Caccia Passione dicembre 2017

Page 1

ANNO VI nr. 11-12 - Novembre - Dicembre 2017

CACCIA PASSIONE Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

CUORE DI MAMMA

Speciale cinghiale:

• Una posta in pasto alla sorte

Ungulati:

• Le frecce nere di Montegiove

Canna rigata:

• Sauer Modello 100 calcio in sintetico: prodiga economia


ANNO VI nr. 10 - Novembre/Dicembre 2017

CACCIA PASSIONE

in copertina

Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

CUORE DI MAMMA

Speciale cinghiale:

• Una posta in pasto alla sorte

Ungulati:

• Le frecce nere di Montegiove

CUORE DI MAMMA Caccia al capriolo. Il prelievo di una femmina adulta durante la caccia invernale, tra sentimenti e aspetti scientifici

Canna rigata:

• S auer Modello 100 calcio in sintetico: prodiga economia

SOMMARIO Anno VI Nr. 11-12 www.cacciapassione.com

8 S peciale cinghiale:

Una posta in pasto alla sorte

Pg 6 News ed eventi venatori

a cura della redazione

Pg 8 Speciale cinghiale: Una posta in pasto alla sorte

14 Migratoria:

La beccaccia del sole

Vincenzo Frascino

Pg 14 Migratoria: La beccaccia del sole

Roberto Aguzzoni

Pg 20 Caccia di selezione: Cuore di mamma

20 Caccia di selezione:

Cuore di mamma

Caccia Passione 2

Pina Apicella

Pg 26 Ungulati: Le frecce nere di Montegiove

Vincenzo Frascino


Sommario Pg 74 Munizioni: Fiocchi presenta la nuova linea Carabina Caccia

26 Ungulati:

Le frecce nere di Montegiove

Pg 34 Cani da caccia: La selezione

Simona Pelliccia

Pg 40 Fucili canna liscia: Franchi Feeling Beccaccia Select: la specifica soluzione

Fiocchi Munizioni

Pg 76 Ottiche: Il nuovo binocolo SwarovskiOptik UN COMPAGNO MOLTO FEDELE

Riccardo Camusso

Pg 80 Accessori: Dalla Paganini di Torino la termocamera LTO – Tracker della Leupold

Emanuele Tabasso

Pg 82 Digiscoping: Sfocato o mosso? Riccardo Camusso

Emanuele Tabasso

Pg 48 Fucili canna liscia: Benelli Ethos: il primo semiauto per il calibro 28 Magnum

Emanuele Tabasso

Pg 56 Fucili canna rigata: Sauer Modello 100 calcio in sintetico: prodiga economia

56 Fucili canna rigata:

Sauer Modello 100 calcio in sintetico: prodiga economia

Emanuele Tabasso

Pg 68 Munizioni: Fiocchi Performance Magnum calibro 28/76: l’innovazione

Emanuele Tabasso

68 Munizioni:

Fiocchi Performance Magnum calibro 28/76: l’innovazione Caccia Passione 3



Editoriale DICEMBRE.. C'E' ARIA DI FESTA.. Moltissime persone hanno sempre avuto uno strano rapporto con dicembre...è un mese che si ama, si respira aria di festa, negozi addobbati e tavole imbandite, luci accecanti e bambini ansiosi dall’arrivo di Babbo Natale. Mese fatto di ricordi dell’infanzia, più vivi che mai nella nostra memoria, di odori, di sorrisi e anche di afflizioni…mese in cui ritorni a casa e vorresti trovare tutto al proprio posto, comprese le persone. Il mio ricordo di Natale è un odore…l’odore che sentivo quando arrivavo a casa di Guido, che oltre ad essere un grande uomo e un meraviglioso "vecchio" amico, era un grande cacciatore…a lui devo l’amore per la natura e per gli animali, lui mi ha insegnato il rispetto di ciò che ci circonda...era una persona ottimista, pensava in modo positivo, ovvero sapeva parlare di se utilizzando un linguaggio positivo (cosa non comune neanche nei giorni nostri). Mi raccontava che la natura si muove secondo dei cicli e lo stesso vale per noi…arriva l’autunno, gli alberi perdono le foglie e sembra che stiano morendo…invece stanno solo cambiando le foglie per far spazio al nuovo. È solo grazie all’autunno che la primavera arriva con i suoi colori ed i suoi profumi. Spesso noi tendiamo ad essere ancorati ad alcune situazioni perché abbiamo paura di cambiare e temiamo ciò che non conosciamo e cosi non cogliamo nuove opportunità a che ci consentirebbero di reinventare noi stessi e di crescere. Dobbiamo pertanto tutti fissarci degli obiettivi, avendo chiaro cosa vogliamo raggiungere e quali valori ci guideranno verso il risultato; tali obiettivi ci aiuteranno a concentrarci sulla direzione da mantenere, ricordandoci però di essere leali verso coloro che ci aiutano quotidianamente. Questo è il mio augurio di Buone Feste non solo ai Cacciatori ed alle loro famiglie, ma anche e soprattutto a coloro che credono di amare la natura più di noi, non avendo però contezza di quanto sia infinito il nostro rispetto nei confronti della natura stessa e degli esseri viventi che la vivono.

Pierfilippo Meloni


MyENCI, la nuova app per trasmettere i dati sulla selvaggina L'applicazione permetterà di trasmettere le informazioni durante lo svolgimento delle prove cinotecniche.

M

yENCI è l’applicazione ideata dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, uno strumento fondamentale al servizio degli esperti giudici. A partire da quest’anno, infatti, grazie all’accordo tra l’ENCI e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), anche i giudici rivestono un ruolo molto importante per quel che riguarda la salvaguardia dell’ambiente. L’app è davvero molto

semplice e permette di trasmettere i dati faunistici rilevanti nel corso delle prove cinofile, valorizzando al massimo l’importante lavoro dei cani durante le verifiche. MyENCI può essere scaricata da qualsiasi smartphone e il suo utilizzo deve avvenire solamente durante le prove cinotechiche. In pratica, la modalità consiste nella comunicazione in anticipo delle date e aree di attività per abilitare la raccolta dei dati a livello centrale (soltanto per un determinato giorno e un determinato sito). Per ora non sarà utilizzabile per le prove di monitoraggio, come ad esempio quello tardo estivo del successo riproduttivo della coturnice o quello invernale della beccaccia (si sta comunque pensando a una sperimentazione). Le specie coinvolte sono i galliformi di montagna (coturnice, gallo forcello, pernice bianca, gallo cedrone, francolino di monte), oltre a beccace, lepri e altre specie su cui vengono effettuate le prove. L’importante è che si tratti di selvaggina naturale, mentre l’app non comprende starne e fagiani.

Libera Caccia: cacciatori chiedono solo due piccoli regali per Natale Il presidente Paolo Sparvoli vuole chiarezza sui legami di parte del mondo venatorio con Legambiente, ma non solo.

P

aolo Sparvoli, presidente dell’Associazione Nazionale Libera Caccia, ha diffuso una nota in occasione di queste festività natalizie. L’associazione venatoria si attende soltanto due piccoli regali sotto l’albero, tenendo conto di quanto avvenuto in questi ultimi tempi in ambito politico. Il primo presente è stato chiesto a chi ha sottoscritto un

Caccia Passione 6

patto con Legambiente nella speranza che la caccia italiana potesse trarre ampi vantaggi da questa situazione. Il regalo dovrebbe quindi consistere in un breve comunicato di appena tre righe per capire cosa ci si può attendere dall’ex numero uno dell’associazione ambientalista, Rossella Muroni. Quest’ultima ha deciso di puntare sull’esperienza politica e sulla collaborazione con Pietro Grasso con il partito “Liberi e Uguali”. Oltre ai Verdi e a Sel, alleato di questo movimento è Stefano Apuzzo, assessore che ha commentato in maniera provocatoria la morte dell’ex ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli. Il secondo regalo è stato chiesto alla Federazione Italiana della Caccia e ad Arci Caccia: Sparvoli ha invitato le due associazioni a spiegare (sempre in tre righe) che fine abbia fatto la vicinanza del Partito Democratico.


News venatorie ACL: “Berlusconi punta sia ai voti dei cacciatori che degli animalisti” L'Associazione dei Cacciatori Lombardi ha commentato le ultime vicende politiche, in particolare la posizione del Movimento Animalista.

L

’Associazione Cacciatori Lombardi ha esaminato la situazione politica del Movimento Animalista guidato da Michela Vittoria Brambilla. Secondo ACL, proprio l’ex ministro ha messo più volte in imbarazzo Forza Italia, il cui ingresso nella politica che conta è dovuto anche alle preferenze dei cacciatori. Il Movimento è stato creato e tra i fondatori c’è proprio Silvio Berlusconi, sempre pronto a sfruttare le migliori operazioni di marketing elettorale. I Cacciatori Lombardi hanno ricordato le cifre molto basse del Movimento Animalista, vale a dire appena lo 0,8% a livello nazionale e poco al di sopra dell’1% in Lombardia. Anche i cittadini cacciatori saranno chiamati a votare, nonostante la grande delusione per la politica e i politicanti, in particola-

re per le promesse mai mantenute in materia venatoria. In base allo scenario attuale ACL vuole capire come si porranno le doppiette. Di sicuro è presto per fare delle previsioni, ma l’appoggio al Movimento 5 Stelle (dichiaratamente anticaccia) è escluso. ’unico partito che ha invece preso le distanze dalle tesi della Brambilla è la Lega. Fratelli d’Italia non sembra contrario all’attività venatoria, ma per il momento è rimasto in silenzio. Per i Cacciatori Lombardi, Berlusconi vuole assicurarsi sia i voti degli animalisti che dei cacciatori attraverso piste parallele. L’associazione incontrerà i vari partiti per trarre le proprie conclusioni, ricordando lo slogan lanciato diverse settimane fa: “I cacciatori votano, gli animali no”.

L

Caccia Passione 7


Nel fitto del forteto una canna corta aumenta la manegevolezza dell'arma Caccia Passione 8


Speciale Cinghiale

UNA POSTA IN PASTO ALLA SORTE

Caccia Passione 9


UNA POSTA IN PASTO ALLA SORTE Caccia al cinghiale. Cronaca di una battuta a Montauto, uno dei santuari della caccia alla bestia nera Testo e foto di Vincenzo Frascino

A

Gennaio, come ogni anno, arriva sempre gradito l’invito per una braccata a Montauto in quel di Manciano, in provincia di Grosseto. È una domenica particolarmente fredda. In Maremma l’inverno arriva più tardi. “Oggi si fa la battuta della Fracasseta” annuncia David, il capocaccia, nel discorso preliminare con cui ribadisce le poche, ineluttabili regole di buon comportamento e di sicurezza. “Sarà dura oggi arrivare alle poste, soprattutto per le ultime!” – commenta David mentre spiega la strategia odierna. “Sarà, ma le ultime poste di questa battuta sono anche le migliori!” sento commentare sottovoce tra i numerosi berretti arancio che mi circondano. A Montauto le poste vengono assegnate tramite il sorteggio. Io ho chiesto a Franco e Moreno di prendere un numero per me insieme ai loro, così da stare (salvo complicazioni) vicini. Mi consegnano il 66. Si estrae il numerino. “La prima posta è: il 62!” Tiro un sospiro di sollievo…”Vincenzo Frascino” declama David scorrendo col dito sulla lista. “Mah come, ci deve essere un errore!!” commento “io ho il 66,

Caccia Passione 10

AFV Montauto, uno dei “santuari” della caccia al cinghiale.


Speciale Cinghiale

Caccia Passione 11


David, il capocaccia, e il suo nucleo operativo

I canai si apprestano alla sciolta dei propri ausiliari

non posso essere la prima posta!”. “Non so Vincenzo, qui sulla lista il tuo nome corrisponde al 62, non so che dirti…probabilmente si è fatta un po’ di confusione, ma per comodità seguiremo l’ordine della lista”. Mi trovo in una di quelle incresciose situazioni in cui, pur avendo tonnellate di ragione, per farla valere rischierei di creare confusione e malanimo, oltre che passare per una persona puntigliosa e poco elastica. E così, decido di glissare, e lascio che la malasorte abbia in pasto la mia posta. Sarò la prima posta, anzi, la seconda, visto che si è aggiunto in extremis il Tucci. Moreno, alla mia sinistra, diventa la terza posta. Franco invece è stato separato da noi ed è andato con i fortunati a occupare le posizioni inerpicate ma ad alto tasso di possibilità d’incontro con il selvatico. Ci incamminiamo. Dopo una prima salita entriamo in una cessa e lì Ghiandaia [Alberto, ndr] inizia a dislocare le poste. Io capito di fronte un tratto di macchia abbastanza pulito che non lascia presagire nulla di buono. Vado a vedere la posta successiva che copre un Caccia Passione 12

L'autore durante la braccata

trottoio creato all’interno di un fitto rogaio. Tornato alla posta, mi studio la situazione: ho un trottoio a destra e uno a sinistra. Cerco di crearmi un tunnel di visuale tagliando una grossa marruca che potrebbe ostacolarmi un eventuale tiro. Scanso le foglie per diversi metri creandomi una passerella dove potermi muovere senza creare suoni allarmanti per i setolosi. La disposizione delle poste è complicata, e vista l’estensione della braccata odierna, quest’operazione richiede parecchio tempo. Sono circa le 11:30 quando, finalmente, sento via radio il suono del corno. La battuta è iniziata. I canai sciolgono di fronte a noi e le nostre speranze sono legate quasi esclusivamente alla primissima parte della braccata. Dopo pochi minuti dalla sciolta sentiamo i primi scagni. Sembra che abbiano scovato qualcosa. Un rumore di zoccoli dal trottoio alla mia sinistra anticipa di poco l’apparizione di una femmina di capriolo che con un solo salto sparisce alle mie spalle, inghiottita dalla folta macchia. I cani con i loro abbai si fermano poco davanti


Speciale Cinghiale

A fine braccata, tutti intorno al fuoco

alle nostre poste. Mentre le loro voci si dileguano rivolte verso le poste in alto, una lepre, timorosa, fa la sua comparsa davanti alla mia posta e sembra aver tirato un sospiro di sollievo alla dipartita dei segugi. “Attentiiii abbaiano a fermooo!!” le voci concitate dei canai annunciano che la braccata è entrata nel vivo. Sentiamo i primi spari su in cima, le nostre menti sono catturate da quanto sta accadendo lassù, nel pieno delle azioni. “BAM BAM” mi giro verso sinistra e riesco a scorgere gli ultimi istanti in cui un grosso verro salta la cessa vicino a Moreno: l’animale è arrivato scanato e Moreno, colto di sorpresa, è stato autore di una bella padella! Successive ondate di cani in canizza si avvicinano alle nostre poste, facendoci fremere giusto il tempo di vederli proseguire verso le poste in alto, dove si odono in lontananza spari su spari. Alle nostre poste regna il silenzio. Un segugio maremmano viene accanto a me, si accuccia e si acciambella. Non lo mando neanche via. Si alza un gelido vento. Anche se non si dovrebbe,

raggiungo il Tucci, alla posta accanto: ormai siamo fuori dai giochi, accendiamo il fuoco e bisbigliamo due chiacchiere davanti alle fiamme ardenti. Dopo un bel po’ ci sembra di sentire una canizza in lontananza. Si fa sempre più vicina. Torno immediatamente alla mia posta. “Bam!”. Un porcastro arriva come una scheggia in direzione nel fosso, si insoglia e quando risale una palla 30.06 della carabina di Moreno lo riporta giù. Nel frattempo dalle poste alte arrivano gli echi di abbai e spari. “È suonata” si sente per radio, non tutti riescono a sentire il suono del corno nelle grandi battute di Montauto. È’ finita. Trenta morti all’appello. Franco ha abbattuto un cinghiale e Giovanni, accanto a lui, due. Ripenso al sorteggio della mattina. Se fossi “rimasto” col mio numero 66 avrei sicuramente sparato. Pazienza, sarà per la prossima! Al termine della battuta ci si ritrova, tutti insieme, tra fuochi, allegria e l’immancabile gioco della morra. Si conclude così un’altra giornata in uno dei “santuari” della caccia al cinghiale. Caccia Passione 13


Tavolozza del foliage in Appennino. Caccia Passione 14


Migratoria

LA BECCACCIA DEL SOLE

Caccia Passione 15


LA BECCACCIA DEL SOLE Il bilancio della stagione venatoria si avvicina, dopo giornate buone e meno fortunate. Il nuovo anno è lì ad un palmo, con l’ultimo mese di caccia, dispensatore di riduzioni ai giorni e alle specie. Ora o mai più, per le ultime occasioni. di Roberto Aguzzoni

D

agli amici dell’Appennino giungono notizie di beccacce. Effervescente l’Appennino, nel colore del foliage autunnale che ha incendiato il bosco. Invito intrigante per un beccacciaio “per caso”. Opportunità “d’autore” per un ausiliare anelante alla ferma, nella tensione della postura che gli fa masticare l’aria lasciando filtrare una lieve traccia di bava bianca agli angoli della bocca. Ma bisogna conoscere i posti, non si può improvvisare. Certo che se non si risica non si rosica, e, anche se la caccia alla regina non è quella abituale, si può comunque andare e vada come vada, non è mica richiesto di timbrare il cartellino. Pensandoci bene, un paio di posti in realtà si possono esplorare con una ragionevole probabilità d’incontro con la beccuta. In uno ci sono già stato un paio di volte con Vittorio. C’è una sponda d’incolto, coperta di quercioli Caccia Passione 16

bassi, e in fondo, fra la sponda e il prato, c’è un fossetto dentro il quale striscia un rivoletto d’acqua che tiene inumidito il terreno. Mica un gran posto, ma ad una beccaccia, in certi giorni, evidentemente va bene piantare il becco anche lì. Una volta con Vittorio l’abbiamo trovata. Avevamo però preso forse un po’ sottogamba il luogo, tutt’altro che portatore di fascino delle foreste del Grande Nord, e lei se n’è andata senza nemmeno farci sporcare le canne degli schioppi. Bisognava crederci di più, e gestire meglio i cani. L’altro posto è fra un ginestreto, nei pressi di una fonte. Anche là il terreno è adatto, e la beccaccia l’ho levata con i piedi una volta che attraversavo per altri motivi, senza fucile. L’ho segnato nell’archivio della memoria: se c’era una volta ci può andare anche un’altra, non si sa mai. Poi c’è un gran bel posto, mi dicono, al confine


Migratoria

Il cane esplora il terreno per giocare le sue carte.

con la Toscana. So bene dov’è e da dove si passa, ma con il cane fin là non sono mai stato, e quindi, francamente, sarebbe forse la meta giusta per un’investigazione vera e propria, e non per un’uscita di “alleggerimento”. Magari un’altra volta. Sembra più giusto tentare di sfruttare la ragionevole probabilità d’incontro che tutto sommato ci può essere nei due posti conosciuti, per dare corpo alla non-propriorecondita-speranza di vedere la regina almeno volare. “Scolopax non olet” mai, adattando un noto proverbio a tutte le considerazioni che frullano in testa. La sponda con il fossetto si scalda prima dell’altro posto, e il cane ci può arrivare più fluido, sfruttando meglio il vento. Vada per quello! Via dunque, con la doppietta leggera, la vecchia Lajot, cinque e otto decimi di strozzature in due chili e ottocento grammi di peso. Svelta

alla spalla, un piacere portarla. Sul posto, la piazzola su cui lasciammo l’auto l’altra volta con Vittorio è libera. Non c’è nessuno. Il sole è già salito. Pochi metri e si imbocca il sentiero, con il cane che già esplora il terreno. La sponda con il fossetto è dopo il poggio, più in basso sulla sinistra. Se c’è la pastura, “lei” dovrebbe essere non troppo lontano, nel raggio di un centinaio di metri al massimo. Ecco, pare che il cane abbia “qualcosa” nel naso,… ha rallentato… tiene la testa alta… E’ un po’ lungo però, se si deve tirare. Se c’è la beccaccia e parte adesso… non siamo nelle migliori condizioni. Ecco, cavolo, è partita, c’era! Ma che spari a fare in quelle condizioni? E’ andata via verso un posto che sicuramente non conosco, e quindi non c’è appello. Il cane, che si aspettava il botto che non c’è stato del fucile, si è fermato e guarda nella mia direzione Caccia Passione 17


La beccaccia ha alimentato nel tempo una copiosa letteratura cinegetica.

con espressione interrogativa degli occhi: = Quando è volata via, alla beccaccia brillavano Che è successo? Mi sono perso qualcosa? =. le piume sotto il sole già alto. Caccia Passione 18



Gianni, amico e oggi accompagnatore, illustra all'autrice la conformazione del territorio Caccia Passione 20


Caccia di selezione

CUORE DI MAMMA Caccia Passione 21


CUORE DI MAMMA Caccia al capriolo. Il prelievo di una femmina adulta durante la caccia invernale, tra sentimenti e aspetti scientifici di Pina Apicella

L’

inverno più duro di cui ho memoria stava cedendo all’inesorabile arrivo della primavera. Non solo la notte si accorciava, ma anche la temperatura iniziava ad essere benevola, i venti a calmarsi, l’erbetta timida dei prati arsi dal gelo, ad affacciarsi, conferendo ai campi quell’aspetto vellutato di chiazze verdi e marrone che solo l’arrivo di marzo sa creare. Eravamo ancora una volta in Toscana, per le ultime uscite ai calvi di capriolo, in cerca di una femmina adulta. Gli studi di biologia e demografia su questa specie sono concordi nell’identificare il periodo di gennaio-marzo per il prelievo delle femmine adulte: le cure parentali per i piccoli nati la primavera precedente sono ormai terminate, i “classe 0” sono sufficientemente autonomi e prossimi a diventare “classe 1”. Le femmine che sono state coperte negli amori estivi sono presumibilmente gravide e, a marzo, si può talvolta osservare nella sagoma l’ingombro del ventre che ospita i piccoli in gestazione, dopo la diastasi embrionale dell’inverno. Mi ha sempre un po’ turbato questo aspetto e, sebbene lo ritenga scientificamente corretto, ho sempre provato una certa riluttanza a sparare a Caccia Passione 22

una capriola immaginando le piccole vite che si stanno sviluppando nel suo ventre materno. Quando possibile scelgo di prelevare un classe 0, ma non sempre le regole (dell’ATC o della natura) sono a favore dei nostri sentimenti. Grazie alla cortesia della Swarovski Optik Italia, per l’occasione ho il piacere di testare sul campo la superlativa ottica da puntamento Z8i 2-16x50 P abbinata al binotelemetro Swarovski EL Range 8x42. Scendiamo dall’auto che è quasi giorno e nel giro di poche centinaia di metri siamo in zona di caccia. Le aspettative sono elevate. La sera prima Gianni, il mio amico e oggi accompagnatore, ha fatto un giro di perlustrazione prima di cena e a tavola mi ha entusiasmato raccontandomi quanti animali aveva visto in zona. “Ne ho contati sei, e ho camminato poco! Almeno due femmine adulte...e il bel becco che anche quest’anno mi è sfuggito!”, racconta entusiasta. Ora che siamo sul posto ci muoviamo circospetti e cauti: la zona è molto bella, castagni e querce circondano l’ampia distesa di colline, che si alterano in docili poggi degradanti in basso in folti roveti di ginestre e agrifoglio. Ci muoviamo praticamente scoperti, sbinoco-


Caccia di selezione lando in ginocchio e gattonando. “Lassù alla nostra sinistra!” sussurra Gianni senza muovere un dito. Mi volto lentamente a inquadrare la femmina col piccolo poco distante da lei, che pascolano sulla cima del poggio accanto. Confabuliamo sul da farsi. Da qui sono 300 metri, potremmo avvicinarli. Ma se non si abbassano sarà impossibile sparare: sono stagliati contro il cielo, come due ombre cinesi, è un tiro non saggio, nè corretto. Aspettiamo un po’. Il piccolo, preso dalla sua infantile foga comincia a scorazzare verso il basso, bene! La madre lo segue. “Speriamo si fermino a metà!” sussurro a Gianni. “Tu preparati!” mi intima lui. Apoggio la carabina sullo zaino, inquadro la femmina,

aggiusto gli ingrandimenti man mano che abbassandosi di quota si avvicina a noi. È un bersaglio mobile, ovviamente non intendo sparare, ma...se si fermasse!! “Fiiiiihhh” Gianni con un fischio cattura la sua attenzione per un secondo, forse meno. Non sono pronta, la femmina ha reagito al curioso suono ma la sua immbilità dura troppo poco per me, la sua premura verso il piccolo la spinge immediatamente a riprendere l’inseguimento del discolo caprioletto, non lasciando a me il tempo nemmeno di rammaricarmi per il mio scarso tempismo. Piccolo e femmina s’inabissano nel fitto dello sporco alla base del loro poggetto. Io resto a bocca asciutta, spalmata a terra, con l’occhio ancora nell’ottica.

Foto di rito al termine dell'azione di caccia

Caccia Passione 23


Il piano di prelievo è completato

Gianni un po’ deluso sorride paziente mentre mi incoraggia a riprendere la caccia. “Scusami Gianni, non sono stata abbastanza rapida! Tra capire cosa stava succedendo, il fischio, la femmina non proprio a cartolina, un minimo per concentrarmi etc...ho perso l’attimo”. Lui: “Non hai perso nulla! Avresti perso se avessi sparato senza riflettere, sbagliando il tiro o peggio ferendo l’animale. Hai fatto bene, ma ora dobbiamo prenderlo, ok?!”. La mia seconda possibilità si materializza in un capriolo che dal limite del bosco in alto, alla nostra destra, sta scendendo verso il fosso. Sembra un maschio, inquadro nel binocolo, lo è. Da qui non vediamo fin giù, dove è diretto. Ma vale la pena andare a guardare. “No – dice Gianni – per guardare di sotto devi strisciare pian piano per almeno venti metri, da qui siamo troppo esposti. Ma secondo me ci devi arrivare pronta, con la carabina sullo zaino. Quando ti affacci valuti la situazione e se c’è la femmina adulta devi essere rapida perchè sei visibile e quel maschio potrebbe abbaiare!”. Mi incammino pancia a terra seguendo le indicazioni del mio accompagnatore, sperando Caccia Passione 24

di non deluderlo. Sento che mi segue a poca distanza per poter osservare la scena anche lui. Quando scollino con lo sguardo ritrovo subito il maschio che ha fatto da “richiamo” e più in basso, due piccoli accompagnati dalla femmina adulta che sta brucando dai germogli del roveto. Questa volta non devo sbagliare. Sarei stata più tranquilla a prelevare uno dei due classe 0, ma devo concentrarmi sulla femmina, senza pensare ad altro. Telemetro 220 metri, non devo modificare i click dell’ottica. Aumento a 10 gli ingrandimenti, mi prendo il tempo per due lunghi respiri e attendo pazientemente che la capriola mi offra sfacciatamente il fianco. La Blaser squarcia la calma bucolica in cui i quattro caprioli stavano pascolando. I piccoli restano bloccati, il maschio risale correndo verso il bosco da cui era sbucato e la femmina... non la vedo più! Era praticamente a ridosso dei rovi da cui stava brucando. Mi volto interdetta verso Gianni, che ha gli occhi su una piccola telecamera. “Guarda” mi dice sorridente porgendomi il piccolo monitor. Nella scena c’è la femmina che allunga il collo verso i rami più alti dei rovi, un secondo dopo fa un salto e poi due zampe si allungano al cielo prima di cadere molli sul terreno. Il mio accompagnatore è stato molto saggio e previdente a prevedere una ripresa video dell’abbattimento. “Se riesco lo faccio anche quando sono da solo. La reazione al tiro è fondamentale per capirne l’esito e a volte per ritrovare l’animale”. Condivido, ammirata. Senza aspettare molto scendiamo verso l’anschuss ormai deserto e onoriamo la preda. Il piano di prelievo è completato, non ci sono stati animali feriti, tiri dubbi o altri spiacevoli incidenti. Penso ai due piccoli che sono scappati, e che ora inizieranno a cavarsela necessariamente da soli. Cerco di non pensare a quelli che reperiremo più tardi gestendo la spoglia di questa bella femmina. Ancora una volta penso che caccia non è uccidere un animale, ma imparare. Dai propri errori, da chi è più esperto, e dalla Natura.


Ungulati

Caccia Passione 25


Dopo un breve discorso per ribadire le norme sulla sicurezza, i cacciatori si avviano di buon ora alle poste Caccia Passione 26


Ungulati

LE FRECCE NERE DI MONTEGIOVE

Caccia Passione 27


LE FRECCE NERE DI MONTEGIOVE Caccia al cinghiale. Reportage di una braccata di contenimento in una zona ricca di cinghiali al confine fra Umbria, Marche e Toscana. Testo e foto di Vincenzo Frascino

V

enerdì 1 dicembre l’A.A.T.V “MONTEGIOVE” di San Giustino (PG) ha ospitato un evento organizzato da Canicom, con la partecipazione del gruppo Facebook Blaser Club Italia. Sì è trattato di una battuta di contenimento al cinghiale in una zona particolarmente vocata, a pochi chilometri dal passo di Bocca Trabaria, in Umbria al confine con Toscana e Marche. Al momento degli arrivi, la sera del giovedì, dialetti e accenti provenienti da tutti gli angoli della penisola, dalla Puglia alla Lombardia, echeggiano tra i tavoli apparecchiati. L’atmosfera è stata subito amicale e allegra, e ha gettato le basi affinché l’indomani si respirasse il clima di una squadra affiatata. La braccata è stata magistralmente coordinata da Remo Orologio, coadiuvato da Paolo Gotta nei gravosi oneri burocratici. La zona da battere era stata già prescelta e studiata dai tracciatori sin dai giorni precedenti. La stessa disposizione cacciatori era stata predefinita, perciò dopo un breve discorso per

Caccia Passione 28

ribadire le norme sulla sicurezza, i cacciatori si sono avviati di buon ora alle poste assegnate dall’estrazione a sorte. La maggior parte dei canai erano provenienti dalla zona ed erano quindi profondi conoscitori del territorio. Le poste erano disposte per buona parte nei campi, alcune lungo una cessa, altre nel bosco tra querce e ginepri. I trottoi intensamente battuti facevano ben sperare circa la presenza dell’agognato suide. Le aspettative sulla densità degli animali vengono prontamente soddisfatte alla sciolta dei cani. Fin dai primi minuti, abbai a fermo in punti diversi della cacciata precedevano fragorose canizze che conducono i cinghiali al fuoco delle carabine. Dalle poste nei campi spari si sovrappongono a spari nei numerosi tiri ai cinghiali che riguadagnano il bosco alla velocità della luce generando un tasso di successo dei colpi esplosi ben lungi dal 100%. Un particolare plauso a canai e paratori, poiché, nonostante gli animali, vuoi per la direzione del vento, vuoi per l’inevitabile rumore


Ungulati Fin dai primi minuti vengono scovati i primi cinghiali e le carabine cominciano a tuonare

Caccia Passione 29


In fila indiana e con il massimo silenzio ci si dirige alle poste

Le poste segnalano ai canai l'esito delle canizze

che suggeriva la presenza umana, tendessero a prendere la direzione opposta alle linee delle poste, sono riusciti nell’obiettivo, dando alla maggior parte delle poste l’opportunità di sparare e divertirsi. L’intensa giornata si è conclusa con un ricco carniere e all’insegna dell’allegra goliardia intorno alle braci ardenti dove una succulente grigliata ha rifocillato i partecipanti. Caccia Passione 30

Teatro della braccata l' A.A.T.V “MONTEGIOVE” di San Giustino (PG)


Ungulati Lo studio del territorio e del comportamento degli animali sin dai giorni precedenti la caccia è il pressuposto per una buona riuscita della braccata

Remo Orologio, organizzatore della splendida braccata coadiuvato dall'impeccabile Paolo Gotta

Il ritmo della braccata impone alle poste di stare per tutto il tempo con le carabine imbracciate Caccia Passione 31


Il panorama alle prime luci dell'alba

Foto di gruppo con il ricco carniere

Caccia Passione 32



Segugio italiano fulvo Caccia Passione 34


Cani da caccia

LA SELEZIONE

Caccia Passione 35


LA SELEZIONE di Simona Pelliccia

Spesso in molti si improvvisano selezionatori e allevatori di cani da seguita, causando spesso seri danni alla razza; allevare è una cosa seria, e spesso occorre freddezza per evitare di trascinarsi negli anni difetti difficilmente debellabili

S

pesso si parla di allevatore senza ben aver in mente il concetto di selezione. L’allevatore, sia esso amatoriale che professionista, è colui che si dedica alla selezione della razza con continuità, passione, dedizione e capacità di vedere nei propri soggetti, sin dai primi passi, quelle caratteristiche che possono concretamente rappresentare doti da trasmettere nelle generazioni successive. Gli accoppiamenti fatti in eccessiva consanguineità hanno negli anni portato ad alcune tare, difetti e patologie che solo con l’esclusione di certi soggetti dalla riproduzione sarebbe possibile debellare. La ricerca del bello senza la fondamentale attenzione alla funzione ha portato a soggetti che per doti venatorie dovrebbero essere esclusi dalla razza; allo stesso tempo, la sola attenzione al lavoro ha creato alcuni segugi assolutamente lontani dallo standard di razza. Occorre sempre avere un’attenzione particolare al bilanciamento tra morfologia fun-

Caccia Passione 36

zionale e caratteristiche nel lavoro che non possono passare in secondo piano. Tutto questo richiede tempo, sacrifici e rinunce. Ma è in grado di dare grande soddisfazione quando si raggiungono risultati all’esito di un duro lavoro. Una breve testimonianza di un cultore del segugio maremmano, Sergio de Angelis, ben sintetizza il concetto di selezione: “la selezione intesa come miglioramento continuo è un aspetto che riguarda tutte le razze; chiaramente, con specifico riferimento al segugio maremmano, essendo questa una razza da poco tempo riconosciuta, ancor di più vi è la necessità di un lavoro mirato e secondo me anche maggiore attenzione da parte di chi ha la responsabilità di gestire la razza. Sarebbero auspicabili incontri frequenti tra allevatori e scambi di opinioni e soprattutto sono auspicabili accoppiamenti e quindi cucciolate tra linee di sangue diverse, senza chiudersi ognuno nel pro-


Cani da caccia

Ottima testa e sguardo espressivo osservabile in questo segugio a pelo forte

Una foto d'epoca durante un'esposizione dedicata al gruppo 6 dei cani da seguita

Caccia Passione 37


prio piccolo giardino. Da parte mia ,cerco sempre di migliorare sia morfologicamente che nel lavoro i miei soggetti, ma soprattutto sto cercando di dare un’impronta inconfondibile ai miei cani. Sto cioè cercando di creare un gruppo di cani

Segugio italiano fulvo a pelo raso Caccia Passione 38

molto simili morfologicamente e tal proposito penso di essere sulla buona strada. Ho in canile cinque generazioni di cani e sono abbastanza soddisfatto. Mi sento di dire che gli aspetti che io valorizzerei di piĂš in tema di selezione sono una


Cani da caccia maggior attenzione da parte di chi ha l’onere e onore di gestire la razza con restrizioni che portino a convergere verso un cane tipo omogeneo per tutti e collaborazione e dialogo tra allevatori; solo il confronto e l’umiltà può far del bene alla razza”.

L'autrice in compagnia di un segugio italiano a pelo raso

Caccia Passione 39


Franchi Feeling Beccaccia Select: la specifica soluzione

Caccia Passione 40


Fucili canna liscia

Caccia Passione 41


Franchi Feeling Beccaccia Select: la specifica soluzione di Emanuele Tabasso

La serie dei sovrapposti Franchi si arricchisce di un allestimento molto specifico e raffinato dedicato a una caccia dura ed elegante allo stesso tempo dove alle capacità e conoscenze del cane e del cacciatore si deve sommare un fucile dalle caratteristiche ben determinate

B

eccaccia, basta nominarla per veder scorrere davanti agli occhi le scene che si sono vissute alla ricerca dello scolopacide: la caccia a questo migratore di rara bellezza, di carattere schivo, espressione romantica della selvaggina, ci richiama al rugby, sì proprio a quello sport che più inglese non si può e di cui si dice, con ragione, di venire giocato da uomini con una rudezza da carrettieri e un animo da nobili signori. Forse ora il paragone con la beccaccia apparirà meno strano ripensando ai luoghi infami dove andare a scovarla, alle forre, al fango, alle spine, ai rami, alla guazza che si infila nel collo, alla ferma del cane e alle difficoltà per raggiungerlo, il caratteristico battito delle ampie ali, il colpo d’occhi per capire dove questa divinità silvestre si stia dirigendo per portarsi fuori tiro del nostro fucile e, quando tutto va bene lo sparo e il riporto del nostro fido ausiliare. In questo momento la sfida dura e pesante condotta con determinazione, forza, scaltrezza trovano

Caccia Passione 42

la signorile conclusione: l’agitarsi dell’animo sotto la fatica scema all’ improvviso e una serenità impagabile occupa la nostra mente mentre aggiustiamo il piumaggio dai colori dell’autunno e, con un po’ di rammarico, ci specchiamo nei grandi occhi prima che diventino opachi. Per raggiungere questo fine è bene mettere un momento da parte il romanticismo e dedicarci alla tecnica per scegliere il fucile più adatto: poco fa ne abbiamo avuto uno fra le mani a cui mancava nulla per dirsi specifico, solo il passo delle frequentatrici della tundra artica che hanno per ora quasi disertato le nostre zone afflitte dalla siccità. Ecco dunque il modello allestito dalla Franchi: il Feeling Beccaccia Select. La bascula in Ergal lavorata all’utensile costituisce il primo passo verso la leggerezza unita alla resistenza grazie all’inserimento nella faccia di una piastrina in acciaio temprato su cui si scarica l’energia dello sparo trasmessa dai fondelli delle cartucce; la finitura poi è quali-


Fucili canna liscia

Calcio e bascula del Franchi Select Beccaccia posti nella valigetta di trasporto consegnata con l’arma: l’elemento cromatico arancione ravviva favorevolmente le alternanze di superfici opache, lucide e dorate

Alle incisioni laser su fianco e dorso di bascula e ai loro effetti di colore si sposa opportunamente il noce del calcio dove il metallo è incassato con il giusto spessore a crescere del legno

L’effetto del chiaroscuro dai riflessi arancione evidenzia il diedro con cui dall’impugnatura del calcio inizia la specchiatura laterale della testa, dà la giusta profondità al particolare zigrino, conferisce un’accattivante signorilità a guardia e grilletto

Il disegno dell’asta con gli sgusci longitudinali favorisce la posizione delle dita e la presa viene ulteriormente garantita dallo zigrino Interlacement. Austera e apprezzata l’incisione sul legno del nome Franchi senza altre diciture

ficante con fondo nichelato e inciso con l’aggiunta di tre sagome di beccaccia realizzate in metallo dorato poste sui fianchi e sul dorso. L’impianto è quello classico gardonese con semiperni e orecchioni più i due tenoni bassi e affiancati posti a filo sotto alla canna inferiore che si inseriscono nelle mortise cieche ricavate nel dorso di bascula insistendo contro il traversino e realizzando la tenuta; la chiusura è affidata all’ampio tassello sporgente dal fondo della faccia e comandato dalla chiave che va ad inserirsi nelle fresature praticate sul retro dei tenoni: il profilo inclinato consente il recupero automatico del gioco. L’armamento delle batteria avviene grazie a una doppia slitta posta sul fondo del dorso e mossa dal puntone spor-

gente dal testacroce. Molto pratico e robusto l’estrattore in pezzo unico con gambi paralleli inseriti nel blocco di culatta e dotato di ampi occhiali di presa: è disponibile a richiesta l’eiettore automatico, ma francamente su questo allestimento preferiamo il manuale. Le canne in acciaio al carbonio Um8 camerate per la cartuccia 12/76 presentano una lunghezza pari a 62 cm e brunitura lucida: cromate internamente e forate fra 18,3 e 18,5 mm evidenziano coni di raccordo allungati per minimizzare il colpo d’ariete alla spalla del tiratore fornendo tuttavia la massima velocità alla colonna di pallini; gli strozzatori intercambiabili da 5 cm prevedono i valori *** / **** / paradox, quest’ultimo con forte effetto Caccia Passione 43


dispersante per rosate molto ampie e guarnite a distanze ravvicinate per favorire l’acquisizione dell’animale in volo senza rovinarlo, ottime per la caccia in bosco dove la prima canna è solitamente sparata al di sotto dei 15 m. Le due canne sono giuntate in culatta tramite il monobloc e in prossimità della volata con due bindelle laterali di circa 7 cm per limitare il peso; superiormente corre la bindella sopraelevata dotata di rullatura antiriflesso e mirino a barretta di plastica rossa ben visibile su ogni sfondo e in scarse condizioni di luce. Lo scatto è demandato a un monogrillo di notevole ampiezza e curvatura somigliante a quelli da carabina, soluzione che stiamo osservando su più di un fucile ad anima liscia e che apprezziamo decisamente: alla prontezza e rotondità di rilascio si unisce il peso di sgancio tarato a circa 2100 g per la prima canna e a 2400 g per la seconda. Per gli amanti della tradizione può venir fornito il gruppo di scatto bigrillo. Completa l’impianto la slitta della sicura inserita nella codetta superiore di bascula: al suo interno è incassato il tastino per la selezione di sparo. Il calcio dalle linee classiche con impugnatura a pistola si sposa all’astina di sezione prismatica arrotondata per una favorevole ergonomia di imbracciata. Inoltre i legni di questa particolare versione sono in un pregevole noce selezionato di Grado 3: la vista si appaga delle belle venature distese nel senso del rinculo, della pastosità dell’essenza e della finitura a olio sulla leggera imprimitura che dona un aspetto che possiamo definire come serio e professionale, le carte che usualmente gioca la Franchi per caratterizzare le sue realizzazioni. Un tocco apprezzabile di moderna funzionalità è dato dalle zigrinature nei punti di presa: il disegno proprio del marchio, detto Allround 3D Interlacement, garantisce una grippabilità adeguata anche con mani sporche di fango; per terminare notiamo il calciolo con doppia ventilazione in gomma nera antiolio che smorza adeguatamente la sensazione di rinculo e frena gli inopportuni scivolamenti sulla spalla. Non manca l’opportunità di Caccia Passione 44

Vivo di culatta delle canne con la doppia mortisa ricavata nei tenoni affiancati: nel profilo angolato si inserisce il tassello di chiusura autoregistrante. Apprezzabile la nitidezza delle lavorazioni

Il testacroce si mostra nella sua funzionale semplicità concessa dall’assenza degli eiettori automatici: assenza positiva perché si limita il peso del fucile e, insidiando la beccaccia, non c’è necessità di un riarmo subitaneo dopo i primi due colpi

Inserita nella testa di bascula la chiave con perno integrale mostra una gradevole linea del corpo convesso e un pregevole disegno del pulsante traforato. Sulla codetta si intravede il tasto della sicura con il selettore di sparo


Fucili canna liscia Il calcio ricavato da noce di buona qualità fa la sua figura sia per l’aspetto estetico che per la struttura della pasta legnosa con favorevole andamento di vena e vasi ben mineralizzati. Il calciolo in gomma attutisce adeguatamente la sensazione di rinculo

Anche il vivo di volata con gli strozzatori intercambiabili è eseguito con cura e le zeppe fra le due canne sono sistemate con la dovuta precisione così come la saldatura della bindella su cui spicca il mirino in sintetico traslucido rosso, ben visibile in ogni condizione

Sul dorso di bascula un insieme di stili e grafie convivono in maniera gradevole: su tutto spicca la beccaccia riportata in metallo dorato, vista nella sua rimessa e in apprensione per l’arrivo del cane Caccia Passione 45


avere il calcio mancino. Tre valori numerici per concludere: il peso di soli 2.600 g, il prezzo informativo pari a 1.750,00 € per un prodotto tutto Made in Italy e la garanzia di ben 7 anni sulle parti meccani-

che. Attenzione però: sparare con un simile fucile, maneggevole, bilanciato e con sorprendenti doti balistiche sulle brevi distanze, facilita le catture anche di altri selvatici e quindi la pratica dà assuefazione. Provare per credere.

SCHEDA TECNICA Costruttore: Franchi - via della Stazione, 50 – 61029 Urbino (PU) Italia Tel. +39 0722 307 1 – Fax +39 0722 307 370 www.franchi.com Modello: Feeling Beccaccia Select Calibro: 12/76 Canne: 62 cm (provate per pallini d’acciaio) unite con monobloc di culatta Strozzatori: lunghi 50 mm valori *** / **** / paradox Foratura: fra 18,3 e 18,5 mm Bindella: liscia e con rullatura antiriflesso Piega: 57/36 cm Calcio e asta: a pistola in noce selezionato di Grado 3 finito a olio Calciolo. in gomma nera antiolio con doppia ventilazione Bascula: in Ergal nichelata e incisa con soggetti riportati in metallo dorato Peso: 2.600 g Scatto: monogrillo (a richiesta bigrillo) con pesi di 2.100 g per il 1° scatto e 2.400 g per il 2° Mirino: in fibra ottica rossa Zigrini: Allround 3D Interlacement LOP: 365 mm Accessori: valigetta di trasporto con libretto d’istruzioni, flacone olio, tagliando di garanzia, 3 strozzatori e chiave relativa, kit porta bretella Anche il fianco destro della bascula è ravvivato dalle incisioni a laser, dal contrasto fra parti piane lucidate e quelle opache come il cappellotto del semiperno delle canne e la testa, dalla doratura della beccaccia che si alza in volo

Caccia Passione 46



Il Benelli Ethos calibro 28 Magnum sul bancone di tiro con alcune cartucce della Fiocchi della serie Magnum Performance: la carica è di 33 g di Pb del 7

Caccia Passione 48


Fucili canna liscia

Benelli Ethos: il primo semiauto per il calibro 28 Magnum

Caccia Passione 49


Benelli Ethos: il primo semiauto per il calibro 28 Magnum di Emanuele Tabasso

Lanciata sul piccolo calibro la Casa di Urbino fa per prima l’ingresso sul mercato con il suo semiautomatico camerato per la cartuccia 28 Magnum e le prime prove sul campo stupiscono per la resa balistica e l’equilibrio generale

F

inalmente la cartuccia calibro 28/76 o 28 Magnum viene proposta in Italia grazie alla presentazione del Benelli Ethos camerato per questa innovativa e pepata carica: un’uscita venatoria nella AFV di Arborio è stata l’occasione per mettere alla prova il binomio cartuccia della Fiocchi e l’ultimo nato della generazione dei piccoli Benelli. Piccoli s’intende per dimensioni, ma incredibilmente funzionali per tutto quanto ci si aspetta da un fucile con cui impegnare qualsiasi selvaggina. L’esame parte dalla carcassa in Ergal, la lega di alluminio per impiego aeronautico con le recenti forme del Raffaello qui ridotte e parametrate alla cartuccia: non è una semplice questione estetica perché la funzione richiede queste attenzioni e presto ne verificheremo il motivo. Le masse arrotondate e le linee che movimentano l’insieme sono arricchite da pregevoli, minute incisioni in tutto adeguate alla situazione, e dalla finitura chiara satinata che si pone a Caccia Passione 50

perfetto contrasto cromatico con la brunitura lucida del coperchio del castello e della canna: dobbiamo dire che tale trattamento viene eseguito sui Benelli in modo egregio richiamando squisitamente la tradizione. Siamo in ambiente tecnicamente raffinato e formalmente elegante quindi calcio e astina ricavati da noce di pregevole caratura non possono mancare: è vero che impongono un po’ più di attenzione nell’impiego, specie se il fucile è dato in prova, però il piacere sottile di osservare le forme aggraziate, le venature, la politura delle superfici, gli zigrini mentre Luna, giovanissima Weimaraner alla sua prima strabiliante uscita, ci conduce sulle rimesse dei selvatici ecco tutto questo fa parte non minimale del gusto e dell’essenza della caccia. Insieme all’apprezzamento dei fattori estetici si penetra con la mente nel cuore tecnologico del fucile e, anche se lo si conosce a fondo, ogni volta si ravviva l’entusiasmo per soluzioni che hanno del magico e per esecuzioni che


Fucili canna liscia

Il Benelli Ethos scomposto nelle sue parti principali

Nel prolungamento di culatta della canna sono ricavate le due mortise per le alette di chiusura ed è inserito il pistoncino elastico dell’espulsore

L’anello saldato alla canna tramite una base rettangolare si inserisce sul prolungamento a vite del serbatoio cartucce e viene stretto dal tappo apicale fissando gli elementi principali del fucile: calciatura con castello e otturatore, canna e asta

La leggera bindella in fibra di carbonio evita per buona parte l’onda di calore generata dallo sparo: pregevole la linea ribassata al vertice dopo il mirino in plastica rossa

manifestano come sia soddisfazione il lavorare bene. L’impianto di riarmo con il sistema inerziale è basato sulla massa del carrello e sulla testina rotante a due alette inframmezzate da quella tozza e robusta molla da cui dipende la temporizzazione del ciclo: l’uscita della carica dalla volata a otturatore perfettamente chiuso è seguita in un tempuscolo dallo svincolo dell’otturatore dalle mortise ricavate nel prolungamento di culatta della canna e la retrazione di tutto il complesso. L’espulsione del bossolo, la presentazione sulla cucchiaia della nuova cartuccia prelevata dal serbatoio cilindrico sottoposto alla canna, il riarmo del cane avvengono ben prima che il cacciatore possa ripremere il grilletto per sparare un secondo colpo.

Sul terreno Per provare un po’ tutto inseriamo un paio di cartucce 28/70 con soli 24 g di pallini del 5 e, sopra a queste, una magnum con 33 g del 7. Dire che siamo curiosi è ancora poco: la matematica recita che 33 g sono gli stessi di cartucce non pesanti del calibro 12/70 e insieme si pensa agli studi balistici del Gen. Journée e delle nobili firma che si sono succedute per affermare come una stessa entità di pallini renda meglio in una canna di maggior sezione. Staremo a vedere e intanto osserviamo il calciolo ad assorbimento di energia, studio particolare delle Benelli per applicazioni anche sul calcio in legno di cui salvaguarda la linea. La bindella sopraelevata in carbonio porta il mirino Caccia Passione 51


apicale in traslucido rosso e un secondo intermedio con cui controllare ulteriormente la centratura del fucile quando si va in punteria. Il grilletto è ben raggiungibile anche da una mano corta e notiamo come la sezione dove si appoggia il dito sia allargata rispetto a quella che fino a poco tempo fa era la norma, mutuando il particolare dalle canne rigate: noi lo troviamo molto pratico così come lo è sempre il pulsante della sicura posto nel rebbio posteriore della guardia, dalla sagoma moderna e adeguata allo stile del fucile. Le pernici chukar fanno lavorare molto l’ausiliare, restie a lasciare il covo, ma quando partono sempre pernici sono; gagliardi i fagiani che qui coniugano una notevole stazza e un involo rombante e veloce così che alle volte la prima cartuccia viene rubata dalla troppa rapidità di intervento senza la giusta messa in punteria,

La massa dell’otturatore con imperniata la bielletta di recupero mentre dal gruppo di scatto si eleva il cane con il dente di aggancio al piano di contrasto

Caccia Passione 52

ma ben sovente il secondo colpo, con mira più attenta, si rivela fulminante. Proprio una seconda cartuccia ci ha fatto riassaporare il piacere di catturare una minilepre. Al termine dell’esperienza riassumiamo i dati salienti rilevati nell’impiego venatorio: il peso di soli 2400 g e la perfetta bilanciatura consentono un porto e un imbraccio di piena comodità. La superficie di appoggio della guancia sul dorso del calcio e il calciolo ad assorbimento di energia, insieme al semiautomatismo, annullano la sensazione di rinculo che, con le cartucce a piena carica di 33 g, su un sovrapposto si fa sentire maggiormente, i risultati venatori sono stati ben al di là di ogni più rosea previsione. Insomma per dirla tutta questo Benellino in 28 Magnum ci ha proprio emozionati.


Fucili canna liscia

La testina con le due alette di chiusura a profilo tondo: si nota l’unghia dell’estrattore insieme al foro del percussore

Nella feritoia inferiore del castello spicca la cucchiaia elevatrice delle cartucce realizzata in acciaio cromato

Caccia Passione 53


Uno dei bersagli classici con cerchio esterno da 70 cm e tondo interno da 35 cm impegnati a 25 di distanza con la cartuccia Fiocchi Magnum Performance dotata di Pb del 7 in ragione di 33 g: lo strozzatore è il * * * * (quattro stelle): superfluo ogni commento

Bersagli ottenuto con cartuccia Fiocchi 28/70 (non Magnum) con Pb del 5 in ragione di 24 g, strozzatore * * * * (quattro stelle) sempre a 25 m

Ancora la cartuccia 28 Magnum con 33 g di Pb del 7, sempre 25 m di distanza, ma impiego dello strozzatore * (una stella): rosata con ampie possibilitĂ di abbattimento di qualsiasi selvatico tradizionale

Cartuccia 28/70 (non Magnum) con 24 g di Pb del 5, 25 m la distanza, strozzatore * (una stella)

Cartuccia 28 Magnum con 33 g di Pb del 7 sparata a 35 m con strozzatore * (una stella)

Cartuccia 28/70 (non Magnum) con 24 g di Pb del 5, 35 m di distanza e strozzatore da * (una stella)

Caccia Passione 54


Fucili canna liscia SCHEDA TECNICA Costruttore: Benelli Armi S.p.a. via della stazione 50, 61029 Urbino (PU) – Tel. +39 0722 3071 – Fax +39 0722 307207 – www.benelli.it – marketing@benelli.it Modello: Raffello Ethos 28 Magnum Tipo: fucile semiautomatico a canna liscia Calibro: 28/76 Funzionamento: inerziale Castello: blocco in ergal fresato Otturatore: a due alette rotanti anteriori Canna: lunga 66 cm – 2 strozzatori Criochoke *** e cyl con chiave Percussione: cane con molla elicoidale e percussore flottante interno all’otturatore Alimentazione: caricatore tubolare metallico sotto alla canna da 2 cartucce Congegno di scatto: del tipo diretto con grilletto singolo montato su blocco in polimero Estrattore: a unghia con molla interna inserita nella testa dell’otturatore Espulsore: pistoncino a molla nel fodero di culatta Linea di mira: bindella ventilata in carbonio, mirino anteriore LPA in fibra ottica (rossa o verde) e mirino intermedio in ottone Sicurezza: a due posizioni con tasto rigato nella guardia – blocca lo scatto Calciatura: in due pezzi di legno di noce di classe elevata - impugnatura a pistola e sotto canna sagomato – campi di presa con zigrino – calciolo AirCell Finiture: brunitura lucida della canna, anodizzazione nera lucida del fodero di culatta, castello con incisioni e riporti in metallo dorato o finitura nera – calciatura in noce con finitura superficiale Elegance System Lunghezza calcio dal grilletto: 360 mm – piega al tallone 55 mm e al nasello 35 mm Peso: 2.360 g con canna da 65 cm (variazioni in base alle tolleranze dei componenti) La linea moderna e caratteristica della parte posteriore del castello: in sequenza armonica quella della guardia con il bottone della sicura inserito nel rebbio posteriore. Il grilletto dorato, ampio e arretrato, consente puntuali interventi per lo sgancio

Caccia Passione 55


Caccia Passione 56


Fucili canna rigata

SAUER MODELLO 100 CALCIO IN SINTETICO: PRODIGA ECONOMIA

Caccia Passione 57


SAUER MODELLO 100 CALCIO IN SINTETICO: PRODIGA ECONOMIA Quasi un ossimoro nel titolo per fondere i criteri con cui la storica Casa tedesca allestisce questa variante del suo modello creato per aggredire benevolmente il mercato con una inusitata dotazione di particolari per una evidente funzionalità di Emanuele Tabasso

L

a situazione che attanaglia una cospicua parte del mondo può essere vista come una totale negatività, e i motivi non mancano di certo, oppure presa a motivo e stimolo da parte di un’azienda produttrice di beni per affiancare alla proposta tradizionale un qualcosa di analogo nella resa e nella funzione, ma diverso negli elementi che compongono l’insieme per consentire una quotazione di vendita più in linea con il mercato. Sauer costruisce fucili dal 1751 e nell’arco di questo fecondo periodo ha sondato commercialmente un po’ tutti gli strati sociali dei possibili acquirenti mantenendo, e qui sta la grandezza della firma, una costante di livello elevato per materiali, tecnica progettuale, serietà esecutiva. La prontezza della risposta alle nuove esigenze è lampante e la osserviamo nei particolari grazie all’usuale cortesia della Bignami che ha messo a nostra disposizione l’esemplare di queste immagini.

Caccia Passione 58

Preceduto dal Mod. 101S, proposta già in chiave economica relativamente a quelle usuali della Casa, questo Mod. 100 viene realizzato con calciatura in legno oppure in sintetico: nella prima si adotta il faggio trattato puntando su tale elemento per il contenimento dei costi pareggiando in pratica l’adozione del sintetico nella seconda. A nostro sommesso parere e pur amanti del materiale naturale troviamo una sequenza ordinata nell’abbinare l’esecuzione essenziale della meccanica al prodotto di sintesi, cosicché partiamo proprio da questa componente per il nostro esame. La calciatura Ricavata in pezzo unico da uno stampo in polimero rinforzato questa calciatura si fa notare non solo per la comoda impugnatura a pistola e l’asta funzionale nel tiro in appoggio come in quello di imbracciata, ma so-


Fucili canna rigata

Le tre posizioni della sicura: in quella intermedia rimane possibile azionare l’otturatore per estrarre la cartuccia camerata Caccia Passione 59


prattutto per l’asse molto diritto e addirittura per il rialzo della linea del dorso che pone l’occhio a giusto livello con l’ottica scaricando verso il basso la componente del rinculo: minima percezione di tale fenomeno e massima visibilità del bersaglio dopo lo sparo. Tale impostazione consente poi di considerare la calciatura ambidestra, cosa non di poco conto visto il gran numero di mancini, specie nel maggior mercato mondiale rappresentaNell’esemplare finitura del corpo otturatore si nota il to dagli USA. Come accessori non mancano sistema di inserimento a caldo del manubrio, senza gli zigrini di buona presa, i pioli per le maapporto di saldatura gliette portacinghia e la tradizionale finitura a schnabel del sottocanna.

La testa a tre alette dell’otturatore con l’incasso dell’unghia di estrazione registrata dalla molla a filo visibile sul corpo cilindrico

Le lavorazioni studiate per risultare spedite non mancano mai della classe propria della Casa come nelle bisellature di raccordo con l’anello Caccia Passione 60

L’azione e l’incassatura La classica meccanica ricavata da acciaio legato con anello e ponte chiuso è tecnicamente impreziosita da elementi ad alta funzionalità per la resa al tiro. La canna viene inserita a caldo con un sistema che porta l’anello alla temperatura desiderata, limitando il riscaldamento delle parti adiacenti: un controllo elettronico verifica la centratura e la posizione in rapporto alla faccia dell’otturatore le cui tre alette chiudono in altrettante mortise praticate proprio nella culatta della canna. Da questa tecnica discende anche la determinazione precisa dello spazio di testa, uno degli elementi importanti per il conseguimento della precisione. La giunzione fra calciatura e meccanica vede l’inserimento nel fusto di un blocchetto di alluminio, bloccato con resina specifica e dotato di due fori calibrati: qui si innestano i pioli incassati sotto all’anello realizzando un complesso estremamente stabile per lo scarico delle forze e fermato dalla vite anteriore. Nella zona posteriore il codolo di culatta si inserisce in un secondo zoccolo di alluminio e la vite posteriore blocca il tutto: il sistema di estrema efficacia ottenuta a costi contenuti viene chiamato Ever Rest. Le forme esterne vedono una modellatura spianata del fianco sinistro dov’è inserita la levetta


Fucili canna rigata All’apice posteriore del castello è incassata la levetta corrugata per il rilascio dell’otturatore a fondo corsa mentre dal tappo sporge il codolo del percussore quale avviso di meccanica armata

La tacca di mira con visuale a U, regolabile in brandeggio, riporta uno sfondo giallo che ne migliora l’acquisizione anche con luce scarsa

Caccia Passione 61


per lo svincolo dell’otturatore a fondo corsa, mentre nel destro è praticata la finestra di espulsione; sul fondo l’apertura più ampia consente l’adozione di un caricatore bifilare da 5+1 colpi nei calibri standard e 4+1 in quelli magnum: le sezioni in gioco sono determinate insieme alla struttura così da raggiungere la robustezza desiderata insieme al peso decisamente leggero di soli 3050 g. Sulle calotte di anello e ponte si trovano i fori Remington compatibili per l’applicazione di una base su cui montare gli attacchi specifici Hexa Lock. L’otturatore, sempre ricavato da una barra di acciaio al carbonio, è compo-

sto dal corpo cilindrico di ampia sezione e dalle tre alette frontali ricavate a ribasso: in quella posizionata a ore 10 si trova l’estrattore a unghia con moto ortogonale in coulisse e molla a filo, il tutto simile all’impianto di validissime armi automatiche, quindi di perfetta garanzia di funzionamento assicurato inoltre dall’espulsore a doppio nottolino. Il manubrio con braccetto inclinato e nocca tonda in sintetico offre una manovra spedita: la sicura a tastino posta a destra del castello lavora su tre posizioni, permettendo quindi con quella intermedia, di estrarre la cartuccia camerata in perfetta tranquillità.

Il mirino in plastica rossa si regola in elevazione tramite una vite. Il vivo di volata già ben rifinito con invaso conico, riporta una filettatura, coperta da una ghiera, per il montaggio di un freno di bocca o un silenziatore Caccia Passione 62


Fucili canna rigata

La robusta guardia in acciaio ripara il grilletto ampio e arcuato che aziona uno scatto diretto di ottima resa: la vite consente regolazioni fra 1000 e 2000 g

Il fondello del caricatore estraibile riporta il marchio aziendale: il rilascio è demandato al tasto situato nel pozzetto al riparo da sganci fortuiti

Caccia Passione 63


La canna, il caricatore, lo scatto e la conclusione La canna da 56 cm, 62 per i Magnum, offre una sufficiente accelerazione alla palla, specie impiegando, dove si può, una polvere piuttosto vivace: rigatura e camera ottenute per martellatura a freddo risultano molto precise, coassiali e anche il vivo di volata è finito correttamente con un ribasso conico di 11° ulteriormente protetto dal tappo messo a protezione della filettatura atta a ricevere un freno di bocca o un silenziatore. Sono montate le mire metalliche con tacca a U regolabile in brandeggio e mirino regolabile in elevazione. Il caricatore in sintetico brilla per la robustezza reggendo su di sé il peso di una persona da oltre un quintale: comodi l’inserimento delle cartucce e i labbri arrotondati, senza intoppi il passaggio delle cariche alla came-

ra. Lo scatto è del tipo diretto a un tempo e, considerata l’aderenza allo stile americano, lo possiamo paragonare a quello memorabile ed emblematico delle Winchester 70: il peso tarabile fra 1 e 2 kg nell’esemplare visionato era al limite minimo e davvero è riuscito a non far assolutamente rimpiangere una meccanica dotata di stecher. Rileggendo i punti qualificanti dell’arma troviamo che non manca nulla, anzi c’è ben di più di quanto sia normalmente prevedibile in un prodotto economico, si veda la giunzione canna anello e quella fra meccanica e calciatura come emblemi di un progetto determinato dalla finalità di consegnare un fucile leggero e solido con l’attitudine a sparare davvero bene per la soddisfazione certo del compratore, ma anche del produttore che mantiene alto il blasone della propria azienda.

Il robusto pacchetto caricatore riporta una guida interna a scanalatura e piolo per evitare sbandamenti della suola elevatrice e i labbri arrotondati non insidiano le dita quando si inseriscono le cartucce Caccia Passione 64


Fucili canna rigata

L’asta funge bene per il tiro in appoggio, grazie al fondo spianato, e per quello imbracciato quando la mano e le dita serrano la sezione toneggiante dei fianchi. Non può mancare lo schnabel

La decisa arcuatura della pistola e la sezione scampanata verso la coccia consentono una salda presa anche a chi ha mani piccole Caccia Passione 65


SCHEDA TECNICA Costruttore: J.P. Sauer & Sohn GmbH – Ziegelstadel 20, D-88316 Isny im Allgäu Tel. +49(0)7562.97554-0, Fax +49(0)7562.97554-801 – info@sauer.de – www.sauer.de Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ) – tel. 0471/803000 – fax. 0471/810899 – www.bignami.it – email@bignami.it Modello: 100 Tipo: fucile a canna rigata Funzionamento: otturatore girevole scorrevole con ripetizione ordinaria Chiusura: tre alette anteriori ricavate a ribasso - mortise nella culatta della canna Percussione: percussore con molla coassiale interno all’otturatore Estrattore: a unghia con movimento ortogonale e molla di registro a filo Espulsore: due bottoni a molla in testa all’otturatore Canna: in acciaio con 4 rigature destrorse, passo 1:11” (calibro .30-06 Sprg.), ottenute per martellatura lunghezza 560 mm per calibri standard e 620 mm per i magnum Scatto: diretto con grilletto unico tarabile fra 1000 e 2000 g Sicura: a tre posizioni con tasto scorrevole a fianco del castello – fuoco – blocco percussione e scatto – blocco percussione, scatto e manubrio Caricatore: a pacchetto estraibile bifilare in polimero da 5+1 cartucce calibri standard – 4+1 calibri magnum Mire: tacca inclinata con fondo giallo e visuale a U regolabile in deriva e mirino in plastica rossa regolabile in elevazione - predisposizione per attacco dell’ottica con 4 fori filettati sul castello (Remington compatibile) e attacchi Sauer HexaLock Calciatura: monopezzo in polimero stampato – calciolo ammortizzante Calibri: Mini: .222 Rem. e .223 Rem. – Medium: .243 Win. – .270 Win. - .308 Win. - .30-06 Sprg. 6,5 Creedmoor - 6,5x55 - 8x57 IS – 9,3x62 - Magnum: 7 Rem. Mag. .300 Win. Mag. Materiali: acciaio forgiato e fresato per castello e otturatore - canna in acciaio al carbonio Lunghezza: 1070 mm con canna da 560 mm – 1120 mm canna da 620 Peso: g 3050 circa senza attacchi e ottica (calibri Mini e Medium) – 3.150 g (calibri magnum) Finiture: corpo centrale otturatore lucidato e brunitura delle parti restanti Prezzo: informativo di 1.390,00 € calibri standard (senza attacchi e ottica)

La testa dell’otturatore mostra le tre alette e l’unghia dell’estrattore incassata e dotata di moto ortogonale nella sua coulisse; nella faccia ribassata si nota il nitido foro del percussore e il doppio nottolino elastico dell’espulsore Caccia Passione 66

Vista laterale della testa dell’otturatore con il particolare della sede dell’unghia di estrazione e la molla di registro a filo: le lavorazioni sono sempre di livello assai elevato


Fucili canna rigata

Caccia Passione 67


La confezione da 25 pezzi in scatola di cartoncino riporta una raffinata scena di ambiente boschivo in bianco nero e insieme il logo aziendale e la qualifica Performance Magnum relativa a tale cartuccia Caccia Passione 68


Munizioni

Fiocchi Performance Magnum calibro 28/76: l’innovazione Caccia Passione 69


Fiocchi Performance Magnum calibro 28/76: l’innovazione di Emanuele Tabasso

Continuando a sondare le recentissime proposte della Fiocchi siamo arrivati alla novità più recente creata per essere abbinata ai fucili camerati per il calibro 28 Magnum e le prestazioni verificate sono davvero sorprendenti

C

onseguente all’immissione sul mercato del semiautomatico Benelli Raffaello Ethos camerato per la cartuccia 28 Magnum la Fiocchi di Lecco ha presentato la sua cartuccia inserendola nell’ambito chiamato Performance Magnum. La confezione in scatola di cartone con una scena di caccia a sfondo in bianco nero e scritte dorate e lucide cattura l’attenzione: su una bindellina orizzontale sono riportate le misure che caratterizzano questa cartuccia iniziando dal calibro 28 per proseguire con la lunghezza del bossolo pari a 76 mm, quella del fondello di 16 mm, i 33 g che formano la carica di pallini e la dicitura PLC* riguardante la borra contenitore in sintetico. Tutti questi dati vengono riportati su più facce del contenitore, solo la

Caccia Passione 70

numerazione de pallini appare unicamente sulla faccia superiore, quella che funge da coperchio troviamo un semplice riquadro bianco su cui risalta la scritta 7 (ø 2,5 mm). Sul retro, oltre alle scritte stampate riguardanti la sicurezza nel maneggio e la prescrizione di impiego solo in fucili che abbiano superato al BNP la prova dei 1320 bar, è ancora applicata un’etichetta che riporta un codice a barre insieme alle caratteristiche salienti già citate per terminare con il prezzo di vendita di 16,75 € per la 25 cartucce contenute. L’aspetto del prodotto è, come sempre, molto curato: si osservano il fondello in ottone con la tasca per l’innesco, ovviamente del tipo magnum, il tubo in plastica rossa con microstriature longitudinali e la termochiusura a sei


Munizioni

In bella evidenza il logo e il nome Fiocchi sopra a cui si leggono: calibro 28, bossolo da 76 mm, fondello da 16 mm, 33 g di carica, borra PLC*

pliche. Le scritte in eleganti caratteri ben dimensionati riportano il nome del produttore, la parola Magnum, il calibro 28, un riquadro evidenziatore con la numerazione dei pallini, la grammatura della carica e la dicitura “Max. 1050 BAR”; il profilo di un’anitra in volo completa questa elencazione. La prova sul campo è stata affidata a una mattinata di caccia presso l’AFV di Arborio: da Fiocchi tutto quel che ci si aspetta arriva puntualmente quindi abbiamo una cartuccia che definiremmo estremamente fluida e performante, piacevole da sparare, senza picchi pressori e di rinculo fastidiosi, con una micidialità che lascia stupiti quando si pensa che si sta adoperando un 28 che, seppur magnum, sempre tale è.

Sul coperchio della scatola sono riportate le scritte presenti sulla parte frontale a cui si aggiunge in un visibile riquadro bianco la misura dei pallini, qui del 7 quindi da 2,5 mm di diametro Caccia Passione 71


Su retro della confezione si trovano tutte le prescrizioni per la sicurezza compreso il richiamo all’impiego della cartuccia in fucili che abbiano passato la prova forzata di 1320 bar. Un’etichetta con codice a barre indica il prezzo di vendita Anche sui fianchi del contenitore vengono riportate le diciture caratteristiche e utili a definire in un attimo il contenuto

Caccia Passione 72

Con le due cartucce, una 28/76 e l’altra 28/70, poste una a fianco all’altra si nota la differente altezza mentre nelle diciture si evidenzia la carica di ben 33 g per la prima e di 24 g nella seconda


Munizioni

Caccia Passione 73


Fiocchi presenta la nuova linea Carabina Caccia di Fiocchi Munizioni

Continuando a sondare le recentissime proposte della Fiocchi siamo arrivati alla novità più recente creata per essere abbinata ai fucili camerati per il calibro 28 Magnum e le prestazioni verificate sono davvero sorprendenti

S

ette calibri e un packaging coordinato e rinnovato per una linea dalle ottime prestazioni, su cui Fiocchi Munizioni ripone grandi aspettative. È stata presentata ufficialmente ieri, nel quartier generale di Via Santa Barbara, ed è già disponibile sugli scaffali delle armerie di tutta Italia. La nuova linea Carabina Caccia di Fiocchi Munizioni è la carta vincente che l’azienda di Lecco si gioca per chiudere al meglio il 2017 e ripartire con slancio nel 2018. I calibri che compongono la linea sono sette: • 222 Remington • 223 Remington • 243 Winchester • 270 Winchester • 308 Winchester • 30-06 Springfield • 300 Winchester Magnum L’identità della linea è data dal rinnovo del packaging, con l’abbinamento di ciascun calibro a uno specifico animale e l’utilizzo di una gamma di colori diversi per indicare le

Caccia Passione 74

varie tipologie di palla: EPN, Freccia Nera, HPBT e Soft Point. “È una linea su cui abbiamo investito e continueremo ad investire molto, ne siamo decisamente orgogliosi e ci aspettiamo grandi risultati,” ha dichiarato il Presidente Stefano Fiocchi ad introduzione della presentazione. “La nostra intenzione è di ampliare la gamma il più possibile, producendo al nostro interno tutti i componenti dedicati. In quest’ottica l’azienda sta facendo un grande sforzo nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti, come ad esempio palle monolitiche di nuova generazione”, ha aggiunto Costantino Fiocchi, Direttore Tecnico di Fiocchi Munizioni. “Diversamente da quanto accadeva prima, quando importavamo dalla nostra consociata Americana, oggi il caricamento di queste cartucce è interamente fatto a Lecco. Così facendo possiamo garantire una continuità dell’offerta ed una maggiore rispondenza alle esigenze del mercato europeo,” ha concluso Marzio Maccacaro, Direttore Commerciale.


Munizioni

Caccia Passione 75


Il nuovo binocolo SwarovskiOptik UN COMPAGNO MOLTO FEDELE Il nuovo CL Companion, fedele compagno di nome e di fatto, combina comfort e semplicità per offrire la migliore osservazione possibile. Disponibile in due versioni (8x30 e 10x30), è corredato da diversi pacchetti di accessori a scelta. di Riccardo Camusso

C

ampo visivo panoramico di 132 m (a 1.000 m). Compatto e leggero (490g). Ergonomico e comodo da usare. Ottica con ingrandimento 8 o 10x per una visione uniforme e stabile. Nuovo meccanismo di messa a fuoco con regolazione diottrica integrata. Corpo in lega di magnesio. Cinghia ad attacco/sgancio rapido, Diversi pacchetti di accessori. Il nuovo CL Companion si rivela davvero un compagno fedele che ci permette di vivere integralmente tutto ciò che vediamo senza perdere alcun dettaglio e regalandoci davvero la libertà di andare oltre. Considerando il prezzo di listino (da 1.120 Euro), il CL Companion è compreso fra i binocoli “economici” prodotti dalla Swarovski Optik, ma, dopo averlo testato sul campo, possiamo assicurare che non ha nulla da invidiare ai più blasonati binocoli della casa austriaca. Caccia Passione 76

Anzi: a nostro avviso questo nuovo strumento si inserisce perfettamente nella nuova “filosofia” SwarovskiOptik: quella di privilegiare la semplicità, la robustezza e la leggerezza di uno strumento da “strapazzare” (sia in viaggio che a caccia), pur senza rinunciare ad un elevato livello di qualità. In una parola, condividiamo a pieno il concetto -“La libertà di andare oltre”- con cui la SwarovskiOptik ha presentato, nel novembre 2017, questo nuovo strumento. “Ovunque utilizzerete il nuovo CL Companion, vivrete al massimo l’istante…., I vostri occhi e il binocolo lavoreranno insieme in completa armonia. L’osservatore diventa un tutt’uno con la natura mentre l’occhio entra in una nuova dimensione.”: così, Carina SchiestlSwarovski, Presidente del Comitato Esecutivo della SwarovskiOptik, ha parlato dei vantaggi


Ottiche

Anche in situazioni critiche, come per questo capriolo coperto dalla vegetazione, il nuovo meccanismo di messa a fuoco del CL Companion offre una lettura molto precisa dei dettagli.

Semplice, essenziale ed estremamente pratico il nuovo binocolo pesa solo 490g

Utilizzando lo specifico adattatore SwarovskiOptik per il CL Companion si possono realizzare buone fotografie in digiscoping.

L’ergonomia e la compattezza del nuovo CL Companion sono molto apprezzate.

Caccia Passione 77


di questo binocolo compatto, progettato per rispondere alle specifiche esigenze del mercato dei viaggi e del tempo libero. Caccia compresa, aggiungiamo noi. L’ultimo arrivato nella famiglia CL segna una nuova frontiera in termini di ottica avanzata e meccanica. Il binocolo è facile da usare e, oltre a una straordinaria qualità d’immagine, garantisce anche un eccellente comfort di osservazione. Una particolarità di questo binocolo è il nuovo concetto di ottica bilanciata, che garantisce all’utente un indimenticabile comfort di osservazione con immagini ad alto contrasto, estremamente nitide e dai colori naturali. Il Cl Companion offre inoltre un sorprendente campo visivo di 132 metri, per nuove ed affascinanti scoperte. Il binocolo è allo stesso tempo robusto e leggero grazie al design sottile e compatto e al solido corpo in lega di magnesio. La cinghia con attacco rapido e rotante si adatta facilmente a ogni movimento. Abbiamo particolarmente apprezzato questo particolare, comune agli altri nuovi binocoli della SwarovskiOptik, soprattutto a caccia e nel corso di usi particolarmente impegnativi. I pacchetti di accessori si ispirano alla natura: in linea con lo stile e i colori del binocolo garantiscono anche il massimo della protezione. Si può scegliere fra tre diversi design – NORTHERN LIGHTS, URBAN JUNGLE e WILD NATURE – a seconda del proprio stile personale. Come per la maggior parte dei binocoli e dei cannocchiali da osservazione, anche il CL Companion può essere facilmente collegato all‘adattatore per cellulare della SwarovskiOptik . In questo modo esso diventa uno strumento straordinario, che permetterà di vivere al massimo gli incontri ravvicinati grazie alla possibilità di catturare e condividere all’istante momenti speciali e soggetti di interesse personale. Abbiamo avuto modo di effettuare censimenti con questa procedura: tutto diventa più facile, preciso e…meno complicato e faticoso. Scusate se è poco. Caccia Passione 78

DATI TECNICI - CLCOMPANION 8X30 Ingrandimento: 8x Diametro utile dell’obiettivo (mm): 30 Diametro della pupilla d’uscita (mm): 3,8 Distanza della pupilla d’uscita (mm): 16 Campo visivo (m/1.000 m): 132 Campo visivo (gradi): 7,6 Campo visivo soggettivo (gradi): 58 Minima distanza di regolazione (m): 3 Compensazione diottrica (dpt) : ± 4 Trasmissione luce (%): 90 Distanza interpupillare (mm): 55-74 Valore crepuscolare secondo ISO 14132-1: 15,5 Lunghezza ca. (mm): 127 Larghezza ca. (mm): 118 Altezza ca. (mm): 55 Peso circa (g): 490 Impermeabilità: 4 m di profondità sott’acqua (riempimento con gas inerte) Prezzo di listino: € 1.120

Nel pacchetto accessori, ci sono tre custodie multifunzionali; nell’ordine: la Wild Nature (rivestita in nylon D700); la Northern Lights (in pura lana di pecora); la Urban Jungle (impermeabile BionicCanvas). Tutte con cinghia.


Ottiche

Caccia Passione 79


DALLA PAGANINI DI TORINO LA TERMOCAMERA LTO – TRACKER DELLA LEUPOLD L’importatore dell’autorevole firma statunitense di ottiche distribuisce la prima termocamera realizzata con diverse finalità che vanno dalla caccia alla sicurezza di Emanuele Tabasso

A

bbiamo avuto a disposizione per diverso tempo una delle prime termocamere della Leupold che la Paganini di Torino sta distribuendo regolarmente sul mercato. L’elegante confezione riporta già al suo esterno le sei diverse visuali ottenibili e balza agli occhi il marchio con la dicitura Designed * Machined * Assembled in the USA, fatto rassicurante senza con questo voler disdegnare il lavoro in altre zone dove la mano d’opera è decisamente a buon mercato. Estraiamo l’apparecchio dalla sua sede ed è immediatamente riconoscibile l’anello dorato con il marchio aziendale posto sull’obiettivo dove è inserito il sensore; il corpo lungo poco meno di 14 cm è rastremato, pare quasi un minuscolo cannocchiale da battuta, ma così non è. La parte dove la sezione si ingrossa riporta una corrugatura per facilitare lo svitamento e la

Caccia Passione 80

sostituzione delle batterie; dietro sono posti su parte della circonferenza tre pulsanti con una copertura gommata protettiva e antiscivolo. Le funzioni vedono accensione/spegnimento, variazione degli ingrandimenti dell’immagine e mutamento del colore dello sfondo: ecco infine la lente oculare su cui si posa lo sguardo dell’osservatore e dove si stagliano con tinte e sfondi diversi, secondo quanto prima accennato: le definizioni delle tinte sono così elencate: red – white hot – black highlight – green – black hot – white highlight definibili come rosso, con tonalità più chiara del soggetto, bianco evidente del soggetto su sfondo nero, ancora sfondo nero e soggetto giallo dorato, verde sempre con soggetto più chiaro dello sfondo, soggetto nero su sfondo grigio perla, soggetto giallo dorato su sfondo grigio perla. Possibilità di ingrandimento fino a 6x, como-


Accessori

Lo strumento è saldamente incassato nel suo supporto antiurto

La confezione in ottimo cartoncino lucido conferisce la giusta importanza al prodotto

do fuoco fisso, rilevamento fino a 600 iarde con campo visivo di 21° in orizzontale. Meno di 3 secondi per l’avvio dell’apparecchio e alimentazione delle batterie per 10 ore di uso continuo. Sono previsti 5 anni di garanzia sulla componente elettronica. E’ intuibile l’uso per i cacciatori che possono rilevare l’immagine termica emessa dal selvatico caduto in una zona con poca visibilità facilitandone così il recupero, come è molto pratico l’impiego per la sicurezza, ad esempio rilevare la presenza di persone al buio presso una casa o, nella casa stessa con il vantaggio di non dover accendere le luci. Due soli esempi, ma a nostro parere già ampiamente sufficienti per l’acquisto di questo ritrovato: aspetto, stile e funzioni tutto in linea con quanto ben si conosce sul marchio della grande L posta in un reticolo.

All’accensione dell’impianto sullo schermo appare per qualche secondo il logo della Leupold

Una persona seduta in una camera buia: le parti non coperte dall’abbigliamento, come il viso, emanano maggior calore e sono quindi più evidenziate nel visore Caccia Passione 81


La MAF, in questa foto, ha voluto privilegiare lo specchio anale delle due femmine e, di conseguenza, il muso e le orecchie sono leggermente fuori fuoco.

Caccia Passione 82


Digiscoping

SFOCATO O MOSSO?

Caccia Passione 83


SFOCATO O MOSSO? La sfocatura e il micromosso sono le due diverse ‘malattie’ del Digiscoping di qualità e, come tali, richiedono due ‘medicine’ ben differenziate tra loro. Testi e foto di Riccardo Camusso La foto A non è mossa (non c’è alcuna parte a fuoco). La foto B è corretta (la messa a fuoco è stata volutamente impostata sul capriolo.

C

ome ben sanno i digiscopers, il ‘problema’ fondamentale di questa tecnica è l’assenza di ‘pulizia’ nelle immagini realizzate con il lungo. Con il termine ‘pulizia’, tuttavia, molti confondono la sfocatura con il mosso, e viceversa; specialmente a causa dei maxi-ingrandimenti. Si tratta di due ‘malattie’ ben diverse tra loro, che richiedono come tali due ‘medicine’ ben differenziate. Vediamole nel dettaglio, partendo dalla diagnosi del ‘male’, riconoscendo cioè quando una fotografia risulti sfocata e/o quando risulti mossa, o micromossa. Una fotografia SFOCATA sul soggetto è un’immagine nella quale la messa a fuoco (MAF) non è andata sul punto voluto. E, magari, ha privilegiato un particolare secondario davanti o dietro il soggetto stesso. La fotocamera non può sapere se vogliamo mettere a fuoco l’albero dietro cui si nasconde il capriolo, oppure la vegetazione che sta sullo sfondo. Talora accade - caratteristica tipica dei forti ingrandimenti del Digiscopng – può accadere che in un soggetto frontale, che ci guarda e che non sia in posizione ‘da cartolina’, la MAF vada (volutamente) sul muso e sfochi di conseguenza la Caccia Passione 84


Digiscoping

La nuova testa bilanciata PTH della SwarovskiOptik è la miglior soluzione per scongiurare il rischio di foto mosse.

coda o la parte posteriore. La soluzione, in Digiscoping, è, ovviamente, una MAF corretta sul punto voluto. In questo caso, occorre differenziare a seconda della fotocamera utilizzata. Se usiamo una reflex con TLSAPO dobbiamo comunque focheggiare - a mano - sul lungo, escludendo l’Autofocus della fotocamera e lavorando in focheggiatura M (manuale); se usiamo, invece, una Mirror Less, o uno SmartPhone, dobbiamo pur sempre fare una MAF manuale e approssimativa sul lungo, lasciando però alla fotocamera il lavoro di ottimizzare la MAF sul punto voluto: dove si tocca il monitoti, con il dito leggero (in touchscreen), va sia l’esposizione che la MAF. Non è un vero e proprio Autofocus totale, ma tutto funziona con una

focheggiatura a rilevamento (o contrasto) di fase che agevola in modo determinante l’operazione; detto in modo più tecnico, il rilevamento di fase ‘legge’ il fuoco corretto sulla seconda lente del lungo: solo così accade il ‘miracolo’ per cui una MAF non ottimizzata manualmente diventa perfetta – e nel punto voluto – grazie a questo tipo di AF automatico. Una fotografia MOSSA, invece, è un’immagine nella quale tutto ciò che è compreso nell’inquadratura appare confuso e poco nitido. Il movimento o la vibrazione nel punto di ripresa può apparire insignificante, ma sulle lunghe distanze è un vero e proprio terremoto. Oppure la foto risulta mossa, quando il soggetto fa un brusco movimento nell’esatto momento dello scatto. Caccia Passione 85


La soluzione, in digiscoping, si basa sulla massima stabilità dell’attrezzatura. Per ottenere questo scopo non occorre soltanto un buon trepiede e una testa trepiede robusta (non a sfera), ma soprattutto il bilanciamento dell’attrezzatura. Questo si ottiene – come abbiamo visto – con la ricerca del bariCaccia Passione 86

centro entro il quale tutto resta stabile e senza sforzo. Il risultato finale è quello per cui, dopo aver effettuato l’ingaggio, non serve più serrare i fermi: il lungo si stabilizza – senza giochi passivi – nell’esatto punto voluto. Questo è il grande vantaggio della nuova testa bilanciata PTH della Swarovski Optik, in sinergia con la


Digiscoping

Nella foto A la MAF è stata impostata (sbagliando) sullo sfondo; nella foto B sul soggetto.

nuova slitta di bilanciamento BR. Per “fermare” il soggetto, i cacciatori sanno bene come usare la voce e i richiami, ma la soluzione ideale è lo scatto remoto (anche quello silenzioso), dimenticando i vari VR e la profondità di campo elevata che hanno scarsa influenza in Digiscoping.

Proprio per evidenziare queste fondamentali differenze fra foto mosse e foto sfocate, nel nostro ultimo libro – Storie di Digiscoping – abbiamo allegato una Guida tecnica ed ogni foto è corredata dai metadati reali per evidenziare i parametri tecnici utilizzati. Per prenotazioni: riccardo.camusso@alice.it Caccia Passione 87


Nel nostro ultimo Libro, ogni foto è corredata dai metadati reali.

Anche in queste due foto la messa a fuoco è sullo sfondo (foto A) e sul capriolo (foto B) che era il punto desiderato. Caccia Passione 88


Digiscoping

Caccia Passione 89


INVIA LA TUA FOTO La foto del mese

Caccia alle anatre con

Le discrezionedella dellaredazione, redazione,all’inall’inLemigliori migliori immagini verranno pubblicate, aa discrezione terno del portale, portale,della dellarivista rivistao in o in altre pubblicazioni curate da Caccia Pasaltre pubblicazioni curate da Caccia Passione. sione. Passione avrà d’uso diritto d’uso e pubblicazione gratuita deiinviamateCacciaCaccia Passione avrà diritto e pubblicazione gratuita dei materiali riali inviateci spontaneamente. autore dichiarai diritti di detenere i diritti di teci spontaneamente. Ogni autoreOgni dichiara di detenere di Copyright delle Copyright dellee dei fotomanoscritti inviate e dei manoscritti e saràpersonalmente responsabile personalmente foto inviate e sarà responsabile per l’oggetto per l’oggetto nella fotosollevando presentatagià sollevando già daPassione ora Caccia Passione ritratto nellaritratto foto presentata da ora Caccia da qualsiasi da qualsiasi responsabilità. ogniil caso il materiale trasmesso non verrà restituito responsabilità. In ogniIncaso materiale trasmesso non verrà restituito


Spaniel su lepre

Collabora con Caccia Passione: Collabora con Caccia Passione:

INVIA LE TUE STORIE INVIA LE TUE STORIE

Caro Caroamico amicocacciatore cacciatoresesesei seiamante amante della della fotografia naturalistica naturalistie/o oppure amiami scrivere e raccontarci le tue imprese veca venatoria, e/o venatoria, oppure scrivere e raccontarci le tue imprese natorie e vorresti vedere le tue foto o io tuoi venatorie e vorresti vedere le tue foto i tuoiarticoli articolipubblicati pubblicatisu Caccia Passione, puoipuoi inviare i tuoi manoscritti o i otuoi scatti acsu Caccia Passione, inviare i tuoi manoscritti i tuoi scatti compagnandoli dadauna dell’autore, accompagnandoli unadidascalia didascaliaee dal dal nominativo dell’autore, all’indirizzo email: redazione@cacciapassione.com all’indirizzo email: redazione@cacciapassione.com


CACCIA PASSIONE

Anno VI – N° 11-12/2017 – Nov - Dic 2017 www.cacciapassione.com

Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni Direttore Marketing Valerio Troili marketing@cacciapassione.com Collaborazioni Pierfilippo Meloni, Emanuele Tabasso, Riccardo Camusso, Saverio Patrizi, Simone Ricci, Claudia Zedda, Pina Apicella, Vincenzo Frascino, Valerio Troili, Kalaris, Ilaria Troili, Simona Pelliccia, Roberto Aguzzoni. Traduzioni A cura della Redazione Grafica e impaginazione A cura di Grazia Lospennato Pubblicità Ilaria Troili - Cell. 335.6408561 commerciale@cacciapassione.com Fotografi Archivio Caccia Passione, Vincenzo Frascino. Redazione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 - Opera (MI) redazione@cacciapassione.com Cell. 3383243383 Service Provider Made Network srl Via Macanno, 59 - Rimini (RN) Editore Caccia Passione s.r.l. Via Camillo Golgi, 1 - 20090 – Opera (MI) Cell. 3383243383 redazione@cacciapassione.com Registrazione in Tribunale n. 17 del 21/01/2012 ®CACCIA PASSIONE È UN MARCHIO REGISTRATO. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE SE NON AUTORIZZATA.


Per Informazioni o Prenotazione degli Spazi Pubblicitari Contattare: commerciale@cacciapassione.com oppure chiamaci al 335.6408561

www.cacciapassione.com Caccia Passione s.r.l. - Via Camillo Golgi n.1 - 20090 Opera (MI) - Tel 3383243383



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.