Informacri 21 2015

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Dicembre 2015

“Che società è quella che obbliga i propri figli a sbarazzarsi dei loro usi e costumi per non incorrere in insulti e minacce? Che società è quella che ripudia simboli e tradizioni per paura? Che società è quella che porta al camuffamento delle persone affinché possano essere accettate? Io ho paura di questo virus del sospetto che sta minando le nostre comunità. Sono spaventato dall’abolizione delle differenze che porta a un inevitabile indebolimento delle nostre società fino all’omologazione e all’isolamento. Temo l’arretramento culturale cui stiamo assistendo negli ultimi tempi e che cancella importanti conquiste compiute negli ultimi anni. Sostenere che le differenze siano una ricchezza non è un inutile esercizio retorico, ma è il fondamento su cui sono state costruite le nostre società moderne. E allora ben vengano Muhammad, Saïd, Aasim, Fareed e tanti altri richiedenti asilo nel comune di Candela, nel foggiano, che, con un unico gesto, hanno messo a tacere la sterile polemica sul mantenimento delle tradizioni nelle scuole realizzando dei piccoli presepi con Giuseppe, Gesù e Maria, per rispetto della comunità ospitante. Ben vengano le nostre volontarie di religione islamica che si adoperano senza distinzione alcuna indossando in modo fiero il proprio velo sulla testa. Ben vengano le benedizioni che alcuni Comitati vogliono poter fare sulle ambulanze come segno di rispetto delle tradizioni e non come imposizione del proprio credo. Solo un anno fa fui costretto a intervenire dopo che un operatore del 118 si era dichiarato indignato per aver visto una volontaria CRI con il velo sul capo mentre soccorreva qualcuno. Lo scorso anno sostenni ciò che il Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa non dovrebbe mai dimenticare, il suo unico potente messaggio: “Tutti fratelli”. Spesso si confonde il significato profondo del nostro principio di neutralità attraverso il quale il Movimento si astiene dal prendere parte alle ostilità, con la mancanza di un punto di vista. Essere neutrali non vuol dire dimenticare da dove si viene. Non incide sulle proprie idee, ma influenza le azioni quando, ad esempio, si porta soccorso alle persone in difficoltà senza alcuna distinzione e quando si protegge la dignità umana senza rinnegarne le sue peculiarità. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sostiene che “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Poche parole che devono essere il nostro assillo non solo oggi, per la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ma sempre”. Francesco Rocca Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana Vice Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

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Sono stati oltre 300 i volontari e gli operatori di Croce Rossa Italiana impegnati l’8 dicembre tra Piazza San Pietro, Castel Sant'Angelo e Piazza Risorgimento e nelle stazioni delle metropolitane, che hanno concorso alla protezione sanitaria predisposta da ARES 118. La CRI si è attivata con un Posto di Soccorso Avanzato a Castel Sant'Angelo, 14 ambulanze, 46 squadre di soccorritori con defibrillatore, 2 squadre di soccorritori in bici, 2 posti di comando avanzati, uno al Colonnato di San Pietro e uno a Piazza Risorgimento, 2 punti di accoglienza per le risorse, 3 operatori radio presso l’ARES 118 che è ente responsabile del soccorso regionale e con la piena operatività della Sala Operativa CRI di via Ramazzini. E’ stato inoltre allestito un posto medico mobile presso la Stazione Termini. La Croce Rossa Italiana ha mobilitato volontari da altre parti d'Italia e tutta la struttura nazionale ha predisposto l’attivazione di ulteriori ambulanze e posti di soccorso in caso di necessità. Un impegno quello di Croce Rossa Italiana, iniziato l’8 dicembre e che proseguirà per tutto il periodo del Giubileo con impiego di uomini e mezzi a supporto della popolazione e dei pellegrini.

Trento, dramma sfiorato al Mercatino di piazza Fiera per un cinquantaquattrenne che deve la vita al defibrillatore dei commercianti-soccorritori del Lusernarhof La differenza tra la vita e la morte, a volte, è questione di attimi, o al massimo di qualche minuto. Ne sa qualcosa un cinquantaquattrenne di Trento che ieri mattina è caduto dalle scale del parcheggio di piazza Fiera sbattendo violentemente la testa andando in arresto cardiocircolatorio. Questione di attimi, si diceva, perché solo l’intervento provvidenziale di alcuni commercianti del Mercatino, volontari del soccorso e vigili del fuoco, hanno riacciuffato per un soffio la vita dell’uomo, salvandolo da una morte che sembrava inevitabile. Sono le 9.30 quando Andrea Zotti e mamma Dolores, espositori del ristorante Lusernarhof, mentre sistemano la loro casetta, avvertono delle grida provenire dall’ingresso nord del parcheggio di piazza Fiera. Mamma e figlio lasciano immediatamente la casetta e si precipitano verso le scale scavalcando la rete, dove trovano l’uomo già incosciente e riverso a terra. In quel momento, sul posto, arrivano altri due espositori: Roberto Fontanari (casetta dei pini) e Carlo Paterno (casetta Rifugio Crucolo), entrambi pompieri. La fortuna vuole che sia Andrea che Dolores, come tutta la famiglia Zotti, siano dei volontari del soccorso per emergenza della Croce Rossa Altipiani, oltre ad avere il certificato per l’utilizzo del defibrillatore. Andrea, dunque, corre in macchina e prende la sua poket mask, che tiene per emergenze nel cruscotto, mentre Dolores cerca di misurare il polso dell’uomo che - incosciente - ha una brutta ferita in testa. «I dieci minuti dopo l’arresto cardiocircolatorio - racconta Andrea - sono i più importanti per fermare la morte celebrale. Bisogna intervenire con le manovre di emergenza entro otto minuti per portare ossigeno al cervello, altrimenti non c’è scampo». E quei minuti sono stati proprio quelli che hanno fatto la differenza. Andrea e gli altri espositori iniziano il massaggio cardiaco, 30 compressioni toraciche alternate a due respirazioni bocca a bocca con l’aiuto della mascherina. Nel frattempo, viene allertato il 118, l’ambulanza giunge in pochi minuti. L’uomo viene ricoverato nel reparto di Cardiologia al Santa Chiara. Alle 11 arriva la bella notizia al mercatino: «L’uomo 2


è salvo, si è ripreso». La voce corre tra le casette e la felicità è contagiosa, in una giornata «normalmente tranquilla» dopo l’assedio del lungo ponte dell’Immacolata. A qualche espositore scappa pure una lacrima a pensare che per pochi minuti una storia a lieto fine non si è trasformata in un terribile dramma. E solo grazie all’intervento tempestivo e alla prontezza degli espositori, il cinquantenne trentino potrà passare un Natale sereno con la famiglia, circondato dall’affetto dei propri cari. Trentino Corriere delle Alpi – 10 dicembre 2015 Bravi davvero Dolores, Andrea, Roberto e Carlo … ancora una volta i fatti hanno dimostrato che saper fare, saper intervenire può salvare la vita che a volte rimane appesa a un filo … questa storia a lieto fine ci deve spronare a proseguire con sempre maggior slancio la nostra attività di soccorritori e a portare in CRI nuovi volontari.

Lo scorso 13 novembre è stata organizzata un’esercitazione nella galleria di Tierno a Mori che ha visto coinvolto Trentino emergenza 118, vigili del fuoco, forze dell’ordine e alcune associazioni di volontariato che operano quotidianamente in Vallagarina. Chiamto all’apppello anche il nostro comitato che ha inviato un’ambulanza con un equipaggio di tre persone. Wilma, Michael ed Elia si sono presentati allo STI di Rovereto da dove, alle 22.43 parte la richiesta di intervento. La chiamata segnala una tamponamento multiplo tra diversi veicoli. L’equipaggio parte verso il target che raggiunge alle 22.54. All’arrivo sul posto il nostro equipaggio trova già l’Addetto al Cancello che dà inidicaizone di come e dove parcheggiare l’ambulanza. I nostri volontari si mettono a disposizione del CSS. Sono già presenti sul posto anche moltissimi Vigili del Fuoco che vietano l’avvicinamento al crash perché la zona non è in sicurezza. Molto fumo infatti fuoriesce dalla galleria e manca l’energia elettrica. Una squadra di Vigili del Fuoco entra in galleria con autorespiratori e si tiene in contatto radio con il CSS. L’equipaggio di ambulanza 118 è pronto ad entrare per il triage mentre il nostro rimane a disposizione per intervenire su richiesta. Dopo parecchi minuti di attesa, i Vigili del Fuoco comunicano al CSS che il luogo del crash non è raggiungibile dall’ingresso della galleria per motivi di sicurezza e che non è possibile l’avvicinamento dei soccorsi attraverso la seconda galleria, in contromano, fino al bypass nr 2. Autorizzati dal CSS, Wilma e Michael ritornano all’ambulanza e seguono l’equipaggio del 118 fino al bypass, mentre Elia rimane in supporto al CSS. Arrivati al bypass nr 2, Wilma e Michael si mettono a disposizione dell’equipaggio 118 coordinati dal CSS e dei Vigili del Fuoco che gestiscono le comunicazioni radio. Ancora la scena non è sicurezza e pertanto è necessario attendere ancora il “get in”. Dopo pochi minuti, l’Addetto al cancello da indicazione ai due equipaggi (il nostro e TE 118) di spostare l’ambulanza più vicina all’uscita. L’attesa prosegue ancora a lungo e finalmente l’equipaggio 118 addetto al “triage” viene autorizzato ad entrare in galleria mentre Wilma e Michael rimangono a disposizione insieme all’Addetto al Cancello. Escono i primi feriti, tutti deambulanti, ed arrivano altre ambulanze in supporto. Arriva anche Elia con altri colleghi soccorritori e inizia il trattamento dei feriti sul posto formando un nido. Il medico rianimatore dell’elisoccorso, giunto sul posto, da precise indicazioni ai soccorritori. Dopo aver stabilizzato e immobilizzato i feriti, il nostro equipaggio si mette a disposizione del CSS che, poco dopo, invia i nostri ragazzi sull’estricazione di un ferito ancora bloccato in un mezzo. Al termine la nostra ambulanza torna al bypass nr 2, dove aiuta i colleghi fino alla fine esercitazione dichiarata alle ore 00.40. I nostri tre volontari riferiscono di un’esperienza importante e formativa, di un ottimo affiatamento con i colleghi e di essere rimasti particolarmente colpiti dalla figura dell’addetto al Cancello, estremamente preparato. Di contro riferiscono anche di aver sofferto la comunicazione carente se non del tutto assente e la discordanza di pensiero tra medico di centrale e medico rianimatore dell’elisoccorso giunti sul posto. Inoltre è stato verificato uno squilibrio di risorse tra area soccorso e Vigili del Fuoco; gli equipaggi di soccorso infatti, sono stati poco impegnati e poco sfruttati a causa della difficoltà di comunicazione. Nell’insieme comunque un’esperienza nuova, importante e sicuramente posititiva. Un grazie di cuore ai nostri tre volontari che hanno rappresentato il comitato in questa esercitazione. 3


Nelle scorse settimane vi abbiamo detto che il magazzino del centro di accoglienza di Marco, necessità di abiti per i migranti in arrivo. In particolare scarseggia di abiti invernali, soprattutto giacconi, cappotti, giacche a vento, ma anche maglioni, pantaloni pesanti, berretti, sciarpe e guanti. Le taglie che vanno per la maggiore sono dalla 46 alla 50. Per quanto i volontari si impegnassero e continuassero ad arrivare abiti usati da tutto il Trentino, si stentavano a trovare le giacche per i freddo invernale. Così il nostro comitato si è offerto di comprarne un centinaio. Sono state contattate diverse aziende finchè abbiamo trovato un’offerta davvero interessante. Abbiamo poi comunicato la nostra disponibilità a Mimma Gerosa, Delegato provinciale di Area 2, che ha accettato con entusiasmo la proposta … ecco qui a fianco il suo messaggio di ringraziamento. Continua comunque la raccolta di abiti usati; come sempre metteteli in scatole puliti e ordinati, catalogate le scatole (scrivete sopra cosa contengono) e portate alla vostra sede territoriale o direttamente alla sede del comitato. Sarà nostra premura portare gli abiti raccolti al campo. Grazie di cuore a tutti!

E ci risiamo un’altra volta, il tempo corre veloce ed è di nuovo ora di tirare le somme di un altro anno di noi. Come augurarci reciprocamente Buon Natale? Cosa dirci per non cadere in retorica? Quale pensiero portare nelle nostre comunità in questi giorni di festa? Ogni anno cerchiamo di lanciare un messaggio di augurio che diventi riflessione per chiunque lo legga e che ci accompagni quotidianamente nella nostra missione di volontari di Croce Rossa, che porti in mezzo alle nostre comunità i nostri principi, che esalti l’amore fraterno, la pace, la giustizia, il rispetto reciproco. Anche quest’anno abbiamo chiesto a tutti voi di partecipare alle attività di preparazione del nostro Natale, abbiamo raccolto i vostri pensieri, le vostre riflessioni e abbiamo iniziato a lavorare insieme. Tra tutti gli spunti e le idee che avete proposto abbiamo scelto di condividere sul nostro InformaCRI il pensiero di Valentina e Alessio, perché ci sono sembrati entrambi molto efficaci, veri, attuali e ci aiutano a trovare dentro i nostri cuori il vero spirito del Natale che ci deve accompagnare ogni giorno dell’anno, quando vestiamo la divisa della nostra associazione così quando proseguiamo da soli la nostra vita, in ogni nostro gesto quotidiano. Per questo Natale 2015, mi piacerebbe fosse posta l'attenzione sul tema dell'universalità di questa festa, la quale affonda le proprie origini in antichi culti agresti in tutte le parti del mondo. Sono molte le cose che accomunano gli uomini e poche davvero quelle che li dividono; le religioni, la spiritualità degli uomini e la temporalità della vita umana hanno fatto sì che nei millenni si sviluppassero le stesse credenze, simbologie e codici morali, anche in culture che sembrano non essere mai entrate a contatto tra di loro. Alcune religioni condividono addirittura il culto per gli stessi santi e il rispetto degli stessi profeti. Gesù fu uno di questi, riconosciuto come profeta sia dalla religione islamica, induista ed ebraica. 4


Il termine Natale inoltre, viene dalla festività Dies Natalis Solis Invicti (giorno di nascita del sole invitto), che celebra il momento in cui la durata della luce comincia ad aumentare dopo il solstizio di inverno (declinazione del sole), quindi la rinascita del sole e la sconfitta delle tenebre, l'eterno ritorno e quindi il tempo infinito. La stella dell'est, quella che i Re Magi seguirono fino a Betlemme, è Sirio, che il 25 dicembre si allinea con le tre stelle più brillanti della cintura di Orione (i Tre Re). Queste quattro stelle, Sirio e i Tre Re, si allineano nel punto in cui sorge il sole il 25 dicembre. Racconto questo non per fare una sterile polemica sulle origini del cristianesimo e delle religioni in generale, ma per mettere in risalto il prezioso significato del Natale e perché in tempi tanto bui è giusto e bello festeggiarlo con tutti. Io stessa ho lavorato in un paese dove il 90% della popolazione è musulmana ma che molto intelligentemente riconosce a livello costituzionale il culto delle principali religioni monoteiste. Il Natale qui è un momento di festa anche per gli amic i musulmani tanto quanto Idol Fitr, la fine del Ramadan, lo è per i cristiani. Ci si augura un buon Natale a vicenda perché quello è il momento che si dedica finalmente al riposo e alla famiglia. Spero che le persone che verranno accolte nei prossimi mesi nelle nostre comunità possano gioire delle similitudini e soprassedere alle differenze, il Natale sarà per noi un buon banco di prova e chissà che non impareremo qualcosa in più su una festa che pensiamo di conoscere e sulla quale non ci interroghiamo più.

Valentina

Ho riflettuto parecchio sul Natale e sul messaggio che si potrebbe diffondere e, devo dire, ci sono un sacco di questioni che meriterebbero di esser portate all'attenzione di tutti. Si potrebbe immaginare un tema legato ai gravi (e sempre più imponenti) mutamenti climatici cagionati dall'inquinamento prodotto dall'uomo (inquinamento che non è solo quello delle grandi imprese - certo più dannoso e rilevante - ma anche quello causato dagli incivili che buttano le carte per terra, senza utilizzare gli appositi cestini o che non compiono una adeguata raccolta differenziata, aumentando il rifiuto residuo da smaltire con gli inceneritori e via discorrendo). Si potrebbe parlare del tema della sicurezza che, ahime, è al suo momento di massima attenzione a livello mediatico con tutte le strumentalizzazione e distorsioni che ciò inevitabilmente comporta. Si potrebbe parlare anche di solidarietà, fratellanza, sensibilità verso le problematiche altrui, certamente temi legati (o almeno vicini) al problema della sicurezza. Si potrebbe trattare il tema della solitudine e della sofferenza e penso, in particolare, a tutte quelle persone che il giorno di Natale saranno in ospedale, nelle case di riposo, nelle residenze protette o anche nelle loro abitazioni e non vedranno arrivare nessuno a portargli, non dico un dono, ma almeno un sorriso. Si potrebbero ipotizzare ancora numerosi argomenti, ma in realtà la mia riflessione si è fermata su un punto. Affrontare solo uno degli argomenti esistenti sarebbe una scelta parziale. D'altro canto, però, non si può certo pensare di trasmettere un messaggio di natale che tocchi singolarmente tutti gli aspetti che ho ipotizzato (e quelli che, invece, non ho considerato). Ho pensato, dunque, di concentrarmi su un tema e, soprattutto, su un messaggio che potesse abbracciare tutte le questioni che oggi minano l'intera umanità e che, soprattutto, potessere essere ricevuto dal destinatario non solo come un augurio per una vita migliore e auspicio di una sua riflessione sulla tematica proposta, ma addirittura che potesse coinvolgere il destinatario stesso trasformandolo, a sua volta, in mittente di questo messaggio. Riflettendo su tali aspetti, quindi, ho pensato che il tema che si potrebbe trattare è quello della comunicazione e del dialogo: una buona comunicazione delle idee è necessaria al confronto; il confronto tra idee accresce la conoscenza e sensibilizza le persone; una maggiore conoscenza aiuta a diffondere la consapevolezza che (tutti) i problemi possono essere affrontati e risolti, ma soprattutto possono essere capiti. Conoscenza e dialogo sono gli unici strumenti che ci possonoa aiutare ad essere uniti (uniti come membri della medesima specie: il genere umano), ciascuno con le proprie diversità (che preferirei chiamare, peculiarità). Secondo me, quindi, il messaggio che si potrebbe trasmettere non è solo quello di un augurio, ma un messaggio che dia un esempio e che, al contempo, induca l'interlocutore a dire "questo incontro, questa chiacchierata, questo sms, questa lettera, questa mail, ha reso la mia giornata migliore ... anche io posso rendere la giornata migliore a qualcun altro" e, di conseguenza, che si adoperi a diffondere questo messaggio di Natale: la (ri)nascita del nostro bisogno di essere uniti come fratelli, amici o, semplicemente, esseri umani.

Alessio

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Ve lo avevamo anticipato già nello scorso numero e lo ribadiamo anche in queste pagine … venerdì prossimo, 18 dicembre, ci ritroviamo tutti insieme a Carbonare, presso il Centro Civico, nella sala grande all’ultimo piano per festeggiare insieme il Natale. È un’occasione per ritrovarci, per raccontarci, per fare progetti, per stare allegramente insieme. Il programma della serata è fitto e particolarmente emozionante … accoglieremo i nuovi amici volontari entrati in associazione con l’ultimo corso appena terminato e che hanno già iniziato la loro avventura in CRI …. ascolteremo una bella proposta di sostegno al Nepal che potrebbe diventare l’obbiettivo 2016 per il nostro fondo di solidarietà … festeggeremo il nostro impegno in CRI in mezzo alla nostra comunità degli Altipiani … ci sarà anche una bella, dolcissima sorpresa ma soprattutto sarà occasione per rivivere tutti insieme la storia di un anno importante dove ogni nostra azione è stata dettata dai valori, dai principi, dagli obbiettivi che fanno della nostra Croce Rossa un simbolo universale di rispetto, protezione e sicurezza. Una serata in cui ci diremo ancora una volta che tanto quanto sia impegnativa la scelta che abbiamo fatto, altrettanto è libera e appagante e dona molto più di quanto richieda Impossibile mancare!! VENERDI’ 18 DICEMBRE ALLE ORE 20.30 A CARBONARE!!

Rinnoviamo l’invito a sostenere le unità cinofile CRI del Trentino acquistando il nuovo calendario 2016. Dodici mesi, dodice meravigliosi scatti che propongono, in vari scenari, gli amici CRI a 4 zampe. I calendari sono disponibili presso le due sedi territoriali del nostro comitato. Chi fosse interessato può far riferimento alle segreterie di Folgaria e Lavarone oppure direttamente alla nostra volontaria Nicole Marchesoni che si occupa della vendita sul nostro terrotorio (cell. 340.8173212). Potete richiedere la vostra copia del calendario anche via mail all'indirizzo cinofili@critrentino.it. Per avere il tuo calendario basta un piccolo contributo di € 6,00 a copia. Tutti i proventi andranno a finanziamento dell'attività delle UC provinciali.

Fine anno, tempo di calendari … ve ne proponiamo un altro, il calendario dell’Associazione Diabete Giovanile del Trentino. L’associazione è nata da un gruppo di genitori, che svolgono un compito d'informazione e aiuto ai giovani con il diabete e alle loro famiglie, in stretta collaborazione con l'UO di pediatria di Trento. L’Associazione Diabete Giovanile del Trentino svolge la sua attività per promuovere e favorire la conoscenza del diabete giovanile, sensibilizzando l’opinione pubblica; rappresentare un punto di riferimento per i ragazzi con il diabete e le loro famiglie, Favorire e garantire una adeguata assistenza sanitaria su tutto il territorio provinciale; collaborare con gli organismi politici amministrativi e sanitari per garantire un’adeguata tutela dei loro diritti; istruire ed educare i giovani con diabete e le loro famiglie attraverso aggiornamenti scientifici e fornire supporto psicopedagogico; organizzare campi scuola per l’apprendimento della gestione della malattia e l’autocontrollo; favorire l’inserimento dei bambini nella scuola e nello sport e dei ragazzi nel mondo del lavoro. Per sostenere la propria attività, l’associazione ha prodotto il calendario 2016, acquistabile con un’offerta minima di € 5,00 a copia. Chi fosse interessato contatti Angela al 392.6571631. 6


Ancora pochissimi appuntamenti formativi sulle due sedi territoriali del Comitato e in Autosanitaria per terminare le obbligatorietà previste per mantenere le abilitazioni. 14-dic LUNEDI' 20.30-22.30 FOLGARIA PRESIDI DI IMMOBILIZZAZIONE PRATICA 16-dic MERCOLEDI' 20.15-22.15 LAVARONE PHTC E PRESIDI AMBULANZA PRATICA Come sempre orario per Folgaria 20.30-22.30, per Lavarone 20.15-22.15 Sabato 19 ultima lezione anche in autosanitaria a Carbonare. PBLSD - Algoritmo basic life support defibrillation pediatric T.E. 118.Orario come sempre al mattino dalle ore10.00 alle ore 12.00.

Affidiamo a questa rubrica l’augurio della redazione di un sereno Natale a tutti voi volontari e soci del comitato Altipiani, agli amici del comitato provinciale, a tutti i volontari che ogni anno scelgono di venirci ad aiutare da tutta Italia, alle nostre famiglie, agli amici, ai nostri compaesani … a tutti!! Il nostro augurio lo esprimiamo con una bellissima poesia di Madre Teresa … Buon Natale tutto l’anno, ogni giorno, ogni istante!!

E’ NATALE Madre Teresa di Calcutta E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi una mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.

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