Danzasì n. 271

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Anno XXIII • Ottobre 2013 • Numero 271

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Natalia Osipova e Claudio Coviello nel “Lago dei Cigni” - Teatro alla Scala (foto Brescia e Amisano)

Sommario

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Punto Spettacolo: Promozioni “dubbie” sull’Aventino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3 Punto Spettacolo: Valore Cultura. In un decreto nuove norme per i beni e le attività culturali .4 L’intervista: Veronica Peparini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7 L’intervista: La Danza per Pontus Lidberg . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8 Fiere: Milanodanza Expo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12 Melting Pot: Fontana (Agis): preoccupano i dati Siae sullo spettacolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16 Medicina della danza: Strappi, stiramenti e contratture... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18

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Promozioni “dubbie” sull’Aventino L’Accademia nazionale di danza di Roma, l’unica struttura pubblica di livello universitario riconosciuta dallo Stato per la formazione in tema di danza, continua a collezionare azioni di dubbia legalità che non a caso sono oggetto di diverse indagini da parte della magistratura. Come se non bastasse la causa che ha per oggetto la gestione Borghi/Parrilla della Fondazione dell’Opera dell’Accademia, la denuncia di falso in atto pubblico che vede coinvolta sempre la direttrice Parrilla, la denuncia dei sindacati per il Corso di laurea triennale in composizione di Avellino (un corso di laurea che ancora aspettiamo di capire se ha tutte le autorizzazioni del caso), lo scorso luglio è apparso evidente che sull’Aventino un altro scandalo stava per esplodere. La procedura di dubbia legalità riguarda questa volta gli allievi dei corsi normali e in particolare gli allievi che lo scorso anno scolastico frequentavano i corsi dal 4° all’8°, ossia coloro che al termine del loro ciclo di studi potranno ancora ottenere un diploma che ha il valore di una laurea. Guardano i quadri con i risultati di fine anno appesi pubblicamente lo scorso luglio alla fine degli esami dell’anno scolastico 2012-2013 la situazione era infatti la seguente: su 88 studenti iscritti nei corsi dal 4° all’8° anno, 39 sono risultati promossi, 7 risultano essersi “ritirati” (ossia hanno abbandonato gli studi) e 42 risultano aver completato l’anno con “debiti”. Proprio questa parola – “debiti” – risulta di difficile comprensione. I corsi “normali” non sono corsi che seguono le regole universitarie e neppure quelle in vigore nei licei, ma sono disciplinati da un’Ordinanza ministeriale del 1985 che prevede che si può essere promossi

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solo se si ha almeno la sufficienza in tutte le materie. L’alternativa è la bocciatura o l’essere “rimandati a settembre” per una o più materie con la necessità di sostenere un esame di “riparazione”. La parola “debito” in quell’ordinanza non compare. Come dobbiamo dunque considerare i 42 allievi che hanno chiuso l’anno con “debiti”? Sono “promossi”, “bocciati” o “devono riparare”? Il mistero si infittisce se si considera che sui quadri dei corsi dal 4° all’8° la parola “debito” viene scritta in 40 casi con il colore blu e solo in 2 casi in rosso. A questi due debiti in rosso sono aggiunte le parole “deve riparare”. Che differenza c’è dunque tra un “debito in blu” e un “debito in rosso”, sempre considerando che la parola “debito” non fa parte delle “regole” che disciplinano i corsi “normali”? E quando si dovrebbero poi svolgere questi esami di “riparazione” tenendo conto che alla data di andata in stampa di questo numero di Danzasì non un annuncio pubblico in merito è stato fatto? Queste domande si trasformano in un grido di allarme se si considera che dei 29 allievi che lo scorso anno hanno frequentato il 7° e l’8° corso solo 5 risultano promossi. In particolare poi nessuno fra i 12 diplomandi di 8° corso risulta promosso. Hanno tutti dei bei debiti scritti in blu. Che vuol dire? Hanno ottenuto il diploma o

Mensile di informazione Francesca Bernabini Luana Luciani Monica Ratti Valentina Marini Ilaria Palmieri Roberta Bignardi Via Galazia, 3 - 00183 Roma Tel. (06) 77 20 90 65 Fax (06) 99 70 10 64 http://www.danzasi.it E-Mail:danzasi@danzasi.it Ordinario: Euro 33,00 Scuole/Enti ed Esteri: Euro 66,00 Copia arretrata: Euro 6,00 Metodi di pagamento: C/C Postale n. 1007833096 Bonifico Bancario, IBAN: IT 45 H 05584 03219 000000001011 intestato a: Associazione Culturale Danza Sì Paypal: www.danzasi.it/abbonamento.htm

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no? La legge dice di no. E cosa devono dunque fare per ottenerlo? Ci si augura che il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca prenda in mano una volta per tutte la complessa situazione dell’Accademia nazionale di danza e faccia luce sui troppi misteri che avvolgono le aule dell’Aventino. Ce lo auguriamo non solo per il bene della danza ma per gli allievi e per le loro famiglie che potrebbero scoprire di aver concluso gli studi senza potersi fregiare di avere quel famoso “pezzo di carta” in mano. Se fosse solo un attestato, senza nessun valore legale, potremmo anche soprassedere. Ma qui stiamo parlando di un diploma di 8° corso che ha il valore di una laurea, rilasciato da un’Istituzione Pubblica e dunque dallo Stato Italiano. Francesca Bernabini

IN QUESTO NUMERO Punto Spettacolo: Valore e Cultura: In un decreto nuove norme...

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Punto Spettacolo: Carlo Fontana è il nuovo presidente dell’Agis

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L’intervista: Veronica Peparini

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L’intervista: La Danza per Pontus Lidberg Un’altra tappa verso il NID Platform 2014

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Premi e bandi: Premio Equilibrio Roma Positano premia la danza

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Fiere: Milanodanza Expo

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Fisco: Spesometro. Nuova proroga della scadenza relativa ...

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Melting Pot: Danza contemporanea - istruzioni per uo pubblico Convegno DANZA.COMM 2.0 Il Valle di Roma diventa Fondazione Danza su Rai 5 Low Tone a Pordenone Fontana (Agis): preoccupano i dati Siae sullo spettacolo

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Medicina della danza: Strappi, stiramenti e contratture: come riconoscerli...

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Concorso Giornalistico: L’Otello danzato di Fabrizio Monteverde

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Concorso Giornalistico: Il pubblico della danza

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Concorso Giornalistico: Matthew Bourne’s Swan Lake

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Anteprima

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L’Agenda

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Valore Cultura In un decreto nuove norme per i beni e le attività culturali Lo scorso 8 agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Valore Cultura (Decreto legge 8 agosto 2013 n. 91), un decreto legge che contiene disposizioni “per il rilancio dei beni, delle attività culturali e del turismo”. In realtà è un decreto che prova a dare risposte urgenti a tutta una serie di problemi che investo il mondo dei beni culturali e delle attività culturali, dalle fondazioni lirico sinfoniche al cinema. Di seguito riassumiamo i principali provvedimenti contenuti in tale decreto, riservandoci di tornare sull’argomento nel prossimo numero di Danzasì una volta che il decreto sarà convertito in legge e saranno approvati i vari emendamenti che in questi giorni si stanno discutendo in Senato. Beni culturali Il decreto dedica grande spazio al Progetto Pompei e alla Reggia di Caserta, autorizza una spesa pari a 8 milioni di euro per il progetto Nuovi Uffizi, uno stanziamento di 4 milioni di euro per la realizzazione della sede del Museo della Shoah di Ferrara e altri 2 milioni per interventi urgenti di tutela dei beni culturali. Il decreto lancia inoltre il progetto “500 giovani per la cultura” per un programma sulle attività di inventariazione, catalogazione e digitalizzazione del nostro patrimonio culturale da attuare presso gli istituti e i luoghi della cultura statali (ci sarà un apposito concorso pubblico per la selezione di questi 500 under 35 anni ed è autorizzata una

spesa pari a 2 milioni e mezzo di euro per il 2014). Disposizioni previste anche per garantire la regolare apertura al pubblico degli istituti e dei luoghi di cultura (oltre 19 milioni di euro per il 2014) e per favorire lo sviluppo di biblioteche e archivi. Centri di produzione di arte contemporanea Il decreto prevede norme per la realizzazione di centri di produzione di arte contemporanea. Non si tratta certo delle residenze tanto richieste dalla danza e dallo spettacolo dal vivo ma di un provvedimento che individua beni immobili di proprietà dello Stato, non utilizzabili per finalità istituzionali e non trasferibili agli enti territoriali, che possono “essere destinati ad ospitare studi di giovani artisti contemporanei italiani e stranieri”. Insomma è un provvedimento destinato in primo luogo a pittori e scultori. Quel che non convince comunque nella disposizione che regolamenta la realizzazione di questi “centri di produzione di arte contemporanea” sono in primo luogo le modalità di utilizzo di questi beni: i beni immobili non saranno dati gratuitamente agli artisti dallo Stato, ma saranno “locati o concessi a canoni di mercato”. Se a questa precisazione si aggiunge il fatto che i locatari possono essere solo artisti di età compresa fra i 18 e i 35 anni, e che oltretutto devono sostenere gli oneri della manutenzione ordinaria e straordinaria di tali beni, ci si domanda se il Ministero conosca realmente qualche giovane scultore o pittore di “riconosciute competenze artistiche” in possesso di economie tali da poter locare tali spazi.

Tax credit per musica e cinema Più generoso è lo Stato nei confronti dei giovani musicisti e nei confronti dei compositori emergenti dato che viene istituita una sorta di tax credit per il triennio 2014-2016 per opere musicali prime e opere seconde, senza distinzioni di genere. Questa misura – che prevede un investimento dello Stato pari a 4 milioni e mezzo di euro – intende cercare di far fronte alla crisi del mercato musicale. Sul fronte cinema il decreto viene incontro agli operatori del settore cinematografico rendendo permanente il tax credit con un investimento da parte dello Stato di 45 milioni di euro per il 2014 e di 90 milioni di euro a decorrere dal 2015. “Seex” di Matteo Levaggi

Fus E’ da notare che in modo anomalo il Decreto non rifinanzia di neppure un euro il Fus, ossia il Fondo unico per lo spettacolo che per l’anno in corso, con i suoi 389 milioni di euro complessivi, si attesta ai minimi storici. Ci auguriamo che nell’iter di conversione in legge si possa prevedere anche il reintegro del Fus almeno ai livelli del 2012. Nuovi decreti in arrivo anche per la danza Per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo – e dunque anche la danza – il decreto prevede la riforma dei decreti che attualmente disciplinano l’erogazione dei finanziamenti ministeriali a valere del Fus. I nuovi decreti saranno emanati entro 90 giorni dalla conversione in legge di questo decreto (e dunque presumibilmente entro gennaio 2014) e entreranno in vigore dal 1 gennaio 2014. Particolarmente significative sono due norme che potrebbero essere inserite in questi nuovi decreti. La prima è che i criteri di assegnazione terranno conto “dell’importanza culturale della produzione svolta, dei livelli quantitativi, degli indici di affluenza del pubblico nonché della regolarità gestionale degli organismi”. La seconda e ancor più importante novità è che “le assegnazioni sono disposte a chiusura di esercizio a fronte di attività già svolte e rendicontate”. In sostanza il definitivo importo della sovvenzione verrà definito non in anticipo ma a consuntivo. Questa norma ha suscitato non poche perplessità e domande da parte degli operatori e – considerando quanto scritto in vari emendamenti – non è escluso che venga cancellata in quanto non permette agli operatori di poter programmare con la garanzia di risorse certe, garantendo al contempo il ricambio generazionale. Altro provvedimento contenuto in questo decreto è quello che abolisce gli attuali enti di promozione nazionali. Segnaliamo che il decreto ripristina Comitati e Commissioni consultive. Trasparenza nei compensi Tra i provvedimenti previsti sempre per lo spettacolo dal vivo c’è poi l’istituzione dell’obbligo da parte dei soggetti finanziati a valere dei fondi FUS di rendere pubblici ogni anno gli estremi del conferimento di incarichi, i curriculum vitae e i compensi di tutti i titolari di incarichi amministrativi e artistici di vertice e dirigenziali, consulenti compresi. Teatri stabili Avevamo già evidenziato nell’ultimo numero Danzasì che per effetto della spending review i teatri stabili pubblici e gli enti culturali vigilati dal Mibac dovevano effettuare tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournée. Questo nuovo decreto di fatto abroga tale provvedimento anche se non completamente dato che impone dal 2014 una riduzione dei consumi intermedi pari all’8%. Vedremo anche in questo caso se con la conversione in legge qualcosa cambierà perché è di fatto assurda l’imposizione ai teatri stabili di procedure gestionali proprie delle amministrazioni pubbliche e tagli di spesa per i consumi intermedi dato che avranno effetti


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devastanti per i loro funzionamento e le loro economie. Fondazioni liriche Per risanare le fondazioni liriche in gravi difficoltà economiche (una per tutte il Maggio Fiorentino) il decreto prevede un iter speciale. Le fondazioni potranno accedere a un fondo di rotazione di 75 milioni di euro, che sarà gestito da un commissario straordinario del Governo da nominare entro 20 giorni dalla data di conversione in legge di questo decreto. Per accedere a tale fondo dovranno presentare entro 90 giorni dalla conversione di tale legge un piano industriale di risanamento, ridurre fino al 50% il personale tecnico amministrativo e interrompere i contratti integrativi. E’ da evidenziare che le fondazioni che non presenteranno o approveranno un piano di risanamento e le fondazioni che non raggiungeranno entro il 2016 condizioni di equilibrio strutturale del bilancio saranno poste in liquidazione coatta amministrativa. E’ da evidenziare inoltre che il decreto stabilisce che “il contratto subordinato a tempo indeterminato presso le fondazioni liricosinfoniche è instaurato esclusivamente a mezzo di apposite procedure selettive pubbliche”. Questo significa che le assunzioni a tempo indeterminato potranno avvenire solo a seguito di concorsi o audizioni pubbliche. Sempre il decreto stabilisce che “per la certificazione, le conseguenti verifiche e le relative riduzioni del trattamento economico

delle assenze per malattia o per infortunio non sul lavoro, si applicano le disposizioni vigenti per il pubblico impiego”. Nuova è anche la modalità di sottoscrizione del contratto aziendale di lavoro. In sostanza, pur adeguandosi alle prescrizioni del contratto di lavoro, ogni fondazione sottoscrive il proprio con

le proprie organizzazioni sindacali interne. Tale accordo, per essere approvato, deve passare l’approvazione della Corte dei Conti che certifica l’attendibilità dei costi quantificati e la loro compatibilità con il bilancio. Francesca Bernabini

Walter Vergnano nuovamente alla guida dell’ANFOLS Lo scorso 16 luglio l’assemblea dell’Associazione Nazionale delle Fondazioni Liriche e Sinfoniche (A.N.F.O.L.S.), ha nominato alla presidenza Walter Vergnano, sovrintendente del Teatro Regio di Torino. Vicepresidente dell’associazione è stata designata Rosanna Purchia, sovrintendente del Teatro di San Carlo di Napoli. Walter Vergnano ha già ricoperto in passato l’incarico di presidente dell’Anfols. Appena nominati i nuovi vertici dell’Anfols hanno inviato a fine luglio una lettera al ministro dei beni culturali e turismo Massimo Bray nella quale hanno sostenuto che, stante la crisi servono interventi per tutte le fondazioni liriche, “anche per i teatri che in questi anni hanno pur faticosamente raggiunto un equilibrio economico imponendo pesanti sacrifici ai lavoratori. Diversamente verrebbe vanificato il lavoro fin qui fatto e delegittimate le direzioni di questi teatri”. L’assemblea dell’Anfols - si legge nella lettera a Bray - “ha preso atto con soddisfazione dei primi interventi da Lei promossi a sostegno del settore (il Ministro a luglio ha scongiurato i tagli della spending review e anticipato il saldo della sovvenzione 2013 a tutte le fondazioni n.d.r.). Queste Sue prime decisioni, unite al discorso che ci ha fatto nel corso della riunione del 10 luglio, ci convincono ad avviare un rapporto costruttivo e collaborativo, per consentire al comparto lirico-sinfonico italiano di superare l’attuale momento di crisi. L’Assemblea ribadisce il suo pieno appoggio a Lei, signor Ministro, condividendo il suo impegno nella ricerca di possibili soluzioni ai problemi che affliggono quelle Fondazione che oggi si trovano in forte stato di difficoltà. Non possiamo non ricordare peraltro che lo stato di crisi sta minando le possibilità produttive ed economiche di tutte le Fondazioni e che pertanto vi è la necessità che detti interventi siano rivolti a tutto il settore”.

L’Associazione Culturale Danzasì promuove

dal 3 al 10 novembre 2013 un Viaggio di studio a Londra presso

Una settimana in una delle più importanti scuole di danza del mondo, un’opportunità unica riservata agli insegnanti di danza per il loro aggiornamento professionale. Il viaggio comprende l’assistenza alle lezioni del Royal Ballet School per sei giorni. Tre giorni saranno dedicati ai corsi che si svolgono al White Lodge, l’ex tenuta di caccia reale nel Richmond Park, che ospita dal 1955 i corsi della Lower School riservati alla formazione professionale di allievi di età compresa fra gli 11 e i 16 anni. Due giorni saranno dedicati all’assistenza alle lezioni della Upper School nella sede del Covent Garden adiacente al Royal Opera House, con assistenza alle lezioni dei tre corsi riservati a studenti tra i 16 e i 18 anni. Una giornata è invece dedicata ai corsi dell’Associate Programme, un corso pre – professionale che permette a allievi fra gli 8 e i 15 anni di studiare con i professori del Royal Ballet School una volta a settimana in aggiunta alle lezioni delle loro scuole di provenienza. Una presentazione della Scuola e momenti di confronto sull’insegnamento al Royal Ballet School coronano l’iniziativa. Il viaggio comprende inoltre sistemazione in camera doppia con colazione al centro di Londra, pranzi al White Lodge, spostamenti in pullman privato per raggiungere il White Lodge, assicurazione medico sanitaria.

Per informazioni: Francesca Bernabini 348.3132438 • e-mail: f.bernabini@mclink.it

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Punto Spettacolo

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Carlo Fontana è il nuovo presidente dell’Agis Carlo Fontana è il nuovo presidente dell’Agis, Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, per il triennio 2013-2016. Fontana è stato eletto dall’Assemblea Generale dell’Agis, riunitasi lo scorso 12 settembre a Roma in rappresentanza delle Associazioni, delle Federazioni aderenti e delle Unioni territoriali Agis. L’Assemblea ha inoltre eletto, su proposta del nuovo presidente, il vicepresidente Lionello Cerri (Presidente dell’Anec – Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici) e gli altri componenti dell’ufficio di presidenza: Francesca Bernabini (Federdanza), Alessandro Bisail (Federmusica), Antonio Buccioni (Enc), Domenico Dinoia (in rappresentanza delle Unioni territoriali Agis), Carmelo Grassi (Anart), Vincenzo Spera (Assomusica). Tesoriere è stato confermato Massimo Gemini. Carlo Fontana, milanese, è amministratore esecutivo del Teatro Regio di Parma. E’ stato sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano dal 1990 al 2005 e del Teatro Comunale di Bologna dal 1984 al 1990. Tra i diversi incarichi ricoperti, Fontana ha inoltre diretto il settore musicale della Biennale di Venezia ed è stato amministratore delegato della Fonit Cetra. Dal 1986 al 1992 è stato presidente dell’Anels, associazione nazionale enti lirici sinfonici, e componente del comitato di reggenza della stessa Agis. Insegna all’Università

Statale di Milano alla Facoltà di lettere e filosofia, corso di Laurea in Scienze dello Spettacolo, e ha insegnato all’Università di Pavia, Storia dell’Organizzazione Teatrale. E’ stato senatore della XV Legislatura. Presentando all’assemblea il suo programma, Fontana ha dichiarato che “l’Agis deve tornare ad avere con forza un rapporto dialettico e dialogante con le istituzioni e non di subalternità. Deve recuperare il suo ruolo di soggetto politico che affermi la propria presenza propositiva”. Su più temi l’Agis dovrà essere presente da subito: finanziamenti, interlocuzione con il MiBAC e altri ministeri di riferimento, nonché rapporto con gli artisti. “Non abbandoniamo – ha detto il presidente Fontana - la difesa del Fondo unico per lo spettacolo istituito da un’ottima legge, ormai disattesa, ma dobbiamo trovare forme di finanziamento alternative e liberarci di balzelli e lacci burocratici”. Per il nuovo presidente dell’Agis è fondamentale che il mondo dello spettacolo sia unito. “Intendo essere – ha detto - non un presidente, voglio

essere una presidenza e per questo mi auguro la collaborazione e la grande partecipazione di tutta l’Associazione che deve ritrovare uno spirito unitario”. Fontana vuole aprire l’Agis anche alle realtà dello spettacolo che non ne fanno parte, iniziando dal coinvolgimento nel proprio gruppo di lavoro di personalità, definite ‘saggi’, anche non iscritte all’Associazione. Ha inoltre annunciato la sua prima iniziativa: l’organizzazione di una giornata di incontro con gli artisti. “Noi siamo gli organizzatori di quella cultura che gli artisti propongono al pubblico. Apriamo l’Agis agli artisti”. “La cultura – ha concluso Fontana - ha bisogno di un’Agis forte e propositiva perché demandata a operare nell’interesse, non soltanto degli associati, ma dell’intero Paese. Di questo dobbiamo essere sempre consapevoli”.


L’intervista

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Veronica Peparini Romana, Veronica Peparini collabora come ballerina per i più grandi artisti del panorama musicale italiano e internazionale come Kylie Minogue, Ricky Martin, Robbie Williams, Geri Halliwell, Pavarotti, Claudio Baglioni, Renato Zero, Giorgia. Attiva sin da giovane come coreografa, ha costruito una carriera trasversale spaziando dalle grandi opere come gli show di Franco Dragone (Taboo a Macao, Zain in Portogallo, The Indian Wedding a Venezia e Cutty Sark in Spagna), al mercato musicale seguendo le coreografie per la promozione europea del singolo All The Lovers di Kylie Minogue , le coreografie del tour Alla Mia Età 2009 di Tiziano Ferro, del video dei Lost Il Cantante e del Live Concert dei Velvet Le Cose Cambiano. La sua attività si estente al teatro dove è coreografa dell’opera musicale Il Principe Della Gioventù del maestro vincitore di Grammy, Oscar e David di Donatello Riz Ortolani, alla televisione dove lavora a tre edizioni di Miss Italia, a Top Of The Pops e Quelli che…. Recentemente si è imposta ulteriormente sul piccolo schermo firmando le coreografie sia del Day Time della trasmissione Amici di Maria De Filippi che durante il Serale sempre di Amici12 accanto al fratello Giuliano Peparini, nuovo direttore artistico della trasmissione. Non è facile trovare due fratelli che oltre a fare lo stesso lavoro come coreografi riescono a lavorare insieme in progetti a quattro mani. Come ci potrebbe descrivere il vostro rapporto artistico? “Il rapporto con Giuliano si basa sicuramente su una profonda stima reciproca, seppur il nostro percorso è stato per molti versi diverso: Giuliano ha percorso la scuola classica perfezionandosi presso l’American Ballet Theatre di New York, è diventato Primo Ballerino al Ballet National de Marseille e assistente di Roland Petit per poi proseguire un percorso che lo ha portato nei maggiori teatri del mondo. Giuliano è partito per

l’America a 16 anni per cui abbiamo vissuto poco l’adolescenza ma ci siamo ritrovati da adulti sul lavoro. Il mio percorso artistico si è invece tracciato su altre esperienze più vicine a progetti di natura televisiva, commerciale e di video musicali. Lavorando insieme ad Amici e sentendo spesso discutere nell’ambito del programma su quale sia il profilo ideale del danzatore per stabilire a priori chi può fare una determinata carriera e chi no, mi sento di usare il nostro esempio come prova che talvolta partendo da contesti e presupposti lontanissimi si possono comunque costruire delle carriere se c’è il talento e la volontà di fare. Noi forse ci siamo conosciuti molto attraverso il lavoro, data l’adolescenza vissuta lontani, e nel lavoro non è mai mancato il rispetto e la professionalità di due persone che prima di un rapporto di sangue hanno sempre anteposto una stima e una relazione sincera sul piano professionale. Giuliano infatti disse a Zard «Dovete capire che mia sorella nel lavoro non è mia sorella ma una coreografa».” I suoi lavori più prestigiosi hanno iniziato a prendere forma attraverso la collaborazione con la società di produzione di Franco Dragone, il noto direttore che, dopo l’esperienza con il Cirque du Soleil, ha portato nel mondo con la sua casa di produzione messe in scena spettacolari nell’ambito dell’entertainment di alto profilo. Come è nato questo rapporto? “Con Franco Dragone ho iniziato a lavorare nel 2008 per un mini tour in Spagna. Serviva una coreografa e mio fratello ha fatto il mio nome. Dopo aver visto le mie coreografie Dragone mi ha contattato per diversi eventi, fino a quando a dicembre dello scorso anno mi ha chiesto di coreografare uno spettacolo permanente a Macao, Taboo. Questo lavoro è stato per me molto importante e ha segnato - si può dire - un punto di svolta: è stato un lavoro creativo, originale,

allestito in un locale non teatrale e dal sapore sexy, per un pubblico di élite ma ha vinto la sfida di restare in piedi un anno. La grande soddisfazione è stata anche di aver costruito un cast italiano di ballerini che ha riscosso talmente tanto successo da essere riconfermato per una stagione successiva”. Come è nata invece l’esperienza di Amici a quattro mani? “Ho iniziato a lavorare all’interno del programma lo scorso anno nel mese di gennaio, contattata dalla produzione come coreografa ospite per due puntate. Successivamente si interessarono a mio fratello Giuliano per il serale e mi hanno chiesto il suo contatto. In quel periodo ero impegnata a Macao per il lavoro con la Dragone per cui ci siamo quasi ‘passati il testimone’ fino mio ritorno, quando vista l’enorme mole di lavoro, Giuliano, che ormai era stato ingaggiato come direttore artistico, mi ha chiesto di collaborare al programma e curare alcune delle coreografie. Così ci siamo ritrovati insieme a lavorare al programma”. Oggi invece sei impegnata come coreografa nell’opera musicale di David Zard Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo. Ci racconti qualcosa di questo progetto e soprattutto di cosa, secondo lei, rende questa lettura della storia shakespeariana diversa dalle precedenti. “David Zard mi chiamò prima ancora che Giuliano decise di

prendere in mano la regia dell’opera. All’epoca c’era nell’aria il progetto di produrre Dracula, progetto poi accantonato. Questo lavoro credo che abbia dalla sua una forte componente di coinvolgimento musicale con una struttura molto melodica dell’opera, molto di più di quelle che posso avere visto in precedenza, per cui si prefigura come uno spettacolo in grado di abbracciare il grande pubblico. Di certo l’uso delle proiezioni e il tipo di regia di Giuliano e il mio linguaggio coreografico portano la concezione dello show verso una lettura estremamente moderna seppur vada a toccare dei punti di storicità con dei passaggi di recitato, ad esempio, tratti dal testo originale di Shakespeare”. A quando il debutto? “La prima è prevista all’Arena di Verona il 2 ottobre per poi proseguire a Roma dal 17 ottobre a fine anno e da lì in tour per tutta l’Italia”. Televisione, teatro, musical e cinema... tre parole per descrivere ogni ambito di lavoro e quale quello che sente oggi più suo. “La Tv è stata il mio inizio. Il teatro e il musical sono il mio presente, Il cinema, o meglio il video, è stata la parte formativa. Ma ciò che mi rispecchia di più in assoluto sono il teatro e l’opera musicale dove posso mettere di più in scena la mia creatività”. Valentina Marini


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L’intervista

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La Danza per Pontus Lidberg Coreografo, danzatore e film maker svedese residente a New York, Pontus Lidberg danza e crea coreografe. Perché ha deciso di interpretare personalmente molti dei suoi lavori? Quale differente punto di vista acquista quando non interpreta i suoi lavori e si dedica solo alla creazione? “Il mio corpo ha ancora molto cose da esprimere e, a volte, quella di calcare il palcoscenico o lo schermo nel caso dell’utilizzo del linguaggio video, è la scelta più giusta per me. Per poter danzare è necessario essere in buona forma: riuscire a non rimuovere dal mio lavoro l’aspetto fisico mi permette di trasferire la mia conoscenza del corpo anche durante il processo di creazione. Quando infatti lavoro con una compagnia e creo, riesco ad essere più chiaro nel mostrare loro il lavoro. Decisamente sono più rapido quando la coreografia la insegno e non la interpreto perché sono i danzatori ad eseguirla. E’ quindi più facile essere al di fuori e dirigere. Ma il processo creativo risulta più intimo quando io stesso sono all’interno del pezzo creato. Per ora ho il piacere di creare in entrambe le situazioni”. Come lavora nel creare nuovi brani coreografici? Esiste una linea guida creativa? A cosa si inspira?

“Ogni progetto è diverso e inizia da un luogo differente. A volte mi servono degli anni di ricerca prima che io possa realizzare un certo lavoro; in altri casi, invece, tutto nasce in sala prove e dal nulla nasce un nuovo lavoro. Nel mio caso non esiste mai un’unica strada da perseguire”. Lei realizza anche film. Quale relazione esiste tra danza e cinematografia? “Come direttore di film ho più controllo del lavoro realizzato rispetto a cosa il pubblico vedrà, cosa sarà possibile guardare o meno. Nel teatro invece, vi è molta più libertà ed apertura dell’individuo e della persona di sperimentare: non si può dirigere l’occhio del pubblico nella stessa maniera. Il concetto di tempo nel film è anche molto interessante. Si può lavorare in maniera meno lineare attraverso effetti di editing veloci che sono davvero difficili da poter raggiungere in palcoscenico”. Attualmente lei risiede in Svezia o negli USA? “Sono residente a New York. Ho deciso infatti di spostare la mia residenza in questo paese perché sentivo l’esigenza di far parte di una comunità più grande e meno isolata. Ma, comunque per gran parte dell’anno, lavoro nel resto del mondo, attraverso la commissione di opere per grandi compagnie come nel caso di Giselle creato per il Ballet du Gran Theater de Geneve. Il mio impegno artistico mi porta ad operare principalmente a Stoccolma e a New York. In Svezia dirigo una mia compagnia, la Pontus Lidberg Dance mentre negli USA sono direttore artistico della compagnia Morphoses”. Cosa consiglia ai giovani coreografi? Come indirizzare il loro lavoro? Quale processo seguire? “E’ importante dedicare molto tempo a questa professione, non è detto che tutti i passi compiuti siano al 100% un successo. E’ importante continuare e lavorare per accumulare nuove esperienze, anche se ovviamente non tutti i lavori realizzati potranno essere dei capolavori. Ma, per poter essere veramente apprezzati, è indispensabile avere del talento, essere allenati e darsi del tempo”. Oggi quale è o quale dovrebbe essere il ruolo di un coreografo? “La danza e la coreografia possono essere tante cose

Pontus Lidberg in “Snow” (foto Nir Arieli)

contemporaneamente. Sono un argomento così ampio! Possono affrontare argomenti politici o essere semplice e puro intrattenimento, può essere arte sofisticata o circo, può essere conservativa o di avanguardia. Per me personalmente può essere tutte queste cose assieme ma sostanzialmente coreografia e danza sono modi per esprimere e rispecchiare l’animo umano, l’esperienza umana e un modo per illuminarlo. Attraverso la sintesi di immagini, musica e movimento la danza può comunicare prospettive differenti della nostra essenza, e invitarci a cambiare la maniera di vedere noi stessi ed quel che ci circonda”. Dove possiamo apprezzare il suo prossimo lavoro? “Per vedere la mia compagnia svedese, Pontus Lidberg Dance, dovete venite al NorrlandsOperan a Umea in Svezia o al Dansens Hus a Stoccolma per il mio nuovo lavoro, Snow. Snow è stato creato al New York City Center durante la mia residenza coreografica e fellowship con il centro e presso lo studio di Residenza Internazionale della Commissione di Arts Grants in Svezia, a Stoccolma. In alternativa è possibile assistere ad una mia nuova creazione in ottobre al SemperOper Ballet di Dresda in Germania. Un mio lavoro per il Balletto di Ginevra sarà in tour in Asia, Svizzera ed Italia durante il prossimo inverno”. Lei ha accennato a una residenza newyorkese? Come è possibile ricevere questo tipo di supporto? Esiste veramente il sogno americano ossia la possibilità di avere delle grandi opportunità se ci si trasferisce negli USA? “Dal di fuori può sembrare così ma in realtà non è del tutto vero. Nel 2011 ci siamo esibiti al New York City Center, hanno visto il mio lavoro e lo hanno apprezzato. Sono 12 anni che mi dedico alla coreografia e ci sono stati anni più facili con più occasioni ed altri meno”. Michele Matroianni


L’intervista

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Un’altra tappa verso NID Platform 2014 A Ravenna prima riunione della commissione artistica per l’individuazione degli spettacoli per la prossima piattaforma Un’altra tappa di avvicinamento alla seconda edizione di NID Platform che verrà ospitata a Pisa dal 22 al 25 maggio 2014. Lo scorso 19 settembre a Ravenna, in occasione della rassegna AnticorpiXL, si è insediata infatti la commissione artistica internazionale che procederà entro la fine del prossimo ottobre all’individuazione degli spettacoli che saranno presenti nella manifestazione progettata da 17 organismi della danza aderenti all’A.D.E.P. (Associazione Danza esercizio e Promozione in seno a FederdanzaAGIS) e finalizzata alla diffusione e allo sviluppo della danza italiana nel mondo. Un’edizione, quella del 2014, promossa e organizzata da FTS Fondazione Toscana Spettacolo, capofila dell’R.T.O (Raggruppamento Temporaneo di Operatori riuniti) con Fondazione Teatro di Pisa, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, in stretta condivisione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e Regione Toscana. Grande è stata la risposta delle compagnie

italiane all’avviso pubblicato lo scorso giugno: oltre cento sono state, infatti, le richieste di partecipazione a questa vetrina che si rivolge non solo agli operatori del settore ma anche al pubblico e alla stampa specializzata. La commissione artistica è composta da sette membri, provenienti dall’Italia e da altri paesi europei: Anna Lea Antolini (responsabile promozione danza italiana e programmazione DNA della Fondazione Romaeuropa), Roberto Casarotto (direttore dei progetti di danza del Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa), Rino De Pace (direttore artistico Festival Milano Oltre), Joanna LeÊnierowska (curatrice danza dell’Art Stations Foundation di Poznan), Silvano Patacca (direttore della programmazione e direttore artistico di

danza della Fondazione Teatro di Pisa), Stéphanie Pécourt (direttrice del Wallonie-Bruxelles Théâtre/Danse), Virve Sutinen (direttore artistico e CEO Dansens Hus di Stoccolma fino alla fine del 2013 e direttore artistico di Tanz Im August, Festival Internazionale di danza Berlino, nel biennio 2014-2015).

LA DANZA COME UN QUADRO DI FONTANA… Come una tela di Fontana che, lasciati i pennelli, ha maneggiato lame di rasoio, coltelli e seghe provocando lacerazioni e buchi sulle sue opere, così la danza continua a subire mutilazioni mentre il mondo politico non comprende l’indotto economico e l’importante filiera che gli spettacoli di danza significano. Vittima di questa sconcertante realtà, la XXIII edizione di Invito alla Danza è andata in scena comunque ed è stato un vero miracolo di caparbietà e passione. Costretti a rinunciare al teatro all’aperto di Villa Pamphilj, non allestito quest’anno dall’Assessorato alle Politiche Culturali di Roma Capitale e dovendo fare i conti con un taglio economico che in due anni è stato del 34% al Comune e di circa il 30% quest’anno al MiBAC, si è andati comunque in scena per onorare gli impegni presi con le compagnie e non deludere gli appassionati che seguono Invito alla Danza fin dal suo nascere. Quindi Invito alla Danza 2013, figlia dell’incertezza e di ogni tipo di difficoltà, Compagnia Aterballetto non ha voluto arrendersi ed ha presentato un cartellone ridotto nelle serate di spettacolo ma non nella qualità. Tre performances in prima assoluta, due debutti in prima nazionale, musica dal vivo, grandi nomi internazionali come David Parsons e José Porcel, per un Invito alla Danza “malgré tout”. Marina Michetti, direttore artistico di Invito alla Danza, per continuare il suo lavoro che ha sempre mirato all’eccellenza e all’internazionalità, si augura che dal prossimo anno si possa recuperare lo spazio di Villa Pamphilj come i contributi degli Enti Locali che quest’anno sono venuti a mancare. Che prevedere dunque per il domani? le speranze del festival più antico della Capitale, che conta 23 anni di lavoro conclamato e riconosciuto in tutto il mondo, sono nella nuova politica culturale promessa dal Sindaco Ignazio Marino che, nella raccolta firme lanciata da Invito alla Danza su Change.org per salvare lo spazio di Villa Pamphilj, scriveva: “…... il tradizionale appuntamento con gli spettacoli estivi al teatro di Villa Pamphilij, rappresenta uno degli appuntamenti più prestigiosi dell’Estate Romana, in un luogo di cultura e di incontro, in grado di custodire la memoria locale e di creare identità. La sintesi perfetta di quello che nella mia idea deve essere Roma. Una città della cultura e dell’intelligenza, che dà nuova dignità alla sua storia e ai tanti lavoratori del settore, capace di attrarre attraverso la diversificazione e la qualità dell’offerta turistica ….. Una città che investe sulla cultura, consapevole che non è un atto superfluo, ma si tratta di investimenti che permettono di rimettere in moto energie, socialità ed economia.” Perché la danza, almeno nella Capitale, si allinei alla programmazioni e agli investimenti del resto d’Europa, è necessario che al più presto questa visione della cultura prenda corpo con nuove iniziative e investimenti che consentano agli operatori culturali di lavorare con dignità, rispettando al contempo il diritto del pubblico alla migliore offerta possibile. Altro che tagli! In futuro si dovrebbe parlare solo di quelli di Lucio Fontana.


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Premi e bandi

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Premio Equilibrio Roma Scade il prossimo 9 novembre il termine per presentare la documentazione necessaria per partecipare alle selezioni della settima edizione del Premio Equilibrio Roma per la danza contemporanea, un premio istituito dalla Fondazione Musica per Roma per sostenere gli artisti emergenti operanti in Italia e la sperimentazione di nuovi linguaggi. Possono partecipare alle selezioni artisti singoli, gruppi o compagnie italiani. Il coreografo firmatario del progetto non deve aver compiuto i 40 anni di età alla data di scadenza del bando. Nel caso di una creazione collettiva, i coreografi non devono aver compiuto singolarmente i 40 anni d’età alla data di scadenza del bando. I progetti devono consistere in forme brevi (con una durata massima di 20 minuti) e possono essere creazioni già precedentemente presentate in pubblico o in corso di realizzazione. I progetti dovranno essere suscettibili di una ulteriore elaborazione in spettacolo a serata intera (minimo 50 minuti). Non sono ammessi alla selezione estratti

Compagnia 320chili in “Ai Migranti” (foto Emanuela Giusto)

di spettacoli già interamente creati e progetti che abbiano già vinto altri premi. Sulla base dei materiali presentati, Sidi Larbi Cherkaoui, Direttore

Artistico del Festival Equilibrio, selezionerà un massimo di dieci finalisti che presenteranno altrettanti studi di fronte al pubblico e a una giuria internazionale, nel corso della decima edizione del festival della Nuova Danza che si terrà a Roma all’Auditorium Parco della Musica, a febbraio 2014. In occasione della presentazione a Roma dei 10 finalisti, la Fondazione Musica per Roma prenderà in carico i costi della scheda tecnica e, per gruppi non basati a Roma, corrisponderà un rimborso forfettario per spese di viaggio, alloggio ed eventuale trasporto dei materiali. Al progetto vincitore sarà attribuito un contributo di 12.500 euro per la produzione di uno spettacolo che dovrà avere una durata minima pari a 50 minuti e che dovrà essere presentato in prima assoluta presso l’Auditorium Parco della Musica nel mese di febbraio 2015 durante l’undicesima edizione del Festival Equilibrio. La somma sarà versata a seguito della presentazione da parte della compagnia vincitrice di un budget di produzione che dovrà essere sottoposto e approvato dalla Fondazione Musica per Roma e che sarà parte integrante di un regolare contratto di co-produzione. Segnaliamo che i danzatori che interpreteranno le dieci coreografie finaliste del Premio Equilibrio

Roma 2014 possono partecipare all’assegnazione del Premio Equilibrio Roma 2014 per l’interprete, destinato a promuovere e sostenere le capacità interpretative di danzatori italiani finalisti, permettendo loro una esperienza di lavoro con coreografi internazionali. Il premio consiste in un contributo di 7.500 euro all’interprete vincitore che dovrà scegliere un coreografo internazionale a cui commissionare la creazione di un “a solo” che dovrà avere una durata minima di 20 minuti e massima di 30. Il contributo dovrà essere utilizzato per l’eventuale compenso del coreografo autore del “a solo” e per tutte le spese legate alla produzione e alla presentazione dello spettacolo. L’assolo così creato dovrà essere presentato in prima assoluta presso l’Auditorium Parco della Musica nel mese di febbraio 2015, durante la undicesima edizione del Festival Equilibrio. L’età massima degli interpreti partecipanti è 40 anni. Saranno presi in considerazione anche i coreografi finalisti al premio Equilibrio 2014 per la coreografia contemporanea che siano anche interpreti dei propri lavori. La selezione del vincitore sarà curata dalla stessa giuria internazionale del Premio Equilibrio 2014. Per info: www.auditorium.com


Premi e bandi

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Positano premia la danza Positano e l’Isola di Li Galli sono state le mete turistiche dei più grandi geni della danza del secolo scorso. Per le loro strade sono passati personaggi come Diaghilev e Nijinsky. Léonide Massine e Serge de Diaghilev nel 1924 hanno amato questa terra al punto da voler acquistare Li Galli, una piccola isola di fronte la costiera amalfitana che nel 1982 fu acquistata da Rudolf Nureyev. Il grande interesse che il mondo della danza ha sempre avuto per questi luoghi è stato il motivo per il quale il 2 agosto 1969, è nato il Premio Positano, un Premio che, dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, venne intitolato a suo nome. Il premio Positano premia la danza - Léonide Massine, giunto quest’anno alla sua 41° edizione (per tre anni non fu realizzato), si è svolto lo scorso 7 settembre nella splendida cornice della Spiaggia grande di Positano con un Gala dei premiati. Il Gala, organizzato dal Comune di Positano, è stato diretto artisticamente per la terza volta da Daniele Cipriani che in questi ultimi anni ha dato uno spirito nuovo al Premio affidando la scelta dei premiati a una giuria costituita da critici internazionali. Segnaliamo con vivo piacere il ritorno quest’anno a Positano di Alberto Testa nella veste di presidente onorario. Ad Alberto Testa, direttore artistico del Premio per 40 anni, il Sindaco di Positano Michele De Lucia, ha conferito Premio all’Alta Formazione di Danza “Luca Vespoli, un

riconoscimento speciale dedicato alla memoria di Luca Vespoli, figura di rilievo della città di Positano. Numerosi i premiati di questa edizione che è stata dedicata a Rudolf Nureyev in occasione del 20° anniversario della scomparsa. Il Premio alla carriera è stato conferito a Yuri Grigorovich, il noto coreografo russo direttore del Teatro Bolshoi di Mosca dal 1964 al 1995. Fra i premiati di quest’anno artisti appartenenti a compagnie e teatri tra i maggiori del mondo: a Eleonora Abbagnato dell’Opéra di Parigi e a Marcelo Gomes American Ballet Theatre i premi come danzatori dell’anno sulla scena internazionale; a Louise Lecavalier del Fou Glorieuxe e a Josué Ullate del Víctor Ullate Ballet i premi come danzatori dell’anno della scena contemporanea; a Silvia Azzoni dell’Hamburg Ballett e a Claudio Coviello del Teatro alla Scala di Milano i premi quali danzatori italiani dell’anno; a Hee Seo dell’American Ballet Theatre e a Osiel Gounod del Norwegian National Ballet i premi quali danzatori emergenti sulla scena internazionale. Premiata quale compagnia dell’anno l’Hamburg Ballett diretto da John Neumeier mentre il premio Massine Legacy è stato conferito a Millicent Hodson & Kenneth Archer. Franco Zeffirelli, da sempre legato alla città di Positano, ha donato un suo bozzetto per l’opera Il Turco in Italia (Teatro alla Scala, 1955) ai vincitori,

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Eleonora Abbagnato

e una litografia de Le tre Sorelle di Cechov (1952), per il premio alla carriera. Segnaliamo che la tradizione della danza a Positano intende essere valorizzata e conservata con la nascita, a partire da quest’ anno, del Centro di documentazione Positano e la danza. Partendo dalla documentazione di Léonide Massine, conservata presso la Biblioteca Comunale di Positano, verranno raccolti, attraverso donazioni, digitalizzati e tradotti in più lingue, appunti, lettere, disegni, programmi di sala, video e foto, per divenire una fonte permanente di studio per studenti, appassionati, esperti e storici.


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Fiere

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C’era una volta la grande danza: e a Milano c’è ancora Dal 22 al 24 novembre 2013 al Parco Esposizioni di Novegro (Milano/Linate) con tanti ospiti internazionali di grande prestigio per concorsi, workshop, borse di studio. E l’Extreme Dance Championship organizzato da Danza Sì e Davide Zongoli. Dal 22 al 24 novembre al Parco Esposizioni di Novegro (Milano/Linate) si festeggiano i 5 anni di MilanoDanza con un’edizione che si preannuncia straordinaria. Dopo il BOOM del 2012, che ha visto un +40% di visitatori, arriva una nuova sfida targata “The Fan Events” al fianco dell’ente organizzatore COMIS, per quella che è stata definita da molti la manifestazione tutta da ballare più divertente d’Italia: tre giorni di grandi spettacoli, lezioni gratuite, stage, esibizioni, gare e concorsi, musica, feste, workshop, stand di grandi aziende del settore, talento e adrenalina. Tra gli eventi da non perdere l’“E.D.C. – Extreme Dance Championship”, il primo ed unico concorso al mondo dedicato alla danza aerea ed acrobatica rivolto ad artisti provenienti da tutto il mondo. Si tratta della seconda edizione di una manifestazione che mira ad intercettare praticanti e appassionati che finora in Italia non hanno avuto la possibilità di partecipare a competizioni dedicate a questa particolare disciplina. La Direzione Artistica dell’evento è affidata al talento della Danza Acrobatica italiana Davide Zongoli e l’organizzazione è a cura dell’Associazione DanzaSi. Saranno inoltre moltissimi e prestigiosi i nomi dei personaggi famosi del mondo della danza internazionale che saranno presenti durante le giornate della fiera mettendo a disposizione la loro esperienza come giurati nei principali concorsi e come docenti nei workshop. Come giuria del Concorso Tripudium Ballet, il grande concorso ufficiale di MilanoDanza dedicato al talento dei solisti, delle coppie e dei gruppi, sono

attesi: Adi Salant (Direttrice Artistica Associata Batsheva Dance Company - Israele), Roberto Fascilla (Direttore Artistico Premio MabPrincipessa Dancing School Milano), Roberto Campanella (Direttore Artistico e Coreografo Proartedanza Toronto, Canada), Lukas Timulak (Free lance Choreographer Nederlands Dans Theater - Olanda), Naomi Perlov (Direttrice Artistica Maslool Professional Dance Program, Tel Aviv e Assistente Angelin Preljocaj - Israele), Martino Muller (Free lance Choreographer dei maggiori musical contemporanei da Notre Dame a Peter Pan), Simoan Noja (Direttrice Wiener Staatsoper Ballettschule - Austria), Darrell Toulon (Direttore Graz opera House - Austria), Rubinald Pronk (Free Lance Artist - Olanda). Giudicheranno invece i migliori talenti dell’International Choreographic Competition, una vetrina prestigiosa per mettere in evidenza la propria creatività compositiva: Allan Falieri (Free lance Artist Compania Nacional de Danza/Nederlands Dans Theater - Brasile), Anna Lea Antolini (Consulente per la promozione danza Fondazione Romaeuropa) e Naomi Perlov (tra le più famose docenti in Israele e amatissima anche in Europa dove è spesso ospite di concorsi e workshop. Da vent’anni assistente di Angelin Preljocaj per cui rimonta creazioni nei principali teatri del mondo). I docenti che invece animeranno i workshop che si svolgeranno durante la tre giorni di kermesse, saranno invece Roberto Campanella, Naomi Perlov, Adi Salant, Lukas Timulak e Allan Falieri. Adi Salant Special Guest di MilanoDanza 2013, terrà sabato 23 una conferenza per spiegare il Metodo GAGA, codificato dal celebre Ohad Naharin Direttore del Batsheva e coreografo di punta della scena internazionale. Molti i premi e le opportunità per i ragazzi presenti ai concorsi. Tra gli altri, Roberto Campanella offrirà come premio in concorso

una borsa di studio per il suo corso estivo di avviamento professionale, un Summer Intensive Program che, per i più meritevoli, precede l’inserimento nella Compagnia canadese Proartedanza diretta dallo stesso Campanella. Anche il Maestro Roberto Fascilla offrirà un trampolino di lancio ai primi classificati della sezione classico e neoclassico, permettendo l’accesso diretto di quanti tra loro riterrà idonei alla semifinale del prestigioso “MAB, Premio Internazionale di Danza Classica Maria Antonietta Berlusconi per i Giovani”, da lui diretto e organizzato da GisellaZilembo_EventiDanza. Tra le tante lezioni gratuite in fiera segnaliamo infine quelle a cura dei maestri A.I.D.A., a disposizione per condividere la didattica nella tradizione del balletto classico e gli “Open Day” del MOMA Studios. Info: MilanoDanza Expo - Dal 22 al 24 Novembre, Parco Esposizioni Novegro - Milano / Linate Aeroporto www.milanodanzaexpo.it info@milanodanzaexpo.it - +39 02 70200022 Facebook.com/MilanoDanzaExpo Twitter: @milanodanza #milanodanza #wetrustin The Fan Events - thefan@thefanevents.it Orari: Venerdì 22 novembre dalle 12.00 alle 21.00 Sabato 23 novembre dalle 10.00 alle 21.00 Domenica 24 novembre dalle 10.00 alle 20.00



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Fisco

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Spesometro

Nuova proroga della scadenza relativa alla comunicazione relativa allo spesometro (Provvedimento n. 2013/808211 del 02 luglio 2013, dell’Agenzia Entrate) Gli operatori finanziari che emettono carte di credito, di debito o prepagate avranno tempo fino al 12 novembre per inviare all’Anagrafe tributaria i dati delle transazioni effettuate dal 6 luglio al 31 dicembre 2011, in cui l’acquirente è un consumatore finale (non agisce come soggetto dotato di partita iva: imprenditore o professionista) che ha pagato tramite moneta elettronica. Il provvedimento direttoriale del 2 luglio, quindi, sposta ulteriormente in avanti la scadenza per l’adempimento, già fatto slittare al 3 luglio 2013 dal provvedimento del 31 gennaio 2013, ma in origine previsto per il 30 aprile 2012, prorogato grazie al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29 dicembre 2011. Il rinvio dell’appuntamento consentirà di definire con le associazioni di categoria sia la struttura delle informazioni da inviare

sia le relative specifiche tecniche. Inoltre, sarà possibile allineare il termine per la trasmissione a quello di altre comunicazioni interessate dalle attività per la semplificazione degli adempimenti. Le operazioni da inserire sono quelle certificate da fattura. Le nuove regole sono state definite in maniera tale che, limitatamente alle operazioni soggette all’obbligo di fatturazione, si comunicherà l’importo complessivo delle operazioni attive e passive svolte nei confronti di un cliente o fornitore, riferite all’anno per il quale sussiste l’obbligo. In altre parole, la trasmissione riguarderà il totale delle operazioni attive effettuate nei confronti di ciascun cliente, e quello delle operazioni passive relative a ciascun singolo fornitore. In relazione, invece, alla comunicazione dovuta in dipendenza di operazioni per le quali non è

previsto l’obbligo di emissione della fattura, continua a rimanere la soglia di euro 3.600 (comprensiva dell’imposta), e soprattutto permane l’obbligo di comunicare i dati riferiti alla singola operazione, secondo le disposizioni attuative esistenti. Sotto questo profilo, diventa quindi determinante la distinzione tra operazioni con obbligo o meno di emissione della fattura. Per alcuni, più che semplificazione, la modifica produce un effetto contrario, perché se in precedenza, a fronte dell’obbligo di emissione della fattura, la soglia di 3.000 consentiva la non inclusione negli elenchi; ora, eliminata tale soglia, si avrà la necessità di includere tutte le operazioni. Si pensi a un medico che emette, in quantità, fatture per prestazioni sanitarie, presumibilmente per importo ben al di sotto dei 3.000 euro, dovrà inserire nella comunicazione tutte le operazioni effettuate nello svolgimento dell’attività medico-professionale (e indicare i codici fiscali dei clienti privati, che il più delle volte risultano errati). Per ovviare a tale disagio, una possibilità potrebbe essere rappresentata dal documento riepilogativo mensile. Se dovesse essere confermata la previsione dell’esclusione dagli elenchi delle fatture inferiori a 300 euro riepilogate ex D.P.R. 695/1996, è di tutta evidenza la semplificazione

operativa. In attesa del nuovo modello, che probabilmente sarà pubblicato dopo agosto 2013, le associazioni di categoria hanno richiesto una revisione delle scadenze e, in ogni caso, di eliminare l’obbligo per le operazioni già comunicate per altri scopi. Una delle proposte mosse per migliorare lo strumento, è quella che prevede l’estensione allo spesometro verso consumatori finali, del monitoraggio da parte degli enti finanziari non solo per le carte di debito e di credito, ma anche alle altre forme di pagamenti tracciabili. Infine, dovrebbe essere confermata la semplificazione relativa alla possibilità di registrazione cumulativa delle fatture: ancora non è stato chiarito se le operazioni sotto i 300 euro unitariamente riepilogate saranno escluse dalla segnalazione. E’ stata ventilata anche l’opportunità di inserire la comunicazione dei contratti di leasing e noleggio in quella dello spesometro. Claudio Signorelli

CLAUDIO SIGNORELLI Dottore Commercialista e Revisore Contabile, esperto del settore spettacolo Via Giulia 177 int. 1 - 00186 Roma Tel. Studio: 0697271274 Cell: 3490531052 claudiosignorelli@hotmail.com www.claudiosignorelli.it


Direzione e Redazione: Via Galazia, 3 - 00183 Roma Tel. 06.77209065 - Fax 06.99701064 www.danzasi.it • danzasi@danzasi.it Consiglio direttivo dell’Associazione Culturale DanzaSì Presidente: Luana Luciani Vice-Presidente: Giuseppina Bartocci Segretario Generale: Stefano Migliorelli Collegio dei revisori: Carla Bartocci (Presidente), Daniela Migliorelli (Revisore), Laura De Luca (Revisore)

Inserto del n. 271 • Ottobre 2013

Concorso DanzaSì 2013

Concorso Internazionale

DanzaSì 2013

Finali Under 14 a Roma al Teatro Greco: 5-6 ottobre 2013

www.danzasi.it


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Melting Pot

Danza Contemporanea–istruzioni per un uso pubblico Si svolge al MAMBO, il Museo d’Arte Moderna di Bologna, il 4 ottobre alle ore 16, la Tavola Rotonda Danza Contemporanea–istruzioni per un uso pubblico. L’incontro, coordinato da Franca Ferrari, Martina La Ragione, Monica Rimondi e Roberta Zerbini, vede la partecipazione di diversi artisti della scena contemporanea e nasce dall’esigenza di avvicinare il pubblico sulle modalità di creazione contemporanea coinvolgendolo in una conversazione che parte dall’arte della danza per arrivare a tutta la contemporaneità. Durante l’incontro verranno proposti semplici strumenti per interpretare il contemporaneo esplorando codici, stili e metodologie compositive. La tavola rotonda si inserisce fra le iniziative per la Nona Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. L’ingresso è gratuito.

Vale tudo – Intervista a… Nell’ambito delle cosiddette iniziative di promozione della danza a favore del pubblico una delle prassi più consolidate è quella di organizzare gli incontri con gli autori, solitamente Giorgio Rossi prima o dopo gli spettacoli. In questo ambito rientra anche l’iniziativa Vale tudo – Intervista a…, un progetto ideato da Déjà Donné nel 2013, che ha già proposto quattro incontri: con l’artista berlinese Felix Ruckert, con la coreografa e insegnante italo-americana Daniela Malusardi, con il danzatore e coreografo spagnolo Jordi Casanovas e con la danzatrice, coreografa e performer Virginia Spallarossa. I prossimi appuntamenti sono fissati, presso la Sala Cutu di Perugia, il 4 ottobre con Giorgio Rossi, performer, coreografo e direttore artistico della compagnia Sosta Palmizi e l’8 novembre con il danzatore Nordine Benchorf. L’idea e l’originalità di Vale tudo è quella di partire da un incontro informale tra l’artista ospite e il direttore artistico di Déjà Donné Simone Sandroni basato sullo schema di una normale intervista, per poi diventare imprevedibile nel contenuto e nella forma, oltre che nel coinvolgimento del pubblico. L’artista ospite non deve infatti solo raccontare ma deve alzarsi per rievocare anche con il corpo, danzando, improvvisando, recitando e chiedendo anche assistenza fisica all’intervistatore fino ad arrivare al Vale tudo, il tipo di incontro brasiliano di combattimento a mani nude e a contatto pieno senza regole e per cinque minuti il pubblico può fare qualsiasi domanda, senza filtri e senza censura, con una sola regola per l’intervistato: l’obbligo di rispondere sempre, a tutto, anche attraverso il movimento.

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Alexander Pereira dal 2014 nuovo sovrintendente della Scala Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala ha verificato lo scorso 17 luglio la possibilità di un avvicendamento anticipato alla guida del Teatro alla Scala di Milano fra il Sovrintendente in carica, Stéphane Lissner, e Alexander Pereira, individuato dal Cda come successore con decisione unanime. Tale avvicendamento avverrà, con piena convergenza di disponibilità da entrambe le parti, alla data dell’1 ottobre 2014.

Convegno DANZA.COMM 2.0 Il 5 ottobre, presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, si svolge il convegno DANZA.COMM 2.0. L’ iniziativa, sottotitolata Alle origini della danza di comunità: la costellazione Anna Halprin, vuole mettere al centro dell’attenzione la danza di comunità quale nuova frontiera della valorizzazione artistica e sociale del corpo, approfondendo la figura artistica e storica di Anna Halprin, icona della danza del dopoguerra, pioniera della danza di comunità. Il convegno, organizzato da Luisa Cuttini e dall’Associazione Culturale Danzarte in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, vede la presenza fra i relatori di Alessandro Pontremoli, Eugenia Casini Ropa, Franca Zagatti, Elena Viti e Ruedi Gerber. L’ingresso è gratuito.

Danza su Rai 5 Un racconto per immagini, parole, testimonianze, suggestioni, un viaggio settimanale in trenta minuti che traccerà, puntata dopo puntata, il profilo del variegato universo della danza internazionale. È Danza, il programma Cristina Muti Kledi Kadiu scritto da Elisa Guzzo Vaccarino per Rai5, in onda dal 19 ottobre ogni sabato in seconda serata. Conduttore della trasmissione Kledi Kadiu: a lui il compito di traghettare il pubblico della trasmissione dal balletto classico fino alla danza contemporanea tra aneddoti, interviste e contributi video. Il programma intende presentare al pubblico televisivo i grandi miti senza tempo e i protagonisti più attuali della danza classica, moderna, hip hop, folk, televisiva, sportiva, di sala, jazz e musical, occidentale e orientale. Si partirà dal Ravenna Festival per approdare al Teatro dell’Opera di Roma, passando per i festival internazionali Bolzano Danza, Torinodanza e Oriente Occidente a Rovereto. Due monografie saranno dedicate a Rudolf Nureyev e Alicia Alonso. Non mancherà un percorso sulla straordinaria storia della danza nera dall’Africa all’hip hop. Danza è un programma prodotto da Athena Produzioni srl. La regia è di Alessandro Tresa.


Melting

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Il Valle di Roma diventa Fondazione Nasce la prima istituzione dell’imprudenza Dopo 27 mesi di occupazione, 200 artisti ospitati, 5.300 soci fondatori e 143 mila euro raccolti, il Teatro Valle di Roma diventa Fondazione. E’ nata infatti la Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Ad annunciarlo, nel corso di un incontro pubblico che si è svolto lo scorso 18 settembre, sono stati i rappresentanti di quella comunità che dal 14 giugno del 2011 ha deciso di occupare lo storico teatro nel cuore di Roma. Un risultato “che né il Comune né il ministero dei Beni culturali potranno ora ignorare”, ha commentato Stefano Rodotà, parte attiva in questo percorso, e che nelle intenzioni segna un momento di svolta nella delicata situazione del teatro e avvia un “nuovo modo di rapportarsi partecipato tra cittadini e istituzioni”. Depositato lo scorso 16 settembre dal notaio, lo statuto, frutto di un anno e mezzo di assemblee collettive aperte a tutti, è stato consegnato al Prefetto di Roma, che avrà 4-5 mesi per esaminarlo. Tra i punti cardine, il rifiuto della pratica delle nomine dall’alto e la turnazione delle cariche. La nascita della Fondazione ha sollevato non poche critiche da parte degli stessi operatori di settore che chiedono che il Teatro Valle vada ricondotto a una situazione di legalità e al rispetto delle regole e delle responsabilità che la gestione di qualsiasi struttura aperta al pubblico comporta nei confronti degli spettatori e dei lavoratori. In sostanza gli operatori evidenziano che il Valle è proprietà comunale e che è stato il Comune di Roma a pagare in questi 27 mesi di occupazione le bollette. Evidenziano inoltre che gli occupanti – sempre in questi mesi – non hanno pagato Siae e contributi ai lavoratori. Se le regole devono essere applicate, devono essere applicate per tutti. A questo punto la palla passa al Prefetto di Roma ma soprattutto al Sindaco e ai vertici del Comune di Roma ai quali spetta il compito di colmare un vuoto di decisione politica durato per troppo tempo.

Fontana (Agis): preoccupano i dati Siae sullo spettacolo “I dati sull’andamento dello spettacolo nel 2012, presentati dalla Siae, preoccupano, anche in considerazione dei segnali di contrazione che il settore aveva già dato nel 2011”. E’ il commento di Carlo Fontana, presidente dell’Agis, ai dati dell’Annuario dello Spettacolo 2012 della Siae, presentati lo scorso settembre a Roma. Rispetto al 2011, infatti, la Siae rileva come il settore dello spettacolo, nel suo complesso, abbia visto nel 2012 una riduzione di quasi tutti gli indicatori considerati, dagli ingressi alla spesa al botteghino. “Sono numeri che rispecchiano le difficoltà che le imprese e i lavoratori del settore affrontano quotidianamente per portare avanti la propria attività” aggiunge Fontana. “I dati Siae vanno però letti alla luce della crisi che ha investito il paese e che ha portato ad un calo dei consumi di carattere generale. Inoltre – spiega il presidente dell’Agis - è importante considerare che lo spettacolo ha registrato perdite più contenute rispetto a molti altri settori dell’economia nazionale”. “E’ questo un aspetto da tenere nella giusta considerazione – continua Fontana - perché testimonia l’affezione del pubblico verso il nostro mondo e la voglia, malgrado la crisi, di continuare a frequentare i luoghi di spettacolo che rappresentano realtà importanti di aggregazione e socialità”. “Per consentire al settore di continuare a svolgere questo ruolo, non disperdendo il proprio patrimonio rappresentato dal pubblico, è fondamentale che il mondo dello spettacolo abbia maggiori certezze. Per questo – conclude il presidente dell’Agis - sono indispensabili strumenti legislativi ed economici innovativi che liberino il settore dalla condizione di precarietà in cui si trova”.

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Low Tone a Pordenone Marcel Marceau, Lindsay Kemp, Carolyn Carson, Momix: sono alcuni dei grandi protagonisti del teatro mondiale ritratti nelle fotografie che compongono Low Tone, la mostra inaugurata lo scorso 27 settembre e che rimarrà aperta fino al 18 dicembre nel foyer del Teatro Verdi di Pordenone. L’esposizione comprende opere originali (dal 1979 al 1989), molte conservate al Metropolitan Museum e al Moma, nella Collection delle fotografie di Teatro: una quarantina di scatti di Vasco Ascolini, fotografo specializzato in immagini di scena, ritratte con una particolare tecnica del bianco e nero. Ascolini dal 1973 al 1990 è stato fotografo ufficiale del Teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia, occasione unica per intraprendere un confronto fra il linguaggio fotografico e quello teatrale, concentrandosi sul movimento dei corpi, sulla danza e la mimica: in quel periodo le più grandi compagnie teatrali della scena mondiale venivano ospitate in Italia ed alcune solo a Reggio Emilia come la Martha Graham Dance Company “Avevo iniziato a fotografare usando i toni bassi – sottolinea Ascolini raccontando di sé - ed ero passato a quelli alti, affascinato dalle immagini di Giuseppe Cavalli. Quando nel 1973 cominciai a lavorare in Teatro, feci ritorno, molto naturalmente, ai miei neri, toni che poi, oggi, sono diventati una magnifica ossessione. Mi hanno seguito, diventando sempre più densi, fino ad oggi e spero possano continuare ad accompagnarmi fino alla fine del mio percorso”. “Low Tone” è il primo appuntamento con il progetto PhotoInScena avviato dal Teatro Verdi di Pordenone, con la “regia” di Italo Zannier, uno dei padri della fotografia in Italia, curatore di mostre in tutto il mondo, e in partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, sostenuto dal colosso mondiale dell’editoria digitale Graphistudio, partner tecnico la casa editrice Terra Ferma.


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Medicina della danza

Strappi, stiramenti e contratture: come riconoscerli e prevenirli Le lesioni muscolari sono i traumi più frequenti nella vita dei ballerini professionisti e non professionisti. I muscoli solitamente più interessati sono quelli ischiocrurali (della parte posteriore della coscia) e il tricipite della sura, costituito dai tre “ventri”: gemello mediale, gemello laterale e muscolo soleo (i muscoli del polpaccio). Il danno muscolare può essere causato da trauma da agente esterno (“trauma diretto”): una contusione, ad esempio, provoca la lesione di un numero di fibre muscolari tanto maggiore quanto più forte è l’impatto del trauma, e quanto meno è contratto il muscolo al momento della contusione stessa. Le lesioni muscolari da “trauma indiretto” sono ancor più ricorrenti: in questo caso è il ballerino stesso che provoca la lesione durante l’attività fisica. Essa può essere causata da una contrazione troppo rapida del muscolo susseguente a una fase di completo rilasciamento, oppure da un iperallungamento o da un sovraccarico di lavoro muscolare. Le lesioni muscolari si classificano, in relazione all’entità del danno anatomico, in tre tipologie: la contrattura, lo stiramento, lo strappo (di 1°, 2°, 3° grado). Contrattura Il ballerino che si procura una contrattura riesce solitamente a terminare la performance, pur con qualche fastidio. Il dolore infatti compare generalmente dopo l’attività fisica, o il giorno seguente. E’ una contrazione involontaria, prolungata e dolorosa di uno o più muscoli, che si presentano rigidi: l’ipertonia delle fibre muscolari è apprezzabile al tatto. La contrattura è di per sé un atto difensivo, che si innesca quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite fisiologico e lo porta a contrarsi. Le cause predisponenti possono essere di natura meccanica e/o metabolica, ma non sono state ancora definite con chiarezza. In qualche modo sono legate ai seguenti fattori, che forniscono indicazioni sui comportamenti idonei alla prevenzione: • mancanza di riscaldamento generale e specifico;

• preparazione fisica non idonea; • sollecitazioni eccessive, movimenti bruschi e violenti; • problemi articolari; • squilibri posturali e muscolari, mancanza di coordinazione. La contrattura è la meno grave tra le lesioni muscolari acute poiché non causa alcuna lesione anatomica alle fibre. Il soggetto colpito da una

contrattura avverte un dolore modesto e diffuso lungo l’area muscolare interessata. Le terapie più efficaci sono: il riposo (di solito sufficienti 3-7 giorni di stop), massaggi decontratturanti, una attività aerobica moderata abbinata a stretching, calore che favorisca l’afflusso di sangue ai muscoli (coadiuvanti possono essere cavigliere, scaldamuscoli, cuscinetti di gel riscaldanti, o anche termofori elettrici a sabbia). Sicuramente utili, ma da utilizzare solo nei casi più gravi e sotto controllo medico, sono i farmaci antinfiammatori (FANS) e miorilassanti. Stiramento Lo stiramento, o elongazione muscolare, è una lesione di media gravità che altera il normale tono muscolare. In una scala di ipotetica gravità potremmo collocarla tra la contrattura e lo strappo (rottura

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delle fibre muscolari). E’ una lesione assai ricorrente nell’attività del ballerino ed è causata da eccessivo allungamento subito dalle fibre muscolari. La mancanza di riscaldamento generale e specifico, o una preparazione fisica non idonea, sono le situazioni più predisponenti a questo infortunio. Lo stiramento si riconosce perché provoca un dolore immediato e intermittente (all’interno del muscolo si percepisce una ben definita zona dolorosa), ma generalmente non impedisce il prosieguo dell’attività fisica. Tuttavia il fastidio tende ad aumentare progressivamente ed è necessario interrompere la performance per evitare di procurarsi una lesione più grave, lo strappo muscolare. La cura consiste nel riposo, terapia con ghiaccio, compressione da bendaggio ed elevazione (tradotti

maggiore è il numero di fibre interessate. Il dolore provoca una contrazione del muscolo colpito. Se lo strappo ha comportato rottura delle fibre, il soggetto si trova nell’impossibilità di muovere la parte lesa. Lo strappo (o distrazione) muscolare può essere paragonato alla progressiva rottura di una corda messa in tensione da due tiranti. In un primo momento si logorano solo alcune fibre (lesione di I grado), e mano a mano che si incrementa la forza di trazione lo sfilacciamento diventa sempre più evidente (lesione di II grado), fino alla completa rottura della corda (lesione di III grado). Una distrazione di II o di III grado si accompagna, nella maggior parte dei casi, a gonfiore e versamento. Diversi fattori predispongono all’insorgenza di questo tipo di lesione:

dall’inglese R.I.C.E.: “relax”, “ice”, “compression”, “elevation”). L’applicazione di cuscinetti di gel raffreddante ha effetti anestetici e attenua lo spasmo muscolare riflesso. L’arto interessato deve essere mantenuto sollevato, mentre un bendaggio elastico attorno alla parte lesa deve esercitare una compressione che permetta una buona circolazione sanguigna. Anche il taping kinesiologico è efficace, soprattutto come metodo preventivo, quando si avverte un’alterazione marcata e localizzata del tono muscolare. L’intervento fisioterapico dello specialista è necessario nei casi più gravi in cui siano coinvolti più fasci muscolari.

• il muscolo è stato sottoposto ad una preparazione inadeguata o non è stato riscaldato sufficientemente; • il muscolo è indebolito da una precedente lesione non ben trattata o che ha causato esiti cicatriziali che ne hanno ridotto l’elasticità; • il muscolo è stato affaticato eccessivamente da un iperallenamento; • l’elasticità del muscolo è ridotta da una temperatura eccessivamente bassa; per cui il controllo della temperatura della sala o dello studio di prova è fondamentale come misura preventiva. Premesso che anche questo tipo di lesione necessita di trattamento medico e fisioterapico, le prime contromisure da adottare per limitare il danno muscolare dopo l’evento saranno oggetto di una successiva trattazione.

Strappo Il danzatore colpito da uno strappo muscolare avverte un dolore lancinante nella zona lesionata, tanto più intenso quanto

Annalisa Argelli


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L’Otello danzato di Fabrizio Monterverde Un racconto di passione oltre i confini del tempo Eleganza, morbidezza, fluidità e tecnicismo sono gli elementi che contraddistinguono lo stile di Fabrizio Monteverde, emersi stavolta in maniera inconfondibile nell’Otello, da lui coreografato e messo in scena lo scorso 13 Aprile al Teatro Comunale di Sassari. A farsi carico di quei movimenti armonici, mai spezzati ma legati l’uno all’altro, continui, di quell’uso preponderante delle braccia, di quegli allunghi e infine di quei ricercati contatti tra corpi, sono stati quattordici danzatori del Balletto di Roma. Tra tutti costoro, una nota di merito a parte va sicuramente riconosciuta a Claudia Vecchi, interprete del ruolo di Desdemona, che con la

sua grazia, la sua preparazione, le sue linee e la sua fluidità è riuscita spesso a ornare lo spazio e a nascondere la fatica propria di uno stile complesso. Anche i movimenti più complicati infatti, come quelli fuori asse o in equilibrio precario su di una sola gamba, sono stati eseguiti qui con una apparente spontaneità e semplicità, tipica solo dei ballerini meritevoli e di chi possiede un corpo e uno spirito totalmente devoluto alla danza. Si tratta però di gesti caricati, non solo di bellezza ed originalità, ma anche di significato e sentimento e per questo da considerarsi ancora più vincenti. Con chiarezza infatti, attraverso il linguaggio

muto del corpo, viene raccontato l’amore nascosto, svelato e ostacolato di Otello e Desdemona, di cui tutti siamo a conoscenza, grazie al successo che tale storia shakespeariana ha avuto nel mondo. Un amore che viene mostrato ed esibito in tutte le sue sfaccettature, trasformandosi così da puro e passionale a perverso e peccaminoso. Non può non colpire a tal proposito, la scena in cui le ballerine vengono trascinate, rivoltate e sballottate sul palcoscenico dai loro amanti, come corpi privi di vita, anticipando e al tempo stesso amplificando il gesto violento che Otello compirà su Desdemona a conclusione del balletto.

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Frutto di una suggestiva interpretazione personale è poi la scelta di ambientare la vicenda di notte in un porto, il che sembra adatto a descrivere la dimensione straniera vissuta da Otello e l’atmosfera di scambi ed incontri di cui si legge nell’opera scritta. In un misto dunque di modernità e tradizione, ottenuto grazie al ricorso a passi classici e contemporanei, a momenti di rilettura ed aderenza al testo shakespeariano, ed infine all’uso di costumi sia attuali che in grado di richiamare l’epoca, come i calzari stringati ed i lunghi mantelli rossi e neri, Monteverde è riuscito a dare vita ad uno spettacolo di qualità volto, non a stravolgere un grande classico, ma a dialogare con esso. Questo non ha fatto altro che mostrare ancora una volta uno dei lati più affascinanti della danza: quello di riuscire a raccontare in mille modi diversi una stessa storia, portando alla luce di volta in volta significati sempre nuovi, senza mai dimenticare di stupire e di arricchire. Daria Chiappe


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Il pubblico della danza Nell’assistere agli spettacoli di danza mi sono spesso chiesta se esista un pubblico della danza, se ci siano delle caratteristiche comuni che accomunano gli spettatori della danza, se sia possibile educarli vista anche l’importanza che riveste il pubblico in uno spettacolo dal vivo. Ho quindi svolto alcune ricerche per vedere se esistevano studi in merito. Definiamo intanto il pubblico a partire dall’Enciclopedia dello spettacolo di Silvio D’Amico: “E’ l’insieme degli spettatori. Non esiste come categoria: non esistono persone di cui si possa dire che sono pubblico al modo stesso come si dice che taluno è maschio, celibe, ecc.”. La definizione, però, è generica: nel nostro caso, il pubblico da prendere in considerazione è una parte del pubblico che va a teatro, in particolare, come fa notare Elisa Guzzo Vaccarino, in un suo intervento in occasione della tavola rotonda svoltasi presso I teatri di vita, via Emilia Ponente, Bologna, nel 2000 che aveva come tema Lo spettatore in ballo, molto spesso lo spettatore che vede la danza lo fa perché ha qualche forma di abbonamento teatrale dove fra le proposte, sono offerti anche spettacoli di danza. Questo avviene o nei teatri d’opera, che danno la possibilità di assistere a opere e danza, oppure in teatri come quelli dell’Emilia Romagna che nel loro ventaglio di possibilità mettono la prosa, la musica e la danza. Il pubblico che ci troviamo di fronte, come suggerisce Eugenia Casini Ropa, nella già citata tavola rotonda, è un pubblico generico, che appartiene a classi sociali diverse, ha formazioni culturali diverse e va in teatro perché può pagarsi il biglietto. Spesso, però, non ha i mezzi interpretativi per

capire lo spettacolo: soprattutto al pubblico dei più giovani manca la consapevolezza che la danza è un’arte, uno spettacolo che può essere visto da tutti e fa parte delle proposte culturali del nostro paese. “Esiste una pedagogia dello sguardo: più vediamo la danza più l’amiamo” afferma Brigitte Lefèvre, direttrice della danza per l’Opéra di Parigi nel corso di una conferenza tenutasi alla Sorbona nel ciclo “les jeudis de la Sorbonne”, il 23 maggio 2002: prosegue inoltre

questa riflessione: è un argomento poco trattato e ne è prova il fatto che l’unico studio approfondito in merito è stato commissionato dal Ministero della cultura e della comunicazione in Francia nel 1991 a Jean Michel Guy e fin dal titolo, Les publics de la danse, ci accorgiamo che si parla di pubblici, al plurale, e non di pubblico, al singolare, perché «il “pubblico” della danza non esiste: essendo la danza diversificata troviamo un insieme di pubblici. Questa pluralità è una constatazione della realtà odierna. Ogni forma di danza attira un pubblico socialmente distinto». La ricerca di Jean Michel Guy è divisa in due parti, la prima dedicata a “vedere la danza”, la seconda a “parlare di danza”. Chi vede la danza sono soprattutto donne, che a volte l’hanno praticata, se l’hanno vista in televisione hanno visto soprattutto del classico. Il dato interessante è che

vivo. Nella seconda parte invece ci sono dati relativi ai modi di parlare di danza, più tecnici se si parla di danza classica, con diversi modi di parlare, se si parla di danza in generale. Nel suo studio, Guy rileva come i ragazzi che studiano danza sono fra quelli che vanno poco a vederla, penso che in diversi insegnanti possano testimoniare quanto sia difficile portare i ragazzi a teatro, una volta che ci si riesce però, tornano volentieri. Guy auspica il raggiungimento di un pubblico ideale: «un insieme di spettatori che hanno in comune alcuni codici e rituali [….]. Il loro assistere agli spettacoli si caratterizzerebbe per la regolarità, l’intensità e la fedeltà». Questo studio mi ha affascinata, penso che il pubblico vada formato ed educato e che sia fondamentale accompagnare i bambini a teatro, fin dalla giovane età: in questo modo si educano allo spettacolo dal

“Race Race” di Paolo Mangiola, compagnia Balletto di Roma

raccontando che i ragazzi delle scuole assistono alle prove e prendono confidenza con il balletto; incontrano i coreografi e ricevono spiegazioni sulla tecnica di danza, come avviene presso molti teatri anche nel nostro Paese, in cui si organizzano incontri, o si offrono biglietti a tariffa ridotta. Torniamo al tema del pubblico della danza, punto di partenza di

due spettatori su tre non hanno mai visto della danza al di fuori delle mura domestiche e alla domanda se ne vorrebbero vedere la risposta è che in realtà non lo sanno, non sono quindi mal disposti nei confronti della danza. Se escono per vederne è soprattutto perché lo fanno gli amici, o perché in cartellone c’è un nome di grande richiamo e hanno quindi la curiosità di vederlo dal

vivo come ad una delle possibilità per il tempo libero (come il cinema o il museo per esempio) e soprattutto si avrà in questo modo, anche in futuro, il pubblico per la danza. Per chi danzeranno gli allievi delle nostre scuole e i professionisti, se nessuno un domani andrà in teatro a vederli? Sara Buratto


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Matthew Bourne’s Swan Lake Cos’è un “classico”? Secondo Italo Calvino è “un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire” (Italiani, Vi Esorto ai Classici, ne L’Espresso, 28 giugno 1981, pp. 5868). Estendendo la definizione a qualsiasi opera d’ingegno, si può quindi affermare che sia un classico quando resiste agli attacchi del tempo mantenendo inalterata la sua bellezza, e quando, dunque, ha la capacità di rinnovarsi. È il caso del Lago dei Cigni, balletto del 1877, portato al successo da Petipa e Ivanov nel 1895. La capacità di rinnovarsi del Lago è dimostrata dagli spunti che ha offerto ai molti coreografi che vi hanno messo mano. Ricordiamo, tra gli altri, Andy Degroat, Mats Ek, Bertrand D’At, Roland Petit e, con particolare successo, Matthew Bourne con il suo Swan Lake, il balletto più longevo del West End londinese e di Broadway. Bourne contestualizza la fiaba presumibilmente nell’ambito della Famiglia Reale britannica del XX secolo, anche se egli stesso dichiara di essersi ispirato anche ad altri reali in difficoltà, fra cui Ludwig di Wittelsbach, annegato nel lago di Starnberg. Ludovico di Baviera fu a lungo il mecenate di Wagner, il quale utilizzò la leggenda medievale del Cavaliere del Cigno nel suo Lohengrin, riprendendo poi il tema in Parsifal. Ma questa famiglia reale risulta interessante al pubblico poiché viene prestata estrema attenzione alla caratterizzazione dei suoi membri, così come di tutti i personaggi della pièce. Il riferimento è, in primis, ai cigni. Il corpo di ballo femminile è stato sostituito da danzatori maschi con gambe piumate e volti bistrati. Questa scelta è nata da uno studio di Bourne che ha rivelato i cigni come animali protettivi verso i compagni di stormo, ma altresì aggressivi e sgraziati. Per questo Matthew Bourne ha ritenuto che la forza di un danzatore riflettesse la selvatica natura del cigno più della fragilità di una danzatrice. In realtà, la scelta dei cigni al maschile non è rimasta isolata a Matthew Bourne’s Swan Lake; infatti, pochi anni dopo, anche Roland Petit, con Le Lac des Cygnes et ses Maléfices, ha portato in scena un Lago con cigni maschi, seppur con scopi opposti.

A capo dello stormo di cigni è un personaggio corrispondente alla Odette del balletto tradizionale. A interpretarlo, nella prima versione della pièce, Adam Cooper, ex Principal del Royal Ballet di Londra, che abbiamo ammirato anche nella scena finale del film Billy Elliot. Questo Cigno non è altro che una creazione della fantasia del Principe. Quando il Principe sta per compiere suicidio nel lago, tra lui e il Cigno vi è un incontro non solo amoroso, ma affettivo, un bisogno di rifugiarsi tra le braccia di un essere protettivo. Ciò è reso in coreografia dall’aggrapparsi del Principe al Cigno, come un bambino indifeso. Sarebbe però riduttivo intendere il rapporto Cigno-Principe semplicemente come amore omosessuale. Infatti, il Cigno rappresenta l’alter ego del Principe e tutto ciò che questo vorrebbe essere: forte, bello e libero. Ma che non potrà mai essere, poiché è un uomo debole e sopraffatto da una madre fredda e severa, con cui ha un rapporto quasi edipico, per il quale il coreografo si è ispirato al rapporto fra Amleto e la madre Gertrude. La complementarietà dei protagonisti è evidente nel finale, in cui la morte del Principe consegue alla morte del Cigno. Entrambi sono “sovrani” rifiutati dalla loro “società”. Il primo, ritenuto pazzo, viene rinchiuso in camera circondato di medici di dubbia buona fede. Il secondo viene additato come traditore dai suoi simili per aver difeso il Principe, e ucciso in una scena che cita il film di Hitchcock Gli Uccelli. Come nella tradizione, l’interprete del Cigno ricopre, altresì, il ruolo corrispondente a Odile. Nella versione di Bourne si tratta non più

di un cigno nero, ma di un Uomo misterioso, scaltro e manipolatore, che seduce tutte le donne presenti al ballo, in particolare la Regina. Lo stesso Bourne rivela che, per rendere in coreografia il passaggio da Cigno a Uomo misterioso, fondamentale è stata la rinuncia a ogni espressività facciale, cosicché il Cigno possa comunicare con il Principe solo tramite gli occhi e i movimenti. Movimenti resi abolendo l’uso delle mani per il danzatore/Cigno in ogni contatto con il Principe, utilizzando, invece, le “ali” del Cigno: i lift sono effettuati ponendo le braccia tese del danzatore/Cigno sotto le ascelle del Principe e il Principe spesso si arrampica sulla schiena del Cigno,

quasi a librarsi in volo con lui. Il Principe crede di riconoscere il Cigno nell’Uomo misterioso incontrato al ballo. Viene quindi dichiarato pazzo e tenuto prigioniero in una stanza imbiancata d’ospedale. La pièce inizia con il Principe, bambino, a letto, e il Cigno che lo spaventa sullo sfondo. Nel finale il Principe è adulto, morto, sullo stesso letto, e sullo sfondo il Cigno sorregge e coccola un Principe bambino, che finalmente ha trovato la serenità. Come nei migliori drammi wagneriani, ciò cui il Principe anela è raggiungibile solo con la morte. Davide Szép


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Anteprima

In Scena… a cura di Francesca Bernabini

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Mancini. Il balletto è ambientato in uno studio di danza dove la compagnia si ritrova prima della lezione e della prova quotidiana per preparare il balletto Giselle. Il balletto si snoda dunque tutto in sala prove e mette in scena litigi e gelosie fra i vari danzatori turbati e attratti da “un’étoile” che non si sa bene per quale motivo appartiene ad un “mondo diverso” e che “piomba in un incubo che confonde realtà e sogno, diventando quindi prigioniero delle Willis”.

Il Lago di Nureyev alla Scala

Autunnodanza al San Carlo di Napoli

Il Teatro alla Scala di Milano rende omaggio a Rudolf Nureyev nel ventennale della scomparsa. E lo fa portando nuovamente in scena per quattro recite dal 14 al 18 ottobre la versione di Nureyev del Lago dei cigni. La versione di Nureyev di questo balletto è nota per la rilettura del personaggio di Siegfried, qui melanconico principe romantico. Scrive Nureyev: “Il Lago dei Cigni è per me un lungo sogno del principe che, nutrito di letture romantiche che hanno esaltato il suo desiderio di infinito, rifiuta la realtà del potere e del matrimonio che gli impongono la madre e il precettore. È lui, quindi, che, per sfuggire al malinconico destino che gli si prepara, fa entrare nella sua vita la visione del lago”. La lettura di Nureyev prende vita a Vienna nel 1964. Dopo vent’anni (1984) prende corpo all’Opéra di Parigi una nuova versione, la stessa poi entrata alla Scala nel 1990. Quando il “suo” Lago approda alla Scala, Nureyev tiene per sé il ruolo chiave, equivoco, speculare, di Wolfgang/Rothbart. Ma il protagonista assoluto è Siegfried, un principe romantico, contemplativo e Natalia Osipova - Claudio Coviello ne “Il Lago dei meditativo. Per lui Nureyev cigni” (foto Brescia e Amisano Teatro alla Scala) ha creato ardue variazioni; è lui il centro di tutte le linee drammaturgiche di questa versione del balletto “introspettiva” e complessa sul piano tecnico e interpretativo, una tragedia totale che non lascia spazio a lieto fine o al riscatto eroico di alcune versioni russe. Le scene sono firmate da Ezio Frigerio e i costumi da Franca Squarciapino.

Dopo l’inaugurazione lo scorso 22 settembre con l’ultima replica del Lago dei Cigni con il Corpo di ballo del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, la quarta edizione di Autunnodanza, la rassegna di danza che il Teatro San Carlo Prove saggio della scuola (foto Francesco Squeglia) di Napoli dedica all’arte coreutica, propone il 26 e il 27 ottobre il Gala della Scuola di Ballo diretta da Anna Razzi. Quest’anno, gli allievi della Scuola di danza più antica d’Italia si esibiranno in Verdiana, coreografia di Fausta Mazzucchelli su musiche di Giuseppe Verdi e in Paquita Divertissement, coreografia di Marius Petipa ripresa da Anna Razzi, un balletto con scene di Nicola Rubertelli e costumi di Giusi Giustino. Il 2 e il 3 novembre i riflettori di Autunnodanza si accendono su Carla Fracci. A lei Beppe Menegatti dedica Das Marienleben (Vita di Maria), coreografia su musiche di Paul Hindemith ispirata al ciclo di liriche di Rainer Maria Rilke. Con la Fracci si esibiranno sul palco del Lirico di Napoli il Corpo di ballo del San Carlo ed il primo ballerino ospite Alessandro Macario. Chiude la rassegna il 7 e 8 novembre il Corpo di ballo del San Carlo e il primo ballerino ospite Alessandro Macario che ripropongono Cantata di Mauro Bigonzetti, balletto pieno di vita e dai colori forti e passionali, già grande successo della stagione estiva sancarliana del 2012, costruito su musiche tradizionali napoletane e salentine, arrangiate ed eseguite dal gruppo Assurd.

Giselle, ou les Willis per Maggiodanza Maggiodanza, il Corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino, continua ad andare in scena nonostante tutto. La Fondazione fiorentina, commissariata dallo scorso febbraio, con una situazione complicata da risolvere, ancora non scioglie le riserve sulla stessa sopravvivenza del suo Corpo di ballo. Dopo le dimissioni del direttore Francesco Ventriglia lo scorso giugno e dopo aver mandato a casa gli aggiunti, quei giovani voluti dallo stesso Ventriglia, il Corpo di ballo si muove dallo scorso luglio sotto la direzione Giorgio Mancini che aveva diretto la compagnia dal 2003 al 2007, e che è tornato a Firenze per tentare un salvataggio in extremis e garantire gli impegni fino a dicembre. Data l’esiguità numerica dei ballerini superstiti (segnaliamo che Alessandro Riga è volato in Spagna dove è ora Primo ballerino del CND, la Compania Nacional de Danza di Madrid), Mancini ha prima riallestito la sua versione di Coppélia creata per il San Carlo di Napoli nel 2009 (è andata in scena lo scorso settembre al Comunale di Bologna con Letizia Giuliani quale protagonista) e ora propone sul palco del Teatro Comunale di Firenze dal 5 all’8 ottobre per sole 4 recite (di cui una per le scuole), Giselle, ou les Willis, una nuova produzione firmata nella coreografia, scene e costumi sempre da

Coppelia di Petit al Teatro dell’Opera Fino al 6 ottobre il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma è in scena con Coppelia nella versione effervescente e divertente creata da Roland Petit per il Ballets de Marseille nel 1975. Petit trasferisce la vicenda Roland Petit (foto Marco Brescia-Teatro alla Scala) fantastica di E. T. A. Hoffmann in un ambiente cittadino di fine Ottocento, in una città di guarnigione dove amoreggiano soldati e maliziose ragazze di quartiere, animata dal brioso ésprit della belle époque, tra fiumi di champagne e giri di valzer, virtuosismi in tutù e pas de deux sulle punte. Il balletto, ripreso da Luigi Bonino con scene e costumi di Ezio Frigerio, vede in scena il Corpo di ballo e l’Orchestra del Teatro dell’Opera diretta da Koen Kessel. Tra gli interpreti si alternano nel ruolo di Coppelius Denis Ganio (1, 3, 5, 6 ottobre) e Manuel Paruccini (2 e 4 ottobre), in quello di Swanilda Alessandra Amato (1, 2 e 4 ottobre), Erika Gaudenzi (3 e 5 ottobre) e Alessia Gay (6 ottobre) mentre i ruolo di Franz è interpretato da Dinu Tamazlacaru (1, 2 e 4 ottobre) e da Alessio Rezza (3, 5 e 6 ottobre).


Anteprima

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Danza al Comunale di Genova La stagione Danza del Teatro Carlo Felice di Genova si apre con il Balletto di Kiev che propone dal 16 al 20 ottobre un dittico singolare nell’accoppiamento dei titoli ballettistici, un abbinamento che trova un suo comune denominatore forse solo nel fatto che entrambe le protagoniste muoiono grazie ad un pugnale. Apre la serata Shéhérazade, il noto balletto in un atto di Michel Fokin su musica di Rimski-Korsakov e ispirato a Mille e una notte, andato in scena a Parigi nel 1910 per la seconda stagione dei Balletti Russi di Diaghilev con due interpreti d’eccezione: la sensuale Ida Rubinstein nel ruolo di Zobeide e Vaslav Nijinski in quello del suo schiavo preferito. Nota è la trama. Il sultano Shariar lascia il suo harem e la sua favorita Zobeide fingendo di partire per la caccia con il fratello che gli ha instillato il sospetto dell’infedeltà della donna. Appena partito il sultano, le donne spingono il Grande Eunuco ad aprire l’harem agli schiavi negri. Il più bello fra essi, vestito d’oro, è scelto da Zobeide ed è con lei al centro di un’orgia frenetica. Giunta al parossismo, la festa è interrotta dal ritorno del sultano che ordina un massacro a cui nessuno sfugge. Zobeide si trafigge con un pugnale ai piedi del sultano. Se il finale è sempre la morte della protagonista, diverso è il carattere e la vicenda dell’eroina del secondo balletto in scena a Genova, Carmen, qui presentata in una Suite che porta la firma del cubano Alberto Alonso che alle musiche di Bizet ha affiancato quelle del compositore russo Rodion Scedrin.

Romaeuropa 2013 Prosegue ad ottobre la programmazione della XXVIII° edizione di Romaeuropa Festival. Il 2 e 3 ottobre all’Auditorium Conciliazione torna Sasha Waltz con Continu, lavoro per 23 danzatori che svela il lato più lirico e poetico di questa acclamata autrice. Lo spettacolo prende le mosse da due lavori nati per le inaugurazioni di grandi spazi espositivi, il Neues Museum di Berlino e il MAXXI di Roma. Linee, forza, corpi, energia, sono elementi centrali di questo lavoro. Segnaliamo che questo spettacolo può essere visto in streaming live e on demand sul sito telecomitalia.com. Dal 4 al 6 ottobre al Teatro Eliseo, Rachid Ouramdane, coreografo francese di origini algerine, propone Sfumato, lavoro che affronta i temi ambientali e gli effetti dei cambiamenti climatici, dando vita a una fusione di coreografia, musica, tecnologia e scenografia. Il Festival propone poi un vero omaggio a Jean Fabre presentando al Teatro Eliseo due creazioni epocali dell’artista belga - The power of theatrical madness e This is theatre like it was tobe expected and foreseen - spettacoli dove l’arte contemporanea si fa teatro e che decretarono l’affermazione internazionale di Fabre e da lui rimessi in scena con gli straordinari interpreti, attori e danzatori, della sua compagnia Troubleyn. The power of theatrical madness, in scena il 16 e 17 ottobre all’Eliseo, è una creazione del 1984 divenuta leggendaria. In questo lavoro, che dura ben 4 ore, Fabre affronta temi come la contrapposizione dialettica di vero/falso, azione

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scenica/recitazione teatrale, inossidabili metafore delle dinamiche del potere in una scenografia-installazione in cui sono proiettati dipinti della pittura classica e manierista da Michelangelo e Raffaello a Fragonard. L’immagine del corpo che la pittura ci consegna si confronta con il movimento e la fisicità dei pirotecnici interpreti della sua compagnia. This is theatre like it was tobe expected and foreste, in scena il 20 ottobre all’Eliseo, è una creazione del 1982 che all’epoca fece un gran scalpore e che fu accolto come una vera provocazione. Per una durata di otto ore – ma il pubblico può entrare e uscire a piacimento – gli interpreti sudano, si fanno male, solidificano stereotipi alla maniera di Duchamp, gioiscono e vivono quello che a tutti gli effetti supera la finzione della “messa in scena” e diventa una “performance”. Un modo di fare teatro che al suo apparire rivoluzionò molte delle idee sulla drammaturgia, e in cui è centrale il ruolo della scenografia-installazione. L’omaggio all’eclettico artista belga comprende anche la mostra Jan FABRE STIGMATA. Azioni e performances 1976 – 2013 curata da Germano Celant, una personale che si muove tra disegni, thinking models, collages, film, foto e documenti per ripercorrere le decine di performance e di azioni, private e pubbliche, che Fabre ha realizzato in Belgio e all’estero. La mostra è allestita dal 16 ottobre a gennaio 2014 nella Galleria 4 del MAXXI. Il Festival promuove anche una nuova generazione di artisti, capaci di leggere e raccontare il mondo contemporaneo attraverso nuove estetiche e nuovi sguardi, e lo fa attraverso DNA, rassegna curata da Annalea Antolini, che affianca artisti italiani e coreografi provenienti da Spagna, Olanda e Québec. Il 23 ottobre all’Opificio Telecom per DNA Talk, tre giovanissimi coreografi italiani - Nicola Galli, Claudia Catarzi e Anna Basti - mostrano al pubblico i loro Appunti Coreografici. Gli spettatori esprimeranno la propria preferenza, assegnando a uno dei tre artisti, una residenza al Palladium durante l’estate 2014. Sempre DNA propone il 23 ottobre al Palladium Untitled_I will be there when you die di Alessandro Sciarroni che qui prende spunto dall’arte circense del toss juggling (lancio di oggetti): quattro giocolieri incatenano diverse tipologie di tiri di lancio costruendo casualmente o volontariamente figure ipnotiche. Ancora DNA propone il 24 ottobre alle Carrozzerie N.O.T. Orphans e Chroma, momento conclusivo del progetto Pneuma, un percorso teorico e fisico firmato dalla danzatrice e coreografa Simona Bertozzi e dallo studioso Enrico Pitozzi. Il 25 ottobre al Palladium DNA presenta Duet for two dancers di Tabea Martin coreografa nata in Svizzera ma olandese d’adozione che pone al centro della sua ricerca artistica questioni sociologiche focalizzando l’attenzione sul comportamento umano all’interno della quotidianità e dell’ambiente lavorativo. A seguire Marco D’Agostin propone la sua nuova creazione, Per non svegliare i draghi addormentati. Il 26 ottobre all’Opificio Telecom, DNA presenta l’anteprima di All dressed up with nowhere to go, la prima opera coreografica per più danzatori di Giorgia Nardin. Sempre il 26 ottobre ma al Palladium, debutta When we were old spettacolo nato dall’incontro tra la coreografa italiana Chiara Frigo e il coreografo del Québec Emmanuel Jouthe. Il 27 ottobre DNA presenta all’Opificio Telecom, il nuovo lavoro della compagnia Cani formata da Ramona Caia, Jacopo Jenna e Giulia Mureddu, mentre al Palladium la compagnia spagnola La Veronal porta in scena lo spettacolo Siena di Marcos Morau. Dal 6 al 10 novembre al Teatro Argentina Dada Masilo, giovanissima danzatrice e coreografa sudafricana, porta in scena Dada Masilo’s Swan Lake, la sua riuscita rilettura piena di energia e vitalità del celeberrimo balletto Il lago dei cigni. Lo spettacolo, interpretato da 14 splendidi danzatori della Dance Factory di Johannesburg, affronta con delicatezza e ironia anche l’omosessualità e l’omofobia. Segnaliamo che lo spettacolo può essere visto in streaming live e on demand sul sito telecomitalia.com.

Batsheva Ensemble a Vicenza

“This is theatre like it was tobe expected and foreseen” di Jean Fabre (© Wonge Bergmann)

La Stagione Danza del Teatro Comunale di Vicenza si apre il 29 ottobre con Deca_Dance, spettacolo di grande intensità e forte impatto fisico firmato dal coreografo israeliano Ohad Naharin e presentato dall’Ensemble Giovanile della Batsheva Dance Company. Rappresentato per la prima volta nel 2000 in uno spazio scenico interamente vuoto, Deca Dance è qui ricomposto con uno degli innumerevoli patchwork che caratterizzano lo


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stile compositivo di questo autore: una sorta di rimontaggio di singoli estratti da alcuni dei suoi lavori, riassemblati secondo un nuovo ordine (soggetto a variazioni e integrazioni di sera in sera), Ensemble Giovanile della Batsheva Dance Company capace di in “Deca Dance” testimoniare da una parte la ricchezza di un creatore e del repertorio di una compagnia che hanno ormai attraversato con pieno riconoscimento il globo, e dall’altra l’irregolarità e l’autonomia estetica della composizione coreografica.

Torinodanza Prosegue ad ottobre la programmazione di Torinodanza, il Festival diretto da Gigi Cristoforetti e organizzato dal Teatro Stabile di Torino. Il 3 ottobre alle Fonderie Limone, Ambra Senatore, artista attiva tra Italia e Francia, propone John, un gioco, un meccanismo nel quale il pubblico e chiamato a entrare. Il 6 ottobre al Teatro Carignano viene presentato Partita 2, il nuovo spettacolo sul rapporto tra partitura musicale e coreografica, fra la musica di Bach suonata dal vivo sul palco da George Alexander van Dam e la danza firmata da Anne Teresa De Keersmaeker anche interprete assieme a Boris Charmatz. Il 12 ottobre alla Cavallerizza Reale il brasiliano Claudio Bernardo attualmente attivo in Belgio, propone Usdum, una coreografia del 1991, un duo che tra riferimenti sociali e letterari tra loro lontanissimi, si propone come un inno all’amore, in cui la crudeltà, la bellezza e l’umorismo si incontrano. Tre gli spettacoli del progetto RIC.CI, dedicato alla ricostruzione di coreografie italiane degli anni OttantaNovanta, in scena per Torino Festival. Il 12 ottobre alle Fonderie Limone torna la ricostruzione di Calore di Enzo Cosimi, “Terramara” di Michele Abbondanza” lavoro del 1982 per la Compagnia Occhèsc. Il 13 ottobre sempre alle Fonderie Limone torna in scena La Boule de neige, coreografia del 1985 di Fabrizio Monteverde su musiche di Pierluigi Castellano, ispirata a Les enfants terribles di Jean Cocteau, danzata allora dalla compagnia Baltica, e ora affidata al Balletto di Toscana Junior. Ancora il 13 ottobre ma alla Cavallerizza Reale viene riproposto Terramara, un lavoro del 1991 di Michele Abbondanza, il primo spettacolo della coppia artistica Abbondanza-Bertoni, ovvero una danza di sguardi, prese e contatti, in cui la “terramara” del titolo crea l’immagine di una secolare stratificazione di quella natura creatrice da cui tutti derivano e a cui tutti sono destinati a tornare. Il 18 ottobre alla Cavallerizza Reale la coreografa francese Karine Ponties, che ha connotato le proprie creazioni con il gusto per l’assurdo, l’esigenza di esplorare le relazioni interpersonali, la necessita di potenziare l’impatto emotivo della coreografia con il sostegno di musica, arte visiva e cartoon, propone Holeulone. Ispirato al romanzo fantascientifico I fiori per Algernon di Daniel Keyes, lo spettacolo è un fitto corpo a corpo tra due danzatori, cosi perfetti nella loro espressione da sembrare spesso una massa unica. Il 25 e 26 ottobre alle Fonderie Limone è in scena Le soir des Monstres, spettacolo incantato di Etienne Saglio, mago, giocoliere e maestro nella manipolazione. Questo giovane artista dal Centre National des Arts du

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Cirque gioca sulla distorsione della realtà prendendo a prestito le atmosfere gotiche di Tim Burton. Nello spettacolo Saglio ora è vittima ora è complice degli oggetti che animano “la sera dei mostri”. Chiude il festival, dal 7 al 9 novembre alle Fonderie Limone, Plan B di Aurélien Bory, regista ed esperto di fisica acustica con un’innata passione per la giocoleria, che ha sviluppato un “teatro fisico” che vive di innesti tra teatro, circo, danza, arti visive, musica. In Plan B ritroviamo gli elementi fondamentali del teatro di Bory: una scenografia vivente come un’installazione e una danza dalla forte vena acrobatica per una visione della drammaturgia aperta all’arte contemporanea, cinematografica e circense.

MilanOltre La XXVII° edizione MilanOltre offre ad ottobre due focus, il primo dedicato al Ballet National de Marseille e il secondo a Virgilio Sieni, focus che riuniscono alcuni tra i titoli più interessanti della loro storia e carriera artistica. In aggiunta gli spettacoli di Compagnia Virgilio Sieni Vetrina Italia, nella quale si alternano nomi noti ed emergenti della scena coreografica italiana. Dall’1 al 6 ottobre la Sala Shakespeare al Teatro Elfo Puccini ospita il focus dedicato al Ballet National de Marseille con il suo ensemble di 18 danzatori che si misurano con 4 diversi programmi artistici. L’1 e il 2 ottobre Frédéric Flamand presenta uno dei suoi lavori più emblematici, Moving Target, risultato della prima collaborazione di Flamand con gli architetti newyorchesi Diller+Scofidio. Il 1 ottobre, al termine dello spettacolo si svolge l’incontro Danza, Mito, Architettura con Frédéric Flamand ed Elisa Guzzo Vaccarino. Il 4 ottobre la compagnia si misura con un doppio programma: apre Organizing Demons, un pezzo raffinato e forte, sensuale e allo stesso tempo audace, firmato da Emanuel Gat; chiude Élégie di Olivier Dubois, il coreografo enfant terrible del momento, i cui lavori si connotano per la forte intensità del gesto e la potenza dell’impegno fisico. Il 5 e 6 ottobre la compagnia propone Orphée & Eurydice: più che un balletto, una vera e propria opera nella quale Flamand ha affidato l’impianto scenico, le immagini e i costumi all’artista belga Hans Op de Beeck. Il 6 ottobre Orphée & Eurydice è preceduta alle 18.00 da un programma composto da 3 titoli firmati da altrettanti giovani artisti della compagnia: 3 in Passacaglia, trio su punte di Yasuyuki Endo, danzatore solista e assistente coreografo di Flamand; Le Sixieme Pas firmato a quattro mani da Katharina Christl, principale improvvisatrice del gruppo e dal drammaturgo e costruttore Michel Kelemenis; Opposed Direction di Malgorzata Czajowska e Gábor Halász. Il secondo focus è dedicato a Virgilio Sieni che insieme alla sua compagnia presenta nella Sala Shakespeare del Tetro Elfo Puccini tre programmi. Il 9 ottobre la recente creazione De Anima, ispirata all’omonima opera di Aristotele, che muove dal principio dell’Anima come causa del movimento, è una danza di immagini e colori, nella quale sei arlecchini senza maschera emergono e scompaiono da un fondale “rosa Tiepolo”. A fine spettacolo si tiene l’incontro De Anima, racconto di una creazione con la Compagnia Virgilio Sieni con Virgilio Sieni e Francesca Pedroni. Il 10 ottobre in scena sono le Sonate Bach, 11 coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura, facendo riferimento ad avvenimenti tragici accaduti in conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. L’11 ottobre è in scena Di fronte agli occhi degli altri, lo spettacolo nato su invito del Museo della Memoria di Bologna, ricordo e testimonianza della Resistenza attraverso l’interazione in scena con ex partigiani. Il coreografo toscano si rivolge all’altro come fonte e origine del movimento e della danza


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creando tracce di memoria e vissuto nell’immediatezza del momento. Il focus sarà arricchito da Cerbiatti del nostro futuro (11 ottobre Sala Fassbinder ore 19.30), un progetto che coinvolge giovanissimi danzatori (10 e 13 anni) e, tramite la creazione di coreografie originali, intende promuovere lo sviluppo di uno sguardo profondo sui processi della danza contemporanea, coinvolgendo famiglie, bambini, ragazzi e pubblico adulto. La sezione Vetrina Italia ospita il 5 ottobre nella sala Fassbinder dell’Elfo Puccini Daniele Albanese, danzatore e coreografo emiliano, che con la sua compagnia Stalker propone AnnotTazioni, spettacolo pensato come nota coreografica sull’attrazione e l’assenza, e D.O.G.M.A, sulla forza prepotente dell’invisibile. Sempre Vetrina Italia Domani ospita i giovani del corso di Teatro Danza della Scuola Paolo Grassi impegnati il 7 ottobre nel debutto di Vivo e coscienza da Pasolini con la coreografia di Luca Veggetti a cui segue un incontro aperto al pubblico tra il coreografo e Marinella Guatterini e, il 13 ottobre, in una nuova versione del Requiem con musica di Giuseppe Verdi dello spagnolo Cesc Gelabert. Il 12 ottobre il Balletto Teatro di Torino è in scena con SEXXX di Matteo Levaggi, spettacolo coprodotto con MilanOltre. Coronano il festival Incontri, traffici, contatti, incroci, punti di vista, titolo che racchiude le attività di accompagnamento e completamento degli spettacoli: workshop condotti dai coreografi partecipanti al festival, incontri post spettacolo e alcune lezioni di storia della danza, in collaborazione con i principali Atenei milanesi, tenute da critici ed esperti del settore, indirizzati specificamente alle nuove generazioni.

Gender Bender Festival Si svolge a Bologna dal 26 ottobre al 2 novembre l’11° edizione di Gender Bender, il Festival internazionale ideato da Daniele Del Pozzo dedicato alle rappresentazioni del corpo e alle identità genere e di orientamento sessuale. Diversi gli appuntamenti con la danza a partire dallo spettacolo di apertura del festival il 26 ottobre al Teatro Duse con la prima nazionale di Rocco. A Dark Full Ride di Emio Greco e Pieter C. Scholten. Lo spettacolo trae spunto dal film di Luchino Visconti Rocco e i suoi fratelli e porta in scena il controverso legame tra due fratelli che combattono su di un vero ring da boxe. Fra gli spettacoli che indagano le difficoltà, le paure, le domande, ma anche la forza vitale che accompagnano l’ingresso nell’età adulta figura anche il duo maschile Victor del coreografo belga Jan Martens, spettacolo che esplora il ritratto intimo di una relazione interpretato da un uomo e un fanciullo di 14 anni che vuole crescere il prima possibile. Il rapporto padre figlio è invece portato in scena con Parkin’son, toccante lavoro di Giulio D’Anna. Il festival prevede anche una settimana di intensa attività formativa destinata a tre giovani coreografi e a un’artista visiva provenienti da Italia, Spagna, Paesi Bassi e Croazia; è questa la prima tappa di Performing Gender, progetto europeo capitanato da Gender Bender che coinvolge 16 giovani coreografi di 4 Paesi europei impegnati a condividere un percorso di ricerca e formazione della durata di due anni sulla sessualità e i ruoli di genere. I quattro artisti coinvolti a Bologna sono Riccardo Buscarini (Italia), Cristina Henríquez (Spagna), Vlasta Delimar (Croazia) e Juanjo Arques (Paesi Bassi). Al termine della residenza questi quattro artisti mostreranno al pubblico la prima tappa di lavorazione delle loro nuove produzioni che debutteranno poi in forma compiuta a Gender Bender 2014.

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Festival Aperto Due gli appuntamenti con la danza ad ottobre per il Festival Aperto al Teatro Valli di Reggio Emilia. Il 6 ottobre è in scena Continu, lavoro per 23 danzatori firmato da Sasha Waltz che prende le mosse da due lavori nati per le inaugurazioni di grandi spazi espositivi, il Neues Museum di Berlino e il MAXXI di Roma, una coreografia di grande formato generata da tensioni fra coreografia, musica e dimensione visuale. L’opera sinfonica di Varèse, Arcana, rappresenta il nucleo musicale di Continu, a cui si affiancano composizioni di altri autori come Xenakis, Vivier e Mozart. Il 12 ottobre Aterballetto Fondazione Nazionale della Danza presenta una serata con due lavori. Apre Rain Dogs, un lavoro su musiche di Tom Waits presentato in prima nazionale e firmato dello svedese Johan Inger, interprete di punta del NDT di Jiri Kylian e poi direttore del Cullberg Ballett e oggi coreografo associato al NDT. Segue workwithinwork, un lavoro degli anni Novanta di William Forsythe costruito sui Duetti per due violini, vol. 1 di Luciano Berio, un lavoro corale, che esalta il talento e la qualità artistica della formazione reggiana e insieme celebra il genio di un grande musicista del nostro tempo, Luciano Berio, del quale proprio nel 2013 si celebra il decennale dalla scomparsa.

Danza al Vascello di Roma Due gli appuntamenti con la danza ad ottobre al Teatro Vascello di Roma nell’ambito della nuova stagione teatrale. Il 1 ottobre due compagnie si dividono la scena: Odyssey Dance Theatre di Singapore e Motus danza. La prima, fondata nel 1999, divenuta ambasciatrice nel mondo della cultura di Singapore e una delle principali compagnie dell’area Asia Pacifico, presenta OM un lavoro firmato da Dr Danny Tan. Motus danza presenta Meeting Point, Odyssey Dance Theatre di Singapore lavoro per cinque danzatori su soggetto di Rosanna Cieri firmato nella coreografia da Simona Cieri. Nello spettacolo i luoghi d’incontro non sono spazi fisici, ma luoghi dell’anima, spazi di pensiero, di cultura e di affetti dove ogni scambio rappresenta un’opportunità. Dal 24 al 27 ottobre il Balletto di Roma, Consorzio Nazionale del Balletto, presenta The Quartet un nuovo spettacolo che nasce dalla commissione di inediti lavori commissionati dalla compagnia a tre diversi autori italiani, tre autori diversi per percorsi artistici e linguaggi coreografici: Gianluca Schiavoni, Paolo Mangiola e Milena Zullo. Apre lo spettacolo Kimera, lavoro di Gianluca Schiavoni su musiche M.Ritcher: la fusione dei corpi dei danzatori nel continuo rincorrersi dei movimenti rivela sfumature di un’entità che, come il celebre mostro mitologico, è emblema dell’unità composta da soggetti eterogenei. Segue Race Race di Paolo Mangiola, giovane autore che vanta esperienze professionali con prestigiose compagnie nazionali e internazionali del calibro della britannica Wayne McGregor | Random Dance. La piece esplora il doppio significato della parola “race” intesa come “gara, competizione” o “razza”, “etnia”. Utilizzando estratti del romanzo Le onde di Virginia Woolf, il lavoro si interroga sul concetto stesso di identità e senso di appartenenza, riflettendo gli sbilanciamenti, gli scontri, gli incontri che ogni essere umano opera all’interno di una comunità. Chiude la serata un Omaggio a Verdi firmato da Milena Zullo. E’ questo un omaggio al compositore italiano attraverso un’opera da camera


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non così conosciuta come il suo Quartetto in mi minore per archi. Un lavoro dove il movimento che parte dalla volontà di raccontare la musica in forma astratta finisce per colorarsi dei nostri più caratteristici tratti, divenendo così un atipico concerto nel quale due atipici direttori tratteggiano insieme alla piccola orchestra schizzi della nostra italianità.

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Questo lavoro è parte di un percorso di ricerca sulle possibilità di interazioni tra immagine video e movimento. La finestra è lo schermo/monitor su cui ci affacciamo quotidianamente, il limite che distorce e deforma la visione.

Flamenco all’Auditorium di Roma AUTOFOCUS – I vent’anni della danza di ALDES Nel 2013 ricorre il ventennale di ALDES, una delle più attive e rappresentative compagnia di danza contemporanea italiana. Fondata da Roberto Castello nel 1993, ALDES produce e promuove opere di “Carne Trita” di Roberto Castello (©Lorenzo Simonini) sperimentazione coreografica con una particolare attenzione alle forme di confine fra danza e arti visive, danza e nuove tecnologie, danza e teatro, realizzando spettacoli, video, installazioni, performances e manifestazioni che hanno come oggetto il corpo, il movimento e la loro rappresentazione. L’associazione, che ha la sua sede operativa a Porcari, nella Provincia di Lucca, si muove su molteplici fronti attinenti alla performatività contemporanea e raggruppa tra i suoi collaboratori una serie di autoricoreografi che si stimano, che condividono un percorso artistico, un’idea politica, un luogo. Fanno parte di ALDES, insieme a Roberto Castello, Ambra Senatore, Stefano Questorio, Francesca Foscarini, foscarini:nardin:dagostin (Francesca Foscarini, Giorgia Nardini, Marco D’Agostin) e dal 2013 Claudia Caldarano, Irene Russolillo e Caterina Basso. Per festeggiare il ventennale, i suoi numerosi autori si ritrovano per 4 giorni a Lucca, dal 10 al 13 ottobre, per dare vita ad AUTOFOCUS – I vent’anni della danza di ALDES, un evento in occasione del quale saranno presentati alcuni dei molti spettacoli che costituiscono l’attuale repertorio della compagnia. Gli appuntamenti saranno distribuiti e ospitati in più luoghi: il Teatro I.Nieri di Ponte a Moriano (LU), la sede SPAM! a Porcari (LU), la Tenuta dello Scompiglio a Vorno (LU), e alcuni spazi urbani nel centro storico della città di Lucca. Fra i lavori proposti durante questi quattro giorni figurano Scene da un matrimonio, Nel disastro e Carne Trita di Roberto Castello, Cantando sulle ossa di Francesca Foscarini, Le cose e The Angelic conversation di Stefano Questoro, Ebollizione di Claudia Caldarano, Il volume com’era di Caterina Basso, Spi&Span e Chegusto! di foscarini:nardin:agosti, Dolly di Giorgia Nadin, John e A posto di Ambra Senatore che presenta inoltre il libro La danza d’autore. Vent’anni di danza contemporanea, in Italia. In questa occasione viene inoltre presentato il documentario Danze nel presente. Roberto Castello 1993-2013 realizzato da Graziano Graziani e Ilaria Scarpa.

Danza a Teramo La Stagione Danza del Teatro Spazio Electa di Teramo, presenta due lavori. Apre Sleep Elevation di e con la danzatrice e performer Mariella Celia, primo risultato di un progetto in residenza, un lavoro che indaga sul sogno lucido o sogno cosciente. Chiude Water, una produzione della Compagnia Gruppo e-Motion, firmata da Francesca La Cava e costruita su musiche originali di Angelo Valori. Lo spettacolo è un viaggio di corpi che attraversa il significato e l’importanza dell’acqua nella nostra vita. Il 19 ottobre, in collaborazione con Anticorpi XL, si svolge una Serata Explò. In scena Du liebst mich zu viel, un lavoro di e con Helen Cerina, e Display, lavoro firmato da Davide Calvaresi per la Compagnia 7-8 chili, un lavoro che racconta l’inadeguatezza e l’isolamento dell’uomo contemporaneo, che da dietro una finestra, osserva e descrive il mondo.

Torna dal 10 al 13 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma¡FLAMENCO!, l’appuntamento con la musica, il baile e il canto flamenco. Il Festival, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma e diretto da Juan Angel Vela del Campo, propone il 10 ottobre, la prima mondiale dell’opera flamenca Homenaje flamenco a Verdi interpretato dal cantaor Arcángel e dalla bailaora Patricia Guerrero accompagnati da un trio composto da chitarra, contrabbasso e percussioni. Il flamenco condivide con Verdi Mercedes Ruiz (foto Paco Sanchez) la concisione, la brutalità e il profondo strazio espressivo dei personaggi. Il 12 ottobre, la ballerina Mercedez Ruiz presenta Baile de palabra, nuovo spettacolo di flamenco in cui la danzatrice andalusa fa confluire la sua incessante ricerca di nuovi registri con la tradizione pura. Uno “spettacolo da camera”, in cui la Ruiz espolra nuovi stili e sperimenta nuove coreografie. In chiusura, il 13 ottobre, la ballerina Eva Yerbabuena, accompagnata da un ensemble di sei musicisti, esplora le possibilità del baile flamenco in Ay!. Il Festival ospita anche la mostra El Rocío dei fotografi Pablo Jiménez e Mikel Alonso.

Ghost Il Musical Dopo il successo raccolto con la produzione di Priscilla la Regina del Deserto, MAS Music, Arts & Show, in collaborazione con Poltronissima, propone Ghost Il Musical che debutta al Barclays Teatro Nazionale di Milano il 10 ottobre per rimanere in scena con una lunga tenitura fino al 31 dicembre. La tournée dello spettacolo toccherà poi, a partire da gennaio 2014, le città di Torino e Roma.


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Tratto dall’omonimo film del 1990 della Paramount Pictures scritto da Bruce Joel Rubin (che con questa pellicola vinse l’Oscar per la miglior Sceneggiatura Originale), Ghost è stato adattato nella sua versione teatrale nel 2010 dallo stesso Rubin che si è avvalso della collaborazione di artisti del calibro di Dave Stewart (Eurythmics) e Glen Ballard per la realizzazione di musiche e liriche originali debuttando a Londra nel 2011 e a Broadway l’anno successivo. In Italia arriva con questa nuova produzione con le liriche tradotte in italiano da Fabio Serri, scenografie e costumi di Matteo Piedi, disegno luci Valerio Tiberi, l’orchestrazione di Chris Nightingale e le coreografie di Thomas Signorelli. Ghost è una storia senza tempo sulla forza del vero amore. E’ la storia di Sam Wheat e Molly Jensen, una coppia di giovani fidanzati. Tornando a casa vengono rapinati e nello scontro Sam viene assassinato. Lo spirito di Sam tuttavia rimane sospeso in un limbo tra questo mondo e l’aldilà e il suo fantasma è determinato a rimanere accanto a Molly per metterla in guardia dai pericoli. Con l’aiuto di un’eccentrica sensitiva, Oda Mae Brown, Sam cercherà – con non poche difficoltà - di comunicare con Molly convincendola a credere nella sua effettiva presenza, con l’intenzione di salvarla e proteggerla dai piani meschini del collega Carl Bruner. In Italia Sam è interpretato da Salvatore Palombi, Molly da Ilaria Deangelis, Oda Mae Brown da Loretta Grace e Carl da Cristian Ruiz. Accanto a loro altri 17 interpreti e un’orchestra dal vivo diretta da Fabio Serri.

Priscilla, la Regina del Deserto in tour Priscilla, la Regina del Deserto - il musical, certamente uno degli spettacoli più riusciti nel suo genere delle ultime due stagioni, dopo aver stregato il pubblico di Milano, Roma e Trieste, inizia la tournée italiana con una versione tour a partire dal 31 ottobre 2013. Lo spettacolo è in scena dal 31 ottobre al 10 novembre al Teatro Alfieri di Torino, dal 13 novembre al Teatro Verdi di Firenze, il 6 e 7 dicembre al Teatro Palapartenope di Napoli e dal 10 al 15 dicembre all’Europauditorium di Bologna. Tratto dall’omonimo film commedia The Adventures of Priscilla Queen of the Desert diretto da Stephan Elliott e Allan Scott, Priscilla racconta la storia di Tick, Bernadette e Adam, eccentrici artisti che, grazie ad un ingaggio,

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decidono di lasciare la noia e i problemi della loro vita a Sidney e di portare il loro spettacolo di Drag Queen nell’entroterra australiano. Una travolgente avventura “on the road” di tre amici che, a bordo di un vecchio bus rosa, soprannominato Priscilla, viaggeranno attraverso lo sconfinato deserto australiano alla ricerca di amicizia e amore, finendo per trovare più di quanto avessero mai sognato. La sceneggiatura dello spettacolo, con il suo messaggio sulla famiglia, la tolleranza e l’accettazione, racconta e alterna momenti di puro divertimento ad altri più emozionanti. La regia dello spettacolo è di Simon Phillips. Le coreografie di Ross Coleman e Andrew Hallsworth. Le scenografie e il bus sono di Brian Thomson. Le luci di Nick Schlieper. I 500 costumi, che rendono ogni singola scena simile ad un gran finale, sono di Tim Chappel & Lizzy Gardiner e il Make Up Design di Cassie Hanlon. La colonna sonora si avvale di 25 intramontabili hits internazionali tra cui I will survive, Finally, Hot Stuff e GoWest suonate dal vivo da una band di 8 elementi.


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L’agenda

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a cura di Luana Luciani Questa rubrica è a disposizione dei abbonati “ssostenitori”. I comunicati dovranno giungere esclusivamente via e-mail agli indirizzi luanadanzasi@gmail.com e danzasi@danzasi.it in formato word con un massimo di 1500 battute, entro e non oltre il giorno 15 di ogni mese

Affittasi - Vendesi

alcuni brani di repertorio della compagnia Ballet-ex, non è

panorama europeo per numero di partecipanti e qualità. Un

prevista una lezione di riscaldamento.

prezioso momento di confronto fra danzatori di diverse età,

Portare cv e foto

stili e formazione, un’occasione per far conoscere al pubblico

Il centro l’Arcobalenodanza di Via Solari, 6 a

L'audizione è valida anche come visione per integrare

il panorama della danza in tutti i suoi molteplici aspetti. Alla

Milano (zona navigli, MM2 Sant’Agostino,

l'organico nel corso della stagione 2014

manifestazione, organizzata dall’IDA - International Dance

tram 14,29,30) ricorda che mette a

Maggiori info su www.balletex.com cell: 339.47.67.039

Association, possono concorrere allievi e scuole di danza,

disposizione i suoi ampi spazi dal lunedì al

mail: info@luisasignorelli.it

come solisti, in coppia o in gruppo, per il classico/neoclassico,

venerdì (nella fascia oraria 9.00/14.00) e

modern/jazz/contemporaneo,

hip

hop,

composizione

per tutto il week-end gli ampi spazi della sua storica sede di

FORMAZIONE PROFESSIONALE PER COMPAGNIA ALEPH

coreografica, danza fantasia. Il concorso si svolge in una

600mq.

La Direttrice artistica e coreografa della Compagnia Aleph,

cornice di pubblico fra i più attenti e competenti. I migliori di

Le opportunità sono molteplici e vanno dal semplice affitto di

Paola Scoppettuolo mette a disposizione per il nuovo anno

ogni categoria si aggiudicheranno un ricco montepremi e

una singola ora all’intero week-end, soluzioni ideali per

di studio 2013/ 14 n° 5 borse di studio formative (durata

opportunità di formazione. Un evento capace di portare alla

organizzare lezioni di danza individuali, audizioni, stage,

ottobre – maggio) per eventuali nuovi inserimenti per il

ribalta giovani promesse del mondo della danza, ma anche un

seminari, conferenze stampa, meeting, workshop, laboratori e

secondo Cast della Compagnia nota per in tutta Italia per il

grande spettacolo capace di coinvolgere il pubblico.

spettacoli.

contemporaneo - teatrodanza e riconosciuta dal MIBAC

Anteprima giuria: Giuseppe Carbone (presidente di giuria),

Si valutano in particolare proposte di collaborazioni

(Ministero per i Beni e le Attività Culturali).

Rick Tjia, Corinne Lanselle – Studio Harmonic di Parigi, Natsuko

continuative per chi cerca una sede dove realizzare corsi o

Gli aspiranti, ambosessi, dovranno avere un età compresa tra

– Juste Debout School di Parigi, Daniel Agesilas – Consérvatoire

produzioni legati alla danza, al teatro, al canto e al benessere

i 19 ed i 28 anni, solida preparazione di Tecnica classica e

National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi,

psico/fisico.

Contemporanea attitudine all’improvvisazione e all’utilizzo

Francesca Zumbo – Opéra National de Paris, Paola Cantalupo –

Si tratta di tre grandi sale insonorizzate (80mq, 100mq e

della voce in scena.

Ecole Supérieure de Dance de Cannes Rosella Hightower,

130mq, altezza 4,40m) dotate di riscaldamento, aria

La Coreografa convocherà per un incontro puramente

Hannah Melder – Tanzwerkstatt Europa di Monaco, Bettina and

condizionata, pavimento elastico, specchi tecnici con

conoscitivo i ragazzi con i Cv ritenuti più interessanti,

Ceejay – Urban Dance Campa di Lorrach, Maggie Peterson –

possibilità di oscuramento, impianto audio/video, impianto

successivamente li visionerà nella tecnica nel corso di 3/4

Pineapple Dance Studios di Londra, David Stinson – I-Path di

voce, mixer, attacco elettrico trifase da 380volt e materiali per

lezioni da lei tenute a partire dal 20 settembre 2013) .

Londra, Christopher Huggins – Steps on Broadway di New

delle

attività

formative

(microfoni/aste,

Riferimenti :

york, Keith Derrick Randolf – Codarts Univertity of Arts di

A.C.S. D. “La Piroetta” Dance School Viale L: Da Vinci,307 –

Rotterdam, Jorma Uotinen – Kuopio Dance festival di Kuopio

videoregistratore, lettore DVD, pianoforte, materassi tecnici

Roma – 00145 Telefono 06.54.04.663

(Finlandia), Alena Pajasova – Proart festival di Praga, Daniele

per acrobatica e materiale vario per esercizi a corpo libero).

Invio cv con foto a figura intera: lapiroetta@libero.it

Baldi.

E’ possibile, all’occorrenza, unire 2 delle 3 sale, ottenendo così

Sito web per info e video: www.apiroettaaleph.it

Totale montepremi di oltre 24 mila euro

un unico grande spazio di 180mq (18m x10m).

Pagine pubbliche Facebook: Compagnia Aleph – La Piroetta

Borse di studio: Come ogni anno, c’è l’opportunità di studiare

Nella reception e nella zona relax, attrezzata con tavolini e

dance School

nelle più importanti scuole di danza e di esibirsi negli eventi

sedie ideale per un coffee break o momenti di aggregazione,

Paola Scoppettuolo: pao.scop@hotmail.com

europei più famosi.

sono collocati due maxi schermi al plasma da 42’pollici, per

Pagina privata anche su Facebook

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

l’esercizio

videoproiettore,

grande

schermo,

televisore,

tel. 0544/34124, www.idadance.com, info@idadance.com

comunicazioni di vario genere e proiezioni video. Negli spazi comuni e di passaggio, quali ingresso, reception, zona relax e corridoio sono collocate strutture espositive, con la possibilità di allestire mostre di quadri, foto, etc. Info: L’ArcobalenoDanza Centro di Formazione e Produzione per la Danza e la Video danza Via Andrea Solari, 6 – 20144 Milano tel e fax 02.4694914 www.arcobalenodanza.it

info@arcobalenodanza.it

segreteria@arcobalenodanza.it

Audizioni Roma - Compagnia Ballet-ex di Luisa Signorelli cerca danzatori uomini L'audizione si terrà a Roma, presso il MAC (Molinari Art Center) Via Antonino Lo Surdo, 51 (zona Marconi) giovedi 3 ottobre 2013 alle ore 13.30 L'audizione è finalizzata per a) spettacoli 2 e 17 novembre 2013 / 8 e 14 dicembre 2013 (disponibilità immediata) b) nuova produzione 2014 Inizio prove 15 ottobre 2013 Si richiede ottima base classica, conoscenza del contemporaneo, capacità nella tecnica di prese e passo a due. Altezza minima 1,70 Buona retribuzione. L'audizione consisterà nell'esecuzione di

Milano - Audizioni per l’Accademia Susanna Beltrami. Date:domenica 8 - 15 - 22 Settembre ore 11.30. L’accesso al PROFESSIONAL TRAINING PROGRAM, al DANCE THEATER CLASS e al Pre-PROFESSIONAL TRAINING PROGRAM avviene mediante audizioni che prevedono prove di tecnica classica, contemporanea e moderna, momenti dedicati alla coreografia, laboratori espressivi. Ciascun candidato è chiamato a presentare un proprio assolo, che diventa testimonianza dell’esperienza artistica individuale. L’audizione in Accademia Susanna Beltrami rappresenta un prezioso momento di confronto con una realtà d’avanguardia. Non si tratta infatti solo di una selezione, ma di un incontro interamente gratuito con la danza attraverso la sperimentazione di una nuova dimensione del movimento. Per informazioni: direzione@dancehaus.it 02.36515997

IDA CREW COMPETITION – concorso itinerante di hip hop 4° edizione categorie under 14 – over 14 Ritorna il concorso itinerante di hip hop a marchio IDA con selezioni in diverse città italiane: Pescara (9 febbraio 2014), Ravenna (8 marzo 2014), Milano (9 marzo 2014), Roma (9 marzo 2014), Firenze (30 marzo 2014). La finale si terrà in maggio 2014. Al primo classificato under 14 andranno 300 euro, mentre al primo over 14 euro 1.500. Sono previsti ulteriori premi in borse di studio. Info: Segreteria IDA - International Dance Association, tel. 0544/34124, www.idadance.com, info@idadance.com

Rassegne - Festival TRIESTE – 27° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL BALLETTO Teatro Politeama Rossetti Sabato 5 ottobre 2013, ore 19.00 Sarà

Concorsi

un’edizione

autunnale

del

tradizionale Festival internazionale del balletto organizzato dal Cenacolo Arabesque

- Amici dell’Unicef di

EXPRESSION - concorso internazionale di danza IDA

Ronchi dei Legionari (Gorizia) con la

Firenze - Danza in Fiera (Fortezza da Basso)

direzione artistica di Doriana Comar. Sul

28 febbraio, 1 e 2 marzo 2014

prestigioso palcoscenico triestino si

Giunto alla decima edizione, il concorso internazionale di

alterneranno

danza “Expression” è ormai uno dei più importanti nel

oltre

300

allievi

provenienti dalle scuole di danza italiane e straniere con la


L’agenda

Numero 271 • Ottobre 2013

partecipazione straordinaria di: Ballettakademie der Wiener Staatsoper, Konservatorij za glasbo in balet Ljubljana,

Il

integrandolo in modo creativo e divertente all’interno di una

Corsi - Laboratori - Seminari

lezione di danza. Verranno illustrate le potenzialità innovative

Balletto di Castelfranco Veneto, Eko Dance International Project di Torino. Nella serata verranno presentate coreografie di repertorio ma anche creazioni inedite, che spazieranno dallo stile classico al modern e al jazz. Nella stessa giornata si svolgerà un master di danza classica dedicato ai partecipanti al festival e tenuto dal Maitre de ballet internazionale M°

e sperimentali del metodo Pilates per l’impostazione Continua la programmazione del corso di ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE PER INSEGNANTI, giovani coreografi e danzatori

aspiranti

docenti

di

Danza

Modern

e

Contemporanea.

La manifestazione con la sua alta valenza formativa ed educativa non sarà solo una festa della danza, ma anche una serata di beneficenza. Il festival infatti sostiene, in collaborazione con i comitati provinciali di Gorizia e di Trieste, una delle molteplici iniziative dell’Unicef a favore dei bambini

approfondimenti di cultura della danza e dello spettacolo. lezione di danza, la didattica secondo discipline, livelli e fasce d’età; inoltre si terranno seminari di composizione coreografica con approfondimenti di studio sulle tecniche

complementari, su competenze essenziali per la formazione

Informazioni: cenacoloarabesque@gmail.com

professionale del docente: storia e critica della danza, anatomia per danzatori, trucco di scena, scelta ed editing

“NAVIGARTE” - III EDIZIONE La Porta del Mar di Pisa si veste d’arte. Con NavigArte, la rassegna

ideata

da

Movimentoinactor Teatrodanza in collaborazione con il Consorzio Coreografi

musicale, l’alimentazione, tecnica del palcoscenico. 2014, presso il Centro Opus Ballet (Via Ugo Foscolo, 6 – Firenze). 0552335138 – info@opusballet.it

arti visive alla Porta del Mar”, un ricco calendario di appuntamenti che apre con lo spettacolo inaugurale “Amore e Psyche” del Balletto di Sardegna/ASMED di Cagliari (produzione pensata anche per un pubblico infantile) in programma il 15 e 16 ottobre presso la Corte Sanac – Teatri di Danza e Delle Arti. Il 19 ottobre la Compagnia napoletana Libera Scena Ensemble di Lello Serao andrà in scena con “Amore e magia nella casa di Pulcinella”. Il 26 ottobre presso l’auditorium

del

Museo

Piaggio,

Movimentoinactor

Teatrodanza/Con.Cor.D.A proporrà uno spettacolo adatto a bambini e adulti “Alice fra le vespe“. Ancora due appuntamenti il 3 novembre presso la Corte Sanac –Teatri di Danza e delle Arti, con lo spettacolo “Pina…ma perché Napoli

partire dal teatrodanza di matrice italiana. Si lavorerà su: gli elementi del movimento (spazio, tempo, relazionarlo a persone, oggetti, immagini, suoni; esprimere e comunicare con il corpo e con la voce; l’invenzione improvvisata fino a un progetto di composizione. - RITMI, SUONI, MUSICHE PER “ASCOLTARE IL MOVIMENTO” con presso l’Acc. Naz. di Danza. Incontri teorico-pratici sul legame fra danza e musica. Si musicale per poi analizzare le forme delle danze tradizionali

gli elementi della pratica strumentale si affronterà inoltre il linguaggio musicale in relazione al movimento (il movimento

Per bambini e ragazzi 7- 10 anni e 1113 anni

e l’idea musicale; strumenti di composizione per la danza; dalla Body percussion all’informatica musicale).

DANZA e PERCUSSIONI

Mediterraneo diventano luoghi inediti di produzione e

edizione di “NavigArte 2013. NavigAzioni fra danza, musica,

2013-2014 di

musical e hip hop

per la città, un tempo centro di scambio con tutto il bacino del

Darsena pisana, che diverranno palcoscenico della terza

percorso in divenire sviluppatosi nel corso di dodici anni a

musicali e le danze popolari delle diverse regioni). Utilizzando

danza, la musica e le arti visive. Spazi storicamente strategici

raffinato recupero di archeologia industriale - e dell’area della

Proposte teorico-pratiche di didattica creativa basate su di un

italiane (elementi di struttura e poetica musicale; le forme

CAMPUS INVERNALE

la Corte Sanac e l’area della Darsena rivivono attraverso la

della Corte Sanac - il complesso polifunzionale esempio di

Morselli, docente e ricercatrice in pedagogia della danza con

affronterà lo studio degli elementi costitutivi del linguaggio

INFO ISCRIZIONE E PROGRAMMA: www.opusballet.it – Tel. +39

Fondazione e Museo Piaggio e Unicoop FI sezione soci Pisa -

dell’arte contemporanea si fonderanno con gli spazi urbani

- DANZATEATROINGIOCO (GIÀ IL GIOCOTEATRO...)™ con Valeria

Morena Malaguti, pianista, direttrice d’orchestra e docente

Il corso si svolgerà nei week-end, da ottobre 2013 a maggio

Danza d’autore e con il sostegno di Fondazione Pisa,

sviluppo culturale. Nei mesi di ottobre e novembre i linguaggi

e una formazione sull’anatomia umana attraverso il

forma, peso, flusso di energia); conoscere il corpo e

Al percorso formativo concorreranno anche discipline

Biglietteria Politeama Rossetti: tel 040.3593511

l’analisi della relazione tra aspetti emotivi e comportamentali

Diploma AND e Laurea DAMS.

Gli incontri nei week-end affrontano l’analisi tecnica della

d’improvvisazione.

nel mondo.

posturale e funzionale del movimento nei bambini. Seguirà

movimento.

Da Ottobre 2013 il corso prevede un programma completo con lezioni pratiche e teoriche, materiale di base e specialistiche,

Carlos Gacio.

29

- GIOCHI E FIGURE, PASSI E RITMI POPOLARI DI TRADIZIONE

CANTO e RECITAZIONE

ITALIANA con Noretta Nori, docente di danza con Diploma

Dopo il successo del campus estivo ecco la versione invernale! Da ottobre a maggio 1 week-end al mese

AND, danzatrice e ricercatrice con Laurea in Antropologia. Incontri teorico-pratici su alcuni balli popolari di tradizioni

Sabato dalle 15.00 alle 19.00 e Domenica

locali diverse che, pur avendo denominazioni simili

dalle 10.00 alle 18.00

(tarantelle, saltarelle, ballarelle e spallate), spostando gli

2 musical con spettacolo finale:

accenti ritmici e dinamici e variandone le strutture, assumono

dicembre 2013 e maggio 2014

forme e significati diversi tra loro. Saranno visionati e messi a

3 insegnanti specializzate

disposizione materiali bibliografici, discografici e video.

LE DATE:

Calendario degli incontri: 26-27 ott.; 9-10 e 23-24 nov.; 7-8

12/13 OTTOBRE – 10/11 NOVEMBRE – 14/15 DICEMBRE

dic.; 18-19 gen.; 1-2 e 15-16 feb.; 1-2, 15-16 e 29-30 mar.;12-

1° spettacolo

13 apr.; 10-11 mag.

18/19 GENNAIO – 8/9 FEBBRAIO – 15/16 MARZO – 5/6 APRILE – 10/11 MAGGIO

Centro Màrgana, via dei Malatesta 31, Roma - 06.66161362 info@marganaterradidanze.it

2° spettacolo Possibilità di scegliere se far parte del cast di uno o di entrambi i musical.

L’IDA - International Dance Association organizza diversi corsi

L’arcobalenodanza - Via A. Solari, 6 – 20144 Milano Tel. 02.4694914

SEMINARI MONOTEMATICI

fax 02.25060577 info@arcobalenodanza.it -

www.arcobalenodanza.it

di specializzazione che prevedono il rilascio dell’attestato di partecipazione. PASSO A DUE CON IL PAVIMENTO

no!” del Movimentoinactor Teatrodanza/Con.Cor.D.A. Chiude

Ravenna (5/6 ottobre) Docente: Rita Valbonesi

la rassegna “Sconfinamenti”, uno spettacolo itinerante e

PRIMI PASSI DI DANZA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

perfomartivo all’interno della Corte Sanac in programma l’8

SECONDA EDIZIONE

PROPEDEUTICA. TEORIA, TECNICA E PROGRAMMI SPECIALISTICI Ravenna (12/13 ottobre) Docente: Laura Parlanti

novembre.

Roma, 26 ottobre 2013 –

COLONNA PORTANTE, COLONNA DANZANTE

Informazioni: Movimentoinactor Teatrodanza

11 maggio 2014.

Ravenna (19 ottobre) Docente: Rita Valbonesi

tel.050501463 movimentoinactor@tiscalinet.it

Percorso

www.movimentoinactor.it

pedagogia del movimento

Ravenna (20 ottobre) Docente: Rita Valbonesi

rivolta a bambini dai 3 ai

COME MIGLIORARE L’IMPOSTAZIONE DELLE BRACCIA. IL CINGOLO

CHE DANZA VUOI? - XVI EDIZIONE

10 anni, articolato in 12

SCAPOLARE E GLI ARTI SUPERIORI

Teatro Greco – Via R. Leoncavallo 10 ROMA

moduli e 4 aree integrate

Roma (26 ottobre) Docente: Luana Poggini

Organizzatore: Ass. European Choreographic Organization

tra loro per consentire il

IL PIEDE NELLA DANZA: COME MIGLIORARE L’APPOGGIO E IL

Una prestigiosa vetrina per la promozione delle compagnie di

confronto con almeno due

COLLO DEL PIEDE Roma (27 ottobre)

danza italiane alle quali offre l’opportunità di presentare

docenti.

Docente: Luana Poggini

pubblicamente il proprio lavoro di ricerca e di innovazione in

Pensato per l’introduzione

CHINESIOLOGIA APPLICATA ALLA DANZA: IMPARIAMO AD

un teatro che da sempre promuove l’eccellenza, la

alla danza e al movimento

OSSERVARE E CORREGGERE

sperimentazione e la multidisciplinarietà nella danza. Le

nell’epoca

Ravenna (16/17 novembre) Docente: Luana Poggini

per

odierna,

una

il

RELAXED FLEXIBILITY

compagnie partecipanti, suddivise in EMERGENTI, AFFERMATE

percorso offre la possibilità di venire a contatto con “sistemi”

STRETCHING DINAMICO E STATICO

e

organizzativo,

pedagogici innovativi, ideati specificamente per insegnanti di

Ravenna (16/17 novembre) Docente: Marco Batti

promozionale ed amministrativo dal nostro Ente, che mette a

danza, educatori dell’infanzia, docenti della scuola primaria e

DALLA PROPEDEUTICA ALLA TECNICA. SPECIFICO PER BAMBINI

disposizione sala prove, palcoscenico, luci, amplificazione,

tutti coloro che sono in relazione didattico-educativa con i

NELL’ULTIMA FASE DELLA PROPEDEUTICA

tappeto danza, inquadratura scenica e quant’altro necessario

bambini.

Ravenna (14/15 dicembre) Docente: Laura Parlanti

ad

lavoro

- EDUCATIONAL CREATIVE PILATES™ con Sabrina Lucido, docente

PROPEDEUTICA DELLA DANZA E PATOLOGIE DEI BAMBINI: I

coreografico. Infoline: 068608047 – info@teatrogreco.it –

di danza con Diploma AND, psicologa iscritta all’albo della

VANTAGGI DI UNO STUDIO MIRATO

www.teatrogreco.it

Regione Lazio.

Ravenna (12 gennaio 2014) Docente: Luana Poggini

Bando di concorso su www.teatrogreco.it

Utile a chi voglia acquisire un nuovo strumento didattico

DANZE POPOLARI E STORICHE: PER LA PROPEDEUTICA E I PRIMI

OSPITI,

una

ricevono

supporto

rappresentazione

tecnico,

professionale

del


30

L’agenda

Numero 271 • Ottobre 2013

ANNI DI STUDIO DELLA TECNICA ACADEMICA

insegnante di Modern-jazz advanced. Il percorso prevede la

Un’iniziativa “trasversale”, dedicata a danzatori e insegnanti,

Seminari di specializzazione per insegnanti

frequentazione di sei seminari, a scelta fra quelli proposti

per conoscere e approfondire argomenti tecnici e teorici della

Roma (25/26 gennaio 2014) Docente: Laura Parlanti

dall’IDA durante l’anno, e inviando richiesta del diploma alla

danza contemporanea. Un percorso pensato su misura sia per

SBARRA A TERRA

segreteria.

coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta alla

Ravenna (25/26 gennaio 2014) Docente: Marco Batti

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

tecnica contemporanea sia per chi, pur avendo già una

L’IMPOSTAZIONE DEL TRONCO: DALLA FISIOLOGIA ALLA PRATICA

tel. 0544/34124, www.idadance.com, danza@idadance.com

conoscenza di questo universo, vuole confrontarsi e

Milano (15 febbraio 2014) Docente: Luana Poggini

avvicinarsi a nuove idee e metodi di lavoro. Un corso in grado

EN DEHORS FISIOLOGICO: COME MIGLIORARE LA ROTAZIONE

PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE DANZA CONTATTO

di offrire a tutti i partecipanti un grande arricchimento

Milano (16 febbraio 2014) Docente: Luana Poggini

Diploma di specializzazione

culturale.

FISIOTECNICA E PICCOLI ATTREZZI

Ravenna – Centro Studi La Torre, 5/6 ottobre, 19 ottobre, 20

Docenti: Emanuela Tagliavia, Massimo Ciarella, Pompea

Ravenna (15/16 marzo 2014) Docente: Marco Batti

ottobre 2013

Santoro, Davide Montagna, Giampaolo Testoni, Carla Rizzu,

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

Un lavoro di propedeutica alle varie tecniche della danza e

Mattia Agatiello, Ariella Vidach, Michele Merola.

tel. 0544.34124, www.idadance.com, danza@idadance.com

anche della sbarra a terra, per lavorare sul corpo e modificarlo

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

attraverso una nuova sensibilità che parte dal tatto. Nei tre

tel. 0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

Stage

appuntamenti le lezioni teoriche si alternano a esercitazioni pratiche, per consentire all’insegnante o al ballerino di

HIP HOP SCHOOL - SCUOLA PER INSEGNANTI DI HIP HOP

1 - 3 novembre

studiare e sviluppare una conoscenza del corpo, della sua

Diploma di insegnante di hip hop

EXPRESSION Stage internazionale di danza: classico, modern-

struttura e della sua postura, per migliorare la propriocezione

Sedi varie: Ravenna, Roma, Milano, Firenze, Pescara

jazz, contemporaneo, hip hop

e la consapevolezza sensoriale. Un “Nuovo ascolto del proprio

Date: da novembre 2013 ad aprile 2014

Ravenna, Centro Studi “La Torre” - Via Paolo Costa 2

corpo” che permetterà di lavorare nella sensazione e nella

La scuola dell’IDA è dedicata a chi vuole acquisire gli

Tre giorni dinamici e coinvolgenti tutti a base di danza, l’arte

distensione, creando un processo di apprendimento della

strumenti per costruire una lezione di hip hop. Le lezioni, sia

per eccellenza del movimento e dell’armonia, oltre che puro e

danza più fluido. Il percorso è studiato prevalentemente per

pratiche che teoriche, affrontano i principali linguaggi della

autentico

ballerini e insegnanti ma anche per fisioterapisti.

new school e della old school. Nelle sedi e nelle date in cui si

quattordicesima edizione, Expression è un altissimo momento

Docenti: Rita Valbonesi

tengono le lezioni dell’Hip Hop School è possibile frequentare

di specializzazione per professionisti e appassionati, ma anche

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

una lezione aggiuntiva in cui apprendere ogni volta una nuova

un modo per confrontarsi e aggiornarsi sulle nuove tendenze

tel. 0544.34124, www.idadance.com, danza@idadance.com

coreografia.

divertimento

in

musica.

Giunto

alla

sua

del settore.

Docenti: Paolo Aloise, Daniele Baldi, Kris, Luca Lo Iacono,

Per il terzo anno sarà replicato lo “Speciale under 12”, ossia

PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE FISIODANZA

Momo, Ilenja Rossi

lezioni dedicate ai più piccoli. Tutti gli allievi di età inferiore ai

Tecniche dinamiche di stretching e sbarra a terra

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

12 anni potranno studiare le discipline di classico, modern e

Ravenna – Centro Studi La Torre, 16/17 novembre 2013,

tel. 0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

hip hop in lezioni appositamente studiate per loro. Possibilità

25/26 gennaio 2014, 15/16 marzo 2014

di iscrizione “Open”, oppure “Solo classico”, “Solo modern

Il percorso nasce dalla necessità di fornire un allenamento di

HOUSE DANCE SCHOOL

jazz/contemporaneo”, “Solo hip hop” o pacchetto di quattro

supporto alla danza che possa colmare le carenze di ogni

Scuola per insegnanti di house dance

lezioni. L’evento è organizzato da IDA (International Dance

singolo danzatore nella sua specificità. I tre seminari di

House Dance teacher Certificate

Association).

Stretching dinamico, Sbarra a terra, fisiotecnica e piccoli

Pescara – Palestra Gymnica, 1 dicembre 2013, 2 febbraio

Docenti modern-jazz/contemporaneo: Claudia Bosco, Erika

attrezzi, possono essere seguiti insieme oppure distintamente

2014, 30 marzo 2014

Silgoner, Carla Rizzu, Virgilio Pitzalis

in base alle proprie necessità.

Ravenna – Centro Studi La Torre, 30 novembre 2013, 11

Docenti classico: Massimiliano Scardacchi, Marco Batti

Docenti: Marco Batti

gennaio 2014, 5 aprile 2014

Docenti hip hop: Daniele Baldi, Natsuko

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

La House Dance School è il programma IDA dedicato allo

Docenti under 12: Claudio Campanelli (hip hop), Claudia Bosco

tel. 0544.34124, www.idadance.com, danza@idadance.com

studio del più nuovo tra i linguaggi della Urban Dance: la

(modern), Massimiliano Scardacchi (classico).

House Dance. Partendo dall’approccio musicale alla House

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN MODERN E FLOORWORK

Music il programma affronta lo studio degli stili fondamentali

tel. 0544/34124, www.idadance.com, info@idadance.com

Diploma di specializzazione in modern e floorwork

(Jackin’, Footwork, Lofting). A conclusione del programma

Roma – L’Art De la Danse, primavera 2014

sarà rilasciato il titolo House Dance School Certificate.

CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI MODERN JAZZ

I diplomati in modern jazz della Dance Professional School

Docenti: Paolo Aloise

Qualifica di 1° livello

possono approfondire lo studio del modern con Claudia Bosco,

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

Ravenna – Centro Studi La Torre,

e del floorwork con Carla Rizzu. Un vero e proprio corso di

tel. 0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

dal 26 ottobre al 25 maggio 2014

specializzazione in tre o sei giornate, in cui sperimentare e

Milano - Andrew’ Dance, dal 19 ottobre al 13 aprile 2014

analizzare entrambe le tecniche o sola una delle due.

CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI PILATES MATWORK

Roma - Novadanza, dal 9 novembre al 18 maggio 2014

Ogni corso di specializzazione si tiene in tre giornate nell’arco

Varie città e date

Catania – Scuola di danza Pantheon, dal 26 ottobre al 11

di tre weekend.

Pilates Matwork Advanced:

maggio 2014

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

Varie sedi e date

Il corso di modern jazz si rivolge a tutti coloro che desiderano

tel. 0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

Insegnante di Pilates Matwork: tecniche ed esercizi per il

arricchire il proprio bagaglio tecnico, attraverso un percorso

programma rivolto alla postura E il programma di maggior

didattico sia teorico che pratico. È possibile iscriversi alla

CORSO EDUCARE ALLA DANZA

successo degli ultimi anni. Forza e flessibilità migliorano

scuola con il fine di qualificarsi come insegnante, ma anche

Diploma di insegnante di modern-jazz per bambini

attraverso

per migliorare le proprie conoscenze in questo stile di danza.

Milano – Andrew’s Dance, 16/17 novembre – 14/15 dicembre

stabilizzazione,

Questo corso è il punto di inizio per coloro che vogliono

– 18/19 gennaio 2014

riabilitativa, oggi il metodo Pilates si e arricchito di nuovi

dedicarsi all’insegnamento. La scuola è a cura dell’IDA -

Il costo per educatori nella danza è costituito da tre incontri,

protocolli di lavoro per un approccio “morbido” al movimento.

International Dance Association.

basati sulla formazione psico-pedagogica dei bambini dai 3

Esso garantisce l’apprendimento di elementi nuovi e

Diploma rilasciato: Diploma di insegnante di modern jazz di 1°

agli 11 anni. Il primo incontro è teorico e tratta lo sviluppo

funzionali, applicabili in molte discipline.

livello.

psicomotorio dell’età evolutiva, l’anatomia e la biomeccanica.

Possibilità di prendere anche i diplomi di Pilates Reformer,

Docenti: Steve La Chance, Emanuela Tagliavia, Carla Rizzu,

I successivi incontri sono incentrati su un periodo evolutivo

Cadillac, Reformer Advanced + Wunda Chair e master di

Claudia Bosco, Roberta Broglia, Rita Valbonesi, Rosita Di Firma,

con relativo lavoro pratico, e si affronterà un lavoro posturale

specializzazione in Pilate Training, Pilates Props, Pilates

Serena Raciti.

esclusivamente dedicato ai bambini e, a seguire, un esame

Special Life Form.

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

teorico-pratico.

Insegnanti: Elisabetta Cinelli, Massimo Alampi, Ester Albini,

tel. 0544.34124, www.idadance.com, danza@idadance.com

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

Elisabetta Cinelli, Olga Colella, Donato De Bartolomeo, Lisa

tel. 0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

Lapomarda, Giampiero Marongiu, Luca Ruggeri, M. Manca.

CONTEMPORANEAMENTE - CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN

tel. 0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

di

esercizi

tonificazione.

Nata

di

allungamento,

come

ginnastica

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE DI INSEGNANTE DI MODERN JAZZ ADVANCED

sequenze

Diploma di insegnante di modern-jazz advanced

DANZA CONTEMPORANEA

I seminari si svolgono in tutta Italia

Attestato di specializzazione in danza contemporanea

IDA BALLET ACADEMY

Gli insegnanti di modern-jazz che hanno conseguito la

Direzione artistica: Emanuela Tagliavia

Scuola professionale per ballerini – CORSO BIENNALE

qualifica di 1° livello possono perfezionarsi seguendo un

Ravenna – Centro Studi La Torre, dal 26 ottobre 2013 al 16

Sede: Centro Studi La Torre - Ravenna

percorso di specializzazione per conseguire il diploma di

febbraio 2014

Indirizzo modern/contemporaneo


L’agenda

Numero 271 • Ottobre 2013

Direzione artistica: Roberta Fadda

della figura dell’insegnante. Un team di esperti avvocati,

L’IDA Ballet Academy e una scuola di alta formazione

commercialisti e fiscalisti offrirà indicazioni utili per le

professionale in cui vivere la danza a 360 gradi. Il corso ha

scuole di danza e per la figura dell’insegnante: -

una durata biennale e si rivolge a giovani dotati di buona

l’applicazione del disposto normativo art. 148 Dpr 917/86:

capacita

a

la differenza fra associati, iscritti e partecipanti. - contabilità

intraprendere in primo luogo la carriera di danzatore, ma

corporee

e bilancio: redazione del rendiconto economico e

anche a inserirsi nell’universo della danza come coreografo,

finanziario, prima nota, contabilità dell’attività istituzionale,

creativo, etc.

commerciale e promiscua. - la certificazione dei corrispettivi

La scuola offre infatti un ricco programma sotto il profilo

– il trattamento contabile fiscale dei compensi -

tecnico, artistico e culturale, consentendo ai partecipanti di

assicurazione infortuni e responsabilità civile degli

acquisire una buona e versatile preparazione.

insegnanti, della scuola e dei membri del consiglio direttivo

Durata corsi: Dal 1° ottobre 2013 al 13 giugno 2014

- nuove normative e l’obbligo del defibrillatore nei luoghi di

Insegnanti stabili: Claudia Bosco (modern), Carla Rizzu

svolgimento di attività sportive - ultime novità fiscali e

(modern/floorwork), Giuseppe De Ruggiero (classico), Kris

gestionali

(hip hop), Eugenio Sideri (laboratorio teatrale), Emanuela

Relatori:

Tagliavia (contemporaneo), Mattia Agatiello (contact), Donato

Presidente FIDS – Federazione Italiana della Danza Sportiva

De

Avvocato ed esperto di enti di promozione sportiva

Bartolomeo

ed

espressive,

(Pilates/Yoga),

che

Rita

mirano

Valbonesi

31

15 ottobre “Le quattro stagioni”

Leverkusen (D) - The Forum Theater Regia e coreografia Mauro Astolfi, regia multimediale Enzo Aronica, musiche Antonio Vivaldi, musiche originali Luca Salvadori, disegno luci Marco Policastro. Con la Spellbound Contemporary Ballet. Mauro Astolfi, coreografo acclamato per la sua cifra artistica originale ed eclettica, unisce la musica di Antonio Vivaldi a quelle originali di Luca Salvadori per rappresentare la mutevolezza delle stagioni e il ciclo della natura che si rinnova assieme alle fasi della vita stessa. Non solo la natura in senso stretto quindi ma anche quella degli uomini... Info: www.spellboundance.com

(Anatomia/Postura).

riconosciuti dal Coni Dottore commercialista specializzato in

Insegnanti ospiti: Pompea Santoro, Michele Merola, Carmelo

Associazionismo sportivo Esperto di Diritto e contrattualistica

Antonio Zapparrata e altri numerosi insegnanti

del Lavoro

Tutoraggio e segreteria: Alessia Murgia.

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

“Giulietta e Romeo l'amore continua...”

Audizioni: Sono aperte le audizioni per il biennio 2012/2014.

tel. 0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

Roma - Teatro Ghione

29 - 30 ottobre

Per essere ammessi al corso è necessario superare

Regia

Cristiano

Fagioli,

un’audizione. Inviare il proprio cv a danza@idadance.com.

MEDICINA DELLA DANZA

Coreografie Cristina Ledri e

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

11° convegno nazionale

Cristiano

tel. 0544/34124, www.idadance.com, danza@idadance.com

BOLOGNA – 1 dicembre 2013 – Hotel Holiday Inn Express

originali

Fagioli, Virginio

musiche Zoccatelli,

Promuovere la prevenzione nella danza significa avere a

animazioni

PERCORSO FORMATIVO IDA

cuore il benessere del danzatore così come dei più giovani

Angelo Mariano, disegno luci,

Progetto didattico con esami di livello in sede rivolto alle

allievi. Questo il tema al centro della decina edizione del

Andrea Grussu. Con la RBR

scuole di danza

convegno di Medicina della danza che offre, come di

Dance Company.

Discipline: classico, modern-jazz, hip hop

consueto, utili consigli sulle principali problematiche che

Un viaggio fantastico nell’aldilà

Il percorso formativo IDA è un importante progetto didattico

affliggono chi danza da anni, sia a livello professionale che a

da parte dei due giovani e

che si rivolge a tutte le scuole associate all’International

livello amatoriale. Nell’ottica della salvaguardia della salute di

sventurati amanti. Nuovi percorsi narrativi originali

Dance Association e che permette, alle scuole stesse, di far

chi pratica danza, fondamentale è il ruolo dell’insegnante a

riprendono le trame lasciate dal celebre drammaturgo

sostenere ai propri allievi esami di livello nelle discipline del

cui è richiesta una sempre migliore conoscenza tecnica e

inglese: la storia proposta esalta gli stati d’animo dei due

classico, modern jazz e hip hop dai corsi propedeutici fino ai

fisiologica. Illustri relatori evidenziano come provvedere a una

protagonisti in relazione ai loro gesti e alle loro scelte: si

corsi avanzati. La metodologia proposta dall’IDA è moderna

adeguata prevenzione e cura dei traumi e delle lesioni

alternano così in scena momenti individuali, sensuali passi

ed efficace a intende favorire la crescita tecnica e

specifiche, oltre a offrire una attenta analisi dei disturbi

a due a cui seguono scene collettive talvolta

professionale delle scuole di danza. Gli esami di livello

derivanti della pratica se affrontata senza le dovute

estremamente dilatate, altre volte al contrario assai

rappresentano uno stimolo allo studio per gli allievi e

precauzioni con un occhio di riguardo sia verso i bambini che

concitate ritmicamente.

un’occasione di confronto e di crescita professionale per gli

verso gli adulti.

Info: www.rbrdancecompany.it

insegnanti.

Info: Segreteria IDA - International Dance Association, tel.

Info: Segreteria IDA - International Dance Association,

0544.34124, www.idadance.com, info@idadance.com

tel. 0544/34124, www.idadance.com, danza@idadance.com

Spettacoli

Varie

5 - 6 ottobre DANZA E MANAGEMENT - 11° convegno nazionale

“Assenza“

BOLOGNA – 30 novembre 2013 – Hotel Holiday Inn Express

Civitavecchia - Teatro Nuovo sala Gassman La Compagnia Aleph presenta l’ ultimo lavoro di Teatrodanza della coreografa Paola Scoppettuolo: “….. in quale p r o f o n d i t à nasconderò la mia anima perchè non veda la tua assenza Che come un sole terribile, senza tramonto brilla definitiva e spietata. La tua assenza mi circonda Come alla gola la corda. Il mare a chi sprofonda….” J.L Borges Regia e Coreografia Paola Scoppettuolo, Elaborazione musicale, Daniele Martongelli, Set Concept e ideazione costumi Paola Scoppettuolo, Light designerm Daniele Martongelli, realizzazione Costumi Ditta Bolero. Le date saranno precedute da SISYPHUS esibizione del Corso Professionale della Scuola per la Coreografia di Paola Scoppettuolo. Prossime rappresentazioni: 9 - 10 ottobre Roma - Teatro Ambra alla Garbatella 24 - 28 ottobre tourneè Siracusa, Noto, Rosolini (Sicilia) Infoline 06.54.04.663 – 335.65.77.569 www.lapiroettaaleph.it Facebook: Compagnia Aleph

Per restare competitivi, la scuola di danza e gli insegnanti sono tenuti a evolversi per dimostrare efficacia nell’arte della diffusione del sapere e nella capacità di attrazione verso i giovani del territorio. Fondamentale è la professionalità del docente che è frutto, non solo di una ottima preparazione, ma anche della capacità di organizzare la propria attività in modo manageriale e della perfetta

conoscenza

del

quadro

giuridico-fiscale.

Considerando i grandi mutamenti apportati dal web, non si può prescindere inoltre dall’utilizzo efficace dei Social network gratuiti. Sull’onda del successo della passata edizione, viene riproposta la formula di un convegno diviso in due momenti di approfondimento. PRIMA PARTE - COMUNICAZIONE Far crescere le scuole di danza con una migliore comunicazione on-line Relatore: Luca Amitrano: Fondatore di una community internazionale della danza, un luogo virtuale in cui si incontrano professionisti e appassionati di ogni genere di ballo. La migliore gestione della scuola di danza. Casi pratici di risoluzione di lamentele. Relatore: Agostina Piazzi: Laureata al DAMS, Facoltà di Lettere e docente IDA del settore Marketing e Comunicazione SECONDA PARTE - GESTIONE La gestione della scuola di danza costituita come Asd e

grafica vidfeo

26 - 27 ottobre “Gala della Scuola i Ballo”

Napoli - Teatro San Carlo Gala della Scuola di Ballo diretta da Anna Razzi. Quest'anno, gli allievi della Scuola di danza più antica d'Italia si esibiranno in Verdiana, coreografia di Fausta Mazzucchelli su musiche di Giuseppe Verdi e in Paquita Divertissement, coreografia di Marius Petipa ripresa da Anna Razzi. Verdiana Coreografia Fausta Mazzucchelli, Musiche di Giuseppe Verdi. Pas de deux/ Paquita Divertissement/Coreografia Marius Petipa ripresa da Anna Razzi Musica Ludwig Minkus Scene Nicola Rubertelli Costumi Giusi Giustino Luci Carlo Netti Allievi della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo Allestimento del Teatro di San Carlo Biglietti: da 20 a 90 euro Info: 081.7972331–412 biglietteria@teatrosancarlo.it

2 - 3 novembre “Das Marienleben (Vita di Maria)”

Napoli - Teatro Lirico Ciclo di liriche di Rainer Rilke Musica Paul Hindemith Ideazione e Regia Beppe Menegatti Ètoile ospite Carla Fracci Primo ballerino ospite Alessandro Macario Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo Info: 081.7972331–412 biglietteria@teatrosancarlo.it



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