Italia coast to coast in bicicletta

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IL PERCORSO


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Ancona ➜ Osimo

Campocavallo

Castelfidardo Crocette

M. S. Pellegrino

Bivio Badorlina Fornaci

S. Sabino

M. Camillone S. Rocchetto

Osimo

Badia

M. Ragano

Osimo Staz.e

Asp

io

1.7

30

S. Biagio 1.6

M. Larciano Massignano di Ancona 1.4

Poggio

A14

Camerano 1.5

S. Germano

20

Monte Gallo Aspio

S. Giovanni

S. Domenico M. Umbriano

200

M. Colombo

Gli Angeli

M. Zoia

Portonovo La Baraccola Candia di Ancona

1.3

200

P.te Rosso

200

Varano Monte Cavallo

Montacuto M. dei Corvi

M. S. Ago

1.2

10

M. della Nave M. Carlin

Tavernelle

M. Baldino

M. Venanzio

Pontelungo M. Galletto Pinocchio di Ancona

Menconi Villa Romana Pietralacroce Grazie di Ancona M. Pelago M. Pulito 1.1

Fornetto Posatora Palombella

Ancona


Da Ancona a Osimo

1

PERCORSO: STERRATO

1.000

5%

ASFALTO 95%

800

200

ANCONA

OSIMO

CAMERANO

POGGIO

400

PIETRALACROCE

600

0m 0 km

10

20

30

40

50

60

LUNGHEZZA: 33,7 km

CAMPOCAVALLO: 123Pedalare, via Fratelli

DISLIVELLO: SALITA 750 m DISCESA 500 m

Ippoliti 2, tel. 071-71.32.695.

DIFFICOLTÀ: media

Mezzi di trasporto Stazione ferroviaria ad Ancona e Osimo con servizio di trasporto biciclette.

Per informazioni Portali turismo: www.rivieradelconero.info, www.abcturismomarche.it. ANCONA: Iat, tel. 071-20.76.431, iat.ancona@regione.marche.it. CAMERANO: Iat, tel. 071-73.04.018, info@turismocamerano.it. OSIMO: Amica del C2C, Francesca, tel. 338-87.14.139. Iat, tel. 800-22.88.00, iat@osimoturismo.it.

Assistenza bici ANCONA: Tesei Sergio, corso Carlo Alberto 18, tel. 071-28.02.414. È Green Mobility, piazza Ugo Bassi 20, tel. 389-17.92.172. Mountainbike shop, via Benedetto Croce 34, tel. 331-59.26.306. CAMERANO: Cingolani Bike Service, via Direttissima del Conero 31, tel. 345-77.87.212. OSIMO: Bicimania, via Cialdini 26, tel. 340-17.87.141. Total Bike Performance, via Don Sturzo 101, tel. 071-46.06.715.

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Dove dormire ANCONA: Ostello Conerhome, via Isonzo 194, tel. 071-34.385, conerhome@polo9. org, SP 35 €. The City Hotel, via Matteotti 112, tel. 071-97.28.402, info@thecityancona.it, BB SGL 58 €, DBL 80 €, rimessa bici a pagamento. ANCONA-VILLA ROMANA: B&B L’Assiolo, a 4 km dal centro verso Montacuto, tel. 366-83.10.490 (Michele), assiolobedandbreakfast@gmail.com, a persona BB set-apr 30 €, mag-ago 40 € (supplemento SGL 5 €), sconti in TPL/QDPL. PORTONOVO: Camping La Torre, tel. 071-80.12.57, info@ campeggiolatorreportonovo.com, posto tenda piccola: 6-8,50 € + 5-9 € a persona. POGGIO: Affittacamere Le Fontanelle, via Poggio 78, tel. 338-14.44.833, lefontanelle@ latorredelpoggio.it, BB SGL 55 €, DBL 85 €. CAMERANO: Hotel tre querce, via Papa Giovanni XXIII 44, tel. 071-95.316 / 320-35.63.935, info@hotel3querce.com, SP/BB: SGL 40/45 €, DBL 50/60 €, TPL 60/69 €; luglio e agosto 19 € a camera. OSIMO: Hotel La Fonte, via Fonte Magna 33, tel. 071-71.47.67, info@hotellafonte.it, BB SGL 40 €, DBL 65 €, TPL 80 €.

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Ancona ➜ Osimo

B&B La casa delle prugne, via Montecesa 61, tel. 349-66.43.595 (Viviana), vivi.biso@ hotmail.it, 2 camere, SP a persona 25 €, posto tenda a donativo. Osimo B&B, via Marcelletta 84/B, tel. 339-22.27.991 (Felicia), osimobb@ gmail.com, 2 camere, BB a persona 25 €. B&B Attico Luce, piazza del Comune, tel. 333-60.05.453 (Antonella), abadialetti@gmail.com, 5 posti,

BB SGL 30 €, DBL 50 €, TPL 60 €. B&B Villa Anna, via Chiaravallese 20 (a 1 km dal centro), tel. 392-56.28.078 (Daniele), osimoapartments@gmail.com, BB SGL 40 €, DBL 50 €. Casa d’accoglienza, c/o santuario di San Giuseppe da Copertino, tel. 071-71.45.23, accoglienzaosimo@gmail.com, 30 posti, SP in camere condivise, a donativo, uso cucina per i gruppi.

Il nostro cicloviaggio inizia con un piacevole tour di Ancona, ottimo anche come riscaldamento muscolare. Si prosegue sulla costa in direzione del Conero, e dopo un bagno propiziatorio in Adriatico, cominceremo la vera e propria traversata della penisola, alla volta di Osimo, cittadina affascinante dalla storia bimillenaria. Ancona Usciti dalla stazione di Ancona Centrale, andiamo a sinistra;

percorriamo i viali lungo il porto, superiamo piazza della Repubblica e continuiamo sul Lungomare Vanvitelli. Saliamo a destra su via Papa Giovanni XXIII fino alla cattedrale di San Ciriaco, in posizione panoramica. Scendiamo per via del Guasco, superiamo l’anfiteatro romano e piazza del Plebiscito da dove, passando per corso Mazzini, raggiungiamo piazza Roma. Continuiamo su corso Garibaldi, attraversiamo piazza Cavour e proseguiamo sull’isola ciclopedonale di viale della Vittoria, fino a piazza IV Novembre [1.1]; da qui è possibile scendere a piedi alla spiaggia del Passetto. Imbocchiamo via De Revel in ripida salita fino alla provinciale del Conero. Verso il monte Conero Attraversiamo la strada ed entriamo a PIETRALACROCE, andiamo a sinistra per poi immetterci sulla provinciale che seguiamo per 2,5 km fino al bivio per MONTACUTO [1.2] (da qui parte la variante per Mtb, descritta in fondo, che accorcia di 3 km ma che esclude la possibilità di raggiungere Portonovo). Proseguiamo sulla provinciale per altri 3,5 km fino all’altezza della SPIAGGIA DI MEZZAVALLE, un ottimo punto dove fare il bagno. La spiaggia è raggiungibile solo a piedi, scendendo per un ripido sentiero.

Poggio Poco oltre, da una rotonda [1.3] si apre un bel colpo d’occhio

sulla costa; con una breve deviazione (vedi A portata di pedale) è possibile raggiungere PORTONOVO, località balneare sotto il monte Conero, con spiagge favolose e un’antica pieve romanica. Dalla rotonda, proseguiamo verso Sirolo e, dopo 900 m, voltiamo a sinistra per salire a Poggio. Superato il paese, ci reimmettiamo sulla provinciale a sinistra e, dopo 1 km, presso la seconda fermata dell’au30


Ancona ➜ Osimo

ANCONA. La cattedrale di San Ciriaco sorge in posizione scenografica.

tobus [1.4], imbocchiamo una viuzza in discesa sulla destra, che diventa sterrata e prosegue nella valle del torrente Betelico. Camerano La stradina risale su asfalto e giunge a un bivio; andiamo a destra in salita per 900 m fino al cimitero, dove voltiamo a sinistra su via San Germano [1.5] (qui si ricollega la variante in Mtb). Attraversiamo il centro di Camerano lungo via Maratti e via Marinelli che scende a un incrocio. Giriamo a sinistra e subito a destra per via Dante, in ripida discesa fino a un cavalcavia. Qui seguiamo le indicazioni per Osimo, costeggiamo per 50 m la statale, poi giriamo a destra per via Sbrozzola [1.6]. Superiamo l’autostrada, a una rotonda proseguiamo diritto, scavalchiamo la ferrovia e raggiungiamo una successiva rotonda davanti a un centro commerciale. Osimo Continuiamo a destra in salita, proseguiamo diritto oltre una

rotatoria e, dopo 600 m, voltiamo a destra su via San Biagio. Imbocchiamo a sinistra via Molinaccio, in discesa, passiamo a fianco di un moderno mulino e raggiungiamo la provinciale. Andiamo a destra, poi a sinistra per via Montegalluccio [1.7]. A un bivio teniamo la sinistra per via Bellafiora e dopo 1 km ancora a sinistra su via San Valentino, in ripida salita fino a Osimo.

Variante in Mtb LUNGHEZZA: -3,2 km

DISLIVELLO IN SALITA: +50 m

FONDO STERRATO: 7%

Valle del Boranico Al waypoint [1.2], seguendo per MONTACUTO, giriamo a

destra e subito a sinistra, in discesa. Dopo 1 km imbocchiamo a sinistra un viottolo (verso la Cantina Lanari) che scende tra i vigneti, poi risale 31

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Ancona ➜ Osimo

fino a VARANO. Allo stop andiamo a sinistra per Camerano e all’incrocio successivo proseguiamo diritto. Dopo 350 m giriamo a sinistra su via Frazione Varano (poi sterrata) che scende nella valle del torrente Boranico. A fondovalle giriamo a destra e, dopo 500 m, ancora a destra su una stradina in terra battuta (poi asfaltata) in leggera salita che dopo 2 km raggiunge il cimitero di CAMERANO [1.5]. Andiamo a destra e proseguiamo fino a fine tappa sul percorso cicloturistico.

Da vedere Ancona Il capoluogo delle Marche sorge in un porto naturale, circondato da colline. Fondata in epoca preistorica, fu colonia dei dori siracusani nel IV secolo a.C., poi passò ai romani, che sotto Traiano ampliarono il porto per facilitare gli scambi con la Dalmazia. Caduta sotto il dominio bizantino, venne distrutta dai saraceni nell’839. Nel X secolo si eresse a libero comune, poi fu annessa allo Stato della Chiesa. Nel porto svetta l’ARCO DI TRAIANO, costruito nel 115 d.C. in onore dell’imperatore. Sul colle sovrastante sorge il DUOMO DI SAN CIRIACO, costruito tra l’XI e il XII secolo sopra a un tempio italico. Nelle vicinanze si trova l’ANFITEATRO ROMANO, del I secolo d.C. Per approfondire la storia antica della città, si consiglia una visita al MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE, che espone reperti dalla preistoria al periodo romano. La CHIESA DEL GESÙ è seicentesca con una facciata curvilinea e scenografica del Vanvitelli; poco distante si trova la chiesa di SAN FRANCESCO DELLE SCALE, con un portale gotico decorato da statue e rilievi. La città è ricca di luoghi interessanti, da scoprire senza fretta. Camerano Sorge alle spalle del promontorio di Ancona, su un bell’altopiano coltivato. Il paese risale all’XI secolo, ed è noto per la produzione del vino Rosso Conero e di rinomate fisarmoniche: una collezione di FISARMONICHE D’EPOCA è allestita nel Palazzo comunale. Da una piccola bottega, a inizi Novecento Silvio Scandalli diede origine a un’industria con più di 700 dipendenti: da qui sono usciti modelli di fisarmoniche che, per qualità e perfezione tecnica, restano tuttora ineguagliati. Oltre che “sopra”, Camerano è interessante anche “sotto”. Nel sottosuolo del centro storico si apre infatti una CITTÀ SOTTERRANEA percorsa da Vino e tradizione I vini della costa di Ancona sono noti fin dall’antichità, citati da Strabone e da Plinio il Vecchio. Dalle colline intorno a Camerano si ricava il Rosso Conero, un vino forte e corposo, facilmente abbinabile ai piatti della tradizione marchigiana, apprezzato anche all’estero. Per la sua produzione si utilizzano uve Montepulciano in purezza, o con aggiunta di Sangiovese non superiore al 15%. Per promuovere la sua tradizione vitivinicola, ogni settembre a Camerano si tiene la festa del Rosso Conero: una tre giorni di buon cibo, spettacoli e ovviamente degustazioni.

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Ancona ➜ Osimo

OSIMO. Un’antica città fondata dai romani con molti motivi d’interesse.

un reticolo di corridoi, scavati nell’arenaria a partire dall’epoca medievale e adibiti a funzioni diverse: magazzini, luoghi di riunione segreta, chiese ipogee con fregi, bassorilievi e altri abbellimenti architettonici, che servì anche da rifugio per la popolazione durante i bombardamenti dell’ultima guerra. Le grotte sono visitabili con accompagnatore (durata: 1 ora e 15 minuti). Info e prenotazioni: 071-73.04.018.

Osimo I romani fondarono la città di Auximum nel 157 a.C. su un’altura strategica per il controllo delle vie di transito tra il mare e l’entroterra, in un territorio abitato dai piceni. Fu contesa tra Cesare e Pompeo durante la Guerra civile, e nel V secolo fece parte della Pentapoli bizantina. L’imponente CINTA MURARIA medievale sorge sui resti delle mura costruite dai romani nel II secolo a.C, in origine larghe due metri e alte almeno dieci, realizzate in grandi blocchi rettangolari di tufo secondo la tecnica dell’opus quadratum. Di epoca romana è anche la FONTE MAGNA, un ninfeo del I secolo d.C. così chiamata per le dimensioni e per essere la più importante risorsa idrica della città, oggi ancora funzionante: secondo la tradizione, Pompeo vi avrebbe abbeverato i cavalli. All’ingresso del Palazzo comunale, si trovano dodici statue romane acefale. Sul fenomeno sono state fatte diverse ipotesi: secondo alcuni si tratterebbe di statue incompiute, secondo altri di una ritorsione del Papa dopo aver scacciato il tiranno Boccolino nel 1487, oppure sarebbero cadute durante la guerra greco-gotica. Quale che sia il motivo, ciò è valso agli osimani il simpatico appellativo di “senza testa”. Uno degli edifici religiosi più rilevanti è il SANTUARIO DI SAN GIUSEPPE DA COPERTINO, edificato intorno al 1220 e profondamente rimaneggiato dopo la canonizzazione del santo; il corpo di san Giuseppe è nella cripta, 33

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Ancona ➜ Osimo

sotto l’altare maggiore. La CATTEDRALE DI SAN LEOPARDO è uno splendido esempio di architettura romanico-gotica, e sorge su un preesistente tempio pagano. Notevoli la facciata cinquecentesca, il porticato romanico e il rosone con figure misteriose; la cripta è un gioiello, e custodisce le reliquie di vescovi e martiri osimani. Nell’OSIMO SOTTERRANEA, una fitta rete di gallerie, cunicoli e passaggi a più livelli racconta la storia della città, che precede di molto la colonizzazione romana; di particolare interesse le GROTTE DEL CANTINONE, cui si accede dal mercato coperto. L’Osimo sotterranea è visitabile con accompagnatore (durata: 45 minuti). Info e prenotazioni: 800.228.800. A PORTATA DI PEDALE

Portonovo Immerso nel verde del Parco del Conero, è un delizioso borgo di pescatori, oggi tra le mete turistiche più apprezzate dell’Adriatico: la piccola deviazione di 4 km tra andata e ritorno, e 130 m di dislivello positivo, sarà ripagata da una natura incontaminata, tranquillità, splendide spiagge e un gioiellino dell’architettura romanica. Per raggiungere Portonovo, alla rotonda [1.3] prendiamo a sinistra e seguiamo sempre la strada principale, asfaltata e in discesa nel bosco. La CHIESA DI SANTA MARIA sorge su un piccolo promontorio roccioso proteso nel mare, sotto l’imponente parete calcarea del monte Conero, in una perfetta fusione di natura e architettura. La chiesetta faceva parte di un monastero benedettino che nel Medioevo ebbe grande influenza nell’area marchigiana, poi abbandonato nel 1320 a seguito di una frana staccatasi dal Conero. Vi fa allusione Dante nella Divina commedia, in relazione a un probabile soggiorno di san Pier Damiani: “In quel loco fu’ io Pier Damiano, e Pietro Peccator fu’ ne la casa di Nostra Donna in sul lito adriano”, Paradiso, Canto XXI. Caduta in disuso per molti secoli, è stata recuperata dal Fai. Orari di apertura: consultare il sito www.italianostra-ancona.org. Gruppi: su prenotazione, tel. 327-82.38.123 o scrivendo a ancona@italianostra.org almeno 7 giorni prima.

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San Giuseppe da Copertino Giuseppe Desa nacque il 17 giugno 1603 a Copertino, vicino a Lecce, in una stalla. Il padre era un uomo buono e ingenuo, che finì in miseria con tutta la famiglia, e spettò alla madre provvedere ai sei figli dopo la morte del marito. All’età di sette anni, Giuseppe s’ammalò di un’ulcera cancerosa che lo costrinse ad abbandonare la scuola; guarito miracolosamente, fu mandato a imparare un mestiere, ma appariva incapace. Entrò allora come postulante tra i cappuccini, ma procurava continui disastri, aggravati da improvvise estasi durante le quali lasciava cadere piatti e scodelle. Nel marzo 1621 fu congedato, in quanto considerato inadatto tanto alla vita spirituale quanto ai lavori manuali. Poiché non aveva il coraggio di ritornare a casa, chiese asilo al santuario della Grottella, vicino a Copertino, dove i frati lo presero come terziario, e iniziò a studiare per il sacerdozio. Definiva se stesso “fratel Asino”, per la sua incapacità di svolgere un ragionamento coerente, e per il non sapere maneggiare gli oggetti; ciononostante, il 18 marzo 1628 fu ordinato sacerdote. Il 4 ottobre 1630, festa di San Francesco d’Assisi, fu sollevato da terra fino all’altezza del pulpito. I voli estatici, l’emanazione di profumi particolari, la capacità di leggere nell’animo delle persone, la facilità con cui comunicava con gli animali, cominciarono ad attirare la gente. La notizia arrivò al Tribunale dell’Inquisizione. Lo convocarono a Napoli e lo esaminarono più volte: l’unica soluzione fu di affidarlo al Sacro Convento di Assisi. Qui Giuseppe rimase quattordici anni, durante i quali i voli estatici non cessarono mai; e poiché anche lì la sua fama dilagava, i superiori decisero di trasferirlo in un luogo più nascosto, a Pietrarubbia nel Montefeltro, dove fu costretto a rimanere chiuso nella cella, senza comunicare con nessuno e potendo uscire soltanto per la messa. Ma ben presto fu necessario spostarlo a Fossombrone, in un convento costruito su un colle a strapiombo sul fiume Metauro. Nemmeno qui le estasi accennavano a diminuire: anzi, erano sempre più frequenti i doni e gli incontri con “lu pecoriello”, come Giuseppe chiamava Gesù. Nel luglio 1657 papa Alessandro VII mise fine al suo peregrinare, destinandolo a Osimo. Giunto nei dintorni della città, si accorse di una nuvola di angeli che salivano e scendevano dal cielo sopra a una cupola. Chiese che luogo fosse: gli risposero che era il santuario di Loreto. Nel convento di Osimo Giuseppe rimase sei anni, fino alla morte, in totale solitudine e continuando ad avere estasi, a sollevarsi da terra e a operare prodigi. Morì il 18 settembre 1663 all’età di sessant’anni e fu proclamato santo nel 1767. La festa liturgica si celebra il 18 settembre.

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