sin dal primo giorno nella gestione dell’Ufficio Urbanistica, affinché possa rispondere con efficacia ed efficienza alle sollecitazioni dei cittadini e dei tecnici che si stanno impegnando nella presentazione dei progetti di ricostruzione post terremoto. Siamo consapevoli delle difficoltà legate ad alcune lacune normative ad oggi non risolte, in particolare sulle sanatorie delle difformità presenti in alcuni edifici. Siamo fiduciosi che quanto prima interverranno dei chiarimenti in merito e che la ricostruzione, sia leggera che pesante, procederà più speditamente. Per quanto ci riguarda, non verrà mai meno l’ascolto delle problematiche ed il supporto professionale degli uffici comunali, in particolare ai tecnici e agli amministratori di condominio che sono le figure maggiormente ricorrenti. E’ bene ribadire che non siamo solo impegnati in attività post terremoto ma anche in progetti di sviluppo della Città. Stiamo, infatti, dando seguito a diversi piani d’ambito riguardanti la Zona Pace che grazie alle attività svolte direttamente dal Sindaco e dal precedente Assessore all’Urbanistica erano stati riavviati dopo un periodo di stasi con la Giunta Ruffini. Attenzionati, per l’importanza che ricoprono, anche i progetti inerenti l’area attuale dei campi da tennis in Viale Benadduci e una prima parte della cosiddetta “Cintura Verde” in Zona Buozzi. ISTRUZIONE Da subito ho intrapreso un iter denso di dialogo e condivisione con il mondo scolastico cittadino. Si è lavorato con le Direzioni Scolastiche per la valorizzazione dei progetti presentati. In particolare, in questo mese, i genitori delle classi terze medie degli istituti comprensivi “Lucatelli” e “Don Bosco”, potranno conoscere le potenzialità dell’offerta formativa degli Istituti d’Istruzione Superiore presenti in Città (Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Coreutico, Istituto Tecnico Economico, Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato), attraverso incontri programmati con cadenza settimanale. GRUPPO CONSILIARE “TOLENTINO POPOLARE”: ANDREA CROCENZI E SILVIA TATO’ Entrambi proveniamo dall’esperienza del Consiglio di Quartiere di Viale Vittorio Veneto, dove ci siamo impegnati negli ultimi cinque anni promuovendo e sostenendo iniziative a favore dello stesso. Oggi la nostra opera investe tutto il territorio comunale ma continuiamo con la stessa dedizione e passione ad incoraggiare e favorire la rinascita di questo quartiere che ha subito gravissimi danni a causa del sisma 2016. Il consigliere Tatò è impegnato attualmente nelle attività della Commissione Consiliare permanente “Affari istituzionali” intervenendo fattivamente nella definizione dei regolamenti comunali oggetto di discussione. E’ inoltre membro della neo costituita commissione Pari Opportunità, sostiene e partecipa alle iniziative dalla stessa promosse in particolare per diffondere nella comunità e soprattutto tra i giovani la cultura dell’uguaglianza di genere ed il rispetto della persona. Il consigliere Crocenzi, premiato dal Sindaco con la Delega al Commercio, grazie ai risultati elettorali ottenuti, nel suo nuovo incarico ha in primis preso in mano, insieme agli uffici comunali preposti, la gestione delle delocalizzazioni delle attività commerciali colpite da provvedimento di inagibilità. Infine, il Consigliere Crocenzi intende ringraziare tutti i commercianti che si sono impegnati per organizzare i tantissimi eventi che allieteranno le prossime festività. L’Assessore Massi ed i due consiglieri comunali sono supportati dal Direttivo del gruppo “Tolentino Popolare” presieduto dal Coordinatore Diego Aloisi e dal Segretario amministrativo Fabio Montemarani. Lo spirito che guida l’Associazione politico-culturale “Tolentino Popolare” è quello della collaborazione e della condivisione dei principi di dedizione e solidarietà verso le problematiche dei cittadini. Le attività consiliari sono il frutto dell’impegno e del coinvolgimento di tutti gli appartenenti al Direttivo nell’analisi dei punti oggetto delle sedute del Consiglio comunale. 15


spazio autogestito

Come riuscirà l’amministrazione comunale a risolvere il problema degli alloggi? In occasione del Consiglio Comunale del 30 novembre abbiamo interrogato il Sindaco, in quanto siamo molto preoccupati per il futuro di questa città ed in particolare per quei cittadini che hanno avuto le loro abitazioni irrimediabilmente lesionate dal terremoto, visto che, a distanza di più di un anno, a Tolentino non si comprende quale sarà la soluzione per quelle numerose famiglie che hanno diritto ad un nuovo alloggio. Nei Comuni dove sono state previste le SAE (Strutture Abitative di Emergenza, dette casette), stiamo assistendo, anche se con ritardo, alla loro consegna e le 1843 casette destinate ai Comuni della Regione Marche dalla Protezione Civile Nazionale, fra qualche mese saranno tutte consegnate. Il Comune di Tolentino ha optato per l’acquisto di appartamenti e pertanto non ha previsto le SAE (Casette). Questa decisione ci ha visti favorevoli e nelle Marche l’ente regionale ERAP ha subito pubblicato 2 bandi per l’acquisizione di appartamenti in sostituzione delle casette, il cui esito è stato quello di avere a disposizione a Tolentino solo 23 appartamenti. Il Comune dopo i bandi ERAP, ha ritenuto di insistere con la Delibera n.175 dell’8 maggio e con una successiva Delibera n.201 del 19 maggio, pubblicando due bandi: il primo per l’acquisizione di appartamenti in locazione ed il secondo per l’acquisto di appar-

tamenti. Il primo bando non ha dato risultati in quanto gli appartamenti disponibili, dopo sette mesi dall’ultima scossa di terremoto, erano già stati dati tutti in affitto da parte dei privati; il secondo bando, quello per l’acquisto di appartamenti da consegnare in 6/8 mesi, come indicato dal Comune, ha visto la partecipazione di diverse imprese. A fronte di varie offerte, inspiegabilmente la scelta del Comune è stata quella di realizzare 45 appartamenti (inizialmente erano 57 appartamenti ma oggi sono solo 45 e se tutto andrà bene saranno disponibili tra due anni) in quel capannone industriale costruito circa 15 anni fa in zona Castello della Rancia (scelta da noi contestata per i motivi più volte indicati anche in questa sede) con i fondi messi a disposizione dalla Regione Marche (6 milioni di euro). Si ricorda che il Comune di Tolentino, con avviso del 2 gennaio 2017, aveva pubblicato il modulo per la richiesta di assegnazione di SAE ricevendo fino allo scorso 26 settembre, n.235 domande e che la graduatoria degli aventi diritto è costituita da 118 famiglie. Successivamente il Comune ha proceduto all’assegnazione dei primi 23 appartamenti acquistati dall’ERAP Regionale nel Comune di Tolentino. Dalla citata Delibera si rileva che in comune già in data 25 ottobre, n.16 famiglie avevano chiesto la possibilità di presentare domanda per SAE o appartamenti sosti-

tutivi. Per questi motivi il Comune ha ritenuto necessario procedere alla riapertura dei termini per la presentazione delle domande e di formare una nuova graduatoria per l’assegnazione di appartamenti, riservandosi la possibilità di chiedere, in futuro, la realizzazione di casette in legno (SAE). Ad oggi risultano pervenute molte altre domande (circa 50) pertanto le esigenze di alloggio saranno sicuramente superiori a quelle delle n.118 famiglie della prima graduatoria. Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che le schede Aedes non risultano ancora completate (i sopralluoghi risultano ancora in corso). Sulla base di quanto sopra argomentato, oltre al fatto di aver creato una inaccettabile disparità tra le famiglie aventi diritto ad un alloggio, a noi sembra sia stato perso troppo tempo. Siamo a conoscenza che l’ERAP ha recentemente pubblicato un altro bando per l’acquisizione di alloggi con scadenza 15 gennaio 2018, ma ad oggi ci sembra che a Tolentino non ci sia la concreta possibilità di acquisirne altri. Il Sindaco ha più volte dichiarato che per il terremoto, avrebbe chiesto la collaborazione di tutti; noi abbiamo dato la disponibilità ad impegnarci insieme all’Amministrazione Regionale nel trovare idonee soluzioni per questa città, ma nonostante sia stato sollecitato più volte, egli continua a non condividere le scelte, continua a fare tutto da solo senza comunicare né con noi, né con la città.

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Noi non siamo d’accordo non solo nelle scelte, ma anche nel modo e nel metodo con le quali vengono portate avanti! Siamo molto preoccupati perché questa Amministrazione Comunale non ha un progetto, non ha una strategia, non sappiamo cosa vuole fare in tempi ragionevolmente brevi per dare un alloggio alle molte famiglie che ne hanno diritto e che hanno bisogno di tornare a vivere decorosamente. Il Sindaco, non si confronta, non ammette critiche al suo operato e ai suoi scarsi risultati, non risponde alle nostre richieste, pertanto non ci è dato di sapere come uscirà dal vicolo cieco nel quale si è cacciato. I consiglieri: Gianni Corvatta (Laboratorio delle Idee per Tolentino) Anna Quercetti, Bruno Prugni (Partito Democratico)


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EMERGENZA CASA, A CHE PUNTO SIAMO? un totale di 238 cittadini. • Quanti sono, complessivamente, i posti presso i container e quanti sono quelli liberi? I container possono ospitare 405 persone e atI recenti fatti che hanno coinvolto tualmente i posti liberi sono 167. coloro che hanno trovato alloggio presso l’Hotel 77 dopo il sisma, av- • Quanti sono i cittadini che attualvisati improvvisamente che avreb- mente hanno trovato sistemazione bero dovuto lasciare l’albergo che li presso strutture alberghiere o altre ospita entro 5 giorni, hanno avuto strutture messe a disposizione per una soluzione almeno parzialmente lo scopo? 76 nuclei familiari per positiva visto che lo “sfratto” è stato un totale di 161 persone. rimandato a inizio gennaio. Sono però il campanello di allarme • Quali controlli sono stati messi in di una situazione che, con la rico- atto per verificare il possesso dei struzione ancora sostanzialmente requisiti da parte di coloro che, a bloccata, rischia di diventare esplo- vario titolo, hanno ricevuto e continuano a ricevere assistenza a causiva. A più di un anno dal terremoto, ci sa dell’emergenza sisma? Vengoè sembrato giusto cercare di fare no effettuati controlli incrociati il punto sulle prospettive future cir- sulle utenze e in base alle revoca il superamento dell’emergenza che delle inagibilità. abitativa. Abbiamo quindi posto, in Consiglio Comunale, alcuni quesiti • I controlli hanno messo in luce all’Amministrazione. Di seguito tro- casi di utilizzo illegittimo delle varie vate le domande e, in neretto, le forme di assistenza? E, nel caso, quanti? risposte che abbiamo ricevuto. I casi accertati di indebito utilizzo • Quanti sono i cittadini che attual- dell’assistenza sono stati 30. mente usufruiscono del Contributo di Autonoma Sistemazione e quanti • Quando questa Amministrazione di essi hanno trovato sistemazione è venuta conoscenza della scadennel territorio del Comune di Tolen- za del 29/11/2017 per la consegna dell’Hotel 77 ai nuovi proprietari e tino? 1389 nuclei familiari, per un to- lo spostamento dei cittadini in esso tale di 3195 cittadini di cui 2192 ospitati? Il giorno 6 novembre athanno trovato sistemazione a traverso una comunicazione formale dell’ufficiale giudiziario. Tolentino.

presentate? Sono pervenute 236 domande dopo il primo avviso, di cui solo 115 sono risultate ammissibili. A seguito della riapertura dei termini, sono pervenute ulteriori 65 domande.

adeguati sismicamente, l’immobile in C.da Rancia risponde alla normativa antisismica. • Quale conclusione ha avuto l’iter che ha visto questa Amministrazione decidere, con deliberazione del 5 giugno 2017, l’installazione di 50 SAE in legno presso la zona dei container e richiedere, nel luglio 2017, le casette in legno alla Protezione Civile? Il provvedimento è stato sospeso.

• Quante unità abitative da adibire a SAE il Comune di Tolentino, ad oggi, è riuscito a reperire e dove? 23 alloggi in varie parti della città (tramite il bando dell’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica ERAP) a cui se ne aggiungono 8 realizzati presso immobili del Comune (ex scuola di C.da Paterno Riassumendo quanto dichiarato e ex ospedaletto medievale). dall’Amministrazione Comunale: a fronte di 180 richieste per l’otteni• Quante unità abitative da adibire mento di SAE da parte dei cittadini, a SAE il Comune di Tolentino ha in il Comune ha ufficialmente reperito progetto di realizzare e dove? 45 76 alloggi di cui 23 saranno disponialloggi nell’immobile sito in C.da bili entro la metà del 2018 (ma il SinRancia oltre ad altri alloggi che daco le ha “inaugurate” un mese fa, verranno reperiti a seguito di ul- con tanto di telecamere della RAI al teriori bandi ERAP. seguito), 8 per la fine del 2018 e 45 (se tutto va bene) per l’autunno del • Quali sono le tempistiche per la 2019. E la richiesta di 50 casette in consegna dei miniappartamenti in legno decisa a giugno (con mesi di fase di progettazione e realizzazio- ritardo rispetto agli altri comuni) è ne? I primi 23 alloggi già asse- stata annullata a fine luglio. gnati saranno consegnati entro la metà del 2018, i 4 alloggi pres- Vogliamo ricordare ai cittadini di so la ex scuola in C.da Paterno Tolentino che la normativa non e i 4 alloggi presso l’ex ospeda- sembra prevedere alcuna scadenletto saranno consegnati entro il za per la presentazione della do2018. Per la realizzazione dei 45 manda per ottenere le SAE, quindi alloggi in C.da Rancia si prevede le scadenze indicate di volta in volta un periodo di circa 20 mesi. dal Comune di Tolentino sarebbero da ritenersi puramente indicative. • Quali sono i livelli di miglioramen- Chi ne avesse bisogno dovrebbe to o adeguamento sismico previsti quindi poter presentare la domanda • Quanti sono cittadini che attual- • Quante sono, ad oggi, le doman- per le SAE in fase di progettazione in qualsiasi momento, a patto di esmente trovano ospitalità presso i de per l’ottenimento delle Struttu- o realizzazione? La ex scuola di sere in possesso di scheda AEDES container? 47 nuclei familiari, per re Abitative di Emergenza (SAE) Paterno e l’ospedaletto saranno con esito E o F.

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ANNA QUERCETTI: LE RADICI COME PUNTO DI FORZA vidualismi o lotte di potere. La politica è fatta di tante persone, ognuna con le sue caratteristiche e la sua di Solidea Vitali valenza ed ognuno può apportare il 38 anni, segretario Pd al secondo proprio contributo». mandato e consigliere comunale d’opposizione. Liceo classico e Veloce, rapida nelle considerazioLaurea in Giurisprudenza alla Fa- ni e occhi che lasciano trasparire coltà di Macerata. Anna Quercetti è la sua motivazione, persino i suoi avvocato dal 2006 e divide lo stu- valori. Che sono subito emersi. dio legale con il suo collega Sergio “Uguaglianza e parità devono essere i cardini su cui fondare la soAriozzi. cietà. Non amo i privilegi e credo “All’inizio ero combattuta nella scel- fermamente nella meritocrazia. Se ta del percorso universitario. Gli una persona vale deve meritare studi letterari erano la mia passio- quel posto, lavoro, incarico. Altrine. Poi, però, ho deciso di iscriver- menti no. Forse ho un’idea utopia mi alla facoltà di Giurisprudenza. Il della società, ma vorrei vederla primo esame che ho sostenuto è come un luogo dove vi sono reali stato quello di Diritto Privato, il più opportunità per tutti”. difficile. L’ho affrontato come fosse una prova. Il superarlo avrebbe fu- Energica e solare, del bicchiere gato ogni dubbio sulla mia scelta. vede la parte piena, Anna si defiAvrebbe significato che la strada nisce responsabile e leale. Caratteristiche che conserva e unisce era quella giusta. E così è stato”. al codice deontologico della sua Appare chiara, sin dall’inizio della professione di avvocato. Essere nostra chiacchierata a tu per tu, la avvocato significa rappresentare il sua determinazione. E non solo. rispetto per la Legge e per le regoAnna è un vulcano ben piantato a le. Ma è anche una professione ricterra. Forse è questa la metafora ca di dinamiche relazionali umane giusta per descrivere il suo essere complesse e delicate”. e la sua personalità. «Mi definisco avvocato di famiglia. Anna, come e quando è nato il E è vero: si viene a contatto con la vita e le storie delle persone. A tuo interesse per la politica? «Nel 1997, quando mi sono tesse- volte il loro mondo si scopre piano rata con la Sinistra Giovanile. Alcuni piano, un passo alla volta, altre lo amici mi dissero se volevo unirmi a si conosce in modo irruente e d’imquesto gruppo di ragazzi che parla- barco. L’avvocato diventa il punto di vano di politica. Amo la politica che riferimento legale ed, in parte, ancrea relazioni, momenti di aggre- che confidente. Trovare la soluziogazione e condivisione di obiettivi ne migliore diventa il principio che e interessi. Vedo la politica come guida il lavoro. Penso, ad esempio, comunità e società, non come indi- ai casi di separazione coniugale. COMUNICARE

È assolutamente sbagliato iniziare una guerra per far pagare il prezzo più alto. Vendette che ricadono sui figli… ecco che la migliore scelta diventa un diritto del figlio, al quale tanti traumi possono essere risparmiati”. Si definisce caotica ma estremamente inquadrata. Il suo è un disordine ordinato. Antitetica, dice. Crede molto nelle donne e nella loro capacità di reazione. Attenta osservatrice, punta su capacità, preparazione e competenza. “Va bene la flessibilità e l’adattabilità, ma non amo chi si improvvisa e non lavora per acquisire competenze”. Anna, qual è la persona che ti ha trasmesso la miglior lezione di vita? «Ce ne sono tantissime, ogni persona lascia sempre qualcosa d’importante. La mia famiglia, ricca di esempi femminili forti e emblematici. Mia nonna Ilda». E i suoi occhi, sicuri e brillanti, si commuovono al ricordo di una donna che studiava con lei fino a tarda notte, che con la sola presenza lasciava vedere un modo d’essere affidabile e rispettoso. Quella nonna che, delle tante lezioni trasmesse, Anna ricorda la più forte, quella densa di significato: bisogna essere buoni con i semplici e forti contro le ingiustizie. Legata alle origini della sua famiglia, Anna racconta la cultura che ha arricchito la sua casa. Un padre e una nonna professori di lettere, una casa tappezzata di libri e di tante foto nelle quali ama perdersi e ritrovarsi: vecchie, ma ancora vive. Antiche.

Anna, presente o futuro? «Il presente da vivere e il futuro da sognare. La vita non è un’autostrada, con corsie prestabilite e tragitti sicuri. La vita presenta sempre dei bivi e rischi, che dobbiamo assumere consapevolmente e senza rimpianti” Sposata con l’avvocato Stefano Nascimbeni, del quale ammira il suo essere “uomo d’altri tempi” per educazione e impegno. Anna, tra il ricordo dell’immagine del padre di ritorno a casa sempre con un nuovo libro e i tanti aneddoti di famiglia, racconta la sua passione per gli animali. Gatti e cani. E l’indimenticabile tartaruga Caterina. “Mi rappresenta molto l’immagine dei rami di un albero che vanno all’insù e che sono sostenuti da forti radici”. “Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai dovuto mostrar nulla, se non la loro intelligenza”. (Rita Levi Montalcini)

A BeaT...olentino A cura di Franco Biancofiore

Lo scorso 5 ottobre, con un incontro pubblico molto partecipato e simpaticamente condotto tra un aneddoto e un accenno musicale, è stato presentato a Tolentino presso il Politeama il volume scritto dallo storico Enzo Calcaterra Complessi senza complessi. 1966-1970. Noi pionieri del Beat. Molto ben curato nella veste tipografica, coinvolgente, è ricco di testimonianze e bellissime foto che parlano da sé. Il libro è ancora disponibile nelle librerie tolentinati: La Bottega del Libro e Cartolibreria “Filelfo” ( via della Pace, 26 e 30); libreria “ Il Nautilus” ( via Brodolini, 10).

gliono ribadire la novità di un’esperienza vissuta da giovanissimi e condivisa con migliaia di altri coetanei sparsi in tutta Italia. Enzo Calcaterra, noto studioso e storico di Tolentino, autore di svariati libri, saggi e articoli, ha iniziato la sua esperienza musicale nel 1958, frequentato i più diversi generi della musica popolare, suonato nelle più svariate formazioni. Il suo libro è implicitamente anche un viaggio “alla ricerca del suono perduto”, soprattutto allo scopo di trasmettere tutte le emozioni di allora ai giovani e giovanissimi di oggi. Ne abbiamo voluto parlare con lui per i nostri lettori.

La pubblicazione ricostruisce con vive testimonianze, a cominciare dall’anno di grazia del Rock 1966, la storia di quattro complessi di provincia, giovanissimi gruppi che avevano scoperto una musica nata apposta per loro, finalmente da poter ascoltare, suonare e far risuonare dentro. Nel rivendicare il ruolo di “pionieri”, i Kooph, The Sparrow, i Ragni, i Visconti – queste le quattro formazioni tolentinati raccontate in ordine cronologico dagli stessi protagonisti - vo-

Complessi senza complessi, il titolo assai originale del suo libro. Potrebbe spiegarne il senso? «Allora il gruppo musicale di giovani veniva definito complesso, un semplice insieme di appassionati che suonavano e cantavano la loro musica. Il significato psicologico (o psicanalitico) del termine, usato per identificare i turbamenti, i dubbi, i disagi assai frequenti anche in età adolescenziale, viene come assorbito, neutralizzato, dissolto da quello stare insieme. Musica e ami-

cizia sono state la miglior terapia per immunizzarsi da quei fastidi e vivere pienamente la propria adolescenza». Questa storia, che sembrerebbe una “favola” d’altri tempi, non rischia oggi di restare nell’ambito di un sia pur fascinoso amarcord? «Ho evitato nel modo più scrupoloso che si riducesse a questo. Anzi. Il filo conduttore è stato quello di esplorare l’esperienza musicale di ciascuno e quella comune fin nei minimi dettagli. Così il discorso abbraccia le emozioni condivise, evidenziate attraverso un linguaggio universale fatto di sonorità, impressioni, prospettive da esplorare insieme. Come ho scritto, eravamo “innamorati persi della musica, desiderosi di cercarla, ascoltarla, assaporarla infinite volte, godendo nel riprodurla dentro e fuori, diventandone al contempo fruitori e riproduttori”. Dunque, tutt’altro che la solita rievocazione nostalgica e scontata del bel-tempo-chefu». Nella prefazione viene affermato che «con e in Lei [la musica in maiuscolo] trovammo un luogo… », una sorta di porto sicuro, il vostro Yellow Submarine, il vasel di dantesca memoria. Dunque un’esperienza

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particolarissima. C’è un messaggio per i giovani d’oggi, sotto sotto? «Per carità! Nessun messaggio subliminale. Solo un piccolo, prezioso esempio di come le cose belle, se abbracciate con passione e condivise (musica, teatro, sport, volontariato) siano in grado di gratificare appieno e rendere la vita, specialmente in un’età complessa come l’adolescenza, qualcosa di unico e indimenticabile».


ANZIANO E APPARATO URINARIO Verso Sera

dott.Franco Belluigi

Esiste un disturbo che diventa sempre più comune col crescere dell’età: il bisogno di svuotare la vescica diventa più frequente sia di giorno che di notte e con i caratteri dell’urgenza, molte persone anziane, proprio per questo motivo, riducono gli spostamenti e la vita di relazione se sanno di non avere vicino e a disposizione una toilette. Ma andiamo per ordine, l’apparato urinario è costituito dai RENI, organi fondamentali per la salute dell’individuo, con la funzione di depurare il sangue dai prodotti di scarto del metabolismo e dalle sostanze chimiche introdotte (come i farmaci), ma anche di mantenere l’equilibrio dei liquidi circolanti e i valori della pressione arteriosa. Il prodotto finale è l’urina che attraverso gli URETERI (si chiamano così i 2 piccoli “tubi” di collegamento) giunge in VESCICA dove si accumula e viene periodicamente eliminata all’esterno attraverso l’URETRA nel momento in cui compare il bisogno di urinare. L’apparato urinario, nella persona sana, può lavorare “silenziosamente” per tanti anni senza dare segni della sua presenza se non per la periodica necessità di svuotare la vescica, purtroppo, col passare del tempo, anche in

assenza di specifiche patologie, reni e vescica vanno incontro a modificazioni in senso peggiorativo della loro funzionalità e, come se non bastasse, anche la PROSTATA … ci si mette di traverso. Nel paziente anziano i reni tendono a diminuire di volume e contemporaneamente diminuisce la loro capacità di “ripulire” il sangue con ripercussioni sullo stato di salute: ridotta risposta agli stress, alle infezioni, instabilità dei parametri di laboratorio, sbalzi pressori, facilità alle intossicazioni. A questo proposito è fondamentale per il medico usare cautela nella prescrizione del trattamento farmacologico, poiché il rene (insieme al fegato) ha il compito fondamentale di smaltire correttamente i farmaci assunti con la terapia. E’ facile quindi comprendere come nel paziente anziano, a fronte di una ridotta funzione renale, un carico di farmaci eccessivo possa determinare un aumento degli effetti collaterali e complicazioni anche gravi per la salute. Ecco alcuni esempi: un tipico rischio, che il medico conosce bene, deriva dall’uso scorretto dei FANS ( sono gli antinfiammatori usati per il dolore articolare), questi farmaci possono ridurre la produzione di urina con conseguente aumento della pressione arteriosa e in alcuni casi addirittura causare uno scompenso

cardiaco acuto; altra situazione molto comune riguarda l’anziano che deve sottoporsi ad un esame radiologico con mezzo di contrasto: in questi casi è “obbligatorio” valutare prima la funzione renale per essere sicuri che al termine dell’esame il paziente riesca a eliminare completamente la sostanza somministrata in vena. Passando alle “basse vie urinarie”, anche la vescica, col passare degli anni, perde progressivamente la sua elasticità con conseguenti modificazioni delle fasi di riempimento e svuotamento, inoltre, la presenza di ipertrofia prostatica nell’uomo o di un abbassamento dell’utero (prolasso) nella donna, contribuisce, agendo all’esterno della parete vescicale, ad ostacolarne la funzionalità. I sintomi sono di vario tipo e gravità, si va dal bisogno di urinare con maggior frequenza, all’esigenza di alzarsi spesso di notte per andare al bagno, alla difficoltà ad iniziare la minzione a causa di un getto urinario debole, fino all’incontinenza urinaria con necessità di utilizzare il pannolone. Spesso l’anziano per pudore tende a rimandare il momento della visita medica e nel frattempo sperimenta un netto peggioramento della propria qualità di vita. E’ importante, invece, sottolineare come questo tipo di disturbi non debbano essere considerati come un inevitabile fardello dell’età avanzata dal momento

che esistono numerose terapie, sia mediche che chirurgiche, in grado di alleviare i sintomi e restituire il paziente a una vita di relazione ottimale, ma non solo, a volte semplici consigli rivolti allo stile di vita possono dare effetti insperati: eliminare alcol e cibi piccanti, ridurre l’introito di liquidi nelle ore serali, evitare sforzi e attività fisiche che aumentino la pressione sui visceri addominali sono elementari accorgimenti da mettere in atto quotidianamente. Da non trascurare, infine, la possibilità di interferenze con la funzione vescicale da parte delle terapie farmacologiche in corso (sempre numerose nell’anziano) e il rischio di sviluppo di infezioni delle vie urinarie favorite proprio dall’alterato svuotamento vescicale. Nell’ambito degli inevitabili acciacchi che riguardano l’età avanzata quello del mancato controllo della funzione vescicale rimane uno dei più nascosti e frustranti per il paziente, d’altra parte è pur vero che un intervento medico precoce e mirato è in grado molto spesso di correggere il difetto in causa così da restituire al paziente anziano la propria serenità e autonomia. Loris Paolucci Medico di Medicina Generale Tolentino. Specialista in Gastroenterologia e Igiene e Medicina Preventiva. Medico Tutor del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Marche.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLE ECCELLENZE ALL’I.C. “DON BOSCO” DI TOLENTINO Si è rinnovato, sabato 11 Novembre, per l’ottavo anno consecutivo l’appuntamento con la Giornata delle Eccellenze per gli studenti che, al termine della Scuola Secondaria di I Grado, si sono distinti per l’ottimo risultato ottenuto all’esame di stato e in ambito musicale. Nella prestigiosa cornice del Politeama, il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Lauretta Corridoni, ha dato il benvenuto ad un nutrito pubblico di genitori, studenti, docenti e autorità del mondo della scuola e del territorio. A dare il via alla cerimonia sono state le Prof.sse Barbara Bianchini e Roberta Carboni, che hanno chiamato sul palco il Sindaco Giuseppe Pezzanesi a premiare Baldoni Swami, Cardarelli Arianna, Mattiacci Federica, Mochi Claudia, Romagnoli Margherita e Santarelli Gaia distintesi all’esame di stato con la votazione di 10/10 e lode. È stato poi invitato il Lgt. C.S. Giuseppe Losito della Compagnia CC Tolentino a premiare Calamante Sofia, Ciavaroli Virginia Agnese, Esposito Nicole,

Falconi Sofia e Maugeri Gaia che hanno conseguito 10/10. Il Presidente del Consiglio d’Istituto Gianluca Aliscioni ha poi consegnato l’lattestato di merito alle eccellenze musicali, che al termine della Scuola Secondaria di I Grado, hanno ottenuto 10/10 nello studio dello strumento: Acomordali Sofia (pianoforte), Baldoni Swami (pianoforte), Bini Stella (chitarra), Mochi Claudia (pianoforte) e Romagnoli Margherita (pianoforte). In seguito la sig.ra Oriana Forconi, titolare dell’emittente locale Multiradio, con i docenti di strumento musicale della Scuola di Primo Grado “D. Alighieri”, ha consegnato gli attestati ai ragazzi che hanno vinto il primo premio al Concorso Musicale “Tacchi Venturi” a San Severino Marche: Sofia Acomordali, Swami Baldoni al pianoforte; Stella Bini, Sebastiano Bruni alla chitarra. Tutti gli alunni distintesi in ambito musicale si sono esibiti eseguendo alcuni brani d’autore preparati con i loro docenti e hanno riscosso un notevole successo. Quest’anno, inoltre, sono stati

premiati anche i ragazzi che hanno realizzato l’opera in ceramica “In ascolto”, esposta nell’atrio della Scuola D. Alighieri, coordinati dalla Prof.ssa Cristina Giorgetti; il momento, che ha visto la proiezione di una presentazione in Power Point, è stato particolarmente coinvolgente e il Dirigente L. Corridoni ha sottolineato l’importanza di riconoscere l’eccellenza

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anche in chi “lavora con le mani. Al termine della cerimonia, il Dirigente ha ringraziato i presenti, congratulandosi con i ragazzi premiati e le loro famiglie. Con l’auspicio che questo traguardo sia solo il primo di una lunga, si dà appuntamento alla prossima iniziativa e si coglie l’occasione per augurare a tutti serene feste!


LA CAFFETTERIA DEL POLITEAMA

Si! vi accolgono loro, Roberto e Dora, con tanta gentilezza. Preparano pranzi veloci, aperitivi e nel pomeriggio thè, cioccolata e pasticcini. E poi apericena, sempre originali e diversi. La caffetteria del Politeama è a disposizione per cene, feste, compleanni, meeting aziendali e cene tra amici. Per informazioni 0733 96 80 43.

ARRIVA LA BEFANA DEL PONTE DEL DIAVOLO Arriva la Befana del Ponte del Diavolo, l’evento a cura dell’associazione “I Ponti del Diavolo” in collaborazione con il Consiglio di contrada Ributino - Pianciano – Ancaiano – Calcavenaccio – Parruccia ed il comune di Tolentino. Torna la vecchietta con le scarpe rotte dopo il grande successo ottenuto nelle precedenti edizioni. La Befana con il carico di doni la sera del 5 gennaio, alle 21, si recherà all’agriturismo Terre del Chienti, in contrada Piana-

rucci n.19 di Tolentino, per distribuire ai bambini i regali offerti dall’associazione “I Ponti del Diavolo” e dal Consiglio di contrada, grazie anche a Clementoni, durante il Brindisi della Befana. Seguirà poi il 6 gennaio, alle 16, la partenza al Ponte del Diavolo del corteo delle Befane per il raduno in piazza della Libertà di Tolentino dopo una breve tappa alla casa di riposo per salutare gli anziani. Le Befane che vogliono partecipare devono ritrovarsi al Ponte

del Diavolo alle 15.30. Il corteo sarà allietato dal canto della Pasquella con il gruppo “Cantastorie” di Treia. Di Befane ce ne saranno per tutti i gusti, tra queste anche l’equilibrista che scenderà dalla Torre degli Orologi, in piazza della Libertà, con l’ausilio dei Vigili del fuoco di Tolentino. Il raduno è previsto in piazza della Libertà per le 17.30 per la distribuzione di caramelle, dolciumi, calze . Al termine i bambini eleggeranno la Miss Befana 2018.

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