Serenissimi Vini dicembre 2014

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SerenissimiVini

ANNO 3 - NUMERO 3 - Periodico quadrimestrale - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale –70% NE/TV - Contiene IP

IL GIORNALE DEL CONSORZIO VINI VENEZIA

I Vini Venezia in Cina

pag. 16

Il vino nella storia di Venezia

pag. 20

Enoteca on line pag. 33

Iniziativa realizzata con il contributo di:

DICEMBRE 2014 - N° 3


STUDIO FABBRO 11-2014

I GRANDI VINI NASCONO DA BARBATELLE E CLONI DI QUALITÀ

Per i grandi vini, i Vivai Cooperativi Rauscedo producono ogni anno oltre 64 milioni di barbatelle innestate utilizzando ben 295 varietà, 625 cloni e 18 diversi portinnesti per un totale di oltre 4.000 combinazioni. Un patrimonio unico per i viticoltori di tutto il mondo. Vivai Cooperativi Rauscedo: il numero 1 al mondo del vivaismo viticolo.

Rauscedo (PN) Tel. 0427.948811 www.vivairauscedo.com

L’editoriale del Presidente

Pinot grigio, da valorizzare con una Doc interregionale Dal 1990 ad oggi la superficie del Pinot grigio in Italia è passata da 3.413 ettari a 22.800 ettari (dato provvisorio). Una crescita notevole, soprattutto nel Nordest ed in Veneto particolarmente. La prima regione in Italia è la nostra, con 10.160 ettari pari al 44,6% del totale nazionale, seguita dal Friuli Venezia Giulia con 5.790 ettari pari al 25,4%, poi il Trentino 2.900 ettari che valgono il 12,7%, Oltrepo pavese 1.125 ettari e 4,9%, Alto Adige 700 ettari e 3,1% Sicilia 1.050 ettari e 4,6%. Quindi Veneto più Friuli Venezia Giulia, e le due province autonome di Trento e Bolzano, rappresentano in Italia l’85,7% di tutta la superficie vitata a Pinot grigio. Questo vitigno trova da noi la sua casa, la sua valorizzazione. È nei territori delle province di Treviso (39% della superficie), Verona (29%) e Venezia (18%) che gli imprenditori vitivinicoli hanno espresso particolare attenzione ed investimenti per questo grande vitigno. Il fenomeno, dopo il blocco delle iscrizioni del vitigno Glera alla Doc Prosecco, è in costante ascesa, tant’è che nelle ristrutturazioni e negli impianti ex novo si pianta in Veneto quasi solo Pinot grigio. Con questi numeri e queste tendenze risulta urgentissimo porre mano, con coraggio e lungimiranza, ad una profonda azione di governo e gestione del potenziale viticolo e dei flussi del prodotto imbottigliato. Su tale considerazione tutta la filiera è d’accordo, anche trentini e friulani, ma nelle soluzioni le divergenze risultano importanti. Per noi la strada maestra è

la creazione di una grande denominazione interregionale che elimini dal novero delle Igt trivenete il vitigno Pinot grigio, utilizzando gli strumenti normativi del DL 61/2010, consenta il controllo del potenziale viticolo, e con i contrassegni di Stato renda possibile la tracciabilità dei flussi del vino imbottigliato. Altre soluzioni “sperimentali”, certe applicazioni innovative “fatte bene”, ci paiono velleitarie e prive della capacità di risolvere la vicenda. Quando, secondo le proiezioni della Regione Veneto, nella vendemmia 2016 in Triveneto si produrrà una quantità di ettolitri tra i 2.100.000 e i 2.300.000, come gestiremo il mercato e come valorizzeremo il prodotto, la sua qualità ed il territorio da cui proviene? Non certo con le larghe maglie di una Igt, che non ha strumenti di regolazione del potenziale viticolo e che permette l’utilizzo, secondo disciplinare, di un 15% di altri vitigni complementari, o più ancora col doppio vitigno il Pinot grigio rischierebbe il ruolo di “comparsa”. L’idea c’è, la politica veneta si è mossa per tempo in un’azione di coinvolgimento della filiera regionale ed anche con contatti interregionali. Serve ora un salto di qualità notevole sposando da parte di tutti l’unico percorso attuabile, quello della Doc interregionale, che differenzierà inequivocabilmente il Pinot grigio da tutti gli altri, italiani e non. Il Pinot grigio è del Nordest, è nel nord est, valorizziamolo, diamogli il massimo valore distintivo, di origine, racconto e di storia; cosi facendo, con la Doc, ciò sarà possibile anche nel breve periodo. Facciamolo subito, tutti assieme e convinti. Il Presidente Giorgio Piazza

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L’editoriale del Direttore

l’integrazione tecnologica è nel nostro dna Dentro a una bottiglia di vino c’è un mondo fatto di tecnologia. Un universo complesso, che richiede un approccio integrato. Da 50 anni il gruppo Della Toffola offre soluzioni innovative per la gestione di tutta la filiera produttiva enologica: dal ricevimento dell’uva alla pressatura, dalla vinificazione all’imbottigliamento. Scegliere il gruppo Della Toffola vuol dire scegliere l’affidabilità, l’esperienza e la competenza di un gruppo fortemente integrato, composto da 10 aziende produttive e 6 filiali commerciali e di assistenza internazionali che hanno la tecnologia nel loro dna. Scegliere il gruppo Della Toffola vuol dire scegliere una soluzione personalizzata chiavi in mano, studiata appositamente per le esigenze della tua cantina. Tu mettici la passione, il gruppo Della Toffola ci mette la tecnologia.

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Nel nuovo P.R.S., finanziamenti alle aziende per sostenibilità agricola, biodiversità e risparmio delle risorse Nei primi mesi del 2015 si apriranno i bandi per la presentazione dei progetti di finanziamento sul P.S.R. 2014-2020, grandi opportunità di sostegno per lo sviluppo delle nostre imprese. Il P.S.R. 2014-2020 avrà 1 miliardo e 184 milioni di euro di risorse divise in 6 priorità, 18 focus area e 13 misure, un articolato e complesso piano di sostegno che dovrà modellare e sostenere la politica regionale nei prossimi cinque anni. La Regione Veneto ha voluto caratterizzare il P.S.R. 2014-2020 con “robuste” misure volte a potenziare la redditività delle imprese e a supportare progetti che migliorino la sostenibilità agricola, la biodiversità e il risparmio delle risorse. La Regione si è attivata da mesi per informare associazioni di categoria, consorzi, tecnici ed aziende sullo stato di avanzamento dei lavori di preparazione del nostro Piano di Sviluppo, proseguirà nelle sua attività di informazione anche nei prossimi mesi. Il grande lavoro di divulgazione testimonia l’importanza del Piano dal quale ci si aspetta delle grandi ricadute sul piano economico-competitivo e sul piano della sostenibilità ambientale.

Il Consorzio Vini Venezia si è già attivato con un primo incontro informativo tenutosi quest’estate, altri incontri sono in programma nei prossimi mesi. È nostro obiettivo assicurarsi che i produttori siano aggiornati in modo tale da accogliere per tempo le opportunità offerte dalla nuova programmazione. Il Consorzio, come sempre, sarà a disposizione per supportare quanto più possibile i produttori interessati. I produttori delle aree su cui opera il Consorzio, province di Treviso e Venezia, hanno un’ alta sensibilità ai temi di carattere ambientale, agricoltura biologica e sostenibilità. Temi che sono oggetto delle richieste di informazioni che giungono più frequentemente nei nostri uffici. Il Consorzio perciò si è da tempo reso disponibile ad elaborare progetti di comune interesse ed in grado di mettere insieme molte aziende per poter dare maggiore valore al territorio. E’ indispensabile però che si riesca ad arrivare all’apertura dei bandi con idee chiare e progetti pronti e condivisi. Il P.S.R. 2014-2020 sarà perciò una grande opportunità per le nostre imprese ad attuare tutte quelle azioni che riterranno opportune per affrontare il futuro in modo più moderno ed efficiente. Il Direttore Carlo Favero

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Sommario SerenissimiVini

Iniziativa realizzata con il contributo di:

IL GIORNALE DEL CONSORZIO VINI VENEZIA

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Editoriale del Presidente Editoriale del Direttore Sommario Dove siamo stati

Il Leone di vetro Premio Mazzotti al Parco Gambrinus I Vini Venezia al Festival delle Dop di Castelfranco Veneto

I Vini Venezia in Cina

Spazio Verde S.r.l. è un gruppo di consulenza e progettazione attivo nei settori della promozione dei prodotti agroalimentari in ambito europeo e dei paesi terzi, nelle consulenze agricolo forestale, estimative, ambientali e nel rilievo idrografico e topografico.

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Il vino nella storia di Venezia

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Giovini Veneziani

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Iniziativa realizzata con il contributo di:

DICEMBRE 2014 - N° 3

Wines and food

Wines and food

Fondata a Padova nel 1981, dispone di uno staff interno composto da 20 persone con ampia esperienza nei settori in cui si opera e collabora con esperti in varie discipline, di livello nazionale ed internazionale.

Lo chef del Parco Gambrinus (San Polo di Piave) Pierchristian Zanotto ha creato per noi i suoi piatti e li ha abbinati ai Vini Venezia.

Verba volant, scripta manent

del vino e professionisti Regoli opinion leader Alessandro responsabile: 30747 "enonauti", Direttore 2014 - Tiratura: 2001 1 Ottobren. 709 del 31 Marzo - Mercoledì Siena ore 17:00 del Tribunale di n. 1470 Registrazione

10 13 16 18 20 24 28 31 33 34

di unqualità il suo vino senza a di vino Primo Piano in astratto, “non si vende è garanzi il territorio, in annate del vino. Perché Come se Ma propriotra le rio” non e via dicendo.o il produttore. anni del mondo girare Se “territo degli ultimi il suo territorio”, uve in l’etichetta messo in crisi. Basta il mantra sanità delle che siano racconta

La News

modo quali Territorio, “una bottiglia ovviamente, di qualità, viene in qualche per verificare la diversa Sanità che, territorio”, di un prodotto à diverse. alla luce di questa ad esempio, questo concetto . Ma, fosse garanzia a parlare e professionalit come la 2014, tra i più importanti, approcci continuare alla complesse territorio ma lavorati con un prerequisito fondamentale e possibile ma corretto l’asticella dell’approccio loro, vigne di qualche Michaux, vicini tra è davvero eccellente, si qualche modo,produttore?Valéry vigneti anche sé garanzia di uva torna di attualità, “territorio” ogni si alza, in che non è di perforse banale, ma di qualità, se non più che di impresa di azione e di di vario tipo sostiene che riflessione, come garanziadella libertà di School di Rouen, e di competenze e o di un di “territorio”pur nel rispetto Business senza la di una denominazion qualitativaRiccardo alla Neoma perché è la concentrazion produzione, a fare il successo costanza della ricerca nome e così via) basta a garantireinternazionale come direttrice parlare di effetto “cluster”, di marketing ma non fama de L’Espresso.“Il dovrebbe enologi di , enologiche, , ovviamente, delle Guide e Gestione delle a WineNews (agronomiche Vizzari, curatore di Economia come questa, per Che è fondamentalespiegano ordinario vendemmia territorio. à delle imprese, e critici come Enzo anche uno Mattiacci,

r by Starck del mondo Louis Roedereaziende più rinomate uno dei

Caviola, Alberto dall’altra brand. Una fare branding, ma una delle professionalit Micozzi, - aggiunge e Giuseppe fungere da a mondiale, Da una parte Gabriele sanno Louis Roederer, Cotarella - aggiunge con fiducia il di un territorio - non possono produttori che dello Champagne, design e dell’architettur di casa e l’immagine Sapienza di Romaopportunità per i “Ma allo stesso tempo vino”. guardare illustri del l’ultima novità il Brut Nature alla nomi più e”. se vogliamo fattore di scelta del in mezzo dal 1974: ora, Imprese è una straordinariala denominazion delle Marche il primo Philippe Starck, addirittura, per almeno per esempio, la prima, Politecnica perché sono problema Roederer, un vintage 2006 prodotto,a 70 euro sul all’Università firma di qualità, straordinario Marketing britannico), Champagne, bottiglie (già in vendita su quello docente di devono diventare griffati a 65 sterline in sole 60.000 futuro, i territori francese ed e dal packaging, 30 anni mercato dall’etichetta corso degli ultimi in impreziosite Museum”, che nel parigino, e la il “Groninger per Steve dall’artista è la varietà musei, come disegnato ha progettato su tutti, quello del vino italianoi, è altrettanto yacht, a volte punti di forza Olanda, e nel 2012. denominazion che uno dei e delle sue soprattutto all’estero,senso Jobs, varato Se è vero suoi vitigni in questo numeri,

Focus

Da Roma

SMS

Prontuario Agronomico Ais Venezia Wines and Food Ombre Cinesi Il Vino nella storia di Venezia Giovini Veneziani Buone nuove Verba volant, Scripta manent Enoteca on line Dove saremo

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in questo numero

qualcosa x manca potrebbero il nulla. Si A Bordeau grandi Châteaux, dir poco tranchant,

a Venezia,

bene le “Doc

di città”

dei Ed la Doc peculiarità mercato dei grandi identificabili. Venezia o il le vero che di cose più facilmente come la DocVenezia, che tra Vini stato “Doc di Città”, ha bisogno Consorzioa Torcello, dove è ritrovate tutelata dal vanno le cosiddette prima, già investito in ricerca le varietà di vite nel Roma. La con tutte di un vigneto ha anche creazione la tante attivitàvigneto sperimentale prevede lacalzi di Venezia e S piantato unin un progetto che il professor dei Carmelitani a WineNews

a in Laguna, Convento Dietro ai Filippo Antonelli, ha spiegato a lungo i così, in maniera giardino del di un vino, come bottiglia da e nel Lazio con riassumere a far discutereLechanoine, a messa in Eterna destinate produzione La seconda,Antonelli San Marco, di Hugues alla Città perché le parole, limite di richiamo con di Bordeaux, de Rothschild. Il Attilio Scienza. spiega: “il funzionare, anche vigneron in Umbria vinicola più Philippe può quello produttore Torre in Pietra. Che è la regione capo di Baron nuova Doc strumento, infatti, è senza dubbio, Castello di è smisurato. La rigoroso”. Uno che pare quella che, conosciuta al mondo, capace, molto e dell’Italia, arrivino altre. stata oltreoceano importante ne brands di un disciplinare città-simbolo di “ non essere i legate a Venezia e Roma non basata su proprio quello anni, di creare premiumPerché gli dopo degli pubblico. delle denominazion nell’arco E chissà che al grande piccola parte funzionare. solo una e se qualità accessibili Regione, rappresentano Châteaux del vino globale della una posizione del business Bordeaux mantenga le 9.000 aziende che quotidiano, costruzione vogliamo nel consumo più sulla rilevante lavorare di della esistenti devono fanno i produttori enoiche”. come voleva del brand, e di tante altre Regioni dalla del Barcellona Champagne Il fuoriclasselinea di vini prodottaSetúbal,

Wine & Food

pa del vino

di nell’Euro zare una portoghese dello di troppocontro una cantinaperportoghese. commercializ con la cantina A giugno i Un “Leo”perde la partitail suo nome, “Leo”, però, fatto i conti “Leo d’Honor”. non uguali, con Lionel Messi Non aveva, con una marca simile,argentino: seppure sono di troppo. un marchio il vino Europea calciatore registrare Valentin Bianchi. contro il confini dell’Unione già distribuisce cantina argentina dei si pronuncia Freitas, che all’interno “Dal 1 gennaioanno se non Ermenegilda la “divisione reclami” nella due vini “Leo” di indicare l'audio autodenuncer di scorso anno troppo simili e impedisce Video / Ascolta Ministro norma che e aziendale il territorio Guarda il marchi sono inviata al comunicazion”. Così una nota Martina dalla appartenenza Agricole Maurizio nel mondo, i indipendenti, con delle PoliticheItaliana Vignaioli nettari tricolore in confronto tra gli di Sara Federazione alla luce del Regolamento soprattutto al “paradosso e il suo del Andrea Bocelli, secondo cui,articolo 119, si arriva nei materiali francesi, nell’intervista Il tenore famosi nel mondo, a al fresco vincitore 1308/2013, non può indicare raccontato italiani più a ValituttoMasi. dove ha sede”. con il vino di famiglia per cui un’azienda e la Regione Premio rapporto Dall’azienda dei 848776 di comunicazion WineNews. alla percezione +39 0577 0577 848609 Lajatico (Pisa)

Cronaca

ienza Fivi si la Disobbed 2015 i soci Fivi verrà modificata

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Carpaccio d’ananas marinato alle spezie indiane con sorbetto al frutto della passione abbinato al Lison Docg

In particolare opera nei seguenti ambiti: Spèo di anguilla e coniglio laccati al Raboso del Piave Doc, con purè di topinambur, patate viola e cavolo nero abbinato al Malanotte del Piave Docg

Zuppa della Laguna veneta 1982 abbinata al Manzoni bianco Doc Piave - Incrocio Manzoni 6.0.13 14

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Sito web: www.espressonlin

Pagina 108 :

Dimens.36.86 : % 364 cm2

e.it

Venezia Wine and Food

N° e data : 40046 - 20/11/2014 Diffusione : 203333

Periodicità : Settimanale Espresso_40046_ 108_17.pdf Sito web: www.espressonlin

.Redige progetti nell’ambito della promozione dei prodotti agroalimentari

di qualità (DOC, DOP, IGP, ecc) finalizzati ad aumentare la presenza di tali prodotti a livello europeo ed extraeuropeo;

Enoteca on line N° e data : 40046 - 20/11/2014 Diffusione : 203333

Periodicità : Settimanale Espresso_40046_ 108_17.pdf

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.Supporta le imprese nella partecipazione a bandi regionali, nazionali

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e.it

ed europei per l’acquisizione dei contributi previsti nell’ambito degli investimenti strutturali e dotazionali;

1/2 Copyright (L'Espresso) Riproduzione vietata

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Venezia Wine and Food si propone di promuovere il patrimonio enogastronomico, che si interseca intensamente con la storia dei luoghi da cui proviene. Qui infatti vengono prodotti da secoli vini che sono stati tutelati sotto i marchi DOC e DOCG, che garantiscono alti standard qualitativi. Lo scopo principale del progetto è quello di far conoscere il territorio attraverso i suoi magnifici vini e gli altri prodotti che lo contraddistinguono. Per questo l’enoteca online di Venezia Wine and Food propone alcuni vini del territorio DOC e DOCG, scelti valutando di volta in volta qualità e prezzi e dedicati a consumatori attenti e qualificati. Le con-

fezioni di prodotti ben rappresentano la cultura della zona, hanno inoltre un prezzo speciale e la garanzia di qualità che solo Venezia Wine and Food può dare. Le proposte hanno due caratteristiche altamente qualificanti: sono composte da vini scelti con cura da chi conosce profondamente il territorio e i vini che vengono prodotti; hanno un prezzo speciale dettato dalla volontà di “divulgare” quanto più possibile la cultura e la storia del territorio. www.veneziawineandfood.it oppure www.shop-veneziawineandfood.it CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 3 2014

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.Supporta imprese nella organizzazione e nello sviluppo di impianti per

la produzione agricola e la trasformazione agro-industriale dei prodotti; esegue studi di fattibilità e progettazioni esecutive, direzione di lavori e avviamento di impianti per la trasformazione agro-industriale

.Esegue progetti dimostrativi per la introduzione di metodi di produzione

a basso impatto ambientale e per la diffusione di soluzioni tecniche “low input”.

.Esegue rilievi topografici, monitoraggi idrografici (misure di portata di bacini e corsi d’acqua) ed elabora cartografie tematiche digitali .Produce software originale per imprese pubbliche e private che operano nei settori agricolo e forestale, con tecnologie CAD e GIS

Proprietario, Editore e Redazione

Consorzio Vini Venezia Sede legale Sestiere San Marco, 2032 - Venezia Tel. 0421 799256 consorzio@consorziovinivenezia.it www.consorziovinivenezia.it Sede redazione Via Toniolo, 12 - Treviso

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Direttore Responsabile

Elisa Giraud

Legale Rappresentante

Giorgio Piazza

Stampa Marca Print snc

Via Arma di Cavalleria, 4 Quinto di Treviso

Anno III - Numero 3 - Dicembre 2014

Periodico quadrimestrale Registrazione Tribunale di Treviso n.192/2012 del 08-5-2012 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale – 70% NE/TV

In particolare negli ultimi anni ha sviluppato un importante esperienza nella promozione vitivinicola in campo extraeuropeo mediante i bandi OCM Vino emanati sia a livello regionale che nazionale, potendo supportare le aziende e i consorzi di tutela nella valorizzazione dei propri prodotti nei mercati del Nord e Sud America, della Russia e del Sud Est Asiatico.

Per contatti, richiesta di incontri e consulenze contattare:

Spazio Verde S.r.l. – Via U. De Boso, 11 - 35124 PADOVA Tel./Fax 049.8808770 - EMail: spazioverde@sverde.it


Dove siamo stati

La forza dei viticoltori del Veneto orientale

“Il Leone di vetro”, dal 13 novembre al cinema Il 13 novembre è uscito in molte sale cinematografiche d’Italia “Il leone di vetro”, lungometraggio storico Ambientato tra Venezia e le Terre del Piave. Tra momenti di storia, conflitti, rivelazioni ed intrecci amorosi, il film narra con tono avvincente e cinematografico il periodo tra la caduta di Venezia e la sua annessione all’Italia attraverso le vicende di due famiglie, i Biasin ed i Querini, produttori e commercianti di vino.

Premio Mazzotti al parco Gambrinus I Vini Venezia hanno accompagnato il gala dinner della 32esima edizione del Premio Mazzotti. Il “Premio Gambrinus -Mazzotti” è ad oggi considerato - per i contenuti - tra i cinque più importanti in Italia ed è stato il primo in assoluto in Europa - oltre 20 anni fa - a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come ecologia, ambiente e paesaggio; temi sui quali oggi a distanza di anni si comprende l’importanza della tutela ambientale come elemento di continuità fra le generazioni soprattutto in relazione alle attività produttive. La presenza del Consorzio Vini Venezia, con il proprio logo, fra i sostenitori del Premio trova ragione nella collaborazione di filiera con Gambrinus ed inoltre attraverso la visibilità di prodotto nel gala dinner.

I Vini Venezia al Festival delle Dop di Castelfranco Veneto Domenica 12 ottobre nella città del Giorgione si è tenuto il Festival delle DOP venete, promosso da Regione e Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto . Tra formaggi, salumi, radicchi e miele, c’erano anche i Vini Venezia. Una kermesse dedicata alle eccellenze dell’agricoltura del Veneto, prima regione italiana assieme all’Emilia-Romagna per numero di prodotti protetti dai Marchi europei. I Vini Venezia sono stati degustati anche da Davide Mengacci che all’interno del suo programma in onda su Rete 4 “Ricette all’italiana” ha dato ampio spazio alle Dop venete.

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Prontuario Agronomico

Prontuario Agronomico

Cosa ha insegnato la difficile annata vinicola 2014 a cura di Fiorello Terzariol Tutto serve! Anche un’annata viticola che sarà ricordata per le molteplici difficoltà incontrate nella seconda parte della stagione, a causa delle continue piovosità (oltre 500 mm e 50 giorni piovosi tra metà giugno e agosto) e le contenute temperature (- 1,65°C di media nello stesso periodo), che hanno determinato impraticabilità dei terreni e grande difficoltà nella difesa fitosanitaria. Le estreme condizioni meteo hanno evidenziato infatti una genesi su molteplici errate pratiche agronomiche, a partire dalla preparazione dei suoli atti ad ospitare le diverse colture agrarie: mancanza di un’ idonea baulatura per convogliare all’esterno i potenziali ristagni idrici e la sempre maggiore distanza tra una scolina e l’altra, magari per guadagnare un’ ulteriore filare di viti, e non per ultima la mancanza di idonee opere di drenaggio all’interno del nuovo vigneto, con effetti disastrosi che hanno causato l’inagibilità delle macchine operatrici, sia nelle pratiche di cimatura, palizzamento e sfogliatura degli enormi e “fertili” apparati vegetativi di quest’anno, che nei basilari e più che mai necessari interventi fitosanitari. I risultati di una buona produzione/gradazione e di una ottimale sanità delle uve nella campagna 2014 hanno premiato i viticoltori che hanno posto come priorità tutte le attenzioni atte a rimediare ai danni sopra descritti: terreni con buona capacità di sgrondo delle acque (a prescindere dalla tessitura dei terreni) e controllo della massa vegetativa delle piante, predisponendo all’esposizione e all’arieggiamento dei grappoli, fondamentali presupposti per porre l’infruttescenza poco appetibile alle patologie fungine (in particolare peronospora e botrite) e la possibilità di posizio-

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14 agosto 2014: Marciume acido, vero flagello dell’annata. La differenza tra chi sa operare e chi no!

nare sulla superficie delle bacche da proteggere le sostanze attive (possibilmente di contatto: rameici in primis) utilizzate nella difesa dalle ampelopatie fungine. Gli esempi fotografici presenti in questo articolo, penso siano sufficienti ad evidenziare che in condizioni simili, di luogo, varietà e condizioni meteo, si è ottenuto, con l’intervento più o meno razionale e professionale dell’uomo, risultati totalmente diversi.

30 luglio 2014 – vigneti nell’area a nord di Oderzo

11 settembre 2014 - Glera peronosporata e Glera sana: stessa località a sud-est di Conegliano

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Ais Venezia

L’App di Marcadoc tutto il meglio della Marca Trevigiana in un touch Con l’App di Marcadoc hai tutto il meglio della Marca Trevigiana in un touch! Marcadoc.it e Comunicazione21 hanno ideato e creato la App di Marcadoc, la guida multimediale sempre aggiornata, gratuita, per godere appieno delle eccellenze della Marca Trevigiana. Eventi, luoghi da vedere, musei, cantine, ristoranti, hotel, sono a portata di touch. Dopo il successo delle guide in pdf, che sono state scaricate decine di migliaia di volte, la App rappresenta la naturale evoluzione per avere sempre le informazioni turistiche della Marca Trevigiana in tempo reale.Disponibile per Apple e a breve anche per Android, la App di Marcadoc è stata pensata per offrire ai turisti, ma anche ai visitatori locali, informazioni sull’ospitalità, l’enogastronomia, i luoghi di interesse da visitare e gli eventi che animano il

territorio trevigiano. Con l’App di Marcadoc si può esplorare la Marca Trevigiana anche utilizzando la pratica Audio Guida che fornisce le informazioni essenziali dei luoghi di maggior interesse artistico, storico e culturale. La App di Marcadoc è un supporto multimediale ricco di informazioni utili rivolto ai turisti e ai visitatori che desiderano uno strumento semplice e completo per scoprire le eccellenze della Marca Trevigiana. La App di Marcadoc è dinamica, sempre aggiornata, collegata a www.marcadoc.it , attualmente il principale sito web di informazione turistica della provincia di Treviso che è aggiornato quotidianamente, ed inoltre è frutto di un investimento fatto da due piccole realtà imprenditoriali locali, senza contributi pubblici, che nonostante il periodo hanno deciso di investire sul turismo locale.

Il nuovo volto di Ais Venezia L’Associazione Italiana Sommelier del Veneto, nel corso del 2014, ha affrontato diversi cambiamenti a partire dalle elezioni del nuovo presidente di Ais Veneto per il quadriennio 2014-2018, avvenute nel mese di giugno. È stato eletto alla presidenza di Ais Veneto di Marco Aldegheri. Alla carica di delegato di Venezia è stato nominato Gianpaolo Breda, che a sua volta può contare su un consiglio di delegazione formato da sette persone, ognuna con compiti precisi nei diversi settori di attività: segreteria generale (Sandro Gallina), servizi (Giancarlo Cestaro), formazione (Stefano Cipolato), eventi (Gianfranco Ferrarese), logistica (Pietro Polato), pubbliche relazioni (Bruno Bellato) e redazione (Vanessa Olivo).

Marcadoc vi suggerisce alcune occasioni per visitare la provincia di Treviso Club Dogo in concerto al Supersonic Music Arena di San Biagio di Callalta il 27 dicembre 2014. “Non Siamo più Quelli di Mi Fist Live” è il nuovo tour dei Club Dogo che toccherà i club delle principali città italiane e vedrà un unico esclusivo appuntamento in tutto il Triveneto: sabato 27 dicembre alla Supersonic Music Arena di San Biagio di Callata, sempre più punto di riferimento per gli amanti della musica dal vivo e della clubculture nel Triveneto. Treviso Marathon 1.2 – 1 marzo 2015 Treviso Marathon è una delle più popolari corse italiane sulla tradizionale distanza dei 42,195 km. È promossa da un gruppo di società sportive trevigiane. Sarà ancora Conegliano ad ospitare la partenza della Treviso Marathon, con arco di partenza in viale XXVIII Aprile. Dopo il passaggio nel centro storico coneglianese i maratoneti si

inoltreranno nella campagna trevigiana, per arrivare infine a Treviso, Mostra ‘Carpaccio, Vittore e Benedetto da Venezia all’Istria’ a Conegliano dal 7 marzo al 28 giugno 2015 In mostra più di 20 capolavori di grandissima qualità e originalità; dipinti celebri dimenticati come il San Giorgio che lotta con il drago da Venezia, la Pala di Pirano da Padova, il Polittico da Pozzale del Cadore, Entrata del podestà Contarini a Capodistria da Trieste; opere da riscoprire come le clamorose Portelle d’organo da Capodistria. Il Trittico di Santa Fosca ricomposto da Zagabria, Venezia e Bergamo in occasione della mostra, il San Paolo di Chioggia; e ancora dipinti di fatto mai visti, come la novità assoluta del Padreterno benedicente di Sirtori (Lecco) e le sorprendenti opere antinaturaliste di Benedetto.

Iniziare questo percorso con Ais rappresenta un’opportunità da non perdere per entrare nell’affascinante mondo del vino, attraverso incontri e serate in ristoranti selezionati, visite ad aziende di rango, e per creare nuove opportunità di realizzazione professionale. L’associazione Italiana Sommelier sostiene da sempre attività didattiche nonché promozioni del territorio e dei suoi valori enogastronomici. Il nuovo delegato Gianpaolo Breda rappresenterà per il prossimo quadriennio questi valori nella provincia di Venezia con eventi, degustazioni, corsi, servizi ed attività varie.

Vista la crescente richiesta di partecipazione, la delegazione di Venezia ha inoltre dato il via a tre nuovi corsi di qualificazione professionale per aspiranti sommelier, articolati in tre livelli: il 14 gennaio 2015 dalle ore 15.30 alle 18.00 presso l’Hotel Principe – Lista di Spagna, 146 Venezia. Il 14 gennaio 2015 dalle ore 20.30 alle 23.00 presso il Novotel – via Ceccherini 21 MestreVenezia.

Per qualsiasi informazione: venezia@aisveneto.it

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Wines and food

Wines and food

Lo chef del Parco Gambrinus (San Polo di Piave) Pierchristian Zanotto ha creato per noi i suoi piatti e li ha abbinati ai Vini Venezia. Carpaccio d’ananas marinato alle spezie indiane con sorbetto al frutto della passione abbinato al Lison Docg

Zuppa della Laguna veneta 1982 abbinata al Manzoni bianco Doc Piave - Incrocio Manzoni 6.0.13 14

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Spèo di anguilla e coniglio laccati al Raboso del Piave Doc, con purè di topinambur, patate viola e cavolo nero abbinato al Malanotte del Piave Docg CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 3 2014

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Ombre cinesi

Ombre cinesi

Cina, la lunga marcia dei Vini Venezia a cura di Carlo Queruli

Il 2014 è stato un anno intenso per le attività guidate dal Consorzio Vini Venezia nell’entroterra cinese. Le righe seguenti fanno sintesi di quanto fatto, cercando di andare a fondo di una domanda: la Cina è ancora un mercato attraente? È ancora una frontiera strategica per i nostri vini? Fino a due anni fa non vi era alcun dubbio a dare risposta affermativa. I dati a disposizione erano tutti a favore dell’esportatore. Bastava avvicinare il mercato con iniziative fieristiche e agganciare importatori interessati. Tutto questo però è cambiato. È bastata una direttiva nazionale che tagliasse la capacità di spesa alle agenzie governative e tutto un sistema costruito per il mercato vinicolo ha mostrato le sue fragilità. Si è dovuto prendere atto che l’import del vino in Cina non era legato ad un boom dei consumi, bensì ad un fenomeno di scambio senza sostanziale cultura del vino. In questo cataclisma si è reso necessario un cambio di impostazione e di strategia per intensificare gli sforzi sul territorio. Il primo risultato è stato l’avvio di una collaborazione con l’unica società di ristorazione italiana che opera nella città di Xi’an. In una delle sue pizzerie ha preso forma anche un wine corner esclusivamente per i Vini Venezia. Questa operazione ha consentito la visibilità costante dei vini, la giusta scenografia per le attività e l’abbinamento vino-cibo nelle degustazioni. Presso questa sede si sono svolti ben quattro eventi promossi ad ampio raggio anche attraverso volantinaggio e inserzioni pubblicitarie nella locale rivista Xianese. Una seconda collaborazione è nata con il Xi’an Farmers’ Market, un circuito per i prodotti biologici. Qui con quattro eventi si è dato risalto ai Vini Venezia certificati a biologico. L’importanza che

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il consumatore cinese inizia a dare alla salute e sicurezza alimentare sono una porta di accesso da non trascurare. I primi giorni di maggio invece hanno visto la partecipazione del Consorzio alla terza edizione del Xi’an International Wine Expo. Partecipazione che si era già verificata anche nelle edizioni precedenti. Tutte le attività hanno avuto un denominatore comune: fare sinergia tra importatore, aziende, distributore, operatori e consumatori. Un lavoro di profondità che richiede tempistiche allungate rispetto alla normale e diretta promozione azienda-importatore. Una strategia che

spontaneamente richiama alla memoria gli sforzi epici della lunga marcia. Se questa è la nuova realtà dei fatti non è superfluo riprendere la domanda iniziale e ponderare se la Cina sia ancora un mercato attraente per il vino e se valga la pena investirvi ulteriori energie. A prima vista, probabilmente no. Specialmente quando di persona si vedono i negozi di vino venire smantellati uno ad uno sotto i propri occhi. Tuttavia bisogna andare oltre il momento difficile e le considerazioni sommarie. Il paese in questione conta su di una numerosa e dinamica popolazione propensa a cambiamenti e sviluppi veloci. Anche

gusti e cultura alimentare non possono non seguire questo destino. È in questo vortice che bisogna muoversi senza cedere il passo a calcoli di rendiconto immediati. Le numerose attività del 2014 hanno aperto questa nuova fase. Ma non pensiamo solo a ripetere quanto fatto finora. Nel prossimo anno contiamo di poter allargare la promozione dei Vini Venezia con nuove iniziative, in particolare offrendo dei corsi certificati di formazione e la vendita on-line. Sarà una nuova frontiera su cui giocare la propria immagine e la propria sostanza, ma pur sempre rimanendo all’altezza della sfida. CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 3 2014

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Gondola Wine

Vinitaly 2014

La Gondola shopper finalista al Carton Award 2014

CONSORZIO AGRARIO di TREVISO E BELLUNO vi aspetta con un’OFFERTA

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insieme a tante altre proposte “L’idea iniziale era disegnare una confezione per bottiglie per il mercato dell’esportazione, che trasmettesse il senso del made in Italy e fosse facile da portare con sé. Questa confezione calza il prodotto come un abito su misura e, al tempo stesso, lo esalta. La grafica con una fedele riproduzione della gondola veneziana è un simbolo dell’italianità”. È questo in sintesi il giudizio espresso dalla giuria del Carton award 2014 che assegna gli ”oscar’ europei dei packaging di cartone. La Gondola shopper è l’esclusivo packaging per le bottiglie di vino firmato Orizzonti srl. Inizialmente era destinata al mercato cinese, ma sta riscuotendo consensi internazionali. Con la praticità di uno shopper, la Gondola

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attraversa mari, città, paesi e continenti trasportando il valore e la corposità di grandi vini italiani partendo, oggi, dalle terre della leggendaria Serenissima e portando con sè una scia di incantesimo veneziano. Ogni vino custodito in questa esclusiva confezione, acquistato o regalato, farà assaporare oltreconfine la seducente atmosfera di Venezia, evocando in chi lo degusta quelle emozioni che ad ogni sorso, come uniti da un invisibile filo incantato, verranno apprezzate e condivise con il singolo viticoltore: gente unica che nel vino sa raccogliere gusti, profumi e colori di una terra sospesa tra cielo e acqua. Per saperne di più ed acquistarla www.gondolawine.com

per la VITICOLTURA Soluzioni per il diserbo meccanico, che consentono di lavorare tra i filari senza l’ausilio di prodotti chimici Per la raccolta meccanica, sempre più orientata alla salvaguardia del prodotto e all’ottimizzazione dei processi lavorativi Per la difesa fitosanitaria, con i mezzi della nuova agricoltura di precisione, come l’irroratrice Duo Wing Jet di KWH, vincitrice di Innovation Challenge Enovitis in campo 2014

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Il vino nella storia di Venezia

Nuova vita agli antichi vitigni della Serenissima Recuperare la memoria di un passato impresso nei libri di storia, ricreare i vigneti della Serenissima e l’atmosfera delle locande goldoniane, restituire a Venezia il suo patrimonio viticolo e il ruolo di fervido porto commerciale che ha avuto fin dai tempi più antichi. Scoprire l’origine, la provenienza e le caratteristiche delle antiche viti presenti in Laguna, campionarle e propagarle per dare vita a impianti che costituiscano una banca genetica delle varietà ricavate dallo studio. E’ questo l’ambizioso progetto del Consorzio Vini Venezia che, nel 2010, ha iniziato un progetto di ricerca insieme all’Università di Padova e Milano, il CRA-Vit di Conegliano e altri soggetti con lo scopo di creare una mappatura delle vecchie viti di Venezia, studiandone il Dna, per realizzare due vigneti: uno a Torcello, con la ristrutturazione di un vecchio vigneto, e l’altro all’interno del convento dei Carmelitani Scalzi. Nel 2010, grazie al supporto del professor Attilio Scienza, in collaborazione con un gruppo di tecnici dell’Università di Padova e Milano, il Centro di Ricerche per la Viticoltura di Conegliano e l’Università di Berlino, si è intrapreso un lavoro di recupero di vecchi vigneti sparsi fra Venezia e le isole della Laguna, ricercando all’interno di conventi, broli, giardini e altri luoghi, nella speranza di rintracciare esemplari che si fossero salvati dalla fillossera. Venezia è la città da cui è partita la moderna viticoltura della terra

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Il vino nella storia di Venezia

Il vino

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ferma. Per scoprire la provenienza, l’identità e l’entità del germoplasma viticolo della laguna diverso dai vitigni già conosciuti, è stata pianificata un’indagine a tappeto su tutto l’areale. Le piante da campionare sono state selezionate in base all’assenza di informazioni precise sulla loro identità da parte dei proprietari e al fatto che queste presentassero un aspetto morfologico che non riconducesse con chiarezza ai principali vitigni noti. I campionamenti sono stati effettuati in 11 località comprese tra la laguna nord (isola di Torcello, delle Vignole e di S. Erasmo), Venezia città e la laguna sud (Lido Alberoni, S. Lazzaro degli Armeni e PelleCONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 3 2014

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Il vino nella storia di Venezia

strina). “La disponibilità delle comunità religiose, delle aziende ed anche dei privati hanno consentito la visione delle piante ed il prelievo di campioni per effettuare il Dna alle piante che risultavano di origine incerta o avevano comportamenti particolari – spiega Carlo Favero, direttore del consorzio -. Questo ci ha permesso di raccogliere un patrimonio di varietà molto interessante formato da tipi di viti conosciute ma con “habitus” non caratteristici e particolarmente resistenti alle malattie, accanto ad altre sconosciute. Il Progetto si prefigge dunque di scoprire l’origine, la provenienza e le caratteristiche delle viti ancora presenti a Venezia attraverso l’analisi di materiale genetico prelevato dalle piante, ma vuole anche rafforzare una parte storica e importante della viticoltura locale”. Come spie-

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gato nel libro dal titolo “Il vino nella storia di Venezia”, che racconta il progetto, sono state campionate complessivamente 68 piante. L’identificazione varietale della vite è stata affrontata con tecniche moderne di analisi del Dna (estratto da alcune foglioline) che ha consentito di ottenere l’impronta genetica della vite, ovvero il suo profilo molecolare, e di fare un confronto con la banca dati del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano e con i dati di letteratura, portando all’identificazione di quasi tutte le viti campionate. Sono stati ottenuti 25 profili molecolari, 22 dei quali corrispondono a varietà già identificate. In particolare, si tratta di 20 varietà di Vitis vinifera L., 14 uva da vino e 6 uva da tavola, e di 2 ibridi interspecifici molto noti, il Baco noir ed il Villard blanc. Tra le varietà da vino sono prevalenti quelle a bacca bianca, cioè Albana, Dorona, Garganega, Glera (o Prosecco), Malva-

Il vino nella storia di Venezia

sia istriana, Moscato giallo, Tocai friulano, Trebbiano toscano, Trebbiano romagnolo, Verduzzo trevigiano e Vermentino; le rimanenti sono a bacca nera, cioè Marzemino, Merlot e Raboso veronese. Anche tra le uve da tavola prevalgono quelle a bacca bianca. Sono state trovate Italia, Sultanina, Regina dei vigneti e S. Anna di Lipsia (o Luglienga), a bacca bianca, ed il Moscato d’Adda, a bacca nera. Nell’isola di S. Lazzaro degli Armeni, inoltre, nelle proprietà del monastero è stata identificata una varietà denominata Rushaki, a bacca bianca, a duplice attitudine. Si tratta di una costituzione recente, ottenuta nel 1932 da incrocio tra Mskhali e Sultanina presso l’Istituto armeno di ricerca per la viticoltura, l’enologia e le piante arboree di Yerevan. Evidentemente questa varietà è stata importata dall’Armenia nella laguna di Venezia. Sette piante non sono state identificate, ma si è potuto dedurre

che si tratta di 3 varietà, che sono state raggruppate con le sigle sconosciute G1, G2 e G3. In particolare, il genotipo G1 ha un profilo molecolare con caratteristiche tipiche delle viti selvatiche di origine americana, quindi si può concludere che si tratta di un altro ibrido interspecifico. Il genotipo G2, individuato nel monastero di S. Lazzaro degli Armeni, potrebbe rappresentare un caso analogo a quello del Rushaki, ma al momento non sono stati trovati riscontri con dati di letteratura utili per l’identificazione. Invece per il genotipo G3 di quattro piante trovate a Pellestrina sono in corso ulteriori approfondimenti. E’ con l’intento di salvaguardare questa biodiversità del patrimonio viticolo lagunare, che sono stati realizzati i due vigneti sperimentali che raccoglieranno le viti recuperate dal progetto ed alcune varietà storiche presenti da centinaia di anni all’interno della laguna di Venezia. CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 3 2014

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Giovini Veneziani

Giovini Veneziani

I Vini Veneziani visti dai giovani vignaioli

204 di Degusta Giovine è stata l’introduzione di giochi interattivi attraverso i quali trasmettere maggiori informazioni sui vini in degustazione.

Anche la seconda edizione di “Degusta Giovine”, organizzata dai Giovini Veneziani, è stata un successo. Domenica 12 ottobre i giovani vignaioli, enologi e enotecnici si sono dati appuntamento a Pramaggiore presso i locali della Mostra dei vini per presentare tre vini a denominazione dell’area tutelata dal Consorzio Vini Venezia. Sono stati scelti il Lison Docg, il Merlot e il Cabernet (affiancati ad altri due vini a scelta). «Questi tre vini – hanno spiegato i Giovini Veneziani – sono stati scelti perché nell’ormai lontano 1972 furono i primi a dare origine alla Doc Lison Pramaggiore». I visitatori hanno avuto l’ opportunità di approfondire la conoscenza del vino partecipando a degustazioni tenute da esperti enologi, sommelier e gastronomi, i quali hanno illustrato le particolarità

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e il valore del patrimonio enogastronomico locale. C’è stata anche la possibilità di cimentarsi in divertenti giochi tematici condotti dalla delegazione portogruarese di sommelier FISAR. All’ora di pranzo e cena, i vini sono stati abbinati con i piatti a base di funghi piopparelli preparati dai ristoranti del comune di Pramaggiore. Degusta Giovine è un evento nato per promuovere la zona Lison Pramaggiore ma non solo. Essendo rivolto soprattutto ad un pubblico giovane, mira alla sensibilizzazione dei giovani rispetto al vino, mira a trasmettere ad essi una maggiore conoscenza del vino, del mondo che sta dietro al vino e della tradizione che lo caratterizza e lo rende così attraente. Novità dell’edizione

I Giovini Veneziani sono un gruppo di giovani enologi, vignaioli ed enotecnici amanti della propria terra e appassionati produttori di vino. L’obiettivo è quello di promuovere il territorio e i suoi prodotti, tramandando una tradizione che nel Veneto orientale ha origini millenarie. Accanto all’attività di promozione, il calendario comprende attività di formazione tecnica e aggiornamento professionale, visite di istruzione e molto altro ancora. I ragazzi hanno scelto come simbolo il leone di San Marco, ovviamente rivisto in chiave giovanile, ma che pur sempre rappresenta la neo formata Doc Venezia: denominazione su cui le aziende del territorio dovrebbero puntare sempre di più. Per saperne di più sui Giovini Veneziani trovate tutti gli eventi e le attività sulla loro pagina Facebook ufficiale. CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 3 2014

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Buone nuove

Strada facendo

In ricordo di Antonio Geretto

Avrei voluto cominciare questo articolo di fine anno con una valutazione su questa difficile annata e sulle iniziative che la Strada Vini Lison Pramaggiore sta studiando per il nuovo anno, ma tutto viene in secondo piano rispetto al ricordo dell’amico e collega Antonio Geretto, che ci ha improvvisamente lasciato lo scorso 28 agosto, proprio in piena vendemmia. Antonio non era solo vicepresidente della nostra associazione, ma è stato una vera e propria fucina di idee per la Strada Vini (e, cosa non da poco, oltre alle proposte si dava da fare per realizzarle), e questa sua disponibilità l’ha condivisa con molti altri: Fisar, Ais, SlowFood, Onav, Assoeneologi. Con tutte queste realtà(e probabilmente molte altre che ora mi sfuggono) Antonio è sempre stato professionalmente e umanamente presente con la sua intelligenza, la sua esperienza, la sua preparazione e la sua autorevolezza, sempre mitigate da quella vena di ironia e autoironia che lo hanno contraddistinto. E’ per queste doti che ho sempre considerato Antonio più un (grande) amico che un (ottimo) 26

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collega: ricordo molte riunioni di lavoro da cui sono scaturite sempre belle idee, spesso divenute ottime attività e molte altre occasioni che si sono trasformate in belle e profonde chiacchierate, che mi hanno rivelato la sua umanità e, sarò banale, simpatia. E già... perché Antonio quando lavorava era serio(non serioso), ma al di fuori dell’impegno ufficiale era una delle persone più allegre e spassose che abbia mai frequentato e alla fine, quello che mi resta di lui non sono tanto i suoi vini(che bevo sempre volentieri) o la sua grandissima conoscenza nel mondo enologico, ma la sua ironia e semplicità. Sono pure convinto che tutti coloro che l’hanno conosciuto condividano questi miei pensieri ed è per omaggiare Antonio che la Strada Vini ha organizzato per sabato 29 novembre, in occasione della Fiera di S. Andrea di Portogruaro, un momento ufficiale a lui dedicato: non un vero e proprio convegno ma una riunione di amici e colleghi per ricordarlo e per assaggiare il “Tarabuso”, uno dei vini da lui creati dedicati al nostro territorio e tra i suoi preferiti. Avrei voluto anticiparvi, in questo spazio, i progetti interessanti di natura promozionale che vorremmo realizzare nel 2015(e Antonio ha fatto a tempo per dirci le sue idee in merito), ma lo spazio è terminato, per cui mi ripropongo di farlo al prossimo numero della rivista. Con questa prospettiva, a nome del Comitato di Gestione e della Segreteria della Strada Vini Lison Pramaggiore porgo ai lettori di “Serenissimi Vini” i migliori auguri per un sereno Natale ed un felice nuovo anno. Enol. Stefano Collovini Presidente della Strada Vini Doc Lison Pramaggiore

Bonotto delle Tezze, Raboso ‘Centenarius’ Presso la Cantina Bonotto delle Tezze si è tenuto il secondo appuntamento del percorso che avvicina alla celebrazione del Centenario della Grande Guerra. Un percorso iniziato lo scorso anno e che con i tempi di maturazione del Raboso del Piave 2012 vuole essere occasione di avvicinamento alle commemorazioni del Centenario attraverso approfondimenti culturali, di impegno personale, ma anche di informale convivialità. La bottiglia di magnum Raboso 15-18 Centenarius - Raboso del Piave DOC 2012 a edizione limitata verrà messa in commercio presso la Cantina a novembre 2015 e porterà con sé gusti e profumi della memoria per un’etichetta ad hoc, che rimarca la storicità della zona e dell’azienda, per non dimenticare.

Shop on line, a Natale i vini Rechsteiner a portata di click Quest’anno sarà ancora più facile e comodo celebrare le festività con i vini Rechsteiner. Tutti i prodotti della gamma sono infatti acquistabili direttamente sullo shop on line. Per ricevere direttamente a casa i vini basterà collegarsi al sito www.rechsteiner.it ed accedere al nuovo ecommerce, completamente ristrutturato per garantire una navigazione più immediata e funzionale. In cantina - a Piavon - ed in agriturismo - a S. Nicolò di Ponte di Piave - oltre a tutta la varietà dei vini Rechsteiner sono disponibili anche le confezioni regalo, idee originali per deliziare e deliziarsi.

Terra Musa, cantina ecologica e vini biologici Vino biologico sta ad energia pulita come Terra Musa sta ad ambiente. L’azienda Terra Musa, da sempre attenta all’ecologia e alla salvaguardia del territorio, sostiene l’ambiente con ogni mezzo a accessibile. Oltre a produrre vino biologico certificato, ha da poco deciso di installare nuovi pannelli fotovoltaici. Grazie a ciò, Terra Musa produce energia pulita e diminuisce le emissioni di anidride carbonica nell’aria. Non solo vino biologico dunque, ma anche ecologico.

Diana, lo spumante bio vegano di Le Carline Lo sanno tutti, le cose buone e preziose si fanno sempre desiderare. Finalmente l’attesa è finita e Le Carline presenta “Diana”, il primo spumante bio vegano Metodo Classico. Il vino della vendemmia 2011 ha riposato per un lungo periodo in catasta, al fresco e al buio della cantina e dopo un’attenta e complessa lavorazione è nato un vino unico ed elegante, perfetto per il Natale in famiglia e con gli amici. CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 3 2014

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Buone nuove

Boron Rosa protagonista al Cosmofood di Vicenza Grande soddisfazione per la prima esperienza dell’ azienda Boron al Cosmofood di Vicenza. Fiera che si è svolta dal 1 al 4 novembre ospitando più di 30.000 visitatori. Protagonista di questo evento è stato il Boron Rosa, medaglia d’oro 2013, utilizzato dal noto chef Carlo Cracco per la preparazione di una tartar di scampi. Molto apprezzati sono stati anche il Lison Classico Docg e il Cabernet Franc Doc Venezia, riscontrando un certo interesse nel variegato pubblico composto da addetti al settore ma anche da famiglie e da giovani coppie. Chi ben comincia è a metà dell’opera e con questa carica che i Fratelli Boron danno appuntamento al prossimo evento Centro Fiera del Garda dal 21 al 24 febbraio 2015 per Golositalia.

Walter Nardin sul podio del 12° Concorso nazionale Merlot d’Italia Grande soddisfazione e meraviglia per la medaglia d’argento conquistata al 12° Concorso Nazionale dei Merlot d’Italia ad Aldeno (TN) con il Merlot 2012 - Rosso del Nane “La Zerbaia”. Questo vino è stato ottenuto da una piccola partita di uve selezionate in campo e vinificate con cura e attenzione nei minimi particolari.

Merlot Puro Astoria, un regalo che racconta la ricchezza del territorio trevigiano Nei terreni ciottolosi e sassosi dell’entroterra del Veneto orientale, soprattutto lungo il corso del fiume Piave, le viti di Merlot hanno trovato nei secoli un terreno ideale dove esprimersi. Lo prova anche il Merlot “Il Puro” di Astoria, di pure uve Merlot; una caratteristica che fa di questo rosso un vino morbido ma di grande intensità, riconoscibile fin dal suo colore rosso scuro, con sfumature violacee e dal profumo di spezie e frutti rossi. Fin dalla bottiglia, una bordolese imperiale bassa, da l’idea della sua struttura solida e corposa.

Tour oltreoceano per Savian Vini Quest’anno è stato per Savian Vini l’anno dei wine tasting in America e Canada. Tra maggio e settembre sono state organizzate delle importanti degustazioni a Dallas, Kansas City, Minneapolis, Chicago, New York, Washington, Atlanta, Miami e Montreal. Nel frattempo procedono a ritmo serrato i lavori nella nuova cantina, 2600 mq tra linea di imbottigliamento, cantina e stoccaggio, barricaia, uffici e sala degustazione.

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Biologico

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www.valoritalia.it

ZOWART

Buone nuove


Verba volant, scripta manent N° e data : 40034 - 03/11/2014 Diffusione : 12000

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891 cm2

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0/2014 : 141010 - 10/1 Pagina 39 N° e data : .: 7% 318664 Dimens35.7 Diffusione : tidiano Quo cm2 : cità Periodi 14.pdf 487 41010_39_ ra_1 aSe Corrieredell iere.it

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Valoritalia è la società leader in Italia per il controllo e la certificazione dei vini a Denominazione d’Origine, Indicazione Geografica e dei vini con indicazioni del vitigno e/o dell’annata. Nel tempo ha in allargato i propri orizzonti la realizzazione Valoritalia è la società leader Italia per il controllo e latramite certificazione dei vini a di un ampio pacchetto di servizi di certificazione volontaria. Attraverso il riconoscimento Denominazione d’Origine, Indicazione Geografica e dei vini con indicazioni Valoritalia è la società leader in Italia per il controllo e la certificazione deidel vinivitigno a da parte del MIPAAF, può inoltre svolgere la certificazione delle produzioni biologiche, e/o dell’annata. Nel tempo ha allargato i propri orizzonti tramite la realizzazione Denominazione d’Origine, Indicazione Geografica e dei vini con indicazioni del vitigno per laampio quale pacchetto si proponediagli operatori come un partner essenziale. di di certificazione volontaria. Attraverso il riconoscimento e/oundell’annata. Nel temposervizi ha allargato i propri orizzonti tramite la realizzazione da parte del MIPAAF, può inoltre svolgere la certificazione delle produzioni biologiche, di un ampio pacchetto di servizi di certificazione volontaria. Attraverso il riconoscimento per la quale si propone agli operatori come un partner essenziale. I vantaggI dI può certIfIcarsI valorItalIa da parte del MIPAAF, inoltre svolgere con la certificazione delle produzioni biologiche, per la quale si propone agli operatori come un partner essenziale.

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N° e data : 141011 - 11/10/2014 Diffusione : 11209 Periodicità : Quotidiano NuovaVenezia_141011_53_38.pdf

Pagina 53 : Dimens.39.44 : % 504 cm2

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le persone Il Personale qualificato presente in ogni sede operativa è in grado di dare risposte immediate a qualsiasi necessità le persone del produttore, del Consorzio di Tutela e degli Enti coinvolti. Il Personale qualificato presente in ogni sede operativa è in grado di dare risposte immediate a qualsiasi necessità Un unico ente certificatore del produttore, del Consorzio di Tutela e degli Enti coinvolti.

Il magnifico ritorno delle viti a Venezia | DiVini

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Verba volant, scripta manent

N° e data : 40046 - 20/ 11/2014 Diffusione : 203333 Periodicità : Settimanale Espresso_400 46_108_17 .pdf Sito web: ww

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isti del profession n leader eAlessandr o Regoli uti", opinio ile: 47 "enonaett ore responsab atura: 307 Dir 2014 - Tir31 Marzo 2001 re tob Ot del ì1 - Mercoledale di Siena n. 709 ore 17:00 bun n. 1470 - istr azione del Tri Reg

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vino

it à suo no die unquvinal o senza il to, di vi zia rch n ra on si vend ter rit or io, in ast ratannate ga “n é è o. Pe io in me se il Ma propr tra le orio” non l mondritoordeio”l ,vine via dicendo. Co odutt or e. tta o il pr in crisi. Basta gir arelle uve in Se “t err itntra degli ultimi anniil de suo ter de no l’etiche o Pr imo Pian

La N ews

ità il ma e sia conta messo Territor io,, “una bottiglia rac di qualit à, quali ch in qualche modo rificar e la diversa sanche, ovviamente, ter rit or io” zia di un pr odott o o concett o viene esempio, per ve alit à diverse. Sanitàluce di quest a ad est fosse gar an come la 2014, qu i più importanti, occi e pr ofession mentale. Ma, alla nuare a parlare pr da complesse alche ter rit or io trama lavor ati con ap pr erequisit o fon tto e possibile conti pproccio alla ll’a vigne di qu e vicini tra lor o, a eccellente, ma un , è davvero corre do, l’asticella de lér y Michaux, ch si qualche mo ni produttore?Va vigneti an r sé gar anzia di uv e torna di att ualità “territor io” og si alza, in ch non è di pe for se banale, ma di qualit à, se non e e di impr esa di ene che più che di io tipo sosti e di var n, nz un ue riflessione,rio” come gar anziadella libert à di azion ete Ro mp di ool zione o di di co di “territo e, pur nel rispetto oma Business Schla concentrazione di una denominaativa senza la nza qualit me Riccar do pr oduziondella ricerca alla Ne ust er” , perché è ) a far e il successo tir e costa dir ett rice parlare di effett o “clmarketing e così vianon basta a gar an a int ernazionale co spr esso.“ Il nome dovrebbe che, enologiche, di le, ovviamente, ma ws enologi di fame delle Guide de L’Estione delle k rc Ne mi nta or ta ine no S rat me ia e Ge est a, per W ro cu da a i, by (ag o è fon Vizzar qu di Econom spiegan derer e più rinomate del mondo territor io. Che de impr ese, e critici come Enzo ttiacci, or dinario vendemmia come anche uno Louis Roe a Ma alit à lle uno dei le aziend pr ofessione Giuseppe Caviola,- aggiunge Albert o gere da brand. Unno far e br anding, ma ele Micozzi, , dall’altra , te una del Roederer mondiale fun a a io uis Da una par san ell tur or no Lo e ge Gabri tet tar rit ch sso Co pagne, l’ar chi e di un ter di Roma - non po à per i pr odutt or i sso tempo - aggiun are con fiducia il o” . gin dello Cham str i del design e del novità di casa ma e l’im a illu tur e mo guard di scelta del vin a allo ste portunit Sapienza zzo l’ultim nomi più il Brut Na prese alla a str aordinaria op nominazione”. “M Marche - se voglia tor e rck, in me dal 1974: per ora, Im pr imo fat è un delle la de Philippe Sta prima, addirit tur a, , almeno esempio, rio pr oblema per rsità Politecnica à, perché sono il , la prodotto alit eur o sul Roederer tage 2006 str aordina Marketing all’Unive dit a a 70 firma di qu o), ne, un vin e tar en di Champag 0 bottiglie (già in ven su quello britannic div docente rit or i devono e .00 a 65 sterlin kaging, griffat i in sole 60 fut uro, i ter ncese ed

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i fra dal pac imi 30 ann mercato ichett a e so degli ult seum” , in ite dall’et imprezios Mu che nel cor a par igino, come il “Groninger Steve dall’ar tist egnato per o musei, dis tat get ello ha pro tut ti, qu yacht, su Olanda, e nel 2012. Jobs, var ato

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Riproduzione

Cronaca

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di citt à” à e la le “D oc è la var iet , benel vin o italiano è alt ret tanto Venezia a de a za ni, for om di zio R na nti a volte Da sue denomi uno dei pu all’est ero,

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o na volev l Barcello dotta dalla del vino pro riclasse de ll’Eurotinpa ese. Il fuo re una linea di vini ghese di Setúbal, a portogh rto zza tr oppocone di ” o una can ”, per commerciali con la cantina po ”. A giugno dello ntr eo “L ta Un ssi perde la parti il suo nome, “Leo però, fat to i conti ile, “Leo d’Honor re non uguali, i

W ine & Fo

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Lionel Me un marchio con nchi. Non aveva, n una marca sim argentino: seppu sono di troppo. co a regist rar e entina Valentin Bia tribuisce il vino contr o il calciator e ll’Unione Europe dis cantina arg a Freitas, che già lami” si pronuncia erno dei confini de “Dal 1 ge ceranno se non lla Er menegildno la “divisione recdue vini “Leo” all’int ne re ica un autoden e impedisce di ind rit or io di olta l'audio scorso an no troppo simili e Video / Asc norma ch one aziendale il ter inviat a al Ministro Guarda il marchi so comunicazinza”. Così una notaizio Martina dalla appartene che Agricole Mauri indipendenti, l mondo, i ne e lor co delle Politi e Italiana Vignaiol lamento nettari tri o in confr onto con go Federazion i, alla luce del Re iva al “paradosso celli, tra gli il suo sopr att utt ll’inter vista di Sara l e Andr ea Bo secondo cu, art icolo 119, si arr icare nei mater iali francesi, ne fresco vincit or e de Il tenor e famosi nel mondo, to a nta più tto al e” . i co litu sed 1308/2013’azienda non può ind lian rac Va ha ita o dove si. iglia a con il vin per cui un azione la Regione Pr emio Ma rapporto . Dall’azienda di famdei 7 848776 di comunic W ineNewssa) alla percezione 609 +39 057 9 0577 848 Lajat ico (Pi .it - tel. +3

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Focus

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lle che tto Se è vero dei suoi vit igni e dei numeri, soprattu in quest o senso c peculiar ità mercato dei grandente identificabili. Edc Venezia o la Do il vero che di cose più facilm Città”, come la Do Venezia, che tra le ha bisogno siddette “D oc di dal Consor zio Vini llo, dove è stato e vanno le copr ima, già tut elata ito in ricerca a Torceiet à di vit e rit rovat l ma. La e invest e con tut te le var e di un vigneto ne alcosa Ro à ha anch tal on anca qu tante att ivit vigneto sperimen prevede la creazi Venezia e la trebbero r eaux m nulla. Si po nchant , il piantato unin un progetto che rmelitani Scalzi di News il pr ofesso , A Bord aux âte una, grandi Ch niera a dir poco tra Lag to dei Ca spiegato a W ine Filippo Antonelli, ai in en tro nv i Die del Co da me ha no lia così, in ma discut ere a lungo co re rdi ttig o, gia me bo vin a Lazio con e, riassu ione di un seconda, messa ini San Marco, e nel Città Eterna tinate a far Lechanoin di uz s des , od gue pr ole Hu , di le par limite tonell nza. La mo alla rché di Bordeaux de Rothschild. Il At tilio Sciee in Umbr ia con An e spiega: “il richiazionare, anche pe la più vigner on on Philippe è la regione vinico c può fun umento, quello pr odutt or Torre in Pietra. Ch capo di Bar bbio, tti, è nuova Do str , senza du mondo, infa , Castello di o è smisurat o. La rigor oso” . Uno ia, che pare quella che ace osciut a al tal lto re. an cap ll’I con alt ce mo ta e de o e sta reo are lo olt n essere nds di import ant n ne arr ivin un disciplin cit tà-simbo llo di “ no mium bra basat a su minazioni legate a Venezia e Roma no proprio que li anni, di creare pre o. Per ché gli blic deg delle deno E chissà che dopo nell’ar co par te grande pub la al i co re. pic ibil na ess una funzio e se qualità acc tano solo

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enews - info@win

Venezia Wine and Food si propone di promuovere il patrimonio enogastronomico, che si interseca intensamente con la storia dei luoghi da cui proviene. Qui infatti vengono prodotti da secoli vini che sono stati tutelati sotto i marchi DOC e DOCG, che garantiscono alti standard qualitativi. Lo scopo principale del progetto è quello di far conoscere il territorio attraverso i suoi magnifici vini e gli altri prodotti che lo contraddistinguono. Per questo l’enoteca online di Venezia Wine and Food propone alcuni vini del territorio DOC e DOCG, scelti valutando di volta in volta qualità e prezzi e dedicati a consumatori attenti e qualificati. Le confezioni di prodotti ben rap-

presentano la cultura della zona, hanno inoltre un prezzo speciale e la garanzia di qualità che solo Venezia Wine and Food può dare. Le proposte hanno due caratteristiche altamente qualificanti: sono composte da vini scelti con cura da chi conosce profondamente il territorio e i vini che vengono prodotti; hanno un prezzo speciale dettato dalla volontà di “divulgare” quanto più possibile la cultura e la storia del territorio. www.veneziawineandfood.it oppure www.shop-veneziawineandfood.it

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Dove saremo

I nostri prossimi appuntamenti Un francobollo con annullo per celebrare il Malanotte del Piave Docg

ENERVIN PRO ®

Una marcia in più per te.

Nei prossimi mesi sarà presentato lo speciale francobollo dedicato al Malanotte del Piave Docg. Con Poste Italiane sarà decisa una data nella quale sarà possibile ricevere anche l’esclusivo annullo che accrescerà ulteriormente il valore del prodotto filatelico.

Brolo del convento dei Carmelitani Scalzi

In primavera sarà presentato il nuovo giardino all’interno del convento dei Carmelitani Scalzi che è stato oggetto di un accurato progetto di bonifica agronomica e recupero storico. Tra ortaggi e piante aromatiche, ci saranno anche le viti risultato del progetto del Consorzio di recupero delle varietà storiche presenti da centinaia di anni all’interno della laguna di Venezia ed in città. L’intento è di salvaguardare la biodiversità del patrimonio viticolo lagunare e la storia centenaria delle viti a Venezia.

Vinitaly 2015 Dal 22 al 25 marzo 2015, il Consorzio Vini Venezia sarà a Verona in occasione della 49^ edizione di Vinitaly.

ProWein 2015 Dal 15 al 17 marzo 2015, il Consorzio Vini Venezia sarà a Düsseldorf (Germania) in occasione dell’edizione annuale di ProWein. Per tre giorni, alcune Aziende associate al Consorzio saranno protagoniste con degustazioni ed incontri per presentare al pubblico specializzato internazionale i vini Doc e Docg.

Per essere sempre aggiornati sugli appuntamenti del Consorzio, visitate il sito:

www.consorziovinivenezia.it

www.basf-agro.it

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Protezione in movimento contro la Peronospora Enervin Pro: eccellente e completa protezione nelle fasi critiche della Peronospora. AGROFARMACI AUTORIZZATI DAL MINISTERO DELLA SALUTE: ENERVIN SC A BASE DI INITIUM (AMETOCTRADINA) PURO + LBG 01F34 A BASE DI FOSFONATO DI POTASSIO PURO, REGISTRAZIONE: ENERVIN SC N° 15264 + LBG 01F34 N° 15008. SEGUIRE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE IN ETICHETTA. USARE I PRODOTTI FITOSANITARI CON PRECAUZIONE. PRIMA DELL’USO LEGGERE SEMPRE L’ETICHETTA E LE INFORMAZIONI SUL PRODOTTO. SI PREGA DI OSSERVARE LE AVVERTENZE E I SIMBOLI DI PERICOLO NELLE ISTRUZIONI PER L’USO.



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