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➜ PONTEDEUME

strada che scende verso il viadotto, addentrandosi in un bosco di eucalipti. È il Camino do Salto. Al bivio seguente giriamo a sinistra per uno sterrato, terminato il quale passiamo sotto i pilastri del viadotto, poi ci dirigiamo a destra, in mezzo alla campagna, e proseguiamo per un sentiero fra gli eucalipti. Al termine del bosco, il sentiero diventa uno sterrato piuttosto fangoso che prosegue fra la FE-11 e il mare. Attorno, la vista sulla ría è splendida. Raggiungiamo un bivio, dove giriamo a destra su di una strada che corre a lato della FE-11. Una passerella pedonale accanto alla strada ci porta dall’altro lato della ría. A sinistra, affacciato sullo specchio d’acqua oltre l’asfaltata, possiamo vedere il molino de As Aceñas, un “mulino di marea” del XVIII secolo; l’alternarsi di alta e bassa marea metteva in moto le macine.

Ci dirigiamo a destra su una piacevolissima passeggiata alberata con panchine e fontanelle, che corre appena sopra la ría: è il paseo de la Xubia. Alle nostre spalle, un alto muro nasconde le strutture dello stabilimento siderurgico Megasa.

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Dopo circa 1 km, il paseo forma una piazzetta in un bel parco dall’erba bassa e curata, sempre a pelo dell’acqua. Prendiamo il sentiero di sabbia a destra, attraversando il parco in diagonale. Alla nostra sinistra sorge la bianca chiesa di Santa Rita de Xubia. Ci dirigiamo verso il moderno ponte pedonale di legno che scavalca il río Grande de Xubia nel punto in cui questo sfocia nella ría di Ferrol [1.2].

Qui il vecchio tracciato – ancora percorribile prestando molta attenzione ai pochi segnali presenti – varca il ponte e gira a destra in direzione dell’albergue di Neda, che si trova a pochi metri dal ponte, affacciato sull’acqua della ría; poi continua lungo la passeggiata a pochi metri dalla riva. La passerella si trasforma in lastricato e prosegue attraversando la zona paludosa: è il paseo Marítimo, che si protende per circa 1 km lungo la riva alternando tratti di legno e tratti lastricati. Superiamo un ponticello e, dopo un centinaio di metri, giriamo a sinistra in una strada che si dirige verso il paese fra prati e frutteti; costeggiamo il cimitero, tenendolo sulla destra, quindi sbuchiamo sulla N-642, e ci ricongiungiamo al nuovo tracciato, prima del río Belelle. Giriamo a destra verso la chiesa di Santa María de Neda [1.3]

Il nuovo tracciato prosegue invece oltre il ponte pedonale, per sfruttare quello successivo, aperto al traffico. Raggiunta l’altra sponda del río svoltiamo a destra dietro la pensión Maragoto e raggiungiamo l’aldea Coto, che seguiamo verso destra passando nei pressi di un supermercato e tra le case di Xubia (m 10). Proseguiamo per 300 m fino alla chiesa di Santa María de Neda, del XVIII secolo [1.3].

Giriamo a destra attorno alla chiesa. Una targa sul muro dedica l’edificio ai pellegrini del Cammino Inglese. All’interno della chiesa (di solito è aperta, altrimenti si può chiedere la chiave all’ufficio parrocchiale), si trova una statua di Cristo in catene, del XVI secolo, di origine inglese.

Attraversiamo un giardinetto e superiamo il río Belelle su di un ponticello fra le abitazioni, quindi proseguiamo per pochi metri fino a una casa bianca, dove giriamo a destra imboccando rúa Paraíso, che si addentra nell’abitato e prende poi il nome di rúa Real.

Dopo circa 400 m arriviamo ai piedi di praza de la Constitución, sede del concello, cui si accede da una scalinata sulla sinistra. Lungo la via vediamo la torre dell’orologio del 1786 e i pochi resti dell’antico hospital dei pellegrini del XV secolo, ora inglobati nell’edificio del concello.

Proseguiamo per rúa Real, attraversando il casco (centro) antico di Neda, con belle case a portici del XVIII secolo. Più o meno parallelo corre il tratto urbano della N-642, che qui ha il nome di avenida de Algeciras, dove si possono trovare bar e ristoranti, nonché l’Oficina de Turismo, al primo piano della Casa de la Cultura, che offre il sello e utili informazioni per chi percorre il Cammino. Arrivati all’incrocio fra rúa Real e rúa do Castro, giriamo a sinistra in rúa del Xeneral Morgado e proseguiamo dritto per una strada larga fra le case, che si dirige verso il viadotto dell’autostrada AP-9 (autopista del Atlántico). Una piccola deviazione, girando a destra in rúa do Castro e proseguendo un centinaio di metri, ci permetterebbe di vedere la chiesa romanica di San Nicolás del XIV secolo, che vanta un cruceiro fra i più antichi della Galizia.

Tornati sulla rúa Xeneral Morgado, proseguiamo dritto fino all’incrocio con avenida do Castelao, che attraversiamo per imboccare rúa Camiño Regueiro. Raggiunta la avenida Algeciras giriamo a destra e, 100 m prima di passare sotto al viadotto, svoltiamo a sinistra su una strada asfaltata che scavalca la AP-9 con un ponte.

Proseguiamo in falsopiano, paralleli alla AC-115 e alla ría, attraversando Puntal de Arriba, Costa da Silva e altre frazioncine di casette sparse.

Dopo circa 500 m arriviamo a un bivio in località Conces e prendiamo a sinistra, iniziando a scendere.

Pochi metri dopo raggiungiamo un lavatoio (lavadoiro) con accanto una fonte e un’area di sosta ed entriamo a Conces de Arriba.

Proseguiamo in lieve salita per circa 1 km, lungo rúa de la Fonte do Campo, sempre sovrastando la AC-115. Alla nostra sinistra possiamo vedere la ría de Ferrol e i cantieri Navantia (già cantieri Astano) di Fene. Arriviamo a Casanova, dove teniamo la sinistra su rúa de la Casa Vella; a destra invece, poco dopo l’ingresso del paese, troviamo una fonte datata 1916, e possiamo raggiungere il Museo del Humor.

Continuiamo lungo rúa de la Casa Nova e iniziamo a scendere tra le case di FENE .

Oltrepassiamo un altro lavadoiro sulla sinistra e proseguiamo in discesa, sbucando infine sull’avenida Naturais de Fene, il tratto urbano della N-651. Attraversiamo, passiamo davanti al bar Lembranza, ed entriamo nella stradina di fronte, avenida do Concello [1.4].

Proseguiamo per avenida do Concello, dove vi sono alcuni bar e ristoranti, quindi superiamo il concello, una brutta costruzione bianca presso cui chiedere il sello. Arrivati in fondo alla via giriamo a sinistra per poi prendere subito la prima a destra, rúa Alcalde Geraldo Díaz, una stradina serpeggiante che ci porta fuori del paese.

Dopo circa 750 m arriviamo al lavadoiro di Mundín, e al bivio prendiamo a sinistra la strada che sale piuttosto aspra verso un bosco di eucalipti. Dopo circa 250 m la strada curva verso sinistra, ma noi lasciamo l’asfalto per un sentiero sulla destra che si addentra nel bosco (se proseguiamo lungo la strada per altri 200 m possiamo arrivare alla solitaria ermita di Santa Ana). Dal sentiero, proseguiamo fino al bivio successivo, dove imbocchiamo il sentiero sulla sinistra che sale fra gli alberi e sbuca infine sulla carretera. Giriamo a destra e prendiamo il sentiero erboso che corre parallelo alla AP-9, pochi metri più in basso. Dopo circa 300 m passiamo sotto il viadotto dell’autostrada e scendiamo verso la N-651, prima della quale, all’altezza di Rego da Moa, la strada vira verso destra, inoltrandosi fra casette e orti, per poi sbucare sulla DP-3503.

La attraversiamo e prendiamo la stradina asfaltata che sale a sinistra, supera un gruppo di case e prosegue dritto in lieve salita, trasformandosi poi in sentiero, parallelo alla carretera. Sbuchiamo davanti a una grande rotonda. Giriamo a sinistra, proseguendo sul marciapiede fino a una seconda rotonda, dove andiamo dritto. Raggiunta la N-651 prendiamo a destra in direzione Pontedeume.

Superata una concessionaria di automobili lasciamo la strada trafficata imboccando a sinistra una via tra le case, per ricongiungerci alla N-651, 500 m più avanti. Attraversiamo la strada e la seguiamo verso sinistra per 300 m; prima di una larga curva a sinistra, al cartello che indica il km 26 della N-651 [1.5], imbocchiamo una sterrata a destra. Dopo 100 m torniamo su asfalto e continuiamo per passare sotto al viadotto dell’autostrada.

Continuiamo per 1,5 km tra campi e zone boscose, fino a incrociare la N-651, attraversata la quale ci addentriamo nella periferia di Cabanas. Dopo 150 m la strada inizia a scendere lungo il camiño Cadivas; all’incrocio con la AC-141 continuiamo ancora in discesa lungo il camiño Nogueira, mentre se giriamo a sinistra arriviamo all’edificio del Concello de Cabanas. Raggiunta la N-651, la seguiamo verso sinistra fino a una rotonda in riva al fiume Eume. Andando a destra passiamo sotto la ferrovia e troviamo un’altra piccola rotonda; a destra si apre una spiaggia incantevole protetta dalla pineta: è la praia de la Magdalena.

Torniamo alla rotonda in riva al fiume Eume, che attraversiamo sul ponte, da dove godiamo di una vista splendida sulla ría. Raggiunta l’altra sponda siamo a PONTEDEUME . Giriamo subito a destra. Superiamo il bianco edificio della cofradía de pescadores (confraternita dei pescatori), dove è possibile chiedere il sello, e arriviamo all’albergue di Pontedeume, in un antico magazzino ristrutturato. Se dal ponte proseguiamo dritto, entriamo nel centro del paese.

Da vedere

Ferrol Edificata nel 1757 su disegno degli ingegneri militari di stanza a Ferrol, per sostituire la preesistente chiesa del XIV secolo, la CHIESA DI SAN FRANCISCO è priva di campanili, vietati dalle autorità della Marina perché avrebbero ostacolato la vista all’osservatorio astronomico che avrebbe dovuto essere realizzato nelle vicinanze. La chiesa conserva all’interno un retablo con la Vergine, san Francesco e san Domenico, realizzato nel 1790 da José Ferreiro, lo scultore più importante del neoclassicismo gallego. Vi si trova anche un’immagine molto venerata di santa Barbara del XVIII secolo.

Tra le altre strutture religose della città ricordiamo la CONCATEDRAL DE SAN XIAO (SAN XULI Á N) , del XVIII secolo.

La CAPILLA DE LAS ANGUSTIAS , edificata nel 1788, custodisce all’interno la Virgen de las Angustias, un gruppo scultoreo di autore ignoto, che rappresenta la Vergine con il Bambino ed è oggetto di grande devozione popolare. Alle spalle della cappella, una scultura moderna in granito nero dello scultore Manolo Paz.

Il BARRIO DE LA MAGDALENA è un quartiere realizzato nel XVIII secolo per ospitare gli ingegneri, i funzionari e gli ufficiali del nuovo arsenale militare, con una delle soluzioni urbanistiche più avveniristiche dell’epoca. Concepito secondo i criteri dell’architettura razionalista, il quartiere ha una forma a “tavoletta di cioccolato”: è costituito da sei larghe strade parallele attraversate da nove piccole strade perpendicolari e chiuso all’estremità da due piazze. Oggi rúa Magdalena e le sue parallele, rúa Real, rúa Dolores e rúa María, sono caratterizzate dal susseguirsi di palazzine in stile liberty, realizzate fra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo.

Gli edifici più significativi sono: su rúa Magdalena quello al civico 82, casa Romero al civico 119, casa Munduate al civico 61, il correo gallego