Aqa portfolio 2016

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Andrea Quaranta architetto

.Architectural Portfolio

.2016 .2014


.Indice .00

.01

.02

.SU DI ME

.ANGOLO URBANO Un innesto architettonico nel recinto della caserma Randaccio a Brescia

.LPA5 Museo della grafica e del design Milano - scalo Farini

.05

.06

.LRA1 Risanamento del deposito Progettazione del museo della Certosa

.Render

.CURRICULUM VITAE


.03

.04

.LCA2 Torre per uffici A2A Milano - zona piazza Trento

.LPA4 Megaforma Milano - stazione Rogoredo

.07

.08

.09

.BF04 Libreria - Brescia

.BF05 Kid Room - Brescia

-CI14 Appartamento - Brescia


.Su di me Andrea Quaranta Andrea Quaranta nato aaBrescia 1983 nato Bresciail il2020settembre settembre 1983 residente a Bagnolo Mella, 25021 BS BS residente a Bagnolo Mella, 25021 Iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianiicatori, Iscritto all’Ordine degli Architetti, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Brescia della Provincia di Brescia n. 3103

n.3103

T. +39 338 9667128

T.andrea.quaranta@outlook.it +39 338 96 67 128 https://issuu.com/andreaquaranta andrea.quaranta@outlook.it http://issuu.com/andreaquaranta

In seguito seguitoalalconseguimento conseguimento della laurea In della laurea magistrale magistrale inalarchitettua di in architettura PolitecnicoaldiPolitecnico Milano ho proseguito Milano ho preseguito un percorso di crescita con un percorso di crescita personale e professionale personale e professionale con laadeguato consapevolezza la consapevolezza che un progetto non è cheintendere un progetto adeguato non intendersi da esclusivamente sottoèilda profilo formale e esclusivamente sotto il profilo formale e funzionale. funzionale. Il processo di progettazione non può prescindere da Il processoosservazione di progettazione non può prescindere un’attenta e comprensione degli eventi da un’attenta osservazione e comprensione esterni che modulano, scandiscono e in qualchedegli eventidefiniscono esterni chedelle modulano, scandiscono e in in modo interferenze con l’esistente, qualche delle attrattivi, interferenze modo da modo formaredefiniscono spazi fortemente vivibilicon ed l’esistente, in modo da ilformare in grado di saper stupire fruitore.spazi fortemente attrattivi, vivibili ed in grado di saper stupire il fruitore. La forma, la funzione, l’aspetto tecnologico, e l’uso della materia, devono rapportarsi con il luogo; La forma, funzione, l’uso questi sonolagli elementil’aspetto cardine ditecnoligico un processoe di della materia,progettuale devono rapportarsi con il contesto; composizione consapevole. questi sono gli elementi cardine di un processo di conposizione progettuale consapevole. l’obiettivo è dare forma a un’idea, ad un pensiero, tramite l’osservazione dei fenomeni contemporanei, l’obiettibo è ildare forma a un’idea, ad un peseguendo gusto. pensiero, tramite l’osservazione dei fenomeni contemporanei, perseguendo il gusto.

“ilpossibile possibilenecessario necessario la sostanza strutturale di “il è laè sostanza strutturale di ogni ogni progetto di architettura” progetto di architettura”

Vittorio VittorioGregotti Gregotti



.Curriculum vitae .Esperienze professionali

.Istruzione

MARCO CS33 ANGELINI ARCHITETTO STUDIO Corso Sempione, - 20145 Milano Via Bainsizza, 10 -33 25128 Brescia BS MI aprile luglio 2012 2015 - ...

POLITECNICO DI MILANO soluzioni per l’arredo e l’allestimento. Assistenza 24 aprile 2012 all’attività di cantiere. Redazione di pratiche edilizie e catastali. Laurea magistrale in scienze dell’architettura Tesi: Angolo urbano, un innesto architettonico nel MARCO ANGELINI ARCHITETTO recinto della caserma Randaccio a Brescia Via Bainsizza, 10 - 25128 Brescia BS Voto: 103/110 maggio 2011 - agosto 2011 Relatore: Prof.ssa Ilaria Pamela Valente

Collaborazione progettazione, nella restituzione Collaborazionenella part-time all’attività di studio e grafica (2D e 3D) e nella realizzazione di spazi partecipazione a concorsi di architettura interni privati e pubblici. Ricerca di materili e di soluzioni per l’arredo e IL FALÒ l’allestimento. Via Molinoall’attività Vecchio,di104 - 25010 Borgosatollo BS Assistenza cantiere. luglio 2014 ... Redazione di -pratiche edilizie e catastali. Collaborazione presso il centro per corsi di: MARCO ANGELINI ARCHITETTO geometria descrittiva, disegno tecnico, Via Bainsizza, 10 - 25128 Brescia BS storia maggio - agosto 2011Autocad, Archicad, dell’arte 2011 e dell’architettura, Photoshop, Illustrator e Indesign. Progetto e sviluppo del concept per un parco pubblico contenente ESSE ESSE attività SRL di vario tipo: campi sportivi, aree di spazi4dedicati adBrescia attività culturali. Viaaggregazione, Federico Pezzoli, - 25128 BS Ricerca delle specie arboree autoctone e studio dei aprile 2015 - novembre 2015 sistemi naturalistici presenti nell’area. Lo sviluppo delle soluzione è stato affrontato Collaborazione progettazione e nella mediante l’utilizzonella di modelli 3D. restituzione grafica di stand fieristici, nello studio, nello sviluppo nella realizzazio di grafiche DARIO SELLERIe INTERIOR DESIGN via San Rocco, 22 - 25025 Manerbio BS STUDIO CS33 gennaio 2006 - marzo 2008 Corso Sempione, 33 - 20145 MIlano MI Collaborazione nella progettazione di interni. aprile 2012 - marzo 2015 Restituzione grafica dei progetti (2D e 3D). Attività di rilievo. nella progettazione, nella Collaborazione restituzione grafica (2D e 3D) e nella realizzazione di spazi privati e pubblici. Ricerca di materiali e di

Progetto e sviluppo del concept per un parco POLITECNICO DI MILANO pubblico contenente attività di vario tipo: campi 03 marzo 2008 sportivi, aree di aggregazione, spazi dedicati ad attivitàdiculturali. Ricerca delle specie arboree Laurea primo livello in scienze dell’architettura autoctone e studio dei sistemi naturalistici presenti Tesi: Dalla cellula al modulo, ricerche architettoniche sulla misura Voto:soluzioni 92/110 è stato nell’area. Lodell’abitare sviluppo delle Relatore: Ilarial’utilizzo Pamela Valente affrontatoProf.ssa mediante di modelli 3D DARIO SELLERI INTERIOR DESIGN Via Sano Rocco, 22 - 25025 Manerbio BS gennaio 2006 - marzo 2008 Collaborazione nella progettazione di interni. Restituzione grafica dei progetti (2D e 3D)


.Formazione .Istruzione e Formazione

.Conoscenze informatiche

.Lingue

POLITECNICO DI MILANO 24 FEBBRAIO 2013 24 aprile 2012 Iscrizione all’albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e conservatori della Provincia di Brescia Laurea magistrale architettura n.3103 Tesi: Angolo urbano, un innesto architettonico nel recinto della caserma Randaccio a Brescia FEBBRAIO 2014 Voto: 103/110 Relatore: Prof.ssa Ilaria Commissione Cultura deiPamela Progetti Valente

SOFTWARE

ITALIANO ITALIANO

madrelingua madrelingua

AutoCAD (2D,3D) AutoCAD (2D, 3D) ArchiCAD ArchiCAD InDesign Illustrator Illustrator Photoshop Photoshop InDesign Artlantis Studio 5 Artlantis Microsoft Studio Word 5 Microsoft Word Microsoft Excel Microsoft Excel Microsoft Powerpoint Microsoft Powerpoint SISTEMI OPERATIVI SISTEMI OPERATIVI Mac OS X Windows Mac OS X8 Windows

INGLESE INGLESE

livello B2 livello B2

FRANCESE FRANCESE

scolastico scolastico

Ordine A.P.P.C. della Provincia di Brescia POLITECNICO DI MILANO 03 marzo 2008 Commissione Giovani Ordine A.P.P.C. della Provincia di Brescia Laurea di primo livello in scienze dell’architettura Tesi: Dalla Cellula al modulo, ricerche architettoniche sulla misura dell’abitare Voto: 92/110 Relatore: Prof.ssa Ilaria Pamela Valente APRILE 2013

Iscrizione all’albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia n. 3103 GENNAIO 2014 Commissione Cultura dei Progetti Ordine A.P.P.C. della Provincia di Brescia Commissione Giovani Ordine A.P.P.C. della Provincia di Brescia

.Note Durantel’attività l’attivitàprofessionale professionale autonoma ho Durante autonoma ho maturato esprienze campo della maturato nel esperienze nel stima campoimmobilare, della stimanella redazione di catasti nell’insegnamento della catastali immobiliare, nellae redazione dei pratiche geometria descrittiva. della geometria descrittiva. e nell’insegnamento


.01 .Angolo Urbano

Un innesto architettonico nel recinto della caserma Randaccio a Brescia Tesi di laurea magistrale Relatore: Professoressa Ilaria Pamela Valente

Il recinto della caserma Randaccio a Brescia ha origine da un lungo e intrecciato processo di stratificazioni, frammentazioni e saturazioni, inserendosi all’interno di uno scenario di trasformazioni puntuali dislocate su tutto il territorio cittadino. La sua storia ha origine nel XV secolo con la costruzione di un edificio monastico addossato al tracciato delle mura. All’inizio del XX secolo una serie di trasformazioni urbane, tra cui lo smantellamento della cinta difensiva e l’inserimento di ampi spazi militari hanno disegnato l’attuale planimetria della caserma. L’obiettivo della tesi è la definizione di un possibile punto nodale necessario al recupero del quartiere Carmine da attuarsi tramite un’operazione di innesto e addizione di elementi negli spazi della caserma, ovvero operando in termini di composizione morfologica e rifunzionalizzazione degli spazi esistenti, dimostrando in tal modo il ruolo centrale di un’area dal carattere eterotopico. L’osservazione e la successiva descrizione delle tipologie di urbanizzato, la classificazione dei tracciati e degli spazi aperti ha permesso la costruzione di una mappa di sintesi della città che ha messo in evidenza misure, matrici e intervalli e contemporaneamente mostra le varie tipologie di sviluppo della città in relazione ai recinti urbani presenti sul territorio. Il progetto cerca, tramite l’utilizzo delle giaciture e

delle matrici dispositive evidenziate, di riorganizzare l’interno del recinto operando disegni al suolo e innesti di elementi che dovranno formare un sistema con l’università e gli spazi museali cittadini. La composizione è affidata all’innesto di una torre destinata a residenze per studenti che funga da landmark relazionandosi con le emergenze cittadine e gli angoli urbani definiti dal tracciato del ring; da una sala conferenze ipogea che insieme alla distribuzione su livelli differenti degli spazi aperti definisce una misura regolatrice per il sito e dalla rifunzionalizzazione degli spazi esistenti.


.1200 .Sistema dei recinti: Caserme

.1599

.1780 .Sistema dei recinti

.1900

.1945

.1960

.Sistema dei recinti: Servizi

.Sistema dei recinti: Industria


.Elementi

.Direttrice 1

.Connessione

.Direttrice 2

La necessità di aprire il recinto della caserma deriva dall’idea di definire un percorso culturale che si sviluppa grazie alla connessione tra i capisaldi di riferimento (la caserma Randaccio in cui verrà inserito il progetto, la sede dell’Università degli studi di Brescia e il castello). Le due direttrici riscontrate nella sintesi sono poste così in stretto raporto con gli spazi aperti della caserma.


.Concept

Il concept derivante dalla sovrapposizione delle misure e delle direttrici individuate, inserite negli spazi aperti della caserma, permette una suddivisione chiara del luogo che verrĂ rifunzionalizzato tramite una torre per alloggi, un teatro e una sala espositiva.

.Torre

.Bibioteca

.Museo

.Mix

.Teatro

.Aule




.02 .LPA5

Museo della Grafica e del design Milano - scalo Farini Laboratorio di progettazione architettonica 5 Docente: Professor Raffaello Cecchi Professor Alessandro Rocca

Il museo M.D.G. è un edificio compatto, pensato per far coesistere differenti funzioni che possano permetterene un “utilizzo continuo”.

grazie ad un’accurata gestione è possibilie rendere l’edificio parte integrante della vita dei quartieri che si sviluppano attorno all’area.

Localizzato a Milano, nei pressi della stazione della MM3 Lancetti, all’interno dell’area dello scalo Farini, è essenzialmente un contenitore che si sviluppa in pianta attraverso due rettangoli che assumono le die direttrici principali dell’area e si relazionano fra loro grazie all’incastro evidenziato dal sistema di servizi. Nonostante la planimetria sia semplice, ogni livello rivela in realtà forme complesse che permettono una migliore comprensione degli spazi, attraverso aperture e tagli sia negli elementi orizzontali, sia negli elementi verticali.

Il programma di sviluppo del progetto è stato attentamente studiato secondo il criterio dei tempi di fruizione, così che la struttura sia resa attrattiva in ogni ora della giornata, dal mattino (con la biblioteca, il museo, lo shop e il punto ristoro) fino a tarda sera (con il teatro e la possibilità di affittare gli spazi a flessibilità totale che potrebbero diventare locali serali e notturni).

All’interno, la presenza di tagli e aperutre, rende i confini tra le funzioni netti e ben distinti, ma allo stesso tempo le funzioni sono visibili e riconoscibili dagli spazi comuni, in modo da garantire dei flussi chiari all’interno dell’edificio. Dal punto più alto della struttura e più precisamente dall’ultimo piano dedicato alle esposizioni, i visitatori possono osservare il nuvo skyline milanese senza ostacoli visivi. Il progetto offre oltre, alle funzioni principali quali: il museo, la biblioteca con mediateca e sale studio e il teatro; delle zone a flessibilità totale, locali in cui


.Incastro

.Sovrapposizione

.incastro

.Studio tempi utlizzo - MUSEO

.Studio tempi utlizzo - BIBLIOTECA

.Studio tempi utlizzo - TEATRO




.03 .LCA2

Torre per uffici A2A Milano - piazza Trento Laboratorio di costruzione dell’architettura 2 Docente: Professor Fabrizio Schiaffonati Professor Luca Capolongo Professoressa Francesca Giussani Gruppo di lavoro: Walter Giussani Andrea Quaranta Mario Scaglia

Il progetto è situato in un’area di porprietà di A2A, in zona piazza Trento, nella parte sud del centro di Milano. Il complesso è stato pensato per poter rispondere sia alle necessità direttamente derivanti dalla sua propria funzione (torre per uffici) sia alle odierne necessità dei lavoratori. Per questi motivi il progetto è stato studiato in modo da essere suddiviso in varie aree funzionali, ma con una particolare attenzione agli spazi del lavoro. I volumi che compongono l’impianto planimetrico derivano direttamente da una sintesi critica della morfologia del luogo, dei tracciati principali e delle preesistenze. Il complesso si compone quindi: dalla torre landmark (che con sobria riconoscibilità evidenzia il nome dell’azienda all’interno della città), da un basamento con funzione promozionale e di servizio (in cui si sviluppano una sala espositiva temporanea e una sala conferenze, oltre alla mensa ed a una palestra per i dipendenti) e dal parco privato, fruibile da tutti i dipendenti, in cui è stato inserito l’asilo aziendale, in modo da facilitare la giornata dei lavoratori con figli. Particolare attenzione è stata posta al disegno degli alzati, dovendosi rapportare, in quanto edificio alto, con alcuni dei capisaldi dell’architettura italiana e milanese. Il linguaggio formale dei prospetti si compone di scansioni regolari in cui i materiali utlizzati si alternano e di integrano in maniera complessa, ma

regolare ed ordinata. Il dialogo fra il vetro, l’acciaio e il ceppo di Gre, permettono all’edificio di osservare fortemente un linguaggio stilistico milanese.





.04 .LPA4

Megaforma Milano - stazione Rogoredo Laboratorio di progettazione architettonica 4

il progetto per la nuova stazione dell’alta velocità di Rogoredo a Milano si suddivide in tre fasi.

Docente: Professor Ernesto D’Alfonso

La prima fase è composta dall’analisi critica della città, ponendo l’attenzione sul concetto di distanza e sul concetto di misura. il concetto di distanza è esprimibile sia con l’accezione di distanza fisica e quindi di misura, sia come distanza temporale, quindi l’avvicinamento, non fisico, ma temporale di due punti.

Gruppo di lavoro: Ivana Yuricin Allan Pigliacampo Andrea Quaranta

La seconda fase pone l’attenzione sulla morfologia storica della città ancora presente, e principalemente sulla layerizzazione della stessa. Nell’area sud-est di Milano si evidenzia quindi un’espansione storica dettata dall’antico asse della via Emilia, che ha condizionato uno sviluppo del territorio agricolo (centuriazione) secondo dimensioni e distanze ben precise ed ancora in parte riconoscibili nel sedime delle preesistenze storiche e delle cascine del Parco Agricolo Sud Milano. Lo sviluppo della città contemporanea verso sud mette in evidenza, uno sfrangiamento irregolare che si insinua all’interno dell’area agricola. La terza fase, e più propriamente la progettazione, sintetizza le analisi svolte evidenziando tre forme quadrate derivanti dalle dimensioni della centuriazione romana connesse da alcuni tracciati che scardinano e modificano la griglia regolare

individuata in fase di ananlisi. La stazione di Rogoredo che si pone come nuova porta di accesso della città si compone di tre elementi, un landmark che contiene varie funzioni, tra cui uffici, e spazi commerciali, la stazione e la grande copertura che si integra con il terreno.





.05 .LRA1

Risanamento del deposito Progettazione del museo della Certosa Laboratorio di restauro architettonico 1 Docenti: Professoressa Letizia Galli Professore Michele Piva Gruppo di lavoro: Walter Giussani Marco Lucchini Andrea Quaranta

Il lavoro svolto all’interno del laboratorio di restauro architettonico si è diviso in tre fasi. La prima è stata caratterizzata da un lavoro di rilievo geometrico su una porzione dell’esistente. Nella seconda fase è stata svolta l’analisi del degrado, tramite l’osservazione e la segnalazione delle varie patologie che hanno interessato le strutture. Il progetto del Museo della Certosa ha segnato la terza fase del lavoro, tramite l’inserimento di elementi puntuali, catatteristici e non impattanti sull’esistente.



.RENDER esterno





.RENDER esterno





.RENDER esterno



.RENDER interno





.07 .BF04 Libreria Brescia

In fase di realizzazione

La libreria BF03 è un sistema modulare che si sviluppa a partete. composto da elementi diversi si pone come obiettivo la rifunzionalizzazione della parete, con la creazione di tre diverse possibilità di utilizzo, che convivono, ma al tempo stesso possono definire tre zone funzionali distinte: .libreria 1 _ situata nella parte destra della parete, .libreria 2_ situata nella parte sinistra, e più precisamente rivolta verso gli spazi cottura. .TV+mobile contenitore_situato nella parte centrale, si caratterizza con la presenza di due ampi contenitori dispostisopra e sotto la TV e di un terzo elemento libreria. La composizione della libreria BF03 è studiata in modo da inserire all’interno dell’abimente casa un elemento razionale, funzionale e non convenziolanel, che tramite il suo modulo orizzontale può essere ampliato o ridotto. gli elementi scuri scandiscono la parete relazionandosi con gli oggetti esistenti (ad esempio le appliques), definendo uno schema simmetrico, ma non monotono, suddiviso in tre parti caratterizzate da tre funzioni diverse e complementari.



.08 .BF05

Kid Room Brescia

In fase di realizzazione

Il progetto BF04 (cameretta) si compone di tre elementi fondamentali. Da un lato è situato un contenitore canonico, composto da un’armadiatura (due moduli) a tutt’altezza in cui è stata incastonato un elemento orizzontale con funzione di scrivania. Per permettere un accesso alla stanza in totale libertà l’angolo della scrivania non è stato mantenuto a 90°, ma con questa modifica si sottolinea l’invito all’ingresso e si permette una circolazione più agevole nello spazio centrale della stanza mantenuto volutamente ampio. il secondo elemento che caratterizza il locale è la lunga panca/letto che, oltre ad assolvere la funzione principale (letto) permette di viviere la stanza in modo ludico e non convenzionale, gli spazi che si creano permetto di scegliere se utilizzare gli elementi come semplici appoggi, come sedute, come spazi privati e personali. La panca/letto è l’elemento più caratteristico della stanza. Considerata la necessità di spazi contenitori si è scelto di sviluppare un sistema che sfrutti a livello funzionale tutto il volume dell’oggetto. La panca/letto compone tre soluzioni formali, una

libreria, situata su tutta la lunghezza del fronte, una zona del riposo, con la presenza di un letto e uno spazio in cui è possibile inserire una piccola poltrona o dei cuscini e il mobile contenitore, composto da una serie di grandi cassetti disposti su guide in cui è possibilie inserire qualunque elemento, anche il letto aggiuntivo.



.09 .CI14

Appartamento Brescia In fase di realizzazione Progettato in collaborazione con: architetto Linda Cattaneo




Andrea Quaranta architetto T. +39 338 9667128 andrea.quaranta@outlook.it https://issuu.com/andreaquaranta

Grazie per l’attenzione...


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