Serenissimi vini agosto 2014

Page 1

SerenissimiVini ANNO 3 - NUMERO 2 - Periodico quadrimestrale - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale –70% NE/TV - Contiene IP

IL GIORNALE DEL CONSORZIO VINI VENEZIA

Comunicare il Consorzio Vini Venezia pag. 10 Enoteca 2.0

pag. 12

Vino, vignaioli e identità

Iniziativa realizzata con il contributo di:

DICEMBRE AGOSTO 2014 2013- -N° N°2 3

pag. 20


L’editoriale del Presidente

Dalla vigna alla bottiglia c’è troppa burocrazia. La parola d’ordine è semplificare

T

roppe leggi, un mare di leggi, uno stato schiacciato dalle stesse norme che emana. Molto spesso sono norme pessime, scritte male, contradditorie, a volte inutili. Paolo Bracalini, giornalista, nel suo libro “La repubblica dei mandarini” racconta storie e aneddoti esilaranti, ma tristissimi, perché parlano della nostra vita quotidiana e della battaglia contro il muro di gomma insormontabile, costituito da norme, regolamenti, burocrazia. Cita numeri paurosi, ricordando le dimensioni del nostro corpus normativo. Ben oltre 100 mila leggi, un’enormità rispetto a paesi analoghi al nostro per territorio e popolazione come Francia e Germania. Questi due paesi civili presentano rispettivamente una dotazione di leggi nei loro territori di10 mila e 9 mila norme. Dieci volte meno. C’è margine di miglioramento, assai. Anche il nostro settore non scherza mica in fatto di complicazioni normative e burocratiche. Più di 70 pratiche e norme per andare dal vigneto alla bottiglia. Più di 4 mila pagine di norme e 20 soggetti pubblici e non coinvolti nei controlli. Totale 100 giornate all’anno perse per le carte! Il problema alberga nell’inutilità e doppioni di molte leggi, nella burocrazia asfissiante, che è causa di aumenti considerevoli di costi di produzione. Inoltre la complessità

dei controlli e adempimenti sta causando anche da noi una contrazione delle superfici a denominazione, svalorizzando il nostro miglior Made in Italy. Diventa strategico semplificare enormemente, con una forte riduzione degli adempimenti per produttori, trasformatori e imbottigliatori. Dovremo dotarci di un sistema informativo unico, valorizzando, per la produzione, uno strumento efficace che già esiste. Il fascicolo aziendale dove mettere tutti i dati, che una volta inseriti divengono consultabili e non più contestabili! Utile sarà passare da complicati sistemi di controllo, lenti e costosi, a sistemi di autocontrollo aziendale, per permettere di passare quindi ad un sistema di controlli a campione basati sull’analisi dei rischi dalla produzione sino al consumo. Infine, una nuova classificazione delle non conformità lievi e gravi soggette a diffida, e poi le gravi soggette a sanzioni. Per le imprese nulla è più intollerabile di esser costrette a fare cose ripetitive o inutili. Serve un po’ di coraggio nello spingersi a proporre al legislatore percorsi nuovi che, nelle titolazioni roboanti dei “testi unici”, non si limitino solo a fare una semplice raccolta ed inserimento delle norme esistenti, ma con forza si voglia “cavare via” più norme possibile semplificando, una volta tanto, veramente. Il Presidente Giorgio Piazza

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

3


STUDIO FABBRO 11-2013

I GRANDI VINI NASCONO DA BARBATELLE E CLONI DI QUALITÀ

L’editoriale del Direttore

Da Venezia Wine Forum a Venezia Wine and Food

V

enezia Wine Forum, nata nel luglio 2003, è una società consortile che, anche con il supporto delle istituzioni venete, ha dato vita ad una struttura interamente dedicata allo sviluppo di progetti per la valorizzazione del territorio del Veneto orientale promuovendo nuove modalità di relazione tra le diverse realtà presenti nell’area. La società ha per oggetto sociale la promozione, la valorizzazione, la diffusione e la commercializzazione di prodotti vinicoli, di prodotti enogastronomici di qualità, nonché di prodotti tipici dell’agricoltura veneta ed agroalimentari in genere, sia in Italia che all’estero. Dalla sua nascita, Venezia Wine Forum è stata sempre al fianco del Consorzio Vini Venezia e dei produttori per svolgere le più importanti attività di promozione e non solo. Negli ultimi mesi vi è stato il riassetto societario, l’uscita dalla compagine sociale della Provincia di Venezia, della Mostra Nazionale dei Vini e della VIVO Cantine, ne ha determinato un nuovo equilibrio. Il Consorzio Vini Venezia e la Strada Vini Lison-Pramaggiore, ora, possono dare avvio ad un nuovo corso.

In questi giorni si provvederà al cambio del nome, la nuova società si chiamerà Venezia Wine and Food, già il nome sottolinea il forte indirizzo alle attività future, promozione dei prodotti tipici locali anche nei paesi lontani. Sarà rifatto il sito internet e aperto un negozio online dedicato ai vini e non solo. Sarà rafforzata la presenza e la promozione dei nostri prodotti in uno dei più prestigiosi palcoscenici mondiali, Venezia. Dopo la vendemmia presenteremo le indagini di mercato sul consumo del vino locale nella città lagunare, nel litorale veneziano ed in alcune località delle province di Treviso e Venezia. Venezia Wine and Food sta organizzando anche un ufficio commerciale a Xi’an, nel cuore della Cina. In collaborazione con l’Amministrazione provinciale di Treviso ed alcune aziende produttrici di caffè, pasta e formaggi, stiamo organizzando dei punti di informazione e promozione dei nostri prodotti. La mission della società rimane inalterata ma sarà ancora più vicina al mondo della produzione, sarà davvero un braccio operativo del Consorzio, Strada vini e dei produttori affiancandoli in attività non solo precompetitive. Il Direttore Carlo Favero

Per i grandi vini, i Vivai Cooperativi Rauscedo producono ogni anno oltre 60 milioni di barbatelle innestate utilizzando ben 295 varietà, 625 cloni e 18 diversi portinnesti per un totale di oltre 4.000 combinazioni. Un patrimonio unico per i viticoltori di tutto il mondo. Vivai Cooperativi Rauscedo: il numero 1 al mondo del vivaismo viticolo.

Rauscedo (PN) Tel. 0427.948811 www.vivairauscedo.com

Venezia Wine Forum

d o o nd F

i z e n Ve

a e n a Wi

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

5


Sommario Iniziativa realizzata con il contributo di:

in questo numero pag. 3 5 6

OM

C

Strada facendo Buone nuove Valoritalia informa Verba volant, Scripta manent Dove saremo

S

L’intervista

16 20 26 28 30 33 34

A

Il Raboso del Piave passito, forte ed elegante per natura Il fascino segreto del Malbech

TH

OD AROM

Comunicare il Consorzio Vini Venezia Enoteca 2.0 Prontuario Agronomico I nostri vini

8 10 12 14

ION OF

WO

Premio Milleuno Malanotte 2014 Winenet, convegno conclusivo Venice wine in Cina Malanotte d’estate, la nuova rassegna dedicata ai vini delle Terre del Piave

E CT

PUTERIZED

S

EL

E

Editoriale del Presidente Editoriale del Direttore Sommario Dove siamo stati

:S c\WQVS P]bbW S PO``W_cSa OZ []\R] ROZZ¸O`][O UO`O\bWb] ASZShW]\S Q][^cbS`WhhObO <SO`7\T`O@SR RSUZW O`][W RSZ ZSU\]

:O bSQ\]Z]UWO <7@ | ZO a]ZchW]\S O\OZWbWQO W\ U`OR] RW UO`O\bW`S WZ ^`]ÂżZ] O`][ObWQ] UWcab] ^S` ]U\W dW\] DWaWbO WZ \]ab`] aWb] eSP eee UO`PSZZ]bb] Q][ S aQ]^`W bcbbS ZS \]dWbu

BSab RSZZ¸O`][O Proprietario, Editore e Redazione

Consorzio Vini Venezia Sede legale Sestiere San Marco, 2032 - Venezia Tel. 0421 799256 consorzio@consorziovinivenezia.it www.consorziovinivenezia.it Sede redazione Via Toniolo, 12 - Treviso

6

Direttore Responsabile

Elisa Giraud

Legale Rappresentante

Giorgio Piazza

Stampa Marca Print snc Via Arma di Cavalleria, 4 Quinto di Treviso

0]bbOWO

0O``WQOWO

Anno III - Numero 2 - Agosto 2014

Periodico quadrimestrale Registrazione Tribunale di Treviso n.192/2012 del 08-5-2012 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale – 70% NE/TV

G & P Garbellotto S.p.A. CONSORZIO VINI VENEZIA Ë™ 2 2014

www.garbellotto.com


Dove siamo stati Premio Milleuno Malanotte 2014 Il “Gelsaia” Malanotte del Piave Docg 2009 firmato Giorgio Cecchetto si è aggiudicato la seconda edizione del premio Milleuno Malanotte, istituito dal Consorzio Vini Venezia. La premiazione, con la consegna della doga in legno incisa dal Mastro incisore dell’azienda Garbellotto di Conegliano, si è tenuta giovedì 10 aprile a Camalò di Povegliano (TV) nell’ambito della 38^ Mostra dei vini triveneti organizzata dalla Pro Loco di Camalò.

Winenet, convegno conclusivo Si è concluso, con un convegno tenutosi il 5 maggio presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Venezia, il progetto Winenet. È stato realizzato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera ITALIASLOVENIA 2007-2013 e ha interessato i territori delle Regioni italiane Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e le regioni slovene Goriška e Obalno-Kraška. Il progetto ha rafforzato la collaborazione tra Università, Centri di Ricerca, Istituzioni e Imprese operanti nel settore vitivinicolo, favorendo lo scambio d’informazioni per il miglioramento della qualità della filiera vitivinicola, lo sviluppo della competitività dell’Area-Programma, la promozione della R&S e dell’economia basata sulla conoscenza.

Venice Wine in Cina In maggio, nuova missione cinese per i Vini Venezia con la presentazione della Gondola shopper, la pratica ed originale confezione dedicata al mercato cinese. E il primo cinese che l’ha acquistata!

Malanotte d’estate, la nuova rassegna dedicata ai vini delle Terre del Piave Giovedì 17 luglio a Oderzo si è tenuta la presentazione di “Malanotte d’estate”, la nuova rassegna promossa dall’Assessorato all’agricoltura della Provincia di Treviso e dal Comitato provinciale dell’Unpli con il sostegno del Consorzio Vini Venezia. “Malanotte d’estate” riunisce in un unico circuito tutte le manifestazioni e le iniziative dedicate ai Vini del Piave.

8

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Chiesa dei Templari di Ormelle (Tv)

Progetto/Projekt

WINENET

Rete di cooperazione per il miglioramento delle qualità della filiera vitivinicola con soluzioni innovative

Mreža sodelovanja za inovativne rešitve za izboljå of kakovosti grozdja in vina

CONVEGNO FINALE ZAKLJUČNI SEMINAR “Le prospettive della viticoltura alla luce della nuova regolamentazione comunitaria” I riflessi sull’area transfrontaliera Italia-Slovenia.

“Perspektive vinogradništva ob upoštevanju novih predpisov Skupnosti” Učinek na meji Slovenija-Italija.

05 maggio 2014 05. maj 2014 Camera di Commercio di Venezia Trgovinska zbornica v Benetkah S. Marco 2032, Calle Larga XXII Marzo Venezia/ Benetke

Nel cuore delle Terre del Piave si trova un piccolo gioiello storico-architettonico: è la Chiesa dei Templari di Ormelle (Tv), lambita dal fiume Lia e isolata nel verde della campagna circostante, nel mezzo della piana compresa tra Piave e Livenza, a sei km da Oderzo. Fu edificata probabilmente nel XII secolo dall’Ordine monastico-militare dei Cavalieri del Tempio, con successivi ampliamenti e nuove costruzioni tra il XIV e il XVIII secolo, allorché ai Templari subentrò l’Ordine dei Giovanniti, attualmente noto come Sovrano Ordine Militare di Malta. Anticamente inserita in una ben delineata unità architettonica e amministrativa chiamata Masòn, concepita come luogo di sosta per i pellegrini diretti in Terra Santa, la Chiesa racchiude in sé il fascino equilibrato dell’architettura romanica, essenziale e semplice, a cui il tempo e la storia hanno da un lato sottratto, ma dall’altro concesso e aggiunto, in una successione di fasi più o meno felici, interventi edilizi e testimonianze pittoriche diverse. I Templari si insediarono in questo luogo dove si snodava uno degli antichi percorsi romani: la Via Opitergium-Tridentum (Oderzo-Trento), vicinissima alla Via Postumia che collegava Genova ad Aquileia.

Marcadoc vi suggerisce alcune occasioni per visitare la provincia di Treviso Alla scoperta di Paolo Veronese: ‘Villa Soranzo. Una storia dimenticata’ al Museo Casa Giorgione. Dal 12 settembre 2014 all’11 gennaio 2015. Castelfranco Veneto sarà protagonista di un’esposizione dedicata al maestro rinascimentale. L’evento prevede l’esposizione di una dozzina di opere di Paolo Caliari, detto il Veronese. Primo Festival del cinema e del documentario agricolo a Santa Lucia di Piave. A settembre 2014 al via la prima edizione. Il Festival sarà articolato in un concorso aperto a tutti per il miglior documentario audiovisivo che rappresenti l’intera filiera

del prodotto agroalimentare made in Italy – dalla coltivazione in campo alla tavola – e in una rassegna del cinema e del documentario agricolo del passato. Mostra ‘Giappone, dai Samurai a Mazinga’ Dall’11 ottobre 2014 al 22 febbraio 2015 a Ca’ dei Carraresi, Treviso. Saranno esposte spettacolari armature ed oggetti dal sapore magico, paramenti, rotoli di dipinti, sculture lignee, tessuti di seta, kimono, lacche e ceramiche, accuratamente selezionati dal curatore della mostra, dott. Adriano Madaro, grande esperto di estremo Oriente. Le opere appartengono prevalentemente al periodo Edo (antico nome della città di Tokyo), che va dal 1603 al 1867.


Promotion in motion

Promotion in motion

Comunicare il Consorzio Vini Venezia a cura di Pierclaudio De Martin, vice presidente del Consorzio Vini Venezia

La stesura di un programma promozionale per il Consorzio Vini Venezia è un’operazione molto difficile. Venezia è il nome della città italiana più conosciuta al mondo e soprattutto il leone che compare sul marchio del Consorzio è il testimone di una civiltà millenaria: legare a Venezia e alla storia della Serenissima i nostri vini è stato un risultato assolutamente straordinario ma, tornando all’assunto iniziale, è solo il punto di partenza di una comunicazione estremamente difficile. Non possiamo assolutamente correre il rischio che il nome Venezia che compare sulle nostre etichette sia interpretato come una semplice operazione di marketing al pari del nome di Cortina o St. Moritz sulle felpe prodotte da aziende di abbigliamento invernale. Dobbiamo veicolare in modo semplice

10

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

e diretto due concetti: il primo riguarda l’origine dell’interesse dei naviganti della Serenissima per la vite e il vino, importati dai paesi mediterranei che si trovavano lungo le loro rotte, con la messa a dimora delle piantine negli orti dei conventi e nei giardini che circondavano i palazzi patrizi e con i primi commerci di vino che avvenivano all’ “ombra” del campanile di S. Marco. Il secondo riguarda il rapporto strettissimo tra la viticoltura trevigiana e veneziana con la civiltà di Venezia. Quando attorno al Seicento il commercio veneziano entrò in crisi, Venezia iniziò a espandersi e a investire nella terraferma, portandovi l’arte, la cultura, il raffinato modo di vivere che avevano caratterizzato la vita della città nei secoli precedenti ma anche le ingenti fortune economiche delle famiglie patrizie e soprattutto le idee, le

conoscenze, le esperienze, la curiosità e la voglia di intraprendere che sono tuttora nel DNA della nostra gente. Che fare, tenendo presente che energie umane e mezzi economici non sono illimitati? È necessario partire da due principi: le priorità riguardano le cose fattibili a breve e un messaggio è efficace se viene trasmesso in modo univoco e semplice. Nell’ultimo trimestre 2014 e nel primo semestre 2015 dobbiamo adoperarci per comunicare il valore dell’iniziativa presa a Venezia con la messa a dimora dei due vigneti nell’isola di Torcello e nell’orto del convento dei Carmelitani a Venezia. Non siamo i primi a farlo, ma abbiamo la consapevolezza che la nostra iniziativa sia completamente diversa per gli obiettivi che si pone e anche per il rigore e la scientificità con cui è stata condotta. Sotto la guida del professor Attilio Scienza abbiamo recuperato vecchissimi vitigni in orti ormai abbandonati sia in città che nelle isole della laguna. Il vigneto più grande si trova a Torcello, un’ isola bellissima con una splendida cattedrale e con un grandissimo valore simbolico perché si tratta storicamente del primo insediamento veneziano in laguna. Il più piccino è nello splendido orto del

convento dei Carmelitani, circondato da ulivi e piante officinali. È ovvio che adoperando tutte le opportunità dell’Expo Venice parallela a quella di Milano, idee, energie e i pochi spiccioli disponibili per la comunicazione del Consorzio andranno spesi in questa direzione. Più difficile, perché riguarda un progetto a medio termine, è ridare centralità al rapporto tra la viticoltura delle nostre due province e la civiltà veneziana. Sia chiaro, non abbiamo uno splendido territorio da vendere. Con poche eccezioni il miracolo del Nordest, che ha sicuramente avuto il merito di una trasformazione economicamente e socialmente epocale delle nostre zone, ne ha completamente stravolto il tessuto agricolo e urbano. Dobbiamo quindi riportare in primo piano le aziende e le persone che le compongono, rovesciando una sorta di catena del valore corrente per porne al vertice il vignaiolo e la somma di idee, di energie, di investimenti che costa una bottiglia del nostro vino con la convinzione che in una società estremamente complessa, che spesso fa fatica a ritrovarsi, il nostro antico mestiere di contadini e vignaioli sia rimasto uno degli unici a offrire un modello concreto e sostenibile. CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

11


Enoteca 2.0

I Vini Venezia prendono casa nella nuova enoteca on l ine

Enoteca 2.0

di Pierpaolo Zanotto

a a cura di Pierpaolo Zanotto

I produttori hanno guardato con una qualche diffidenza, accompagnata da un pizzico di curiosità, alla vendita diretta del vino su internet, nuova frontiera del mercato, che aveva evidenziato una serie di problematiche burocratiche, logistiche e fiscali di difficile superamento. La creazione di un negozio o meglio di una enoteca, all’interno del nuovo sito di Venezia Wine and Food, dedicato al vino di tutti i produttori del comprensorio del Consorzio Vini Venezia, soci e non soci, e alle eccellenze gastronomiche delle Terre dei Dogi e della Marca Trevigiana consentirà l’apertura di una finestra sul mercato dell’e-commerce a favore dei produttori e delle loro cantine, quale luogo di vendita e di promozione. Venezia Wine and Food (www. veneziawineandfood.it) si farà carico di organizzare le selezioni dei vini DOCG e DOC da inserire nelle proposte di vendita, di gestire la logistica, le incombenze burocratiche, fiscali ed il buon fine delle transazioni commerciali. Senza dimenticare la promozione. Stanno cambiando le modalità di acquisto, in particolare quella dei giovani e in futuro saranno 12

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

più i visitatori del sito aziendale, rispetto a quelli tradizionali che andranno a visitare direttamente le cantine e non dimentichiamo che i primi saranno i futuri clienti, consumatori attenti al prodotto quanto alla sua storia, fatta di territorio, di produttori, di cantine e di vino, che preferiscono la comodità di vedersi recapitare direttamente a casa i loro acquisti. Un mercato dove viene previlegiato il rapporto diretto fra produttore e consumatore, anche se virtuale, che nonostante la crisi economica evidenzia forti potenzialità di crescita. Gli acquisti in Internet sono un’abitudine consolidata in Gran Bretagna, Germania e Francia che rappresentano oltre il 70% del mercato europeo, mercati che al momento non sono accessibili per vendite on line per questioni fiscali che dobbiamo risolvere per consentire un vero libero mercato europeo che esiste solo nei proclami e non nei fatti. Consapevoli che anche questa iniziativa potrà avere successo con il lavoro di squadra siamo pronti a raccogliere istanze, suggerimenti e contributi dai produttori.

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

13


Prontuario Agronomico

Prontuario Agronomico

L’annata viticola 2014 alla fine degli interventi antiparassitari Difesa viticola 2014 (al 22 luglio) Antiperonosporici n°11 (2 Acuprici–2 Citotropici-3 Sistemici–2 Citotropici/Cere-2 Rameici) Antioidici n° 11 (8 Zolfo micronizzato – 3 Sistemici “IBS, Quinoxifen, Spiroxamina”) Antibotritici: 2 specifici (prechiusura del grappolo e invaiatura)

a cura di Fiorello Terzariol Le temperature ben al di sopra delle medie stagionali (+ 3,52°C a gennaio, + 3,58°C a febbraio e + 1,74°C a marzo) e un andamento con abbondanti e continue piovosità nei primi due mesi dell’anno (oltre 600 mm di media in 36 giorni di pioggia) e circa 100 mm e 5 giorni di pioggia a marzo, hanno caratterizzato un inizio annata 2014 sicuramente atipica, che ha favorito un inizio vegetativo alquanto anticipato (come nell’annata 2007 anche se con condizioni meteo totalmente diverse) e un allungamento del germoglio che, in alcune località della collina trevigiana, aveva superato i 30 cm di lunghezza già nella prima settimana di aprile.

Flavescenza dorata: trattamento insetticida obbligatorio (DGR n. 18 del 5 giugno 2014) dal 5 al 30 di giugno, a seconda delle sostanze attive impiegate. Tignole seconda generazione /Scaphoideus titanus: Neurotossici 02 – 07 luglio.

Inizio germogliamento: metà marzo (Glera) Germogli recettivi (lunghezza minima 10 cm): primi di aprile (Glera, Verduzzo, ecc.)

Botrite: manifestazioni in prefioritura e dai primi giorni di luglio (Pinot e Chardonnay).

Prefioritura: 5 – 10 maggio

Parassiti animali: Cicaline e Tignole superiori alla norma (elevate presenze delle Tignole anche in prima generazioni in fioritura del grappolo). Acari nella norma.

Fioritura: 19 – 29 maggio Allegagione: 26 maggio – 7 giugno Pre-chiusura: 9 - 15 giugno Invaiatura: primissimi acini 8 luglio (Pinot grigio), mediamente 12-20 luglio.

Ampelopatie 2014 CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Tale riscontro del fungo peronosporico può essere stato determinato da diversi fattori, tra loro concomitanti: quest’anno si è presentato in anticipo rispetto alla ‘disponibilità’ vegetativa della pianta ospite (vite); è rimasto latente finché le continue condizioni meteo a lui favorevoli (piovosità 26-30 maggio, 5 giugno e innalzamento termico 6-13 giugno, ma in particolare le piovosità del 12-14 e del 23-25 giugno), hanno determinato un ‘risveglio’ e una virulenza del fungo che ha trovato anche l’appoggio di ulteriori piovosità e continue bagnature del 2, del 7-10 e del 12-14 luglio (per il momento); le abbondanti precipitazioni possono aver dilavato i prodotti utilizzati con interventi di ripristino delle sostanze molte volte tardivi; ma le stesse hanno anche stimolato un importante sviluppo vegetativo della pianta, determinando un ostacolo al contatto del trattamento sul grappolo, soprattutto in presenza di errate gestioni dei palizzamenti e delle cimature; la ripetizione (più del dovuto) di determinate sostanze attive appartenenti alle stesse famiglie chimiche possono aver causato qualche nuova ‘resistenza’ del fungo a tali prodotti; non dimentichiamo un certo ‘rilassamento’ nei calendari dei trattamenti per gran parte dell’annata vegetativa, visto la latitanza del patogeno fino alla fine della seconda decade di giugno. Oidio: prime manifestazioni (importanti) dalla fine della prima decade di giugno, in particolare su Chardonnay.

Fenologia (date di riferimento)

Inizio vendemmia (Pinot grigio): proiezione ferragosto.

14

Peronospora: prime macchie su foglia il 13 maggio. Prime forme di larvata il 23 giugno. Attualmente (22 luglio) diverse manifestazioni di larvata su grappolo e presenza di palese in particolare sulle ultime foglie, in tutta l’area viticola considerata.

Nuove e vecchie manifestazioni: Cimice verde della vite (Lygus spinolai), marginali i riscontri dell’Antispila e della Phyllocnistis vitegenella (lepidotteri minatori) e puntuale la presenza anche quest’anno del Coleottero Anomala vitis.

fine di giugno (in maniera esplosiva) della malattia del legno conosciuta come Mal dell’esca. Preoccupanti le presenze in tutta l’area tra le province di Treviso e Venezia della ‘nuova’ virosi del Pinot grigio, riscontrata nella stessa varietà, ma soprattutto nella Glera, nel Pinot bianco e nel Verduzzo trevigiano. Da rilevare infine la sempre maggior presenza della Fillossera della vite (Phylloxera vastatrix, ora Viteus vitifoliae): in quest’ultima annata vegetativa si sono riscontrate quotidianamente le classiche galle sul lembo fogliare (da non confondere con l’Erinosi), in particolare nelle giovani foglie, che evidenziano la presenza dell’insetto che poco più di un secolo fa aveva determinato la necessità di innestare la vite europea sulla vite americana, interrompendo il ciclo biologico di tale afide e risolvendo un problema che stava causando il rischio della scomparsa della viticoltura europea a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Al momento però non sono stati consigliati trattamenti specifici.

Immancabili le presenze di giallumi infettivi (Flavescenza dorata e Legno nero) e dalla CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

15


I nostri Vini

I nostri Vini

Il Raboso del Piave passito, forte ed elegante per natura A cura di Paolo Chinellato Ais Venezia

Parlare del Raboso per un veneziano significa entrare nella leggenda, oltrepassare anche i vincoli della storia per addentrarsi nella magia delle emozioni. È il “grande” per antonomasia, capace di sfidare le insidie del mare in burrasca senza perdere la propria identità con le “fortificazioni“ in alcool, forza prorompente della natura, calore e vigore per chi doveva lavorare nelle intemperie ed aveva bisogno di una sferzata di energia. Queste sono le caratteristiche “storiche“ del nostro Raboso, che ci rimandano a grigliate succulente, ma anche a formaggi stagionati e a polverose bottiglie dimenticate nel tempo con la gradita sorpresa di trovarle, anche dopo mezzo secolo, com’è stata la mia esperienza, piene di fragranze, armonie ed emozioni. Talvolta si pensa a questo vino, storpiandone volutamente il nome, come ad un cavallo selvaggio “rabioso“ che cavalca libero e focoso nella prateria, ma le potenzialità del vino sono davvero molto interessanti. Come dimostrato dal Malanotte del Piave, dove la tecnica dell’aggiunta di uve in appassimento in quantità variabile ha conferito al vino caratteristiche molto particolari, morbidezze e rotondità inaspettate, tant’è che si è parlato di un “Rabioso domato“. Proseguendo su questa

16

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Il fascino segreto del Malbech A cura di Paolo Chinellato Ais Venezia

strada si è arrivati anche alla tipologia passita, quasi uno scandalo per alcuni “puristi“ del Piave, invece un risultato interessante per chi sa guardare avanti senza precludersi pregiudizialmente alle novità. Si parte da un colore impenetrabile, inchiostro che rimanda alla definizione di Plinio il vecchio riguardante questi vini “quam pice nigerrima” (neri come la pece), ma poi si aprono profumi ed aromi eleganti di confetture e frutta sotto spirito, spezie dolci, tabacco e cioccolato fondente, sambuco e tamarindo che si sviluppano in progressione creando armonie sempre nuove. In bocca il Raboso passito trasmette ancora la forza, si sentono tannini ma molto vellutati, mentre riprendono i sentori di confettura di ciliegia e prugna, quasi una prugna secca della California “Sunset“. Ritorna anche il cacao mentre la dolcezza viene decisamente equilibrata dalle note di freschezza e sapidità ancora presenti in modo elegante. Naturale accostarlo ai dolci, in particolare alle crostate di frutta (ciliegia ed amarena), meno immediato e forse più “audace“ provarlo con il cioccolato, abbinamento tradizionalmente difficile, ma che in questo caso può dare interessanti soddisfazioni.

Vitigno interessante il Malbech, non sempre tenuto in grande considerazione dal punto di vista enologico, almeno nelle nostre zone, ma che sa dare interessanti e gradevoli emozioni per chi comincia a considerarlo ed apprezzarlo come merita. Le sue origini non sono chiarissime. Certamente ci portano in Francia e più precisamente nel Medoc, fortunata terra bordolese dove si sono formati vini di grande successo ed assemblaggi che hanno fatto la storia dell’enologia mondiale. Forse però la sua origine è più antica, ci riporta al passaggio di legioni romane che oltre alla sete di conquista volevano anche dissetarsi ad altre fonti con i tralci di viti che gelosamente riportavano dalle loro terre d’origine. Certamente vicino alla foce della Garonna questa vite ha trovato un habitat favorevole ed un terroir che ne ha esaltato caratteristiche e fascino. Il dato certo è che nel 1881 il conte Provana di Collegno, nobile piemontese affascinato da questo vino, lo presenta ufficialmente in Italia e ne avvia la diffusione a partire proprio dal Piemonte. È però nel Veneto orientale e nel Friuli che in Italia oggi queste viti stanno ottenendo il loro successo, non ancora vicino, credo, ai veri meriti e considerazione che potrebbe avere. Forse una lontana parentela con il Merlot (che è sempre patrimonio di queste terre)

spiega i sentori erbacee e vegetali, ma le caratteristiche note speziate e la sensazione avvolgente danno personalità specifica a questo vitigno. Oggi la sua fortuna e grande diffusione è oltre oceano ed è diventato il più importante vino Argentino, vanto assoluto della regione di Mendoza dove acquista anche corpo e struttura decisamente invidiabili ed è il matrimonio ideale con i colossali spiedi di carne di questa nazione. Caratteristiche prevalenti dell’uva sono il colore blu/nero spesso non intensissimo, gli acini prevalentemente pruinosi, tannini eleganti. In bocca è avvolgente, elegante ma non “morbidoso”, non è un cavallo selvaggio, ma certamente uno spirito libero che può anche raggiungere vette importanti di piacevolezza senza snaturare le sue caratteristiche. I tannini sono presenti ma non prepotenti, ed anche la freschezza risulta equilibrata, mentre un ritorno di note sapide e vegetali esaltano l’equilibrio e ne promuovono la persistenza. Sicuramente l’abbinamento richiama la carne, le grigliate, ma soprattutto se si ha avuto la pazienza e la cura di portarlo ad affinamenti interessanti, si può pensare anche a selvaggina esaltando anche la componente alcolica che può contribuire a svelare il fascino segreto di questo grande vino. CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

17


Vinitaly 2014

18

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Vinitaly 2014

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

19


L’intervista

L’intervista

Vino, vignaio li, territorio ed identità noi come elemento singolo e inconfondibile; è ciò che impedisce alle persone di scambiarci per qualcun altro. E lo stesso vale per il prodotto vino e per il suo produttore. L’identità è un percorso, non un insieme di caratteristiche statiche che si acquisiscono una volta per tutte. Un percorso che affonda le proprie radici nel passato e che si apre continuamente al futuro. Oggi è fondamentale riuscire ad esprimere un’identità autentica se si vuole essere riconoscibili in maniera efficace ed autorevole. Cos’è l’identità di un produttore?

Fabio Piccoli è giornalista esperto di comunicazione e marketing del settore vitivinicolo, formatore, e scrittore per passione. Negli ultimi vent’anni ha viaggiato moltissimo sviluppando una particolare esperienza sui mercati internazionali del vino. Da circa un anno è direttore di Wine Meridian (www.winemeridian.com) il primo magazine on line dedicato all’export del vino italiano. Con lui abbiamo parlato di vino, vignaioli ed identità per provare a riempire di significato quest’ultima parola che spesso viene accostata alle altre due precedenti e a territorio. Dalle sue risposte, frutto dell’esperienza diretta di tanti anni, ciascuno di noi può trarre dei suggerimenti utili per il proprio lavoro e…la propria identità. Cos’è l’identità di un vino? L’identità è ciò che caratterizza ciascuno di

20

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

L’identità, il chi sono, non coincide con che cosa sono, ma è inseparabile da esso; in questo senso chi sono è inseparabile da che cosa faccio. Quindi la mia identità di produttore è strettamente legata al mio modo di fare il produttore, non basta allora che io realizzi un buon vino: questa è una condizione necessaria, ma non sufficiente. Diventa importante creare un’identità del mio prodotto: questo è così perché lo faccio io. Allora la mia identità si trasferisce su ciò che produco. E anche ciò che produco, come chi lo produce, può essere raccontato, ha una storia, delle radici, assume una qualità che non è solo quella di soddisfare i bisogni dell’acquirente come altri prodotti, ma una qualità in sé, sua propria, peculiare, per cui quel prodotto si differenzia dagli altri e non è più un vino, ma quel vino. L’identità porta alla differenziazione quindi. Faccio questo tipo di vino proprio perché mi differenzio da tutti gli altri che apparentemente fanno lo stesso tipo di vino. E non c’è nulla di più inimitabile dell’identità della persona. CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

21


L’intervista Perché è importante conoscere la propria identità?

L’identità di un territorio passa anche attraverso il vino?

Riconoscere, accettare e valorizzare le diversità è la chiave per cogliere la ricchezza presente in ogni prodotto, in ogni azienda in ogni territorio. Solo chi è in grado di riconoscere ed amare la propria identità è in grado poi di comunicarla, di trasferire i suoi valori sul mercato. Altrimenti si entra nel pericoloso rischio di voler piacere a tutti senza mai avere un preciso posizionamento, che è l’anticamera del fallimento.

Se c’è un elemento identitario dai grandi valori questo è il territorio. Talvolta, addirittura, si ha la sensazione che il territorio sia più “subito” che “vissuto”, “amato”, da alcuni produttori. Spesso, infatti, il valore identitario del territorio rimane circoscritto alla “sola” denominazione apposta sull’etichetta. Riconoscersi, pertanto, nell’identità del territorio significa non solo avere un contenuto di comunicazione in più ma soprattutto una forza, una sicurezza che dà senso maggiore a ciò che comunichiamo. Poter affermare con convinzione profonda “questo vino, così come è fatto, si può realizzare solo ed unicamente qui, in questa terra”, è quanto di più forte e suggestivo si possa comunicare.

Identità ed omologazione nel mondo del vino, come si manifestano? Quali sono i pro ed i contro? Innanzitutto va detto che oggi nel mondo non vi sono più tendenze dominanti come fino a qualche anno fa. Oggi il mercato è segmentato come mai nel passato per questo è fondamentale fare emergere la propria peculiare e riconoscibile identità. Chi agisce all’interno dell’omologazione è obbligato a politiche di prezzo (basso) e basta e fatica ad essere competitivo e soprattutto a realizzare adeguata remuneratività. Mediamente, quindi, quasi tutti i produttori italiani devono migliorare la propria identità e riconoscibilità al fine di garantirsi quel valore aggiunto fondamentale per ottenere marginalità adeguate.

E l’identità di un vino attraverso cosa passa? Nella definizione dell’identità di un vino concorrono numerosi fattori con un livello di importanza diversificata. La scala dell’importanza di questi fattori è direttamente proporzionale alla loro capacità di rendere riconoscibile il prodotto o il servizio. Quelli più strategici si possono oggi così sintetizzare: • il nome. • le caratteristiche intrinseche del prodotto che ne determinano la riconoscibilità. • il packaging, a partire dall’etichetta, dalla forma della bottiglia, il suo colore, il tappo, ecc. • gli aspetti cosiddetti “immateriali”: la storia, la tradizione, la sostenibilità ambientale, ecc. Cosa significa per un vino e per un produttore potersi identificare sotto un nome come Venezia? Venezia rappresenta uno dei pochi brand territoriali che hanno una notorietà internazionale quasi assoluta. Nel percepito mondiale il nome “Venezia” evoca uno dei luoghi storici più importanti per tutta l’umanità. E’ evidente che è un nome che implica una straordinaria responsabilità per i produttori che lo utilizzano. La sfida è pertanto quella di garantire coerenza nel posizionamento di un brand così importante e dei vini che se ne fregiano.

22

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Spazio Verde S.r.l. è un gruppo di consulenza e progettazione attivo nei settori della promozione dei prodotti agroalimentari in ambito europeo e dei paesi terzi, nelle consulenze agricolo forestale, estimative, ambientali e nel rilievo idrografico e topografico. Fondata a Padova nel 1981, dispone di uno staff interno composto da 20 persone con ampia esperienza nei settori in cui si opera e collabora con esperti in varie discipline, di livello nazionale ed internazionale. In particolare opera nei seguenti ambiti:

.Redige progetti nell’ambito della promozione dei prodotti agroalimentari

di qualità (DOC, DOP, IGP, ecc) finalizzati ad aumentare la presenza di tali prodotti a livello europeo ed extraeuropeo;

.Supporta le imprese nella partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei per l’acquisizione dei contributi previsti nell’ambito degli investimenti strutturali e dotazionali;

.Supporta imprese nella organizzazione e nello sviluppo di impianti per

la produzione agricola e la trasformazione agro-industriale dei prodotti; esegue studi di fattibilità e progettazioni esecutive, direzione di lavori e avviamento di impianti per la trasformazione agro-industriale

.Esegue progetti dimostrativi per la introduzione di metodi di produzione

a basso impatto ambientale e per la diffusione di soluzioni tecniche “low input”.

.Esegue rilievi topografici, monitoraggi idrografici (misure di portata di bacini e corsi d’acqua) ed elabora cartografie tematiche digitali .Produce software originale per imprese pubbliche e private che operano nei settori agricolo e forestale, con tecnologie CAD e GIS

In particolare negli ultimi anni ha sviluppato un importante esperienza nella promozione vitivinicola in campo extraeuropeo mediante i bandi OCM Vino emanati sia a livello regionale che nazionale, potendo supportare le aziende e i consorzi di tutela nella valorizzazione dei propri prodotti nei mercati del Nord e Sud America, della Russia e del Sud Est Asiatico.

Per contatti, richiesta di incontri e consulenze contattare:

Spazio Verde S.r.l. – Via U. De Boso, 11 - 35124 PADOVA Tel./Fax 049.8808770 - EMail: spazioverde@sverde.it


Venezia Enoica

Malanotte d’estate

L’ombra, un’istituzione oltre la Serenissima

“Oggi il vino giunge sul mercato in bottiglia, per lo più accompagnato da qualche richiamo araldico sull’etichetta […] Cosi oggi, ma in un passato non troppo remoto il prodotto si vendeva soprattutto sfuso e al posto di spritz e aperitivi si beveva l’ombra, divenuta misura: un’ombra de vin equivale a un ottavo di litro, un bicchiere. Il termine, nato a Venezia, si e rapidamente imposto in tutta la nostra regione […] Bene, ma ora vien da chiedersi quale bisogno ci fosse, con tutti questi esercizi sparsi per la citta, del tendone sotto il campanile di San Marco, che Guardi pone quasi al centro focale del quadro […]”. È l’estratto di uno dei capitoli che compongono il libro “Il vino di San Marco

24

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

– Storia e attualità del vino a Venezia”. Un libro che attraverso ricerche storiche, scientifiche e antropologiche racconta lo stretto legame secolare tra Venezia ed il vino. Suolo, clima, cultura e passione per il vino sono le premesse per la rinascita di una grande area vitivinicola, da dove parte la lunga storia che andremo a raccontare. Tra gli autori Alvise Zorzi, Attilio Scienza, Giampiero Rorato e Michela Dal Borgo. Il libro, che svela angoli nascosti di Venezia e delle sue isole, piccoli gioielli di natura a storia, sarà pubblicato nei prossimi mesi e presentato in autunno, insieme al grande lavoro di recupero e reimpianto di vigne storiche in città e sull’isola di Torcello.

Un viaggio tra le eccellenze del Piave

Le eccellenze del Piave da quest’anno hanno la loro rassegna. La Provincia di Treviso e il Comitato Provinciale delle Pro Loco (UNPLI Treviso) mettono in campo il 5° progetto di marketing turistico. Dopo Primavera del Prosecco Superiore, Fiori d’Inverno, Germogli di Primavera e Delizie d’Autunno arriva “Malanotte d’Estate”, la rassegna enoturistica che unisce undici eventi dedicati ai vini del Piave ed ai prodotti agroalimentari e gastronomici di qualità di questo territorio. In questa 1^ edizione sono otto i Comuni coinvolti nel progetto (Cimadolmo, Fontanelle, Oderzo, Ponte di Piave, Portobuffolè, Salgareda, Susegana e Vazzola), tre i Consorzi di Pro Loco (Opitergino-Mottense, Area Coneglianese, Piave e Montello) e diversi gli attori che collaborano alle iniziative: il Consorzio Vini Venezia, il GAL Terre di Marca, il Consorzio di promozione turistica Marca Treviso, la Strada Vini del Piave, la Confraternita del Raboso Piave e la Confraternita degli Incrocio Manzoni. Sulla scia di quanto già avvenuto con le altre rassegne turistiche, che hanno attestato la loro forza in un movimento turistico di oltre 500.000 persone provenienti dall’Italia e dall’estero, la nuova rassegna “Malanotte d’Estate” punta a coinvolgere feste e

mostre dei vini già presenti nel territorio, coordinandone i servizi e l’immagine al fine di rafforzare la potenzialità turistica delle diverse iniziative. Accanto alle degustazioni e alle serate gastronomiche, saranno approntati itinerari naturalistici lungo il corso del Piave, verranno proposti percorsi alla riscoperta del paesaggio fluviale della Grande Guerra, ci saranno diverse proposte legate alla storia di centri come Oderzo, Portobuffolè, Susegana e il suggestivo Borgo Malanotte nel comune di Vazzola, scelto anche come location del film “Il Leone di Vetro”. IL CALENDARIO DEGLI EVENTI 2014 •Mostra dei Vini 21 marzo - 6 aprile | Visnà di Vazzola •Mostra del Raboso e del Manzoni 30 aprile - 11 maggio | Cimadolmo •Cose dei tempi antichi 31 maggio 8 giugno Tezze di Piave •44^ Mostra del Vino 18 luglio – 4 agosto | Vallonto •Le vie dei goeosessi e del vino Raboso 26 luglio | Oderzo •Sentieri di vino 2 agosto | Salgareda •Calici di Stelle 1 e 2 agosto | Susegana •Calici di Stelle a Bogo Malanotte 10 agosto | Tezze di Piave •Sagra di Santa Rosa 22- 31 agosto | Portobuffolè •Rassegna dei Vini Tra Piave e Livenza 11-19 ottobre | Portobuffolé •9^ Calici in Festa e 10^ Festa della Zucca 9 novembre | Ponte di Piave

www.malanottedestate.tv

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

25


Strada facendo

Strada facendo

Un’estate in Tour sulla Strada Ci ritroviamo appena qualche settimana dopo la nostra assemblea sociale, durante la quale abbiamo “fotografato” l’andamento della nostra associazione durante il 2013 e, soprattutto, abbiamo gettato le basi per l’attività della seconda metà del 2014, con un occhio al 2015. Durante l’assemblea abbiamo ratificato il trasferimento presso la nuova sede della nostra Associazione, sita in Piazza Libertà 74, a pochi metri dal Municipio di Pramaggiore. Come già accennato sullo scorso numero di “Serenissimi Vini”, il Comitato di Gestione ha recepito l’indicazione giunta proprio nell’assemblea dello scorso anno e ha lavorato negli ultimi mesi per localizzare dei nuovi spazi, nel rispetto dei vincoli di razionalizzazione delle spese (anche se adesso va di moda dire “spending review”). A regime, la nuova collocazione, consentirà un risparmio importante per il nostro bilancio e le risorse così liberate potranno essere investite nelle attività future. La soluzione è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione di Comune e Proloco di Pramaggiore, che hanno messo a disposizione i nuovi locali e perciò ritengo doveroso, anche in queste righe, porgere loro un sentito ringraziamento. Nel frattempo, dopo la bella esperienza di Portogruaro, con la 10° edizione di Terra dei Dogi in Festa, svoltasi a metà di maggio e che ha visto un incremento di presenze di circa un 30% rispetto lo scorso anno, stiamo valutando le modalità per

26

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

incrementare la nostra presenza in questa bella città che si rivela, ogni anno sempre più, un’interessante località turistica da visitare e ideale piattaforma per visite di carattere enogastronomico e culturale in tutto il Veneto Orientale. Anche in questa ottica stiamo collaborando con il CIRVE di Conegliano per l’elaborazione di itinerari a valenza turistica da poter proporre in occasione della prossima EXPO 2015, mentre per questa estate saremo partner del comune di San Michele al Tagliamento nel “Cooking Show Tour”: 16 date in tutto il Veneto Orientale dedicate alla promozione dei prodotti tipici, nell’ambito delle misure previste dal PSL (Piano Sviluppo Locale). Una buona occasione per presentare, soprattutto sulle spiagge, il meglio della produzione agroalimentare del territorio. Poiché al prossimo appuntamento su queste pagine saremo, probabilmente, tutti impegnati nella vendemmia, vi saluto e vi auguro anche un meritato riposo estivo, così da poter essere pronti ai nuovi impegni di fine anno.

Enol. Stefano Collovini

Presidente della Strada Vini Doc Lison Pramaggiore

“L’emozione Piave”, lavori in corso per affrontare le esigenze dei nuovi turisti Un momento di svolta, di passione di cambiamento unisce e rivitalizza i soci della Strada dei Vini del Piave che si stanno muovendo per seminare e raccogliere nuovi frutti dalla rete di territorio. Emozioni che si fondono insieme con armonia nel lavoro e nei rapporti trasmettendo la genuinità del Piave e della Sue genti. Progetti, dialoghi e incontri per la ricerca di nuove forme di turismo in rete vivendo l’ emozione Piave – quella delle persone della sua terra - capaci di voltare pagina affrontando le nuove sfide con la vitalità e la voglia di crescere che da sempre le contraddistingue. Il veloce ritmo di cambiamento nel mondo, l’emergere delle nuove tecnologie e della crescente globalizzazione spingono sempre più ad una svolta profonda. L’innovazione, la creatività, l’immaginazione divengono sempre più fattori determinati per la competitività. In questo scenario emergente sono d’obbligo l’emozionalità, la creazione di esperienze nuove, vivaci e ricche di contenuti vivi, coinvolgenti. Le ricerche di settore, i dati statistici mostrano come l’evoluzione del mercato stia portando sempre più alla necessità di integrare il marketing tradizionale con nuovi approcci, nuove aperture che

guardano al mondo web e social con occhio attento. Ma tutto questo implica prima di tutto una forte riflessione alla base: ecco la necessità del dialogo, del confronto costruttivo con il cuore del territorio, che, per primo, deve essere preparato ad affrontare con armi giuste queste nuove sfide. Ecco perché in questo ultimo anno e mezzo, dopo aver fatto il punto della Strada, ci siamo riuniti in gruppo con il comitato di gestione e con alcuni soci, abbiamo fatto crescere in noi forze e idee nuove, creando ipotesi di micro cluster di lavoro. Abbiamo investito tempo esponendoci in prima persona, imparando a dialogare, sacrificando il quotidiano per gettare delle basi per il futuro. Dagli stimoli alle idee stiamo finalmente passando ai fatti. Stanno infatti nascendo le prime cellule pulsanti del Piave, “le emozioni Piave” pronte per presentarsi insieme anche in vista di Expo 2015 - non un traguardo ma certamente uno scenario dove scendere insieme testando il lavoro svolto. In tutto questo anche i progetto Malanotte, gli eventi collegati alla guerra del 15-18 sono certamente una prima linea, dove unirsi in campo fronteggiando orizzonti di confronto e condivisione più ampi per un dialogo “senza confini” e a portata di click. Tutto questo con l’acquisita consapevolezza che in campo turistico la “dinamicità” va capita, seguita, affrontata con una nuova cultura della ospitalità che parte dai suoi attori e dalle loro stesse relazioni. “La Strada siamo noi” Emanuela Bincoletto Presidente Strada dei Vini del Piave www.stradavinidelpiave.com (sito in fase di revisione – alla luce di quanto sopra esposto) CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

27


Buone nuove Il Potestà 2010 di Bonotto delle Tezze è l’etichetta della Confraternita del Raboso Piave Quest’anno la bottiglia che rappresenterà il mondo del Raboso del Piave in tutte le occasioni istituzionali nazionali ed estere della Confraternita del Raboso Piave sarà il Potestà Raboso del Piave DOC 2010 di Bonotto delle Tezze. Il Potestà verrà presentato ufficialmente in azienda nel corso di una speciale occasione nel prossimo autunno. Nel frattempo Bonotto delle Tezze si gode l’ulteriore conferma di questa etichetta che dopo la recente performance di Merano con la conquista della Corona d’Oro con l’annata 2009 pone le premesse per confermarsi una delle etichette più rappresentative dell’intera DOC Piave.

F.lli Boron festeggia i 60 anni di attività Domenica 29 giugno l’azienda agricola F.lli Boron ha festeggiato i 60 anni di attività, iniziata nel 1954 da Vittorio Boron e seguita poi dai figli Remigio e Amedeo. Oggi l’azienda viene portata avanti dalla terza generazione: Sabrina, Andrea e Roberto che in occasione di questo evento hanno presentato ai propri clienti e amici il nuovo logo e la nuova linea di bottiglie. La giornata è stata allietata con la proiezione di un video narrante la storia dell’azienda. L’azienda Boron sarà presente presso la fiera di Vicenza Cosmo Food 2014 dal 1° al 4 novembre 2014.

Dogale passito Le Carline sul podio al Decanter 2014 Grande soddisfazione per la prima esperienza dell’azienda Le Carline al concorso internazionale Decanter 2014: il Dogale passito ha infatti vinto la Medaglia di Bronzo, mentre il Lison DOCG Classico ha ottenuto il riconoscimento di “Vino Selezionato”. Il Decanter World Wine Awards rappresenta il concorso mondiale più importante nel mondo del vino e anche nel 2014 ha registrato un record nelle adesioni: oltre 15.000 vini iscritti, da quasi 50 paesi diversi. Non male quindi essere riusciti a distinguersi, visto l’alto grado di competitività. Una nuova positiva esperienza che aumenta l’ambizione dell’azienda Le Carline di migliorare e puntare sempre a fare del proprio meglio per…salire il gradino più alto del podio!

Terra Musa con il musical Il 17 giugno presso il teatro Capitol Club di Roma si è tenuto il primo “Workshop italiano per Amici e Investitori del musical Celeste”: un concerto con l’esecuzione dal vivo di molti dei brani del musical, finalizzato all’esportazione di questo capolavoro italiano a Londra e a New York. I vini Terra Musa erano presenti all’evento, in rappresentanza e a garanzia di quanto il “made in Italy” sia sinonimo di qualità; incentivo a perseguire i propri sogni, come per il musical “Celeste”.

28

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Buone nuove Pinot grigio Savian sul podio al Decanter Il Pinot Grigio Doc Venezia, annata 2013, dell’azienda agricola Le Contrade di Savian Arnaldo e William ha ricevuto un importante riconoscimento nell’ambito del prestigioso Decanter World Wine Awards 2014, il concorso enologico più influente al mondo organizzato dall’autorevole rivista inglese Decanter. La competizione quest’anno si è contraddistinta per il record di iscrizioni: ben 15.000 vini proveniente da tutto il mondo, di cui 2609 italiani, hanno confermato il livello e l’importanza su scala mondiale.

Viticoltori Ponte, vini protagonisti anche sulla scena internazionale La linea Campe Dhei si arricchisce con due nuove referenze, il Pinot Grigio Venezia Doc e lo Spumante ‘San Vincenzo’ Cuvée Brut. I vini di Viticoltori Ponte sono stati inoltre protagonisti in occasione dei suggestivi concerti del Salotto Musicale di Treviso, ma anche all’Italian Pavillon del prestigioso Festival del Cinema di Cannes. Bellissime collaborazioni anche sul fronte delle manifestazioni sportive: sempre sensibile ai sani valori dello sport, dell’agonismo, dell’impegno e vicina alle competizioni più coinvolgenti e sentite del territorio veneto, quest’anno Viticoltori Ponte si è spinta oltre accompagnando la finale del grande basket europeo con la partecipazione alla 2014 Turkish Airlines Euroleague Final Four, ultimo imperdibile appuntamento del campionato europeo di basket tenutosi a maggio a Milano.


Valoritalia informa

Valoritalia informa

CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI? VALORITALIA. produzioni Biologiche La produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità e la salvaguardia delle risorse naturali. Si basa sull’impiego di tecniche che tendono a danneggiare al minimo lo stato fisiologico dei suoli, dell’ecosistema e la salute animale e umana. L’azienda che sceglie di produrre e trasformare alimenti secondo i principi dell’agricoltura biologica, si impegna tra l’altro a: adottare tecniche agronomiche idonee a proteggere le colture e a restituire gli elementi nutritivi al suolo; escludere totalmente l’utilizzo di concimi chimici e pesticidi che andrebbero ad alterare la salubrità degli alimenti prodotti; non utilizzare Organismi Geneticamente Modificati; impiegare processi produttivi e additivi di origine naturale nella trasformazione degli alimenti in modo da non alterare le caratteristiche organolettiche e nutritive; sottoporre alla certificazione la propria attività attraverso un Organismo di Controllo autorizzato dal MIPAAF.

30

Valoritalia è la società leader in italia per il controllo e la certificazione dei vini a Denominazione d’origine, indicazione Geografica e dei vini con indicazioni del vitigno e/o dell’annata. nel tempo ha allargato i propri orizzonti tramite la realizzazione di un ampio pacchetto di servizi di certificazione volontaria. Attraverso il riconoscimento da parte del MiPAAf, può inoltre svolgere la certificazione delle produzioni biologiche, per la quale si propone agli operatori come un partner essenziale.

gestione del sistema Il consumo dei prodotti biologici ha avuto negli anni un trend positivo; è cresciuta notevolmente infatti la sensibilità di molte fasce di consumatori verso i valori “positivi” che il biologico incorpora in sé: protezione della salute, rispetto dell’ambiente e maggiore equità tra i diversi attori della filiera. Il crescente interesse nei confronti dei prodotti biologici non poteva non investire anche l’attento mondo del vino.

Le aziende che decidono di mettere in atto i principi dell’agricoltura biologica e intendono certificarsi ai sensi dei Reg. CEE 834/07 e 889/08 s.m.i. oltre che al regolamento specifico per la produzione del vino biologico Reg. CEE 203/12, devono dichiarare la loro volontà attraverso una notifica informatica che riporti tutti i dati aziendali e individui, oltre alle attività svolte dall’azienda, anche le superfici su cui esse vengono effettuate.

Fino a poco tempo fa il “Vino Biologico” non esisteva, esistevano solo le “uve da agricoltura biologica” e la conseguente possibilità di riportare questo requisito in etichetta con la dicitura “vino prodotto da uve biologiche”. Dal 1° agosto 2012, grazie alla definizione a livello comunitario dei requisiti relativi alla trasformazione delle uve Bio e all’entrata in vigore del Regolamento UE 203/2012, si è colmato un vuoto legislativo dando la possibilità di riportare in etichetta la dicitura “Vino Biologico” e l’eurofoglia - il logo europeo che contraddistingue tutti i prodotti biologici.

La notifica può essere fatta attraverso un qualsiasi centro di assistenza agricola e deve indicare, tra le altre cose, l’organismo di controllo che si intende incaricare per lo svolgimento dei controlli.

In questo contesto Valoritalia è entrata in maniera decisa mettendo a disposizione delle aziende vitivinicole, ma anche di quelle agricole in generale, le sue competenze e le sue conoscenze del settore.

A seguito dell’esito positivo dell’attività ispettiva si provvederà al rilascio del Documento Giustificativo e del Certificato di Conformità che attestano che l’azienda è idonea a produrre e commercializzare prodotti biologici.

Valoritalia una volta ricevuta la richiesta provvede ad esaminare tutta la documentazione iniziale utile allo svolgimento della prima visita ispettiva che sarà necessaria per valutare i terreni, le strutture, i processi e i metodi messi in atto dall’azienda per applicare le disposizioni definite dalla normativa.

VAlorizzAre lA CertifiCAzione

il tAriffArio

Valoritalia per alzare lo standard qualitativo di controllo e per valorizzare la propria certificazione a vantaggio degli operatori e dei consumatori si è prefissata l’obbligo di effettuare per le aziende di trasformazione, almeno una volta all’anno, il prelievo di un campione per l’analisi chimica. Le aziende già controllate per i vini a D.O. e I.G. troveranno l’ulteriore vantaggio ad avere un unico organismo di controllo con conseguente snellimento degli adempimenti necessari alla certificazione.

Valoritalia propone un tariffario molto competitivo comprendendo già nella quota annua tutte le spese ordinarie per la certificazione. La quota annua è stabilita dopo un’attenta valutazione delle caratteristiche aziendali. Il tariffario è strutturato in base ai volumi di prodotto lavorato.

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Per le aziende agricole che si notificano per la prima volta sarà necessario attendere un periodo di conversione della durata di due anni per le colture annuali e tre anni per le colture arboree prima di poter commercializzare i propri prodotti come biologici. Il periodo di conversione non si applica alle aziende di trasformazione e commercializzazione che possono iniziare a lavorare prodotti biologici immediatamente dopo il rilascio del Certificato di Conformità. Le aziende agricole che si trovano in conversione devono applicare tutti i criteri relativi al regime di agricoltura biologica compresa la certificazione ma non possono commercializzare il prodotto come biologico. In base alla classe di rischio che viene attribuita all’azienda si pianifica l’attività ispettiva con un minimo di un sopralluogo l’anno con possibile prelievo di campioni per l’analisi chimica.

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

31


Verba volant, scripta manent

Verso il Biodistretto

Il vino biologico: dalla vigna alla cantina, le opportunità di crescita

DEI VINI VENE O”, IL PROGETTO WineNews - “WINEZER

ZIA, ...

file:///L:/Vini Venez

gna ia/Vinitaly 2014/Rasse

... stampa/Winenews 10-4-

N IL VINI VENEZIA, CO PROGETTO DEI MPRONTA L’I “WINEZERO”, IL TO RA SU MI CHE HA TI, PROSECCO DOC, COLA. I RISULTA FILIERA VITI-VINI O CARBONICA IN ST SE DIS AMBIENTE E DEL TRA ECONOMIA, PILOTA? BOSCO O. LE 3 AZIENDE IDROGEOLOGIC S E PERLAGEWINE cco MERLO, CARLINE il Consorzio Prose

Verona - 10-04-2014

Nella zona a Denominazione di Origine Controllata Lison-Pramaggiore si sono diffuse, all’inizio degli anni ‘90, le tecniche di agricoltura biologica. Oggi le aziende che producono adottando tali metodi di coltivazione sono numerose e la superficie complessiva di vigneto coltivata biologicamente supera i 350 ettari. Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria. La promozione dei prodotti biologici si coniuga intimamente con la promozione del territorio e delle sue tipicità, mettendo in rete le risorse naturali, culturali e produttive. Queste sono poi valorizzate da politiche orientate alla salvaguardia dell’ambiente, delle tradizioni e dei saperi locali.

32

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

Quando più soggetti decidono di fare sistema per promuovere tali tipicità, nasce il Biodistretto che non si occupa solo di agricoltura, ma anche di turismo consapevole, cultura e tradizioni locali, salvaguardia del paesaggio e delle risorse naturali. È in questa direzione che vuole andare il Consorzio Vini Venezia facendosi promotore di un Biodistretto tra i confini della laguna di Venezia e le terre del Piave. Tali tematiche sono state affrontate nell’ambito del convegno “Il vino biologico: dalla vigna alla cantina, le opportunità di crescita” che si è tenuto venerdì 25 luglio presso la biblioteca comunale di Annone Veneto e di cui, per esigenze di stampa, daremo evidenza in modo completo nel prossimo numero di questa rivista.

orazione con o Venezia, in collab sull’ambiente l’inter del Consorzio Vini sapere come incide , ed è il progetto pilota icola, in modo da verificare se si può Si chiama “Winezero” nica della filiera vitivin ttata. L’obiettivo è ato l’impronta carbo i segmenti per lia tappata ed etiche Doc, che ha misur intervenire sui divers del vigneto alla bottig e come azion za, coltiv guen , dalla nta alla di conse processo di filiera stato l’unico - racco a e sostenibile e, viticoltura conservativ mo. “Per tempo sono a Pitacco parlare davvero di zione di vino al consu tto, il Professor Andre bire in impatto nella produ scientifico del proge i il vigneto può assor ottenere il più basso ly il responsabile vite, e quanto quind primi risultati a Vinita re un ruolo virtuoso del carbonio della ciclo gioca a del presentazione dei ato potev viticoltura va - che si è occup pronta carbonica, a, ha capito che la dell’im ricerc alisi ta all’an dell’Università di Pado ques ssato zzato ccio del vino ha appre Sata, che era intere testato il nostro appro un anno. Il mondo serra e con lo studio due esperienze e de pilota i generali dei gas coniugato queste Doc, usando tre azien anche in questi bilanc di cantina, abbiamo noi orzio del Prosecco to riguarda le fasi sostanziale è che Venezia e il Cons soprattutto per quan mentazione. La novità i, il Consorzio Vini te, speri venet a fores rzi nostr sulle la conso per fatto geWines, ndr) con due importanti vigneto come viene din, Le Carline e Perla che è assorbita dal, dire è che il (Bosco del Merlo-Pala l’anidride carbonica la cosa positiva da e o, to, oriam quan e monit be nte, . il vigneto assor misuriamo continuame re in concreto se assorbitore di CO2” naturale, per vede , si è dimostrato un l’aspetto del sulla vegetazione è iniziata già nel 2005 di vista, non c’è solo a esperienza che anche da questi punti quanto riguarda le vigneto, nella nostr retato, valorizzato tto idrogeologico per ua Pitacco - va interp ma c’è anche l’aspe ta prima fase di nte, ques da iorme fuori “Il vigneto - contin magg ono che a noi interessa ricadute che veng mmia, restano quello prime è le vende che sono della nio, quali netto carbo al Ma tto paesaggistico”. nostro Pitacco - è che anche caso attraverso il zone collinari, e l’aspe conclude il Professor i idrici nio l’anno. In ogni cosa importante quello dei consumism aia di grammi di carbo esperienza? “La prima , per esempio, su ro di vigneto centin zione quad cambiamento indica e di metro un enti anch mom comunque su zione su questo, ma vigneto, in questi del indica idrici solo mi non o ta dei consu monitoraggio diam scenza approfondi cono riale. una territo che l’approccio del vigneto. È logico o Agronomico - è tanto importanti”. e in questo caso o Tonni di Sata Studi realtà territoriale, climatico, sono altret a WineNews, Marc pilota, anche con qualche e - spiega, sempre rso con 3 aziende de in tutta Italia, e perco azien “La cosa interessant un re sime rende tantis lavorato con to è fondamentale ha deciso di intrap Noi finora abbiamo le aziende. E ques e ai due Consorzi di il territorio sottostant ezza da parte di tutte rtanza e il valore la specificità è che maggiore consapevol de capiscono l’impo che non é quando tante azien portare ad avere una sul territorio perch ma che dovrebbe tto è molto superiore entale veramente beneficio e l’impa ambi trae tto ne rio l’impa e territo il tutto per ridurr guenza. namenti”. ovvio che pian piano è conse ragio i gie una alcun to, strate ti i determinat a portare avan visto come un risulta stanno de leader riescono economico è a volte consumatore cosa quando poche azien a Tonni, “l’aspetto à per far capire al come spiega ancor ntare le loro attivit te ai consumi A livello di benefici, legate strettamen ne, e quindi a prese spesso all’immagi ica risparmiare, emissioni di gas serra della filiera, signif Le aziende pensano to caso essendo le critici ques In . punti dei iente a per l’amb conoscenz issimo risparmio facendo di buono ito di una migliore c’è anche un grand le emissioni a segu , medio o lungo e molto positivo, ma energetici, diminuire impatto ambiental a fare progetti a breve za non c’è solo un filiera che porta poi quindi di conseguen re conoscenza della guente a una miglio economico conse impegnativi”. meno o più ne termi recenti ica: i dati ufficiali più in Veneto zione agricola biolog e agricola biologica to anche la produ Focus - La produzion à,cresce nel Vene nuova progettualit A fianco a questa

17/04/2014 18:37

1 di 2

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

33


Dove saremo

I nostri prossimi appuntamenti “Il Leone di vetro” alla Mostra del Cinema di Venezia Il 28 agosto alle ore 11.30 presso il prestigioso Hotel Excelsior al Lido di Venezia sarà presentato il lungometraggio “Il Leone di vetro”. Ambientato tra Venezia e le Terre del Piave, tra momenti di storia, conflitti, rivelazioni ed intrecci amorosi, il film narra con tono avvincente e cinematografico il periodo tra la caduta di Venezia e la sua annessione all’Italia attraverso le vicende di due famiglie, i Biasin ed i Querini, produttori e commercianti di vino.

Malanotte d’estate Nell’ambito della rassegna “Malanotte d’estate”, i Vini Venezia saranno presenti a Tezze di Piave il 10 agosto in occasione di Calici di stelle in Borgo Malanotte; a Portobuffolè, alla sagra di Santa Rosa dal 22 al 31 agosto e alla Mostra dei vini tra Piave e Livenza dall’11 al 19 ottobre; a Ponte di Piave, il 9 novembre, per la 10^ edizione della Festa della zucca e la 9^ di Calici in festa.

Verso Expo 2015 Anche il Consorzio Vini Venezia avrà l’opportunità di far conoscere i produttori e degustare i vini delle cinque denominazioni tutelate nell’ambito dell’Expo 2015 che ha come tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Un tema quello della sostenibilità ambientale nel rispetto della terra e di chi la abita sul quale il Consorzio Vini Venezia ha investito sin dall’inizio delle sue attività.

Per essere sempre aggiornati sugli appuntamenti del Consorzio, visitate il sito: www.consorziovinivenezia.it e iscrivetevi alla nostra pagina facebook 34

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

CONSORZIO AGRARIO TREVISO ECCO IL TRATTORE CHE TUTELA LA SALUTE

In occasione della fiera Enovitis in campo, il Consorzio Agrario ha presentato in anteprima nazionale New Holland TK4030, il trattore che riduce quasi a zero le vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo umano

Si chiama New Holland TK4030 ed oltre ad essere la soluzione ideale per operare tra i filari dei vigneti, è una macchina che tutela la salute di chi la conduce. Consorzio Agrario di Treviso e Belluno l’ha presentata in anteprima nazionale per New Holland in occasione di “Enovitis in campo”, fiera biennale dedicata alla prova di macchine e attrezzature agricole nel vigneto, svoltasi quest’anno alla Cattolica Ca’ Tron di Roncade, puntando sull’innovazione tecnologica che guarda alla sicurezza sul lavoro. Si tratta, infatti, di un innovativo trattore cingolato che ammortizza quasi totalmente le vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo, riducendo così significativamente i rischi per la salute dei lavoratori agricoli. Il modello appartiene alla serie TK4000, dotata di cingoli SmartTrax™ che abbattono le vibrazioni al di sotto del valore di 0,5 m/s², definito dalla normativa ISO 2631 come soglia massima di esposizione del corpo umano alle vibrazioni meccaniche nell’arco della giornata lavorativa (8 h). Il Consorzio Agrario, concessionario esclusivo New Holland nelle province di Treviso e Belluno, ha scelto di presentarsi ad Enovitis con questo mezzo che, oltre a garantire la sicurezza del lavoratore, si

distingue per la trazione straordinaria, ottima per il lavoro in pendenza, e soprattutto per la possibilità di effettuare trasferimenti anche su strada normale, eliminando così il problema del trasporto del trattore su un rimorchio per passare da un campo all’altro. «Siamo fieri di avere avuto la responsabilità e l’onore di presentare in anteprima nazionale questa macchina innovativa – afferma Fulvio Brunetta, presidente del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno – un ulteriore attestato di stima per il Consorzio Agrario, già nominato Top Partner italiano da New Holland in occasione di Fieragricola 2014 a Verona».

TOP PARTNER - Il presidente Fulvio Brunetta, insieme al direttore Pietro Carniato e al dirigente commerciale Giorgio Bettio, mostra le targhe ricevute da New Holland

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ 2 2014

35


l’integrazione tecnologica è nel nostro dna Dentro a una bottiglia di vino c’è un mondo fatto di tecnologia. Un universo complesso, che richiede un approccio integrato. Da 50 anni il gruppo Della Toffola offre soluzioni innovative per la gestione di tutta la filiera produttiva enologica: dal ricevimento dell’uva alla pressatura, dalla vinificazione all’imbottigliamento. Scegliere il gruppo Della Toffola vuol dire scegliere l’affidabilità, l’esperienza e la competenza di un gruppo fortemente integrato, composto da 10 aziende produttive e 6 filiali commerciali e di assistenza internazionali che hanno la tecnologia nel loro dna. Scegliere il gruppo Della Toffola vuol dire scegliere una soluzione personalizzata chiavi in mano, studiata appositamente per le esigenze della tua cantina. Tu mettici la passione, il gruppo Della Toffola ci mette la tecnologia.

www.dellatoffola.it


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.