La Via Normanna da Palermo a Messina

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IL PERCORSO


palermo ➜ bagheria

S. Elia Porticello Port.la Costa Trabia

T.re di Gallo

Solanto

S. Flavia

M. la Citta'

M. Catalfano

T.re Mondello C.se De Spucches

M. d'Aspra

M. Irice

C.se Parisi Alte

Cozzo S. Pietro

Angio

Cas.a Rammacca

Torre Mongerbino

Bagheria

1.7 18

16

1.6

M. Consona

Aspra

1.5

C.se Incorvino

M. Giancaldo Cozzo Brigandi

C.se Marino

M. Lanzirotti

C.se Don Santo C.se Lorenzo 14

Fiume Eleuterio

T.re Cordova

P.zo Cannita

C.se Quattrociocchi

Ficarazzi

C.se Grasso

E90

1

12

Portella di Mare

C.se Fontanelle 1.4

Villabate

10

P.zo Cicerello

Pomara

Torre Corsaro

Parco Libero Grassi

8

Mar Tirreno

C.se Lo Vico Croce Verde Regia Corte Torre Valdaura

Bandita Roccella 6

Sperone

Ciaculli M. Grofone

Torrelunga P.zo Crocchiola 1.3

4

Brancaccio

S. Erasmo 1.2

2

Fondo Brasca Dragotta Gentile Saccone

P.so Forbice

Belmonte Chiavelli B.O Meli

1.1

B.O Chiaranda

Palermo

Falsomiele

B.O di Gregorio B.O Vitali

M. Starrabba


Da Palermo a Bagheria

1

1.400 1.200

BAGHERIA

200

PALERMO

400

ASPRA

600

PARCO LIBERO GRASSI

800

PONTE DELL'AMMIRAGLIO

1.000

0m 0 km

5

10

LUNGHEZZA: 19,3 km DISLIVELLO: SALITA 75 m DISCESA 25 m DIFFICOLTÀ: media FONDO: 5% STERRATO 95% ASFALTO

Mezzi pubblici PALERMO: Amat, metro e bus urbani,

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20

25

30

Presidio medico, via Papa Giovanni XXIII 130, tel. 091-99.13.39. Guardia Medica, via Liszt 32, tel. 091-99.13.16, dalle 20. Guardia Medica frazione Aspra, via San Diego di California, tel. 091-99.13.17, dalle 20.

www.amat.pa.it.

Dove dormire

PER BAGHERIA: Trenitalia, linea Palermo-

PALERMO: Ostello e B&B A casa di amici,

Agrigento, fermata di Bagheria, 40 corse giornaliere, www.trenitalia.it.

via Dante 57, tel. 091-58.48.84, info@acasadiamici.com, €€ e €€€, apertura annuale, uso cucina. B&B Terrazza sui normanni, via Cadorna 63, tel. 339-44.41.154, terrazzasuinormanni@gmail.com, €€, apertura annuale, uso cucina. Affittacamere Ai Vicerè, via Pignatelli Aragona 82, tel. 091-50.73.915, info@aivicere.com, €€, apertura annuale, uso cucina. BAGHERIA: B&B Le Stanze del Capostazione, via Stazione, tel. 331-81.73.101, lestanzedelcapostazione@gmail.com , €€, apertura annuale, uso cucina. B&B Arena, via Aldisio 10, tel. 32974.44.524, info@bedandbreakfastarena.it, €€, apertura annuale.

Servizi PALERMO: Presidio di accoglienza

pellegrina, tel. 339-73.11.401, Salvatore Balsamo. Uffici del Turismo Comune di Palermo, via Principe di Belmonte 92, lun-ven 8-14.30, sab e dom chiuso, tel. 091-58.51.72, infotourism.pa@gmail.com, www.cittametropolitana.pa.it/turismo. IAT Cattedrale, info e timbro presso la biglietteria della Cattedrale, 9-17.30 giorni feriali, 9-13 giorni festivi. BAGHERIA: Ufficio del Turismo - Info point, presso palazzo Butera, via Dammuselli 2. Centro Informazioni Turistiche, citbagheria.it.

Nel percorso in uscita dal caotico centro urbano di Palermo, seguiamo l’antica strada consolare romana, la via Valeria, cui oggi si sovrappone interamente la SS 113. Superato il confine dell’antica città, il fiume Oreto, la lunga pista scorre a fianco

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della costa, purtroppo interamente urbanizzata. I molti chilometri di asfalto sono in parte compensati dalla vista del mare che ci accompagna per tutta la tappa. L’alternativa possibile è il treno, che con la sua veloce lentezza segue lo stesso percorso giungendo nella parte bassa della città delle ville.

La Via Normanna ha inizio dal piazzale della cattedrale di PALERMO: l’intero complesso architettonico, dedicato alla Vergine Assunta, occupa la parte alta del Cassaro, luogo eletto al controllo della città da parte di tutte le popolazioni che hanno governato questo approdo. All’interno della cattedrale, oltre alla visita dei suoi tesori, è possibile far apporre il timbro, a conferma della partenza e per buon auspicio di arrivo sullo stretto di Messina. Lasciamo alle nostre spalle i cortili della cattedrale e, seguendo a destra per tutto l’isolato, percorriamo un breve tratto di via Vittorio Emanuele fino a piazza della Vittoria. Svoltiamo a sinistra e costeggiamo l’area archeologica di Villa Bonanno, con le sue storiche palme, i resti delle ville romane a destra e gli edifici della Questura e del Comando Militare a sinistra. Ci incamminiamo lungo salita Sant’Elisabetta e il vicolo Quartararo a sinistra, per circa 60 m. Svoltiamo a sinistra al tabacchi e imbocchiamo, in leggera discesa, via di Porta di Castro, sotto la quale scorre l’antico fiume Kemonia. Procediamo per 270 m, fino alla piazzetta coi murales; da qui continuiamo in via Zuppetta, che costeggia lo storico mercato di Ballarò e ci porta in via di Casa Professa. Raggiungiamo lo spiazzo e la chiesa del Gesù, con il collegio gesuita e le vicine catacombe di San Michele, e svoltiamo a sinistra su via Basile. Dopo 60 m prendiamo a destra via dell’Università, che percorriamo tutta fino a incrociare via Maqueda, uno degli assi stradali principali di Palermo. Superiamo la strada per attraversare piazza Bellini, con i suoi monumenti gioielli del percorso AraboNormanno Unesco (la chiesa di San Cataldo e la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o Martorana), e proseguiamo lungo la discesa dei Giudici, sull’acciottolato che ci porta a via Roma. Attraversato anche questo secondo asse viario cittadino continuiamo su via Sant’Anna per circa 270 m, poi svoltiamo a sinistra su vicolo dei Corrieri, che per secoli conduceva al palazzo dei corrieri postali in Sicilia. Lungo i vicoli che portano a via Paternostro, raggiungiamo piazza San Francesco all’Immacolata [1.1]. Percorriamo tutto lo spazio antistante la chiesa e proseguiamo sul lato destro lungo via Merlo per circa 120 m; svoltiamo a destra su via Principe di Resuttano che continua in via Credenzieri e poi su via Castrofilippo, fin dietro la chiesa della Magione teutonica. Continuiamo su via Rao fino a svoltare a sinistra su via Lincoln; poco più avanti imbocchiamo via Archirafi, che seguiamo per 580 m. Stiamo per uscire dalla città antica attraverso il suo confine naturale: il fiume Oreto. Svoltiamo a destra sulla via recentemente dedicata a Biagio Conte e, dopo 200 m, raggiungiamo corso dei Mille [1.2] e il nuovo ponte 38


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PALERMO. Cupole arabe e pietra viva per la famosa chiesa di San Cataldo.

sull’Oreto. Sfruttiamo il passaggio ciclopedonale sulla sinistra e superiamo il ponte, poi attraversiamo la strada verso destra per ammirare il medievale ponte dell’Ammiraglio, anch’esso inserito tra i beni Unesco di Palermo. Teniamo la struttura perfettamente conservata alla nostra sinistra e continuiamo su corso dei Mille per 320 m, fino a svoltare a sinistra sulle strisce pedonali in via Salvatore Cappello, che circonda da un lato la medievale chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi. Dopo 500 m raggiungiamo la SS 113, ancora oggi nota come via Messina Marine [1.3]. Svoltiamo a destra, ci manteniamo sul marciapiede sinistro e percorriamo la via in direzione Messina per circa 3,4 km. Il percorso procede in piano e costeggia la spiaggia fino a raggiungere il porticciolo turistico di Bandita. Continuiamo a camminare con il mare sulla sinistra, attraversando la contrada di Acqua dei Corsari, dal toponimo evocativo, e costeggiando il parco Libero Grassi. Rimaniamo sul lato sinistro della strada, procedendo nel senso opposto alla direzione delle macchine, per circa 2 km. Percorriamo una via molto trafficata, in una zona che nel corso del tempo è stata densamente urbanizzata e invasa dall’industria e dagli impianti di depurazione delle acque, fino all’incrocio con via Meli, poi via Libertà [1.4] subito dopo il confine tra i comuni di Palermo e Ficarazzi. Giriamo a sinistra, giungiamo in vista del mare, e continuiamo su viale Europa che, se pur asfaltato, segue la linea di costa per 2,6 km. Il ponte moderno di Ficarazzi, che segna il confine con il comune di Bagheria, ci fa accedere al suo borgo marinaro, Aspra. Percorriamo la SP 74 (corso Italia) per 1,8 km e raggiungiamo il centro di Aspra e il suo porticciolo marinaro, con le caratteristiche 39

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BAGHERIA. Villa Aragona Cutò, nel cuore della città, ospita rassegne d’arte.

barche ormeggiate in spiaggia [1.5]. Qui svoltiamo a destra e iniziamo la salita che lentamente ci porta verso il centro di Bagheria. Per 730 m seguiamo via Zara, continuiamo su viale Sant’Isidoro fino all’ingresso dell’omonima villa [1.6]. Andiamo a sinistra sulla strada comunale Sant’Isidoro, che percorriamo tutta fino a corso Baldassarre Scaduto. Raggiunto il passaggio a livello [1.7], svoltiamo a sinistra fino alla stazione ferroviaria, qui prendiamo il vicolo sulla destra che costeggia Villa Cutò e raggiungiamo via Consolare, dove svoltiamo a sinistra; precediamo per 450 m e poi andiamo a destra su via Papa Giovanni XXIII (che percorriamo sui marciapiedi per evitare il traffico). Svoltiamo a destra all’altezza dello spiazzo alberato di via Mattarella e dopo 250 m a sinistra su via del Cavaliere che ci permette di raggiungere la famosa villa Palagonia. Gli ultimi 400 m di corso Umberto I concludono la nostra tappa facendoci raggiungere il piazzale della chiesa madre di BAGHERIA.

Da vedere Palermo Dei molti luoghi che la città offre, consigliamo di visitare i monumenti inseriti nel percorso arabo-normanno, dichiarato dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’Umanità”. Il percorso lega ben tre culture, quella greco-bizantina, non menzionata ma presente, quella islamica e quella normanno-cristiana. La CATTEDRALE, costruita nel 1184, è un vero e proprio palinsesto di tutte le dominazioni che si sono susseguite a Palermo e conserva le fattezze dell’età medievale come del periodo tardo gotico, di cui il portale è esempio. Custodisce le reliquie della Santuzza (santa Rosalia), patrona della città, e di altri 40


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martiri della fede come don Pino Puglisi, oggi beato, ed è collegata al palazzo Vescovile. Il PALAZZO REALE o dei Normanni, fu costruito dagli emiri nel X secolo d.C. e passò poi in mano ai reali normanni, che lo elessero a dimorafortezza; sin dai tempi di Ruggero II è il luogo in cui si riuniva il Parlamento Siciliano e dal 1946 è sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. La CAPPELLA PALATINA, annessa al palazzo e dedicata ai Santi Pietro e Paolo, è interamente ricoperta da decorazioni in oro a mosaico, tra cui un Cristo Pantocratore maestoso. Le due chiese di SAN CATALDO e di SANTA MARIA DELL’AMMIRAGLIO sono splendidi esempi di stili architettonici misti e cangianti. La prima, costruita nel 1154 sotto Guglielmo I, rimase incompleta e si mostra oggi nella sua veste di pietra viva; l’altra, sede della diocesi di rito greco, passò sotto il controllo del vicino monastero benedettino della Martorana, da cui il nome. Da vedere anche le CATACOMBE DI SAN MICHELE ARCANGELO, sotto l’omonima chiesa, e la CHIESA DEL GESÙ con l’attigua CASA PROFESSA, entrambe edificate sui resti dell’abbazia normanna di Santa Maria della Grotta. La CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI, testimonianza della corrente artistica francescana nell’isola, oggi incorpora il convento e una ricca biblioteca di studi medievali e siciliani. La CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ o DELLA MAGIONE, mansio theutonicorum, edificata nel XII secolo, fu convento e casa dei Cavalieri Teutonici giunti a Palermo al seguito dell’imperatore svevo Enrico VI. A completare le bellezze da visitare, il PONTE DELL’AMMIRAGLIO (11301140), che scavalcava l’Oreto e collegava la città ai quartieri oltre il fiume, e la CHIESA DI SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI, uno dei monumenti più iconici di Palermo, anch’essa costruita tra il 1130 e il 1148 e pesantemente restaurata a fine Ottocento. Lungo il tracciato in uscita dalla città, nei pressi della torre dei Corsari (un’antica fabbrica di laterizi) merita una nota il PARCO LIBERO GRASSI, dedicato alla figura di chi si oppose al racket mafioso pagando con la vita il suo coraggio.

Bagheria La città, famosa per le ville del XVII secolo, ci accoglie col suo borgo marinaro, ASPRA, legato alla pesca con le tipiche “prue latine” e alla lavorazione delle acciughe. A pochi passi dal mare si trova il MUSEO DELL’ACCIUGA, luogo della memoria e dell’impegno di generazioni di pescatori, salatori, lavoratori dell’industria della pesca. Accompagnati dalla chitarra di Michelangelo Balistreri, guida e anima del museo, i pellegrini scoprono il senso rituale dei gesti e degli oggetti usati in mare nel corso del tempo. Giunti a Bagheria, dall’arabo bāb al-gerib, porta del vento, notiamo come la pianta urbana sia frutto di un lavoro sapiente di incastri architettonici. Tra le poche ville visitabili, VILLA CATTOLICA, sede della mostra permanente di Renato Gattuso, e VILLA PALAGONIA, famosa per le centinaia di sculture grottesche e mostruose. 41

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