Vida latina magazine Ottobre2013

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Periodico di informazione, cultura e musica dedicato al mondo latino americano - DISTRIBUZIONE GRATUITA - anno 4 - N° 6 OTTOBRE 2013

3.0 l’ennesimo successo di

MARC ANTHONY Intervista

Esclusiva a “Manolito Simonet”

Viaggi

A Puerto Rico con Enzo Conte

Musica

Nuovo progetto per “La Maxima 79”




DADDY YANKEE Tourèe 2013




Numero dedicato a Martina Valerio Registrazione del Tribunale di Bari: n°3199 del 25/11/2010 Tiratura: 12.000 copie Numero Chiuso: 02/10/2013 Edito da: Ass. Culturale IDEANDO 2.0 Via Berlino 86 Altamura (Ba) Tel. 339.3511452 info@vidalatinamagazine.it

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Direttore Editoriale: Donato Ciccimarra Direttore Responsabile: Giuseppe Disabato Direzione Commerciale: Nunziella Buono Direttore Artistico: Silvio Sisto - Ricky Espino Caporedattore: Loretta Moramarco Redazione: Michele Traversa Daniele Blasi Loretta Moramarco Gordiano Lupi Enzo Conte Alberto Pianetti Yadira Gonzalez Silvio Sisto Berardino Caggiano Nunziella Buono Ricky Espino Denny dj Geppo dj Nico Tursi Gabriel dj Omar Gallo Marianna Melis Massimo Roger Giuseppe Boezio Giuseppe Montefiore Michela Vernati Fernando Rodrigues Saluiza Hanno collaborato in questo numero: Gaspar Ribeiro

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Vida Latina Magazine

Una stagione

sempre speciale

EDITORIALE di Daniele Blasi

L

’Autunno che porta definitivamente via i caldi ricordi di un’estate scatenata, viene considerata, la stagione della malinconia, del freddo che arriva anche con un po’ di tristezza. Per noi non è così, l’autunno significa riaccendere i motori di una grande stagione di ballo, rivedere i vecchi amici nelle scuole sempre più belle e numerose, conoscere i nuovi appassionati, decisi quest’anno, al grande salto dell’ingresso nella filosofia della “vida latina”, i locali che riaprono e le uni-

Giornata mondiale della gioventù Rio De Janeiro

che atmosfere che ricominciano a regalare emozioni, come potrebbe essere triste tutto questo? Siamo anzi, più carichi e motivati che mai, ben determinati a migliorare e diffondere ancor più incisivamente il verbo che accomuna tanti, con i soliti comuni denominatori , musica, ballo, divertimento e cultura. Ne accennammo in occasione della sua elezione, ma l’arrivo del primo Papa latino americano, ha regalato piacevoli conferme, ha conquistato tutti con semplicità e sorriso, è sceso tra la gente, sta cambiando, in positivo l’immagine della chiesa nel mondo. Il ricordo che resta scolpito è certamente quello legato all’incontro con i giovani a Rio De Janeiro, un palco pieno di gente entusiasta che ballava scatenata e si sentiva sempre più unita, ma ad uno sguardo più attento, 07


EDITORIALE di Daniele Blasi non sarà sfuggito che in realtà erano tutti gli alti prelati che con la loro energia, dimostravano ancor di più quello che affermiamo da sempre, il ballo e la musica fanno bene a chiunque e non solo per il fisico, ma per lo spirito, rinvigorito e rasserenato dalla magia delle note. Siamo contenti ancor di più di essere parte di tutto questo, grazie Francesco! Il nostro Magazine cresce, tutta la redazione ed i collaboratori profondono impegno sempre costante per proporre temi , approfondimenti, curiosità su tutto il mondo che ci circonda ed ambiziosamente non ci poniamo confini territoriali, sarà un piacere per tutti leggere il reportage da Puerto Rico dell’ottimo Enzo Conte, sempre generoso nel suo contributo. Ed ancora il grande Silvio Sisto ci regalerà l’identikit di uno dei più celebri artisti del mondo pop e latin, l’insuperabile Marc Anthony al cui ultimo lavoro è dedicata anche la nostra copertina. Con gran piacere diamo spazio ad uno dei perso-

naggi più eclettici nell’ambito musicale, Juan Magan, poliedrico e sorprendente, tutto da scoprire. Chi invece è già stato scoperto, amato, vissuto è Manolito SImonet, per alcuni il più completo artista cubano, da quasi venti anni ci dona vere perle musicali sempre ballate e cantante grazie al suo stile inconfondibile, lo conosceremo ancora meglio con una intervista dedicata. Non c’è che dire, non ci stiamo facendo mancare niente in questo numero di Vida Latina Magazine E non potrà naturalmente mancare, l’augurio a tutti gli operatori del ballo, della musica e della cultura, che come ogni anno si impegnano, investendo tempo e danari, per garantire a noi, avidi di passione, un’altra stagione indimenticabile, a tutti nessuno escluso il più sincero “in bocca al lupo!”. Sappiamo bene quanto sia importante in periodi come questo, impegnarsi con sacrificio, spesso solo perchè si ha un cuore che te lo impone, sarà, ne siamo certi, una grande avventura anche quest’anno.



Venti anni di carriera‌Sin Freno!

Manolito Simonet


IL PERSONAGGIO di Yadira Gonzalez

foto: Nunziella Buono

Venti anni di carriera celebrati in un grande concerto al teatro Karl Marx de L’Avana: Manolito Simonet y su Trabuco non si è limitato a ricordare il suo glorioso passato ma ha anche regalato al suo numeroso e internazionale pubblico un assaggio del nuovo album, Sin Freno. L’orchestra di musica popolare cubana, nel nuovo disco sperimenta anche i ritmi della Repubblica dominicana, una terra che – come l’Italia – li ha sempre accolti con grande affetto.

A marzo avete tenuto un concerto molto importante nel Teatro Karl Marx de L’Avana. Il concerto nel teatro Karl Marx ha celebrato i venti anni di carriera artistica dell’orchestra. Inoltre abbiamo approfittato di questa celebrazione per fare un’anteprima di un singolo del disco “Sin Freno” il cui lancio ufficiale avverrà alla fine dell’estate, anche se il disco è già disponibile su internet. Questa tournèe è per la presentazione del nuovo disco o per la celebrazione dei venti anni di carriera artistica? Per entrambe le cose. Quest’anno stiamo facendo una tournèe per la celebrazione dei venti anni dell’orchestra e stiamo anche facendo piccole anteprime del nuovo disco “Sin freno”, che avrà il suo momento nel 2014. Ci sono molti pezzi che devono essere ancora sentiti, altri – come “Vivencias” – sono stati già presentati. Qui al sud Italia di solito le canzoni si ascoltano prima dell’uscita dei dischi perché seguono tanto la nostra musica.



Intervista: Manolito y su Trabuco - di Yadira Gonzalez

All’estero - in Germania, Svizzera o in Spagna dove siamo stati poco tempo fa - penso che arriveranno per l’anno prossimo. Perché la scelta di aggiungere una “bachata” in questo nuovo disco? Nei nostri dischi abbiamo inserito diversi generi musicali internazionali come il “vallenato”; il “porro”, in omaggio alla Colombia; “rancheras”, “cumbias”; combinazioni di ritmi dei caraibi che includono la tradizione haitiana nel sud delle Martiniche; combinazioni di musica cubana. Non ci eravamo ancora dilettati nei ritmi più popolari della Repubblica dominicana: il “merengue” e la “bachata”, anche se siamo stati in molte parti del mondo dove abbiamo sempre trovato un pubblico dominicano che ha seguito la nostra musica. Dopo questi venti anni volevamo fare questo regalo al pubblico dominicano e a tutto il pubblico che segue la musica dominicana, tra cui il pubblico italiano che è quello più affezionato a questo genere. In questi venti anni di carriera qual è l’esperienza che vi è rimasta nel cuore? Sono molte le esperienze, buone e brutte. Una molto bella è l’invito ricevuto dalla principessa e dal principe dell’Olanda (oggi re) per suonare al loro matrimonio nel palazzo reale. E’ stata una cosa molto importante per la nostra musica perché non è questo genere musicale lo stile che si usa per accompagnare questo tipo di eventi. A questo concerto si è aggiunto anche il compleanno del principe di Spagna. Sono state feste molto belle!

Per noi è stata un’esperienza straordinaria perché non conoscevamo questo tipo di cultura reale. Dalla fondazione dell’orchestra, nel 1993, ce ne sono molte altre. Abbiamo cominciato a viaggiare nel mondo nel ‘94 e non ci siamo mai fermati. Qual è il pubblico che vi accoglie con più entusiasmo? Lo divido per continenti. In Latino America, a parte i cubani, il pubblico del Perù. Loro considerano “Manolito Simonet y su Trabuco” un’orchestra del Perù. Ovunque siamo stati abbiamo sempre avuto un pubblico peruviano che ci ha seguito in prima fila. In Europa indubbiamente il paese che più si è affezionato alla musica cubana è stato l’Italia e non lo dico perché sto facendo un’intervista in Italia! Un altro paese che segue molto la musica cubana è la Francia ma il pubblico italiano è stato quello che ha capito meglio la nostra musica. Negli ultimi tempi molti interpretano la musica cubana come “timba”. La musica di Manolito Simonet è “timba” o...? La musica cubana non può essere chiamata con un solo nome. La “timba” è solo un genere musicale. Quelli che conoscono la musica popolare cubana sanno che si estende da un “chachacha”, a un “mambo”, da un “son”, ad un “bolero”; negli ultimi tempi anche al “merengue”, alla “bachata”, al “jazz”.. La “timba” è un genere un pò più rapido e più influenzato dal jazz, ma è solo una ramificazione della musica cubana. Noi siamo un’orchestra di musica popolare cubana, suoniamo tutti i generi e


sempre sia nuova. Il pubblico non accetta che non la facciamo. E’ un brano che è arrivato per rimanere per sempre nel repertorio della nostra orchestra. Quello che ha vissuto di più insieme a noi. Di tutti gli artisti di musica cubana, quali le piacerebbe avere nella sua orchestra? Mi piacerebbe avere Chuco Valdés al pianoforte e un sassofonista come Germàn Velàsquez. Mi piacerebbe un cantante che ho già avuto “el Indio” o come Mayito. Adesso la mia orchestra ha un cantante nuovo, molto Da sinistra: Ricardo Amaray, Massimo Roger e Manolito Simonet giovane e talentuoso. La cosa più importante della musica cubana è che in ogni orchestra c’è una personalità anche un po’ di “timba”. diversa. Quello che trovi in “los Van Van” non è lo In tutti questi anni avete fatto molte collaborazioni stesso che trovi nel “Trabuco” e quello che ha “El con altri artisti, come in quest’ultimo disco in Trabuco” non è quello che ha “Havana d’primera” cui avete lavorato con “Los 4”. Qual è stata la e cosi via. Per trovare ognuna di queste cose devi collaborazione più significativa? cercarla in un’orchestra diversa. In questo sta la Quasi tutte le collaborazioni sono state importanti magia della musica cubana. perché abbiamo vissuto delle belle esperienze. Con “Los 4” è stato molto speciale perché è per la prima volta abbiamo lavorato con musicisti di musica “reggaetòn”. Penso che sia stato molto bello perché RICARDO AMARAY noi ci siamo adattati al loro lavoro musicale e loro al nostro. Abbiamo avuto ottimi risultati. Un’altra Da molti anni canti con “Manolito Simonet esperienza di collaborazione molto bella è stata y su Trabuco”, sei la voce rappresentativa di quella con Pablo FG: abbiamo fatto un brano che ha quest’orchestra. Cosa puoi dirci di tutti questi anni integrato sia un suo disco che un nostro disco. È stato di carriera artistica? un lavoro fatto con le due orchestre insieme. Un’altra E’ un’esperienza molto bella e interessante. Lavorare esperienza incredibile è stata quella con il musicista insieme ad uno dei maestri della musica popolare portoricano Andy Montañez. Molto bella anche cubana è per me un onore. A partire da questo la collaborazione con Lugo, il pianista di Gilberto lavoro ho sviluppato una carriera, spinta dalla stessa Santa Rosa, che ha fatto l’assolo di pianoforte per orchestra, un lavoro discografico realizzato in tutti il disco “Trabuco una vez màs”. Da tutte queste questi anni che ha avuto molto successo nel cuore di collaborazioni nasce sempre qualcosa di bello. In tutti quelli che amano la musica latina e del pubblico quest’ultimo disco c’è un’altra collaborazione molto in generale che ci segue in tutto il mondo. speciale. Il tema “ Sin freno” – che dà il titolo al disco Come sei arrivato a lavorare in quest’orchestra? - è di Alexander Abreu di “Havana d’Primera”. Lui Io lavoravo come corista nell’orchestra di Pablo l’ha scritto per noi ed io ho fatto tutto il lavoro base FG. Manolito un giorno, a casa sua, mi ha proposto orchestrale e l’armonia. questo lavoro nella sua orchestra, ha avuto Qual è il vostro brano preferito tra tutti quelli che fiducia in me e mi ha dato questa possibilità di cui avete realizzato fin’ora? lo ringrazierò eternamente. Da quel momento C’è un brano che si impone: “Marcando la distancia”. abbiamo cominciato a lavorare insieme fino ad oggi E’ una canzone che non abbiamo potuto lasciare e abbiamo fatto grandi cose e tante altre ancora ne mai e nonostante la suoniamo da tanti anni sembra


Intervista: Manolito y su Trabuco - di Yadira Gonzalez faremo. Avete realizzato due brani dedicati a L’Avana che hanno avuto un grandissimo successo. Ce ne sarà un terzo? Penso di sì. Cantare a L’Avana è sempre una benedizione. Al pubblico mondiale piace tanto. L’Avana è una delle capitali a cui hanno dedicato più canzoni, per orgoglio di noi cubani. Abbiamo fatto questi due brani che sono diventati famosissimi. Per noi è un onore e una promessa al pubblico. Quando hai cominciato a sentire la tua vocazione di cantante? Ho cominciato da giovanissimo. A Cuba c’erano movimenti culturali di giovani; poi all’Università ho preso parte alle organizzazioni di studenti e ho continuato con l’attività culturale. Il mio sogno è stato sempre quello di studiare in una scuola d’arte ma non ho avuto questa possibilità. Sono nato nel centro del paese, nella città di Villa Clara e, molto piccolo, sono andato a vivere a L’Avana. Per il timore dei miei genitori di lasciarmi da solo non mi è stato mai permesso di frequentare una scuola d’arte. Ho una formazione da autodidatta. Conosco perfettamente il pianoforte, compongo canzoni per orchestre di musica cubana come “Haila” e “La charanga habanera”, brani che sono diventati molto popolari. Che cosa hai sentito il giorno della presentazione nel teatro Karl Marx per il ventesimo anniversario dell’orchestra? Ho sentito un’emozione molto grande che è

cresciuta ancora di più quando ho ritrovato i vecchi amici. Il giorno del concerto sono stati invitati tutti i cantanti che hanno lavorato con l’orchestra e che hanno cantato canzoni che sono rimaste nel cuore del pubblico. Quella rimpatriata è stata molto bella. Aver trovato il pubblico che ogni giorno ci segue e che è stato capace di mettere i soldi da parte per pagare il biglietto nel teatro per essere presente è stato emozionante. Il Karl Marx era strapieno, anche se il tempo non era dei migliori, quel giorno pioveva tanto. E’ stato incredibile condividere quell’esperienza con i vecchi amici e colleghi e poter ricordare insieme venti anni di lavoro. Anche se io sono arrivato dopo, penso di aver contribuito ad un lavoro tanto grande e solido com’è l’orchestra di Manolito Simonet. Di tutti i cantanti nel mondo, con quale ti piacerebbe fare un duetto? Se la vita mi desse l’opportunità mi piacerebbe fare un duetto con Marc Anthony o con Gilberto Santa Rosa. Sono riuscito a farlo con Andy Montañez. Ci puoi anticipare qualche novità del tuo lavoro come solista? Ho fatto recentemente due dischi di “balada” come solista che sono stati premiati al Cuba disco nella categoria di miglior album di musica pop. Le mie produzioni sono anche di Manolito ma senza l’orchestra, canto come solista. Adesso sto preparando un terzo album di musica salsa che penso uscirà fra poco. Questa è una sorpresa per il pubblico che segue la musica di Manolito e la mia.



Il re della salsa

MARC ANTHONY di Silvio Sisto

Marco Antonio Muñiz, più conosciuto come Marc Anthony, nasce a New York nel quartiere Spanish Harlem il 16 Settembre 1968, da genitori di origini portoricane. Sin da piccolo comincia a manifestare una grande attitudine al canto ed alla musica lavorando in diversi club della Grande Mela come corista. A 23 anni conclude il suo primo contratto con la famosa etichetta discografica Atlantic Records, cantando in inglese. L’anno dopo pubblica il suo primo album “When the night is over”, raggiungendo il primo posto nella Billboard charts con il brano “Ride on the rhythm”. Nel 1992 il mitico “Rey del mambo”, Tito Puente, lo contatta per cantare al Madison Square Garden durante un suo concerto, e da quel momento la vita artistica di Marc Anthony cambia radicalmente. Gli viene proposto di cantare in spagnolo in versione salsa il famosissimo “Hasta que te conocì” dal suo manager, ed il successo è così grande che nel 1993 viene pubblicato il primo album in spagnolo “Otra nota”, con cui si aggiudica due dischi di platino. Nel 1995 esce il suo secondo album in spagnolo, “Todo a su tiempo”, nominato ai Grammy Awards. Il suo immenso talento è stato sempre seguito nel percorso “latino” dal grande arrangiatore e produttore Sergio George. Si devono a Sergio ed ai suoi straordinari arrangiamenti tutti i capolavori, come “Yo te conozco bien” e “No hay nadie como ella”, o il famoso “Vivir lo nuestro”, brano cantato in duetto con la India e prodotto su etichetta RMM del discografico Ralph Mercado. Oltre che nella musica Marc Anthony sviluppa una carriera anche nel cinema raccogliendo molti consensi. Nel 1996 recita del film “Big Night” di Stanley Tucci e Campbell Scott, recita anche nel film di Martin Scorsese “Al di là della vita” e in “Hackers” con Angelina Jolie. Nell’agosto del 2007 esce il

film “El cantante”, film che celebra la vita e la musica del famoso cantante portoricano Héctor Lavoe, considerato da molti, insieme a Ruben Blades e Willie Colon, l’inventore della salsa. Contemporaneamente esce l’omonima colonna sonora, in cui Marc Anthony ripercorre alcune delle canzoni di Héctor Lavoe, accompagnato da musicisti professionisti tra cui alcuni membri dell’orchestra originale di Lavoe. Oggi Marc Anthony è considerato in tutto il mondo il “Re della salsa”, ma in Italia è noto soprattutto al grande pubblico per essere stato il marito della cantante Jennifer Lopez. Da qualche mese spopola nelle emittenti e nei club latini di tutto il mondo il nuovo singolo “Vivir mi vida”. Il singolo ha anticipato l’uscita dell’attesissimo album e l’inizio del tour mondiale dove anche noi di Vida Latina Magazine siamo stati presenti nella tappa di Miami. Nel prossimo numero un reportage completo del suo concerto e dell’album 3.0.


Salsa solo Italia

la tua occasione per BRILLARE! di Francesca Mauro

Balli salsa, e sogni di andare ad esibirti ad esempio… in Australia? Ami i pasitos e pensi che siano il tuo punto di forza? E’ arrivato il momento di dimostrarlo! E magari anche di vincere un premio davvero grandioso: un viaggio in Australia! Per la prima volta in Italia si svolgerà, infatti, in diverse regioni, il SALSA SOLO ITALIA, una competizione di pasitos libres che decreterà i migliori ballerini (un uomo e una donna) che rappresenteranno l’Italia al SALSA SOLO AUSTRALIA (28 novembre – 1 dicembre 2013). Nel 2013 Salsa Solo Italia ospiterà anche le qualificazioni ufficiali per il World Salsa Summit (febbraio 2014, Miami): i vincitori (duo – coppie uomo /donna, o due uomini o due donne - e gruppi) potranno esibirsi in diversi Congressi Mondiali. L’Italia è uno dei Paesi in cui il livello tecnico di ballo è tra i più alti del mondo, e scopo della competizione è proprio quello di promuovere e far conoscere sempre di più anche all’estero il talento dei ballerini italiani. Sicuramente, tra di voi che ci state leggendo, ci sono magnifici danzatori che hanno voglia di mettersi in gioco e dimostrare le loro qualità! Non fatevi spaventare dai nomi dei giurati che sono alcuni tra i migliori ballerini del mondo: Jhesus Aponte, Barbara Jimenez, Maykel Fonts, Juan Matos, Jo Mateo, Mirko Stefio, Frances “Cha Cha Nieves”, Vanessa Lacedonia, Emir Diaz, Lieb J, Alberto Valdes, solo per citarne alcuni. Anche loro prima di “buttarsi nella mischia” erano semplici appassionati come voi, ma hanno OSATO mettersi alla prova e sono diventati i grandi artisti che tanto

ammiriamo! E se temi di “scontrarti” con ballerini di livello troppo alto per te, sappi che ci sono due categorie, amatoriali e professionisti: non hai scuse per tirarti indietro! Anche perché essendo la prima volta che questa competizione prevede le qualificazioni anche in Italia, è ancora poco conosciuta…i “rivali”, nei prossimi anni saranno ancora più numerosi! Le qualificazioni si svolgeranno nel mese di ottobre in Emilia Romagna (5 ottobre, Teatro Latino, Formigine - Modena), Piemonte (11 ottobre, Cabeza Mala, Collegno - Torino), Sicilia (12 ottobre, Catania) , Toscana (19 ottobre, Capannina di Viareggio, Viareggio – Lucca) Lazio (25 ottobre, La Habanera, Roma) , Marche/Abruzzo (26 ottobre, Beat Disco & Dinner , Tortoreto – Teramo), Campania (8 novembre) e Lombardia (18 ottobre, Sabor Latino , Desio Monza e Brianza), fino al Gran Finale del 9 novembre allo Zoo Latino di Cinisello Balsamo (Milano). Ogni tappa assegnerà ai vincitori anche premi offerti dagli sponsor (FIPD, Vida Latina Magazine, Dancin, Salsa Solo Australia, Milano Eventi), come ad esempio bellissime scarpe da ballo! SE SEI INTERESSATO CONTATTA SUBITO salsasoloitalia@gmail.com Tel. +39 340 7343416. Se ami ballare e metterti alla prova, è la tua occasione! Chissà che non possa essere proprio tu il vincitore o la vincitrice che vedrà brillare la sua stella fino in Australia, portando in alto il nome dell’Italia!



Paolo Belli a tutto swing! il segreto del mio successo? divertirmi! Intervista a cura di Donato Ciccimarra


Simpatico, travolgente, divertente e autoironico, tanto da definirsi il più “grosso” ballerino di salsa del mondo. Sono solo alcuni degli aggettivi che potremmo usare per definire Paolo Belli, ambasciatore dello swing in Italia e creatore di indimenticabili tormentoni (chi di noi non ha cantato almeno una volta “Sotto questo sole?”). Il grande pubblico, anche il più lontano dal suo genere, ha potuto conoscere la sua verve nel fortunato show “Ballando con le stelle”, ultima collaborazione con i grandi show del sabato sera targati Rai. La sua “Big Band” lo accompagna ovunque anche perché è alle grandi orchestre del passato che Paolo Belli guarda per creare ogni volta un nuovo travolgente ritmo. L’ultimo nato, che ha anticipato l’uscita del nuovo album ad inizio ottobre edito dalla Planet Records, è Senti che Rombombom, una originale cover del celebre singolo degli anni ’80 “Hot hot hot”.

Come è nato Senti che Rombombom? Io vengo dal mondo dello swing. Si pensa che swing sia solo jazz e invece è la base per passare attraverso il mambo, la sala, il soca, il jazz, il funky, il blues …Mi considero un grandissimo privilegiato perché ho potuto portare la mia musica in tutto il mondo non seguendo una logica di mercato ma facendo quello che mi piace cioè lo swing, tutto ciò che è di matrice caraibica, sud americana, americana. Tutto quello che faccio funziona dal vivo, la gente quando viene ai miei concerti comincia a ballare! Nei concerti all’estero non posso portare per due ore di spettacolo solo le mie cose. In Canada non conoscono tutte le mie canzoni! Per questo, ogni tanto, faccio anche delle cover. Sono sempre stato appassionato di “Hot Hot Hot” di Buster Poindexter e, un giorno, durante un viaggio in aereo, ho scritto il testo e andava a pennello. Poi mentre lo stavamo registrando abbiamo capito che era un pezzo adatto per l’estate. Tutti quanti dicevano che saremmo dovuti uscire con un pezzo swing... ma chi l’ha detto? Tutto questo è nato dal caso e dalla mia passione per la musica ritmata che


Intervista a Paolo Belli - a cura di Donato Ciccimarra

faccia divertire la gente. Il disco è edito dalla Planet Records. Perché hai scelto questa casa discografica che è una delle mie importanti nel mondo latino americano in Europa? La scelta è stata molto facile. Io e Roberto Ferrante, boss delle Planet, abbiamo lavorato assieme 12-13 anni fa. Abbiamo avuto sempre molta stima l’uno per l’altro poi, come sempre nella vita, a volte le strade si dividono. Per caso un mio collaboratore l’ha visto e ha detto: perché non rifacciamo qualcosa assieme? Siccome ho sempre stimato Roberto ho detto: perché no? Quando ci siamo incontrati per vedere se artisticamente avevamo le stesse idee abbiamo visto che eravamo in sintonia. Ho detto: sei pronto a fare swing? E lui: sei pronto a fare musica latina? Dicevamo la stessa cosa perché la matrice è la stessa! Quando siamo stati in studio, tutto quanto ha preso un sapore bello, caldo, divertente. Quello che mi aspettavo da lui me l’ha dato e, a quanto pare, anche quello che lui si aspettava da me. Lui è gasatissimo, dice che è il

più bel disco che ha fatto..non so se lo dice a tutti! Ci sono anche dei pezzi latini non perché me l’abbia imposto lui ma perché le cose nascono così. A me piace sperimentare. Lui è un pazzo scatenato a cui piace sperimentare e ha dei musicisti che possono spaziare da un genere all’altro, come si faceva una volta. Prendevamo un pezzo e lo facevamo mambo, salsa, funky, blues…e quello che si piaceva di più lo incidevamo. Abbiamo sperimentato delle cose tra latino e swing che sono clamorose e siamo felicissimi. Una scelta non dettata dalla moda, quindi. Tanti artisti si stanno affacciando nel mondo latino perché non hanno idee. Ho sempre fatto latino, venendo dallo swing, come divertimento. Questa è la prima volta che lo faccio con criterio ma per caso, perché un anno fa ci siamo incrociati con Roberto e quando ci siamo parlati abbiamo visto il mondo alla stessa maniera. E’ così che devono nascere le cose: per caso. Tanto mi vanno bene lo stesso e anche se non dovessero più andar bene sono tranquillo perché ho sempre


fatto le cose per divertirmi a maggior ragione lo devo fare adesso. Che autori ascolti della musica latina? Nella mia musica e in tutto quello che faccio mi rifaccio sempre alle grandi orchestre degli anni ’50, ’60, ’70, Xavier Cugat... Però mi piace tutta la musica. C’è un brano nel nuovo album in cui parlo ad una ragazza che non ama un genere di musica e io le dico: guarda che la musica è musica! Ultimamente mi piacciono i Los Tucanes, band cubana che vive a Parigi e che fa salsa con il gusto della grande orchestra. Poi grazie a Roberto ho scoperto che la grande tradizione dell’orchestra salsera si può contaminate anche con sonorità 2013. Questo è proprio il lavoro di Roberto. Questo giro sono anche andato a scuola! Ho visto che grazie ai talenti nuovi la musica latina è andata molto avanti. La forza di Roberto è stata mantenere la grande tradizione dell’orchestra salsera che purtroppo per gli altri non c’è più. Certo, si tratta di una scelta molto dispendiosa: 20 elementi che suonano in un colpo solo vuol dire avere un arrangiatore che

scrive le parti, è un lavoro enorme, ci vogliono mesi per scrivere un brano. Io mi sono ispirato ai grandi, Roberto mi ha insegnato le nuove tecniche per fare la musica latina: il risultato è stato di grande divertimento da parte di tutti e due. Il disco è tutto in italiano? Si. C’è un brano che è latino e mi piacerebbe scrivere il testo in lingua ispanica per vedere cosa succede. E’ la classica canzone romantica salsera che potrebbe funzionare in giro per il mondo. Oltre a suonare, balli? Sono il più grosso ballerino di salsa che esista in Italia. E l’aggettivo “grosso” non è buttato a caso. Aspettando l’uscita del tuo nuovo album, ti rivedremo anche a Ballando con le Stelle? Si. Ci saranno artisti latini? E’ una discussione sul tavolo che abbiamo io e Milly. Mi piacerebbe molto portare ospiti latini e orchestre a Ballando. Io e lei avremmo già detto di si. Il problema sono le risorse della rete.


La Maxima 79

MUSICA di Silvio Sisto

Salsa “old school” per il primo cd del latin dj Fabrizio Zoro e del pianista e vocalist Massimo Scalici Tra le nuove produzioni ”Made in Italy” voglio maestro ed amico Rodolfo Guerra, il guaguancò segnalarvi l’uscita del primo album de “LA MAXIMA “No sirvo pa queso” che abbiamo consumato nelle 79“ dal titolo piste di tutte le salsoteche del pianeta ed un “REGRESANDO AL Fabrizio Zoro classico di Ray Perez y Los Dementes dal GUAGUANCO“, un titolo “El trigueno cintura” che rappresenta ottimo cd di salsa un cult per gli amanti della Salsa Old “OLD SCHOOL” School. Nel guaguancò “Esa Mujer” canta El per tutti gli amanti Bandera, preso in prestito dal gruppo “Pablo di quelle sonorità Timba y Su Timba Calle” e abbiamo un che vanno dal bellissimo assolo del trombonista “Salvatore guaguancò al Toto’ Pizzurro”, mentre “La Pachanga De mambo ed al cha Don Juan” è un Pachanga vecchio stile con cha, con un tocco l’inserimento del violino e flauto suonati di classe negli rispettivamente da Davide Rizzuto e Tony arrangiamenti. Landolina. Segue il Questo progetto mambo “El nino me nasce dall’unione dejò” cantato da Leo del latin dj Fabrizio Wilber e la “Descarga Zoro e del pianista Changò” . Per finire e vocalist Massimo il son montuno “ Scalici, nomi che già Mi chula” ed il latin conosciamo per le jazz “The Chiken” varie collaborazioni con tante produzioni dove possiamo legate alla famosa compilation SALSA. ascoltare gli assoli dei IT, ai quali vanno i miei complimenti per bravissimi talenti che l’ottima fattura di tutto il lavoro. In questo hanno preso parte al cd si avvalgono di tanti musicisti e di tre progetto “Regresando cantanti cubani: El Guille (6 brani), Leo al guaguancò” e che Wilber (3 brani) e El Bandera (1 brano). non hanno nulla Apre il cd il guaguancò “Pobrecita” che a che invidiare ai ritroviamo dopo anche in versione “Old grandi musicisti Vinyl Sound”, brano sicuramente di d’oltre oceano. Non Massimo Scalici punta insieme al latin jazz strumentale mi resta che invitarvi “Singapore Vibes” dove suona a comprare questo magistralmente il vibrafono Fabrizio Francoforte. bellissimo cd frutto di tanto lavoro ed orgoglio Segue il cha cha “Lápiz y Papel” dedicato al grande italiano nel mondo latino.



Viaggio a

REPORTAGE di Enzo Conte

PUERTO RICO NELL’ISLA DEL ENCANTO LA SALSA VIVE! Sono stato per la prima volta a Puerto Rico nel 1988. Ci sono poi tornato tre anni dopo nel 1991. Di quelle due prime volte ho molti ricordi, legati in particolare ad una persona, ma anche a quella sensazione di “innamoramento” per un’isola magica che all’epoca respirava salsa da tutti i pori. Ci sono poi tornato ininterrottamente dal 1994 al 2006, sempre per soggiorni piuttosto lunghi, legati soprattutto al mio sodalizio artistico con Papito Jala Jala. I tempi erano, però, già cambiati perché proprio in quegli anni la salsa stava vivendo un momento di fortissima crisi, soppiantata prima dalla febbre del merengue e poi dall’esplosione del reggaetton. Devo confessarvi che faceva una certa rabbia stare a Puerto Rico e vedere come molti boricua avessero voltato le spalle alla salsa per dedicarsi ad altri generi musicali. Non potete, dunque, immaginare quanta gioia abbia provato nel tornare sia l’anno scorso che quest’anno ed assistere ad una vera e propria rinascita della salsa. Finita la febbre del merengue, spentasi l’euforia del reggaetton sembra proprio che il popolo boricua abbia di nuovo riscoperto la sua radice salsera e rivalutato anche quella folklorica, legata più prettamente alla bomba e alla plena. Ci sono infatti davvero ottime notizie dall’isla del encanto: LA SALSA VIVE! Eccome se vive! Quest’anno sono ritornato insieme ad un gruppetto di avventurieri e mi sono molto divertito nel portarli alla scoperta non solo delle tante bellezze naturali che questa isola offre, ma soprattutto dei suoi tesori musicali. Ci siamo trovati davanti ad una vera e propria “orgia musicale”, un continuo succedersi di eventi, di concerti, di feste patronali, di bombazos che molte volte ci mettevano in seria difficoltà in quanto era difficile scegliere dove andare, se ad un concerto di Ismael Miranda o ad uno di Andy Montañez, se ad una festa di piazza con la partecipazione della Sonora Ponceñà e

Fiesta de bomba” en el batey de los hermanos ayala

Neia Souza, Enzo Conte e il direttore de Los Hermanos Ayala


di Hector Tricoche, oppure ad un “bailoteo salsero” con la presenza di Don Perignon, della Sonora Sanjuanera e dell’Orquesta Mulenze. Abbiamo cercato di vedere tutto quello che era possibile vedere, sfruttando al massimo ogni minuto della nostra vacanza. Mi divertiva, poi, moltissimo vedere le facce dei miei amici che rimanevano a bocca aperta ogni volta che li portavo in un posto diverso. Sì perché una delle cose più belle che offre Puerto Rico è proprio la possibilità di frequentare locali ed ambienti diversissimi tra di loro. Si può passare dal fascino popolare di una festa patronale, ai lussuosi saloni dei grandi alberghi, dagli alternativi locali frequentati dai cocolos locali fino alle sale da ballo frequentate da salseri di tutte le età. Ma l’opportunità più grande che offre Puerto Rico è proprio la possibilità di ubriacarsi con tanta buona musica dal vivo ed il più delle volte completamente gratis. Incredibile la lista degli artisti che si sono esibiti nel mese in cui abbiamo soggiornato a Puerto Rico. Provo a fare una lista, non per farvi morire d’invidia ma solo per farvi capire di quanto


Uno dei tipici Panderos della Plena

Sfilata dei carri tradizionali a Loiza

Con Ismael Miranda alla Festa Patronale di Aibonito.

qui sia importante, direi vitale, per i portoricani la musica dal vivo e quali sono gli artisti più gettonati: El Gran Combo de Puerto Rico, La Sonora Ponceña, Ismael Miranda, Roberto Roena, Willie Rosario, Tommy Olivencia, Orquesta Puertorriqueña di Don Perignon, Conjunto Chaney, Orquesta La Mulenze, Andy Montañez, Johnny Rivera, Moncho Rivera, Luisito Carrion, Cano Estremera, Tito Rojas, Tito Nieves, Domingo Quiñones, Victor Manuelle, Jerry Rivera, Rey Ruiz, Paquito Guzman, Héctor Tricoche, Truko y Zaperoko, i dominicani Johnny Ventura e José Alberto El Canario più una marea di orchestre meno note ed alcune emergenti come NG2, La Sonora Sanjuanera, Sammy Garcia e Otra Nota. Non potevo, poi, non portare i miei amici alla scoperta dell’anima più autenticamente africana di Puerto Rico e così siamo stati sia alla festa patronale di Loiza per assistere all’esibizione del gruppo Bella Bomba e dei mitici Los Hermanos Ayala, sia alla festa che proprio i Los Hermanos Ayala tengono, l’ultimo sabato del mese di luglio, nel loro Batey (tipica abitazione portoricana fatta completamente in legno). In questa occasione tutti gli appassionati di Bomba si danno appuntamento per dare vita ad un vero e proprio happening musicale dove ognuno è libero di partecipare, suonando, ballando o semplicemente osservando questo meraviglioso spettacolo che esalta fino all’inverosimile la negritudine di quest’isola. E’ un vero peccato che questo evento si tenga in contemporanea con le finali del Salsa Open, la gara di ballo che si tiene nell’ambito del Congresso Mondiale della Salsa. E’ un peccato perché per molti, assistere e partecipare a questo evento bombero, sarebbe davvero una vera e propria illuminazione (soprattutto per coloro che ignorano totalmente la radice negra della musica boricua)! Ora è chiaro che ognuno è libero di fare le sue scelte e di andare dove vuole, però è indubbio che se uno vuole capire meglio lo spirito “cocolo” di questa isola non lo troverà certo nel Congresso che nel tempo si è trasformato in una manifestazione che ha sempre più a vedere con i lustrini e lo spirito delle danze standard che con


VIAGGIO A PUERTO RICO - REPORTAGE di Enzo Conte

Enzo Conte e Willie Rosario

la tipica cultura boricua. Nei giorni successivi abbiamo avuto la possibilità di assistere anche all’esibizione dell’altrettanto mitica Familia Cepeda, una delle famiglie portoricane che conserva con maggiore amore e dedizione la tradizione della bomba.

E proprio sul finire della nostra vacanza abbiamo avuto la possibilità di assistere anche al Festival Viajero, una manifestazione itinerante che si tiene in varie città di Puerto Rico, accompagnate sempre dai ritmi della bomba e della plena. Tra l’altro oggi, proprio grazie ai social network è abbastanza facile venire a conoscenza di questi eventi o di tutte le feste patronali che si tengono soprattutto d’estate nell’isola. Io stesso ho creato su Facebook un gruppo che si chiama “Associazione Culturale Italia-Puerto Rico” dove non solo è possibile ascoltare dell’ottima musica ma si è continuamente avvisati delle innumerevoli iniziative che si tengono nell’isla del encanto. Non vi rimane dunque che prendere l’aereo per partire. Questo è il momento giusto! Se avete voglia di riscoprire il vero spirito caraibico, al di là dello stile che ballate o dei vostri gusti musicali, Puerto Rico è oggi il luogo ideale per voi, soprattutto se armati di tanta “culturiosità”!




La religione afro-brasiliana: Il nostro “Candomblé” CULTURA di Gaspar Ribeiro

Candomblé è il nome dato in Brasile alla religione originatasi in questo paese dal sincretismo tra le culture e tradizioni proprie delle popolazioni provenienti dall’Africa Occidentale e deportate nel Nuovo Mondo durante il periodo schiavista. Tra i vari aspetti di queste culture, un ruolo importante spetta al culto agli Orixàs (detti anche Santos, “santi”), divinitá assimilabili alle forze della natura come l’acqua, il vento, la vegetazione, il fuoco, i quali partecipano della vita dell’essere umano e lo accompagnano in ogni singolo momento della sua esistenza. A costo di grandi sacrifici, lottando contro le persecuzioni e i pregiudizi, gli africani e i loro discendenti hanno potuto conservare in terra brasiliana le proprie tradizioni, preservando fino al giorno d’oggi questa cultura che attualmente non è più appannaggio esclusivo della popolazione nera e conta, infatti, fedeli, studiosi e appassionati di ogni origine ed estrazione sociale, tanto in Brasile come in Europa. Le comunità di Candomblé, vere e proprie famiglie spirituali organizzate intorno alla figura del “capo famiglia”, Mãe-de-santo o Pai-de-santo, “Madre o

Padre-nel-Santo”, hanno come obiettivo principale quello di mantenere e sviluppare l’axé: la forza sacra invisibile che permea ogni aspetto della nostra vita rendendone possibile l’esistenza. La filosofia di vita del Candomblé, i suoi codici, le prescrizioni, gli atti rituali, tutto l’insieme di questa tradizione millenaria tramandata oralmente di generazione in generazione grazie al potere della parola, ha quindi lo scopo di trasmettere e rafforzare questa energia rendendo così possibile la costante e armoniosa unione e comunicazione tra l’uomo e il divino. Il rapporto con il Sacro è fatto di reciprocità: attraverso l’azione rituale (canti, danze, cibi ecc...) l’uomo accresce l’ axé del proprio Orixá, contribuendo attivamente allo sviluppo della propria energia, che si manifesta praticamente nella qualità della vita di ogni giorno. Possedere axé significa, in generale, essere in armonia con il mondo, avere consapevolezza e rispetto per ciò che si è, il che consente di godere della pienezza della vita.




14° Latin Grammy Awards EVENTI - di Nunziella Buono

Riflettori puntati sulla fusione di talenti affermati ed emergenti di tutto il mondo musicale latino Il 25 settembre la Latin Recording Academy ha annunciato le nomination per il 14esimo Latin Grammy Awards alla conferenza stampa cui hanno partecipato i media nazionali e internazionali, all’Avalon di Hollywood, in California, alla presenza del Presidente della Latin Recording Academy Gabriel Abaroa Jr. e della star televisiva della Univision Chiquinquira “Chiqui” Delgado. L’evento sarà trasmesso in diretta su Latingrammy. com e sarà disponibile come video on demand. Tra le nomination: la nove volte vincitrice del Latin Grammy Natalie Cole, la vincitrice di un Latin Grammy Aida Cuevas, l’artista di Bachata Leslie Grace, il cantautore Gaby Moreno, il due volte vincitore del Latin Grammy, il cantautore Draco Rosa, il cantautore Syntek, e la cinque volte vincitrice del Latin Grammy Julieta Venegas. Il 14simo Latin GRAMMY Award si svolgerà giovedì 21 novembre presso il Mandalay Bay Events Center in Las Vegas, e sarà trasmessa in diretta su Univision Network. La Latin Recording Academy è un’organizzazione internazionale su base associativa fondata nel 1997

e con sede unica a Miami. E’ composta da artisti discografici, musicisti, compositori, produttori e altri professionisti della musica, tecnici e creativi di lingua spagnola e portoghese

L’organizazzione si dedica a migliorare la qualità della vita e delle condizioni culturali per la musica latina (e i suoi autori). Oltre a produrre i Latin Grammy Awards per onorare l’eccellenza nelle arti e le scienze musicali, la Latin Recording Academy offre programmi educativi e di sostegno per la comunità latina. Per informazioni sulla Latin Recording Academy, visitate il sito Latingrammy.com. Per essere sempre aggiornati con notizie esclusive, cerca Latingrammys su Twitter o su Facebook.


LE NOMINATION DEL 2013 ALBUM DELL’ANNO:

Tanto — Pablo Alborán Presente — Bajofondo Papitwo — Miguel Bosé Lo Mejor Que Hay En Mi Vida — Andrés Cepeda En Español — Natalie Cole Escultura — Guaco Versiones — Gian Marco Vida — Draco Rosa La Música No Se Toca — Alejandro Sanz Corazón Profundo — Carlos Vives

RECORD DELL’ANNO:

“Tanto” — Pablo Alborán “Vivir Mi Vida” — Marc Anthony “La Nave Del Olvido” — Buika “Lo Mejor Que Hay En Mi Vida” — Andrés Cepeda “Bachata Rosa” — Natalie Cole With Juan Luis Guerra “Desde Lejos” — Santiago Cruz “Más Y Más” — Draco Rosa Featuring Ricky Martin “Mi Marciana”— Alejandro Sanz “Um Abraçaço” — Caetano Veloso “Volví A Nacer” — Carlos Vives

MIGLIORE NUOVO ARTISTA: A Band Of Bitches Leslie Cartaya EliaCiM Clarice Falcâo Jesús Hidalgo Maluma Mojito Lite Gaby Moreno Quattro Milton Salcedo

CANZONE DELL’ANNO:

“Esse Cara Sou Eu” — Roberto Carlos, songwriter (Roberto Carlos) “La Que Me Gusta” — José Luis Pardo, songwriter (Los Amigos Invisibles) “Llorar” — Mario Domm, Hanna Huerta & Jesse & Joy, songwriters (Jesse & Joy Featuring Mario Domm) “Lo Mejor Que Hay En Mi Vida” — Amaury Gutiérrez, songwriter (Andrés Cepeda) “Mi Marciana” — Alejandro Sanz, songwriter (Alejandro Sanz) “Mi Novia Se Me Está Poniendo Vieja” — Ricardo Arjona, songwriter (Ricardo Arjona) “Si Yo Fuera Tú” — Jorge Luis Piloto, songwriter (Gilberto Santa Rosa) “Sólo El Amor Nos Salvará” — Aleks Syntek, songwriter (Syntek Featuring Malú) “Um Abraçaço” — Caetano Veloso, songwriter (Caetano Veloso) “Volví A Nacer” — Andrés Castro & Carlos Vives, songwriters (Carlos Vives)

TROPICAL

Miglior album Salsa Una Mujer Que Canta — Albita 25 Años, 25 Éxitos, 25 Artistas — Guayacán Me Llamaré Tuyo — Víctor Manuelle Que Seas Feliz — Tito Nieves Gilberto Santa Rosa — Gilberto Santa Rosa Sergio George Presents Salsa Giants — Varios Artistas

MIGLIOR ALBUM

“Contemporary Tropical” Leslie Grace — Leslie Grace Escultura — Guaco Asondeguerra Tour — Juan Luis Guerra Amor Total — Toby Love Amarle — Vocal Song



La foto del mese: Prince Royce



Kizomba

Fascino ed immediato piacere Sull’onda delle ormai numerose produzioni che vedono la Kizomba come nuovo genere musicale di tendenza della World Music, emerge, con una raffinata immagine, Kizomba Compilation, prodotta da Alosibla Music Group e Smayra Publishing. Supportata dalla direzione artistica di due popolari dee jay, Francisco Rojos e Fabrizio Zoro, Kizomba Compilation emerge ricca di intense sensazioni ed aeree tonalità musicali.Gli 11 brani che compongo l’elegante CD, pur essendo omogenei nello stile proposto, offrono svariate sfaccettature e delicate contaminazioni, ma ciò che più colpisce sono le atmosfere, evocative e misteriose che rendono l’album ideale anche al semplice ascolto. Di pressoché recente origine la kizomba sta riscuotendo un notevole interesse fra gli appassionati ballerini di musica latino

americana; la sua provenienza africana ha percorso in pochi anni distanze intercontinentali che l’hanno arricchita di sonorità elettroniche e di interpretazioni multilingua favorendo la nascita di numerose varietà stilistiche musicali e coreografiche.


MUSICA - COMUNICATO STAMPA

I Don’t Wanna Know, adattamento di un famoso successo, apre la compilation diffondendo sin dalle prime note la sua magica atmosfera, risaltata dalla superba interpretazione di Massimo Scalici. Dall’estro di Tony Velardi prende origine Tell Me, un brano abilmente cantato da Gloria Bianco Vega, il cui testo è caratterizzato dall’uso combinato di tre lingue: francese, inglese e spagnolo. E s o r d i o di qualità per Urbana 22 che propone 12 A Love un sound ricco di mistero, progressivamente più elettronico. Latin Sound Machine presenta Crazy, una versione in kizomba del famoso successo di Seal. Da JT Latin Factory segue Perdon, remake di un originario reggaeton interpretato da Jesus Marrero. Dalla fantasia di Puma Dj, esperto autore di Kizomba, nasce Tarraxa Bagaxa, un’opera caratterizzata da un sound intenso, a tratti sperimentale, ma di indiscussa particolarità. Dalla stupenda voce di Naike ascoltiamo Was You, un brano prodotto da Otra Fuente, i cui arrangiamenti sono stati affidati a Marco Ferretti ed al suo immancabile intuito. Sempre Marco

Ferretti firma Driving In The Night; un sicuro successo realizzato in collaborazione con Fabio Gianni leader di Latin Sound Machine. Ritroviamo dopo una breve assenza Selena Thomas; la sua Sugar On My Lips vede il pregiato contributo di Fabrizio Zoro e l’immancabile supervisione di Tony Velardi. Un mitico Pablo Timba ci propone Guy Next Door, interpretato dalla splendida voce di Regina e dalle inconfondibili chitarre di Giuseppe Di Pietro. Chiude la compilation Latin Sound Machine con The Only Way, un brano ricco di fascino ed immediato piacere. Un ringraziamento meritato va infine ai numerosi altri interpreti, autori e compositori che hanno contribuito alla realizzazione musicale del primo progetto di questa nuova collana. Per merito e cortesia citiamo Emi Music Italia, Star Edizioni e Café Concerto Italia. Una grande riconoscenza è rivolta infine allo staff di Smayra Publishing e di Alosibla Music Group per l’impegno nel coordinamento della produzione.


Vida (Vita da cani), opera teatrale che segna il suo debutto nel professionismo. In teatro interpreta opere significative, sia cubane che internazionali, insieme alla compagnia El Público, di cui è fondatore, e a Rita Montaner. In televisione è protagonista di alcuni serial di successo, come Shiralad e Retablo Personal, che gli portano grande popolarità. Il film Fresa y chocolate (Fragola e cioccolato) diretto da Tomás Gutiérrez Alea e Juan Carlos Tabío, segna il successo cinematografico. Perugorría è il più internazionale degli attori cubani. I suoi film come regista sono: Habana abierta (2003), Afinidades (2010), La más hermosa cosa del mundo (2011) e Se vende (2912). Habana abierta (2003) è un documentario musicale dedicato al gruppo omonimo che torna alle origini dopo alcuni anni di permanenza a Madrid. Perugorría lo dirige con la collaborazione di Arturo Sotto, raccontando un concerto nel mitico Salón Rosado de La Tropical e il tour del gruppo per le strade della capitale. La prima fiction di Perugorría - girata in collaborazione con un altro attore noto come Vladimir Cruz - è Afinidades (2010), basata sul romanzo Música de cámara, de Reinaldo Montero. Il film gode della stupenda musica di Silvio Rodríguez ed è sceneggiato da Vladimir Cruz. Interpreti: Jorge Perugorría, Vladimir Cruz, Cuca Escribano, Gabriela Griffith. Si tratta di una storia erotica, la cui morale pare voler dire che davanti alla mancanza di spiegazione dei problemi del mondo contemporaneo, a volte è meglio rifugiarsi negli istinti, che inevitabilmente conducono al sesso. I protagonisti della storia trovano proprio questa via d’uscita: il sesso come

Jorge Perugorría CINEMA dI Gordiano Lupi

Jorge Perugorría (1965), uno dei più noti attori cubani, in tempi recenti si dedica all’attività di regista, senza rinunciare a interpretare pellicole che scrive e dirige. Il suo lavoro come attore comincia da adolescente, quando frequenta la scuola media superiore; nel 1987 entra a far parte della compagnia Arte Popular, recitando in Perra



momento per mantenersi vivi, la manipolazione del prossimo come mezzo per scongiurare l’impotenza e riaffermare personalità lacerate dalla solitudine. Presto si renderanno conto che il risultato è effimero e che le conseguenze possono essere imprevedibili. Una pellicola molto cubana, erotica al punto giusto, vicina alle atmosfere di Pedro Juan Gutiérrez e alla sua Trilogia sporca dell’Avana. La más hermosa cosa del mundo (2011) rappresenta un ritorno al documentario, questa volta dedicato alla stupenda città di Baracoa, la più antica città di Cuba, in occasione del cinquecentesimo anniversario della sua fondazione. Se vende (2012) è ancora una volta fiction ed è il film più riuscito di Perugorría, che ironizza, ricorrendo alla commedia nera, sulla volontà dei cubani di mettersi in proprio, di lavorare in maniera indipendente con un’attività redditizia. Scheda tecnica. Produzione: ICAIC e Nmp International S.A.. Durata 90’. Formato HD. Soggetto e sceneggiatura: Jorge Perugorría. Produzione: Jay Rodríguez, Isabel Prendes. Fotografía: Ernesto Granado. Montaggio: Eliecer Aguiar. Musica: Andrés Levin. Suono: Diego Javier Figueroa. Interpreti: Dailenys Fuentes, Mirtha Ibarra, Jorge Perugorría, Yuliet Cruz, Mario Balmaseda. Il film si aggiudica il Premio del Pubblico al Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano del 2012. Nella Cuba di oggi, dove tutti vendono qualcosa, Nácar (Fuentes) vuole vendere la sua unica proprietà, la tomba di famiglia. Per riuscirci dovrà

superare diversi ostacoli e ricorrerà all’aiuto di Noel (Perugorría). La storia abbonda di umorismo nero, il regista usa il tema della morte per parlare della vita, inserendo elementi onirico - fantastici che fanno classificare la commedia come realismo meraviglioso latinoamericano. Inutile dire che la fotografia è stupenda, dalle tombe in marmo di Carrara del Cementerio Colón, ai tramonti sul Malecón, per finire con gli spaccati realistici delle povere case di Centro Avana. I registi cubani hanno la fortuna di vivere in un set cinematografico naturale e di poter sfruttare una scenografia superba a costo zero. La parte iniziale presenta un colloquio realistico tra madre a figlia al cimitero. L’elemento fantastico entra nella storia quando la ragazza si rivolge alla macchina da presa, confessa che la mamma è morta, ma lei viene ogni domenica a chiedere come andare avanti. Sarà proprio la madre a dare il consiglio giusto: vendere la tomba di famiglia, perché a Cuba tutti si arrangiano vendendo qualcosa e lei dispone solo di quella proprietà. Il film illustra l’arte della sopravvivenza, l’ingegno dei cubani, cita il periodo speciale, il quinquennio grigio, parla di fughe, opportunismo, corruzione e illegalità. Ma lo fa con leggerezza e spirito critico costruttivo, con un copione intriso di intelligenti spunti comico satirici, che illustrano la vita quotidiana. Vediamo il taxi collettivo dove ognuno racconta i fatti propri e fa progetti per il futuro, ma anche un autobus affollato dove coppie amoreggiano, altri si fanno largo, mentre i protagonisti parlano senza farci


CINEMA - DI GORDIANO LUPI

caso. L’ambientazione avanera è ottima, il regista mostra con dovizia di particolari la varia umanità della capitale, anche se la pellicola è troppo verbosa e risultano ripetitive le lunghe camminate tra la folla dei protagonisti. Suggestiva L’Avana di notte, ottime alcune dissolvenze che fanno cambiare scena in maniera originale, geniali diverse considerazioni metacinematografiche (“La vita è come un film e le cose accadono rapidamente, proprio come in un film”). L’umorismo nero prende il via quando vengono riesumati i morti e trafugati i cadaveri dal cimitero, con la madre ridotta a uno scheletro e il padre mummificato. I flashback onirici mostrano scene di vita familiare del passato: il padre comunista convinto, la madre scettica, gli elettrodomestici prodotti

dai russi che durano in eterno, mentre le cose capitalistiche sono realizzati per il rapido consumo. Litigi tipici nelle case cubane, tra chi crede ancora nel sistema e chi vorrebbe cambiare, ma il regista non prende posizione, si limita a mostrare tutte le contraddizioni della società cubana. Vediamo case con le pareti stinte, frigoriferi vuoti, radio e televisione che propagandano l’ultima trovata di Fidel Castro: la moringa come panacea di tutti i mali. Ottime le parti erotiche, degne della migliore commedia sexy italiana, intrise di ironia e per niente fuori luogo. Nácar e Noel vendono lo scheletro della madre a improbabili acquirenti e utilizzano la mummia del padre come statua di Lenin. Il finale è surreale, perché la protagonista vive l’incubo di essere sepolta viva, per il rimorso di aver venduto


CINEMA - DI GORDIANO LUPI

i corpi dei genitori. Il grido: “Voglio vivere!”, sulle note di Aquí todo se vende, decreta la fine della pellicola. Se vende prende di mira i nuovi lavori dei cuentapropistas cubani, inventati dopo la riforma di Raúl Castro, non lesina critiche al sistema ed è ricca di battute sugli sciocchi poliziotti orientali che vogliono stabilirsi all’Avana. Il comunismo cubano sarà anche feroce come dicono, ma dobbiamo convenire che - oggi come oggi - lascia liberi

gli intellettuali di esprimersi senza limitazioni. Perugorría, in questa pellicola, critica la situazione senza nessuna remora, certo, lo fa con sottile ironia, con le armi della satira e del buon senso. Resta il fatto che in altre dittature tutto questo non sarebbe concesso e sarebbe più che sufficiente per far finire in galera l’autore della pellicola. Per vedere questa e altre pellicole cubane, in lingua originale, consiglio il sito internet: ellugareno.com.

Ai novelli sposi un augurio da parte di tutta la redazione di Vida Latina Magazine

Angela e Mirko

Federica e Toni

Ornella e Mimmo



Pubbliredazionale

EL PATIO LATINO Liberi di Danzare

Apre ad Altamura (Ba) El Patio Latino, una nuova scuola di ballo che già dal nome evoca le atmosfere caraibiche, dove si balla anche per strada o nei cortili, punto di incontro per chi voglia ballare e divertirsi. E’ proprio “cortile latino” il significato letterale di “El patio latino”: una scuola di ballo nata dalla passione dei tre soci, Nunzia Lomurno, Danilo Barbaro e Paolo Moramarco (in foto a destra). Le parole chiave di questo progetto sono stile, studio, conoscenza e tecnica. L’ambizioso obiettivo è diventare una fucina di talenti. La scuola offre lezioni di salsa cubana e salsa in linea, nonché delle varie “sottocategorie” (rumba, son, cha cha...) della salsa in modo da dare a tutti la possibilità di conoscere e capire il ballo caraibico e le sue mille sfaccettature. Il punto di forza è lo studio approfondito di tutte le discipline grazie alla professionalità dei maestri, Infatti oltre allo staff la struttura si avvale di ballerini di fama internazionale per dare al pubblico dei corsi di perfezionamento di alto valore. Sarà una scuola di ballo – e non solo - a 360° gradi in cui sarà possibile anche imparare hip hop, kizomba, la novità del burlesque, danza del ventre, zumba, balli di gruppo e per i più piccoli la baby dance. El patio Latino è anche danza classica, tango argentino, ballo liscio e da sala. Il loro slogan? LIBERI DI DANZARE! La salsa è di tutti e l’importante è danzare!



JUAN MAGAN

Dopo The King of Dance il re della musica elettronica è già al lavoro sul nuovo album PERSONAGGI dI Ricky Espino

L’estate 2013 ha portato in Italia tanti personaggi importanti del panorama musicale latino. Il Festival Latinoamericando Expo di Assago – Milano ci ha dato la possibilità di incontrare e salutare tanti artisti internazionali, tra cui Juan Magan, artista spagnolo, DJ e produttore musicale di successo che con la sua musica elettronica primeggia in tutte le classifiche mondiali. Hola Juan, ti diamo il benvenuto a nome di Vida Latina Magazine! E’ un gran piacere essere qui insieme a voi. E’ la prima volta per te in Italia? Si, è la prima volta che mi esibisco in Italia e sono molto contento di suonare in un palco cosi rinomato come quello del Latino Americando Expo. Sono venuto altre volte in Italia ma solo per riunioni di lavoro. Come sei entrato a far parte del mondo della musica? Fin da bambino la musica è stata la mia passione. Mentre gli altri amici giocavano, io mi divertivo ascoltando musica e improvvisando come DJ. Da hobby quale era, è diventato il mio lavoro. Con che tipo di genere musicale hai iniziato? Nei miei primi anni come DJ ho sempre suonato musica elettronica, nel frattempo ascoltavo tanta musica latino urbana e, così, ho cominciato a fondere i vari generi e la cosa mi è sembrata tanto divertente che non ho più smesso. Parlaci del tuo album The King of Dance. Negli Stati Uniti, in Latino


America e anche in Spagna è stato un successo. Quasi tutti i brani sono stati dei dischi singoli nati indipendentemente l’uno dall’altro. E’ proprio la loro unione che ha dato vita al successo dell’album. Inoltre in alcuni di questi singoli abbiamo avuto ospiti del calibro di Pittbull, Don Omar, Fuego.... Sto già lavorando all’uscita del nuovo album e, se tutto va bene, lo presenteremo alla fine di quest’anno. Curerò sempre il mio stile che è la fusione di musica latina ed elettronica e continuerò anche ad ospitare artisti che sono diventati miei amici, provenienti da Puerto Rico, Colombia, Santo Domingo e anche dalla mia Spagna. Ci sarà un po’ di tutto e vi prometto che sarà una fusione molto interessante. Questo album sarà dedicato in particolare a qualche popolazione del Latino America? No, sarà un album per tutti! Ovviamente per il Latino America dove mi conoscono già molto bene

m a anche per l’Europa, per paesi come Francia, Italia e Spagna. I tuoi piani per il futuro? Continuare a lavorare e sperimentare con la musica latina ed elettronica, continuare a superarmi. Hai pensato di registrare altri ritmi musicali? No, perchè già con il mio stile ho la possibilità di miscelare i vari generi: reggaeton, salsa, bachata, merengue. Quale consiglio daresti ai ragazzi giovani che stanno entrando nel mondo della musica? Il mio consiglio è continuare a studiare, prepararsi bene e perseverare, non arrendersi al primo ostacolo! Sembra che adesso sia più facile con l’aiuto delle nuove tecnologie ma, invece, è tutto il contrario: c’è più competizione. Chi persevera, prima o poi, sarà ripagato dei sacrifici fatti. Quali sono i tuoi contatti sui social network? Visitate il mio sito: juanmagan.es, oppure cercatemi su Facebook: Juan Magan Official. Juan ti ringrazio ancora e ti auguro tanto successo! Grazie a te Ricky e agli amici di Vida Latina Magazine!


Tour Italia - Cuba E’ stato il titolo dell’evento svoltosi a Crispiano in provincia di Taranto il 2 luglio scorso, che ha proposto un immaginario viaggio nell’isola caraibica, tra foto, cultura e gusti, riproposti in chiave italiana. La manifestazione, promossa dalla A.s.d. La Isla Cubana e patrocinata dal comune di Crispiano, ha proposto vari stand inerenti alla cultura caraibica, piatti tipici cubani, degustazione di rum e cioccolato, souvenir, riviste dedicate, punti vendita di abbigliamento e scarpe da ballo, un concerto live del gruppo “Lupin IV” e una serata danzante in compagnia di Davidino Dj. L’oranizzatore dell’evento, Giovanni Zanframundo, insieme allo staff della scuola di ballo di cui ne è maestro, hanno coinvolto tutta la cittadinanza, spronandola nello scoprire questo nuovo mondo. La decisione di organizzare una manifestazione del genere e stata dettata dal voler divulgare la cultura cubana e nello stesso tempo innovarsi nelle idee e progetti cittadini. La cultura cubana infatti non è solo ballo, ma “festa di gruppo”. L’evento è stato un successo, e siamo soddisfatti delle oltre mille persone che hanno preso parte a questo evento, provenienti da tutta la Puglia - Afferma Giovanni Zanframundo -. Durante la manifestazione la presenza dell’ associazione culturale «Yoruba Obbà Onirè» e noi di Vida Latina Magazine. La Isla Cubana nasce da un sogno e vive grazie ai sogni di chi ha imparato ad amare il ballo, e lo segue senza mai smettere. Ciro Taddeo

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“Vienici a trovare nella nuova Struttura... La scuola più grande della Basilicata” corsi di: Merengue, Bachata, Salsa Cubana,Rumba Cubana, Santeria Cubana, Son cubano e tanto altro... Ogni mese stage con i migliori artisti Cubani di fama Internazionale Corsi a partire dai 4 anni di età Novità : corsi di Zumba Fitness “Ballare fa bene al corpo e allo spirito” 328. 29 18 538 MATERA

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LE SCUOLE DI BALLO PARTNER La scuola di ballo fuego dance e’ nata molti anni fa dalla passione di Enza Pepe , diplomata in Coreographic Team, nel corso degli anni la scuola si e’ ampliata con i suoi figli, lorenzo e Giuseppe, che, insieme a Rosalba Centonze danno completezza alla struttura. Le discipline insegnate sono: balli di gruppo, danze caraibiche, hip hop, break dance, liscio standard, tango argentino e zumba. Tutto lo staff è altamente qualificato con diplomi riconosiuti nel mondo della danza. Disponibilità a stage, animazione e spettacoli in club e congressi. by Lory & Rosy

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Philip & Titty iniziano la loro carriera da ballerini nel 2003 con l’idea di far conoscere lo swing al pubblico attraverso i loro show. In seguito l’unione con Nicola e Chiara Berrettoni rafforza il gruppo puntando ai palchi di tutto il Mondo. Il loro stile un mix di Salsa, hip hop, figure acrobatiche e swing, lascia sempre stupito il pubblico. La scuola si prefigge di insegnare queste e tante altre discipline.

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Associazione di danza nata 15 anni fa dalla passione e la dedizione per il ballo di Salvatore Scarabaggio. Racchiude al suo interno collaborazioni e progetti di lavoro con svariati professionisti del settore. Le discipline vanno dalla danza del ventre ai balli caraibici, dai balli da sala alla difesa personale. La struttura sita in Altamura (Ba) offre una qualità altissima al fine di soddisfare tutti gli utenti con importanza particolare ai bambini. Infatti proprio ai bambini è dedicata un’area attrezzata, dove, insieme a istruttori, si divertono imparando, mentre i loro genitori partecipano ad un corso di ballo. 338. 52 01 883 ALTAMURA (BA)

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La scuola TROPICALIA nasce nel 1993 grazie alla passione per la Musica Latina degli ancora attuali Maestri Diplomati ANMB Giuseppe Montefiore (Flaco dj), Annamaria Mortella e con il supporto di validi collaboratori. La si può definire la Genesi del Ballo Latino a Lecce e Provincia. Da quella che era una semplice passione e divertimento di pochi amici in seguito è diventata un punto di riferimento per tanti Salseri di vecchie e nuove generazioni. Presso la nostra scuola si svolgono corsi di Salsa, Bachata, Merengue, Son Cubano, Cha Cha Cha e corsi applicativi di Musica con strumenti tipici. I corsi si svolgono tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì.

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Da noi si balla solo per divertimento e passione . “I nostri super maestri Wilmer e Maria ci insegnano a ballare ed ad essere umili”. Corsi di Salsa cubana, son, cha cha cha, rumba, afro, hip-hop, tango argentino, kizomba, Rumba. Esibizioni e spettacoli in ricorrenze in genere. Lezioni private.

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Perchè a Matera scuola di ballo si dice PIELMORENA. La scuola di ballo Piel Morena nasce nel settembre del 2001 da una idea dei maestri Antonio Farina e Tina Gravela, già insegnanti dal 1997. Siamo specializzati in danze caraibiche e precisamente salsa cubana, portoricana, merengue, bachata, son y rumba afro-cubana. Oggi la nostra scuola è sicuramente riconosciuta tra le più attive a livello nazionale per la promozione e per la diffusione della cultura caraibica.

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Il progetto della scuola “CUBABAILA” nasce nel 2001 con l’idea di creare una scuola rappresentativa della cultura musicale cubana e del ballo cubano, ampiamente diffusi nel mondo latino-americano. Il nostro obiettivo fondamentale è la diffusione e l’insegnamento delle espressioni e dei sentimenti del folklore, tramite il dialogo, la poesia, la musica e la danza del nostro popolo. Pertanto saranno il mambo, la salsa, l’afro, la timba, il cha cha cha e la rumba cubana a fare da tramite tra due continenti separati dall’immenso oceano ma uniti dal canto, dal ballo e dalla musica. 0362 . 546168 CESANO MADERNO (MB)

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LE SCUOLE DI BALLO PARTNER L’a.s.d. Grupo alma loca, con sede a Bari in via Davide Lopez 60/62 e santo spirito c/o la Nippon karate, nasce dalla voglia di trasmettere la passione per il ballo,con l’esperienza decennale dei titolari,la scuola si basa sul modello dei piu’ avanzati centri danza multidisciplinari, con a disposizione Corsi di: zumba,Hip-Hop, danza, balli di gruppo...e tutto il mondo caraibico! Affidando i corsi ed ogni disciplina a maestri ed istruttori specializzati. Che aspetti? Aqui se baila! 347. 95 29 482

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Riaprono i corsi di danze: salsa cubana, salsa portoricana, salsa NY style on2, bachata, merengue, cha cha, rueda, son-rumba e tanto altro ancora. Inoltre corsi di liscio, balli da sala e balli di gruppo. La novità di quest’anno è il corso di Zumba Fitness e corso master di approfondimento cubano per chi vuole realmente studiare e specializzarsi nel genere con maestri cubani e artisti di fama internazionale. Balli caraibici per bambini e preparazione a competizioni. 328. 46 93 376 FRANCAVILLA FONTANA (BR)

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Danzando... apriamo... Musica, ballo, divertimento sono il nostro pane quotidiano. Nuovissima struttura a due passi dalla stazione centrale. Il divertimento di qualità, una grande struttura e i migliori maestri di: Danze caraibiche, hip hop, tango argentino, break dance, danze standard, zumba, house dance, kizomba, danze orientali, Burlesque. Inoltre corsi di ballo per over 60, e tanto altro... 340. 33 74 802 BARI

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Latin Passion Group nasce da un’idea di Michele Di Benedetto che, da oltre vent’anni, coltiva la passione per l’arte e lo spettacolo. L’amore per la danza, in particolare per i balli caraibici, lo hanno portato a concretizzare anni di sacrifici svolti con impegno e professionalità, trasformando questo grande sentimento in un vero e proprio lavoro. Ad oggi, l’associazione sportiva LATIN PASSION GROUP conta più di 400 iscritti, dislocati in diverse sedi tra Campania e Basilicata. La scuola è diretta dai maestri Michele Di Benedetto e Chiara Barone che sono fra i migliori esponenti della “salsa New York Style”in Italia. Le lezioni sono aperte a tutti, single o coppie, giovani o meno giovani, e naturalmente anche ai bambini. Latin Passion Group non è soltanto una scuola di ballo, ma è anche una compagnia di danza che oggi conta numerose partecipazioni a livello nazionale ed internazionale. CAMPANIA E BASILICATA

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Los verbos (i verbi)

LEZIONI

DI SPAGNOLO

di Yadira Gonzalez

Il Verbo

La coniugazione verbale dello spagnolo è divisa in 3 modi: indicativo (indicativo), subjuntivo (congiuntivo) e imperativo (imperativo). Il condicional (condizionale) è considerato un tempo del modo indicativo Le tre forme non personali che ogni verbo presenta sono: infinitivo (infinito), gerundio (gerundio) e participio (participio) Lo spagnolo ha 14 tempi verbali regolari suddivisi in sette tempi semplici e sette tempi composti. I sette tempi composti sono formati con il verbo ausiliare haber seguito dal participio passato (come abbiamo visto nella lezione precedente). I verbi seguono tre coniugazioni regolari, basate nelle terminazioni dell’infinito: ar(are), er(ere), ir(ire). A parte c’è una serie di verbi irregolari Desinenze del verbo: Primo esempio: Presente indicativo

Pronombres personales yo tù Èl, ella, usted nosotros vosotros Ellos (as), ustedes

Primera conjugaciòn (ar) amar(amare) amo amas ama amamos amàis aman

Segunda conjugaciòn (er) beber (bere) bebo bebes bebe bebemos bebèis beben

Tercera conjugaciòn ( ir) partir (partire) parto partes parte partimos partìs parten

Elenco dei verbi spagnoli regolari e irregolari più usati Ser - Essere

Llamar - chiamare

Dejar- Lasciare

Dar- dare

Estar – Stare,Essere

Venir- venire

Pensar. pensare

Trabajar- Lavorare

Mirar - Guardare

Decir- dire

Hablar - Parlare

Entender- capire

Ver - Vedere

Hacer- fare

Olvidar- Dimenticar

Viajar- viaggiare

Comer - Mangiare

Escuchar- Ascoltare

Enseñar- Insegnare

Dormir- Dormire

Jugar- giocare

Preguntar- Domandare

Aprender - imparare

Bailar- Ballare


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