Multiradio Press News Aprile 2019

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di Carla Passacantando

Ospiti dell’azienda CRAMA, siamo stati accolti dal fondatore Corrado Malpiedi, sempre gentile e disponibile. L’imprenditore ci ha raccontato, insieme ai suoi figli Mauro e Marco, la storia di oltre quaranta anni della sua azienda in zona industriale Le Grazie, che opera nel settore dei marmi e dei graniti, sempre più affermata nel tempo, per la qualità dei materiali e dei servizi offerti. segue...

editoriale

di Carla Passacantando

Quanti di noi hanno voglia di andare in altre città per ammirare le vetrine ed i negozi per scoprire le ultime novità della moda. Giriamo e giriamo, magari acquistiamo un accessorio o un capo di abbigliamento per il gusto di comprare, ma quando rientriamo a casa ci rendiamo conto che in fondo a Tolentino troviamo tutto quello che serve comprese le novità. La nostra città è all’avanguardia, i nostri commercianti fanno miracoli. Non lo affermiamo per far piacere a qualcuno o per convenienza, in questo momento i negozianti non ci riempiono certo di pubblicità, ma perché è la verità. A sostenere una simile tesi sono anche i residenti dei comuni limitrofi che considerano la nostra città, nonostante le difficoltà del terremoto e le tante persone ancora fuori casa, sempre al passo con i tempi, un esempio da imitare. I negozianti ci stanno mettendo tanto impegno perché hanno capito il momento che si sta vivendo. Dobbiamo solo superare invidie e cattiverie che non fanno bene a nessuno ed AMARE la nostra città che non si è mai fermata e ha sempre affrontato e superato ogni difficoltà. Ai giovani dobbiamo insegnare a crescere con sana competitività e spirito di sacrifico, solo così saremo sempre i migliori. Buona Pasqua! MPN aprile 2019

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Anno XIII n. 4 - aprile 2019 - numero chiuso in redazione in data 8/4/2019 - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO - Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Dir. Resp. dott.ssa Carla Passacantando - Stampa: Tipografia San Giuseppe - www.multiradiopressnews.it - Tel. 0733 960241

CORRADO MALPIEDI : OLTRE QUARANT’ANNI NEL MARMO


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...segue dalla prima

Come è nata la Crama ? «L’azienda è stata avviata nel 1976 e all’epoca due erano i soci della Società: Corrado Malpiedi e Michelangelo Craglia. Dopo 25 anni di attività, Craglia si è ritirato e sono subentrati, in qualità di soci, i figli Mauro e Marco che erano già dipendenti. Nel corso degli anni, l’azienda si è ingrandita, con la costruzione di tre nuovi capannoni che si sono aggiunti a quello iniziale: in particolare, l’ultimo nel 2018 è stato progettato come sala mostra/showroom, dove poter visionare i materiali più pregiati. L’azienda svolge attività di commercio all’ingrosso di prodotti sia naturali che “tecnici”, quali agglomerati di quarzo e lastre in grande formato di gres e fornisce esclusivamente i trasformatori/marmisti. Inoltre, l’azienda possiede dei macchinari che consentono di effettuare varie lavorazioni sulle lastre, macchinari che vengono rinnovati periodicamente, secondo le ultime tecnologie. Nel corso degli anni, la Crama si è legata a marchi importanti e storici nel campo degli agglomerati di quarzo e delle lastre di gres, di cui è distributore in esclusiva per diverse regioni del centro Italia. L’esperienza pluridecennale consente così di rispondere alle diverse esigenze del mercato e di offrire alla propria clientela sempre un vasto assortimento di materiali. La vasta gamma e le caratteristiche di alta qualità dei prodotti commercializzati consentono di trovare sempre la soluzione ideale per dar sempre più spazio e libertà alla fantasia creativa dei progettisti». Quante persone sono occupate in azienda ? «All’inizio avevamo una decina di dipendenti ed ora siamo una quindicina. I miei figli si occupa-

no degli acquisti, della produzione e delle vendite, seguendo ognuno delle determinate zone e avvalendosi del prezioso supporto di alcuni collaboratori qualificati, sia nella fase di acquisto che nella fase di vendita». Il marmo è un materiale sempre più prezioso, com’è la richiesta ? «Oggi c’è una richiesta sempre più importante di materiali pregiati e costosi, in particolare dal mondo dell’arredamento di alta gamma e dal mercato estero. Attraverso la collaborazione con alcuni clienti, i nostri materiali vengono impiegati nella realizzazione di arredamenti per i Paesi Arabi, per il Regno Unito, per la Russia, gli Stai Uniti eccetera, per la realizzazione di negozi di importanti brand della moda e nel settore della nautica. Inoltre, i materiali “tecnici” da noi distribuiti sono utilizzati da importanti produttori nazionali di cucine». Mauro come deve essere la Crama del futuro ? «E’ importante che mantenga ciò che stato costruito con il tempo ed allo stesso tempo è necessario trovare nuove strade per incrementare il nostro business: bisogna cercare

sempre nuove fonti di mercato. La Crama, però, deve sempre rimanere sinonimo di qualità, sia in termini di prodotti commercializzati, sia in termini di servizi offerti». E per Marco ? «E’ necessario differenziarsi con prodotti selezionati, di qualità e innovativi in modo da rispondere alle sempre più variegate esigenze del mercato: oggi dobbiamo confrontarci con delle dinamiche sempre più globali e rapide nei cambiamenti. Le nuove strutture vanno incontro proprio a tale esigenza e consentono anche al designer ed all’architetto di trovare sempre una risposta a quelle che possono essere le nuove idee. Di fondo, però, l’impostazione dell’azienda deve sempre rimanere quella data da nostro padre e basata sulle sue guide linea, in modo da riuscire sempre a costituire un punto di riferimento per i nostri clienti».

secondo le ultime tecnologie, cosa che stiamo facendo proprio in questo periodo». Il sisma ha creato problemi all’attività ? «Fortunatamente, il terremoto non ha causato danni ai nostri stabilimenti. Allo stesso tempo, ha creato, almeno inizialmente, un fermo nel settore dell’edilizia, che era già in difficoltà, e ci ha penalizzato in quanto molti clienti vicini ai vari epicentri hanno subito danni importanti, venendosi a trovare in una situazione di totale insicurezza, per un lungo periodo».

Essere a Tolentino Vi penalizza oppure no e com’è ora la città ? «No, ormai siamo conosciuti da tutti gli addetti del settore. Però, è facile notare come la città, dopo il sisma, si stia in parte spopolando, con rallentamento di molte attività. Speriamo che nel breve periodo riacquisti la “vivacità” di una Corrado, ha altri obiettivi da volta». raggiungere per il futuro ? «Abbiamo la prospettiva di cre- Corrado Malpiedi, Mauro e scere, per presenza nel merca- Marco ringraziano tutti i dipento e qualità dei prodotti offerti. denti e tutti i collaboratori ed Inoltre, è nostra intenzione in particolare Patrizia Marzioli, rinnovare anche gli impianti prossima al pensionamento.



di Enzo Calcaterra

QUELLE MANI DA PATRIARCA Caro lettore, ti chiedo qualche secondo prima di iniziare. Osserva le mani dell’uomo ritratto a fondo pagina. Una è tesa a dirigere, l’altra non è rilassata ma in fermento. Sembrano proprio (e forse lo sono) le mani di un patriarca. Mani impegnate a fare, guidare, controllare, dominare, proteggere. Il fondatore dell’Impresa di cui ci occuperemo ha interpretato più di altri questo ruolo come una vocazione. Trasferì nella sua creatura un’identità e insieme una predisposizione, caratteristiche tradotte in opere destinate a sopravvivergli anche quando l’Impresa finì con lui. Parlare di Enrico Marincioni equivale dunque a raccontare l’esistenza di una “famiglia allargata” di cui fecero parte uomini destinati a costruire una parte importante di Tolentino, lasciando tracce indelebili fino ad oggi. Per notizie e immagini ringrazio: i suoi nipoti Enrico e Luigi Vissani, l’ex muratore Luigi Muscolini. Enrico Marincioni (1899-1969) nasce da famiglia di ceto popolare, unico figlio maschio con quattro sorelle. Sceglie da giovanissimo di fare il muratore, lavoro che sente particolarmente affine alle sue capacità e aspirazioni. Arriva presto la Grande Guerra ed Enrico parte con i “ragazzi del ‘99” agli inizi del 1917. Combatte sul Grappa nel Genio Guastatori, il cui rischioso compito è quello di collocare tubi

Enrico Marincioni

esplosivi nei reticolati nemici. Avrà la Croce di Ferro e la nomina a Cavaliere di Vittorio Veneto, riconoscimenti di cui andrà sempre orgogliosamente e giustamente fiero. È alto e robusto, curioso di ogni novità, dai molteplici interessi, desideroso di imparare, con un istinto di protezione per i suoi familiari di cui si sente responsabile e tutore. Costruisce per loro le sue prime abitazioni, ma sente forte la spinta ad essere autonomo, a condurre un’impresa tutta sua. Raccoglie alcuni amici e diversi nipoti, figli delle sorelle, formando negli anni Venti il primo nucleo dell’ Impresa Marincioni. Gira già su di lui una sorta di piccola leggenda metropolitana. Lo descrivono come “muratore a due mani”, ambidestro, iperattivo, abilissimo nello svolgere più lavori contemporaneamente, con rapidità ed efficienza stupefacenti. Ogni giorno è in cantiere, in tenuta da lavoro, all’opera. Capitano e mozzo insieme. Partecipe, onnipresente, attento, esigente con i suoi operai come con sé stesso. Sempre alla ricerca di perfezione e precisione, con l’obiettivo primario della qualità, per lui ancor più importante del profitto economico. Il suo metodo ( pianificazione del lavoro, controllo accurato delle diverse fasi, intervento critico in ogni dettaglio, puntualità nelle consegne), lo impone come titolare di una delle ditte più accreditate negli anni cruciali della trasformazione urbanistica di Tolentino compresi tra primo e secondo dopoguerra. Specialità dell’ Impresa Enrico Marincioni fu soprattutto l’edilizia popolare e privata, ma non mancarono incarichi per opere pubbliche che ancor oggi portano la sua impronta. Negli anni Trenta gli venne affidata la più importante, le Terme Santa Lucia (cfr. MPN, gennaio 2019). Il 13 agosto 1936 Marincioni si aggiudicò l’appalto. Si sperimentarono forme architettoniche, strutturali e tecniche innovative. Lo stabilimento termale venne consegnato solo tre mesi dopo il termine fissato (per cause meteorologiche e una frana imprevista), nell’agosto 1937.

1936 - 1937. Le Terme di Santa Lucia in costruzione.

Anni Cinquanta. Lavori alle case popolari nell’attuale viale Buozzi.

Nel secondo dopoguerra, a partire dal 1949 fino ai primi anni Sessanta, fu realizzata una serie di case popolari che si richiamavano al piano INA CASA, varato dall’allora ministro del Lavoro e Previdenza Sociale Amintore Fanfani. Il provvedimento si proponeva di «incrementare l’occupazione operaia agevolando la costruzione di case per lavoratori» in un periodo difficile per tutti. Gran parte dell’attuale viale Buozzi e dell’ area soprastante testimonia ancor oggi una stagione irripetibile di progresso socio-economico a cui parteciparono anche molti tolentinati. Negli anni Sessanta l’ Impresa fu impegnata in un progetto architettonico dalle linee ardite (frutto dell’estro dell’architetto Ramiro Pezzotti) quanto di complessa attuazione.

Dalla posa della prima pietra nel 1962, trascorsero appena cinque anni per terminare il nuovo Convento delle Carmelitane in via del Carmelo. Finché gli fu possibile ( era gravemente cardiopatico), Marincioni non mancò mai di recarsi sul posto di lavoro. Sempre in divisa da operaio, a soprintendere, controllare, consigliare, ammonire, spronare. Sapeva bene che non avrebbe lasciato eredi, al contrario di ogni patriarca che si rispetti. Ma, quel che più conta, ne è rimasta la stima di chi ha buona memoria. Soprattutto, gli è sopravvissuta una parte significativa di quella città che anche uomini come lui e insieme a lui hanno contribuito con il loro lavoro a edificare, migliorare, rendere sempre più moderna.


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di Giusi Minnozzi

UN PIANETA DA SALVARE Quante volte abbiamo visto in televisione o al cinema il trailer di un film apocalittico con catastrofi naturali, dove la gente è terrorizzata e scappa da una vita che ormai si vede sfuggire dalle proprie mani, una vita dove tutto sembra ormai perduto... I cambiamenti climatici ormai sono diventati realtà, una drammatica realtà con cui dobbiamo scontrarci ogni giorno e sempre di più andando avanti negli anni. Abbiamo ereditato un pianeta bistrattato, messo a dura prova dall’industrializzazione e da un consumismo difficile da controllare. Ecco perchè le giovani generazioni hanno deciso di alzare la voce, mosse da una ragazza di soli 16 anni, di nome Greta Thunberg che piano piano ha iniziato a gridare la sua rabbia davanti al Parlamento svedese, mobilitando il mondo intero. Nascono così in tutto il mondo i venerdì “verdi”, studenti e non si mobilitano e scioperano per far sentire la loro voce a chi detiene il potere politico ed economico e lo faranno finchè non si affronterà seriamente l’argomento CLIMA. Gli scienziati hanno lanciato un monito terribile : sono rimasti 12 anni per cambiare radicalmente il modello di produzione e consumo prima che il surriscaldamento globale raggiunga livelli incontrollabili ed imprevedibili. Così anche a Macerata tanti giovani si sono ritrovati per le vie della città a chiedere rispetto ed amore per il nostro pianeta. Tra la folla di ragazzi presenti a Macerata c’erano anche due ragazze del Liceo Scientifico di Tolentino,

Benedetta ed Aurora. Cosa pensate di questo argomento e dello sciopero per il clima ? Benedetta: «Appena abbiamo saputo dello sciopero ci siamo subito mobilitate ed abbiamo cercato di coinvolgere i nostri compagni di classe». Aurora: «Purtroppo non è stato così facile perchè tanti ragazzi non sono consapevoli del nostro futuro e di cosa il clima ha in serbo per noi. Abbiamo cercato il più possibile di spiegare a tutti le vere problematiche, cosa che la televisione ed i giornali non fanno. Non abbiamo avuto nemmeno appoggi dagli insegnanti come speravamo, è stato difficile ma abbiamo mobilitato comunque le scuole della nostra città e non solo». Benedetta: «Noi, nel nostro piccolo, facciamo sempre qualcosa per salvaguardare il nostro ambiente, chiediamo alle classi dirigenti ed industriali che si applichino in nuove politiche ambientali adeguate, che mirino alle fonti rinnovabili e nuovi metodi produttivi più vicini all’ambiente». Quali sono le azioni che chiedete ai vostri compagni di scuola ed amici? Benedetta: «Spesso vediamo i nostri compagni che in modo non accorto buttano cartacce per terra oppure non fanno adeguatamente la raccolta differenziata, noi cerchiamo sempre di dare un impulso positivo, cerchiamo di sensibilizzarli ad applicare le regole che ci possono

aiutare a migliorare il pianeta dove della gente comune, in modo da far viviamo». pensare tutti in maniera più ecologica». Cosa chiedete invece alle vostre Aurora: «Io vorrei più sensibilità famiglie? sull’argomento, il coraggio che ha la Aurora: «Alle nostre famiglie chie- ragazza Greta e più consapevolezdiamo un appoggio, perché spesso za di cosa ci aspetta in futuro perché nelle famiglie viene visto lo sciopero è questo che ci interessa». come un giorno per saltare la scuola, invece qui c’è qualcosa di molto Che dire, tutti vorrebbero avere una più importante, purtroppo c’è stato bacchetta magica ma purtroppo lasciato un mondo rovinato e non è questo non è possibile, possiamo colpa nostra, teniamo al nostro futu- però credere che per salvare il piaro e alle cose che vogliamo fare an- neta serve la mano di tutti, dal picdando avanti. colo al grande per poter dire finalSiccome ci è stata data una stima di mente “questo è il pianeta che ho 12 anni, noi ragazzi di 16 anni avre- sempre sognato”. mo si e no una 30ina di anni e penso Infine, più che uno sciopero io la che avremo ancora tutta una vita da- chiamerei una manifestazione, una vanti e non possiamo sprecarla per lezione fatta all’aperto anzichè in degli errori che non abbiamo fatto». classe, dove questa volta i professoSe Aurora e Benedetta avessero ri sono loro, i GIOVANI e gli alunni la bacchetta magica cosa fareb- siamo noi ADULTI, dove il tema è il bero? futuro. Benedetta: «Io cercherei di cambiare la mentalità dei politici ma anche Giusi Minnozzi.

UN DATORE DI LAVORO DAL CUORE D’ORO: ALDO CHIAVARI Aldo Chiavari, di 76 anni, titolare della Dafram di Urbisaglia che produce valvole a sfera flottante, è stato premiato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “per la sensibilità e la generosità con cui ha sostenuto due dipendenti duramente provati dalla malattia e dalla successiva scomparsa della figlia”. Chiavari, nato a Tolentino, ma residente a Petriolo, nei giorni scorsi al Quirinale, è stato nominato Cavaliere del lavoro, alla presenza di Amos e Giuseppina Pazzaglia, genitori di Valentina, la giovanissima di Colmurano morta a causa di una malattia. Una storia di dolore, ma anche di grande generosità e rinascita quella della famiglia Pazzaglia. Amos e Giuseppina, sono dipendenti della Dafram e, durante il periodo di malattia della loro figlia Valentina, prematuramente scomparsa all’età di 13 anni, hanno sempre avuto il sostegno del loro titolare. Aldo Chiavari, infatti, ha sempre aiutato la famiglia Pazzaglia economicamente oltre che moralmente e ha pagato le spese di viaggio dei due genitori durante i periodi delle cure

di Valentina, mantenendo al contempo i due posti di lavoro, di Amos e Giuseppina. Sono stati questi ultimi due a far richiesta in segno di riconoscenza per l’aiuto ricevuto nel periodo della malattia che ha portato alla scomparsa il 14 maggio 2014 di Valentina, la loro figlia che per tre anni ha

lottato con la forza di un leone con il terribile male. Un esempio di grande cuore che è stato riconosciuto direttamente da Mattarella. «Mi sembra – ripete in azienda Aldo Chiavari – di aver fatto solo quello che serviva». Per l’imprenditore è normale aver

dimostrato solidarietà nei confronti di due suoi dipendenti la cui bambina era ammalata di cancro. Oggi Valentina non c’è più, ma fino all’ultimo ha potuto godere dell’affetto dei suoi grazie ad Aldo Chiavari, a tutta l’azienda che è stata nei fatti un’altra famiglia ancora più grande.


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NOMINATO IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Obiettivo Trasparenza di Carla Passacantando

Bagarre in assise. L’ultimo Consiglio comunale è stato alquanto infuocato: toni aspri e forti per oltre sei ore di discussione. L’assise è tornata a riunirsi con una diversa composizione dopo il ritiro delle deleghe, da parte del sindaco Giuseppe Pezzanesi, ad Alessandro Massi, “Tolentino popolare” ed Alessia Pupo, Forza Italia. Entrambi sono fuori dalla giunta municipale dalla fine del mese di febbraio, il primo era assessore all’urbanistica ed istruzione, la seconda alla cultura ed allo sport. La nuova seduta è stata convocata dal vicepresidente Bruno Prugni del Partito democratico, essendo il presidente, Fausto Pezzanesi di “Tolentino nel cuore”, già nominato assessore all’urbanistica con decreto del 4 marzo scorso. Il primo cittadino ha anche provveduto a nominare Silvia Tatò, di “Tolentino popolare”, assessore alla cultura. Questi ultimi due hanno così cessato dalla carica di consigliere comunale: i seggi vacanti sono stati attribuiti al primo candidato dei non eletti di “Tolentino popolare”, a Leonardo Salvatori e di “Tolentino nel cuore”, a Silvia Rozzi. La donna però ha rinunciato alla carica così ora siede in assise con-

siliare Sonia Gattari. Dopo la surroga si è passati alla nomina del nuovo presidente del Consiglio comunale. Su indicazione del sindaco Giuseppe Pezzanesi a sedere su tale poltrona è stato proposto il consigliere comunale Carmelo Ceselli del gruppo misto, mentre fino allo scorso agosto rappresentava Forza Italia. Ceselli è stato nominato con 11 voti, mentre 3 voti del Partito democratico e del Movimento cinque stelle hanno indicato il consigliere Bruno Prugni. Le schede nulle sono state 2. Gianni Corvatta del “Laboratorio delle idee per Tolentino” invece è uscito dall’aula così non ha partecipato alla votazione. Il nuovo presidente del Consiglio Carmelo Ceselli ha 72 anni, è sposato, ha tre figli e cinque nipoti. Quadro d‘azienda privata in pensione. Ha ricoperto la carica di consigliere comunale per diversi mandati. Attualmente è anche presidente della commissione consiliare Affari istituzionali. Da sempre è attivo nel sociale. Ha fondato e presiede il Centro di solidarietà “Pier Giorgio Frassati”. Prima di iniziare la discussione sui punti successivi all’ordine del giorno, l’ex presidente Fausto Pezzanesi ha ringraziato tutti i colleghi consiglieri comunali per l’attenzio-

ne prestata alle vicende della città e per la collaborazione dimostrata nello svolgere con passione e impegno il compito impresso nel mandato conferito dai concittadini elettori. «In particolare – ha detto – ho apprezzato tutti quei momenti che, al di là delle logiche politiche e partitiche, hanno visto l’unione tra maggioranza e minoranza per perseguire obiettivi comuni in favore della comunità tolentinate». Si è passati poi a dibattere sulla mozione “Emergenza abitativa post sisma - situazione pratiche sanatoria”. Il Movimento cinque stelle con l’interrogazione ha voluto conoscere lo stato attuale delle pratiche di sanatoria. Ad illustrarla ci ha pensato il neo assessore all’urbanistica Fausto Pezzanesi. «Le pratiche di sanitaria – ha spiegato - si suddividono sostanzialmente in due tipi: quelle relative ad interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività, scia, ovvero accertamenti di conformità ai sensi dell’art.37 del Dpr 380/2001 – testo unico in materia edilizia, con un tempo medio di 3 o 4 mesi; permessi di costruire a sanatoria, principalmente ai sensi dell’art.35 del medesimo Dpr 380/2001, con un tempo medio di 6 o 7 mesi. Al netto di eventuali necessarie in-

tegrazioni». L’intervento del neo assessore, preciso e dettagliato, ha soddisfatto Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti. La discussione è stata poi incentrata sulla situazione dello stabile delle Maestre Pie Venerini, al centro del dibattito negli ultimi tempi. Mercorelli, con una mozione, ha chiesto ai consiglieri comunali se fossero a conoscenza di un progetto preliminare sull’edificio in questione. «In comune – ha affermato Mercorelli - mi hanno detto che non esiste nessuna documentazione, ma so che una bozza è stata presentata durante una riunione tra i componenti della Giunta municipale e i responsabili degli istituti scolastici». Parole che hanno fatto irritare Pezzanesi. «Abbiamo deciso – ha risposto il sindaco - di acquistare lo spazio della Pie Venerini e lo scambio ipotizzato qualche tempo fa con la scuola Bezzi non si farà. Noi guardiamo alla crescita della città e non come voi a contestare ogni volta». Di seguito il nuovo presidente del Consiglio comunale ha dovuto arbitrare uno scontro tra il primo cittadino e Gian Mario Mercorelli durante la discussione sulla mozione presentata dal M5s per avere chiarimenti sulla presunta donazione della “San Giovanni Bosco Arpa


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Fondation”, che aveva destato qualche perplessità su tale gruppo. «Vorremmo capire – ha dichiarato Marcorelli - il perché il sindaco non ha riportato il caso alla nostra attenzione. Perché non è stata affrontata la questione? Vogliamo risposte. Sono trascorsi tre mesi». Pronta la replica del primo cittadino. «L’amministrazione comunale – ha replicato - non è fucina di imbrogli. Se fino ad oggi non abbiamo esposto le nostre relazioni è perché stiamo aspettando lo sviluppo dei chiarimenti necessari. Abbiamo allertato le forze dell’ordine. Accoglieremo solo fondi tracciabili e legali e li utilizzeremo per realizzare opere pubbliche a favore della città». Mercorelli però non è rimasto soddisfatto delle risposte di Giuseppe Pezzanesi ed ha replicato affermando che la donazione non è in denaro, ma di un immobile. «Ancora una volta – ha aggiunto Mercorelli - dimostra di non aver capito e non ha risposto alle mie domande». Lo scontro si è poi riacceso quando si è passati alla discussione della delibera sull’acquisto di un lotto di terreno in contrada Pace, di proprietà della ditta Elena Ruffini, per la realizzazione di altri 40 appartamenti per gli sfollati. Alla minoranza non sono piaciute la scelta e le modalità d’acquisto illustrate dal sindaco.

Sonia Gattari

Leonardo Salvatori

Carmelo Ceselli

Bruno Prugni ha chiesto perché è stato scelto di comprare la terra da un privato e perché non è stato fatto un bando. «Per costruire le soluzioni abitative alternative alle sae – ha affermato Gianni Corvatta - dovevamo utilizzare un’area di nostra proprietà invece di acquistare un’altra area per oltre un milione di euro». Ed il sindaco ha replicato: «Abbiamo tutto il diritto di muoversi come meglio crediamo. Non accetto lezioni di politica o etica da nessuno». Al termine dell’infuocato dibattito la delibera è stata ratificata dal Consiglio comunale. C’è stato il parere favorevole all’acquisizione immobili per dare attuazione alla realizzazione di abitazio-

ni sostitutive delle sae in contrada Pace con 11 favorevoli e 4 contrari delle minoranze. Con 13 voti favorevoli e 2 astenuti, Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti, è stata approvata la transazione tra comune e le ditte Eredi Giancarlo Mari di Nadia Damiani e C. e Chalet Nuah di Morena Aureli & C. Approvata anche la modifica dello statuto dell’Azienda servizi alla persona “Civica Assistenza Tolentino” con gli emendamenti con 12 voti favorevoli e 2 contrari, Mercorelli e Cicconetti. L’ordine del giorno è stato integrato con due nuovi argomenti: interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili

e ciclo-pedonali e per l’incentivazione di trasporti urbani puliti. L’Accordo di partenariato è stato approvato con 12 voti favorevoli e 2 astenuti (Mercorelli Cicconetti). All’unanimità è stata concessa la deroga ai sensi dell’art.25 delle Nta del vigente Piano regolatore generale approvato con delibera di Giunta regionale n.33 del 09/01/1995 e successive modifiche e integrazioni relativo all’edificio su lotto foglio 43 part.31. All’unanimità, infine, è stata approvata la mozione su abbandoni di sigarette e suoi derivati e piccoli rifiuti presentata dal consigliere Antonio Trombetta. La seduta si è sciolta dopo sei ore di discussione con alcuni momenti anche molto infuocati.

TERME E SPORT Da sempre l’ambiente termale, per le sue risorse naturali e chimiche, è considerato idoneo al trattamento delle patologie, in particolare quelle croniche. Oggi moltissime persone praticano l’attività sportiva, con benefici fisiologici evidenti. Ciò nonostante, un intenso allenamento sottopone il fisico a sforzi eccessivi a scapito del sistema immunitario. Patologie croniche e/o recidivanti delle vie aeree superiori, sono di frequente riscontro negli sportivi. Le terapie termali sono in grado di ridurre l’intensità e la frequenza degli episodi acuti, attenuando la sintomatologia. L’azione antinfiammatoria, trofica, decongestionante, analgesica delle terapie inalatorie con acque termali, è testimoniata dalla riduzione o scomparsa dei sintomi e dei segni caratteristici di queste patologie. Le acque delle Terme Santa Lucia sono note come veri “toccasana” per l’organismo, durante l’allenamento sportivo, sia esso agonistico che amatoriale. Rappresentano un valore aggiunto nel mantenimento della condizione fisica, al fine di garantire non solo la prestazione attesa ma anche un efficace recupero. L’acqua possiede proprietà fisiche che ne fanno uno strumento valido per trasmettere stimoli termici al corpo. Con opportuni getti di acqua, in

vasca adeguatamente modellata, è possibile esercitare una serie di pressioni sulla cute, calibrate in modo da favorire lo spostamento dei liquidi cutanei e sottocutanei, dalla periferia al centro del corpo. Così facendo, l’accumulo di liquidi in quelle zone e nel muscolo sottostante può essere smaltito più rapidamente con beneficio per il recupero. Ulteriore impiego delle terapie termali è quello dei bagni caldi e freddi alternati. La vasodilatazione cutanea e muscolare, seguita da vasocostrizione, comporta un allontanamento del sangue dalla cute e dal muscolo (guscio periferico) verso le parti più profonde del corpo (nucleo centrale), con un più rapido allontanamento di prodotti metabolici, dal muscolo verso altri tessuti deputati allo smaltimento degli stessi (altri muscoli, fegato, ecc.). Inoltre, bere acqua termale ricca di sali, prima dell’attività fisica, previene il dispendio dei minerali corporei; durante l’allenamento entra rapidamente in circolo, grazie alla combinazione di carbonati e calcio che migliora la funzionalità della muscolatura; a fine esercizio, aiuta a mantenere più a lungo l’equilibrio idrico – minerale, alterato da sforzo e sudorazione. Le Terme Santa Lucia propongono un’offerta completa con tutte le terapie che permettono una perfetta pratica sportiva senza rischio di compromissione del programma di preparazione dell’atleta.


8 di Carla Passacantando

INIZIA LA RICOSTRUZIONE Abbiamo voluto immortalare l’avvio della ricostruzione post sisma per averlo come documento storico. Girando per la città ci sono alcuni palazzi “feriti” dal terremoto che sono interessati dai lavori. E’ certo che non ne sono tanti, ma è un inizio della tanto attesa ricostruzione. Molto c’è da fare se pensiamo alle tante case danneggiate ed alle diverse che devono essere demolite e poi ricostruire.


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di Carla Passacantando

ILARIA DALIA: DA COMMESSA A TITOLARE DELL’ERBORISTERIA Storie di donne. Continua il nostro viaggio dedicato al mondo femminile. Ilaria Dalia, giovane commerciante, ha rilevato l’attività del negozio “L’erboristeria La Genziana”. Una grande sfida per la donna che da commessa ora si ritrova ad essere titolare dell’attività. Era dal 2015 che lavorava nel negozio. Alla giovane si è presentata così una grande opportunità, quella di intraprendere la nuova attività che ha subito abbracciato senza esitazione per gestirla con coraggio, passione e voglia di fare in un momento un po’ particolare che risente dei postumi del sisma. Per la commerciante è anche un compito da portar avanti proprio per aver avuto in “eredità” da Antonella Leggi l’erboristeria più antica di Tolentino. Era il 1979 quando è stata inaugurata. Dà soddisfazione gestire l’erboristeria più antica della città? «Si, poter portare avanti un simile negozio conosciuto da tutti a Tolentino e non solo è bello ed è un grande impegno per me. E’ un onore gestirlo. L’erboristeria ha cambiato sede negli anni, ma è rimasta sempre la più antica della città».

Come è nata questa grande passione per il mondo dell’erboristeria? «E’ nata un po’ per caso. Il mondo del naturale mi è sempre piaciuto poi conoscendo Antonella Leggi e iniziando a lavorare nel negozio la passione è andata pian piano aumentando, magari anche conoscendo i prodotti dell’erboristeria. E sta aumentando di giorno in giorno con l’uscita sul mercato di nuovi prodotti collegati alle ultime tecnologie e tendenze». Per il futuro cosa vorrebbe realizzare? «Innanzitutto vorrei portare avanti ciò che è stato creato con il negozio fino ad ora. E’ importante trovare sempre nuovi prodotti, ma anche mantenere quello che già si offre. Al cliente piace trovare prodotti nuovi, ma anche quel calore e solidarietà che deve esistere tra cliente e negoziante. Credo che questi ultimi ingredienti siano molto importanti. E’ normale che andando avanti i prodotti cambiano quindi ci sarà sempre il cliente che cercherà i più innovativi e che soddisfaremo, ma non stravolgerò quella che è la tradizione del negozio».

diamo di più a preservare perché è nata con l’apertura del negozio, in modo da continuare a dare sicurezza al cliente. E poi sono molto affezionata a tale linea di prodotti che è stata avviata nel 1978 ed il negozio è stato inaugurato l’anno dopo. La storia de “L’erbolario” ripercorre così quella dell’erboristeria. In negozio, comunque, ci sono anche altre linee ed ognuna ha le sue caratteristiche e proprietà. Abbiamo anche prodotti bio nel settore della cosmesi, delle erbe per tisane, naturali».

«La differenza tra prima e dopo il terremoto l’abbiamo notata nel Natale successivo al sisma dato che c’è stato un calo delle vendite rispetto a quello dell’anno prima, del 2015. Ed anche la crisi economica ha influito. Ora pian piano ci stiamo riprendendo. Con l’avvio della ricostruzione post sisma le persone iniziano ad avere qualche speranza in più. Sto lavorando molto sui social network per promuovere i prodotti e creare delle iniziative nel Qual è il prodotto principe negozio in modo che le persone dell’erboristeria? Cosa è cambiato dopo il si- possano conoscere ciò che of«”L’erbolario” è la linea che an- sma? friamo».


L’AMMINISTRAZIONE INFORMA

spazio autogestito

Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte

30a edizione del concorso

Il periodo sarà novembre, il luogo il centro storico, il tema “l’odio”

Il 2019 mobilita l’arte umoris�ca nazionale e internazionale per celebrare la 30° edizione del concorso della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte con grandissime novità. So�olinea l’importanza dell’evento tolen�nate la dichiarazione del sindaco Giuseppe Pezzanesi: «Alla cultura chiediamo di contribuire alla ripartenza. Per questo riproponiamo con forza la Biennale 2019, eccellenza internazionale che contraddis�ngue il nostro territorio. Oggi siamo felici di annunciare che tu�e le inizia�ve legate alla Biennale e al fes�val dell’umorismo si svolgeranno nel centro storico di Tolen�no in alternanza al mi�co Castello della Rancia. La Biennale ha un valore culturale e turis�co incredibile e per questo con�nueremo a lavorare nella direzione che i risulta� di ques� anni ci hanno indicato. La riqualificazione e valorizzazione del Centro storico ci�adino passa anche a�raverso l’ideazione di nuovi appuntamen� in grado di sviluppare, cara�erizzare e potenziare l’an�co spazio urbano». L’Amministrazione del comune di Tolen�no infa� proprio in occasione del trentesimo anniversario concorso ha deciso di spostare a novembre e nel centro storico ci�adino il tradizionale fes�val “Biumor” che ogni anno l’Associazione Popsophia realizzava alla fine dell’estate. «Con il 2019 l’edizione del fes�val della filosofia dell’umorismo approda in centro ci�à. Lavoriamo per costruire un piccolo miracolo organizza�vo e culturale di cui andare fieri. Le serate di Biumor nel mese di novembre siamo cer� avranno più che mai il giusto riscontro di pubblico e risonanza media�ca, per portare l’a�enzione sulla vita culturale della nostra ci�à - dichiara Silvia Tatò, nuovo assessore alla cultura - le difficoltà del centro storico ci hanno vis� impegna� ancor di più del solito e s�amo lavorando per costruire un programma innova�vo con grandi ospi� e grandi spe�acoli musicali dedica� alla filosofia dell’umorismo». Il trentennale e la sesta edizione di Biumor saranno indimen�cabili occasioni per ribadire l’importanza della cultura e dello spe�acolo a Tolen�no. La finalità dello spostamento è quella di avviare un processo virtuoso di miglioramento diffuso del tessuto urbano, con una proposta proge�uale in grado da una parte di valorizzare la memoria storica del museo dell’Umorismo e di immergerci nel centro storico, a�ualizzandolo a�raverso l’inserimento di even� di incontro e scambio culturale, dall’altra di arricchire la capacità di a�razione dell’offerta commerciale e di incrementare la vivacità economica dell’area. Il vicesindaco Silvia Luconi si sofferma proprio sul fenomeno della Biennale e prova a trarre un bilancio di ques� anni: «Le giornate di Biumor e della Biennale a Tolen�no sono un’opportunità incredibile di promozione del territorio. Siamo di fronte ad un bilancio importante di questa amministrazione. Abbiamo assicurato con meno risorse appuntamen� formidabili per la cultura nazionale. Nel 2019 con la trentesima edizione del concorso ci a�ende una grande occasione di richiamo esterno a�raverso un programma spe�acolare, che solo la Biennale, un’eccellenza tolen�nate a livello internazionale, può assicurare». La Biennale del trentennale di questo 2019 ha scelto di interrogarsi su un argomento forte, una parola d’ordine poli�camente dirompente e culturalmente dominante: “l’odio”. Il tema del concorso della trentesima edizione della biennale dell’umorismo prende di pe�o un fenomeno sociale emergente: l’anonimato concesso da internet nella ‘piazza globale’ dove tu� si sentono autorizza� a parlare su tu�o. Uomini e donne di ogni estrazione e di ogni professione stanno dando vita a “un popolo nel popolo” e hanno alterato il mondo dei social network in un luogo di odio più che libero scambio delle idee. L’universo degli odiatori della Rete degli haters, dei troll, delle shitstorm e del cyberbullismo fa prosperare in maniera esponenziale il seme della violenza verbale. La forza dell’insulto si autoalimenta e ogni conversazione a�va altri odiatori realizzando quella che viene chiamata echo chamber, l’effe�o valanga sulla persona presa di mira. L’odiatore non ha più ritegno e poco importa se dietro il profilo ingiuriato ci sia un essere umano in carne e ossa, una persona con una vita vera, una famiglia vera, amici veri e una sua reputazione. Visto il peso crescente dei protagonis� della scena pubblica nella vita quo�diana di ognuno di noi, essere ogge�o dell’odio di un gruppo di persone può stroncare la reputazione di un poli�co e danneggiarne la carriera. E’ anche vero che dal punto di vista del marke�ng, l’odio produce partecipazione, ovvero coinvolgimento da parte del pubblico e il famoso “Bene o male

purché se ne parli” è una verità sempre valida. L’odio aumenta il tasso di visibilità e influenza la notorietà del personaggio pubblico e paradossalmente a fronte di tot numero di insul� di solito rispondono altre�an� sostenitori che contribuiscono al diba�to generando comunque successo; addiri�ura in alcuni casi l’odiato ne esce avvantaggiato. All’interno di questo circolo vizioso, di questa conversazione ininterro�a e globale, sono state sdoganate le espressioni di odio poli�co, le offese, gli insul� ossessivi nei confron� di altre persone, le moles�e, il bullismo. Che sta succedendo? Anche odiare è diventato un diri�o? È mutato il livello di tolleranza e sono cambia� irreversibilmente i toni del confronto pubblico. Servirebbe una nuova cultura della civiltà che protegga la dignità delle persone che vivono dall’altra parte della tas�era. E solo l’arte umoris�ca, senza scopo e senza finalità, può calmierare e arginare questa nuova disgrazia del mondo contemporaneo. “Il tema ci costringe a rifle�ere cri�camente sulla ca�veria presente nella società, a�raverso l’umorismo che ‘non serve a niente’, che è senza scopo e senza finalità e che, per questo, può giocare con gli stereo�pi più inquietan� del mondo contemporaneo. – spiega Evio Hermas Ercoli, dire�ore ar�s�co della Biennale – Lo fa a�raverso l’umorismo, punto di vista alterna�vo, esterno e distaccato, che complica le cose; per sua definizione irriverente e disimpegnato. La comicità engagé, quella che vuole convincerci di una qualsivoglia verità, non fa più ridere mentre il tema del concorso ci obbliga a rifle�ere sul dilagare della violenza verbale e sulla sua propagazione nell’era tecnologica. La diffusione di Internet ha reso possibile una comunicazione incessante, che si nutre sui blog, sui forum, nelle chat, sui display degli smartphone». Sempre alla fine del mese di novembre verranno inaugurate le mostre del concorso e verranno assegna� i due grandi premi del 2019: il “Premio Internazionale Ci�à di Tolen�no” conferito all’ar�sta che meglio interpreterà il tema scelto per l’edizione 2019 e il “Premio Luigi Mari”, dedicato al ritra�o caricaturale di personaggi illustri. La selezione delle opere da parte di una Giuria qualificata sarà in esposizione per tu�o il periodo natalizio a Tolen�no dal 23 novembre 2019 al 28 gennaio 2020 negli splendidi spazi del Museo dell’Umorismo! Il regolamento del concorso è già disponibile sul sito ufficiale della Biennale www.biennaleumorismo.it La scadenza per la presentazione delle opere è fissata per il 4 o�obre 2019.

FAST FOOD TRUMP Sans Asier (Spagna)

KIM JONG-UN Sans Alferdo (Spagna)

VINCITORE DEL PREMIO DEL PUBBLICO DELLA 29A BIENNALE

VINCITORE DEL 1° PREMIO MARI DELLA 29A BIENNALE

HONESTY Sunnerberg Constantin (Belgio)

LA BARZELLETTA Bartoli Amerigo (Italia)

IMMAGINE DI COPERTINA DEL CATALOGO DELLA 29A BIENNALE

IMMAGINE RAPPRESENTATIVA DEL MIUMOR-MUSEO INTERNAZIONALE DELL’UMORISMO NELL’ARTE


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L’AMMINISTRAZIONE INFORMA

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GESTIONE DEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE NEI QUARTIERI DI VIA PORTANOVA – VIALE TRENTO E TRIESTE - CONTRADA SAN GIOVANNI E VAGLIE Il sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’assessore all’urbanistica Fausto Pezzanesi, insieme ai tecnici incaricati Gilberto Piambianchi, Fabrizio Pontoni e Domenico Venanzini hanno reso noto l’esito degli studi relativi all’approfondimento dati della microzonazione sismica nelle zone di via Portanova, Trento e Trieste, San Giovanni e Vaglie. L’Amministrazione comunale di Tolentino, a seguito degli esiti degli studi di microzonazione sismica di 3° livello e degli studi geologici per la variante al Piano regolatore generale, che avevano evidenziato alcune criticità nei quartieri di via Portanova – viale Trento e Trieste, ha ritenuto opportuno approfondire tali problematiche affidando specifici incarichi. Giuseppe Scarpelli della Facoltà di Ingegneria di Ancona si sta occupando dello studio del versante potenzialmente instabile della zona di San Giovanni attraverso sistemi di monitoraggio i cui risultati sono in corso di acquisizione e che si protrarranno per almeno un ulteriore anno. Sono state installate cinque postazioni di monitoraggio delle acque e degli spostamenti del terreno dalla profondità fino alla superficie. Sono previste misure periodiche anche topografiche e l’elaborazione delle misure degli spostamenti da satellite che potranno essere utili anche per eventualmente stabilire un nesso con il terremoto del 2016. Gilberto Pambianchi dell’Università di Camerino ha analizzato l’evoluzione geomorfologica quaternaria dei versanti interessati, utilizzando in particolare, per il periodo pre e post urbanizzazione, l’analisi comparativa delle foto aeree disponibili a partire dagli anni cinquanta del ‘900. Il quadro emerso è caratterizzato da fenomeni di instabilità dei versanti avvenuti in passato che potrebbero risultare ora stabilizzati o presentare ancora movimenti lenti e residuali. Lo studio Geoequipe di Tolentino è stato incaricato di verificare le condizioni esistenti nelle aree potenzialmente instabili per frana nei quartieri sopra indicati ai fini di una eventuale perimetrazione ai sensi dell’ordinanza n.25/2017 del commissario

straordinario sisma 2016. Allo scopo sono stati raccolti i dati geognostici disponibili e redatti i modelli geologici interpretativi dei versanti. E’ stata evidenziata la non interferenza di eventuali interventi di bonifica e consolidamento dei versanti con gli interventi di ricostruzione e l’opportunità di coinvolgere i progettisti degli interventi privati nell’approfondimento dei modelli geologici dei versanti. I risultati di questi studi, anche a seguito di un recente confronto con il direttore dell’Ufficio ricostruzione, Cesare Spuri, hanno portato ad escludere la possibilità di perimetrare questi quartieri, pur consigliando di tenere in debita considerazione le potenziali criticità legate ai fenomeni di instabilità dei versanti nell’azione di ricostruzione. Per raggiungere questo obiettivo l’Amministrazione comunale ha, pertanto, deciso di intraprendere la strada della massima informazione e coinvolgimento, in primis dei tecnici, ma anche della popolazione residente, per finalizzare al meglio l’azione di ricostruzione degli immobili privati visto il notevole impegno di fondi pubblici. A brevissimo verranno messi a disposizione nel sito web del Comune tutti i risultati degli studi e saranno approvate con atto di Giunta e diffuse le “raccomandazioni tecniche” per i progettisti degli interventi, con esclusivo riferimento alla zona in oggetto, con l’obiettivo di mettere loro a disposizione i dati acquisiti e si auspica, con la collaborazione di tutti, in continuo aggiornamento e di mitigare così gli eventuali rischi legati ai fenomeni di instabilità potenziali, riducendo la vulnerabilità delle strutture sia da recuperare che da ricostruire ex novo. In sostanza verranno messi a disposizione modelli geologici interpretativi dei versanti come utili riferimenti e punti di partenza per i progettisti, i quali potranno approfondirli ulteriormente con le specifiche indagini di dettaglio che riterranno più opportune, in un processo di continuo aggiornamento dei modelli. L’Amministrazione ha anche richiesto al commissario di dirottare una parte dei fondi previsti per

Tolentino nel Piano dissesti del sisma 2016 nella zona in oggetto, circa 4 milioni di euro. Un progetto probabilmente ambizioso, che ci auguriamo avrà successo solo se tutti gli attori collaboreranno fattivamente nell’interesse di tutta la comunità residente. Con questo catalogo di dati grazie ad un approccio complessivo di analisi di una vasta area, particolarmente popolata, evitando la perimetrazione, si potranno progettare interventi di ricostruzione che potranno essere realizzati tenendo conto delle reali situazioni del terreno. L’intento è quello di offrire soluzioni atte a mitigare e migliorare la vulnerabilità degli edifici da ricostruire. Un approccio positivo, molto innovativo, che consente anche di prevenire, negli anni a venire, eventuali problematiche dovute agli assestamenti o movimento del terreno. Del resto l’Amministrazione comunale, una volta acquisiti i dati definitivi degli studi, è pronta a intervenire con manovre correttive e infrastrutture atte a risolvere una problematica importante e che riguarda tutte le famiglie residenti in quelle zone. Intanto con questa soluzione si può garantire ai tecnici basi di studio certe per studiare in maniera approfondita ogni singolo progetto di ricostruzione, adottando tutte le soluzioni migliori che garantiranno, negli anni a venire, la costruzione di edifici sicuri.


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di Carla Passacantando

Nuovo piano parcheggi e nuovo look per piazza Martiri di Montalto Si susseguono in questi giorni le riunioni per redigere il nuovo piano parcheggi della città. Novità in arrivo anche sul versante decoro centro storico ed in particolare per piazza Martiri di Montalto che si arricchirà di uno specchio d’acqua. «Abbiamo definito il nuovo piano parcheggi – spiega il primo cittadino Giuseppe Pezzanesi – ed a breve lo pubblicizzeremo, lo discuteremo e di seguito lo attiveremo». Quello che si sta predisponendo è una rivisitazione del progetto già esistente delle soste la cui gestione è affidata all’Assm, Azienda specializzata settore multiservizi. «Ci sarà la possibilità di auto sanzionarsi per chi utilizzerà il parcheggio attraverso il totem dei nuovi parcometri – continua il sindaco - quando si supererà l’orario previsto della sosta senza dover andare negli uffici dell’Assm, come si fa ora. Ci sarà la mezz’ora di sosta gratuita ovunque per dare respiro al settore del commercio, un costo sicuramente non basso da sopportare, ma vogliamo applicare la nuova condizione che avevamo promesso anche perché spariranno gli stalli bianchi. Ecco, allora, che chi vorrà

prendere un caffè al bar o fermarsi per acquistare le sigarette o altro avrà la mezz’ora di tempo gratuita di sosta, scaduta la quale scatterà però il pagamento della tariffa prevista. E’ normale che sia così perché dovremo fare dei lavori importanti, come un restyling ai tre parcheggi di cintura che diventeranno a pagamento, ma con tariffe orarie molto basse. Tutti e tre verranno migliorati, saranno monitorati e sorvegliati in modo che chi vorrà lasciar l’auto la notte lo potrà fare tranquillamente. Sarà una comodità in più per tutti. Non mi risulta poi che nelle città della provincia di Macerata ci siano parcheggi di quelle dimensioni gratuiti al centro. Faremo in modo che la tariffa sia molto bassa i cui introiti serviranno per ammortizzare i costi di gestione e manutenzione dei tre parcheggi». Oltre ad entrare in vigore un nuovo piano per le soste, piazza Martiri di Montalto si rifarà il trucco. Si sta pensando di dare un nuovo volto a quella zona con l’inserimento di uno specchio d’acqua. «Stiamo lavorando – aggiunge Pezzanesi - insieme al

vice sindaco Silvia Luconi, al consigliere delegato al commercio Andrea Crocenzi ed Antonio Trombetta con delega all’ambiente, per rendere più bella quella piazza. Lo avevamo ipotizzato diversi mesi fa ed ora è la volta buona per avviare il primo intervento togliendo quel palo centrale e provvedendo con una nuova illuminazione e decoro. E’ stato realizzato un bozzetto sul quale stiamo ragionando e per questo ringrazio l’architetto Roberto Felicetti che altre volte si era proposto per dare idee. La piazza assumerà una nuo-

va bellezza che darà maggior potenzialità a livello commerciale, ma tutti ne guadagneranno. Il “gioco d’acqua” che verrà realizzato al centro della piazza non sarà molto invasivo come una fontana e servirà per dare nuovo lustro a quello spazio. Occorre ringraziare gli imprenditori che ci seguono perché avremo una grossa spinta dal punto di vista economico da parte loro». Su entrambi gli argomenti a breve verrà indetta un’apposita conferenza stampa da parte del comune.

AVVIATI I LAVORI DI RIPRISTINO DEL PONTE DEL DIAVOLO Sono iniziati qualche giorno fa i lavori di ripristino del Ponte del Diavolo edificato nel 1268. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Paolo Cruciani per un importo complessivo di 554.813 euro. L’intervento sarà realizzato dall’impresa Coedil sud di Napoli e terminerà il 22 settembre prossimo. Verrà sistemata l’edicola sacra danneggiata dal sisma del 2016 e di seguito si procederà con la sistemazione delle arcate. I lavori dovranno tener conto di alcune indicazioni e pareri rilasciati dalla Regione Marche e dalle soprintendenze per cui non dovranno essere modificate le quote di sfioro della soglia di protezione del ponte e non dovrà essere diminuita la sezione di deflusso delle acque. La volta in muratura dell’edicola, inoltre, non dovrà essere demolita e successivamente ricostruita, ma consolidata in modo da ripristinare la consistenza dell’elemento strutturale. L’intervento del rivestimento delle parti basamentali delle pile di appoggio dovrà salvaguardare le attuali caratteristiche e dimensioni. Per quanto attiene ai piani pavimentali delle briglie, al fine di un

corretto ripristino, dovranno essere ricomposti con materiali di recupero, mentre quelli nuovi dovranno essere preventivamente concordati. Il soggetto attuatore dell’intervento è l’Anas, al fine di ripristinare la viabilità nelle aree interessate dagli eventi sismici del 2016, ma il comune di Tolentino, in qualità di ente gestore della strada via del Ponte, ha dichiarato di poter attuare direttamente il lavoro. La Regione Marche ha così comunicato all’Anas il parere favorevole alla realizzazione diretta dell’intervento da parte dell’ente gestore richiedente, il comune di Tolentino, subordinandolo all’assegnazione delle risorse finanziarie necessarie visto anche che il Dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri, struttura di missione “Sisma Centro Italia”, ha confermato il trasferimento delle somme richieste quali fondi stanziati per la gestione emergenziale. «L’intervento al Ponte del Diavolo – afferma il sindaco Giuseppe Pezzanesi - era inserito nel Piano delle opere pubbliche insieme a quello al Torrione, il cui cantiere

si aprirà in questi giorni, come del resto al Ponte di San Catervo ed all’ex Mattatoio. I lavori al Ponte del Diavolo daranno bellezza e solidità alla struttura. Per consentire tale intervento non potremmo organizzare nell’area verde sotto il ponte la colonia estiva a causa del cantiere. Recupereremo in fretta negli anni successivi e l’area sarà più bella. Faremo anche un lavoro di consolidamento nella parte retrostante alla vecchia centrale. Al torrione, infine, una volta recuperato vorremmo allestire un museo collegato alla storia della pel-

letteria di Tolentino, custodito ora da Franco Moschini che ha intenzione di recuperare il vecchio stabile della Nazareno Gabrielli che è di fianco al Torrione».


Questo mese diamo alcuni facili consigli per una raccolta differenziata di qualità…

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Separa correttamente gli imballaggi in base al materiale e conferiscili secondo le regole del Porta a Porta. Grazie a te che separi gli imballaggi e al Cosmari che li raccoglie e li avvia al riciclo, CONAI e i Consorzi di filiera fanno rivivere l’acciaio, l’alluminio, la carta, il legno, la plastica e il vetro. Riduci sempre, se possibile, il volume degli imballaggi: schiaccia le lattine e le bottiglie di plastica poi metti il tappo, appiattisci carta e cartone. Dividi, quando è possibile, gli imballaggi composti da più materiali, ad esempio la pellicola di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone, oppure i barattoli di vetro dal tappo di metallo. Se fai questo, limiterai le impurità e permetterai di riciclare più materiale. Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi, prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata. Se fai questo, ridurrai le quantità di materiale scartato. Sappi che la carta sporca (di cibo, di terra, di sostanze velenose come solventi o vernici), i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta; inoltre il loro conferimento peggiora la qualità della raccolta differenziata di carta e cartone. Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro bicchieri e oggetti di cristallo, stoviglie in ceramica, porcellana, pyrex e lampadine. Inserire tali materiali può vanificare i tuoi sforzi perché rovina la raccolta del vetro. Riconosci e conferisci correttamente: - gli imballaggi in alluminio. Oltre alle più note lattine per bevande, separa anche vaschette e scatolette per il cibo, tubetti, bombolette spray e il foglio sottile per alimenti. - gli imballaggi in acciaio, solitamente riportano le sigle FE o ACC. Le trovi su barattoli per conserve, scatolette del tonno, lattine e bombolette, fustini e secchielli, tappi corona e chiusure di vario tipo per bottiglie e vasetti. Introduci nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le tipologie di imballaggi. Fai attenzione a non introdurre altri oggetti, anche se di plastica, come giocattoli, vasi, piccoli elettrodomestici, articoli di cancelleria e da ufficio, casalinghi in genere e utensili da cucina in plastica. Ricorda che se hai imballaggi in legno li puoi portare al Centro di raccolta comunale, aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19. Cassette per la frutta e per il vino, piccole cassette per i formaggi, contenitori di legno, sono tutti imballaggi che possono essere riciclati. Nel mese di febbraio la raccolta differenziata della Città di Tolentino è stata pari al 71,31%, quindi leggermente inferiore alla consueta media cittadina. L’invito è a porre maggiore attenzione ed impegno nel differenziare i rifiuti. In questi giorni, inoltre, l’Assessorato all’Ambiente, sta predisponendo nuovi cestini e l’istallazione di utili posacenere per evitare che cicche e cenere vengano buttate a terra. Con la collaborazione di tutti e senso civico possiamo contribuire a mantener pulita la nostra Città. Inoltre a breve, come votato dal Consiglio comunale, partirà una campagna di sensibilizzazione per evitare l’abbandono dei piccoli rifiuti, come ad esempio mozziconi di sigarette, gomme da masticare, fazzoletti di carta, lattine, bottigliette, escrementi di animali, ecc. Infine segnaliamo che con lo scopo di evitare continui abbandoni, in zona contrada San Pietro, sei famiglie saranno interessate dalla raccolta porta a porta e saranno avvisate direttamente dal personale Cosmari.

Insieme, come sempre, …possiamo fare la differenza!

NUOVA PALESTRA DELLA SCUOLA LUCATELLI Stanno terminando i lavori per la realizzazione della nuova palestra della scuola “Lucatelli”. L’intervento è eseguito dall’impresa edile Crucianelli di Tolentino. Dopo la costruzione della struttura, in questi giorni, si sta lavorando per il montaggio degli impianti. Di seguito si interverrà con la fase della rifinitura. Il nuovo impianto sportivo, che è stato realizzato vicino alla vecchia palestra e dietro alla scuola, è dotato di diversi locali di servizio come l’infermeria, gli spogliatoi per le squadre e gli arbitri, oltre al locale per la gestione dell’impiantistica. La palestra sarà a disposizione della scuola per le attività motorie e per le associazioni sportive, tra le quali la società di volley. La struttura potrebbe essere consegnata verso la fine di aprile. «La nuova palestra è scollegata con la vecchia che in questo periodo abbiamo sempre utilizzato – afferma la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Lucatelli”, Mara Amico - ma saranno entrambe a disposizione della scuola. Con due strutture si riuscirà a gestire meglio le ore di educazione motoria ed in particolare ne usufruiranno maggiormente gli alunni della scuola primaria che ora usano l’attuale palestra nei ritagli lasciati

dai ragazzi della secondaria, i qua- comune e Protezione civile nazio- na che ha contribuito con una somli occupano la struttura 30 ore alla nale, sponsor, dirigente scolastica. ma importante pari a 75mila euro settimana. Ognuno ha i suoi meriti come l’Are- insieme ad altri donatori». Per noi va benissimo l’uso di una seconda palestra. Con il nuovo impianto sportivo più classi potranno lavorare in contemporanea in due palestre. La nuova struttura, comunque, è stata realizzata per ospitare gli allenamenti della squadra di pallavolo di Tolentino che ora si allena tutti i pomeriggi nell’attuale struttura. Nel nuovo stabile ci sono anche delle gradinate ed è più alto rispetto al vecchio, le dimensioni sono quelle regolamentari per il gioco della pallavolo». L’importo dei lavori è di 720mila euro, finanziati in parte dal Miur con fondi post sisma e la restante con donazioni giunte in comune dopo il terremoto e con il contributo messo a disposizione dall’Arena, raccolto con l’iniziativa promossa subito dopo il sisma “La Cuffia del cuore”. «Era un impianto sportivo che abbiamo voluto fortemente – aggiunge il sindaco Giuseppe Pezzanesi – ed era una promessa che abbiamo fatto alla scuola, ai ragazzi, ai genitori. Ed alla fine siamo riusciti a realizzarlo, il risultato è stato raggiunto. Mi complimento con l’impresa edile che sta effettuando l’intervento, con


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di Carla Passacantando

IL PUNTO SULLE DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE DI TOLENTINO Tali fondi sono destinati, per 1.500.000 euro, a soddisfare le richieste inserite nella graduatoria regionale di carattere generale e per i rimanenti 500mila a quelle di livello regionale. Possono presentare domanda di contributo: famiglie, anche composte da una sola persona; le altre formazioni sociali, unioni civili tra persone dello stesso sesso, convivenze di fatto. E debbono essere in possesso di determinati requisiti. A pena di esclusione, la domanda, in regola con la legge sul bollo, assume la forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà e deve essere compilata in ogni sua parte utilizzando l’apposito modello disponibile presso l’ufficio Suap del comune, in piazzale Europa, 3, o scaricabili dal sito internet www.comune. tolentino.mc.it. Sempre a pena di esclusione, le domande debbono pervenire al comune entro e non oltre le 13 del 15/06/2019. Nel caso di raccomandata A.R. fa fede la data del timbro di spedizione dell’ufficio postale. I richiedenti appartenenti alla categoria sociale “giovani coppie” vengono inseriti nella graduatoria comunale di carattere speciale, che fruisce di una riserva di finanziamento regionale: “giovani coppie”, ovvero domande presentate da richiedenti aventi una età inferiore a 40 anni, fermo restando il possesso degli altri requisiti generali previsti per l’acceso alla graduatoria generale.

Il Comune partecipa al bando per la valorizzazione dell’archivio storico. Dal momento che in seguito al sisma del 2016 è inagibile palazzo Fidi, sede dell’archivio storico comunale e quindi non è possibile accedere ai fondi documentari di notevole importanza storica per la ricerca, si è reso indispensabile dover fare una scelta su cosa privilegiare perché si può presentare un solo progetto e per cifre contenute rispetto alle esigenze. Si è così pensato di digitalizzare tutta la documentazione relativa alle pratiche edilizie dal 1850, anno in cui inizia la documentazione sotto la categoria del “Pubblico ornato”, al 1979, termine cronologico dell’archivio storico. Alla digitalizzazione sarà affiancata una descrizione informatizzata dei progetti urbanistici con redazione di uno strumento di ricerca e un indice. E’ stata affidata la redazione del progetto a Laura Mocchegiani, responsabile dell’archivio storico del comune che ha provveduto ad inviarne copia alla Soprintendeza archivistica della Regione Marche. Con delibera n.86 del 18 marzo 2019 è stato concesso il patrocinio all’assoPer il progetto, finanziato al 50% dalla ciazione Motoclub Tolentino che orgaRegione si propone di stanziare con nizza la manifestazione motociclistica delibera n.92 del 19 marzo 2019, da non agonistica e non competitiva departe del comune la somma di 10mila nominata “TT Tolentino Trophy” il 30 e euro. 31 marzo a Tolentino. Oltre al patrocinio sono stati concessi l’autorizzazioLa Giunta municipale con atto n.89 ne per la sosta con ristoro al Castello ha approvato il progetto esecutivo dei della Rancia e la partenza dei mezzi lavori di “messa in sicurezza delle stra- da piazza della Libertà, previ accordi de: contrada Troiano, contrada San con il comando di Polizia locale e con Rocco e contrada Sant’Andrea” redat- l’Ufficio tecnico comunale per la dispoto da Katiuscia Faraoni e da Silvia Ilari, nibilità delle transenne. ammontante ad un importo complessivo di 99 mila euro. L’Amministrazione comunale con deLa delibera è stata adottata a segui- libera n.83 ha adottato la variante al to della comunicazione del Ministero Piano particolareggiato di contrada dell’interno – Dipartimento per gli affari Pace – C3. Il vigente Piano regolatore interni e territoriali direzione centrale generale in adeguamento al Ppar, apdella Finanza locale che ha assegnato provato con delibera della Giunta della al comune contributi destinati alla rea- Regione Marche n.33 del 9 gennaio lizzazione di investimenti per la messa 1995, individua ad est del centro stoin sicurezza di scuole, strade, edifici rico, un’area classificata come “Zona pubblici e patrimonio comunale per il C3 – Aree miste per residenza, servizi 2019. pubblici di tipo urbano e terziario avanTali strade presentano numerose di- zato”. sconnessioni dovute principalmente Questa area trova attuazione attraverall’usura e al transito di mezzi pesanti, so la redazione di uno specifico piano essendo tratti viari a servizio di abita- particolareggiato di iniziativa pubblica. zioni in zona agricola. A distanza di diversi anni dall’approL’intervento in questione sarà finalizza- vazione del piano risulta ad oggi non to al ripristino delle porzioni più degra- completamente attuato, fatta ecceziodate di ciascuna strada e consisterà in ne per il comparto C1, avendo subicontrada Troiano nella nuova stesura to negli anni scorsi un rallentamento della pavimentazione mediante tratta- dovuto soprattutto alla pesante crisi mento di impregnazione con emulsio- economica che ha investito il nostro ne bituminosa in tre mani, in contrada Paese. San Rocco e contrada Sant’Andrea Il territorio comunale è stato colpito nel rifacimento del manto stradale in da terremoti che hanno danneggiato conglomerato bituminoso tipo binder una larga parte del patrimonio edilizio chiuso. esistente ed il processo di ricostruzione impatta sulle precedenti previsioni Con l’atto n.87 si delibera la conces- urbanistiche ed in particolare su quelle sione di contributi alle famiglie per del Piano Pace. Quindi oggi è necesl’acquisto della prima casa, cosiddetti sario procedere ad una rivisitazione ed buoni casa, previsti dal Piano regio- all’adeguamento dell’impianto urbanale di edilizia residenziale triennio nistico del Piano particolareggiato in 2014/2016. contrada Pace per far fronte alle esiI fondi disponibili in ambito regionale genze che si sono manifestate a seammontano a 2milioni di euro e ver- guito degli eventi sismici. ranno utilizzati per la concessione di L’adeguamento riguarda sia il sistema 80 buoni casa da 25mila euro ciascu- delle infrastrutture che la compagine no. residenziale ed extra ed è principal-

mente finalizzato a soddisfare le necessità legate alla realizzazione del nuovo campus scolastico, a servizio degli istituti cittadini per l’istruzione secondaria, ed alla costruzione delle abitazioni sostitutive delle Soluzioni abitative di emergenza, sae. Pertanto sono state approvate alcune modifiche che riguardano: perimetro e volumetria assegnata ad alcuni ambiti; individuazione delle aree dove sorgeranno gli Istituti per le scuole superiori con l’inserimento all’interno del sistema delle strutture extra-residenziali della destinazione “Us6 - Strutture per l’istruzione superiore”; individuazione delle aree ed assegnazione di volumetria all’ambito n.13, dove saranno localizzati gli interventi Erap sostitutivi delle Soluzioni abitative di emergenza – sae; trasferimenti volumetrici tra il comparto C2 ed il C1 secondo le previsioni della delibera di giunta n.209 del 28 febbraio 2018 e successive modifiche e aggiornamenti; rimodulazione delle aree per le opere di urbanizzazione; aggiornamento e revisione delle norme tecniche di attuazione; specificazione che la viabilità e i sottoservizi interni agli ambiti sono principalmente da considerarsi ad attuazione e gestione privata; modifica della percentuale di insediamento delle volumetrie residenziali ridefinite pari a 50,87% e delle volumetrie extra-residenziali ridefinite pari a 49,13%.

A metà dello scorso anno il Consiglio comunale ha approvato le risultanze dello Studio di microzonazione sismica di livello 3° del Comune di Tolentino con il quale è stata individuata una “Zona di attenzione” che si sviluppa a ridosso dell’area urbana di viale Trento e Triste e, non risultando individuata nella carta geomorfologica a corredo degli studi per l’adeguamento del Prg (2009), né negli studi di livello 1 del 2013, né nel Pai recentemente aggiornato, solo attraverso ulteriori studi di approfondimento del fenomeno di dissesto gravitativo si può capire se ed in quale misura ci siano movimenti franosi e quant’altro possa pregiudicare la sicurezza dell’abitato della zona. Per effettuare ulteriori studi di approfondimento del fenomeno di dissesto gravitativo al fine di capire se e in quale misura ci siano movimenti franosi e quant’altro possa pregiudicare la sicurezza dell’abitato della zona si è stabilito di stipulare apposita convenzione con il Dipartimento di scienze e ingegneria della materia, dell’ambiente e urbanistica dell’Università politecnica delle Marche per l’affidamento dell’incarico di consulenza specialistica e assistenza alle indagini per la valutazione delle condizioni di stabilità della zona urbanizzata Trento – Trieste. Il Dipartimento si occuperà di fornire assistenza e collaborazione allo svolgimento della campagna geognostica, comprendenti sondaggi, prove sperimentali in sito ed in laboratorio, monitoraggio del sito di interesse; interpretazione dei dati geotecnici e dei risultati del monitoraggio al fine della valutazione delle condizioni di stabilità del versante oggetto della presente convenzione; sviluppo di analisi di stabilità e di analisi del comportamento del versante in relazione alle possibili interazioni con i fabbricati e le costruzioni presenti; individuazione delle caratteristiche generali di opere ed interventi che saranno giudicati necessari alla stabilizzazione del versante. Attualmente sono stati terminati i sondaggi geologici nella zona interessata da parte della ditta affidataria e sono in corso il monitoraggio degli strumenti posizionati, inclinometri e piezometri, e l’esecuzione delle prove di laboratorio sui provini di terreno. Quindi è necessario completare l’attività di indagine con quelle di natura topografica e interferometrica con l’uso di rilievi radar di tipo satellitare, ciascuna da affidare a ditte specializzate, oltre alla necessità di avvalersi di una consulenza di carattere geologico per lo sviluppo di uno studio geomorfologico dell’area oggetto di analisi.

La Giunta con atto n.81 dell’11 marzo 2019 ha approvato il verbale di somma urgenza per le opere di pronto intervento per l’immobile d’angolo tra via Zampeschi, Mestica e San Catervo e la perizia di spesa predisposta dai tecnici comunali ammontante ad un importo complessivo di 7.085,17 euro al netto dello sconto applicato del 20% sul computo effettuato con prezzario del cratere. L’immobile, già danneggiato a seguito del sisma di agosto e ottobre 2016 e parzialmente inagibile, con il protrarsi degli eventi sismici e atmosferici intensi ha riportato l’aggravamento dei danni esistenti comportando pericolo di crollo su pubblica via. In seguito alla caduta di parti di intonaco dai prospetti dell’edificio è stato effettuato un ulteriore sopralluogo dei tecnici comunali, da cui è emersa una situazione di pericolo causata in generale da porzioni di materiale in caduta dall’alto. Le lesioni accertate necessitano di opere provvisionali poiché potrebbero ulteriormente aggravarsi creando pericolo per la pubblica incolumità e tenuto conto della necessità di ripristinare nel più breve tempo possibile la funzionalità completa dell’infrastruttura interessata, si rende neces- L’Amministrazione comunale ha presario intervenire con somma urgenza. so atto della necessità di procedere urgentemente all’ampliamento della La Giunta municipale con atto n.73 ha convenzione tra il comune e il diparritenuto opportuno di procedere alla timento per l’espletamento dell’incarimodifica della convenzione con il Di- co di carattere geologico necessari al partimento di scienze e ingegneria del- completamento della consulenza spela materia, dell’ambiente e urbanistica cialistica per lo studio geomorfologico. dell’Università politecnica delle Mar- E’ stato ritenuto quindi necessario che, per l’incarico dell’espletamento di procedere alla valutazione altamente una consulenza specialistica di carat- qualificata delle condizioni di stabilità tere geologico, andando a riformulare di parte del versante sito in contrada la convenzione stipulata tra il comune San Giovanni che sovrasta la zona urdi Tolentino e il dipartimento stesso; banizzata attraversata da viale Trento affidare l’indagine di tipo satellitare a e Trieste, mediante le ulteriori attività un tecnico specialista del settore del di indagine sopra descritte, considerarilievo radar con metodologia Dinsar to che l’intero obiettivo, costituente il e Lidar; conferire l’incarico di eseguire presupposto di qualsiasi intervento di il monitoraggio planimetrico median- ricostruzione nella zona interessata, te specifici rilievi topografici, secondo deve essere perseguito attraverso il quanto indicato dal dipartimento a al- supporto di una consulenza specialistitra ditta o professionista specialista. ca in grado di fornire risultati altamenSi prevede una spesa totale di 44mila te attendibili in termini professionali e euro. scientifici.


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I LAVORI POSSONO RIPARTIRE NEL COMPLESSO DI SAN NICOLA Si va avanti con la messa in sicurezza al complesso monumentale di San Nicola di Tolentino. Revocata, nel giro di due settimane, l’interdittiva emessa dalla Prefettura di Caserta nei confronti dell’impresa che stava effettuando i lavori nel complesso, si procede con l’intervento nel convento della comunità degli agostiniani. «Con la revoca dell’interdittiva – spiega Gianfranco Ruffini, direttore dei lavori - si andrà avanti con la stessa impresa per il completamento della messa in sicurezza del complesso di San Nicola. La ditta in questione, aggiudicatrice dell’appalto nei mesi scorsi, ha già realizzato l’intervento di messa in sicurezza della Basilica che ha così permesso la riapertura della stessa, avvenuta lo scorso 16 dicembre con tanto di cerimonia. Abbiamo provveduto poi a fare la contabilità e a pagare l’impresa. Ora sto predisponendo una varante ai lavori legata alla messa in sicurezza dei percorsi interni del convento per rendere più agevole l’attività della comunità

agostiniana. L’importo di tale intervento è di circa 125mila euro. A questo punto sarà la medesima impresa ad effettuare i lavori. Non servirà quindi effettuare, visto che c’è stata la revoca dell’interdittiva, un nuovo bando per la variante o l’affidamento diretto, dato che l’importo dei lavori è sotto ai 150mila euro. A questo punto con la stessa impresa edile l’intervento può iniziare prima». I lavori di messa in sicurezza effettuati dall’impresa in meno di un mese, tra novembre e dicembre scorsi, hanno consentito di rendere nuovamente fruibile la chiesa per le funzioni eucaristiche. La basilica è stata riaperta prima di Natale dopo un controllo accurato del soffitto a cassettoni ed il montaggio di una rete di protezione, della navata centrale, della cappella delle Sante Braccia dove è stato sistemato il corpo di San Nicola e del Cappellone trecentesco i cui preziosi affreschi sono in parte visibili. E’ stata, infatti, rimossa l’impalcatura più bassa che consente la visione della fascia che narra la

vita e i miracoli di San Nicola. «Per quanto concerne i lavori di recupero del complesso monumentale – aggiunge Gianfranco Ruffini - si procederà a breve per indire la gara in modo da individuare il professionista che redigerà il progetto per un importo dei lavori pari a 3.700.000 euro.

L’intervento riguarderà i reparti legati all’esercizio del culto, la Basilica, il Cappellone, la sacrestia, la Cappella delle Sante braccia ed eventualmente la cripta. Nel frattempo si stanno reperendo finanziamenti pari a 4.500.000 euro per il recupero della parte del convento».


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IL PD TOLENTINO SI RINNOVA ANGELA CIARLANTINI È IL NUOVO SEGRETARIO Dopo l’inaugurazione della nuova sede in Via Pace, il Partito Democratico di Tolentino ha rinnovato i sui vertici locali eleggendo Angela Ciarlantini nuovo segretario del Circolo locale. A lei il compito di guidare il Partito attraverso le elezioni europee del 2019, quelle regionali del 2021 ed infine verso le elezioni amministrative cittadine del 2022 (o forse prima visto l’evidente sgretolamento dell’attuale maggioranza). Il Sindaco Pezzanesi e la sua Giunta monca hanno chiaramente dimostrato la loro evidente incapacità ad amministrare la Città di Tolentino, specialmente in una fase così delicata come quella della ricostruzione postsisma. L’aria è decisamente cambiata, le critiche a Pezzanesi sono (giustamente) sempre più frequenti e provenienti da più parti. Il susseguirsi di grossolani errori di valutazione, di incomprensibili decisioni tra le quali spicca la decisione di delocalizzare in periferia la scuola Don Bosco (il PD ha aderito alla raccolta firme promossa da

molte Associazioni civiche e da diversi movimenti politici con l’obiettivo di evitare la delocalizzazione della scuola Don Bosco verso le aree periferiche della città), ma soprattutto l’assoluta assenza di una visione organica del futuro della città da parte di Pezzanesi & Co. stanno facendo sprofondare Tolentino in una crisi senza precedenti. Lo sfaldamento della maggioranza con l’allontanamento coatto degli Assessori Pupo e Massi da parte del Sindaco hanno ulteriormente estremizzato le posizioni dell’attuale Giunta che perde la sua parte più moderata. Per queste ragioni occorre quanto prima creare una reale alternativa al Governo di Tolentino che riesca finalmente a far ripartire il motore della città, oggi tristemente ingolfato. Durante la seduta per la nomina del nuovo Segretario sono stati anche decisi gli obiettivi che il Partito Democratico intende perseguire nell’immediato futuro: 1. Superare la politica di autosufficienza del partito democratico per costruire una coalizione ampia aperta

al contributo di tutte le liste civiche della città e delle forze politiche che condivideranno le idee, i principi ed i valori interni al partito; 2. Aprire le porte del partito a nuove energie, nuove esperienze ricercando il contributo di tutti coloro che

amano la nostra città, aprendosi soprattutto ai giovani che per troppo tempo sono stati lasciati ai margini della politica cittadina; 3. Costruire con più coraggio una opposizione progettuale al mal governo cittadino di questi ultimi anni.


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L’ISTITUTO DON BOSCO DEVE RIMANERE NEL CENTRO STORICO Una raccolta firme per mantenere il Villaggio scolastico Don Bosco nel centro è l’iniziativa che si sta avviando in questi giorni a Tolentino. Siamo fermamente convinti che dare la parola ai cittadini sia il modo migliore per fermare ciò che si sta decidendo nelle segrete stanze dell’Amministrazione comunale. Non da ora abbiamo manifestato la nostra contrarietà alla delocalizzazione delle scuole auspicando soluzioni che garantissero la sicurezza assoluta degli studenti senza snaturare il tessuto sociale cittadino. Quindi, coerentemente con le nostre convinzioni, il MoVimento 5 Stelle Tolentino, insieme alle associazioni culturali e di categoria e ad altre forze politiche, promuove la raccolta firme. Chiunque voglia aderire è il benvenuto: questa non è una battaglia politica, è una battaglia di civiltà. Il centro storico non è solo una definizione urbana, è una comunità che vive di interazioni. È un sistema che funziona se i suoi organi collaborano e la scuola è un organo che svolge un ruolo centrale, soprattutto in questa fase difficile in cui la città sta cercando di riprendersi dal

terremoto del 2016. Gli spazi esistono solo se ci sono gli uomini. E noi non vogliamo che il nostro centro storico si riduca ad una scenografia teatrale che, chiuse le attività, si svuota e si degrada. Vogliamo che sia di coloro che ci vivono, non solo di coloro che lo usano. L’intento è quello di avviare un confronto costruttivo e sano tra l’Amministrazione e i cittadini e per questo vi esortiamo a firmare la petizione. È in ballo l’idea di futuro: tra qualche anno ci guarderemo indietro e non vorremmo trovarci a renderci conto di aver fatto un errore troppo grande per potervi porre rimedio. Contiamo sul vo- “DON BOSCO” NEL CENTRO STORICO. stro aiuto. Vi terremo aggiornati sulle modalità e sugli eventi per firmare. Si chiede al Sindaco di Tolentino di utilizzare i fondi assegnaNoi non vogliamo arrenderci ti al comune di Tolentino, così all’arroganza di chi vuole deci- come indicato al rigo 52 ed al dere da solo! “L’istruzione ali- rigo 53, allegato 1 dell’ordinanmenta il dubbio è la curiosità: za n.56 del 10 maggio 2018 deve essere di tutti, come vuo- “Approvazione del secondo le la Costituzione, in modo che programma degli interventi di ridalla scuola escano cittadini, costruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche nei non sudditi. Una scuola autoritaria prepara a territori delle Regioni Abruzzo, una società autoritaria.” [Daniele Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici veriLuttazzi] ficatisi a far data dal 24 agosto Il testo integrale della petizione: 2016. (..)”, per la ricostruzione e/o l’adeguamento sismico deRACCOLTA FIRME PER IL gli edifici scolastici della scuola MANTENIMENTO DELL’I.C. primaria e secondaria di primo

grado “Don Bosco” (Villaggio Scolastico). Ove eventualmente se ne manifestasse l’impossibilità tecnica nei siti attuali, a salvaguardia della sicurezza degli alunni e del personale scolastico delle scuole suddette, con la garanzia di mantenere lo stesso numero di classi per ogni ordine di scuola attualmente esistenti nelle due sedi, si chiede di utilizzare gli stessi per la costruzione di nuovi edifici scolastici sempre all’interno del centro storico del Comune di Tolentino che permettano di non delocalizzare alcuni plessi mantenendo l’organizzazione scolastica attuale che vede la scuola elementare e la scuola media in centro storico.


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Antonio Trombetta: persone e ambiente come risorse da rispettare

Sessantatre anni, consigliere delegato all’ambiente e al decoro urbano, eletto nella Lista “Tolentino nel cuore”, pensionato e nonno. Un pensionato che continua a lavorare, in modo compatibile con gli altri impegni assunti. La sua parrucchieria ha segnato periodi e storie di Tolentino. E con essa la scelta di farla crescere nel centro storico, dove è sempre rimasta.

possibilità di apprendere. Tutte le conversazioni e gli scambi di opinioni sono diventati bagaglio personale importantissimo». 49 anni di attività e la curiosità per tematiche che non conosceva o esperienze dalle quali poteva trarre insegnamenti importanti. La chiave dei suoi successi professionali è stata l’impegno. Racconta di quegli anni in cui la saracinesca non si abbassava quasi mai, ore su ore di lavoro. Sempre con la stessa energia e sempre con la consapevolezza che è necessario vivere al meglio ogni momento.

«Ho iniziato a lavorare a 9 anni, andavo a bottega, come si usava dire. Di scelte non ce n’erano poi tante e la mia famiglia era composta da dieci persone, compresi i miei genitori. L’idea di indirizzarmi verso il barbiere fu di mia madre, e posso considerarla, ad oggi, una vera fiamma di luce. E’ un lavoro che amo e che ho amato tanto, un percorso di crescita prima personale e poi professionale. Fino a metà anni ’80 ho lavorato come parrucchiere per uomini, poi, frequentando corsi a Bologna e Milano, mi sono specializzato e ho conseguito l’attestato di parrucchiere uomo/donna. Ho soltanto la terza media e la mia vera scuola è stata l’attività».

«La modestia e l’umiltà sono le qualità che dovrebbero essere curate. Essere umili non significa valere di meno ma avere la capacità di riconoscere i propri limiti, che riguardino un’informazione o un compito. Solo dalla consapevolezza può avviarsi il miglioramento». Intollerante verso la maleducazione e la disinformazione, non ama i compromessi e preferisce anche dialoghi accesi pur di affrontare la verità o la realtà dei fatti. «C’è sempre un limite al confronto, dettato dall’argomento di discussione e dal rispetto della persona. Di sicuro non permetto intrusioni sulla vita personale e familiare».

Un lavoro, quello del parrucchiere, che permette di entrare a contatto con tante persone, diverse tra loro per estrazione sociale, posizione lavorativa e esigenze. «Ho avuto clienti di un certo spessore e in loro ho sempre visto la

E’ la cultura del rispetto quella di cui parla Antonio. Rispetto della persona e rispetto dell’ambiente come luogo in cui viviamo e che lasceremo in eredità. Nessuno vorrebbe vivere in una casa sudicia o dormire in un letto sporco e sono gesti piccoli

COMUNICARE di Solidea Vitali

e semplici quelli che possono fare la differenza. Dalla raccolta differenziata dei rifiuti, al non gettare mozziconi di sigaretta a terra o cartacce o resti di bevute, è da tutto questo che la comunità può trarre vantaggio, in termini economici, estetici e civili. Sono queste le battaglie che Antonio porta avanti con campagne di sensibilizzazione, quando possibile, e con la stretta collaborazione del Cosmari e associazioni che tutelano e promuovono l’ambiente. Sono tematiche che gli appartengono fin da piccolo e che riemergono anche nel suo essere Istruttore di arrampicata sportiva e trekking. «La montagna è un grande esempio per capire la bellezza della natura e, allo stesso tempo, la sua forza. Guai a sfidarla. Si rischia tanto. Bisogna essere preparati, attrezzati, pazienti e privi di smanie di protagonismo». Antonio è veloce nel ritmo del discorso e nei ricordi che riemergono spontaneamente. Sono tanti, legati al territorio, all’ambiente e alle relazioni familiari. Racconta degli anni ’60, del padre ferroviere e della casa nel casello; di acqua gelida che seccava le mani, del carbone regalato dal capo macchinista e del pane e cioccolata ogni due mesi; della vita in cui non si poteva sprecare niente e dei pantaloni del padre tagliati e ricuciti dalla mamma per farne vestiti per i figli. Della dignità con cui si facevano sacrifici e si rispettava ciò che si aveva, anche quel poco. La famiglia è al centro dei valori di Antonio, sua moglie Marisa, i loro due figli Eleonora e Luca. E i nipoti.

LAVORI AL LAGO DELLE GRAZIE Avviati i lavori di bonifica e sfangamento del lago delle Grazie. I lavori consistono nella rimozione del fango per risolvere il problema della bonifica e messa in sicurezza del lago che da molti anni attende uno svuotamento e soprattutto la conseguente rimozione dei fanghi e detriti che sono stati depositati dal fiume Chienti. L’intervento consente di garantire la piena sicurezza a tutto il bacino e al territorio di riferimento, permettendo anche una migliore funzionalità degli impianti di produzione di energia elettrica gestiti dall’Assm e anche una più adeguata fruizione di tutti gli spazi per fini ambientali, turistici, ludici, di svago e sportivi, connessi alla pesca sportiva. Non meno importante è anche la fruizione, in caso di emergenza, dell’utilizzo delle acque del lago, opportunamente depurate, per uso potabile e per irrigare i campi e le colture. Lo sfangamento dell’invaso serve ad evitare possibili rischi futuri e in particolare consente il ripristino dell’efficienza degli scarichi di

fondo, il recupero della capacità di laminazione in eventi di piena, la diminuzione dell’erosione a valle del corpo diga e la messa in sicurezza della valle del Chienti. Il progetto è stato redatto dal Consorzio di bonifica delle Marche ed ha preso spunto dalle direttive del piano di gestione dell’invaso che deve assicurare il mantenimento della capacità utile, con la rimozione dei sedimenti accumulati, l’individuazione di siti idonei per lo stoccaggio definitivo dei sedimenti, proprio perché il lago delle Grazie rientra nelle dighe a rischio di ostruzione degli organi di scarico. L’importo dei lavori è di circa 2milioni di euro. «E’ una grande soddisfazione – spiega il sindaco Giuseppe Pezzanesi – portare avanti questo intervento perché inizia un procedimento che non sarà breve e dobbiamo fare in modo che non finisca con i lavori attuali. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è vuotare completamente nel corso degli anni il lago perché vogliano rilanciare tutta quell’area a livello turistico, pro-

duttivo e di sicurezza. I lavori ora consentiranno nel togliere quei metri cubi di terra vicino alla diga per liberare gli scarichi di fondo, portare con gli abbancamenti il campo di calcio a livello della strada con l’apposito abbellimento. Mi sto poi adoperando per an-

«Sono orgoglioso e grato alla mia famiglia, amo i miei figli in modo assoluto, mi commuovo nel pensare ai miei nipotini e dedichiamo loro tutto il tempo necessario». E’ forte e trasparente la sua sensibilità verso la famiglia. La figlia, più estroversa, gli scriveva lettere in cui si raccontava, e lui le conserva gelosamente; il figlio gli chiede consigli su scelte importanti. «E’ il mio confidente, non mi giudica mai nonostante la mia testardaggine», mi confida sua figlia Eleonora via whatsapp. E Luca: «Vorrei dirgli che è un padre esemplare e cercherò di trasmettere i suoi insegnamenti ai miei figli». Che lo amiamo lo sa già, dichiarano all’unisono. “La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente.” Albert Camus di Carla Passacantando

dare avanti, per attuare tutti quei progetti che servono per rilanciare quell’area, per farla diventare splendida come un tempo o forse meglio, tenendo conto di quello che i residenti e la città si aspettano in quella zona. Ci sono degli obiettivi molto importanti da raggiungere».


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SORELLA ACQUA Verso Sera dott.Franco Belluigi

Nella nostra rubrica “Verso sera” abbiamo parlato già dell’acqua, di questo elemento vitale per la vita dell’uomo ed in modo particolare della persona anziana per la riduzione funzionale dei suoi apparati in generale. Ribadire alcuni concetti può essere utile. Fatta questa breve premessa vediamo perché l’acqua è cosi importante per la vita dell’uomo. Alla base di tutto c’è il fatto che” la quantità dell’acqua presente nell’organismo non può discostarsi di molto da quella che è la quota fisiologica e che si aggira intorno al 70% di tutto il corpo”. Facendo “alla buona” due conti è necessario che i liquidi che si perdono (urine, sudorazione ecc.) debbono essere integrati sempre, perché alla base di tutto ci deve essere un equilibrio stabile fra i liquidi intracellulari e quelli presenti negli interstizi. Altro fatto importante è rappresentato dalla presenza nei liquidi degli elettroliti, elementi importanti per la vita della cellula, i cui valori non possono discostarsi dalla norma. L’acqua viene introdotta nell’organismo per via orale attraverso i liquidi, i solidi, a seconda della necessità, scandita dalla sensazione di sete per compensare la perdita di liquidi attraverso l’emuntorio renale, (l’urina) le feci, la sudorazione, la perspiratio insensibilis, la ventilazione polmonare. Si consideri che nelle 42 ore la per-

sona in condizioni di riposo perde 500 ml di liquidi. Ribadisco” in condizioni di riposo” Questo è vero quando uno vive la normalità, ma in alcune situazioni di malattia e nella fase avanzata della vita, soprattutto in momenti di precarietà quando gli equilibri sono ormai labili, è possibile che i liquidi persi possano non essere reintegrati, venendosi a creare situazioni patologiche anche serie. Soprattutto nell’anziano questo si verifica quando è confuso, quando è febbricitante, quando è in terapia con diuretici, con psicofarmaci, e di conseguenza si va incontro alla sindrome da disidratazione che si caratterizza con disorientamento tempero-spaziale, eccitazione psicomotoria, inappetenza, nausea e vomito, crampi muscolari, astenia, sonnolenza fino al coma profondo. Considerando che la suddetta sindrome si può verificare con una certa frequenza soprattutto con l’uso di alcuni farmaci, in modo particolare con purganti e lassativi, farmaci usati con una certa leggerezza dalle persone anziane, sarebbe quindi opportuno ridurre la loro assunzione allo stretto necessario e sempre con il consiglio del proprio medico. Dico questo ai miei coetanei perché molto spesso si fa ricorso a farmaci auto prescritti e utilizzati con un certo accanimento. Nella sindrome da disidratazione si può incorrere, oltre che per alcune patologie, anche per una inadeguata risposta alla necessità di bere, determinata da alcune circostanze che fanno perdere liquidi in abbondanza come il caldo eccessivo, gli

ambienti poco aerati, l’uso di vestiario inadeguato. Un altro elemento da prendere in considerazione è la riottosità dell’anziano a bere di sera, magari prima di andare a letto. Il tutto è riconducibile al motivo che, per ridotta funzionalità di alcuni organi, l’anziano è costretto ad alzarsi più volte durante la notte. Non entro nei particolari dei sintomi provocati dalla sindrome da disidratazione, perché in questa sede non ci compete; voglio invece attirare l’attenzione di tutti noi anziani su poche basilari regole per mantenere un buono equilibrio idrico: a) Soddisfare sempre la sensazione di sete. b) Non temere di alzarsi più volte la notte. c) Saperci sempre vestire in relazione alla temperatura esterna. d) E’ meglio sempre abbondare nel bere. Ogni tipo di liquido può soddisfare la necessita ed an-

che il piacere di bere. Mi riferisco al the, al caffè lungo, alle tisane, alle varie bibite permesse (se si è diabetico non si possono bere bibite zuccherate) ed alla frutta fresca. e) Valutare la quantità di liquidi che espelliamo con le urine, con le feci unitamente a quella quantità che fisiologicamente perdiamo. f) Controllare ogni tanto il peso corporeo. Quello che abbiamo detto su “sorella acqua” vale in modo particolare quando siamo in salute perché le varie forme di disidratazione legate alle tante malattie dell’anziano vanno affrontate in altra sede. Stavo per chiudere questa mia chiacchierata quando mi è giunta una voce molto garbata che mi ha sussurrato «perché un poco di fratel vino non ci starebbe bene per soddisfare la necessità di bere? In fondo con l’acqua sono parenti». Dategli torto!

Il Coro Polifonico “Città di Tolentino” proporrà martedì 30 aprile 2019 alle ore 21.15 presso la Basilica di S.Nicola il REQUIEM FOR THE LIVING per Soli, Coro e Orchestra di D. Forrest. Questo evento vuole sottolineare proprio l’importanza della Basilica di S. Nicola, danneggiata dal sisma del 2016 e riaperta nel dicembre scorso. Un monumento il cui elevato valore artistico era stato messo in evidenza anche dal volume S. Nicola Remade, dedicato in particolare al Cappellone di scuola giottesca,ideato da Alberto Marcelletti e realizzato da Maurizio Galimberti, uno dei più noti fotografi italiani. L’organico con cui quest’opera viene proposta coinvolgerà complessivamente circa 160 esecutori tra Solisti,Coro e Orchestra.Gli altri eventi programmati dal Coro nella Basilica si svolgeranno: 7 GIUGNO A. Part Berliner Messe per Coro e Organo. 12 SETTEMBRE J.M. Haydn, Missa Sancti Nicolai Tolentini per Soli, Coro e Orchestra. Il Coro ha inoltre in programma nei prossimi mesi concerti con programmi diversi a Perugia, Ancona, Assisi, Gubbio, Norcia, Verona, Argostoli e Lixouri (Cefalonia-Grecia). Il concerto del 30 aprile nella Basilica di S. Nicola avrà ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Sarà possibile prenotare e ritirare i biglietti (max. 2 a persona) presso il Teatro Don Bosco il lunedi, mercoledì e venerdì dalle ore 18 alle 20 a partire dal giorno 8 aprile.


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Choc a Tolentino per la morte di Licia Grilli Cicilioni Choc a Tolentino per la morte di Licia Grilli Cicilioni, madre di cinque bambini. La donna il prossimo 16 novembre avrebbe compiuto 38 anni. Il cuore della giovane ha smesso di battere all’ospedale civile di Macerata, dove era stata trasportata per le gravissime fratture riportate nell’incidente in auto, in superstrada. La trentasettenne, originaria di Tolentino, aveva vissuto per parecchio tempo a Corridonia e per qualche mese in Calabria. La donna era mamma di cinque bellissimi bambini che adorava. Aveva frequentato il liceo classico a Tolentino, prima di andare in Calabria per sei mesi aveva fatto la cameriera al Rewind, poi si era trasferita nel territorio calabrese per fare lo stesso mestiere ed ora lavorava in un locale di Civitanova Marche. Sconvolto il papà della trentasettenne, il dermatologo Elio Grilli Cicilioni, originario di Mogliano, molto conosciuto e stimato in città per aver diretto per anni l’ambulatorio di Dermatologia dell’ospedale di Tolentino “Santissimo Salvatore” e quello di San Severino Marche. Straziata dal dolore la mamma della donna, di origini umbre, che è stata docente all’Università di Perugia. I genitori di Licia vivono in viale della Repubblica di Tolentino. Oltre ai cinque figli, al papà, la mamma, Licia lascia due sorelle e tanto vuoto nel cuore di chi la conosceva. Ciao Licia.

40 ANNI FA ANDAVAMO IN 1° ELEMENTARE Gli alunni della classe 1° C Istituto Don Bosco, anno 1979, si sono ritrovati presso il Ristorante Chiaroscuro, per una cena con la loro amatissima Maestra Anna Acomordali. E’ stata una piacevole e allegra serata ricca di emozioni e ricordi.

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