MPN novembre 2007

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anno I n°7 - novembre 2007

PRESS-NEWS

Traversa Brodolini, 11 TOLENTINO

Traversa Brodolini, 11 TOLENTINO

Saverio Marconi, il re del musical: “Tolentino è nel mio DNA”

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averio Marconi e la città di Tolentino: un rapporto che ha radici profonde e parte da lontano. Abbiamo incontrato quello che è indiscutibilmente il "re" del musical italiano per farci raccontare proprio da dove nasce il suo rapporto con Tolentino. “Mio cugino fece una ricerca e scoprì che la nostra famiglia, la famiglia di mia madre venne a Tolentino nel 1200 al seguito di un condottiero. Infatti la parola “bezzi”, perchè mia madre si chiamava Bezzi, credo che in veneto voglia dire soldi, e questa è un pò una leggenda. La storia vera è che qui viveva mia nonna, qui è nata mia madre, mio nonno, che non ho conosciuto perchè è morto quando mia madre aveva undici anni, era un direttore d’orchestra e compositore. Ha vissuto a Bologna e molto a Roma. Mia nonna mi raccontava sempre di lui, di quando dirigeva le opere qui al Vaccaj, quando portava i cantanti e mi è un pò entrato nel cuore e nei sogni. Poi c’è un’altra cosa un pò strana che non ho mai raccontato, che Luigi Mari era un grande animatore del teatro, della vita culturale della città di Tolentino. Io avevo diciotto anni

e una gran voglia di fare teatro. Allora gli chiesi se potevo venire qui a lavorare nel teatro e lui mi disse che qui non era il caso, non c'era niente. Però era il mio sogno. Poi la mia storia mi ha portato a Tolentino: tutte le estati venivo per San Nicola, quindici giorni di vacanza perchè allora la scuola cominciava a ottobre. Ho cominciato a fare la professione e non sono più venuto se non di passaggio. I miei genitori invece venivano spesso e conoscevano Goffredo Teodori. In quel periodo facevo film e feci uno spettacolo al festival di Spoleto. Teodori chiese ai miei genitori se mi poteva incontrare e il sindaco e l'assessore di allora mi proposero di fare qualcosa a Tolentino. Io proposi di fare dei piccoli corsi di teatro: io non avevo molto tempo, quindi vennero Michele Renzulli, Marina Garroni e Giovanni Lombardo Radice. Io seguii soltanto un corso di super8. Poi cambiò l’Amministrazione e la scuola prese il via. Era il 1979: tutto funzionava e andava bene. Nacque così, un pò per volta, la Compagnia della Rancia. segue a pagina 1

Scarcerazioni facili: una piaga anche nel nostro territorio di Roberto Scorcella

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sommario: News Attualità Sport & Cultura Posta Numeri Utili

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multiradio@multiradio.it

Rapinano una banca puntando un taglierino sotto la gola della cassiera e si fanno dodici giorni di carcere. Uccide il rivale in amore a coltellate, gli dà fuoco mentre, probabilmente, è ancora vivo, e resta dietro le sbarre meno di un anno. Sono solo i casi più eclatanti, risolti dai carabinieri della Compagnia di Tolentino, e a noi maggiormente vicini di una giustizia che non funziona. Di una giustizia che non solo sfiducia il cittadino ma delegittima il lavoro delle

forze dell'ordine, impotenti di fronte a tanto scempio. La durata media delle condanne è ben distante dalle massime punizioni previste dal codice per quei reati. I dati sono sconfortanti, per risolvere il problema delle carceri sovraffolate si é ricorsi all'indulto: ma oggi le carceri sono di nuovo piene e il problema si pone tale e quale. Scrive Marco Travaglio “Non esistono scarcerazioni facili o difficili. Esistono scarcerazioni legali o illegali, ma di solito si tratta di scarcerazioni legali, visto che di solito i giudici la legge

la conoscono. E la applicano. Bisognerebbe vedere chi la legge l’ha fatta. E perché. Nel ‘95 destra e sinistra votarono unanimi la legge «manette difficili», che rendeva più complicata la custodia cautelare. Nel ‘99 destra e sinistra votarono unanimi la SimeoneSaraceni, che rendeva ancor più problematico arrestare i condannati definitivi. Il Parlamento, da una decina d’anni, passa il suo tempo a scavare gallerie e cunicoli per gli amici degli amici”. E in quei cunicoli, purtroppo, si infilano un pò tutti.

Anno I n. 7 - Novembre 2007 - spedizione A. P. Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Progetto grafico: K-Brush Tolentino - Stampa: Tipografia San Giuseppe


attualità Saverio Marconi, il re del musical: “Tolentino è nel mio DNA”

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oi, dal 1983 al 1988, è stato il momento del musical. Prima “La piccola bottega degli orrori”, poi “A chorus line” che ebbe un grandissimo successo e che sdoganò definitivamente il musical in Italia. Ne abbiamo fatti tanti e eccoci qua, ancora oggi a lavorare. L’altra cosa particolare è che io ero ospite qui a Tolentino, in via Lucatelli, nella casa di mia madre, che oggi è stata venduta e al suo posto c’è una pizzeria (sorride amaramente, n.d.r.): proprio sopra l'ingresso della pizzeria c’era la stanza di mia nonna. Quasi non ci vorrei più passare lì davanti... Un giorno decisi di prendere un’altra casa fuori dal centro, in campagna. Trovai una casa in affitto e una mattina, questa cosa me la ricorderò per sempre, ho aperto le finestre e ho capito che questa era la mia terra. Si capisce perchè non ho avuto mai una patria. Sono nato a Roma da madre marchigiana e padre romano, ho vissuto a Milano, Roma, Firenze, Varese, Piacenza, Venezia... Mio padre era militare, quindi ho girato molto prendendo ogni volta l'accento del posto dove andavo. Non avevo un’identità mia. Qui ho capito di essere a casa. Credo ci sia qualcosa nel dna. C’è qualcosa di particolare perchè, per chi fa il nostro lavoro,

Segue da pagina 1

esistono Milano e Roma, non esistono altre città. La meraviglia che c’è nel mondo del teatro è proprio questa: siamo riusciti a fare una compagnia, la prima nel musical in Italia, partendo da Tolentino e tutti dicevano ‘non è possibile’. Quando c’è la passione, la voglia, la forza di fare qualcosa, dove la fai la fai. L’importante è come la fai”. Cos’è per te la cultura? “È una parola molto delicata, perchè si pensa che sia soltanto qualcosa di alto, di impegnato. No. Qualsiasi cosa tu faccia, dalla canzonetta alla trasmissione televisiva, è cultura. Il problema è: che tipo di cultura. I messaggi che arrivano dalla televisione fanno parte, ad esempio, di una cultura negativa. Questo accanimento dei giornali e dei media sui due casi di omicidi di Bagnasco e Erba trattano questi fatti come fossero uno show: è una cultura pessima. Chiunque fa cultura, quindi bisogna sapere cosa vuoi comunicare agli altri. Non si può pensare, però, che la cultura siano solo Leopardi, Shakespeare e Goldoni. Io, e lo dico con grande orgoglio, sono un uomo di sinistra come concetto. Ma quanto male ha fatto la sinistra alla cultura non ce ne rendiamo ancora conto. L’ha resa snob, settaria, di gruppo, s’è dimenticata la missione. Perchè sei di sinistra? Perchè vuoi che le cose che fai abbiano un significato per tutti, per il popolo, non per otto persone che si dicono quanto sei bravo fra di loro. È una cosa pazzesca”. E Tolentino come vive la cultura? “Ciò che mi ha spinto a restare a Tolentino è proprio la gente, la voglia, l’interesse, la cordialità. All’inizio conoscevo poco in giro, però tutte le persone che ho conosciuto mi hanno impressionato per queste caratteristiche. E la voglia continua ad esserci: la scuola, che ha venticinque anni, è sempre piena, ma c’è tantissima gente che lavora nel mondo dello spettacolo. Vuol dire che c’è una voglia, una predisposizione, pur essendo una città operaia, di fare qualche cosa di particolare, di divertente che non sia solo giocare a calcio o andare al bar”.

Maria Cristina Ascolani è il nuovo Comandante della Polizia Municipale

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a preso ufficialmente servizio il nuovo comandante del Corpo di Polizia Municipale di Tolentino, Maria Cristina Ascolani proveniente da Morrovalle. Maria Cristina Ascolani vive a Colmurano ed è coniugata con Marco Morlupi. Si è laureata in Giurisprudenza all'Università di Macerata e a Torino ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia del Diritto Italiano. Dal 1991 al 1997 ha collaborato con l'Istituto di Studi Storici dell'Università di Macerata. Agente di Polizia Municipale nel 1998 a Civitanova Marche, ha vinto nel 1999 il concorso di comandante presso il Comune di Morrovalle, dove ha prestato servizio fino ai giorni scorsi. "Sono onorata di essere il nuovo comandante del Corpo di Polizia Municipale a Tolentino. Si tratta" ha detto la Ascolani "di una nuova e importante esperienza dove metterò tutto il mio impegno e le mie capacità professionali. Arrivo a Tolentino con l'intenzione di curare al meglio il dialogo con i cittadini e con gli amministratori per un'azione utile a tutta la cittadinanza". Dopo quasi quaranta anni di servizio prestati in città, lascia invece Tolentino il capitano Franco Severini. Entrato nel Corpo nel 1968 a Rimini, dal primo settembre 1969 ha fatto parte della Polizia Municipale di Tolentino ricoprendo i gradi di agente, brigadiere, vicecomandante e comandante da oltre vent'anni.

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attualità L’acqua del Nera nelle nostre case Parla Sandro Feliziani, Presidente dell’ASSM

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’acqua del Nera è una realtà per Tolentino. L'acqua rappresenta circa il 60% del peso corporeo di un adulto e l'80% di quello di un bambino ed essendo la bevanda "principe", deve essere il più sano alimento per la salute del nostro organismo. Le acque si chiamano minerali quando vengono riconosciute tali dal Ministero della Sanità, attraverso analisi chimicofisiche e microbiologiche (su composizione, purezza e qualità) che ne determinano le caratteristiche salienti. I vertici del Comune di Tolentino già nel lontano 1860 chiesero una concessione per captare acqua sorgiva nell'attuale presa di Valcimarra, dove ancora oggi si raccoglie acqua pura per i fabbisogni della comunità. Un'acqua

che per il basso contenuto di sali, 330 milligrammi di residuo fisso per litro, è catalogata come un'acqua oligominerale. Una sorgente che eroga tra estate ed inverno una quantità variabile tra i 45 e gli 80 litri /secondo, che ns malgrado, soltanto in inverno è sufficiente ai fabbisogni idrici del bacino. Ecco quindi il nuovo progetto dell'acquedotto del Nera in cui Tolentino e gli Altri comuni di Belforte del Chienti e Caldarola investono da oltre venti anni. L'acqua è stata introdotta nella sorgente di Valcimarra e da oggi alimenta le reti idriche di Tolentino, Belforte del Chienti e Caldarola, mettendo a riposo il potabilizzatore, che verrà usato soltanto in caso di siccità, per i paesi che ne avranno bisogno. Questo progetto, durato circa venti anni, è destinato alla fornitura di acqua nel territorio che va dalle montagne dell'entroterra Maceratese fino al mare, proprio nel momeno in cui si sta verificando una crisi idrica in tutto il distretto. L’allaccio è un evento importante per tutti gli abitanti di questa comunità, che da ora in poi usufruiranno di sola acqua sorgiva e batteriologicamente pura, con un contenuto di Sali tali da poterla catalogare tra le più buone acque oligominerali dell'alto Maceratese. Da una Statistica fatta a Bagnacavallo in Emilia , risulta che il 51% degli italiani sono convinti che l'acqua imbottigliata sia più sicura dell'acqua del rubinetto.

Questo paradosso, dell'incultura dell'acqua in Italia, porta a consumarne 170 litri di quella minerale imbottigliata per abitante all'anno, contro una media europea di 85 ed una mondiale di 15, con una quantità di rifiuti da smaltire equivalenti a 5 miliardi di contenitori plastici che si trasformano in 100.000 tonnellate/anno di rifiuti urbani. Tutti i cittadini del nostro territorio, grazie al nuovo allaccio, possono permettersi di bere acqua dalle caratteristiche chimico fisiche uguali ad un'acqua oligominerale, prelevandola direttamente dai rubinetti di casa; essa è regolarmente controllata sul piano chimico e batteriologico dalle autorità preposte. L'Italia è prima in Europa per il consumo d'acqua potabile e terza nel mondo con 1.200 metri cubi di consumi l'anno pro capite. Più di noi, ne consumano soltanto gli Stati Uniti e il Canada. La nostra cittadina, grazie all'attenzione dell'amministrazione comunale, dell'ASSM e di tutti gli amministratori che si sono avvicendati negli ultimi anni, ha allontanato ogni preoccupazione concernente gli approvvigionamenti idrici di acqua aggiungendone altra di ottima qualità; tuttavia queste ricchezze non essendo illimitate debbono essere conservate ad ogni costo da tutti i cittadini.

Silvano Marchegiani, nuovo direttore generale del Comune

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ambia il direttore generale del Comune: sarà il dottor Silvano Marchegiani di Cingoli, attualmente direttore generale a Chiaravalle, che va a sostituire la dottoressa Anna Ortenzi. Al dottor Marchegiani i migliori auguri di buon lavoro dalla redazione di Multiradio Press News.

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Giardini “John Lennon” tra l’incuria una fontana pericolosa

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a decenni sono un punto di riferimento per tanti genitori che ci portano i propri figli per trascorrere qualche ora di divertimento, ma oggi bisogna stare piuttosto attenti per evitare che i bambini si facciano male. Parliamo dei giardini pubblici "John Lennon", meglio noti come i "giardini di piazzale Europa". Comodi, facilmente raggiungibili, uno dei pochissimi polmoni verdi rimasti all'interno del centro storico: un gioiello... se curato. Resta, infatti, da capire a cosa serva quel basamento in marmo che troneggia al centro dei giardini. Non ha mai funzionato come fontana e, giorno dopo giorno, perde pezzi risultando pericoloso per i bambini

che vi si avvicinano. Proposta: toglierlo per fare spazio a un'aiuola verde. Anche perchè, lentamente ma inesorabilmente, il basamento sta sprofondando, non solo a causa della sua pesantezza. In pochi ricorderanno, infatti, che esattamente in quel punto tanti e tanti anni fa sorgeva una discarica. Con il trascorrere del tempo, il terreno sottostante, oggi ricoperto dai giardini "John Lennon", perde consistenza e, chiaramente, un peso come quello della "pseudo-fontana" non fa che peggiorare la situazione. Va anche ricordata brevemente la storia di quel pezzo di marmo che era il basamento della fontana di San Catervo. Il blocco completo venne acquistato dal

Comune agli inizi del Novecento a una fiera internazionale di Parigi e per qualche anno la fontana su posizionata in piazza della Libertà. Poi finì per qualche tempo in cantina, fino a quando fu tirato fuori e diviso nelle due parti che esistono ancora oggi. Ma, tornando ai giardini "John Lennon", bisogna anche dire che ci è stato segnalato da diversi lettori che non sono più in funzione i servizi igienici. E dove dovrebbero andare genitori e bambini a espletare le loro funzioni fisiologiche? Insomma, non servirebbe molto per riqualificare un'area fra le più importanti e utili dell'intera città.

Partita la nuova discarica di contrada Collina Anno Domini 2007, mese di ottobre. C'è fermento in Comune a Tolentino. Improvvisamente ci si è resi conto che sta per aprire una nuova discarica. Sì. In quella struttura in contrada Collina non stavano lavorando elfi e folletti per costruirci la loro nuova casa, ma gli operai della Provincia per farci il nuovo sito della discarica provinciale. All'improvviso è il panico. "Ma come? Ci avevamo garantito che prima di aprire avrebbero individuato un nuovo sito dove abbancare i rifiuti al termine dei due anni in cui funzionerà la nostra discarica...". Missione difficile. C'hanno provato, per carità. Ma i residenti delle zone individuate hanno alzato le barricate: a San Severino, a Camerino, dovunque. Il nuovo sito ancora non c'è. Ma la discarica di Tolentino deve funzionare, volenti o nolenti. Allora inizia una fase di trattative, di contatti fra Comune, Cosmari e Provincia. Alla fine la discarica è partita. Abbancherà 165mila metri cubi di rifiuti pretrattati al Cosmari e funzionerà al massimo per due anni. Speriamo (1). Anche perchè nel frattempo la cartelle della Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani) arrivate nelle case di cittadini contengono un sostanziale aumento di circa il 10%. L'anno prossimo la tassa dovrebbe diventare tariffa e consentire una riduzione degli importi da pagare. Speriamo (2).

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L I S TA N O Z Z E - A R T I C O L I D A R E G A L O

La storia di Casa Oggi inizia nel 1964, quando “Annetta la cocciara” acquisisce una licenza dei primi del Novecento e apre un negozio di casalinghi e giocattoli in via San Nicola. L’attività, poi, si trasferisce in via Tambroni fino all’approdo definitivo in via Parisani nel 1978 quando prende il nome definitivo di Casa Oggi. Il punto vendita oggi è gestito da Giancarlo e Aurelia. All’inizio era un negozio di 60 metri quadrati che poi si è ampliato arrivando a 120 metri quadrati. Nel 2006 l’espansione è arrivata fino agli attuali 250 metri quadrati di assortimento di casalinghi e articoli da regalo. Nel 2000 viene aperto un nuovo punto vendita Casa Oggi a Macerata in via Garibaldi, seguito nel 2005 da un negozio Swarovski, sempre in via Garibaldi. Nel 2006 è la volta di Civitanova Marche dove a settembre viene inaugurato un nuovo negozio Swarovski. I punti vendita di Macerata e Civitanova sono diretti da Roberto.

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Nel punto vendita di Tolentino lavorano due commesse: Daniela, punto di forza di Casa Oggi ormai da tantissimi anni, e il nuovo acquisto Sabrina. Altre due commesse, Giuseppina e Francesca, lavorano a Macerata e Civitanova. In tutti questi anni Casa Oggi ha qualificato l’offerta commerciale del Comune di Tolentino grazie a competenza, qualità e cortesia che ne fanno un punto di riferimento anche per i tanti affezionati clienti che arrivano da fuori città. Negli anni Ottanta, mentre l’azienda prendeva la sua conformazione definitiva, Giancarlo ha selezionato le esclusive tra le quali vanno ricordate la già citata e conosciutissima Swarovski e la Thun, leader nel settore dell’oggettistica. In vista del periodo natalizio Casa Oggi propone articoli della Thun assolutamente unici come originali presepi e oggetti per bambini e la gioielleria femminile inconfondibile firmata Swarovski. Fra gli altri marchi di Casa Oggi vanno segnalati Alessi, Wmf, Villeroy e Boch e Lladrò. Casa Oggi fu la prima azienda a portare le liste nozze nel 1978 a Tolentino con una innovazione fino ad allora sconosciuta. E anche oggi uno dei suoi punti di forza è proprio la proposta di liste nozze indimenticabili. Via Parisani, 30 - TOLENTINO - Tel. 0733.968469

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attualità L’INTERVENTO Riflessioni sulla sanità

di Donatella Pascucci*

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ulla stampa è apparsa il 15 ottobre una denuncia sulla sanità a nome CISL riguardante la carenza organica del personale; in replica, il 17 ottobre la CGIL confutando tale denuncia rispondeva che non c'è carenza di organico ma solo disorganizzazione. La denuncia della segreteria provinciale CISL era rivolta alla Direzione Aziendale la quale, chiaramente a conoscenza del problema, dovrebbe provvedere ad un numero di personale adeguato a garantire un servizio di qualità. Illustrando i settori maggiormente sottodimensionati, accusava il Direttore Generale dell'ASUR Marche e di rimando i Direttori di zona di determinare provvedimenti razionalizzanti le assunzioni. La segreteria CGIL assicurava invece

che il personale è già sufficiente, mancherebbe in sostanza soltanto la valida capacità di organizzare al meglio le risorse umane esistenti e indicava nella Radiologia d'Urgenza di Macerata l’unico anello debole della catena. Auspicava inoltre un fruttuoso incontro con l’assessore regionale alla sanità a soluzione della riqualificazione degli ausiliari. Prima considerazione: due sigle sindacali, fortemente rappresentative nell’ASUR 9 di Macerata e che siedono allo stesso tavolo di trattative, come possono avere una visione così diversa della situazione del personale? Seconda considerazione: i delegati sindacali sono assidui frequentatori delle corsie d’ospedale o invece vanno a trattare problemi di cui sono solo in parte a conoscenza? Terza considerazione: dell’ospedale di Tolentino cosa sanno? Evidentemente poco. Né CISL né CGIL hanno visto nel nostro ospedale criticità tali da essere almeno menzionate, però assicuro che ci sono, e sicuramente più urgenti che in altre strutture della nostra zona. Alle RSU sono giunte più lettere di denuncia dei problemi del reparto Medicina ad esempio, così come sono giunte al Direttore di zona, così come sono giunte al servizio personale. Al contrario di quello che l’opinione pubblica può pensare, la Medicina di Tolentino è un reparto per acuti e non una lungodegenza, e come tale necessità di prestazioni mediche e infermieristiche costanti e immediate, e di qualità. Eppure l'Unità Operativa Medicina di Tolentino non è mai in organico

completo, da anni non ha sufficiente supporto né sociosanitario né ausiliario. Il personale infermieristico e medico della Medicina, e non solo, inoltre deve ancora garantire la copertura del Punto di Primo Intervento, lasciando di conseguenza il proprio ambito. Non è assurdo pensare che molto facilmente può incorrere in grossi rischi sia chi va ad adoperarsi in un servizio non suo, sia chi rimane nel proprio reparto e vede aumentare il carico di lavoro in maniera seria e critica nel giro di pochi secondi. Assicuro che questo disagio avviene di norma tutti i giorni, più volte al giorno, indifferentemente durante i tre turni lavorativi. Si, perché il Punto di Primo Intervento è una criticità grossa che ha l’ospedale di Tolentino. E' un servizio che effettua sulle 9000 prestazioni l’anno, che non ha un organico autosufficiente, e che chiede costantemente da anni di veder risolto questo problema. Chi fa demagogia? Capisco che siamo vicini al rinnovo delle cariche sindacali, che è giusto fare campagna elettorale anche sulla stampa, ma che almeno ci sia l’onestà intellettuale di segnalare tutti i vari e veri problemi che ci sono nell’Azienda e di porre una particolare e seria attenzione all’ospedale di Tolentino. Tanto dovevo a chi legge.

*Infermiera Professionale Medicina di Tolentino Capogruppo Consiliare Tolentino Città Futura

E' difficile non condividere le osservazioni poste in evidenza da Donatella Pascucci, prima che consigliere comunale, infermiera professionale in servizio all'Ospedale di Tolentino. Le preoccupazioni che avevamo espresso nel primo numero del nostro periodico, evidentemente, non erano così campate in aria come qualcuno voleva far credere, screditandoci dalle pubbliche piazze. Ancora più efficace il fatto che a parlare sia il capogruppo di un movimento politico organico alla maggioranza di centrosinistra: la salute pubblica, la tutela del nostro ospedale non hanno e non devono avere colore politico. Una battaglia così importante non può essere strumentalizzata dal politicante di turno solo quando ci si avvicina a una scadenza elettorale. Purtroppo, la gente si ammala anche quando le elezioni non sono imminenti... Roberto Scorcella

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Teatro Nicola Vaccaj Boom di abbonamento per la nuova stagione

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i è aperto il sipario sulla Stagione 2007/2008 con l'applauditissimo musical della Compagnia della Rancia “Il giorno della tartaruga e, contemporaneamente, si è chiusa la campagna abbonamenti. Un risultato straordinario, gli abbonati sono aumentati di oltre il 30%, passando dai 224 della scorsa stagione ai 292 della stagione in corso. Un dato eccezionale anche in considerazione del fatto che è in controtendenza rispetto alla media italiana, dove il pubblico degli abbonati, specialmente nelle grandi città, cala a favore della vendita di biglietti singoli. La Compagnia della Rancia, che gestisce dal 1985 il Teatro Vaccaj, e conosce bene il mercato teatrale italiano (solo in questa stagione presenterà 5 spettacoli diversi distribuiti in quasi 50 città) è fiera di questo risultato che premia un grande impegno, sia organizzativo che economico, per il Vaccaj e per la città di Tolentino. Questo successo è stato raggiunto nonostante il budget destinato al Teatro Vaccaj, che, negli anni, è addirittura diminuito. La Compagnia della Rancia, infatti, affronta questa stagione -6 spettacoli in abbonamento - con 50.000 euro, che comprendono tutte le spese per gli spettacoli ospitati e le spese di ordinaria amministrazione del teatro

(spese SIAE, riscaldamento, energia elettrica, acqua, pulizie, personale tecnico, biglietteria, mascherine, ecc.). Per chiarire meglio il dato economico, basterà dire che solo il primo spettacolo in abbonamento, “Il giorno della Tartaruga”, che viene venduto ad altri teatri a 17.600 euro, ha incassato 5.448 euro (il massimo consentito dal numero di posti del Vaccaj) anche considerando che, con i 292 abbonati e 66 biglietti venduti ha registrato il tutto esaurito. Il solo costo dei “cachet” per l'acquisto degli spettacoli in abbonamento ammonta, per quest'anno, a 48.400 euro. Va inoltre registrato che i prezzi degli abbonamenti e dei biglietti sono rimasti invariati rispetto alla scorsa stagione.

Maurizio Costanzo collaborerà con il Comune

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ntanto, però, è annunciato a Tolentino l'arrivo di Maurizio Costanzo quale nuovo direttore artistico del teatro Vaccaj e della Biennale dell'Umorismo. A Costanzo "sarà affidata la direzione artistica di un contenitore culturale che comprenda le già diverse iniziative di successo portate avanti dall'Amministrazione Comunale". Attualmente il teatro Vaccaj è gestito dalla Compagnia della Rancia, mentre il direttore artistico della Biennale è Lorenzo Marini. Dal Palazzo si sono subito affrettati a dire che ognuno rimarrà al suo posto, mentre Costanzo sarà una sorta di "supervisore", immaginiamo a pagamento, delle attività culturali cittadine. Ben venga. Ben venga ogni iniziativa volta a dare lustro e immagine a questa nostra città che ne ha veramente tanto bisogno. Auguriamoci, quindi, che Maurizio Costanzo possa diventare un volano per un decollo che ancora stenta e che non si tratti solo di un'operazione di facciata.

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sport & cultura Armonie Verticali: uno sport, una sfida

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’associazione Armonie Verticali nasce nel luglio 2004 dalla collaborazione tra un gruppo di Free Climber, gli attuali istruttori dell'associazione, e di docenti dell'Istituto comprensivo “Grandi” che unanimemente si danno l'obiettivo di creare una scuola d'arrampicata sportiva a Tolentino capace di coinvolgere in modo capillare i giovani, estendendo la pratica di questo sport al percorso scolastico, e gli adulti appassionati di questa disciplina. La gestione della struttura realizzata con i contributi del Comune di Tolentino, Fondazione CARIMA e di numerosi di docenti dell'Istituto Comprensivo Grandi, ha permesso la formazione, attraverso i “Corsi Base” di un gruppo d'arrampicatori sempre più numeroso che, oltre all'attività, ormai irrinunciabile, presso la struttura del cortile scolastico “Don Bosco”, si ritrovano spesso nei fine

settimana per arrampicare sulle numerose strutture rocciose attrezzate della nostra regione e delle regioni limitrofe. Diventano sempre più frequenti le uscite che l'associazione, grazie all'esperienza degli istruttori Gianluca Dignani, Claudio Ruffini e Saverio Salvemini organizza sulle Alpi, in Francia, sulle scogliere di Gaeta, nelle gravine Pugliesi, in Sardegna, per dare la possibilità ai propri soci di arrampicare a contatto con l'ambiente naturale e in zone sempre nuove. Rilevante anche il lavoro svolto dall'associazione nel settore giovanile under 14, in continua crescita, che ha portato l'anno scorso i due giovani atleti, Paolo Seghetti e Riccardo Garbuglia, alle finali nazionali a fianco d'importanti squadre del Trentino Alto Adige e del Veneto di ben più lunga esperienza e tradizione nel settore gare. Un'enorme stimolo a quest'attività è stata data dalla scuola media “D.Alighieri” che collaborando con l'Associazione e con una scelta coraggiosa ha inserito l'Arrampicata Sportiva tra le materie scolastiche opzionali e creato la Settimana Verde portando concretamente i ragazzi a svolgere attività

d'Arrampicata oltre che Rafting, escursionismo ed orienteering in zone come le Alpi Bergamasche, la “Val di Mello”, le Dolomiti Ampezzane, le Hautes Alpes Francesi, il Parco Nazionale del “Gran Paradiso”. Ultimamente l'associazione ha avviato un rapporto di collaborazione finalizzato al perfezionamento tecnico con la Guida Alpina e Maestro d'Arrampicata Paolo Caruso, ma lo scopo finale di quest'attività non è lo sport fine a se stesso, ma la parete come un alleato per avviare un percorso che porta a vedere dentro se stessi, a prendere coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti per poi portarli sempre più in alto, sviluppando una capacità di controllo mentale e fisico sempre più consapevole.

Cabaret buffet al cine teatro Don Bosco

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l cine-teatro Don Bosco, in collaborazione con lo Studio Skenè e l'associazione teatrale Foyer, propone per la stagione teatrale 20072008, una serie di spettacoli dedicati al cabaret, che vedranno protagonisti comici, provenienti prevalentemente dall'area dello “Zelig”. Presentatrice ufficiale della stagione è Miss Marche Francesca Scattolini. Il pubblico sarà accolto dalle note di un affascinante piano bar e salutato da un ricco buffet offerto dalla direzione del teatro. Questi i sette spettacoli inseriti in cartellone: il 26 ottobre, alle 21.30, si è esibita Viviana Porro, cabarettista proveniente dall'Area “Zelig Off” che ha presentato lo spettacolo

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dal titolo “Aspetto”. Il 24 novembre, alle 21.30, sarà la volta di Riccardo Rossi con lo spettacolo “Pagine Rossi” per la regia di Cristiano D'Alisera. Il 25 gennaio 2008, sempre alle 21.30 è in programma lo show del cabarettista imitatore Gabriele Marconi. Giovedì 14 febbraio Margò Volo presenta uno spettacolo dedicato alla coppia dal titolo “Il Buongiorno si vede dal mattino” di Ira Rubini e Roberta Skerl. Il 22 febbraio protagonista sarà Andrea Perroni che proviene dalla nota trasmissione “Colorado Café”. Il 29 febbraio Pia Engleberth metterà in scena lo spettacolo “La coppia scoppiettante” e infine il 17 maggio, alle 21.30, concluderà la rassegna lo show di Paolo Migone (foto).


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posta A proposito del cimitero Caro Multiradio Press News, da qualche giorno è trascorsa la ricorrenza dei Defunti e il nostro cimitero comunale si è riempito, come tradizione, di tante persone che hanno voluto salutare i loro cari. Camminando per il cimitero, però, non ho potuto fare a meno di notare un pò di disordine, quasi confusione. Non vorrei parlare di scarsa o cattiva manutenzione, perchè da quanto sono venuta a sapere c'è una sola persona addetta alla manutenzione di un cimitero grande come il nostro, però non è di certo un bello spettacolo vedere in giro tante foglie o fiori secchi. Il motivo principale è dato dal vento che riesce facilmente ad avere ragione dei contenitori attualmente posizionati per la raccolta delle foglie, dei fiori e dei rifiuti in genere, e in un attimo sporca i vialetti. Forse sarebbe opportuno ricorrere ad un altro tipo di contenitori, capaci di resistere alle folate del vento, che aiuterebbero non poco la manutenzione del cimitero. Ma un appunto mi sia consentito anche verso tanti nostri concittadini che non si curano affatto di avere un cimitero pulito e dignitoso. In tanti buttano per terra gli scarti e le foglie, ma ho anche notizia di persone che si appropriano dei fiori da altre tombe e a volte anche dei piccoli oggetti che vengono lasciati come ricordo. Credo che questi gesti si commentino da soli e chi li pratica dovrebbe guardarsi nell'anima. Non prendiamocela sempre con gli altri: spesso dovremmo prendercela soprattutto con noi stessi. Una lettrice

Nessuna risposta. Almeno il rispetto

b

eppe Grillo dice che il politico è un nostro dipendente, un dipendente del cittadino. Dipende dai nostri voti, dalle nostre tasse (con cui gli paghiamo lo stipendio), dai programmi che noi proponiamo o approviamo e che deve unicamente limitarsi ad eseguire. Da mesi questa testata attende pazientemente che vengano fornite risposte alle domande che pone sulle tematiche di interesse quotidiano nella nostra città. Tematiche senza colorazioni politiche, ma semplicemente di interesse pubblico. Niente. Ci scontriamo contro un muro di gomma. La tattica scelta è, evidentemente, quella di fare finta che Multiradio Press News non esista. Invece esiste e raggiunge tutte le famiglie con una tiratura di 7500 copie e 22mila potenziali contatti che ne fanno il giornale locale più letto a Tolentino. Un caro amico del nostro giornale ci ha definito

"Vox clamantis in deserto", la definizione che S. Giovanni Battista dà alla sua predicazione nel deserto: non vogliamo diventare santi, caro amico. Noi non vorremmo arrivare a considerare i nostri amministratori come dipendenti, ma pensare di essere cittadini di serie B, onestamente, non ci piace. E non piace neanche alle centinaia di persone che nel corso di questi mesi ci hanno manifestato il loro apprezzamento, sostenendoci moralmente in questa nostra iniziativa tesa esclusivamente a cercare di far crescere Tolentino. Chi investe fior di quattrini nella comunicazione, come fa il nostro Comune con i soldi di tutti i cittadini (anche i nostri, fino a prova contraria), dovrebbe cercare almeno di non farlo a senso unico. Ora non chiediamo solo risposte. Chiediamo rispetto.

Numeri Utili

12

Carabinieri Caserma di Tolentino

112 0733.976500

Ospedale di Tolentino Centro Unico di Prenotazione

0733.9001 0733.900299-234

Emergenza Infanzia

114

Servizio antiviolenza donna

1522

Polizia

113

0733.9011

115 0733.967404

0733.95601 0733.956030

Comune (centralino)

Vigili del Fuoco Caserma di Tolentino

ASSM Pronto intervento (24 ore) Guardia di Finanza

117

Polizia Municipale

0733.901263

Emergenza Sanitaria

118

Corpo Forestale dello Stato

1515

Multiradio

0733.960241


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