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Notiziario del Santuario del Beato Luigi Maria Monti Anno II — n. 13 MAGGIO 2013 D A T A NOTIZIE DI RILIEVO: Montefiascone, l’eccellenza che resiste. Tiziana, l’abbraccio di due mamme

Lettera a Papa Francesco I Colori di Dio, il nostro regalo al Santo Padre

SOMMARIO: Editoriale

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Il mio Grazie

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a Padre Monti Le Parole

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montiane Luigi M. Monti 3 e dintorni Una preghiera 4 per… Preghiere per

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le vocazioni Con Maria,

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come Maria Glossolalie

6

Vita di Fami-

7-8

glia Forse non

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tutti sapevate I Vostri mes-

10

saggi La Porta aper- 11 ta Riconoscere

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vocazioni Nelle mani di

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un amore più

fratel Ruggero Valentini (Congregazione Figli Immacolata Concezione)

SANTUARIO DEL BEATO LUIGI MARIA MONTI—SARONNO

grande La Metafora

Santo Padre, la nostra Casa Editrice fa riferimento alla Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, fondata più di centocinquant’anni fa dal beato Luigi Maria Monti. La Congregazione opera, oltre che a Roma e in Italia, anche in diverse parti del mondo con attività missionarie e di promozione umana (compresa l’Argentina). I religiosi si dedicano, da sempre, all’educazione dei ragazzi e alla cura dei malati, tenendo al centro di ogni loro attività la persona e i suoi valori. L’Editrice, frutto di un’intensa e genuina collaborazione tra religiosi e laici, intende privilegiare gli ultimi e i più deboli, mettendo a catalogo quanto riguarda la solidarietà, il volontariato, la cooperazione sociale, la salute, il settore non profit, l’educazione. Abbiamo molto apprezzato le Sue parole pronunciate durante l’incontro del 20 marzo u.s. con i rappresentanti delle Chiese e delle Comunità ecclesiali e di altre religioni. Con lo stesso spirito del

Suo recente intervento, sulla scia degli insegnamenti del Concilio Vaticano II, nel 2007 abbiamo pubblicato il libro I COLORI DI DIO con le foto di Enrico Mascheroni che il Suo confratello cardinale Carlo Maria Martini ha voluto (con un dono tanto prezioso quanto inaspettato) qualificare con un prezioso intervento introduttivo. Il volume presenta, attraverso un percorso originale ed emozionante, molte delle religioni presenti nel mondo. Uomini e donne di tutto il mondo testimoniano con la loro preghiera, i loro riti, la loro spiritualità, che la religiosità è un fattore intrinseco e indispensabile alla vita dell’uomo. Lo scopo della pubblicazione non è enciclopedico né didattico, e quindi le testimonianze fotografiche raccolte non esauriscono certo l’immenso panorama delle fedi. Si desidera mostrare come le religioni siano e possano essere fattori di pace, e non di divisione. Ora, voglia gradire da noi il dono di una copia del nostro libro, che rappresenta quanto di meglio riesce a fare la nostra piccola e vivace casa editrice. Invocando su noi e i nostri cari la Sua paterna benedizione Le porgiamo i nostri più cordiali saluti e auguri di Buon Pasqua! Dott. Sergio Slavazza (Direttore Editrice Monti)

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Via A. Legnani, 4 - 21047 - Saronno (VA)  02 96 702 105  02 96 703 437 e-mail: santuario@padremonti.org sito web: www.padremonti.org C.F.: 93054190892 Conto corrente bancario intestato a: Santuario Padre Monti Cod. IBAN: IT27 C 08374 50520 00000 8801111 Cod. Bic.: ICRAITMMAE0 presso: Banca di Credito Cooperativo di Barlassina – Filiale di Saronno Causale: Offerte pro-Santuario o Sante Messe


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Gustare la Comunità … Ogni Fratello deve gustare di rimanere nella propria Famiglia, destinata dall’obbedienza, e godere nel Signore della familiarità e compagnia dei propri fratelli, Figli dell’Istituto… operando in tal modo si avrà la benedizione di Dio, e si persevererà nella propria vocazione. (Beato Luigi Monti, Lettera circolare, 14 novembre 1884)

Le Parole montiane

Ci affidiamo a te, Testimone di carità Affido a te il Grazie per la noIl Signore ci limio vivere di con- stra Comunità beri dalla paura di sacrata e missio- - Grazie per quello che amare hai fatto per la nostra naria in Salvador - O Beato Luigi Maria

Il mio Grazie a Padre Monti

- Beato Luigi Maria, affido a te il mio vivere di consacrata e missionaria in Salvador, perché l’amore misericordioso di Gesù possa essere sempre più conosciuto. I tantissimi bambini di laggiù, che porto nel cuore, te li affido, a te che sei padre di discepoli e guardi a noi con amore, capace di comprendere le difficoltà della missione. A te, che ogni attimo di vita ponevi tra le mani della Madre Santissima, chiedo di accompagnarmi nel rientro a casa, nella mia missione. Suor EB

comunità e grazie ancora per quanto potrai fare per tutti noi, intercedendo presso nostro Signore.

Una mamma: Prega per noi

Monti, che ti sei messo a servizio dei deboli e degli infermi, prega per noi il Signore perchè ci liberi dalla paura di amare. Intercedi affinchè mio marito A. possa guarire e Gesù benedica le nostre nozze d’oro. Te ne sono grata. CV

- Padre Monti, sii avvocato nostro presso Gesù, perché guarisca nostra figlia, gravemente malata. Non abbandonarci, stai vicino a noi come amico, fratello, padre, perché abbiamo tanto bisogno d’aiuto. Prega per noi. Grazie, grazie sempre. Una mamma.

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Preghiere della sera F

ra i ricordi che conservo con tenerezza, ci sono le serate estive vissute a casa dei miei nonni materni. L’estate in quel tempo come sempre - era bellissima. Giocavamo tutto il giorno Riccardo, Franco, Attilio, Angelo, io. Arrivavamo alla sera stanchi ma felici. Quando il buio vinceva sulla luce, gli zii e i nonni andavano fuori casa a prendere un poco di fresco nel vicino prato. Dicevano, o immaginavano, che lì, fuori dal grande cancello, arrivasse una brezza speciale dal lago di Como. Recitavano il rosario e poi ascoltavano, a volte con qualche commento, le novità del giorno riportate dallo zio Toni, il fratello del nonno. Egli le raccoglieva, amplificate, dalle donne che stazionavano nel suo piccolo e chiassoso laboratorio di calzolaio. Noi, ciondolanti dal sonno, aspettavamo le lucciole. L’estremo gioco prima di stramazzare sfiniti nelle braccia dei nonni. Anche nella cascina di Luigi Monti a Bovisio, le serate si passavano fuori casa godendosi quel poco di fresco dopo la fatica e la calura nei campi. Ci si attardava, sino a sentire i primi leggeri brividi sulla pelle, chiacchierando. La bella stagione, che di solito terminava con la fine di Settembre, permetteva questi deliziosi momenti di pace. I bambini giocavano come noi - gli stessi giochi. Non quella sera del 7 Settembre 1851. Un gruppo di gendarmi irruppe nella corte bloccando le vie di uscita. Spavento generale. Entrano con violenza nel

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laboratorio di Luigi Monti. Arrestano i giovani che stavano pregando. Smontano la casa alla ricerca di prove. Trascinano via tutti gli uomini presenti. Hanno molta fretta. Testimone di quella drammatica scena, un bambino: Monti Angelo, parente del Beato. Con la madre Farè Giuseppina e il padre Monti Pietro stavano pregando assieme alla Compagnia dei Frati. I gendarmi arrestarono tutti i maschi presenti nella stanza, anche suo padre. La mamma aveva gridato l‘estraneità del suo uomo alla Compagnia, ma insensibili, gli armati lo avevano trascinato con loro. Due considerazioni: la prima, amara. La cattura espressa con la violenza, davanti agli occhi di un innocente bambino, è tipica di coloro che eseguono un ordine e basta. Per loro non sono importanti le conseguenze traumatiche lasciate dal terribile modo di fare. E purtroppo la storia ci ha insegnato come l’obbedienza cieca e conformista porta il risultato di immensi dolori e disonore incancellabile all’umanità - basti citare lo sterminio degli Ebrei da parte dei nazisti. La seconda è più morbida, ma importante. Attorno al movimento della Compagnia dei Frati, complice, forse, la dolcezza della

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Luigi Maria e dintorni

La Compagnia sera estiva, si radunavano altre persone. Dopo la preghiera comune, poi, è bello condividere alcuni momenti. Pregare assieme alla sera chiude una giornata, lasciandole il sapore del ben fatto, del compiuto. Non a caso l’ultima preghiera nel Libro delle Ore si chiama “Compieta”. Nella Casa Madre di Saronno tutte le sere del mese di Maggio si recita il Santo Rosario. Non sempre le serate sono tiepide, ma quando accade è davvero dolce attardarsi un poco, dopo la recita, in un cordiale scambio di opinioni. In quel momento così calmo anche le divergenze più accese trovano un loro percorso quieto, e molte volte una semplice soluzione. Non temere. Marco

dei frati di Luigi Monti, dopo la dura giornata di lavoro, pregava insieme, tutte le sere.

La Tomba del Beato Monti nella Cripta del Santuario di Saronno


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Preghiera per le vocazioni

Sei tu che sveli il segreto della vita

Tu, o Cristo sei Tu o Cristo sei la vita, tu o Cristo sei la luce, tu o Cristo sei l' Amore, tu o Cristo sei veramente colui che dà alla vita il vero senso, il vero valore, il vero destino a cui la nostra vita è rivolta. Sei tu che ci insegni perché si vive, perché si soffre, perché si muore. Sei tu che guidi il nostro pensiero e la nostra volontà per le vie del bene. Sei tu che dai al nostro costume, alle nostre maniere di interpretare l'esistenza, la forma grande e autentica. Tu solo dai il mezzo, la forza, la capacità di essere buoni, di avere un carattere, di sacrificarsi per qualche cosa per cui il sacrificio valga la pena di essere speso. Sei tu che sveli il segreto della vita. (Paolo VI)

“La preghiera, figli e fratelli miei carissimi, apre il tesoro del cuore di Dio”. Padre Monti

Una preghiera per...

Preghiamo per PER LA VITA CHE NASCE - Accogli David ad una nuova santa vita e dona a lui e ai suoi genitori la gioia di esistere, di amare e di darti gloria. (Cristina e Edoardo)

tutta la vita Roberto a Gabriella è anche oggi un "per sempre" che esige sacrifici ed amore, mai tradimento e sfiducia. (Chiara)

- Dona alle coppie, Signore, figli da amare e di cui gioire. E magari, anche qualcuno che ti possa seguire. (CB)

- Per Demetrio e Maria, che si sposano il 10 maggio. AUGURISSIMI !!!

I DEFUNTI

PER LE FAMIGLIE - Riunisci di nuovo,ti prego Signore, L. e M., in un rinnovato Spirito familiare perché i figli non soffrano più di questa divisione e possano tutti crescere nel tuo amore. (SG)

- per Arcangelo, il papà di Monica, morto lo scorso 29 marzo, venerdì santo. - Riporta il sig. Roberto nella sua famiglia: ciascuno di noi lotta contro tanti fantasmi, il passato, il presente, il futuro... ma quella unione che ha legato per

- per Giuseppina, la mamma di Giovanni, morta il 5 aprile, alla bella età di 101 anni. - per Giovanna, sorella di Pietro, morta il 12 aprile.

Inviateci le vs. intenzioni di preghiera a: quihopostoilcuore@padremonti.org A NNO

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Con Maria, come

Nei passi di Maria: l’esperienza di nascondimento In questi numeri, referendosi al titolo della rubrica e pensando al mese di Maria, vogliamo iniziare un percorso che ci porterà a guardare l’esperienza di fede dell’Immacolata Madre e vedere in quale senso siamo veramente figli suoi e come la sua esperienza è vicina dalla nostra e viceversa. In altre parole, se Maria è nostra Madre, che cosa nella sua esperienza si riflette anche nella nostra? Come l’ha vissuta e come dovrei anch’io viverla in quanto cristiano e/o religioso? Questo percorso è l’interiorizzazione di una vita vissuta in docilità all’azione dello Spirito di Dio, nel suo versante spirituale che implica la pratica dell’amore, a partire dalla testimonianza privilegiata di Maria e seguendo l’esigenza del cammino cristiano. Vivere con e come Maria impone anzitutto di conoscere la persona, il ruolo e il significato di Lei, per poi impegnarsi a seguire il suo modo di vita. Detto in altri termini, per vivere la spiritualità mariana, bisogna conoscere Maria, il significato della sua presenza nelle nostre vite, nella Congregazione e nella Chiesa, per poi impegnarsi a seguire lo stesso suo stile.

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In questi numeri vogliamo iniziare un percorso che ci porterà a guardare l’esperienza di fede

L’esperienza di nascondimento Nella sua esperienza di amore con Dio, Maria è rimasta nascosta in tutta umiltà dietro la vita del Figlio; nascosta dalle Scritture, perché chi vive da umile vive dietro Dio e nascosta nei vangeli dell’infanzia. Maria è sempre presentata accanto e all’ombra di Geù, anche quando interviene a Cana, si ritira nella folla festeggiante. Durante gli anni di vita pubblica, Maria rimane nascosta e solo qualche volta si fa avanti, quasi per rivedere suo Figlio. Anche quando viene proclamata Beata da una donna nella folla, Gesù partecipa a questo nascondimento allargando la beatitudine a tutti quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica. Nascondersi non vuol dire fuggire o non esistere. Infatti la “nascosta” è presente nella vita del Figlio,

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soprattutto in un momento così difficile come l’ora della croce. In seguito rimarrà presente in preghiera con i discepoli. La vita di Maria è nascosta, ma piena nella volontà di Dio. Dopo la sua esperienza terrena, il suo nascondimento si trasforma, sull’onda dell’esplosione profetica: tutte le generazioni mi diranno beata. Maria viene portata alla luce dalla Chiesa, dalla religiosità popolare, dalla riflessione teologica e dall’impegno spirituale dei cristiani. Con e come Maria. Viviamo nascosti, umilmente, dietro Cristo. I testimoni ci metteranno alla Luce se avremmo accolto e vissuto secondo la Parola di Dio. (dal presente numero, la rubrica mariana è curata da P. Emanuel MVOMO, cfic, Sangmelima, Camerun)

dell’Immacolata Maria e vedere in quale senso siamo veramente figli suoi.


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Dalle Comunità di Padre Monti nel mondo

Durante una seduta di neuropsichiatria nell’ambulatorio di Saronno:

Grazie As I sit on my bed reflecting on my going back to the Philippines, I am in these two feelings; Happiness and Sadness. I am extremely happy because I am going back home. I am excited. At last I will be home again. On the other hand I am also sad because Saronno is already home to me. It is completely a mixture of happiness and sadness. It is the same feelings I had when I was about to come here. I had a feeling of sadness. Sadness to leave the life and the community to where I am already comportable. I

vogliono bene e ti amano”

moments we shared, to the joys and pains, happiness and sadness, struggles and sufferings, and the beauty of life in Saronno. Thank you for accepting my strengths and weaknesses. Although I often speak with all the gestures and my mouth may be mute, my heart speaks a lot. With the intercession of the Blessed Virgin Mary and of the Blessed Luigi Maria Monti I will always pray for you. I ask also for you prayers. I may be miles away, but here is where my heart will stay... THANK YOU... Bro Allan Almasco cfic

Come fresca rugiada dai monti Saronno, un giorno di marzo. Un bimbo affetto da un disturbo relazionale, sta facendo una seduta di cura presso il nostro reparto di neruropsichiatria infantile. La terapista lo circonda di attenzioni, così come fa con tutti i piccoli pazienti. Sui muri della palestra ci sono vari bigliettini disegnati da loro, con su scritti tanti “ti voglio bene”.

“Ma perché tutti ti

hate to say goodbye. How do I say goodbye to the good times with my brothers and friends? How do I say goodbye to the pain and joy we shared? How do I say goodbye when I feel I have not yet completed my task? Yet there is this feeling of happiness. Happiness for a new challenge, for a new adventure, for a new opportunities, for a new journey, and for a new reality. I am always excited. Days had come. Time went by. I enjoyed the four seasons and it is springtime again. And now it is time to say thank you... I would like to thank you for the

Improvvisamente, il bambino si ferma, la guarda e le rivolge questa domanda: ma perché tutti ti vogliono bene e ti amano? e poi continua, da solo, come un piccolo ruscello, che pian piano si va ingrossando:

sei bellissima. Anche se hai gli occhi marroni, sembrano azzurri come il cielo; i tuoi piedi sembrano come l’olio profumato, sei come una fresca rugiada che scende dai monti e possiede una cosa preziosa: l’amore dei bambini. Ecco perché tutti ti amano. Non ci sono parole da aggiungere… Nel leggere questo gioiello d’ingenua bellezza, Anna ha scritto: è proprio bello che un bimbo in quella situazione provi e sappia esprimere tali emozioni. E allarga il

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cuore sapere di terapisti che amano tanto le persone con cui operano e credono talmente nel loro lavoro, da saper infondere tali sentimenti! Penso sia importante far conoscere a più persone possibili questi germogli di speranza. Anche questo è Pasqua!

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Ciao Allan, Mabuhai Bro. Allan ALMASCO è rientrato in Filippine, dopo circa due anni di stage nella nostra Comunità di Saronno. Ora lavorerà nella formazione, per trasmettere ai più giovani il tanto che ha studiato, pregato e fatto proprio del Beato Fondatore, Luigi Maria Monti. Ciao Allan, grazie per la grande testimonianza che ci hai dato con il sorriso della tua fede. (vedi l’articolo nella rubrica Glossolalie)

Lourdes: missione ascolto

La Congregazione ha scelto di portare nel santuario di Lourdes il proprio carisma di

25 marzo 2013 Mentre a Lourdes (febbraio-luglio 1858) accadevano i fatti prodigiosi delle apparizioni di Maria Immacolata a Bernadette Soubirous, presso l’ospedale Santo Spirito di Roma Luigi Monti accompagnava i primi passi della nuova comunità religiosa dei Figli dell’Immacolata Concezione. Esattamente sette anni fa, nella cittadina francese è stata fondata una nuova comunità montiana a poche decine di metri dal santuario, frequentato da circa sei milioni di pellegrini all’anno.

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A fratel Aldo Valentini (trentino, con il compito di superiore) e a fratel Roland Nene (congolese, cappellano e cerimoniere del santuario) si sono uniti nella missione altri due confratelli, fratel Francesco Cavalieri (viterbese, con una esperienza di 43 anni ininterrotti in Africa) e fratel Joseph Kalathiparambil (indiano). I quattro religiosi eserciteranno il loro ministero di preti soprattutto nelle confessioni, che a Lourdes costituiscono un’occasione straordinaria di contatto e di supporto alla vita spirituale dei pellegrini.

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La Congregazione ha scelto di portare nel santuario il proprio carisma di attenzione alle persone malate, ai loro familiari e agli amici. L’esperienza quotidiana di misericordia, consolazione e tenerezza che Dio dona a quanti a Lui si rivolgono con fede, diventa una vera scuola di umanità.

La comunità può essere contattata all’indirizzo email:

villas.cuorelourdes@hotmail.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

attenzione alle persone malate, ai loro familiari e agli amici.

(nella foto) I Fratelli Joseph Kalathiparambil, Francesco Cavalieri e Aldo Valentini davanti al Santuario di Lourdes.


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Montefiascone: l’eccellenza che resiste Vita di famiglia

Il Sole 24 ore nel suo servizio su “Villa Santa Margherita”, opera montiana di Montefiascone: “atteggiamento sempre disponibile, attento, delicato, rispettoso e cordiale” che caratterizza la struttura, dove religiosi e laici lavorano nello spirito della compassione cristiana e dell’umana solidarietà.

Il quotidiano finanziario “Il sole 24 ore” nel suo quadrimestrale “PIÙ salute & benessere” ha pubblicato, il 27 marzo, un servizio su “Villa Santa Margherita”, opera montiana di Montefiascone (VT). L’articolo sottolinea “l’atteggiamento sempre disponibile, attento, delicato, rispettoso e cordiale” che caratterizza la struttura, dove religiosi e laici lavorano nello spirito della compassione cristiana e dell’umana solidarietà. La Congregazione è presente in città dal 1956, ma già nell’Ottocento il Fondatore aveva inviato i suoi religiosi infermieri negli ospedali di Orte, Civita Castellana, Capranica e Nepi.

L’Istituto presenta quattro sezioni: 1) Centro di Riabilitazione (120 degenti): persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale. In alcuni casi i malati trascorrono tutta la vita nel centro, perché orfani o abbandonati. 2) Residenza Sanitaria Assistenziale (120 degenti): malati gravi non autosufficienti. 3) Poliambulatorio: ampia gamma di specialità mediche. 4) Diagnostica Strumentale per Immagini: ecocardiocolordoppler, diagnostica tradizionale, ortopanoramica, Moc, Tac, risonanza magnetica, ecografia.

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Villa Santa Margherita è una delle poche strutture in Italia a vantare cinque certificazioni su Qualità, Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale.

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Giovannino 1894. Giovannino Fusi, or-

“Avreste veduto

dalle

per tutti una carezza, un sorriso,

fano, anni 6.

prime ore del mattino quei

un giocattolo. Dato così un po’ di

È accolto nella casa di Saron-

cari fanciulli apparecchiarsi per degnamente ricevere il

sfogo al loro entusiasmo li avreste veduti tutti mettersi in

loro benefattore, il loro pa-

bell’ordine e accompagnarlo alla

dre; giunta l’ora in cui si

casa, cantando il: Ti lodo o Maria,

sapeva che doveva arrivare,

canzoncina che sapevano gradita

eran là tutti pronti, schierati innanzi alla porta che mette

al Padre ed al cui canto, eseguito da quelle voci argentine, a quelle

nel vasto giardino, e al suo

anime innocenti, dovevano certo

primo

far eco gli angeli del cielo”.

no direttamente dal Beato Luigi Maria Monti. Ha perso i genitori. Ha solo il fratello Luigi,

anche

lui

accolto

nell’Orfanotrofio. È piccolo, non solo di età, anche di statura. È fra i più cari di Luigi Monti.

apparire

fin

affollarsi

9

… a spulciar gli archivi e rimescolar le carte della storia, per sapere…

L’accoglienza degli orfani di Padre Luigi Monti e tutti insieme cantavano il: Ti lodo Maria. Raccolgo questi dati da Bollettino mensile dell’Unione Padre

Monti,

del

Maggio

tutti intorno, chiedergli la benedizione, baciargli la mano e corteggiarlo con

1950. Purtroppo in memoria

mille

della morte di Giovanni Fusi.

l’innocenza e la gratitudine suggerivano dai loro teneri

Stralcio il racconto di Padre Pastori che ricorda in questa

e

mille

vezzi

che

cuori!

Nella Cappella dove tutti si raccoglievano, il buon Padre, sollevava sulle braccia Giovannino, lo metteva in piedi sul banco, e gli sussurrava: “Vedi come è bella! ( la Madonna); canta canta : Essa è contenta”. Nella Madonna il bam-

occasione l’accoglienza che gli orfani facevano al Beato

Ed egli il buon Padre, attor-

bino riconosceva così la Mamma Celeste, buona e amabile, come

niato per non dire assalito

la mamma che aveva perduto.

Monti.

da quei cari figlioli, aveva

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Lettere alla Redazione I Vostri mess@ggi Email e lettere dal mondo

Non essere soli lungo la via

Ringrazio per il gradito ricordo augurale e ricambio con affetto e preghiere. La gioia del Risorto ci sia di guida per il cammino che ci attende, certi di non essere soli lungo la via. Don Gianfranco. Il notiziario sta diventando bello corposo, curato

Grazie degli auguri che, ricambio. Il notiziario sta diventando bello corposo, curato. Bene. Mi verrebbe da domandare se mai non possa anche raccogliere qualche notizia delle varie opere… ma temo che si snaturerebbe la natura del giornale, forse andrebbe "fuori tema". Grazie. Fratel S. Egli vi guidi e v’accompagni

Io e la mia famiglia ricambiamo gli auguri di vero cuore e li estendiamo a tutti voi, Fratelli del Padre Monti. Egli vi guidi e v’accompagni. La saggezza e la tranquillità di affrontare gli ostacoli di ogni giorno

Scriveteci a

Colgo l'occasione di augurare che Cristo Risorto porti nel nostro cuore, nella vostra comunità e nelle nostre famiglie, la speranza di andare avanti, la saggezza e la tranquillità di affrontare gli ostacoli che ogni giorno troviamo tutti sul nostro cammino. Cordialmente. Alma Un verdadero miracolo l’arrivo di Papa Francesco

quihopostoilcuore@padremonti.org

E ... BUONA PASQUA anche per la Communità di Saronno! Il tuo editorial sobre Papa Francesco è molto buono! Un verdadero miracolo l’arrivo di Papa Francesco! Senza dubbio, farà molto bene a la Chiesa e a tutti noi. Su simplicidad pero manifestada con tanta profundidad... tendrà, y ya tiene, sin dudas un inmenso impacto en los cristianos y en los no cristianos! Un Papa "oriundo"

argentino- italiano! que alegria inmensa para Argentina e Italia! y el mundo! Ernesto. C’è necessità di ritrovarsi, immaginare dei percorsi e compattere per ricostruire il nostro futuro

Bello il giornale! Il racconto del medico commovente… Questa è la croce: non sempre la mia felicità coincide con quella dell'altro. Lascio parlare Emily Dickinson, poetessa vera: L'acqua è insegnata dalla sete. / La terra dagli oceani traversati. / La gioia dal dolore. / La pace dai racconti di battaglia. / Gli uccelli dalla neve. Con i Confratelli abbiamo considerato che dopo un lungo e doloroso periodo che è culminato nella Settimana santa, ci hanno tolto tanto. Ma come i cristiani, che guardano oltre il Venerdi santo, non ci hanno tolto la speranza e la fede in DIO, forti della nostra consacrazione. C'è necessità di ri-trovarsi, immaginare dei percorsi e combattere per ricostruire il nostro futuro. Ricordiamoci i primi nostri Confratelli che insieme al P. Monti sono stati cacciati da Santo Spirito, erano senza nulla e guardate cosa hanno costruito... e noi? Sono risorto e ora sono con te

Grazie degli auguri e del giornale che ci invia. Le assicuro che è molto gradito e apprezzato. Le auguro speranza. Gesù ci ripete: sono risorto e ora sono sempre con te, specialmente nei momenti difficili, la mia mano ti sorregge. Un fraterno abbraccio. BA A NNO

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Doni di gioia spiritule e serenità

L'occasione di invio di QPC mi muove ad esprimerti un augurio fraterno e personale di tanto bene. Condivido con te tante cose, dalle preoccupazioni alla gioia di tanto bene che, comunque, si muove in questa casa. Prego il Signore perché ti accompagni sopra tutto ed al di là di tutto, con doni di gioia spirituale e serenità vera. fratel Rolando Iniezione di buona lettura

Grazie per questa iniezione di buona lettura e di messaggi di pace e di amore. Gennaro Testimonianza tenace

Grazie del bellissimo bollettino di Pasqua! Ho letto dentro le pagine piene di fede e di notizie che rincuorano, un messaggio di Risurrezione. Grazie per la vostra testimonianza tenace in questi giorni grigi e malati che non vogliono cedere il passo alla primavera. Eppure lo Spirito del Risorto che passa a porte chiuse sa attraversare anche il WEB... e il bollettino vostro, come un cenacolo virtuale che racchiude una Buona e vitale presenza. Grazie di vero cuore a te ai tuoi collaboratori. Gracias hno

Gracias hno! Ya sabes que los acompaniamos a diario con nuestra fraterna oracion... Como bien dijo el Santo Padre hoy, en los momentos dificiles CONFIANZA en el Señor que no deja de estar a nuestro lado, confianza en Su Misericordia. Todo pasara, recemos y confiemos! L.

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Tiziana: l’abbraccio di due mamme Chiara, alternata da singhiozzi, giunge la voce attesa. - Mamma, mamma! Sono io... sapessi come è dura la segregazione e difficile tentare di uscire dal tunnel. Oh, mammina, scusami, scusami, quanto ti ho fatto soffrire. Riuscirai a perdonarmi?…

È da pochi minuti entrata in servizio Tiziana, l’assistente per l’infermeria a disposizione di tante ospiti anziane; in gran parte sono già state sistemate per la notte. Tutto è silenzio, nessuna per ora si lamenta o richiede le sue cure, perciò può restare nella mia camera e mostrarmi, con giusto orgoglio materno, ma soprattutto di nonna, le foto dei suoi cari inserite nel telefonino. Sono davvero tutte molto belle le immagini, ma lei mi fa osservare con grande commozione e un po’ più a lungo l’immagine di una figlia: sembra veramente una diva, o meglio, una modella: alta, fin troppo sottile. Già!, quella magrezza è segno di malattia: da un anno la giovane donna soffre di anoressia; ha accettato il ricovero, l’isolamento, le difficili cure necessarie, si spera, per uscire dalla grave patologia che scarnifica cor-

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po e spirito. Ha scelto l’isolamento totale e sacrifici gravissimi! Tiziana, purtroppo non sa nulla da mesi e l’angoscia cresce ogni giorno di più. Sabato scorso ha incontrato lo psichiatra responsabile dell’équipe alla quale si è affidata la ragazza, ma è rimasta delusa, perché lo specialista non le ha dato alcuna notizia sullo stato di salute di sua figlia. Ad un tratto, squilla il suo cellulare e la nostra custode notturna si rende immediatamente conto che la telefonata arriva da sua figlia! Purtroppo cade subito la linea, non c’è campo. Riprova più volte. Si sposta vicino alla finestra. Recitiamo insieme una preghiera. Ecco: abbiamo l’angolo giusto!

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trovato

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Mamma! ... sapessi come è difficile tentare di uscire dal tunnel. Oh,

Adesso siamo in tre a piangere, ma Tiziana riesce a balbettare parole dolcissime, colme di tenerezza. Assicura che, se possibile, ora l’ama ancora di più.

soffrire. Riuscirai

Sabato potrà vederla, dopo tanti mesi, per alcuni minuti.

a perdonarmi?…

mammina, scusami, quanto ti ho fatto

Quasi impossibile crederci! La comunicazione si interrompe: noi due mamme ci abbr acciamo come sorelle. Ho solo, su di una mensola, una piccola boccetta con l’acqua che mi è stata portata da Lourdes. Gliela offro volentieri, la porterà sabato a sua figlia. Il nostro impegno continuerà ad essere la preghiera. (

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Riconoscere

Vocazioni

Rubrica a cura dei Cercatori di Dio

“Da bambino sognavo di diventare francescano. Stavo andando a Lourdes con una richiesta alla Madonna: Mi faccio frate francescano, se è quello che vuoi. Ma se non vuoi, fammi trovare una santa ragazza”

“La mia vocazione? E’ stata la mia famiglia. Ognuno ha la sua strada. Basta saperla cercare e trovare”

Il filo che corre dalle Fiji a Lourdes I

l treno mi portava a Lourdes. Viaggio privato con una richiesta nel cuore: cosa devo fare, Signore? In essa c’era tutta la mia vita. Sono inglese, nato alle isole Fiji, colonia inglese. Dopo i miei studi di college, la mia famiglia si è trasferita in Inghilterra, dove ho proseguito i corsi postuniversitari. Ho avuto fortuna con il lavoro. Ho fatto il militare e mi sono trattenuto con loro. Ho un posto nell’Army britannica, da oramai qualche anno. Sono sempre stato credente. La Madonna è per me mamma e maestra. A 35 anni si vuole dare a tutti i costi una risposta alla vita. Io non l’avevo. Non l’avevo ancora. Ma da quando ero bambino, sognavo di diventare francescano. Frate, sì, proprio frate. Stavo andando a Lourdes con una richiesta alla Madonna. Io mi faccio frate francescano, se è questo che vuoi: sento troppo forte questa chiamata. Ma se non vuoi, fammi trovare una santa ragazza che voglia un’allegra e numerosa famiglia e che mi accetti così come sono. Questa era la mia richiesta ed ero certo che mi avrebbe detto di lasciare il mio lavoro e di entrare tra i frati. Era quello che volevo. MA NON NE AVEVO IL CORAGGIO. Non

mi chiedete perché. Avevo bisogno di andare a Lourdes, di ritirarmi in me stesso per trovare il coraggio di una risposta. Una risposta di fede prima di tutto. Una risposta totale, in ogni caso. Pellegrinaggio di fede quello che si fa a Lourdes. Ero concentrato nelle mie devozioni, non mi guardavo attorno. Davanti alla Grotta, pregavo intensamente la

Madonna di darmi un segno. Erano troppi anni ormai che attendevo. Non potevo più aspettare. Una scelta ADESSO! Mi giro, vedo una giovane donna che mi sembra un angelo. Accompagnava un malato alla grotta. Quella scena non posso dimenticarla. Mi sono rigirato ed ho continuato a pregare. Finito il Rosario la rivedo. È da sola. La osservo: lei bianca, bionda, slanciata; io scuro di pelle, di bell’aspetto, ma anche con qualche anno in più. Lei rimane nei miei sogni. Li combatto, non ci riesco, devo fermarla. Lei è tedesca. A mano a mano che chiacchieriamo, troviamo punti in comune. Sarà lei il segno che cercavo?

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Lascio Lourdes con un indirizzo in tasca. Ci scriviamo a lungo. L’amicizia cresce e dopo 2 anni le chiedo di sposarmi. Sono passati 40 anni. Siamo ancora insieme. In un piccolo paese dell’Inghilterra centrale. Abbiamo 5 figli e tanta voglia di amare e di amarci. Una volta all’anno andiamo alle isole Fiji per vedere parenti ed amici. Io inglese, lei tedesca… chi l’avrebbe mai detto? Solo la Madonna poteva farlo. Ancora non so come ringraziarla di avermi esaudito. In fondo mi ha proprio esaudito: quello che volevo era fare cosa gradita a Dio e a Lei, grande Mamma del cielo. Tutta la mia famiglia è, comunque, francescana. Già prima di sposarci abbiamo pensato insieme a come potevamo realizzare il sogno francescano nella nostra vita. Siamo laici sposati, ma abbiamo un gruppo che frequentiamo. Siamo felici. Ciò non significa che non abbiamo incontrato difficoltà. L’aiuto della Madonna non ci è mai mancato. La mia vocazione? La mia vocazione è stata questa: la mia famiglia. Sono felice. Sono sempre stato felice. Auguro a tutti la felicità che la Madonna mi ha dato, facendomi incontrare a Lourdes mia moglie, la madre dei miei figli. Ognuno ha la sua strada. Basta saperla cercare e trovare.

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Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fede

Nella 50ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà il 21 aprile 2013, quarta domenica di Pasqua, vorrei invitarvi a riflettere sul tema: “Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fede”, che ben si inscrive nel contesto dell’Anno della fede e nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Il Servo di Dio Paolo VI, durante l’Assise conciliare, istituì questa Giornata di invocazione corale a Dio Padre affinché continui a mandare operai per la sua Chiesa (cfr Mt 9,38). “Il problema del numero sufficiente dei sacerdoti - sottolineò allora il Pontefice tocca da vicino tutti i fedeli: non solo perché ne dipende l’avvenire religioso della società cristiana, ma anche perché questo problema è il preciso e inesorabile indice della vitalità di fede e di amore delle singole comunità parrocchiali e diocesane, e testimonianza della sanità morale delle famiglie cristiane. Ove numerose sbocciano le vocazioni allo statoecclesiastico e religioso, là si vive generosamente

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secondo il Vangelo” (Paolo VI, Radiomessaggio, 11 aprile 1964). In questi decenni, le diverse comunità ecclesiali sparse in tutto il mondo si sono ritrovate spiritualmente unite ogni anno, nella quarta domenica di Pasqua, per implorare da Dio il dono di sante vocazioni e per riproporre alla comune riflessione l’urgenza della risposta alla chiamata divina. Questo significativo appuntamento annuale ha favorito, infatti, un forte impegno a porre sempre più al centro della spiritualità, dell’azione pastorale e della preghiera dei fedeli l’importanza delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. (…) In ogni momento, soprattutto in quelli più difficili, è sempre la fedeltà del Signore, autentica forza motrice della storia della salvezza, a far vibrare i cuori degli uomini e delle donne e a confermarli nella speranza di giungere un giorno alla «Terra promessa». Qui sta il fondamento sicu-

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ro di ogni speranza: Dio non ci lascia mai soli ed è fedele alla parola data. Per questo motivo, in ogni situazione felice o sfavorevole, possiamo nutrire una solida speranza e pregare con il salmista: “Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia speranza” (Sal 62,6). Avere speranza equivale, dunque, a confidare nel Dio fedele, che mantiene le promesse dell’alleanza. Fede e speranza sono pertanto strettamente unite. (…) Come avvenne nel corso della sua esistenza terrena, anche oggi Gesù, il Risorto, passa lungo le strade della nostra vita, e ci vede immersi nelle nostre attività, con i nostri desideri e i nostri bisogni. Proprio nel quotidiano continua a rivolgerci la sua parola; ci chiama a realizzare la nostra vita con Lui, il solo capace di appagare la nostra sete di speranza. Egli, Vivente nella comunità di discepoli che è la Chiesa, anche oggi chiama a seguirlo. E questo appello può giungere in qualsiasi momento. Anche oggi Gesù ripete: “Vieni! Seguimi!” (Mc 10,21). (…) La preghiera costante e profonda fa crescere la fede della comunità cristiana, nella certezza sempre rinnovata che Dio mai abbandona il suo popolo e che lo sostiene suscitando vocazioni speciali, al sacerdozio e alla vita consacrata, perché siano segni di speranza per il mondo. Dal Messaggio di Benedetto XVI per la 50ª Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni (21 Aprile 2013)

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Nelle mani di un Amore più grande

ANNO DELLA FEDE (11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013)

Si è celebrata la 50° giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni, istituita da Paolo VI. La preghiera costante e profonda fa crescere la fede della comunità cristiana


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Santuario del Beato Luigi Maria Monti Saronno nel Cuore della Carità Montiana

Orario delle Celebrazioni del Santuario GIORNI FERIALI 6.30 7.00 9.00 18.50

Lodi del Mattino (lunedì in cripta) Santa Messa (lunedì in cripta) Santa Messa Rosario e Vespro

TUTTI I GIOVEDI’

18.30

Adorazione Eucaristica per le Vocazioni

DOMENICA E FESTIVI 8.30 Lodi del Mattino 9.00 Santa Messa 19.00 Santa Messa SACERDOTI A DISPOSIZIONE IN SANTUARIO P. Aurelio Mozzetta, rettore P. Pierino Sosio P. Roy Puthuvala P. Elvis Lukong

QUI HO POSTO IL CUORE Direttore: Saverio Clementi. Redazione: Aurelio Mozzetta, Raffaele Mugione Hanno collaborato per questo numero: Fr. Ruggero Valentini, Sergio Slavazza, Bro Allan Almasco, P. Emanuel Mvomo, P. Aurelio Mozzetta, Marco Perfetti, S.O., I cercatori di Dio, Raffaele Mugione www.padremonti.org

Direzione: Via San Giacomo, 5 21047 – Saronno (VA) : 02 96 702 105 : 02 96 703 437 e-mail: quihopostoilcuore@padremonti.org sito web: www.padremonti.org (Nessun collaboratore percepisce compenso. Questo Notiziario è realizzato da volontari)


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