Il Cammino Inglese per Santiago e il Cammino di Finisterre

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IL CAMMINO INGLESE

Xubia San Martiño de Porto Cabanas Ares Neda Santa Maria de Neda Sartego Nogueirosa Caamouco Centroña Barallobre Magalofes Trasancos Maniños Doro Serantes Vilanova Andrade Piñeiro Limodre Breamo Perlío Fene Sillobre Narón Boebre Ombre Perbes Franza Laraxe Meha Vilar Feal Monastero di San Martín de Couto Museo dell’Umorismo Pontedeume Ferrol ño Peña do Raposo ña ños eiro ío ón Ría de Betanzós RíadeFerrol íadeFerrol 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 AP-9 FE-14 AP-9 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 1 FERROL ➜ PONTEDEUME

Da Ferrol a Pontedeume

LUNGHEZZA: 28,1 km

DISLIVELLO: SALITA 329 m DISCESA 329 m

DIFFICOLTÀ: media

Mezzi pubblici

FERROL: Aeroporto di A Coruña, tel. 913.211.000, www.aena.es. Da A Coruña, Monbus, autobus per Ferrol (circa un’ora), tel. 900.929.192, www.monbus.es.

Aeropuerto de Lavacolla, Santiago de Compostela, tel. 913.211.000, www.aena.es. Da Santiago, Monbus, autobus per Ferrol (circa un’ora e mezzo), tel. 900.929.192, www.monbus.es. Noleggio di bus con conducente diretti da A Coruña, Travidi, tel. 981.257.082, www.travidi.com.

Stazione ferroviaria , avenida Compostela, tel. 912.320.320 / 912.432.343, www.renfe.com.

Estación de Autobuses, paseo Estación, tel. 981.324.751.

Transporte público de Galicia, autobus per Pontedeume, Betanzos, Bruma, Sigüeiro, Santiago de Compostela, baixodemanda@ xunta.gal, www.bus.gal.

PONTEDEUME: Stazione ferroviaria, avenida Ferrol, tel. 912.320.320 / 912.432.343, www. renfe.com.

Transporte público de Galicia, autobus per Betanzos, Bruma, Sigüeiro, Santiago de Compostela, baixodemanda@xunta.gal, www.bus.gal.

Servizi

FERROL: Oficina municipal de Turismo, plaza de España, tel. 981.944.251, ferrolturismo@ferrol.es, www.visitferrol. com, aperto tutti i giorni (vari orari a seconda del periodo), chiuso 6 gennaio. Oficina de Atención al Peregrino, paseo da Mariña, tel. 981.944.252, ferrolturismo@ ferrol.es, www.visitferrol.com (vari orari a seconda del periodo).

Oficina de turismo de la Xunta de Galicia, praza Camilo José Cela, tel. 981.337.131, aperto lun-ven 9-14 e 16-18, sabato 10-12.30. Concatedral de San Xiao, rúa dos Irmandiños, aperto tutti i giorni 10.30-13 e 18-22, rilasciano la credenziale. Hospital Juan Cardona, rúa Pardo Bazán, tel. 981.312.500.

Farmacia, rúa Real 164, tel. 981.351.564. In città sono presenti tutti i servizi.

POLÍGONO DA GÁNDARA: Bar e ristorante.

XUBIA E SANTA MARÍA DE NEDA: Tutti i servizi.

NEDA: Oficina de Turismo, avenida Algeciras 61, tel. 981.390.233-249, cultura@ neda.dicoruna.es, www.neda.es.

Centro de Saúde, rúa Albarón, tel. 981.380.297.

Farmacia Lago, rúa de Toeleira 10, tel. 981.347.442.

In paese sono presenti tutti i servizi.

FENE: Oficina de Turismo, avenida Naturais, tel 981.344.082 / 607.610.783, turismo@

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0 m 400 200 600 0 km 5 10 15 20 25 35 30
NEDA
PONTEDEUME
FERROL
FENE

➜ PONTEDEUME

fene.es, www.fenecidadan.net. Centro de Saúde, avenida Tarrio, tel 981.341.429.

Farmacia José Manuel Alcorta Picavea, avenida do Mar 18 (San Valentin), tel. 981.342.452.

In paese sono presenti tutti i servizi.

POLÍGONO VILAR DO COLO: Bar e ristorante.

O PEREIRO: Bar, ristorante e alimentari.

CABANAS: Centro de Saúde, carretera AC-122 17, tel. 981.433.113.

Farmacia Cabanas, rúa Arenal 4, tel. 981.431.003.

In paese sono presenti tutti i servizi.

PONTEDEUME: Oficina de Turismo, avenida do Torreón (all’interno della torre de los Andrade), tel. 981.430.270, oficinaturismo@ pontedeume.gal, www.pontedeume.gal, aperto tutti i giorni, in estate 11-14 e 16-20.30, in inverno 11.30-14 e 16.30-20. Centro de Saúde, avenida Ricardo Sánchez 36, tel. 981.430.999.

Farmacia Celsa Álvarez Iglesias, rúa Real 16, tel. 981.430.030.

In paese sono presenti tutti i servizi.

Dove dormire

FERROL: Hotel Almendra, tel. 981.358.190, info@hotelalmendra.es, www. hotelalmendra.es, da 25 €, aperto tutto l’anno.

Hostal Choyo 2, rúa Carlos III 67, tel. 981.948.908, da 18 €.

Hotel Silva, rúa Río Castro 42 (all’uscita della città, a 800 m dal Cammino), tel. 911.983.242, hotelsilva@hsilva.com, www.hsilva.com, da 27 €, aperto tutto l’anno.

Hostal Zahara, rúa Pardo Bajo 28, tel. 981.351.231, hostalzahara@gmail.com, www.hostalzahara.com, da 25 €, aperto tutto l’anno.

Hostal La Frontera, rúa San Andrés 5, tel. 881.953.036, hostalafrontera@gmail. com, www.lafronterahostal.com, da 22 €, aperto tutto l’anno.

Hotel El Suizo, rúa Dolores 67, tel. 981.300.400, elsuizo@aldahotels.com,

da 32 €, aperto tutto l’anno. Altre soluzioni in città.

SANTA MARÍA DE NEDA: Albergue de Peregrinos, della Xunta, O Empedrón, tel. 659.684.435 / 682.623.335, albergueneda@neda.gal, chiude alle 16, 26 posti, 8 €, cucina, aperto tutto l’anno. Telefonare per la consegna delle chiavi. Pensión Maragoto, avenida de Xubia 12, tel. 981.347.538 / 658.488.074, pensionmaragoto@gmail.com, www. pensionmaragoto.com, da 18 €, aperto tutto l’anno.

CABANAS: Casa de acogida San José, rúa del Palacio 11, tel. 660.244.324 / 681.171.844, 30 posti, donativo, cucina. Anche camere private.

Hotel Iberia, paseo de la Magdalena 16, tel. 981.430.749, da 32 €.

Hotel Sarga, rúa Arenal 7, tel. 981.431.000, 43 €. Gestiscono anche degli appartamenti.

PONTEDEUME: Albergue de Peregrinos, municipale, rúa del Muelle (sul porto alla destra del ponte), tel. 981.430.270, 20 posti, 5 €, aperto tutto l’anno. Privo di riscaldamento, con coperte a disposizione. Registrarsi all’Oficina de Turismo.

Albergue Río Eume, rúa Club Firrete 19, tel. 604.036.109, alberguerioeume@gmail. com, www.alberguerioeume.es, 20 posti, 15 €, microonde, aperto tutto l’anno (in bassa stagione necessario prenotare).

Hostal Mesón Paz, carretera N VI Barro 90A, tel. 981.432.024, pensionmesonpaz@ hotmail.com, www.pensionmesonpaz.com, 20-40 €, ristorante, aperto tutto l’anno. Pensión Allegue, rúa Chafarís 1, tel. 981.430. 035, reservas@hostalallegue. com, www.hostalallegue.wixsite.com, 30-40 €, aperto tutto l’anno.

Pensión Luis, rúa San Augustín 12, tel. 981.430.235 / 666.547.984, 18 €, ristorante, aperto tutto l’anno.

Hotel Eumesa, avenida de A Coruña, tel. 981.430.901, info@hoteleumesa.es, www.hoteleumesa.es, 40 €, metà aprile-ottobre.

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1 FERROL

Come i pellegrini “inglesi” che approdavano sui moli della vecchia Ferrol, iniziamo il nostro Cammino dal porto. La prima parte della tappa, totalmente urbana, attraversa ciò che rimane dell’antico borgo di pescatori, quindi percorre il centro della città ottocentesca, con le singolari case in stile liberty, per le quali Ferrol è stata proposta all’Unesco come patrimonio dell’umanità. Lasciato il centro ci attendono viali interminabili di casermoni, allietati dal mare della ría, prima racchiuso fra le poderose installazioni dell’arsenale, poi modellato dalle insenature di Caranza e A Gándara. Percorrendo i sobborghi residenziali della città, il Cammino prosegue lungo la ría di Ferrol, tocca l’antico monastero di San Martín de Couto e ne raggiunge il punto più interno, alla foce del río Grande de Xubia, dove sorge l’albergue di Neda. Nel tratto fra Neda e Pontedeume, ogni tanto un bosco di eucalipti spezza il susseguirsi di casette, ponti e strade, anche se il paesaggio circostante rimane fortemente urbanizzato. A Fene, famosa soprattutto per il suo arsenale, può essere interessante visitare il Museo dell’Umorismo. Preceduta dalla magica spiaggia de la Magdalena e dal suo monumentale ponte, Pontedeume è una cittadina dall’aspetto antico, dove sarà bello riprendersi dalla fatica nell’albergue affacciato sul porto.

Il Cammino Inglese a FERROL parte dalla darsena Curuxeiras: un mojón indica il punto esatto, a poca distanza dall’edicola dell’Oficina de Turismo y de Atención al Peregrino, dove possiamo farci apporre il primo sello e chiedere una cartina della città, pregando i gentili incaricati di tracciarci a penna il percorso urbano. L’Oficina apre tra le 8 e le 9 a seconda del periodo (in estate tutti i giorni, in inverno solo nel weekend), perciò, se intendiamo partire la mattina presto, dovremo farci dare sello e informazioni il giorno prima.

Di fronte al mojón, dove anticamente sorgeva un albergue per i pellegrini, imbocchiamo un arco e procediamo lungo tutta rúa Carmen Curuxeiras, quindi entriamo nel quartiere Ferrol Vello (“vecchia Ferrol”), che corrisponde al porto medievale sorto nell’XI secolo. Proseguiamo in lieve salita lungo rúa San Francisco fino alla chiesa neoclassica di San Francisco. Costeggiamo la chiesa, attraversiamo praza Fernández Martín e continuiamo per rúa Real. Superiamo praza de Amboaxe e la neoclassica chiesa di Santa Magdalena, fino a praza de Armas, dove giriamo a destra in rúa da Terra, arrivando in praza Constitución, di fronte al gazebo (palco de la musica) della fine del XIX secolo.

Giriamo a sinistra in cantón de Molins, un paseo alberato e ricco di monumenti, proseguiamo fino a praza de las Angustias, dove passiamo davanti alla neoclassica capilla de las Angustias, e continuiamo per rúa Taxonera, dove non mancano i bar per fare colazione.

Proseguiamo dritto lungo rúa Mac Mahón, tenendo sulla sinistra una zona via via più dimessa; a destra possiamo ammirare le gigantesche installazioni dell’arsenale (astillero) Navantia, il cantiere navale più im-

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➜ PONTEDEUME

portante di Spagna. Superiamo un centro polisportivo (polideportivo), quindi la caserma (cuartel) de los Dolores, del XVIII secolo, che oggi ospita la fanteria di marina.

Proseguiamo dritto, passando davanti all’antico cancello dell’Astillero militar. Superata la piccola praza Manuel Amor Dies, dedicata nel 2010 a un sindacalista gallego eroe della resistenza al franchismo, continuiamo lungo la estrada de Caranza, iniziando una breve discesa e spostandoci sul lato destro della strada, seguendo il muro dell’arsenale.

Al termine della discesa arriviamo alla grande rotonda Poeta Uxío Novoneyra, dove giriamo a destra imboccando avenida Telleiras e proseguendo dritto. A sinistra si stende un quartiere di casermoni, tutti però con grandi finestre affacciate sul mare. Prima del moderno auditorium di Ferrol, imbocchiamo a destra una passeggiata pedonale che costeggia la riva. Continuiamo verso destra lungo la bella avenida do Mar, affacciata sulla grande insenatura chiamata ensenada de Caranza. La passeggiata è molto piacevole e gli spazi verdi che digradano verso il mare sono abbelliti da sentieri e panchine. All’estremità opposta dell’insenatura vediamo le gru e i capannoni dell’arsenale.

Superiamo un monumento ai caduti del mare e proseguiamo fino alla praia de Caranza, dal profilo dolcemente ondulato.

Scendiamo per una stradina sulla destra e ci avviciniamo al mare, arrivando all’ermita di Santa María de Caranza, che si specchia sull’acqua della ría. Nel praticello di fronte all’ermita sorge un cruceiro che reca sulla sommità una Pietà appena sbozzata.

Prendiamo un sentierino sterrato sulla destra che costeggia la praia de Caranza fino a un’area di sosta, con panche e una fontanella, da dove risaliamo per una stradina così da tornare sulla avenida do Mar. La imbocchiamo girando a destra e proseguiamo dritto, fra l’ensenada do Montón da un lato e il polideportivo de Caranza dall’altro lato. Arriviamo a una rotonda e ci dirigiamo a sinistra, quindi passiamo sotto il viadotto della N-651, per poi seguire avenida Nicasio Pérez, dirigendoci verso il centro commerciale di A Gándara. (È possibile accorciare il Cammino di circa 11 km prendendo il ponte che attraversa la ría de Ferrol e arrivare direttamente a Fene. Il ponte ha su entrambi i lati un passaggio riservato ai pedoni. In questo caso, alla rotonda bisogna seguire le indicazioni per A Coruña e rimanere sulla N-651 fino a Fene. Naturalmente questa “scorciatoia” snatura il Cammino e non è consigliata se non a coloro che hanno l’esigenza di abbreviare le tappe.)

Poco prima di raggiungere l’ingresso del centro commerciale, svoltiamo a destra in una strada e, 150 m più avanti, giriamo nuovamente a destra in un giardinetto che costeggia l’ensenada de Gàndara. L’insenatura è pittoresca, ma con la bassa marea aleggia un odore sgradevole. Alle spalle dell’insenatura spiccano i capannoni della zona industriale (polígono) di A Gándara. Usciamo dal giardinetto e prendiamo a destra, seguendo la linea della costa su un sentiero di legno, poi entriamo in un altro giardinetto, lo attraversiamo sino

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all’altra estremità, quindi giriamo a destra, imboccando una strada che ci porta a una rotonda.

Qui svoltiamo a sinistra seguendo la direzione A Faisca, poi pieghiamo a destra, scavalcando l’autostrada su di un ponte. Svoltiamo a destra per un sentiero che scende fino ai binari della ferrovia FerrolBetanzos, che costeggiamo per circa 300 m, quindi passiamo sotto la ferrovia per una piccola galleria e risaliamo fra le villette e i giardini del quartiere residenziale (urbanización) di Faisca.

Al primo incrocio prendiamo la stradina asfaltata sulla destra quindi, dopo circa 200 m, giriamo ancora a destra e proseguiamo, sempre fra le villette, lungo il Camino do Vilar. Al bivio seguente teniamo la sinistra e, 200 m dopo, svoltiamo di nuovo a sinistra. All’incrocio andiamo a destra e passiamo sotto la FE-11.

Pochi metri dopo, imbocchiamo la stradina sulla destra, scendendo verso il monastero, di cui già scorgiamo il campanile. Dopo un centinaio di metri arriviamo al monastero di San Martín de XUBIA , detto anche mosteiro do Couto [1.1], affacciato verso l’interno della ría, dove il gigantesco viadotto dell’autostrada AP-9 sembra incrociare il ponte ferroviario, più basso.

Il cancello del monastero si apre su una radura adibita a parcheggio, dove si fronteggiano un semplice cruceiro e una bianca statua del Sacro Cuore di Gesù. Da qui, il Cammino Inglese ha un tratto in comune col Camino de San Andrés de Teixido, segnato da mojón con un disegno rosso a forma di pesce e da frecce bianche e rosse: bisogna fare attenzione a non confondere i segnali.

Dopo aver visitato il monastero, o almeno averne ammirato dall’esterno l’abside romanica, prendiamo la strada a sinistra del cruceiro e saliamo per 50 m fino al primo bivio, dove giriamo a destra, per una

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FERROL. Avenida Telleiras, una delle strade attraversate dal Cammino.

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strada che scende verso il viadotto, addentrandosi in un bosco di eucalipti. È il Camino do Salto. Al bivio seguente giriamo a sinistra per uno sterrato, terminato il quale passiamo sotto i pilastri del viadotto, poi ci dirigiamo a destra, in mezzo alla campagna, e proseguiamo per un sentiero fra gli eucalipti. Al termine del bosco, il sentiero diventa uno sterrato piuttosto fangoso che prosegue fra la FE-11 e il mare. Attorno, la vista sulla ría è splendida. Raggiungiamo un bivio, dove giriamo a destra su di una strada che corre a lato della FE-11. Una passerella pedonale accanto alla strada ci porta dall’altro lato della ría. A sinistra, affacciato sullo specchio d’acqua oltre l’asfaltata, possiamo vedere il molino de As Aceñas, un “mulino di marea” del XVIII secolo; l’alternarsi di alta e bassa marea metteva in moto le macine.

Ci dirigiamo a destra su una piacevolissima passeggiata alberata con panchine e fontanelle, che corre appena sopra la ría: è il paseo de la Xubia. Alle nostre spalle, un alto muro nasconde le strutture dello stabilimento siderurgico Megasa.

Dopo circa 1 km, il paseo forma una piazzetta in un bel parco dall’erba bassa e curata, sempre a pelo dell’acqua. Prendiamo il sentiero di sabbia a destra, attraversando il parco in diagonale. Alla nostra sinistra sorge la bianca chiesa di Santa Rita de Xubia. Ci dirigiamo verso il moderno ponte pedonale di legno che scavalca il río Grande de Xubia nel punto in cui questo sfocia nella ría di Ferrol [1.2].

Qui il vecchio tracciato – ancora percorribile prestando molta attenzione ai pochi segnali presenti – varca il ponte e gira a destra in direzione dell’albergue di Neda, che si trova a pochi metri dal ponte, affacciato sull’acqua della ría; poi continua lungo la passeggiata a pochi metri dalla riva. La passerella si trasforma in lastricato e prosegue attraversando la zona paludosa: è il paseo Marítimo, che si protende per circa 1 km lungo la riva alternando tratti di legno e tratti lastricati. Superiamo un ponticello e, dopo un centinaio di metri, giriamo a sinistra in una strada che si dirige verso il paese fra prati e frutteti; costeggiamo il cimitero, tenendolo sulla destra, quindi sbuchiamo sulla N-642, e ci ricongiungiamo al nuovo tracciato, prima del río Belelle. Giriamo a destra verso la chiesa di Santa María de Neda [1.3]

Il nuovo tracciato prosegue invece oltre il ponte pedonale, per sfruttare quello successivo, aperto al traffico. Raggiunta l’altra sponda del río svoltiamo a destra dietro la pensión Maragoto e raggiungiamo l’aldea Coto, che seguiamo verso destra passando nei pressi di un supermercato e tra le case di Xubia (m 10). Proseguiamo per 300 m fino alla chiesa di Santa María de Neda, del XVIII secolo [1.3].

Giriamo a destra attorno alla chiesa. Una targa sul muro dedica l’edificio ai pellegrini del Cammino Inglese. All’interno della chiesa (di solito è aperta, altrimenti si può chiedere la chiave all’ufficio parrocchiale), si trova una statua di Cristo in catene, del XVI secolo, di origine inglese.

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Attraversiamo un giardinetto e superiamo il río Belelle su di un ponticello fra le abitazioni, quindi proseguiamo per pochi metri fino a una casa bianca, dove giriamo a destra imboccando rúa Paraíso, che si addentra nell’abitato e prende poi il nome di rúa Real.

Dopo circa 400 m arriviamo ai piedi di praza de la Constitución, sede del concello, cui si accede da una scalinata sulla sinistra. Lungo la via vediamo la torre dell’orologio del 1786 e i pochi resti dell’antico hospital dei pellegrini del XV secolo, ora inglobati nell’edificio del concello.

Proseguiamo per rúa Real, attraversando il casco (centro) antico di Neda, con belle case a portici del XVIII secolo. Più o meno parallelo corre il tratto urbano della N-642, che qui ha il nome di avenida de Algeciras, dove si possono trovare bar e ristoranti, nonché l’Oficina de Turismo, al primo piano della Casa de la Cultura, che offre il sello e utili informazioni per chi percorre il Cammino. Arrivati all’incrocio fra rúa Real e rúa do Castro, giriamo a sinistra in rúa del Xeneral Morgado e proseguiamo dritto per una strada larga fra le case, che si dirige verso il viadotto dell’autostrada AP-9 (autopista del Atlántico). Una piccola deviazione, girando a destra in rúa do Castro e proseguendo un centinaio di metri, ci permetterebbe di vedere la chiesa romanica di San Nicolás del XIV secolo, che vanta un cruceiro fra i più antichi della Galizia.

Tornati sulla rúa Xeneral Morgado, proseguiamo dritto fino all’incrocio con avenida do Castelao, che attraversiamo per imboccare rúa Camiño Regueiro. Raggiunta la avenida Algeciras giriamo a destra e, 100 m prima di passare sotto al viadotto, svoltiamo a sinistra su una strada asfaltata che scavalca la AP-9 con un ponte.

Proseguiamo in falsopiano, paralleli alla AC-115 e alla ría, attraversando Puntal de Arriba, Costa da Silva e altre frazioncine di casette sparse.

Dopo circa 500 m arriviamo a un bivio in località Conces e prendiamo a sinistra, iniziando a scendere.

Pochi metri dopo raggiungiamo un lavatoio (lavadoiro) con accanto una fonte e un’area di sosta ed entriamo a Conces de Arriba.

Proseguiamo in lieve salita per circa 1 km, lungo rúa de la Fonte do Campo, sempre sovrastando la AC-115. Alla nostra sinistra possiamo vedere la ría de Ferrol e i cantieri Navantia (già cantieri Astano) di Fene. Arriviamo a Casanova, dove teniamo la sinistra su rúa de la Casa Vella; a destra invece, poco dopo l’ingresso del paese, troviamo una fonte datata 1916, e possiamo raggiungere il Museo del Humor.

Continuiamo lungo rúa de la Casa Nova e iniziamo a scendere tra le case di FENE .

Oltrepassiamo un altro lavadoiro sulla sinistra e proseguiamo in discesa, sbucando infine sull’avenida Naturais de Fene, il tratto urbano della N-651. Attraversiamo, passiamo davanti al bar Lembranza, ed entriamo nella stradina di fronte, avenida do Concello [1.4].

Proseguiamo per avenida do Concello, dove vi sono alcuni bar e ristoranti, quindi superiamo il concello, una brutta costruzione bianca presso cui chiedere il sello. Arrivati in fondo alla via giriamo a sinistra

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per poi prendere subito la prima a destra, rúa Alcalde Geraldo Díaz, una stradina serpeggiante che ci porta fuori del paese.

Dopo circa 750 m arriviamo al lavadoiro di Mundín, e al bivio prendiamo a sinistra la strada che sale piuttosto aspra verso un bosco di eucalipti. Dopo circa 250 m la strada curva verso sinistra, ma noi lasciamo l’asfalto per un sentiero sulla destra che si addentra nel bosco (se proseguiamo lungo la strada per altri 200 m possiamo arrivare alla solitaria ermita di Santa Ana). Dal sentiero, proseguiamo fino al bivio successivo, dove imbocchiamo il sentiero sulla sinistra che sale fra gli alberi e sbuca infine sulla carretera. Giriamo a destra e prendiamo il sentiero erboso che corre parallelo alla AP-9, pochi metri più in basso. Dopo circa 300 m passiamo sotto il viadotto dell’autostrada e scendiamo verso la N-651, prima della quale, all’altezza di Rego da Moa, la strada vira verso destra, inoltrandosi fra casette e orti, per poi sbucare sulla DP-3503.

La attraversiamo e prendiamo la stradina asfaltata che sale a sinistra, supera un gruppo di case e prosegue dritto in lieve salita, trasformandosi poi in sentiero, parallelo alla carretera. Sbuchiamo davanti a una grande rotonda. Giriamo a sinistra, proseguendo sul marciapiede fino a una seconda rotonda, dove andiamo dritto. Raggiunta la N-651 prendiamo a destra in direzione Pontedeume.

Superata una concessionaria di automobili lasciamo la strada trafficata imboccando a sinistra una via tra le case, per ricongiungerci alla N-651, 500 m più avanti. Attraversiamo la strada e la seguiamo verso sinistra per 300 m; prima di una larga curva a sinistra, al cartello che indica il km 26 della N-651 [1.5], imbocchiamo una sterrata a destra. Dopo 100 m torniamo su asfalto e continuiamo per passare sotto al viadotto dell’autostrada.

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O PONTO. La località vista dall’argine del mulino di marea.

Continuiamo per 1,5 km tra campi e zone boscose, fino a incrociare la N-651, attraversata la quale ci addentriamo nella periferia di Cabanas. Dopo 150 m la strada inizia a scendere lungo il camiño Cadivas; all’incrocio con la AC-141 continuiamo ancora in discesa lungo il camiño Nogueira, mentre se giriamo a sinistra arriviamo all’edificio del Concello de Cabanas. Raggiunta la N-651, la seguiamo verso sinistra fino a una rotonda in riva al fiume Eume. Andando a destra passiamo sotto la ferrovia e troviamo un’altra piccola rotonda; a destra si apre una spiaggia incantevole protetta dalla pineta: è la praia de la Magdalena.

Torniamo alla rotonda in riva al fiume Eume, che attraversiamo sul ponte, da dove godiamo di una vista splendida sulla ría. Raggiunta l’altra sponda siamo a PONTEDEUME . Giriamo subito a destra. Superiamo il bianco edificio della cofradía de pescadores (confraternita dei pescatori), dove è possibile chiedere il sello, e arriviamo all’albergue di Pontedeume, in un antico magazzino ristrutturato. Se dal ponte proseguiamo dritto, entriamo nel centro del paese.

Da vedere

Ferrol Edificata nel 1757 su disegno degli ingegneri militari di stanza a Ferrol, per sostituire la preesistente chiesa del XIV secolo, la CHIESA DI SAN FRANCISCO è priva di campanili, vietati dalle autorità della Marina perché avrebbero ostacolato la vista all’osservatorio astronomico che avrebbe dovuto essere realizzato nelle vicinanze. La chiesa conserva all’interno un retablo con la Vergine, san Francesco e san Domenico, realizzato nel 1790 da José Ferreiro, lo scultore più importante del neoclassicismo gallego. Vi si trova anche un’immagine molto venerata di santa Barbara del XVIII secolo.

Tra le altre strutture religose della città ricordiamo la CONCATEDRAL DE SAN XIAO (SAN XULI Á N) , del XVIII secolo.

La CAPILLA DE LAS ANGUSTIAS , edificata nel 1788, custodisce all’interno la Virgen de las Angustias, un gruppo scultoreo di autore ignoto, che rappresenta la Vergine con il Bambino ed è oggetto di grande devozione popolare. Alle spalle della cappella, una scultura moderna in granito nero dello scultore Manolo Paz.

Il BARRIO DE LA MAGDALENA è un quartiere realizzato nel XVIII secolo per ospitare gli ingegneri, i funzionari e gli ufficiali del nuovo arsenale militare, con una delle soluzioni urbanistiche più avveniristiche dell’epoca. Concepito secondo i criteri dell’architettura razionalista, il quartiere ha una forma a “tavoletta di cioccolato”: è costituito da sei larghe strade parallele attraversate da nove piccole strade perpendicolari e chiuso all’estremità da due piazze. Oggi rúa Magdalena e le sue parallele, rúa Real, rúa Dolores e rúa María, sono caratterizzate dal susseguirsi di palazzine in stile liberty, realizzate fra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo.

Gli edifici più significativi sono: su rúa Magdalena quello al civico 82, casa Romero al civico 119, casa Munduate al civico 61, il correo gallego

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al civico 186; su rúa Real casa Brañas al civico 125 e casa Rodríguez Trigo al 146; su rúa Dolores casa Pereira al civico 64, la fonda Suiza al civico 67 e l’edificio al civico 77; e poi ancora una seconda casa Pereira al civico 172 di rúa María e l’edificio in praza de Armas, casa Bruquetas in rúa Igrexa 4, casa Vásquez in rúa Pardo Baixo 25, nonché il modernista mercato della Magdalena, costruito all’inizio del XX secolo e utilizzato ancora oggi.

Xubia Il MONASTERO DI SAN MARTÍN DE COUTO risale al IX secolo ma fu ricostruito nel XII, quando divenne proprietà dell’abbazia di Cluny. La chiesa, a tre navate, è stata realizzata nel 1132. All’esterno dell’abside sono scolpite teste di animali mostruosi. Aperto mar, gio, sab e dom 16-18.

Fene All’interno della Casa de la Cultura, il MUSEO DELL’UMORISMO , fondato nel 1984 e specializzato nell’umorismo grafico, vanta una collezione di più di tremila esemplari che illustrano l’umorismo gallego e internazionale. Chiuso la domenica (rúa Conces 20/22, tel. 981.342.400, museodohumor@fenecidadan.net).

Pontedeume Dà il nome alla città il PONTE SUL RÍO EUME : quello originario, gotico, fu fatto costruire nel XIV secolo da Fernán Pérez de Andrade O Bo (il Buono), era lungo 850 metri, aveva sessantotto archi e comprendeva una cappella e un hospital per i pellegrini. Il ponte attuale è stato costruito alla fine del XIX secolo e ha quindici archi, ma conserva parte delle antiche fondamenta

Affacciata sul porto, la TORRE DE LOS ANDRADE , del XIV secolo, è oggi sede dell’ufficio del turismo, ed è tutto ciò che rimane del castello della famiglia Andrade, potenti feudatari della zona, che incontreremo spesso lungo il Cammino.

Nel centro cittadino si trova la CHIESA DI SANTIAGO, risalente al XVIII secolo.

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