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LA CRISI L’allarme del governatore Bce Draghi: situazione gravissima. Monti vede i partiti

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno II Numero 16 Martedì 17 gennaio 2012 0,80 Euro

CELLINO «Nainggolan resta in rossoblù per la Fiorentina c’è l’opzione Trieste»

IL DISCO Paola Atzeni e la sua band Il nuovo album e tappa a Cagliari

Fresu e Salis alle pagine 14 e 19

Jacopo Basanisi a pagina 23

IL NAUFRAGIO Il sub sardo «Così ho trovato Giovanni»

CRONACHE

Mobilitazione Protesta Alcoa Cgil, Cisl e Uil: nuovo sciopero n Esplode la protesta dei lavoratori Alcoa. Oggi manifestazione e corteo verso il capoluogo. Intanto i sindacati proclamano un altro sciopero generale. a pagina 9

Comune Indennità d’oro del presidente Consiglio diviso n Polemica sul compenso di Depau: 3.600 euro al mese più la pensione. Il Pdl critico, Sel chiede di rivedere i parametri. n Angelo Scarpa, 24 anni di Sassari, è il sub che si è infilato nella pancia del relitto della Concordia e ha recuperato il corpo senza vita del pensionato di Portoscuso, Giovanni Masia. «Era buio, ho illuminato con la torcia un corridoio e ho visto i riflessi del suo

salvagente, Giovanni aveva con sé la borsetta della moglie e il suo corpo galleggiava a poca distanza da quello del turista spagnolo». Scarpa è il subacqueo che ha riportato alla luce anche la scatola nera della nave naufragata sugli scogli dell’Isola del Giglio. Un

altro sardo della Maddalena, Filippo Marini, portavoce del comando generale della Capitaneria accusa: il comandante Schettino ha sbagliato. Marcello Zasso alle pagine 2-4

CLASSIFICA Zedda superstar a Cappellacci la maglia nera Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci (46%), finisce all’ultimo posto, in compagnia del governatore dell’Abruzzo, Giovanni Chiodi, nella classifica dell’Ipr Marketing sugli amministratori più graditi in Italia. Al primo posto c’è il leghista veneto, Luca Zaia. Tra i sindaci, invece, al secondo

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posto nazionale balza Massimo Zedda, dietro soltanto al primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris. Tra i presidenti di provincia il migliore dei sardi è l’oristanese Massimiliano De Seneen (8°).

n Lo Statuto dell’ente regionale per il diritto allo studio finisce sotto tiro. Da Sanjust (Pdl) lettera di spiegazioni alla presidente.

Vincenzo Garofalo a pagina 8

LA FESTA I FUOCHI, LE MASCHERE E I RITI PER SANT’ANTONIO

Ersu Dubbi legali e veleni politici sullo Statuto

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Michele Salis a pagina 15

Como Prova del Dna per incastrare il violentatore n Il cagliaritano Fadda è accusato di quattro violenze sessuali: oltre all’esame biologico, presto un faccia a faccia con le vittime. Manuel Scordo a pagina 16


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CROCIERA DA INCUBO

A BORDO «Ecco la scatola nera» n I segreti della Costa Concordia sono nascosti nella scatola nera. Che è divisa in due parti. La prima è stata recuperata dal sassarese Angelo Scarpa (nella foto il sub con la scatola appena recuperata). Il giovane militare della Guardia costiera oltre che nel recupero del pensionato di Portoscuso è stato impegnato anche in quello della scatola nera. Che è ancora sotto esame, ma sta già rivelando dettagli importanti per ricostruire tutti gli aspetti che hanno portato alla tra-

gedia di venerdì scorso. Ma un’altra parte della scatola nera si trova ancora dentro il relitto della Concordia, in un posto così difficile da raggiungere che sono attesi tecnici altamente specializzati di un’azienda tedesca che dovranno impegnarsi per il recupero. Ma da quanto rivelano gli inquirenti, la parte di scatola nera recuperata dal sassarese sta già fornendo abbastanza elementi e nei prossimi giorni sarà pronta una relazione che darà una grande mano d’aiuto alle indagini.

IL DRAMMA SOTT’ACQUA Angelo, il sub sassarese «Un corpo, era Giovanni» LA STORIA Il corpo del pensionato di Portoscuso recuperato da un sardo di 24 anni: «Stringeva ancora la borsetta della moglie e al buio ho visto i riflessi del salvagente. Scenario surreale» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n «Quando l’ho trovato aveva con sé una borsetta da donna, poi ho scoperto che era un uomo e la borsetta era sicuramente della moglie». Angelo Scarpa, sassarese di 24 anni, racconta come ha trovato il corpo di Giovanni Masia dentro il relitto della Concordia. Il naufragio della nave da crociera in Toscana coinvolge tutta la Sardegna. 208 erano i nati nell’Isola a bordo della Costa Concordia sdraiata sugli scogli dell’Isola del Giglio e 142 di loro si erano imbarcati mercoledì scorso dal porto di Cagliari. Sono tutti rientrati a casa tranne Giovanni Masia, il pensionato di Portoscuso che non è riuscito ad abbandonare in tempo la nave. L’uomo è stato trovato privo di vita domenica pomeriggio, ed è stato il giovane sassarese a recuperare il corpo. Angelo Scarpa fa parte del quinto nucleo operatori subacquei della Guardia costiera di Genova e si è immerso dentro la Concordia assieme al collega Leonardo Cherici, 34 anni di Civitavecchia, del primo nucleo di San Benedetto del Tronto: sono loro due che hanno recuperato i corpi di Giovanni Masia e del turista spagnolo Gual Guillermo. IL RACCONTO DI ANGELO «Sabato mattina abbiamo fatto una prima ricognizione per capire quali erano le condizioni all’interno del relitto e cercare le zone in cui potenzialmente potevamo trovare qualcuno - racconta il giovane sub della Guardia costiera - poi da fuori abbiamo studiato le carte della nave

dentro il relitto

L’ARRIVO AL RISTORANTE PER CERCARE DISPERSI Angelo Scarpa e Leonardo Cherici domenica sono entrati nel relitto e sono andati direttamente verso la zona del ristorante dove era possibile trovare qualche disperso.

DENTRO ERA TUTTO BUIO SEDIE E TAVOLI IN ACQUA I due sub sono dovuti passare in spazi ristretti tra sedie, tavoli e altri materiali. Poi hanno trovato la porta per raggiungere il corridoio dove hanno ritrovato il corpo di Masia.

per comprendere meglio la disposizione dei locali». Ma la mappa della nave non è stata molto d’aiuto rispetto alle condizioni in cui l’hanno trovata. «Domenica siamo rientrati e abbiamo dovuto rompere una vetrata per raggiungere la zona del ristorante. Considerata l’ora in cui è successo tutto, con i passeggeri che cenavano, era la zona dove c’erano più possibilità di trovare qualche disperso - spiega Scarpa - i locali erano completamente al buio e abbiamo utilizzato un filo d’Arianna per avanzare con prudenza tra tavoli, sedie e armadi. Era tutto in mezzo all’acqua e il soffitto era diventato una parete». Il ristorante non si affaccia all’esterno e i due sub hanno utilizzato le torce subacquee e indossavano caschi da speleosub dotati di faretti per orientarsi in mezzo ai detriti. «Arrivati nei locali delle cucine, abbiamo notato una porta nascosta da un pannello. Siamo riusciti a liberarla e aprirla e abbiamo trovato un corridoio con il cartello “Meeting point” (Punto d’incontro, ndr.), ci hanno poi spiegato che era quello destinato al personale delle cucine. Lì abbiamo subito capito che avremmo potuto trovare qualcuno». L’acqua aveva invaso metà delle stanze e dei corridoi, i detriti che galleggiavano, i mobili e altri resti sul fondo complicavano il passaggio. IL RITROVAMENTO DEI CORPI «All’improvviso abbiamo visto il riflesso di un salvagente e abbiamo recuperato il primo corpo, quello del turista spagnolo - racconta il subacqueo sassarese - a quel punto abbiamo controllato tutto intorno e ho notato un altro corpo: era quello del signore sardo. Anche quello indossava il giubottino salvagente, ma aveva con sé una borsetta da donna, abbiamo subito capito che si tratta-

va di due anziani e, complice la borsetta, pensavamo fosse una coppia. Ma come ho visto che si trattava di un uomo ho cominciato a cercare dappertutto per vedere se c’era anche la moglie. Galleggiavano e non avevano evidenti contusioni. Non sta a me valutare quale sia stata la causa della loro morte, ma suppongo sia stata per annegamento». IL DIFFICILE RECUPERO L’operazione è stata lunga e i due sommozzatori hanno sfruttato i 40 minuti che avevano a disposizione per quel tipo di intervento. «Portarli via non è stato semplice, Leonardo ha preso lo spagnolo e io ho portato fuori il sardo. Per farli passare dove eravamo passati noi per arrivare lì, seguendo il filo d’Arianna, abbiamo dovuto tagliare i salvagenti perché li tenevano a galla. Ma senza quelli i corpi tendevano ad affondare, col mio collega ci siamo aiutati a vicenda nei passaggi più critici. Una volta fuori li abbiamo sistemati sul nostro gommone d’appoggio, poi una motovedetta li ha trasferiti a Porto Santo Stefano». Angelo, brevetto in tasca dal 2009, racconta in modo professionale il recupero di cui è stato protagonista, ma non riesce a trattenere le sue impressioni. «Lì dentro era tutto surreale, sembra impossibile. Mai mi sarei immaginato un disastro del genere in una situazione così. Facciamo interventi in barche e pescherecci, ma entrare dentro una nave così grande per recuperare vittime a pochi metri dalla riva è stato impressionante». Angelo Scarpa in questi giorni di grande impegno nelle acque del Giglio si è occupato anche del recupero della scatola nera della Costa Concordia, lì dentro è racchiusa tutta la verità su quello che è successo venerdì sera a bordo del gigante del mare che ora giace sul suo fianco destro.

CAPITANERIA «Avvicinarsi a terra, l’unica mossa giusta»

FILIPPO MARINI Capitano di fregata nato alla Maddalena

n C’è un altro sardo impegnato giorno e notte all’Isola del Giglio. Il maddalenino Filippo Marini, capo dell’ufficio relazioni esterne del Comando generale della Capitaneria di porto. È la voce ufficiale della Guardia costiera e ricostruisce i momenti critici del comandante della Concordia. «Ha sottovalutato la situazione d’emergenza in atto e non ha lanciato avvisi alla Guardia costiera - spiega il Capitano di fregata - solo dopo che diverse persone da bordo hanno chiamato la Guardia costiera e i carabinieri, la Guardia costiera ha chiamato la nave». Tante critiche sul comandante Schettino, ma una cosa giusta in quel drammatico venerdì 13 l’ha fatta. «Quando la nave era già

inclinata di 20 gradi, il comandante ha fatto quella che è stata la sua unica mossa corretta: ha portato la nave verso il fondale più basso possibile, in direzione del porto - spiega l’ufficiale maddalenino - un fattore determinante per ridurre i tempi di trasferimento di passeggeri e equipaggio nel porto del Giglio». Una volta partiti, i soccorsi sono stati massicci. «Sono arrivate motovedette da Li-

FILIPPO MARINI Il portavoce nazionale della Guardia costiera è un Capitano di fregata della Maddalena

vorno, Porto Santo Stefano, Porto Ferraio, Civitavecchia e Fiumicino spiega Marini - sono decollati elicotteri da Sarzana e sono arrivati i reparti subacquei da San benedetto del Tronto, Napoli e Genova, assistiti al nucleo Comsubin della Marina. Sono stati i sub della Guardia Costiera, tra cui un sassarese, a recuperare i corpi del passeggero sardo e di quello spagnolo». Il Capitano di fregata Filippo Marini è nato alla Maddalena nel 1963 e dopo aver prestato servizio a Savona, Cagliari, Porto Torres, Carloforte e Carrara dal giugno scorso è diventato portavoce del Comando generale della Capitaneria di Porto. M.Z.


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PORTOSCUSO

Il paese è sconvolto in attesa della salma per un giorno di lutto n Portoscuso è sconvolta dalla tragedia. Mercoledì sono partiti in 35, su oltre 5mila abitanti, a bordo della Costa Concordia per una crociera nel Tirreno. Ma solo in 34 sono riusiciti a mettersi in salvo: per Giovanni Masia non c’è stato niente da fare. Una volta messi in salvo i figli, la moglie e la madre, Claudio Masia ha perso di vista l’anziano padre. In quelle fasi concitate Giovanni avrebbe dato precedenza alla moglie Giuseppina per essere sicuro che raggiungesse aggrappata al figlio la scialuppa. Poi è sparito nel nulla. L’ha ritrovato domenica pomeriggio un sub sassarese mentre ancora teneva al collo la borsetta dell’inseparabile moglie Giuseppina Puddu. Tutti a Portoscuso la ricordano come una coppia particolarmente affiatata e affettuosa. La famiglia è rientrata subito mentre Claudio Masia è rimasto lì per seguire da vicino le ricerche del padre, ed è stato raggiunto in Toscana da alcuni amici, perché nel naufragio ha perso tutto. Domenica, però, è arrivata la notizia del ritrovamento dell’uomo privo di vita. Ieri mattina la sorella Loredana e il marito sono subito partiti per Orbetello per dare il cambio allo stremato Claudio. IL DOLORE DEL FRATELLO «Sono distrutto e non so neanche quando potranno restituirci la salma - spiega Marino Masia, fratello di Giovanni - mi ha detto Loredana che i tempi dovrebbero essere di due o tre giorni, ma bisogna aspettare il via libera della Magistratura. C’è tutta una serie di tempi tecnici da rispettare.

numeri 1

Giovanni Masia è l’unica vittima italiana accertata, ma altri connazionali mancano ancora all’appello.

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Il numero di persone di Portoscuso che mercoledì scorso di sono imbarcate da Cagliari sulla Concordia.

208

Il numero dei nati in Sardegna presenti nell’elenco passeggeri della Costa.

Noi siamo distrutti, volevo andare a trovare mia cognata ma mi è stato sconsigliato. Lei credo non sappia ancora cosa è successo al marito, è scioccata e credo le abbiano detto che lui è ricoverato in ospedale. Ma vedendo arrivare a casa troppi parenti potrebbe realizzare nel modo peggiore cosa è successo...». Tutto il paese ora aspetta il ritorno della salma, il sindaco ha annunciato che sarà scortata dai vigili urbani e per il giorno del funerale ci sarà il lutto cittadino. LE PAROLE DI CAPPELLACCI Il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha affidato a Internet il suo messaggio di cordoglio. «Il disastro della Costa Concordia purtroppo ha privato della vita anche il nostro Giovanni Masia - ha scritto il governatore su Facebook - queste sono le ore del dolore, della vicinanza alla famiglia, del cordoglio verso tutti coloro che hanno perso un loro caro». Cappellacci non si è fermato alle condoglianze, ma ha annunciato che verrà chiesta giustizia per quello che è successo all’Isola del Giglio ai 208 sardi e, soprattutto, per la famiglia Masia che ha perso Giovanni. «Il sentimento però deve essere accompagnato da una volontà forte di tenere alta l’attenzione anche quando progressivamente diminuirà quella dei media per chiedere giustizia e per chiedere misure finalizzate a impedire per il futuro che possano accadere tragedia come questa». M.Z.


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CROCIERA DA INCUBO

I SOCCORSI

Sei morti, i dispersi salgono a 29 la giornata

L’AMMINISTRATORE DELLA COSTA «DANNI PER OLTRE 93 MILIONI» Il naufragio della Costa Concordia costerà alla compagnia di navigazione circa 93 milioni di euro di danni immediati. Lo ha detto il presidente e ad Pierluigi Foschi, sottolineando che oltre a questi si dovranno valutare i danni riguardanti i diversi aspetti assicurativi. Sul futuro, Foschi si è detto certo che le crociere riprenderanno: «Naufragio avrà un impatto sul breve periodo».

SUL RELITTO Trovato il cadavere di un passeggero. Le ricerche interrotte per il maltempo e poi riprese. Incognita su chi manca all’appello: si cercano sei italiani, 14 tedeschi e quattro francesi n È stata la giornata più difficile e confusa la terza dopo il naufragio della Costa Concordia, sugli scogli dell’isola del Giglio. Una giornata che si è aperta con il ritrovamento del sesto cadavere (è un uomo, un passeggero, trovato in una parte non affondata della nave) da parte delle squadre dei soccorritori e che ha visto una lunga interruzione delle ricerche a causa delle condizioni meteorologiche che rischiavano di mettere in pericolo la vita dei subacquei e degli speleologi che ormai da 72 ore stanno perlustrando la nave in lungo e in largo alla ricerca di quanti ancora mancano all’appello, e sul cui numero effettivo c’è molta confusione. A metà mattina sull’isola si è abbattuto un forte temporale, mentre le onde hanno fatto spostare il relitto dalla posizione in cui è adagiato. Uno spostamento minimo quello misurato dai vigili del fuoco (si parla di due centimetri) ma che ha reso necessaria l’evacuazione della Concordia, bloccata sulla secca ma che rischia di scivolare in una fossa che raggiunge

info

la profondità di circa settanta metri. L’INCOGNITA DEI DISPERSI Le ricerche dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio di cui non si hanno più notizie sono poi riprese nel pomeriggio e non si sono fermate nemmeno durante la notte, ma le speranze di trovare qualcuno ancora in vita, ha detto il sindaco del Giglio, «sono quasi nulle». E il numero dei dispersi è stato un altro elemento di criticità che ha caratterizzato la giornata. Fino a ieri mattina si era parlato di 17 dispersi, di cui undici passeggeri e sei membri dell’equipaggio, salvo una rettifica in serata della Capitaneria che parla di 29 persone ricercate. Le ambasciate di numerosi Paesi hanno comunicato alla prefettura di Livorno che sono numerosi i loro connazionali che risultavano tra gli imbarcati ma di cui si sono perse le tracce. Oltre a sei italiani (due amiche di 50 anni, un trentenne con la figlia di cinque anni, una giovane sposa e uno dei suonatori della band di bordo) risul-

L’EMERGENZA AMBIENTALE Protezione civile e tecnici del ministero dell’Ambiente, insieme con alcune società private, stanno lavorando per scongiurare l’inquinamento della costa dell’isola del Giglio

terebbero assenti dodici tedeschi, quattro francesi e due americani. Impossibile stabilire se alcuni di loro hanno abbandonato l’isola del Giglio e Porto Santo Stefano con mezzi propri oppure se siano rimasti intrappolati a bordo. IL RISCHIO INQUINAMENTO C’è però anche un altro aspetto che preoccupa i soccorritori e gli abitanti dell’isola del Giglio, ed è quello dell’inquinamento ambientale. Dallo squarcio nella chiglia della nave sarebbero fuoriusciti duecento fusti di materiale nocivo e ieri sera si sono viste sulla superficie del mare le prime chiazze di olio combustibile. Da due giorni i mezzi del ministero dell’Ambiente stanno aspirando le 2.300 tonnellate di gasolio presenti nei serbatoi ma nonostante gli sforzi fatti il ministro Corrado Clini, che ieri era a Livorno per un incontro in prefettura, parla di una situazione «gravissima» con rischi elevati per l’ecosistema anche per l’impossibilità di calcolare i tempi di rimozione del relitto. La Costa ha dato mandato ad alcune società di studiare un piano: l’ipotesi al vaglio è quella di utilizzare dei palloni per rimetterla in galleggiamento e poi trainarla.

LE OPERAZIONI In mattinata l’attività di ricerca degli eventuali superstiti è stata interrotta a causa del maltempo: le onde avevano fatto spostare la nave e c’è stato il timore che la Concordia potesse affondare nella fossa di 70 metri accanto alla secca nella quale si è arenata

IL COMMISSARIO DI BORDO-EROE «ERA GIUSTO AIUTARE GLI ALTRI» «Non sono un eroe, ho fatto solo quello che mi sembrava giusto fare». È «distrutto» il capo commissario di bordo Manrico Giampetroni, 56 anni, salvato domenica dopo 36 ore passate nel buio della nave. «Sono andato al ponte 4 cercando di aiutare i passeggeri e l'equipaggio poi sono sceso per vedere se ci fosse qualcuno e lì mi ha tradito una porta che si è aperta all'interno facendomi cadere in una cabina. Ed è lì che mi sono spezzato la gamba».

L’INCHIESTA Il comandante resta sotto accusa

IN PLANCIA Il comandante Schettino

n La scatola nera della nave, le testimonianze dei superstiti, i verbali della Capitaneria di Porto: l’inchiesta della procura di Grosseto per chiarire le cause della disgrazia va avanti e può contare su numerosi elementi in grado di fornire le risposte alle domande degli inquirenti. E man mano che emergono nuovi particolari, si fa più pesante la posizione di Francesco Schettino, il comandante della Concordia che da sabato è rinchiuso in carcere con l’accusa di omicidio e disastro colposo e abbandono della nave. I tracciati della rotta hanno confermato che la sera di venerdì la distanza dalla costa alla quale navigava la Concordia era di 150 metri: così vicino, pare, per una sorta di gioco. Il

capo maitre della nave è infatti residente al Giglio, e il comandante avrebbe deciso di passare così vicino all’isola per fargli piacere. Ma il comportamento del comandante è sotto accusa non solo per la rotta seguita ma anche per aver lasciato la nave poco prima della mezzanotte di venerdì, quando sulla nave incagliata erano presenti ancora migliaia di passeggeri. La Capitaneria di

PROCURA La rotta tenuta per un “gioco”. Schettino scese tra i primi dalla nave. Capitaneria: «Che fa, sta tornando a casa?»

porto ha diffuso le registrazioni delle comunicazioni avute con la nave e con il comandante: il mayday non sarebbe mai stato lanciato e quando già la nave era adagiata sulla secca dalla nave sarebbero arrivati messaggi tranquillizzanti. Poi il silenzio. Anche perché nel frattempo il comandante era sceso dalla nave, disobbedendo anche agli ordini della Guardia Costiera che al telefono gli ricordava i suoi obblighi, e con un taxi stava cercando di allontanarsi dal porto. Nuovi particolari anche sulla manovra di avvicinamento all’isola: non sarebbe stata decisa da Schettino ma casuale. I motori erano in panne e la Concordia sarebbe stata trasportata dalle correnti fino agli scogli.

IL CONTROLLO DELLA POLIZIA CONTRO I FURTI NEL RELITTO Dentro la nave ci sarebbero milioni di euro in banconote, gioielli e opere d’arte lasciate dai passeggeri nel momento dell’evacuazione. Per questo la prefettura ha disposto anche un servizio continuo di guardiani per evitare che eventuali sciacalli si introducano nel relitto per rubarli. Oltre ai beni dei passeggeri a bordo sono presenti circa seimila tra quadri e statue di valore.


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OPINIONI LA NOSTRA MENTE

IL PENSIERO POSITIVO DEI BAMBINI di GABRIELLA GATTO

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l pensiero positivo incrementa il benessere e i bambini ne sono consapevoli. Questa è in sostanza la conclusione di un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori della Jacksonville University e dell’Università della California, pubblicato su “Child Development”. Gli psicologi hanno esaminato 90 bambini di età compresa tra 5 e 10 anni a cui hanno fatto ascoltare 6 storie illustrate. Le storie mostrano 2 personaggi che provano la stessa emozione dopo aver sperimentato qualcosa di positivo, qualcosa di negativo o qualcosa di ambiguo. Dopo ogni esperienza un personaggio manifesta un pensiero positivo che inquadra la situazione in una luce ottimistica, l’altro ha un pensiero negativo che la pone in una luce negativa. I ricercatori hanno chiesto di giudicare le emozioni dei personaggi e spiegare il loro atteggiamento. I bambini hanno affermato che le persone si sentono meglio dopo aver avuto un pensiero positivo. L’ottimismo è più utile nel gestire le emozioni generate dalle situazioni ambigue. Il pensiero positivo rende inoltre più forti di fronte a situazioni avverse. Infine è emerso che la consapevolezza dei benefici del pensiero positivo nei bambini dipende dall’assunzione di tale atteggiamento nei genitori. L’applicazione del pensiero positivo nella vita quotidiana ha lo scopo di giungere a un cambiamento del proprio modo di porsi nel mondo, obiettivo raggiungibile se al pensiero fa seguito l’azione corrispondente. Solo con l’esperienza del superamento del limite soggettivo (la convinzione di non essere capaci a guidare una macchina), l’individuo amplifica l’autostima e il sentimento di benessere. Il pensiero positivo, se praticato con costanza, avrebbe un’azione di riprogrammazione del subconscio analoga all’autoipnosi. L’inconscio è influenzato da qualsiasi frase venga ripetuta con costanza per un lungo periodo di tempo. D’altro canto un cambiamento efficace richiede prima di tutto un aumento di consapevolezza attraverso l’esplorazione di sé. L’attenzione al proprio stato interno e al proprio modo di comportarsi riduce col tempo la tendenza a riprodurre atteggiamenti familiari, smorzando l’intensità delle emozioni negative. A questo punto una valutazione positiva può certamente offrire un aiuto per raggiungere l’obiettivo, aumentando la motivazione all’azione.

il semaforo

l MARTIN SCHULZ

Presidente Ue in pectore L’eurodeputato socialista, salvo sorprese, dovrebbe essere eletto oggi presidente del parlamento europeo. Insomma passa da Kapò a numero uno di Bruxelles. Un bel balzo in avanti per quello che, suo malgrado, è entrato nella storia per essersi beccato il “battutone” del Cavaliere in trasferta in Europa.

l ANGELINO ALFANO

Segretario del Pdl «Siamo aperti a tutte le soluzioni, ma i cittadini devono sapere prima del voto chi è il candidato premier». Così il segretario del PdL sull’ipotesi di una nuova legge lettorale. La verità è che è Alfano che vuol sapere subito chi è il candidato premier del Pdl anche perché non ha ancora capito chi è il segretario.

l I DIPENDENTI DELLA LASCOR

Lavoratori padani A Sesto Calende, nel varesotto, la Lascor, azienda produttrice di casse per orologi (swatch) si è vista rifiutare dai suoi dipendenti la proposta di un aumento di salario (400 euro) e l’assunzione di 200 precari. In cambio i dipendenti avrebbero dovuto lavorare la domenica. Ma l’assemblea dei lavoratori ha rifiutato la proposta.

Psicologa Psicoterapeuta gabriellagatto.psico@gmail.com

MARX, GORDON GEKKO E I NUOVI CAPITALISMI di Giuseppe Farris

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o letto con molto interesse l’articolo di Enrico Lobina sull’attualità dell’insegnamento di Marx che fonda l’origine della crisi finanziaria nell’economia reale. Assume il consigliere comunale della Federazione della Sinistra che, in definitiva, siccome i capitali impegnati nella produzione di merci non rendono adeguatamente oggi trovano il loro investimento nella rendita o nella finanza. Di lì la cosiddetta caduta tendenziale del saggio di profitto che caratterizza prosegue Lobina - l’attuale crisi ciclica del capitalismo. Per invertire la tendenza sarebbe necessaria una politica dotata di mezzi adeguati, in primis la titolarità della sovranità. Di cui, invece, sarebbero prive tanto l’Italia quanto la Sardegna. A me pare che questa tesi sia assai ardita. E mi fa venire in mente il mito della caverna di Platone con i prigionieri incatenati fin dalla nascita che confondono le proprie ombre, proiettate sulle pareti, con la realtà che non hanno mai conosciuto. Fuor di metafora: questa crisi non sancisce la fine del capitalismo ma una delle sue mutazioni. Forse la più violenta, certamente non la prima. Abbiamo già assistito nei secoli al ciclo delle città-stato medievali, poi a quello dei Paesi Bassi e, ancora, dell’Impero Britannico. Oggi a volgere verso il termine è il lungo secolo americano. I sintomi ci sono tutti: la rottura della coesione sociale e il crollo delle istituzioni hanno sem-

pre segnato, insieme, la fine di un’era di espansione capitalistica e l’avvio della successiva. Che per dirla proprio con il filosofo di Treviri, nasce in contraddizione con quella attuale. La crisi che stiamo attraversando si caratterizza per radicarsi in un’asimmetria fra aree del pianeta con un eccesso di regole e altre che ne sono sostanzialmente prive. In questo senso a Lobina sfugge che non è più possibile governare un mondo pro-

Non si deve andare verso un recupero di sovranità, inutile e impossibile, ma verso un’ulteriore cessione di sovranità fondamente cambiato negli ultimi decenni con le categorie politiche del novecento. Che proprio questa, al fondo, è la ragione più intima della crisi: mentre l’economia è diventata globale la politica è rimasta locale. Sul punto, in realtà, si può pescare a piene mani nel Marx che - anticipando le conseguenze della globalizzazione - ebbe a profetizzare. “All’antica indipendenza nazionale si sovrapporrà un’interdipendenza globale”. La nuova fase del capitalismo si comincia a intravedere. E sboccerà, prevedibilmente, solo quando la maggior parte del mondo coinciderà con un unico grande mercato. Parallelamente l’ordine,

IL PERSONAGGIO . Conosci Faruk? No, purtroppo conosciamo il Pd di Pirmin Stangassinger

già in profonda crisi, fondato sugli Stati-Nazione verrà superato da una nuova e ben più vasta entità politica. È per questo che la tesi di Lobina non convince. Non si deve andare verso un recupero di sovranità, dunque inutile oltreché impossibile, ma verso un’ulteriore cessione di sovranità, idonea a garantire la maggiore integrazione richiesta. Con lo sguardo rivolto al passato per evitare di ripetere errori già commessi e non

per recuperare un armamentario desueto. Insomma per ricavare dalla storia qualche insegnamento, come vuole Oliver Stone con il redivivo Gordon Gekko in “Wall Street 2, il denaro non dorme mai”: «Quella dei tulipani è la storia della bolla più assurda di tutti i tempi. Nel 600 in Olanda il prezzo dei bulbi di tulipano salì al punto che si poteva comprare una bellissima casa sul canale di Amsterdam per il valore di un unico bulbo. Fu chiamata la febbre dei tulipani. Poi il mercato crollò e ti davano dieci bulbi per due dollari. La gente perse tutto... Ma chi se lo ricorda più? Capogruppo Pdl in Consiglio comunale

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Quelli del Partito democratico si rinnovano ed esplorano le sconfinate praterie della nuova comunicazione pubblicitaria. Aggressivi, forti, determinati. In una sola parola: cazzuti. È gia entrata nel manuale del buon copywriter la fantastica campagna promozionale del compagno Bersani con le maniche rimboccate, il colorito terreo e un claim che di peggio non si poteva proprio: «Oltre». A guardar bene, oggi come ieri, oltre sì, ma oltretomba. Se sbagliare è umano, perseverare è davvero democratico. E quindi i nostri fighetti del centrocentrosinistra hanno deciso di bissare l’insuccesso. Una distesa di manifesti sei per tre ha colorato Roma con un messaggio di marketing virale. Anche in questo caso però

il virus sembra aver indebolito le capacità cerebrali dei maghetti dello spot. Ecco qua: «Conosci Faruk?». «Conosci Eva?». E così via. Due reazioni impreviste. La prima, un’allegra presa per i fondelli da parte dei soliti umoristi: «Conosci Penati?», «Conosci Marrazzo?», sono le cliccatissime parodie della Rete. La seconda: quelle affissioni potrebbero essere abusive, parola di una dirigente del Pd laziale. Pensarci prima no, eh? A svelare gli ultimi dettagli della roboante iniziativa è stato un video del segretario in persona: la campagna per il tesseramento 2012 diventa “Ti presento i miei” e «a prestare volto e voce saranno gli stessi iscritti del partito». Oh ragassi, siam mica qui a smacchiare i giaguari...

IL MANIFESTO Il gastronomo Faruk

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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notizie inutili PIRATI E MAZZIATI KUTCHER VA A CACCIA DELL’HACKER SU TWITTER

su twitter Carnival, proprietario di Costa Crociere, crolla in borsa. Perlomeno non hanno usato il termine affonda. Insopportabile

intanto in viale trento...

A pal’e s’ultimu..

Pranzo leaders da Monti, Calderoli in cucina. Guido Melis (Deputato Pd)

n Ashton Kutcher è a caccia di un hacker che usa illegalmente il suo account di Twitter durante il fine settimana. Quando Ashton, ormai ex marito di Demi Moore, si è accorto che qualcuno aveva messo mano al suo account, è andato su tutte le furie.

INCONVENIENTI VIP RACHEL CON LA FAMIGLIA FUORI DAI GOLDEN GLOBE n L’attrice Evan Rachel Wood, nominata ai Golden Globe come migliore attrice non protagonista per la serie televisiva “Mildred Pierce”, non è potuta entrare al party organizzato per il grande evento a Los Angeles, perché la sicurezza ha bloccato all’ingresso i suoi familiari.

COPPIE SCOPPIATE KATY PERRY E RUSSELL «UN ULTIMO INCONTRO»

Adriano Sofri libero lo è sempre stato. Adesso ha solo finito di scontare la pena. Michela Murgia Quando un tweet di Melissa Satta incontra un tweet di Fabio Volo, da qualche parte prende fuoco un libro di grammatica. Matteo Grandi Avvocati annunciano proteste clamorose in caso di liberalizzazione. Spaventosa quella dell’on. Ghedini: potrei tornare in parlamento. Paolo Madron Quando sostenevo che Formigoni avesse il problema del numero di mandati, non mi riferivo a quelli d’arresto. Pippo Civati (Pd) Complimenti al Pd per il viral marketing della campagna tessere 2012. Neanche la Fiat Duna aveva esaltato così le folle. Andrea Scanzi Non ho capito se il gatto che mi hanno appena regalato è morto da mesi o è la razza. Alessandro Gori Quando un uomo con un euro incontra un uomo con un’agenzia di rating… Bimbo Alieno

n Katy Perry non vuole rinunciare al suo matrimonio ed è decisa a persuadere Russell Brand a non buttare via 14 mesi insieme come marito e moglie. «Ha accettato di incontrarla un’ultima volta», ha detto una fonte al “Mirror”, ma Russell «vuole sistemare le cose e finalizzare il divorzio». Doveva recarsi a Los Angeles per i Golden Globe e ha accordato l’incontro, ma l’attore britannico pare essere determinato a mantenere la decisione presa e andare avanti.

MUSICA E NUVOLE KID ROCK CHIEDE SCUSA PER IL FUMO ALLO SHOW n Scuse ufficiali di Kid Rock dopo che un uomo si era lamentato del fatto che il musicista avesse violato un divieto di fumo venerdi, durante uno show del cantante country Travis Tritt presso l’Andiamo Celebrity Showroom di Warren, non lontano da Detroit.

Sondaggio personale: in 140 caratteri immaginatevi che storia vorreste vedere in un film per il prossimo Natale. Massimo Boldi Se vuoi sbancare davvero potresti fare “Natale affanculo” però vacci davvero e non tornare più. SerpeBianca

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili BECCATE DA POLIZIA TAGLIANO UN ALBERO «HA RADICI CURATIVE»

TURSITI IMBECILLI VANNO A FAR SHOPPING LA FIGLIA RESTA IN AUTO

IL FURBO DEL GIORNO RESIDENZA IN SVIZZERA PER NON PAGAR MULTE

Due donne cinesi di 54 e 55 anni sono state sorprese l’altra mattina dalla polizia con in mano una zappa e un machete: stavano cercando di tagliare un albero nei giardini pubblici di via Ferraris a Prato. «Le sue radici sono utilizzate in Cina per produrre un medicinale contro i dolori reumatici», si sarebbero giustificate le due orientali. Ma le spiegazioni delle due donne non hanno convinto gli agenti intervenuti sul posto dopo una segnalazione. Per entrambe le amanti dell’erboristeria è scattata infatti la denuncia per il reato di “danneggiamento di beni pubblici”.

Hanno lasciato la figlia di tre anni da sola, in auto, per più di un’ora, mentre loro facevano shopping nel centro di Como. Per questo due turisti russi di 40 e 43 anni sono stati denunciati per abbandono di minore. I russi, noleggiata un’auto a Milano, sono arrivati a Como e hanno parcheggiato la vettura in un posteggio pubblico, in piazzale Santa Teresa, lasciando la bimba di tre anni da sola. È stato un passante a notarla piangere disperatamente. L’uomo ha atteso una ventina di minuti poi, visto che non arrivava nessuno, ha chiamato carabinieri e vigili del fuoco.

Una residenza in Svizzera per ottenere una targa straniera e “sfuggire” al pagamento delle multe. Almeno 168 quelle che, stando alle indagini, avrebbe collezionato a Milano dove in realtà avrebbe sempre avuto il domicilio. Il gip di Milano Antonella Bertoja ha quindi disposto il sequestro preventivo dell’auto, una Bmw 120, di un 28enne, indagato per truffa aggravata. L’uomo avrebbe reso impossibile o quanto meno estremamente difficoltosa la procedura di riscossione delle multe. Le multe venivano spedite ad un indirizzo in cui in realtà non c’era nessuno.


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SOTTO ESAME

IL SONDAGGIO

Zedda piace, Cappellacci ultimo n La maglia nera è di Ugo Cappellacci, il gradino più alto del podio, sardo è di Massimo Zedda. Il Sole 24 ore ha pubblicato i risultati del "Governance Poll" 2011, sondaggio sul consenso di cui godono i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti delle Province e delle Regioni, curato dall’istituto Ipr Marketing, e in Sardegna non ci sono state grosse sorprese. Fra i Governatori delle Regioni italiane Cappellacci è risultato all’ultimo posto, come lo scorso anno, ma con un punto di gradimento in meno. Al primo posto si è confermato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, mentre è significativo l’exploit del presidente della Campania, Stefano Caldoro, al 4° posto. A Cappellacci nel 2010 i sardi avevano attribuito un gradimento del 47 per cento, relegando nell’ultima posizione della graduatoria dei presidenti delle Regioni; per il 2011 il consenso di Cappellacci è calato a 46 per cento, confermando l’ultimo posto in classifica (in condominio con il governatore dell’Abruzzo, Giovanni Chiodi) e peggiorando di 5,9 punti il risultato elettorale del 2009 con cui i sardi gli consegnarono le chiavi di viale Trento. «I sondaggi sono da considerarsi come indicazioni utili, ma chi ha responsabilità di governo non può pensare a sé stesso, alla propria posizione personale, alle cosiddette top ten», commenta viale Trento tramite un comunicato: «Il rito dei sondaggi può riservare sorprese: tutti ricorderanno che nel 2009 una rilevazione dipingeva una situazione di svantaggio per l’attuale presidente e che, quando la parola venne data finalmente agli elettori, il risultato fu opposto, con quasi 100 mila voti in più rispetto al candidato del centro-sinistra». Fra i sindaci dei Comuni sardi, il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda, si conferma il più amato con il 66 per cento di gradimento (secondo a livello nazionale solo al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris). Zedda rispetto al risultato delle elezioni amministrative con cui aveva spodestato il centrodestra dal Comune di Cagliari, guadagna addirittura il 6,6 per cento di consensi. Nella graduatoria tutta sarda al secondo posto dei sindaci più graditi dai propri cittadini c’è il sassarese Gianfranco Ganau (settimo nell’elenco nazionale) che segna il 60 per cento dei consensi, ma perde 4 punti rispetto alla rilevazione del 2010 e 5,9 in confronto al risultato delle urne. Medaglia di bronzo al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti (14esima posizione nazionale) con il 58 per cento e una perdita di favore di 4,4 punti rispetto alle elezioni. A seguire c’è il sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi, con il 57,5 per cento di gradimento (18esimo nella classifica italiana). Bianchi registra

numeri 66

Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, può contare sul gradimento del 66 per cento dei suoi concittadini.

6,6

Il consenso di Zedda è cresciuto del 6,6 per cento rispetto al risultato elettorale che lo aveva decretato sindaco di Cagliari.

46

Ugo Cappellacci resta all’ultimo posto nella classifica dei Governatori più amati d’Italia. A suo favore si sono espressi, nel sondaggio, il 46 per cento dei sardi.

una crescita dell’ un per cento rispetto al 2010 e del 2,2 per cento rispetto alle consultazioni elettorali. Dopo Bianchi troviamo, al 62esimo posto nazionale, il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, col 52 per cento di gradimento, un calo del 3 per cento rispetto all’anno precedente e dello 0,4 per cento rispetto al dato elettorale. «Il merito di questo riconoscimento non è solo di uno, ma di tutti quelli che ogni giorno si adoperano per fare crescere la nostra città», è il commento del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. «In questi mesi abbiamo mostrato voglia di affrontare immediatamente tutti i problemi e siamo stati sempre disponibili al dialogo», conclude Zedda. Tra i presidenti delle otto province

I DATI Il sindaco di Cagliari conquista il 2° posto nazionale Il governatore è maglia nera in testa c’è il leghista Zaia sarde, in prima posizione troviamo quello di Oristano, Massimiliano De Seneen, (8° posto nazionale), che acquista consensi sia rispetto alla scorsa rilevazione (+3%) che rispetto alle elezioni (+2,3%). Segue Fulvio Tocco, presidente della Provincia del Medio Campidano(37esimo nazionale), con un incremento del 2% rispetto al 2010 e dell’1,9% rispetto alle urne. Quindi Fedele Sanciu(Olbia-Tempio) con il

L’ANALISI Il Sole 24 Ore ha pubblicato i dati di uno studio analisi sul gradimento dei cittadini verso i propri amministratori. Stilate classifiche per le Regioni, le Province e i Comuni italiani sopra i 15 mila abitanti.

2% in più rispetto al 2010 e l'1,8% rispetto alla tornata elettorale. Poi il presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, l'ormai ex presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia (dimessosi in seguito a una condanna per abuso d’ufficio per fatti relativi a quando era sindaco di Quartu Sant'Elena); il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, che guadagna l’1% rispetto al 2010 e lo 0,6% rispetto alle elezioni; Alessandra Giudici, presidente della Provincia di Sassari, che perde l’1% rispetto alle scorsa rilevazione (-0,7% rispetto alle elezioni). Chiude la classifica sarda il presidente della Provincia Ogliastra, Bruno Pilia con il 49,5 per cento di consensi.

SASSARI GIUDICI (PD): NON C’È DA PREOCCUPARSI n «Data l’impopolarità di alcune vicende che abbiamo dovuto affrontare nel corso del 2011, il dato che emerge dal sondaggio mi sembra fisiologico e non mi preoccupa». La presidente della provincia di Sassari, Alessandra Giudici, commenta così il rilevamento che attesta la numero uno di Palazzo Sciuti al 50% del consenso (meno 1% rispetto al 2010). La presidente però coglie l’occasione per invitare «tutte le forze che compongono la maggioranza al rilancio dell’azione amministrativa». La coalzione che è uscita vincitrice dalle elezioni del 2010 non naviga in acque tranquille, soprattutto per le fibrillazioni interne all’Idv. Il recente ingresso in giunta dell’ex segretario provinciale dei dipietristi, Lino Mura, ha infatti provocato l’abbandono del consigliere Daniele Arca che in linea con quanto affermato lo scorso agosto dai consiglieri regionali (Salis, Cocco e Mariani) chiedeva una rappresentanza femminile. L’indicata per la sostituzione di Robero Desini (nel frattempo eletto sindaco di Sennori) era la prima dei non eletti in città Nanda Barroccu. Ma ha prevalso Mura su indicazione del duo Palomba-Uggias.

La polemica Lai insiste: «Spesa sanitaria fuori controllo»

IL SEGRETARIO DEL PD Silvio Lai ritorna all’attacco della Regione sulla Sanità

n Non si placa lo scontro tra il segretario regionale del Pd, Silvio Lai e l’assessore alla Sanità, Simona De Francisci. Incominciata domenica scorsa, con le accuse dei demcoratici, la polemica sul disavanzo della sanità sarda prosegue. La De Francisci nella replica alle bordate del Pd, aveva accusato Lai di «insultare e demonizzare l’avversario per tentare di recuperare la leadership interna al partito». Ieri il segretario Pd ha ribadito le critiche espresse nel suo intervento a conclusione del convegno promosso dal partito sul tema della sanità e al quale ha partecipato anche Nerina Dirindin. «In Sardegna, senza ulteriori interventi - insiste il leader dei democratici - rischiamo nel biennio 2012-2013, di superare il

miliardo di euro di disavanzo per l’incidenza contemporanea della diminuzione di trasferimenti e per la crescita incontrollata della spesa sanitaria nell’isola». «La causa è nelle scelte fatte nel triennio 2009-2011 - spiega Lai - e per il rinvio delle decisioni da assumere su investimenti, regole e razionalizzazioni oltre che per il cedimento nelle aziende alle pressioni dei partiti per assunzioni e scelte clientelari». Rivol-

IL BUCO Il segretario del Pd ribadisce l’accusa: un miliardo di disavanzo e le Asl cedono alle pressioni fatte dai partiti

gendosi al capogruppo del Pdl, Mario Diana, che domenica scorsa era era intervenuto nella polemica a difesa della De Francisci, Lai conferma la sua preoccupazione «sui rumors riguardati ulteriori nomine non all’altezza delle funzioni da svolgere, perchè spiega - significherebbe che la Giunta continua a perseguire gli errori del triennio appena passato a scapito del bilancio regionale e del diritto alla salute dei sardi». In particolare, nel mirino dei democratici c’è la nomina per l’agenzia della Sanità che vede in pole position il medico ogliastrino Giorgio Pisu, già direttore della casa di cura Tommasini di Jerzu e primo dei non eletti nelle liste dell’Udc alle ultime elezioni provinciali.


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I NODI DELLA REGIONE

LA RABBIA Gli operai Alcoa in corteo sindacati pronti: sciopero tinuare ad andare avanti con o senza il colosso americano».

CORTEO Manifestazione dei dipendenti dello stabilimento industriale di Portovesme per opporsi al fermo dell’impianto. Cgil, Cisl e Uil proclamano lo sciopero generale dell’Isola

TRASPORTI LA FLOTTA SARDA È RIPARTITA SCINTU VIAGGIA DA OLBIA A CIVITAVECCHIA n La Flotta sarda è ripartita. Ieri notte alle 22 e 45 il traghetto Saremar è partito dal porto di Civitavecchia diretto a Olbia, dove arriverà questa mattina. È il viaggio inaugurale della stagione invernale che vedrà le navi Scintu e Dimonios incrociarsi quotidianamente nel Tirreno per collegare la Sardegna con la Penisola italiana. Per i momento i passeggeri possono viaggiare con tariffe che vanno dai 21 euro a persona per il passaggio ponte, sino ai 45 euro in cabina, le partenze vengono effettuate giornalmente escluso il sabato, sino al 31 marzo, mentre dal 1 aprile le corse saranno operative tutti i giorni. Nel frattempo la Regione, attraverso la controllata Saremar, ha avviato la ricerca, con un avviso pubblicato la settimana scorsa sui quotidiani, di cinque navi, tre da 1.500 posti e 500 auto prevalentemente destinate alle persone (turisti e residenti) e due dedicate soprattutto alle merci. L’obiettivo per l’estate del 2012 è quello di potenziare il numero di posti passeggeri per rilanciare lo sviluppo turistico e le rotte, prevedendo la possibilità di collegare anche Cagliari con uno dei porti del centro-sud Italia (Civitavecchia o Napoli).

n Le tute blu dell’Alcoa tornano in piazza e puntano a invadere Cagliari. Questa mattina, dalle 6, i dipendenti dello stabilimento di Portovesme inizieranno la mobilitazione generale in difesa del posto di lavoro. L’appuntamento è davanti ai cancelli dell’impianto, dove si raduneranno i lavoratori Alcoa e quelli dell’indotto per formare un corteo che, nelle intenzioni, marcerà sul capoluogo della regione. La ripresa della lotta è stata decisa ieri pomeriggio nel corso di un’assemblea fiume che si è svolta nella sala riunioni della fabbrica del polo industriale di Portoscuso. Il confronto fra i lavoratori e i rappresentanti sindacali è stato serrato, ma alla fine è stata trovata l’unità. La protesta procederà per gradi: oggi manifestazione e corteo pacifico, che potrebbe raggiungere il capoluogo (la decisione sarà presa all’ultimo momento), con la rabbia e la disperazione dei circa 800 dipenden-

ti Alcoa tenuta faticosamente a freno. «Riprendiamo la mobilitazione», spiega Franco Bardi, segretario della Fiom Cgil del Sulcis Iglesiente, «La situazione è drammatica e non si può perdere tempo». Dello stesso avviso anche Bruno Usai, della Rsu aziendale. «Il clima all’interno dello stabilimento è teso. Tutti hanno preso coscienza di ciò che l’azienda vuole fare, e nessuno è intenzionato ad accettare la chiusura dell’impianto». Fra i lavoratori che hanno deciso di sostenere con forza la mobilitazione serpeggia molta rabbia per come Alcoa ha preso le sue decisioni e per l’atteggiamento che ha assunto da subito nel corso delle trattative con le parti sociali e con il governo nazionale. «Il nostro obiettivo è quello di mantenere lo stabilimento aperto» spiega Massimo Cara della Rsu Cisl, «Alcoa deve ritirare la procedura di mobilità. La produzione di alluminio deve con-

Alcoa deve ritirare la procedura di mobilità e la produzione di alluminio deve continuare ad andare avanti, con o senza il colosso americano Massimo Cara (Rsu Cisl)

SCIOPERO GENERALE Intanto i sindacati hanno proclamato la mobilitazione e lo sciopero generale. La data e le modalità saranno stabiliti nei prossimi giorni: ieri le tre segretarie regionali di Cgil, Cisl e Uil, si sono riunite e hanno preso la decisione irrevocabile. Le richieste sono le stesse del novembre scorso: la difficoltà del tessuto industriale nel Sulcis, nel Medio Campidano, nel Centro e nel Nord Sardegna, il contrasto alle povertà e l’avvio di un confronto con lo Stato. L’ANCI APPOGGIA LA LOTTA Domani, alle 16 e 30, l’Anci Sardegna si riunirà in seduta congiunta con i Consigli comunali del territorio a Portovesme per discutere della vertenza Alcoa. «Oltre a testimoniare la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori, ribadiremo la posizione dell'Anci e dei comuni sardi che vede in Alcoa uno stabilimento di importanza strategica per la Sardegna» spiega il presidente Cristiano Erriu.


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EURO NELLA BUFERA

LA CRISI

Draghi: «Situazione gravissima» n Nuovo schiaffo dell’agenzia di rating Standard&Poor’s che ha declassato il Fondo salva stati Efsf della Ue, dalla tripla A a AA+. La decisione è legata all’ondata di downgrade di venerdì scorso che ha colpito ben nove paesi della zona euro, tra cui Francia e Austria, soci importanti dell’Efsf, ed arriva mentre il governatore della Bce Mario Draghi lancia un nuovo allarme sulla tenuta della zona dell’euro. «Siamo in una situazione gravissima», ha detto Draghi. È «vitale», rincara il governatore, che le decisioni prese dai leader europei siano attuate «tempestivamente e completamente». «Gli strumenti di debito di lungo termine emessi dall’Efsf - afferma invece Standard & Poor’s in una nota - non sono sostenuti dalle garanzie di membri con rating AAA. E ora sono coperti da garanzie di membri con AA+. Riteniamo che i rafforzamenti necessari per bilanciare quella che riteniamo una ridotta capacità di credito dei garanti dell’Efsf al momento non ci siano», spiegano gli analisti dell’agenzia. Tuttavia, S&P si dichiara pronta a ridare la tripla A se al fondo “salva-stati” verranno affidate risorse aggiuntive. Il declassamento «non riduce la capacità di prestito di 440 miliardi di euro» del Fondo che mantiene «mezzi sufficienti per rispettare i suoi impegni», è la replica del presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker. «L’Efsf ha i mezzi per rispettare gli impegni attuali e altri eventuali, da oggi all’entrata in vigore dell’Esm (il fondo permanente), a partire da luglio», rincara il presidente dell’Efsf, Klaus Regling. Di diverso avviso Draghi secondo il quale l’Efsf potrà mantenere la stessa capacità di fuoco solo se «i Paesi con la tripla A aumenteranno i loro contributi». Vale a dire: Germania, Finlandia, Lussemburgo e Olanda. L’alternativa a questo scenario, per Draghi, sono prestiti più cari. FUOCO SULLE AGENZIE La decisione odierna di S&P è destinata ad arroventare una polemica sulle agenzie di rating che era già caldissima. «Le agenzie di rating non sono istituti di ricerca imparziali ma hanno i loro interessi e svolgono il loro ruolo molto in linea con il capitalismo finanziario Usa», ha dichiarato il commissario Ue agli Affari economici e monetari, dando voce ad accuse finora solo sussurrate. Qualcuno ha fatto soldi dalla «destabilizzazione» della Ue, ha denunciato Rehn, rilanciando la linea di Bruxelles che vuole riformare le agenzie internazionali di rating, «declassandone» i giudizi rispetto ai mercati finanziari. Una linea dalla quale il governatore della Bce, Mario Draghi, non si discosta di molto. Bisognerebbe «imparare a vivere senza le agenzie di rating» o

«Le agenzie di rating non sono istituti di ricerca imparziali ma hanno i loro interessi e svolgono il loro ruolo molto in linea con il capitalismo finanziario Usa. Qualcuno ha fatto soldi dalla destabilizzazione» Olli Rehn

quanto meno «imparare a fare meno affidamento» sui loro giudizi, ha detto Draghi. Mario Monti intanto chiama in causa Angela Merkel e chiede alla Germania di «fare di più per l’Italia». Perché Roma ha fatto quello che doveva sul fronte del rigore ma ora deve «vedere miglioramenti in altre aree». E cioè sui tassi di interesse. La presa di posizione del Professore arriva da un’intervista al Financial Times proprio nel giorno in cui Nicolas Sarkozy si sfila, mandando in fumo il vertice di Roma con Monti e la Merkel. Quel trilaterale che, a meno di due settimane del Consiglio Ue di fine mese - cruciale per il Patto di Bilancio e la risposta alla crisi - doveva essere l’occasione per fare il punto su

L’ALLARME Standard&Poor’s degrada anche il “Salva-Stati”. Il Governatore: quadro peggiorato Polemica sulle agenzie di rating molti nodi: dalla crescita agli strumenti “salva stati” ma anche un’occasione per mettere a punto una strategia comune sulle agenzie di rating». La rotta del rigore non è in discussione, ribadisce Van Rompuy dopo aver incontrato a Roma Monti, ma serve anche pensare alla crescita. «Se le azioni verso la disciplina e la stabilità non vengono riconosciute, ci potrebbero essere» ripercussioni «nei paesi

TRILATERALE Dopo lo smacco della perdita della tripla “A”, in difficoltà sul fronte interno, Sarkozy rimanda il vertice del 20 gennaio a Roma con Monti e la Merkel. Il trilaterale slitta a febbraio

sottoposti a tale disciplina» è l’avvertimento del Professore alla Germania. Parole che rilanciano gli sforzi fatti e che Roma continua a fare, anche con le nuove misure per l’Ue e le controverse liberalizzazioni ieri al centro di un confronto con i leader dei partiti di maggioranza. Un pranzo di lavoro durato oltre tre ore - con i segretari di Pdl e Pd, Angelino Alfano e Pier Luigi Bersani, e il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Sul tavolo la crisi ed il focus sulle misure da presentare a Bruxelles ed il decreto liberalizzazioni. Con i leader politici che annunciano una mozione parlamentare per sostenere le ragioni della trattativa che il governo si appresta a sostenere in Europa.

VERTICE MONTI-PARTITI, MOZIONE UNITARIA SU UE n Alla fine delle tre ore seduti intorno al desco di Mario Monti a Palazzo Chigi, “ABC” (Alfano, Bersani e Casini) si trovano d’accordo sulla stesura di una mozione comune sulla politica europea ma certo non sulla “natura”della maggioranza che sostiene il governo. Se il leader del Terzo Polo fa di tutto per trovare ragioni di unità e conclude che «questa è una maggioranza politica», tempo mezz’ora i segretari di Pdl e Pd lo contraddicono: pronti alla mozione unitaria sull’Ue per dare forza al governo, ma non esiste maggioranza. «E anzi - confuta Alfano - quando si tratta di entrare nel merito dei provvedimenti, subito tra Pdl e Pd, tra me e Bersani, vengono fuori le differenze». Anche Bersani fa in modo di non annettere alla circostanza troppo rilievo. Ve bene stendere un’agenda per le riforme, a partire da quella della legge elettorale, ma «nulla di più». Eppure Casini fornisce un valido aiuto al Pd. «Auspico che la mozione europea abbia i voti aggiuntivi delle forze che non sostengono Monti», è l’assist del leader terzopolista. Ma Di Pietro si sfila: «È una maggioranza di cui non facciamo parte, né vogliamo far parte».


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CONTINENTI

CINESI UCCISI TROVATO IMPICCATO UNO DEI DUE KILLER

Graviano, Luigi Giacalone, Francesco Giuliano e Salvatore Benigno, gli uomini del commando che ne curarono le fasi organizzative.

PROCESSO MILLS SLITTA TESTIMONIANZA PRESCRIZIONE VICINA n È slittato al 20 gennaio il controesame del legale inglese David Mills, previsto ieri a Milano nel processo in cui è imputato Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari. Da Londra è stata letta una lettera in cui il medico di Mills afferma che l’avvocato non sta bene. Col rinvio della testimonianza si fa sempre più vicino il termine per la prescrizione del reato nel processo in cui è imputato l’ex premier.

n È stato trovato impiccato uno dei due ricercati per la rapina avvenuta a Roma due settimane fa finita nel sangue nel quale morirono un cittadino cinese e la figlia di nove mesi. Il corpo senza vita dell’uomo, un maghrebino, è stato ritrovato domenica e sottoposto agli accertamenti per verificarne l’identità. Si trovava vicino ad un casolare all’estrema periferia nord di Roma. Nei giorni scorsi la procura aveva emesso un decreto di fermo del pubblico ministero per i due maghrebini sospettati di essere gli autori della rapina e della morte di Joy e di suo padre Zhou Zheng. Si era ipotizzato anche che i due potessero già essere all’estero anche se le ricerche in città non sono mai cessate.

MONZA BUFERA SUL PIRELLONE «ARRESTATE PONZONI» n Nuova bufera sulla regione Lombardia. Il gip del Tribunale di Monza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Massimo Ponzoni, consigliere regionale lombardo del Pdl ed ex assessore, accusato di bancarotta per il crac della società Pellicano. Il provvedimento non è stato ancora stato eseguito perché Ponzoni si trova all’estero. Insieme a Ponzoni sono state emesse misure di custodia cautelare per Antonino Brambilla, vicepresidente della provincia di Monza e Brianza, Rosario Perri, ex assessore provinciale, Giampaolo Riva ex sindaco di Giussano e l’imprenditore Filippo Duzzoni.

PALERMO CAMMARATA SI DIMETTE: PER AMORE DELLA CITTÀ n Diego Cammarata non è più il sindaco di Palermo, dopo aver annunciato le sue dimissioni nel corso di una conferenza stampa. Cammarata era stato rieletto sindaco nel 2007; il suo mandato sarebbe scaduto la primavera prossima. Da tempo circolavano indiscrezioni circa la decisione di dimettersi in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. «Mi dimetto per amore della città», ha detto il sindaco davanti ai giornalisti.

TORINO CORONA CONDANNATO: 5 ANNI PER ESTORSIONE

Calabresi Sofri, primo giorno di libertà n Adriano Sofri è libero per aver finito di scontare la pena. Per l’ex leader di Lotta Continua, condannato a 22 anni per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, l’ufficio di sorveglianza di Firenze sabato ha firmato il provvedimento. Sofri

scontava la pena ai domiciliari per motivi di salute. La liberazione doveva avvenire a febbraio ma è stata anticipata dopo la richiesta di Sofri di avvalersi dell’ultima riduzione di pena: ogni sei mesi i detenuti maturano uno “sconto” di 45 giorni per

buona condotta. Al provvedimento dell’ufficio di sorveglianza dovrebbe già aver fatto seguito l’ordine di scarcerazione, per “fine pena anticipata”. Sofri stava trascorrendo i domiciliari nella sua casa sulle colline fiorentine.

n Cinque anni per estorsione e utilizzo illegittimo di dati più interdizione perpetua dai pubblici uffici: è la pena inflitta dalla Corte d’Appello di Torino al fotografo Fabrizio Corona accusato di aver chiesto e ottenuto 25.000 euro, mai restituiti, all’ex calciatore della Juve David Trezeguet per non pubblicare foto che lo ritraevano all’ingresso e all’uscita di casa di una ragazza a Milano.

GERMANIA MEIN KAMPF DI HITLER TORNA NELLE EDICOLE n Per la prima volta dalla fine della II guerra mondiale, in Germania potrebbero essere venduti nelle edicole estratti del Mein Kampf, il testo che contiene i fondamenti dell’ideologia nazista, scritto dal futuro Fuehrer Adolf Hitler, in due parti, tra il 1924 e il 1925. Ma la Baviera, che detiene i diritti di pubblicazione, ha annunciato ricorso.

INDIA PRIMA LE VIOLENZE POI LE DANNO FUOCO n Una giovane di un villaggio dell’Uttar Pradesh (India settentrionale) è ricoverata in condizioni disperate in un ospedale dopo aver subito uno stupro da parte di quattro persone che le hanno poi cosparso il corpo di kerosene, appiccando il fuoco.

GRAN BRETAGNA REGALO PER LA REGINA: LO YACHT? È POLEMICA

MAFIA OMICIDIO DI MATTEO ERGASTOLO PER 5 BOSS n L’ultima sentenza sull’atroce omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito, strangolato e sciolto nell’acido l'11 gennaio del 1996, dopo 779 giorni di prigionia, arriva a ridosso del sedicesimo anniversario del delitto. Un delitto terribile, che segna uno dei momenti più infami della storia di Cosa nostra, di cui ieri è stato scritto l’ultimo capitolo. Il quarto processo celebrato per la morte del figlio del pentito Santino ha portato alla condanna all’ergastolo di cinque capimafia: il latitante trapanese Matteo Messina Denaro e il boss Giuseppe

n Cosa regalare a una Regina che ha già tutto per i 60 anni dall’ascesa al trono? Un ministro Tory ha pensato all'oggetto che a Elisabetta manca di più al mondo -lo yacht realema la proposta di dotare la Royal Family di un Britannia Due è stata subito affondata da Downing Street. «Non con i soldi del contribuente», ha impallinato l’iniziativa di Michael Gove, il ministro Tory dell’istruzione, il portavoce di Downing Street Steve Fields.


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Stadio Tutti i dubbi sul Sant’Elia Cellino: preso contatto con Trieste

Como Prova del Dna per incastrare Ersu I veleni sullo Statuto il maniaco sessuale di Is Mirrionis ruggine tra Sanjust e la Noli

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Comune La lite:

indennità d’oro del presidente, consiglio diviso MUNICIPIO Oltre 3600 euro al mese più la pensione, Depau replica all’opposizione con una lettera ufficiale: attacco personale che scredita la politica. Il Pdl polemico. Sel: rivedere il cumulo n Oltre 3600 euro lordi di indennità più la pensione del lavoro di una vita. Il consiglio comunale fa i conti in tasca al suo presidente, Ninni Depau. E se la polemica innescata da una lettera di alcuni consiglieri dell’opposizione, che gli chiedevano un taglio sullo stipendio, sembrava essersi esaurita, a riaccenderla ci pensa lo stesso Depau, che alla contestazione risponde con una missiva ufficiale. Replica che diventa anche un comunicato stampa, il primo del presidente dall’inizio dell’era Zedda in Municipio, a dimostrazione dell’importanza del tema. LA LETTERA DI DEPAU «Ho apprezzato il fatto che abbiate condiviso l’impulso dato dalla presidenza alla trasparenza, al rigore e al rispetto della legalità», scrive Depau a Giani Chessa (Udc), Maurizio Porcelli, Giuseppe Farris, Stefano Schirru, Anselmo Piras (tutti Pdl) e Aurelio Lai, «sono sicuro che il vostro sostegno non verrà meno neanche quando discuteremo del codice etico per gli amministratori del Comune, del quale gli uffici stanno ultimando la stesura». Ma, continua la lettera, «non colgo il nesso fra la battaglia per tale obiettivo e l’autoriduzione che mi chiedete di fare sulla mia indennità. Abbiamo il dovere di migliorare la qualità della politica e renderla più trasparente e produttiva. Il problema dei costi non riguarda l’attività istituzionale, bensì spese di rappresentanza, funzionamento dei gruppi e missioni». Depau continua spiegando che a imporre la cifra sono norme nazionali, che chi lo chiama in causa dovrebbe lanciare una battaglia sui tagli a livello nazionale, e aggiunge che «non mi pare ci sia consapevolezza del fatto che gli

attacchi personali accentuino il discredito nella politica». Il presidente continua annunciando rigore e trasparenza nella sua gestione dell’assemblea municipale. LE REAZIONI IN CONSIGLIO «Quello contro il presidente del consiglio è un attacco strumentale e questa non è politica», attacca il capogruppo di Sel, Sergio Mascia, «noi siamo pronti a un dibattito sulla trasparenza e sulle spese, ma di ampio respiro, non su una bega. Anche se», aggiunge, «si potrebbe rivedere il cumulo tra la pensione e l’indennità. E 3600 euro, al giorno d’oggi, non sono pochi». In difesa di Depau parla anche Filippi Petrucci (Meglio di prima non ci basta): «Qualche comportamento del presidente ha dato fastidio a qualcuno», dice, «dovremmo smetterla di fare una guerra di cifre che non serve alla città: il consiglio non dovrebbe essere teatro di inutili dibattiti». Chi invece è profondamente insoddisfatto della risposta arrivata dalla presidenza è Anselmo Piras, ex assessore e firmatario della lettera che ha fatto scoppiare il caso: «Depau fa riferimento al fatto che quando eravamo noi in giunta nessuno ci ha chiesto gesti simbolici. Beh, io ero in aspettativa e non percepivo stipendio. Lui invece la pensione la prende, e si somma all’indennità», attacca, «la verità è che è ossessionato dalla moralità e dalla trasparenza e a volte sbaglia: non è il presidente di tutti, ma solo di una parte politica». Laconico il commento di Paolo Casu (Psd’Az), che ha rinunciato all’indennità di consigliere: «Al posto di Depau avrei rinunciato a qualcosa». E.F.

PALAZZO BACAREDDA Scambio di lettere sul taglio dell’indennità del presidente del consiglio comunale

IL RETROSCENA PROVVEDIMENTI DI TRASPARENZA E LA GESTIONE “TROPPO RIGIDA” DELL’ASSEMBLEA n Dichiarazioni dei redditi dei consiglieri rese pubbliche, eliminazione dei parcheggi riservati al porto, i presidenti di commissione sollecitati a razionalizzare le sedute: tutti provvedimenti adottati dal presidente Ninni Depau che hanno creato malcontento tra i colleghi di palazzo Bacaredda che, più o meno tutti, rivendicano di percepire nemmeno mille euro in gettoni al mese. Ma oltre alle decisioni sulla trasparenza,

che almeno alla luce del sole vengono approvate da tutti, ciò che più viene contestato a Depau (da nessuno apertamente, da tanti nei corridoi) è la modalità di gestione del consiglio comunale. Troppo rigida, questa è l’opinione bipartisan. Una gestione che finora non aveva scatenato la reazione dell’Udc, che non aveva mai votato contro la Giunta, ma che ora potrebbe creare qualche problema alla tenuta dell’aula.

L’iniziativa Centomila euro per i “comunicatori” del futuro

LO IED La sede dell’istituto europeo di design in viale Trento

n Dieci borse di studio per un valore di circa 100mila euro sono state messe a disposizione da enti pubblici e imprese private per l'iscrizione ai master in “Marketing comunication” e “New media” organizzati dall'Istituto europeo di design di viale Trento. Per ciascuno dei corsi, che si terranno da fine gennaio ad ottobre e che sono a numero chiuso, sono disponibili 5 borse di studio che coprono da un terzo a due terzi della quota di partecipazione. «C’è tempo fino a venerdì 20 gennaio per mettersi in contatto con noi per le selezioni», dice Massimo Cugusi, direttore dell'istituto, «I master sono diretti a neolaureati ma anche a persone senza titolo di laurea con esperienze aziendali. I requisiti sui quali ci si ba-

serà per l'assegnazione delle borse sono il merito e la minore capacità economica». I corsi, che saranno tenuti non da docenti ma da professionisti esperti, vertono su temi concreti e di immediata utilità nel mondo del lavoro. Nel corso in “Marketing comunication”, spiega Cugusi, si affronteranno le problematiche della comunicazione non soltanto in azienda, ma anche nelle pubbliche amministrazioni e

VIALE TRENTO Borse di studio dell’istituto europeo di design Il direttore: chi ha seguito i nostri corsi ora sta lavorando

nelle organizzazioni No profit, con particolare attenzione al digital marketing e alle opportunità offerte dai social network e dai cellulari di ultima generazione. Lo sfruttamento delle possibilità degli smartphone sarà al centro del corso “New media”, che punta a creare «registi e creativi della comunicazione attraverso i nuovi media: particolare attenzione», spiega ancora Cugusi, «verrà dedicata allo sviluppo delle applicazioni per i cellulari». I master offrono anche progetti di collaborazione diretta con le aziende: «Dei 22 allievi che hanno frequentato il corso in “Marketing communication” lo scorso anno», conclude Cugusi, «19 stanno già lavorando». M.S.


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CAGLIARI VIA OSPEDALE DOMANI UN CAREER DAY PER LAUREATI CON LE ASSICURAZIONI

TRASPORTI RYANAIR FESTEGGIA I CINQUE ANNI DEL CAGLIARI-PISA

SANITÀ UFFICIO ESENZIONE DAI TICKET LA ASL: DA IERI SERVIZIO RIATTIVATO

n Domani alle 9.30, nelle aule dello Sportello Placement - via Ospedale 121 -, organizzato dalla direzione per la Ricerca e il Territorio dell’Università, si tiene un Career Day con le aziende “Assicurazioni generali” e “Ina Assitalia” che incontrano i laureati dei corsi di laurea triennale e magistrale delle facoltà di Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche.

n Ryanair ha festeggiato ieri il quinto anniversario del volo da Cagliari per Pisa. Melisa Corrigan, sales and marketing manager ella compagnia per l’Italia, ha commentato: «Sulla tratta Cagliari-Pisa in cinque anni abbiamo trasportato circa 650.000 passeggeri». Da Cagliari con Ryanair si può volare anche su Genova, Pescara e Dusseldorf (Weeze).

n Da ieri sono di nuovo operativi gli uffici ticket della Asl (Distretti Area Ovest e Area Vasta) per gli utenti che devono richiedere l’attestato di esenzione del ticket per reddito su autocertificazione. A Cagliari ci si può rivolgere alla Cittadella della Salute, in via Romagna 16. L'elenco completo degli uffici, e i relativi giorni e orari di apertura al pubblico, è visionabile nella sezione dedicata sul sito aziendale www.aslcagliari.it

VIALE TRENTO

Lotta dei precari via allo sciopero di fame e sete n Enrico Bernardi ha iniziato da ieri lo sciopero della fame e della sete. È uno dei precari dei cantieri sociali del Comune che da mercoledì scorso dormono nelle scrivanie degli uffici del secondo piano del palazzo di viale Trento. L’incontro previsto ieri con l’assessore regionale al Lavoro Antonello Liori è stato rimandato, non si sa ancora per quando. E la cosa ha preoccupato gli uomini della protesta, che pur avendo partecipato alle selezioni di palazzo Bacaredda, attendono ancora di essere stabilizzati. Spiega Enrico: «Finora non abbiamo avuto modo di incontrare nessuno nelle riunioni programmate con il Comune e con la Regione: ci sentiamo presi in giro. Ci avevano promesso in campagna elettorale che si sarebbero occupati della questione dei lavoratori da stabilizzare, ma al momento la situazione non si è sbloccata». F.O.

AMBIENTE

Siglato il patto tra geologi e protezione civile n Accordo tra la Protezione civile e l’ordine dei geologi per affrontare le emergenze dovute alle calamità naturali. Il protocollo d’intesa è stato firmato ieri mattina alla presenza dell’assessore regionale dell’Ambiente, Giorgio Oppi..Il documento siglato dal direttore generale della Protezione Civile, Giorgio Onorato Cicalò e il presidente regionale dell’Ordine dei Geologi, Davide Boneddu, consentirà agli iscritti che abbiano manifestato la propria disponibilità di intervenire a titolo volontario e gratuito per definire il censimento e la catalogazione dei danni, per stabilire l’entità dei fenomeni naturali che si sono verificati e per individuare le situazioni ambientali potenzialmente pericolose per l’incolumità di cose o persone, nonché per individuare tutte le azioni da porre in essere per la messa in sicurezza anche temporanea dei luoghi.

IL SANT’ELIA Corsa contro il tempo per recuperare l’agibilità dopo il verdetto negativo della commissione presieduta dal prefetto Giovanni Balsamo

Sant’Elia Cellino resta diffidente

«Contatti per giocare a Trieste» STADIO Sfogo del presidente dopo la dichiarazione di inagibilità: «Partite in mezzo a una strada con le tribune posticce, non so dove si disputerà la partita di domenica». Dubbi per i biglietti n Massimo Cellino non si fida troppo degli operai pagati dal Comune che stanno lavorando per garantire l’agibilità dello stadio e la partita di domenica contro la Fiorentina: «Ancora non so dove giocherò, abbiamo già chiesto la disponibilità per lo stadio di Trieste». Parole pronunciate dal presidente rossoblù domenica notte in diretta alla Domenica Sportiva, poche ore dopo che il suo staff aveva annunciato che la partita si sarebbe di certo disputata al Sant’Elia. Il Comune ha assicurato che l’impianto sarà pronto per superare il collaudo, anche se non è certo che tutti i settori verranno aperti al pubblico. Ma il numero uno di viale La Plaia, nonostante gli sforzi (anche economici) del Municipio, resta insoddisfatto: «Da vent’anni sono senza stadio», ha detto amareggiato sempre dai microfoni di RaiUno, «noi

giochiamo in mezzo a una strada, con tribune posticce». LA BOCCIATURA DEL PREFETTO La bocciatura della commissione di vigilanza sulle manifestazioni pubbliche è della settimana scorsa: il Sant’Elia, è stato il verdetto uscito dalla riunione presieduta dal prefetto Giovanni Balsamo, in queste condizioni non può ospitare spettatori sugli spalti. Da qui la mancata concessione dell’agibilità. Il sindaco Massimo Zedda, dopo che il parere dei tecnici è stato reso pubblico, ha assicurato il suo impegno per garantire l’apertura dei cancelli in tempo utile. Il problema, solo l’ultimo in ordine di tempo, riguarda i tunnel d’ingresso, dai quali si sono staccati dei calcinacci. Costo dell’intervento: centomila euro. Una spesa che il Comune si è

accollato, nonostante, secondo la convenzione stipulata dalla società, i tunnel e la loro manutenzione siano a carico della società rossoblù. Cellino a più riprese ha ribadito di non voler addossare le colpe al primo cittadino, «che è un ragazzo che si è preso una grossa responsabilità», ma non manca occasione per sottolineare l’inadeguatezza del Sant’Elia. IL DUBBIO SUI BIGLIETTI E se il presidente pensa addirittura di emigrare a Trieste, per i tifosi non abbonati resta il problema dell’acquisto dei biglietti. Anche se i lavori al Sant’Elia sembrano a buon punto, resta sempre il rischio che i tagliandi vengano venduti senza che poi la partita si giochi a Cagliari. In viale La Plaia (e ad Assemini) ieri circolava l’ipotesi che la vendita potrebbe anche essere sospesa, in attesa di capire su quale campo scenderà il Cagliari. Certo, Elmas sarebbe una soluzione definitiva a tutti i problemi. Ma lì c’è da convincere l’Enac. E.F.

L’IDEA IDV UNA STRADA PER I CAMPIONI D’ITALIA n Una strada o una piazza intitolata al Cagliari campione d'Italia 1969/70. È quanto chiede in un’ordine del giorno il primo firmatario Ferdinando Secchi, consigliere comunale dell'Italia dei Valori. La richiesta – si legge nel documento nasce dalla mobilitazione dei tifosi del Cagliari che da tempo chiedono che la straordinaria avventura sportiva venga degnamente ricordata. «Quel trionfo fu una affermazione che andò oltre il mero significato agonistico», sottolinea Secchi, «e deve far capire ai giovani di oggi la grande importanza culturale e sociale che ebbe per la nostra città». Negli ultimi due anni alcuni eventi – sostiene il documento del gruppo Idv - hanno riportato d’attualità tale richiesta, con petizioni di centinaia di tifosi tramite appelli sui mass-media e mobilitazioni sul web.

La protesta Mondo dello spettacolo in piazza: no ai tagli

VIA SANT’ALENIXEDDA Il presidio dei dipendenti del Lirico

n La Finanziaria del 2012 taglia la cultura. E gli addetti ai lavori rispondono con la protesta: per oggi è stata organizzata una manifestazione, a partire dalle 9,30, sotto gli uffici dell’assessorato guidato da Sergio Milia in viale Trieste. È prevista la partecipazione anche dei lavoratori del teatro Lirico: per la Fondazione gli stanziamenti della Regione passano dai circa 9 milioni e mezzo dell’anno scorso agli attuali 4 milioni e 900 mila già scritti nel bilancio. In un comunicato sottoscritto dalle otto sigle sindacali che raggruppano i dipendenti del teatro si sottolinea che «l’assenza della politica è uno degli elementi che ha fatto scaturire l’attuale vertenza, la stessa politica che continua a pensare che l’inve-

stimento per la cultura sia una spesa e che, con la scusa della crisi, opera tagli così pesanti, indiscriminati e inutili». Intanto slitta per domani, alle 10, l’incontro chiesto dalle organizzazioni dei lavoratori al sindaco e presidente della Fondazione Massimo Zedda. Al presidio degli operatori culturali si unirà anche Francesca Barracciu, vicesegretario del Pd e consigliere regionale, che con il collega di partito Mario

VIALE TRIESTE Oggi il sit-in degli addetti ai lavori, il Lirico aderisce all’iniziativa. Rinviato l’incontro con il sindaco

Bruno ha presentato un’interrogazione. Obiettivo, come spiega la stessa Barracciu, è quello di «chiedere a Cappellacci e Milia quali siano le ragioni che impediscono alla giunta di mettere in campo una politica regionale sullo spettacolo dando finalmente attuazione alla legge del 2006, come intendano dar corso agli impegni a cui il Consiglio regionale li obbliga con l’ordine del giorno dello scorso maggio e il dettaglio delle vicende legate ai fondi comunitari». Il documento però, approvato all’unanimità è rimasto “lettera morta”, continua l’esponente Pd, «eccezione fatta per un progetto di modifica della legge che non tocca i nodi rilevati dagli operatori». Francesca Ortalli


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CAGLIARI PIAZZA SAVOIA GIOVEDÌ PRESENTAZIONE DEL LIBRO INCHIESTA “LO SA IL VENTO”

VIA VENEZIA BIBLIOTECA COMUNALE SEGRETI DELLE CATTEDRALI GOTICHE

VIA TIGELLIO ROGO DAVANTI AL PALAZZO ANNERITO IL PORTONE, INDAGA LA POLIZIA

n Giovedì alle 19 al Manàmanà di piazza Savoia, organizzata dal circolo Mieleamaro, si terrà una presentazione di “Lo sa il vento”, un libro inchiesta dei giornalisti Carlo Porcedda e Maddalena Brunetti sui veleni di Quirra e le altre zone inquinate della Sardegna. Conduce l'incontro Pino Cabras, direttore editoriale di Megachip. A seguire “A cena con… intermezzi” di letture e proiezioni. Prenotazioni allo 070/651759.

n Domani alle 17 nella Biblioteca comunale “Tuveri” in via Venezia, Erica Olmetto presenta il libro “Misteri e segreti delle cattedrali gotiche”.Per informazioni: MEM - Mediateca del Mediterraneo, via Mameli 164 B (ex Mercato Civico) 09123. Telefono: 070 6773865 Fax 070 6773866 e-mail: mem@comune.cagliari.it. http://www.comune.cagliari.it/portale/it/studisardi.wp.

n Rogo nella notte in via Tigellio. Ignoti forse dei vandali o dei teppisti hanno incendiato del cartone e della plastica davanti al portone di una palazzina. Il rogo è stato domato dai vigili del fuoco. Sul caso adesso indaga la polizia visto che in quella palazzina vive la madre di un politico, anche se l’episodio non avrebbe alcun collegamento. Secondo gli investigatori sarebbe opera di teppisti.

Ersu Illegittimità e veleni sullo statuto LO SCONTRO Contestata la validità della carta organizzativa dell’ente per il diritto allo studio: in consiglio regionale Sanjust pianta la grana alla presidente ed ex amica Daniela Noli n L’Ersu potrebbe ritrovarsi senza statuto. L’Ente per il diritto allo studio, guidato da Daniela Noli, potrebbe essere messo in grande difficoltà dalla presa di posizione dell'Ottava commissione del consiglio regionale, che con una lettera firmata dal presidente Carlo Sanjust, dà spazio alle tesi della Confederazione sindacale sarda sull'invalidità del documento fondamentale dell'Ersu, approvato nel settembre del 2009, dice la Css, «da un consiglio di amministrazione di soli tre componenti su cinque e in mancanza di un presidente nella pienezza delle sue funzioni». Non è la prima volta che il consigliere Pdl recapita una lettera scomoda per l'attuale presidente dell'Ersu. Il precedente è del 2009, allora con una missiva diretta al sindaco di Cagliari Emilio Floris. Sanjust in rappresentanza della lista civica “Centro giovani” aveva sfiduciato l’allora assessore alle Politiche giovanili e al Decentra-

mento, Daniela Noli, da lui stesso indicata per la carica di assessore. Nella lettera Sanjust parlava di normale avvicendamento, ma specificava che l'assessore Noli non rappresentava più la lista “Centro giovani” e dunque chiedeva a Floris la sua sostituzione. Un avvicendamento poi puntualmente avvenuto. Lo scontro tra i due, poi sfociato nella sfiducia ufficiale, si era manifestato prima attraverso i post pubblicati sui social network, poi anche attraverso le dichiarazioni rese ai giornali. Proprio attraverso un messaggio sulla rete, la Noli aveva chiesto scusa a tutti coloro che aveva convinto a votare per Sanjust. Lui aveva risposto sui giornali che chiedeva scusa ai cagliaritani di averla indicata come assessore. Per tornare all'attualità, in ogni modo, sul caso che riguarda lo statuto dell'Ersu le vecchie ruggini potrebbero aver avuto scarso peso. Il presidente della Css, Giacomo Meloni, spiega che la battaglia che il suo sin-

CORSO VITTORIO EMANUELE La sede dell’Ersu

dacato porta avanti sin dal 2009 è basata su un ragionamento giuridico ben preciso: «Lo statuto è illegittimo perché non fu seguita la procedura. Il consiglio di amministrazione dell'Ente all'epoca non era al completo e l'allora presidente vicario, Giancarlo Nonnoi, si sarebbe dovuto attenere alla normale amministrazione». Nella sua lettera, continua Meloni, l'Ottava commissione entra nel merito e contesta il presidenzialismo troppo forte imposto dallo statuto. «Su quel punto abbiamo messo l'accento anche noi – continua il presidente della Css –: è necessario evitare un'ingerenza troppo forte dall'alto e avere un maggiore equilibrio interno tra gli uffici». Se lo statuto vigente venisse cancellato, sarebbero a rischio le nomine e gli atti fatti dall'ente in base ad esso, dal 2009 fino ad oggi. «Per questo – conclude Meloni –, chiediamo al Cda dell'Ersu di fare in fretta e mettersi in regola al più presto». Dall'Ente per il diritto allo studio nessuna dichiarazione. In attesa di avere un quadro chiaro non parla neppure la rappresentante degli studenti Alice Marras che, peraltro, nel 2009 non era ancora stata eletta. Michele Salis

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CAGLIARI

Quartu Scomparso pensionato di 61 anni n Ha poggiato l’orologio su un tavolo, con accanto i documenti, la fede nuziale ed altri effetti personali. Poi è uscito di casa, si è chiuso la porta alle spalle, ha chiuso a chiave e infilato le chiavi nella buca delle lettere. Infine si è allontanato, facendo perdere le sue tracce. Luigi De Felice, detto

Gino, 61 anni, pensionato, di Quartu, residente in via Pio X è scomparso sabato mattina alle 7.30. I familiari, la moglie e i due figli, hanno atteso il suo rientro a casa sabato e domenica e lo hanno cercato in città, ma senza successo. Ieri mattina la moglie e un figlio si sono presentati in Com-

missariato per denunciarne la scomparsa. Analoga segnalazione è stata inoltrata anche al noto programma televisivo “Chi l’ha visto?” che ha subito pubblicato la sua foto con la descrizione. Luigi De Felice al momento della scomparsa indossava un giubbotto blu scuro e un paio di jeans.

L’INTIMIDAZIONE

Attentato all’Enpa incendiati i mezzi ma il vento li salva n Intimidazione all’Ente nazionale protezione animale, qualcuno tenta di incendiare due mezzi, ma il vento spegne le fiamme. L’episodio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto effettuata dai carabinieri e dallo stesso coordinatore regionale dell’Enpa Emanuele Deiana, è avvenuto nella notte tra sabato e domenica in via Beethoven a Quartu, nel parcheggio di una palazzina. «Come Enpa abbiamo una “Panda” che viene utilizzata dalle guardie zoofile e una “Renault Kangoo” che viene usata come ambulanza per gli animali da soccorrere. I due mezzi venivano parcheggiati in un cortile aperto, ma controllato, vicino all’abitazione del tesoriere dell’Enpa. Un posto che fino a sabato era stato sicuro – ha sottolineato Deiana – in mattinata il tesoriere è uscito di casa, vedendo una macchia nera sull’ambulanza. Pensava fosse una busta di plastica, poi avvicinandosi ha scoperto che si trattava di fuliggine. Sotto una delle ruote della “Panda” il tesoriere ha trovato un pezzo di diavolina. Qualcuno ha tentato di incendiare i due mezzi, ma per fortuna il fuoco si è spento altrimenti per noi sarebbe stato un disastro enorme». Le fiamme potrebbero essere state spente dal vento, oppure i malviventi, forse disturbati dal transito di un’auto o dal passaggio di un residente sono stati costretti a fuggire. «Non sappiamo spiegarci le ragioni di questo episodio – sottolinea il coordinatore regionale Enpa – potrebbe essere stato qualche cacciatore. Noi siamo i firmatari del documento contro la Regione relativo alla caccia migratoria, ridotta recentemente a causa del nostro ricorso. Forse qualcuno ha deciso di vendicarsi in questo modo, oppure può essere una persona fermata da qualche nostra guardia zoofila. Ma si tratta solo di ipotesi. Noi abbiamo presentato una formale denuncia ai carabinieri già ieri mattina, saranno loro a stabilire ogni cosa». I mezzi dell’Enpa sono stati solo danneggiati lievemente dal fuoco: «Abbiamo trovato un amico carrozziere che li riparerà – ha concluso Deiana – chiaramente abbiamo spostato le auto da quel parcheggio. Adesso si trovano in due luoghi più sicuri».

«Potrebbe essere stato qualche cacciatore. Noi siamo i firmatari del documento contro la Regione relativo alla caccia migratoria, ridotta recentemente a causa del nostro ricorso. Forse qualcuno ha deciso di vendicarsi in questo modo, oppure può essere una persona fermata da qualche nostra guardia zoofila». Emanuele Deiana coordinatore regionale dell’Enpa

LE VIOLENZE Una delle strade di Como in cui una donna è stata aggredita

Is Mirrionis La prova del Dna

per inchiodare il maniaco INDAGINI Il cagliaritano finito in cella a Como per quattro violenze sessuali presto dovrà incontrare le vittime per un faccia a faccia. Lui respinge le accuse: «Ho smesso con queste cose» n Tre descrizioni dettagliatissime, seguite da tre riconoscimenti fotografici, a cui presto sarà affiancato un incidente probatorio con l’identificazione definitiva. Gli elementi di prova recuperati dagli investigatori della squadra mobile di Como contro Patrizio Fadda, il 26enne originario di San Gavino, residente a Is Mirrionis e da qualche mese domiciliato nella cittadina lombarda, attualmente in carcere per quattro violenze sessuali, tre tentate e una riuscita, non lascerebbero spazio a dubbi. Ma gli inquirenti intendono non tralasciare nulla, proprio per questa ragione nei prossimi giorni il sostituto procuratore che coordina le indagini fisserà un incidente probatorio, un faccia a faccia tra vittime

e presunto violentatore per “cristallizzare” la situazione. Ma non solo, secondo alcune indiscrezioni trapelate, gli inquirenti potrebbero nominare un perito per una comparazione del Dna tra quello di Patrizio Fadda, con quello prelevato dalla tracce biologiche recuperate sugli indumenti di una delle vittime. Massimo riserbo sugli altri elementi in mano agli investigatori, come sui dettagli delle aggressioni a sfondo sessuale. Massima segretezza anche su cosa Patrizio Fadda, difeso dall’avvocato Arturo Verì, abbia detto al Giudice delle indagini preliminari durante l’interrogatorio di convalida, su come abbia cercato di giustificarsi. «Il mio assistito ha respinto ogni accusa – ha sottolineato il legale – ha

info

PATRIZIO FADDA Il giovane si trova in cella per quattro violenze sessuali, tre tentate e una riuscita.

detto di essere estraneo alle vicende a lui contestate». Il 26enne ha parlato a lungo con il Gip fornendo un alibi per ogni episodio. Alibi definiti da fonti investigative «fumosi e confusi», tanto che non avrebbero convinto il giudice. «Non sono stato io – avrebbe detto Patrizio Fadda – con queste cose ho smesso da tempo», facendo un chiaro riferimento ai sui precedenti per aggressioni e tentativi di violenza sessuale. Non si può escludere che prossimamente venga presentata dalla difesa un’istanza di modifica della custodia cautelare, con la richiesta di scarcerazione o di arresti domiciliari. Una richiesta che potrebbe arrivare subito dopo l’incidente probatorio, dopo gli accertamenti scientifici relativi al Dna e dopo altri interrogatori. C’è infatti la possibilità che il giovane sia nuovamente sentito in merito ai quattro episodi che gli vengono contestati. Ma.Sc.

L’appello «Lo vogliono internare, Il Colle salvi Abdou»

IL PRESIDENTE Appello delle associazioni a Giorgio Napolitano

n Un appello firmato dalle organizzazioni aderenti al comitato sardo Stop Opg ed inviato al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per chiedere un intervento a proposito del caso giudiziario di Abdou Lahat Diop. Il ragazzo, senegalese, è stato arrestato il 16 dicembre mentre pregava in una strada tra Abbasanta e Ghilarza. Le accuse sono resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Un maresciallo si è avvicinato a lui chiedendogli se avesse bisogno d’aiuto: al rifiuto di Abdou, la situazione è degenerata. Il ragazzo ha colpito il pubblico ufficiale che ha chiamato rinforzi. Condotto nel carcere di Oristano, una perizia psichiatrica ha accertato che Abdou non è capace di intendere e volere. Il processo è sta-

to sospeso, a giorni è previsto il trasferimento del ragazzo all’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa per un mese di cure, prima di tornare nell’isola per il processo. La mobilitazione di tante organizzazioni, su tutte la stessa Stop Opg, è stata immediata. «Chiediamo l’intervento di Napolitano perchè proprio lui ha definito gli opg un orrore e dei luoghi di segregazione. Inoltre, vanno rispettate le sentenze

LA STORIA «Un senegalese arrestato dai carabinieri mentre stava pregando fermate tutti i provvedimenti»

costituzionali del 2003 e 2004 che privilegiano la cura e il reinserimento sociale rispetto a queste gabbie disumane - ha affermato Roberto Loddo, portavoce del comitato Stop Opg - Dario Sarigu, nostro avvocato di fiducia ha prodotto la documentazione per chiedere un riesame della procedura di trasferimento di Abdou ad Aversa». Gisella Trincas, dell’Asarp, ha affermato che «la parlamentare Caterina Pes ha visitato il ragazzo e l’ha trovato assolutamente normale». Abdou Ndiaye, segretario dell’Unione Islamica Sardegna, ha spiegato che «il ragazzo fa parte della confraternita Murid, per pregare aveva digiunato 5 giorni. In quel momento era come in trance». Paolo Rapeanu


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CAGLIARI

Carcere «Niente stipendio per gli operai» n «Gli stipendi dei lavoratori impegnati nella costruzione del carcere di Uta non sono stati pagati»: lo ribadiscono le segreterie Fillea, Filca e Feneal aggiungendo che lo sciopero continua a oltranza sino a che non verranno corrisposti tutti gli arretrati. Venerdì scorso le tre sigle sindacali di categoria hanno ri-

cevuto un comunicato della Prefettura nel quale veniva riferito il contenuto di una comunicazione della società Opere Pubbliche sul mandato dato a un istituto bancario di emettere quaranta assegni circolari con valuta il 17 gennaio. Nella stessa nota si fa riferimento al pagamento della sola retribuzione

di novembre. «Non vorremmo - hanno detto i segretari degli edili Erika Collu, Gianluca Cotza e Samuele Piras - che si trattasse dell’ennesima comunicazione della società che, come è accaduto in passato, non viene poi rispettata». La mobilitazione prosegue sino al ripristino della regolarità nei pagamenti.

L’inchiesta Epolis e i milioni della Sfirs PROCURA Indagine per abuso d’ufficio sui fondi concessi nel 2007 al gruppo editoriale dalla finanziaria della Regione n Si allarga l’inchiesta sul crac Epolis, l’editrice dei 19 giornali free and pay diffusi in altrettante città italiane. La procura ha aperto uno stralcio d’indagine per abuso d’ufficio sul finanziamento da tre milioni di euro che la Sfirs, la finanziaria della Regione, concesse al gruppo editoriale che poi fallì nel 2010 con una voragine in bilancio. Il pm Giangiacomo Pilia, cha ha già aperto due fascicoli - uno su Epolis e l’atro su Publiepolis, società per la raccolta pubblicitaria collegata alla prima – punta a fare luce sul prestito assegnato al gruppo editoriale nato a Cagliari come “Giornale di Sardegna” e poi sbarcato a Sassari prima di trasformarsi in Epolis e arrivare sulla Penisola. Nel 2007 la Società finanziaria industriale rinascita Sardegna, che ha il compito di sostenere lo sviluppo delle imprese isolane, decise di dare il via libera a un finanziamento da tre milioni in favore di Epolis, all’epoca guidata ancora da Nichi Grauso

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Sono i milioni di euro che la Sfirs concesse al gruppo editoriale poi fallito nel 2010.

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Erano le testate che il gruppo Epolis pubblicava in tutta Italia.

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I giornalisti rimasti senza lavoro dopo la chiusura delle testate.

PIAZZA REPUBBLICA Si allarga l’inchiesta sulla bancarotta di Epolis

(che per il crac è finito nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta). La Sfirs, come spiegò l’allora presidente Gianfranco Bottazzi, aveva applicato interessi di mercato, aveva fatto un’apposita istruttoria sui requisiti del gruppo e infine aveva chiesto di trasferire la sede in Sardegna. Particolare non da poco visto che la cassa della Regione può sostenere solo imprese

info IL PASSAGGIO DI MANO Il gruppo fu passato da Grauso ad Alberto Rigotti

sarde. Ma Epolis non rientrò mai sull’isola e poco dopo Grauso, vista l’emorragia di perdite, decise di vendere i suoi free-press. Il resto è noto: alla gestione del gruppo subentrò una cordata di imprenditori con a capo il trentino Alberto Rigotti (anche lui indagato per il crac) ma le cose non andarono meglio. La società continuò ad accumulare debiti fino al fallimento

che lasciò senza lavoro circa 120 giornalisti e 40 poligrafici. Il polverone sollevato da quel colossale crollo non lasciò indifferente la procura che accese i riflettori per fare chiarezza sui lati oscuri della vicenda e individuare eventuali responsabilità. Lo scorso giugno una prima svolta nelle indagini: la Guardia di finanza ha notificato ai vertici del gruppo un’ordinanza di sequestro preventivo mettendo i sigilli a ville, appartamenti, auto di lusso e conti correnti di Alberto Rigotti; Sara Cipollini, amministratore delegato; Francesco Ruscigno commercialista e consigliere d’amministrazione; Carlo Momigliano, amministratore delegato di Publiepolis; Claudio Noziglia, vice presidente Publiepolis; Vincenzo Maria Greco, vicepresidente del cda. Beni e immobili per un valore complessivo di 9 milioni di euro. I nomi di Grauso, Rigotti, Cipollini, Ruscigno e Luisella Garau sono finiti nel registro degli indagati dopo l'arrivo in procura della relazione dei curatori fallimentari, depositata a fine dicembre. Una documentazione che per ora deve rimanere segreta ma dalla quale sarebbero emersi i dubbi sulla legittimità del prestito Sfirs. Maddalena Brunetti


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SPORT FIORENTINA L’APPELLO DI JOVETIC AI TIFOSI «NON ABBANDONATECI, BASTA COI FISCHI»

DELLA VALLE «MERITIAMO DI PIÙ» VARGAS E CERCI SONO IN VENDITA

n «Cari tifosi non abbandonateci, il vostro sostegno è vitale per la Fiorentina». È l'appello di Stevan Jovetic. «Capiamo la delusione - ha detto - Ma durante la partita è indispensabile sentire il loro apporto, i fischi non aiutano. Se a fine gara abbiamo fatto schifo meritiamo anche le contestazioni più aspre. Ma fino alla fine i tifosi non devono abbandonarci. Stiamo già pensando al Cagliari e non molliamo».

n Comprare ma anche vendere: dopo la sconfitta col Lecce Andrea Della Valle è stato chiaro: «A breve faremo qualcosa, meritiamo di più tutti, la gente ma pure noi. Abbiamo trattative in corso, sarà una settimana importante». I giocatori nel mirino paiono essere Alessio Cerci e Juan Manuel Vargas. Amauri favorito per l’attacco. Al centrocampo, torna a circolare il nome di Marco Parolo.

Cagliari Cossu, coraggio e umiltà ma la classifica si accorcia NUMERI L’1-1 con la Juve reso meno dolce dai sorpassi di Genoa e Chievo. Il pressing carta giusta, il trequartista segna e annulla Pirlo di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n L’ingiustizia di San Matteo. Ora la chiamano così. Quella tra “chi ha” e “chi non ha”. Un divario che tra Cagliari e Juventus regge su tutti i fronti. Se i rossoblù se ne sono dimenticati affrontando i bianconeri ad armi pari, Ballardini con San Matteo deve averci parlato. Perché vedendo quei tre attaccanti freschi freschi messi in campo da Conte nel finale, il saggio tecnico rossoblù si è ricordato di non averne così. Non aveva Del Piero, Krasic, Borriello da buttare all’arrembaggio ancora pettinatissimi. Ha guardato per un attimo Thiago Ribeiro in panchina ma poi ha chiamato Ariaudo. Così ha conservato un pareggio che alla fine è un miracolo visto che è arrivato con l’unico tiro nello specchio di porta della giornata.

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I punti in classifica del Cagliari superato da Genoa (24), Chievo (23) e raggiunto dal Parma di Donadoni.

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I punti della Fiorentina, prossima avversaria dei rossoblù.

alla sua velocità. Davanti non a caso c’era la capolista. La differenza sostanziale è che la squadra di Conte attaccava con sette uomini. Non solo il tridente ma anche i due terzini, con De Ceglie e Lichtsteiner ovunque, e con i due interni di centrocampo. In effetti Vidal e Marchisio sono quasi due attaccanti. Di certo non si poteva competere con un gioco offensivo a tre. Agostini e Pisano, tranne due discese del selargino che oltretutto è stato illuminante con la ripartenza fulmine che ha portato al gol, non si sono schiodati dalla difesa. E se Nainggolan era troppo impegnato a guerreggiare con Lichtsteiner in fascia, Dessena qualche incursione l’ha tentata. Ma contro la Juventus non era facile per nessuno. Il massimo che si potesse fare Ballardini l’ha fat-

to: il pressing da inizio gara ha messo in difficoltà gli avversari, li ha limitati e stancati. E Ibarbo dalla voglia avrebbe pressato ancora se nei minuti finali non gli avessero detto di smettere di correre come un pazzo. Era l’ora di difendere un pareggio che prima di Natale sarebbe stato impossibile. Di fare il quarto punto in due gare. Di non essere troppo presuntuosi. Forse vincere con la capolista sarebbe stato troppo. Pure andare a cercare il secondo tiro in porta della giornata. Ci si accontenta di Davide Astori che forse Prandelli ha visto. Della classifica no. Quella fa storicere il naso. Superati da Genoa e Chievo, raggiunti dal Parma di Donadoni. Meno sette dalla zona retrocessione. La festa dura poco. Arriva la Fiorentina. Scontro diretto, senza troppi Santi.

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MERCATO PER L’ATTACCO IN POLE RESTA POZZI BIONDINI, LA CARTA CHE NON C’È PIÙ PER PAROLO

I punti tra il Cagliari e il terzultimo posto, occupato dal Cesena

n È sempre più lontana l’ipotesi di vedere Robert Acquafresca al Cagliari specie dopo il gol di ieri al Napoli. Per ora resta al Bologna che finora non ha trovato un suo sostituto. E così sembra essersi “sprecata” anche la carta Biondini. Lo scambio col Genoa non è servito a far arrivare l’attaccante del Bologna di proprietà dei liguri nell’Isola. Il presidente del Cagliari Cellino allo stesso tempo ha dichiarato di volere Marco Parolo dal Cesena. Ma costando troppo otto milioni secondo il presidente Campedelli - sarebbe rientrato in un accordo con lo stesso Biondini, il quale già ad agosto sarebbe dovuto finire nella squadra che allora era allenata da Pierpaolo Bisoli. Così non è stato. E per ora Marco Parolo resta un affare aperto. Si contratterà fino a fine mese. In attacco, Marco Sau non basta coi

COSSU-PIRLO Restando all’ingiustizia di San Matteo, domenica il divario si è esasperato al 6’. Quando con quel tacco di Pepe e il triangolo tra Marchisio, Lichsteiner e Vucinic sembrava di essere davanti a un flipper. Juventus di un altro livello. Si è quasi annullato però a centrocampo. Andrea Cossu, oltre ad avere segnato di sinistro la rete della vittoria, ha messo a cuccia il regista più noto d’Italia. Andrea Pirlo si è visto all’inizio e poi è sparito con la dedizione difensiva del trequartista rossoblù. Per il Cagliari poi il flipper è solo un giochino abbandonato. In attacco costruire da fermi con la Juventus era impossibile. Il contropiede? Ha trovato sempre pronto l’intervento di Bonucci e Barzagli. Che Ibarbo l’hanno messo a stecchetto, insieme

POSTICIPO IL BOLOGNA PAREGGIA 1-1 A NAPOLI n Il Bologna sfiora il colpaccio nel posticipo, a Napoli finisce 1-1. Gli emiliani sono passati in vantaggio al 14': lancio in diagonale da destra di Pulzetti verso il centro area, Campagnaro manca l'intervento e nel buco si inserisce Acquafresca che, solo davanti a De Sanctis, lo trafigge con un tiro rasoterra. Il pareggio nella ripresa al 25' su calcio di rigore è trasformato da Cavani dopo il tocca con un braccio di Perez. n Classifica: Juventus 38; Milan 37; Udinese 35; Lazio 33; Inter 32; Napoli 28; Roma 27; Genoa 24; Chievo Verona 23; Cagliari, Catania, Parma 22; Fiorentina, Palermo 21; Atalanta (-6) 20; Bologna 19; Siena 18; Cesena 15; Lecce, Novara 12.

MICHAEL AGAZZI Il portiere rossoblù decisivo a Torino

suoi 12 gol quasi capocannoniere in B per entrare nelle grazie del Cagliari che, in attesa del rientro di Nenè (marzo) vuole una prima punta pura. Il Cagliari lascia il “torroncino” di Tonara nella Juve Stabia e insegue piuttosto Nicola Pozzi della Sampdoria. Classe 1986 al Cagliari segnò un poker con la maglia dell’Empoli del 9 dicembre 2007, gara che finì 5-1 per i toscani. Con l’arrivo di una punta entro fine mese si complica la situazione del brasiliano Thiago Ribeiro che contro la Juventus è rimasto in panchina per la seconda volta di fila. Cellino ha detto no al Torino per El Kabir che sarà determinante nella seconda fase della stagione. Anche in difesa si attendono sviluppi nei prossimi giorni. Possibile scambio tra Cagliari e Padova tra Perico e Portin.

Ballardini «Astori miglior difensore italiano»

DAVIDE ASTORI

n Ballardini ieri si è svegliato con un punto in più ma sopratutto una prestazione da parte dei suoi giocatori che fa ben sperare per le prossime gare. Ieri su “Radio Anch'io Lo Sport”, il programma in onda tutti i lunedì mattina su Radio Uno, ideato e condotto da Riccardo Cucchi, ha parlato della gara a Torino. «Avevamo preparato una partita fatta di pressione a tutto campo, volevamo soffocare la Juventus e limitarne la capacità di gioco. Per lunghi tratti ce l'abbiamo fatta e siamo stati bravi a recuperare il gol subito». Ibarbo? «È un ragazzo con enormi qualità, sta crescendo ed è destinato a diventare un calciatore da grandissima squadra». Su Astori

tornato da appena due gare dopo la frattura al perone non ha dubbi: «A mio parere è il miglior difensore italiano, e se non fosse il migliore sarebbe comunque tra i primissimi difensori italiani». La rinascita del Cagliari passa proprio per il recupero dei suoi giocatori infortunati: «Abbiamo recuperato giocatori importanti come Astori ed El Kabir, abbiamo fatto tornare a casa Des-

IL TECNICO «La Juve a tratti soffocata. Ibarbo sta crescendo è destinato a un gran club. Penalizzati delle assenze»

sena e ora attendiamo il recupero completo di Conti. Il Cagliari ha una rosa non molto ampia, non poteva permettersi di giocare con 3,5,7 assenti». Di certo adesso, se solo la classifica diventasse più assestata e meno pericolosa si potrebebro fare progetti. Ma Ballardini non ha dubbi. «L'obiettivo del Cagliari è anzitutto recuperare tutti i suoi giocatori attualmente non a disposizione - rincara Ballardini, riferendosi anche a Nenè, Perico, Rui Sampaio ed Eriksson -, poi provare a giocare tutte le domeniche come sa fare. Per poter dare sempre più soddisfazioni ai sardi che sono molto legati alla loro terra e alla squadra che la rappresenta».


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Cellino «Nainggolan resta qui Ibarbo meglio di Suazo» IL PRESIDENTE Ospite della Domenica Sportiva: «Mazzone il più bravo, poi Reja, Allegri e Ballardini. Biondini regalato, Parolo caro» n Cagliari in grande spolvero come il suo presidente. Dopo il pareggio in casa della Juventus, Massimo Cellino si è spostato a Milano ospite della Domenica Sportiva. Pungolato da Gene Gnocchi, seduto al suo fianco, dalla conduttrice Paola Ferrari e dagli opinionisti in studio, Fulvio Collovati e Ivan Zazzaroni, il presidente rossoblù ha ribattuto a chi ha visto i bianconeri sottotono: «Siamo andati a mille. Quando Dessena, Ibarbo, Pisano e gli altri giocano così si può dire che alla Juventus è andata bene». Gli argomenti sono tanti. «Ballardini? Sempre bravo, non solo a Torino. Anche se io avrei provato a vincere, quando togli tutti gli attaccanti e ti chiudi in difesa, rischi tanto». I rigori non fischiati? «Un tempo c'era malafede, adesso no». MAZZONE FUORI DAL PODIO Venti esoneri in vent’anni e trentatré allenatori. «Escluso Mazzone che è l'allenatore degli allenatori, sono tre i tecnici rimasti nel cuore: Reja, Allegri e Ballardini». Il perché? «Non hanno complessi». Gli altri dovevano «trova-

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RADJA NAINGGOLAN «Non ha bisogno di andare in Russia, ha 23 anni e tutto il tempo di fare bene a Cagliari»

re conforto con i preparatori atletici o gli amici». Cellino, infatti, ricorda che «un club di calcio è un’azienda, noi presidenti ci mettiamo i soldi ma gli allenatori sono i direttori. Al Cagliari ci sono giocatori che conosco da undieci anni, mi basta vederli in faccia per capire quando sono in difficoltà, penso sia giusto farlo notare al tecnico». Il presidente trova doveroso avere: «Ma non ho mai fatto la formazione, non sono capace a fare l’allenatore sennò non spenderei 4,5 milioni per tenerli sotto contratto». Qualcosa ha appena risparmiato visto che Donadoni ha trovato il Parma. «Ad agosto era finito il feeling, esonerandolo prima che iniziasse il campionato ha avuto possibilità di trovare squadra. È bravo ha avuto molte offerte. È molto più simpatico di persona di quanto possa sembrare in tv». IBARBO, NAINGGOLAN, PAROLO Sulla nuova stella Ibarbo specifica che non è Suazo: «È più tecnico. Suazo era il massimo all’epoca per il tipo di calcio che facevamo, chiusi dietro per ripartire in contropiede, ora giocano così anche le grandi squadre, l'Inter di Mourinho ha vinto tutto con Eto’o terzino sinistro». Di Ibarbo spiega il retroscena sul suo acquisto: «A giugno mi trovavo a Miami, presi l’aereo e andai a Medellin, il presidente del Nacional chiedeva 5 milio-

ni di euro conclusi la trattativa all'alba pagando in dollari, 2,3 milioni». Sul ruolo del 21enne colombiano non ha dubbi: «È una punta, chi lo ha schierato mezzala l’ho dovuto mandare via...». In ogni caso il Cagliari crede nei giovani: «Presi Suazo a 19 anni e lo abbiamo aspettato 5 anni prima che esplodesse». Il paragone con Larrivey, un suo pallino, è immediato: «Lo acquistai quando cambiò procuratore, che non prese la provvigione e da allora si porta addosso una maledizione...». Nainggolan è al centro di tante richieste: «Io non potrei permettermi adesso di comprarlo, quando lo presi dal Piacenza faceva la panchina. Il Cska Mosca? Non ha bisogno di andare in Russia a prendere freddo, ha 23 anni e ha tutto il tempo di fare bene al Cagliari e poi andare in un grande club». E sulla cessione di Biondini: «Preziosi è un amico e me lo aveva chiesto da tempo, l'ho regalato tanto sarebbe andato via comunque a giugno a parametro zero». Soprattutto non l’ha potuto utilizzare nella trattativa per Parolo: «È un giocatore che a me piace tanto e non ha uno stipendio alto. Campedelli però chiede 8 milioni, cifra importante, per meno lo avrei preso sicuramente io. Al Cesena serve un sostituto, avevamo Biondini per lo scambio ma non lo cedono sennò retrocedono». F.S.

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SPORT COPPA ITALIA ARBITRI DEGLI OTTAVI PER MILAN-NOVARA E INTER-GENOA

INTER RANIERI: «CHE CAVALCATA ORA STIAMO IN ZONA CHAMPIONS»

NOVARA IL PRESIDENTE SU TESSER «C’È PAURA, DEVE INTERVENIRE»

IBRAHIMOVIC STRISCIONE RAZZISTA? STAVOLTA SI SONO DIVERTITI LORO

n Designati gli arbitri per gli ultimi due ottavi di finale di Coppa Italia: domani per Milan-Novara (ore 21, su Rai2), c’è Giannoccaro di Lecce (foto), giovedì per Inter-Genoa (ore 21, su Rai2) c’è Russo di Nola.

n «Questa è una squadra che deve lottare per lo scudetto, abbiamo fatto un cavalcata che ha dell'incredibile ma ancora non abbiamo fatto nulla. Siamo rientrati in zona Uefa, dobbiamo rientrare in quella Champions perchè l'Inter lì deve stare. Mettiamo un mattone alla volta». Così Ranieri dopo la vittoria nel derby che rilancia i nerazzurri nella corsa allo scudetto.

n Il patron del Novara De Salvo fa tremare Attilio Tesser: «Mai pensato di sostituire il tecnico ma è chiaro che tutti devono sentirsi messi in discussione. In campo c’è paura, Tesser deve trovare la soluzione».

n «Il derby non era una partita decisiva». Così Ibra dopo la sconfitta, incurante degli insulti razzisti di quei tifosi nerazzurri che hanno mostrato allo stadio una gigantografia della copertina della sua autobiografia con il titolo “Io sono uno zingaro”. «Non mi importa nulla, questa volta si sono divertiti loro, hanno ottenuto i tre punti mentre noi abbiamo perso, il calcio è questo».

Sant’Elia Mereu vede la crescita: GIGANTE ONANO ECCELLENZA

«Nel gioco e nella personalità» SERIE D Il tecnico ripensa allo 0-0 di Budoni: «Meritavano la vittoria, sfortunati per la traversa di Frongia. Virdis da dieci, gli è mancato solo il gol. Atzori bravo, il gruppo è forto e unito. Sorprenderemo l’Anzio» di Fabio Salis n È una corsa contro il tempo quella che sta ingaggiando il Progetto Sant'Elia, ultimo in classifica con 13 punti. La salvezza diretta dista 8 lunghezze ma lo 0-0 di domenica a Budoni ha mostrato una squadra in crescita sul piano del gioco, più attenta in fase difensiva e sfortunata nelle conclusioni perché ha trovato in Capello un portiere insuperabile e la traversa ad impedire il gol-vittoria a Frongia che ha calciato una magistrale punizione. Il tecnico Bernardo Mereu è soddisfatto della prestazione: «Sono contento, la squadra ha fatto ciò che l'allenatore si aspettava facesse, meritavamo i tre punti al termine di una grande prestazione con un gioco veloce, di movimento, creando superiorità numerica nelle diverse zone del campo, costruendo tante occasioni da gol e colpendo una traversa con la palla che, nella maggior parte dei casi, entra dentro anziché tornare in campo». Una conferma dopo la buona prestazione col Porto Torres La squadra cresce partita dopo partita e si avvicina sempre più a quelle caratteristiche di qualità e compattezza che deve avere chi vuole salvarsi. A Budoni siamo stati ancora più attenti sotto l'aspetto difensivo e abbiamo mostrato una certa personalità visto che giocavano fuori casa. È stato un duello Capello-Virdis Il portiere è stato bravo e fortunato nell'occasione della traversa. La prestazione di Virdis è da incorniciare, si è procurato tre nitide occasioni da rete coi suoi movimenti, per come ha aiutato la squadra se avesse anche segnato avrebbe meritato un dieci e normalmente io non lo do mai ai giocatori. Coi complimenti sareste già salvi Escluso il recupero contro il Boville, dove abbiamo palesato lacune varie, con Cynthia, Astrea, Porto Torres e Budoni abbiamo sempre giocato ad armi pari e spesso meglio anche di squadre che hanno venti punti in più in classifica. Importante aver ritrovato alcuni de-

gli infortunati Ho sempre detto che potremo diventare una squadra importante recuperando tutti i componenti della rosa. Avere 18 giocatori è meglio che poterne allenare 17 o 16. Ciminà in panchina una bocciatura? Assolutamente no, non esistono promozioni o bocciature. Ciminà stava poco bene e ha giocato la domenica prima col Porto Torres, lui è stato utile e lo sarà come il resto dei giocatori che devono sempre rispondere presente quando vengono chiamati. Abbiamo avuto tanti infortuni e altri giocatori, pur in precarie condizioni fisiche, sono stati schierati rischiando figure non belle. Atzori stesso si pensava non ce la facesse per la gara col Budoni Ha fatto di tutto per recuperare ed è stato bravissimo ma l'avrei ringraziato in ogni caso anche se avesse giocato meno bene. Questo vale per tutti i giocatori che per generosità si sono buttati nella mischia pur non al massimo. L'obiettivo è recuperare tutti e portare ogni giocatore della rosa ad una condizione fisica ottimale in modo da poter scegliere il meglio del meglio. A che punto è il suo lavoro? Sono arrivato che c'era da ricostruire una squadra che aveva conquistato 8 punti, sono contento di ciò che si sta facendo con una situazione infortuni che spero sia dimenticata. Stiamo raccogliendo punti e offrendo buone prestazioni, il gruppo si sta forgiando benché stiamo effettuando una corsa contro il tempo ma sono ottimista perché vedo grande applicazione e ciò favorisce il lavoro dell’allenatore. Domenica arriva l'Anzio, 8 punti più di voi, l’occasione è ghiotta Non guardiamo la classifica perché farebbe paura ma guardiamo dentro noi stessi, le nostre prestazioni devono farci coraggio. Saranno gli avversari a guardare la nostra classifica e sorprendersi perché dimostreremo che l'ultimo posto non lo meritiamo. Cercheremo di avere 18 giocatori al massimo della condizione per vincere in 18 con tutte le squadre e non solo con l'Anzio.

SANT’ELIA In alto il tecnico Bernardo Mereu, sotta da sinistra Atzori e Virdis

DOMENICA VINCERE E SPERARE NELLE CUGINE n La prossima è una giornata cruciale per il Progetto Sant’Elia, l’Anzio occupa il sest’ultimo posto, quello che regala la salvezza diretta. I cagliaritani ha 8 punti in meno e devono vincere sperando nell’aiuto delle cugine Porto Torres e Budoni, impegnate in trasferta col Bacoli e Civitavecchia, rivali per non retrocedere. Poi c’è lo scontro Cynthia-Boville. n La 20ª giornata: Arzachena-Pomigliano, Bacoli-Porto Torres, Civitavecchia-Budoni, Cynthia-Boville, Monterotondo-Astrea, Palestrina-Marino, Progetto Sant'Elia-Anziolavinio, Selargius-Salerno, Sora-Fidene. n La classifica: Salerno 38; Marino 37; Budoni 32; P. Torres 30; Palestrina, Sora 28; Arzachena, Astrea 27; Selargius 26; Fidene 25; Monterotondo, Pomigliano 24; Anzio 21; Cynthia 20; Bacoli 18; Civitavecchia 17; Boville 14; Pr. Sant'Elia 13.

Mercato C’è il no del City all’Inter per Tevez

TEVEZ Il City ha rifiutato l’offerta Inter

n Al mercato continua a tenere banco il tormentone Tevez. Ieri il Manchester City ha fatto sapere di aver respinto l'offerta dell'Inter, disposta a prendere Carlitos adesso in prestito e pagando 25 milioni a luglio. Interviene Moratti: «Il City ha respinto la nostra offerta? Sinceramente non ne so nulla. Sicuramente è un giocatore interessante, forse ne vale la pena, e le cose si fanno solo se hanno un senso». Il presidente nerazzurro su Sneijder: «Resterà e a gennaio arriveranno giocatori giovani». Il futuro di Tevez rimane quindi in bilico, anche se si rafforza l'impressione che alla fine andrà al Milan. Non è comunque da sottovalutare l'inserimento del Corinthians, che ha soldi da spendere (ma non per

Ronaldinho) e voglia di riportare al “Timao” un ex idolo. Il Milan, in prospettiva luglio, conta di prendere dall'Udinese sia Asamoah che Benatia. Il valzer delle punte è per ora fermo, la Fiorentina si riavvicina ad Amauri mentre il Bologna non può permettersi Luca Toni. «Non creiamo false aspettative - dice il dg dei felsinei, Roberto Zanzi - il mercato deve essere un'opportunità e non un modo per

TRATTATIVE Il Milan resta in pole per l’argentino. Il Bologna molla Toni, Sculli a un passo dal Genoa, il Parma vicino a Okaka

creare illusioni». Invece conferma l'imminente arrivo di Sorensen: «Siamo ai dettagli, speriamo di chiudere in settimana». Il Catania si muove sul fronte portieri: la rottura con Mariano Andujar è totale e potrebbe andare all’Estudiantes, dall'Argentina potrebbe arriva Nereo Champagne, ora al Ferro ma di proprietà del San Lorenzo. Il Napoli sembrava vicino a Candreva, ma Federico Pastorello, agente del centrocampista del Cesena spiega: «Il mio assistito non gradisce un prestito, si può cominciare a parlare per la comproprietà. Su di lui c'è anche la Fiorentina». Alla Lazio danno per certo il ritorno di Sculli al Genoa, mentre la Roma è ai dettegli per le cessioni di Okaka al Parma e Caprari al Pescara.

DE CARLO FELICE E CARBONI ATTIVI n Sei vittorie e tre pareggi, 24 gol realizzati nella 22ª giornata del campionato di Eccellenza. La Torres mantiene i 10 punti di vantaggio sull’Olbia. In coda suicidio Nuorese. n De Carlo è felice. La Torres vince a Valledoria ma spreca tanto, Falchi sbaglia un rigore e colpisce un palo, Idda coglie la traversa ma ci pensa il difensore De Carlo a far felice la capolista che vince col minimo scarto. n Dura (l’ex), sed lex. "La legge è dura, ma è sempre legge", specie quella degli ex Palumbo e Di Gennario che segnano al Tavolara due dei tre gol coi quali l’Olbia si aggiudica il derby. La vendetta è servita. n Casu Marzu a Castiadas. Il Calangianus non riesce a vincere nel Sarrabus, la doppietta di Armando Casu viene neutralizzata con le reti prima di Onano e poi Bergese. n Il gigante Onano. Se il Castiadas non affonda in casa il merito è del suo capitano Mirko Onano, prima segna il pari e poi, quando il Calangianus ripassa in vantaggio, si procura il rigore trasformato da Bergese. n Se te la Cherchi. Il Castelsardo sbanca Nuoro all’88’ grazie al bel gol di Alessandro Cherchi che, per festeggiare la prodezza, si toglie la maglia e zittisce il pubblico. Secondo giallo ed espulsione. n Fertilia coi Carboni attivi. Il Villacidro mette paura al Fertilia che, per avere la meglio 4-3 del fanalino di coda, deve chiedere aiuto all’artigleria pesante: Roberto Carboni segna l’1-0, Luca Carboni il 3-2 e il 4-2. n Aggiusta...Mele. Il Taloro vince 2-0 la sfida-playoff contro l’Alghero coi gol di Sanna e Puddu che correggono in rete due conclusioni di Roberto Mele respinte dal portiere. n L’Atletico e il muro vero. Serviva una vittoria per la corsa salvezza ma la squadra di Busanca non sfonda, nel primo tempo, il muro vero del Muravera. Nella ripresa sarrabesi più pericolosi ma la gara finisce 0-0. n Pierpaolo è tranqui Falchi. Il San Teodoro ottiene una vittoria importante col Pula. Senes porta in vantaggio i viola e, nella ripresa, quando la squadra di Fadda cerca il pareggio, arriva il raddoppio di Pierpaolo Falchi che tranquillizza i compagni F.S.

TENNIS IN AUSTRALIA PENNETTA SUBITO KO n Comincia con una delusione l'Open d'Australia per Flavia Pennetta. L'azzurra, testa di serie n.20, è stata eliminata al 1° turno dalla qualificata russa Bratchikova, n.136, in tre set 6-3 1-6 6-2, in un'ora e 29 minuti. Non ha tradito le attese Francesca Schiavone, l’anno scorso ai quarti di finale: 6-1 6-3 in un poco più di un'ora alla spagnola Pous-Tio. Ora il derby con Romina Oprandi, l'italo-svizzera che ha battuto la bielorussa Yakimova per 6-4 6-1. Avanza anche Alberta Brianti (6-2 7-5 all'americana Falconi). Tra i maschi Flavio Cipolla, ha sconfitto in cinque set il russo Davydenko 6-4 4-6 3-6 6-2 6-1. Fuori a Fabio Fognini, il colombiano Falla vince 6-3 6-2 3-6 6-1.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 7 h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Le nevi del Kilimangiaro Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Il cappotto Ore 21.00 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Il gatto con gli stivali Ore 17.00 Sala 1 Non avere paura del buio Ore 18.45-20.45-22.40 Sala 2 L’industriale Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 4 Il figlio di Babbo Natale Ore 16.45 Sala 4 Succhiami Ore 18.45-20.45-22.40 Sala 5 La talpa Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 6 J. Edgar Ore 17.15-19.50-22.30 Sala 7 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 16.45-18.45-20.45 Sala 7 Le Idi di marzo Ore 22.40 Sala 8 Immaturi - Il viaggio Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 9 Finalmente maggiorenni Ore 18.40-20.40 Sala 9 Il gatto con gli stivali 3D Ore 16.45 Sala 9 Sherlock Holmes - Gioco di ombre Ore 22.40 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 La chiave di Sara Ore 19.15-21.30 Sala 2 Emotivi Anonimi Ore 21.30 Sala 2 Nazarin Ore 19.00 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Shame Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. J. Edgar Ore 18.00-21.00 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Non avere paura del buio Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 2 Immaturi - Il viaggio Ore 16.30-19.00-21.30 Sala 3 Shame Ore 17.10-19.30-21.50 Sala 4 Finalmente maggiorenni Ore 17.40-22.00 Sala 4 Midnight in Paris Ore 19.50 Sala 5 J. Edgar Ore 16.30-19.20-22.10 Sala 6 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 17.50-20.00 Sala 6 Finalmente la felicita’ Ore 22.10

Sala 8 Sala 8

Sala 9 Sala 9 Sala 10 Sala 11

Sala 12 Sala 13

Immaturi - Il viaggio Ore 17.20-19.50-22.20 Capodanno a New York Ore 21.45 L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D Ore 16.35-19.05 Finalmente la felicita’ Ore 21.25 Il gatto con gli stivali 3D Ore 17.05-19.15 Succhiami Ore 16.25-18.25-20.25-22.25 Sherlock Holmes - Gioco di ombre Ore 16.40-19.25-22.15 J. Edgar Ore 18.25-21.25 La talpa Ore 16.25-19.15-22.05

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Alvin Superstar 3 Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 2 Succhiami Ore 17.50-20.10-22.20 Sala 3 Il gatto con gli stivali Ore 17.40 Sala 3 J. Edgar Ore 19.45-22.40 Sala 4 Immaturi - Il viaggio Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 La talpa Ore 17.00-19.40-22.20 Sala 6 Non avere paura del buio Ore 17.40-20.10-22.40 Sala 7 L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D Ore 17.30-20.00 Sala 7 Le Idi di marzo Ore 22.30 Sala 8 Il gatto con gli stivali Ore 17.40 Sala 8 Sherlock Holmes - Gioco di ombre Ore 18.30-21.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 La talpa Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 2 Finalmente la felicita’ Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 3 Sherlock Holmes - Gioco di ombre Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 4 Il gatto con gli stivali 3D Ore 16.20-18.10-20.00 Sala 4 J. Edgar Ore 21.50 Sala 5 Succhiami Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 6 J. Edgar Ore 17.00-19.40-22.30 Sala 7 Immaturi - Il viaggio Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 16.30-18.20-20.10 Sala 8 Non avere paura del buio Ore 22.00 Sala 9 Non avere paura del buio Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 10 Finalmente la felicita’ Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 11 Immaturi - Il viaggio Ore 16.40-19.00-21.30 Sala 12 Capodanno a New York Ore 22.30 Sala 12 L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D Ore 18.00-20.15

ILMETEO

le trame TORTOLI’

SASSARI MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Il gatto con gli stivali 3D Ore 17.00-19.00 Sala 1 Le Idi di marzo Ore 21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Immaturi - Il viaggio Ore 18.00-20.15-22.30 TEATRO VERDI ▲ho Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 J. Edgar Ore 18.00-21.00

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Il gatto con gli stivali Ore 18.00 Sala 1 Sherlock Holmes - Gioco di ombre Ore 21.00

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Midnight in Paris Ore 21.00

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 16.30-18.15 Sala 1 J. Edgar Ore 20.00-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Riposo

GUSPINI

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Le Idi di marzo

▲ho

LUNAMATRONA

SAMASSI

Ore 21.00

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 19.00 Sala 1 Immaturi - Il viaggio Ore 21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 J. Edgar Ore 18.30-21.10 Sala 2 La talpa Ore 18.30-21.00 Sala 3 Immaturi - Il viaggio Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 4 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 18.00 Sala 4 Non avere paura del buio Ore 20.40-22.45 Sala 5 Succhiami Ore 18.20-20.50-22.40 Sala 6 L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D Ore 18.20-20.30 Sala 6 Sherlock Holmes - Gioco di ombre Ore 22.40

LA TALPA Genere Spionaggio Anno 2011 Durata 127 minuti Regia Tomas Alfredson Con Gary Oldman, Kathy Burke Trama Negli anni '70, in piena guerra fredda, George Smiley è un ex agente dell' MI6, ormai in pensione. Quando si scopre che all'interno dei servizi segreti c'è una talpa che collabora con il KGB russo, Smiley è costretto a rientrare nel mondo dello spionaggio per smascherare il traditore e incastrarlo...

L'INDUSTRIALE Genere Drammatico Anno 2011 Durata 94 minuti Regia Giuliano Montaldo Con C. Crescentini, P. Favino Trama L'Italia è soffocata nella morsa della crisi economica e per le industrie non è davvero un periodo florido. Anche Nicola, torinese, quarantenne, che ha ereditato dal padre la fabbrica che dirige, si trova in gravi difficoltà, messo in ginocchio dalle banche. Lui però è un uomo forte, deciso, tenace ed è determinato ad affrontare e risolvere la situazione con l'energia di sempre e senza arrendersi...

NON AVERE PAURA DEL BUIO Genere Horror Anno 2011 Durata 103 minuti Regia Troy Nixey Con Katie Holmes, Guy Pearce Trama Alex Hurst e la sua nuova compagna, Kim, hanno deciso di comprare e ristruttare una meravigliosa villa gotica del XIX secolo a Rhode Island, per trasferirsi a vivere lì anche con la bambina di Alex, Sally, introversa e praticamente ignorata dai genitori. Una volta giunti nella labirintica abitazione, Sally inizia a esplorarne le stanze e i corridoi, fino a quando stridori e voci insidiose la spingono ad aprire la porta di una cantina...

L'INCREDIBILE STORIA DI WINTER IL DELFINO Genere Drammatico Anno 2011 Durata 113 minuti Regia Charles Martin Smith Con Harry Connick jr., Ashley Judd Trama Racconta l'appassionata lotta di un biologo marino, di un medico esperto di prostetica e di un ragazzo per la salvezza di un delfino chiamato Winter. Il mammifero marino, infatti, è stato trasportato al Clearwater Marine Hospital perchè, mentre nuotava liberamente nell'oceano, è rimasto imbrigliato in una trappola per granchi, riportando gravissime ferite alla coda...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 17.30 Sala 1 La talpa Ore 19.45-22.00 Sala 2 Immaturi - Il viaggio Ore 19.30-21.45

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Spettacolo Teatrale Ore 21.00 Sala 2 Il gatto con gli stivali Ore 17.00 Sala 2 Immaturi - Il viaggio Ore 19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 17.00-19.00 Sala 1 Immaturi - Il viaggio Ore 21.30

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

SANTA TERESA DI GALLURA

CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Immaturi - Il viaggio Ore 16.30-19.30-22.30 Sala 2 Alvin Superstar 3 Ore 16.00-18.00-20.00 Sala 2 Midnight in Paris Ore 22.00 Sala 3 La talpa Ore 16.45-19.30-22.15 Sala 4 J. Edgar Ore 16.30-19.15-22.00

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D Ore 17.00-20.00-22.25 Sala 2 La talpa Ore 17.10-19.45-22.20 Sala 3 Succhiami Ore 16.30-18.30-20.30-22.35 Sala 4 Non avere paura del buio Ore 18.25-20.25-22.35 Sala 5 Il gatto con gli stivali 3D Ore 16.30 Sala 5 Immaturi - Il viaggio Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 6 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! Ore 17.15 Sala 6 J. Edgar Ore 19.30-22.15 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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CULTURA

SANT’ANTONIO Fuochi, maschere e rituali antichi l’Isola si accende SACRO E PROFANO Sono 79 i paesi della Sardegna che hanno acceso i falò per la festa. A Mamoiada oggi la prima uscita di Mamuthones e Issohadores che segna l’avvio del Carnevale di Francesca Cardia

N

otti calde, di scintille e affetti. Notti di celebrazioni sacre e di riti pagani, illuminate da mille fuochi che hanno unito idealmente un’Isola intera. Sono 79 i comuni sardi che da ieri si sono accesi per la festa di Sant’Antonio Abate con gli altissimi falò tirati su in uno dei momenti più solenni e spettacolari dell’anno. Raggruppati sotto lo slogan coniato appositamente “Schintziddas dae su coro”, ovvero “Scintille dal cuore”, i Fuochi di Sant’Antonio si articolano in diverse modalità: ‘sos focos’ appunto, ‘sas stuvas’, alberi cavi offerti al santo e bruciati in suo onore, o ancora i fuochi che nascono dalle piramidi di frasca (‘sas frascas’), tradizione dei comuni delle costa orientale. “Scintille dal cuore” è l’evento di apertura dell’edizione 2012 del progetto dell’assessorato regionale del Turismo in collaborazione con l’agenzia Sardegna Promozione “Isola che danza”, dopo sarà il turno dei vari Carnevali isolani (‘su Karrasecare’) e dei riti della Settimana Santa (’sa Chida Santa’). Ma la festa di Sant’Antonio Abate è anche l’occasione per la prima uscita a Mamoiada di Mamuthones e Issohadores, con un rituale primitivo, che si perde nella notte dei tempi. Un richiamo ancestrale intriso di teatrali-

tà tramandato di generazione in generazione, che si ripete ogni anno. Una metamorfosi che usa la maschera come mezzo per esprimere il sacro, una barriera col mondo degli “umani”, volàno per la trasfigurazione nella bestia. Mamuthones e Issohadores sono le figure simbolo di Mamoiada e del suo Carnevale. Maschere tradizionali che racchiudono un fascino e un mistero che il logorio del tempo non è riuscito a scalfire. Due figure apparentemente in contrasto, in realtà assolutamente complementari, patrimonio intangibile, unico e inestimabile della comunità locale e dell’Isola intera. Nel 1957 il fotografo argentino Pablo Volta immoltalò la sfilata con una serie di immagini che fecero il giro del mondo. Il 12 febbraio il paese renderà omaggio al fotografo scomparso di recente con una mostra di dieci gigantografie collocate negli stessi punti del paese in cui vennero scattate le foto. Nel pomeriggio di oggi per la prima volta Mamuthones e Issohadores fanno la loro apparizione. Il rito propiziatorio attorno ai fuochi in tutto il paese segna l’avvio ufficiale del Carnevale barbaricino. «I fuochi di Sant’Antonio Abate e la sfilata di Mamuthones e Issohadores sono la vera festa dei mamoiadini», spiega Mario Dessolis, ex presidente della Pro Loco, «la più sentita in paese, una festa famigliare, che permette di riunirci tutti insieme nei rioni, attorno ai fuo-

info

VESTIZIONE IL RITUALE Il rituale solenne inizia oggi alle 14.30 nella sede della Pro Loco con la vestizione.

LA MOSTRA Nel 1957 Pablo Volta immortalò la sfilata con immagini che fecero il giro del mondo. Il 12 febbraio una mostra renderà omaggio al fotografo argentino scomparso

chi, nemmeno uno dei 45 fuochi viene trascurato». Il rituale solenne inizia alle 14.30 nella sede della Pro Loco con la vestizione, che rappresenta il vero momento della “metamorfosi”. Sacro e profano si fondono nelle varie fasi del cerimoniale in un clima di mistero e suggestioni di tempi passati. Tutti i componenti del gruppo, anche se con abbigliamento e ruolo distinto, sono alla pari. Il culmine della vestizione si ha nel momento cui i Mamuthones e gli Issohadores indossano la maschera, rispettivamente denominata “sa visera” e “sa visera ‘e santu”: è a questo punto che i componenti perdono identità e parola e si trasformano in esseri misteriosi. «Un momento magico», continua Dessolis, «un evento che ogni anno, nonostante tutto, conserva il suo alone di mistero e fede». L’aspetto cupo e tragico dei Mamuthones, è accentuato dagli abiti che indossano, gli elementi più caratteristici sono “sa visera”, la maschera nera di legno con carattere antropomorfo, “sas peddes”, o “mastruca”, che ricoprono il busto in pelli di pecora rigorosamente nera, “sa carriga”, insieme di campanacci pesantissimi tenuti insieme da cinghie di pelle. Gli Issohadores indossano abiti dai colori più vivi, “sa visera ‘e santu”, una maschera bianca di legno, “s’issallu”, uno scialletto piegato a mo triangolo e legato in vita, pitturato o ricamato a mano con fili molto colorati, “sa soha”, fune in giunco abilmente intrecciata dagli artigiani locali. «È proprio sa soha a dare origine al nome», commenta ancora Dessolis. Il rito della vestizione prevede il coinvolgimento dei turisti per i componenti del gruppo Pro loco, che aprono il cortile dell’associazione ai visitatori. Rigorosamente riservato invece per i componenti dell’associazione Atzeni Beccoi. I Mamutones delle due associazioni si esibiscono in parti diverse del paese. Il gruppo che si esibisce è generalmente composto da dodici a sedici Mamuthones che si muovono in due file parallele, uniti ad otto o dieci Issohadores, che li affiancano durante la sfilata. A guidare il gruppo è un Issohadore con una fune incrociata al petto con “sos sonajolos”. I Mamuthones danno vita ad una danza ipnotica e cadenzata dal suono dei campanacci, sono muti e non possono interagire col pubblico. Gli Issohadores si muovono con passi più agili e sciolti, con improvvisi slanci eleganti nel gettare “sa soha”, con la quale catturano le belle ragazze tra il pubblico, buon auspicio di buona salute e fertilità.


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MARTEDÌ 17 GENNAIO 2012

CULTURA

IL DISCO

Paola Atzeni, che ritorno a casa!

G

aleotta fu Milano, per una band formata da elementi che provengono da ogni parte d’Italia. I membri del gruppo si sono conosciuti nel capoluogo lombardo e proprio da lì sono partiti per il loro tour, che li porterà giovedì a Cagliari. I Fononazional alle ore 18 presenteranno il loro album “Una sera” alla libreria Murru di via San Benedetto. Manca lo spazio per suonare, ma ci sarà tempo per discutere del disco. Una miscela accurata e complessa di brani inediti e canzoni storiche del repertorio italiano, come “Nel blu dipinto di blu” o “La collina dei ciliegi”. La musicalità è quella tipica del jazz, ma i Fononazional rifiutano un preciso etichettamento di genere. Ognuno dei quattro membri mette a disposizione il proprio stile ed il proprio background musicale per dare vita a sonorità originali. Paola Atzeni, nata in Sardegna e poi volata a Milano da qualche anno, si occupa di decorare ogni performance con la sua voce e la sua abilità al flauto traverso. Marco Bianchi fornisce con il suo pianoforte il tema portante di ogni esibizione. Marco Mangelli ed Eugenio Mori utilizzano basso e batteria per dare colore ed armonia alle canzoni. La confezione contiene il compact disc ed un dvd video, attraverso il quale è possibile visionare alcune esibizioni dal vivo del gruppo. Un piccolo regalo per chi non ha la possibilità di seguirli nel loro tour. «Il disco ha una storia lunga, ci sono dietro oltre due anni di lavoro», commenta Paola Atzeni, «abbiamo cercato il suono giusto. Ognuno di noi viene da esperienze diverse, ognuno ci ha messo del suo per ottenere una musica che si richiama al jazz ma in modo non convenzionale». Si potrebbe definire italian jazz, o jazz pop. Una variante più leggera, forse più vicina ai gusti del grande pubblico. Le canzoni sono in italiano, il che permette sicuramente di apprezzare meglio i testi. Le linee melodiche sono semplici, lineari, strizzano l’occhio alla musica pop. Si sente la vena jazz, ma il risultato è qualcosa di più, ottenuto attraverso le contaminazioni individuali. TUTTO NACQUE NEL 2007 Il gruppo nasce nel 2007, anno nel quale esce anche il primo disco. A quel tempo il quartetto si faceva chiamare Fononational. Un jazz psichedelico ricco di sonorità più elettroniche. Due anni dopo il gruppo cambia registro, nome e leader. L’ingresso di Mario Bianchi segna i ritmi che da quel momento in poi la band avrebbe seguito. Tutti e quattro i musicisti vantano collaborazioni importanti all’interno della scena musicale internazionale. Paola Atzeni ha accompagnato Eros Ramazzotti, Alex Britti e Lucio Dalla. Marco Bianchi ha collaborato con Mario Biondi, Irene Grandi, Laura Pausini e tanti altri in qualità di compositore ed arrangiatore. Ha all’attivo undici album e si muove all’interno del jazz liberamente, arrivando a curiosare nell’etnico o nel new jazz. Marco Mangelli ha accompagnato con il suo basso Cristiano de Andrè, Andrea Boccelli e numerosi altri interpreti. È il bassista della band italiana di Gloria Gaynor. Eugenio Mori vanta trascorsi come percussionista e timpanista al Teatro alla Scala di Milano. Quando non suona al teatro più famoso del mondo suona con

GIOVEDÌ I Fononazional alle 18 presenteranno il loro album “Una sera” alla libreria Murru di via San Benedetto

info

COMBO JAZZ ETEROGENEO I Fononazional sono Paola Atzeni (voce e flauto), Marco Bianchi (pianoforte), Marco Mangelli (basso) ed Eugenio Mori (batteria).

numerosi gruppi jazz. Ha seguito in tour Gianna Nannini, Franco Battiato ed altri. Professionisti di tutto rispetto, che sanno divertirsi con il proprio lavoro. «Il cambio del nome? È dovuto a questioni di pronuncia», spiega la voce del gruppo, «a me piacere moltissimo il nome, ma abbiamo cercato un suono fortemente riconoscibile, anche da parte degli stranieri. Noi suoniamo spesso per un pubblico estero e volevamo qualcosa che potesse richiamare l’Italia». Subito dopo la presentazione dell’album i Fononazional si precipiteranno al Ritual Cafè in via Università, dove finalmente si esibiranno davanti al loro pubblico. L’inizio del concerto è fissato per le ore 22. Tra le canzoni in scaletta c’è anche il singolo “La mia amante”, dal quale sarà tratto il primo videoclip, girato a Verona in una splendida villa del Cinquecento. Dal vivo i ragazzi si scatenano ed i temi musicali si dilatano. La calma ordinata dell’album lascia spazio all’improvvisazione più libera e viscerale. Voce e musica si mescolano in una magica alchimia che diverte gruppo e pubblico. Jacopo Basanisi

DAL VIVO Subito dopo la presentazione dell’album i Fononazional suoneranno al Ritual Cafè in via Università. Si inizia alle ore 22.

CONTROINFORMAZIONE

A Stella il premio “Pino Careddu”

È

Gian Antonio Stella, il noto giornalista del Corriere della Sera, coautore col collega Sergio Rizzo del best seller “La Casta”, il vincitore della quarta edizione del premio “Pino Careddu”. Il riconoscimento che l’associazione degli industriali di Sassari attribuisce annualmente ai giornalisti che si contraddistinguono per le inchieste e la “controinformazione”. La consegna della pergamena, che avverà venerdì prossimo a Sassari a Palazzo di Città, sarà preceduta dal convegno-dibattito “Il giornalismo

d’inchiesta: poche parole molti documenti” al quale interverranno il segretario della Fnsi (il sindacato unico dei giornalisti italiani) Franco Siddi, l’inviato del Corriere della Sera, Alberto Pinna e il capo servizio della redazione sassarese di Videolina, Gibi Puggioni. Nell’albo d’oro del premio Careddu figurano Pino Maniaci, direttore e proprietario della piccola e combattiva tv, Tele Jato di Partinico (da tempo sotto protezione della polizia perché minacciato dalla mafia); Stefania Petix, corrispondente di Striscia la notizia

L’EVENTO Al coautore de “La Casta” il riconoscimento in onore del direttore di Sassari Sera, scomparso 4 anni fa (il noto Tg satirico di Canale 5) e Milena Gabanelli, curatrice della trasmissione “Report” in onda su Rai 3. Pino Careddu, fondatore, editore e direttore del periodico della controinformazione in Sardegna “Sassari Sera” è scomparso il 20 gen-

naio del 2008. Giornalista libero e irriverente, autore di saggi dissacranti sui potenti di ogni tempo, ha portato via con sé, dopo quarant’anni di edizioni fuori dal coro, quello che è stato definito “il più fotocopiato giornale della Sardegna”, Sassari Sera, per l’appunto. «Non andrò mai in pensione - diceva Pino Careddu e ho vissuto la professione in assenza di colpa». Per quanti sentano la mancanza della sua penna e il vuoto della sua ironia, l’archivio completo di Sassari Sera è consultabile gratuitamente nella sede dell’associazione degli industriali di Sassari, all’interno della prestigiosa Villa Mimosa. A.Mo.


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