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Le sei giornate di Brescia

A destra Mir II della Tergagliana CACIT e Lord a sinistra R/CACIT con Aldovardi, Facchetti e al centro Alessandro Braga

Una settimana di prove organizzate dal G.C. Bresciano nel pieno rispetto delle norme anti Covid. Notevole la partecipazione ed importanti i risultati tecnici. Ricordato Giuliano Goffi

Riprende a piccoli passi l’attività zootecnica con la primavera 2021: il Gruppo Cinofilo Bresciano riesce ad organizzare, nel rispetto delle attuali normative vigenti per il contrasto alla pandemia, una manifestazione articolata in sei giornate per inglesi e continentali, rispettivamente dal 12 al 14 febbraio per i primi e dal 19 al 21 febbraio per i secondi, con anche il CACIT in palio. Partecipazione importante malgrado le restrizioni che impediscono sostanzialmente la presenza a chi è fuori Regione, che ha visto al test centoottanta soggetti per le razze inglesi e poco più di cento per i continentali. I terreni utilizzati sono le zone protette di Lonato e Calcinato: per la tangibile collaborazione si deve ringraziare l’Amministrazione Comunale di Manerba che ha permesso la frequentazione anche della Riserva Naturale della Rocca omonima. Buona la percentuale delle qualifiche ottenute così come la qualità: per gli inglesi salgono sul gradino più alto con il CACIT i Setter Majkol di Giuseppe Vitali, (l’unico che si ripete in classifica con massima qualifica due volte) e Amarok del Cakic di Massimiliano Zamboni il giorno 13, mentre il 14 è la volta di Blok ancora di Zamboni. Per le razze continentali invece i migliori piazzamenti sono per il Bracco italiano Orso di Cascina Laghetto di Denis Conzato che ottiene un CACIT il 19 e una Riserva di CACIT il 21. A lui segue l’altro pari razza Tom del Busatello, di Luca Maffioli e condotto da Vinicio Tognolo, che ribadisce la qualità delle razze italiane con un’altro CACIT; negli esteri è la volta dei due Epagneul Breton Harold des Bois de Gland e Mir II della Tergagliana che, alle redini di Maurizio Aldovardi, ottengono la CACIT rispettivamente il 20 e 21 febbraio. Un totale generale di cinquantotto qualifiche assegnate per la netta maggioranza all’Eccellente. Oltre alle prove sopra descritte si è verificata anche la

Barrage del 21 febbraio da sinistra Mir II della Tergagliana EB CACIT, Tom del Busatello SP CACIT e Orso di Cascina Laghetto R/CACIT BI

possibilità di testare i soggetti nel brevetto di riporto, con una buona risultanza ottenuta.

Si riparte: le condizioni hanno permesso a questo noto comitato organizzatore lombardo di mettere in scena un’altra delle manifestazioni per le quali lo stesso è oramai “rodato”. Il risultato è eclatante dal punto di vista zootecnico: la partecipazione non è mancata, soprattutto per il desiderio di riprendere le normali attività alle quali siamo tutti abituati e la passione cinofila ha fatto da traino affinchè la presenza dei soggetti al test sia stata in così importanti numeri. Soddisfatti globalmente anche gli Esperti Giudici invitati alla valutazione: Angelo Bonacina, Aldo Morandi, Mario Pansera, Diego Pola, Mario Testa e Luigi Taccon nel primo turno con gli inglesi, mentre per i continentali sono intervenuti Gianmario Barzanò, Alessandro Braga e ancora Aldo Morandi. Evidente la soddisfazione da parte di Umberto Saletti, Presidente del Gruppo Cinofilo Bresciano, che sottolineando la felice realizzazione di questo evento e la gratitudine a quanti hanno collaborato per la preparazione e lo svolgimento, si ritiene soddisfatto per aver ancora una volta contribuito all’ottenimento di fondamentali indicazioni utili alla zootecnia. Una nota triste nel ricordare chi oggi non è più tra noi, Giuliano Goffi, che molto ha donato a questo gruppo di appassionati cinofili nel corso di molti anni, tanto da acuire il sentimento di nostalgia e dolore nella fraterna amicizia che

CACIT e riserva Speciale Setter del 13 da sinistra Amarok del Cakic e Zorro

I Setter Blok e Mur CACIT e Riserva CACIT

Scarpella con i suoi allievi insieme ai giudici Banda e Taccon ha segnato il rapporto proprio con il Presidente Saletti. Lui stesso così si esprime: “Bellissima manifestazione, anticipata da non poche paure vista la ripartenza e tenuto conto delle difficoltà del momento. Ma tutto è andato bene. I nostri terreni sono ottimi per queste verifiche funzionali e sono popolati da buona densità di autentica selvaggina. Molto si deve alle Amministrazioni Comunali che ci hanno coadiuvato, in particolar modo a quella di Manerba. I partecipanti sono rimasti soddisfatti alla luce delle risultanze ottenute e delle possibilità avute per manifestare i loro soggetti, anche se, pensiero condiviso in pieno, molto si sente la mancanza della convivialità che ha contraddistinto e caratterizzato le maifestazioni cinotecniche alle quali eravamo abituati. I momenti preliminari, i ritrovi della folla al mattino presto e la condivisione dopo il termine di tutte le batterie con la soddisfazione delle premiazioni, tutto ciò resta solamente un vano ricordo dei tempi trascorsi. I concorrenti si trovano direttamente nei terreni asseganti alla loro batteria e al termine solamente gli Esperti Giudici rientrano per concedere le risultanze alla segreteria approntata sul posto. La speranza è che si possa tornare ad una situazione quasi normale che si avvicinia a ciò al quale eravamo abituati, in tempi relativamente brevi e dopo aver domato questa terribile pandemia. Ma siamo soddisfatti e onorati di aver costituito lo start delle prove del 2021”. Ebbene: inglesi e continentali tornano sul campo Tricolore con la bellezza di tredici batterie per i primi, (tra Oaks, miste e speciali) e quindici per i secondi, (Oaks, libere e italiani) regalando speranza per l’auspicabile rispresa delle attività zootecniche che caratterizzano il lavoro dell’ENCI e dei Sodalizi ad essa affiliati. Marco Ragatzu