LeSiciliane n.72

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Una truffa contrattuale – nulla di nuovo nella Milano del Sud

Una truffa contrattuale Nulla di nuovo nella

Milano del Sud Aaron Pettinari Una vicenda che si trascina da decenni, senza pensare che si tratta della vita delle persone. Una vicenda scandalosa, possibili speculazioni, opportunismi che mettono in evidenza un sistema di malagiustizia, un perverso ingranaggio che ha già fatto una vittima che però non si arrende. La signora Maria Pia Abramo non ci sta, querela e chiede aiuto. Una condanna civile per il pagamento di una parcella per un progetto su un terreno di cinque ettari a Gravina di Catania, «non vidimato, improponibile e mai approvato». Il passare degli anni che farebbe lievitare il suddetto “onere” con il rischio concreto di rimanere senza casa e vedere dilapidato un intero patrimonio. Sullo sfondo, l'ombra di possibili speculazioni ed alti interessi imprenditoriali. Una richiesta di giustizia che viene disattesa da tempo, nonostante gli esposti e le proteste pubbliche compiute nel corso degli anni. È la storia di Maria Pia Abramo, ultrasettantenne ex collaboratrice del giornale La Sicilia, la quale si batte per una vicenda che rischia davvero di mettere in

ginocchio la sua famiglia. «Sono indignata – dice oggi – non ho nulla da perdere e ciò che mi interessa è far conoscere questa vicenda scandalosa, di silenzi ed opportunismi, che mettono in evidenza un sistema di malagiustizia, nonché gli interessi di certi sistemi di potere». È da questi presupposti che la signora, nell'aprile 2018, ha presentato una denuncia querela in Procura, attraverso l'avvocato Antonio Ingroia, come possibile vittima di una «truffa contrattuale» al fine di ottenere una sospensione della procedura esecutiva, «frutto di un perverso ingranaggio giudiziario». Allo stato, però, tutto sarebbe fermo. Nel maggio 2019, un esposto è stato presentato dall'avvocato Antonino LeSiciliane - Casablanca 45

Pastore all'allora Prefetto di Catania Claudio Sammartino «per garantire la legalità e la salvaguardia della propria assistita, la cui vita rischia di essere definitivamente sconvolta, insieme a quella del fratello, dalle spregiudicate manovre politiche e affaristiche, purtroppo avallate dalle sentenze della magistratura civile». Un documento in cui vengono messi in evidenza alcuni elementi che quantomeno dovrebbero indurre le autorità competenti ad approfondire alcuni aspetti che, al di là delle sentenze, restano opachi. Ma procediamo con ordine in questo calvario giudiziario che è iniziato nel lontano 1993. Uno dei protagonisti della vicenda è l'ingegnere


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