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CESARE

BOTTO

Cesare Botto è nato a Cuneo nel 1939. Negli anni ’50, che segnano il suo esordio come pittore, segue un corso per arti decorative nella sua città natale, frequenta l’artista Ego Bianchi e conosce Pinot Gallizio. Nel 1960 organizza la sua prima mostra personale a Cuneo presentato da Francesco Franco. L’anno seguente approda a Torino e si iscrive ai corsi di nudo dell’Accademia Albertina dove entra in contatto con il docente Filippo Scroppo che lo invita a frequentare il suo studio privato. Seguono tre anni di intensa attività, densi di stimoli e confronti in un rapporto stretto e fecondo tra il maestro e i suoi numerosi allievi, tra i quali si ricordano A. Maggia, S. Scanu, G. Griffa, A. Nebiolo, L. Proverbio, A. Tuninetto, S. Rosso... In quegli anni a Torino ebbe la fortuna di ospitare, proveniente da Parigi, il geniale critico Michel Tapiè, uomo colto, preparato e intenzionato a realizzare una serie di grandi operazioni culturali, facendosi promotore di mostre d’avanguardia a livello mondiale. È così che cresce in Botto l’urgenza di orientare la sua ricerca pittorica verso l’arte informale seguendo un progressivo abbandono della figurazione, ricostruendo con impeto gestuale e spontaneo forme inedite dai toni accesi, vibranti, sostenute da energiche spatolate nere. Negli anni ’70, introduce una componente di armonia compositiva nel suo lavoro, egli si pone in prospettiva critica di fronte allo status quo, percepisce il male di vivere quotidiano dilagante, ne indaga le cause, reagisce alla situazione contemporanea con una sua azione alternativa, anche se limitata al territorio dell’arte. La sua reazione all’attuale stato di disordine e di angoscia si concreta nella costruzione di un mondo “altro”, le cui costanti sono il rigore geometrico, la pulizia formale, l’ordine. Componenti, queste, che la società sembra aver dimenticato, e che compaiono ormai soltanto nelle visioni utopistiche e nei sogni… L’attività espositiva di Botto si svolge in Italia e all’estero con la partecipazione partecipando a numerose rassegne d’arte tra cui si segnalano la Quadriennale di Torino, l’Art Fair di Londra, “Romania-Arte-Italia” al Museo dell’Auto di Torino e al Romanian Museum di Galati, Foire de Valence-Francia, Italian Cultural Festival Istanbul-Turchia, Sidac-Studio Leiden-Olanda, de Puchritudine - palazzo Samone-Cuneo, Pentameter - palazzo Salmatoris-Cherasco, collettive all’Art Gallery la Luna, al Filatoio di Caraglio, a Palazzo Lomellini di Carmagnola (“I colori della Resilienza”) L’arte, come espressione del pensiero libero dell’uomo, ha sempre indagato, rappresentato e coinvolto nelle più variegate forme di linguaggio, in modo evidente o metaforico, la società del suo tempo.

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