Il Cammino Balteo

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IL PERCORSO

1 P ONT-S AINT-M ARTIN ➜ L ILLIANES

Vercosa

Clevetta

Teppas

Jugeo Ruines

Jugeo Ruines

Chuchal

Fontainemore

Fontainemore

Thea Desot

Pian Lambert

Pian Lambert

Versa

Partejoux

Lillianes

Lillianes

Piatta

Miriou

Derbellé

Derbellé

Cretaz

Cretaz

Cleyve

Cleyve

Tournoun

Vallomy

Vallomy

Mont

Vercosa Senizey

Miotcha

Torrente

Mont Cerviet

Lys

Senizey

Fangeas

Fangeas

Theilly La Barbiat

Cornaley

Fei Dessus

Chemp

Ramoire Partajou

Ramoire Partajou

La Sassaz Dessous

La Dessous

Balmet

Streat Desot

Costey

Costey

Stoba

Verney

Mattet

Mattet

Salé

Vers-Chessun

Le-Mont-du-Suc

Lera Nova Rossignod

Verale

Remondin

Clevette

Clevette

Teppas Nantay

Marine

Marine

Nantay

Chamioux

Breil

Breil

Vers-Follié

Collaré

Chisalle

I Pian

They Pose

Bondon

Fasec Janin Fobe

Pré de La Vache

Pré de Vache

Bioley

Fasec Janin

Bec di Nona

La Ciarma

Ciarma

Serrapiana

Ciarma Chemp

Pian Mattet

Barmet

Barmet

Tour d'Hérères

Rechantez

Perloz

Perloz

Place Pillon

Chesal

Moscarola

Bossou

Chenail

Rovarey

Pian Mattet Bousc

Pianet

Pianet

Magnin

Plan de Brun

Plan de Brun

Boschi Superiore

Ronc Vacca

Ronc de Vacca

Balma

Pian de Gregnit

Pian de Gregnit

Boschi Inferiore

Susey Pian

Artada

Artada

Susey

Valeille

Valeille

Ivery

Bousc Daré Maddalena

Ivery Pose

Cascine Lys

Theilly Perroz Planas

Dessus Rechantez Rossignod Boudonaz

Pomirou

Pioule Mamy

Rovarey Donnas

Bourg

Bioley Bourg

Balmet Verney Clapey

Ciampass

Ciampass

Cianei

Pont-Saint-Martin

Cascine Dora

Cascine Dora

Pramotton

Grand Vert

Dora Baltea

Casa Titta

Pailleron

Boudonaz

Montey

Clapey

Perroz Planas

Fabrique

Cianei Balma Pioule Mamy

Prepousaz

Chapoz

Magnin Chapoz

Pomirou
Cornaley Pailleron Fabrique
Monte dell'Orso Mont de Beuby Croix Courma
Notre-Dame-de-la-Garde Ponte della Moretta 1.1 1.2 1.3 1.4 1.6 1.7 1.8 1.9 1.5 2 4 6 8

Da Pont-Saint-Martin a Lillianes

LUNGHEZZA: 8,4 km

DISLIVELLO: SALITA 850 m DISCESA 543 m

DIFFICOLTÀ: media

TEMPO: 4 ore

Segnaletica

Importante seguire il segnavia del Cammino Balteo (numero 3, inscritto nel triangolo rovesciato); la segnaletica in questo tratto è ridondante: si sovrappongono i segni dell’Alta Via 1, della corsa in montagna del Tor des Géants, oltre alla sentieristica locale.

Mezzi di trasporto

PONT-SAINT-MARTIN: Servizio regionale Trenitalia, da Torino e Ivrea, con cadenza oraria. Da Pont-Saint-Martin, per Lillianes e Fontainemore, autobus V.I.T.A., linea Pont-Saint-Martin-Gressoney, varie corse al giorno, inclusi festivi. La fermata è in piazza IV Novembre.

Servizi

PONT-SAINT-MARTIN: Ufficio Turistico, via Circonvallazione 30, tel. 0125-80.48.43. Presenti nel centro tutti i servizi di prima necessità, bar, ristoranti, botteghe e farmacie.

PERLOZ: Un ristorante nel capoluogo; un bar trattoria alla frazione Tour d’Hérèraz.

LILLIANES: Negozio di alimentari, bar e ristorante-pizzeria.

Dove dormire

PONT-SAINT-MARTIN: B&B Al Castel, via Castello 8, tel. 347-47.67.125, info@alcastel.it, www.alcastel.it, 6 posti, €€.

B&B Ca’ dal Lys, via Roma 71, tel. 347-41.01.583, willymarine@libero.it, www.masoundoucaro.it, 3 posti, €€.

Hotel Crabun, strada Nazionale per Donnas 3 (300 m fuori percorso), tel. 0125-80.60.69, info@crabunhotel.it, www.crabunhotel.it, 63 posti, possibilità cena, €€.

B&B La Casa antica, via Sant’Erasmo 22 (900 m fuori percorso), tel. 339-87.43.465, lacasaantica@gmail.com, 6 posti, €€. Agriturismo La Grange, loc. Cascine Lys 6 (1,1 km fuori percorso), tel. 0125-80.42.53 / 328-08.70.200 / 340-41.53.969, agriturismolagrange@libero.it, www.agriturismolagrange.it, 7 posti, €. Ostello Saint-Martin, via Schigliatta 4 (1,2 km fuori percorso), tel. 0125-80.44.33 / 347-22.32.039, info@comune. pontsaintmartin.ao.it, www.comune. pontsaintmartin.ao.it, 58 posti, €.

B&B Mandoué, via Carlo Viola 31 (1,4 km fuori percorso), tel. 338-63.00.346, info@ mandoue.it, www.mandoue.it, 6 posti, €. Albergo Carla, strada Nazionale per Carema 104/106 (1,5 km fuori percorso), tel. 0125-80.72.81 / 347-94.23.156, info@ albergocarla.it, www.albergocarla.it, 23 posti, €€.

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2.000 0 m 400 800 1.200 1.600 0 km 5 10 20 15 PONT-SAINT-MARTIN PERLOZ BARMET LILLIANES

LILLIANES: Hostel Ou Crierel, località Fey 2, tel. 347-06.07.525, info@oucrierel.com, www.oucrierel.com, servizio di ristorazione per gruppi (minimo 6 persone), €, apertura annuale, prenotazione obbligatoria, soprattutto nel periodo invernale.

B&B Maison Vallomy, loc. Vers-Chessun 8, tel. 347-38.66.874, info@maisonvallomy. com, www.maisonvallomy.com, 6 posti, €€.

L’Etoile du Berger, loc. La Sassaz Dessous, tel. 340-52.06.774, duberger@libero.it, www.etoileduberger.it, 12 posti, possibilità cena, €€. A 3 km e con 700 m di dislivello in salita lungo la tappa 2. Soluzione utile per accorciare la lunga tappa successiva. Camping Mongenet, loc. They 4 (a 500 m dal percorso), tel. 347-48.62.918, camping. mongenet@gmail.com, 4 posti in appartamento, €.

La prima delle tre tappe che interessano la valle del Lys ha come punto di partenza Pont-Saint-Martin, ideale porta della Regione. Il paese, crocevia lungo la Via consolare delle Gallie e - più tardilungo la Via Francigena, conserva memorie romane e medievali. Un invito, dunque, a vivere, almeno per una serata, il paese. Il cammino ci porterà tra maestosi castagneti, di borgata in borgata, lungo le antiche mulattiere di collegamento e ponti a schiena d’asino. Si sale e si scende molto, ma ripagati da tanta bellezza. Le tre tappe nella bassa valle del Lys formano un anello, e sono percorribili anche con zaino leggero, facendo capo alla ricettività di Pont-Saint-Martin, ben collegato con i mezzi pubblici alle altre località della valle.

Da via Chanoux - spina centrale di PONT-SAINT-MARTIN - saliamo al Ponte Romano, che ancora conserva le antiche basole, e seguiamo via Roma fino alle prime indicazioni del Cammino Balteo per Lillianes, che portano a destra sulla ripida scalinata della salita San Giacomo [1.1]. In questo primo breve tratto, il cammino si sovrappone alla Via Francigena, che da Pont-Saint-Martin prosegue nella bassa valle verso l’abitato di Carema e il Piemonte. Un giardino di ulivi la dice lunga sul clima solare dell’Adret (nome con cui in Valle d’Aosta si identifica il versante orografico sinistro) su cui si snoda la prima metà del Cammino Balteo.

Al primo, ripido tratto su scalinate, fa seguito la mulattiera, che sale più dolcemente al neogotico castello Baraing, sede della Comunità Montana - Unité des Communes Mont Rose. Dal parcheggio alle spalle del castello proseguiamo a sinistra su asfalto. La strada ci regala una bella vista sul tetto, l’abside e i vigneti terrazzati che circondano l’antica chiesa di Fontaney. Poco più avanti imbocchiamo la mulattiera che sale a destra [1.2], incrociando e passando sotto alla carrozzabile. Raggiungiamo Plan de Brun, camminando tra vigne a pergola: la frazione sorge intorno alla chiesa della Santissima Trinità, e c’è anche una fonte. Andiamo sempre dritto e in salita, sulla via cementata che conduce alle case alte della borgata. Qui lasciamo la strada asfaltata per la storica mulattiera che prosegue parallela, poco più a monte, fiancheggiata da imponenti muri a secco [1.3]. Le vigne lasciano il posto al castagneto, e continuiamo la salita attraversando di nuovo la carrozzabile, per giun-

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gere infine a una cappelletta e, a destra, poco più avanti, a un trivio [1.4]. Qui incrociamo la tappa 3 del Cammino Balteo, che proviene da Fontainemore e prosegue a sinistra per Donnas, passando per il santuario di Notre-Dame-de-la-Garde. La direzione da prendere è a destra, in salita e su asfalto, per borgata Collaré, verso il centro medievale di PERLOZ, che si annuncia subito interessante, con una bella casaforte all’inizio del paese.

Dopo la visita, dalla parrocchiale del Santissimo Salvatore [1.5] scendiamo lungo un’ardita mulattiera, panoramica sulle gole sottostanti (ci sono tratti esposti, ma in sicurezza grazie alle protezioni. Attenzione in caso di pioggia o gelo), fino a passare il torrente Lys sul ponte di Moretta e risalire altrettanto ripidamente fino ai prati dove sorge la tour d’Hérères, tra le più antiche della Valle d’Aosta. Dalla chiesa, addossata alla torre, seguiamo le indicazioni che portano a sinistra [1.6], sulla mulattiera parallela ma più a valle rispetto alla provinciale per Gressoney, con cui si ricongiunge alla fine della frazione. Un breve tratto di strada ci porta all’imbocco, a destra, per l’abitato di Barmet, dove inizia la risalita sul versante opposto, con vista sulle frazioni alte di Perloz, che attraverseremo nella terza tappa. La stradina asfaltata si tiene parallela alla provinciale, ma più a monte, e raggiunge la borgata Remondin. A destra della cappella [1.7] imbocchiamo la mulattiera che sale ripidamente alle case di Vers-Follié, dove uno scultore locale trasforma vecchi castagni secchi in gufi e gnomi. Alla carrozzabile continuiamo a salire e, passato il tornante, prendiamo a sinistra la stradina asfaltata, che, più avanti, diviene carrabile inghiaiata, e sale con pendenze meno impegnative. I castagni lasciano il passo ai primi larici e ai prati nella borgata Le-Mont-du-Suc, con la sua cappella isolata su un poggio. All’asfalto andiamo a sinistra, seguendo la strada asfaltata che scende (attenzione, in questo punto l’Alta Via 1, che ha fin qui coinciso con il

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PONT-SAINT-MARTIN. L’imponente Ponte Romano sul torrente Lys.

Cammino Balteo, continua invece in salita). Al secondo tornante troviamo, a sinistra [1.8], il sentiero che scende nel castagneto (da notare gli esemplari secolari, e i resti dei terrazzamenti in pietra a secco). Il sentiero diviene bella mulattiera a gradoni e raggiunge la borgata VersChessun, dove ritroviamo l’asfalto e proseguiamo a destra. La discesa al fondovalle sembra conclusa, ma non è così: ci attende un’altra breve risalita, appena oltre il ponte sul torrente di Chessun. Il sentiero sale nel castagneto, fino a incrociare il percorso della seconda tappa [1.9], poco a valle della frazione La Barbiat. Non resta che scendere a valle, ormai in vista delle case di LILLIANES

Da vedere

Pont-Saint-Martin Ha indubbiamente un ricco patrimonio storico da mostrare; non solo il PONTE ROMANO ma anche la cinquecentesca CHIESA DI FONTANEY, “il luogo delle fontane”, lungo la strada regionale per Perloz, che riproduce, in dimensione ridotta, la pianta della cattedrale di Aosta. Non mancano castelli e caseforti, come il neogotico CASTELLO BARAING, dove oggi si trova l’Unité des Communes Mont Rose, il CASTEL VECCHIO o Castel Vej, su un promontorio morenico, e la CASAFORTE L’CASTEL, più volte rimaneggiata nei suoi cinque secoli di storia e oggi sede museale con sculture di Cristiano Nicoletta, disegni di Francesco Corni, abiti antichi interpretati da Daniela Evangelisti oltre che polo culturale.

Perloz Si gode la sua posizione soleggiata all’inizio della valle del Lys e mostra due cinquecentesche caseforti, la CHIESA DEL SANTISSIMO SALVATORE , con affreschi di rinomati pittori valsesiani, e la TOUR D’HÉRÈRES (o d’Héréraz), risalente all’anno Mille. Emozionante il passaggio sul PONTE DELLA MORETTA , che scavalca il Lys, intorno al quale si sono sviluppate varie leggende che hanno influenzato a lungo la cultura popolare.

Lillianes È stata per centinaia di anni, dal Medioevo al XVIII secolo, sotto il controllo dell’antica famiglia valdostana dei Vallaise. Furono loro a costruire il ponte in pietra distribuito su quattro arcate che dalla strada di fondovalle porta alla seicentesca CHIESA DI SAN ROCCO, affiancata da un campanile del Quattrocento. Nel borgo, presso la cooperativa Il Riccio, c’è anche un gra, locale dove venivano messe a essiccare le castagne. Fa parte del MUSEO DELLA CASTAGNA: da sempre alimento principale degli abitanti di questi territori. I suoi abitanti parlano patois, un dialetto franco-provenzale, ma basta risalire pochi chilometri la valle per raggiungere il piccolo Comune di ISSIME: porta di accesso alle terre dei Walser dove invece vive un dialetto di evidente ceppo tedesco.

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Il ponte del diavolo

La Via delle Gallie percorreva tutta la bassa valle fino ad Augusta Praetoria (Aosta), per poi dividersi in due rami opposti - verso gli attuali Piccolo San Bernardo e Gran San Bernardo - permettendo ai Romani di raggiungere il centro Europa.

La via, che partiva da Mediolanum (Milano) e raggiungeva Eporedia (Ivrea), una volta entrata in Valle d’Aosta, a Pont-Saint-Martin si trovava a dover affrontare il tumultuoso torrente Lys, originato dai ghiacciai del Monte Rosa.

Ma i Romani, che in fatto di strade militari la sapevano lunga, avevano alle dipendenze anche soldati-ingegneri che, nel I secolo a.C., scavalcarono il Lys ancorando alla viva roccia un imponente ponte in pietra alto 25 metri e con un’unica arcata di 35 metri, ancora oggi perfettamente conservato, visibile, percorribile. Per saperne di più basta andare nella limitrofa “Saletta Lys”, dove si trova il Museo del Ponte romano, curato dal Dipartimento Soprintendenza per i beni e attività culturali della Regione e dal Comune di Pont-Saint-Martin. Ci sono tutte le informazioni e le immagini sulla bella struttura ad arcata unica e sulle leggende che contribuiscono a renderla particolarmente attraente. Come quella dedicata alla fantasiosa costruzione del... ponte del Diavolo, come l’opera è chiamata nella tradizione popolare.

Si dice infatti che il ponte venne edificato in una sola notte dal diavolo, il quale pretese in pagamento l’anima del primo essere vivente che l’avrebbe attraversato. Un’occasione ghiotta per lui, in quanto il primo a presentarsi fu nientemeno che san Martino, quello che divise il suo prezioso mantello con un povero. Il santo però fu più scaltro del demonio: gettò oltre l’altro capo del ponte un pezzo di pane, verso il quale si lanciò un piccolo cane affamato. La cui anima, dunque, era a disposizione del satanico costruttore, il quale, beffato, sparì lasciandosi dietro una scia di fiamme e di odore di zolfo.

Una storia immaginaria ma radicata nella cultura popolare, tanto da ispirare il momento più partecipato del carnevale di Pont-SaintMartin, quello che vede l’accensione di un enorme falò proprio sotto il ponte del Diavolo. In cui a bruciare, questa volta, è proprio il rosso demonio.

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