Qui ho posto il cuore giugno 2013

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Notiziario del Santuario del Beato Luigi Maria Monti Anno II — n. 14 GIUGNO 2013 D A T A NOTIZIE DI RILIEVO: Nuovi uomini, nuovi apostoli, nuove case Musica per organo

SOMMARIO: Editoriale

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Preghiere

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ascoltate Luigi M. Monti 3 e dintorni

La libertà è fonte di Capolavori ditoriale di Aurelio Mozzetta Al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la COSCIENZA di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa e, se necessario, anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica. Chi afferma questo non è qualche cosidetto ‘spirito libero’ né un savonarola

L’E

obbedire alla propria coscienza, anche quando essa fosse erronea, figurarsi cosa poteva esserci prima, nella verità e nella libertà del Vangelo, che ha attivato il cammino della Chiesa e tutto il patrimonio culturale da essa generato. Siamo figli della libertà, ma pare proprio che preferiamo dimenticarlo e darci allegramente in pasto ad ogni sorta di

Una preghiera 4 per… Preghiere per

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le vocazioni Con Maria,

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come Maria Glossolalie

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Vita di Fami-

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glia Forse non

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tutti sapevate I Vostri mes-

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saggi Il mio Grazie

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a Padre Monti La Porta aper- 11 ta Riconoscere

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vocazioni Nelle mani di

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dei nostri tempi, ma un certo cardinale Joseph Ratzinger, poi diventato Papa Benedetto XVI. E, in verità, non è che egli abbia detto nulla di nuovo, anzi! Se già secoli fa San Tommaso affermava che è peccato non

schiavitù mentale, interiore, psicologica… E poi, siccome queste sono cose che non si vedono, diciamo di essere liberi solo perché non portiamo alcuna catena ai piedi. (segue a pagina 2)

un amore più

SANTUARIO DEL BEATO LUIGI MARIA MONTI—SARONNO

grande Montiani in ritiro

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Via A. Legnani, 4 - 21047 - Saronno (VA)  02 96 702 105  02 96 703 437 e-mail: santuario@padremonti.org sito web: www.padremonti.org C.F.: 93054190892 Conto corrente bancario intestato a: Santuario Padre Monti Cod. IBAN: IT27 C 08374 50520 00000 8801111 Cod. Bic.: ICRAITMMAE0 presso: Banca di Credito Cooperativo di Barlassina – Filiale di Saronno Causale: Offerte pro-Santuario o Sante Messe


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Le preghiere ascoltate Sembra un miracolo, impossibile da dimostrare. Ringrazio a nome di SG, perché ero stata io a chiedere preghiere. Nella preghiera per le famiglie di questo mese ce n’era una per L e M: dopo 8 mesi M è tornato a casa ed è stato riaccettato dalla moglie. I tre bambini hanno molto sofferto: il più piccolo ha sviluppato una balbuzie, che comunque è in trattamento. Speriamo che tutto si sistemi! Grazie a Padre Monti e a chi ha pregato. B. Una “famiglia affranta” (QPC 12) ringrazia Padre Monti e quanti hanno pregato per Paola che ha migliorato molto le proprie condizioni cliniche: la brutta infezione è passata e lei ha potuto ricominciare la fisioterapia interrotta. Ora può di nuovo camminare con le stampelle. Chiediamo ancora preghiere, per la sua completa guarigione.

La libertà è fonte di Capolavori >>> segue dalla prima pagina

Salvo poi a bere a ettolitri - senza reazione alcuna, con un dommatismo che più dogmatico non si può - tutte le chiacchiere riversateci addosso da televisione e mass-media; le quali, poiché vengono dall’idolo tecnologico, sono sicuramente da ritenersi “parola di un dio”, uno qualunque, e da credere a occhi chiusi. Molti affaristi, vari burattini e non pochi criminali profittatori manipolano la verità e noi lì ad abboccare, come pesci lessi. Chi non abbocca è destinato all’esilio, all’ostracismo morale, all’ironia degradante, ad essere bollato come retrivo, medievale e antiprogressista. E invece no! La testa deve rimanere libera. È questo che Dio vuole! Anche nel mezzo di un pantano d’attanagliante sporcizia. Nessuna oppressione, nessuna imposizio-

ne, nessuna stupidità può renderci migliori, umanamente più accetti, moralmente più a posto o spiritualmente più santi. È l’esatto contrario: Cristo vi ha liberati, perché voi restiate liberi… stolti Galati, chi vi ha ammaliato, raccontantovi frottole? (cfr. Gal 5,1 e 3,1). Sorridi, dunque. Anche se tutto va male e tutto sembra dire il contrario, sappi che il meglio deve ancora venire. E che, nel frattempo, il Signore accompagna le tue lacrime. Uno che se ne intendeva, come Einstein, affermava che ognuno di noi è un genio. Poi, però, aggiungeva che se giudicassimo un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, quello passerebbe la vita a ritenersi stupido.

Libertà è, prima di tutto, amare te stesso. Credere in quello che tu sei. Non provarci neppure a volare o arrampicarti sugli alberi, se sei pesce. I pesci nuotano, gli uccelli volano, gli uomini camminano. Oltre che impagabile libertà, riconoscere te stesso è atto d’infinita gratitudine al Creatore, per quello che Egli ha fatto di te. È da questa libertà semplice che nascono gli eroi, i profeti e i santi. Non da atti eclatanti e strepitosi, ma dalla fedeltà alla vita. Santo non è chi passa dieci ore al giorno in chiesa o spende la vita nella solitudine del deserto. Santo è chi sa scoprire il capolavoro che Dio ha fatto quando creava proprio lui, proprio in quel modo, proprio con quella missione. E che, proprio per questo, sa dire grazie. Aurelio Mozzetta

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La passeggiata in catene Ci sono momenti nella vita in cui sei totalmente nelle mani degli altri. Potrebbero fare qualunque cosa e non puoi opporti. Ad esempio, provi questa sensazione negli attimi precedenti gli interventi chirurgici in anestesia totale. Sei assolutamente inerme nelle mani del medico e della sua équipe. Per quanto necessario, sei nella totale incapacità di agire autonomamente. Luigi Monti subirà esperienze molto peggiori. Una davvero forte: arrestato e incarcerato dagli Austriaci. Siamo nel Settembre 1851. Luigi, da qualche tempo, aveva lasciato la sua casa e il laboratorio di Bovisio. I fratelli erano cresciuti; il

sostegno economico derivante dall’attività di ebanista, era diventata meno importante. Vinse così il desiderio di una vita religiosa a suo tempo ostacolato dalla madre e dagli eventi della vita. Ora, poteva pensare a se stesso. Don Luigi Dossi, suo padre spirituale, aveva costituito, nei locali della povera e rurale parrocchia di Quinto Romano, un piccolo convento. Frati: Luigi Monti, Radice Custode, Caronni Pietro, compagni da sempre. Uno dei sogni si stava realizzando. Preghiera, lavoro, studio, serenità. Poteva il demonio lasciare

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tranquillo Luigi e compagni? No di certo! Il giorno 11 Settembre (che data!) dei gendarmi austriaci si presentano all’uscio e arrestano Luigi, Custode e Pietro. Sono accusati di cospirazione. Ammanettati, vengono condotti al carcere di Desio. Lì si consumerà il giudizio. Il viaggio durò tre giorni. In totale balia dei gendarmi, delle loro voglie, paure e stanchezze. Arrivarono sballottati, affamati, sfiniti. Legato, affranto per quell’accusa ingiusta, Luigi cammina dignitoso, ma preoccupato. Che fine avranno fatto i compagni a Bovisio? E quelle cartucce di suo fratello Giuseppe nascoste nel doppiofondo di quel cassetto? Se trovate non c’era scampo, erano noti i comportamenti della polizia in simili casi: fucilazione immediata. Chi li ha denunciati? Ancora don Perelli o il Parroco? Quest’ultimo. Quante volte Luigi aveva notato irritazione mentre animavano la liturgia della messa, i canti. A don Giovanni Caldera erano indigesti soprattutto gli incontri spirituali svolti nel laboratorio di casa Monti. Ma arrivare a una denuncia così! Pensa e ripensa le esperienze fatte, i discorsi fra di loro, sono giovani, ma piani eversivi … A sera arrivano alla prima fermata, dove trascorreranno la notte. Non hanno diritto al cibo né spazi né aria. A nulla valgono le proteste. Debbono subire, sono totalmente nelle mani dei gendarmi. Il giorno successivo verso mezzogiorno ricevano una zuppa, unico alimento.

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Spossati, debbono attraversare dei paesi dove sono conosciuti. La gente si avvicina, li compiange. La collera contro questo violento oppressore aumenta rapidamente. Se ne accorgono anche le guardie, che chiedono ai detenuti di non provocare inutili tumulti. Sarebbero certo seguite delle sanguinose rappresaglie. Mentre si avvicinavano a Bovisio, sentivano in sé la paura per la possibile reazione del popolo e, così, indurivano i modi, rendendo ancor più penosa quella triste e indesiderata passeggiata. Arrivano a Desio. I tre giovani chiedono di restare uniti agli altri, già detenuti. Nella cella non circola aria. I miasmi provocati dalla latrina, la stanchezza e la fame fanno svenire Luigi, che si riprenderà solo il giorno dopo. Non siamo più a quei tempi, per fortuna, ma essere privati della libertà è sempre una situazione dolorosa. Per il Beato Luigi Maria Monti una nuova, durissima prova. La supererà. Non temere. Marco

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Luigi Maria e dintorni

Luigi Monti e i suoi compagni sono ingiustamen te accusati di cospirazione dagli austriaci, arrestati e privati della libertà.

La Tomba del Beato Monti nella Cripta del Santuario di Sa-


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Preghiera per le vocazioni

“Tu mendicante ricco dell’unica acqua viva”

In quell’ora, al pozzo Signore Gesù, aspettaci al pozzo del convegno, nell’ora provvidenziale che scocca per ognuno. Presentati e parlaci per primo, tu mendicante ricco dell’unica acqua viva. Distoglici, pian piano, da tanti desideri, da tanti amori effimeri che ancora ci trattengono. Sciogli l’indifferenza, i pregiudizi, i dubbi e le paure, libera la fede. Scava in noi il vuoto, riempilo di desiderio. Fa emergere la sete, attraici con il tuo dono. Dilata il nostro cuore, infiammane l’attesa. Dà nome a quella sete che ci brucia, senza che sappiamo chiamarla con il suo vero nome. Riportaci in noi stessi, nel centro più segreto dove nessun altro giunge.

“La preghiera, figli e fratelli miei carissimi, apre il tesoro del cuore di Dio”. Padre Monti

Una preghiera per...

PER LA VITA CHE NASCE - la piccola NOEMI, nata il 29 aprile. Padre Monti ti accompagni e ti protegga sempre.

di tumore a Genova: gli donai un'icona dell'Immacolata montiana, che Gabriele volle

alla preghiera e all'Immacolata. Il percorso lo ha portato a realizzare una tale sintonia spirituale che ci ha lasciati nella Grazia. Una preghiera. Raffaele

PER CHI SOFFRE PER I DEFUNTI - LAURA, che purtroppo si è tolta la vita a soli 34 anni. Il Signore ne accolga il dolore e le doni pace. - GIUSEPPINO, che ci ha lasciati dopo un anno di malattia: possa riposare tra le braccia del Signore e della nostra cara Madre (Anna e famiglia). - ETTORE, marito di Marta Stablum (nipote del Servo di Dio, Emanuele Stablum), morto a 83 anni il 18 maggio. - GABRIELE, il mio padrino di battesimo, morto il 18 maggio. Sei anni fa la moglie Maria Grazia morì

porre, con affetto, sulla bara della moglie a Napoli. Gabriele ha amato in modo straordinario Maria Grazia, tanto che dopo la sua morte si è votato completamente

- Caro padre, scrivo dal freddo letto di una fredda stanza d'ospedale. Non so se questa volta ce la farò, mi sento stanco e non posso pensare a nostro Signore sul calvario, a cosa avrà dovuto sopportare. Chiedo a Lei e a tutta la grande famiglia una piccola preghiera perchè riesca a mantenersi il sorriso sulle mie labbra. Aiutatemi a chiedere al Signore a alla Sua Madre Santissima di accettare il mio doloroso percorso come offerta per tutte le anime del purgatorio. Una piccola preghiera per un grande aiuto. In questo mese di maggio la Madonna non saprà non ascoltarci. Un abbraccio fraterno. G.

Inviateci le vs. intenzioni di preghiera a: quihopostoilcuore@padremonti.org A NNO

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Con Maria, come

Nei passi di Maria: l’esperienza Maternità e Verginità La maternità e la verginità sono due verità essenziali nella vita di Maria, perché centrali nella nostra fede riguardo all’incarnazione. Queste due verità indicano la missione vera di Maria: quella di legare il Salvatore all’umanità intera, per la salvezza di questa stessa umanità, secondo la considerazione della pienezza dei tempi nel piano salvifico di Dio (Gal 4,4).

Ogni credente vive in sé la maternità e la verginità. La fecondità spirituale dei cristiani e dei religiosi in particolare non è una contraddizione. Si tratta di vivere una vita di castità e di fedeltà ai voti e alla Parola di Dio. Con

La maternità verginale di Maria dovrebbe interrogarci sulla nostra vita di castità e di fedeltà, questo impegno di produrre la vita spirituale senza di-

nella vita di Maria, perché centrali nella nostra fede riguardo all’incarnazio ne.

Maria e come Lei viviamo una fecondità spirituale (paternità/maternità) e nello stesso momento una castità (verginità).

struggere in noi il dono della virginità. P. Emmanuel Mvomo

Nel nome dell’Immacolata, senza padroni L’Istituto è di Maria SS.ma Immacolata, e non vuole altri padroni. (Beato Luigi M. Monti, Diari, 21 settembre 1888) II,

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sono due

essenziali

Legata alla maternità, la verginità della Madonna mette in luce l’umanità di Cristo e la sua divinità, perché Figlio dell’Altissimo e non di Giuseppe, il quale assume il ruolo di padre terreno.

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e la verginità

verità

Questa maternità è dunque santa e divina, perché tesa all’adempimento del progetto salvifico; carisma suprema e plenitudine della fede di Maria.

La maternità verginale di Maria, che umanamente è una contraddizione, dà senso pieno alla sua vocazione personale e ecclesiale: per questo è pienezza della persona consacrata, casta e feconda.

La maternità

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Le Parole montiane


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Dalle Comunità di Padre Monti nel mondo

EN UN CLIMA DE GRACIA Y ORACIÓN Quiero compartirle una inquietud y un sueño, la inquietud es poder vivir un tiempo prudencial en la tierra del Beato Monti, y el sueño es poder hacerlo en su santuario. Para poder, desde lo cotidiano compartir el clima de gracia y oración que tiene el lugar y testimoniar desde mi humilde aporte la santidad que he podido apreciar cuando lo he visitado. En lo personal, es un deseo que tengo hace tiem-

po y creo que es tiempo propicio para llevarlo adelante. Con el objetivo de discernir mi particular vocación dentro de la familia montiana. Deseo saber si es posible, y en que tiempo puede ser conveniente. Por mi trabajo suelo tener vacaciones hacia diciembre hasta febrero, por ejemplo. Y si bien no dispongo de muchos

recursos, puedo costearme pasajes y aportar para mi estadia, y me ofrezco a colaborar en cualquier tarea que considere conveniente. Le consulto también para saber a quien expresarle mi particular intención... Bendiciones abundantes y espero sus noticias. MM

PROFUMO D’INFANZIA

L’infanzia a casa dei nonni: contaduni, dall’animo nobile e la fede certa. Devo a quelle giornate l’equilibrio raggiunto e l’unica vocazione certa: insegnare, leggere, spiegare per piccoli e adulti svantaggiati!

Acre odore di letame, a sera, nel caldo della stalla. Vacanze a casa dei nonni: contadini, dall’animo nobile e la fede certa. A sera, nella chiesina del villaggio, accanto alla nonna, aspiravo come una carezza l’aroma particolare del suo scialle e ripetevo nel latino dei semplici: “Et benedictus fructusventrisstuiesis…” L’incenso purificava il linguaggio e la preghiera arrivava gradita alla Vergine. Poi, sotto il portico, alla luce fioca della lampada a petrolio, dopo essere stata

strigliata nel mastello (perché i piedini nudi avevano calpestato polvere e terra, e nei capelli la pula e i fili di fieno si erano intrecciati coi riccioli selvaggi), fiera della mia cultura appena appena elementare, leggevo la Domenica del Corriere, mentre il nonno si concedeva di aspirare un mozzicone di sigaro: altro aroma che pizzicava la gola pure a me… C’era pronto un calamaio, una penna dal pennino scricchiolante: guidava la mano callosa della nonna sul ruvido foglio e lei a stento firmava “Mamma” sulla letterina dai pensieri facili che mi erano stati dettati per gli zii al fron-

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te. Sull’aia le pannocchie sgranate a fatica si asciugavano, prima di finire in sacchi di iuta, in gran parte consegnati allo Stato! Dalla grande città abbastanza vicina, arrivava il sibilo delle bombe che cadevano e il globi di luce segnalanti i bersagli da colpire, nascondevano per un attimo il bagliore delle stelle. Devo a quelle giornate quel poco di equilibrio raggiunto e di sicuro l’unica vocazione certa: insegnare, leggere, spiegare per piccoli e adulti svantaggiati: facendo tesoro di culture ed esperienze così diverse e spesso così utili a me! OSA (S. Pasqua 2013)

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A priest for ever P. Christogonus Uche, ordinato il 13 aprile scorso presso la HOLY TRINITY PARICH di Enugu, Nigeria, da Mons. Callistus Valentine ONAGA, vescovo di Enugu.

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Nuovi uomini, nuovi apostoli, nuove case

Santa Eulalia (Perù) Qui vediamo il nuovo Centro de Formacion Tecnologico-Parroquial “Ideal Luis Monti”, costruito nella missione montiana di Santa Eulalia, in collaborazione con la nostra Ong Dokita. Esso sarà a disposizione di ragazzie e ragazze della valle andina, proponendosi di formare i nuovi leaders (come dice il logo: lideres formando profesionales altamente competitivos) e dare concrete occasioni di futuro anche ai giovani poveri. Cari Fratelli di Santa Eulalia, Padre Monti gioirebbe immensamente se fosse lì a lavorare con voi. E, di sicuro, vi benedice.

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Il nuovo centro di formazione di Padre Monti per ragazzi e ragazze della valle andina, si propone di formare i nuovi leaders e dare concrete Nelle foto: il nuovo Centro de Formacion TecnologicoParroquial “Ideal Luis Monti”, costruito nella missione montiana di Santa Eulalia

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occasioni di futuro anche ai giovani poveri.


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Vita di famiglia

In Corea la nuova casa di accoglienza che ospita ragazzi e famiglie per attività di formazione culturale e spirituale e di ap-

PAGSANJAN (Filippine) Eccola, un’altra bella sorpresa: la nuova struttura di accoglienza realizzata dalla nostra comunità filippino-coreana a Pagsanjan (Filippine). Essa ospita ragazzi e famiglie dalla Corea per attività di formazione culturale e spirituale e di apprendimento dell’inglese. Un modo nuovo, intelligente e molto “montiano” di essere a servizio della gioventù, dell’integrazione interculturale e della pace tra i popoli.

prendimento

AI SALICI DI QUELLA TERRA Salmo 136, Canto degli esiliati Straordinaria rappresentazione teatrale all’Istituto Padre Monti di Saronno

Sabato 18 maggio, nel salone del nostro Istituto, si è avuta questa straordinaria Rappresentazione Teatrale, ad opera di: Anna Maria Boeris (voce recitante); Maurizio Moltrasio (chitarra classica); Alessandro Di Girolamo (tastiera); coro Vocinvolo; Adamo Calabrese (scenografie e realizzazione teatrale); Marco Perfetti (regia). Si è trattato di un intenso momento scenico, poetico e spirituale, che ci ha arricchito tutti. Le parole del Salmo 136, recitate, cantate, pregate e rivisitate alla luce di tutti gli esili di oggi, fanno da guida ad un opportuno lavoro di approfondimento. Dire grazie è sempre così poco!…

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Taps, storia del silenzio Se qualcuno ha assistito a un funerale militare e ha ascoltato quello che noi chiamiamo “Il Silenzio” (TAPS), non può non conoscerne la storia. Quella musica procura un groppo alla gola e fa piangere. Tutto accadde nel 1862, durante la guerra civile americana, quando il capitano dell’esercito dell’Unione (nordisti), Robert ELLICOMBE, con i suoi uomini si trovava presso Harrison’s Landing, nella Virginia, mentre l’esercito confederato (sudisti) era dall’altra parte del campo di battaglia.

Il capitano accese la sua lanterna per vedere il viso del soldato nella penombra.

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… a spulciar gli archivi e rimescolar le carte della storia, per sapere…

E allora restò senza fiato e paralizzato. Si trattava di suo FIGLIO! Il ragazzo stava studiando MUSICA nel Sud, quando era scoppiata la guerra. Senza dire nulla a suo padre, si era arruolato nell’esercito confederato. La mattina seguente, con il cuore straziato, il padre chiese il permesso ai superiori di dare al figlio una degna sepoltura, con tutti gli onori militari, nonostante fosse un soldato nemico.

Durante la notte, il capitano Ellicombe sentì i gemiti di un soldato ferito nel campo. Senza sapere se fosse dell’Unione o della Confederazione, decise di rischiare la vita per aiutarlo e dargli assistenza.

Il capitano chiese se poteva contare sui membri della banda militare per suonare al funerale di suo figlio. La richiesta fu accolta parzialmente. Per rispetto al padre, concessero un solo musicista.

Arrancando tra il fuoco nemico, il capitano raggiunse il soldato e lo trascinò al proprio accampamento.

Il capitano allora scelse un trombettiere per suonare alcune note musicali, che aveva trovato nella tasca della divisa del giovane defunto.

con affetto i

Quando finalmente giunse tra le proprie linee, scoprì che era un soldato confederato. E che, purtroppo, era già morto.

Nacque così la melodia indimenticabile, che oggi conosciamo come TAPS, il cui testo è il seguente:

tutto il

Day is done, gone the sun From the lakes, from the hills, from the sky All is well, safely rest God is nigh

Il giorno è terminato, il sole è calato Dai laghi, dalle colline e dal cielo Tutto va bene, riposa in pace Dio è vicino

Fading light dims the sight And a star gems the sky, gleaming bright From afar, drawing near Falls the night

La tenue luce oscura la vista E una stella illumina il cielo, brillando chiara Da lontano, si avvicina Cala la notte

Thanks and praise for our days Neath the sun, neath the stars, neath the sky As we go, this we know God is nigh

Grazie e lodi per i nostri giorni Sotto il sole, sotto le stelle, sotto il cielo Mentre andiamo, questo sappiamo Dio è vicino

Sento i brividi ogni volta che ascolto “Il Silenzio”, ma non sapevo che esistesse il testo del brano né ero a conoscenza della storia della canzone.

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Ricordiamo soldati di mondo, che sono caduti in guerra o in pace, recitando una preghiera…


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Lettere alla Redazione I Vostri mess@ggi Email e lettere dal mondo

Scriveteci a quihopostoilcuore@padremonti.org

Il mio Grazie a Padre Monti

Oggi farò la mia ultima chemio. Aiuta me, illumina i medici, stai vicino alla mia mamma.

Il Dono del notiziario Grazie di cuore per il dono di questo notiziario. Mitridatizzazione Grazie. Bella la metafora della ranocchia! Era quello che don Milani chiamava mitridatizzazione: cioè assuefazione al veleno. Fa bene a quanti ci conoscono GRAZIE per questo numero di Qui ho posto il cuore . Mi pare più ricco degli altri, anche nei contenuti e presentazione. L'ho letto tutto e penso che fa bene a tutti quelli che ci conoscono e anche a chi non ci conosce. padre Italo Indimenticabile ricordo Grazie e un indimenticabile ricordo. Danilo

Non cedete alla tentazione Grazie, davvero un bel lavoro! Complimenti per i passi fatti. Sicuramente sta venendo la tentazione di saltare al cartaceo. Non cedete! Così è già bello e raggiunge molte più persone. Certo è limitante il fatto di dover avere Internet, ma il numero di persone che raggiunge giustifica anche questo inconveniente. Bello anche il sistema di visione utilizzato su Facebook. Buon lavoro ancora e Dio ricompensi la vostra missione mandando delle vocazioni sante nella nostra congregazione. Ricordate a Padre Monti l' Opera di Foz e anche sorelle e fratelli che stanno dedicando la vita in questa magnifica realtà. Fr. Gioacchino

Mi sto affezionando Alla Redazione: riconosco la bontà dell'impegno a costruire mensilmente QPC. Come lettore mi sto affezionando, perché ne gusto volentieri la qualità ed immagino il carico di un lavoro fedele e costante. Grazie! Vi accompagno volentieri con la preghiera. Un lettore Stimoli di riflessione Anch'io ho bisogno di confidare di più e porre il mio cuore nel cuore di Maria. Anche questo numero del Notiziario contiene tanti stimoli per la riflessione. Grazie! Buon mese di maggio Grazie! Sempre molto gradito il bollettino. Buon mese di maggio. Un caro saluto.

Io so che tu puoi

Non ci sto

Caro Padre Monti, sono venuto questa mattina con tanta gioia e grande fiducia a incontrarti: mi sono sentito un’altra persona, ho avvertito la tua presenza accanto a me, ti ho chiesto aiuto per la mia famiglia. Tu sai. Oggi io farò l’ultima chemio. Aiuta me e illumina i medici. Sii al mio fianco, donami fortezza. Sono giovane ed ho tanta voglia di vivere. Nulla potrà avere senso più della vita, la mia vita, se tu mi aiuti a mantenerla. Ti prego, poni la tua mano sul mio cuore, ascoltami e aiuta, come aiuti tutti i malati e

Non possi starci. Mi sento ferito, perché ferita è la Mia Congregazione, a cui sento di appartenere. Non sono un religioso, ma sento di farne parte perché ho vissuto quattro anni, dal 1962 al 1966, nella Scuola Apostolica Immacolata Concezione di Velletri. Essa è sempre nel mio cuore per gli insegnamenti che ha saputo infondermi. In quel periodo su “Vita Concezionista” c’era scritto: “ragazzi oggi… uomini domani”. Il senso, credo, fosse quello di trasmettere a TUTTI NOI i valori più sani della vita laica o consacrata. Probabilmente qualcuno non ha saputo raccogliere quegli insegnamenti, ma fa rabbia pensare che i massmedia abbiano dato rilevanza unicamente ai fatti di qualcuno, cercando di colpire e infangare tutta la Famiglia religiosa, senza avere la minima conoscenza delle sue attività. Spero che la Mia Congregazione superi nel modo migliore questa tempesta, perché in tante parti del mondo ci sono persone che hanno bisogno di Essa. Francesco Paris. Trento, 9 aprile 2013

tutti i ragazzi che hai tanto amato. Mi dà troppa gioia vivere e non sono pronto a lasciare le montagne, le mie belle montagne che si stagliano contro il sole del tramonto. Se tu puoi, e so che puoi, proteggi dal cielo me e tutti i miei cari (la mia mamma!!!, ti prego, ti prego, ti prego…) e assistici sempre. O beato Padre, aiuta i bisognosi e porta per noi un po’ di pace. (Alfredo)

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La bella visita del Primario Il martedì è sempre una giornata difficile. La visita del Primario è ogni martedì. Oggi è martedì. Il Primario è sempre molto esigente e oggi lo è stato più del solito: se l’è presa con il mio espertissimo tutor (l’aiuto primario) che non aveva, secondo lui, abbastanza controllato il mio lavoro… diciamo che, avevamo opinioni diverse sul da farsi, ed anche un’esperienza diversa sul trattamento dei pazienti. Nonostante non avessi sbagliato e non fosse successo nulla di male al paziente, mi sono molto rattristato per il rimprovero, che non è stato fatto direttamente a me, ma al mio bravissimo e attentissimo tutor. Un’umiliazione che non si meritava. So soltanto che avrei preferito avesse parlato direttamente con me e non avesse iperresponsabilizzato il mio tutor per una scelta che avevo preso da solo. Alla fine della giornata sono andato dal tutor, mortificato per la figura che aveva fatto, scusandomi per l’accaduto e promettendo di migliorare il mio trattamento e

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Testimonianza di un medico specializzando

studiare ancora di più. Alla fine ho detto scoraggiato: "non è stata una bella visita...". Il tutor mi ha ripreso: "non dire: non è stata una bella visita, non si dice perché è una bugia (abbiamo fatto tutti del nostro meglio) piuttosto esistono pazienti difficili il cui trattamento richiede maggiore cura ed attenzione, e che a volte non ci vedono d’accordo sul da farsi. Ma è sempre: una ´bella visita´!!!" È vero che comunque era stata una bella visita. È stata sempre una bella visita, tutti i martedì e tutti i giorni che ho lavorato... ringrazio il Signore di avere capi, così saggi, preparati e bravi. Poco dopo il Primario è ritornato cordiale e sem-

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brava aver completamente dimenticato la brutta figura e le arrabbiature che si era preso con il mio tutor. Di pazienti difficili da trattare ce ne sono molti... prego solo di potercela fare a trovare sempre il giusto e adeguato trattamento, affinché la salute e la guarigione siano al primo posto e l’accompagnamento venga solo quando non c’è davvero nulla da fare. ( S . O . , 1 8


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Riconoscere

Vocazioni

Rubrica a cura dei Cercatori di Dio

Avevo avanti a me una vita di successo. I miei professori mi inviavano per conferenze e lezioni. Mi sentivo felice e soddisfatta. Eppure mi mancava qualcosa. Un giorno, un prete mi chiese di accompagnarlo a un monastero benedettino. Ne rimasi folgorata. Era questo che voleva il mio cuore.

Musica per organo Sembrava scontato che mi sposassi: moglie, madre, attenta alla cura di casa. Ho fatto le magistrali e, all’università, ho studiato Lettere con indirizzo musicale. In conservatorio, mi sono diplomata in pianoforte. Avevo avanti a me una vita di successo. I miei professori mi inviavano per conferenze e lezioni. Mi sentivo felice e soddisfatta. Eppure mi mancava qualcosa. Travolta dalle cose, non sapevo dare un nome a questo interno sentire. Qualcosa, mi stava cambiando. La mia famiglia è cattolica, ma io vivevo le feste in parrocchia senza slanci; i santi e la Madonna erano nel mio cuore, ma lontani, ovattati da una distanza che si allungava col passar del tempo. Ogni mattina, per andare all’università o a lavoro, prendevo il treno delle 5. Cercavo di dormire lungo il tragitto, a volte mi mettevo a leggere, altre volte guardavo fuori dal finestrino e mi fermavo a pensare. Al conservatorio conobbi la musica sacra e mi appassionai all’organo. Straordinario! Man mano che conoscevo gli spartiti ne chiedevo altri. Tutto mi sembrava fantastico! Mi interessai alla storia sacra, che accompagnò lo studio di quei testi. Un giorno, un prete mi chiese di accompagnarlo a un monastero benedettino. Ne rimasi folgorata.

Dopo, non c’era momento che non pensassi a quella vita e mi chiesi se per caso potevo anch’io… sì, insomma, che anch’io potessi entrare in quella dimensione del Sacro.

La mia vita cambiò di colpo. Seguivo i ritmi del monastero, come se li avessi incamerati dentro. Mi alzavo prima e recitavo le lodi; in treno leggevo un autore sacro e lo meditavo; durante la giornata trovavo un momento per il rosario e la Messa; alla sera seguivano vespro e compieta… Ogni cosa accompagnata da un’operosa preghiera, come se tutto fosse già organizzato dall’alto.

quando, il giorno della professione, mi sono stesa per terra a pronunciare il mio definitivo sì, non avevo dubbi. Era Dio che mi chiamava! Adesso trascrivo antichi spartiti, suono l’organo, insegno musica alle consorelle. E perché no?: quando facciamo ricreazione, cantiamo e suoniamo anche altra musica! Faccio, nel monastero, quello per cui mi sono preparata da tutta una vita! I miei genitori l’avevano presa male, ma ora sono fieri e una volta l’anno vengono a trovarmi. La nostra Regola è rigida: posso scrivere solo una lettera ogni due mesi e quelle

Non so spiegare cosa è successo. Mi ritrovai cambiata. Il lavoro mi sembrava meno importante, la musica mi interessava ancora, ma solo quella sacra. Chiesi alle monache di fare un’esperienza. Fu difficile ottenere il permesso: il mio monastero è uno dei più antichi, con regole rigide e severe. Non so descrivere cosa provavo, ma ero felice. Più felice di prima. Tutto mi sembrava ordinato e composto. Era questa la mia vita! Le monache mi misero a dura prova, ma io superavo tutto quasi senza pensarci. La mia vita era già abbandonata completamente a Dio. E

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che ricevo sono lette pubblicamente in refettorio. È così per tutte noi. Anche amici e parenti possono visitarmi una volta all’anno, per poco tempo, stando di là dalla grata. Non ho più contatti con nessuno. E, man mano che passano gli anni, mi rendo conto che questa solitudine ha una ricchezza immensa: è presenza di Dio nella mia vita. Non è facile, ma è possibile. Era questo che avevo nel cuore.

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qui ho posto il cuore

P AG INA

A proposito di Omelie lagnose Credo che tutti noi, da bambini, abbiamo giocato al telefono senza fili. Non occorreva alcun attrezzo: bastava che uno dei compagni (poteva essere il più sveglio della compagnia) si posizionasse all’inizio della fila e sussurrasse una parola o anche, se più grandicelli, una breve frase all’orecchio del più vicino; il secondo la ripeteva al terzo, il terzo al quarto e via via fino all’ultimo. Questi doveva ripetere perfettamente il messaggio. Grande soddisfazione quando ciò avveniva; risate a buon prezzo, qualora al malcapitato giungeva qualcosa di diverso! Si ripeteva volentieri lo stesso gioco da adolescenti, magari nel corso di festicciole in casa o all’oratorio. In tal caso, però, un po’ di malizia da parte del conduttore o di uno qualunque dei giocatori, rendeva la telefonata ben più interessante o addirittura osé! Mi sono ritrovata a ricordare tutto ciò durante un’omelia (che il Signore mi perdoni!), ma la considerazione, in seguito fatta, forse mi assolve dalla momentanea distrazione. Ho immaginato che il Capofila potrebbe benissimo essere Gesù Cristo, il quale instancabilmente ripete a tutti noi dei messaggi: brevi, incisivi, veritieri, comprensibili. Ce li invia da circa 2000 anni. Purtroppo, molte volte quelle Parole non arrivano a noi e, allora, mi pongo tanti interrogativi. Non ho dubbi sulla validità del Mittente! A che punto della catena avviene il primo errore? È intenzionale? Siamo affetti da sordità? Qualcuno

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o qualcosa si intromette e falsa la verità? Chi è che eventualmente interrompe il passaparola? E se lo fa o l’ha fatto, nei secoli, è perché pensa di non poter ritenere il messaggio valido e traducibile? Da Parola proposta a possibilità di bloccarla, non diffonderla o addirittura di rifiutarla per sé e per altri… Quale responsabilità interpella ognuno di noi in questo Anno della Fede? Da bambini era possibile, prima ancora di accettare le regole del gioco, chiedere delucidazioni al leader ed ottenere necessari chiarimenti. Penso che questo valga anche da adulti. Mi pare segno di immaturità o d’indifferenza non accettare di “mettersi in gioco”. A meno che ciò avvenga perché si è trovata un’altra proposta ritenuta più valida oppure perché si teme e si crede che la Parola ci sia giunta davvero storpiata! Io proporrei un dibattito: il Mittente di sicuro possiede la pazienza necessaria per “ribadire” la Parola, senza falsarne il contenuto.

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Ed è sempre pronto ad offrire la Misericordia, sovrabbondante verso chiunque sia in buona fede e sia pronto non solo a ricredersi, ma, insieme ai compagni di Emmaus, a camminargli affianco mentre sopraggiunge la notte e trovare il coraggio di domandargli: “Resta con noi, Signore!” (Firmato): Una cristiana che ascolta i preti predicare e qualche volta non resiste alla voglia di alzarsi e andarsene

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Nelle mani di un Amore più grande

ANNO DELLA FEDE (11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013)

Il telefono senza fili


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Ritiro Spirituale dal 19 al 22 luglio 2013 Istituto Padre Monti di Saronno www.padremonti.org Fratelcorradoantonioblu @hotmail.it

Tre luoghi che raccontano la storia religiosa di Saronno: il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, l’Istituto Padre Monti e la Chiesa di San Francesco. Foto di Edio Bison

Un’idea della Comunità montiana in Italia

Giovani montiani in ritiro a Saronno Dal 19 al 22 luglio 2013, nell’Istituto Padre Monti di Saronno, si terrà un ritiro per allenare lo spirito ad affrontare la gara più impegnativa: quella di una vita che abbia senso. L’iniziativa coinvolge giovani da 18 a 30 anni. Essi avranno modo di percorrere le orme del giovane Luigi Monti: artigiano e animatore tra i coetanei, Luigi era un ragazzo dalla fede brillante, fino ad essere sbattuto in prigione lui e tutta la sua compagnia. E poi, da adulto, le scelte lo porteranno a Roma a fondare una comunità di infermieri ed educatori consacrati a Dio. Per saperne di più e iscriversi al ritiro basta telefonare o inviare una mail. Intanto si può cominciare a scaldare i muscoli, leggendo un buon libro: Domenico Del Rio, Anche questo accadeva ai tempi di Pio IX, Editrice Monti (www.editricemonti.it)

I giorni dell’eremo 3° edizione

Informazioni L’iniziativa è aperta a coloro che ci conoscono o si ri-conoscono nella nostra missione

Abbiamo davanti una grande occasione. Pagine bianche da scrivere, pagine scritte da rileggere. Le crisi servono ad evitare il peggio e a sentirci più responsabili delle generazioni future. Scrive Pierangelo Sequeri: “Chi ha qualcosa da dare, e voglia di lavorare per il riscatto della generazione, sarà ben accetto. La ripresa di iniziativa culturale del cristianesimo chiede disincanto del mondo, cultura impeccabile, passione per la cosa. Non siamo nel peggiore dei mondi possibili: è un mondo che abbiamo contribuito a generare”.

26-28 agosto: Bene-dire (e maledire) nella Bibbia La comunicazione che genera vita prof. Gregorio Vivaldelli, docente di Sacra Scrittura, direttore dello Studio Teologico Accademico Trento

Iscrizioni a numero chiuso: rivolgersi a sig.ra Giuliana tel 06 66130800 e-mail: economato@padremonti.org Arrivi e partenze da effettuarsi nel pomeriggio del 25 e del 30 Eremo San Salvatore – Crevenna di Erba (Como) – tel. 031 646444 www.padremonti.org

29 agosto: Dare voce alla speranza Racconto fatti di Vangelo - dr. Luigi Accattoli, già vaticanista del Corriere della sera 30 agosto: Le generazioni del Magnificat Il Vangelo secondo Maria - fratel Ruggero Valentini, CFIC

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14-GIUGNO

2013


Santuario del Beato Luigi Maria Monti Saronno nel Cuore della Carità Montiana

Orario delle Celebrazioni del Santuario GIORNI FERIALI 6.30 7.00 9.00 18.50

Lodi del Mattino (lunedì in cripta) Santa Messa (lunedì in cripta) Santa Messa Rosario e Vespro

TUTTI I GIOVEDI’

18.30

Adorazione Eucaristica per le Vocazioni

DOMENICA E FESTIVI 8.30 Lodi del Mattino 9.00 Santa Messa 19.00 Santa Messa SACERDOTI A DISPOSIZIONE IN SANTUARIO P. Aurelio Mozzetta, rettore P. Pierino Sosio P. Roy Puthuvala P. Elvis Lukong

QUI HO POSTO IL CUORE Direttore: Saverio Clementi. Redazione: Aurelio Mozzetta, Raffaele Mugione Hanno collaborato per questo numero: P. Aurelio Mozzetta, Marco Perfetti, P. Emmanuel Mvomo, MM, OSA, Alfredo, Francesco Paris, www.padremonti.org, Una cristiana che ascolta i preti, Un medico specializzando, I cercatori di Dio, Raffaele Mugione

Direzione: Via San Giacomo, 5 21047 – Saronno (VA) : 02 96 702 105 : 02 96 703 437 e-mail: quihopostoilcuore@padremonti.org sito web: www.padremonti.org (Nessun collaboratore percepisce compenso. Questo Notiziario è realizzato da volontari)


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