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GIOVEDÌ 8 SETTEMBRE 2011

CAGLIARI

Viale Marconi L’incendio manda in tilt il traffico n Il fumo invade la strada e il traffico va in tilt, solo l'intervento dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia municipale ha evitato la paralisi della viabilità. L'incendio, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, è divampato intorno alle 17 a pochi

metri di viale Marconi. Forse qualcuno ha appiccato il rogo visto che già in mattinata nella zona i vigili del fuoco avevano dovuto spegnere un incendio. Nel giro di pochi minuti, trovando terreno fertile nelle sterpaglie, il fuoco ha avvolto ogni cosa abbia tro-

vato lungo il percorso. Si è sollevata un fitta coltre di fumo che a causa del vento ha invaso viale Marconi, l'arteria che collega Quartu a Cagliari. Gli automobilisti che transitavano nella zona, trovandosi davanti il fumo, hanno iniziato a frenare e ridurre la

velocità, innescando una serie di rallentamenti. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivate due squadre dei vigili del fuoco e una pattuglia della polizia municipale. Gli agenti si sono occupati della viabilità, mentre i vigili hanno domato il rogo.

Il furto Scoperta la banda dell’acqua VERIFICHE CONTROLLI SUI 30 ACQUIRENTI

FINANZA Tre denunciati: riempivano cisterne da cinquemila litri rubando dalle condotte di Quartu. Danni per 250mila euro Le indagini delle Fiamme gialle si allargano anche a Cagliari n “Acqua callenti”, acqua che scotta. È il nome con cui è stata battezzata l'operazione della Guardia di finanza che ha portato “a galla” un maxi furto di acqua. Un'indagine partita da Quartu che si sta già allargando a Cagliari e che vede impegnati gli uomini della Stazione Navale della Guardia di finanza. In particolare i militari delle Fiamme gialle hanno denunciato in stato di libertà L.M., 42 anni e M.S., 59, anni entrambi di Quartu e M.A., 64 anni residente a Cagliari, titolari e dipendenti di due diverse aziende che si approvvigionavano illegalmente di acqua in via Leonardo Da Vinci a Quartu. Rubati dalla condotta intestata al Comune e gestita da Abbanoa ben 30mila metri cubi di acqua. Il liquido sarebbe stato poi rivenduto a privati e titolari di esercizi di ristorazione della zona, facendo incassare ai denunciati circa 250mila euro. Le indagini della Guardia di finanza sono partite alcune settimane fa. I militari durante il

consueto controllo del territorio hanno notato le autobotti in via Leonardo Da Vinci mentre riempivano le cisterne da 5mila litri l’una. I Finanzieri, insospettiti dagli strani “prelievi” hanno deciso di eseguire alcune verifiche sui titolari delle autobotti, scoprendo che non erano in possesso delle autorizzazioni per prelevare l'acqua dalla condotta del Comune. Per alcune settimane le autobotti sono state seguite, dal momento del “carico” dell'acqua, fino alla vendita al dettaglio. Almeno tre i prelievi di acqua illegali, il riscontro degli “ammanchi” sarebbe arrivato immmediatamente dalle bollette pagate dal Comune: bollette salatissime. Vista la situazione, pochi giorni fa, è scattato il blitz con la denuncia dei tre e il sequestro delle autobotti. Ma le indagini proseguono. Sotto i riflettori non c'è solo Quartu, accertamenti sono in corso anche a Cagliari. Ma.Sc.

IL BLITZ L’operazione è stata portata a termine dalla Guardia di finanza

n Rischiano una denuncia per ricettazione le trenta persone che hanno acquistato l’acqua prelevata illegalmente dalle condotta comunale. Si tratta di privati cittadini e di esercenti della zona di Quartu. «Anche su di loro sono in corso controlli e verifiche - sottolineano dalla Guardia di finanza - dobbiamo accertare quanto hanno pagato l’acqua. Nel caso in cui fosse stata pagata al di sotto del prezzo di mercato, rischiano una denuncia per ricettazione. Non potevano non sapere che si trattava di acqua rubata». Soddisfatto per l’operazione condotta dai finanzieri della Stazione navale di Cagliari anche il comandante del Reparto operativo aeronavale, il tenente colonnello Aldo Venditti: «Questa operazione è frutto di un efficace coordinamento dei finanzieri del Servizio Navale che ormai da tempo svolgono una capillare azione di controllo della costa sia in mare che sul territorio in sinergia con i reparti territoriali».


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