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La Sesta giornata di Milano Nadia Boaretto

La Sesta giornata di Milano

Nadia Boaretto

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Socia fondatrice della Casa delle Donne di Milano della quale Presidente e Responsabile legale è Anita Sonengo, assente a Lamezia perché già Impegnata alla odierna manifestazione della Magnolia a Roma a raccontare le vicissitudini della Casa.

Le Vicissitudini di cui anche Anita Sonengo parlerà a Roma riguardano la sede che ci era stata assegnata dal bando pubblico indetto nel 2013. Tutto era cominciato già prima, nel settembre 2011, quando Anita, eletta Consigliera Comunale e Presidente della Commissione Pari Opportunità, lanciò un invito rivoluzionario alle donne di Milano: “Venite tutte a Palazzo Marino! Questa non è soltanto la sede del sindaco ma il luogo che dovrà vedere le donne protagoniste della polis, della conduzione della città”. Noi accorremmo e nacquero tavoli dedicati al lavoro, alla salute, agli spazi da ideare. Proprio dal gruppo Spazi si

Casa della Donna - Milano – Foto dal sito http://www.casadonnemilano.it/foto/

sviluppò il progetto di una Casa delle Donne. Perché la grande Milano a questo non aveva mai pensato. Vogliamo dirlo? Era una vergogna. Avendo vinto il bando che ci concedeva in comodato d‘uso gratuito l’ex scuola di via

Marsala 10, con alacre manualità un drappello di donne entusiaste e creative diede nuova vita agli ambienti e al giardino. Il comodato d‘uso è scaduto nel 2019 e da allora la disponibilità dei luoghi, anziché rinnovarsi in automatico, è diventata oggetto di una battaglia ingaggiata dall’amministrazione comunale per “sfrattare” le donne. E ciò, colmo della beffa, dopo aver dedicato l’anno 2020 ai Talenti delle donne! Per non citare l’indegnità di frapporre problemi nel bel mezzo della pandemia da Coronavirus. Forti dell’esperienza romana, anche a Milano abbiamo contrapposto azioni legali in una trattativa che di volta in volta poneva condizioni sempre più coercitive. Ora attendiamo l’esito del recente bando pubblico che ci ha imposto di creare una Associazione Temporanea di Scopo in congiunzione con altre realtà. Si credeva così di mettere dei bastoni tra le ruote ma le donne

si sono alleate in una stretta compagine sicché, per ricordare il glorioso grido sessantottino: “tremate tremate, le streghe son tornate.” A proposito della Convenzione delle donne Anita tiene a sottolineare che i punti focali devono vertere soprattutto su richieste concrete di cambiamenti radicali dei paradigmi politici e sociali su cui è fondato il PNRR: salute/scuola/ violenza contro le donne/ luoghi delle Ho molto apprezzato il ricordo delle donne che hanno fatto la Storia, offertoci dalle parole di Eliana e Graziella e a tal proposito mi preme sottolineare l’importanza simbolica della commemorazione tramite intitolazioni di luoghi pubblici a loro nome, l’apposizione di statue e targhe che ne perpetuino il valore, di solito cancellato dal prevalere dell’eroico maschile. Vivo tra

Milano e Nizza due città che offrono due esempi di grandi partecipi agli eventi della loro epoca: Cristina Trivulzio

Belgioioso la cui statua, finora unica statua di donna a Milano, è stata installata di recente nel centro storico. A Nizza è perpetuata in vari luoghi la memoria di Caterina Segurana la lavandaia che nel 1543 organizzò la difesa della città attaccata dai Turchi. Viva le donne che hanno la fondamentale autorevolezza di essere la metà del cielo.

Casa della Donna - Milano – Foto: Lidia Menapace dal sito http://www.casadonnemilano.it/foto/